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Dall’ambiente alle catene alimentari: il bioaccumulo di interferenti endocrini [email protected] ISS, 27 ottobre 2009

Dall’ambiente alle catene alimentari: il bioaccumulo di interferenti …old.iss.it/binary/prvn/cont/Galassi.pdf · 2011-05-03 · “OUR Stolen Future”, 1996 di Theo Colborn,

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Dall’ambiente alle catene alimentari:

il bioaccumulo di interferenti endocrini

[email protected]

ISS, 27 ottobre 2009

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“OUR Stolen Future”, 1996di Theo Colborn, DianneDumanoski, John Peterson Myers

Are we threatening our fertility, intelligence, and survival?- A scientific detective story

Il problema del trasferimento di composti bioaccumulabili come il DDT e gli altri composti organoclorurati dall’ambiente agli organismi è noto già dagli anni ’60

Ma molti effetti cronici, tra i quali l’interferenza con i sistemi di regolazione ormonale, sono venuti alla luce in anni più recenti…

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Attività di distruzione endocrina dei composti omologhi del DDT

ρ, ρ’ -DDT Binds Androgen Receptor(AR), 75μMBinds Estrogen Receptor (ER) >1000μM

ο, ρ’-DDT Binds AR, 95μMBinds ER 5μM

ρ, ρ’-DDE Binds AR, 5μMBinds ER, >1000μMEstrogen Antagonist

ο, ρ’-DDE Estrogen Agonistρ, ρ’-DDD Binds AR, 90μM

Binds ER, >1000μMο, ρ’-DDD NDο,o’-DDD ND

Ma le risposte biologiche variano da specie a specie perché la funzione degli ormoni non è la stessa

A risk analysis model with an ecological perspective on DDT and malaria control in South Africa. Steve Corin and Sean A Weaver, Journal of Rural and TropicalPublic Health 4: 21-32 (2005).Published by the School of Public Health and Tropical Medicine, James Cook University, Australia 21

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Generalmente i predatori sono ritenuti i più vulnerabili semplicemente perché la concentrazione dei composti persistenti e poco solubili in acqua aumenta dal basso all’alto nelle piramidi alimentari.

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I pesticidi clorurati costituiscono ancora un problema in Italia? S.I.T.E. Atti, 16, 341343 Galassi et al., 1995.

Allora risposi che il DDT era un problema solo per il lago Maggiore e non mi sbagliavo per il lago Maggiore…ma per il “solo”

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Lake Maggiore

V.Taranto

CH

IT

Pallanza Bay

0.00

0.10

0.20

0.30

0.40

0.50

0.60

0.70

0.80

ottobre2

002

maggio20

03nove

mbre200

3

marzo20

04

luglio20

04dice

mbre200

4

marzo20

05

luglio20

05

Con

cent

razi

one

(ng/

L)

Concentrazione pp'DDE Concentrazione pp'DDT

Con una conc. media di DDT totali < 1 ng/l nell’acqua si è superato il limite consentito nei pesci per il consumo umano

Acqua del lago

PROGETTO CIPAIS

Il pp’DDE è la componente principale dei DDT totali e resta nell’ambiente più a lungo del composto parentale.

Nel passaggio da pesci a uccelli acquatici il pp’DDT scompare e resta solo il pp’DDE nelle uova. Nonostante i molti studi fatti e le proibizioni d’uso del pp’DDT resta ancora un problema ambientale … non solo nel Terzo mondo

Il caso del Lago Maggiore

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Località di raccolta delleuova

DDE conc.(mg Kg-1p.s.)

Fondotoce 23.03 ± 22.7

Angera 13.58± 0.22

Magadino (CH) 9.56± 6.55

Uova di svasso maggiore (1998)

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Tuttavia effetti negativi dei distruttori endocrini sono stati osservati anche su

specie posizionate a un basso livello trofico

Ítalo Braga de Castro et al., Braz. arch. biol. technol. v.51 n.5 Curitiba sept./oct. 2008

Gasteropodi imposex nelle zonecostiere per inquinamento da prodotti antifouling (come TBT)

Voluta ebraea, specie endemica del Brasile settentrionale

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Effetti sulle del pp’DDE sulle gonadi di Dreissenapolymorpha del lago Maggiore (1997)

DDT contamination in Lake Maggiore (N. Italy) and effects on zebra mussel spawningA. Binelli , , a, R. Bacchettaa, G. Vailatia, S. Galassib and A. Provinia, Chemosphere, 2001

Sfasamento dello stadio riproduttivo nelle dreissene più contaminate (Baia Pallanza)

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controllo esposti a pp’DDE

Modello sperimentale: rigenerazione di un arto di Antedonmediterranea

Ogni organismo ha dato risposte diverse perché gli ormoni hanno funzioni diverse

Comparative Research on Endocrine Disrupters - PhylogeneticApproach and Common Principles focussing on Androgenic/Antiandrogenic Compounds (Progetto UE 2002-2005)

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I Laghi di Como e d’Iseo sono in gran parte alimentati da ghiacciai che aumentando di volume dagli anni ’60 agli ’80 hanno intrappolato il DDT usato nei frutteti e poi li hanno rilasciati in anni recenti contaminando dreissene e pesci. *, ** sono dati di letteratura

Effetti anche peggiori sono stati recentemente osservati nel lago d’Iseo

ΣDDTs (mg kg-1 lipidi)Dreissene (valori medi) Agoni (estate)

Iseo Como Maggiore Iseo Como Maggiore

1996 0.10* 0.11* 1.1-3.0** - - 9.50**

2003 0.15* 0.20* 0.7-1.4** - - -

2005 28.86 28.30 1.1-1.9** - 5.27 6.46**2006 8.73 - 0.7-1.0** - 1.01 2.52**2007 11.18 6.11 - 0.57 0.84 -

Volume ghiacciai alpini

Bettinetti et al., Chemosphere, 2008

Anni90

Anni70/80

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Progetto PRIN Progetto PRIN 2006 Anguille 2006 Anguille FIUME FIUME TEVERETEVERE

N % lip.(p.f.)

∑7PCBmg/kglip.

∑DDTmg/kglip.

< 30 cm 9 10,9 7.3 2.7

30-40 cm 8 20,8 0.8 1.1

> 40 cm 7 24,1 0.6 0.6

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

28 52 101 118 153 138 180

PCB

71%

18%

11%

pp'DDE pp'DDD pp'DDT

Nonostante i divieti DDTs e PCB sono ancora un problema in Italia

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Livelli di DDT totali negli alimentiin Italia (2003). Il pesce dà il maggior

contributo di pp’DDE

0

5

10

15

20

25

30

ppb

FEB. 2003 MAG. 2003 SET. 2003

CARNE UOVA FORMAGGIO OLIO/BURROPESCE MOLLUSCHI CEREALI PATATECAROTE MELE VINO

Milano, 2003 (metodo del market basket)

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E anche in altri Paesi Europei l’assunzione con il cibo è rilevante

0,11 0,554,93

24,63

0,16 0,810,09 0,443,00

14,98

6,29

31,44

4,52

22,58

2,83

14,14

0,04 0,21

14,00

70,00

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

ITALIASPAGNA

GRECIAFRANCIA

GERMANIAIN

GHILTERRA

SVEZIADANIM

ARCAOLA

NDAPOLO

NIA

%ADI FAO %ADI Governo Australiano

Nella dieta umana il pp’DDE è il principale componente dei DDT totali

Tre campionamenti nel 2003

ADI (AcceptableDaily Intake)

FAO =

10 μg/Kg/giorno

Governo Australiano =

2 μg/Kg/giorno

Come DDT totali

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Le modalità di magnificazione dei PCB sono le stesse dei DDT ma in questo caso si tratta di miscele molto più complesse, i cui effetti variano molto da congenere a congenere.

Finora si è puntata l’attenzione sui “dioxin-like” ma non sono i soli ad essere pericolosi

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Bird eggs – Podiceps cristatus

0

5

10

15

20

25

30

95 101 118 132 138 149 151 153 170 174 177 180 183 187 194 195 201 203 206

PCB

com

posi

tion

(%)

0

5

10

15

20

25

95 101 118 132 138 149 151 153 170 174 177 180 183 187 194 195 201 203 206

PCB

com

posi

tion

(%)

Fish – Coregonus macrophtalmus

Il congenere 149 presente nei pesci del Lago Maggiore (5-10%), non si trova nelle uova di svasso.Volta et al., Water Air Soil Pollut.,197, 193-209 (2009)

Ma metabolismo elvato significa detossificazione?

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Effetto sulla differenziazione sessuale di tartarughe di congeneri di HO-PCBs (di solito a 26° nascono solo maschi e a 30 solo femmine)

Percentage of female hatchlings at a temperature thatnormally produces100% males (26°C) after treatment withtwo estrogenic PCB compounds in ethanol. Controls: temperature, ethanol alone; hormone, 10 µg estradiol-17ß. PCB compounds: F, 2',4',6'-trichloro-4-biphenylol; G, 2',3',4',5'-tetrachloro-4-biphenylol.

Bergeron etal.Environ HealthPerspect 102:780-781 (1994)

A 26°Cormone2',4',6'-trichloro-4-biphenylol 2',3',4',5'-

tetrachloro-4-biphenylol

Alcuni idrossi derivati dei PCB, prodotti dal metabolismo di molte specie nel tentativo di solubilizzare i PCB ed eliminarli sono, a loro volta distruttori endocrini

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Il congenere 149 non si ritrova negli organismi a metabolismo elevato perché viene solfonato

PCB AND DDE METHYL SULFONES IN MAMMALS FROM CANADA AND SWEDEN, Åke Bergman et al., 1994 Env. Tox. Chem.

Negli orsi polari, nelle foche, nelle balene, nei visoni sono stati identificati diversi derivati solfonati dei PCB (MeSO2-CBs totali da 0.1 a 21 µg/g nei lipidi estratti) tra i quali anche il derivato del PCB 149 (2,3,6,2′,4′,5′-CB ).

Anche i solfonati possono biomagnificare. Quali sono i loro effetti?

Gli interrogativi si susseguono a cascata e le risposte sono sempre più difficili da dare perché i metaboliti si analizzano con maggior difficoltà e non sempre sono disponibili in commercio.

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C’è ancora moltissimo lavoro da fare per scoprire tutti i potenziali distruttori endocrini soprattutto se si tratta di metaboliti di inquinanti ptimari.

Per la popolazione umana i risultati sono finora incerti: nel frattempo ci converrebbe diventare tutti un po’ più vegetariani anche per diminuire la nostra impronta ecologica e aumentare la disponibilità di cibo per gli abitanti della Terra.

Sarà più difficile convincere gli orsi a cambiare dieta!