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1 L’INCLUSIONE SCOLASTICA DALLA DIAGNOSI FUNZIONALE AL PEIPROGETTO DI VITA. IL RUOLO DELL’ICF San Remo 2122 Dicembre 2009 Dott.ssa Federica Bartoletti [email protected] Tratto da un lavoro della Dott.ssa Adriana De Luca

DALLA DIAGNOSI FUNZIONALE AL PEI-PROGETTO DI VITA. … REMO - Dott... · della persona handicappata, gli ... globale e motricità ... Funzionamento, della Disabilità

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1

LINCLUSIONESCOLASTICADALLA DIAGNOSIFUNZIONALEALPEI

PROGETTODIVITA. ILRUOLODELLICF

SanRemo2122Dicembre2009

Dott.ssa

[email protected]

TrattodaunlavorodellaDott.ssa

AdrianaDeLuca

mailto:[email protected]

2

pensocheessenzialmenteuninsegnantedebbaessereuna personasoddisfatta:incontinuaricerca,masoddisfatta.Se pensachecisianomestieripi

belli unguaio,certamenteci

sonomestiericoncuisiguadagnadipi,maquesto un mestierechetilasciacompletamentelibero,nelsensochei

rapportilivuoitu,coniragazzifaiquellochevuoituequesto ungrancampoliberochetivienedato.Infondo,quandosei ascuola,seiconlatuaclasse,iltuogruppodialunni,perch

si, verochecisonoregole,ma

ancheverochemolte regolelefaiconloroeseunostadentroleregole aposto.

Ilvantaggiodifareleducatore,dettoconaltreparole, dipoter inventareconiragazzigiornopergiornochecosafare,che

cosacercare,inventarsisempredegliorizzonti.Ilproblema

cheperfareleducatoredeviinventaresempre

nuoviappuntamenti,nuoveattese masenonhaiun progetto,ancheunprogettinopiccolopiccolo, unguaio

SergioNeri

3

PERESSEREEDUCATOREOINSEGNANTECI VUOLEUNPROGETTO.

PERFAREUNPROGETTOCIVUOLEUN PROBLEMA.

SFORTUNATOLEDUCATOREOLINSEGNANTE CHENONINCONTRAMAINEMMENOUN

PROBLEMA.

SergioNeri

4

E

dannosoilsogno

ed inutilefantasticare

bisognasopportarelanoiadellavoro.

Macapitachelavita

simostrisottounaltroprofilo

elecosegrandi

lecapisci

attraversounasciocchezza.

VladimirMajakowski

5

LINTEGRAZIONESCOLASTICADI QUALITA

HABISOGNODIMOLTIPROCESSI,ATUTTIILIVELLIEINTANTI AMBITIPROFESSIONALIEUMANI:

politichescolastiche, istituzioni entilocali docenti alunni famiglie operatorisocialiesanitari lecultureegliapproccimetodologicinelleducazionee

nelladidattica lerealta

associativeeculturalidelterritorio

6

Legge5febbraio1992,n104art.12

L'integrazionescolasticahacomeobiettivolo sviluppodellepotenzialit

dellapersona

handicappatanell'apprendimento,nella comunicazione,nellerelazionienella

socializzazione.L'eserciziodeldirittoall'educazioneeall'istruzione

nonpuessereimpeditodadifficolt

di apprendimenton

daaltredifficolt

derivanti

dalledisabilit

connesseall'handicap.

7

lalegge5febbraio1992,n104art.12

All'individuazione dell'alunno

come

persona

handicappataedall'acquisizionedelladocumentazione risultante

dalla

diagnosi

funzionale,

fa

seguito

un

profilo

dinamicofunzionale

ai

fini

della

formulazione di

un

piano

educativo

individualizzato,

alla

cui

definizione

provvedono

congiuntamente,

con

la collaborazione

dei

genitori

della

persona

handicappata,

gli

operatori

delle

unit

sanitarie

locali e,

per

ciascun

grado

di

scuola,

personale

insegnante

specializzato

della

scuola,

con

la

partecipazione dell'insegnanteoperatore

8

Attodiindirizzoecoordinamentorelativoaicompiti delleunit

sanitarielocali

(DecretodelPresidentedellaRepubblica24febbraio 1994)

.leunit

sanitarielocali..assicurino

l'intervento medicocognitivosull'alunnoinsituazionedihandicap,

necessarioperlefinalit

dicuiagliarticoli12e13della leggen.104del1992,daarticolarsinellacompilazione:

a)diunadiagnosifunzionaledelsoggetto;b)diunprofilodinamicofunzionaledellostesso;c)perquantodicompetenza,diunpianoeducativo

individualizzato,destinatoallostessoalunnoin situazionedihandicap.

9

Attodiindirizzo Individuazionedell'alunnocomepersona

handicappata

All'individuazionedell'alunnocomepersona handicappata,alfinediassicurarel'eserciziodel

dirittoall'educazione,all'istruzionee all'integrazionescolastica,provvede

lo

specialista,susegnalazioneaiservizidibase, anchedapartedelcompetentedirigente

d'istituto,ovverolopsicologoespertodell'et evolutiva,inserviziopressoleUU.SS.LL.oin regimediconvenzioneconlemedesime,che riferisconoalledirezionisanitariaed

amministrativa,perisuccessiviadempimenti, entroilterminedidiecigiornidallesegnalazioni.

10

Diagnosifunzionale

siintendeladescrizioneanaliticadella compromissione

funzionaledellostato

psicofisicodell'alunnoinsituazionedi handicap,almomentoincuiaccedealla strutturasanitariaperconseguiregli

interventiprevistidagliarticoli12(diritto alleducazioneeallistruzione)e13

(integrazionescolastica)dellaleggen.104del 1992

11

DiagnosifunzionaleUnit

multidisciplinare:medicospecialistanellapatologia

segnalata,specialistainneuropsichiatriainfantile, terapistadellariabilitazione,operatorisociali.

Ladiagnosifunzionalederivadall'acquisizionedielementi cliniciepsicosociali.Glielementiclinicisi

acquisisconotramitelavisitamedicadiretta dell'alunnoel'acquisizionedell'eventuale

documentazionemedicapreesistente.Glielementi psicosociali

siacquisisconoattraversospecifica

relazioneincuisianoricompresi:a)

idatianagraficidelsoggetto;

b)

b)idatirelativiallecaratteristichedelnucleofamiliare (composizione,statodisalutedeimembri,tipodi

lavorosvolto,contestoambientale,ecc.).

12

Diagnosifunzionale l'anamnesifisiologicaepatologica

prossimaeremotadel

soggetto,conparticolareriferimentoallanascita(in ospedale,acasa,ecc.),fasidellosvilupponeuropsicologico

dazeroasedicianniedinoltreallevaccinazioni,alle malattieriferitee/orepertate,aglieventualiperiodidi

ospedalizzazione,aglieventualiprogrammiterapeuticiin atto,aglieventualiinterventichirurgici,alleeventuali

precedentiesperienzeriabilitative; diagnosiclinica,

redattadalmedicospecialistanella

patologiasegnalata(rispettivamenteneuropsichiatra infantile,otorinolaringoiatra,oculista,ecc.),:lastessafa

riferimentoall'eziologiaedesprimeleconseguenze funzionalidell'infermit

indicandolaprevisione

dell'evoluzionenaturale.

13

LadiagnosifunzionaleE

finalizzataalrecuperodelsoggetto,devetenere

particolarmentecontodellepotenzialit

registrabili inordineaiseguentiaspetti:

a)

Cognitivo(livellodisvilupporaggiuntoecapacit

di integrazionedellecompetenze)

b)

Affettivorelazionale

(livellodiautostimaerapporto conglialtri)

c)

Linguistico(comprensione,produzioneelinguaggi alternativi)

d)

Sensoriale(tipoegradodideficit,vista,uditoe tatto)

e)

Motorioprassico

(motricit

globaleemotricit

fine)f)

Neuropsicologico

(memoria,attenzionee

organizzazionespaziotemporale)g)

Autonomiapersonaleesociale.

14

ProfilodinamicofunzionaleSuccessivoalladiagnosifunzionale,indicainvia

prioritaria,dopounprimoperiododiinserimento scolastico,ilprevedibilelivellodisviluppochel'alunno

insituazionedihandicapdimostradipossederenei tempibrevi(seimesi)eneitempimedi(dueanni).

Ilprofilodinamicofunzionalevieneredattodall'unit multidisciplinare,daidocenticurriculariedagli

insegnantispecializzatidellascuola,cheriferiscono sullabasedelladirettaosservazioneovveroinbase all'esperienzamaturatainsituazionianaloghe,conla

collaborazionedeifamiliaridell'alunno.

15

Ilprofilodinamicofunzionale comprende:

Ladescrizionefunzionale L'analisidellosviluppopotenzialedell'alunnoabreveemedio

termine1.

Cognitivo

2.

Affettivorelazionale3.

Comunicazionale

4.

Sensoriale5.

Motorioprassico

6.

Neuropsicologico7.

Autonomia

8.

Apprendimento

(aggiornatoallaconclusionedeicicliscolastici)

16

OsservazionicriticheLattodiindirizzopredispostodalMinisterodellaSanit

diconcertoconquellodegliAffariRegionali,senza lapartecipazionedelMinisterodellaPubblica

istruzioneEmergeilruolodeldirigentescolasticonella

segnalazionemanoncompareilcollegiodeidocentiLafamigliahapoteredivetorispettoalfarcertificareil

propriofiglioLacertificazioneattivadeidiritti:avereuninsegnante

disostegnoperuncertonumerodiorealla settimana

17

Nel94sivenneroacreareipresuppostilegislativi perladistinzionetrabisognieducativodidattici specialidiserieA(alunnicertificabili)ebisogni diserieB(alunnicondifficolt

divariaorigine)

Lacertificazionedivennespessoimpropriasesi fariferimentoallalegge104/92cheescludegli alunnicondifficolt

diapprendimentodovutea

svantaggiosocioculturale,dislessia,adhd

o problemidicomportamento.

Ladiagnosifunzionale vittimadiunimpostazione clinico medica.

18

Avrebbedovutoesserenontantola descrizionedellefunzioni

intesecome

capacit

dellapersonacondisabilit,ma funzionale

nelsensocheservea..

uninterventoeducativoedidattico adeguatoed ingradodiguidare linsegnantenellasceltadegliobiettivi

appropriatiedeimetodidilavoroefficaci sullabasedellecaratteristichepeculiari

dellalunnoindifficolt.

19

Laleggefinanziarian289/2002

Tornaaparlaredicriteridicertificazione riferendosiallICD10dellOMSsoloperla definizionedellesituazionidiparticolare gravit.

Allart.2comma4parladidiagnosifunzionale riportandolaallecompetenzedellunit

multidisciplinare

dellASLeprevedendoche debbaesserefattasecondoicriteridellICF dellOMS

20

CHECOSAE LICF

LICF

(Classificazione

Internazionale

del Funzionamento,dellaDisabilit

edellaSalute)

il nuovo

strumento

elaborato

dallOrganizzazione

Mondiale

della

Sanit (OMS)perdescrivereemisurarelasaluteela disabilit

dellapopolazione.

Essorappresenta

la

versione

definitiva

e

approvata

a

livello mondiale

della

Classificazione

Internazionale

delle

Menomazioni,

delle

Disabilit

e

degli Handicap(ICIDH).

21

LICF

consente

di

cogliere,

descrivere

e

classificare ci

che

pu

verificarsi

in

associazione

a

una

condizione

di

salute,

cio

le

compromissioni

della persona

o,per

utilizzare

un

vocabolo

neutro,

il

suo

funzionamento. Non

una

classificazione

che

riguarda

soltanto

le

condizioni

di

persone

affette

da

particolari

anomalie fisiche

o

mentali,

ma

applicabile

a

qualsiasi

persona

che

si

trovi

in

qualunque

condizione

di salute,

dove

vi

sia

la

necessit

di

valutarne

lo

stato

a

livello

corporeo,

personale,

o

sociale.

Si

tratta inoltre

di

una

vera

e

propria

rivoluzione

della

concettualizzazione

della

disabilit,

che

tiene

conto perlaprimavoltadifattoricontestualieambientali.

22

LICF

rappresenta

uno

strumento

importante

per

i professionistidelcamposanitarioedeisettoridellasicurezza sociale,

delle

assicurazioni,

dellistruzione,

delleconomia,

del

lavoro

e

in

ambito

politico

legislativo.

Il

suo

utilizzo

sostenuto

dal

Ministero

del

Lavoro

e

delle

Politiche

Sociali

italiano. La

classificazione

ICF

uno

strumento

innovativo

per

concezioneecostruzione. LICF

stato

accettato

da

191

Paesi

come

lo

standard

internazionalepermisurareeclassificaresaluteedisabilit. LItalia trai65Paesi

chehannocontribuitoallasuacreazione,

e

il

governo

italiano

stato

tra

quelli

che

hanno

espresso parere

favorevole

allapprovazione

dellICF

da

parte

della

Assemblea

Mondiale

della

Salute

nel

maggio

2001.

Anni

di lavorohannoportatoaquestorisultatoelItaliahapartecipato attivamente

al

processo

di

revisione

dellICIDH

1980,

iniziato

dallOMSnel1993.

23

SCOPIDELLICF

fornire

una

base

scientifica

per

la

comprensione

e

lo

studio della

salute,

delle

condizioni,

conseguenze

e

cause

determinantiadessacorrelate stabilireunlinguaggiocomuneperladescrizione

dellasalute

edellecondizioniadessacorrelatealloscopodimigliorarela comunicazione

fra

i

diversi

utilizzatori,

tra

cui

gli

operatori

sanitari,

i

ricercatori,

gli

esponenti

politici

e

la

popolazione, incluselepersonecondisabilit

rendere

possibili

il

confronto

fra

dati

raccolti

in

Paesi, disciplinesanitarie,servizieinperiodidiversi

fornire

uno

schema

di

codifica

sistematico

per

i

sistemi informativisanitari.

24

LICF

non

presenta

il

processo

del

funzionamento

e

della disabilit,

ma

pu

essere

usato

per

descriverlo

fornendo

strumentiperdelineareidiversicostruttiedomini.Essooffre un

approccio

multiprospettico

con

un

approccio

interattivo

edevolutivo.E

possibile:

averemenomazionisenzalimitazionidiperformance avere

problemi

di

performance

e

limitazioni

delle

capacit

senzamenomazionievidenti avere

problemi

di

performance

senza

menomazioni

o

limitazioni

delle

capacit

(es.

sieropositivo

discriminato

al lavoro)

avere

limitazioni

della

capacit

senza

assistenza

e

nessun problemadiperformancenellambienteattuale

assistere

ad

un

certo

grado

di

influenza

causale

in

direzione inversa(es.mancatousodegliartipucausareatrofia)

25

(OMS,1980) Danno

Menomazione

Disabilit

Handicap

26

ICDICD--1010

International Statistical International Statistical Classification di DiseasesClassification di Diseases & & Related Health problemiRelated Health problemi

ICFICF

International ClassificationInternational Classification di di FunctioningFunctioning,, disabilitdisabilit and Healthand Health

FamigliaFamiglia OMS OMS deidei sistemisistemi didi classificazioneclassificazione

27

LADISABILIT VIENEDEFINITA COMEUNACONDIZIONEDI SALUTEINUNAMBIENTE SFAVOREVOLE.

laparolaHANDICAP,cheinunostudioindiversi PaesifattodallOMS,haconnotazione

negativainmoltissimelingue,NONSAR

PI

UTILIZZATA

28

29

ModelloModello vs. vs. ModelloModello didi UniversaleUniversale MinoranzeMinoranze

OgnunoOgnuno pupu avereavere disabilitdisabilit

ContinuumContinuumMultiMulti--dimensionaledimensionale

GruppiGruppi con con specifichespecifichemenomazionimenomazioniCategorialeCategorialeUniUni--dimensionaledimensionale

30

ICICF: le prove sul campoF: le prove sul campo 7 anni 19947 anni 1994--20012001

65 paesi65 paesi

bozze ICF tradotte e testate in 27 bozze ICF tradotte e testate in 27

linguelingue

38 Consensus Conferences 38 Consensus Conferences

NazionaliNazionali

7 Consensus Conf. Internazionali7 Consensus Conf. Internazionali

2000 valutazioni di casi live2000 valutazioni di casi live

3500 valutazioni di casi simulati3500 valutazioni di casi simulati

31

ModelloModello versus versus ModelloModello medico medico socialesociale

ProblemaProblema PERSONALE PERSONALE vsvs ProblemaProblema SOCIALESOCIALE curacura medicamedica vsvs integrazioneintegrazione socialesociale trattamentotrattamento individualeindividuale vsvs azioneazione socialesociale aiutoaiuto professionaleprofessionale vsvs responsabilitresponsabilit individualeindividuale

& & collettivacollettiva interventointervento sullasulla personapersona vsvs modificazionemodificazione ambientaleambientale comportamentocomportamento vsvs atteggiamentiatteggiamenti prendersiprendersi curacura vsvs dirittidiritti umaniumani politicapolitica sanitariasanitaria vsvs politichepolitiche adattamentoadattamento individualeindividuale vsvs cambiamentocambiamento socialesociale

32

FondamentiFondamenti delldell ICFICF

FunzionamentoFunzionamento UmanoUmano -- non non la la solasola disabilitdisabilit

ModelloModello UniversaleUniversale -- nonnon modellomodello didi minoranzaminoranza

ModelloModello IntegratoIntegrato -- nonnon solo medico o solo medico o socialesociale

ModelloModello InterattivoInterattivo -- nonnon progressivoprogressivo--linearelineare

EquivalenzaEquivalenza -- nonnon causalitcausalit eziologicaeziologica

ContestoContesto--inclusivoinclusivo -- nonnon la la solasola personapersona

ApplicabilitApplicabilit CulturaleCulturale -- nonnon concezioneconcezione occidentaleoccidentale

OperazionaleOperazionale -- non non solo solo teoricoteorico

Per Per tuttetutte le le classiclassi didi etet -- nonnon centratocentrato sullsulladultoadulto

33

Cosacipermettedifare

PROGRAMMARE

34

CONDIZIONI FISICHE(disturbo o malattia)

PARTECIPAZIONE

FUNZIONICORPOREE

FATTORIPERSONALI

FATTORIAMBIENTALI

ATTIVIT

FATTORICONTESTUALI

STRUTTURE CORPOREE

STRUTTURADELLICF

35

36

FunzionamentoedellaDisabilit.

CORPO

che

comprende

due

classificazioni, unaperlefunzionideisistemicorporeieduna perlestrutturecorporee.

ATTIVITA

E

PARTECIPAZIONE

comprende

la gamma

completa

dei

domini

che

indicano

gli

aspetti

del

funzionamento

da

una

prospettiva siaindividualechesociale.

37

FattoriContestuali

FATTORI

AMBIENTALI:

che

hanno

un

impatto

su tutte

le

componenti

del

funzionamento

e

della

disabilit

e

sono

organizzati

secondo

un

ordine

che va

dallambiente

pi

vicino

alla

persona

a

quello

pi

generale. FATTORI

PERSONALI:

sono

una

componente

dei

fattoricontestuali,manonsonoclassificatinellICFa causadellagrandevariet

sociale

e

culturale

ad

essi

associati.(p.19)

38

Funzionamentoedelladisabilit

Le

componenti

nella

parte

1

possono

essere espresseinduemodi:

da

un

lato

possono

essere

usate

per

indicare problemi

(per

es.

menomazioni,

limitazioni

delle

attivit,

restrizioni,)

raggruppati

sotto

il terminediDISABILITA

dallaltro

possono

indicare

aspetti

non problematici

ma

neutri

raggruppati

sotto

il

terminediFUNZIONAMENTO.

39

Queste

componenti

del

funzionamento

e

della disabilit

vengonointerpretateattraverso4costrutti

separati

ma

correlati,

i

costrutti

vengono

resi operativiutilizzandoiqualificatori.

Per

le

funzioni

e

le

strutture

abbiamo

sistemi fisiologici

o

strutture

anatomiche,

per

componente

attivit

e

partecipazione

abbiamo

capacit

e performance.(p.20)

Il

funzionamento

e

la

disabilit

di

una

persona

sono concepiti

come

uninterazione

dinamica

tra

le

condizionidisaluteeifattoricontestuali. I

fattori

ambientali

interagiscono

con

tutte

le

componenti,

il

costrutto

di

base

dei

fattori ambientali

la

funzione

facilitante

o

ostacolante

cheilmondofisico,socialeedegliatteggiamentipu averesullepersone.(p.20)

40

DEFINIZIONI Funzioni

corporee:

sono

le

funzioni

fisiologiche

dei

sistemi

corporeiincluselefunzionipsicologiche Strutturecorporee:

sonolepartianatomichedelcorpo,comegli

organi,gliartielelorocomponenti Menomazioni:

sono

i

problemi

nella

funzione

e

nella

struttura

delcorpo,intesicomeunadeviazioneounaperditasignificativa. Attivit:

lesecuzione

di

un

compito

o

di

unazione

da

parte

di

unindividuo Partecipazione:

ilcoinvolgimentoinunasituazionedivita

Limitazionidelleattivit:

sonole

difficolt

che

un

individuo

pu incontrarenelleseguiredelleattivit

Restrizioni

della

partecipazione:

sono

i

problemi

che

una persona

pu

sperimentare

nel

coinvolgimento

nelle

situazioni

di

vita. Fattori

ambientali:

costituiscono

gli

atteggiamenti,

lambiente

fisico

e

sociale

in

cui

le

persone

vivono

e

conducono

la

loro esistenza.

41

La

disabilit

viene

definita

come

la conseguenza

o

il

risultato

di

una

complessa

relazione

tra

la

condizione

di

salute

di

un individuo

e

i

fattori

personali,

e

i

fattori

ambientali

che

rappresentano

le

circostanze incuieglivive.(p.32)

42

Cute e Cute e strutturestrutture correlatecorrelateFunzioni della cute e delle strutture Funzioni della cute e delle strutture correlatecorrelate

StruttureStrutture correlate al correlate al movimentomovimentoFunzioniFunzioni neuromuscoloscheletricheneuromuscoloscheletriche e e correlate al correlate al movimentomovimento

StruttureStrutture correlate al correlate al sistemasistema genitourinariogenitourinario e e riproduttivoriproduttivo

FunzioniFunzioni genitourinariegenitourinarie e e riproduttiveriproduttive

StruttureStrutture correlate correlate allallappapp. . digerentedigerente e e aiai sistemisistemi metabolicometabolico e e endocrinoendocrino

Funzioni dellFunzioni dellapparato digerente e dei apparato digerente e dei sistemi metabolico e endocrino sistemi metabolico e endocrino

StruttureStrutture deidei sistemisistemi cardiovascolarecardiovascolare, , immunologicoimmunologico e e delldellapparatoapparato respiratoriorespiratorio

Funzioni dei sistemi cardiovascolare, Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e ematologico, immunologico e delldellapparato respiratorioapparato respiratorio

StruttureStrutture coinvoltecoinvolte nellanella voce e voce e nellnelleloquioeloquio

FunzioniFunzioni delladella voce e voce e delldelleloquioeloquio

OcchioOcchio, , orecchioorecchio e e strutturestrutture correlatecorrelateFunzioniFunzioni sensoriali e doloresensoriali e dolore

StruttureStrutture del del sistemasistema nervosonervosoFunzioni mentaliFunzioni mentali

FUNZIONI E STRUTTURE CORPOREE

43

ATTIVITA E PARTECIPAZIONE

LATTIVITA lesecuzione di un compito o di una azione da parte di un individuo. La PARTECIPAZIONE il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita. Le LIMITAZIONI dellATTIVITA sono le difficolt nello svolgimento delle attivit. Le RESTRIZIONI della PARTECIPAZIONE sono i problemi che un individuo pu avere nel coinvolgimento nelle situazioni di vita.

44

Attivit e Partecipazione

1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze2 Compiti e richieste generali3 Comunicazione4 Mobilit5 Cura della propria persona6 Vita domestica7 Interazioni e relazioni interpersonali8 Attivit di vita principali9 Vita sociale, civile, di comunit

45

PERFORMANCE e CAPACITA

La PERFORMANCE quello che lindividuo fa nel suo ambiente attuale/reale e descrive il coinvolgimento di una persona nelle situazioni di vita.

La CAPACITA indica il pi alto livello probabile di funzionamento in un ambiente considerato come standard o uniforme.

46

FattoriFattori ContestualiContestualiPersonaPersonaGenereEtaltre condizioni di

salutecapacit di

adattamentobackground socialeeducazioneprofessioneesperienze passatestili caratteriali

AmbienteAmbienteProdottiProdottiAmbienteAmbiente prossimoprossimoIstituzioniIstituzioniNormeNorme socialisocialiAmbiente culturaleculturaleAmbienteAmbiente naturalenaturaleAmbienteAmbiente costruitocostruitoFattoriFattori politicipolitici

47

FATTORI AMBIENTALI

I FATTORI AMBIENTALI costituiscono gli atteggiamenti, lambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza.I fattori ambientali devono essere codificati dal punto di vista della persona della quale si sta descrivendo la situazione.

Sono qualificati con un punteggio negativo o positivo a seconda che costituiscano una barriera o un facilitatore

48

Fattori Ambientali

1 Prodotti e tecnologie

2 Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dalluomo3 Relazioni e sostegno sociale

4 Atteggiamenti

5 Servizi, sistemi, politiche

49

PercorsodellaDiagnosiFunzionaleEducativa

Superamentodellostereotipodellospecialistadelsettoresanitario tuttologo

Abbandonodellaposizionedidelega

Attivazionedellapluralit

deicontributi

Implementazionedilettureelinguaggidiversificati

Consapevolezzadellinefficaciadellideadistabilit

delleinterpretazioni

Regiadisintesi,finalizzataalmiglioramentodellaprassiscolastica

50

Azioni Raccoltadelleesperienzepregresseattraversounquestionario

diautoanalisi

Analisicriticadelleesperienzepregresseperindividuareipunti

diforzaedidebolezza

ConoscenzaeapprofondimentodelmodelloI.C.F.

Trasformazionedelladiagnosifunzionaletradizionale

secondo

lI.C.F.

StrutturazionedelPianoEducativoIndividualizzato

Progettodi

vita

51

intesaStatoRegionidelmarzo2008

lequipemultidisciplinare

elaboraladiagnosi funzionalesecondoicriteridellICFCY

dellOMSaffiancatadaunespertoin pedagogiaedidatticaspecialedesignato

dallUfficioscolasticoProvincialeedaun espertooperatoresocialedesignatodaipiani

diZonaoEntiLocali,incollaborazioneconla famigliaeglioperatoridellascuola.

52

LaDiagnosiFunzionale

siarticola nelleseguentiparti:

approfondimentoanamnestico

eclinico descrizionedelquadrodifunzionalit

neivari

contesti; definizionedegliobiettiviinrelazioneaipossibili

interventiclinici,riabilitativi,sociali,educativi definizionedelleidoneestrategieintegratedi

intervento individuazionedelletipologiedicompetenze

professionaliedellerisorsestrutturalinecessarie

53

LADIAGNOSIFUNZIONALEV

AGGIORNATA OBBLIGATORIAMENTEECOSTITUISCELABASEPER

LELABORAZIONEDELPEI,

STATOINVECEELIMINATO ILPROFILODINAMICOFUNZIONALE.

54

LadiagnosifunzionalesecondolICF

UtilizzodellICFperrivedereilmodello ufficialedelladiagnosifunzionale(1994)

Dalladiagnosidestinoalladiagnosiconoscenza Dalladiagnosidelmedicoalladiagnosi

dellinsegnanteedelfamiliare Messaindiscussionedellacertificazione

medica Dallacertificazionedelladisabilit

(conseguenzadi

malattia cfr.ICIDH)allaindividuazionedel bisognoeducativospeciale

55

Diagnosifunzionale(Ianes,1995)

Funzionale

allinterventoeducativo

Letrefonti Specialista:pocheinformazioniemolteipotesi Famiglia:tanteinformazioni Insegnante:opportunaviadimezzo

Quattroaree Datianamnestici,medici,familiariesociali Livellidicompetenzanelleareedisviluppo Livellidicompetenzarispettoagliobiettividellaclasse Aspettipsicologici,affettivi,relazionaliecomportamentali

56

ArticolazionedellaDF(Ianes,2004)

Riconoscimentodellasindrome(ICD10) Criteridiagnostici(DCR) Strumentistandardizzatiditiposintomatico Isintomisonospesso

comportamenti

Analisidellecomponentidisfunzionali Scomposizionedelleprestazioni(verticale) Correlazionedelleprestazioni(orizzontale)

Es.

check

listdisviluppo

Contestoincuisisvolgono Valutazioneglobaledelfunzionamento

57

Ilprofilodinamicofunzionale

SintesiintegratadelleinformazionidellaDF Lineediprospettivaamediolungo

Nonprognosi,macostruzionediobiettivi Raccordotralaconoscenzadellapersonaele

attivit

concrete(PEI)

58

FasioperativedelPDF

SintetizzareidatidellaDF Puntidiforzacomecapacit

eperformance

Deficitrispettoacriterieaspettative Correlazionitraambiti

Definizioneobiettivipersonali

oindividuali DefinizioneobiettiviLT(teorici) DefinizioneobiettiviMT(concreti) DefinizioneobiettiviBT

Metodidiarticolazionedisottoobiettivi Riduzionedellarichiestadicorrettaesecuzione Riduzionedelladifficolt

attraversoaiuti

Riduzioneattraversotaskanalysis

sequenzialeogerarchica

59

IlPEI Definizionedellesoluzionioperativeedelle

attivit Chi Dove Quando Conchecosa Come

PEIeprogettodivita Prospettivediadultit Qualit

divita

Ecosistemierichiesteambientali

60

PianoEducativoIndividualizzatodeveessereprogettatoda:

linteroconsigliodiclasse operatoridellunit

multidisciplinare

daglioperatorideiservizisociali,incollaborazione coigenitori.

Deveconteneresialeattivit

educativeedidattiche, siagliinterventiriabilitativiesocialiinmododa

integrareecondividereidiversiinterventi.IlPianosegnalalatipologiaelafunzionalit

delle

risorsecomplessiveprofessionali,tecnologiche,di supportoallautonomiascolastica,di

riorganizzazionefunzionaledellambiente.

61

PianoEducativoIndividualizzato unimpegnoallacollaborazionedapartedituttigli

operatoriperilraggiungimentodegliobiettivi indicatiecondivisied

verificatoamediotermine

durantelannoscolasticopergliadeguamentida apportare.

Eimportanteprevederechelequipecheelaborail PEIsiacompostadaglioperatoricherealmente

prendonoincaricoilsoggettoinet

evolutivaela suafamiglia.IlPEI

lattoincuipossonoessere

pianificatituttigliinterventisocialiesanitari,farlo diventareunadempimentoburocraticovanifica

tuttolimpiantodelprocessoabilitativoriabilitativo.

62

Dodicicriteriguidaperla progettazione

1.

PEI,contestoestilerelazionaleappropriatoallet cronologica

2.

Definizionechiaradegliobiettivi1.

Comportamentoosservabile

2.

Criteriodisuccesso3.

Attivit

ematerialirealiefunzionali

4.Usosistematicodelletecnichediaiuto(prompting)5.Raccoltadeidatierappresentazionedeiprogressi

Valutazioneeanalisidelcompito6.RevisioneperiodicadelPEI

63

Dodicicriteriguidaperla progettazione

7.Orarieschemadilavoro

8.Istruzionenellacomunit

9.Interventoglobaleedintegrato

10.Interventoinpiccologruppo

11.Interazioneconpersonenormodotate

Interazioniprossimali

Interazionidiaiuto(tutoring)

12.Coinvolgimentofamiliare

64

Bibliografiaesitografia

Progetto

ICF

e

Politiche

del

Lavoro

dispense

a

cura del

Ministero

del

Lavoro

e

delle

Politiche

Sociali

ed

ItaliaLavoro ICF,

Classificazione

Internazionale

del

Funzionamento

della

Disabilit

e

della

Salute, Erickson2001

www.who.int/classification/icf www.ministerolavoro.it www.erickson.it www.darioianes.it

http://www.who.int/classification/icfhttp://www.ministerolavoro.it/http://www.darioianes.it/

LINCLUSIONE SCOLASTICA DALLA DIAGNOSI FUNZIONALE AL PEI-PROGETTO DI VITA.IL RUOLO DELLICFSan Remo 21-22 Dicembre 2009 Diapositiva numero 2Diapositiva numero 3Diapositiva numero 4LINTEGRAZIONE SCOLASTICA DI QUALITALegge 5 febbraio1992, n104 art. 12 la legge 5 febbraio1992, n104 art. 12 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unit sanitarie locali(Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994) Atto di indirizzo Individuazione dell'alunno come persona handicappataDiagnosi funzionaleDiagnosi funzionaleDiagnosi funzionaleLa diagnosi funzionaleProfilo dinamico funzionaleIl profilo dinamico funzionale comprende :Osservazioni criticheDiapositiva numero 17Diapositiva numero 18La legge finanziaria n289/2002CHE COSA E LICFDiapositiva numero 21Diapositiva numero 22SCOPI DELLICFDiapositiva numero 24(OMS, 1980)Danno Menomazione Disabilit HandicapFamiglia OMS dei sistemi di classificazioneLA DISABILIT VIENE DEFINITA COME UNA CONDIZIONE DI SALUTE IN UN AMBIENTE SFAVOREVOLE. Diapositiva numero 28Diapositiva numero 29Diapositiva numero 30Diapositiva numero 31Fondamenti dell ICFCosa ci permette di fareDiapositiva numero 34Diapositiva numero 35Funzionamento e della Disabilit.Fattori ContestualiFunzionamento e della disabilitDiapositiva numero 39DEFINIZIONIDiapositiva numero 41Diapositiva numero 42ATTIVITA E PARTECIPAZIONEAttivit e PartecipazionePERFORMANCE e CAPACITAFattori ContestualiFATTORI AMBIENTALIFattori AmbientaliPercorso della Diagnosi Funzionale EducativaAzioniintesa Stato Regioni del marzo 2008La Diagnosi Funzionale si articola nelle seguenti parti: LA DIAGNOSI FUNZIONALE V AGGIORNATA OBBLIGATORIAMENTE E COSTITUISCE LA BASE PER LELABORAZIONE DEL PEI, STATO INVECE ELIMINATO IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE.La diagnosi funzionale secondo lICFDiagnosi funzionale (Ianes, 1995)Articolazione della DF (Ianes, 2004)Il profilo dinamico funzionaleFasi operative del PDFIl PEIPiano Educativo IndividualizzatoPiano Educativo IndividualizzatoDodici criteri guida per la progettazioneDodici criteri guida per la progettazioneBibliografia e sitografia