CONSULTORI FAMILIARI DIOCESANI

Percorsi di genitorialità nella Scuola dell’Infanzia

Crescere fra prosa e poesia

Proposte formative

per i genitori delle Scuole dell’Infanzia Paritarie

2012 – 2013

Crescere fra prosa e poesia

Proposte formative per i genitori delle Scuole

dell’Infanzia Paritarie

È un strumento pensato per stimolare e favorire la diffusione di iniziative di sensibilizzazione e formazione intorno alle problematiche che interessano la famiglia e i contesti educativi (Scuole Infanzia, oratori …) al fine di sostenere e qualificare la funzione genitoriale ed educativa delle famiglie e delle realtà formative

È il risultato dell’impegno convergente e coordinato di diversi soggetti che, nell’ambito della Diocesi di Bergamo, operano con diverso carisma e a diverso titolo per sostenere la missione e la passione educativa di tanti genitori ed educatori impegnati in molteplici contesti ed in particolare dentro l’articolato e ricco mondo delle Scuole dell’Infanzia paritarie:

Ufficio Pastorale Scolastica

Ufficio Pastorale della Famiglia

Ufficio Migranti

Adasm Fism Bergamo

Fondazione Angelo Custode – Onlus

E’ il frutto di un lavoro d’equipe a cui hanno collaborato:

Don Edoardo Algeri Casimiro Corna

Maria Elisa Cuciti Don Mario Della Giovanna

Giancarlo Domenghini Emilio Majer

Don Massimo Rizzi Giovambattista Sertori

e gli operatori dell’Area formazione

dei Consultori Familiari della Fondazione Angelo Custode

Bergamo, ottobre 2012

1

Percorsi di genitorialità

Crescere fra prosa e poesia

Proposte formative per i genitori delle Scuole dell’Infanzia paritarie

La Chiesa continua nel tempo la sua opera: la sua storia

bimillenaria è un intreccio fecondo di evangelizzazione e di

educazione. Annunciare Cristo, vero Dio e vero uomo,

significa portare a pienezza l’umanità e quindi seminare

cultura e civiltà.

Non c’è nulla, nella nostra azione, che non abbia una

significativa valenza educativa.

La scelta dell’Episcopato italiano per questo decennio è segno

di una premura che nasce dalla paternità spirituale di cui

siamo rivestiti per grazia e che condividiamo in primo luogo

con i sacerdoti. Siamo ben consapevoli, inoltre, delle energie

profuse con tanta generosità nel campo dell’educazione da

consacrati e laici, che testimoniano la passione educativa di

Dio in ogni campo dell’esistenza umana.

A ciascuno consegniamo con fiducia questi orientamenti, con

l’auspicio che le nostre comunità, parte viva del tessuto sociale

del Paese, divengano sempre più luoghi fecondi di educazione integrale.

tratto da “Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti

pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020”

2

Il senso Accogliere alla vita e accompagnare nella crescita un bambino sono esperienze impegnative e meravigliose: richiedono dedizione alle vicende della prosa del quotidiano (pappe, pupù …) e aprono alla poesia del mistero della vita e del significato trascendente della generatività. “Crescere fra prosa e poesia” si propone come un contributo alla preziosa azione di sensibilizzazione e formazione svolta dalle Scuole dell’Infanzia paritarie per dare vita nei territori a occasioni per riflettere e confrontarsi intorno alla concretezza delle molteplici problematiche che attraversano l’essere genitori ed educatori e per apprezzare appieno il valore profondo di questo impegno e di questo dono, per crescere meglio i nostri bimbi e per crescere meglio noi, come genitori e come uomini e donne.

I soggetti

promotori

La proposta è il frutto della collaborazione e dell’impegno congiunto dell’Ufficio Pastorale Scolastica, dell’Ufficio Pastorale

della Famiglia e dell’Ufficio Migranti della Diocesi di Bergamo, dell’ADASM – FISM di Bergamo e della rete dei Consultori

Familiari della Fondazione Angelo Custode Onlus che hanno inteso mettere a disposizione delle Scuole dell’Infanzia paritarie uno strumento per stimolare e facilitare la programmazione di percorsi di promozione della genitorialità e di pastorale della famiglia, capaci di coinvolgere i genitori dei loro alunni, sia come destinatari che come co-promotori delle iniziative.

La finalità L’iniziativa esprime la volontà degli enti promotori di contribuire a qualificare le funzioni educative, sociali e pastorali della famiglia e della comunità, operando insieme alle Scuole dell’Infanzia paritarie e ad altri soggetti dei territori: Ambiti territoriali, Enti locali, servizi e organizzazioni non profit e di volontariato.

Il metodo Comun denominatore delle proposte contenute in questo opuscolo è l’idea che la competenza educativa e genitoriale non può essere ridotta ad un repertorio di cose da sapere e da dire, da fare e far fare. Si costruisce piuttosto attraverso lo sviluppo progressivo di consapevolezze personali da maturare, di competenze relazionali e affettive da sviluppare, di sensibilità individuali e collettive da acquisire e condividere. Si tratta di attitudini che ciascuno è chiamato a interpretare in modo originale e creativo dentro i suoi specifici contesti relazionali, ma che possono alimentarsi e consolidarsi attraverso un confronto costante con stimoli culturali e sapienziali e, soprattutto, con la pluralità delle esperienze e dei vissuti di altre famiglie e di altri educatori impegnati a testimoniare e

3

concretizzare i valori fondanti del senso della vita nei gesti di cura della propria quotidianità.

I contenuti Le proposte che vengono presentate offrono l’opportunità di porre al centro della riflessione e del confronto alcuni temi individuati come particolarmente significativi in rapporto all’esercizio delle competenze genitoriali ed educative in età infantile e organizzati in quattro differenti aree tematiche: 1- Essere famiglia: come sostenere la sfida educativa quando …

2- Essere genitori: come facciamo a spiegare ai nostri bambini che

...

3- Essere bambino: come faccio a far capire a mamma e papà che

…

4- Essere comunità educante: esser-ci in rete: famiglia, scuola,

territorio e comunità cristiana

Alcune tematiche sono proposte in modo che possano essere trattate parallelamente secondo più prospettive di lettura: - prospettiva psicopedagogica - prospettiva biblico cristiana - prospettiva antropologico culturale

Altri temi, proposti anche dalle scuole stesse a partire da loro interessi specifici, potranno essere sviluppati secondo modalità che verranno definite in sede di progettazione condivisa.

La proposta I temi e le note presentate in questo opuscolo non intendono proporsi come pacchetti formativi preconfezionati, ma come suggestioni e orientamenti utili a favorire l’avvio di un processo condiviso di promozione di iniziative decentrate a sostegno della genitorialità fra i referenti delle diverse componenti delle scuole (gestori, coordinatrici, docenti e rappresentanti dei genitori) e in raccordo con gli interlocutori più significativi del territorio: zone di Coordinamento pedagogico - didattico ADASM (vedi pag. 32), Vicariati, Ambiti territoriali, Enti locali, Associazioni genitori … Le iniziative formative potranno di volta in volta strutturarsi secondo modalità diverse: - incontri centrati su più temi e trattati secondo un’unica

prospettiva (ad es. serate su tre tematiche trattate in prospettiva psicopedagogica)

- percorsi dedicati a uno stesso tema trattato secondo prospettive diverse (psicopedagogica, biblico cristiana e/o antropologico culturale)

- eventi formativi che propongono, secondo varie modalità, temi e prospettive di lettura diversi, anche all’interno di iniziative di più

4

ampio respiro: ad es. botteghe formative che associano degli workshop formativi su diversi temi a laboratori creativi per bambini o servizi di baby sitting organizzati in collaborazione con le Scuole dell’Infanzia e i comitati e le associazioni dei genitori.

I diversi progetti formativi potranno essere definiti, in fase di progettazione, avvalendosi della consulenza dei referenti degli enti promotori

I formatori Gli interventi di formazione e sensibilizzazione saranno condotti da formatori esperti che, utilizzando un approccio interattivo, inquadreranno le tematiche e favoriranno il confronto delle idee e delle esperienze dei partecipanti. Le iniziative a carattere psicopedagogico saranno proposte da formatori esperti dell’Area formazione dei Consultori Familiari della Fondazione Angelo Custode che associano ad una esperienza pluriennale nel campo della formazione le competenze cliniche maturate nell’attività consultoriale, oltre ad altre specializzazioni in diversi ambiti. I relatori degli incontri dedicati alla trattazione dei temi in prospettiva biblico cristiana e antropologico-culturale saranno individuati tra i formatori dell’Ufficio Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo o tra i sacerdoti della zona. I temi attinenti problematiche del mondo della scuola saranno trattati da formatori dell’ADASM Gli interventi inerenti le problematiche interculturali saranno condotti da formatori del Ufficio Migranti .

Progettazione Per una progettazione efficace di iniziative formative per genitori è necessario che vengano coinvolte, sin dalle prime fasi, le diverse componenti del sistema educativo: - il gestore (parroco o presidente) - la coordinatrice e le le insegnanti - le rappresentanze dei genitori - gli psicopedagogisti che operano nella scuola - il referente del Coordinamento pedagogico didattico ADASM Per valorizzare il contributo di ognuno alla definizione e attuazione del progetto è opportuno prevedere un incontro preliminare per definire a grandi linee: - le tematiche e le prospettive di lettura da proporre, avvalendosi

degli orientamenti offerti dal presente opuscolo - l’articolazione del percorso: numero di incontri, fasce orarie e

giorni preferenziali, sedi - altri soggetti del territorio con cui può essere opportuno

5

promuovere l’iniziativa. In questa fase è possibile richiedere il supporto dell’Ufficio Pastorale Scolastica per orientare i processi di progettazione e per la definizione organizzativa dell’iniziativa.

Organizzazione Una volta definita la richiesta, sarà cura dell’Ufficio Pastorale Scolastica e dell’Area formazione dei Consultori Familiari della Fondazione Angelo Custode predisporre una proposta di programma, individuare i formatori e coordinare i loro interventi. Per la realizzazione delle iniziative formative nei diversi contesti, alle Scuole dell’Infanzia paritarie aderenti all’ADASM verrà richiesta soltanto una quota di compartecipazione ai costi, definita in rapporto alle dimensione del percorso e alle modalità di attuazione. Particolari condizioni di favore saranno accordate alle scuole che proporranno una programmazione costruita in rete fra più scuole di una stessa area territoriale: zone di Coordinamento pedagogico didattico ADASM, Vicariati, Ambiti territoriali, ecc. Ai soggetti che promuovono le iniziative nel loro territorio si richiede la messa a disposizione di sedi formative (salone e/o aule), attrezzature e materiali (videoproiettore, amplificazione audio, cartelloni …) e l’impegno a pubblicizzare opportunamente le iniziative.

Contatti Ufficio Pastorale Scolastica Piazza Duomo, 5 24129 Bergamo

Tel. 035 278219 e 035 278231

Fax 035 278250

e-mail: ufficioscuola@curia.bergamo.it http://www.diocesibg.it

6

Sommario

1. Essere famiglia

Come sostenere la sfida educativa quando … … la famiglia deve fare i conti con il cambiamento .......................................... p. 8 … la famiglia si apre alla genitorialità ............................................................... p. 9 … la famiglia è protagonista di nuove forme di genitorialità ........................... p. 9 … la famiglia vive l’esperienza della separazione ............................................ p. 10 … la famiglia sperimenta la sofferenza e il lutto ............................................... p. 11 … la famiglia si confronta con la diversità dei valori ........................................ p. 11 … la famiglia è il primo luogo di formazione della coscienza morale .............. p. 12 … la famiglia è il primo luogo di annuncio di Dio ai figli ................................ p. 13

2. Essere genitori

Come facciamo a spiegare ai nostri bambini che ... … non c’è solo l’“Io!!!” ma anche il tu, il noi e gli altri ................................... p. 14 … i bambini non li porta la cicogna ................................................................... p. 15 … le regole e i “No!” non sono frustranti scocciature ....................................... p. 15 … non si può comprare tutto .............................................................................. p. 16 … la TV e i videogiochi sono divertenti, ma … ................................................ p. 16 … le paure bisogna accoglierle, ascoltarle, riconoscerle per poterle gestire ..... p. 17

3. Essere bambino

Come faccio a far capire alla mia mamma e al mio papà che … … iniziare la Scuola dell’Infanzia è un’avventura bella, ma impegnativa......... p. 18 … anch’io ho un corpo e una sessualità; sarebbe meglio parlar chiaro ............ p. 19 … mangiare non è solo una questione di gusto ................................................. p. 19 … dormire per me non è una faccenda di tutto riposo ..................................... p. 20 … c’è un mondo di emozioni dentro di me ....................................................... p. 21 … ai miei compagni è arrivata Santa Lucia. E a me??? .................................... p. 21 … Dio è una cosa grande e anche noi bambini ne facciamo esperienza ........... p. 22

7

4. Essere comunità educante

Esser-ci in rete: famiglia, scuola, territorio e comunità cristiana Essere scuola, scuola dell’infanzia, scuola cattolica oggi ................................. p. 24 Dare concretezza al patto di corresponsabilità scuola-famiglia ........................ p. 24 La partecipazione dei genitori come risorsa ...................................................... p. 25 L’insegnamento della religione nella scuola dell’infanzia ................................ p. 25 Per una scuola che educa e genera cultura ......................................................... p. 25 L’interculturalità nella Scuola dell’Infanzia ...................................................... p. 26

5. Altri temi

Educare alla vita buona del Vangelo .................................................................. p. 27 Piccoli distacchi, grandi conquiste. L’inserimento del bambino alla Scuola dell’Infanzia ..................................................................................... p. 27 L’avventura di apprendere ................................................................................. p. 27 Non si può essere sempre tre metri sopra il cielo. Aspettative che aiutano a diventare grandi e aspettative che ostacolano la crescita ................... p. 28 La funzione materna e paterna nella crescita del bambino ................................ p. 28 I capricci dei bambini non sono solo un capriccio. ............................................ p. 29 Giocare è una cosa seria. .................................................................................... p. 29 Le gambe corte delle bugie. ............................................................................... p. 29 La comunicazione tra l’adulto e il bambino. ..................................................... p. 30 Bambine e bambini di tutti i colori (e lingue, e culture, e fedi ... e basta!!!) .... p. 30

6. Altre opportunità

Ufficio Pastorale Scolastica ............................................................................... p. 31 Ufficio Pastorale della Famiglia ........................................................................ p. 32 Ufficio Migranti ................................................................................................. p. 33 FISM ADAS Bergamo ....................................................................................... p. 34 Consultori Familiari della Fondazione Angelo Custode Onlus ......................... p. 37

8

I temi e le prospettive

1- Essere famiglia

La famiglia è considerata lo specifico e unico gruppo umano che tratta e tiene

insieme le differenze originarie dell’umano, quella tra i generi (il genere

maschile e femminile) e tra le generazioni (la generazione dei figli, dei

genitori, delle stirpi …) e che ha come obiettivo intrinseco la generatività.

Vivere l’esperienza familiare in questo intreccio di impegnative responsabilità

e all’interno della complessità del contesto sociale e culturale contemporaneo

costituisce una sfida difficile che apre a innumerevoli interrogativi.

Come sostenere la sfida educativa quando …

… la famiglia deve fare i conti con il cambiamento

Prospettiva psicopedagogica La famiglia, organismo vitale e dinamico di ogni società, è

chiamata a vivere e ad affrontare innumerevoli cambiamenti nel corso del suo ciclo di vita. Il benessere e la salute fisica e affettiva dei suoi componenti dipendono in modo particolare dalla capacità della famiglia di ripensare e mutare in occasione delle diverse transizioni evolutive (la nascita di un figlio, l’adolescenza, …) le proprie relazioni interne e con la realtà esterna, i propri modi di svolgere i compiti educativi e di cura, e di favorire l’individuazione attraverso l’attaccamento affettivo, così come attraverso la capacità di separarsi.

biblico

cristiana

“… come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non

giudicate voi stessi ciò che è giusto?» (Lc 12,54-57).

Un’analisi della società che cambia alla luce della tradizione della Chiesa che riconosce i segni e i tempi dell’azione creatrice dello Spirito: dalla Gaudium et Spes a Educare alla vita buona

del Vangelo (Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano 2010-2020). Antologia di testi e riflessioni da condividere.

antropologico

culturale

La fortuna di vivere nel postmoderno. Educare in un mondo che cambia: i nodi della cultura contemporanea. Dalla famiglia istituzionale alla famiglia affettiva.

9

… la famiglia si apre alla genitorialità

Prospettiva psicopedagogica L’arrivo di un figlio che corona il desiderio di genitorialità della

coppia non è solo una somma algebrica, ma comporta una modificazione profonda nell’identità dei componenti la coppia (da figli a genitori, da marito e moglie a padri e madri) e degli equilibri personali e di coppia. Cambiamenti che richiedono l’acquisizione di nuove sensibilità e competenze che non vanno date per scontate e che necessitano una rinnovata capacità di dialogo e di comunicazione affettiva

biblico cristiana La vita generata: dono e promessa. Il senso cristiano del generare un figlio a partire da alcune pagine scelte nella Bibbia.

antropologico

culturale

L’ethos moderno della vita: paradossi e ambiguità nella cultura della vita. Il senso umano del generare oggi tra il desiderio assoluto di un figlio e paure, tra ingegneria genetica e diritto inalienabile.

… la famiglia è protagonista di nuove forme di genitorialità

Prospettiva psicopedagogica Per le famiglie del nostro tempo, spesso costrette nei confini di

un angusto privato che induce isolamento e solitudine, la Scuola dell’Infanzia, rappresenta una formidabile opportunità di incontrare altre famiglie e fare esperienze di condivisione di dimensioni intrinseche al nostro essere umani: l’accudimento, la cura, la creazione di legami, l’educazione … In questo incontro non di rado è possibile scoprire prospettiva più ampie di essere famiglia, integrando la genitorialità biologica con altre forme di genitorialità: dalla genitorialità solidale dell’associazionismo familiare e delle reti familiari per l’accoglienza e l’affido, a esperienze di genitorialità sociale impegnata a dare vita a comunità educanti.

biblico cristiana Dall’amore reciproco all’amore verso l’altro: leggendo insieme al lettera A Diogneto. La figura di Giuseppe, sposo di Maria, madre di Gesù

antropologico

culturale

La famiglia mononucleare, percepita oggi come “la famiglia”, è invece una realtà alquanto recente, frutto di una serie di

10

trasformazioni a livello produttivo, urbanistico, sociale e culturale che hanno senz’altro migliorato il tenore di vita delle persone, ma hanno anche introdotto profondi cambiamenti e elementi di complessità nell’esercizio delle funzioni educative che richiedono di ricercare nuove modalità di essere genitori.

… la famiglia vive l’esperienza della separazione

Prospettiva psicopedagogica La separazione coniugale propone e impone situazioni di

turbolenza affettiva che richiedono una rilettura radicale dei legami interni ed esterni al proprio nucleo familiare e che possono indurre disorientamento e disagio, soprattutto per quanto riguarda i figli. Nascondere o esplicitare ai figli le difficoltà di coppia dei genitori? Tutelare o porre di fronte ad una difficile prospettiva i figli nel corso delle difficoltà coniugali? Seppure separati i genitori sono chiamati a ripensare il proprio modo di essere genitori insieme, capaci di offrire un’immagine positiva della coppia genitoriale e di sviluppare una funzione educativa coerente e convergente.

biblico cristiana Il matrimonio come sacramento e gli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. Quale accompagnamento pastorale per continuare ad essere cristiani nella chiesa: il ruolo delle comunità parrocchiali. I percorsi della fede nel fallimento del legame matrimoniale sacramentale. Un’iniziativa diocesana di accoglienza e di consulenza: il Gruppo “La casa”

antropologico

culturale

Il matrimonio civile per la Costituzione Italiana e il suo significato nelle trasformazioni della società contemporanea: dall’assunzione di una responsabilità sociale, al contratto, al patto individuale. Famiglie separate e famiglie ricomposte: nuovi scenari familiari e nuove sfide per la genitorialità.

11

… la famiglia sperimenta la sofferenza e il lutto

Prospettiva psicopedagogica Sofferenza e lutto sono componenti costitutive della vita e in

quanto tali non vanno nascoste ai bambini. Tramite la testimonianza di fiducia nella vita e di fede dei genitori e attraverso una comunicazione adeguata, i bambini possono comprendere appieno queste dimensioni e crescere nella responsabilità di dare senso alla vita e di realizzare i doni che essa racchiude.

biblico cristiana La sofferenza e il dolore come questione radicale su Dio: scandalo e appello. Pagine scelte dell’Antico e del Nuovo

Testamento e della Salvifici doloris. L’unzione degli infermi: il soffrire con il Signore nella comunità cristiana.

antropologico

culturale

L’ethos moderno della vita: soffrire e morire come tabù sociali. Lo spessore antropologico della malattia, l’accompagnamento del morente tra eutanasia e accanimento terapeutico, il cordoglio, l’attraversamento del lutto (elaborazione sana e atipica) come maturazione umana.

… la famiglia si confronta con la diversità dei valori

Prospettiva psicopedagogica Di fronte alla domanda di un bambino: “Questa cosa è buona o

cattiva?” oggi non è sempre facile proporre risposte convinte e convincenti. La globalizzazione ha accorciato le distanze e ha avvicinato visioni del mondo e sistemi valoriali diversi, ma non necessariamente contrapposti e inconciliabili. Di fronte al rischio di lasciarsi travolgere da un disorientante relativismo o da un rassegnato nichilismo, oggi più di ieri diventa imprescindibile apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze, mantenendo un dialogo aperto e fiducioso sulle grandi domande di significato e di senso: “Chi sono? Da dove vengo? Verso dove orientare l’itinerario di crescita dei miei figli?”

biblico cristiana “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino …” Gen.2,16

12

Il senso cristiano: la novità di Cristo e il superamento della religione. Riflessioni da condividere insieme.

antropologico

culturale

Valori e credenze nel confronto interculturale e interreligioso in un contesto occidentale secolarizzato. Il senso religioso universale: che cosa è e da dove nasce … Parlare di Dio oggi: dall’incredulità all’indifferenza.

… la famiglia è il primo luogo di formazione della

coscienza morale

Prospettiva psicopedagogica Numerosi studi psicologici e pedagogici hanno posto al

centro dell’attenzione lo sviluppo morale nel bambino e nella persona. Al di là delle marcate differenze fra approcci diversi, un elemento centrale a tutte le teorie formulate è che esso germina nella relazione primaria con i genitori e dentro i contesti di socializzazione, sviluppandosi come sistema di moralità eteronoma, cioè regolato da agenti esterni, per poi essere progressivamente sostituito da un sistema autonomo di principi interni legati all’identità personale e alla coerenza del Sé, che si mantengono permanenti e orientano il comportamento in circostanze ed occasioni differenti. In questa prospettiva risulta di fondamentale importanza il ruolo che la famiglia può svolgere fin dai primi anni di vita e la consapevolezza che i genitori hanno di questa responsabilità educativa.

biblico cristiana Cosa è bene, cosa è male? I criteri cristiani dell’etica e la coscienza cristiana postmoderna. La novità di Cristo: attraverso l’etica, oltre il diritto per il compimento vero della giustizia. Senso di colpa e senso del peccato: quale rapporto? L’agire morale si qualifica fondamentalmente come “agire

morale cristiano”, ovvero nel rapporto tra la fede cristiana e la vita morale, tra la Rivelazione in Cristo e l’esperienza morale universale (di tutti gli uomini sulla faccia della terra).

antropologico

culturale

Cosa è bene, cosa è male? I cambiamenti nell’etica e la coscienza postmoderna tra relativismo etico, soggettivismo morale e assolutezza dei valori. La coscienza morale e senso di colpa: quale rapporto? L’agire morale è l’arte di diventare uomini, maturando (e

13

non stabilendo) quei criteri che rendono preziosa la vita, ovvero ciò che è buono in sé, che va fatto o evitato ad ogni costo e in ogni caso, a prescindere dai vantaggi personali o sociali che se ne ricavano, ciò che è assolutamente degno dell’uomo o che si oppone a ciò che è assolutamente indegno, ciò che non è negoziabile, su cui non si può discutere né transigere, giungendo fino a giudicare le norme date dalla società o dalle consuetudini.

… la famiglia è il primo luogo di annuncio di Dio ai figli

Prospettiva psicopedagogica Lo sviluppo del sentimento religioso nell’infanzia, la vita

spirituale dei bambini e l’educazione integrale. I primi passi sulla via della fede: “predisposizione” del bambino e accompagnamento dei genitori. Come arricchire la vita spirituale del bambino: il senso della bellezza e della meraviglia.

biblico cristiana “Le parole che ti do… le ripeterai ai tuoi figli… le scriverai

sugli stipiti della tua casa…” (Dt 6,1-13). I genitori e l’iniziazione alla fede cristiana dei figli. Comunità parrocchiale e iniziazione cristiana. “Ad Efraim insegnavo a camminare…” (Os 11.1-4). Immagine di paternità di Dio.

antropologico

culturale

Il risveglio religioso nell’epoca moderna: luci e ombre di un ritorno del sacro e l’ambiguità dell’esperienza di Dio, oggi (tra superstizione e fondamentalismo). La domanda di senso è inevitabile. Profondità e larghezza dell’interiorità.

14

2- Essere genitori

Ai nuovi genitori spettano compiti difficili e apparentemente contradditori:

sintonizzarsi coi loro figli e le loro figlie senza per questo diventare infantili;

rimuovere i detriti lasciati da vecchi ed arcaici modelli educativi senza per

questo rinunciare alla propria e alle proprie radici; liberare i figli dai disagi

e dalle costrizioni inutili senza per questo volerli a tutti i costi preservare

dalla naturale sofferenza che la vita e la crescita comportano. Tante domande

si affacciano alla mente dei genitori che intendono ricercare riferimenti

educativi capaci di rendere l’itinerario evolutivo dei figli un periodo creativo

e costruttivo di una umanità piena.

Come facciamo a spiegare ai nostri bambini che …

… non c’è solo l’“Io!!!” ma anche il tu, il noi e gli altri

Prospettiva psicopedagogica La fase dell’ “Io!”, come affermazione di identità, è una tappa

imprescindibile e fondamentale nello sviluppo della personalità del bambino. L’esperienza del legame fraterno e soprattutto l’ingresso alla Scuola dell’Infanzia, specie se il bambino non ha fatto l’esperienza del nido, rappresentano altri due momenti privilegiati in cui il bambino si confronta con la dimensione dell’alterità e con il principio di realtà. Tante sono le prove e impegnativi sono i compiti che ciascun bimbo è chiamato ad affrontare nel suo percorso evolutivo. Disporre di alcune coordinate di riferimento per orientare questo percorso può rappresentare un valido aiuto per i genitori nell’interpretare, in modo appropriato alla specifica personalità dei figli, la relazione educativa.

biblico cristiana Legami fraterni nella Bibbia: Caino e Abele, Giuseppe e i suoi fratelli, Gesù e l’oltre della fraternità biologica.

antropologico

culturale

La tentazione di Narciso: star bene da soli in una società a natalità “sotto zero”, centrata sull’individuo, con un figlio solo e tante aspettative. Le relazioni tra fratelli e sorelle, nel corso della vita, sono messi a dura prova e tutto inizia con l’arrivo del secondo figlio. Rivalità di genere, disorientamento dei genitori nel gioco delle preferenze, fratelli e sorelle d’adozione, i “nuovi” fratelli.

15

… i bambini non li porta la cicogna

Prospettiva psicopedagogica Di fronte al corpo che cambia nel procedere della crescita,

nuove domande si affacciano alla mente del bambino. E’ possibile spiegare la sessualità ai bambini? L’educazione sessuale e affettiva dei bambini non è solo questione di parole e discorsi, ma si costruisce attraverso ogni atteggiamento e gesto quotidiano in famiglia, ma anche a scuola

biblico cristiana Dalla sessualità all’amore: l’apporto della rivelazione ebraico-cristiana Il senso biblico della sessualità e del corpo: da Genesi cap. 1-2 al Cantico dei Cantici

antropologico

culturale

L’eros tra totem e tabù. Il corpo tra esaltazione e disprezzo: tra corpo e persona.

… le regole e i “No!” non sono frustranti scocciature

Prospettiva psicopedagogica L’importanza delle regole e del loro significato all’interno

della relazione educativa ed affettiva con i propri bambini. Regole come vincolo e regole come tutela. I bambini hanno bisogno di persone che li guidano e non si fanno guidare, che agiscono e non reagiscono. Come fare per avere autorevolezza senza essere autoritari? Quali divieti è giusto porre al bambino per aiutarlo a crescere senza soffocarlo? Quando è bene punirlo? Essere genitori significa porsi queste domande fin dalla più tenera età del bambino

biblico cristiana I si e i no di Dio che fanno crescere l’uomo. Ma qual è lo stile educativo di Dio? Come parla ai suoi figli? Che cosa dice loro? Come li accompagna nel diventare uomini e donne nella vita? Attraverso alcune pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento proveremo a respirare il suo essere Genitore.

antropologico

culturale

Non c’è vivere umano che non debba affrontare la legge. Dal “vietato vietare” al ruolo educativo dei divieti, il senso della trasgressione e i criteri per differenziarli.

16

… non si può comprare tutto

Prospettiva psicopedagogica “Me lo compri!” Come uscire dalla spirale consumistica e

insegnare ai figli un buon uso del denaro. Incalzati dall’assillo all’acquisto dai nostri figli possiamo: scegliere di soddisfare più semplicemente il loro bisogno di omologazione o affrontare l’impervia via dell’opposizione critica all’acquisto! Il valore del desiderio come forza positiva che stimola la scoperta e l’incontro e l’educazione al principio di realtà.

biblico cristiana Storia del desiderio infinito e inappagabile e del desiderio di Infinito. Genesi cap. 3. Il frutto e il serpente.

antropologico

culturale

Dalla cultura dell’immediato a forme di economia solidale e di consumo responsabile: alle radice del rapporto bisogno-desiderio.

… la TV e i videogiochi sono divertenti, ma …

Prospettiva psicopedagogica Bambini e televisione, ma anche computer, smartphone,

cellulari, social network e tanto altro ancora nella quotidianità dei bambini. Formidabili strumenti di conoscenza e apprendimento, ma anche di alienazione e disorientamento. Nuovi codici di comportamento e nuove attenzioni educative nei confronti dei “nativi digitali”

biblico cristiana La storia di Babele: il potere in ginocchio. “Date a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio” (Mt22,15-22) Il potere della bestia nell’Apocalisse.

antropologico

culturale

Educare nell’era di Internet. La società dello spettacolo e della fretta. Il piacere di essere sempre on line. Il trionfo della “telerealtà”: tra l’intimità in diretta e le confessioni pubbliche. Galeotto fu il mouse: amori virtuali e culto dell’immagine. Bambini e mass media: maggiori opportunità o più pericolosi rischi? Che cosa ne dicono le ricerche e gli studiosi

17

… le paure bisogna accoglierle, ascoltarle, riconoscerle

per poterle gestire

Prospettiva psicopedagogica Conoscere e riconoscere le paure dei bambini per aiutarli a

sviluppare un rapporto adeguato con esse, premessa indispensabile per poterle gestire. Un’educazione alla fiducia negli adulti e in se stessi (autostima) che non significa negare rischi, ansie e preoccupazioni, ma richiede la testimonianza adulta di un approccio alla vita positivo e ottimista e, al tempo stesso, avveduto e prudente.

biblico cristiana Il senso religioso e la dimensione della fiducia come antidoto alla paura… “Ho avuto paura perché sono nudo…” (Gen 3,10). “La paura di Gesù nel Getsemani” (Mc 14) “Timore e paura della donne di fronte al Risorto” (Mc 16) “Non uno spirito da schiavi per ricadere nella paura…” (Rom 8,15) La fede e la paura in campo spirituale: lettura e commento di pagine scelte dell’Antico e Nuovo Testamento.

antropologico

culturale

Tutti gli uomini hanno paura: emozione primaria che funge da sistema di difesa, fattore di inibizione e di paralisi che impedisce le relazioni, provoca regressioni e involuzioni nella persona. Paura, fobia, angoscia? Quale rapporto nel contesto sociale odierno? Perchè oggi siamo così angosciati? Fare amicizia con la paura: quali cammini possibili?

18

3- Essere bambino

Comprendere l’universo dell’infanzia, le sue leggi e le sue dinamiche

evolutive non è una dote innata, ma una competenza che va sviluppata dentro

la relazione con il bambino stesso, con il tempo e la disponibilità ad ascoltare,

la capacità di sostare nell’incertezza, la serenità di cogliere l’inatteso e la

fiducia nelle proprie capacità di favorire un sano ed equilibrato sviluppo

della sua personalità e delle sue potenzialità intellettive ed affettive.

Tutto questo nella consapevolezza che con ogni suo comportamento il

bambino vuole farci comprendere qualche cosa di lui.

Come faccio a far capire alla mia mamma e al mio

papà che …

… iniziare la Scuola dell’Infanzia è un’avventura bella,

ma impegnativa

Prospettiva psicopedagogica Si cresce a piccoli passi e l’ingresso nella Scuola dell’Infanzia,

così come successivamente il passaggio alla Scuola Primaria rappresentano, non soltanto un cambio di scuola, ma dei fondamentali momenti di transizione evolutiva che espongono il bambino a numerosi cambiamenti e lo stimolano ad affrontare nuovi compiti e responsabilità, mentre richiedono ai genitori di modificare in modo significativo i propri codici di lettura e le proprie modalità di giocare il ruolo genitoriale

biblico cristiana “Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore”. Riflessioni sapienziali e salmi sulle età della vita. Pagine scelte in Qohelet. Le età della vita davanti alla parola di Dio (Gv 2,12.14)

antropologico

culturale

Il trascorre del tempo come tragedia nella cultura postmoderna. La sindrome di Peter Pan e l’eterna giovinezza: fitness e bisturi. Ritrovare la sapienza della vita nei passaggi critici dell’età, come amicizia con il tempo che passa. Le crisi nelle età della vita: ogni crisi è come una stazione. Un punto di passaggio da cui, prima o poi, si riparte.

19

… anch’io ho un corpo e una sessualità; sarebbe meglio

allora parlar chiaro

Prospettiva psicopedagogica La sessualità è una dimensione che viene spesso dimenticata o

rimossa quando si interagisce con i bambini. D’altro canto la consapevolezza della propria corporeità sessuata, che si sviluppa anche attraverso un dialogo sereno fra bambino e adulto, è il primo passo verso un’educazione integrale. Per questo è importante non perdere le tante possibilità che la vita familiare propone per fare dei gesti, dei momenti e delle conversazioni quotidiane una opportunità per educare all’affettività e alla sessualità.

biblico cristiana Il corpo: passione di Dio e dell’uomo. la prospettiva dell’Antico e del Nuovo Testamento. Cantico dei Cantici: la celebrazione del corpo dell’altro nel Cristianesimo. L’uomo nuovo rivestito di Cristo. Quando il corpo diventa Eucaristia.

antropologico

culturale

Il corpo nella cultura contemporanea: presentazione e rappresentazione sociale del corpo, corpo e mass media. Il corpo come segno della persona: potenzialità e ambiguità.

… mangiare non è solo una questione di gusto

Prospettiva psicopedagogica Quello della pappa è un momento che può essere piacevole ma

che, a volte, può essere difficoltoso, sia per il bambino che per i genitori. Durante il tempo della tavola non si assumono solo degli alimenti, ma si comunicano una molteplicità di emozioni, saperi, competenze strettamente legate alla dimensione corporea, affettiva oltre che ad una buona educazione alla salute. Conoscere e saper riconoscere i fattori in gioco nell’alimentazione e saper cogliere eventuali segnali di malessere che si esprimono al momento di mangiare può costituire una interessante opportunità di educazione alla salute

20

e di prevenzione a futuri disagi: obesità ed altri disturbi legati all’alimentazione.

biblico cristiana Il mangiare nella Bibbia e il senso cristiano del mangiare. Gesù, il Maestro e Signore che amava i banchetti Cosa succedeva quando Gesù stava a tavola. L’Eucarestia: il mangiare con il Signore nella comunità cristiana.

antropologico

culturale

Città obesa, città snelle – corpo magro, corpo grasso – il pieno e il vuoto: patologie della modernità. Anoressia, bulimia e obesità: un grido inascoltato. Fame dello stomaco e fame d’amore: il linguaggio del cibo. Il senso del magiare umano e la tavola delle relazioni.

… dormire per me non è una faccenda di tutto riposo

Prospettiva psicopedagogica Avviarsi verso la dimensione misteriosa del sonno, sospesa fra

l’essere e il nulla, può rappresentare un momento piacevole per il bimbo, ma può anche porlo di fronte alla difficoltà del separarsi dalle cose che ama senza la certezza di poterle ritrovare. Allora accompagnare il bimbo oltre la soglia del sonno a volte richiede alcune attenzioni e particolare disponibilità, ma restituisce a genitori e bambini momenti privilegiati di intimità e di comunicazione affettiva dentro una dimensione fantastica e creativa il cui ricordo accompagnerà per tutta la vita.

biblico cristiana Il 7° giorno: “e Dio si riposò”. Il significato biblico del lavoro e del riposo. Dal week-end alla Domenica: il significato del ritrovarsi e riposare nel giorno del Signore. E’ durante il sonno che Dio ha parlato a molti dei sui profeti

antropologico

culturale

Il sonno, da bisogno fisiologico di riposo dalle fatiche quotidiane a luogo dell’inconscio, crogiolo dei sogni e dei desideri, a ponte verso dimensioni soprannaturali.

21

… c’è un mondo di emozioni dentro di me

Prospettiva psicopedagogica Le emozioni sono innate, ma vi sono modi diversi di sentirle e

di viverle, in base alla propria storia personale, al contesto, al proprio patrimonio culturale e valoriale. Non c’è dunque bisogno che si insegni a provare emozioni, ma è indispensabile educare alle emozioni. Ad esempio sapendo distinguere le emozioni dei bambini dalle nostre, aiutandoli, attraverso un ascolto attivo basato sull’accettazione e l’empatia, a dare loro un nome, a esprimerle come premessa per poterle gestire. È pure importante riconoscere diritto di esistenza a tutte le emozioni, anche a quelle che meno ci gratificano come genitori e educatori, come ad es. la rabbia, l’aggressività … Coltivare la competenza emotiva fin da piccoli è fondamentale poiché il suo sviluppo è correlato alla capacità di stabilire buone relazioni con sé stessi, gli altri e con la realtà.

biblico cristiana Quando anche Dio si arrabbia: tratti forti e decisi di aggressività educante ed educativa nel volto del Dio d’Israele e nel racconto di Esodo; le parole arrabbiate sulla bocca di Gesù; i testi violenti dell’Apocalisse. Vizi capitali, virtù teologali e virtù cardinali: educarsi a diventare uomini in Cristo.

antropologico

culturale

Dalle emozioni alle virtù: educarsi a diventare cittadini. Il silenzio sulla virtù è abitato da inespressi sospetti e da istintive allergie da associare al più pervasivo fastidio che la coscienza “adulta” dell’uomo contemporaneo avverte a fronte di ogni discorso “morale”. Virtù e vecchi e nuovi vizi nell’età postmoderna.

… ai miei compagni è arrivata Santa Lucia. E a me???

Prospettiva psicopedagogica Per i bimbi che giungono alla Scuola dell’Infanzia

provenendo da altri paesi e culture tutto è scoperta di un novo mondo. Ciò che c’è al di fuori del “nido familiare” è per il bambino continua esperienza di novità e diversità che il

22

mondo adulto deve aiutare a rielaborare e sistematizzare. Cosa succede quando questo mondo adulto (genitori o insegnanti) non riescono a cogliere (prevenire, prevedere) queste esperienze? Quali alleanze sono possibili e/o necessarie tra le figure adulte di riferimento di questi bambini?

biblico cristiana “Perché anche voi foste stranieri in terra d’Egitto”. L’uomo si è sempre rappresentato l’incontro con l’alterità come incontro con il nemico. Il testo biblico mostra invece come esso può configurarsi come il luogo rivelativo di Dio, perché l’essere straniero è condizione propria dell’esistenza, che da sempre rimane ricerca di identità. Letture di alcuni brani sulla figura dello straniero nella Bibbia.

antropologico

culturale

Come dare attenzione, visibilità, riconoscimento, cittadinanza a tutte le tradizioni culturali e religiose di appartenenza dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia? Anche attraverso il coinvolgimento attivo dei genitori (ad es. attraverso la partecipazione a laboratori narrativi per mamme native e migranti) in quanto “competenti” e legittimi attori protagonisti della trasmissione delle proprie tradizioni..

… Dio è una cosa grande e anche noi bambini ne

facciamo esperienza

Prospettiva psicopedagogica Lo sviluppo religioso segue le tappe della maturazione

affettiva, sociale, morale, intellettuale della persona, prendendo le mosse da una disposizione innata alla trascendenza. Qualcosa dunque dipende dalla natura stessa dello sviluppo psicologico, ma molto, nello sviluppo religioso più che altrove, dipende dall'educazione ricevuta e dalle esperienze familiari. Da ciò deriva che il luogo educativo più importante per il futuro religioso del bambino è la famiglia, che avvalendosi anche della collaborazione della scuola, è chiamata a sviluppare le sue competenze educative anche in questa direzione.

biblico cristiana “Religione”: che cosa è? Quando, dove, perché nasce? Dimensione religiosa della vita e codificazione delle religioni.

23

Il senso religioso universale e il senso religioso cristiano. Gli dei, gli spiriti e le forze occulte… Cercatori di Dio L’annuncio del Dio amico dell’uomo che in Gesù si è fatto prossimo a ciascuno.

antropologico

culturale

Civiltà e religioni il senso religioso nelle diverse culture. Cercatori di Dio: da quando e perchè? La negazione di Dio nell’epoca moderna: un percorso storico. L’homo orans nelle culture antiche e nella cultura post-moderna.

24

4- Essere comunità educante

“Per crescere un bambino ci vuole l’intero villaggio” recita un noto

proverbio africano. L’impegno e la dedizione della famiglia sono fattori

imprescindibili e fondamentali per la crescita dei figli, ma sono pure

indispensabili la presenza di una rete sociale attenta e partecipe, di un

territorio capace di accogliere e incoraggiare l’impulso vitale di bambini e

genitori e di una comunità impegnata a promuovere valori e a educare alla

vita buona del Vangelo

Esser-ci in rete: famiglia, scuola, territorio e

comunità cristiana

Essere scuola, scuola dell’infanzia, scuola cattolica e di

ispirazione cristiana*

I contenuti La Scuola dell’Infanzia come scuola inclusiva che nel corso del tempo si è trasformata da servizio a vocazione assistenziale ad un “essere scuola”. L’originalità e la specificità della proposta culturale della scuola cattolica oggi Come è gestita una nostra Scuola dell’infanzia? Aspetti pedagogici - didattici e aspetti gestionali Il senso e il profilo di una scuola paritaria – cattolica / di ispirazione cristiana. Iscrivere un figlio in una scuola dell’infanzia cattolica La questione della diversità: diverse abilità e storie diverse * Le scuole cattoliche sono gestite dalle diocesi, dalle parrocchie e dagli enti religiosi.

Le scuole di ispirazione cristiana sono gestite dalle fondazioni, associazioni,

cooperative, eccetera.

Dare concretezza al patto di corresponsabilità scuola-famiglia

I contenuti Un patto di corresponsabilità fra famiglia e scuola per educare insieme i bambini. Il significato della presenza e della partecipazione attiva dei genitori nella scuola Come si concretizza nella realtà quotidiana il patto di

25

corresponsabilità educativa? Azioni e modalità di comunicazione e interazioni per una efficace cooperazione scuola-famiglia

La partecipazione dei genitori come risorsa

I contenuti I luoghi e i modi della partecipazione dei genitori alla vita scolastica: - Gli organi collegiali - Il comitato scuola-famiglia - Le assemblee genitori L’impegno associativo oltre la propria scuola: A.ge.S.C. e A.Ge. storia, finalità e impegno oggi

L’insegnamento della religione nella scuola dell’infanzia

I contenuti C’è differenza tra ‘educazione cristiana’ e ‘insegnamento della religione cattolica’. L’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) non è catechesi! Il significato della presenza dell’IRC nella scuola e nella scuola cattolica in particolare alla luce della normativa e del Progetto Educativo. Pregare a scuola: l’esperienza della preghiera nella scuola dell’infanzia in una società interreligiosa. IRC e POF. IRC e culture religiose diverse: risorse, sensibilità e attenzioni. IRC e genitori: scelte e strategie per informare e condividere IRC e insegnanti IdR: idoneità e formazione in servizio

Per una scuola che educa e genera cultura

I contenuti Essere e fare “scuola” in un tempo di crisi dell’educazione Chiesa e scuola: una storia antica e feconda Per una pastorale della scuola e dell’educazione Scuola e comunità cristiana.

26

L’interculturalità nella Scuola dell’Infanzia

I contenuti La trasformazione in senso multiculturale della popolazione residente, esito dei continui flussi immigratori, ha prodotto un aumento delle iscrizioni di figli/e di famiglie straniere alla Scuola dell’Infanzia. Questo cambiamento richiede una rielaborazione dei vissuti, degli approcci e delle pratiche sia del personale docente e non docente della scuola, che dei genitori. Si rende perciò necessario un intervento che sia facilitatore di un assestamento/adeguamento a questa nuova realtà sia dei soggetti in gioco sia delle dinamiche sollecitate. L’intercultura può essere intesa come volontà di incontro, confronto, conoscenza, valorizzazione reciproca e scambio tra le differenze, i valori, le abitudini che contraddistinguono anche una famiglia italiana dall’altra, un bambino da una bambina, i bambini dagli adulti, ecc. Si può fare pedagogia interculturale con iniziative esemplari (è il caso degli incontri e dei confronti che prevedono manifestazioni di autoriconoscimento e comunicazione delle reciproche differenze) ma anche con azioni quotidiane, che non hanno bisogno di feste e tamburi. Queste ultime si attuano instaurando climi e relazioni interetniche; organizzando occasioni di incontro e di contatto; mostrando attenzione per quanto gli altri hanno da raccontare e per quanto noi abbiamo da raccontare a loro. La pedagogia interculturale e il “fare intercultura” non sono quindi che intenzioni comunicative, volte innanzitutto ad ostacolare la tendenza a rinchiuderci nelle nostre “nicchie”. “Non possiamo invocare Dio come Padre di tutti gli uomini, se ci

rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni tra gli uomini che

sono creati ad immagine di Dio. L'atteggiamento dell'uomo verso Dio

Padre e quello dell'uomo verso gli altri uomini suoi fratelli sono

talmente connessi che la Scrittura dice: « Chi non ama, non conosce

Dio » (1 Gv 4,8).” Rileggere il Concilio Vaticano II a partire dalla prospettiva dell’incontro con l’altro, anche di altra religione.

27

5- Altri temi

Educare alla vita buona del Vangelo

I contenuti Presentazione, lettura e commento di brani selezionati dal testo “Educare alla Vita buona del Vangelo”, orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020 della Conferenza Episcopale Italiana.

Piccoli distacchi, grandi conquiste.

L’inserimento del bambino alla Scuola dell’Infanzia

I contenuti La capacità di separarsi e di ricongiungersi fra genitori e figli, sollecitata in modo molto intenso dall’ingresso del bambino alla Scuola dell’Infanzia, costituisce una competenza essenziale per sviluppare nei figli la fiducia in se stessi, l’autonomia e uno sguardo positivo sul mondo. C’è una naturale spinta che porta il bambino ad allontanarsi e sperimentare novità, ma è anche normale che subentri in lui la paura del distacco e il bisogno di rassicurazione affettiva per poi prendere di nuovo il via verso la vita e le sue esperienze. I genitori come vivono e come possono affrontare questo momento così delicato? Quali emozioni passano ai propri figli? E gli insegnanti/educatori come possono agevolare un adattamento positivo del bambino e della sua famiglia all’ingresso nella nuova realtà scolastica?

L’avventura di apprendere

I contenuti L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia introduce i bambini in un ambiente stimolante e complesso, in cui possono esprimere tante delle loro capacità e ricavarne riconoscimenti positivi. E’ quanto ogni genitore si aspetta dai propri figli come fatto normale e ovvio. Eppure i processi di apprendimento richiedono un ingente investimento di energie e risorse a vari livelli: cognitivo, emotivo, motivazionale, relazionale ... È perciò altrettanto normale che possano verificarsi anche vissuti di fatica e di disagio. Per questo è

28

importante che genitori e insegnanti insieme sappiano rilevare e riconoscere le varie manifestazioni della fatica di apprendere per mettere in atto tempestivamente le risposte più adeguate. Ci si può trovare di fronte a difficoltà temporanee che necessitano soltanto di alcuni supporti e incoraggiamenti, mentre talvolta le difficoltà scolastiche possono nascondere un disturbo specifico dell’apprendimento che, se non riconosciuto in tempo e seguito in modo adeguato, può ripercuotersi negativamente non solo sugli apprendimenti, ma anche sullo sviluppo della personalità.

Non si può essere sempre tre metri sopra il cielo.

Aspettative che aiutano a diventare grandi e aspettative che

ostacolano la crescita

I contenuti Un poeta ed educatore ha detto che “ciascuno cresce solo se sognato” per significare che l’attesa è uno stimolo fondamentale per la crescita. Ma a volte le aspettative dei genitori e degli educatori si propongono al bambino come un carico gravoso che finisce per ostacolare, piuttosto che incoraggiare, il “diventare grandi”

La funzione materna e paterna nella crescita del bambino

I contenuti All’interno del ciclo evolutivo della famiglia i genitori crescono insieme ai figli e si trovano chiamati a svolgere ruoli, compiti e funzioni che si declinano in base ai bisogni evolutivi dei propri bambini e alla loro funzione educativa. Funzione materna e funzione paterna costituiscono i cardini di una educazione che, modulando istanze di emancipazione e di contenimento, apre alla costruzione della identità del bambino e al confronto con le sfide della vita. Saper riconoscere e gestire all’interno della coppia genitoriale queste due funzioni, dentro un contesto culturale e mediatico che tende a rimuovere alcune dimensioni poco gratificanti, ma comunque fondamentali di queste funzioni, esige capacità di dialogo e di intesa dentro la famiglia e un confronto costante fra famiglie sui diversi modi di esercitare la genitorialità

29

I capricci dei bambini non sono solo un capriccio

I contenuti Di fronte ai capricci, ai pianti e agli scatti di rabbia ci si può trovare in difficoltà, frustrati e molte volte ci si può sentire disarmati. Ci si chiede se sono capricci o se altro: come fare a distinguerli? E come a contenerli? Se riusciamo a capire la natura della rabbia e a darle voce, è possibile allora cercare nuove strade per aiutare il bambino, e così anche noi, quali figure di riferimento, a ritrovare una posizione più serena ed equilibrata, ad assumere anche in queste circostanze il nostro ruolo e compito educativo con più fiducia e forse con qualche attrezzo in più.

Giocare è una cosa seria

I contenuti “Siccome il darsi da fare del bambino con i suoi giocattoli gli reca

felicità, noi lo chiamiamo gioco e gli compriamo altri giocattoli. Ma

il divertimento non sta nell'avere i giocattoli; è imparare e fare

esperienza di verità che rende così felici” (Berends, 1975). I bambini giocano con quello che c'è, con quello che trovano... Ma noi li mettiamo nella condizione di poter provare a fare, a fare da sé, toccare, sperimentare, scoprire quello che c'è? Come abbiamo pensato gli spazi o come pensiamo alle proposte? Abbiamo provato a non proporre nulla? Cosa possiamo fare o non fare, dire o non dire perché questo piccolo essere possa scoprire, attraverso il gioco, la magia della vita?

Le gambe corte delle bugie

I contenuti Le bugie appartengono ai bambini come la voglia di esplorare i confini tra fantasia e realtà. Le bugie possono essere un espediente, a volte tenero e a volte riprovevole, di evitare le conseguenze di comportamenti discutibili. Altre volte rappresentano una spia di un disagio che il piccolo sta vivendo. Non bisogna tuttavia dimenticare che la bugia è anche il segnale che una importante competenza si sta sviluppando nel bambino, la capacità di formulare pensieri astratti, che va incoraggiata e va educata. E’ normale allora che si aprano numerosi interrogativi di fronte alle

30

bugie dei bambini: a che età un bambino inizia a dire bugie? quali sono le motivazioni che lo possono spingere a mentire? il genitore può incoraggiare e rinforzare in modo inconsapevole tale condotta? Quale può essere il ruolo di un genitore di fronte a un bambino che mente? Punirlo? Far finta di nulla?

La comunicazione tra l’adulto e il bambino

I contenuti Si comunica in tanti modi, non soltanto con le parole, ma anche con gli sguardi, con i gesti e con la testimonianza viva dei comportamenti quotidiani dei genitori. La capacità di comunicare con i figli è uno dei fattori più significativi della funzione educativa dei genitori. Anche di fronte agli argomenti più delicati e dolorosi (separazioni, adozione, lutti, e situazioni di difficoltà familiari) è necessario trovare i modi più opportuni per tenere aperta una comunicazione veritiera con i figli. Dire loro bugie o mezze verità su situazioni critiche che in genere i figli hanno già intuito, non serve e soprattutto rischia di alimentare insicurezze e inquietudini che possono influire negativamente sul loro percorso evolutivo. E quindi utile che, attraverso stimoli formativi e il confronto con altre esperienze, i genitori sviluppino un loro originale lessico familiare.

Bambine e bambini di tutti i colori

(e lingue, e culture, e fedi… e basta!!!)

I contenuti In questi ultimi anni i continui flussi immigratori hanno determinato un significativo aumento dei bambini di origine straniera che frequentano la Scuola per l’infanzia. Le attività educativo-didattiche e le dinamiche relazionali con le famiglie hanno visto aumentare il livello di complessità, con conseguente fatica o disorientamento sia da parte del personale educativo che delle famiglie. Può essere utile quindi provare a fare luce e a intervenire sulla complessità e le fatiche per potenziare l’attenzione alla dimensione interculturale nella scuola per l’infanzia, per individuare e attivare risorse volte a favorire l’inserimento/inclusione dei minori stranieri e delle loro famiglie, ad attivare occasioni per favorire la conoscenza reciproca e favorire un approccio sereno e interessato delle famiglie alle proposte programmate dalla scuola per bambini e genitori.

31

6- Altre opportunità …

La collaborazione fra Diocesi di Bergamo, ADASM – FISM di Bergamo e

Fondazione Angelo Custode Onlus consente di mettere a disposizione dei

bambini, dei genitori e degli educatori che fanno riferimento alle Scuole

dell’Infanzia paritarie un insieme integrato di servizi a supporto delle scuole e

delle famiglie.

Ufficio Pastorale Scolastica

L’Ufficio Pastorale Scolastica vuole favorire e coordinare le iniziative e le attenzioni che la Chiesa Diocesana ha nei riguardi della scuola di ogni ordine e grado portando il suo contributo nel:

� costituire in ogni vicariato una commissione scuola (composta da genitori, insegnanti, studenti) con il compito di diventare punto di aggregazione e di dialogo.

� proporsi come punto di riferimento dei gruppi associati (AGE E AGESC per i genitori, AIMC e UCIIM per gli insegnanti) e promuovere occasioni di analisi e discussioni sulla scuola dal punto di vista degli studenti e iniziative per e con loro.

� coordinare l’azione delle scuole cattoliche anche attraverso le loro organizzazioni (ADASM, FIDAE).

� coordinare attività formative per genitori e docenti nelle Scuole e sul territorio, nonché promuovere Convegni di studio e approfondimento su tematiche educative nell’ambito scolastico.

� offrire consulenze sulle tematiche e finalità sopracitati.

� organizzare corsi e incontri formativi, iniziative di collaborazione e animazione cristiana.

� promuovere e animare la Consulta Animazione Cristiana Scuola. gestire e sviluppare l’attività dell’Osservatorio Diocesano per la Scuola Cattolica

32

Ufficio Pastorale della Famiglia

Promuove, coordina e organizza tutte le iniziative che abbracciano la famiglia, considerata cellula fondamentale per la Chiesa e per la società. Inoltre, promuove iniziative riguardo al tema della vita nascente e alle vacanze di spiritualità per le famiglie bergamasche. Pertanto:

� Coordina le iniziative che favoriscono la nascita, lo sviluppo e la missione della famiglia quale comunità di vita e d’amore

� Promuove in particolare l'annuncio del “Vangelo del matrimonio e della

famiglia”: o coordinando le iniziative e gli itinerari per la preparazione dei giovani e dei

fidanzati al matrimonio, per il sostegno e l'accompagnamento delle coppie e delle famiglie,

o curando la formazione degli operatori di pastorale familiare e lo studio delle questioni morali, religiose e sociali che la vita coniugale e familiare incontra di volta in volta, alla luce della dottrina della Chiesa;

o promuovendo e sostenendo le strutture parrocchiali e vicariali di pastorale familiare;

o proponendo specifiche attenzioni pastorali per le famiglie in situazione difficile o irregolare;

o offrendo sostegno alle varie iniziative di servizio alla famiglia avvalendosi soprattutto dei consultori familiari e ponendo attenzione alle problematiche e alle iniziative connesse con la difesa e la promozione della vita;

o mantenendo vivo il confronto e il dialogo con le diverse realtà culturali e sociali e con le stesse strutture civili sui temi riguardanti la famiglia e la vita.

33

Ufficio Migranti

L’Ufficio Migranti è preposto alla cura pastorale degli stranieri immigrati, dei bergamaschi all’estero e alla sensibilizzazione della comunità cristiana in ordine al fenomeno migratorio; alla pastorale dei circensi e fieranti, nomadi e aeroportuali. Promuove la crescita integrale degli immigrati e la loro integrazione nella società locale attraverso celebrazioni in lingua, percorsi formativi biblici, itinerari catechistici, nel rispetto e sviluppo dei loro valori culturali e religiosi. Lavora per la formazione e l’informazione, nelle comunità parrocchiali e nelle aggregazioni ecclesiali, sulla realtà delle migrazioni, per una cultura dell’accoglienza e del dialogo verso tutti gli immigrati, coinvolgendo l’intera comunità cristiana e civile nel superare i pregiudizi. Opera in sinergia con tutte le istituzioni ecclesiali, in particolare Centro Missionario Diocesano e Caritas, e sostiene iniziative che migliorano il rapporto con i migranti, come percorsi ecumenici con i migranti di confessioni cristiane non cattoliche e il dialogo con migranti non cristiani. E’ in sinergia con gli uffici pastorali nazionali, regionali e con le istituzioni civili, per le necessità culturali, religiose e materiali della realtà migratoria. Inoltre, favorisce atteggiamenti d’accoglienza e ascolto del popolo dei nomadi e circensi. L’Ufficio attua le indicazioni della corrispondente Commissione Diocesana in stretta collaborazione con la Caritas Diocesana e il Centro Missionario Diocesano per: � sostenere la vita cristiana dei migranti cattolici; promuovere l’ecumenismo con i

migranti delle altre confessioni cristiane; dare attenzione ai migranti non cristiani � promuovere l’accoglienza e il dialogo verso tutti gli immigrati, singoli e associati,

per aiutare il superamento di pregiudizi ed ostacoli, quali il razzismo, lo sfruttamento e l’intolleranza

� promuovere l’informazione e la formazione delle comunità parrocchiali e delle aggregazioni ecclesiali

� promuovere opere di ospitalità, di promozione dei migranti e le loro famiglie coinvolgendo le parrocchie e tutte le realtà ecclesiali

� intensificare la collaborazione con gli uffici pastorali nazionali e regionali preposti al fenomeno dell’immigrazione, e con le strutture civili che hanno compiti analoghi

L’Ufficio promuove inoltre le seguenti attività: � celebrazione dei sacramenti per gli immigrati cattolici � favorire l’animazione parrocchiale nella Giornata Mondiale delle Migrazioni � predisporre cammini catecumenali e catechetici � accompagnare le parrocchie nella preparazione ai matrimoni misti � formazione di catechisti e di educatori tra gli immigrati

34

FISM ADASM Bergamo

ADASM Associazione

E’ l’ente che a Bergamo associa tutte le Scuole dell’Infanzia cattoliche e di ispirazione cristiana. Suo compito è sostenerle e promuoverne la qualità valorizzandone la specificità cristiana. Il lavoro dell’ADASM avviene in stretta collaborazione con gli Uffici diocesani preposti, in particolare con l’Ufficio Pastorale Scolastica e attraverso il Consulente ecclesiastico in seno all’Associazione, nominato dal Vescovo. L’Associazione, federata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne), riconosciuta come organizzazione di categoria (a livello previdenziale, fiscale e sindacale), è l’organo di riferimento politico-sindacale a cui si riferiscono principalmente le organizzazioni sindacali di categoria (in quanto la FISM, con CISL-CGIL-UIL e SNALS è firmataria del Contratto Collettivo Nazionale) con tutto ciò che ne consegue. L’Associazione assolve poi al compito di rappresentare e sostenere le scuole paritarie aderenti nei diversi enti pubblici ai quali le scuole, in quanto istituzioni che svolgono un servizio pubblico, devono obbligatoriamente rapportarsi (MIUR a livello locale, regionale e nazionale; Regione Lombardia, Comuni, enti e ambiti territoriali, ASL ecc.). Tra le sue specifiche funzioni, al fine di assicurare la qualità delle scuole, espressamente richiesta anche dalle norme paritarie, l’ADASM, attraverso il Coordinamento pedagogico-didattico, assicura l’aggiornamento e la formazione necessaria delle insegnanti, delle coordinatrici e dei gestori in stretto collegamento con l’Ufficio Pastorale Scolastica, con l’Ufficio Insegnamento della Religione Cattolica e avvalendosi, nel limite del possibile, delle associazioni professionali di categoria (AIMC). Strumento importante ai fini della formazione, ma non solo, è il Coordinamento

pedagogico-didattico provinciale che opera in venti zone, coprendo l’intero territorio bergamasco.

Cooperativa ADASM

E’ il Centro Servizi fondato dall’ADASM Bergamo, con la quale collabora e alla quale si affianca con le medesime motivazioni attraverso una propria autonomia statutaria. Alla Cooperativa ADASM si rivolgono le scuole, che, a prezzo di costo, intendono essere direttamente sostenute a livello di consulenza del lavoro, fiscale e gestionale.

35

Le 20 zone del Coordinamento pedagogico didattico ADASM – FISM Bergamo

1. Zona Bergamo 1: “Beato Luigi Palazzolo”, “Della Provvidenza”- Boccaleone, “S. Giovanni Battista” – Campagnola, “Santa Croce” – Malpensata, “Centro per la Famiglia” - Città Alta, “Regina Angelorum” -Città Alta; “Villa San Giuseppe” - Città Alta, “Asilo infantile di Colognola” Colognola, “San Bambino Gesù”.

2. Zona Bergamo 2: “Casa dei Bambini”, “S. Anna”, “Don Francesco Garbelli”, “Figlie del Sacro Cuore di Gesù”; “S. Chiara”; “S. Angela Merici”, “Asilo Borgo Porta Nuova”, “Virgo Lauretana”, “Tito Legrenzi”, “Papa Giovanni XXIII”, “A. Benvenuti”, “Don Antonio Locatelli”, “C. Cittadini”, “Imiberg”.

3. Zona Seriate: Albano S. Alessandro, Bagnatica, Brusaporto, Calcinate, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Pedrengo, Scanzorosciate, Rosciate, Negrone, Tribulina, Seriate, “Bolognini”, “Mons. Carozzi”, “Sacra Famiglia”, Comonte, Cassinone, Torre dè Roveri.

4. Zona Dalmine: Boltiere, Curno, Marigolda, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Treviolo, Albegno, Curnasco.

5. Zona Zanica: Azzano, Bariano, Cologno, Comun Nuovo, Ghisalba, Stezzano, Urgnano, Basella, Zanica.

6. Zona Isola est: Bonate Sopra, Ghiaie, Bonate Sotto, Calusco d’Adda, Carvico, Ponte S. Pietro, Locate, Villaggio S. Maria, Presezzo, Sotto il Monte, Botta, Villa d’Adda, Peschiera.

7. Zona Isola ovest: Bottanuco, Cerro, Brembate, Crespi d’Adda, Capriate d’Adda, San Gervasio, Chignolo d’Isola, Filago, Marne, Madone, Medolago, Solza, Suisio.

8. Zona di Verdello: Arcene, Brignano Gera d’Adda, Canonica d’Adda, Castel Rozzone, Ciserano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Treviglio, Verdellino, Verdello.

9. Zona di Romano di Lombardia: Calcio, Cividate al Piano, Cortenuova, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Fornovo S. Giovanni, Mornico al Serio, Mozzanica, Palosco, Pumenengo, Romano di Lombardia: “Mottini” e “Olivari”, Martinengo : Sacro Cuore e Sacra Famiglia.

10. Zona di Chiuduno: Bolgare, Carobbio degli Angeli, Cicola, Calepio, Tagliuno, Cividino, Chiuduno, Gorlago, Grumello del Monte, Montello, Telgate.

11. Zona di Trescore - Endine Gaiano: Berzo S. Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Casazza, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Endine Gaiano, Entratico, Gaverina Terme, Monasterolo del Castello, Ranzanico, S.Paolo d’Argon, Trescore Balneario, Zandobbio.

36

12. Zona di Sarnico: Adrara S. Martino, Adrara S. Rocco, Credaro, Gandosso, Predore, Sarnico, Viadanica, Vigolo, Villongo S. Alessandro, Villongo S. Filastro.

13. Zona di Nembro: Albino, Fiobbio, Bondo Petello, Comenduno, Alzano Sopra, Alzano Lombardo, Nese, Nembro, Pradalunga, Cornale, Selvino, Gavarno, Villa di Serio, Gavarno.

14. Zona di Gazzaniga - Val Gandino: Casnigo, Cazzano S. Andrea, Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Peia, Vertova.

15. Q) Zona di Lovere: Bossico, Volpino, Qualino, Lovere, Pianico, Rogno, Castelfranco, Sovere.

16. R) Zona Clusone - Alta Val Seriana: Ardesio, Dezzo, Castione D/P, Bratto, Dorga, Clusone, Fiorine, Colere, Fino del Monte, Gromo, Onore, Parre, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, San Lorenzo, Bondione, Villa d’Ogna, Vilminore di Scalve.

17. S) Zona Almè - Almenno: Almè, Almenno San Salvatore, Almenno San Bartolomeo, Cascine, Barzana, Brembilla, Gromlongo, Ponteranica, Ramera, Sorisole, Azzonica, Petosino, Ubiale Clanezzo, Villa d’Almè.

18. T) Zona Val San Martino: Ambivere, Brembate Sopra, Villasola, Prezzate, Pontida, San Gottardo, Ossanesga, Vercurago.

19. U) Zona Valle Imagna: Berbenno, Capizzone, Costa Valle Imagna, Roncola San Bernardo, Rota Imagna, Cepino, Mazzoleni, Selino Alto, Selino Basso, Strozza.

20. V) Zona Alta Val Brembana: Branzi, Oltre il Colle, Piazza Brembana, Piazzatorre, Roncobello, S. Giovanni Bianco, Fuipiano, S. Pellegrino Terme, S. Croce, Serina, Zogno, Poscante

37

Consultori Familiari della Fondazione Angelo Custode

I Consultori Familiari diocesani della Fondazione Angelo Custode Onlus costituiscono una rete di importanti punti di riferimento per famiglie, scuole e parrocchie, mettendo a loro disposizione una diversificata gamma di interventi:

Nei contesti territoriali (Comuni, Parrocchie, Oratori, realtà associative)

� Sensibilizzazione e formazione in relazioni ai temi della genitorialità, delle transizioni evolutive, dell’affettività e della sessualità e dell’educazione alla salute

Nei contesti scolastici

� Formazione, educazione alla salute e prevenzione

� Spazi di ascolto e consulenza genitoriale

� Supporto psicopedagogico per docenti ed educatori

Nelle sedi territoriali dei Consultori Familiari

� Consulenza di coppia: uno spazio competente in cui confrontarsi su esperienze, domande e difficoltà, creando all’interno della coppia una dimensione comunicativa efficace e funzionale a sciogliere nodi problematici e recuperare risorse per la crescita nell’armonia di coppia

� Consulenza familiare: un sostegno alle persone in cerca di soluzione alle proprie problematiche familiari attraverso un accompagnamento nella lettura di disagi e bisogni che emergono nell’ambito delle relazioni familiari e generazionali

� Consulenza genitoriale: un supporto nell’esercizio delle funzioni genitoriali orientato allo sviluppo delle potenzialità educative della famiglia e al sostegno della coppia e dei figli nella soluzione dei problemi comunicativi e relazionali

� Mediazione familiare: un’opportunità per coppie che vedono logorarsi la loro relazione e genitori che si stanno separando o sono già separati e intendono ricercare accordi funzionali in vista della soluzione di conflitti e in merito alla gestione della vita quotidiana con i figli.

� Consulenza sanitaria: servizio di ostetricia e ginecologia che offre prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale

L’accesso ai Consultori avviene tramite contatto telefonico e, essendo servizi accreditati dalla Regione Lombardia, le prestazioni sono gratuite (solo alcune sono soggette a ticket).

38

La rete dei Consultori della Fondazione Angelo Custode

Consultorio Familiare C. Scarpellini Bergamo - via Conventino, 8 int. 3 tel. 035 4598350 fax 035 4598351 e-mail info@consultoriofamiliarebg.it

Consultorio Adolescenti e Giovani Bergamo - via Conventino, 8 int. 6 tel. 035 4598370 fax 035 4598371 e-mail adolescenti@consultoriofamiliarebg.it

Consultorio Familiare Zelinda Trescore Balneario - via Fratelli Calvi, 1 tel. 035 4598380 fax 035 943055 e-mail zelinda@consultoriofamiliarebg.it

Consultorio Familiare S. Gianna Beretta Molla Clusone - via XXV aprile 1A tel. 035-4598390 fax 0346 27253 e-mail clusone@consultoriofamiliarebg.it

Consultorio Familiare Basso Sebino Villongo - via Roma, 35 tel. 035 4598420 e-mail: villongo@consultoriofamiliarebg.it

Consultorio Familiare Mons. Roberto Amadei Calusco d’Adda - via Verdi, 146 tel. 035 4598440 e-mail calusco@consultoriofamiliarebg.it

Gli interventi formativi sono coordinati da Area Formazione Consultori Familiari Fondazione Angelo Custode

via Conventino, 8 int 6 - 24125 Bergamo tel. 035 4598370 fax 035 4598371 e-mail formazione@consultoriofamiliarebg.it

Per conoscere più nel dettaglio i servizi offerti è possibile consultare il sito http://www.consultoriofamiliarebg.it/

DIOCESI DI BERGAMO

- Ufficio Pastorale Scolastica Tel. 035 278219 e 035 278231 Fax 035 278250 e-mail ufficioscuola@curia.bergamo.it

- Ufficio Pastorale della Famiglia Tel. 035 278206 e-mail ufficiofamiglia@curia.bergamo.it

- Ufficio Migranti Tel. 035 4598470 Fax 035 4598472 e-mail migranti@diocesi.bergamo.it

ADASM - FISM

FONDAZIONE ANGELO CUSTODE Piazza Duomo n. 5 - 24129 Bergamo Tel. 035 278207 Fax 035/5096921 e-mail: fondazioneangelocustode@curia.bergamo.it http://www.consultoriofamiliarebg.it

Per informazioni e contatti:

Ufficio Pastorale Scolastica Piazza Duomo, 5 24129 Bergamo Tel. 035 278219 e 035 278231 Fax 035 278250 e-mail: ufficioscuola@curia.bergamo.it http://www.diocesibg.it