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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto .com LUNEDÌ 13 APRILE 2020 - NUMERO 2607 - ANNO 10 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU Gli abitanti della perla delle Dolomiti lamen- tano la presenza di non residenti che non hanno rispettato le ordinanze anti-Codiv. Assalto prima dei decreti alle seconde case Don Roberto Balbo Forestieri a Cortina Originale iniziativa del parroco si Sant’Andrea di Campodarsego: si è fatto mandare dai fedeli le loro foto e le ha esposte durante la messa. KO OK Il decreto liquidità non smette di lasciare perplessi artigiani e piccoli imprenditori, da qualun- que verso lo si guardi. Se in prima battuta la misura non ha convinto per la natura genera- le del sostegno concesso - non liquidità "pura" ma garan- zie a carico dello Stato su nuovi debiti da contrarre con il sistema bancario - adesso sono proprio le modalità attua- tive del provvedimento a gene- rare preoccupazione. «Al di là delle cifre in gioco - spiega Alessandro Leone , direttore generale di CNA Veneto Ovest - la realtà dei fatti è che le imprese sono lasciate allo sbaraglio se non hanno qualcuno che indichi loro la rotta, con il rischio che la battaglia sia destinata alla sconfitta ancora prima di cominciare, e su più fronti. Da un lato c'è il problema del sovraccarico del sistema ban- cario: il nostro Consorzio Fidi Sviluppo Artigiano calcola che per la maggior parte delle domande in partenza adesso difficilmente ci potranno esse- re risposte prima di giugno. E poi il vero rischio è che l'even- tuale "corsa al credito", oltre a generare overbooking, porti le aziende a indebitarsi in modo sbilanciato rispetto alle neces- sità, quelle del momento ma soprattutto quelle nel medio termine». er CNA adesso l'urgenza diventa quindi aiutare le impre- se a mettere in campo un piano d'emergenza, che le aiuti a evitare di esporsi inutil- mente agli aspetti più critici del decreto in assenza di determi- nati presupposti, o viceversa a ottenere la liquidità garantita in modo mirato e senza sorpre- se. In entrambi i casi rispar- miando tempo, risorsa vitale per tutti. «Le imprese - prosegue Leone - devono inserire in questo piano diversi parametri per misurare il proprio reale biso- gno di liquidità. Dal costo del personale ai fornitori, dalle spese per mutui e finanzia- menti già in essere ai costi fissi come affitti o bollette. Ma vanno tenuti conto anche gli ammortizzatori sociali, le rateizzazioni o le sospensioni dei pagamenti che si possono attivare. Senza dimenticare gli stessi ricavi che si prevede di poter mettere a bilancio nei prossimi mesi, valutando anche gli scenari più pessimi- stici. Solo un quadro completo di informazioni come queste dà le dimensioni delle reali necessità aziendali, con un minimo di prospettiva». Ma l'aspetto fondamentale del- l'intero approccio strategico sta nel considerare la richiesta di credito come funzionale a garantire nuovi investimenti in vista della riapertura, non per coprire buchi di bilancio. Alessandro Leone "Noi in Veneto, in questa emer- genza, non abbiamo mai messo un medico nella condizione di dover decidere sul ricovero di un paziente piuttosto che un altro: che fosse esso un anziano, un malato cronico o meno. I respira- tori siamo andati a comprarceli anche in Svizzera, perché aveva- mo l'incubo delle terapie intensi- ve". Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia. Nel consueto briefing con la stampa, Zaia ha poi annunciato che in regione è stata superata la soglia dei 200.000 tamponi effettuati. Il governatore ha infine spiegato che arriverà domani la nuova ordinanza regio- nale che aggiornerà le disposizio- ni sulle misure e le restrizioni per contenere il contagio. E che però "non compete alla Regione riapri- re le imprese, così come le scuo- le". Il Veneto supera la quota di 14.000 contagiati, con 186 nuovi casi di positività registrati dall'ul- timo bollettino di stamane della Regione. Frena però il conto delle vittime: solo 4 decessi in più rispetto a ieri sera, per un com- plessivo comunque pesante: 856 vittime (759 negli ospedali) dal- l'inizio dell'epidemia, il 21 febbra- io scorso. Il dato dei positivi è 14.077, mentre i guariti salgono a 2.492. I ricoverati in ospedale sono 1.328 (-17), quelli in terapia intensiva 249 (-2). I respiratori comprati in Svizzera EMERGENZA LE RICHIESTE DI CNA VENETO OVEST Il decreto liquidità non smette di lasciare perplessi arti- giani e piccoli imprenditori. Le imprese allo sbaraglio se lasciate sole. Riapertura graduale solo con un piano strategico No al debito tappabuchi

Cronaca del Veneto · 2021. 1. 31. · Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 13 APRILE 2020 - 2 GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU LA SOCIETÀ DI CONSULENZA

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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, VicenzaCronaca del Veneto.comLUNEDÌ 13 APRILE 2020 - NUMERO 2607 - ANNO 10 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Gli abitanti della perla delle Dolomiti lamen-tano la presenza di non residenti che non hanno rispettato le ordinanze anti-Codiv. Assalto prima dei decreti alle seconde case

Don Roberto Balbo Forestieri a CortinaOriginale iniziativa del parroco si Sant’Andrea di Campodarsego: si è fatto mandare dai fedeli le loro foto e le ha esposte durante la messa.

KOOK

Il decreto liquidità non smette di lasciare perplessi artigiani e piccoli imprenditori, da qualun-que verso lo si guardi. Se in prima battuta la misura non ha convinto per la natura genera-le del sostegno concesso - non liquidità "pura" ma garan-zie a carico dello Stato su nuovi debiti da contrarre con il sistema bancario - adesso sono proprio le modalità attua-tive del provvedimento a gene-rare preoccupazione. «Al di là delle cifre in gioco - spiega Alessandro Leone , direttore generale di CNA Veneto Ovest - la realtà dei fatti è che le imprese sono lasciate allo sbaraglio se non hanno qualcuno che indichi loro la rotta, con il rischio che la battaglia sia destinata alla sconfitta ancora prima di cominciare, e su più fronti. Da un lato c'è il problema del sovraccarico del sistema ban-cario: il nostro Consorzio Fidi Sviluppo Artigiano calcola che per la maggior parte delle domande in partenza adesso difficilmente ci potranno esse-re risposte prima di giugno. E poi il vero rischio è che l'even-

tuale "corsa al credito", oltre a generare overbooking, porti le aziende a indebitarsi in modo sbilanciato rispetto alle neces-sità, quelle del momento ma soprattutto quelle nel medio termine». er CNA adesso l'urgenza diventa quindi aiutare le impre-se a mettere in campo un piano d'emergenza, che le aiuti a evitare di esporsi inutil-mente agli aspetti più critici del decreto in assenza di determi-nati presupposti, o viceversa a ottenere la liquidità garantita in

modo mirato e senza sorpre-se. In entrambi i casi rispar-miando tempo, risorsa vitale per tutti. «Le imprese - prosegue Leone - devono inserire in questo piano diversi parametri per misurare il proprio reale biso-gno di liquidità. Dal costo del personale ai fornitori, dalle spese per mutui e finanzia-menti già in essere ai costi fissi come affitti o bollette. Ma vanno tenuti conto anche gli ammortizzatori sociali, le rateizzazioni o le sospensioni dei pagamenti che si possono attivare. Senza dimenticare gli stessi ricavi che si prevede di poter mettere a bilancio nei prossimi mesi, valutando anche gli scenari più pessimi-stici. Solo un quadro completo di informazioni come queste dà le dimensioni delle reali necessità aziendali, con un minimo di prospettiva». Ma l'aspetto fondamentale del-l'intero approccio strategico sta nel considerare la richiesta di credito come funzionale a garantire nuovi investimenti in vista della riapertura, non per coprire buchi di bilancio.

Alessandro Leone

"Noi in Veneto, in questa emer-genza, non abbiamo mai messo un medico nella condizione di dover decidere sul ricovero di un paziente piuttosto che un altro: che fosse esso un anziano, un malato cronico o meno. I respira-tori siamo andati a comprarceli anche in Svizzera, perché aveva-mo l'incubo delle terapie intensi-ve". Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia. Nel consueto briefing con la stampa, Zaia ha poi annunciato che in regione è stata superata la soglia dei 200.000 tamponi effettuati. Il governatore ha infine spiegato che arriverà domani la nuova ordinanza regio-nale che aggiornerà le disposizio-ni sulle misure e le restrizioni per contenere il contagio. E che però "non compete alla Regione riapri-re le imprese, così come le scuo-le". Il Veneto supera la quota di 14.000 contagiati, con 186 nuovi casi di positività registrati dall'ul-timo bollettino di stamane della Regione. Frena però il conto delle vittime: solo 4 decessi in più rispetto a ieri sera, per un com-plessivo comunque pesante: 856 vittime (759 negli ospedali) dal-l'inizio dell'epidemia, il 21 febbra-io scorso. Il dato dei positivi è 14.077, mentre i guariti salgono a 2.492. I ricoverati in ospedale sono 1.328 (-17), quelli in terapia intensiva 249 (-2).

I respiratori comprati

in Svizzera

EMERGENZA LE RICHIESTE DI CNA VENETO OVEST

Il decreto liquidità non smette di lasciare perplessi arti-giani e piccoli imprenditori. Le imprese allo sbaraglio se lasciate sole. Riapertura graduale solo con un piano strategico

No al debito tappabuchi

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LA SOCIETÀ DI CONSULENZA AZIENDALE VICENTINA

E’ possibile chiudere bilanci senza delle pesanti perdite Il presidente di Endevo: “Bisogna adottare criteri diversi”

In questi giorni di grandissima difficoltà per la emergenza sani-taria Covid-19 si propone un contributo sul tema degli impatti sui bilanci delle società che si trovano anche esse ad affron-tare una situazione senza pre-cedenti, almeno nella storia recente e che lascerà sotto diversi aspetti segni indelebili e di non facile assorbimento. Come evitare che i bilanci del-l’esercizio in corso subiscano gli effetti dirompenti della ferma-ta obbligatoria che la gran parte delle aziende ha subito in que-sto periodo? La tempestività di una soluzio-ne è necessaria a maggior ragione per i soggetti il cui eser-cizio sociale non coincide con l’anno solare. È infatti a tutti evi-dente che attualmente le impre-se sostengono costi ed oneri ai quali non si possono contrap-porre i relativi ricavi a causa del blocco della produzione e della relativa attività di vendita. Forse non ė necessario un intervento legislativo. Le fonti a disposizione, in particolare il codice civile integrato dai prin-cipi contabili (OIC), hanno alcu-ne disposizioni che potrebbero fare al caso e che fanno pen-sare come il legislatore (previ-dente) abbia già definito una fattispecie riconducibile al caso in oggetto. La supremazia stabilita dall’art. 2423, comma 2 del c.c (un architrave della redazione del bilancio) dice: “Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico

dell'esercizio”. Si è detto che questo rappre-senta un limite generale alla discrezionalità degli ammini-stratori nella formulazione del bilancio, limite che è ulterior-mente rafforzato dal comma 5 del medesimo articolo: “Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l'in-fluenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato eco-nomico. Gli eventuali utili deri-vanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recu-

perato” che per l’appunto pre-scrive di disapplicare in casi eccezionali le specifiche dispo-sizioni quando queste siano incompatibili con la rappresen-tazione veritiera e corretta [1]. A supporto vale richiamare il basilare principio della compe-tenza economica e quello discendente della correlazione costi – ricavi: i costi devono essere correlati con i ricavi del-l'esercizio. Detta correlazione costituisce un corollario fonda-mentale del principio di compe-tenza economica ed intende esprimere la necessità di con-trapporre ai ricavi dell'esercizio i relativi costi siano essi certi che presunti [2]. Fatte queste premesse, il feno-meno che stiamo subendo è senz’altro di natura eccezionale e sulla eccezionalità, vuoi per la diffusione territoriale, vuoi per i tempi con i quali si è diffusa, vuoi per le conseguenze in ter-mini di vite umane, vuoi per l’im-prevedibilità del fenomeno, vuoi per l’impatto finanziario ed economico, non si debbono dare ulteriori spiegazioni. Sappiamo che le valutazioni di bilancio (ci riferiamo qui alle società OIC adopter) devono essere eseguite secondo le disposizioni di legge, integrate da corretti principi contabili (OIC), e nel limite della ragio-nevolezza (principi di prudenza e continuità). Sappiamo anche che con la riforma del 1991 (D. Lgs. 127/91) relativamente all’art. 2423 c.c. vi è stato il pas-saggio dalle “speciali ragioni” di deroga ai criteri di valutazione, ai “casi eccezionali” (art. 2423, comma 5 c.c.).

Riapertura dell’ospedale di Monselice

“E’ evidente che i cittadini del distretto 5 padovano hanno bisogno di un ospedale, quindi mi ha lasciato esterrefatta che ventidue sindaci siano stati segnalati alla Prefettura giove-dì davanti all’ospedale di Schiavonia solamente per aver svolto il loro compito, ovvero portare avanti le istanze dei cit-tadini che li hanno eletti”. Que-sto il pensiero della deputata del Gruppo Misto Silva Bene-detti, che continua: “in questo momento di estrema incertez-za, in cui la mobilità è limitata per legge, sostenere che i cit-tadini della bassa distino solo 23 km dall’Ospedale di Rovigo è offensivo per tutto il territorio. Molti comuni che venivano ser-viti dalla struttura di Schiavonia distano molto di più da Rovigo dei <23 km di autostrada> indi-cati da Zaia: tutti i cittadini han-no diritto innanzitutto ad un pronto soccorso e poi a non essere esposti a viaggi este-nuanti e rischiosi, specialmen-te quando si tratta di tratti di pazienti oncologici o di donne che devono partorire. Per que-sto, dopo essere stati inascol-tati per settimane, i sindaci di 22 comuni di diversi schiera-menti politici si sono riuniti sotto l’ospedale di Schiavonia giove-dì scorso, rispettando le norme di sicurezza previste”.

Silvia Benedetti

LA RICHIESTA

Benedetto Tonato

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L’AGENZIA DI MARKETING DI CONEGLIANO

La Regione mette in campo tutti gli strumenti possibili per superare l’emergenzaProseguono gli incontri dedi-cati al settore primario orga-nizzati dall’assessore regio-nale all'Agricoltura caccia e pesca, Giuseppe Pan, per condividere la situazione emergenziale che sta colpen-do le filiere. Questa volta a sedersi attorno al tavolo, in videoconferenza, è stata il comparto ittico e dell’acqua-coltura. “Stiamo sicuramente attra-versando la crisi di settore più importante dal dopo guerra e siamo consapevoli che da tre anni la filiera ittica e dell’ac-quacoltura è in difficoltà - spiega l’assessore Pan -. Come Regione Veneto abbia-mo stanziato, ad oggi, 90 milioni per la sanità utilizzan-do tutte le risorse disponibili in bilancio per cercare di affrontare questa emergenza, che inevitabilmente si sta riflettendo in maniera diretta su molti altri fronti. La pesca sta già scontando gli effetti negativi delle mareggiate eccezionali del 2018 e del 2019 e dei mancati guadagni causati dal fermo volontario del 2020. Come assessorato

intendiamo dare risposte veloci e concrete alla catego-ria, garantendo i finanzia-

menti alle 163 imprese della pesca del Cogevo per un importo complessivo di 600

mila euro e i 200 mila euro per le circa quaranta imprese dei quattro consorzi dell’area deltizia del Po”. Al tavolo sono intervenuti i rappresentanti di Cogevo Venezia, di AGC Veneto, della LegaCoop, dell’UnionCoop, della Fedagri, dell’Associazione Piscicoltori Italiani, dell’API e di Coldiretti i quali, in maniera condivisa hanno richiesto all’Assessore maggiore liqui-dità per poter affrontare que-sto momento di crisi e stan-dby nei mercati esteri. E’ auspicato un intervento regionale nei confronti delle GDO affinché valuti la possi-bilità di riaprire i banchi del pesce promuovendo quello di origine nazionale piuttosto che quello di importazione per smaltire gli stoccaggi già prenotati. I bandi rappresentando sicu-ramente una possibilità per affrontare il momento: vengo-no richieste proroghe alle scadenze o possibilità di avere acconti a fronte di fide-jussioni.

Giuseppe Pan

Pesca, va evitata la crisi del settore

Freccia servizi agenzia di Comunicazione e marketing con sede a Conegliano regala 2 mesi di pubblicità gratis. Per aderire c’è tutto il mese di aprile 2020. Il responsabile del marketing Capizzi Giuseppe spiega come la sua azienda di Comunicazione e marketing oggi mette a disposizione il suo piccolo aiuto x rilanciare le

aziende colpite dalla crisi del Coronavirus , dopo che il Veneto vince questa guerra , “regaleremo alle aziende 2 mesi di pubblicità gratis, spe-rando di rilanciare le attività alla vita ordinaria”, i numeri da chiamare per usufruire dei mesi gratis e il 3462330471 o visitate il nostro sito web sfve-netaservizi.it.

Pubblicità gratis per il rilancio

Giuseppe Capizzi

L’ASSESSORE INCONTRA GLI OPERATORI

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L’IDEA LANCIATA DA PER BOTTEGA & CHEESE

La donazione anche all’Ulss Dolomiti di Belluno e per l’ospedale di Vicenza Un aiuto concreto per suppor-tare il personale sanitario impegnato nella lotta contro il Covid-19. LU-VE, gruppo varesino quotato su MTA e terzo operatore mondiale nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha donato 300.000 euro a sostegno dell’attività delle strutture clini-che in prima linea per affron-tare l’emergenza generata dal virus Covid-19. La donazione è stata destinata a strutture operanti nelle quattro provin-cie in cui si trovano gli stabili-menti italiani del Gruppo, come simbolo di vicinanza alle varie realtà locali. Il supporto di LU-VE è andato agli Ospedali del territorio varesino (nell’ambito della raccolta fondi organizzata da Confindustria Varese), alla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, all’ULSS Dolomiti Provincia di Belluno (iniziativa

coordinata da Confindustria Belluno Dolomiti) e alla Fondazione San Bortolo Onlus per l'Ospedale di Vicenza. “In tempi normali non avrem-mo reso nota questa opera-zione, ma il Paese vive momenti difficili e credo sia dovere di tutti noi, aziende e cittadini, agire e chiamare tutti all’azione. Non vogliamo soltanto offrire un aiuto con-creto alle strutture cliniche che sono in prima linea con-tro la minaccia del Covid-19, vogliamo anche mostrare loro anche un segno di vicinanza, di stima e di gratitudine per la loro lotta a difesa della comu-nità e di tutti noi – ha com-mentato Matteo Liberali, CEO di LU-VE – Solo restando uniti e attenendoci alle indica-zioni delle autorità competen-ti, possiamo vincere questa sfida e ripartire con ancora più entusiasmo, quando la

crisi sarà alle spalle. In questi momenti difficili, un segnale di speranza arriva dalla Cina, dove il nostro stabilimento di Tianmen (Hubei), chiuso in seguito all’emergenza sanita-ria è tornato a pieno ritmo. Ci

auguriamo che presto anche il nostro Paese possa tornare a una quotidianità fatta di impegno e passione per il proprio lavoro e vicinanza agli affetti più cari. Insieme ce la faremo!”.

L’ospedale di Vicenza

LU-VE dona 300 mila euro alla sanità

“Ti portiamo il pranzo di Pasqua a casa”. E’ l’ultima idea lanciata da PER Bottega & Cheese Bar della Latteria Perenzin per aiutare i clienti a trascorrere al meglio questi giorni di quarantena. «Ab -biamo pensato di stuzzicare l’appetito dei nostri clienti con delle ricette speciali dalle quali possono prendere spun-to per creare dei piatti sempli-ci e gustosi per il pranzo di Pasqua e Pasquetta», spiega la titolare, Emanuela

Perenzin. Lo storico caseificio conse-gnerà a casa dei clienti gli ingredienti e un facile ricetta-rio per preparare le pietanze: dalla torta salata con il Feletto a Latte Crudo Bio al risotto con gli asparagi e la Robiola di Capra Bio, dalle costolette di agnello con il Capra al Timo al tiramisù Perenzin. In attesa che i ristoranti possano riapri-re, sarà l'occasione per risco-prire il piacere di cucinare in famiglia. Tutti i prodotti elen-

cati nelle ricette si possono acquistare direttamente al PER Bottega & Cheese Bar o ordinare entro il 5 aprile e riti-rare direttamente in Bottega oppure si può prenotare la consegna a casa, il 10 o 11 aprile. E per l’aperitivo, oltre ad una fornita enoteca, PER Bottega & Cheese Bar propone agli amanti del formaggio un kit di degustazione di formaggi ita-liani e stranieri da ordinare e ricevere comodamente a

casa: dal Capra Bio al Pepe & Olio Extra Vergine alla Fontina Valdostana Dop pas-sando per il Pecorino Tos -cano Riserva del Fon datore per finire con il Comtè Aoc Fort St Antoine.

Latteria Perenzin aiuta i clienti e porta il pranzo di Pasqua a casa

Emanuela Perenzin mentre esce dal negozio

IL GRANDE OPERATORE MONDIALE DI SCAMBIATORI DI CALORE

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DA DISTRIBUIRE ALLE STRUTTURE SANITARIE

La veneta Weerg stampa visiere protettive in 3d Appello anche ad altri stampatori. E’ ora di fare rete In meno di 24 ore dall’annun-cio sono state centinaia le richieste ricevute per le visiere protettive prodotte in tempi record dall’azienda veneta Weerg e dalla romana Pres-sUP e offerte alle strutture ospedaliere gratuitamente. “Il call center che abbiamo pre-disposto è sempre intasato, ma siamo riusciti a rispondere alla chiamata della Protezio-ne Civile a cui consegneremo le ultime 500 già pronte”, spie-ga Vincenzo Cirimele, CEO di PressUP che ha subito spo-sato l’idea dell’imprenditore veneziano Matteo Rigamonti, fondatore di Weerg, che aggiunge: “Dalla nostra sede di Gardigiano stiamo gesten-do i canali social. Attraverso le numerose condivisioni, la notizia ha fatto il giro d’Italia in poche ore e continuiamo a ricevere richieste, molte da ospedali e case di riposo”. Dalle decine di post su Face-book traspare tutta la concita-zione del momento, la paura di chi è schierato in prima linea. “Dobbiamo proteggere il nostro personale”, scrivono. Da Weerg e PressUP parte dunque un accorato appello a tutti i makers d’Italia che dispongono anche di una pic-cola stampante 3D. “A chi ha queste attrezzature o frese digitali chiediamo di fare rete con noi. Possiamo condivide-re in opensource tutti i dettagli del progetto per poter far fron-te alla domanda che ci ha tra-volti”, aggiunge Cirimele. I due imprenditori si fanno por-tavoce dunque dell’esigenza, oggi più che mai, di creare network produttivi, con la visione ottimistica che in un

prossimo futuro queste colla-borazioni possano contribuire a far ripartire l’economia quando l’emergenza sarà rientrata. Il progetto delle visiere protet-tive è frutto di una serie di test effettuati partendo dai molti prototipi presenti online che Weerg e PressUP hanno adattato anche su consiglio di personale sanitario che ha collaborato alla messa a punto del dispositivo. “Unendo vir-tualmente il nostro reparto 3D Printing sito in Veneto con la produzione digitale e la logisti-ca di PressUP nel Lazio siamo riusciti in pochi giorni a realiz-zare i primi prototipi e ad avviare un’efficiente linea pro-duttiva Venezia - Roma in tem-pi record”, spiega Rigamonti. Un progetto, dunque, che nasce dal virtuosismo dell’im-prenditoria Made in Italy. Weerg - e-commerce italiano che offre online lavorazioni

CNC e stampe 3D, con all’at-tivo la più grande installazione di stampanti 3D industriali, produce in nylon PA12 le strut-ture delle visiere che vengono successivamente inviate al sito produttivo di PressUP, alle porte di Roma. Qui, nella sede della tech-company romana leader nei servizi di stampa online, si tagliano gli schermi da fogli in PET da 0,5 mm uti-lizzando frese computerizza-te, si stampano le istruzioni per l’assemblaggio e si gesti-scono le spedizioni. La tecnologia di stampa 3D, già impiegata in diversi ambiti medici come chirurgia maxil-lofacciale, cardiologia e orto-pedia, risulta particolarmente efficiente nella produzione di parti e componenti di presidi sanitari e strumentazioni così necessarie in questo momen-to. Oltre alle visiere protettive, infatti, Weerg ha già contribui-to ad altri due progetti.

Gli infermieri si fermano

per 3 minuti

Emergenza Coronavirus. #iononcisto: il 9 aprile sarà la prima giornata nazionale dove gli OSS . OSA, ASA, Infermieri Generici, Puericultrici incroce-ranno le braccia per tre minuti alle ore 11.00, un pensiero per tutti quelli che hanno lasciato un silenzio nelle nostre vite… “Un messaggio diretto a tutti i politici; con l’intento - si legge in una nota - di far sentire la nostra voce, e dare un peso alle nostre istanze a tutela di quel diritto alla salute che pur-troppo, troppo spesso, nel cor-so di questa emergenza, ha sfiorato i connotati della pura retorica. Un diritto alla salute a cui non si può rinunciare, ma che, nonostante ciò, è stato in qualche modo messo in secondo piano, sia per noi che per i nostri cari. Dalla carenza di DPI, dalla trascuratezza dei tamponi da quell’informazione che, con il passare del tempo, prendeva sempre più le sem-bianze di un bollettino di guer-ra”. Si chiedono dispositivi di pro-tezione individuale, screening di tutto il personale sanitario e l’estensione delle indennità di malattie infettive a tutti.

Infermieri al lavoro

IL 9 APRILE

Matteo Rigamonti

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 13 APRILE 2020 - 8Cronaca del Veneto

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IL LEADER IN ITALIA NEI SISTEMI VERNICIANTI SCENDE IN CAMPO

IL RISCHIO POVERTÀ È MOLTIPLICATO

L’azienda ha donato 10 mila euro all’associazione di Marcon per un sostegno ai volontariSan Marco Group, gruppo lea-der in Italia nei sistemi verni-cianti per l'edilizia con quartier generale a Marcon (VE), scen-de in campo per supportare la comunità locale in questo perio-do di difficoltà. L’azienda ha donato 10.000 euro a favore della Croce Verde di Marcon per offrire un sostegno concreto ai volontari che stanno affron-tando in prima linea l’emergen-za Coronavirus. “Stiamo vivendo tutti un momento complesso, che sta portando cambiamenti impor-tanti anche sul nostro territorio e che supereremo soltanto restando uniti e aiutandoci l’un l’altro – ha dichiarato Pietro Geremia, vice presidente San Marco Group e rappresentante della quarta generazione alla guida dell'azienda -. Con que-

sto gesto vogliamo dare un segno tangibile della nostra gratitudine verso coloro che più sono impegnati nella lotta al virus: ai volontari della Croce Verde di Marcon vanno il nostro

più sincero incoraggiamento e la nostra riconoscenza”. "Desidero ringraziare la fami-glia Geremia per l'attenzione che dedica costantemente al nostro territorio e per questa

importante donazione a favore di Croce Verde - ha commen-tato il sindaco di Marcon Matteo Romanello -: un gruppo fatto di volontari, uomini e donne che in questo momento di difficoltà non si stanno nascondendo ma si stanno impegnando al mas-simo per aiutare la cittadinan-za". Nel Comune sono 52 i conta-giati e circa 90 le persone in quarantena e la Croce Verde, convenzionata con la Centrale Operativa 118 Venezia per la risposta fisica alle emergenze sul territorio di competenza, mobilita ogni giorno 4 ambulan-ze per trasporti, due mezzi per il trasporto disabili e un’ambu-lanza per le urgenze. Un impe-gno considerevole e ancora più vitale in queste settimane di emergenza.

La Croce Verde di Marcon

San Marco Group aiuta la Croce Verde

La Giunta regionale del Vene-to, su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ha stan-ziato quasi 10 milioni di euro per rafforzare i ‘punti di forza’ della rete dei servizi sociali e degli interventi di contrasto alle povertà nei prossimi mesi. L’obiettivo è intercettare e sostenere le nuove categorie di persone fragili e vulnerabili create dall’emergenza sanita-ria, sociale ed economica Covid-19, allargando le maglie e gli interventi di servi-zi, sportelli e progetti già esi-stenti. In particolare, la Regione

Veneto ha portato da 6 a 8,2 milioni di euro il ‘portafoglio’ annuale del RIA, il reddito di inclusione attiva gestito dalla rete dei servizi dei 21 ambiti territoriali (corrispondenti alle ex Ulss): le risorse aggiuntive vanno a costituire un fondo di emergenza per le persone e le famiglie, sinora sconosciu-te ai servizi sociali, che sono o che potranno essere colpite dalle conseguenze della crisi. Inoltre gli interventi di soste-gno economico per l’abitare (in sigla SOA), misura che sinora ha consentito di contri-buire alle spese di locazione per i più indigenti, potranno

essere utilizzati anche per le famiglie oggi in difficoltà a cau-sa della perdita o della sospensione del lavoro. Anche il fondo di contrasto alla povertà educativa, previsto nel piano regionale anti-povertà, viene rifinanziato con 700 mila euro e potrà essere impiegato per iniziative di sup-porto rivolte non solo ai bam-bini del ciclo della scuola pri-maria, ma anche agli adole-scenti fino ai 17 anni di età. “A fianco dell’emergenza sani-taria di queste settimane stan-no emergendo bisogni nuovi – spiega l’assessore Lanzarin - come il numero crescente di

persone confinate a casa per-ché positive al virus e che necessitano di assistenza, o persone già dimesse che a loro volta devono accudire un congiunto non autosufficiente, così come anche i casi di minorenni o maggiorenni inca-paci di provvedere a loro stes-si, o i casi più in generale di persone disabili, che si trova-no ad essere assistite da parenti, per malattia o deces-so dei genitori”.

Manuela Lanzarin

Per gli empori di solidarietà sono in arrivo più risorse

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 13 APRILE 2020 - 9Cronaca del Veneto

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ZAIA ESPRIME LA GRATITUDINE DEI VENETI

Consegnati in alcune regioni già 7 milioni di pezzi. Un charter dalla Cina Il charter atterrato domenica mattina a Palermo, con un carico di 40 tonnellate di presidi medi-cali caricati a Shanghai, confer-ma che l’epidemia di coronavirus ha già cambiato il mondo della logistica. Non un volo cargo, né un trasporto via mare o via terra, ma un Boeing 777 dedicato a questa spedizione di mascheri-ne, siringhe, tute ed altri disposi-tivi sanitari. “La Regione Sicilia ci aveva raccomandato di organiz-zare il più velocemente possibile il trasporto del carico acquistato da un’azienda in Cina”, ha detto Vittorino De Bortoli, presidente di D.B. Group operatore logistico con sedi nella Repubblica Popo-lare Cinese e quartier generale a Montebelluna, “e i nostri colla-boratori hanno con immediatez-za individuato la formula del volo in esclusiva, il charter. Il mondo vive un’esperienza sanitaria nuova e globale, da quattro set-timane con un team dedicato adottiamo procedure adeguate, garantite da quarant’anni di sto-ria aziendale e che oggi assicu-rano rapidità di valutazione e di decisione”.

La nuova task force multidiscipli-nare, costituita all’interno della D.B. Group per le spedizioni di device sanitari, ha già un corpo-so curriculum con 7 milioni di pezzi trasportati e altri 5 milioni pronti. Dalla Russia è giunto in Italia un carico di un milione e mezzo di mascherine: quattro bilici hanno percorso le strade d’Europa fino all’Abruzzo. Dalla Germania una fornitura di mac-chinari sanitari. Dalla Cina e dalla Turchia D.B. Group ha fatto arri-vare tute, guanti e macchine respiratorie. Ha fatto consegne vitali a Bergamo, a Foggia e a Verona per l’Azienda sanitaria e per il Comune. Centomila mascherine sono state spedite in Italia dalla Svizzera. Altre 470mila a Venezia. D.B. Group ha effettuato in questo caso anche le consegne al dettaglio verso farmacie e basi dell’Eser-cito. Il nuovo team, una decina di per-sone, lavora in smart working dalle abitazioni di ognuno in Italia tra le province di Venezia, Pado-va, Treviso, Vicenza, Verona, Milano. Racchiude alti profili di

competenze in dogana, logistica e trasporti e di flessibilità neces-saria per decisioni rapide a fronte di improvvise nuove normative. Dall’esterno il team specializzato per il Covid-19 è raggiungibile su canali dedicati, è a disposizione del personale in smart working del network internazionale di ognuna delle sedi in una ventina

di Paesi con fusi orari diversi. Si attiva in simultanea su tutte le decisioni di solito assunte lungo la filiera. E’ infatti un organismo unico per la valutazione della fat-tibilità e dei costi, il supporto nelle pratiche doganali e sanitarie, nel-l’organizzazione del trasporto e della prenotazione di spazi ad hoc e nella consulenza.

Carico del Boeing

D.B. Group, task force per presidi sanitari

In relazione alla notizia data dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio dell’arrivo di due ospedali da campo donati dal Qatar all’Italia, uno dei quali destinati al Veneto, la Regione conferma che una prima parte dei mate-riali che compongono la strut-

tura è atterrata oggi all’aeropor-to di Verona Villafranca, accom-pagnata da dodici ingegneri qatarioti che assisteranno il montaggio, effettuato dai volon-tari della Protezione Civile del Veneto. “Abbiamo accettato con grati-

tudine questa donazione da parte del Qatar – dice il Presi-dente della Regione Luca Zaia – e abbiamo deciso che la strut-tura verrà allestita a Schiavo-nia, in provincia di Padova, dove già opera uno dei nostri Covid-Hospital. Prima dell’av-

vio del montaggio sarà compiu-ta una verifica tecnica della struttura in relazione all’area disponibile”.

Ecco un ospedale da campo che è stato donato dal Qatar

Luca Zaia

IL QUARTIER GENERALE È A MONTEBELLUNA

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 13 APRILE 2020 - 10Cronaca del VenetoCREDITO D’IMPOSTA AL 30% SULLA PUBBLICITA’

Gentile Cliente, Per le imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, che effettuano investimenti in pubblicità su stampa periodica o quotidiana, anche on line e su emittenti sia televisive che radiofoniche locali, analogiche e digitali, è previsto un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione tramite modello F24, pari al 30 per cento del valore di tali investimenti sostenuti nel corso dell’anno 2020. Ai fini del calcolo delle spese sostenute non rilevano le inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social, televendite, spese accessorie e costi di intermediazione. Rispetto alla previsione normativa originaria il decreto CuraItalia incrementa così l’entità dell’agevolazione, che non è più limitata all’1 per cento delle spese incremen-tali rispetto all’anno precedente, ma è pari al 30 per cento dell’investimento sostenuto nell’esercizio attuale. Il periodo di presentazione della prenotazione del credito d’imposta viene traslato dal 1.03.20 – 31.03.20 al 01.09.20 – 30.09.20, pur rimanendo valide le prenotazioni presentate alla prima scadenza e riconciliandone il valore alla previsione dell’art. 98 sopra indicato. Per chi avesse presentato richiesta nel mese di marzo sarà inoltre possibile sostituire la prenotazio-ne con quella di settembre. Rimane confermato l’ambito della agevolazione che è concessa nel limite massimo dello stanziamento annualmente previsto e nei limiti dei regolamenti dell’Unione Europea in mate-ria di aiuti “de minimis”. Le modalità per usufruire dell’incentivo prevedono: - Presentazione della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” per effettuare la prenotazione, da effettuarsi nel mese di settembre 2020; - Presentazione della “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, da effettuarsi a gennaio 2021. Le nostre testate hanno i requisiti per far godere agli erogatori di pubblicità al giornale, il credito di imposta 2020, in quanto soggetti iscritti al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) e registrati presso il tribunale e dotati di un Direttore responsabile. Siamo a disposizione allo 045 9612761 o alla mail [email protected] Cordiali saluti e buon lavoro.

LE CRONACHE SRL

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 13 APRILE 2020 - 11Cronaca del Veneto

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13 APRILE 2020 - NUMERO 2633 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

due giorni fa erano 565

529 ricoveratidue giorni fa erano 384

453 guaritidue giorni fa erano 221

250 decedutiUltima ora

Tutta Italia pensa a quando sarà finita (o quasi) l’emergenza Intanto Verona (e il Veneto) continuano ad essere esempio

Eccoci qua, si riprende. Un occhio al calendario, uno all’orologio, perchè, diciamolo, ormai si contano anche le ore. Pasqua è andata, ancora due scogli, il 25 aprile e il primo maggio, mica facile resistere alla tentazione, ma...ce la faremo. Poi, però, giusto dire anche questo, sarà il tempo delle risposte. Quelle che la gente aspetta. Risposte vere, non più dilazionabili nel tempo. Attenzione, nessuna forzatura, nè richieste fuori luogo. Ora, politica e scienza (l’ordine è semplicemente alfabetico), devono trovare le chiavi per “riaprire l’Italia”. Fino a oggi, ogni politico interpellato s’è sempre rifugiato in una frase: “Tocca alla scienza, darci le indicazioni”. E gli scienziati: “Tocca alla politica, deci-dere”. Bene, ci siamo. Non è facile, sia chia-ro. Anzi, è molto difficile. Ma non si può alzare all’infinito l’asticella e non solo “perchè non ce la facciamo più”. Ora servono risposte chiare, paletti certi, precauzioni da rispetta-re, misure da non tradire. Ma non si può pensare di tenere “prigioniera” l’Italia al di là del 3 maggio. Tocca a politica e scienza trovare una sintesi. Coraggio. Raffaele Tomelleri

Mentre il governatore del Vene-to, Luca Zaia, pubblica le nuove direttive in vigore da stanotte, tutta Italia si chiede quando ini-zierà davvero la “fase due”. Chi

riaprirà, perchè, come, quando. Intanto Verona (col Veneto) continua a essere d’esempio, per comportamenti, serietà, sacrifici, impegno.

Ecco la “fase 2”

Politica e scienza,

ora servono decisioni

IL DIARIO SI RIPARTE, L’OBIETTIVO È LA RIAPERTURA

L’Hellas tornerà in campo

il 31 maggio