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C.S.D.A.C.
LA PEDGOGIA DELLA MEDIAZIONE: UNO STRUMENTO PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO . METODO FEUERSTEIN
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Per diventare cognitivamente autonomi bisogna:• Essere permeabili alle novità Saper confrontare, saper percepire analiticamente, saper
cogliere
delle relazioni e le loro relative trasformazioni all’interno di strutture
costanti
• Avere una motivazione intrinseca all’apprendimento
- A volte soccombe per ripetute esperienze di fallimenti
- Attinge a fattori emotivi
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I Postulati Teorici
La Pedagogia della Mediazione afferma che :
• Gli esseri umani sono modificabili• L’individuo che sto educando è modificabile• Io sono in grado di modificare l’individuo• Io stesso sono una persona che può e deve
essere modificata• la società è modificabile e deve essere
modificata
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Il modello di Esperienza di Apprendimento Mediato (EAM)
• Il mediatore si frappone fra lo stimolo e la risposta allo stimolo stesso
• Interviene facendo osservazioni o dando spiegazioni costantemente sullo stimolo
• Utilizza i criteri di mediazione• Insegna al mediato “a pescarsi i pesci da solo”• Prevede la ripetitività dell’azione per cristallizzare le conoscenze • Anticipa le difficoltà al mediato• Crea l’insight sia sul compito sia sulle reazioni del mediato
relative al compito (il mediatore è un osservatore attento delle reazioni del mediato)
• Riassume esperienze • Crea l’ambiente modificante
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Criteri di Mediazione Apprendimento
Mediato1.INTENZIONALITA’ e RECIPROCITA’2.TRASCENDENZA3.MEDIAZIONE del SIGNIFICATO4.MEDIAZIONE del SENTIMENTO di
COMPETENZA5.MEDIAZIONE di REGOLE e di
CONTROLLO del COMPORTAMENTO6.MEDIAZIONE del SENTIMENTO di
CONDIVISIONE
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Criteri di Mediazione Apprendimento
Mediato7.MEDIAZIONE dell’ INDIVIDUAZIONE
e della DIFFERENZIAZIONE PSICOLOGICA
8.MEDIAZIONE della RICERCA, della PIANIFICAZIONE e del RAGGIUNGIMENTO dell’OBIETTIVO
9.MEDIAZIONE della SFIDA, RICERCA della NOVITA’ e della COMPLESSITA’
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Criteri di Mediazione Apprendimento
Mediato10.MEDIAZIONE del CAMBIAMENTO o
dell’ ESSERE UMANO COME ENTITA’ MUTEVOLE
11.MEDIAZIONE dell’ ALTERNATIVA OTTIMISTICA
12. MEDIAZIONE del SENTIMENTO di APPARTENENZA
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La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)
Modificabilità = EVOLUZIONE del PENSIERO, EMOZIONALE E
COMPORTAMENTALE
•Distingue tra cambiamento e modificazione•Vede nell’individuo degli stati anziché dei tratti•Riguarda la dicotomia tra uomo “biologico” e uomo “culturale”
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La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)
Cognitiva = LA PERCEZIONE, L’APPRENDIMENTO, LA MEMORIA
•Senza attività cognitiva è impossibile l’adattamento ai mutamenti sociali
•L’EAM favorisce lo sviluppo della cognizione
•Lo sviluppo cognitivo garantisce l’autonomia della persona
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La Modificabilità Cognitiva Strutturale (MCS)Strutturale = RIGUARDA LA STRUTTURA PSICOLOGICA
Distingue tra struttura psicologica e fisica
•Un cambiamento su una parte della struttura psicologica può influenzare le altri parti di essa
•E’ in grado di modificarsi •Ha un’ energia autostimolante e autoperpetrante•Riguarda una modificazione a livello neurologico che genera il bisogno nella persona di usare le sue funzioni cognitive in modo efficiente
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L’Ambiente ModificanteATTEGGIAMENTO
PASSIVO ACCETTANTE
Approccio passivo: Accettazione dei limiti
Poche possibilità di cambiamento forse nessuna
Prospettiva alloplastica: Riduzione delle aspettative , dei programmi, adattamento dell’ambiente e delle richieste
ATTEGGIAMENTO ATTIVO MODIFICANTE
Approccio attivo: Si ritiene possibile il superamento del limite Moltissime possibilità di cambiamento
Prospettiva autoplastica: potenziamento dell’ambiente , alte aspettative, programmi uguali a quelli previsti per un essere umano normodotato
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L’ Ambiente Modificante quindi è:
•Un contesto in cui i compiti complessi diventano delle sfide eccitanti
•Una realtà dove non si modificano le situazioni adattandole secondo i preconcetti sulla persona disabile
•Un luogo in cui vengono messe in risalto le potenzialità della persona
•La visione della persona come un sistema aperto e flessibile, incentrato sui cambiamenti
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Le Funzioni Cognitive :
•Compongono l’Atto Mentale nelle tre fasi :INPUT, ELABORAZIONE , OUTPUT
•Sono presenti in tutti gli essere umani in modo più o meno evidente
•Vengono corrette con il PAS e diagnosticate e analizzate con l’ LPAD
•Una funzione cognitiva può essere totalmente ripristinata generando la Modificabilità Cognitiva Strutturale
L’intelligenza nel pensiero di Reuven Feuerstein: Uno stato dell’organismo in una situazione di costante cambiamento; la
propensione dell’individuo di utilizzare esperienze precedentiper adattarsi a nuove situazioni.
L’individuo viene modificato dall’apprendimento.
L’individuo utilizza qualsiasi modificazione avvenutain lui per adattamenti futuri.
La si può costruire, non dipende dalla genetica o da fattori innati.
Non è misurabile, non è un fattore statico ma dinamico.
Dipende da modificazioni cerebrali che possono essere indotte dall’ambientemodificante e di conseguenza da dei mediatori.
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Per diventare autonomi ci vuole intelligenza
DA DOVE PROVIENE L’INTELLIGENZA?
Per Feuerstein l’intelligenza la si costruisce a qualsiasi età e nonostante vi siano fattori distali.
L’intelligenza è legata ai fattori prossimali.
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INTELLIGENZA
fluid intelligence crystallized intelligencecapacità di stabilire relazioni abilità richieste per afferrare e con altre aree; fare proprie determinate
relazioni in aree specifiche;
strategie di pensiero è il prodotto delle conoscenzescevre di contenuto, ottenute dall’individuo attraversoapplicabili universalmente le esperienze di vita:sui contenuti (funzioni cognitive); si tratta di un comportamento
automatizzato;
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fluid intelligence crystallized intelligence
L’EAM e l’MCS si basano Le conoscenze si trovano
sulla fluid intelligence in diversi contesti non sempre collegati fra
loro (qua ho imparato una cosa, là ne ho
imparata un’altra)l’assenza di contenuti (content –free) nell’utilizzo delle strategiedi pensiero genera la flessibilità dell’intelligenza
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FLUID INTELLIGENCEIl mediatore potenzia abilità cognitive(funzioni cognitive) nel mediato: perquesto lavora sui processi e non suicontenuti. Sono content-free e sono relative aiprocessi dei contenuti. Sono strategie di pensiero pure
I parametri dell’EAM sono tecniche usate persviluppare le funzioni cognitive. Sonocontent- free.
Si possono trovare cambiamenti strutturali: possibili solo in situazioni di
content-free.
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CRYSTALLIZED INTELLIGENCEVige il principio della compensazione: ciò che èfunzionale in un’area (competenza) viene trasferito
ad altra area: le competenze vengono trasferite da
un’ area all’altra.I cambiamenti cognitivi sono legati al contenuto:
per questo non producono modificazioni strutturali.
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Per riassumere:Concetto di abilità del
fluidità compensare
fluid intelligence crystallized intelligence
La distanza nella mediazione: strada per l’autonomia• Per produrre modificazioni cognitive dobbiamo
curare il TIPO e il GRADO di distanza mediazionale
• La distanza deve essere misurata sul CONTENUTO e sul PROCESSO del compito:
Es: insegnare l’uso dei soldi: il contenuto della mediazione sono i tipi di soldi, il processo può essere come si paga e come si riceve l’eventuale resto
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I gradi di distanza della mediazione
9……8……7……6……5……4……3……2……1…...0
totale totale prodotto
prodottodel soggetto
del mediatore
aumento dell’autonomia del soggetto
diminuzione della dipendenza del soggetto
Intervento di mediazione esplicito
intervento di mediazione implicito
COME SI CREA LA MODIFICABILITA’ COGNITIVA STRUTTURALE DOSANDO LA DISTANZA DELLA
MEDIAZIONE ? C.S.D.A.C. 22
RIPETIZIONE CRISTALLIZZAZIONE RICCHEZZA DI APPRENDIMENTO
con variazioni costruzione nello automatizzazione delle risposte
nel tempo e nello schema cognitivo spazio
spontanea accessibilità ai processiintervento di mediazione attenzione alla ritenzioneattivo alla permanenza della resistenza e alla flessibilitàattenzione crescenteverso la struttura e la intervento di
mediazione minimopresentazione dei compiti
ALTI LIVELLI DI RIDOTTI LIVELLI DI
MEDIAZIONE NECESSARIA MEDIAZIONE NECESSARIA
DISTANZA RIDOTTA DISTANZA MAGGIORE C.S.D.A.C. 23
famigliarità/quantità di pratica acquisita
I gradi della mediazione: mediazione di breve distanza con notevole necessità di intervento mediazionale
mediatore mediato
0produce la risposta (operazione) attraverso una diretta imposizione al mediato (l’imposizione rispetta sempre la personalità dell’altro prima di tutto)
passivo, si conforma alla pressione del mediatore per riprodurre la risposta, coglie comunque il rispetto del mediatore per la sua personalità
1è un modello di un atto da compiere, incoraggia l’imitazione, si ritira non appena il mediato inizia a rispondere
è consapevole dell’intervento del mediatore, inizia parzialmente, con successo a rappresentare il modello fornito dal mediatore
2orienta e attiva direzioni, verbalizza regole, concetti attributi; identifica delle costanti e mette in contrapposizione degli elementi
spontaneamente risponde a misura rispetto alla mediazione sul compito ricevuta; partecipa all’intervento di mediazione verbale e motoria
3identifica (sottolinea, dimostra) le caratteristiche classiche e generali
è incoraggiato ad applicarsi in situazioni o in problemi che presentano delle variazioni
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I gradi della mediazione : mediazione di media distanza con grado di intevento mediazionale moderato e variabile
mediatore mediato
4Fa riferimento a elementi e strategie identificati in precedenza
Agisce considerando la mediazione ricevuta precedentemente; applica le ripetizioni; non formula delle regole
5Seleziona e incoraggia strategie basate su una presunta interiorizzazione e sulla consapevolezza delle regole
Sceglie strategie idonee basate su un’introspezione derivata
6Fa focalizzare strategie utilizzate in precedenza e trasferisce le relative regole verbali di strategia nel nuovo contesto del compito proposto
Applica strategie precedentemente utilizzate e parzialmente interiorizzate; riflette sulla consapevolezza delle regole e delle operazioni
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I gradi della mediazione : mediazione di lunga distanza con basso grado di intervento mediazionale
mediatore mediato
7focalizza l’attenzione del mediato sull’anticipazione del problema e su azioni di pre-risposta per fornire un’iniziale regolazione della risposta
Formula regole specifiche, strategie, atteggiamenti, genera significati; manifesta competenza derivante da esperienza; si autoregola nella rispsota
8allerta il mediato rispetto alla presenza di elementi metacognitivi; dirige la mediazione rispetto a cambiamenti strutturali; crea sfide di resistenza, flessibilità/adattamento
Sono presenti molti elementi di cambiamento strutturale, ovvero di trascendenza (trasferisce competenze acquisite) e di complessità (ha un approccio articolato e complesso al compito)
9attua una presenza passiva nel sollecitare risposte; accetta e convalida la performance del mediato
La mediazione è completamente interiorizzata; è evidente una notevole autoregolazione nella risposta: non prende una decisione immediata sullo stimolo
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