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Il diritto del bambino ad essere riconosciuto
come persona permane anche nello stato di
malattia.
Questo si concretizza nella partecipazione
informata al processo assistenziale e di cura.
� Concetto di cura “centrata sulla famiglia” (FCC, family-centered care).
� La FCC riconosce la centralità della famiglia nella vita del bambino malato e il contributo che questa può dare al piano assistenziale.
� È un approccio professionale che sostiene e potenzia il coinvolgimento, la partecipazione e la collaborazione della famiglia che è vista come una risorsa per gli interventi di cura.
� L’adozione di un’adeguata capacità comunicativa e d’insegnamento favorisce la fiducia della famiglia in se stessa, creando un rapporto di stima reciproca tra famiglia e operatore sanitario.
� Il controllo della situazione da parte delle famiglie permette loro di ridurre l’ansia derivante dal senso di impotenza
PRE-RICOVERO� Colloquio con l’infermiera:
� prende in carico bambino/famiglia
� valuta barriere cognitivo/linguistiche
� compila la cartella infermieristica
� esegue prelievo per esami ematochimici
� verifica e documenta intolleranze e allergie
� raccoglie l’anamnesi: esperienze di dolore, credenze, fattori di rischio, precedenti interventi chirurgici o anestesie, eventuali complicanze
� rileva p.v., misura e documenta peso e altezza
� fornisce indicazioni sull’importanza del digiuno preoperatorio
� rileva eventuali terapie domiciliari e ne concorda la modalità di assunzione il giorno dell’intervento
� informa i genitori delle risorse disponibili all’interno dell’ospedale
� fornisce un numero di telefono per avvisare i sanitari in caso di problemi che possono impedire l’intervento chirurgico
� Visita medica: indicazioni chirurgiche
� Visita anestesiologica:tipo di anestesia e complicanze
Assistenza pre-operatoria
Insieme di attività infermieristiche finalizzate alla preparazione di un intervento chirurgico per assicurare al paziente lo status ottimale per affrontare il distress operatorio.
Valutare la conoscenza e la comprensione del bambino e della famiglia riguardo le procedure pre e postoperatorie
Valutare lo stato di salute del bambino e segnalare al chirurgo e/o anestesista eventuali anomalie
Valutare il livello di ansia ed i meccanismi di coping usati dal bambino
Permette di identificare se sono necessarie ulteriori informazioni
Favorisce la riuscita dell’intervento e riduce i rischi
Permette interventi assistenziali più efficaci
Incoraggiare il bambino a verbalizzare paure ed ansie, coinvolgendo i genitori
Orientare il bambino nell’ambiente chirurgico
Aiutare i familiari a ridurre la loro ansia influisce anche sul bambino
Il senso di sicurezza e il comfort sono importanti per il bambino
Valutare la conoscenza delle procedure chirurgiche e fornire informazioni sull’assistenza, con un linguaggio adeguato al suo livello cognitivo
Somministrare la premedicazione se prescritta
Le informazioni riducono ansie e paure, promuovono la cooperazione e aiutano a risolvere il momento di stress
Una blanda sedazione riduce l’ansia ed aiuta il bambino a rilassarsi
Assistenza post-operatoria
Insieme di attività di cura svolte dal team sanitario, orientate all’assistenza del bambino dopo un intervento chirurgico, finalizzate a ridurre le complicanze e a facilitare la ripresa della guarigione.
Predisporre il materiale necessario in base alle caratteristiche del bambino e al tipo di intervento
Valutare lo stato di coscienza e la ripresa delle funzioni fisiologiche
Rassicurare il bambino e informare i genitori sulla normalità dell’evoluzione
Garantisce un’assistenza tempestiva e tarata sui bisogni del bambino
Permette il monitoraggio e la valutazione delle variazioni cliniche postoperatorie e la rilevazione di possibili complicanze
L’informazione sullo stato del bambino rassicura i genitori e diminuisce l’ansia
Monitorare frequentemente il bambino: saO2, FC, FR, PA, TC e dolore
Monitorare e segnalare: sudorazione, pallore, tachicardia, dispnea, irrequietezza, torpore, epistassi, ematemesi
Misurare il dolore con una scala appropriata all’età del bambino e documentarne l’intensità
Permette la rilevazione precoce di possibili complicanze e garantisce un controllo tempestivo dei sintomi
Permette la diagnosi e il trattamento tempestivo della complicanza più frequente: il sanguinamento
Permette di valutare l’efficacia dei trattamenti
Somministrare farmaci analgesici su prescrizione anestesiologica (Paracetamolo e Tramadolo) ed eventuali terapie prescritte dal chirurgo
Assicurare un’adeguata ripresa dell’alimentazione: dieta liquida tiepida nelle prime 24 ore, a 3 ore dal risveglio (digiuno se presente tampone)
Consegna delle “raccomandazioni”
Permettono il controllo del dolore e la gestione di possibili complicanze
Edema dell’ugola. Evitare sanguinamenti e possibili ischemie
… “work in progress”…