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dal millenovecentoquarantotto 2011-12 VADEMECUM www.uisp.it

dal millenovecentoquarantotto - UISP Nazionale · Cannavò, Daniela Conti, Massimo Davi, Bruno Di Monte, Tommaso Dorati, Ivano ... Giorgetti Roma Si ringraziano i dirigenti e i collaborato-ri

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L’Uisp e lo sportpertutti

Il vademecum Uisp 2011-12 è stato chiuso in tipografia il giorno 30 luglio 2011.La pubblicazione è stata curata dall’Area risorse e sviluppo Uisp e dall’Ufficio comu-nicazione e stampa Uisp.

Uisp - Sede nazionaleLargo Nino Franchellucci 7300155 Roma tel. 06 439841fax 06 43984320 www.uisp.it [email protected]

La redazione dei testi è stata curata da: Santi Cannavò, Daniela Conti, Massimo Davi, Bruno Di Monte, Tommaso Dorati, Ivano Maiorella, Alessandro Mastacchi, Antonio Mussino, Tiziano Pesce, Daniela Rossi, Massimo Tossini

Coordinamento editoriale:Ivano Maiorella

Segreteria di redazione:Monica Tanturli

Hanno collaborato:Laura Vennucci, Teresa Giacobbi, Eros Mattioli, Paola Palombo

Composizione:[email protected]

Stampa:Giorgetti Roma

Si ringraziano i dirigenti e i collaborato-ri dei Comitati Uisp, delle Leghe, delle Aree e dei Coordina menti nazionali che hanno contribuito alla realizzazione del Vade mecum Uisp 2011-12.

Fotografie: Archivio nazionale Uisp, Antonio Marcello (Shoot4change).

La pubblicazione è stata realizzata in collaborazionecon SE Sport EuropaMarketing:Patrizia Minocchi

Uisp, la nostra associazioneTutti nello sport, per la riforma, il diritto alla salute, stili di vita attivi pag. 5Più relazioni ed emozioni per innovare le attività Uisp “ 7Il logo Uisp: identità visiva e immagine “ 11La questione etica “ 13Il valore sociale dello sport “ 14Uisp: una storia importante “ 15I numeri dell’Uisp e dello sportpertutti “ 17Relazioni internazionali “ 19Le grandi manifestazioni nazionali Uisp del 2012 “ 20Sport e non solo: progetti e campagne Uisp “ 23Organismi istituzionali Uisp “ 46Aree, Dipartimenti e Settori nazionali Uisp “ 47La partecipazione nazionale Uisp in reti interassociative ed enti “ 48Sede nazionale, Comitati regionali e territoriali “ 49Leghe, Aree e Coordinamenti nazionali “ 55Lo statuto nazionale Uisp “ 59

I riconoscimenti istituzionali dell’Uisp Delibera del Coni “ 66Ministero dell’interno “ 67Ministero dell’istruzione, università e ricerca “ 68Ministero del lavoro e politiche sociali “ 69Ministero della giustizia (DAP) “ 71Ministero della giustizia (DGM) “ 72Ministero della salute “ 73Ente accreditato Servizio civile “ 73Ministero dell’ambiente “ 74Associazione Nazionale Comuni Italiani “ 75

Guida praticaPresentazione “ 76L’associazione sportiva dilettantistica “ 77Le associazioni sportive e il fisco “ 84La società sportiva dilettantistica “ 91Rapporti di lavoro “ 93Legge sulla Privacy “ 99Attività spettacolistiche “ 101Tutela sanitaria “ 104

Servizi ai sociI vantaggi per i soci Uisp “ 106 La polizza assicurativa Uisp 2011-12 “ 107

L’Uisp e losportpertuttipagg. 5-75

La missione e i progetti dell’Uisp illustrati attraverso una serie di documenti e schede utili a meglio definire il ruolo dello sportpertutti all’interno della società italiana

Guida praticapagg. 76-105

Un utile strumento di

lavoro per le società

sportive

e un supporto

per orientarsi

tra le numerose

normative che

regolano il settore non

profit

Tesseramento,servizi ai soci, pagg. 106-130

La tessera Uisp 2011-12 garantisce ai soci l’opportunità di fare sport, un’adeguata copertura assicurativa e la possibilità di accedere ad una serie di servizi convenzionati

Supplemento al n. 2 di UISPRESS, marzo-dicembre 2010 - Direttore responsabile: Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Roma 109 del 21/03/1983 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 – DCB Roma.

Indice

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TUTTI NELLO SPORT:L’Uisp e lo sportpertutti

Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp

L’Uisp ha una priorità chiara: ren-dere concreto il diritto allo sport, rendere accessibile la

pratica, contribuire a tenere aperti gli impianti pubblici e basse le quote di iscrizione. Un forte sostegno a prose-guire su questa strada ci viene dalle adesioni alla nostra associazione, in continua crescita nonostante la crisi. L’Uisp si conferma la più grande realtà italiana di associazionismo sportivo, con un milione e duecentocinquanta-mila tesserati e 17.500 società sportive affiliate. Questa è la sfida: rilanciare l’associazionismo sportivo e difendere il ruolo delle società sportive, attac-cate da un’occhiuta burocrazia, vessa-te da una cronica mancanza di fondi. Proprio le società sportive sono il gran-de valore dal quale ripartire, presidio di legalità per il territorio, avamposto di socialità e di relazioni. Dove c’è una società sportiva c’è vita e c’è futuro.

Ma, qual è la chiave per il futuro? Vogliamo ria-prire il dibattito, fermo da anni, sullo sviluppo dello sport italiano. Oggi le Regioni possono rap-presentare il baricen-tro per ridisegnare un nuovo sistema sportivo, attento allo sportpertut-ti e al ruolo che posso-no svolgere i vari attori sportivi, come ad esem-pio il Coni, le Federazioni, gli Enti di promozione, la scuola. La riforma passa attraverso nuove politiche pubbliche per lo sport e il protagonismo delle Regioni, alle quali la Costituzione assegna un com-pito centrale. Le leggi regionali dello sport sono il fatto nuovo che attraver-sa il sistema sportivo. L’Uisp propone di ripartire da lì. Il problema è che l’Uisp, da sola, non basta. C’è bisogno di una rivoluzione culturale e politi-ca in grado di coinvolgere in azioni pubbliche e impegni precisi i soggetti istituzionali, dal governo nazionale alle amministrazioni locali. La cultura del movimento deve diventare cultura del vivere quotidiano.

C’è un paese in movimento, lo sport sociale e per tutti fa parte di questa nuova domanda sociale di partecipa-zione e di democrazia. E’ naturale che sia così. Nelle bandiere dell’Uisp c’è scritto: diritti, ambiente, solidarietà, salute, inclusione. Per questo motivo abbiamo scelto lo sport come terre-no privilegiato del nostro impegno associativo, dal 1948 ad oggi. Perché qui abbiamo incontrato la voce di chi reclama il diritto alla vita e il diritto a vedere gli interessi generali prevalere su quelli privati. Questo è il nostro campo.

Guardate l’immagine della nuova tessera associativa 2011-12: grandi finestre che si aprono

sulla società attraverso lo spor-tpertutti ,

attraverso l’Uisp. Dentro ci vedrete la gioia e i colo-ri delle nostre attività unite al valore sociale del gioco sportivo, in un conte-sto diverso, come può esserlo quello di un campo profughi palestinese.

L’Uisp interpreta diverse culture che convivono all’interno del proprio perimetro associativo:

quella sportiva, quella associativa, quella politica. Questa è l’unitarietà di valori alla quale teniamo e spiega perché l’Uisp-sportpertutti è per l’uso consapevole dell’acqua e per lo sport pulito, per la solidarietà internazionale e per il diritto a stili di vita attivi e sani, per tutti i cittadini e a tutte le età.

Campagne e progetti che abbiamo lanciato in questi mesi e sui quali con-tinueremo ad insistere. Quella appena iniziata è per l’Uisp una nuova stagione di impegno per la riforma dello sport. L’Unione Europea ha assunto ufficialmente lo sport come una delle proprie competenze e lo con-sidera un importante fattore di coesio-ne sociale. E l’Italia che fa? Il governo non pensa allo sviluppo della pratica motoria e sportiva, anzi taglia le risorse per le politiche sociali agli enti locali. La crisi mette a nudo i limiti di un siste-ma sportivo che si sta ripiegando su se stesso. Il numero dei praticanti non cresce più, soprattutto tra i giovani. La percentuale dei sedentari è alta, c’è un

arretramento dello sport sul ter-reno culturale, educativo e sco-lastico. Se vogliamo competere con gli altri paesi servono nuove direttrici di sviluppo, nuovi inve-stimenti, nuovi scenari. Lo sport è un’indicatore di benessere e di civiltà: servono politiche in grado di svilupparne tutte le potenzialità. Il nostro paese e la politica si nascondono di fronte a queste responsabilità.

In questi anni ho tocca-to con mano la vivacità e l’entusiasmo dei nostri

dirigenti e volontari Uisp, degli educatori, dei tecnici

e dei praticanti. Lo sport italiano di alto livello, a cominciare dal calcio, sta attraversando un periodo di scarsa credibilità. Lo sport sociale e per tutti è in controtendenza: contribuisce a dare significato autentico ai valori sportivi, alla festa, all’amicizia e non all’ago-nismo fine a se stesso. Ringrazio le nostre Leghe e Aree, i nostri Comitati regionali e territoriali, le nostre società sportive per ciò che fanno: senza di loro il mondo sportivo e il nostro paese sarebbero più poveri.

TUTTI NELLO SPORT: per la riforma, il diritto alla salute, stili di vita attivi

i --i, attraverso l’Uisp.

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L’Uisp e lo sportpertutti

L’Uisp riflette sul complesso della pratica sportiva in Italia, sulle tendenze in atto, sulla sua

proposta associativa fatta di attività motorie e sportive. Una riflessione che attraversa i gruppi dirigenti ai vari livelli territoriali, insieme a quelli delle Leghe e Aree Uisp. Le parole chiave che orientano il lavoro dell’Uisp, ed in particolare del Settore nazionale attività, sulla strada dell’innovazione delle attività sono: conoscenza, spe-rimentazione, dialogo. I dati statistici e gli indicatori sociali da tempo ci disegnano una mutazione profonda della domanda di pratica sportiva e motoria. Fenomeni colle-gati ad un allargamento della pratica di cui l’Uisp è stata, negli anni, susci-tatrice e interprete. In estrema sintesi, le mutazioni in atto possono restrin-gersi in questi ambiti: distribuzione, motivazione, funzione. L’Uisp, nel suo complesso, deve saper fare i conti con questa realtà in evoluzione.Distribuzione. E’ invalsa una diversa geografia della pratica motoria e spor-tiva; c’è un cambiamento forte della

gerarchia disciplinare e dell’anagrafe nella pratica sportiva e motoria della popolazione italiana. Ci sono terreni in contrazione, altri in espansione, in molti dei quali l’Uisp non è anco-ra riuscita a costruire una presenza associativa stabile. Ovvero: aumenta complessivamente la pratica motoria e sportiva, aumenta la pratica al fem-minile, si polarizza nella prima infan-zia e nell’età adulta, si indebolisce ulteriormente nella fascia adolescen-ziale, aumenta la analfabetizzazione motoria e l’abbandono precoce, per la prima volta al primo posto tro-viamo quel blocco di discipline che vanno sotto il nome di ginnastiche aerobiche, fitness …

Motivazione. Si rafforzano gli ele-menti relazionali ed emozionali. Non basta più che lo sport faccia bene alla salute e ci permetta di evadere. Deve darci emozioni, anche forti – basta pensare al successo degli sport cosiddetti di avventura, sino a quelli estremi – e non deve chiudersi nel solipsismo, nel “ghetto” della com-

petizione, ma deve essere occasione di interazione con gli ambienti, di conoscenza e di relazione con gli altri. È una pratica che vuole sconfinare decisamente nella società civile, non rimanerne un corpo separato.

Funzione. Da “corpo macchina” a “corpo espressivo”, dall’oggettività alla soggettività. L’uso del corpo deve avere un significato, anzi più signifi-cati. Se è sofferenza deve essere ben ripagata. Lo sport concorre a valo-rizzare una dimensione edonistica, donare benessere e piacere. Deve permettere di esprimersi a 360 gradi, in maniera plurisensoriale, scoprire e liberare le potenzialità, valorizzare le abilità, realizzare le aspirazioni, essere flessibile e divertente.

Una parte dello sport, quindi, si “democratizza”, si pluralizza, si personalizza. È una pratica che

si avvicina molto alla nostra conce-zione dello sportpertutti, si modella sulla persona, non soltanto per fina-lità salutisticche. Si personalizzano i

Più relazioni ed emozioni per innovare le attività UispPiù relazioni ed emozioni per innovare le attività UispLe tendenze dello sport e le nuove proposte associative dell’Uisp

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modi e i tempi. Ma attenzione: la nostra elaborazione dello sportper-tutti è spesso molto più avanzata della nostra realtà, che a volte ha assorbito troppo poco questa rivolu-zione concettuale. Queste sono alcu-ne tendenze in atto:

- Diminuisce la monosportività e aumenta lo zapping disciplinare: la domanda, sempre più spesso, mette al centro non più la disciplina spor-tiva vera e propria ma aspetti che possono apparire di contesto, come ambienti e sensazioni. Le discipline stesse si ibridano e si combinano. Pensiamo, ad esempio, a che cosa si è prodotto dalla derivazione di alcune discipline classiche, come cal-cio, pallavolo, pallacanestro, rugby, hokey, ecc…

- Cambiano i luoghi dello sport che si “delocalizzano”. C’è uno sconfina-mento rispetto ai luoghi canonici, vengono invasi gli ambienti naturali (pensiamo a tutta la nuova attività en plein air, fuori pista…) e quelli urbani (pensiamo al parkour, con tutta la sua carica di contestazione sociale e culturale contro scelte architettoni-che dozzinali e barriere urbanistiche costrittive).

- La tecnologia assume un ruolo sempre più importante, non solo per la prestazione agonistica. Interviene per amplificare le emozioni e la plu-ralità dell’evasione. Basta guardare a quegli sport che sovvertono le leggi della gravità, come gli sport della glisse e ai propri princìpi guida: destabilizzazione, istintività, azione vissuta. Sburocratizzando la presta-zione, valorizzando la sensibilità arti-stica, contrapponendo l’estetica del gesto alla tecnica fine a se stessa.

- Convivono gli estremi: lo speed e lo slow. La cultura adrenalinica dell’accelerazione e quella del ral-lentamento del vivere, inventandosi una propria economia temporale, rifuggendo i tempi imposti dal mec-canismo produzione-consumo. In entrambi i modelli c’è un rifiuto dei ritmi imposti, etero-determinati.

Ognuno a modo suo vuole gustarsi l’esistenza, fino a manifestare una controcultura, che soprattutto nei giovani si radicalizza nell’antago-nismo e nelle espressioni corporee alternative (break e forme di danza in continua evoluzione per sfuggi-re alla omologazione e non essere fagocitate dal sistema, dal mercato; manifestazioni ricche di simboli, a volte rabbiosi, dall’idioma criptato, consegnando ad un linguaggio del corpo il proprio disagio, la propria appartenenza o non-appartenen-za, la body art). La pratica sportiva diventa un tutt’uno con la propria ideologia, il distintivo di una propria identità. Pensiamo a quanto queste tendenze siano lontane dalla moda-lità gerarchico-sportiva e irrigimen-tata. Che ne rappresenta l’esatto opposto.

Cambia il modello organizzativo, aumenta la fruizione libera, autoge-stita. Come possiamo valutare que-sto nuovo scenario? Segnaliamo alcuni elementi ai quali guardare con ottimismo:- si tratta di una fenomenologia libe-ratoria;- cresce il protagonismo, l’autorea-lizzazione;- si allarga la pratica motoria, la cura di sé;- spesso si accompagna ad una posi-tiva socialità.

Segnaliamo alcuni potenziali rischi:- queste mutazioni avvengono in uno stato brado, non assistito, non sostenuto, un “fai da te” talora rischioso (pensiamo alla “cyber pale-stra”, all’home fitness on-line).- il mercato si appropria con veloci-tà di tutto ciò che significa consu-mo, senza preoccuparsi della qua-lità. Privilegia il profitto, promuove mode, spesso con involucri invitanti ma con contenuti deludenti.- complessivamente si tratta di un fenomeno non solo passeggero e di costume, ma di un vero e proprio fenomeno sociale, dove non emer-gono solo neologismi sportivi, ma cambiano i significati. Questo tipo di trasformazione inciderà sempre di più anche sullo sport tradizionale. C’è un orizzonte di nuove opportunità.

E l’Uisp? Dobbiamo saper osser-vare, capire, interagire. Costruire una nostra proposta associativa

mediando tra una domanda frutto di una evoluzione culturale e di costu-me e la qualità, la nostra filosofia dello sport, della pratica motoria, dell’uso del corpo, proponendo le nostre didattiche e le nostre meto-dologie.

Alcune proposte di lavoro:- dobbiamo dotarci di nuovi stru-menti che tengano conto di moda-lità diverse, come ad esempio un tesseramento più flessibile e più accessibile e, allo stesso tempo, ser-vizi più adeguati, pacchetti costruiti sulla domanda;- dobbiamo provare a modificare le nostre modalità organizzative. Possiamo pensare ad aggregatori nuovi e più plastici e a sperimen-tare modalità di varie forme, come macroaree o macrocoordinamenti. Questo non deve significare la sop-pressione o il ridimensionamento delle necessità disciplinari, ma favo-rire le contaminazioni, le sinergie, il dialogo tra il livello orizzontale e quello verticale dell’associazione. Occorre aumentare le sensibilità e dare vita a sintesi superiori;- le vecchie attività e le ”nuove” non sono in conflitto, né estranee le une alle altre, né tantomeno in competi-zione. Possono convivere e favorirsi reciprocamente. Facciamo l’esempio della Lega giochi e sport tradizionali Uisp, che rappresenta una sperimen-tazione in essere, un laboratorio in movimento, mille occasioni trasver-sali di contaminazione tra attività diverse. L’Uisp nel suo complesso è

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L’Uisp e lo sportpertutti

incubatrice di nuove attività inclusi-ve e di sperimentazione nelle leghe o nei territoriali (alcuni esempi: Easy volley, Hitball, Touch rugby, Floor ball, l’attività circense e la giocoleria, i giochi etnici, il Judo adattato, Matti per il calcio, il progetto Sub-normali della Lega Attività subacquee, il Festival di Schio del Freestyle art/attività di tendenza, lo sport nelle car-ceri, Cavalgiocare, Acquaria, Beach games …..). Si tratta spesso di espe-rienze diffuse a macchia di leopardo, che stentano a fare sistema. Si rende necessario un momento di riflessio-ne nazionale per farle emergere, per valorizzarle e farne una leva per pun-tare ad una rete vera e propria.

Nel corso degli anni, il model-lo organizzativo Uisp si è con-formato grosso modo a quel-

lo delle federazioni e del Coni, pur criticandone finalità e impostazione culturale.Per questo non possiamo di colpo astrarci da questa realtà storica ma dobbiamo provare a innovarla secon-do mutate esigenze sociali e sportive. Questa è la nostra natura, da sem-pre: cogliere il nuovo che emerge, trasformarlo in pratica associativa e influenzare il sistema sportivo. La nostra forza non è solo in rapporto all’attività che organizziamo e ai ser-vizi che eroghiamo, ma è soprattutto la nostra identità, fatta di coerenza e qualità. Ci siamo dati un Codice etico delle attività che è importante applicare perché unito ad una sempre maggio-re qualità della formazione dei nostri educatori Uisp costituisce il tratto distintivo della nostra offerta associa-tiva, rispetto a quella di altre agenzie sportive. Vogliamo che i cittadini ci riconoscano per quello che siamo, con i nostri valori e le nostre proposte sportive.

Un’altra esperienza che dobbia-mo continuare ed allargare è l’Al-ta Formazione promossa con-giuntamente dai settori naziona-li Uisp Formazione/Educazione/Innovazione (Fei). Non si tratta soltanto di un riferimento per l’ap-profondimento, ma di un’occasio-ne di reclutamento e messa in rete di disponibilità e di competenze. È un crocevia dei nodi di produzione culturale e anche delle eccellenze della nostra associazione. Dobbiamo produrre nuove sinergie e modalità organizzative che favoriscano scam-bi di informazioni, maggiori intese e una banca dati che favorica l’intera-

zione tra vari Settori dell’associazio-ne, ma soprattutto tra le Leghe/Aree e i livelli locali, regionali e territoriali.

L’obiettivo è comune per tutti i livelli associativi: aumentare la nostra capa-cità di ascolto delle tendenze in atto. Dobbiamo superare separatezze e autoreferenzialità, puntando a rico-noscere le titolarità e le competenze a partire dalle caratteristiche delle attività e dei territori. Lo sviluppo delle attività e delle discipline va sostenuto, perché è sviluppo dell’as-sociazione. Anche per le nostre Leghe e Aree, si aprono nuove opportunità. Si dilatano i confini dell’età della pra-tica, ma questo pone la necessità di un adeguamento regolamentare e metodologico. La stessa metamorfosi delle discipline cambia i prerequisiti.C’è un terreno di opportunità e di lavoro che va sollecitato, incenti-vato e monitorato, all’interno di un quadro di coerenza associativa. La stessa crisi economica può produrre opportunità. Vanno premiate l’inno-vazione e la qualità della proposta tecnica, formativa, organizzativa ed associativa e va penalizzata l’inerzia, vanno combattute le spinte centrifu-ghe rispetto all’unità e alla coerenza associativa.

Il massimo sviluppo di questi anni è stato nel campo della salute e dell’estetica, del fitness e del

benessere. In questo ambito scon-tiamo una forte concorrenza del pri-vato, efficiente e spregiudicato. Ma anche l’Uisp ha molte carte da gioca-re a cominciare dall’interdisciplinarie-tà che ci può permettere di confron-tarci con la nuova generazione del fitness ibrido, proposto con grandi mezzi pubblicitari ma caratterizzato dal basso profilo tecnico. Ben Essere

e Fitness pulito possono essere le nostre proposte in grado di aggrega-re trasversalmente l’Area Discipline Orientali, la Lega Ginnastiche, UISPGrandeEtà, Acquaria, il Settore formazione, le Politiche educative, tante competenze individuali.

Molte delle esperienze che abbiamo fatto in particolare in questi ultimi anni e le iniziative

del gruppo Fei, ci hanno portato a trovare una forte sintonia con l’elabo-razione del progetto Indysciplinati. Registriamo una debolezza della pro-posta sportiva verso la fascia “adole-scenziale”. Nostra come di altri, anche se spesso è proprio in questa zona che si collocano molte nuove attività, quelle di tendenza, il freestyle, il post-moderno. Nel seminario nazionale “In e Young” (Pesaro, primavera 2011) ci siamo confrontati con giovani, volon-tari e dirigenti Uisp, fruitori delle nostre attività o anche esterni, sulle nuove tendenze dell’attività sportiva, moto-ria, di espressione corporea. In questi ambiti cambiano gli attori, gli spazi, le modalità e che questo comporta la sintonizzazione con diverse sensibilità e finalità; in parte cambia l’orizzonte associativo e culturale. Il tema che si pone ora è quello di come continuare a mantenere queste relazioni, di ampliar-le e di riflettere intorno a queste atti-vità, alcune già intercettate da nostre articolazioni associative.Anche il nesso che c’è tra giovani e rete va approfondito senza pre-giudizi: siamo di fronte ad un bino-mio dalle enormi potenzialità, anche associative. Attraverso la rete, i gio-vani producono (autoproducono) la loro “cultura”, costruiscono e man-tengono le loro relazioni.Altro dato che si presenta con forza alla nostra attenzione è quello dell’in-

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L’Uisp e lo sportpertutti

tercultura. Stiamo parlando di attivi-tà condizionate dai fenomeni della contemporaneità, che spesso coinci-dono con uno stile di vita. Tematiche che hanno il valore aggiunto dello sport praticato, di “un’arte motoria” vissuta contro un sistema mediati-co che propone sempre e soltanto spettacolo sportivo, spacciandolo per sport. Senza alcuna attenzione alla valenza educativa, disegnato fedelmente attorno al modello cam-pionistico e spettacolare che prima seduce, poi seleziona e specializ-za, infine respinge ai margini della pratica. Quel che resta è ben poco: qualche sporadica esperienza vissu-ta con scarso entusiasmo, un’ade-sione a distanza più da tifosi che da praticanti. Ma anche in questa zona di marginalità, di non ufficialità, si schiudono segni di vitalità: c’è chi corre, chi cammina, chi salta e chi gioca… c’è la fantasia. Il cittadino si organizza individualmente, in particolare i giovani in gruppi, spes-so in un rapporto semi-conflittuale con il sistema tradizionale, cercando una propria identità, differenzian-dosi, tentando di muoversi fuori dal sistema, anche se spesso è solo una illusione.

La domanda da porsi é: come può l’Uisp essere interlocutore di questo orizzonte sociale in

continua trasformazione? Proviamo a costruire la risposta tutti insieme, fuori da ogni disegno predefinito, da ogni recinto disciplinare. Non c’è un “loro” e un “noi”: se tutti insieme siamo interessati alla stessa attività, ad esempio il parkour, diventiamo automaticamente creatori indipen-denti di nuove attività motorie e sportive. Indipendenti come la musi-ca non commerciale (indie) che fio-

risce al di fuori del circuito delle grandi major: musica che è autentica espressione della cultura giovani-le. Sono indipendenti, liberi, senza riferimento ad alcuna pratica disci-plinare come tutti quei cittadini di ogni età e condizione che frequen-tano il territorio ‘usando’ il corpo, a piedi, in bicicletta, su uno skate o su una tavola da surf o snow. Sono un nuovo popolo che pensa, crea e si muove: gli indisciplinati, appunto. Non seguono canoni disciplina-ri eppure sono disciplinatissimi, cioè cittadini consapevoli, uomini e donne impegnati in una battaglia di cittadinanza che pone al centro dell’azione la qualità della vita. Un concetto-contenitore dalla valenza sociale dirompente, straordinaria, politica a tutto tondo. Una quali-tà della vita declinata non secondo modelli di produzione e consumo ma, al contrario, secondo criteri di sostenibilità ambientale e qualità relazionale. Sono cittadini che per-seguono l’estetica di una città che

restituisca ai suoi abitanti la propria storia, le strade, le piazze. Sono citta-dini che attribuiscono grande valore ai rapporti sociali, alla libertà del tempo e degli spazi, alla sicurezza, alla solidarietà, all’autonomia, alla bellezza, alla convivialità. Che respin-gono la solitudine.

Per noi dell’Uisp, questa è una sfida organizzativa, culturale, politica. Che richiede elasticità,

fantasia, capacità di elaborazione, di affrontare il rischio. Che esula dagli schemi consueti, noti, rassicuranti. Che promette, a chi sarà capace di interloquire, di raccoglierla, di esplo-rare nuovi territori. Un luogo tra-sversale, una dimensione che acco-glie tutte le espressioni motorie non strutturate, non convenzionali, non governate da norme, tempi, luoghi predeterminati. Uno spazio che si propone di facilitare queste espres-sioni; di studiarle, scambiarle, rendere loro riconoscimento del ruolo socia-le-comunicativo-espressivo del quale sono portatrici. Questa è la nuova frontiera del lavoro sull’innovazione delle attività Uisp: consiste nell’offrire opportunità, sfondo, matrice, appog-gio, adottando modalità comunica-tive centrate sulla rete, sulla velocità delle relazioni, sollecitando le opinio-ni di tutti. Lo strumento principale è allora un sito (www.indysciplinati.it) compreso nella famiglia del progetto Uisp in internet, un sito che funga da raccordo, da collante. Si dovranno offrire spazi materia-li, occasioni esperienziali, studio a più voci delle pratiche. Costruendo opportunità/contaminazioni, favo-rendo innovazioni. I soggetti di quest’area sono i più vari, non sol-tanto i giovani, con molti collega-menti con esperienze internazionali.

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Questo è un prototipo possibile, nuovo, e tanti altri piccoli o grandi elementi di novità devono combinarsi con il nostro DNA. L’Uisp è tante cose insieme, alcune più collaudate altre più sperimentali: tenere insieme questo perimetro è la nostra forza, il collante sono i valori e l’identità di un’asso-ciazione davvero nazionale, capace di progettare e muoversi insieme. Con il coraggio di rinnovarsi, di avere una prospettiva larga, di spostare in avanti la nostra vision e fare un lungo salto, laddove nessuno è mai arrivato.

(Sintesi redazionale dei documenti e della discussione del Consiglio nazio-nale Uisp tenuto a Firenze il 30 aprile 2011)

Il logo Uisp: identità visiva e immagineP

ubblichiamo stralci dal Regolamento di Identità visiva Uisp, per l’utilizzo del logo.

L’identità di un soggetto viene solita-mente intesa come il complesso dei dati personali caratteristici e fonda-mentali che consentono l’individua-zione di un soggetto.

L’obiettivo è quello di mettere in atto una strategia condivisa del suo utilizzo basata sull’omogeneità, sulla semplificazione e sull’immediatezza, che lo renda riconoscibile ai propri soci, a tutti i praticanti, ai volontari, alle istituzioni, alle aziende, a tutti gli attori del mondo sportivo e del terzo settore.

Questo è il marchio ufficiale dell’Uisp

Questo è il marchio ufficiale Uisp, personalizzato a livello regionale

Regionale Emilia Romagna

Lega ciclismo - Piemone

Questo è il marchio ufficiale Uisp, personalizzato a livello territoriale

Comitato di Genova

Questo è il marchio ufficiale Uisp delle Leghe, Aree e Coordinamenti

nazionali

Lega calcio

IL LOGO UISPTutti coloro che richiedono il Marchio e/o gli altri elementi dell’identità visiva sono obbligati ad osservare le regole per la loro corretta applicazione. Il Marchio e gli altri elementi dell’identità visiva possono essere utilizzati esclusivamen-te nei termini e nei modi illustrati nel Regolamento.

A - Colori socialiIl colore sociale di riproduzione del logo Uisp è il verde (pantone numero 356).

B- I caratteri tipografici istituzionaliPer l’identità visiva dell’Uisp, sono stati individuati due caratteri tipografici istitu-zionali, ognuno dei quali con una precisa funzione.Il carattere istituzionale principale è il FUTURA EXTRA BOLD maiuscolo con il quale è composta la scritta “UISP”. Viene utilizzato su tutto il materiale di stampa e nei diversi strumenti di comunicazione su cui vengono applicati gli elementi dell’identità visiva dell’Uisp

e che costituiscono solitamente oggetto d’intervento nel progetto dell’immagine coordinata. Il carattere secondario è il RotisSemiSans Bold minuscolo, con il quale è composta scritta “sportpertutti” (parola unica). Con lo stesso carattere è scritta, ove necessario, la terza riga che specifica il Comitato regionale, territoriale o Lega, Area e Coordinamento. Esso è da considerare anche per la composizione dei nomi dei Comitati regionali e territoriali, oltre che per le Leghe, Aree e Coordinamenti. Non deve essere mai utilizzato come carattere alternativo a quello principale. I soci collettivi affiliati, se regolarmente autorizzati dai Comitati competenti, possono utilizzare esclusivamente per contraddistinguere la propria attività associativa nell’ambito della UISP, i marchi e la denominazione accompagnandoli obbligatoriamente con la dicitura “AFFILIATO” che va aggiunta nella parte superiore del logo del relativo Comitato di appartenenza.

AFFILIATO:

Nei casi in cui soggetti terzi abbiano la necessità di citare la partnership Uisp, di norma, devono utilizzare la dizione “in collaborazione con” e chiedere l’autoriz-zazione ai rispettivi Comitati di riferimen-to territoriale, regionale e nazionale.

In collaborazione con:

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La questione eticaL’Uisp e lo sportpertutti

L’ organizzazione, la promozione e lo sviluppo delle attività non possono prescindere da parametri di qualità e da un senso etico che guidi i nostri com-

portamenti e le nostre scelte.Sia l’offerta del servizio che la realizzazione d’iniziative, devono contemplare il rispetto di soglie di qualità orga-nizzativa e di competenza degli operatori, ad un costo equo. Occorre quindi affrontare contenuti, comportamen-ti, valori educativi, valori relazionali anche in chiave etica. Le nostre attività debbono connotarsi rispetto a valori etici identificativi (sport di cittadinanza, diritti, ambiente e solidarietà) che segnino chiaramente il nostro posiziona-mento culturale ed associativo.Etica, dunque, come comportamento che esprime valo-ri in tutti gli ambiti relazionali in cui prende corpo e si modella una qualsiasi nostra proposta associativa. Diverse campagne Uisp sono andate in questa direzione (sullo stile di “Siamo sportivi, giochiamo pulito” tanto per capirci). Sono state iniziative e progetti che hanno contribuito alla costruzione di una nostra immagine verso l’esterno, oltre che ad avviare il percorso verso la consape-volezza dei comportamenti interni alla Uisp stessa.In sintesi un’etica “delle e nelle” attività motorie e sporti-ve, significa metterci dalla parte del cittadino praticante o potenzialmente tale, impegnandoci a realizzare un proposta per chiunque, per creare le condizioni affinché ogni espressione e manifestazione di una disciplina o più genericamente di una attività motoria garantisca questo diritto.Una etica che sia strumento che concorra alla salute, allo sviluppo formativo, alla realizzazione della persona, alla sostenibilità, per un miglioramento della qualità della vita e della qualità del contesto sociale.

In questa chiave è utile dunque affermare che:

vanno perseguiti e favoriti gli apprendimenti delle capacità motorie e lo sviluppo delle prestazioni nel rispetto dell’equilibrio della persona, del primato della salute e dei valori educativi;

i regolamenti delle competizioni devono privilegiare la salvaguardia dell’incolumità dell’atleta, esaltare i valori associativi del confronto, modulati in maniera da non discriminare od escludere nessuno;

l’organizzazione delle attività deve promuovere com-portamenti orientati allo sport sostenibile, in un positi-vo rapporto con gli “ambienti”;

le attività devono essere occasioni di socialità e di integrazione di ogni forma di diversità o diversa abilità;

la formazione dei bambini si costruisce attraverso per-corsi ludico-motori definiti coerentemente ad un’idea dello sviluppo compatibile con l’identità e i tempi di crescita, sfuggendo a specializzazioni precoci, privile-giando uno sviluppo completo;

al centro delle nostre attività vi è il cittadino. Lo sport, l’attività motoria sono un suo diritto e dobbiamo fare nostro l’impegno per la conquista della realizzazione di questo diritto: ambiti ove esprimere una pratica a pro-pria misura, partecipando ai processi democratici e for-mativi, in libertà, secondo la propria vocazione e scelta, combattendo, quindi, ogni vincolo, condizionamento strumentale e orientamento indotto o mistificato;

l’attività di formazione deve essere coerente. L’azione educativa presente nelle nostre più varie attività, deve essere contemporanea e manifestarsi a tutti i livelli ed in tutte le tipologie di rapporti che caratterizzano la Uisp.

Lo “sport non è neutrale” e nel nostro interpretare questa idea di pratica motoria, possiamo e dobbiamo esprimere una cittadinanza attiva, tentando di orientare le scelte del movimento sportivo in un confronto con l’intera società civile. Occorre fare scelte chiare rispetto al nostro posizio-namento. Una traduzione coerente che investa tutta l’or-ganizzazione, le sue modalità democratiche, le sue scelte associative. Ciò che farebbe davvero la differenza oggi è la diffusione e lo sviluppo della nostra cultura, della nostra identità, del nostro modo di fare associazione, …anche sul piano etico.

(Tratto dal Documento sull’innovazione e lo sviluppo delle attività, approvato dal XVI Congresso nazionale Uisp)

La questione etica

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L’Uisp e lo sportpertutti

Il valore sociale dello sport

Lo sport per tutti interpreta una filosofia dell’inclusione anziché privilegiare – come nella prestazione assoluta – la selezione delle attitudini psicofisiche e la loro valorizza-

zione ai fini del risultato tecnico. La sua rilevanza sociale ha trovato nel tempo numerosi riconoscimenti di principio, anche da parte delle istituzioni comunitarie europee.Il Libro bianco sullo sport, pubblicato nel luglio 2007 dalla Commissione Europea, sottolinea il valore sociale dello sport e gli aspetti legati alla salute pubblica, l’istruzione, l’inclusione sociale, il volontariato, le relazioni esterne e il finanziamento dello sport. In questo senso è previsto un dialogo strutturato fra le organizzazioni e le associazioni sportive e l’attuale quadro giuridico comunitario.Un primo riconoscimento dello sport per tutti fu operato dal Consiglio d’Europa (21-25 marzo 1975), il quale ne riconobbe almeno due principi fondanti: il diritto di ogni cittadino di praticare lo sport, l’importanza del ruolo che lo sport per tutti riveste nello sviluppo socio-culturale di un Paese... e di rispondere ad alcune esi-genze socio-culturali, quali il bisogno di esprimersi, di comunicare, di inserirsi meglio nella comunità sociale, di compiere un tirocinio di responsabilizzazione. Nello sport per tutti, di fatto, il fine sociale della pratica è prevalente su quello della performance. In tempi più recenti, un’ulteriore definizione degli scopi dello sport per tutti è scaturita dall’ VIII Congresso mondiale dello sport per tutti (Québec, maggio 2000), per il quale lo sport per tutti deve:

includere tutti i settori della popolazione, uomini e donne, accompagnandoli dalla fanciullezza per l’intera esistenza;

porre particolare attenzione sui crescenti bisogni sportivi della popolazione anziana, delle minoranze e dei disabili;

sapersi adattare alle condizioni locali e alle capacità di ogni cittadino;

essere complementare allo sport di élite.La promozione dello sport per tutti è espressamente raccoman-data nelle Conclusioni del Consiglio Europeo di Nizza del 7/8 dicembre 2000 (“Dichiarazione di Nizza relativa alle caratteristiche dello sport e alle sue funzioni sociali in Europa di cui tener conto nell’attuazione delle politiche comuni”).Non ha più dunque modo di essere un sistema tutto incentrato sull’interesse dello sport di performance, ed in cui solo questo trova riconoscimento e supporto. Nel Consiglio Nazionale del Coni, organo di indirizzo dello sport nazionale, siedono i rappresentanti di tutte le Federazioni, ma non quelli delle associazioni di sport per tutti.

Il varo di un diverso modello sportivo passa inevitabilmente attraverso una diversa considerazione per lo sport per tutti e il ruolo sociale che esso svolge e che ancor più potrebbe svol-

gere ove fosse adeguatamente incoraggiato. Più precisamente:A) Un ruolo formativo, nell’ambito di un’educazione concepita come percorso che accompagna il cittadino attraverso tutto l’arco della sua vita, dall’infanzia all’età anziana. B) Un ruolo di prevenzione sanitaria, per prevenire e contrastare i danni derivanti dagli stili di vita correnti. L’OMS ha indicato nella sedentarietà una delle maggiori cause di malattie cardiovascolari, di diabete e obesità.C) Un ruolo di inclusione e coesione sociale. L’inclusione è la gran-de sfida dei prossimi decenni.D) Un ruolo di educazione alla democrazia. Rispetto delle regole, rispetto dell’altro, assunzione di responsabilità, senso della colletti-vità come primo passo per l’affermarsi della solidarietà…sono tutti valori il cui apprendimento è connaturato ad un’esperienza di vita condotta in una società sportiva. E) Un ruolo di economia sociale. Come indicato da uno studio di settore realizzato nell’ottobre 2000 dalla “Com missione Europea 10”, che si occupa di educazione e cultura, lo sport di massa (non quello professionistico, ma quello non profit o di Terzo Settore), è un comparto che può assicurare nuovi e interessanti livelli di occupazione.

1. Praticare lo sport è un diritto dei cittadini di tutte le età e categorie sociali.

2. Lo sport per tutti costituisce un fenomeno socialmente rilevante, poiché assolve a primarie funzioni nei processi di crescita degli

individui e della collettività. In particolare, lo sport costituisce un elemen-to irrinunciabile della dimensione educativa, per il ruolo che esso svolge nella formazione del fanciullo e dell’educazione continua degli adulti. Il diritto allo sport è dunque diritto a compiere un’esperienza di maturazio-ne umana e di integrazione sociale.

3. Lo sport per tutti svolge una preziosa funzione sanitaria a beneficio di tutti: tutela la salute ed è fattore di prevenzione contro le malat-

tie. Il diritto allo sport è quindi parte integrante del diritto alla salute.

4. La dimensione associativa dello sport costituisce un’importante risorsa di relazione e interazione sociale, una preziosa esperienza

di democrazia, partecipazione e corresponsabilità.

5. Lo sport per tutti, in tutte le sue forme e per tutti i cittadini, dev’es-sere affermato, riconosciuto e garantito per assicurare i massimi

benefici dell’esperienza sportiva alle singole persone, ai gruppi sociali e alla collettività.

6. Per assolvere le sue funzioni educative, culturali e sociali lo sport deve essere organizzato e praticato sulla base di principi e criteri

scientificamente fondati, nel rispetto delle regole disciplinari, di norme di fair play condivise e liberamente accettate, e dei bisogni dei cittadini. Un’adeguata formazione degli operatori è indispensabile per sviluppare lo sport sociale e in particolare per concretizzare la dimensione educativa dell’attività sportiva.

7. L’associazionismo sportivo è essenziale per la promozione e l’orga-nizzazione dello sport secondo criteri di qualità, eticità e regolarità.

8. La specificità che deriva allo sport dalle sue funzioni sociali si basa sulla salvaguardia sia dell’autonomia delle associazioni sportive sia

del volontariato che le sostiene.

9. L’associazionismo di sport per tutti, nelle sue varie forme, rappre-senta una dimensione rilevante dell’economia sociale.

10. E’ dovere delle Isti tu zioni Pubbliche a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale – garantire le condizioni per la pratica dello

sport di tutti i cittadini e per la vita e le attività delle organizzazioni sportive.

L’Europa, con il Libro bianco sullo sport, ha sancito l’importanza sociale dello sport

Il valore sociale dello sport

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Uisp:L’Uisp e lo sportpertutti

1 Congresso Costitutivo20-23 Settembre 1948 - BolognaPresidente: Tommaso SmithSegretario Generale: Gennaro Stazio

2 Congresso Nazionale 11-13 giugno 1954 - RomaPresidente: Giuseppe SotgiuSegretario Generale: Arrigo Morandi

3 Congresso Nazionale30-31 marzo 1957 - BolognaPresidente: Arrigo MorandiVice Presidente: Aldo MonacoSegretario Generale: Giorgio Mingardi

4 Congresso Nazionale9-10 aprile 1960 - RomaPresidente: Arrigo MorandiVice Presidente: Aldo MonacoSegretario Generale: Giorgio Mingardi

5 Congresso Nazionale17-19 aprile 1964 - FirenzePresidente: Arrigo MorandiPresidente Naz.le aggiunto: Ugo RistoriSegretario Generale: Giorgio Mingardi

6 Congresso Nazionale7-9 marzo 1969 - RomaPresidente: Arrigo MorandiPresidente Naz.le aggiunto: Ugo RistoriSegretario Generale: Luciano Senatori

7 Congresso Nazionale7-10 dicembre 1972 - FirenzePresidente: Ugo RistoriSegretario Generale: Luciano Senatori

12 Congresso Nazionale11-13 marzo 1994 - RomaPresidente: Gianmario MissagliaVice Presidente: Lorenzo Bani

13 Congresso Nazionale5-8 marzo 1998 - RomaPresidente: Nicola PorroVice Presidente: Ledo GoriPresidente Cons. naz.: Gabriele Bettelli

14 Congresso Nazionale22-24 marzo 2002 - Montesilvano (PE)Presidente: Nicola PorroVice Presidente: Verter Tursi

15 Congresso Nazionale10-12 giugno 2005 - Tivoli (Roma)Presidente: Filippo FossatiVice Presidente: Stefania MarchesiPresidente Cons. naz.: Gianni Cossu

16 Congresso Nazionale8-10 maggio 2009Pieve Emanuele (MI)Presidente: Filippo FossatiVice Presidente vicario: Vincenzo MancoPresidente Cons. naz.: Gianni Cossu

8 Congresso Nazionale16-19 giugno 1977 - BolognaPresidente: Ugo RistoriSegretario Generale: Luigi Martini

9 Congresso Nazionale6-9 maggio 1982 - RomaPresidente: Vincenzo BrunelloSegretario Generale: Gianmario Missaglia

10 Congresso Nazionale22-25 maggio 1986 - RiminiPresidente: Gianmario MissagliaVice Presidente: Lorenzo Bani

11 Congresso Nazionale6-9 dicembre 1990 - PerugiaPresidente: Gianmario MissagliaVice Presidente: Lorenzo Bani

Cronologia dei Congressi nazionali Uisp dal 1948 ad oggi

Uisp: una storia importante

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L’Uisp e lo sportpertutti

I numeri

1 Cresce lo Sport in Italia?Il dato è confortante: dopo dieci anni il numero di cittadini attivi

torna a superare quello dei sedentari, a fronte di un ulteriore aumento degli sportivi. Queste tre categorie sintetiz-zano tre diversi stili di vita: gli spor-tivi sono coloro che “praticano sport in modo continuativo”; gli attivi sono coloro che “praticano sport in modo saltuario” o “praticano solo qualche atti-vità fisica”; i sedentari coloro che “non praticano alcuna attività”. I dati proven-gono dall’Indagine Multiscopo annuale dell’Istat “Aspetti della vita quotidiana”, nella quale - tra le altre - vengono rile-vate, su un campione di oltre 50.000 cittadini dai 3 anni in poi, informazioni sulla pratica nel tempo libero di sport, se in modo continuo o saltuario, e/o di attività fisiche, con la relativa frequenza. Negli ultimi dieci anni i rapporti di forza vedono in media un 20% di sportivi e un pari numero di attivi (40%) e sedentari (40%). Il numero di sportivi è peraltro in costante, leggera crescita raggiun-gendo nel 2010 il 23%, mentre – come detto – in questo anno gli attivi tornano a superare, seppur di poco, i seden-tari: non accadeva dal 2000 e questi due risultati sono molto sorprendenti se consideriamo che il nostro paese è in una profonda crisi economica, con una contrazione significativa di tutte le spese nei settori del loisir.

2Il ruolo dello Sport per tutti.Questo risultato ci spinge ad ana-lizzare in dettaglio quali siano

stati nell’ultimo periodo i cittadini che hanno modificato il proprio stile di vita: da sedentario ad attivo o a sportivo. I tassi di crescita della partecipazione si concentrano nelle fasce d’età oltre i 45 anni, in particolare gli sportivi aumen-tano tra i 45 e i 65 anni e gli attivi anche più in avanti; in Emilia, Puglia, Friuli e Lombardia il calo di sedentari è più mar-cato. Questa caratterizzazione demo-grafica dà particolare risalto al ruolo delle associazioni dello sport per tutti, in quanto è difficile pensare che nelle fasce d’età dove la partecipazione è in crescita ci si avvicini allo sport competitivo orga-nizzato legato alle federazioni. Meno positiva è la situazione fra i giovani, ma soprattutto fra i giovanissimi, dove - a fronte di un aumento di sportivi, pur inferiore alla media nazionale - si osserva un aumento di sedentari, ossia di bambini che non svolgono alcuna attività fisica nel loro tempo libero.

I numeri dell’Uispe dello sportpertutti

dello sportpertutti (i paesi scandinavi) rispetto a tutti gli indicatori di partecipa-zione ad attività sportive e fisico- moto-rie. Se utilizzassimo la classifica dei 27 paesi in ognuno di questi indicatori e, come nel Campionato di Serie A, retro-cedessimo le nazioni classificate negli ultimi tre posti, avremmo queste sgradi-te sorprese: nella classifica della pratica sportiva intensa, Italia penultima e retro-cessa con Bulgaria e Grecia; nella pratica sportiva regolare, Italia ventesima e quin-di salva; nella mancata pratica sportiva Italia terzultima, costretta allo spareggio col Portogallo; nella graduatoria dei cit-tadini fisicamente attivi Italia ultima! C’è quindi molto da fare per lo sport ita-liano, ma anche per far crescere lo stile di vita attivo tra i cittadini. Lo sport per tutti sta dando il suo contributo, che appare quello più rilevante: le politiche sportive dovrebbero orientarsi a farlo crescere!

CHE COS’È LO SPORTPERTUTTI? Sportpertutti: lo chia-

miamo così. Un’unica parola, nuova, che anco-ra non esiste nel voca-bolario, ma esiste nella realtà. Un diritto, un riferi-mento immediato ad una nuova qualità della vita da affermare giorno per gior-no negli impianti tradizio-nali dello sport ma anche in ambiente naturale, sui prati e sulle spiagge, nei cortili e nelle strade delle piccole e grandi città.

Lo sportpertutti è un bene che interessa la salu-te, la qualità della vita, l’educazione e la socialità. In quanto tale esso è meri-tevole di riconoscimento e di tutela pubblica.

Lo sportpertutti inter-preta un nuovo diritto di

cittadinanza, appartiene alle “politiche della vita” e, pur sperimentando numerose attività di tipo competitivo, si legittima in base a valori che non sono riconducibili al pri-mato dell’etica del risulta-to, propria dello sport di prestazione assoluta.

Lo sportpertutti si riconosce in una filosofia dell’inclusione, mentre lo sport di prestazione assoluta implica logiche e strategie fondate su attitudini e potenzialità individuali fortemen-te selettive. Sul piano dell’offerta organizzativa, lo sport di prestazione assoluta privilegia attività monodisciplinari, rigoro-samente codificate e affe-

renti a strutture di tipo verticale (le Federazioni agonistiche di specialità). Lo sportpertutti, che pure non rinuncia a sviluppare programmi di iniziativa prioritariamente com-petitivi, ha invece come referente il territorio e come prodotto organizza-tivo attività multisportive, frequentemente collegate in reti operanti su scala nazionale.

Fondamentale è, in particolare, il contributo che la diffusione e la prati-ca dello sportpertutti pos-sono dare alla definizione di un nuovo asse forma-tivo in ambito scolastico, nonché all’individuazione e alla promozione di ine-diti profili professionali.

I numeri dell’Uisp165 Comitati regionali e territoriali, 28 Leghe, Aree e Coordinamenti di atti-

vità, oltre 1.220.000 Soci, 17.500 Associazioni e Società affiliate,

400 Circoli con attività di bar e ristoro (dati chiusura tesseramento 2010)

Il profilo dei soci UispLe donne rappresentano il 44,00% degli iscritti e gli uomini il 56,00%.

Sul totale degli iscritti le donne sotto i 30 anni sono il 23,00%, quelle tra

i 31 e i 52 anni sono il 12,00%, quelle oltre i 53 anni sono il 9,00%. Sul

totale degli associati gli uomini sotto i 30 anni sono il 28,00%, quelli tra

i 31 e i 52 anni sono il 20,00%, quelli oltre i 53 anni sono il 8,00%.

(proiezione statistica Uisp a campione)

3L’Italia nel contesto europeo.Se le considerazioni fin qui svolte sono parzialmente positive, una

doccia gelata arriva però dalla com-parazione del nostro paese con il con-testo europeo: solo di un anno più vecchi (2009) sono, infatti, i risultati di una indagine dell’Eurobarometro sui 27 paesi dell’Unione Europea che ci vede molto lontani dai grandi paesi occidentali (Germania, Francia, Regno Unito), oltre che dalle tradizionali realtà

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L’Uisp e lo sportpertutti

Relazioni internazionaliL’Uisp aderisce alle seguenti organizzazioni e reti internazionali

CESS - Confédération Européenne Sport SantéAnno di fondazione 1991

Presidente: Toni Llop (UBAE)Uffici: UBAE, C/Perill 16-2208012 Barcelona - SpainTel. 0034 93 2760480 Fax 0034 93 2760943www.cess.eu - [email protected]

ISCA - International Sport and Culture AssociationAnno di fondazione 1992

Presidente: Mogens KirkebyUffici: ISCA, Tietgensgade 65DK 1704 Copenhagen - DenmarkTel. 0045 33 29 80 26Fax 0045 33 29 80 [email protected]

ISCA - EUROPEAnno di fondazione 2009Presidente: Filippo FossatiTel. 0039 06 43984338 - 350Fax 0039 06 43984320

CSIT - Confédération Sportive Internationale du TravailAssociazione riconosciuta dal CIOAnno di fondazione 1913

Presidente: Harald BauerUffici: CSIT, Steinergasse 121230 Vienna - Austria Tel. 0043 1 869324520Fax 0043 1 869324538www.csit.tv - [email protected]

FARE - Football Against Racism in EuropeAnno di fondazione 1999

per UISP: Daniela ContiLargo Franchellucci 7300155 Roma - ItaliaTel. 0039 06 43984313Fax 0039 06 43984320www.farenet.org [email protected]

TAFISA - The Association For International Sport for ALLAssociazione riconosciuta dal CIOAnno di fondazione 1991

Presidente: Kang-Too LeeSegretario gen.: Wolfgang BaumannUffici: Mainzer Landstr. 153D-60261 Frankfurt - GermanyTel. 0049 (0) 69 9739359920Fax 0049 (0) 69 [email protected]

Relazioni internazionaliUn’altra piroga è possibile (Foundiougne - Senegal)

Progetto kit calcio sociale in Sudafrica

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Le grandi manifestazioni Le iniziative Uisp

GIOCAGIN A partire da febbraio (25 e 26 sono le date centrali) Giocagin, la manifesta-zione più ritmata e colorata dell’Uisp, sarà presente nei palazzetti di tutta Italia: un appuntamento, principal-mente dedicato ai bambini, ormai immancabile per tutti gli appassio-nati di ginnastica, danza, arti marziali, pattinaggio e tante altre discipline, giunto alla 24esima edizione. Oltre 60 città da nord a sud unite dal motto “Il divertimento in movimento”, impegnate a vivere una divertente giornata di sportpertutti e solidarietà. Nel 2011 Giocagin ha raccolto fondi per sviluppare programmi di forma-zione, a cura di Uisp e Peace Games, a favore di associazioni che operano in Libano nei campi palestinesi e di altri progetti a Gerusalemme est.

VIVICITTÀDomenica 15 aprile 2012 torna l’ini-ziativa simbolo dell’Uisp, Vivicittà: la corsa di tutti, caratterizzata da un forte impegno sociale, civile e ambientale. Corse non competiti-ve e competitive, con l’inserimento degli atleti in una classifica unica internazionale costruita sulla base della compensazione delle altime-trie dei vari percorsi cittadini. La storica manifestazione giunge alla 29esima edizione e il via sarà dato come tradizione dai microfo-ni del GR1-Rai: migliaia di atleti in moltissime città in Italia e all’estero partiranno in contemporanea, mes-saggeri dei valori di pace e solidarie-tà. Vivicittà rinnova il suo impegno verso l’ambiente attraverso l’uso di

materiale eco-sostenibile, valutazio-ne dell’impatto ambientale, atten-zione alla vivibilità delle città. Vivicittà si corre in tutti quei con-testi dove lo sport può essere un mezzo per sensibilizzare e creare attenzione: a Saida, in Libano, con 1500 bambini palestinesi e libanesi per favorire il dialogo e l’integrazio-ne. Così come a Makeni, a Gomel, a Tuzla, Zavidovici e in tante altre città nel mondo. Vivicittà si corre, nell’ambito di programmi e inter-venti dell’Uisp, anche negli isti-tuti penitenziari di molte città. Vivicittà è anche solidarietà con-creta: la manifestazione ha raccol-to i fondi necessari per la costru-zione di un playground all’interno di una scuola a Foundiougne, in Senegal.

Giocagin, Vivicittà, Bicincittà, Mondiali antirazzisti e Summerbasket sono le manifestazioni nazionali Uisp, i grandi momenti di sportpertutti per mettere in movimento tutta l’Italia

Le grandi manifestazioni

NEVEUISPNeveuisp è la manifestazione nazionale Uisp delle attività e dei giochi sulla neve, dei tornei e delle esibizioni legate al tema della monta-gna, organizzata dall’Uisp Area neve, in colla-borazione con altre Aree e Leghe Uisp. Questa edizione, la numero 29, si svolgerà dal 4 all’11 marzo 2012, a “San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi” in Trentino, una meta che ha caratterizzato la sua proposta turistica per l’indiscusso fascino delle Pale di San Martino, Dolomiti Patrimonio Naturale UNESCO. La ski-area è compresa in uno dei gioielli naturali delle Alpi: il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.Info: [email protected]

E non finisce qui: Campionati

e Rassegne organizzati

da Comitati Uisp, Leghe,

Aree e Coordinamenti

Uisp, con manifestazioni

nazionali, regionali e

provinciali in tutta Italia.

Segui gli aggiornamenti

su www.uisp.it

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nazionali Uisp del 2012Le iniziative Uisp

E non finisce qui: l’Uisp organizza molte altre iniziative, che coinvolgono migliaia di cittadini di tutte le età, a cominciare dai campionati delle Leghe, Aree e Coordinamenti Uisp.

BICINCITTÀA maggio, nella seconda dome-nica, ritorna l’appuntamento per tutti coloro che vogliono montare in sella alla propria bici e riconquistare gli spazi urbani che la quotidianità riserva alle automobili. Bicincittà si inserisce nella “Giornata nazionale della bicicletta” e coinvolge oltre 130 comuni in tutta Italia, dando spazio alle famiglie, agli amatori e a tutti cittadini interessati ad uno stile di vita attivo. Si pedala per pia-cere e nel rispetto dell’ambiente, ma anche per ricordare alle ammini-strazioni locali che un’altra mobilità è possibile. Spazio alla solidarietà: anche Bicincittà ha partecipato alla raccolta fondi per il progetto che l’Uisp sta sviluppando in Senegal a Foundiougne, che prevede la costru-zione di un campo sportivo e l’orga-nizzazione di corsi di formazione.

MONDIALI ANTIRAZZISTIDa 15 anni, in luglio, i Mondiali Antirazzisti sono il luogo per eccel-lenza per far incontrare tutte le associazioni che nel mondo voglio-no combattere le discriminazioni in maniera attiva e positiva. Un vero e proprio festival che unisce sport, cultura e musica: con la par-tecipazione di 6.000 persone in rap-presentanza di oltre 50 nazionalità. Il torneo di calcio è il più grande d’Eu-ropa: oltre duecento squadre, ma ci sono anche tornei di basket, pallavo-lo, cricket, rugby. E durante il giorno

e la sera si alternano nei diversi spazi tanti dibattiti e concerti.Organizzati da Progetto Ultrà Uisp Emilia Romagna, vedono la parte-cipazione attiva di tutta la Uisp e della rete F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe), oltre che di altre organizzazioni italiane ed europee.I Mondiali hanno come scopo quel-lo dell’incontro e del confronto con diversi mondi: dagli ultras alle comu-nità di migranti, dalle istituzioni alla società civile. Negli anni sono diven-tati un vero e proprio laboratorio di idee, producendo progetti di col-laborazione e la nascita di nuove esperienze e reti di relazioni (tutte le info sul sito: www.mondialiantiraz-zisti.org).

SUMMERBASKETSummerbasket è una manifestazione per tutti gli amanti dello sport, da vivere all’aria aperta, sotto il caldo sole dell’estate. Migliaia di partite di basket per questa storica manifesta-zione organizzata dall’Uisp e dalla Lega Pallacanestro, impegnata nel recupero degli spazi urbani per i cit-tadini, attraverso momenti di socia-lizzazione e divertimento. Il torneo si svolge in circa 40 tappe lungo tutto lo stivale, coinvolgendo migliaia di ragazzi e ragazze che si sfidano in appassionanti match 3 contro 3. Ai vincitori delle tappe locali la gioia di partecipare alle finali nazionali e incontrarsi con altre squadre della penisola. Info: [email protected]

nazionali Uisp del 2012

IL SILENZIOSO TOUR DELLA SOLIDARIETASotto il caldo sole africano la bicicletta come mezzo silenzioso per conoscere la cultura e le storie delle popolazioni incontrate: il Silenzioso Tour della Solidarietà è tutto questo e non solo. Un gruppo di ciclisti pedalerà portando con sé i valori dello sportper-tutti, fermandosi lungo il percorso per conoscere le popolazioni e le loro realtà e per dare vita ad azioni di concreta solidarietà. Dopo le prime tre edizioni in Senegal e Mali continua il viaggio della carovana Uisp nelle terre africane, con l’obiettivo di aiutare in modo concreto le popolazioni locali. Continuerà l’impegno in Senegal, a Foundiougne, dove il Tour ha dato vita a dei progetti autonomi di cooperazione che hanno permesso tra le altre cose la costruzione di un campo sportivo e di una piroga e la realizzazione di corsi di formazione per gli insegnanti delle scuole primarie del luogo orga-nizzati in collaborazione con alcune Leghe Uisp. Info: [email protected]

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SPORT E NON SOLO:SPORT E NON SOLO:progetti e campagne Uisp

Progetti e campagne nazionali Uisp

Il Centro Elaborazione ed Attivazione Progetti Uisp opera da diversi anni con il duplice obiettivo di sviluppare da una parte cultura della progettazione e, dall’altra, azioni pro-gettuali specifiche.Il Centro è il luogo di intercettazione e sintesi di bisogni, come sede di servizi per la Uisp. Infatti l’Uisp, in quanto associazione di promozione sociale, ha scelto di lavorare per obiettivi, campagne e progetti. In questo modo si attivano processi diffusi di conoscenza, appro-fondimento e scambio di esperienze, forme di management, procedure di valutazione e verifica delle metodo-logie, modalità di lavoro trasversale e di gruppo.Il Centro fa propri questi obiettivi e li traduce in progetti in grado di indi-care possibili strade che vadano oltre il carattere di sperimentazione dei progetti stessi. Non solo ma si pone anche l’obiettivo fondamentale di promuovere innovazione attraverso la cultura del lavorare per progetti, con l’intento di sviluppare e consolidare nel tempo un sistema di progettazio-ne in rete nazionale. Fare sistema è un’esigenza che parte proprio dal concetto stesso di cultura della progettazione; significa da una parte sapersi relazionare ed essere punto di riferimento per tutte le azio-ni di progetto attivate su ogni livello della associazione, dall’altra costruire “relazioni” con il tessuto sociale, le istituzioni, ed ovviamente la politica.Fare sistema significa essere in grado di raccogliere e di fornire:

informazioni sulle opportunità di

finanziamento europee, nazionali e regionali;

consulenze sulla progettazione per l’accesso ai finanziamenti a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale, comunale;

supporti alla progettualità territo-riale attraverso interventi specifici di progettazione o programmazio-ne, consulenza gestionale, forma-zione, monitoraggio e valutazione;

progettazione finalizzata allo svi-luppo di programmi formativi; for-mazione dei collaboratori a pro-getto; analisi dei bisogni formativi e orientamento; elaborazione corsi di formazione e piani formati-vi; docenze su tematiche di varia natura: progettazione, manage-ment, legislazione;

forme di monitoraggio e di valu-tazione utili alle azioni progettuali;

informazioni sul cosa e sul come si muove il territorio per poter dispor-re di aggiornamenti “in time” che rendano più efficace anche l’azione di sportello.

E’ consapevolezza diffusa che la logica del lavoro per progetti all’interno di un’organizzazione complessa quale è l’Uisp, si costruisce per gradi e per spe-rimentazioni successive, migliorando l’efficacia e l’efficienza degli interventi sulla base di una valutazione dei risul-tati ottenuti.

L’Uisp, associazione di promozione sociale, ha scelto di lavorare per obiettivi, campagne e progetti allo scopo di realizzare attività sempre più aderenti ai bisogni dei cittadini, valorizzando e ottimizzando le esperienze e le risorse del sistema associativo e dei territori all’interno di strategie e azioni politiche e sociali.La logica del lavoro per progetti all’interno di un’orga-nizzazione complessa si costruisce per gradi e per spe-

rimentazioni successive, che permettono di migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi sulla base dei risultati ottenuti, creando una comunità progettuale.In questo modo si attivano processi diffusi di conoscen-za, approfondimento e scambio di esperienze, forme di management, procedure di valutazione e verifica delle metodologie, modalità di lavoro trasversale e di gruppo.

Elaborazione e attivazione progetti

Info: Uisp nazionaleCentro Elaborazione Attivazione ProgettiL.go Nino Franchellucci, 7300155 RomaTel. 06/43984350 - 06/43984318-345Fax 06/43984320 - [email protected]

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1. Bilancio sociale:

Diritti in campo:

Progetti e campagne nazionali Uisp

La proposta formativa che si svi-luppa nel 2011/2012 nasce dall’esi-genza di affrontare una più ampia riflessione sulla collocazione dell’Ui-sp nel contesto delle associazioni di promozione sociale e di dotarsi con-seguentemente di nuovi strumen-ti e procedure adeguati. In questo scenario, il bilancio sociale, oltre ad essere lo strumento più indicato per dare visibilità e offrire agli interlo-

cutori informazione e trasparenza, rappresenta anche uno strumento di certificazione di un profilo etico e un momento per rinsaldare il proprio legame con il territorio e i compo-nenti dell’organizzazione. Il bilancio sociale, infine, favorisce lo svilup-po di processi interni, quali la valu-tazione e controllo dei risultati, lo sviluppo delle risorse umane, che possono contribuire ad una gestione

più efficace e coerente con i valori e la missione associativa. Il processo formativo prevede una prima sessione di didattica nazio-nale (analisi del ruolo delle APS e principio di sussidiarietà, elaborazio-ne e valutazione strategie politiche, comunicazione e fidelizzazione dei soci, presentazione e analisi di case histories), seguita da una fase regio-nale (redazione del bilancio socia-le, analisi delle ricadute operative; disciplina istituzionale e fiscale delle APS). Sono previsti anche un modulo di formazione a distanza e la redazio-ne di una guida metodologica.

1. Bilancio sociale: una nuova identità associativa partecipata

L’idea progettuale nasce dalla scelta dell’Uisp di svilup-pare politiche e promuovere azioni che favoriscano l’in-clusione sociale di cittadini migranti di prima e seconda generazione attraverso lo sport e l’interculturalità.La nuova sperimentazione prende spunto e intende valo-rizzare le iniziative che da anni l’Associazione organizza a questo scopo, sistematizzandole e riconducendole ad una metodologia valida a livello generale, declinabile per ogni territorio nel quale si intende applicarla. L’identificazione di un modello di azione condiviso, infatti, può rendere più efficace l’impegno per il superamento degli ostacoli che limitano l’accesso dei migranti alla pratica sportiva, alla presenza nelle società sportive e all’organizzazione degli eventi. Le attività previste nella rete delle otto città laboratorio (tornei e campionati di calcio e di cricket) mirano a favorire e diffondere i processi di inclusione, promuovendo anche la costituzione e la conduzione di società miste e di soli migranti attraverso la formazione di dirigenti e arbitri con competenze multiculturali.Sarà effettuata una valutazione in itinere e finale, attra-verso interviste, focus group e osservazione partecipante, i cui risultati saranno presentati e condivisi in occasione dell’evento conclusivo nazionale programmato durante i mondiali antirazzisti del 2012.

2. Diritti in campo:

sportpertutti per una società interculturale

4. Lampi e impronte dello sport in strada: 3. Lampi e impronte dello sport in strada: formazione per nuovi operatori (2010)Obiettivo dell’intervento è stato l’ag-giornamento e la formazione degli operatori Uisp che quotidianamente si misurano con i bisogni del mondo giovanile in contesti non strutturati (ad esempio strade e piazze), che vengono vissuti dai ragazzi come luoghi di incontro, aggregazione e relazione. La proposta ha previsto di implementare le competenze attra-verso riferimenti teorici e pratici allo street-working, all’animazione di strada, alla mediazione culturale e

sociale, per costruire buone pratiche dello sportpertutti che favoriscano la partecipazione e l’aggregazione giovanile. I moduli formativi (area sociologica, tecnica ed esperienzia-le) si sono articolati in appuntamenti centrati su focus group, role playing, case history, in un costante scambio di esperienze tra tutti i corsisti che hanno partecipato attivamente a tutti gli incontri. I risultati dell’esperienza sono raccolti in un CD realizzato per favorire la diffusione dell’esperienza.

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Attraverso questa sperimentazione sono state realizzate azioni di sensibiliz-zazione e acquisizione di consapevolez-za di sé e delle differenze di genere, che hanno coinvolto ragazze e ragazzi delle scuole medie, utilizzando la metodolo-gia della peer education. Durante l’anno scolastico sono stati sviluppati labora-

tori in cui gli studenti si sono mossi alla scoperta della relazione uomo/donna, esplorandone gli immaginari, le parole, i gesti e le opportunità, con momenti di animazione teatrale e di attività fisica (danza, discipline orientali, giochi) per scoprire le potenzialità espressive del corpo. Questa azione educativa ha per-

messo l’acquisizione di competenze e sensibilità nei confronti delle dimensio-ni relazionali e comunicative, combat-tendo così stereotipi e pregiudizi sia sul femminile che sul maschile e favorendo il rispetto dell’altro. Un video finale rac-conta le esperienze e i risultati raggiunti dal progetto.

Il corpo amico4. Il corpo amico nell’educazione ai sentimenti e al rispetto (2010)

3. Sportiva…mente: 6. Sportiva…mente: lo sportpertutti per la qualità di vita delle persone nell’area del disagio mentale (2009)Questo progetto è iniziato con una fase di validazione delle esperienze di quat-tro città bersaglio, attraverso una griglia di indicatori redatta da un comitato scientifico che ha portato alla defini-zione delle buone pratiche per la ria-bilitazione psicosociale dei pazienti. L’efficacia delle attività sportive è stata

valutata attraverso schede di rilevazione all’inizio e alla fine dell’intervento, per stabilire il loro impatto sia sul piano del recupero di una serie di abilità che sulla capacità di gestione autonoma della vita. I risultati di questa fase hanno con-corso a definire un modello metodolo-gico che è stato proposto per la speri-

mentazione ad altre dieci città, sempre con il monitoraggio attraverso sche-de valutative. Tutto il processo è stato attuato in stretta collaborazione con i CSM, i DSM e le ASL. Le testimonianze e i racconti dei protagonisti, insieme ai risultati delle diverse fasi, sono raccolti in una guida metodologica.

2. Uisp e ambiente:

L’intervento è stato centrato sui temi della sostenibi-lità ambientale, con l’obiettivo di costruire nell’Uisp una cultura progettuale orientata alla logica dello sviluppo sostenibile e capace di lavorare a siste-ma, verificando costantemente il rapporto obiettivi/risultati. L’attività didattica si è articolata in una prima parte teorica su questi temi, successivamente sulla loro applicazione attraverso strumenti, modelli operativi e indicatori, infine con la costituzione di quattro gruppi di lavoro (eventi e manifestazioni, impiantistica, recupero aree degradate, parchi natu-rali) in cui i corsisti, accompagnati da tutor, hanno elaborato progetti e iniziative e ne hanno verificato la fattibilità. Per favorire la diffusione e la riproduci-bilità dell’esperienza nel sistema associativo è stata realizzata una guida metodologica, con un CD di approfondimento.

5. Uisp e ambiente: un processo formativo per uno sport sostenibile (2009)

Ragazzi fuori: percorsi di contrasto alla devianza minorile e di prevenzione delle dipendenze (2008)Allenare le competenze all’innovazione in una moderna associazione dello sportpertutti (2008)Progettisti dello sportpertutti - Un nuovo spazio dei giovani (2008)L’outdoor training come esperienza formativa nel sistema ambiente (2008)Nuove tecnologie di comunicazione al servizio della formazione dei dirigenti associativi (2007)Facciamo un altro calcio Nuovi modelli educativi (2006)

L’evoluzione dei processi formativi in una rete associativa dello sport per tutti: la qualificazione dei nodi regionali (2006)Sempre in movimento Ginnastica dolce per la grande età (2005)Crescere in rete Un’esperienza di formazione a distanza (2005)La Uisp e i giovani Modelli di prevenzione e protezione sociale (2004) Proposta di formazione-qualificazione e autoapprendimento per una rete associativa nazionale di sportpertutti (2004)

Altri progetti Uisp

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Stili di vita sani:

Progetti e campagne nazionali Uisp

Stili di vita sani: una campagna triennale dell’Uisp. Diamoci una mossa: nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie, RiDiamoci una mossa: il gioco continua e 1…2…3…mossa! Condividiamo il gioco

Un problema che sta assumendo in Italia i caratteri di una vera emergenza sociale riguarda l’obesità infantile; tutti gli studi concordano nell’individuare

come fattori determinanti da una parte una crescente sedentarietà e dall’altra un’alimentazione non equilibrata. Per questo l’Uisp ha ideato nel 2006 questa campagna indirizzata a contrastare il fenomeno e affermare il diritto alla salute.“Diamoci una mossa” è indirizzata ai bambini delle scuo-le primarie e alle loro famiglie ed è basata sull’idea che la promozione del movimento e la creazione di spazi quoti-diani di attività fisica non possano essere separate da uno stile di vita alimentare corretto.

Uno stile di vita attivo + Un’alimentazione corretta =Uno stile di vita sano

I materiali di comunicazione comprendono un diario destinato ai bambini, brochure dedicate agli insegnanti e ai genitori, un poster per ogni classe per raccogliere i disegni e i racconti delle sperimentazioni. I risultati finali estremamente positivi e tratti dalla compa-razione di questionari in entrata e in uscita, segnalano una riduzione della sedentarietà, un aumento delle attività motorie impegnative e un incremento significativo del consumo metabolico.Sulla base di questa esperienza, l’associazione ha lanciato “RiDiamoci una mossa”, dedicata ad una strategia di mantenimento che aiuti a rendere regolari i cambiamenti di stili di vita, trasformandoli in buone abitudini.

Un regolare stile di vita attivo +Una regolare alimentazione corretta =

Uno stile di vita sano

Anche questa seconda fase ha come materiali di comu-nicazione i diari per i bambini, un tabloid per genitori ed insegnanti, i poster per le classi. Il punto di forza è sempre costituito dagli educatori dell’Uisp che inter-vengono nelle scuole, ed i bambini sono ancora più protagonisti, per-ché spetta a loro valutare il proprio impegno e decidere se premiarsi o no.E’ stato realizzato un monitoraggio sull’andamento di questa esperien-za, che ha registrato un aumento delle motivazioni al movimento e ad una sana alimentazione da parte dei bambini ed una maggior soddisfa-zione del proprio corpo sia per loro che per le mamme.Ciò ha permesso di validare ulte-riormente la proposta, costruendo così le condizioni per la continuità e la diffusione dell’azione sociale e la ideazione della terza fase della cam-pagna, “1…2…3…mossa!”, che vuole valorizzare il gruppo naturale

(la classe) come forza trainante nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi.L’iniziativa, indirizzata ai bambini della quarta e quinta classe delle scuole primarie, ha come scopo la condivisione di un sistema di comportamenti, partendo dall’assunto che

movimento + alimentazione regolari e condivisi =benessere comune e divertimento

Anche i temi dell’educazione ambientale entrano in que-sta proposta, in piena coerenza con gli stili di vita attivi

e la sana alimentazione, con l’inse-rimento di elementi informativi e di gioco. I materiali a disposizione sono un diario della classe (“magico” nella veste grafica e nelle dimensio-ni 70x100) e quaderni individuali, capaci di connettere gli obiettivi e le esperienze del singolo a quelli del gruppo, un poster/quadro per la classe, una pagina/inserto nel tabloid dedicata al ruolo di genitori, insegnanti ed educatori Uisp. Tutti i materiali hanno ricevuto il riconoscimento con il logo del programma “Guadagnare salute”, nell’ambito del quale l’Uisp ha fir-mato un protocollo d’intesa con il Ministero della Salute. Dal 2006 sono stati coinvolti 112.509 bambini e le loro famiglie, 11.500 insegnanti, 900 scuole, 5.575 classi, 6.000 edu-catori Uisp. Tutte le informazioni, le esperienze realizzate e le immagini delle feste finali sono raccolte nel sito www.diamociunamossa.it.

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Questo progetto triennale, che ha preso l’avvio all’inizio del 2011, è mirato a promuovere stili di vita attivi e una corretta alimentazione per i bambini e gli adulti.

Promosso da Save the Children e finanziato da Kraft Foods Foundation, è realizzato da Uisp e Csi.Si sviluppa nelle aree periferiche di 10 città: Ancona, Aprilia, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari, Torino, collegate in un forum permanente per lo scambio di esperienze e buone prassi. Gli interventi preve-dono da una parte una campagna nelle scuole primarie di educazione agli stili di vita sani rivolta ai bambini e alle loro famiglie, sulla base dell’esperienza di “Diamoci una mossa”, dall’altra proposte di attività motorie e sportive aperte a tutti i cittadini in spazi che saranno appositamente riquali-ficati ed attrezzati.Il progetto infatti ha come punto di partenza il recupero e la ristrutturazione di centri nelle zone disagiate delle città, con allestimento di percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche.L’obiettivo è non solo quello di offrire opportunità di movi-mento e attività fisica agli abitanti del quartiere di tutte le

età, ma contemporaneamente di trasformare queste aree per un’azione di integrazione sociale che contrasti i feno-meni di emarginazione e disgregazione che colpiscono ampie fasce della popolazione, e soprattutto i giovani.Nel corso del primo anno è prevista la riqualificazione degli spazi e la loro consegna in una festa simbolica agli abitanti del quartiere, con il coinvolgimento delle istituzioni locali.Contemporaneamente è programmato l’intervento degli educatori dell’Uisp nelle scuole, in stretta collaborazione con gli insegnanti, utilizzando materiali di comunicazione dedicati ai bambini, con giochi, curiosità e spazi da perso-nalizzare, e agli adulti, con notizie e informazioni generali sul movimento e la salute e specifiche sugli obiettivi della campagna.Le attività nelle scuole prevedono una forte integrazione con i programmi di intervento nelle aree nel frattempo riqualificate: infatti gli educatori e gli operatori del Csi e dell’Uisp sono a disposizione per proporre attività educa-tive, psicomotorie e di gioco per i più piccoli, iniziative per favorire il movimento, sport individuali e di squadra per tutti, servizi di consulenza a cura di pediatri e nutrizionisti, incontri mensili di sensibilizzazione, giornate di festa.Nei tre anni sono previste azioni di monitoraggio e di valu-tazione per analizzare i progressi ottenuti dagli interventi e la corrispondenza dei risultati con gli obiettivi prefissati. Il traguardo finale di questo progetto è di favorire cambia-menti nelle abitudini quotidiane di bambini, giovani e adulti, aumentando la loro consapevolezza sui temi di uno stile di vita attivo e di una alimentazione corretta, per com-battere la sedentarietà e il rischio di obesità.In questo modo il benessere e la salute potranno diventare un diritto di cittadinanza per tutti, a cominciare dai bambi-ni, per la tutela dei quali Save the Children ha proposto anche un codice di comportamento sottoscritto da tutti i dirigenti, educatori e operatori sportivi delle due associa-zioni partner.E l’altro risultato a lungo termine di questa azione sociale sarà rappresentato dagli spazi riqualificati delle 10 città, che rimarran-no una risorsa e un patrimonio della comunità.

Tutte le informa-zioni del proget-to sono raccolte sul portale http://pronti-partenzavia.uisp.it.

Gli interventi previsti dal progetto: Ancona, quartiere brecce bianche: so-stare bene! …In movimento; Aprilia (Roma), quartieri primo, gattone, isole: mettiamoci in gioco; Bari, quartiere san pio e san paolo: Giro, girotondo del benessere; Catania, quartiere san giovanni galermo: porte aperte al palagalermo; Genova, quartiere di sestri ponente: Ci giochiamo il quartiere; Milano, quartiere cor-vetto: Open space, uno spazio aperto a tutti; Napoli, quar-tiere ponticelli: territori in movimento; Palermo, quartieri acquasanta e arenella: un mondo di giochi e sport per tutti; Sassari, quartiere rizzeddu: Spazi per bambini e famiglie; Torino, quartiere borgo vittoria: Il giardino del movimento

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Progetti e campagne nazionali Uisp

MIMOSA: Migrant’s Inclusion Model through Sport for All (2011-2012)L’iniziativa promossa dalla UISP è finanziata dall’ unione Europea (unità Sport) ed ha la finalità di costruire e validare un modello di inclusione sociale ed empowerment dei migranti e rifugiati, in particolare donne rifugiate e rom. Un modello che utilizza lo strumento della pratica sportiva, attraverso la condivisione e la costruzione di buone pra-tiche nell’ambito di un ampio partenariato europeo, che comprende 15 organizzazioni fra associazioni di sport per tutti, enti locali ed istituti di ricerca. L’idea è quella di contri-buire alla costruzione delle future azioni dell’UE nel campo dello Sport per tutti attraverso la condivisione delle buone pratiche individuate e del modello elaborato.

SANTE: Sport action network of Europe 2010 – 2011Sulla scia del progetto PATHE, questa iniziativa finanziata dall’Unione Europea (Unità Sport) ha coinvolto 17 partners stranieri, tra cui la Uisp, in rappresentanza di associazio-ni sportive, università ed istituzioni. Tutte queste realtà hanno utilizzato le loro specifiche esperienze e lo scambio di buone pratiche per promuovere il cambiamento ed il miglioramento delle salute Europea. Sante ha come obiet-tivo quello di promuovere e valorizzare l’attività sportiva e livello intergenerazionale attraverso azioni concrete quali: seminari tematici, scambi di studi ed esperienze con esperti del settore e l’evento MOVE 2010, il congresso europeo dello sport per tutti.

EuroVolNet: A network for developing voluntary competence in sport organisations (2011-2012)Il progetto finanziato dall’Unione Europea (Unità Sport), pre-vede la partecipazione di associazioni di sport per tutti, fra cui la UISP, Università e istituti di ricerca di 15 paesi europei. EuroVolNet promuove lo scambio di buone pratiche rispetto agli aspetti legali, fiscali e di finanziamento delle attività di volontariato nello sport. L’obiettivo è di formare una rete di attori coinvolti nella gestione delle associazioni sportive. Il tar-get primario sono dirigenti, politici e leader delle associazioni sportive nazionali ed europee. Come attori del cambiamento loro coinvolgeranno altri stakeholders per promuovere e facilitare il miglioramento delle condizioni e le possibilità di lavoro dei volontari all’interno delle organizzazioni sportive.

Football for Equality II (2011-2013)Il progetto, di cui la UISP è partner, è finanziato dall’Unione europea (DG Giustizia) e ha come obiettivo primario quello di contribuire allo sradicamento di omofobia, razzismo e altre forme di discriminazione (xenofobia, antisemitismo e anti Rom) con e attraverso il calcio, con particolare rife-rimento ai paesi dell’est Europa. Le attività previste sono: seminari di formazione per operatori e dirigenti delle organizzazioni sportive; l’organizzazione di eventi spor-tive di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema (EuroGames e Mondiali Antirazzisti); l’organizzazione di campagne nazionali sullo sport contro l’omofobia; l’Action week.

Palestina: Play and Work (2010-2013)Il progetto di Peace Games UISP “Play and work to avoid isolation” prevede il sostegno del centro Al Zuhur attraver-so la continuazione delle consuete attività e la costituzione all’interno del Centro di un laboratorio di ricamo tradi-zionale palestinese, ed è finanziato dall’Unione Europea (EuropeAid).Il progetto “Play and work to avoid isolation” affronta il problema dell’isolamento economico, sociale e culturale che impedisce ogni forma di sviluppo nel Campo profughi di Shu’fat, ostacola il nascere di relazioni collaborative con l’esterno e anche tra realtà associative del Campo, impe-disce l’emergere di risorse umane qualificate in grado di invertire il trend negativo. Nel corso di 3 anni si prevedono azioni che, a partire dal Centro Zuhur, coinvolgano centri analoghi di Shu’fat e di Gerusalemme Est: networking; attività sportive e culturali in comune; la formazione dei dirigenti sulla gestione amministrativa e metodologica dei centri, la scrittura e presentazione di progetti, la lin-gua inglese. L’organizzazione di 2 seminari internazionali a Gerusalemme e di un work-shop in Italia ha lo scopo di porre l’attenzione delle autorità locali e internazionali sulla particolare situazione del Campo profughi di Shu’fat, l’unico nel Distretto di Gerusalemme e quello a maggiore rischio con la chiusura del Muro di separazione.

Info: [email protected]

I progettiI progetti internazionali Uisp

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Progetti e campagne nazionali Uisp

La storia dell’Uisp è costel-lata di piccole e grandi esperienze nell’area delle

disabilità. Tuttavia un simile impegno - che nasce dall’idea di creare attraverso lo sport un grande contenitore in cui ciascuno potesse trovare socia-lità, corporeità, soddisfazione, autonomia, riabilitazione - non è mai diventato un esercizio teorico ma si è sempre basa-to sul fare. La sperimentazio-ne di molte nostre Leghe ed Aree di attività ci ha portati a metterci in una dimensione nuova: quella della persona in grado di esprimere un’abilità fisica, sensoriale, intellettiva e cognitiva straordinaria e che in qualche modo ne limita le capacità di relazione, di lavo-ro, di vita. In questa dimensio-ne diventa evidente come le nostre pratiche, le norme alle quali facciamo riferimento, gli stili di vita vanno tutti ripensa-ti, talvolta anche radicalmente. E l’Uisp ha tutti gli strumenti culturali e l’esperienza per farsi carico della rivisitazione dello sport nell’ottica dello spor-tpertutti. Occorre rimettere al centro la persona per favorire la piena diffusione dello sport e la piena partecipazione alle nostre iniziative, manifestazio-

ni, proposte di tutti gli indivi-dui, indipendentemente dalle loro abilità. D’altra parte “diver-sità” e “divertimento” vengono dalla stessa radice: divertere che significa cambiare strada, modi-

ficare la consuetudine, incrinare la routine. Sapendo che si tratta di un salto di qualità non solo culturale ma anche in termi-ni di strumenti e risorse, l’Uisp guarda al futuro e sente sua

la responsabilità di stimolare le istituzioni nazionali e territoriali per attivare nuove opportuni-tà di crescita, di formazione, di comunicazione. Oggi i progetti nazionali e locali rappresentano la forza propulsiva per innovare e sperimentare con moderni-tà. La scelta degli ultimi anni è stata quella di misurarci con il mondo scientifico per una valu-tazione rigorosa dell’efficacia dello sportpertutti nell’incontro e nel “trattamento” di persone disabili. E’ una vera scommessa. Tuttavia, un tema che questo modello di sviluppo e di ricerca apre con forza è quello della formazione. Esiste oggi più che mai un movimento trasversale dentro l’Uisp per la formazione di operatori sportivi preparati per lavorare insieme a persone con disabilità. Accanto a que-sto grande tema della disabilità, l’UISP ha scelto di organizza-re quello del disagio mentale, costituendo il Coordinamento Nazionale Sport e Salute Mentale per raccogliere le tan-tissime esperienze di Comitati, Leghe e polisportive e per dare risposte anche ad altre organiz-zazioni locali e nazionali, alla ricerca di luoghi di confronto e di studio. Info: [email protected]

Il settore Integrazione e Multiculturalità Uisp ha l’obiettivo di sviluppare

politiche, reti, promuovere iniziative e campagne sulle tematiche dell’immigrazione e la cittadinanza.L’Uisp, infatti, afferma da sem-pre che lo sport è un linguag-gio universale, perché parla attraverso i gesti, il corpo, le espressioni del viso. Ovunque nel mondo è possibile iniziare una conversazione a partire da un pallone, ritrovarsi in un bar sperduto in Senegal o in Brasile e tifare insieme per una squadra o per l’altra.Per questo l’Uisp è da sempre presente in tutte le occasioni come i Social Forum Mondiali ed Europei, perché anche lo sport vuole e può intervenire nella costruzione di un altro mondo possibile.Alle attività più tradizionali di promozione dell’intercul-turalità attraverso lo sport e l’organizzazione di tornei

e campionati fra cittadini di diverse radici culturali ed etni-che, l’Uisp promuove iniziati-ve che garantiscano e tutelino l’accesso alla pratica sportiva come diritto di tutti. Tutto que-sto affianca progetti di acco-glienza e sostegno ai cittadini che vivono condizioni di mar-ginalità, di povertà e disagio. Eventi come i Mondiali Antirazzisti, i tanti tornei spor-tivi contro le discriminazioni

portati avanti dai comitati, le campagne promosse in que-sti anni o quelle condivise con altre ONG sono una dimostra-zione dell’impegno nell’affer-mare con forza che le persone devono avere tutte gli stessi diritti al lavoro, alla cultura, allo spostarsi per il mondo, ma anche alla pratica sportiva. Lo sport dell’Uisp è per natura sportpertutti, sport di accoglienza e pone gran-

de attenzione allo sviluppo delle discipline sportive pro-venienti dalle tradizioni dei migranti, promuovendole nei territori, costituendo coordinamenti, proponendo tornei e momenti di attivi-tà pubblici e valorizzando la straordinaria risorsa umana e culturale quale quella degli immigrati. Nelle nostre città sono comparsi il cricket, la capoeira e altri sport, che sono oggetto di interesse per noi al fine di rispondere anche a queste nuove esi-genze di pratica sportiva. L’Uisp sostiene con energia le proprie esperienze conso-lidate e di rilevanza interna-zionale, valorizza esperienze locali per definire un modello nazionale e su questo costru-ire le basi per un progetto o una campagna in colla-borazione con tutte le parti sociali che sono disposte a ritrovarsi su questo campo. Info: [email protected]

LO SPORT E LE CULTURE DEL MONDO

Sport e disabilità

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In questi anni la nostra associazione si è contraddistinta nel panorama sportivo, e non solo, per le sue scelte

sui temi della sostenibilità ambientale. L’insostenibilità delle nostre città è pre-occupante. I nuovi modelli di svilup-po urbano, il mutamento degli stili di vita, la mobilità impossibile rilancia-no il tema di un impegno massiccio dell’associazione per la riqualificazione urbana.Insieme al Coordinamento Nazionale delle Agende 21, di cui l’Uisp è socia, è stato avviato un lavoro di approfon-dimento sulla mobilità urbana volto ad incrementare e valorizzare le espe-rienze di urbanistica partecipata e di recupero di spazi.E’ indispensabile che si ripensi al siste-ma di trasporto cittadino ed attraverso la pratica sportiva al rilancio dell’uso della bicicletta.Il tema è stato proposto da anni con il Bicintittà ma ora è possibile ridare vigore alle nostre proposte impegnan-do l’associazione ad escogitare sistemi incentivanti l’uso del mezzo collettivo, dell’auto a pieno carico o, meglio anco-ra, della bici o del trasferimento a piedi verso i nostri impianti dove si svolge attività sportiva.Resta, infine, ma con priorità assoluta la necessità di sedimentare nei diri-genti, nei tecnici e più in generale tra gli operatori sportivi conoscenze di base ed una cultura della sostenibilità ambientale.Sono state avviate iniziative di forma-zione, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il Ministero dell’Ambiente, che hanno consentito di incontrare e formare sui temi della sostenibilità ambientale oltre cento dirigenti nell’ultimo biennio. Tra questi è in via di realizzazione una rete di scambio di esperienze e di sperimen-tazioni organizzative che consentirà di determinare la sua impronta ecologica, in ogni molteplice forma, per mitigarla e renderla ambientalmente sostenibile.L’Uisp vive e cresce in numero di soci ed associazioni perché svolge attività. E’ quindi nel suo modo di organizza-re iniziative, attività e manifestazioni, che promuove comportamenti consa-pevoli e responsabili verso l’ambiente, non solo per il proprio corpo associa-tivo, ma per tutti i cittadini che in vario modo può coinvolgere e informare. La sostenibilità ambientale delle proprie iniziative non rappresenta quindi una criticità, al contrario, è cruciale e non marginale per gli addetti ai lavori, in quanto è interna al modello organiz-zativo che l’associazione stessa mette

in campo.Nella pratica sportiva gli indicatori sono sempre di più lo strumento per attua-re facilmente politiche integrate nel rispetto della sostenibilità.La nostra associazione è impegnata ormai da qualche anno nella sperimen-tazione della misura di ecosostenibilità delle proprie manifestazioni sportive a tutti i livelli.Le più importanti iniziative Uisp svolte su tutto il territorio nazionale (Vivicittà, Bicincittà, Giocagin, Mondiali antirazzi-sti) sono state progettate e realizzate come manifestazioni a impatto zero, ovvero rispondendo ad alcuni requisiti ambientali minimi:

eliminazione dell’acqua minerale e sostituzione della stessa con acqua di rete;eliminazione totale della plastica e sostituzione della stessa con mate-riali in mater-Bi (amido di mais);sostituzione delle t-shirt in cotone commerciale con cotone naturale meno lavorato;riduzione del materiale cartaceo e solo da riciclo ed incremento della comunicazione e delle pratiche telematiche;promozione di materiali a km zero e differenziazione di tutte le tipologie di rifiuti prodotti;incentivazione della mobilità col-lettiva e drastica riduzione nell’uso di energia.

Le manifestazioni sono state monito-rate rispetto all’impronta carbonica (la produzione di CO2 dovuta alla orga-nizzazione e realizzazione dell’iniziati-va) e compensate le tonnellate di CO2 immesse in atmosfera attraverso la piantumazione di un numero di alberi sufficienti a consumare la stessa quan-tità di CO2 prodotta.Attività di lega a livello nazionale, stan-no diventando occasioni di riflessio-

ne sulle modalità di progettazione di un diverso impatto ambientale delle manifestazioni (Neveuisp, campi inver-nali Lega montagna, raduni naziona-li acquaviva, campionati italiani trail, ecc.).Importanti attività di formazione per dirigenti, svolte en plein air, hanno con-fermato la validità delle scelte di una proposta globale di pratica sportiva ed al tempo stesso di educazione e salva-guardia ambientale.L’associazione ha sottoscritto numero-si Protocolli d’intesa con Enti Parco e sperimentato che le are protette, i parchi e le riserve naturali sono “pale-stre a cielo aperto”.Infine, ma non da ultimo in ordine d’im-portanza, è l’impegno dell’associazione sul fronte della riconversione degli impianti sportivi esistenti entro canoni del risparmio energetico e della eco-effi-cienza. L’associazione ha maturato una buona esperienza da mettere al servizio della comunità in materia di gestione degli impianti, per ideare e progettare una nuova generazione di strutture che siano “leggere”, ecosostenibili in termini energetici, per scelta dei materiali di costruzione, per collocazione, per uso e rapporto costo-beneficio; impianti con-cepiti e realizzati con l’opportunità di trasformarsi nell’arco della giornata in luoghi atti ad altri utilizzi pubblici.In rapporto all’impiantistica, ma non solo a questa, l’Uisp è impegnata per riportare l’acqua, risorsa e bene comu-ne, al centro di un dibattito che ne ride-finisca il valore ed il giusto rapporto con lo sport. In questa linea l’associazione è stata tra i promotori del referendum per l’acqua pubblica ed ha caratteriz-zato tutte le manifestazioni naziona-li del 2011 attraverso l’apposizione di un marchio “per un uso consapevole dell’acqua” su tutti i materiali prodotti.Info: [email protected]

ATTIVITA’ SPORTIVA A IMPATTO ZERO

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Medici, infermieri, pa zien ti dei Dipartimenti di salute mentale: sono questi i protagonisti del progetto Uisp teso al recupero e alla socializzazione attraverso il calcio. Iniziative, veri e propri campionati, una campagna di promozione sociale che interviene sui modelli culturali, sui pregiudizi, su ciò che viene considerato normale secon-do le convenzioni comuni. I pazien-ti in cura si allenano regolarmente, disputano partite, trovano una ragio-ne di esistere nel mondo che spesso

li emargina. Il progetto, grazie alla Uisp di Torino, è diventato anche un libro e un film: “Fuori di pallone” edizioni Ega (da cui è tratta la foto che pubblichiamo) e “La partita infinita” di Massimo Arvat, prodotto da Uisp Torino e Zenith Arti Audiovisive. A settembre a Montalto di Castro (VT) si tiene la Rassegna nazionale “Matti per il calcio” con la partecipazione di squadre Uisp e Asl di molte città italiane.

“Arcobaleni in campo” è il tito-lo del progetto Uisp rivolto alle comunità di stranieri e di migranti: vengono costituite squadre formate da giocatori di varie comunità che partecipa-no ad incontri e tornei di calcio organizzati dall’Uisp sia a livello territoriale, sia nazionale.

Il progetto punta a rilanciare le valenze inclusive del calcio, momento d’incontro e di socia-lizzazione, di gioco e di confron-to. Un’occasione per promuove-re un’azione concreta per contri-buire ad affermare la cultura del dialogo e del rispetto dell’altro utilizzando il linguaggio popo-lare del calcio, comprensibile in tutte le lingue del mondo.

MATTI PER IL CALCIO

Si tratta di una delle maggiori opportunità di impegno civile che la nostra associazione offre

ai giovani dai 18 ai 28 anni: un’impor-tante occasione di crescita persona-le, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso stru-mento per aiutare le fasce più deboli della società, contribuendo allo svi-luppo sociale, culturale ed economi-co del territorio. E’ uno dei modi con cui abbiamo scelto di spiegare la nostra associazione ed il nostro fare ai giovani che, pur se hanno svolto delle attività insieme a noi, spesso non ci conoscono fino in fondo e possono invece rappresentare per noi e per i nostri territori una risorsa importante anche oltre il tempo del servizio civile. Per oltre venti anni l’Uisp, nelle sue strutture regionali, territoriali e in molte società sporti-ve, ha ospitato i giovani che hanno scelto l’obiezione di coscienza al ser-vizio militare di leva attraverso una convenzione con il Ministero della Difesa gestita tramite Arci Servizio Civile, di cui Uisp è socio fondatore assieme a Arci, Legambiente, Arcira-

gazzi, Auser.Oggi sempre attraverso Arci Servizio Civile produciamo progetti sulla legge 64/2001, che ha promosso il Servizio Civile Nazionale, cui acce-diamo in qualità di Ente di prima classe valorizzando in questo modo il modello interassociativo da cui siamo partiti nel lontano 1981, nonché le esperienze fatte in que-sti anni. L’Uisp partecipa alla vita democratica di Arci Servizio Civile attraverso propri rappresentanti presenti negli organismi dirigen-ti dell’associazione a tutti i livelli. Abbiamo costruito all’interno del Settore politiche giovanili un grup-po di lavoro specifico composto da dirigenti Uisp provenienti da ogni

parte d’Italia, molti dei quali sono entrati nella nostra associazione proprio a partire dall’aver con noi svolto il Servizio Civile. Un gruppo che continua a lavorare al moni-toraggio dei progetti fino ad oggi approvati, alla produzione di format progettuali di riferimento nazionale, alla promozione di uno staff di for-matori sui temi valoriali di fondo del servizio civile, alla creazione di un Forum dei Presidenti di Arci Servizio Civile impegnati nell’Uisp.Tutto questo perché siamo certi che il Servizio Civile Nazionale sia una vera e propria opportunità per i giovani e per i nostri territori: per questo chiediamo al governo più risorse e maggiore visibilità per il Servizio Civile Nazionale.

Informazioni:Sede nazionale UispLargo N. Franchellucci, 7300155 Roma - Tel.06/[email protected] Servizio CivileVia dei Monti di Pietralata, 1600157 Roma - Tel. 06/41734392

Servizio Civile nell’Uisp

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Avere uno sguardo verso il futuro è necessario e auspicabile per dimostrare di avere un disegno

di prospettiva; e questo diventa possi-bile soprattutto se si parte dal passato più o meno recente e, ovviamente, dal presente. Che in alcuni casi non appare in buona salute. Soprattutto se si guar-da all’invasione della scuola primaria da parte del CONI con il percorso di Alfabetizzazione motoria. Ma cosa fa il settore Politiche Educative?

Linee guida di riferimento del lavoro di tanti educatori e comitati Uisp che operano nel settore:

1. Un’unica educazione, un unico e coerente curricolo verticaleNella fascia d’età da meno 6 mesi a 18 anni (e oltre) vanno confermate le azio-ni di omogeneizzazione delle metodo-logie con particolare riferimento a due elementi:

la centralità dell’approccio ludi-co, propedeutico alle azioni sporti-vepertutti, come metodologia tra-sversale e visone “estesa”;il riconoscimento del diritto al gioco come elemento fondante della conoscenza che può esse-re spalmato anche su altri campi d’azione: scuola, attività all’aperto, progettualità.

Questo approccio educativo e peda-gogico sta diventando sempre più patrimonio condiviso e ci consente di guardare al futuro con maggiori spe-ranze. Gli appuntamenti organizzati con le Politiche Giovanili hanno pro-dotto l’avvio di un percorso che porterà a rinforzare le proposte Primi Passi, mentre bisognerà ripensare la proposta Sportpertutti a scuola.

2. Un’unica metodologia, un unico e coerente curricolo orizzontale Unica metodologia significa una rifles-sione metodologica comune, ispirata allo sportpertutti, che porti ad una scel-ta di metodi e didattiche adeguati per ogni fascia d’età e tipo di attività.Bisogna rimarcare il senso intimo dello sportpertutti, per il quale se “tutti i corpi sono idonei” anche le metodologie devono essere adeguate a questo prin-cipio. Abbiamo bisogno di indagare il grande spazio esistente tra i due poli, apparentemente estremi, del nostro agire: il gioco e lo sport.

3. Nel solco della “cultura associativa” e degli aspetti valoriali che sono alla base del nostro “pensiero” è il caso di sottolineare la necessità di mantenere in evidenza il profilo solidaristico: serve lavorare alla formazione di operatori e

dirigenti educati al linguaggio inclusivo, all’attenzione alle differenze di genere e di generazione, alla diversità di orienta-mento sessuale, all’ecologia del corpo e dell’ambiente che lo circonda. In un periodo caratterizzato da sempre maggior populismo e da campagne di “nazionalismo” che limitano il senso di partecipazione alla vita comune serve recuperare l’attenzione al corpo e al rispetto dei tempi del suo uso (corretto, sano, attivo, sereno) e alla condivisione di spazi di socialità che molti stimoli “negativi” tendono a sgretolare. Serve operare per riavviare un percorso di “responsabilità sociale” che ri-dia slan-cio a valori per noi fondanti: dall’acco-

glienza, alla partecipazione, al senso etico, alla disponibilità, all’ascolto degli altri fino alla donazione degli organi. Con e per il piacere e la consapevolezza di “usare il corpo” per il benessere proprio e altrui per tutto l’arco della vita. Riprendiamoci le città e gli spazi urbani con una nuova consapevolez-za che le “grandi manifestazioni Uisp” possiedono ancora e per tanto tempo ancora la loro “carica valoriale” che non va né dimenticata né dispersa. Camminiamo, pedaliamo, giochiamo, danziamo nelle nostre città riportate ancora una volta più vicine alle esigen-ze di ciascuno.Info: [email protected]

Educazione

SPAZI DI SPORT L’

Uisp ha individuato al suo interno il settore Spazi di Sport, a disposizio-ne di ogni Ente Pubblico, Comitato

Uisp e società sportiva aderenti.

Spazi di Sport fornisce servizi inerenti:la promozione - Seminari di studio per presentare il “progetto movimento”, una nuova idea di sport per il futuro; le indagini - Studi di pianificazione per la definizione del quadro conosci-tivo del sistema sportivo locale; i progetti - Studi di fattibilità per attuare il “progetto movimento” mediante procedura di finanza di pro-getto sociale o garantita;Spazi di sport (Uisp) con il “corriere del movimento … per stare bene” ha iniziato la presentazione e la divul-gazione di quanto è stato fatto. Il pro-getto “corriere del movimento … per stare bene” è inviato, tramite mail, a tutte le sedi della Uisp in Italia con cadenza possibilmente settimanale (al lunedì).

Il settore promuove diversi progetti:il progetto vita è il progetto movi-mento: pedala, nuota, cammina, (gioca a palla) e tieniti in forma per tutta la vita … (sport di tutti per tutta la vita). È per fare impianti per la rac-colta dell’abbandono (dove è il movi-mento che contiene il gioco e il gioco che contiene lo sport, non viceversa);

il progetto “Scuola, educare prima salvare poi” è un progetto per le scuole. Educare prima i bambini ad imparare il semplice movimento, prima del gioco, prima dello sport. L’intervento deve essere della scuola e dei genitori assieme. Il progetto non muove il bambino a scuola, ma lo educa alla cultura del movimento. Il progetto assegna i compiti di casa: muoversi assieme ai genitori;il progetto “Corri e cammina dalle 6 alle 8 di mattina e di sera” è un progetto di nuovi contenuti: per gua-dagnare salute con la prescrizione del movimento. Non è per i podisti o per gli atleti esperti, ma per chi vuole o deve far movimento, è di tutti; il progetto “Indagine sul sistema sportivo territoriale” è un progetto per avviare la pianificazione urbanisti-ca sportiva mediante la predisposizio-ne del quadro conoscitivo del sistema sportivo territoriale;il progetto “Palestra in acqua” è l’im-pianto del pedala, nuota e cammina;il progetto “Contro-corrente” è un progetto tecnico di nuovi contenitori: una palestra per chi pedala, nuota, cammina (gioca a palla) e tieniti in forma per tutta la vita. Quattro gli elementi necessari per l’attuazione del progetto: l’ambiente, i circuiti del cam-minare, correre e pedalare, la stazione di cambio e di scambio, l’acqua.

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Lo stile di vita riguarda l’intero e l’intorno della perso-na. Rappresenta la modalità dello stare al mondo di ognuno: i comportamenti, la socialità, l’azione.

Il concetto è dunque individuale, variabile da una per-sona all’altra e influenzato da numerosi fattori compresi

quelli sociali. E’ sempre nella relazione che lo stile di vita qualifica le sue modalità ed è sempre socialmente che ne vengono definite positività e negatività. Lo stile di vita non può essere insegnato e men che meno prescritto. E’ la società che deve “cambiare” favorendo così prese di coscienza individuali.

Tradotto nell’azione che una grande associazione come la nostra deve espletare per aiutare ad incrementare stili di vita attivi, possiamo dire che è inutile lavorare sulla col-pevolizzazione di chi “non si muove”, ma si devono favo-rire politiche e campagne volte a costruire opportunità “attive” sul territorio: da “la città camminabile”, ai percorsi ciclabili, ai corsi di “ginnastica” mirati a gruppi omogenei e allo sport a misura di ognuno, ai centri Slowly.

Slowly è appunto un progetto comune proposto da Uisp, Slow Food e Legambiente, che sposa il “corpo ritrovato”, ovvero la corporeità, con un’alimentazione sana e consa-pevole e con l’ambiente, rilanciando un modo di vivere che recupera l’uomo nella sua interezza. Slowly è un movimento per l’uomo che impone il recupe-ro di una corporeità “leggera”, caratterizzata da un’azione che filtra ogni attività attualmente promossa e praticata con gli occhi disincantati di chi non si fa condizionare da ritmi imposti, da ricette risolutrici, da proposte forzata-mente innovatrici.

Slowly è rispetto, e punta al rinnovamento senza abbrac-ciare nuove tecnologie disumanizzanti. Perciò Slowly è una filosofia che poggia anche su “saperi e sapori” ritrovati. Slowly è il tentativo di recuperare la “lentezza” come valore in sé, per riconsegnare ad ognuno il proprio corpo intero con i suoi specifici ritmi.Info: [email protected]

SLOWLY

SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE

Piazza Uisp è “l’area hospita-lity” itinerante, targata Uisp, che vive come una piazza

reale, un luogo dove sostare per ascoltare musica, partecipare a giochi e momenti di socializzazio-ne, prendere un aperitivo come in un salotto, tra amici con un pro-gramma di attività sportive sem-pre animate.Da giugno a settembre, Piazza Uisp è ospitata all’interno di alcu-ni dei maggiori appuntamenti sportivi delle Leghe e Aree Uisp, come le finali dei campionati di pallavolo, tennis, basket e calcio.

Se la formazione automaticamente ci consegna il tema della qualità, una lungimirante politica sulle risorse

umane ci garantisce la strada della conti-nuità, del rinnovamento, dell’innovazio-ne. Continuità associativa, rinnovamento organizzativo, innovazione culturale, tre assi da perseguire non in forma alterna-tiva, bensì in modo parallelo, perché solo perseguendoli contestualmente potrem-mo pensare di coinvolgere e di veder coinvolta, tutta l’associazione.Continuità associativa significa per noi da un lato mantenere viva l’idea di una vivacità intellettuale che si apre a 360° gradi sul panorama dell’attività motoria e sportiva, dall’altro avere appunto risorse umane, dirigenti, tecnici, operatori, che nel loro avvicendamento nel tempo rie-scono a garantire all’associazione forza e dinamicità, idee e stile, organizzazione e coordinamento, coerenza ed etica.Rinnovamento organizzativo, intendendo con questo la capacità di essere in grado di leggere, rileggere, elaborare e rielabo-rare il nostro modo di sentirsi organizza-zione. Alcune strade sono attualmente tracciate: partendo dal materiale relativo al progetto “Allenare le competenze”, per arrivare ad uno strumento indispen-sabile per un’associazione quale è il

Regolamento Nazionale, fino alla nuova opportunità offerta dalla legge 383/2000, il progetto di formazione sul bilancio sociale. Ultime ma non ultime le espe-rienze trasversali che dimostrano come settori organizzati verticalmente possano dialogare fra loro costruendo iniziative orizzontali. Tali esperienze hanno dimo-strato come una nuova stagione associa-tiva sia possibile, come sia possibile oltre che necessario ridisegnare la mappa della organizzazione interna e come questo processo debba essere accompagnato da una nuova stagione di formazione per i dirigenti, tutti; formazione che metta al centro anche lungimiranti aspetti di inno-vazione culturale.E’ su questo terreno che si aprono le sfide delle nuove tendenze: se nuove attivi-tà si aprono all’orizzonte e determinano l’orientamento post moderno dello sport, la multiculturalità apre scenari decisa-mente più variegati che dobbiamo essere in grado di recepire. Ovvero: “più giovani, più donne, più colori diversi” sono queste le chiavi che utilizza l’Uisp per leggere una società postmoderna, in continua evoluzione: meticcia etnicamente e cul-turalmente, permeabile, interconnessa e liquida. Inoltre lo sport non è più sola-mente terreno di coloro che da sem-

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FormazioneF

ormazione come percorso di appren-dimento che tende a modificare il comportamento. Formazione come

processo professionale tendente a garan-tire standard di qualità il più vicino possi-bile agli obiettivi associativi attraverso la definizione di alti profili professionali. For-mazione: prospettiva operativa sinonimo di qualità. Sono tante le definizioni utili a ricordarci come sia attraverso l’attività di formazione, di aggiornamento, di costante approfondimento che i tecnici, gli educato-ri, gli operatori dello sportpertutti appren-dono a “fare meglio” ciò che è implicito nel loro ruolo, ciò che caratterizza il proprio profilo: l’insegnamento. Formazione è una parola magica; la si pronuncia e già ci si sente meglio; non c’è dibattito o seminario che non la contenga.Dal percorso di ”Alta Formazione” nazionale avviato in questi anni, fino alla formazione di base espressa dal territorio, per i tecnici o per i dirigenti ai diversi livelli, la qualità contraddistingue il nostro agire; metodi e modalità diverse, rese nella prati-ca attraverso una metodologia omogenea coerente con il proprio sfondo integratore: la questione etica.La formazione è dunque nella nostra sto-

ria, nel nostro modo di agire; per questo possiamo parlare non solo di un processo ma di una vera e propria strategia, effetto e causa di un percorso lineare duraturo che si sviluppa nel lungo periodo, individuan-do elementi di specificità che vengono verificati durante la loro attuazione. Una linea che prevede, quindi, un globale fatto di tanti elementi unitari: i corsi.In questa dimensione culturale, la cen-

tralità della formazione va intesa anche come strumento in grado di supportare, con i propri meccanismi e con le proprie modalità, le linee di sviluppo che la Uisp (non come entità eterogenea ma come dimensione democratica organizzata) ha individuato e che intende perseguire.Dar vita ad un simile processo/percorso significa anche essere in grado di sviluppa-re ricerca, e nella ricerca, innovazione. E per innovare bisogna realizzare una forma-zione capace di mettere il sigillo sulla prepa-razione dei propri tecnici e dirigenti decli-nando coerentemente nel fare la nostra mission. Sviluppare nuovi apprendimenti per affiancarli ai saperi acquisiti; attuare un itinerario capace di “inserire” nuove com-petenze e ulteriori capacità professionali nel futuro della nostra organizzazione. Agire sui comportamenti (singoli ed organizzativi) e sulla capacità di voler, intenzionalmente, ricercare nuove possibilità di formazione costruendo le strade per tutti gli operatori/educatori Uisp di restare in contatto con le profonde modifiche culturali, tecniche e metodologiche, che si sono avvicendate negli ultimi decenni nell’area delle attività motorie e sportive. Proprio perché ormai è convinzione diffusa nella Uisp che sportper-tutti significhi più sapere, più preparazione, più professionalità, più curiosità e quindi, di conseguenza, più formazione. Questo concetto permea tutta l’associazione e vede la sua attuazione sia in senso verticale che in quello orizzontale.Gli educatori, i tecnici ed i dirigenti dello sportpertutti devono essere più prepa-rati proprio perché hanno a che fare con problematiche più vaste di quelle che si troverebbero ad affrontare altrove; la com-plessità del percorso formativo appare in tutta la sua evidenza, e noi (tutti, nessuno escluso) abbiamo il dovere di essere all’al-tezza; se lo saremo una nuova prospettiva si aprirà all’orizzonte: essere soggetto for-mativo istituzionalmente riconosciuto.Info: [email protected]

Formazione

pre si occupano di sport. Si allargano gli scenari degli interlocutori: dalle Asl agli Assessorati, dalle Fondazioni ai Ministeri; dunque nuovi terreni di comparazione culturale. Si aprono al confronto almeno tre innovative chiavi di lettura: aspetti urbanistici, aspetti preventivi/sanitari, aspetti pedagogici/educativi. Una politica delle risorse umane è una “linea di condotta” che deve fare i conti costantemente con tutto ciò, preveden-do specifici interventi formativi attra-verso una omogeneità progettuale che

parta dagli apprendimenti individuali e sia in grado di verificare contestualmen-te quanto l’organizzazione stessa sia in grado di apprendere. La formazione è una prassi in evoluzione, e anche un terreno strategico dove i nodi vengono al pettine, le illusioni non durano, i risultati delle esperienze non sono mai definitivi: que-sta la sfida che l’associazione ha davanti, nel momento in cui la sua crescita, da un lato, e la complessità sociale, dall’altro, impongono comunque cambiamenti.Info: [email protected]

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Progetti e campagne nazionali Uisp

L’Uisp contro il dopinge l’inquinamento farmacologico dello sport

L’Uisp, oltre all’impegno per garantire il diritto allo sport per tutti i cittadini, ritiene altrettanto dove-roso garantirlo pulito. Di conseguenza, contrastare

ogni forma di inquinamento farmacologico e di doping nello sport, anche quello amatoriale, è stato e sarà sempre uno degli obiettivi prioritari dell’associazione.Partendo dalle esperienze di campagne di informazione condotte nelle scuole (“Siamo sportivi, giochiamo pulito” - 1998) e di progetti finanziati dalla Comunità Europea (“Dracula Doesn’t Drink Doping” - 2001), l’Uisp si è posta l’obiettivo di sensibilizzare quanti più giovani possibile su questi fenomeni, e di valorizzare il loro protagonismo atti-vo nell’ideazione e realizzazione di campagne di comuni-cazione rivolte prima di tutto ai loro coetanei. Su questa base, sono stati sviluppati due progetti di informazione nelle scuole medie superiori, “Primaedoping” (2004) e “Asinochidoping” (2006), nell’ambito della convenzio-ne tra Commissione di vigilanza sul doping e Istituto Superiore di Sanità.Nel 2008/2009 la parola è passata ai ragazzi delle scuole medie inferiori con “Mamma parliamo di doping” e nel 2010 con la campagna “Sport pulito/Inviati sul campo”, in cui gli studenti si sono trasformati in redattori per la realizzazione di un giornale di classe sui temi del doping e in particolare dell’uso e abuso di integratori proteici e additivi farmacologici.Affiancati dai loro insegnanti e dagli educatori Uisp, i ragazzi hanno realizzato servizi e interviste nelle società sportive, nelle palestre, nelle farmacie ed erboristerie, rac-cogliendo le voci e i pareri dei genitori, di atleti, allenatori, nutrizionisti, medici pediatri e dello sport.

In questo modo hanno potuto sviluppare un percorso conoscitivo costruito in piena autonomia, acquisendo convinzioni e riferimenti valoriali che rimarranno sicura-mente un loro patrimonio. E’ stata anche realizzata una valutazione di efficacia dell’intervento, attraverso questionari in entrata e uscita e interviste effettuate dagli studenti; i risultati del moni-toraggio sono stati presentati in un convegno di chiusura della sperimentazione. La campagna è stata finanziata dal

Ministero della Salute – Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sporti-ve, nell’ambito del programma “Campagne di formazione/informazione per la tutela delle attività sportive e di prevenzione sul doping”.Tutte le informazioni sui progetti svilup-pati in questi anni sono disponibili nel sito http://doping.uisp.it.

L’Uisp contro il dopinge l’inquinamento farmacologico dello sport

NOI ATLETI, ALLENATORI, TECNICI E DIRIGENTI DELL’UISP CI IMPEGNIAMO A:1. Batterci contro la cultura del doping e dello sport di farmacia.2. Informare dettagliatamente tutti gli sportivi sui danni prodotti dal doping e dall’uso di-

storto dei farmaci.3. Mantenere la pulizia, mentale e fisica, dello sport senza mai suggerire a nessuno di au-

mentare artificialmente le prestazioni.4. Vigilare sul non inquinamento dell’attività sportiva, provenga esso dai tecnici, dai medici,

dagli atleti, da loro familiari e conoscenti.5. Riconoscere e rispettare i limiti di ogni atleta, migliorando la sua condizione fisica solo

con l’allenamento e mai con additivi illeciti.6. Denunciare presso le sedi competenti ogni pratica doping di cui veniamo a conoscenza.7. Accettare l’espulsione automatica dall’Uisp per chi contravvenga a uno dei punti sopra

elencati e, in caso di provato coinvolgimento con il doping, la denuncia alle autorità com-petenti.

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Peace Games – Cooperazione Sportiva Internazionale - è l’Organizzazione Non Governativa creata dall’Uisp nel 1990, per promuovere e soste-nere le iniziative di aiuto umanitario e di coopera-zione allo sviluppo, come quelle che i Comitati ter-ritoriali e le Leghe realizzano nei paesi del così detto “Sud del Mondo”, nell’Est europeo e in tutte quelle zone lacerate da conflitti decennali che minano la sopravvivenza e bloccano lo sviluppo delle popo-lazioni.

In linea con la filosofia Uisp, Peace Games crede fer-mamente nello sport come strumento di sviluppo e di integrazione, come veicolo di comunicazione e di convivenza e come strumento di supporto ai processi educativi in atto nei paesi in via di sviluppo.Attraverso lo sport si trasmettono valori e “regole condivise” che vengono applicati alla vita quotidia-na, per questo Peace Games punta molto sul lavoro con i giovani in quanto soggetti ricettivi in grado di moltiplicare e trasmettere messaggi positivi.In collaborazione con i partner dei paesi destinatari, con i Comitati e le Leghe Uisp e con Ong e associa-zioni italiane, si opera nella formazione degli ope-ratori locali, nell’animazione, nella ristrutturazione e allestimento di spazi sportivi e ludici e di centri di aggregazione sociale.

BOSNIA – perché l’appartenenza a diverse culture torni ad essere una ricchezza da condividereBRASILE – perché attraverso lo sport si possono promuovere i diritti per tuttiCHIAPAS – per difendere i diritti delle comunità indigene e promuoverne la conoscenza nel nostro paeseITALIA e EUROPA – per promuovere l’educazione allo sviluppo verso i giovani e la società civile per formare gli operatori UispMOZAMBICO – per la promozione dei diritti delle donneLIBANO – per l’educazione dei giovani delle perife-rie di Beirut sudPALESTINA – per il sostegno dei bambini e dei giovani destabilizzati dal conflitto e dall’isolamentoSENEGAL – per lo sport come strumento per miglio-rare la qualità della vita quotidianaSAHARAWI – per la formazione di operatori sportivi dei campi profughi e l’educazione dei bambiniSUDAFRICA – per un calcio più consapevole e sostenibile

BOLOGNA VIA RIVA RENO 75/3tel. 051.228390 fax 051.225203

[email protected] LARGO N. FRANCHELLUCCI, 73tel. 06.43984326/27 fax 06.43984320

[email protected]

La comunicazione Uisp si articola in un sistema multimediale che utilizza vari canali e stru-menti. Molto del lavoro sfrutta le innovazioni

tecnologiche e digitali. Il baricentro del sistema è il nuo-vo sito nazionale www.uisp.it, realizzato per accogliere le esigenze comunicative di tutta l’articolazione associa-tiva, con Leghe ed Aree che gestiscono i contenuti dei propri siti, così come fanno Comitati regionali, territoria-

li, settori di lavoro. Un vero e proprio UispTube ca-pace di comunicare l’Uisp all’ester-no e far comunicare tra di loro i nodi dell’intera rete associativa. Il sistema di comunicazione Uisp si avvale anche di una storica testata giornalistica che da settembre 2011 sarà on line e distribuita ogni setti-mana: parliamo di Uispress. Inoltre viene pubblicata anche un’agenzia in lingua inglese: Uispress international. Altre pubblicazioni e riviste cartacee (il Discobolo e In Bicicletta) comple-tano il quadro dell’offerta editoriale Uisp a livello nazionale. Una serie di testate dei Comitati re-gionali e territoriali Uisp hanno il compito di informare i soci sulle attività e le iniziative. Ricordiamo la produzione di video e di programmi televisivi sia a livello nazionale sia lo-cale. La campagna “Una speranza per il futuro” prevede la pubblicazione dell’Agenda sportpertutti e la raccolta fondi a favore di un progetto di Peace Games.

Info: tel 06-43984340-316-305.Ufficio comunicazione e stampa Uisp

[email protected]

inBicicletta

N. 1 gennaio-giugno 2010 - Dir. resp. Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Rieti n. 2 del 17-2-81 - “Poste

Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1 – DCB Roma” - Stampa Multiprint Roma - Dir.: Largo N. Franchellucci, 73 Roma - Tel. 06/439841

n. 1 2010Anno XXX

IL CALENDARIO 2011 DEL CICLOTURISMO UISP

ILDISCOBOLO

Anno XXX - N. 2 Luglio-Dicembre 2009 - Direttore responsabile: Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Roma n. 18186 dell’ 11/07/1980 - “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 - DCB Roma” - Stampa: Giorgetti, Roma - Sede nazionale Uisp: L.go Nino Franchellucci, 73 - 00155 Roma

MENSILE DELLA UISP EDIZIONE NAZIONALE

PER APPROFONDIRE LA LETTURA DI QUESTO GIORNALE CONSULTATE IL DISCOBOLO ON LINE www.uisp.it

NUMERO 2NUMERO 2

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LUGLIODICEMBRE 20102010LUGLIODICEMBRE

Tutti nello sport, l’Uisp presenta un anno di attività

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CALENDARIO

2011

Comunicazioneed editoria

www.uisp.it

Comunicazioneed editoria

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Progetti e campagne nazionali Uisp

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Progetti e campagne nazionali Uisp

La mission dello sportpertutti, la nostra mission, è quella di por-tare lo sport ovunque: anche

fra le mura di un istituto di pena, in un quartiere degradato, fra i giovani migranti più soli.Lo sport non è più solo pratica, pas-sione o cultura ma diventa, in questi contesti così difficili, un pretesto per promuovere la persona, per valoriz-zare competenze, esperienze di vita, per creare relazioni e fare comunità.Con queste convinzioni negli anni l’Uisp ha promosso e realizzato tante iniziative nazionali e locali. I progetti più noti, che in qualche modo rac-colgono l’esperienza dell’associazio-ne nel suo complesso, sono Sport Contro la Droga, Fatti di Sport, Ape in Gioco e Ape Ecologica, Ragazzi Fuori.“Porte Aperte Uisp” è il filo rosso che mette in relazione tutte le esperienze di attività dentro e fuori gli istituti di pena, per gli adulti e per i minorenni.Gli interventi promossi hanno rag-giunto molti obiettivi: favorire lo scambio e il confronto reciproco fra la realtà interna al carcere e quella esterna; permettere ai detenuti di avere contatti con la comunità “libe-ra”; stimolare nei detenuti nuove e positive modalità di relazione tra di loro e con gli altri; sostenere i detenu-ti nel tentativo di ricostruirsi una per-sonalità; garantire un’attività sportiva e formativa continuativa.

L’Uisp, tra le prime associazioni in Italia, si è posta il tema della qualità della vita dei detenuti

proponendo al sistema penitenziario nazionale l’introduzione dello sport fra le attività trattamentali quotidia-ne.Sono passati più di vent’anni dalle prime iniziative che ci hanno visti, assieme agli enti locali e al Ministero

della Giustizia, protagonisti di una diversa impostazione della vita car-ceraria. E l’attività sportiva in carcere risponde a questa mission: pensare, progettare, proporre opportunità a misura delle esigenze e delle diversi-tà delle persone, scavalcando difficol-tà e barriere.

L’intervento nelle carceri si tra-duce in molteplici modalità: presenza di istruttori, allena-

tori, partite amichevoli tra detenuti e squadre dell’Uisp, tornei e campiona-ti interni al carcere, corsi di formazio-ne per arbitri e giudici sportivi.Abbiamo in diverse occasioni realiz-zato all’interno delle carceri grandi manifestazioni Uisp come Vivicittà e in certi casi siamo riusciti a coinvol-gere in iniziative sportive fuori dalle carceri i detenuti, la polizia peniten-ziaria, i campioni dello sport.L’Uisp ha scelto la strada della ricom-

posizione sociale attraverso lo spor-tpertutti, i propri circoli, le società sportive.Nasce una nuova Uisp anche attra-verso questa scelta, premiata da un protocollo d’intesa con il Ministero e da numerose convenzioni che ancor oggi consentono ai nostri operatori di entrare negli istituti penitenzia-ri per i minorenni o di affiancare i ragazzi raggiunti da misure penali sul territorio. Negli ultimi anni, la ridu-zione delle risorse sulle attività tratta mentali e di recupero sociale, hanno messo a dura prova tante realtà loca-li; siamo preoccupati per una situa-zione sempre più difficile e siamo impegnati affinché lo sportpertutti si consolidi come attività curriculare nella carceri, come esperienza educa-tiva e riabilitativa fra i minori a rischio, come strumento di inclusione e coe-sione sociale.Info: [email protected]

Gli interventi Uisp nelle carceri e negli istituti minorili

Porte aperte

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La Commissione nazionale Uisp turi-smo è al servizio, come facilitatore, dei Comitati Uisp regionali e ter-

ritoriali, Leghe, Aree, Coordinamenti, Associazioni Sportive che intendano avvalersi del turismo come ulteriore mezzo per la diffusione dei valori dell’Ui-sp.Queste sono le parole chiave dalle quali parte l’Uisp: sostenibilità, etica o responsabilità. Largamente utilizzate al giorno d’oggi parlando di turismo, ma ancora soggette a interpretazioni perso-nali e ambiguità. La salvaguardia e la difesa delle risorse naturali è legata a una responsabilità da parte dei soggetti che promuovono il turismo in una determinata zona, di quantificare in modo critico i flussi di per-sone, l’utilizzo delle risorse energetiche e dei materiali, l’inquinamento e la produ-zione di rifiuti, l’impatto paesaggistico, in modo da identificare una soglia di tolleranza che non deve essere oltrepas-sata anche andando incontro a un minor guadagno economico. Analizzando invece l’impatto del turismo sulla popolazione, le principali espressio-ni di riferimento sono “turismo dell’in-contro”, etico e sociale che riconducono tutte ad un rispetto e una salvaguardia delle culture locali.Questo significa operare anzitutto delle scelte turistiche che siano condivise e approvate dalle popolazioni autoctone (evitando così la diffusione sconsiderata di imprese multinazionali che si muo-vono spesso del tutto incuranti riguar-do alla cultura e le necessità di intere nazioni) e inoltre mirare ad un coinvol-gimento attivo della gente del posto sia per quanto riguarda la gestione delle strutture turistiche sia dal punto di vista della ridistribuzione degli utili generati

dall’attività turistica. “Turismo responsabile” è forse il nome che meglio raggruppa i concetti indicati in quanto richiama ad un obbligo preci-so dei soggetti operanti nel turismo di tutelare sia le risorse ambientali che le tradizioni locali. Partendo da queste con-siderazioni la Commissione si prefigge di tradurle in azioni pratiche, cercando di promuovere eventi, manifestazioni e strutture progettate e concepite tenen-do in considerazione i seguenti aspetti:

sostenibilità ambientale: rispetto del territorio nell’esercizio dell’atti-vità turistica e nell’organizzazione di manifestazioni sportive, per un suo utilizzo anche da parte delle generazioni future;valorizzazione del territorio in modo particolare delle aree di inte-resse poco conosciute;valorizzazione della cultura e delle tradizioni delle aree turistiche;accessibilità: coinvolgimento di strutture che offrano un comfort di utilizzo per ogni età e dei soggetti diversamente abili;

promozione di attività e strut-ture che vadano incontro alle esi-genze economiche dei soci meno abbienti.

L’obiettivo principale dell’Ui-sp è rafforzare l’unità interna in modo che le attività e le proposte

turistiche promosse dai vari Comitati, Coordinamenti e Leghe a livello territo-riale, possano essere conosciute da tutti i soci Uisp con la conseguente possibilità di una partecipazione da parte di tutti. In altre parole la Commissione turismo si prefigge di suscitare un’identità di “Socio Uisp” che possa assumere sempre più una connotazione nazionale e far sì che le possibilità dei soci Uisp siano le stesse, per tutti, su tutto il territorio.Con lo stesso impegno dobbiamo rispondere alle necessità dei soci per il turismo legato alle attività sportive, dando voce alle tante iniziative program-mate sul territorio, facendole conoscere a tutta l’associazione. A partire dalle manifestazioni ed inizia-tive delle Leghe, Aree e Coordinamenti che possono diventare proposte turisti-che per tutti i soci dell’Uisp.Oggi nell’Uisp il turismo è più facile orga-nizzarlo grazie anche alla presenza di Uisp And Go un’azienda al servizio di tutta l’associazione.

Le 10 regole d’oro per un turismo responsabile1. ricercare strutture ricreative impe-

gnate nella diminuzione dell’impat-to ambientale;

2. selezionare tour-operator coscienti dell’impatto ambientale del turi-smo;

3. cercare di preferire mezzi di traspor-to meno inquinanti per raggiunge-re la località della vacanza;

4. preferire mezzi di trasporto collet-tivi ed ecologici come la bicicletta durante la vacanza;

5. cercare di produrre meno rifiuti possibile e di concorrere alla raccol-ta differenziata;

6. ridurre i consumi di acqua;7. evitare gli sprechi di energia;8. privilegiare prodotti dell’artigianato

e le specialità gastronomiche locali;9. rispettare l’ambiente delle località

visitate; 10. proporre e consigliare suggerimenti

per il miglioramento ambientale dei luoghi visitati.

(tratto dal sito di Terre Libere Tecno - www.terreliberetecno.com)

Info: [email protected]

Turismo responsabileProgetti e campagne nazionali Uisp

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Volontariato e protezione civile

Il volontariato riveste un ruolo da protagonista nelle attività dell’Ui-sp, essendo la fonte primaria di

energia e motivazione che contribu-isce a realizzare un mondo sportivo rivolto all’inclusione ed alla tutela di tutti i cittadini.Nella Protezione Civile vi è spazio per tutti, quindi è possibile riuscire a coinvolgere Circoli, Polisportive, Società sportive, coniugando le loro attività specifiche con eventuali com-piti di Protezione Civile a seguito di una programmazione consapevole che faccia prendere coscienza come un investimento in questo settore è sicuramente un investimento che permetterà in futuro di non perde-re patrimoni ambientali e culturali,

ma soprattutto di non perdere vite umane. Ci sono Leghe nella Uisp, che già attraverso il loro percorso formativo ottimizzano professionali-tà e competenza da mettere a dispo-sizione sia in un eventuale interven-to quanto nella prevenzione: la Lega montagna, le Aree neve ed acquavi-va, la Lega motociclismo, costituite da soci preparati a muoversi anche in situazioni estreme.Ma ci sono anche Leghe come quella calcio, nuoto, pallacanestro, pallavo-lo, che gestiscono impianti sportivi; chi meglio di loro può metterli rapi-damente a disposizione in una even-tuale calamità, e chi meglio di loro può coordinare ora l’allestimento di una tendopoli in un campo di calcio ora un punto di prima accoglienza o un luogo di foresteria, in una pale-stra o in un palazzetto dello sport?

L’Uisp lavora per:entrare a pieno titolo nelle agen-zie regionali attraverso le colonne mobili del volontariato;pianificare preparazione, forma-zione, esercitazioni, qualificazione delle risorse umane con obiettivi comuni fra le diverse discipline;stabilire una serie di convenzioni ed accordi con gli enti locali, le istituzioni.

Alcune idee per cose da fare:un convegno per mettere insieme il nostro modo di operare e get-tare le basi per iniziare ad essere operativi;

unificare le procedure secondo le relazioni sviluppate ed elaborate

nel precedente Consiglio;

istituire nei nostri regolamenti for-mativi l’operatore di protezione civile;

attivare collaborazioni con altre strutture di Prociv con le quali abbiamo fatto precedenti espe-rienze (Anpas, Guardia Costiera Ausiliaria, ecc.);

produzione di un abbigliamento identificativo di appartenenza alla Uisp;

procedura per l’iscrizione al Dipartimento o Protocollo di col-laborazione con associazione già iscritta.

Info: [email protected]

Volontariato e protezione civile

Centro documentazione e archivio storico Uisp

Raccoglie, conserva e valorizza i materiali bibliografici, documen-tari ed archivistici relativi ai temi della corporeità, del movimento, dell’evoluzione del fenomeno spor-tivo e della cultura sportiva, con particolare attenzione alla storia dell’Uisp e del movimento sportivo.E’ una struttura di organizzazione della memoria e di servizio pubbli-co aggiornato rivolto ad un’uten-za di studenti, docenti, ricercato-ri, dirigenti e operatori sportivi. E’ convenzionato con l’Istituto per i beni culturali. La sua struttura è per sezioni: Biblioteca (con catalo-go informatizzato), Emeroteca (con catalogo informatizzato), Foto-cine-videoteca, Fonoteca, e altre sezioni di materiale paralibrario o non libra-rio (affiches, dépliant, ecc.).

Info: Centro nazionale documentazionee archivio storico UispResponsabile: Bruno Di MonteVia Riva Reno 75/340121 Bologna tel. 051/225881 [email protected]

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P rogetto Sud è il riferimento Uisp per sviluppo dell’attività associa-tiva nelle regioni meridionali, che

ha mosso i suoi passi su sentieri nuovi, di anno in anno con maggiore consape-volezza, connotandosi nel tempo come un luogo di costruzione di eventi e opportunità, di individuazione e messa a fuoco delle difficoltà e delle criticità.Le direttrici su cui si muove sono le atti-vità, la formazione, l’infrastrutturazione sociale e materiale. Numerose in questi anni le manifesta-zioni e gli eventi sportivi interregionali.Al primo evento, “Corri, Salta e Gioca nel Parco del Pollino”, sono seguite nume-rose manifestazioni sportive interre-gionali, significative per il loro valore intrinseco, importanti per la realizzazio-ne di uno dei primi obiettivi di Progetto Sud: lavorare insieme per uno scopo comune.Sul piano della formazione sono stati realizzati importanti risultati, percor-

si formativi, di concerto con le Leghe nazionali di attività, per figure tecniche e dirigenziali che corrispondessero alle necessità del territorio.Per la prima volta, tre regioni meri-dionali, Calabria, Campania e Puglia, si sono impegnate in un progetto comune di infrastrutturazione mate-

riale, cimentandosi nella realizzazione e nella gestione della Foresteria di Mormanno, due palazzi storici immersi nel Parco del Pollino, che offrono ai soci Uisp, non solo delle regioni meridionali, posti letto, opportunità di attività in ambiente naturale, di attività sportive tradizionali, di formazione, di turismo sociale ed enogastronomico. Mormanno rappresenta un prototipo, un modello replicabile di quello che può essere realizzato dalla cooperazio-ne, dal “lavoro comune” dei Comitati Uisp del Sud in un processo di svilup-po che proietti i gruppi dirigenti verso nuove sfide associative, verso l’incre-mento della cultura di “fare impresa sociale”, per moltiplicare le opportunità di attività e formazione, per incentiva-re la gestione di siti ricettivi, strutture e impianti sportivi, per proporsi come occasione di crescita dell’associazione con idee nuove e buone prassi.Info: [email protected]

PROGETTO SUD

La Legge 240 del 2010 di riforma dell’Università ha costretto il set-tore ad una, sia pure molto attiva,

pausa, in attesa dell’approvazione dei decreti attuativi della legge stessa.La legge immette, infatti, diversi ele-menti di insicurezza, o comunque non ancora definiti, sia nella strutturazione interna che nei rapporti con le orga-nizzazioni esterne. La suddivisione dei compiti tra Facoltà (cura della didat-tica e dei rapporti con gli studenti) e Dipartimenti (ricerca), verrà, infat-ti, superata dall’assunzione di tutti i compiti, ivi compresa la gestione della didattica da parte dei Dipartimenti che risulteranno pertanto, insieme con l’Ateneo, gli organi di interfaccia con le organizzazioni esterne, quali UISP. Ciò significherà la revisione degli interlocutori e la probabile necessi-tà di riscrittura delle convenzioni e accordi in atto.Gli obiettivi pluriennali del settore, sul piano generale dei rapporti con l’Università, rimangono invariati pur scontando il ritardo dovuto alla rifor-ma, e riguardano la strutturazione di convenzioni, protocolli di intesa e accordi, sia a livello nazionale che locale; la fornitura ai Comitati degli strumenti interpretativi, normativi e operativi per entrare in contatto con le Università; l’aiuto ai Comitati nell’at-tivazione di percorsi formativi (corsi, tirocini, seminari, stage, insegnamen-

ti) in collaborazione con le Università.Sul piano della ricerca, gli obiettivi interni sono: la costruzione di una banca dati sulle esperienze di collabo-razione già in essere; l’effettuazione di una ricerca sui nostri educatori e, se possibile, su campioni di studenti. E’ altresì necessario svolgere ricerche su aspetti per noi rilevanti quali tra gli altri l’efficacia delle didattiche, dei progetti, il bilancio sociale, la qualità della nostra offerta, l’impatto ambien-tale. Tali obiettivi tendono a valida-re scientificamente il nostro lavoro attraverso ricerche “evidence based”

che tendono a valutare l’efficacia dei nostri interventi e quindi a promuo-verli ulteriormente nella comunità associativa e accademica.Nel 2011/2012 gli obiettivi specifici riguarderanno l’informazione sui cam-biamenti che la riforma dell’Università ha introdotto, la produzione di una guida ai contatti con l’Università, l’al-largamento del data-base delle espe-rienze di ricerca e di rapporti con l’università, la costituzione di un coor-dinamento dei comitati, una ricerca sugli educatori sportivi.Info: [email protected]

Università e ricerca

Progetti e campagne nazionali Uisp

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Uisp giovanissimi: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, fuori e dentro la scuola

L’anno sportivo 2010-2011 è servito per costituire il Coordinamento Nazionale UISP

Giovanissimi: uno strumento per par-lare ed intervenire con politiche attive nella fascia di età 0 -18 anni. Parliamo di attività che coinvolgono migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e che sono ovviamente specifiche per ogni età e disciplina sportiva. Il coordi-namento nazionale ha deciso che l’an-no sportivo 2011-2012 si caratterizzerà per la creazione dei Centri Primi Passi e di quelli Gioco Sport & Avventura: veri e propri presidi territoriali di rife-rimento rispettivamente per le attività 0-6 e 7-18 anni. Da sempre Primi Passi è il pacchetto di attività che l’Uisp ha predisposto per bambini/e “da -6 mesi a +6 anni” e per le loro famiglie: attività in acqua, in palestra, momenti di sup-porto e confronto a donne in attesa, neo madri e neo padri insieme con i loro bebè, tutto questo sia a scuola che oltre la scuola. I centri saranno i luoghi in cui poter confrontarsi tra pari sul rap-porto con i propri figli, in cui poter ela-borare strategie integrate di intervento su queste fasce di età assieme agli educatori dei nidi e delle materne, alle istituzioni, luoghi dove poter produrre cultura associativa con le famiglie.I contenuti metodologici dei Centri Primi Passi fanno riferimento al Settore politiche educative della nostra asso-ciazione che con un continuo aggior-namento degli strumenti didattici, ha

saputo garantire nel tempo validità, innovazione e coerenza alle attività proposte: contenuti teorici ed espe-rienze del progetto iniziale sono ormai parte consolidata della letteratura uni-versitaria del settore.

Per la fascia d’età 6-18 anni, oltre alle consuete attività di disciplina, facciamo riferimento alle propo-

ste di Gioco Sport & Avventura se si parla di extra scuola e a Sportpertutti a scuola nell’altro caso. Gioco Sport & Avventura è soprat-tutto centri estivi, campus sportivi, escursioni, campeggi. Il nostro modo di lavorare sulla cultura della polispor-tività, sull’associazionismo giovanile, sulla partecipazione diretta dei nostri

giovani soci alla costruzione dei pro-grammi di attività. Si tratta nella mag-gior parte dei casi di attività multi-disciplinari per rilanciare l’autonomia dei nostri soci più giovani, per renderli attori del sapere sportivo, per aiutarli come soggetti nella scelta dei temi legati alla corporeità ed al corretto e positivo rapporto con l’ambiente, per favorire loro una crescita insieme ad altri coetanei mediante una proposta incentrata sugli scambi, la progetta-zione individuale e di gruppo, la com-petizione relativa, per sensibilizzarli ai temi della solidarietà, della tolle-ranza, contro ogni forma di razzismo, perché siano in grado di assumere le differenze come valore e non come elemento di divisione e/o addirittura di frustrazione. I Centri Gioco Sport & Avventura rappresenteranno nel terri-torio la nostra volontà di far partecipa-re i/le giovanissimi/e alla elaborazione delle proposte che li/le riguardano.Sportpertutti a scuola fa riferimento alla nostra proposta in ambito scola-stico: una proposta variegata e diffusa come variegati e diffusi su tutto il territorio nazionale sono i nostri comi-tati territoriali e le loro società sportive che hanno attivato convenzioni da vari anni con le scuole realizzando importanti e continuativi rapporti di collaborazione. Sportpertutti a scuola raccoglie i nostri metodi e le nostre didattiche che vengono spesso propo-ste oltre che ai nostri educatori anche ai docenti scolastici in appositi corsi di formazione riconosciuti dal Miur. Si tratta di attività che si presentano a volte sotto forma di attività integrati-va, più spesso offrendo l’esperienza e la professionalità dei nostri educatori nelle ore curricolari.

Info: [email protected]

Uisp giovanissimi: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, fuori e dentro la scuola

L’UISP E LE PALESTRE POPOLARIL’esperienza delle palestre popolari ha rappresenta-to, a partire dalla fine de-gli anni ’90, una novità nel panorama delle sport per tutti. Più che di esperienza in realtà dovremmo parlare di “esperienze”, per sottoli-neare il carattere eteroge-neo delle loro storie. Spazi precedentemente occupati per altre finalità come cen-tri sociali, locali abbando-nati e recuperati su progetti specifici legati allo sport ma anche strutture comunali prese in gestione, plessi scolastici o locali commerciali in locazione, sono stati la naturale location di tante associazioni sportive dilettantistiche che hanno deciso di dare una inter-pretazione nuova e originale allo sport di base. La Uisp è attenta a queste espe-rienze, e nel massimo rispetto della loro autonomia, vuole contribuire alla loro crescita. Per questo ha dato vita dal 2011 ad un progetto nazionale specifico sulle palestre popolari.

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Organismi dirigenti

Organismi istituzionali UispPRESIDENZA NAZIONALE

Presidente: Filippo Fossati00155 RomaLargo Nino Franchellucci, 73segreteria Tel. 06/43984307Fax 06/[email protected]

VICEPRESIDENZA NAZIONALEVicepresidente: Vincenzo Manco00155 RomaLargo Nino Franchellucci, 73segreteria Tel. 06/43984307Fax 06/[email protected]

DIREZIONE NAZIONALEComponenti: Balestri Carlo, Bercigli Ugo, Iannetta Antonio, Manco Vin-cenzo, Maratea Fabio, Masala Daniele, Mastroianni Antonio, Olivieri Tatiana, Pacciani Simone, Rossi Federica, Rutka Claudia, Scalambra Rita00155 RomaLargo Nino Franchellucci, 73segreteria Tel. 06/43984307Fax 06/[email protected]

CONSIGLIO NAZIONALEPresidente: Gianni CossuComponenti: Aceti Francesco, Aghi-lar Massimo, Alfano Patrizia, Balestri Carlo, Bani Lorenzo, Bellezza Giuliano, Bennani Marco, Bertani Roberto, Bet-telli Gabriele, Bettoni Paolo, Bevilacqua Giuseppe, Biavati Franco, Bologni Fu-rio, Bonasera Vincenzo, Cannavò Santi, Capasso Antonio, Capone Ivo, Carulli Alberto, Casadio Fabio, Casella Andrea, Casula Maria Pina, Cavalieri D’Oro Val-ter, Ceccaroni Davide, Chiavacci Bruno, Claysset Manuela, Conti Daniela, Cop-pari Claudio, Covi Andrea, Dalla Lana Gabriella, Davi Massimo, De Angelis Te-odoro, De Ruggieri Giuseppe, Debetto Elena, Della Tommasa Paolo, Di Grumo Isabella, Dugheri Mauro, Farina Salva-

tore, Ferrandi Fabrizio, Forsoni Fabrizio, Fossati Filippo, Franconi Matteo, Gal-luccio Gianfranco, Gasparro Antonio, Ghersi Marisa, Gollini Giorgio, Iarusci Edelvisa, Imeroni Andrea, Lanzon Pa-ola, Laurenti Onorio, Lesignoli Erasmo, Liaci Vincenzo, Licini Franco, Maestrelli Enrico, Magno Francesco, Manco Vin-cenzo, Manno Michele, Maratea Fabio, Marchesi Stefania, Marchetti Antonio, Mariani Alessandra, Marini Andrea, Ma-sala Daniele, Masini Renato, Mastroian-ni Antonio, Moschini Massimo, Nacarlo Raffaele, Nerini Arianna, Nocera Nata-lino, Novelli Andrea, Oliva Giuseppe, Olivieri Tatiana, Pacciani Simone, Pani Renato, Pari Pierpaolo, Peli Rosa Adele, Peratoner Paolo, Pesce Tiziano, Pessina Alessandra, Ponti Giancarlo, Portincasa Maria, Quaglia Tiziano, Ribolini Alessan-dro, Ridolfi Paolo, Rinaldi Roberto, Rossi Daniela, Rossi Federica, Russo Gianpie-ro, Sanfilippo Edmondo, Sapienza Con-cetta, Scalambra Rita, Sentimenti Aldo, Stinghi Chiara, Strambi Andrea, Tenti Francesco, Tesei Massimo, Tucci Massi-mo, Tursi Verter, Vicini Valter, Vita Lucia-no, Zorzanello Sereno, Zullo Antonino.00155 RomaLargo Nino Franchellucci, 73Segreteria Tel. 06/43984307Fax 06/[email protected]

COMITATO ETICOOddone Giovanetti (Responsabile),Michele Carlà, Luciano SenatoriSegreteria: Tel. [email protected]

COLLEGIO DEI REVISORI CONTABILI

Presidente: Zorzetto DiegoComponenti: Pala Delfina – Strocchia Felice CarmineSupplenti: Camanzi Paolo – Iannuzzi Annamariac/o Uisp nazionale 00155 Roma - Largo N. Franchellucci, 73 segreteria Tel. 06/43984306/08Fax 06/[email protected]

COLLEGIO NAZIONALE DEI GARANTI DI 1° GRADO

Presidente: Marcuccio AlfioComponenti: Landi Fabrizio – Cerfeda AntonioSupplenti: Matta Bruna - Panini Patrizioc/o Uisp nazionale 00155 Roma - Largo N. Franchellucci, 73 Tel. 06/439841Fax 06/[email protected]

COLLEGIO NAZIONALE DEI GARANTI DI 2° GRADO

Presidente: Farris Giuseppecomponenti: Casini Eugenio – Castrucci MauroSupplenti: Collecchia Francesca - Sciar-retta Larac/o Uisp nazionale 00155 Roma - Largo N. Franchellucci, 73 Tel. 06/439841Fax 06/[email protected]

Organismi istituzionali Uisp

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Organismi dirigenti

Aree, Dipartimenti e Settori nazionaliAree, Dipartimenti e Settori nazionaliUisp - Largo Nino Franchellucci, 73 00155 Roma - Tel. 06/439841 - Fax 06/43984320 - www.uisp.it

AREA RISORSE E SVILUPPOResponsabile: Simone PaccianiSegreteria: Tel. [email protected]

BILANCIO

Responsabile: Stefania MarchesiSegreteria: Tel. [email protected]

AZIENDE E POLITICHE ECONOMICHE

Responsabile: Ugo BercigliSegreteria: Tel. [email protected]

SERVIZI AI SOCI

Responsabile: Aldo SentimentiSegreteria: Tel. [email protected] - Tesseramento Responsabile:

Tiziano PesceCommissione Tesseramento Componenti: Paola Chiarantini, Lorenzo Durzu, Veruska Linguaglossa, Roberto Meglioli, Giuseppe Oliva, Concetta Sapienza, Rocco Varraso.Segreteria: Tel. [email protected]

- Convenzioni per i soci Responsabile: Paolo Monti

Segreteria: Tel. [email protected]

FORMAZIONE – PROGETTA-ZIONE - RISORSE UMANE

Responsabile: Massimo Davi- Risorse Umane Responsabile: Umberto PorriSegreteria: Tel. 06.43984350 [email protected]

TURISMO

Responsabile: Bruno ChiavacciSegreteria: Tel. [email protected]

AREA SPORT DI CITTADINANZAResponsabile: Filippo FossatiSegreteria: Tel. [email protected]

AMBIENTE

Responsabile: Santi CannavòAltri referenti: Sergio Barbadoro, Manuela ClayssetSegreteria: Tel. 06.43984305 [email protected]

DIRITTI SOCIALI

Responsabile: Giuliano BellezzaAltri referenti: Massimo Aghilar, Maria Pina Casula, Andrea Ciogli, Fabrizio De Meo, Matteo Franconi, Valentina Mingolla, Arianna Nerini, Alessandra Pessina.

Segreteria: Tel. 06.43984305 [email protected]

POLITICHE EDUCATIVE

Responsabile: Alessandro AriemmaAltri referenti: Giulio BizzagliaSegreteria: Tel. [email protected]

UNIVERSITA’ E RICERCA Responsabile: Antonio Borgogni Segreteria: Tel. [email protected]

STILI DI VITA E SALUTEResponsabile: Andrea ImeroniSegreteria: Tel. [email protected]

POLITICHE GIOVANILIResponsabile: Verter TursiSegreteria: Tel. [email protected]

VOLONTARIATO, ASSOCIAZIONISMO E IMPRESA SOCIALE

Responsabile: Salvatore FarinaSegreteria: Tel. [email protected]

SPAZI DI SPORTResponsabile: Fabio CasadioSegreteria: Tel. [email protected]

DIPARTIMENTO ATTIVITÀResponsabile Vincenzo MancoSegreteria: Tel. [email protected]

INNOVAZIONE E SVILUPPOResponsabile: Franco BiavatiAltri referenti: Samuele Biagiotti, Roberto D’Elia, Orlando Giovannetti, Enrico Maestrelli, Sergio Raimondo.Segreteria: Tel. [email protected]

PROMOZIONE CAMPAGNE NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Responsabile: Daniele MasalaSegreteria: Tel. [email protected]

MANIFESTAZIONI NAZIONALI Responsabile: Antonio GasparroSegreteria: Tel. [email protected]

RAPPORTI CONI, FSN, DSA, EPSResponsabile: Gabriele BettelliSegreteria: Tel. [email protected]

DIPARTIMENTO POLITICHE INTERNAZIONALI, COOPERAZIONE E MULTICULTURALITÀResponsabile: Carlo BalestriSegreteria: Tel. [email protected]

INTERNAZIONALEResponsabile: Carlo BalestriAltri referenti: Daniela ContiSegreteria: Tel. [email protected]

INTEGRAZIONE E MULTICULTURALITÀResponsabile: Chiara StinghiAltri referenti: Raffaella ChiodoSegreteria: Tel. [email protected]

CONFERENZA DEI REGIONALICoordinatore: Vincenzo LiaciSegreteria: Tel. [email protected]

REGIONI ENTI LOCALIResponsabile: Gianni CossuSegreteria: Tel. [email protected]

PROGETTO SUDResponsabile: Antonio MastroianniSegreteria: Tel. [email protected]

COORDINAMENTO DONNEResponsabile: Paola LanzonSegreteria: Tel. [email protected]

MARKETING COMUNICAZIONEResponsabile: Antonio IannettaSegreteria: Tel. [email protected]

CITTA’ METROPOLITANEResponsabile: Patrizia AlfanoSegreteria: Tel. [email protected]

ORGANIZZAZIONEResponsabile: Tommaso DoratiSegreteria: Tel. [email protected]

GESTIONE AMMINISTRATIVAResponsabile: Gian Nicola AcinapuraSegreteria: Tel. [email protected]

UFF. STAMPA E COMUNICAZIONEResponsabile: Ivano MaiorellaSegreteria: Tel. [email protected]

UFFICIO PROGETTIResponsabile: Daniela RossiSegreteria: Tel. [email protected]

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eL’Uisp, le reti interassociative, enti e società

La partecipazione nazionale Uispin società

La partecipazione nazionale Uispin reti interassociative ed entiLa partecipazione nazionale Uispin reti interassociative ed enti

S.E. - SPORT EUROPA spa00155 Roma L.go N. Franchellucci, 73tel. 06/43984304 - fax 06/43984320e-mail: [email protected]: Ardelio MichielliAmministratore delegato: Ugo BercigliDirettore e Responsabile marketing: Patrizia Minocchi

SPORT EUROPA

UISP ON NET srl50126 Firenze - Via Francesco Bocchi, 32tel. 055/6583530 - fax 055/6583531e-mail: [email protected]: Aniello CilettiAmministratore delegato: Claudio F. Frezza

Sport & Sicurezza50126 FirenzeVia Uguccione della Faggiola 7/Rossotel. 055/6580614 fax 055/680313e-mail: segreteria.generale@u cass.itwww.sportesicurezza.itPresidente: Gabriele Bettelli

Sport & Sicurezza UISP srl50126 FirenzeVia Uguccione della Faggiola 7/Rossotel. 055/6580614 fax 055/6580313

UISP and GO srl50126 Firenze Via Giovanni Dalle Bande Nere, 7/Rtel. 055/6800404 - fax 055/685052e-mail: [email protected]: Daniele MasalaAmministratore delegato: Giuseppe Vigni

ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà00157 Roma - Via Monti di Pietralata, 16tel. 06/41609207- fax 06/41609214e-mail: [email protected]

FAIRTRADE TRANSFAIR - Italia35131 Padova - Passaggio De Gasperi, 3tel. 049/8750823 - fax 049/8750910e-mail: [email protected]

BANCA ETICA35131 Padova - Via N. Tommaseo, 7tel. 049/8771111 - fax 049/7399799e-mail: [email protected]

FONDAZIONE UNIPOLIS40122 Bologna - Via Marconi, 1tel. 051/6437601 - fax 051/6437600e-mail: [email protected]

LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie00187 Roma - Via IV Novembre, 98tel. 06/69770301 Fax 06/6783559e-mail: [email protected]

Forum del Terzo Settore00186 RomaPiazza Mattei, 10 Palazzo Costaguti tel. 06/68892460 - fax 06/6896522e-mail: [email protected]

La partecipazionenazionale Uispin società

Arci Servizio civile 00157 Roma - Via Monti di Pietralata, 16tel. 06/41734392 - fax 06/41796224e-mail: [email protected] ARCI

00157 Roma - Via Monti di Pietralata, 16 tel. 06/41609507 - fax 06/41609275e-mail: [email protected]

SPIN - CONSORZIO SPORT INSIEME20121 MILANO - Via Romagnosi, 5e-mail: [email protected]. consorziospin.com

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Indirizzi Uisp

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Dove puoi incontrareDove puoi incontrare l’UispSede nazionale

Largo Nino Franchellucci, 73 - 00155 Roma - Tel. 06/439841 - Fax 06/43984320E-mail [email protected] - www.uisp.it

Presidente: Filippo Fossati

ABRUZZOVia dei Peligni, 24-2665127 PescaraTel. 085/2193014 + FaxE-mail [email protected]/abruzzoPres. Alberto Carulli

BASILICATAVia Gattini, 875100 MateraTel. 0835/334076 + FaxE-mail [email protected]/basilicataPres. Francesca D’Alessio

CALABRIAc/o Piscine Loc. Marinella88040 Lamezia Terme (CZ)Tel. 0968/53528 - Fax 0968/418656E-mail [email protected]/calabriaPres. Giuseppe Tropeano

CAMPANIACorso Umberto I, 38180138 NapoliTel. 081/268137 + FaxE-mail [email protected]/campaniaPres. Antonio Mastroianni

EMILIA ROMAGNAVia Riva Reno, 75/3°40121 BolognaTel. 051/225881 - Fax 051/225203E-mail [email protected]/emiliaromagnaPres. Vincenzo Manco

FRIULI VENEZIA GIULIAVia Nazionale, 92/533040 Pradamano (UD)Tel. 0432/640154 - Fax 0432/641853E-mail [email protected]/friuliveneziagiuliaPres. Federica Rossi

LAZIOLargo Nino Franchellucci, 7300155 RomaTel. 06/43984325-312Fax 06/43984315E-mail [email protected]/lazioComm. Natalino Nocera

LIGURIAVia al Ponte Reale, 2/1416124 GenovaTel. 010/2513112 - 2472901Fax 010/2477404E-mail [email protected]/liguriaPres. Alessandro Ribolini

LOMBARDIASede legale e amministrativaVia Adige, 1120135 MilanoTel 02/55017990 – Fax 02/55181126Segreteria:Via Brescia, 5626100 CremonaTel. 0372/431771 - Fax 0372/436660E-mail [email protected]/lombardiaPres. Paolo Della Tommasa

MARCHEPiazza Salvo D’Acquisto, 2960131 AnconaTel. 071/2900059 - Fax 071/9941656E-mail [email protected]/marchePres. Claudio Coppari

MOLISE (coord.)Via Duca d’Aosta, 3286100 CampobassoTel. 0874/90745 - Fax 0874/461276E-mail [email protected]/molise

PIEMONTEPiazza della Repubblica, 610122 TorinoTel. 011/4363484 - Fax 011/4366624E-mail [email protected]/piemontePres. Francesco Aceti

PUGLIAVia M.Amoruso, 270126 BariTel. 080/9958100 - Fax 080/9958090E-mail [email protected]/pugliaPres. Vincenzo Liaci

SARDEGNAViale Trieste, 6909123 CagliariTel. 070/8575783 + FaxE-mail [email protected]/sardegnaPres. Salvatore Farina

SICILIAVia Bari 5290133 PalermoTel. 091/6629061 + FaxE-mail [email protected]/siciliaPres. Fabio Maratea

TOSCANAVia F. Bocchi, 3250126 FirenzeTel. 055/0125623 - Fax 055/0125621E-mail [email protected]/toscanaPres. Ugo Bercigli

UMBRIAVia della Viola, 106122 PerugiaTel. 075/5733532 + Fax E-mail [email protected]/umbriaPres. Aldo Sentimenti

VALLE D’AOSTAVia Binel, 1111100 AostaTel. 0165/31342 - Fax 0165/369360E-mail [email protected]/valledaostaPresidente: Carlo Finessi

VENETOVia Cappuccina, 19/F30172 Mestre (VE)Tel. 041/980572 - Fax 041/980829E-mail [email protected]/venetoPres. Tiziano Quaglia

PROVINCE AUTONOMEA STATUTO SPECIALE

BOLZANOVia Dolomiti, 1439100 BolzanoTel. 0471/300057 - Fax 0471/325007E-mail [email protected]/bolzanoPres. Ardelio Michielli

TRENTOL.go N. Sauro, 1138121 TrentoTel. 0461/231128 + FaxE-mail [email protected]/trentoPres. Cristina Boniatti

Comitati Regionali

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Indirizzi Uisp

Comitati TerritorialiABRUZZO

ChietiVia Pola, 166023 Francavilla al Mare (CH)Cell. 347/3762165E-mail [email protected]/chietiPres. Francesco Di Crescenzo

L’AquilaVia S.Sisto, 73/f - 67100 L’AquilaCell. 345/4143605Fax 0862/700716E-mail [email protected]/laquilaPres. Paola Francesca Federici

PescaraVia dei Peligni, 24 - 65127 PescaraTel. 085/4510342 + FaxE-mail [email protected]/pescaraPres. Umberto Capozucco

Pratola Peligna - SulmonaVia Discesa alla Schiavonia, 667035 Pratola Peligna (AQ)Tel. 0864/272101Fax 0864/278483E-mail [email protected]/pratolaPres. Renato Palombizio

TeramoVia Marcacci, 1064026 Roseto degli Abruzzi (TE)Tel. 085/8941297 + FaxE-mail [email protected]/teramoPres. Antonio Ercolano

Vastoc/o Centro Sportivo San PaoloVia G. Spataro - 66054 Vasto (CH)Tel. 0873/59757 + FaxE-mail [email protected]/vastoPres. Giuseppe D’Alessandro

BASILICATA

MateraVia Gattini, 8 - 75100 MateraTel. 0835/334076 + FaxE-mail [email protected]/materaPres. Giuseppe De Ruggieri

PotenzaVico San Nicola, 16 - 85025 Melfi (PZ)Tel. 0972/238498 + FaxE-mail [email protected]/potenzaPres. Aldo Laspagnoletta

CALABRIA

BiancoVia Vittoria, 45 - 89032 Bianco (RC)Tel. 0964/913365 – Fax 0964/911176 E-mail [email protected]/biancoPres. Pasquale Baldassarro

CastrovillariVia Pepe, 7287012 Castrovillari (CS)Tel. 0981/38380 + FaxE-mail [email protected]/castrovillariPres. Giuseppe Oliva

Catanzaroc/o Campo ScuolaVia San Brunone di Colonia - 88100 CatanzaroTel. 0961/751944 + Fax E-mail [email protected]/catanzaroPres. Riccardo Elia

CosenzaPiazza della Riforma, 387100 CosenzaTel. 0984/483009Fax 0984/822872E-mail [email protected]/cosenzaPres. Ferdinando Gianfranco Censori

CrotoneVia Ipazia, 2 - 88900 CrotoneTel. 0962/067232 - 966231Fax 0962/966231E-mail [email protected]/crotonePres. Giuseppe Bevilacqua

Lamezia Termec/o Piscine Loc. Marinella88040 Lamezia Terme (CZ)Tel. 0968/418508 - Fax 0968/418603E-mail [email protected]/lameziatermePres. Valentina Tropeano

Reggio CalabriaVia S. Giuseppe Trav. VI, 1689129 Reggio CalabriaTel. 0965/623480 + FaxE-mail [email protected]/reggiocalabriaPres. Tommaso Laurenda

CAMPANIA

AvellinoVia C.Colombo, 10 (Ex dist. militare) -83100 AvellinoTel. 0825/25373 + FaxE-mail [email protected]/avellinoPres. Carmine Soricelli

BeneventoVico III San Nicola, 3Tel. 0824/334326 + FaxE-mail [email protected]/beneventoPres. Errico Guerriero

CasertaLargo San Sebastiano, 7 - 81100 CasertaTel. 0823/321670 + FaxE-mail [email protected]/casertaPres. Paolo Amoruso

Eboli - Sele, Diano, CilentoVia S. Giovanni, 50 - 84025 Eboli (SA)Tel. 0828/332693 + FaxE-mail [email protected]/eboliPres. Roberto D’Elia

NapoliCorso Umberto I, 381 - 80138 NapoliTel. 081/207250 - Fax 081/268137E-mail [email protected]/napoliComm. Ivo Capone

SalernoVia Luigi Guercio, 154 - 84100 SalernoTel. 347/7994465Fax 081/935011E-mail [email protected]/salernoPres. Carmine Calvanese

Zona FlegreaVia P. Lubrano, 1 - 80078 Pozzuoli (NA)Tel. 081/5264596 + FaxE-mail [email protected]/zonaflegreaPres. Giacomo Bandiera

EMILIA ROMAGNA

Bassa RomagnaP.le Veterani dello Sport, 448022 Lugo (RA)Tel. 0545/26924Fax 0545/35665E-mail [email protected]/bassaromagnaPres. Marco Pirazzini

Bologna Via dell’Industria, 20 - 40138 BolognaTel. 051/6013511 - Fax 051/6013530E-mail [email protected] www.uisp.it/bologna Pres. Fabio Casadio

FerraraVia Verga, 4 - 44124 FerraraTel. 0532/907611 - Fax 0532/907601E-mail [email protected]/ferraraPres. Enrico Balestra

Forlì - CesenaVia Aquileia,1 - 47122 ForlìTel. 0543/370705Fax 0543/20943E-mail [email protected]/forlicesenaPres. Gianluca Soglia

Via Cavalcavia, 70947521 CesenaTel. 0547/630728Fax 0547/630739E-mail [email protected]

Imola – Faenza Via Tiro a Segno, 2 - 40026 Imola (BO)Tel. 0542/31355Fax 0542/32962E-mail [email protected]/imolaPres. Paola Lanzon

c/o PalaBubaniP.le Pancrazi, 1 - 48018 Faenza (RA)Tel. 0546/623769Fax 0546/625939E-mail [email protected]

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Indirizzi Uisp

Modena Via IV Novembre 40/H - 41123 ModenaTel. 059/348811Fax 059/348810E-mail [email protected]/modenaPres. Andrea Covi

Parma Via Testi, 2 - 43122 ParmaTel. 0521/707411Fax 0521/707420E-mail [email protected]/parmaPres. Enrica Montanini

Piacenza Via IV Novembre, 168 - 29122 PiacenzaTel. 0523/716253Fax 0523/716837E-mail [email protected]/piacenzaPres. Sabrina Olivé

Ravenna Via Gioacchino Rasponi, 548121 RavennaTel. 0544/219724Fax 0544/219725E-mail [email protected]/ravennaPres. Atos Maggioli

Reggio Emilia Via Tamburini, 542122 Reggio EmiliaTel. 0522/267211Fax 0522/332782E-mail [email protected]/reggioemiliaPres. Mauro Rozzi

Rimini L.go I. Bertuzzi, 5a-5b - 47923 RiminiTel. 0541/772917Fax 0541/791144E-mail [email protected]/riminiPres. Pier Paolo Pari

FRIULI VENEZIA GIULIA

GoriziaVia Nizza, 20 - 34170 GoriziaTel. 0481/535204 + FaxE-mail [email protected]/goriziaPres. Petra Papais

PordenonePiazza Cavour, 15 – Fraz. Orcenico Superiore33080 Zoppola (PN)Tel. 0434/574287 - Fax 0434/574287E-mail [email protected]/pordenonePres. Fausta Colussi

TriesteVia Beccaria, 6 - 34133 TriesteTel. 040/639382Fax 040/362776E-mail [email protected]/triestePres. Elena Debetto

UdineVia Nazionale, 92/5 - 33040 Pradamano (UD)Tel. 0432/640025Fax 0432/640023E-mail [email protected]/udinePres. Antonio Di Ninno

LAZIO

Castelli RomaniVia Regina Margherita, 200040 Rocca Priora (RM)Tel. 06/97608770 + FaxE-mail [email protected]/castelliromaniComm. Orlando Giovannetti

CivitavecchiaVia Puglie, 12 - 00053 Civitavecchia (RM)Tel. 0766/501940Fax 0766/27322E-mail [email protected]/civitavecchiaPres. Mario Farini

FrosinoneVia Pietro Bembo, 103043 Cassino (FR)Tel. 347/8049796 – 380/7996009Fax 0776/367279E-mail [email protected]/frosinoneCommissario: Sergio Barbadoro

Via Solferino, 2203024 Ceprano (FR)Tel. 0775/951795 + Fax

LatinaV.le Don Morosini, 143 - 04100 LatinaTel. 0773/691169Fax 0773/660099E-mail [email protected]/latinaPres. Natalino Nocera

MonterotondoPiazza P. Togliatti, 300015 Monterotondo (RM)Tel. 06/90625117 - 90625666 + FaxE-mail [email protected]/monterotondoPres. Giovanni Lucarelli

RietiPiazza G. Oberdan, 13 - 02100 RietiTel. 0746/203990 + FaxE-mail [email protected]/rietiPres. Claudio Fovi

RomaViale Giotto, 16 - 00153 RomaTel. 06/5758395 - 5781929Fax 06/5745009 - 57305459E-mail [email protected]/romaPres. Andrea Novelli

ViterboVia Monte Asolone, 401100 ViterboTel. 0761/321861 + FaxE-mail [email protected]/viterboPres. Massimo Maietto

LIGURIA

GenovaPiazza Campetto, 7/13-1416123 GenovaTel. 010/2471463Fax 010/2470482E-mail [email protected]/genovaPres. Isabella Di Grumo

ImperiaVia S. Lucia, 16 - 18100 ImperiaTel. 0183/299188 + FaxE-mail [email protected]/imperiaPres. Emilio Cordeglio

La SpeziaVia XXIV Maggio, 351 - 19125 La SpeziaTel. 0187/501056Fax 0187/501770E-mail [email protected]/laspeziaPres. Fabio Palandri

SavonaVia San Giovanni Bosco, 1/417100 SavonaTel. 019/820951Fax 019/820959E-mail [email protected]/savonaPres. Marisa Ghersi

ValdimagraVia Landinelli, 88 - 19038 Sarzana (SP)Tel. 0187/626658Fax 0187/627823E-mail [email protected]/valdimagraPres. Vittorio Bagnone

LOMBARDIA

BergamoVia G. Quarenghi, 3424122 BergamoTel. 035/316893Fax 035/4247207E-mail [email protected]/bergamoPres. Francesca Bettineschi

BresciaVia B. Maggi, 9 - 25124 BresciaTel. 030/47191Fax 030/2400416E-mail [email protected]/bresciaPres. Sandro Faia

ComoVia F. Anzani, 922100 ComoTel. 031/241507 + FaxE-mail [email protected]/comoPres. Concetta Sapienza

CremonaVia Brescia, 5626100 CremonaTel. 0372/431771Fax 0372/436660E-mail [email protected]/cremonaPres. Goffredo Iachetti

LeccoVia Roma, 8 - 23864 Malgrate (LC)Tel. 0341/360800 + FaxE-mail [email protected]/leccoPres. Alfredo Maccacaro

LodiVia Paolo Gorini, 1926900 LodiTel. 0371/422179 + FaxE-mail [email protected]/lodiPres. Antonio Marchetti

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Indirizzi Uisp

MantovaVia Ilaria Alpi, 646100 MantovaTel. 0376/362435-365162Fax 0376/320083E-mail [email protected]/mantovaPres. Francesco Bresciani

MilanoVia Adige, 11 - 20135 MilanoTel. 02/55017990Fax 02/55181126E-mail [email protected]/milanoPres. Antonio Iannetta

Monza-BrianzaVia Puglia, 1420900 MonzaTel. 039/2308284 - Fax 039/8900020E-mail [email protected]/monzabrianzaPres. Paolo Monti

PaviaVia Gramsci, 19 - 27100 PaviaTel. 0382/461660 + FaxE-mail [email protected]/pavia Pres. Geraldina Contristano

VaresePiazza De Salvo ang. Via Lombardi21100 VareseTel. 0332/813001 – Fax 0332/812858E-mail [email protected]/varesePres. Harry Bursich

MARCHE

AnconaVia L. Ruggeri, 2/A - 60131 AnconaTel. 071/2863844Fax 071/2908460E-mail [email protected]/anconaPres. Giovanni Barone

Ascoli PicenoVia Timavo, 163074 S.B. del Tronto (AP)Tel. 0735/657465Fax 0735/430769E-mail [email protected]/ascolipicenoPres. Elio Costantini

FabrianoVia F. Cavallotti, 4560044 Fabriano (AN)Tel. 0732/251810 - 3002 + FaxE-mail [email protected]/fabrianoPres. Armando Stopponi

FermoVia Graziani, 71 - 63900 FermoTel. 0734/603223 - 622672 + FaxE-mail [email protected]/fermoPres. Umberto Cingolani

JesiViale Verdi, 39/A - 60035 Jesi (AN)Tel. 0731/213090Fax 0731/207961E-mail [email protected]/jesiPres. Ilaria Burattini

MacerataVia Mameli, 39/H - 62100 MacerataTel. 0733/239444Fax 0733/520937E-mail [email protected]/macerataPres. Tobia De Felice

Pesaro-UrbinoL.go A. Moro, 12 - 61121 PesaroTel. 0721/65945Fax 0721/371494E-mail [email protected]/pesaroPres. Alessandro Ariemma

SenigalliaVia Tevere, 50/4 - 60019 Senigallia (AN)Tel. 071/65621Fax 071/65602E-mail [email protected]/senigalliaPres. Enzo Tesei

MOLISE

CampobassoVia Monsignor Bologna, 1586100 CampobassoTel. 0874/90745Fax 0874/461276E-mail [email protected]/campobassoPres. Massimo Tucci

PIEMONTE

AlessandriaVia S. Lorenzo, 107 - 15100 AlessandriaTel. 0131/253265Fax 0131/255032E-mail [email protected]/alessandriaPres. Franco Galliani

AstiVia Cecchin, 6 - 14100 AstiTel. 347/2957794Fax 0141/593440E-mail [email protected]/astiPres. Silvio Mario

BiellaVia De Marchi, 3 - 13900 BiellaTel. 015/33349 + FaxE-mail [email protected]/biellaPres. Luigi De Gobbi

BraVia Mercantini, 9 - 12042 Bra (CN)Tel. 0172/431507Fax 0172/433154E-mail [email protected]/braPres. Mariella Marengo

Ciriè - Settimo - ChivassoVia Galileo Ferraris, 610036 Settimo Torinese (TO)Tel. 011/8006882 + FaxE-mail [email protected]/settimociriePres. Roberto Rinaldi

Via Matteotti, 1610073 Ciriè (TO)Tel. 011/9203302 + FaxE-mail [email protected]

CuneoVia XX Settembre, 412100 CuneoTel. 0171/619154Fax 0171/618346E-mail [email protected]/cuneoPres. Franco Ripa

Ivrea e CanaveseStradale Torino, 44710015 S. B. D’Ivrea (TO)Tel. 0125/632151Fax 0125/234389E-mail [email protected]/ivreaPres. Aldo Cecone

NovaraVia Alcarotti, 2/B28100 NovaraTel. 0321/391737 + FaxE-mail [email protected]/novaraPres. Roberto Baroli

PineroloViale Grande Torino, 710064 Pinerolo (TO)Tel. 0121/322668-377516Fax 0121/395039E-mail [email protected]/pineroloPres. Patrizia Serra

TorinoVia Nizza, 102 - 10126 TorinoTel. 011/677115Fax 011/673694E-mail [email protected]/torinoPres. Maria Teresa Alfano

VallesusaVia Capra, 2710098 Rivoli (TO)Tel. 011/9781106Fax 011/9503867E-mail [email protected]/vallesusaPres. Teodoro De Angelis

Verbano - Cusio - OssolaVia Murata, 5328844 Villadossola (VB)Tel. 0324/52011 + FaxTel. 0324/575241E-mail [email protected]/vcoPres. Adriano Mazzocchi

VercelliVia Mameli, 19 - 13100 VercelliTel. 0161/600049 + FaxE-mail [email protected]/vercelliPres. Domenico Amato

PUGLIA

BariVia Mauro Amoruso, 2 - 70124 BariTel. 080/5615657Fax 080/5042961E-mail [email protected]/bariPres. Elio Di Summa

BatVia Chieffi, 31/c76121 Barletta (BT)Tel. 388/1190120E-mail [email protected]/batPres. Agostino Cafagna

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Indirizzi Uisp

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BrindisiVia XX Settembre, 75 - 72100 BrindisiTel. 393/2282688E-mail [email protected]/brindisiPres. Livia Torre

Foggiac/o stadio comunale sottogradinataPino ZaccheriaV.le Ofanto - 71100 FoggiaTel. 349/1663810Fax 0881/686780E-mail [email protected]/foggiaPres. Ennio Corsico

LecceVia Venezia, 2 - 73100 LecceTel. 0832/318583 + FaxE-mail [email protected]/leccePres. Gianfranco Galluccio

ManfredoniaVia E. Toti, 1471043 Manfredonia (FG)Tel. 338/4389640Fax 0884/512082E-mail [email protected]/manfredoniaPres. Matteo Spagnuolo

TarantoVia Maggiore M. Rigliaco, 174121 TarantoTel. 099/7793966Fax 099/7795864E-mail [email protected]/tarantoPres. Fabio Mariani

Valle d’ItriaVia Irene Del Vecchio, 174015 Martina Franca (TA)Tel. 080/4805759 + FaxE-mail [email protected]/valleditriaPres. Lorenzo Micoli

SARDEGNA

CagliariViale Trieste, 69 - 09123 CagliariTel. 070/659754 + FaxE-mail [email protected]/cagliariPres. Lorenzo Durzu

NuoroVia Zanardelli, 27 - 08045 Lanusei (NU)Tel. 0782/40620 + FaxE-mail [email protected]/nuoroPres. Angelo Pili

OristanoVia Campanelli, 2 - 09170 OristanoTel. 0783/212002E-mail [email protected]/oristanoPres. Bruno Bianchina

SassariVia M. Zanfarino, 8 - 07100 SassariTel. 079/2825033 + FaxE-mail [email protected]/sassariPres. Maria Pina Casula

Sulcis - IglesienteVia Campania, 50 - 09013 Carbonia (CI)Tel. 0781/674194Fax 0781/661541E-mail [email protected]/sulcisiglesientePres. Salvatore Madau

SICILIA

AgrigentoVia Manzoni, 192020 S. Giovanni Gemini (AG)Tel. 334/8088499E-mail [email protected]/agrigentoPres. Antonio Pecoraro

CaltanissettaVia Sallemi, 2593100 CaltanissettaTel. 0934/20012 + FaxE-mail [email protected]/caltanissettaPres. Edmondo Sanfilippo

CataniaVia Nepeta, 54 - 95123 CataniaTel. 095/434121Fax 095/0936383E-mail [email protected]/cataniaPres. Veruska Linguaglossa

EnnaVia G. Borremans, 4394100 EnnaTel. 0935/41831Fax 0935/531671E-mail [email protected]/ennaPres. Vincenzo Bonasera

GiarreVia Sacerdote Salvatore Penturo, 895014 Giarre (CT)Tel. 095/7793642 + FaxE-mail [email protected]/giarrePres. Attilio Romano

MarsalaContrada Torre Lunga Puleo, 38191025 Marsala (TP)Tel. 0923/967379E-mail [email protected]/marsalaPres. Rocco Angileri

MessinaVia Risorgimento, 210/B98123 MessinaTel. 090/2934942 + FaxE-mail [email protected]/messinaPres. Antonino Zullo

NebrodiVia Consolare Antica, 13198071 Capo D’Orlando (ME)Tel. 0941/901834 + FaxE-mail [email protected]/nebrodiPres. Francesco Pultrone

NotoVia Alessio Di Giovanni 18/b96017 Noto (SR)Tel. 333/3645706E-mail [email protected]/notoPres. Giuseppe Battaglia

PalermoVia Bari, 5290133 PalermoTel. 091/6118846 + FaxE-mail [email protected]/palermoPres. Gioacchino Guagliardito

PantelleriaVia Taranto, 9 - 91017 Pantelleria (TP)Tel. 0923/913018 + FaxE-mail [email protected]/pantelleriaPres. Gaetano Alberto Brignone

RagusaViale Dei Platani 17697100 RagusaTel. 0932/867207 + FaxE-mail [email protected]/ragusaPres. Antonio Siciliano

SiracusaVia Monte Frasca, 896100 SiracusaTel. 0931/740038 + FaxE-mail [email protected]/siracusaPres. Enrico Caracò

TrapaniVia Argenteria, 791016 Casa Santa Erice (TP)Tel. 333/3573481E-mail [email protected]/trapaniPres. Stefano Marchingiglio

TOSCANA

ArezzoVia Catenaia, 1252100 ArezzoTel. 0575/295475Fax 0575/28157E-mail [email protected]/arezzoPres. Antonio Leti

Carrara LunigianaViale Vespucci, 154033 Marina di Carrara (MS)Tel. 0585/73171 + FaxE-mail [email protected]/carraraPres. Lorenzo Contipelli

Via Italia, 4654028 Villafranca in Lunigiana (MS)Tel. 0187/495310E-mail [email protected]

Empoli - Val DelsaVia Bardini, 18 - 50053 Empoli (FI)Tel. 0571/72131Fax 0571/700293E-mail [email protected]/empoliPres. Venio Mancini

FirenzeVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583501Fax 055/685064E-mail [email protected]/firenzePres. Mauro Dugheri

GrossetoViale Europa, 161 - 58100 GrossetoTel. 0564/417756 - 58Fax 0564/417759E-mail [email protected]/grossetoPres. Sergio Stefanelli

LivornoVia Paretti, 8 - 57122 LivornoTel. 0586/426702Fax 0586/409872E-mail [email protected]/livornoPres. Michele Barzagli

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Indirizzi Uisp

Lucca Versiliac/o Campo Sportivo “Ilario Nicoli”Loc. MigliarinaVia Alessandro Petri , 855049 Viareggio (LU)Tel. 0584/53590 - Fax 0584/430137E-mail [email protected]/luccaversiliaPres. Andrea Massimiliano Strambi

Viale Puccini, 351 Loc. Sant’Anna55100 LuccaTel. 0583/418310 + FaxE-mail [email protected]

MassaVia Alberica, 6 - 54100 MassaTel. 0585/488086 + FaxE-mail [email protected]/massaPres. Giuseppe Badiali

PiombinoVia Lerario, 118 - 57025 Piombino (LI)Tel. 0565/225644 - Fax 0565/225645E-mail [email protected]/piombinoPres. Giovanni Muoio

PisaViale Bonaini, 4 - 56125 PisaTel. 050/503066 - Fax 050/20001E-mail [email protected]/pisaPres. Lorenzo Bani

PistoiaVia Gentile 40/g - 51100 PistoiaTel. 0573/451143 - Fax 0573/22208E-mail [email protected]/pistoiaPres. Renato Pani

Via Mazzini, 14351015 Monsummano Terme (PT)Tel. 0572/950460Fax 0572/950437

PratoVia Galeotti, 33 - 59100 PratoTel. 0574/691133 - Fax 0574/461612E-mail [email protected]/pratoPres. Arianna Nerini

SienaStr. Massetana Romana, 1853100 SienaTel. 0577/271567 - Fax 0577/271907E-mail [email protected]/sienaPres. Paolo Ridolfi

ValderaVia Indipendenza, 1256025 Pontedera (PI)Tel. 0587/55594 - Fax 0587/55347E-mail [email protected]/valderaPres. Aldo Poli

ValdicecinaVic. degli Aranci, 8 - 57023 Cecina (LI)Tel. 0586/631273 – 0586/1945114Fax 0586/633376E-mail [email protected]/valdicecinaPres. Roberto Bertani

Zona del CuoioProv. Francesca Nord, 22456022 Castelfranco di Sotto (PI)Tel. 0571/480104Fax 0571/480250E-mail [email protected]/cuoioPres. Alessandro Bessi

TRENTINO ALTO ADIGE

BOLZANOVia Dolomiti, 14 - 39100 BolzanoTel. 0471/300057 - Fax 0471/325007E-mail [email protected]/bolzanoPres. Ardelio Michielli

TrentoL.go N. Sauro, 11 - 38121 TrentoTel. 0461/231128 + FaxE-mail [email protected]/trentoPres. Cristina Boniatti

UMBRIA

AltotevereVia O.Mancini, 406019 Umbertide (PG)Tel. 075/9417323 + FaxE-mail [email protected]/altoteverePres. Stefano Moscetti

FolignoVia E. Orfini, 1406034 Foligno (PG)Tel. 0742/24126 + FaxE-mail [email protected]/folignoPres. Antonio Capasso

Media Valle TevereCorso Vittorio Emanuele II, 606055 Marsciano (PG)Tel. 075/8749439Fax 075/8744126E-mail [email protected]/mediavalleteverePres. Luigi Tenace

OrvietoVia Sette Martiri, 4205019 Orvieto Scalo (TR)Tel. 0763/390007 + FaxE-mail [email protected]/orvietoPres. Fabrizia Mencarelli

PerugiaVia della Viola, 106121 PerugiaTel. 075/5730699Fax 075/5737091E-mail [email protected]/perugiaPres. Maurizio Varazi

TerniVia Brodolini, 10/a05100 TerniTel. 0744/288187Fax 0744/227678E-mail [email protected]/terniPres. Gianfranco Ciliani

TrasimenoVia A. Marchini, 306062 Moiano di C. Pieve (PG)Tel. 0578/294337 + FaxE-mail [email protected]/trasimenoPres. Luciano Della Ciana

VALLE D’AOSTA

AostaVia Binel, 1111100 AostaTel. 0165/31342 - Fax 0165/369360E-mail [email protected]/valledaostaPres. Carlo Finessi

VENETO

BellunoVia Vittorio Veneto, 532100 BellunoTel. 0437/981409 + FaxE-mail [email protected]/bellunoComm. Paolo Peratoner

LegnagoVia Concetto Marchesi 37045 Legnago (VR)Tel. 0442/21469E-mail [email protected]/legnagoComm. Tiziano Quaglia

Padovac/o stadio EuganeoViale N. Rocco, 6035135 PadovaTel. 049/618058Fax 049/8641756E-mail [email protected]/padovaPres. Alessandra Mariani

RovigoVia C. Goldoni, 2/A45100 RovigoTel. 0425/411754Fax 0425/412485E-mail [email protected]/rovigoPres. Massimo Gasparetto

TrevisoVia F. Benaglio, 2831100 TrevisoTel. 0422/262678Fax 0422/269003E-mail [email protected]/trevisoPres. Giorgio Grespan

VeneziaVia Rizzardi, 4830175 Marghera (VE)Tel. 041/5380945Fax 041/9342154E-mail [email protected]/veneziaPres. Paolo Peratoner

VeronaVia Villa, 2537124 VeronaTel. 045/8348700Fax 045/8306077E-mail [email protected]/veronaPres. Federico Bonifacenti

VicenzaCorso Fogazzaro, 5036100 VicenzaTel. 0444/322325 + FaxE-mail [email protected]/vicenzaPres. Sereno Zorzanello

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Leghe, Aree e Coordinamenti nazionaliUisp - Area acquavivaLargo Nino Franchellucci n. 73 - 00155 RomaTel. 06/43984325 – Fax 06/43984315E-mail [email protected] - www.uisp.it/acquaviva Area acquaviva

Presidente: Gian Piero Russo

Responsabili dei settoriAbilità diverse: Marcello MarcantoniniCanoa canadese: Massimiliano MartinelliCanoa polo: Stefano BucciDragon boat: Lorenzo RoccabrunaFormazione: Nicola PaulonHydrospeed: Daniele Di SorcoKayak base: Claudio Lo GiudiceKayak fluviale: Vladimiro FarinaKayak da mare: Vincenzo StuppiaRafting: Nicola PaulonSalvamento fluviale: Giovanni Dall’Oglio

Uisp - Lega atletica leggeraLargo N. Franchellucci, 73 - 00155 RomaTel. 06/43984328 - Fax 06/43984320E-mail [email protected] - www.uisp.it/atletica

Lega atletica leggera

Presidente: Antonio GasparroDirezione nazionale: Franco Carati, Fabio Fiaschi, Antonio Gasparro, Christian Mainini, Remo Marchioni, Emiliano Nasini

Responsabili dei settoriComunicazione: Fabio FiaschiGiudici di gara: Christian MaininiInternazionale: Antonio GasparroPodismo: Emiliano NasiniPista: Antonio GasparroTrail: Aurelio MichelangeliRapporti Uisp e progetti di innovazione: Direz. nazionaleSito internet: Vincenzo RoccoVivicittà: Antonio Gasparro

Uisp - Lega attività equestriVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Cell. 340/9246259Fax 055/0125621

Lega attività equestri

E-mail [email protected]/attivitaequestriSegreteria operativa:L.go I. Bertuzzi, 5a/5b - 47923 RiminiCell. 366/4859828E-mail [email protected]: Fabrizio ForsoniPresidente onorario: Paolo TisotResponsabile segreteria: Mariagrazia SquadraniConsiglieri: Vincenzo Allegra, Luca Bisti, Simona Gabbrielli, Ernesto Lamberti, Moreno Latini, Barbara Paoletti, Enrico Perin, Federica Ragazzi, Mariagrazia Squadrani, Fabio Tascone

Responsabili dei settoriCommissione formazione: Luca BistiCommissione tecnica: Simona GabbrielliConsulente comunicazione: Paolo TisotRel. interne ed esterne - innovazione e progetti: Mariagrazia Squadrani

Uisp - Lega attività subacqueeViale Vespucci, 1 - 54036 Marina di Carrara (MS)Tel. 320/0855083 - Fax 055/0125621E-mail [email protected]

Lega attività subacquee

www.uisp.it/attivitasubacqueePresidente: Enrico MaestrelliPresidente Onorario: Massimo GiannottaVicepresidente: Gabriele TagliatiUfficio di Presidenza: Vittorio Forni, Enrico Maestrelli, Marco Nadali, Gabriele Tagliati

Responsabili dei settoriArcheologia subacquea: Maurizio Buggea, Samuele CarannanteApnea e pesca subacquea: Gian Luca FrisoniArea diversabili: Graziano DemarchiCentro documentazione storica: Leonardo PalliComunicazione: Barbara Fontani, Eliana MiniCoordinamento commissari nazionali: Stefano MontagutiCoordinamento diving: Piero ScaffidiFormazione: Vittorio ForniPremio “Marcante”: Nino VelardoProtezione Civile: Massimo ZilianiSnorkeltrekking: Giovanni VeraceSpecializzazione tecnica: Marco NadaliUfficio medico scientifico: Dott. Carlo Formai, Dott. Pino De Iaco, Dott.ssa Maria Luisa GargiuloWebmaster: Gionata Vatteroni

Uisp - Lega automobilismoVia Tamburini 5 - 42122 Reggio EmiliaTel. 0522/267217 – Fax 0522/1713516E–mail [email protected]

Lega automobilismo

www.uisp.it/automobilismoPresidente: Gian Carlo PontiVicepresidente: Maurizio GobboEsecutivo: Enrica Bartoli, Amedeo Del Bue, Federica Gabba, Tiziano Monticelli, Gian Carlo Ponti

Responsabili dei settoriDriver: Luigi Da Pieve, Maurizio GobboFuoristrada Nord: Fabio MelloncelliFuoristrada Centro: Luigi MandarelliKarting: Giulio CapelloRapporti assicurazioni: Gian Carlo PontiRegolarità: Bruno MarsiliScuola 4x4: Andrea GrossiSettore ambiente e sicurezza: Claudio Cocconcelli, Gian Carlo PontiSettore camper sport: Giorgio Campioli, Vanni RedighieriSettore elettriche: Corrado CusiSezione cronometristi: Davide Gobbo, Maurizio Gobbo

Uisp - Coordinamento biliardoVia Tabacchi 6 - 41013 Castelfranco Emilia (MO)Tel. 059/9773084 + FaxCell. 331/1108407

Coordinamento biliardo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/biliardoCoordinatore: Vanni Bertacchini

Responsabili dei settoriAmministrazione: Gian Franco Rossi

Uisp - Coordinamento bocceVia Nazionale, 92/5 – 33040 Pradamano (Ud)Tel. 0432/640154 - Cell. 333/2335155Fax 0432/641853

Coordinamento bocce

E-mail [email protected] - www.uisp.it/bocceCoordinatore: Martino FurlanCoordinamento: Roberto Ghisi, Ferruccio Negro, Maria Alessandra Casati, Martino Furlan, Antonino Melardi, Nicola Palmieri, Giovanni Viglione

Responsabili dei settoriArbitri e Commissione tecnica: Antonino MelardiSettore femminile: Maria Alessandra Casati

Uisp - Lega calcioVia della Viola, 1 - 06122 PerugiaTel. 075/5727542 - Fax 075/5726684E-mail [email protected] - www.uisp.it/calcio

Lega calcio

Presidente: Simone PaccianiVicepresidente: Andrea Casella

Responsabili dei settoriCoord. segreteria: Sergio Biscarini

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Indirizzi Uisp

Coord. arbitri: Paolo PalmaCoord. attività: Moni ParisCoord. disciplina e normativa generale: Tiziano PesceCoord. formazione: Roberto BertaniCorte nazionale di giustizia: Rocco Varraso

Uisp - Coordinamento canottaggioVia XXIV Maggio, 351 - 19125 La SpeziaTel. 0187/501056 - Fax 0187/501770E-mail [email protected]

Coordinamento canottaggio

www.uisp.it/canottaggioCoordinatore: Giuseppe CoccoSegretario: Fabio BatoniConsiglieri: Lorenzo Bani, Fabio Batoni, Giuseppe Cocco, Graziana Ferretti, Giancarlo Giuntoli, Manlio Grossi, Giuseppe Porciani

Uisp - Lega ciclismoVia Riva Reno 75/III - 40121 BolognaTel. 051/224326 - Cell. 337/590623Fax 051 225203

Lega ciclismo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/ciclismoPresidente: Davide CeccaroniVicepresidente: Renato PaniSegretario: Luigi MenegattiUfficio di Presidenza: Umberto Capozucco, Davide Ceccaroni, Luigi Menegatti, Renato PaniConsiglieri nazionali: Giancarlo Brocci, Umberto Capozucco, Davide Ceccaroni, Stefano Cherubini, Giovanni Dall’Ovo, Gilberto Fornaciari, Sabato Juliano, Mauro Lanconelli, Renato Pani, Gianni Sentimenti, Roberto Stanislao, Liliano Turrini, Antonino Zullo

Responsabili dei settoriAttività ambientali e Bicincittà: presidenzaAttività internazionale: presidenza e Carlo BalestriAttività di granfondo e cicloturismo: Aurelio Garavini, Giuseppe PorcianiAttività di mountainbike turistico e competitivo: Ivano Ognibene, Giancarlo PaglialongaAttività di bike trial: Massimo JacoponiAutomotostaffettisti e gruppo Uisp: Dino ArlottiCoord. attività, servizi giudici: Gianni SentimentiCoord. commissioni di lavoro: Umberto CapozuccoCoord. del Sud e progetti: presidenzaCoord. guide e sito: Roberto BabiniCtn e attività nazionali: Dino MarianelliFiere-convegni e seminari: Bruno CerviFormazione: Giovanni Dall’OvoGiudice unico e revisore conti: Gianfranco MeroniPoliattività e promozionali: Gilberto FornaciariSegreteria e Giro D’Italia: Liliano TurriniTesseramento e servizi: presidenzaTutela sanitaria e doping: presidenza

Uisp - Lega danzaVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Fax 055/0125621E-mail [email protected] - www.uisp.it/danza Lega danza

Segreteria operativa:Viale Bonaini, 4 - 56125 PisaTel. 050/503066 - Fax 050/20001Presidente: Furio Bologni

Responsabili dei settoriDanza: Clelia SantulliDanza sportiva: Massimo CappellaccioEtnico: Laura Cernigliaro

Uisp - Area discipline orientaliVia Riva Reno 75/III – 40121 BolognaTel. 051/225881-228390-230665Fax 051/225203-230665

Area discipline orientali

E-mail [email protected] - www.uisp.it/discorientaliPresidente: Franco BiavatiVicepresidente: Sergio RaimondoPresidente del Consiglio nazionale: Cesare Turtoro

Responsabili dei settoriAikido: Daniele GranoneContact: Ennio CorsicoDiscipline bionaturali: Sergio RaimondoDifesa personale: Franco Biavati (ad interim)Iwama Ryu: Luca CanoviJu Jitsu: Pietro BianchiJu Tai Jutsu: Christian RussoJudo: Claudio BufaliniKarate: Domenico GaroneKatori Shinto Ryu: Gianni VolpiKendo-iaido-jodo: Stefano VerrinaKi aikido: Giuseppe PeloniKung Fu – Wu Shu: Franco Biavati (ad interim)Qi Gong: Francesco RossenaShaolin Mon Karate: Francesco RossenaShiatsu: Sergio Raimondo (ad interim)Tae kwon Do: Claudio GramicciaTai Ji Quan: Marcello VernengoYoga: Giuseppe TamantiL’organigramma completo e aggiornato è disponibile sul web

Uisp - Lega le ginnasticheVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/228390-233612 - Fax 051/225203E-mail [email protected]

Lega le ginnastiche

www.uisp.it/ginnastichePresidente: Rita ScalambraPresidente onorario: Oddone GiovanettiVicepresidente: Aldo ClementiDirezione nazionale: Daniele Bellancini, Aldo Clementi, Natale Freschetti, Oddone Giovanetti, Paola Morara, Gino Molinari, Mario Nocchi, Ernesto Ripamonti, Rita ScalambraConsiglio nazionale: Daniele Bellancini, Aldo Clementi, Natale Freschetti, Luciano Gambardella, Daniele Gallarini, Oddone Giovanetti, Isa Giudici, Valentina Giuliani, Gianfranco Maccabiani, Vittorio Marchetti, Serena Mariotto, Alberto Massaccesi, Claudia Messina, Gino Molinari, Paola Morara, Fabio Nocchi, Mario Nocchi, Sergio Perugini, Ernesto Ripamonti, Rita Scalambra, Vera Tavoni

Responsabili dei settoriCommissione attività: Daniele Bellancini, Aldo Clementi, Paola Morara, Gino MolinariCommissione Csit: Paola Morara (coopresidente gaf), Valentina Giuliani (coopresidente ginnastica libera)Commissione fitness: Luciano Gambardella, Gisella Neri, Fabio Nocchi, Giovanni Verace, Cristiano VerducciCommissione organizzazione: Natale Freschetti, Isa Giudici, Gino Molinari, Sergio Perugini, Ernesto RipamontiUnità disciplinare: presidente e vicepresidenteUnità politiche formative: Presidenza (responsabile), Marta Camporesi, Serena Mariotto, Claudia Messina

Uisp - Coordinamento golfPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4363484 – Fax 011/4366624E-mail [email protected] - www.uisp.it/golf

Coordinamento golf

Coordinatore: Francesco Aceti

Responsabili dei settoriComunicazione: Roberto NegroRapp. territorio: Sergio Baviello, Pino Cavallo, Ermanno Zuccheri

Uisp - Lega montagnaVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583551 - Fax 055/6583570E-mail [email protected]

Lega montagna

www.uisp.it/montagnaPresidente: Santi CannavòVicepresidente: Roberto CarlettiUfficio di Presidenza: Santi Cannavò, Roberto Carletti, Stefano Dati, Marco Perra, Ermanno PizzoglioConsiglieri nazionali: Santi Cannavò, Roberto Carletti, Francesca Romana Cicchetti, Giovanni Cugnetto, Stefano Dati, Mirko Grlj,

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Sebastiano Lopes, Alessandro Marrucelli,Federico Pegoraro, Marco Perra, Ermanno Pizzoglio

Responsabili dei settoriCommissione ambiente, territorio e turismo sostenibile: Fabrizio Falatti (coordinatore), Paolo Loli, Franco Marchi, Alessandro Marucelli, Luca Mattolini, Ermanno Pizzoglio,Milena Provenzano, Roberto Carletti (coord. Turismo sostenibile)Commissione attività culturali e manifestazioni: Carla Casapulla (coor-dinatrice), Roberto Carletti, Sebastiano Lopes, Francesca PonziCommissione comunicazione: Sara Fontani (coordinatrice), Gianlorenzo Cellerino, Francesca Romana CicchettiWebmaster: Roberto PratolongoCommissione scuola: Luca Micheletti (coordinatore), Giovanni Cugnetto, Stefano Dati, Fabio Dragoni, Stefano Pampaloni, Claudio Priarone, Franco TerreniCommissione tecnica nazionale: Ermanno Pizzoglio (con delega per alpinismo, scialpinismo e sci escursionismo), Alessandro Marrucelli (con delega per escursionismo),Stefano Dati (con delega per arrampicata protetta e diverse abilità), Andrea Imbrosciano (con delega per arrampicata sportiva), Franco Del Guerra (vice coord. naz.le della formazione), Antonio Viscardi (con delega per sleddog), Sergio Bolignani (con delega torrentismo)Coordinatore formazione nazionale: Sergio Bolignani

Uisp - Lega motociclismoVia Riva Reno, 75/III -40121 BolognaTel. 051/228390 - Fax 051/225203E-mail [email protected]

Lega motociclismo

www.uisp.it/motociclismoCommissario Bruno Bianchina

Uisp - Area neveVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583558 – Fax 055/6583569E-mail [email protected] - www.uisp.it/areaneve

Area neve

Presidente: Bruno ChiavacciVicepresidente: Eugenio IannelliDirezione: Claudio Atti, Bruno Chiavacci, Stefano Colzi, Alessio Deserti, Eugenio Iannelli

Responsabili dei settoriFormazione: Claudio AttiNeveuisp: Bruno ChiavacciProgetto sud: Eugenio IannelliRapporti con la scuola: Eugenio IannelliSci alpino: Stefano ColziSnowboard: Alessio DesertiCommissione giovani: Filippo CinelliCommissione handicap: Giorgio CapecchiCommissione sci nordico: Pier Carlo BertinoCommissione servizi assicurativi: Franco LiciniCommissione snowboardday: Alessio Deserti

Uisp - Lega nuotoVia Riva Reno 75/III - 40121 BolognaTel. 051/225881 - Fax 051/225203E-mail [email protected] - www.uisp.it/nuoto

Lega nuoto

Presidente: Massimo TeseiVicepresidente: Paolo MalinconiDirezione: Federico Calvino, Domenico Calzolari, Paolo Malinconi, Milena Melandri, Mauro Riccucci, Massimo Tesei, Ermes Vecchi

Responsabili dei settoriAcque libere: Vittorio BagnoneBilancio: Domenico CalzolariEventi Lega nuoto: Silvia Della CasaFormazione: Massimo TeseiGAN: Ilario PontieriManifestazioni agonistiche: Ermes VecchiMaster: Milena MelandriPallanuoto: Leone MonticelliTerritori e scuole nuoto: Paolo MalinconiSincro e sito: Mauro Riccucci

Uisp - Lega pallacanestroVia F. Bocchi 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Fax 055/0125621E-mail [email protected]

Lega pallacanestro

www.uisp.it/pallacanestroCommissario: Aldo SentimentiResponsabile Centro-Nord: Federico IoppoloResponsabile Centro-Sud: Arnaldo Tomas

Responsabili dei settoriCampionati e Rassegne nazionali: Federico Ioppolo, Fabio PalandriAttività: Giorgio GolliniSettore tecnico arbitrale nazionale: Enrico PapadiaSummerbasket: Fabio PalandriSegreteria nazionale: Nicola Tesi

Uisp - Lega pallavoloVia F. Bocchi 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583520 – Fax 055/6583516E-mail [email protected] - www.uisp.it/pallavolo

Lega pallavolo

Presidente: Paolo BettoniVicepresidente Vicario: Pietro CinquinoDirezione nazionale: Paolo Belluzzi, Paolo Bettoni, Pietro Cinquino, Arianna Nerini, Giorgio TorchioConsiglio nazionale: Sara Baldizzone, Paolo Belluzzi, Maria Elena Bertei, Paolo Bettoni, Pietro Cinquino, Fabrizio Gherardi, Alberto Giaccaglia, Fabrizio Giorgetti, Arianna Nerini, Roberto Primativo, Alberto Ricci, Edmondo Sanfilippo, Giorgio Torchio

Responsabili dei settoriCommissione allenatori: Paolo BelluzziCommissione giudici di gara: Pietro Cinquino, Alberto RicciCommissione nazionale disciplinare: Roberto PrimativoInformatizzazione sito: Claudio RomagnoliIntegrazione nessuno escluso: Arianna NeriniPallavolo sulla spiaggia: Gianluca Biagini

Uisp - Lega pattinaggioVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/228390 - Fax 051/225203E-mail [email protected]

Lega pattinaggio

www.uisp.it/pattinaggioPresidente: Raffaele NacarloPresidente onorario: Celso AlbertazziVicepresidenti: Glauco Cintoi, Giampaolo RecalcatiConsiglieri nazionali: Rodolfo Annibalini, Bianca Cristina Berardi, Stefano Civolani, Maurizio Cocchi, Alina Esposito, Mara Francato, Enrico Lazzari, Enzo Luongo, Ivan Malaguti, Franco Marconi, Gloriana Mariani, Giancarlo Pettirossi, Renzo Potenza, Francesca Rivara, Francesco Roncallo, Letizia Sarti

Responsabili dei settoriSegreteria: Lorenzo MarabiniAmministrazione: Lydia Reneè GhiniGiudici e segretari: Luisella RovinelliArtistico: Consiglio di presidenzaCoordinamento artistico: Patrizia GallettiCorsa: Stefano CivolaniFormazione: Maurizio CocchiFreeStyle: Ivano MilazzoGruppi folk: Gino GuareschiHockey: Valter PutignanoSkateboard: Mara FrancatoTesseramento: Marzia Beghelli

Uisp - Area perlagrandetàPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4361324 – Cell. 348/4427257Fax 011/4366624

Area perlagrandetà

E-mail [email protected]/perlagrandetaPresidente: Andrea ImeroniEsecutivo: Giuseppe De Ruggieri, Andrea Imeroni, Francesco Magno, Stefano Pucci, Pierluigi Sbolci

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Indirizzi Uisp

Responsabili dei settoriSettore Internazionale: Annelise KooremanDipartimento Nord: Andrea ImeroniDipartimento Centro: Francesca BrienzaDipartimento Sud: Francesco MagnoRiferimenti Regionali: Piemonte e Valle d’Aosta: Sergio BiancoLombardia: Stefano PucciAlto Adige: Fabio BettiniTrentino: Alberto FerrandiFriuli Venezia Giulia e Veneto: Massimo GasparettoLiguria: Giovanni ArgenzianoEmilia Romagna: Sara ConversiToscana: Pierluigi SbolciUmbria e Molise: Fabrizia MencarelliLazio: Francesca BrienzaMarche: Umberto AgostinelliAbruzzo: Paola Federici Puglia e Campania: Francesco MagnoBasilicata: Giuseppe De RuggieriCalabria: Pino BevilacquaSicilia: Salvina GucciardiSardegna: Claudia Tedde

Uisp - Coordinamento rugbyVia IV Novembre, 40/h - 41123 ModenaTel. 059/348811 - Fax 059/348810E-mail [email protected] - www.uisp.it/rugby

Coordinamento rugby

Coordinatore: Andrea Covi

Uisp - Coordinamento scacchiPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4363484 - Fax 011/4366624E-mail [email protected] - www.uisp.it/scacchi

Coordinamento scacchiCoordinatore: Alberto Collobiano

Responsabili dei settoriArea Giochi: Massimo Borgia, Dante FinocchiaroArea Politiche giovanili: Carmelo SgarritoArea Formazione e ricerca: Erminio CastaldiRapporti con Fsi ed Enti culturali di promozione e marketing: Alessandro Pompa, Francesco CasielloAddetto stampa: Claudio Fusi

Uisp - Lega sport ghiaccioPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4363484 - Fax 011/4366624E-mail [email protected]

Lega sport ghiaccio

www.uisp.it/ghiaccioConsiglieri nazionali: Francesco Aceti, Mauro Battisti, Riccardo Giacone, Roberto Gili, Tiziano Panunzio, Marina Spolaore

Responsabili dei settoriFigura-hockey: Francesco AcetiFormazione: Riccardo GiaconeMarketing: Mauro Battisti

Uisp - Lega sport e giochi tradizionaliVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/225881 - Fax 051/225203E-mail [email protected]

Lega sport e giochi tradizionali

www.uisp.it/giochitradizionaliPresidente: Erasmo LesignoliVicepresidente: Claudio BucciarelliFormazione e ricerca: Ivan LisantiAttività, manifestazioni, turismo: Erasmo LesignoliProgettazione: Tatiana OlivieriInternazionale: Francesco CicoriaSociale: Chiara StinghiCircoli: Ivan LisantiImpiantistica: Sandro SorbiniScuola: Eva FediComunicazione: Pamela Tavalazzi e Simone Cavallini

Responsabili dei settoriAquiloni: Orlando PorrariBiliardino: Davide CeccaroniBoccetta: Corrado BurzigottiBoomerang e Frisbee: Maurizio SabaBowling: Giuseppe BerantiBraccio di ferro: Marcello BartolomeiCarrioli: Claudio MerliCarrom: Ivan LisantiDodgeball: Francesco CicoriaCricket: Federico MentoFreccette: Ideo MontanariGiochi circensi: Andrea PeruginoGiochi da tavolo: Dario ZaccariottoGioco del formaggio: Idro Goracci Giochi di carte: Lorenzo BaniGiochi di ruolo e simulazione: Eva FediGiochi di strada: Giorgio RealiLancio ferro di cavallo: Ideo MontanariModellismo radiocomandato: Vanni RedighieriRulletto: Primo MariottiRuzzola: Claudio BucciarelliScherma: Samuele BiagiottiTennis tavolo: Franco AsteTiro alla fune: Carlo FerrariTiro con l’arco: Lorenzo Carrara

Uisp - Lega tennisVia Galeotti, 33 - 59100 PratoTel. 0574/691133 - Cell. 345/2350716Fax 0574/461612

Lega tennis

E-mail [email protected] - www.uisp.it/tennisPresidente: Massimo MoschiniVicepresidenti: Giacomo Paleni, Vittorio RinaldiSegretario nazionale: Erasmo PalmaConsiglio di Presidenza: Andrea Ciabocco, Franco Demi, Eliana Ioviero, Massimo Moschini, Fabrizio Padovani, Giacomo Paleni, Erasmo Palma, Vittorio RinaldiPresidente del consiglio: Fabrizio Padovani

Responsabili dei settoriAttività: Vittorio RinaldiBilancio: Fabrizio PadovaniDecentramento: Andrea CiaboccoFormazione: Giacomo PaleniMarketing: Franco DemiRappresentanze politiche: Massimo Moschini, Erasmo PalmaSegreteria: Sara GhirelliComunicazione: Viviana Rinaldi

Uisp - Lega velaVia Francesco Anzani, 9 - 22100 ComoCell. 348/4027805 - Fax 031/241507E-mail [email protected] - www.uisp.it/vela

Lega vela

Presidente: Francesco Tenti

Responsabili dei settoriCommissione tecnica nazionale: Massimo FredianiComitato scientifico: Giorgio TognocchiCoordinatore della formazione: Mario CarrettaRapporti con le Associazioni: Cosimo Maiorino BalducciSegreteria e redazione sito: Giuliano Crivellaro

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Statuto

Lo statuto nazionaleLo statuto nazionale UispApprovato dal XVI Congresso nazionalePieve Emanuele (MI) 8-10 maggio 2009

PremessaL’Uisp – Unione Italiana Sport Per tutti – già denominata Unione Italiana Sport Popolare – è un’Associazione nazionale fondata nel 1948 con sede a Roma.L’Uisp è riconosciuta dal Ministero dell’Interno con D.M. del 6 maggio 1989, come Ente avente finalità assistenziale. L’Uisp è riconosciuta dal Coni quale Ente di Promozione Sportiva in forza del D.P.R. n. 530 del 2 agosto 1974 con delibera del 24 giugno 1976, successivamente confermata in applicazione del D.P.R. 28 marzo 1986, n. 157, del D.lg. n. 242/99 e del D. Lgs. N. 15/04; in tale ambito aderisce alle norme dello Statuto del Coni.L’Uisp è membro del CSIT (Confederation Sportive Interna-zionale du Travail), della FISpT (Fédération International Sport pour Tous), della UESpT (Unione Europea Sport per Tutti), e della Federazione ARCI.Nel prosieguo del presente Statuto ogni qualvolta si citerà Uisp si intenderà Unione Italiana Sport Per tutti.

TITOLO I - IDENTITA’ ASSOCIATIVA E PRINCIPI PROGRAMMATICI

ARTICOLO 1Scopi e finalità

1. L’Uisp è l’Associazione di tutte le persone e soggetti collettivi che vogliono essere protagoniste del fenomeno sportivo at-traverso la pratica diretta, competitiva e non, la partecipazio-ne alle esperienze associative e formative, l’organizzazione di eventi.

2. L’Uisp è un’Associazione nazionale che realizza scopi e finali-tà attraverso le proprie organizzazioni territoriali.

3. L’Uisp sostiene i valori dello sport contro ogni forma di sfrut-tamento, d’alienazione, contro la pratica del doping; opera per il benessere dei cittadini, i valori di dignità umana, di non violenza e solidarietà tra le persone e tra i popoli e coopera con quanti condividono questi principi.

4. Riconoscendo lo sport come diritto di cittadinanza, come risorsa per l’integrazione, la Uisp s’impegna alla promozio-ne e alla diffusione – nello sport e, attraverso lo sport, nella vita sociale – di una cultura dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà.

5. Promuove la funzione educativa dello sport sia nella crescita individuale che nella collettività.

6. Promuove stili di vita attivi incentrati sul movimento.

7. Forma alla condivisione delle scelte in un contesto comuni-tario che educhi ai principi di partecipazione, corresponsabi-lità, non violenza e sostenibilità.

8. L’Uisp non persegue fini di lucro diretto o indiretto in con-formità a quanto previsto dalle normative vigenti ed è retta da norme statutarie/regolamentari ispirate al principio di partecipazione all’attività sociale da parte di chiunque e in condizioni di uguaglianza e pari opportunità.

ARTICOLO 2Attività esercitabili

1. L’Uisp promuove lo sviluppo associativo dello sport per tutti organizzandolo in forma di attività sportive competitive e in forme “nessuno escluso”, anche di natura economica e stru-mentali ad esse.

2. L’Uisp persegue fini di solidarietà sociale, in proprio o attra-verso collaborazioni con soggetti pubblici o privati, promuo-vendo e organizzando anche attività di assistenza e di soste-gno alle persone fragili e a tutte le forme di disagio.

3. L’Uisp organizza l’attività motoria nelle sue forme ludiche, sportive, espressive-comunicative e le promuove come edu-

cazione permanente per tutte le età.

4. E’ compito del Consiglio Nazionale approvare atti di indirizzo sulle attività. A mero titolo esemplificativo e non esaustivo l’Uisp svolge, fra l’altro, attività nei seguenti campi nell’am-bito e per il perseguimento dei propri fini statutari istituzio-nali: formazione professionale, aggiornamento e formazio-ne degli insegnanti e dei tecnici, attività di tempo libero e turistiche, culturali, ludiche, sociali, di servizio alla persona, di gestione e costruzione impianti, informazione ed editoria.

5. L’attività sportiva della Uisp è di natura dilettantistica ed è retta dalle norme statali che la disciplinano.

ARTICOLO 3Denominazione e segni distintivi

1. La denominazione UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI (già Unione Italiana Sport Popolare), il suo acronimo Uisp o U.I.S.P. o Uisp o U.i.s.p. (o in altro modo scritto) e il segno distintivo sono tutelati dall’ordinamento ai sensi di quanto previsto dagli artt. 16 e 2569 del codice civile.

La tutela dei segni distintivi e la gestione economica degli stessi sono di competenza della Direzione Nazionale.

I comitati e le leghe e aree di attività riconosciute ai sensi di quanto previsto dal presente statuto dovranno assume-re esclusivamente la denominazione “Uisp Lega o Area o Coordinamento” seguita dalla disciplina sportiva praticata mentre i Comitati assumeranno rispettivamente, la denomi-nazione di “Uisp Comitato Regionale”, seguita dall’indicazio-ne della regione di riferimento e “Uisp Comitato Territoriale”, seguita dall’indicazione del nome della località.

2. Ogni eventuale utilizzo dei segni distintivi dell’Uisp per fina-lità differenti da quelle appena descritte,anche da parte di soggetti affiliati e/o tesserati dovrà essere espressamente autorizzato dalla Direzione Nazionale.

3. Il mancato rispetto di quanto stabilito nel presente artico-lo, oltre a costituire violazione delle norme civili e a tal fine perseguibile, costituisce violazione disciplinare sanzionabile ai sensi di quanto di seguito disposto dall’apposito Regola-mento Nazionale che disciplina la concessione e la revoca della denominazione.

4. L’utilizzazione della denominazione Uisp da parte dei soci collettivi affiliati sarà disciplinata dal Regolamento Nazionale.

TITOLO II - IL SOCIOARTICOLO 4

Associazione e affiliazione1. Chiunque può associarsi all’Uisp purché ne condivida i prin-

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Statuto

cipi e le finalità espresse nel presente statuto.

2. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato salvo quanto previsto dai successivi articoli, ma deve essere rin-novata annualmente attraverso il versamento della relativa quota associativa.

3. L’Uisp, nel rispetto dei regolamenti e delle delibere del Coni, provvede, in quanto delegata dal Consiglio Nazionale del Coni medesimo, al riconoscimento a fini sportivi delle as-sociazioni e società sportive dilettantistiche ad essa affiliate in quanto delegata dalla Giunta Nazionale del Coni, all’ap-provazione dei relativi statuti che dovranno essere redatti in conformità all’art. 90 della Legge 27/12/2002, n. 289 e suc-cessive modificazioni.

4. Possono associarsi tutte le persone fisiche cittadine italiane o straniere, anche se minorenni e gli associati collettivi, dotati o meno di personalità giuridica.

5. Tutti gli associati hanno diritto di voto secondo le modalità previste dal presente statuto. Gli associati minorenni acqui-siscono il diritto di voto al raggiungimento della maggiore età. Il vincolo associativo delle persone fisiche avviene sia mediante rapporto diretto con la Uisp, sia tramite associati collettivi affiliati alla Uisp. Gli associati persone fisiche rinno-vano annualmente il vincolo associativo attraverso il tessera-mento, gli associati collettivi attraverso l’affiliazione.

6. Sono associati collettivi, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, le associazioni, anche scolastiche, le società e le associazioni sportive dilettantistiche, i comitati, le società, le cooperative e tutti quei soggetti che abbiano finalità non contrastanti con quelle dell’Uisp, che abbiano sede legale, operativa o sportiva sul territorio italiano e non abbiano sco-po di lucro.

7. Gli associati collettivi conservano piena autonomia statuta-ria, giuridica, amministrativa e patrimoniale.

8. Le modalità e le condizioni di associazione all’Uisp ed ogni altro aspetto della partecipazione alla vita associativa, per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, sono disciplinate dai Regolamenti.

9. La tessera per tutte le attività ha validità dal 1 settembre al 31 agosto.

ARTICOLO 5L’Associato: diritti e doveri

1. La qualifica di associato, persona fisica o collettivo dà diritto: - a partecipare alla vita associativa e a tutte le attività pro-

mosse, previo adempimento degli obblighi e delle obbliga-zioni che esse comportano;

- a partecipare all’elezione degli organi dirigenti e alla appro-vazione o modifica delle norme statutarie attraverso l’elezio-ne di propri delegati alle istanze congressuali;

2. L’associato collettivo partecipa alle attività associative della Uisp attraverso il proprio legale rappresentante o persona da questi delegata.

3. Hanno diritto all’elettorato attivo tutti gli associati in regola con il tesseramento o con l’affiliazione e con il versamento delle quote associative.

4. Possono essere delegati ai congressi ed essere eletti negli organi direttivi della Uisp solo associati persone fisiche mag-giorenni. I componenti degli organi elettivi e di nomina de-vono possedere i requisiti generali di cui all’art. 5 comma 3 lettere b) e c) e comma 4 dello Statuto del Coni.

5. Tutti gli associati sono tenuti:

all’osservanza dello statuto, dei regolamenti e delle delibe-razioni assunte dagli organi associativi;

ad adempiere, nei termini previsti, alle obbligazioni assunte nei confronti della Uisp o/e derivanti dall’attività svolta.

ARTICOLO 6Perdita della qualifica di socio

1. La qualifica di associato si perde per:

recesso;

mancato rinnovo della tessera associativa o dell’affiliazione;

rifiuto motivato del rinnovo della tessera associativa o dell’affiliazione da parte dei Consigli Territoriali competenti;

esclusione che potrà essere deliberata dai Collegi dei Garanti competenti qualora venga constatato:

a) un comportamento contrastante con le finalità e i prin-cipi dell’associazione, l’inosser-vanza dello Statuto, dei Regolamenti e delle deliberazioni assunte dagli organi statutari;

b) l’inadempimento agli obblighi o/e alle obbligazioni deri-vanti dallo Statuto, dai Regolamenti e dagli atti emanati dagli Organi dell’Associazione, e/o di quelle assunte nei confronti di terzi per conto dell’Uisp;

c) il verificarsi di gravi motivi che rendano impossibile la prosecuzione del rapporto associativo.

decesso.

2. Per gli associati collettivi costituiscono condizione per la per-dita della qualifica di associato lo scioglimento o intervenute modifiche statutarie incompatibili con lo Statuto dell’Uisp o con le norme di legge vigenti in materia.

3. La perdita della qualifica di associato ha efficacia per tutti i livelli dell’Associazione e prevede l’immediata decadenza da qualunque carica associativa.

4. Le procedure del rifiuto motivato e dell’esclusione e le re-lative impugnazioni sono disciplinate dal Regolamento Na-zionale.

TITOLO III - ORGANI E FUNZIONICAPO I - LE SEDI UNITARIE

DELLA RAPPRESENTANZA ASSOCIATIVA.

ARTICOLO 7I livelli dell’associazione

L’Uisp organizza i propri associati e le proprie attività ai se-guenti livelli: a) Territoriale; b) Regionale; c) Nazionale.

CAPO II - LE FUNZIONI DEI LIVELLI ASSOCIATIVI

ARTICOLO 8Le funzioni dei livelli associativi

1. Le funzioni ed i compiti dei diversi livelli sono così articolati: a) Livello Territoriale E’ la sede responsabile delle scelte per la promozione e lo

sviluppo delle attività e delle politiche dell’Associazione, attraverso il più ampio coinvolgimento degli associati al territorio di riferimento. Concorre alla definizione e alla verifica delle scelte regionali e nazionali. Per quanto di sua competenza applica e fa applicare le norme e le direttive emanate dai livelli superiori. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istituzionali e della società civile sul territorio di riferimento. Il livello Territoriale coincide in linea di massima con il territorio geografico delle province.

b) Livello Regionale E’ la sede responsabile del confronto e della concertazio-

ne delle esigenze dei livelli Territoriali. Ha il compito di favorire l’applicazione delle scelte strategiche dell’Asso-ciazione sul territorio garantendo la coerenza tra principi, finalità e metodi. Concorre alla definizione e alla verifica delle scelte nazionali applica e fa applicare le norme e le direttive emanate dal livello superiore. Può intervenire in termini di sussidiarietà e/o proporre il commissariamento,

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Statuto

sussistendone i presupposti stabiliti dal presente Statuto e dal Regolamento, qualora i livelli Territoriali non siano nelle condizioni di assolvere i compiti loro attribuiti. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istitu-zionali e della società civile sul territorio regionale.

c) Livello Nazionale E’ la sede responsabile della definizione dell’identità poli-

tica e culturale dell’Associazione e ne garantisce l’unità. E’ la sede della sintesi e della elaborazione delle strategie

di sviluppo dell’Uisp. Nella sua azione di governo comples-sivo emette direttive e vigila sull’applicazione delle stesse e delle norme a tutti i livelli, interviene anche con poteri di surroga nei compiti non assolti dai livelli decentrati. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istitu-zionali e della società civile.

2. I livelli Territoriali, Regionali e Nazionale sono tenuti a: a) riunire i rispettivi consigli almeno due volte l’anno; b) tenere i verbali di consiglio secondo le modalità previste

dal Regolamento Nazionale; c) trasmettere annualmente al livello superiore il bilancio

preventivo e consuntivo approvati dal consiglio secon-do tempi e modalità stabiliti dal presente Statuto e dal Regolamento Nazionale.

CAPO III - REGOLAMENTI

ARTICOLO 9Regolamenti nazionale, regionali, territoriali

1. I diversi livelli dell’Associazione entro sessanta giorni dall’ap-provazione del Regolamento Nazionale si dotano dei regola-menti necessari a disciplinare e a dare piena attuazione alle previsioni statutarie.

2. Nel caso di mancata approvazione del Regolamento del li-vello di appartenenza si applica quello del livello superiore.

3. I Regolamenti sono approvati e modificati dai rispettivi Con-sigli con il voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto al voto.

4. Le norme dei regolamenti dei livelli inferiori non possono contrastare, a pena di nullità, con le norme dei regolamenti dei livelli superiori.

CAPO IV - RGANI TERRITORIALI

ARTICOLO 10Organi dell’associazione

Sono organi del livello Territoriale, Regionale, Nazionale: a) il Congresso; b) il Consiglio; c) il Presidente; d) la Direzione; e) il Collegio dei Garanti e il Collegio dei Garanti di 2° grado

(solo in ambito nazionale); f) il Collegio dei Revisori Contabili (solo in ambito Nazionale

e Regionale).

ARTICOLO 11Il congresso territoriale, regionale, nazionale

1. Il Congresso Nazionale è il massimo organo di indirizzo po-litico e programmatico dell’Associazione. I congressi Regio-nali e Territoriali rappresentano le linee programmatiche ed operative del bacino di competenza. Essi sono convocati ordinariamente ogni quattro anni, entro il 30 del mese di giugno. Le assemblee di lega/area precedono i congressi dell’associazione ai vari livelli. I congressi di livello inferiore devono necessariamente svolgersi prima di quelli di livello superiore con le seguenti modalità:

a) al Congresso Nazionale partecipano con diritto di voto i delegati eletti dai Congressi Regionali, a quello regionale i delegati eletti dai Congressi Territoriali; a quello terri-

toriale i delegati eletti all’interno degli associati collettivi e nell’assemblea degli associati individuali non apparte-nenti ad associati collettivi. Nell’ambito delle assemblee degli associati collettivi i componenti della Direzione non possono rappresentare né direttamente né per delega gli associati collettivi stessi;

b) Il calcolo dei delegati avviene per il livello Nazionale su base regionale e a livello regionale su base territoriale. Per il congresso Nazionale il numero dei delegati è calcolato sulla base proporzionale di un delegato ogni 3.000 o fra-zione superiore a 1500 associati; per quelli regionali sulla base proporzionale di un rapporto non superiore a un delegato massimo ogni 1500 o frazione superiore a 750 associati; per quelli territoriali sulla base proporzionale di un rapporto non superiore a un delegato massimo ogni 300 o frazione superiore a 150 associati;

c) In caso di indisponibilità a partecipare da parte di un delegato ad un congresso, subentra il primo dei delegati non eletti.

2. Ogni associato collettivo, la cui affiliazione sia stata rinnova-ta entro la data di convocazione del Congresso territoriale, o nuovo socio collettivo, affiliato entro la data di convocazione del congresso Nazionale, ha diritto al voto. Ha altresì diritto ad un voto nell’assemblea dei soci individuali ovvero nell’as-semblea del socio collettivo, il socio persona fisica che abbia perfezionato il suo tesseramento entro la data di convoca-zione del congresso.

3. I Congressi ai livelli Nazionale e Regionale, sia in prima che in seconda convocazione, sia in seduta ordinaria che in seduta straordinaria, sono validi con la presenza di almeno la metà dei delegati, a livello Territoriale, sia ordinari che straordinari, il quorum costitutivo sarà pari alla metà dei delegati in prima convocazione e ad un terzo, arrotondato per eccesso, in se-conda convocazione.

4. La convocazione del Congresso Nazionale straordinario è deliberata dal Consiglio Nazionale per procedere a rinnovi e integrazioni degli Organi Statutari.

5. Il Congresso si svolge secondo le regole stabilite dall’appo-sito Regolamento.

6. Il Congresso: a) verifica i risultati conseguiti in relazione alle linee pro-

grammatiche; b) definisce gli aggiornamenti delle linee di politica asso-

ciativa; c) elegge il Consiglio del rispettivo livello associativo; d) elegge, in sede nazionale, il Presidente Nazionale; e) elegge in sede nazionale il Collegio dei Garanti Nazionale; f) elegge, in sede nazionale, il Collegio dei Garanti Nazionale

di 2° Grado; g) elegge il Collegio dei Revisori Contabili solo in ambito

Nazionale e Regionale secondo le modalità, per quanto applicabili, dell’art. 2397 e seguenti del Codice Civile;

h) approva i programmi di indirizzo del consiglio che saranno sottoposti alla verifica assembleare alla fine del mandato per il quale sono stati approvati;

i) approva, in sede nazionale, le modifiche statutarie;

7. Nelle regioni ove non sia costituito il livello Regionale, il Con-gresso Territoriale elegge i delegati al Congresso Nazionale, nei limiti della quota assegnata.

8. Gli organi durano in carica quattro anni e i rispettivi com-ponenti restano in carica fino alla scadenza dell’organo di appartenenza, salvo i casi di decadenza anticipata. Il Pre-sidente uscente resta in carica fino alla elezione del nuovo Presidente.

Le competenze esclusive dei diversi Organi non sono dele-gabili.

9. Il congresso viene convocato, mediante avviso pubblicato sul bollettino dell’ente e inserito nel sito internet ufficiale del

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Statuto

livello, almeno 30 giorni prima dello svolgimento dell’assem-blea per il livello Territoriale, mediante avviso pubblicato sul sito e inviato per posta semplice o elettronica ai delegati per i livelli Regionali e Nazionale.

10. I delegati non possono delegare altro delegato. In caso di indisponibilità a partecipare da parte di un delegato ad un congresso, subentra il primo dei delegati non eletti che ab-bia ottenuto il numero maggiore di suffragi.

11. Il congresso in seduta straordinaria è competente in via esclusiva a deliberare le modifiche statutarie o lo sciogli-mento dell’ente e delibera con le maggioranze previste dal codice civile.

12. Il congresso è convocato dal Presidente su delibera del Consiglio Nazionale, che provvede a stabilire in conformità con l’Art. 12 – punto 1 del presente statuto il numero dei componenti il futuro Consiglio Nazionale e alla nomina del-la Commissione Verifica Poteri. Non possono far parte della Commissione Verifica Poteri ai vari livelli i candidati alle ca-riche associative degli stessi livelli.

13. Il congresso delibera validamente a maggioranza di voti.

14. E’ eletto al primo scrutinio Presidente della Uisp. il candida-to che ottiene almeno la metà più uno dei voti presenti in assemblea. Se tale maggioranza non é conseguita o in caso di parità, si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato la più elevata somma percentuale dei voti espressi.

15. Gli associati persone fisiche che intendono candidarsi alle cariche elettive al livello Territoriale devono formalizzare al-meno otto giorni prima della data di svolgimento del con-gresso la propria proposta, per le cariche a livello Regionale o Nazionale almeno venti giorni prima secondo le modalità previste dall’apposito regolamento.

16. I delegati ai vari congressi mantengono la carica per l’intero quadriennio.

ARTICOLO 12Consiglio nazionale, regionale, territoriale

1. Il Consiglio per ogni livello, eletto dal Congresso, è il massi-mo organo di programmazione e di coordinamento, com-pie tutti gli atti consequenziali ed inerenti all’espletamento di tale funzione. E’ composto da un numero di componenti compreso tra un minimo di dieci ed un massimo di cento-venti proporzionali agli associati. Esso è convocato dal Presi-dente (o dal Presidente del Consiglio ove previsto dai Rego-lamenti). Esso è convocato altresì, in seduta straordinaria per temi specifici, su richiesta di almeno il 40% dei suoi compo-nenti o dei due terzi dei componenti della Direzione.

2. In particolare il Consiglio ha i seguenti compiti: a) elegge il Presidente per i livelli Territoriali e Regionali; b) elegge la Direzione del rispettivo livello; c) elegge, ove previsto, il Presidente del Consiglio; d) delibera in merito all’attribuzione tra i propri componenti

delle funzioni vicarie rispetto al Presidente in caso di sua assenza o impedimento. Tale delibera è approvata su proposta nominativa del Presidente;

e) approva il Regolamento del rispettivo livello; f) approva annualmente il programma dell’Associazione ed il

relativo bilancio di previsione; g) approva annualmente il bilancio consuntivo riferito al

proprio livello di competenza; h) Procede, per il livello Nazionale alla elezione straordinaria

dei componenti del Collegio dei Garanti e del Collegio dei Garanti di 2° grado nel caso venga a mancare il numero legale previsto dallo Statuto;

i) Procede, per il livello Nazionale e Regionale, alla elezione straordinaria dei componenti del Collegio dei Revisori Contabili nel caso venga a mancare il numero legale pre-visto dallo Statuto;

Il Consiglio elettivo si svolge entro due mesi dalla celebrazio-ne del Congresso elettivo.

3. Il Consiglio Nazionale: a) delibera le norme di tesseramento ed i relativi costi; b) definisce la sede di direzione, coordinamento e promo-

zione delle attività; c) definisce gli ambiti geografici di pertinenza dei livelli

Regionali; d) ha la facoltà di commissariare Leghe ed Aree nazionali,

Comitati Regionali, Territoriali; e) indice il Congresso ordinario e quello straordinario; f) approva eventuali accordi di natura federativa con altre

associazioni; g) delibera l’adesione ad organismi di pari livello, nomina i

propri rappresentanti al loro interno e sottoscrive even-tuali protocolli d’intesa;

h) delibera sulla costituzione e/o l’adesione a società di capitali;

4. Il Consiglio Regionale: a) delibera le modalità di tesseramento ed i relativi costi; b) definisce la sede di direzione, coordinamento e promo-

zione delle attività; c) definisce gli ambiti geografici di pertinenza dei livelli

Territoriali di propria competenza; d) ha la facoltà di commissariare Leghe ed Aree regionali e di

proporre il commissariamento dei Comitati Territoriali di propria competenza al Consiglio Nazionale;

e) indice il Congresso ordinario e quello straordinario; f) delibera sulla costituzione o l’adesione a società di capitali.5. Il Consiglio Territoriale ha la facoltà di commissariare Leghe

ed Aree territoriali.

6. Il Consiglio Territoriale delibera le modalità di tesseramento ed i relativi costi.

7. In caso di inerzia del Consiglio del livello competente, il Con-siglio del livello superiore può esercitare il potere di surroga nel commissariamento secondo le procedure stabilite dal Regolamento Nazionale.

8. In caso di mancata approvazione del bilancio consuntivo, i Consigli a tutti i livelli si dovranno riconvocare entro e non oltre 60 giorni con all’ordine del giorno la disamina e le deli-berazioni conseguenti a tale mancata approvazione. L’even-tuale reiterazione della delibera di non approvazione del bi-lancio provoca la decadenza della Direzione e del Presidente del livello di competenza.

9. Le sedute del Consiglio sono valide con la presenza del 50% dei suoi componenti.

10. Le deliberazioni sono valide se ottengono la maggioranza dei presenti. Il Consiglio Nazionale si riunisce almeno due volte l’anno.

11. Nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostituzione del Consiglio Nazionale si provvederà con la cooptazione di nuovi componenti tra i primi dei non eletti, secondo i criteri votati dal Congresso, fino ad un massimo del 40% dell’originaria composizione del Consiglio. Ove non fosse possibile procedere con le cooptazioni o nell’ipo-tesi in cui sia superata la quota del 40% di sostituzioni si provvederà a convocare e celebrare entro 90 giorni il Con-gresso.

12. Nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostituzione del Consiglio Regionale o Territoriale si prov-vederà con la cooptazione di nuovi componenti tra i primi dei non eletti, secondo i criteri votati dal Congresso, fino ad un massimo del 40% dell’originaria composizione del Con-siglio. Ove non fosse possibile procedere con le cooptazioni o nell’ipotesi in cui sia superata la quota del 40% di sostitu-zioni si provvederà a convocare e celebrare entro 90 giorni il Congresso per eleggere i sostituti dei consiglieri decaduti.

13. Il funzionamento dei Consigli è disciplinato dai Regolamen-ti dei rispettivi livelli.

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Statuto

ARTICOLO 13Decadenza e integrazione

1. I componenti della Direzione a tutti i livelli cessano dalla ca-rica nelle seguenti ipotesi:

a) impedimento temporaneo o definitivo del Presidente: nella prima ipotesi viene sostituito da chi ha ottenuto le funzioni vicarie ai sensi di quanto previsto dal successivo articolo, in caso di impedimento definitivo decade l’intera Direzione che rimane in carica solo per l’ordinaria ammi-nistrazione e il Vicario provvede alla convocazione del Consiglio per la convocazione del congresso in caso di impedimento del Presidente Nazionale, o del consiglio in caso di Presidente Regionale o Territoriale, da svolgersi entro 90 giorni dall’accertato impedimento;

b) dimissioni del Presidente: decade il Presidente e la Direzione, che rimane in carica per l’ordinaria amministra-zione, e il soggetto avente funzione vicaria procedono alla convocazione degli organi competenti all’elezione del nuovo Presidente e della nuova Direzione. La cui riu-nione deve avvenire entro 90 giorni;

c) dimissioni contemporanee e non, o vacanza della metà più uno dei componenti della direzione: rimane in carica il Presidente il quale provvede alla convocazione degli organi competenti per l’elezione della Direzione.

2. I componenti del Consiglio a tutti i livelli decadono in caso di quattro assenze ingiustificate anche non consecutive e nel caso di perdita della qualifica di socio.

3. L’integrazione dei componenti della Direzione può avvenire entro il 50% dei suoi componenti. La cooptazione avviene sulla base della graduatoria tra i primi dei non eletti. Qualora non sia possibile adottare tale procedura o ove sia compro-messa la regolare funzionalità dell’organo, deve essere ob-bligatoriamente celebrato un Consiglio straordinario entro 90 giorni dall’evento che ha compromesso la funzionalità.

4. La decadenza del Presidente e/o della Direzione non si estende né al collegio dei Revisori, né ai Collegi dei Garanti.

ARTICOLO 14Presidente nazionale, regionale, territoriale

1. Il Presidente ha la rappresentanza legale e giudiziale dell’As-sociazione e gli sono attribuite le seguenti funzioni:

esercitare i poteri di ordinaria amministrazione;

convocare e presiedere il Consiglio, ove non sia previsto il Presidente del Consiglio e la Direzione;

proporre al Consiglio l’attribuzione delle funzioni vicarie;

proporre al Consiglio il Presidente del Consiglio stesso ove previsto;

coordinare le rappresentanze esterne del rispettivo livello associativo;

2. E’ ineleggibile nel ruolo di Presidente Nazionale, Regionale, Territoriale chi sia in carica da due mandati consecutivi.

ARTICOLO 15La direzione nazionale, regionale, territoriale

1. La Direzione, eletta dal Consiglio del rispettivo livello, è or-gano di amministrazione dell’Associazione. La Direzione è composta da un numero di componenti compreso tra un minimo di tre ad un massimo di venticinque sulla base del numero degli associati.

Essa a tutti i livelli: a) Indice il Consiglio; b) dà attuazione alle delibere del Consiglio; c) coordina i lavori e l’iniziativa politica della Associazione e

adotta tutti gli atti amministrativi e di governo necessari per il funzionamento della Associazione, in coerenza con il programma approvato dal Consiglio;

d) predispone il bilancio di previsione e quello consuntivo; e) determina gli indirizzi e le politiche editoriali;

f) ratifica le Assemblee elettive delle Leghe e Aree del rispet-tivo livello e istituisce i Coordinamenti d’attività nominan-done i responsabili.

La Direzione Nazionale, inoltre: g) delibera l’entità e le modalità di trasferimento dei propri

contributi pubblici ai livelli Territoriali nei limiti fissati dall’Art. 20;

h) vigila sull’applicazione delle direttive, delibere e norme a tutti i livelli;

i) predispone la delibera, con efficacia immediata, e gli atti di Commissariamento delle Leghe Nazionali, dei comitati Regionali e Territoriali. Detta delibera dovrà comunque essere ratificata dal Consiglio Nazionale, in caso di manca-ta ratifica il commissariamento decade.

2. Le sedute della Direzione sono valide con la presenza del 50% dei suoi componenti.

3. Si riunisce almeno sei volte l’anno.4. Il suo funzionamento è disciplinato dai regolamenti dei ri-

spettivi livelli.

ARTICOLO 16Collegio dei revisori contabili

1. Il Collegio dei Revisori Contabili è composto, a livello Nazio-nale e Regionale, da un Presidente, due membri effettivi e due supplenti. Il suo funzionamento è regolato dalle norme, in quanto applicabili, dell’art. 2397 e seguenti del Codice Ci-vile.

2. Il Collegio dei Revisori Contabili ha il compito di: a) controllare l’andamento amministrativo della Associazione; b) controllare la regolare tenuta della contabilità e la corri-

spondenza dei bilanci alle scritture; c) presentare annualmente al Consiglio di pari livello una

relazione d’accompagnamento al bilancio consuntivo.3. Il Collegio dei Revisori Contabili Nazionale fornisce ai Collegi

Regionali criteri ed indirizzi per le procedure di controllo.4. Il funzionamento del Collegio dei Revisori Contabili è disci-

plinato dal codice civile e, per quanto necessario, dal Regola-mento del rispettivo livello.

5. I componenti dei Collegi dei Revisori Contabili sono invitati, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio del livello di pertinenza.

6. I componenti del Collegio dei Revisori Contabili Nazionale ed il Presidente di quelli Regionali devono essere iscritti al Re-gistro dei Revisori Contabili istituito presso il Ministero della Giustizia o all’Albo dei Dottori Commercialisti. I rimanenti componenti dei Collegi Regionali, in caso non posseggano detti requisiti, dovranno avere specifici requisiti di professio-nalità e competenza.

7. E’ demandato, inoltre, al rispettivo Collegio Regionale dei Re-visori Contabili il compito di:

a) controllare l’andamento amministrativo dei Comitati Territoriali;

b) controllare la regolare tenuta della contabilità dei Comitati Territoriali e la corrispondenza dei bilanci alle scritture contabili;

c) presentare annualmente al Consiglio Territoriale una relazione d’accompagnamento al bilancio consuntivo del Comitato Territoriale stesso.

ARTICOLO 17Collegio dei garanti e collegio dei garanti di 2° grado

1. Il Collegio dei Garanti e il Collegio dei Garanti di 2° grado sono composti esclusivamente da persone fisiche associate che non siano membri di alcun organo direttivo e non rive-stano incarichi operativi a tutti i livelli della Associazione. Il loro mandato é quadriennale, rinnova-bile per non più di una volta, ed è indipendente dalla permanenza in carica de-gli organi che hanno nominato o eletto i giudici stessi.

2. Il Congresso Nazionale elegge il Collegio dei Garanti, compo-

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Statuto

sto da tre membri effettivi e due supplenti.

3. Il Congresso Nazionale elegge inoltre il Collegio dei Garanti di 2° grado, composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti.

4. I componenti effettivi del Collegio eleggono al loro interno il Presidente.

5. In caso di dimissioni o impedimento di un componente su-bentra il supplente più anziano per età.

6. I Collegi dei Garanti sono organi di giustizia endoassociativa con competenza a giudicare in merito alle infrazioni dello Statuto, dei Regolamenti della Uisp, nonché alle infrazioni delle direttive degli organi sociali commesse dai tesserati e/o dagli affiliati.

7. Il Collegio dei Garanti decide su controversie insorte tra or-gani del livello Nazionale ed organi appartenenti ai diversi livelli Regionali, sentite le parti ed esperita l’istruttoria, con decisione da depositarsi entro sessanta giorni.

8. Il Collegio dei Garanti verifica la congruità dei Regolamenti Regionali e Territoriali con Statuto e Regolamento Nazionale.

9. Il Collegio dei Garanti Nazionale di 2° grado decide, con esclusione di ogni altra giurisdizione, esclusivamente in me-rito a ricorsi avverso i provvedimenti assunti dal Collegio dei Garanti con decisione da depositarsi entro 60 giorni e con le procedure previste dal Regolamento Nazionale. Ha, altresì, funzioni consultive ed interpretative delle norme Statutarie e Regolamentari dell’Associazione.

10. Le controversie che contrappongano la Uisp, o suoi organi o livelli, a propri associati, non rientranti tra le competenze dei garanti, sono devolute ad un collegio arbitrale compo-sto da tre componenti di cui due nominati dalle parti e il terzo di comune accordo dai primi due. In caso di mancato accordo la nomina é devoluta al Presidente del Collegio Na-zionale dei Garanti di secondo grado.

TITOLO IV - LEGHE, AREE DI ATTIVITA’ARTICOLO 18

Leghe, Aree di attivitàLe Leghe e le Aree sono preposte allo sviluppo e alla gestione delle attività; ad esse sono affidate la ricerca e l’innovazione delle attività, la formazione di tecnici e dirigenti per gli ambiti di loro competenza.Esse promuovono e partecipano alla progettazione di percorsi innovativi, con riferimento anche agli aspetti tecnici della disciplina o dell’attività relativa, e concorrono alla loro realiz-zazione, condividendone le responsabilità con gli organismi individuati dal Consiglio del rispettivo livello.Le Leghe e le Aree devono essere costituite, nel rispetto dell’insediamento associativo, ai livelli Territoriali, Regionali e Nazionale con delibera del Consiglio del rispettivo livello.I Regolamenti a tutti i livelli dell’Associazione devono altresì prevedere le modalità di funzionamento e l’elettività delle cariche. E’ ineleggibile nel ruolo di Presidente di Lega e Area, Nazionale, Regionale, Territoriale, chi sia in carica da due man-dati consecutivi. Ogni Lega e Area deve dotarsi di un proprio Regolamento Tecnico Nazionale coerente con i principi dell’Associazio-ne. Tale Regolamento deve essere approvato dal Consiglio Nazionale.Ogni Lega e Area provvede ad istituire specifiche commissioni disciplinari quali istanze di giudizio per l’attività sportiva. L’articolazione territoriale può essere differenziata secondo le caratteristiche dell’attività e dell’insediamento associativo.I livelli Regionali o Territoriali non possono emanare norme che siano in contrasto con il Regolamento Nazionale.Le Leghe e le Aree non hanno autonomia finanziaria e patri-moniale né rappresentanza legale e giudiziale.

TITOLO V - COMMISSARIAMENTOARTICOLO 19

Commissariamento1. I Comitati Regionali, i Comitati Territoriali, le Leghe e le Aree

di Attività a tutti i livelli possono essere commissariati per: a. mancato funzionamento per un periodo superiore a sei

mesi degli organi dirigenti o esecutivi; b. impossibilità di funzionamento degli organi dirigenti o

esecutivi; c. gravi violazioni dello Statuto e/o dei Regolamenti com-

preso il mancato rispetto di quanto stabilito in riferimen-to all’utilizzo della denominazione e dei segni distintivi dell’associazione;

d. omessa presentazione del bilancio consuntivo nei termini indicati dallo Statuto e dal Regolamento Nazionale;

e. gravi casi di irregolarità amministrativa o contabile.

2. La procedura di commissariamento per tutti i livelli, attivata secondo le competenze di cui all’art. 12, è disciplinata dal Re-golamento Nazionale.

3. Contro il commissariamento è dato ricorso esclusivamente al competente Collegio dei Garanti che decide entro trenta giorni.

4. La delibera di commissariamento è esecutiva in pendenza di ricorso.

5. Il commissario designato assume tutte le funzioni necessa-rie per il proseguimento dell’attività associativa nel rispetto dello Statuto e dei Regolamenti assumendo i poteri degli or-ganismi che ha sostituito; risponde all’organismo che lo ha nominato.

6. Il commissario rappresenta a tutti gli effetti il Comitato com-missariato ed ha i poteri assegnatigli dalla relativa delibera che, comunque, ne stabilisce la durata.

TITOLO VI - PATRIMONIO E RISORSE FINANZIARIE

CAPO I - PATRIMONIO

ARTICOLO 20Patrimonio

1. Il patrimonio è costituito dal complesso di tutti i beni mobili ed immobili, comunque appartenenti all’Associazione non-ché da tutti i diritti a contenuto patrimoniale ad essa facenti capo; i livelli Regionali e i livelli Territoriali hanno piena au-tonomia patrimoniale, negoziale e finanziaria e rispondono, per quanto di rispettiva competenza, esclusivamente delle obbligazioni direttamente contratte.

2. E’ fatto divieto ad ogni livello dell’Associazione di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale, salvo che la destinazione o la distri-buzione non siano imposte dalla legge.

3. Le risorse provenienti da finanziamenti pubblici devono es-sere ridistribuite al territorio almeno per il 40% con delibera annuale.

ARTICOLO 21Fonti di finanziamento

1. Sono fonti di finanziamento, per quanto di rispettiva com-petenza del livello Nazionale, dei livelli Regionali e dei livelli Territoriali:

a) I proventi derivanti dal patrimonio mobiliare ed immobi-liare dell’Associazione;

b) i proventi ricavati dalle attività svolte e dai servizi prodotti per il corpo sociale;

c) le quote associative, nonché i contributi provenienti dai sodalizi e dai singoli associati;

e) i proventi derivanti da partecipazioni societarie;

Page 65: dal millenovecentoquarantotto - UISP Nazionale · Cannavò, Daniela Conti, Massimo Davi, Bruno Di Monte, Tommaso Dorati, Ivano ... Giorgetti Roma Si ringraziano i dirigenti e i collaborato-ri

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Statuto

f) le erogazioni, le oblazioni volontarie, i lasciti, i contributi provenienti a qualsiasi titolo da soggetti pubblici e privati.

CAPO II - POTERI DI AMMINISTRAZIONE

ARTICOLO 22Poteri di amministrazione

1. Al Presidente sono attribuiti la legale rappresentanza e, in via autonoma, il potere di ordinaria amministrazione nonché, previo delibera del Consiglio del rispettivo livello, il potere di straordinaria amministrazione.

CAPO III - ESERCIZIO SOCIALE E BILANCIO

ARTICOLO 23Esercizio sociale e bilancio

1. L’esercizio sociale a tutti i livelli ha inizio il 1° di settembre e termina il 31 agosto di ciascun anno.

2. Il bilancio consuntivo è approvato dal rispettivo Consiglio entro il 31 dicembre di ogni anno.

3. A fronte di particolari ed inderogabili esigenze il bilancio consuntivo può essere approvato entro i sei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio.

4. E’ fatto obbligo ad ogni livello di provvedere all’approvazio-ne del bilancio preventivo e di quello consuntivo nei tempi e nei modi stabiliti dai Regolamenti.

5. I bilanci, unitamente alle relative relazioni illustrative, sono predisposti e redatti dall’amministrazione del relativo livel-lo Territoriale, secondo lo schema approvato con apposito regolamento dal Consiglio Nazionale. Al bilancio consunti-vo di ogni livello dell’Associazione è allegato l’inventario dei beni mobili ed immobili di proprietà dello stesso; il bilancio consuntivo deve essere corredato dalla relazione scritta del Collegio dei Revisori Contabili sull’andamento della gestione patrimoniale e finanziaria. Il bilancio consuntivo deve essere trasmesso al livello superiore.

ARTICOLO 24Modifiche statutarie e ai regolamenti

Lo Statuto può essere modificato unicamente dal Congresso Nazionale in seduta straordinaria con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei delegati presenti al momento del voto. Lo Statuto e le relative modifiche sono sottoposte all’approva-zione, ai soli fini sportivi, della Giunta Nazionale del Coni.

TITOLO VII – SCIOGLIMENTOARTICOLO 25Scioglimento

1. Lo scioglimento dell’Uisp può essere deliberato dal Congres-so Nazionale in seduta straordinaria, a cui partecipano tutti gli associati con diritto di voto secondo i quorum previsti dal codice civile.

2. In caso di scioglimento dell’Associazione é nominato un li-quidatore nella persona del Presidente pro-tempore.

3. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere, tutti i beni residui sono de-voluti, al fine di perseguire finalità di utilità generale, a Enti o Associazioni che perseguano la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva.

ARTICOLO 26Chiusura sedi

1. La delibera di chiusura delle strutture di livello Territoriale o Regionale, adottata dal livello superiore, deve prevedere che, esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere, i beni patrimoniali residui

siano devoluti agli organi del livello Territoriale immediata-mente superiore.

2. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili, tutti i beni resi-dui sono devoluti, al fine di perseguire finalità di utilità gene-rale, a Enti o Associazioni che perseguano la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva.

TITOLO VIII - INCOMPATIBILITA’ E INELEGGIBILITA’

ARTICOLO 27Incompatibilità e ineleggibilità

1. E’ incompatibile la carica di Presidente Nazionale, Regiona-le, Territoriale, di Lega e Area con qualsiasi altra Presidenza nell’ambito dell’Ente. Sono altresì incompatibili, se non in rappresentanza dell’Associazione, per il livello Nazionale gli incarichi elettivi di pari livello presso gli organismi dirigenti del Coni, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipli-ne Sportive Associate e di organismi similari all’Uisp. Sono, inoltre, incompatibili, a tutti i livelli gli incarichi elettivi e non, presso gli altri Enti di promozione sportiva, salvo i casi espressamente autorizzati.

2. La carica di componente degli organi eletti dal Congresso è incompatibile con qualsiasi altra carica elettiva congressuale di pari livello .

3. La carica di componente gli organi di controllo e garanzia è incompatibile con qualsiasi carica nell’ambito dell’Ente e con incarichi elettivi presso gli organismi dirigenti del Coni, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive As-sociate, degli organismi similari all’Uisp e presso gli altri Enti di Promozione Sportiva.

4. Il rapporto di lavoro subordinato con l’Associazione è incom-patibile con l’appartenenza ai Consigli e agli altri organi al medesimo livello. Nei Regolamenti Nazionale e Regionali sono definiti i criteri e le regole di tali rapporti.

5. La carica di Presidente a ciascun livello è altresì incompati-bile con qualsiasi altra carica elettiva sportiva in organismi riconosciuti dal Coni.

6. Sono ineleggibili quanti abbiano in essere controversie giu-diziarie contro l’Uisp, il Coni e ogni altro organismo ricono-sciuto dal Coni stesso.

TITOLO IX – NORME TRANSITORIEARTICOLO 28

Norme transitorie1. Il prossimo Congresso Nazionale elettivo avrà luogo entro il

30 giugno 2013.

2. In relazione all’art. 14 comma 2 per il livello Territoriale ed all’art. 18 comma 4 ai fini del conteggio dei due mandati non vengono presi in considerazione quelli svolti precedente-mente all’ultima elezione (avvenuta nel 2008 o 2009).

3. Fino allo svolgimento del successivo Congresso, nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostitu-zione del Consiglio Regionale o Territoriale e risulti impos-sibile cooptare nuovi componenti tra i primi dei non eletti secondo i criteri votati dal Congresso, il Consiglio Regionale o Territoriale potrà cooptare nuovi Consiglieri nel limite mas-simo del 40% dei consiglieri eletti in Congresso.

4. Qualora eletti, i Collegi dei Garanti Regionali svolgeranno il loro mandato fino al momento della decadenza e non po-tranno essere reintegrati.

5. Qualora eletti i Collegi Territoriali dei Revisori Contabili svol-geranno il mandato fino al momento della decadenza e non potranno essere reintegrati.

6. L’adeguamento dell’esercizio sociale alle disposizioni di cui all’art. 23 del presente statuto è fissata al 1/09/2010.