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Dal Bes a UrBes Barbara Baldazzi Catanzaro, 22 ottobre 2014

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Dal Bes a UrBes

Barbara Baldazzi

Catanzaro, 22 ottobre 2014

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Indice

1. Andare oltre al Pil

2. Il progetto Bes

3. Nasce UrBes

4. A che punto siamo – Rapporto UrBes 2014

5. Conclusioni

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Andare oltre il Pil

• La necessità di “andare oltre il Pil” è pienamente riconosciuta anche a livello politico

• Diversi studi sono stati pubblicati sulle misure alternative di felicità, di benessere, di sviluppo sostenibile, di qualità della vita, di progresso sociale, tutti termini strettamente affini e collegati tra loro

• L’attuale crisi ha reso il dibattito su come misurare il progresso di una società o il benessere delle persone e dell’ambiente ancora più pertinente, perché ha individuato i limiti degli attuali paradigmi per valutare la realtà e guidare la formulazione delle politiche

• La politica ha sempre più bisogno di una base informativa forte e legittimata - Un sistema di misurazione multidimensionale è necessario per guidare l’azione politica verso obiettivi ampi che tengano conto della complessità delle condizioni di vita dei cittadini.

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Andare oltre il Pil

Sono state intraprese varie importanti iniziative a livello internazionale:

• l’iniziativa dell’OCSE con il lancio del Global Project (2007);

• l’iniziativa del Presidente francese Sarkozy, con la Commissione sul “Measurement of Economic Performance and Social Progress” (2009);

• la Commissione europea con “GDP and beyond” (agosto 2009);

• il rapporto su “Monitoring economic performance, quality of life and sustainability” richiesto dal Consiglio dei ministri franco-tedesco (2010);

• le iniziative della inglese New Economic Foundation a supporto della iniziativa del governo inglese (novembre 2010).

• nelle Nazioni Unite il dibattito sullo sviluppo è ripreso con la discussione per la revisione dell’Human Development Index (presente dal 1990)

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Andare oltre il Pil

Alcune azioni fondamentali proposte dalla Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi:

• Completare il Pil con indicatori ambientali e sociali• Informazioni quasi in tempo reale a sostegno del processo decisionale• Informazioni più precise su distribuzione e diseguaglianze• Estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali

In questo contesto, nel 2010, l’Istat ha lanciato un’iniziativa congiunta con il CNEL per la misurazione in Italia del Benessere Equo e Sostenibile

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Le tre lettere del BES

Benessere: analisi multidimensionale degli aspetti rilevanti della qualità della vita dei cittadini.

Equo: attenzione alla distribuzione delle determinanti del benessere tra soggetti sociali.

Sostenibile: garanzia dello stesso benessere anche per le generazioni future.

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BES: gli strumenti

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Produrre una serie di indicatori in grado di offrire una visione condivisa di progresso per l'Italia attraverso:

a) Comitato d’indirizzo che ha elaborato una definizione condivisa di progresso attraverso 12 domini;

b) Commissione scientifica che ha selezionato gli indicatori per ogni dominio (132 indicatori in totale);

c) Consultazione pubblica Indagine Multiscopo – l’importanza dei domini del benessere Questionario on-line Blog Incontri regionali

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BES: gli strumenti

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Discussione

Indagine annuale su ciò che conta per il benessere

(24mila famiglie)

Comitato d’indirizzo

12 Domini

Commissione scientifica

132Indicatori

Questionario on-line (2500 persone),

incontri e Blog

Rapporti finali

BES2013 BES2014

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BES: le 12 dimensioni

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Perché UrBes

Declinare a livello locale (provincia, Area Metropolitana, Comune capoluogo?) il Bes

Misurare il bes a livello territoriale integrando le misure valide a livello nazionale con altre rispondenti alle esigenze informative locali

Descrivere l’Italia delle città con una rendicontazione periodica sullo “stato della città”

Promuovere lo sviluppo di esperienze di partecipazione e di democrazia locale consentendo ai cittadini di valutare i risultati dell’azione di governo della città

Processo partecipativo unico nella tradizione della misurazione statistica: sperimentare un metodo di lavoro cooperativo tra Istat e Uffici di statistica del Sistan sul territorio

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Il progetto UrBes

Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile, promossa da Istat e ANCI:

• Lettera del 12 febbraio 2012 del Presidente Istat ai Sindaci dei Comuni delle aree metropolitane e di Roma Capitale

• Fa riferimento alla proposta del Comune di Bologna e di Laboratorio Urbano di creare una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile (UrBes)

• Si configura come una declinazione territoriale del Progetto Bes, incentrata sul ruolo delle città e dei sistemi urbani (altro progetto territoriale è quello del Bes delle Province condotto in collaborazione con Provincia di Pesaro e Urbino e CUSPI)

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Primi passi di UrBes

Ampia adesione dei Sindaci delle città metropolitane.

Ulteriore coinvolgimento di alcuni Comuni capoluogo di provincia ma non di area metropolitana, che hanno manifestato uno specifico interesse

Dopo il varo degli indicatori del Bes (22 giugno 2012), otto Comuni svolgono una ricognizione su quelli disponibili a livello locale (provinciale/comunale)

Dibattito sul livello territoriale possibile e opportuno degli indicatori e sulle strategie per colmare i vuoti informativi

Alcuni Comuni (Bo, Ge, Ve, Mi) attivano processi di consultazione dei cittadini, indirizzati a specifici segmenti della popolazione, dedicati in particolare alla valutazione dei domini più rilevanti per il Bes

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2013: realizzazione del primo Rapporto UrBes

Presentato a Pesaro il 15 giugno 2013

Un numero zero, utile e necessario per:

• innescare una dinamica di incremento della base informativa a livello centrale e locale

• alimentare il dibattito e le iniziative di consultazione

• sperimentare un metodo di lavoro cooperativo tra Istat e Uffici di statistica del Sistan sul territorio

• Hanno partecipato: Torino – Genova – Milano – Brescia – Venezia – Bologna – Firenze – Pesaro e Urbino – Roma – Napoli – Bari – Reggio di Calabria – Palermo – Messina – Cagliari

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Caratteristiche di UrBes 2013

Una prima analisi dei dati sul benessere nelle città e presentazione dei risultati delle consultazioni dei cittadini in quattro città (Bo, Ge, Mi, Ve)

Formato molto agile (solo in formato elettronico) per rendere i messaggi del rapporto Urbes fruibili anche da un pubblico non specializzato

Il nucleo centrale del Rapporto è costituito dai 15 capitoli delle città, nei quali gli Uffici di statistica del comune raccontano il Bes del proprio territorio -> ciascun territorio ha il proprio Rapporto UrBes

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Caratteristiche di UrBes 2013

Filo conduttore delle analisi: il percorso dei territori in direzione degli obiettivi del Bes, i punti di forza e gli spazi di miglioramento che ogni territorio deve affrontare

La base informativa è costituita da un set di indicatori (26 indicatori) comuni a tutte le città forniti dall’Istat, con la possibilità per ciascun ente di aggiungere indicatori locali per approfondire alcuni temi

E’ il Rapporto della rete che Comuni e Città Metropolitane costituiscono in materia di Bes con il supporto dell’Istat

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Workshop - “Idee e progetti per il futuro di Urbes e Smart cities” (CNEL, Roma - 29 nov. 2013)

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Principali temi dibattuti:

• la ricerca di un approccio sempre più specifico da sviluppare per la misurazione del benessere equo e sostenibile nelle città

• le potenzialità di utilizzo a breve, medio e lungo periodo delle informazioni statistiche disponibili a livello centrale e locale, per produrre più indicatori del Bes urbano

le esperienze territoriali per l’utilizzo di Urbes in vari ambiti: a) nei processi di programmazione e valutazione delle politiche urbane;b) nelle iniziative di consultazione, confronto e dibattito con i cittadini; c) nei progetti Smart City in cui sono impegnate molte amministrazioni

comunali.

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Sviluppi per UrBes 2014

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Tra febbraio - marzo 2014 si è avviata la progettazione operativa di un nuovo set di indicatori più articolato per la misurazione del Bes nelle città affidata ad un nucleo misto Istat/Comuni, a cui hanno partecipato gli uffici di statistica di nove Comuni (Palermo, Bologna, Firenze, Brescia, Reggio Emilia, Prato, Perugia, Terni e Cesena)

Valutate numerose proposte portate dai partecipanti, alla luce di due ordini di requisiti:

• idoneità a fornire una misura diretta di miglioramento/peggioramento per aspetti significativi nella qualità della vita delle città;

• fattibilità e accuratezza necessarie per l’utilizzo a fini di comparazione temporale e territoriale.

La rilevazione “Dati ambientali nelle città”, ha portato ad arricchire i domini del Bes su Ambiente, Paesaggio e patrimonio culturale, Qualità dei servizi.

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Sviluppi per UrBes 2014

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Partecipano: Tutte le Città metropolitane - 10 individuate e costituite nelle regioni a statuto ordinario in base alla Legge 7 aprile 2014, n.56 - 4 individuate dalla legislazione regionale in Sicilia e Sardegna

Altri Comuni che hanno già partecipato al primo Rapporto, oppure che hanno manifestato interesse verso il progetto UrBes nei mesi successivi

Laboratorio Urbano, centro di ricerca e documentazione sulle città che ha partecipato fin dagli inizi alla promozione del Progetto UrBes

Altre espressioni associative del mondo dei Comuni

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Sviluppi per UrBes 2014

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Proposta base: 61 indicatori di cui di cui 45 direttamente riferibili agli indicatori nazionali del Bes e 16 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti significativi soprattutto in un’ottica di benessere urbano

Ipotesi allo studio: circa 20 indicatori, difficilmente realizzabili nel breve periodo, ma meritevoli di approfondimento sul piano della fattibilità e/o su quello della pertinenza e rilevanza (ad es: stime ad hoc disaggregate a livello comunale per un indicatore di soddisfazione complessiva per la vita inerente al dominio “Benessere soggettivo”; indicatori comunali di disuguaglianza del reddito sulla base di archivi fiscali ecc..)

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SALUTE ISTRUZIONELAVORO E

CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA

BENESSERE ECONOMICO RELAZIONI SOCIALI POLITICA E ISTITUZIONI

         Partecipazione elettorale

         ASTENSIONISMO ELETT. PER GENERE (N)

Speranza di vita        Rappresentanza femminile

Mortalità infantile Partecipazione scuola infanzia -(N)     Volontari non profit (N) Donne negli organi

decisionali Comuni (N)

Mortalità per incidenteSCOLARITÀ’ SECONDARIA 2° GRADO (N)

Occupazione Reddito disponibile Organizzazioni non profit (N) Età rappresentanza

Mortalità per tumore Competenza alfabetica Mancata partecipaz. lav. Qualità abitazione (N) IST. NON PROFIT SPORTIVE (N)

Età media organi decisionali Comuni (N)

Mortalità malattie croniche Competenze numerica  Infortuni mortali Individui in famiglie

senza occupati (N) Cooperative sociali (N) Lunghezza procedimenti civili (N)

Omicidi  BIBLIOTECHE PUBBLICHE(N)

DISPERSIONE ACQUA POTABILE (N) Brevetti Servizi infanzia

Furti in abitazione (N)   Musei (N) Qualità acque costiere(N)

Specializzazione produttiva (N) Rifuti in discarica (N)

Borseggi (N)   UTENTI BIBLIOTECHE (N) Qualità aria urbana Uso di internet (N) Racc differenz rifiuti

Rapine (N)   VISITATORI MUSEI (N) Verde urbano   Tempo mobilità (N)

INCIDENTI STRADALI (N)  Urbanizzazione aree vincolate (N)

Aree naturali protette (N)  

Trasporto pubblico locale (N)

VITTIME PEDONI (N)  Urbanizzazione spazio rurale (N) ORTI URBANI (N)   PISTE CICLABILI (N)

   Erorsione spazio rurale da abbandono (N)

TELERISCALDAMENTO (N)   AREE PEDONALI (N)

    Verde storico INQUINAMENTO ACUST. (N)   INFOMOBILITÀ (N)

    Tessuto urbano storico QUALITÀ PARCO VEICOLARE (N)

SICUREZZA BENESSERE SOGGETTIVO

PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE

AMBIENTE RICERCA E INNOVAZIONE QUALITA’ DEI SERVIZI

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Conclusioni

Per il Rapporto UrBes 2014 si realizzeranno una serie di avanzamenti per quanto riguarda:

• la capacità informativa sul Bes nelle città, attraverso il nuovo set di indicatori

• il rafforzamento della rete dei Comuni aderenti al Progetto

• la connessione con gli strumenti e i progetti delle politiche urbane

• l’attivazione degli ulteriori percorsi di ricerca sulla misurazione del benessere urbano e la relazione con le policy…..

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Conclusioni

…. nell’ottica di fare di UrBes uno strumento cardine del funzionamento delle istituzioni territoriali

UrBes come:

• quadro statistico descrittivo delle condizioni socio-economiche del territorio,

• supporto della pianificazione strategica e gestionale dei governi locali,

• strumento di valutazione dei risultati delle azioni di governo

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Grazie per l’attenzione

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