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Dove il territorio parla di origini, feste e genialità. Costa Brava - Pirineu de Girona
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Culturae identità
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*Dove il territorio parla di origini, feste e genialità
IT
www.costabrava.orgwww.pirineugirona.org
Culturae identità
Edizione Patronat de Turisme Costa Brava Girona
Design e produzioneMinimilks
Traduzione e correzioneTraduaction
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Deposito legale
TestiXavier Carmaniu
FotografiaK. Noppé, P. Sau, M. Geli, P. Planagumà, J. Renart, O. Vall, J. Gallego, Ovunno, J. Roca, A. Tremps, P. Iglesias, M. Puig, A. Selbach, P. Callís, S. Ott, D. Clemence
Immagini cedute da Consorzio Ripollès Desenvolupament, Comune di Santa Pau, Comune di Roses, MAC Ullastret, Comune di Figueres, Fondazione Rafael Masó, Lloret Turisme, Comune di Verges, Comune di Castelló d’Empúries, Museo Memoriale dell'Esilio (MUME), Gruppo Peralada, Temporada Alta. Festival d'Autonno della Catalogna. Girona-Salt
©Salvador Dalí, Fundación Gala – Salvador Dalí. Figueres, 2014
Cultura e identità Indice 5
PRESENTAZIONE
ORIGINI E ANTENATI
IL ROMANICO
CASTELLI E FORTEZZE
BORGHI MEDIEVALI
L’EREDITÀ EBRAICA
IL MODERNISMO E GLI INDIANI
GLI SCENARI DELLA MEMORIA
ARTIGIANATO E PATRIMONIO INDUSTRIALE
6
11
19
27
31
35
39
47
51
Indice SALVADOR DALÍ
FESTE TRADIZIONALI E POPOLARI
FESTIVAL
MUSEI
CALENDARIO DELLE FESTE
MAPPA
LEGGENDA DELLA MAPPA
UFFICI PER INFORMAZIONI RELATIVEALLA CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE
55
61
65
69
75
78
80
81
Cultura e identità 6Presentazione
La Costa Brava
Non c’è scultore più paziente del Mediterraneo, la cadenza delle sue onde hanno scolpito il profilo della Costa Brava con sapienza e costanza sin dalla notte dei tempi. Per rendersi conto della forza di queste onde basta percorrere questo territorio da nord a sud, da Portbou a Blanes.
Sono duecento chilometri di costa disseminata di spiagge quasi segrete e di scogliere aspre che dai monti dell’Albera e dal Cap de Creus arrivano fino a dove si infrangono le onde. Terra e mare si incontrano, giocano e formano una simbiosi che ha ispirato il genio di scrittori, poeti, musicisti ed artisti di tutte le epoche.
Il rapporto dell’uomo con questa costa è antico e stretto. Iberi, greci, romani impararono a trarre profitto da ciò che offriva loro il mare. Da millenni la pesca, l’agricoltura e il commercio hanno arricchito il territorio, e questo rapporto si fa esplicito in gran
parte dell’offerta culturale. Dalla terra e il mare nasce anche una cucina tipica a base di prodotti locali, una cucina che ancora oggi chef del calibro dei fratelli Roca o Ferran Adrià conservano e reinventano con la loro genialità.
Oggigiorno i visitatori possono partecipare a prestigiosi festival musicali, godere dell’essenza delle tradizioni popolari, scoprire città storiche e i paesini caratteristici o visitare musei, monumenti e siti archeologici che ripercorrono la storia dell’umanità dalla preistoria fino all’industrializzazione.
Se avete voglia di scoprirla, non dovete fare altro che imbarcarvi con noi e vi faremo cullare dalle onde di questo Mediterraneo intenso ed eterno, in grado di raccontare belle storie antiche e di ispirare le creazioni artistiche più straordinarie.
Sono duecento chilometri di costa disseminata di spiagge quasi segrete e di scogliere aspre che dai monti dell’Albera e dal Cap de Creus arrivano fino a dove si infrangono le onde.
Cultura e identità 8Presentazione
I Pirenei di Girona
Se il Mediterraneo è la culla, i Pirenei sono la colonna vertebrale di questo territorio. Anche se adesso queste montagne rappresentano la frontiera amministrativa con la Francia, nel passato formavano un territorio comune da entrambi i versanti.
È ai piedi di queste montagne che è stata scritta la storia della Catalogna e dove si sono formate le prime contee catalane che controllavano le terre feudali. È questa terra montagnosa che ha propiziato la nascita di leggende di donzelle, cavalieri, vassalli e pellegrinaggi. È sempre qui dove furono fondati i monasteri più belli del romanico e dove videro la luce alcuni dei libri manoscritti più importanti d’Europa, che venivano letti da re e papi.
All’inizio del XXº secolo, le classi benestanti erano le uniche che si potevano permettere il lusso di villeggiare nei Pirenei. La borghesia desiderava fuggire dalle città industriali, e la montagna era quel luogo divino dove si poteva godere di aria fresca, passeggiate, seconde residenze moderniste e cure termali.
I Pirenei, proprio come gli alberi che vi crescono, estendono le loro radici. Disseminati per questo territorio troviamo piccoli paesi che conservano ancora oggi l’architettura tradizionale pirenaica e un modo di vivere tranquillo, che ha reso possibile lo sviluppo turistico della montagna. Il visitatore non tarda molto a rendersi conto che sta circolando per sentieri e strade che permettono, oggigiorno, di godere di una perfetta combinazione: lo splendore della natura e della attività all’aperto, con l’eredità culturale, gastronomica, commerciale e le feste dichiarate di Interesse Turistico Nazionale. Vulcani, valli, boschi, cime, neve e gente ospitale formano la cornice della grande offerta turistica per gli amanti della montagna.
Quell’istinto così umano di cercare il paradiso non è andato perduto, al contrario, il vantaggio è che adesso tutti ne possono godere e sono in grado di apprezzare la bellezza e l’importanza dello straordinario patrimonio che preservano i Pirenei di Girona. Per scoprirlo devi solo seguirci nel percorso che adesso iniziamo.
Vulcani, valli, boschi, cime, neve e gente ospitale formano la cornice della grande offerta turistica per gli amanti della montagna.
Cultura e identità Origini e antenati 11
Scopri le prime cultureche abbracciarono il territorio
Origini e antenati
Cultura e identità Origini e antenati 13
Dalla preistoria agli iberici
Seguire le tracce dei primi abitanti di questo territorio è facile ed offre inoltre l’occasione di scoprire luoghi magnifici come la sierra de l’Albera. In questo ambiente maestoso che ospita suggestivi resti preistorici, i monumenti megalitici, le popolazioni stanziatesi cinque mila anni fa, iniziarono a seppellire i propri defunti nei dolmen ed innalzarono numerosi menhir. Nella riserva naturale dei monti Alberes, numerosi itinerari aiutano il visitatore a comprendere fino a che punto arrivavano le abilità umane ben cinque millenni fa.
Nelle immediate vicinanze, a Darnius e Agullana, si possono ammirare massi giganteschi. I due paesi, infatti, sono il punto di partenza della via megalitica di Salines-Bassegoda. La zona rappresenta uno dei segreti meglio conservati del territorio di Girona. A cavallo tra l’Alt Empordà e l’Alta Garrotxa, con un piede nel Mediterraneo e l’altro nei Pirenei, Il visitatore si troverà immerso in uno scenario incantevole.
La cultura megalitica è diffusa in tutta la Costa Brava. Nel Baix Empordà, ad esempio, si conserva la cosiddetta Cova d’en Daina. Si tratta in realtà di un dolmen
costruito tra il 2700 e il 2200 a.C., situato a Romanyà de la Selva –comune di Santa Cristina d’Aro – e di un sito preistorico tra i più popolari della zona.
Addentrandosi nelle regioni dell’entroterra si ha modo di visitare uno dei giacimenti più importanti d’Europa: il Parco delle Caverne Preistoriche di Serinyà. Ciò che le rende uniche è il fatto che furono abitate sia dall’uomo di Neanderthal (90.000-39.000 BP) che dall’uomo Sapiens (39.000-16.000 BP).
A Banyoles –vicino a Serinyà– si trova l’unico giacimento neolitico lacustre della Penisola Iberica. Se oggi il lago è luogo di svago e di attività sportiva, sette mila anni fa era una zona abitata destinata alla caccia e alla pesca. Tra i punti di maggior interesse, segnaliamo la riproduzione delle capanne tipiche dell’epoca neolitica. Insomma, è il posto ideale per risvegliare la passione per le epoche remote anche nei visitatori più giovani, sempre in cerca di avventure e di nuove esperienze.
È nella piana dell’Empordà che gli Iberi edificarono il nucleo urbano più importante finora localizzato in Catalogna: Ullastret.
Gli Iberi erano le popolazioni autoctone che abitavano la Penisola Iberica prima dell’arrivo dei Greci. Le più antiche vestigia legate alla loro cultura risalgono al VI secolo a.C., quelle posteriori risalgono all’epoca della romanizzazione, attorno al II secolo a.C.
Visitare Ullastret è come scivolare in un’oasi di pace, dove il paesaggio tipico del Baix Empordà convive in armonia con la rete di case e strade popolate dagli Iberi 2500 anni fa.
La storia di queste terre mediterranee è lunga e feconda, e le loro viscere sono impregnate delle vestigia di ogni epoca. Ne è un esempio Lloret de Mar, dove gli archeologi hanno riportato alla luce il recinto fortificato di Puig de Castellet, il nucleo denominato Turó Rodó e il complesso di Montbarbat, il più grande dei tre giacimenti della località. Si tratta di una tappa obbligata per conoscere da vicino il ricco patrimonio storico e culturale di questo comune de La Selva marittima.
Cultura e identità 14Origini e antenati
L’arrivo dei grecie dei romani
Se esiste una tappa obbligata per gli appassionati di archeologia e per gli amanti della cultura classica, quel posto è Empúries. Ospita un sito archeologico così ricco ed esteso che gli scavi cominciarono nel 1908 e non si sa ancora quando finiranno le ricerche.
Empúries è stata popolata da Iberi, Greci e Romani, e nell’Antichità rappresentò una delle maggiori zone di commercio di questa parte del Mediterraneo Occidentale. Inoltre, è l’unico posto nella Penisola Iberica in cui convivono le rovine di una città greca con quelle di una città romana. La prima era in origine una colonia commerciale (denominata
Emporion), la seconda, un accampamento militare installato durante la Seconda Guerra Punica. Il sito di Empúries dispone anche di un eccellente centro d’interpretazione che aiuta il visitatore a comprendere l’importanza della città in quanto elemento chiave nel processo di sviluppo di quella che sarebbe diventata poi la Catalogna. Oltre ad essere estremamente ricca dal punto di vista archeologico, Empúries è immersa in un contesto esclusivo: in riva al mare, offre una delle più incantevoli spiagge di questa parte di Costa Brava, per nuotare e prendere il sole sul molo dove ben venticinque secoli fa attraccavano i Greci.
Empúries è stata popolata da Iberi, Greci e Romani, e nell’Antichità rappresentò una delle maggiori zone di commercio di questa parte del Mediterraneo Occidentale.
Cultura e identità 17Origini e antenati
Empúries servì ai Romani come porta d’ingresso per stanziarsi sulla Penisola, a scopo militare, come sappiamo. Roma e Cartagine erano in guerra, e queste terre furono il campo di battaglia degli scontri tra le truppe di Annibale e quelle di Scipione durante la Guerra Punica del 218 a.C. Questa data marca simbolicamente l’inizio del processo di romanizzazione, un’epoca cruciale se si vuole comprendere appieno il territorio.
Per osservare da vicino le opere dei Romani, le mete da visitare sono Roses, Tossa de Mar e Caldes de Malavella.
A Roses entriamo nella Cittadella, una fortificazione dalla lunga storia, che conserva strutture difensive romane ma anche resti medievali e rovine rinascimentali.
Chiunque sia curioso di sapere come si svolgeva la vita nella campagna Romana deve visitare la Villa dei Mandorli (Vil·la dels Ametllers) a Tossa de Mar, che riproduce l’assetto tipico dell’epoca, con due zone separate: una destinata alla produzione dell’olio e l’altra adibita ad alloggio.
I Romani sapevano apprezzare i doni che la natura offriva loro: l’olio, il vino... e anche le acque termali, come quelle di Caldes de Malavella. Se oggi è una zona balneare, duemila anni fa ospitava terme molto frequentate dagli abitanti.
Si dice che i Greci e i Romani abbiano gettato le fondamenta dell’Europa attuale. Ed è palese anche in elementi quotidiani come le infrastrutture viarie. Le nostre strade ricorrono quasi gli stessi percorsi che facevano i Romani. Per comprovare in situ, basta prendere in direzione per la Garrotxa e visitare la via romana di Capsacosta e il Cammino Vic-Olot.
Osservando la costruzione solida di quelle carreggiate è facile capire come abbiano fatto gli imperatori romani a controllare in modo così efficiente i loro vasti possedimenti.
Non sorprende, allora, che i Romani abbiano lasciato un’impronta profonda, tanto che molte delle loro opere sono state recuperate in epoche posteriori della storia.
Non sorprende, allora, che i Romani abbiano lasciato un’impronta profonda, tanto che molte delle loro opere sono state recuperate in epoche posteriori della storia.
Cultura e identità Il Romanico 19
Monasteri e spazi sacri cheti faranno viaggiare nel Medioevo
Il Romanico
Cultura e identità Il Romanico 21
Il Romanico, essenza divina
Più di mille anni fa, nobili, contadini e monaci erano così convinti dell’esistenza di Dio che gli dedicavano gli edifici più belli: chiese, conventi e monasteri, sorsero dappertutto. La loro architettura precisa, fatta da archi a tutto sesto e volte a botte, continua a meravigliare chi li contempla.
Se le loro pietre potessero parlare racconterebbero un’infinità di storie della gente dell’epoca... Chissà quali confidenze farebbero quelle di Sant Pere de Rodes! Questo monastero benedettino è situato in un ambiente unico, dove i Pirenei e il Mediterraneo si incontrano per disegnare un paesaggio da sogno. Il monastero, testimone ed anfitrione di tanta bellezza, accoglie i visitatori con la serenità di chi ne ha viste di tutte e offre, come regalo di benvenuto, una vista straordinaria del Cap de Creus. Le forme della sua parte più monumentale tradiscono la sua origine romana, soprattutto il bel campanile che corona la chiesa e il chiostro.
Anche il monastero di Sant Quirze de Colera, alle porte dei monti dell’Albera, è un esempio di questo tipo di architettura, e visitarlo è un buon pretesto per conoscere la parte più interna dell’Alt Empordà.
Senza spostarsi da questo comune è possibile visitare anche un altro gioiello: Santa Maria de Vilabertran, residenza di una comunità di canonici agostiniani. La sua bellezza spiega il perché Re Giacomo II d’Aragona e Bianca d’Angiò la scelsero per sposarsi nel 1295.
Il paese di Peralada conserva il chiostro romanico dell’antico convento, cui bellezza e l’originalità dei suoi capitelli ne rendono consigliabile la visita con calma. Il museo del Castello di Peralada, dispone di una straordinaria biblioteca appartenuta agli ultimi conti.
Più di mille anni fa, nobili, contadini e monaci erano così convinti dell’esistenza di Dio che gli dedicavano gli edifici più belli: chiese, conventi e monasteri, sorsero dappertutto.
Cultura e identità Il Romanico 22
Se si prosegue in direzione dei Pirenei, si arriva a Ripoll. Qui possiamo veramente affermare che alcune pietre parlano. Poche porte raccontano tante storie come quella del Monastero di Santa Maria, una squisita opera scultorea che raffigura vari passi biblici. Il monastero è uno degli esempi di romanico più belli e, grazie ai libri prodotti nel suo Scriptorium, attualmente visitabile, diventò uno dei centri culturali più importanti d’Europa. È considerato un punto di riferimento per l’identità catalana, poiché qui riposa Goffredo il Villoso, nobile fondatore della dinastia catalana.
Goffredo è stato il primo mecenate del convento benedettino di Sant Joan, che avrebbe poi dato il nome al paese di Sant Joan de les Abadesses. Qui si conserva il gruppo scultoreo El Santíssim Misteri, un caso unico di transizione dal romanico al gotico.
Anche Camprodon offre posti di grande interesse, come il Pont Nou romanico, simbolo della città, o il monastero di Sant Pere. Attraverso la capitale della
Cerdanya, Puigcerdà, passa il Cammino di Santiago “Ceretano”, che arriva fino a La Seu d’Urgell passando da numerose chiese e santuari.
Seguendo le tracce del romanico è obbligatorio fermarsi a Beget e visitare la chiesa di Sant Cristòfol, che protegge la località con i 22 metri di altezza del suo stilizzato campanile. Sono tappe obbligate anche i paesi come Oix, Montagut, Sadernes, Tortellà o Beuda, tutti dotati di un fascino particolare.
Percorrendo le montagne o costeggiando il mare, l’eternità che le persona di mille anni fa cercavano, è ancora percepibile dalle loro creazioni.
Ci sono posti che, come se fossimo su una macchina del tempo, permettono di viaggiare nel passato. Uno di questi è Besalú, un complesso storico-artistico stupendo e pieno di luoghi da visitare. Il più famoso è l’imponente ponte, che attraversa il fiume Fluvià e porta all’interno della città vecchia. Tra gli edifici spiccano il monastero di Sant Pere, fondato nel 977, e la chiesa di Sant Vicenç che, anche se di epoca
romanica, presenta alcuni elementi di transizione verso lo stile gotico.
Allora la città era molto frequentata dai viaggiatori e, per accoglierli, fu fondata la chiesa-ospedale di Sant Julià, di cui si incaricavano i monaci dell’abbazia di Sant Pere.
Gli edifici religiosi convivono con quelli civili, come la Casa Cornellà, una delle residenze nobiliari meglio conservate dell’epoca romanica. Come spiegheremo più avanti, in città venne a vivere un’importante comunità ebraica che ha lasciato la sua impronta irripetibile.
Girona custodisce tesori di tutte le epoche ma, per la sua monumentalità, la Cattedrale è quella che richiama di più l’attenzione. Tuttavia conviene osservarla con calma. La rotondità del campanile e la maestosa scalinata sorprendano a prima vista ma vale la pena vedere anche la chiamata Torre di Carlomagno, antico campanile romanico che fa da contrafforte alla navata gotica del tempio attuale. Il Museo della
Cultura e identità Il Romanico 25
Cattedrale, ospita l’Arazzo della Creazione, realizzato verso il 1100. Si tratta di un’opera delicata, ricchissima di particolari iconografici che spiegano l’origine del mondo e che continua ad affascinare gli studiosi.
Tra i monumenti che conservano tutta la loro essenza romanica c’è quello di Sant Pere de Galligants, antica abbazia benedettina e attuale Museo Archeologico della città. A fianco troviamo la cappella di Sant Nicolau, adesso sala di esposizioni comunale. La somma dei due edifici offre un complesso storico meraviglioso.
Vicinissimo troviamo un singolarissimo edificio romanico dal nome ingannevole: i Bagni Arabi, che sebbene imiti la struttura dei bagni musulmani, fu costruito e usufruito dai cristiani dell’epoca.
Queste sono solo alcune delle meraviglie della città vecchia (Barri Vell), che vive sotto la sguardo vigile della Cattedrale e della sua compagna inseparabile, la chiesa gotica di Sant Feliu. Sono la punta di un
profondo iceberg che comincia ai tempi dell’impero romano, quando Girona si chiama Gerunda ed era protetta da mura di cui ancora oggi è possibile vedere frammenti nella porta di Sobreportes e nella piazza di Sant Domènec. Questi colossali conci sono testimoni di duemila anni di storia e hanno visto come gli abitanti di Girona scendevano il Carrer de la Força per iniziare a passeggiare per la Rambla –ora arteria commerciale della città- e costruivano ponti per attraversare un fiume irascibile chiamato Onyar, in grado di inondare tutto. Hanno resistito al passare del tempo solo i più resistenti come il Pont de Pedra o il Pont de les Peixateries Velles, opera di Gustave Eiffel, prima che il suo nome venisse associato per sempre alla famosa torre di Parigi.
A Girona con una semplice passeggiata si possono abbandonare le strade intime, quasi segrete, della città vecchia per immergersi nella modernità del presente.
Venerando Dio
La spada e il crocifisso segnavano il ritmo della storia e l’architettura lo rivela: il territorio è pieno di castelli ma anche di templi. Alcuni dei più importanti facevano parte del Cammino di Santiago. Durante il percorso i pellegrini di Girona passavano dalla Cerdanya, dove trovavano località come Bolvir, Bellver, Martinet o Llívia, famosa per la sua città vecchia e la farmacia Esteve, una delle più antiche d’Europa. Nei Pirenei troviamo alcuni centri religiosi molto interessanti da visitare, come il monastero di Núria, situato in mezzo a una stupenda valle che offre tutti i comfort per il turismo familiare e di montagna. Nelle vicinanze si trova anche il santuario di Montgrony, il suo ostello può essere un’eccellente meta per gli amanti della pace e delle attività di escursione.
La verità è che a tutti gli angoli troviamo templi e castelli che aspettano solo di essere scoperti dai visitatori più intrepidi.
Cultura e identità 27Castelli e fortezze
In passato furono scenari di battagliee residenze di nobili
Castelli e fortezze
Cultura e identità 28Castelli e fortezze
Tra castelli, fortezze e mura
Tra il XIII e il XIV secolo, la Catalogna ha vissuto il suo momento più splendente e questo ha reso possibile la proliferazione di un nuovo stile architettonico: il gotico. Come abbiamo già spiegato, a Girona se ne trovano esempi straordinari, ma ne troviamo anche in altre località, come a Castelló d’Empúries. Questo cittadina è stata una delle più importanti dell’epoca poiché era la capitale della contea di Empúries. Per rendersi conto della sua grandezza basta visitare il Palazzo dei Conti e la Basilica di Santa Maria, popolarmente chiamata la Cattedrale dell’Empordà. Meritano di essere citate anche la curia, il “ponte vecchio” e la prigione, del XIV secolo.
È facile ripercorrere le tracce medievali nella provincia di Girona attraverso i suoi castelli e le sue mura. In alcuni casi danno al posto un profilo unico, come la Vila Vella (città vecchia) di Tossa de Mar, l’unica località marittima fortificata della Catalogna. Oppure, Torroella de Montgrí, dove il perimetro e le quattro torri del castello coronano il Massiccio del Montgrí osservando, solitaria, dei panorami spettacolari del comune e delle Isole Medes.
di Girona, signori feudali della città. L’edificio è un esempio eccezionale di gotico civile.
Con il passare dei secoli cambiò il modo di fare la guerra e si iniziarono a costruire grandi fortezze. La più grande e spettacolare d’Europa è il castello di Sant Ferran de Figueres, del XVIII secolo, che al suo interno ospita nove grandi edifici, che vanno da scuderie di stile gotico a cisterne di acqua potabile, attualmente visitabili.
Tra il XIII e il XIV secolo, la Catalogna ha vissuto il suo momento più splendente e questo ha reso possibile la proliferazione di un nuovo stile architettonico: il gotico.
Con il passare dei secoli questi edifici sono diventati degli straordinari belvedere per i visitatori che vogliono ammirare paesaggi unici. È il caso del Castello di Requesens, che domina la catena montuosa dell’Albera, e del Castello di Montsoriu, la sua posizione elevata tra Arbúcies e Sant Feliu de Buixalleu regala una panoramica unica del Parco Naturale del Montseny. Inoltre, vicino c’è la cittadina di Hostalric, che conserva quasi integralmente uno dei lasciti monumentali più notevoli del medioevo catalano e un’importante fortezza militare di epoca moderna.
A Gombrèn, nel Ripollès, troviamo il Castello di Mataplana, che svolgeva una funzione di residenza più che di castello vero e proprio. L’immaginario popolare situa qui la residenza del Conte Arnau.
A Roses, nel bel mezzo di un ambiente selvaggio fu costruito il castello di Bufalaranya, antichissimo lascito del VIII secolo, quando il territorio di Roses diventò parte della marca Carolingia.
Non si può non citare La Bisbal d’Empordà, che conserva il vecchio palazzo episcopale dei vescovi
Cultura e identità 31Cultura e identità Origini e antenati 30 Borghi medievali
Una passeggiata dove il tempo si è fermatoBorghi medievali
Cultura e identità 33Borghi medievali
La magia dei piccoli posti
Nella provincia di Girona dappertutto si respira la storia e la bellezza. I più diffidenti possono vederlo con i propri occhi percorrendola in lungo e in largo, sia dall’interno che dalla costa. Gli amanti del mare possono passare dall’infinità di paesini che conservano il profumo di altri tempi e che si affacciano sul Mediterraneo. Per esempio, vicino a La Bisbal d’Empordà troviamo Monells, dove la magnifica piazza porticata ha saputo conservare inalterata la fisionomia medievale.
A fianco troviamo Cruïlles dove, da mille anni, si mantiene in piedi una grande torre dell’omaggio che faceva parte di un castello, adesso scomparso. Meritano di essere citati anche l’eremo di Sant Joan de Salelles e quello della Mare de Déu de l’Esperança e, soprattuto, il monastero di Sant Miquel.
Il percorso può continuare fino a Corçà, che condivide lo spirito medievale dei paesi vicini. Passeggiarci è il miglior preambolo prima di arrivare a Peratallada, un borgo fatto di stradine irregolari protette da mura.
L’epicentro del complesso è la Piazza Maggiore, un delicato spazio dove si articolava la vita quotidina dei secoli scorsi.
Se si preferisce andare verso il mare il percorso può passare da Palau-sator. Fondata in epoca romana, nel medioevo era circondata da mura e protetta da un castello di cui si conservano molte testimonianze.
È consigliabile anche fare tappa a Pals, uno dei paesini più incantevoli del Baix Empordà, famoso per il suo riso e con un interessante patrimonio culturale che si concentra nel quartiere Pedró, situato in cima a una collina, domina la piana attorno. Il visitatore trova un ricco e variegato patrimonio architettonico che va dal romanico fino al XVIII secolo.
Nella passeggiata non si può non passare dalla Chiesa di St. Pere di stile gotico e dalla Torre dell’Orologio, l’elemento più rappresentativo di questo quartiere e l’unica testimonianza dell’antico castello.
Nel medioevo, i Pirenei erano una zona molto attiva e dinamica. In quell’epoca non erano frontiera
amministrativa, bensì colonna vertebrale di una Catalogna che arrivava fino a Rosselló. È facile constatare la vitalità di quei tempi passando per alcuni dei paesini che conservano ancora oggi lo spirito medievale. A parte la già citata Besalú è opportuno citare Beuda, dove si preserva un gruppo di chiese romaniche e il monastero del Sant Sepulcre de Palera.
Nella Garrotxa troviamo anche Santa Pau, una località ricca di storia. I primi ritrovamenti archeologici sono del neolitico e, inoltre, si trova all’interno del Parco Naturale della Zona Vulcanica della Garrotxa. Salendo fino ai santuari Santa Maria dels Arcs e Santa Maria de la Cot si possono osservare i vecchi vulcani che plasmano un paesaggio unico. Nel borgo di Santa Pau spicca la piazza –porticata e presidiata dalla chiesa parrocchiale- conosciuta anche come la Fiera dei Buoi perché era il luogo dove si tenevano le fiere e i mercati.
In definitiva, sia in mezzo ai Pirenei o cercando il mare, i comuni della provincia di Girona sono pieni di paesini e cittadine che sembrano aver fermato il tempo.
Cultura e identità 35Cultura e identità Il Romanico 34 L’eredità ebraica
Rivivi il patrimonio delle comunità ebraiche camminando per i quartieri ebraici
L’eredità ebraica
Cultura e identità 37L’eredità ebraica
Il passato ebraico, una storia da scoprire
Il 1492 è l’anno che viene ricordato da tutti per la scoperta dell’America, ma è stato anche l’anno che ha visto l’espulsione degli ebrei dal regno di Castiglia e Aragona. Famiglie che da secoli vivevano nella Penisola Iberica furono obbligate ad andarsene solo per essere di una religione e di una cultura diversa da quella cristiana. Da allora, la polvere del tempo si è accumulata sulla loro eredità. Sono dovuti passare cinque secoli perché si iniziasse a recuperare la loro storia.
Basta visitare il Museo di Storia degli Ebrei di Girona per rendersene conto. Qui si spiega come viveva quella comunità prima della sua espulsione. Il museo, che si trova in quella che fu l’ultima sinagoga della città, è uno spazio intimo e raccolto dove troviamo anche l’Istituto degli Studi Nahmanide, dedicato alla ricerca e al recupero del patrimonio ebraico. Questo complesso culturale è conosciuto anche con il nome di Centre Bonastruc ça Porta in onore del più
importante rabbino della città, letterato e cabalista di fama universale. Buona parte delle stradine scoscese della città vecchia di Girona conservano la fisionomia dei tempi del call (ghetto ebraico), quando gli ebrei ci vivevano e ci lavoravano.
L’antica cittadina di Besalú è l’altra località rappresentativa della cultura ebraica, che conserva alcuni elementi unici nella penisola, come il mikveh, lo spazio sacro dove si celebrava per immersione totale il rito religioso della purificazione. Proprio nella parte superiore di questo spazio, nel 2005 si è potuto confermare la localizzazione della sinagoga dopo anni di indagini. Da qui si può passare dalla “Porta degli Ebrei” che unisce la zona del ghetto ebraico al lungofiume.
È molto più conosciuta come fu la fine della comunità ebraica in queste terre che il suo arrivo. Alcuni indizi fanno pensare che i primi ebrei siano arrivati con
i Fenici, intorno al VI secolo a.C. Tuttavia, i primi ritrovamenti archeologici della loro presenza sono di epoca romana, in particolare ad Empúries fu trovato un timbro di creta del II secolo a.C.
A Castelló d’Empúries la presenza ebraica è evidente dalla sua trama urbana, fino al punto che una delle strade che faceva parte del ghetto, proprio dove sorgeva la prima sinagoga della città, conserva ancora oggi la denominazione di Carrer dels Jueus (Via degli Ebrei).
Girona, Besalú e Castelló d’Empúries fanno parte della Rete dei Quartieri Ebraici spagnoli, che raggruppa tutte le città con patrimonio ebraico. La rete dispone di una programma di eccellenza turistica chiamato RASGO, dove le aziende, stabilimenti e collaboratori aderenti offrono servizi legati a questo tipo di offerta culturale.
Cultura e identità 39Il Modernismo e gli indiani
Quando l’avvento del XX secoloe i venti d’oltremare si trasformarono in arte
Il Modernismo e gli indiani
Cultura e identità 40Il Modernismo e gli indiani
L’esplosionedel Modernismo
Alla fine del XIX secolo, la Catalogna visse uno dei momenti culturali più appassionanti della sua storia. Un nuovo modo di fare invadeva tutto: la musica, la letteratura, la pittura, l’architettura. Tutti volevano far parte della modernità, abbracciare il 1900 e lasciarsi alle spalle il vecchio secolo. Così arrivò il modernismo, un bello e voluttuoso stile che restò in voga per i primi decenni del XX secolo.
Uno degli alfieri del modernismo e del novecentismo a Girona fu l’architetto e poeta Rafael Masó, che costruì numerosi edifici nella città, tra i quali la propria casa, ora aperta al pubblico e sede di una fondazione che conserva e diffonde la sua opera. Entrare nelle stanze della Casa Masó permette di conoscere fino a che punto il modernismo fu capace di impregnare tutto: il design dei mobili, le stampe dei tessuti, le vetrate delle finestre... Da quella casa situata nel cuore del centro storico si può seguire il percorso Masó e scoprirne il patrimonio lasciato a Girona.
A pochi chilometri dalla città troviamo Caldes de Malavella, località famosa per le qualità termali delle sue acque, già conosciute dai romani. La maggior parte delle attuali terme sono state progettate seguendo i parametri stilistici modernisti, come ad esempio le Terme Prats e le Terme Vichy Catalan.
Figueres è una altra grande città modernista. Attualmente famosa soprattutto grazie a Salvador Dalí, la verità è che già da prima la capitale dell’Alt Empordà era un centro artistico e culturale importantissimo. Le famiglie più ricche tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo volevano dimostrare il loro potere economico costruendo case e promuovendo iniziative culturali come la Sala Edison, il primo cinema creato nel territorio di Girona, o il teatro El Jardí.
Fu un’epoca di straordinaria effervescenza culturale, e questi edifici meravigliosi, dalle forme sinuose e colori vivaci, continuano a ricordarcelo.
Cultura e identità 43Il Modernismo e gli indiani
A Blanes troviamo due filoni modernisti importanti: da una parte troviamo quello che comprende gli edifici con elementi modernisti e, dall’altra, il Giardino botanico di Marimurtra, che unisce botanica e architettura, in riva al mare.
A Lloret de Mar molti architetti dell’epoca costruirono edifici di enorme interesse, come il Santuario della Mare de Déu de Gràcia o la Chiesa di Sant Romà. Nel cimitero, che domina il mare, troviamo vari pantheon con la stessa estetica. Lloret de Mar possiede anche dei giardini botanici, quelli di Santa Clotilde, dove la scultura decora ogni angolo.
Sant Feliu de Guíxols è una delle località con maggior patrimonio modernista di tutta Girona, a parte le case private, come la casa Estrada (o Torre de les Punxes) di Sant Pol, anche il suo cimitero comunale merita una visita.
Anche Olot è una città con elementi modernisti importanti. Visitarla è fondamentale per capire l’attivissimo movimento artistico che queste
terre hanno vissuto negli ultimi duecento anni. È comprensibile, dunque, che l’architettura degli inizi del XX secolo abbia lasciato le sue tracce. Senza nessun dubbio, il gioiello del Modernismo di Olot è la Casa Solà-Morales, progettata dal prestigioso Lluís Domènech i Montaner.
Un nuovo modo di fare invadeva tutto: la musica, la letteratura, la pittura, l’architettura. Tutti volevano far parte della modernità, abbracciare il 1900 e lasciarsi alle spalle il vecchio secolo.
Vicinissimo troviamo Ripoll e Camprodon, due borghi della zona pirenaica. All’epoca era abituale che i medici della borghesia di Girona consigliassero soggiorni nella zona per superare la convalescenza da malattie. Il desiderio di voler respirare l’aria pura di quelle terre fuggendo dalla voragine urbana spinse la costruzione di hotel e di case vacanze. Ancora oggi, queste costruzioni dimostrano il potere economico di coloro che ci vivevano, che, anche se stavano fuori dalle grandi città, volevano partecipare al fenomeno culturale e sociale del momento.
Una delle attrazioni di Camprodon è la casa natale del mondialmente famoso compositore Isaac Albéniz. Le sue creazioni entusiasmarono tutto il mondo e adesso aiutano ad evocare quel periodo splendido dell’arte catalana.
Fu un’epoca di straordinaria effervescenza culturale, e questi edifici meravigliosi, dalle forme sinuose e colori vivaci, continuano a ricordarcelo.
Cultura e identità 45Il Modernismo e gli indiani
Da Cubaalla Costa Brava
Per molti anni, per gli abitanti delle località costiere era più facile imbarcarsi su una nave e andare in America che viaggiare all’interno della Catalogna. Per solcare i mari non c’era bisogno né di strade né di carri. Per questo motivo non c’è da stupirsi che chi decidesse di andare a cercare fortuna, optasse per il continente americano. La meta prediletta era Cuba, che è stata colonia spagnola fino al 1898.
Sembrava che dall’altra parte dell’Atlantico chiunque potesse arricchirsi. Almeno questo era il caso di quelli che tornavano a casa dopo alcuni anni. I nuovi ricchi erano conosciuti come indiani o “americani”. Alcuni, forse per nostalgia delle terre antillane, costruivano enormi dimore in stile cubano nelle loro città natali e adesso queste località, raggruppate nella “Rete dei Comuni Indiani”, si impegnano per far conoscere questo patrimonio. Hanno la loro sede centrale a Begur, e hanno studiato un percorso per mettere alla portata di tutti una dozzina di edifici indiani, attraverso il quale, se optate per la visita guidata, avrete l’opportunità di visitare la casa di Pere Roger.
Cadaqués è un altro borgo caratteristico con interessanti esempi di patrimonio “americano”. Alcune
di queste dimore, come la Casa Serinyana, furono costruite in epoca modernista.
Scendendo lungo la costa di Girona si giunge a Palafrugell, luogo di origine del grande scrittore Josep Pla. La sua casa natale fa parte del percorso, che passa anche da Can Bassa Rocas, Can Ferriol e altri luoghi meravigliosi come la spiaggia di Port Bo e il santuario di Sant Sebastià.
Anche Calonge fu testimone del successo di alcuni avventurieri. Il percorso inizia dalla chiesa parrocchiale di Sant Martí, poiché i suoi abitanti residenti a L’Havana ne finanziarono la restaurazione. Dopodiché il percorso segue per una dozzina di spazi che conservano ancora oggi il ricordo di quelli che si arricchirono nelle Americhe.
Una delle località dove sono più evidenti le tracce degli “indiani” è Sant Feliu de Guíxols, poiché gli abitanti di questa cittadina che tentarono la sorte nelle colonie si contano a migliaia. Malgrado la distanza non hanno mai perso il contatto con i loro concittadini e sostennero economicamente molti progetti edilizi: il lungomare, il Casinò dels Nois o
la fontana pubblica della piazza del mercato. Oltre, naturalmente, alle dimore private tra le quali spicca la Casa Patxot, attuale sede della Camera di Commercio.
Lloret de Mar è un caso simile a quello di Sant Feliu. Le fortune americane hanno reso possibile la realizzazione del Passeig de Jacint Verdaguer, della Chiesa di Sant Romà o del Monastero di Sant Pere del Bosc, trasformato in residenza di lusso grazie al lavoro dell’illustre architetto modernista Josep Puig i Cadafalch.
Anche da morti gli indiani volevano perpetuare il ricordo della loro grandezza. Questo si può osservare ancora oggi visitando il bellissimo cimitero di Lloret, dove si possono contemplare straordinari esempi di arte funeraria.
A Blanes possono invece vantarsi di possedere le Cantine Mont-Ferrant, fondate da l’americano Agustí Vilaret. Furono le prime in Catalogna a produrre spumante.
Case, chiese, piazze... la Costa Brava è piena di posti che dimostrano che i sogni possono diventare realtà, anche se con sforzo e lavoro.
Cultura e identità 47Gli scenari della memoria
«Non esiste nessun documento di cultura che non sia allo stesso tempo un documento di barbarie»
Tesi di filosofia della storia, Walter Benjamin
Gli scenari della memoria
Cultura e identità 48Gli scenari della memoria
Ricordare le guerreper perseguire la pace
Il mondo ricorda ancora commosso la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Civile Spagnola, che ne fu il prologo. Questi due conflitti terribili hanno lasciato profonde cicatrici nella popolazione e nel territorio.
Per questo motivo è fondamentale il ruolo del Museo Memoriale dell’Esilio (MUME) de La Jonquera, proprio alla frontiera con la Francia, da dove nel 1939 passarono migliaia di persone in fuga dalla guerra civile e dalla repressione della dittatura franchista.
Fu solo nel 1975 che la democrazia è stata ripristinata e le persone hanno ottenuto quella libertà per la quale tanti dettero la vita. Il MUME fa parte della Rete dei Luoghi della Memoria di Catalogna e ha realizzato vari progetti per far conoscere la tragedia del 1939, come ad esempio la segnalazione dei punti più importanti delle vie dell’esilio.
Percorrendo la geografia della ritirata si può toccare con mano fino a che punto la guerra abbia sconvolto tutto. Rifugi antiaerei per proteggere la popolazione
civile di Girona, Roses, L’Escala o Palamós. Bunker di difesa franchista a Llançà, vicini alla linea del mare. Fattorie trasfomate in sedi dei Governi, come Can Barris de La Vajol, dove fu insediata la presidenza della Repubblica spagnola o il Mas Perxés d’Agullana, dove si insediò il Governo della Catalogna prima di attraversare la frontiera. O vari itinerari recuperati dal romanzo Soldati di Salamina, per rivivere gli ultimi giorni della guerra civile.
Come se la guerra spagnola fosse stata un preludio, lo stesso 1939 esplodeva la Seconda Guerra Mondiale. Le potenze dell’Asse, con a capo la Germania nazista, volevano dominare il mondo. Oltre alla persecuzione subita dagli ebrei, anche altri gruppi furono vittime del nazismo a causa della loro etnia, ideologia politica, religione o orientamento sessuale... Presto arrivò il momento in cui gli europei dovettero fuggire, seguendo le stesse orme che mesi prima avevano percorso i repubblicani spagnoli.
In questo modo, la frontiere pirenaica diventò una delle vie per fuggire dalla barbarie. Arrivare in Portogallo e imbarcarsi per l’America era il desiderio di molti. Uno di questi fu anche dal filosofo tedesco ed ebraico Walter Benjamin, che ci provò nel 1940, ma una volta a Portbou fu detenuto dalle autorità franchiste con il resto del gruppo di persone che partecipava alla sua fuga. All’indomani Benjamin morì in circostanze misteriose, alcune ipotesi parlano di suicidio e altri di omicidio. Comunque sia andata, il franchismo ne occultò la morte fino al 1979, quando si iniziò a restituirne la memoria.
Ora Portbou accoglie lo Spazio Memoriale Walter Benjamin e l’opera “Passaggi”, con cui l’artista Dani Karavan ha voluto omaggiare il filosofo. Questa creazione è il paradigma di cosa significa la memoria storica delle terre di Girona: la bellezza del paesaggio convive in armonia con dei fatti che è necessario conoscere per evitare che si ripetano.
Cultura e identità Artigianato e patrimonio industriale 51Cultura e identità Origini e antenati 50
Vieni a conoscere la memoria di un passato recenteArtigianato e patrimonio industriale
Cultura e identità 53Artigianato e patrimonio industriale
La bottega e la fabbrica
Questo è un territorio fatto di piccoli dettagli e intimi paesaggi. Forse per questo la sua gente è poco incline alla magniloquenza. Vivere con discrezione fa parte del suo carattere. Sono persone abituate a lavorare per guadagnarsi da vivere, e un buon modo di vederlo è percorrere la geografia dei Pirenei e della Costa Brava per scoprire i mestieri tipici di queste zone.
Si può cominciare, ad esempio, visitando località famose per la lavorazione della ceramica. Soprattutto La Bisbal d’Empordà, Quart e Breda, rinomate per la qualità dei loro prodotti e che hanno conservato le peculiarità tipiche dei loro luoghi. Da migliaia di anni la ceramica fa parte della vita quotidiana delle culture mediterranee.
Lo stesso succede con la cesteria, l’arte di trasformare il vimine in pezzi indispensabili sia per il lavoro della terra che per quello del mare. A Palafrugell si possono trovare alcune delle cesterie più prestigiose della zona.
Nelle località interne, come Sant Hilari Sacalm, sono specializzati nella lavorazione del legno, che tradizionalmente serviva per costruire utensili da cucina che ancora oggi sono molto apprezzati dagli amanti dei fornelli.
Olot merita una citazione speciale quando si tratta di artigianato poiché presenta una proposta interessante quanto peculiare: il Museo dei Santi. Si tratta di un laboratorio d’immagini sacre ancora in attività, che offre la possibilità di visitarlo per scoprire il processo di lavorazione delle figure che decorano le chiese.
Pesca, artigianato, fabbriche, mondo rurale, città dedicate alla ceramica... un patrimonio culturale vive tra magnifici paesaggi. Seguendo il cammino che porta ai Pirenei, non si può non visitare la Fucina Palazzo di Ripoll, che aprì le porte nel XVII secolo. Specializzata nella produzione di attrezzi di ferro, cessò le sue attività alla fine del XX secolo. La Fucina Palazzo è integrata nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica della Catalogna, che comprende anche l’Ecomuseo-Mulino di Castelló d’Empúries. La finalità di questo spazio è spiegare il processo di
produzione della farina e l’importanza di questo settore nella zona. Questo mulino è uno straordinario esempio di processo d’industrializzazione di questo territorio durante il XIX secolo.
Costa immaginare che posti idilliaci come la montagna o il mare prima fossero tempestati di attività industriali. Tuttavia in un passato non troppo lontano, la Costa Brava non era meta di turisti, bensì di mercanti e di artigiani del sughero. Il Museo del Sughero di Palafrugell permette di andare a ritroso nel tempo e rendersi conto dell’importanza economica e sociale che aveva la produzione di tappi di sughero fino a poco tempo fa.
Molto vicino, a Palamós, c’è il Museo della Pesca, che spiega l’evoluzione di questo settore, antico quanto la specie umana e parte indissolubile della Costa Brava. Per completare questa visita, bisogna assolutamente recarsi nello Spazio del Pesce, situato nel porto della città. Il centro è pensato per fare scoprire ai visitatori l’enorme qualità gastronomica della cucina del pesce fresco e per, allo stesso tempo, farli prendere coscienza della necessità di preservare le risorse naturali.
Pesca, artigianato, fabbriche, mondo rurale, città dedicate alla ceramica... un patrimonio culturale vive tra magnifici paesaggi.
Cultura e identità 55Cultura e identità Origini e antenati 54 Salvador Dalí
«È evidente che esistono altri mondi, è sicuro; ma come ho già detto molte volte, questi altri mondi sono nel nostro, risiedono nella terra e
precisamente nel centro della cupola del Museo Dalí, dove c’è tutto il nuovo mondo insospettato e
allucinante del surrealismo.» Salvador Dalí
Cultura e identità 56Salvador Dalí
Dalí e il triangolo surrealista
Il gran genio di Salvador Dalí è un personaggio inarrivabile, maestro del surrealismo, è il pittore che scosse il mondo dell’arte contemporanea con le sue creazioni trasgressive. Artista appassionato, scoprì il cubismo, il futurismo, la pittura metafisica, il mondo della fotografia e del cinema esplorandone tutte le possibilità. Oltrepassò l’ambito della pittura per cimentarsi nella moda, nella pubblicità o nel design di abbigliamento e decorazioni per diversi balletti.
Nato a Figueres nel 1904, diventò un pittore di fama mondiale grazie al suo stile inconfondibile, inquadrato nel periodo surrealista delle avanguardie artistiche della prima metà del XX secolo. La verità, tuttavia, è che la sua creatività superò tutte le etichette possibili, e in buona parte l’universalità della sua arte si deve al fatto di aver riprodotto la terra dell’Empordà nella maggior parte delle sue opere.
Il Museo Dalí di Figueres, la maggior opera surrealista del mondo, fu progettato seguendo le indicazioni del pittore stesso, che poté vedere il proprio progetto
concluso nel 1974. L’artista creò un insieme di pitture, sculture e installazioni monumentali concepite specificamente per essere esposte nel museo. Suo fu il desiderio di coronare l’edificio con una cupola geodetica, trasformandolo in uno dei simboli della città di Figueres. Una delle sale del museo ospita la sontuosa esposizione Dalí Gioielli: trentasette gioielli d’oro e pietre preziose disegnati dal maestro. Nel mese d’agosto, il museo apre le sue porte di notte, offrendo un modo diverso di conoscere la collezione. Oggigiorno, il Museo Dalí di Figueres è uno dei centri culturali più visitati di Spagna e uno dei più famosi a livello mondiale.
Dalla morte dell’artista nel 1989, la Fondazione Gala-Salvador Dalí si incarica della gestione del museo, insieme agli altri spazi emblematici dell’universo creativo del pittore: il Castello Gala Dalí di Púbol e la Casa-Museo Salvador Dalí di Portlligat. Tutti e tre formano il cosiddetto Triangolo Daliniano.
Il gran genio di Salvador Dalí è un personaggio inarrivabile, maestro del surrealismo, è il pittore che scosse il mondo dell’arte contemporanea con le sue creazioni trasgressive.
Cultura e identità 59Salvador Dalí
Il Castello di Púbol fu un regalo del pittore alla sua sposa e musa, Gala. Protagonista d’infinità di creazioni del genio, Gala trascorse gli ultimi anni della sua vita risiedendo in questa casa nobiliare del Baix Empordà. Il luogo di riposo e rifugio della sua sposa risulta uno spazio misterioso, privato, austero e romantico, con spazi di grande bellezza, come la vecchia cucina trasformata in camera da bagno, la piscina del giardino, il Salone del Pianoforte e lo stesso mausoleo di Gala. Si erano conosciuti quando lei era la compagna sentimentale del poeta francese Paul Éluard e Dalí aveva invitato la coppia a passare un periodo a Cadaqués. Da quel momento Dalí e Gala stabilirono una curiosa simbiosi che durerà fino alla loro morte.
Il padre del pittore empordanese era di Cadaqués, un recondito paesino di pescatori situato nel cuore del Cap de Creus. Fu lì dove Salvador aveva trovato il suo rifugio creativo fin da giovanissimo. Con il passare del tempo, Dalí acquistò delle piccole casette di pescatori sulla spiaggia di Portlligat per
trasformarle nella sua residenza abituale e nel suo laboratorio artistico, rendendo questa località un luogo d’incontro di un’infinità di artisti e intellettuali del periodo, come Luis Buñuel, García Lorca, Marcel Duchamp o Max Ernst.
Il complesso di Portlligat è diventato un ulteriore spazio espositivo dell’opera daliniana, con una struttura labirintica che gioca con patii, scale e stanze accoglienti, dove si espongono i mobili e gli oggetti più quotidiani della coppia, tutto incorniciato in un idillico paesaggio della baia di Portlligat.
Le inconfondibili tonalità di blu del cielo e del mare di Cap de Creus, le case bianche di Cadaqués, il vento di tramontana, i capricciosi scogli di Pla de Tudela e il paesaggio dell’Empordà hanno ispirato e accompagnato l’artista per tutta la sua vita. Percorrere il Triangolo Daliniano è il miglior modo di scoprire come i paesaggi della Costa Brava sono diventati parte dell’immaginario artistico universale dell’opera del genio di Salvador Dalí.
Artista appassionato, scoprì il cubismo, il futurismo, la pittura metafisica, il mondo della fotografia e del cinema esplorandone tutte le possibilità. Oltrepassò l’ambito della pittura per cimentarsi nella moda, nella pubblicità o nel design di abbigliamento e decorazioni per diversi balletti.
Cultura e identità 61Feste tradizionali e popolari
Balla, canta e divertiti nelle festepiù tradizionali: Festeggiamo!
Feste tradizionali e popolari
Cultura e identità 62Feste tradizionali e popolari
Tradizioni locali e feste dichiarate d’Interesse Nazionale
Sia la costa che i Pirenei, articolano capricciosamente un territorio dove festa, tradizione e cultura si fondono con lo spirito accogliente di gente e paesi sempre disposti a ricevere il visitatore con il più caldo benvenuto.
In ogni paese, in ogni borgo, in ogni città, le persone interessate a conoscere le radici del posto troveranno a dargli il benvenuto feste patronali, a primavera, vie crucis, a Pasqua, e presepi viventi, a Natale.
Le sfilate dei giganti e dei “testoni” permettono anche ai più piccoli di prendere parte a una festa che unisce danza, musica e immaginario popolare. Il fuoco, protagonista del concorso internazionale dei fuochi d’artificio di Blanes, è anche la materia prima dei correfocs, come quello di La Bisbal d’Empordà o quello di Girona, dove una comitiva sfila per le strade correndo, danzando e giocando al ritmo frenetico dei tamburi e della pirotecnica.
Durante l’esposizione floreale Girona, Temps de Flors vengono decorati con fiori e aperti al pubblico i posti più rappresentativi della città.
Festival medievali come Terra di Trovatori, a Castelló d’Empúries, rievocano il periodo d’oro della provincia; ferie dell’artigianato recuperano i prodotti locali; rituali come Il Pellegrino di Tossa de Mar mantengono viva la fedeltà di un popolo agli antichi voti e processioni marittime che continuano ad adornare il mare, come le gare di vela latina di Cadaqués o le feste degli indiani di Lloret de Mar o Begur, che rendono omaggio agli emigranti che fecero fortuna nelle Americhe e che al loro ritorno portarono con sé la moda, l’architettura e la musica di oltreoceano.
La ciliegina sulla torta del calendario festivo della provincia di Girona arriva con le feste dichiarate d’Interesse Nazionale, che spiccano per la loro singolarità, la resistenza al passare del tempo e la forte carica identitaria, come la processione e la Danza della Morte di Verges, il Giovedì Santo, la via crucis vivente di Sant Hilari Sacalm, il Venerdì Santo, la Festa dell’Albero di Maggio e il Ballo del Cornuto di Cornellà del Terri, il Lunedì di Pasqua, il Ballo dei Cavallets, Gegants i Mulassa di Sant Feliu de Pallerols, la festa de Les Enramades di Arbúcies e le feste della Mare de Déu del Tura di Olot.
Queste manifestazioni culturali, ancestrali e con una vibrante scenografia, offrono al visitatore la possibilità di partecipare attivamente alla tradizione e alla vita quotidiana locale. Musica, fuoco e danza trasformano le strade, che si riempiono di gente disposta a godersi lo spettacolo.
In ogni paese, in ogni borgo, in ogni città, le persone interessate a conoscere le radici del posto troveranno a dargli il benvenuto feste patronali, a primavera, vie crucis, a Pasqua, e presepi viventi, a Natale.
Cultura e identità 65Cultura e identità Presentación 64 Festival
Assisti ai migliori spettacoliin scenari straordinari
Festival
Cultura e identità 67Festival
La costa e i Pirenei,terra di festival
Oltre ad essere ricco di patrimonio, paesaggio e identità, questo nostro territorio è generosissimo di eventi e festival di musica, teatro, danza, circo o cinema.
Con l’arrivo della primavera e dell’estate, i festival di musica e i concerti invadono gli spazi più idillici e magici del territorio, svolgendosi in riva al mare, tra i monti, in giardini e nelle piazze principali, nei monasteri, chiostri e recinti storici.
Alcuni di questi festival hanno acquistato fame internazionale come il Festival dei Giardini di Cap Roig di Palafrugell, che si svolge di fronte al mare, in uno dei giardini botanici più importanti del Mediterraneo o anche il Festival Internazionale di Musica Castello di Peralada, che ha un programma che svaria da spettacoli di opera e di balletto fino a concerti di pop e rock star in una cornice maestosa, circondata da giardini e fiancheggiata da due torri monumentali. Il Festival Internazionale della Porta Ferrata di Sant Feliu de Guíxols spicca per essere il più veterano dei cicli musicali della provincia di Girona, e quello di Torroella de Montgrí attrae melomani e musicisti di tutto il continente europeo. Il Festival di Sant Pere de Rodes offre concerti di musica classica nella cornice unica del Parco Naturale del Cap de Creus, e la Schubertíada di Vilabertran ricrea la musica
di Franz Schubert nel solenne spazio della canonica di Santa Maria.
Gli aplecs e i balli di sardane li puoi trovare in ogni piazza principale o lungomare al tocco della tenora, strumento tipico simile all’oboe. I concerti di habanera e il cremat dei pescatori scaldano ancora di più le notti estive. Il più famoso è quello che si tiene a Calella de Palafrugell il primo sabato di luglio. Appuntamento imperdibile per chi vuole vivere una delle notti più magiche della Costa Brava.
La musica risuona anche nelle zone di montagna, e le programmazioni di questi festival offrono la possibilità di assistere a concerti di primo livello in maestosi paesaggi naturali e spazi del romanico catalano. Nei Pirenei bisogna citare il Festival Internazionale di Musica di Ripoll, il Festival di Musica della Vall de Camprodon, quello della cittadina di Llívia, e il Festival di Musica Isaac Albéniz, dedicato al grande compositore nato a Camprodon. Le melodie di tutte le epoche risuonano sfruttando la sonorità delle robuste chiese e cappelle pirenaiche, che per alcuni giorni si trasformano in sale per concerti.
In autunno, il teatro arriva a Girona con Temporada Alta, il festival di Girona e Salt è stato descritto dalla
critica come il miglior festival spagnolo e uno dei primi festival europei. Per quanto riguarda il mondo della celluloide, il Festival del Cinema di Girona vuole aprire le porte dell’industria catalana ai giovani talenti. La colonna sonora è suonata da due delle proposte più consolidate nel loro genere: il Festival del Jazz di Girona e il Black Music Festival di Girona e Salt.
Scenari unici per godersi la cultura viva allo stato puro! Se preferisci la disciplina del circo, devi segnarti sull’agenda due appuntamenti speciali: la Festa del Circo di Strada di La Bisbal d’Empordà, a luglio, e il Festival Internazionale del Circo Città di Figueres, a febbraio. Quest’ultimo è un incontro di spettacoli circensi che mette a disposizione dello spettatore compagnie artistiche provenienti da tutto il mondo.
Questo è solo un piccolo esempio dell’enorme varietà dell’offerta musicale e di spettacoli che si possono trovare in Costa Brava e nei Pirenei e che invita a conoscere il territorio in modo diverso. Scenari unici per godersi la cultura viva allo stato puro!
Cultura e identità 69Cultura e identità Presentación 68 Musei
Vieni a conoscere il passatoe il presente della nostra storia
Musei
Cultura e identitàCultura e identità 7170 MuseiMusei
Musei
Arbúcies Museo Etnologico di Montseny - La Gabella C. Major, 6 · Tel. +34 972 860 [email protected]
Banyoles Museo Archeologico della circoscrizioneterritoriale di BanyolesPlaceta de la Font, 11 · Tel. +34 972 572 [email protected]
Museo Darder. Spazio d’interpretazione del lago Pl. dels Estudis, 2 · Tel. +34 972 574 467 [email protected]
Besalú Museo delle Miniature e Microminiature di Besalú Pl. Prat de St. Pere, 15 · Tel. +34 972 591 [email protected]
Breda Museo Comunale Josep Aragay C. Nou, 2 · Tel. +34 972 870 [email protected]
Cadaqués Casa-Museo Salvador DalíPortlligat · Tel. +34 972 251 [email protected] · www.salvador-dali.org
Museo Comunale di CadaquésC. Narcís Monturiol, 15 · Tel. +34 972 258 877 [email protected] www.visitcadaques.org
Calella de Palafrugell Parco delle Sculturedei Giardini di Cap RoigParatge de Cap Roig s/n · Tel. +34 972 614 [email protected] www.obrasocial.lacaixa.es
Cassà de la Selva Parc Art (Collezione di opere d’arte contemporanea)Veïnat de Matamala · Tel. +34 972 463 [email protected] · www.parcart.net
Castelló d’Empúries Ecomuseo della Farina di Castelló d’Empúries C. Sant Francesc, 5-7 · Tel. +34 972 250 512 [email protected]
Museo di Storia Medievale di Castellód’Empúries e Curia-PrisiónPl. de Jaume I · Tel. +34 972 156 [email protected] · www.castello.cat
Museo Parrocchiale della BasilicaMinore di Santa MariaPl. Mossèn Cinto Verdaguer, 3Tel. +34 972 250 [email protected]
Castell-Platja d’Aro Museo delle Bambole Pl. Lluís Companys, s/n · Tel. +34 972 825 636 [email protected] www.platjadaro.com
Cervià de Ter Museo Raset - Museo d’Arte ModernaC. Raset de Baix, 29 · Tel. +34 972 496 261 [email protected] · www.museo-raset.org
Figueres Museo dell’EmpordàRambla, 2 · Tel. +34 972 502 [email protected] www.museuemporda.org
Museo della Tecnica dell’EmpordàC. Fossos, 12 · Tel. +34 972 508 [email protected] · www.mte.cat
Museo del Giocattolo della CatalognaC. Sant Pere, 1 (Hotel París) · Tel. +34 972 504 [email protected] · www.mjc.cat
Teatro-Museo DalíPl. Gala - Salvador Dalí, 5Tel. +34 972 677 [email protected]
GironaCasa MasóC. Ballesteries, 29 · Tel. +34 972 413 [email protected] · www.rafaelmaso.org
Museo dell’Arte di GeronaPujada de la Catedral, 12 - Palau Episcopal Tel. +34 972 203 [email protected]
Museo della Storia di Gerona (MHG)C. de la Força, 27 · Tel. +34 972 222 229 [email protected]/museuhistoria
Museo della Storia degli EbreiC. de la Força, 8 · Tel. +34 972 216 761 [email protected] · www.girona.cat/call
Museo Archeologico della Catalogna - Gerona C. de Santa Llúcia, 8 · Monestir de Sant Pere de Galligants · Tel. +34 972 204 [email protected]/seus/girona
Museo del Cinema - Collezione Tomàs MallolC. Sèquia, 1 · Tel. +34 972 412 [email protected] · www.museudelcinema.cat
Tesoro della Cattedrale di GeronaPl. de la Catedral, 6 · Tel. +34 972 427 [email protected]
Gombrèn Centro d’Interpretazione storica Montgrony, Anno 0Hostatgeria de Montgrony · Tel. +34 972 721 [email protected] · www.terradecomtes.cat
Museo del Conte ArnauC. Carbasser, 3 · Tel. +34 972 721 [email protected] · www.terradecomtes.cat
La Bisbal d’EmpordàMuseo TerracottaC. Sis d’ Octubre, 99 · Tel. +34 972 642 067 [email protected] · www.labisbal.cat
La JonqueraMuseo Commemorativo dell’Esilio (MUME)C. Major, 43-47 · Tel. +34 972 556 [email protected]
La Pera (Púbol)Castello Gala Dalí di Púbol, Casa-MuseoC. Gala Dalí s/n · Tel. +34 972 488 [email protected]
La Vall de BianyaCentro d’Interpretazione del Paesaggiodella Vall de BianyaC. Antigues escoles de Sant Salvador, s/n Tel. +34 872 005 [email protected]
L’EscalaMARAM. Centro d’Interpretazione del Pesce Port Pesquer s/n · Tel. +34 972 77 16 [email protected] · www.maram.cat
Museo Archeologico della Catalogna - Empúries C. Josep Puig i Cadafalch, s/n · Tel. +34 972 770 208 [email protected]/seus/empuries
Museo dell’Acciuga e del SaleAv. Francesc Macià, 1 · Tel. +34 972 776 [email protected]
LlançàMuseo degli Acquerelli J. Martínez LozanoPl. Major - Casa de Cultura · Tel. +34 972 121 [email protected] www.mda.cat
Llívia Museo Comunale di Llívia. Museodella farmacia EstevaC. dels Forns, 10 · Tel. +34 972 896 [email protected]
Lloret de Mar Can Saragossa - Museo Archeologico Av. Vila de Tossa, s/n · Tel. +34 972 364 [email protected]
Can Garriga - Museo del Mare Pg. Camprodón i Arrieta, 1-2 · Tel. +34 972 364 735 [email protected]
Cultura e identità 73Cultura e identità 72 MuseiMusei
Olot Casa-Museo Can TrincheriaC. Sant Esteve, 29 · Tel. +34 972 272 [email protected] · www.olotcultura.cat
Museo della GarrotxaC. Hospici, 8 · Tel. +34 972 271 [email protected] · www.olotcultura.cat
Museo dei SantiC. Joaquim Vayreda, 9 · Tel. +34 972 266 [email protected] · www.museusants.cat
Museo dei VulcaniCtra. Santa Coloma, 47 · Tel. +34 972 266 762 [email protected]
Palafrugell Centro d’Interpretazione del FondoModernista di Can MarioC. de la Garriga, 17-37 · Tel. +34 972 307 [email protected]
Fondazione Josep Pla C. Nou, 49-51 · Tel. +34 972 305 [email protected] www.fundaciojoseppla.cat
Fondazione Vila Casas - Museo della SculturaContemporanea di Can Mario Pl. Can Mario, 7 · Tel. +34 972 306 [email protected]
Museo del Sughero di PalafrugellPl. del Museu, s/n · Tel. +34 972 307 [email protected] www.museudelsuro.cat
PalamósMuseo della PescaMoll Pesquer, s/n · Tel. +34 972 600 424 [email protected]
Palau-sator Museo RuralePl. de la Mota, 4 · Tel. +34 972 634 [email protected] www.maspou.com/cat/museu.html
Peralada Centro del Turismo Culturale di Sant Domènec Pl. de la Peixateria, 6 · Tel. +34 972 538 [email protected]
Museo del Castello di PeraladaPl. del Carme, 1 · Tel. +34 972 538 [email protected]
PorqueresBosco di Can GinebredaCtra. de Mieres, km 25 · Tel. +34 972 582 [email protected]
QuartMuseo dell’Arte del Vasaio di QuartC. del Tren, 58 · Tel. +34 972 469 370 [email protected]
Ribes de FreserMuseo del Treno a CremaglieraEstació Ribes Vila · Tel. +34 972 727 728 [email protected]
RipollCentro d’Interpretazione del Monasterodi Santa Maria di RipollPl. Abat Oliba, s/n · Tel. +34 972 702 351 [email protected]
Museo della Scienza e della Tecnicadella Catalogna - Farga PalauPg. de la Farga Catalana, 14-16 · Tel. +34 972 703 144 [email protected]/turisme/farga-palau
Museo Etnografico di RipollPl. de l’Abat Oliba, s/n · Tel. +34 972 703 144 [email protected]
Scriptorium di RipollC. Raval de l’Hospital, s/n · Tel. +34 972 703 144 [email protected] www.ripoll.cat/turisme
RosesSpazio Culturale La Ciutadella de Roses.Museo e sito archeologicoAv. de Rhode, s/n · Tel. +34 972 151 466 [email protected]
Sant Feliu de GuíxolsSpazio Carmen ThyssenPl. del Monestir s/n · Tel. +34 972 820 [email protected] www.espaicarmenthyssen.com
Museo del Salvataggio MarittimoPujada Guíxols s/n (Turó del Fortim) Tel. +34 972 821 [email protected] · www.guixols.cat
Museo della Storia della CittàPl. Monestir, s/n · Tel. +34 972 821 [email protected] www.guixols.cat/museu
Museo della Storia del GiocattoloRbla. Vidal, 48-50 · Tel. +34 972 822 [email protected]
Sant Hilari Sacalm Museo GuilleriesPl. Dr. Robert, s/n - Edifici “La Cooperativa” Tel. +34 972 869 [email protected]
Sant Joan de les AbadessesCentro d’Interpretazione del Mito del Conte ArnauPl. de l’ Abadia, 9 · Tel. +34 972 720 [email protected]
Ecomuseo El Molí PetitC. Molí Petit s/n · Tel. +34 972 721 [email protected] · www.alt-ter.org/moli.htm
Santa Coloma de FarnersTrias, Museo del BiscottoCtra. de Sils, 36 · Tel. +34 972 841 [email protected] · www.triasbiscuits.com
Santa Cristina d’AroGran Museo della Magia «La Casa Magica» -Collezione XeviAv. Església, 1 · Tel. +34 972 837 [email protected]/casa_magica
Sarrià de Ter Centro d’Interpretazione del TerritorioCentro dei Visitatori del territorio di GironaAv. França, 221 · Tel. +34 972 011 [email protected] www.turismegirones.cat/centredevisitants
Torroella de Montgrí Can Garriga - Museo del MediterraneoC. Ullà, 27-31 · Tel. +34 972 755 [email protected]
Fondazione Vila Casas - Museo della FotografiaContemporanea Palau SolterraC. de l’Església, 10 · Tel. +34 972 761 [email protected]
TosesMuseo del PastoreC. del Pelós, 2 - Cal Pastor · Tel. +34 972 736 [email protected] www.toses.cat
Tossa de Mar Centro d’Interpretazione deiFari del MediterraneoCamí del Far · Tel. +34 972 343 [email protected]/esfardetossa
Can Ganga - Museo Etnografico C. Codolar, 4 · Tel. +34 972 343 [email protected]/canganga
Museo Comunale di Tossa de MarPl. Roig i Soler, 1 - Vila Vella · Tel. +34 972 340 [email protected]/museu
UllastretMuseo Archeologico della Catalogna - Ullastret Afores, s/n. Puig de Sant Andreu · Tel. +34 972 179 058 [email protected]/seus/ullastret
Cultura e identità 75Calendario delle feste
Fai un po’ di spazio nella tua agenda! Calendario delle feste
Cultura e identità Cultura e identità 7776 Calendario delle festeCalendario delle feste
Da non perdere
In inverno
Incontri di sardana del Sol Ixent, sulla costa
Feste di carnevale in tutto il territorio
Festival Internazionale del Circo Città di Figuereswww.festivaldelcirc.com
Festival di musica Strenes, Gironawww.festivalstrenes.cat
Black Music Festival, Girona e Saltwww.blackmusicfestival.com
Festival Elmini, Olotwww.elmini.net
Il Pellegrino di Tossa de Marwww.infotossa.com
Festival d’arte indipendente Pepe Sales, Gironawww.festivalpepesales.org
In primavera
Festa di San Giorgio, in tutto il territorio
Festa di Les Enramades, Arbúcieswww.enramades.net
Piantagione dell’Albero di Maggio e Festa del “Cornuto”, Cornellà de Terriwebspobles.ddgi.cat/sites/cornella_de_terri
Festival Comico de Figuereswww.festivalcomic.cat
Festival A Cappella, Gironawww.gironacappella.cat
Milestone Project, Gironawww.milestoneproject.cat
Temps de Flors, Gironawww.gironatempsdeflors.net
Inund’Art, esposizione d’arte multidisciplinare, Gironawww.inundart.org
Piantagione Tradizionale del riso, Palswww.pals.cat
Festa della Lana e Boda Payesa, Ripollwww.festadelallana.com
Danza dei cavalli, Sant Feliu de Pallerolswww.santfeliudepallerols.cat
Viacrucis Viviente, Sant Hilari Sacalmwww.viacrucisvivent.cat
Festival del Fumetto, Torroella de Montgríwww.firestorroella.com
Danza della morte, Vergeswww.laprocesso.cat
Triumvirato Mediterraneo, L’Escalawww.triumviratmediterrani.org
Festival IN-SOMNI, festival itinerante di musica indipendente, Gironawww.in-somni.info
In estate
Processioni marinare della Madonna del Carmine, sulla costa
Festival di Musica di Torroella de Montgríwww.festivaldetorroella.com
(a)phònica, Festival della voce di Banyoleswww.aphonica.banyoles.cat
Besalú Medievalewww.besalu.cat
Fiera del Circo, La Bisbal d’Empordàwww.firadecirc.org
Concorso Internazionale di Fuochi Artificiali della Costa Brava, Blaneswww.blanes.cat
Incontro di barche a vela latina, sulla costa
Festival Internazionale della Musica di Cadaquéswww.festivalcadaques.cat
Cantata di Habaneres, Calella de Palafrugellwww.havanerescalella.cat
Festival Giardini di Cap Roig, Calella de Palafrugellwww.caproigfestival.com
Danza de La Gala, Campdevànol www.campdevanol.org
Festival musicale della Valle de Camprodonwww.valldecamprodon.org
Festival Terra dei Trovatori, Castelló d’Empúrieswww.castello.cat
Festa del sale, L’Escalawww.visitlescala.com
Portalblau. Festival della Musica e dell’Arte del Mediterraneo, L’Escalawww.portalblau.cat
Festival Acústica, Figuereswww.festivalacustica.cat
Festival del Cinema di Gironawww.gironafilmfestival.com
FITAG, Festival Internazionale del Teatro Amatoriale di Gironawww.fitag.cat
Festival del Jazz di Gironawww.festivaldejazzdegirona.com
Festival Internazionale del Cortometraggio Mas Sorrer, Gualtawww.massorrerjazzbar.com
Festival Claca, festival delle arti sceniche, Llançàwww.festivalclaca.cat
Festività della Vergine del Tura, Olot www.turismeolot.cat
Festival Internazionale di Musica Castello de Peraladawww.festivalperalada.com
Festival della Musica di Sant Pere de Rodes,El Port de la Selvawww.festivalsantpere.com
Festival della Porta Ferrata, Sant Feliu de Guíxolswww.portaferrada.com
Ciclo di Rappresentazioni del Mito del Conte Arnau, Sant Joan de les Abadesseswww.terradecomtes.cat
La Schubertiade, Vilabertranes.schubertiadavilabertran.cat
Fiera degli indiani, Begurwww.firaindians.com
Festival Internazionale della Cornamusa, Olotwww.cornamusam.org
Danza de Les Almorratxes, Lloret de Marwww.lloretdemar.org
Sons del món. Vi & music. Roses, Vilabertran e Castelló d’Empúrieswww.sonsdelmon.cat
Concorso Internazionale di “gossos d’Atura”, cane da pastore catalano, Ribes de Fresserwww.vallderibes.cat
Festival di Musica di Vila De Llíviawww.llivia.org
Festival di Musica Isaac Albéniz, Camprodonwww.albeniz.cat
Emergent. Festival delle arti sceniche, paesi della regione di Gironawww.festivalemergent.cat
Festival Internazionale della Musica di Ripollwww.ripoll.cat
Ciclo di concerti estivi, Palafrugell e Calella de Palafrugellwww.joventutsmusicals.cat
In autunno
Ingràvid, Festival della Cultura Contemporanea del Empordà, Figuereswww.festivalingravid.com
La Carbonera de Forallacwww.forallac.cat
Festività di San Narciso, Gironawww.girona.cat
Temporada Alta, festival delle arti sceniche. Festival autunnale della Catalogna, Girona e Saltwww.temporada-alta.net
Camminata popolare per la Via Romana, Sant Pau de Segúrieswww.santpauseguries.cat
Rappresentazioni teatrali di Els Pastorets e presepi viventi, in tutto il territorio
Danza delle streghe, Viladrauwww.bruixesibandolers.com
Mercatini di Natale, in tutto il territorio
Festa del vino nuovo di Calongewww.calonge-santantoni.com
Cultura e identità 78Mappa
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Festival di Musica della Costa Brava e dei Pirenei di GironaPeralada, Cap Roig, Torroella de Montgrí, Porta Ferrada (Sant Feliu de Guíxols), Sant Pere de Rodes, Schubertiade
Le cale di Begur, Palafrugell e il faro di Sant Sebastià
La Molina-Masella
Lago di Banyoles
Borghi medievali di Pals e Peratallada
Villaggio iberico di Ullastret
Valle di Camprodon
Valle e Santuario di Núria
Vila Vella di Tossa de Mar
Giardini botanici della Selva marittima (Santa Clotilde, Pinya de Rosa e Marimurtra)
Centro storico di Girona
Ceramiche di La Bisbal
Alta Garrotxa (Oix e Beget)
Parco Naturale della Zona Vulcanica della Garrotxa
Parco Naturale di Cap de Creus
Sant Pere de Rodes
Santa Pau
Besalú
Le rovine di Empúries
Cadaqués
Parco Naturale del Montgrí, le Isole Medas e il Baix Ter
Parco Naturale di Aiguamolls dell’Empordà
Triangolo Daliniano (Museo di Figueres, Portlligat e Púbol)
RomanicoSanta Maria di Ripoll, Sant Joan de les Abadesses, Sant Quirze de Colera, Santa Maria de Vilabertran, Sant Miquel de Cruïlles
Gastronomia: «mare e montagna» (globale)
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Principali attrazioniMappa
Cultura e identità 81Cultura e identità 80 Uffici per informazioni relative alla circoscrizione territoriale
Legenda della mappa
Legenda della mappa Uffici per informazioni relative alla circoscrizione territoriale
EMAS 2013 Sistema comunitario di ecogestione e auditCalonge: Cala Cristus - Ses Torretes, la spiaggia di Torre Valentina, la spiaggia di Sant Antoni, la spiaggia d’Es Monestrí e il lungomare del comune.El Port de la Selva: Club nautico Port de la Selva. L’Escala: la spiaggia di Riells, la spiaggia Grande, Puerto d’en Perris, la spiaggia del Portitxol, la spiaggia Les Muscleres, la spiaggia del Moll Grec e il club nautico L’Escala. Palafrugell: le spiagge del Port Bo, il Canadell, Llafranc, Tamariu e Calella de Palafrugell Palamós: le spiagge, le cale, il lungomare e i parchi cittadini. Roses: le spiagge di Santa Margarida, Salatar, il Rastrell, la Nova, la Punta, Palangrers, Canyelles-Bonifaci e l’Almadrava, la cale naturali di Murtra, Rustella, Calís, Montjoi, Calitjàs, Pelosa, Canadell, Jóncols, e il lungomare. Sant Feliu de Guíxols: le spiagge e le cale del comune. Torroella de Montgrí: la spiaggia Grande e il lungomare di L’Estartit Castelló d’Empúries: la spiaggia d’Empuriabrava.Blanes: Club di vela Blanes.
Certificato “Q” di qualità turistica - ICTE 2013 Begur: Spiaggia di Aiguablava, spiaggia del Racó e spiaggia di Sa RieraCalonge: Spiaggia di Sant AntoniCastell-Platja d’Aro: Platja Gran di Platja d’Aro e spiaggia di Sa ConcaCastelló d’Empúries: Spiaggia di EmpuriabravaTorroella de Montgrí: Platja Gran dell’EstartitCerdagna: Stazione sciistica La MolinaGarrotxa: Parco Naturale della Zona Vulcanica della GarrotxaRipollès: Stazione sciistica della Valle di Núria
Centro per i visitatori nel territorio di Girona www.turismegirones.cat
Consiglio Territoriale dell’Alt Empordà www.empordaturisme.com
Consiglio Territoriale della Selvawww.laselvaturisme.cat
Consiglio Territoriale del Baix Empordàwww.visitemporda.com
Consiglio Territoriale del Pla de l’Estanywww.plaestany.cat/turisme
Consorzio di Ripollwww.elripolles.com
Ente Territoriale del Turismo della Cerdanyawww.cerdanya.org
Consorzio di promozione turistica della Garrotxawww.turismegarrotxa.com
Spiagge di massima qualità 2013Riconoscimento concesso dall’Unione Europea a garanzia della qualità delle acque e dei servizi offerti agli utenti delle spiagge.
Porto con la bandiera blu
Cruise Port
Autostrada a pedaggio
Strada statale
Superstrada
Strada con diritto di precedenza
Strada distrettuale
Strada secondaria
In costruzione
Altre strade
Fiume
Treno a cremagliera
Numero di autostrada
Svincolo autostradale
Numero di strada statale
Numero di strada distrettuale
Numero di via distrettuale
Numero sostitutivo
Stazione dei treni TAV
Confine distrettuale
Ferrovia
Via verde
Galleria
AP-7
N-141
C-1141
C-25
C-151
Edizione Patronat de Turisme Costa Brava Girona
Design e produzioneMinimilks
Traduzione e correzioneTraduaction
Stampa
Deposito legale
TestiXavier Carmaniu
FotografiaK. Noppé, P. Sau, M. Geli, P. Planagumà, J. Renart, O. Vall, J. Gallego, Ovunno, J. Roca, A. Tremps, P. Iglesias, M. Puig, A. Selbach, P. Callís, S. Ott, D. Clemence
Immagini cedute da Consorzio Ripollès Desenvolupament, Comune di Santa Pau, Comune di Roses, MAC Ullastret, Comune di Figueres, Fondazione Rafael Masó, Lloret Turisme, Comune di Verges, Comune di Castelló d’Empúries, Museo Memoriale dell'Esilio (MUME), Gruppo Peralada, Temporada Alta. Festival d'Autonno della Catalogna. Girona-Salt
©Salvador Dalí, Fundación Gala – Salvador Dalí. Figueres, 2014