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# 1 BERGAMO CREA CULTURA NOI LA DOCUMENTIAMO

Creativity Fair

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Free Magazine Bergamo

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# 1BERGAMO C R E A C U LT U R A

NOI LA DOCUMENTIAMO

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Quello che avete in mano è un esperimento. Come tale può es-sere migliorato, ampliato, limato, ma ha in sé la spontaneità e l’en-tusiasmo di tutto quello che si fa per la prima volta. Nell’ambito del progetto BG-LOC, il servizio Gio-vani del Comune di Bergamo ha voluto dedicare un progetto spe-cifico a Creativity Fair, con l’idea che, per una volta, a raccontare la creatività giovanile fossero dei giovani. Con una rivista, un blog, i social network. La redazione (di seguito trovate una nostra presen-tazione) è composta da tre ragaz-ze e tre ragazzi under 28, alla fine degli studi universitari o alle prime esperienze di lavoro. Tre giornalisti, una grafica, un foto-grafo e un videomaker, tutti giova-ni professionisti.L’obiettivo è quello di spiegare, documentare, illustra-re, dare voce alle tante esperienze di creatività che lo stesso bando BG-LOC sta alimentando dall’i-nizio dell’anno. Offrendo anche un po’ di spazio a storie di arte, innovazione, e ricerca di nuove strade che animano Bergamo, senza alcun legame diretto con l’iniziativa dell’amministrazione. Il primo grande interrogativo con cui ci siamo trovati a fare i conti preparando questo primo numero

è cosa sia la creatività. Non abbiamo trova-to una risposta univoca: siamo arrivati a una definizione ampia e generosa, ma non per questo banale, scegliendo di ospitare tutti coloro che abbiano un approccio originale, innovativo, fantasioso al loro lavoro, senza necessariamente essere degli artisti in senso stretto. Sulle nostre pagine troverete le storie di fotografi e pittori che espongono al Pola-resco, insieme a quelle dei writers coinvolti in Tracce Urbane e dei tre ragazzi che, grazie al bando Formare all’eccellenza, faranno un viaggio per migliorare le proprie competenze in diversi ambiti. Come dicevamo, questa rivi-sta è solo un pezzo di un progetto più ampio, alimentato con contenuti digitali quasi quoti-diani dalla nostra redazione attraverso il sito WWW.CreaTIvITyFaIrBerGamO.COm e i social network. Nei prossimi mesi pubbliche-remo altri due numeri della rivista, accom-pagnati da continui aggiornamenti on line. Scriveteci le vostre osservazioni, proponeteci storie di creatività a Bergamo e dintorni.

Buona lettura, stay tuned.

editoriale

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VeroNiCa UliVieri *CaPoredattriCe 28 anni, giornalista professionista da due. Scrivo di giovani, ambiente, società, start up. Adoro la letteratura americana e camminare.

loreNzo GasPari *fotoGrafo 26 anni e una laurea triennale in Scienze Storiche.Sono il fotografo della redazione di Creativity Fair.

eriCa baldUzzi *GiorNalista Classe '87, innamorata di Bergamo. Tra i miei sogni nel cassetto c'è quello di diventare giornalista o scrittrice e di vi-sitare almeno una volta l'America Latina (ma va bene anche qualunque altro posto).

simoNe saPoNieri *VideomakerClasse 1989, laurea in DAMS Cinema a Roma Tre. Continuo il mio percorso di formazione frequentando il corso di Ripresa & Fotografia alla Scuola Civica di Cinema di Milano.

raffaele aVaGliaNo *GiorNalista Bergamasco di seconda generazione, col cuore cam-pano e la mentalità tipicamente orobica. Amo ascoltare e raccontare storie. Sono uno di quei ciclisti che hai clacsonato in auto.

fraNCesCa rUmi *GrafiCaMi piacciono le griglie di impaginazione ma non le seguo

molto, gli insetti, la carta e i falafel di Berlino.

* redazioNe

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sommario *

BG-LOC pagina 1

POLAREXPO pagina 5

CALENDARIO EVENTI pagina 9

FORMARE ALL’ECCELLENZA:

SHILPA BERTULETTI pagina11

UN GRANDE CLASSICO pagina 13

FOCUS ON: DANILO MINUTI pagina17

ALTRI MONDI: CORPOC pagina 20

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issUe # 1

Pittura, letteratura, scultura, fotografia, web. Te-atro, scrittura, cinema, graffiti, video. E ancora: laboratori, incontri, cene, progetti e invenzioni. Tutto questo è in estrema sintesi Bg-LoC, acro-nimo di Bergamo Lab-officine Creative. Un grande contenitore culturale voluto dal Comune di Bergamo (assessorato all'Istruzione, sport, tempo libero, politiche giovanili insieme all'Ac-cademia Carrara di Belle Arti) e diversi altri partner per promuovere e valorizzare i giovani talenti bergamaschi. Non è il classico cartello-ne di iniziative orientate al pubblico giovanile: con il sostegno del dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio e dell’Anci, in-fatti, si è voluto rendere protagonisti gli stessi giovani come soggetti creatori di cultura e non semplicemente fruitori. Il progetto, che durerà tutto l'anno, non riguarda esclusivamente la cit-tà, ma ha un respiro più ampio, coprendo tutto il territorio provinciale. Si articola in otto azioni, ognuna delle quali ha a sua volta una serie di iniziative. Qui ve le presentiamo tutte, rigorosa-mente in ordine alfabetico.

artdateÈ una tre giorni (17, 18 e 19 maGGio) in cui ol-tre trenta tra musei, gallerie, studi d'arte e case di collezionisti, messi in rete dall'associazione The Blank, promuovono l'arte contemporanea. Quest'anno, rientrando in Bg-LoC, l'attenzione è puntata sulla creatività giovanile.

Creativity Fair

Nient'altro che ciò che avete in mano e state leggendo ora.

Un magazine culturale, cartaceo e online, realizzato

da sei giovani.

tre giornalisti, u n v i d e o m a k e r , u n g r a f i c o e u n f o t o g r a f o :

il modo migliore per rimanere informati sulla cultura giovanile

a Bergamo.

BG-LOC di RAFFAELE AVAGLIANO

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formare all'eCCelleNzaQuante volte abbiamo am-mirato e invidiato i giovani artisti scandinavi perché da loro l'istituzione pubblica sostiene economicamente progetti di formazione e crescita artistica? Ebbene, per tre bergamaschi under 30 è possibile anche qui da noi. I vincitori di questa borsa di studio potranno ap-profondire la loro arte all'e-stero, grazie ad un sostegno economico di 5.000 euro. Ed ecco che una danzatrice-antropologa volerà in India per studiare i balli della millenaria storia del sub-continente (vi raccontiamo la sua storia nelle prossime pagine). Un ventiduenne violinista seguirà una tournée di un noto maestro di musica classica e una curatrice, invece, andrà in olanda per immergersi nell'arte contemporanea.

SHILPA BERTULETTI

Chi l'ha detto che la cultura sono solo le scienze umanistiche? Cultu-ra e ancor di più creatività sono anche scienza e tecnologia. In quest’ottica K-Idea, iniziativa promossa dal 2008 dal parco scientifico Kilometro Rosso, vuole scovare tre genietti che abbiano in-

ventato prodotti, modelli, servizi, programmi, processi, tecnologie innovative e utili. Ai vincitori, che saranno premiati il 21 e 22 GiUGNo, una borsa di studio di 2.500 euro ciascuno e la possibilità di divul-gare ad un pubblico competente la propria idea, e magari l'occasione di realizzarla in-ventandosi così un lavoro.

k-idea

di RAFFAELE AVAGLIANO

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issUe # 1

PolarexPo

Allo Spazio Polaresco del Comune cinque artisti selezionati presenta-no le loro opere e le loro perfor-mance. Chi sono e il programma delle mostre ve lo illustriamo nelle pagine successive e nel calenda-rio al centro del giornale.

seNtieri CreatiVi

SARA BENAGLIA (POLAREXPO)

Quanto Bergamo sia legata alla montagna è risaputo. Tuttavia non è scontata questa inizia-tiva, giunta alla terza edizione, che porta in quota, in sette rifugi delle orobie, le opere di dieci giovani artisti lombardi. Si tratta, infatti, di una proposta unica, tanto che la biennale del-la montagna “Euromontana” di Chambéry (in Francia, a 400 km a ovest di Bergamo), nell'ot-tobre scorso, ha invitato a parlarne un rappre-sentante del Comune, per illustrare il connubio tra giovani, arte e territorio alpino. Nel mese di luglio, dieci artisti o collettivi re-

alizzeranno delle opere d'arte contemporanea nei rifugi orobici dell'Albani, Brunone, Alpe Cor-te, Calvi, Laghi gemelli, Coca e Curò. Le opere sono quasi tutte site specific, ovvero pensate per il luogo ove saranno esposte. Pittura, scultura, installazioni e perfino pannelli solari porteranno l'arte in vetta. oltre a sei berga-maschi, i vincitori sono anche va-resini, lecchesi e comaschi.

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SARA BENAGLIA (POLAREXPO)

traCCe UrbaNe

UN GraNde ClassiCoIn Bg-LoC non poteva mancare la letteratura. I classici vengono riscoperti, riletti, raccontati e rein-terpretati da scrittori e intellettuali dei giorni nostri. Si comincia il 2 maggio con Massimo Cirri e Ma-rina Senesi di Caterpillar, trasmis-sione cult di Radio2, che rileggono “Piccole donne”. L'8 maggio Paolo Nori racconta «Eugenio onegin», il 16 Stefano Benni interpreta “Pi-nocchio” e “Alice” e Bobo Rondel-li, il 23 maggio, ci fa riscoprire “Martin Eden”. A questi incontri, che riportiamo nel calendario, si affiancano tre laboratori dedicati all'approfondi-mento dello stile di scrittura di gran-di autori contemporanei. Trovate un focus sull’iniziativa nella pagine successive. STEFANO BENNI

Per riscaldare la città e renderla più colorata, ventisei writers di-pingeranno quattro muri cittadini seguendo un unico filo logico: il fuoco, inteso come esplosione, ca-lore. Niente di improvvisato, anzi. Assistiti da un esperto di street-art, i giovani writers impareranno prima

a progettare un murales in ogni sua sfaccet-tatura: dalla richiesta formale per poter dipin-gere su un muro allo sviluppo dell'idea e del bozzetto su carta, prima di intervenire con le bombolette. Le opere verranno realizzate tutte tra l'ultimo fine settimana di aprile e i primi tre di maggio e saranno poi al centro di una mo-stra a ottobre.

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POLAREXPO

2013

di ERICA BALDUZZI

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“reading the watching”, “mi-nus Habens”, “Caleidopsiche”: già i titoli delle mostre danno l'idea di un’arte che non si li-mita a descrivere la realtà, ma che prova anche ad analizzarla e sviscerarla. giunto alla sua quinta edizione e promosso quest’anno all’interno del più ampio progetto Bg-LoC,

il bando Polarexpo continua a dare voce ai giovani artisti bergamaschi alla ricerca di uno spazio per le proprie idee, offrendo i locali del Polaresco. Dopo le mostre “Perché troviate in esse quanto vi occorre” e “Corpi che sognano corpi che vogliono corpi”, i prossimi appuntamenti in programma sono quelli con la pittrice Barbora Bo-bovcakova, l’artista Sara Benaglia e il fumettista e illustratore Filippo Curzi. A curare le esposizioni, Daniele maffeis, che ha unito la ricerca artistica a quella introspettiva e psicologica in percorsi emozionanti e originali. «Lo sguardo è movimento»: basta questa frase a introdurre l’intero ciclo di opere “reading the watching” che Bar-Bora BoBovcakova esporrà dal 4 al 12 maggio 2013. «Lavoro al tema dello sguardo da più di due anni – spiega Barbora, classe ’84 e origini slovacche ma

SARA BAROZZI

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residente a Clusone -. Quando si osserva qualcosa, l’occhio salta da un punto all’altro focalizzando alcuni particolari, mentre il resto emerge solo successivamente. Tra un punto e l’altro il colore sfu-ma, come se la memoria lo tra-scinasse con sé mentre si sposta altrove». La mostra sarà composta da sei o sette tele e forse anche da alcuni disegni su carta: tra i soggetti favoriti ci sono soprattutto elementi naturali (la foresta, una nuvola, il prato, il cielo), uniti a una simbologia di base che nel cerchio e nelle linee spezzate evoca il mondo matematico. Lau-reata nel 2008 in Pittura e Belle Arti presso l’Università di Košice, in Slovacchia, Barbora ha dap-prima lavorato come insegnante di arte e di inglese e poi come hostess: vive in Italia da due anni

e nel nostro Paese sta cercando di lanciare la sua attività di pittrice.

«ViVere della ProPria arte oGGi NoN è faCile e sembra UN’UtoPia – ammette – ma NoN Posso riNUNCiare al bisoGNo di esPrimermi tramite la PittUra, PerChé fa Parte di me e della mia Vita».

Dal 18 al 26 maggio sarà invece la volta di “minus Habens”, un insieme di prove artistiche a cura di Sara Benaglia: la mostra sarà inaugurata in concomitanza con ArtDate, altra manifestazione all’interno del progetto Bg-LoC incentrata sulla creati-vità giovanile. Sara, 29 anni, ha alle spalle studi di finanza all’Università Bocconi di Milano, interrotti per portare avanti la passione artistica presso l’Accademica Carra-

BARBORA BOBOVCAkOVA

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ra e l’Accademia delle Belle Arti di Brera, e poi attraverso l’esperienza della residenza artistica al V.I.R. di Milano. «Preferisco pensarmi come una danzatrice anaerobica», spie-ga sibillina. Sculture, azioni, istalla-zioni, comparse, suoni e disegni: un mix artistico che lei stessa definisce «un condensato di immagini opera-tive». Ultimo dei percorsi espositivi sarà “Caleidopsiche” di Filippo curzi, classe '86 e una formazione da fumettista e illustratore alle spal-le. La sua è un’esposizione grafica e pittorica che dal 15 al 23 giugno 2013 metterà in scena un originale viaggio nella mente dell’artista.«Da dove nascono la sensibilità o la scel-ta artistica dei segni e dei colori?– si chiede Filippo – Per rispondere a queste domande, mi sono sottopo-sto ad alcuni test psicoanalitici, il cui

risultato si è concretizzato in questa mostra». Il progetto si compone di 21 stampe grafiche rielaborate poi a mano su tele e pannelli di legno.

IN ToTALE, IL BANDo PoLARExPo 2013 hA DATo VITA A UNA RASSEgNA DI CINQUE MoSTRE, DI CUI DUE SoNo gIà STATE oRgANIzzATE NEI MESI DI gENNAIo E DI FEBBRAIo.

La prima, dal titolo “Perché troviate in esse quanto vi occorre”, è stata realizzata dai giovani artisti Sara campini, luca maeStroni, marta peSSoni, giulia SpreaFico, Silvia valenti e andrea villaniS. Al centro dell'esposizione, inau-gurata l'11 gennaio, il tema della “scatola” come prototipo del sé, con opere che spaziavano dalla fotografia all'incisione, dal video all'istallazione performativa. Si è chiusa invece il 3 marzo “Corpi che sognano corpi che vogliono corpi” di Sara Barozzi, un percorso di fotografia artistica basato sulla tematica portante del corpo come medium verso una dimensione onirica, quasi sospesa, dall’alto valore simbo-lico. Sara ha creato gli allestimenti per tutti gli scatti ed è entrata lei stessa come modella in alcune serie.

FILIPPO CURZI

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maGGio

SABATO 27

SABATO 27 E DOMENICA 28

GIOVEDI 2

DA SABATO 4 aDOMENICA 12

SABATO 4 e DOMENICA 5

MERCOLEDI 8

CACCIA AL LIBRO

TRACCE URBANE

UN GRANDE CLASSICO

POLAREXPO

TRACCE URBANE

UN GRANDE CLASSICO

maSSimo cirri e marina SeneSi

raccontano “piccole donne”

BarBora BoBovcakova

mostra“reading the watching”

paolo nori racconta

“eugenio onegin”

CALENDARIO EVENTI

aPrile

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SABATO 11

GIOVEDI 16

SABATO 18

SABATO 18 DOMENICA 26

SABATO 18 DOMENICA 19

GIOVEDI 23

SABATO 25

da MARTEDI28 MAGGIO aDOMENICA 2 GIUGNO

QUESTIONI DI STILE

UN GRANDE CLASSICO

QUESTIONI DI STILE

POLAREXPO e ARTDATE

TRACCE URBANE

UN GRANDE CLASSICO

QUESTIONI DI STILE

matteo codignola Mordecai Richler

SteFano Benni racconta

“pinocchio” e “alice”

marco malvaldi Isaac Asimov

mOSTraSara Benaglia“minus Habens”

BoBo rondelli racconta

“martin eden”

chriStian raimoDavid Foster Wallace

per amore o per per Forza

(MARATONA TEATRALE)

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issUe # 1

Sveglia alle 5 del mattino, yoga, jogging, due ore di danza, giardinaggio e ancora esercizi teatrali, il tutto in un villaggio autosufficiente per sole donne. No, non è l’ultima frontiera del turi-smo alternativo, ma uno dei tre progetti vincitori del bando “Formare all’eccellenza” del Comu-ne di Bergamo.Ad immergersi e studiare l’«odissi», una delle otto danze classiche indiane, sarà SHILPa Ber-TULeTTI. Il nome non tragga in inganno. La ven-ticinquenne di osio Sotto ha scoperto questa passione per le danze indiane solo pochi anni fa, durante un corso all’Università di Bologna. In India, infatti, ci è solo nata, ma ha sempre vissuto in Bergamasca. «Al Dams ho frequentato un corso di teatro in-diano e me ne sono innamorata – racconta –. A Bergamo ho seguito delle lezioni prima con il Teatro Tascabile, poi con la scuola Csc Anymore, in particolare con l’attrice e danzatri-ce Simona zanin».Per comprendere davvero la danza classica in-diana però non bastano libri e lezioni private.

Ed ecco che Shilpa, grazie alla borsa di studio di Bg-LoC, vo-lerà nel subcontinente dal luglio prossimo. già perché la danza non è semplice folklore, ma fa parte della cultura locale e ha una storia antichissima. Lei, oltre a migliorare le sue doti artistiche di ballerina, incontrerà e intervi-sterà le «Mahari» Shashimoni e Paroshmoni, tra le poche danza-trici «templari» al mondo. giusto per intenderci sono più o meno le Carla Fracci dell’«odissi», custodi della tradizione di questa danza.«Il mio è un progetto di studio sull’identità culturale delle danza-trici indiane nell’età contempora-nea – spiega Shilpa –.

FORMARE ALL’ECCELLENZA:

SHILPA BERTULETTIdi RAFFAELE AVAGLIANO

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a luglio andrò per un meSe a B a n g a l o r e , per la precisio-ne a Nrtyagram, in queSto v i l l a g g i o a u t o S u F -Ficiente, a B i ta -to da S o l e d o n -ne, che Si dedica-no tutto il giorno allo Studio dell a d a n z a claS-Sica. Poi mi trasfe-rirò fino a febbraio nell’orissa per fre-quentare il corso post-laurea all’Utkal University of Culture».Con questo viaggio di studi, si-curamente molto originale, Shilpa punta ad arricchire il suo dottorato in teatri orientali su due binari. Da una parte, infatti, sarà una sorta di workshop continuo di danza che le permetterà di migliorarsi come ballerina «perché, a differenza della classica europea, in quel-la indiana tutte le parti del corpo sono coinvolte, dagli occhi ai pie-di. Serve grande coordinazione e allenamento». Dall’altra, inoltre, le

servirà per approfondire la storia e la cultura india-

ne. «Prima dell’arrivo degli inglesi le danze indiane avevano una valenza spiri-tuale per la religione induista, ora invece si è trasformata più in una serie di virtuosismi. Tuttavia queste danze continuano a racconta-re storie e miti indiani”. Per Shilpa l’obiettivo finale di questo percorso di studi è qualcosa di più che perseguire una semplice passione. “Vorrei poter fare l’antropologa della danza, specializzandomi nei teatri orientali, oltre che continuare a danzare».

SHILPA BERTULETTI

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issUe # 1

Un grande classicodi ERICA BALDUZZI

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Alzi la mano chi, da piccolo, non ha mai intravisto quello scaffale polveroso della biblioteca con l’e-tichetta “classici per ragazzi”: di solito si tratta di vecchie ristampe, con copertine cartonate, illustrazio-ni sbiadite e quell’odore di carta antica e sfogliata più volte. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di “Piccole Donne”. E chi non ha sognato almeno una volta di vivere quella wilderness di cui s’è fatto portavoce Jack London nei suoi romanzi. Ci sono libri che vivono con chi li legge e lettori che crescono con ciò che quelle storie narrano: chi può dire chi saremmo senza aver conosciuto Pinocchio e il Paese dei Balocchi? Senza aver incontrato il Cappellaio Matto con Alice, nel suo Paese delle Meraviglie?

Un grande classico, il ciclo di appuntamenti a sfondo letterario organizzato nell’ambito del progetto BG-LOC, si propone di riscoprire al-cuni tra i grandi capolavori della letteratura moderna e contemporanea, grazie all’inter-pretazione di scrittori o intellettuali della so-cietà attuale. Il ciclo è incentrato sul romanzo di formazione e si svilupperà in concomitanza con “Questioni di stile”, laboratori dedicati all’approfondimento dello stile di scrittura di grandi autori contemporanei.

Ad inaugurare la rassegna sarà la storia del-le quattro sorelle più famose d’America, PIC-COLe DONNe. Ma se a dar loro vita ci ha pensato la penna realistica ed anche un po’ romantica di Louisa May Alcott, la voce per l’iniziativa bergamasca sarà prestata loro da due personaggi del mondo della radio: maSSImO CIrrI e marINa SeNeSI, che il 2 maGGIO faranno rivivere le esperienze, i sogni e i dolori delle sorelle March. Come? E’ ancora tutto da scoprire: Cirri e Senesi sono una coppia radiofonica già rodata dopo la comune partecipazione al programma Caterpillar (in onda sulle frequenze di Radio2), ideato dallo stesso Cirri nel 1997 e per il qua-le la Senesi è invece stata inviata e autrice dal 2001 al 2005. Conduttore radiofonico, psi-cologo e autore teatrale l’uno, attrice teatrale, autrice e performer l’altra, la loro esperienza e il loro impegno spaziano dall’intrattenimento all’attualità, dalla satira alla denuncia, dall’e-cologia al femminismo. Chi dunque meglio di loro avrebbe potuto raccontare al pubblico del 2013 la storia – semplice, quasi banale nella sua genuinità – di quattro giovani donne dell’ottocento?

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Chi altri potrebbe essere in grado di far riconoscere ciascuna piccola donna d’oggi nella vanità responsabile di Meg March, nella ribellione testarda di Jo, nella bontà altruista di Beth o nel vezzo civettuolo della piccola Amy, se non due artisti rodati come loro?Sfida forse più ardua toccherà invece a PaOLO NOrI: più ardua perché più articola-to è il personaggio che prenderà vita dalle sue parole e perché avvicinare il pubblico alla ricca complessità della letteratura russa tramite un romanzo scritto in versi anziché in prosa - l’eUGeNIO ONeGIN di aLekSaNDr PUškIN - è un’impresa che solo chi è certo della vittoria potrebbe affrontare. Paolo Nori, scrittore emiliano specializ-zato in letteratura russa, ha accettato questa sfida e la porterà avanti l’8 maGGIO, presentando l’opera più intima di Puškin, che in 5.446 versi narra le vicende del dandy disilluso Eugenio onegin, tanto preso dal suo ruolo cinico da lasciarsi sfuggire l’amore della sua vita, la giovane e bella Tatiana.

MARINA SENESI (foto: Samuele Pellecchia)

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PINOCCHIO e aLICe NeL PaeSe DeLLe meravIGLIe invece li conoscono tutti: sono forse tra le storie per ragazzi più lette, raffigurate, illustrate e interpretate di tutti i tempi. Che può nascere di nuovo da esse? Dobbiamo aspettare l’interpretazione di STeFaNO BeNNI (carico della sua esperienza letteraria a tutto tondo, che va dalla scrittura creativa al giornalismo, dalla poesia alla sceneggiatura): sarà lui il terzo ospite del ciclo “Un grande classico”, il 16 maGGIO: un grande autore per due romanzi senza tempo, uniti alla possibilità per tutti di rileggere storie note con uno sguardo nuovo e inedito e anche con un po’ di humor, che non fa mai male. Soprat-tutto se a regalarcelo è un autore come Benni.

A chiudere il ciclo che Bg-LoC de-dica alla letteratura sarà invece il romanzo marTIN eDeN di JaCk LONDON, narrato il 23 maGGIO dal cantautore e autore cinema-tografico BOBO rONDeLLI, che darà voce a un personaggio al

contempo determinato e vulnerabile, ambizioso e disperato, innamorato e disilluso. Nel libro, l’autore abbandona le foreste vergini del Nord America che l’hanno reso famoso e torna a par-lare del mare, dal quale il giovane popolano tenta di affrancarsi per ottenere fama, ricchez-za e amore: tentativo che si rivelerà illusorio.

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Danilo Minuti, 36 anni, manager del settore sanitario, è assessore all’Istruzione, politiche giovanili, sport e tempo libero del Comune di Bergamo. I giovani, spiega, «rappresentano il motore indispensabile per costruire la città del futuro». Per definire le diverse iniziative a loro dedicate, dice, è necessario puntare sul «dialogo continuo e sempre aperto con i ragazzi».

aSSeSSOre, rISPeTTO aD aLTre CITTà DeLLe STeSSe DImeNSIONI e aNCHe PIù GraNDI, BerGamO Ha UN’aTTeNzIONe ParTICOLare aI GIOvaNI. Da DOve vIeNe QUeSTa SeNSIBILITà?

Qui c’è stata storicamente un’attenzione particolare alle politiche giovanili, che da noi hanno preso il via venti anni fa. Negli anni le amministrazioni che si sono succe-dute hanno dato vita a una fitta rete di iniziative dedicate ai giovani e a linguaggi specifici del loro universo, come il teatro, la musica, la fotografia. Accanto agli eventi, Bergamo ha investito anche in strutture: il Polaresco, per esempio, è un ex magazzino del Comune riqualificato e trasformato in un luogo interamente dedicato ai giovani, con uffici che offrono servizi per loro, e spazi ricreativi.

COme SI DeCIDe QUaLI INIzIaTIve meTTere IN CamPO?

Uno dei punti fondamentali è il dialogo. Spesso, una delle principali criticità delle politiche giovanili è il fatto di essere pensate e attuate da adulti. A Bergamo abbiamo tanti punti di ascolto, dall’Informagiovani agli spazi sparsi sul territorio: cerchiamo di capire le esigenze dei ragazzi, in un dialogo continuo e sempre aperto. Alcuni servizi, come bar, studi musicali e spazi teatrali, sono gestiti direttamente dalle as-sociazioni giovanili: questo rende i giovani protagonisti, e li mette al centro di un confronto costante con i loro coetanei.

foCUs oNdaNilo miNUti

di VERONICA ULIVIERI

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CHe COSa DaNNO I GIOvaNI a UNa CITTà COme BerGamO? Entusiasmo, vitalità, voglia di cam-biamento. I ragazzi portano con sé una forza innovativa e creativa, la voglia di trovare nuove strade. Sono più carenti, com’è ovvio, sul fronte dell’esperienza, ma questo può essere risolto attraverso l’af-fiancamento con le generazioni più adulte. I giovani rappresentano il motore indispensabile per costruire la città del futuro: un’area urbana al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico, fruibile, a misura di cittadino. Anche nel percorso di trasformazione in Smart City, la cit-tà intelligente, che anche Bergamo ha intrapreso, i nativi digitali han-no una marcia in più.

Page 24: Creativity Fair

issUe # 1

TROVERAI QUI IL

PRIMO NUMERO DI

CREATIVITY FAIR

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Tra le tante storie di creatività berga-masca esterne a Bg-LoC, in questo primo numero vi raccontiamo quel-la di CoRPoC (corpoc.com): una realtà emergente della serigrafia, fondata nel 2010 da Andrea Bal-delli e Francesco Portesi, trentenni, una delle poche del settore in Italia ad essere animata da giovani arti-giani. La produzione spazia dall’il-lustrazione alla grafica, soprattutto

di VERONICA ULIVIERI

nel settore musicale. Andrea e Francesco rea-lizzano t-shirt uniche (un esempio nella pagina successiva) e curano spesso copertine di Lp di gruppi underground, come l’omonimo disco dei La Morte. Molto legati all’oggetto in se stesso e alla sua realizzazione materica, tanto da speri-mentare anche l’uso di cenere e polvere lumine-scente e inchiostro fotosensibile, i due ci hanno aperto il loro laboratorio, dove nascono tutte le opere firmate CoRPoC. Trovate l’intervista completa sul nostro blog.

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foto a cura di CORPOC

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Grafica a cura di giulia Sagramola

4 colori: nero + 3 colori termosensibili (giallo, rosso, rosa) su maglia in cotone naturale

la morte, LP omonimo

Incisione in copertina a cura di Veronica Azzinari; 30 soggetti diversi

Serigrafie in copertina effettuate con cenere

dUe CreazioNi di CorPoC

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seGUiCi sUWWW.creativitYFairBergamo.COM

mail: [email protected]

@creativity_fair

CREATIVITy FAIR

ma Ci troVi aNChe(o soPrattUtto) sU

CreativityFair

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“creativitY Fair” è un’iniziativa del progetto BG-LOC, realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e

dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani

L’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bergamo gestisce e organizza servizi, spazi, progetti e attività in favore delle nuove generazioni.

oltre alle molte iniziative curate direttamente dal Servizio numerosi sono i progetti condotti in autonomia da gruppi e associazioni giovanili. Tra i servizi ci sono la rete di spazi giovanili (Spazi giovanili di quartiere, Spazio Polaresco, Spazio Giovani Edonè di Redona) con varie dotazioni strumentali (sale prova musicali e teatrali, spazi incontro, laboratori, spazi espositivi, etc) che consentono di realizzare i progetti dei giovani.

Presso lo Spazio Polaresco è attivo il Servizio Informagiovani. Puoi consultare il sito www.giovani.bg.it (è possibile iscriversi alla newsletter settimanale) e seguirci su Facebook alla pagina Bergamo giovani.

Per informazioni SPAZIO POLARESCO, via del Polaresco 15, 24129 Bergamo, tel. 035401290, fax 035399608 mail: [email protected].