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Dalle AO alle ASST: un’esperienza di integrazione ospedale territorio
La Riforma Sanitaria Lombarda: 1 anno dopoUniversità degli Studi di Milano, 21/11/2016
Carlo NicoraDirettore Generale
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i punti salienti della riforma
riequilibrio dell’asse di cura ospedale-territorio in una
logica di valorizzazione di entrambi i sistemi e di continuità
assistenziale
reale integrazione tra sanitario e socio sanitario nella
presa in carico della persona
messa a sistema di soluzioni per garantire la presa in
carico e la continuità assistenziale delle cronicità e delle
fragilità
superamento della frammentazione dell’organizzazione
territoriale
separazione delle funzioni (programmazione,
erogazione, controllo)
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domanda di salute
ASL
AO IRCCS
Assi e Sociale
Privati
territorio
erogatori
il cambiamento delle Aziendefi
no
al 2
01
5
Intensità di cura
Territorio Ospedale
domanda di salute
ATS
ASST IRCCS
Agenzia controllo
Privati
programazione - controllo
da
l 2
01
6
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le competenze
ASL ATS
ASST
AO
fino al 2015 dal 2016
Governo promozione controllo e
acquisto
Ero
gazi
on
e p
rest
azio
ni
Sociosanitarie
Sanitarie
da governo dell’offerta a governo della domanda
riequilibrio asse di cura ospedale-territorio
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l’organizzazione della ASST
prestazioni territoriali
ASST
Rete territoriale
POT PreSST
Polo Ospedaliero
Presidi ospedalieri
Dipartimenti
paziente fase acuta
alta intensità
bassa e media intensità
residenzialiambulatoriali e domiciliari
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le attività degli ex distretti e la medicina legale
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le vere sfide organizzative previste dalla
L.R. 23/2015
1. la PRESA IN CARICO
2. le RETI
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L.R. 23/2015: PRESA IN CARICO delle cronicità
ribadisce l’orientamento di presa in carico della persona
nel suo complesso e nel rispetto della libera scelta
stabilisce la necessità di attivare, anche con progressiva
e graduale messa a regime, modalità innovative di
presa in carico del paziente cronico e fragile
organizzare una nuova modalità di presa in carico
integrata dei bisogni del paziente cronico secondo un
modello proattivo d’assistenza … in collegamento
funzionale con le Unità Complesse di Cure Primarie
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il modello organizzativo da implementare per le ASST deve
garantire il percorso Ospedale-Territorio (o viceversa)
la Valutazione Multidimensionale
la Presa in Carico
Il PDTA di riferimento
il Piano Assistenziale Individualizzato
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strumenti organizzativi: Piano Assistenziale Individuale (PAI)
documento digitale di supporto alla pianificazione dell’assistenza garantisce responsabilità clinico-organizzativa ed è strumento di
empowerment del paziente utile per il monitoraggio e la verifica (aderenza, compliance) strumento per la valorizzazione alternativa al tradizionale pagamento per
prestazioni
Presa in carico
Continuità delle cure
+ Appropriatezza + Adeguatezza+ Compliancedel paziente
+ Qualità di sistema
+ Educazione alla salute
risultati attesi:
garantendo
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cosa dobbiamo garantire:
1. presa in carico sanitaria in presenza di necessità di
follow-up specialistici di lungo termine o di particolare
complessità
2. presa in carico socio-sanitaria e sociale per assicurare
il supporto delle diverse unità d’offerta territoriale
3. i canali di collegamento-interazione tra i due settori
quando coesistono entrambe le precedenti
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ipotesi di filiere operative della PRESA IN CARICO
sulla base del bisogno prevalente
• area della salute mentale e dello spettro autistico e
disabilità complessa
• area materno infantile (con aggregata l’attività dei
consultori)
• area dei grandi anziani con disabilità o fragilità sociale
• area tutela minori
• aree specialistiche neurologiche
• area specialistica onco-ematologica
• area specialistica cardio-vascolare
• ……
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la PRESA IN CARICO delle cronicità neurologiche
Malattie croniche in stadio iniziale,
NON complicate
Malattie croniche complicate o condizioni
morbose plurime
Malattie croniche complesse, con disabilità
severe o associate a fragilità sociale
Risposta prevalente nell’ambito territoriale delle cure primarie o CREG territoriale
Polo ospedaliero coinvolto per:• Inquadramento
diagnostico•Stesura di PDTA•Formazione
Risposta prevalente e coordinamento nell’ambito del polo ospedaliero (HCREG)
Rete Territoriale coinvolta per:•Supporto del MAP•FKT domiciliare•Nutrizionista•Supporto a fragilità sociale
correlata, psicologo di supporto
Risposta prevalente e coordinamento nell’ambito della rete territoriale (R.I.C.C.A.)
Polo ospedaliero coinvolto per:•Neurologo al bisogno•Ricoveri per la gestione delle
complicanze severe•Gestione della PEG e/o
vescica neurologica
Cefalee
Neuropatie non infiammatorie
SLA
SM
Parkinson
SLA
SM
Parkinson
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le vere sfide organizzative previste dalla
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1. la PRESA IN CARICO
2. le RETI
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• ReteR.
• IntegrataI.
• ContinuitàC.
• ClinicoC.
• AssistenzialeA.
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Università ANTEAS - Bergamo, 03/11/2016Carlo Nicora
Direttore Generale
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Ricoveri subacuti
Riabilitazione
Ambulatori specialistici
Hospice e cure
palliative
Protesica Ausili
Cooperative CREG
Cure intermedie
Funzioni ex Distretti ASL
Prevenzione e
Vaccinazioni
Associazionismo
Servizi sociali
comunali
MMG e PLS
AFT/UCCP
POT - PRESST
Servizi Dipendenze
Salute Mentale
RSA
CDI
RSS RSD CDD
ADI
Residenzialità leggera
RSA aperta
Psicologia
Ospedale Territorio
Misure innovative (da DGR 116 2013, 2942
2014)
Integrazione dei nodi della RICCA
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azioni attese per ottimizzare l’integrazione della RICCA
1. implementare modelli di presa in carico nei diversi nodi dove
viene effettuata la valutazione del bisogno e la stesura dei PianiAssistenziali Individualizzati (chi fa cosa) assicurare la centralità della persona e della famiglia all’interno
dell’organizzazione; garantire la continuità nella presa in carico assicurando
un’integrazione organizzativa fra l’ospedale e la rete; favorire la definizione dei Piani Individuali di intervento anche
attraverso l’accesso alla documentazione clinica e sociale ai tutti ilivelli di cura e assistenza;
sviluppare e consolidare l’integrazione fra la componentesanitaria, sociosanitaria e sociale;
valorizzare tutte le professionalità che operano nella rete delsistema sociosanitario e sociale;
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azioni attese per ottimizzare l’integrazione della RICCA
2. unificare e semplificare le procedure per l’accesso aiservizi da parte degli utenti
3. accordi, anche di tipo contrattuale, tra erogatori ancheper tramite ATS
4. coinvolgimento dei MMG (anche per tramite ATS) partecipazione ai momenti di valutazione del contesto e di
valutazione del funzionamento della rete stessa; condivisione degli strumenti informativi di monitoraggio e da
porre a base per incontri di audit tra pari; promozione di incontri periodici tra i referenti dei MMG e i
referenti degli altri punti della rete
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IN CORSO DI ATTUAZIONE GIA REALIZZATO SUL TERRITORIO
- ATS Tavolo di sistema Val Brembana
- ATS Comunità di prassi delle Direzioni sociosanitarie
Progetti di presa in carico Progetti di presa in carico
Pazienti cronici complessi Val Brembana Sclerosi Laterale Amiotrofica
H CREG Sclerosi multipla avanzata
Odontoiatria nei disabili
Progetti di integrazione Pubblico-Privato Progetti di integrazione Pubblico-Privato
prestazioni ambulatoriali per cronici in Val Brembana prestazioni ambulatoriali per cronici in città
Progetti di continuità e integrazione Ospedale-Territorio
Centrale dimissioni protette
Oncologia pediatrica domiciliare
Bambini e famiglie vittime di violenza
Pazienti stomizzati
radiologia domiciliare
Corso FAD sulla LR 23/15 e ricadute organizzative per ASST-PG23
Legge Regionale n. 23 del 11/08/2015Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo:
le progettualità avviate
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Obiettivo
•Sperimentare il modello di funzionamento della R.I.C.C.A. per la presa in carico delle patologie croniche complesse cardiovascolari nel territorio vallare
•Definizione di percorsi per pazienti con prevalenti bisogni sanitari
•Definizione di percorsi integrati per i pazienti con coesistenti bisogni socio-sanitari e/o con fragilità sociale
•Sperimentare Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per la condivisione dati tra ospedale, erogatori socio-sanitari territoriali e comuni
Attori coinvolti
•Polo ospedaliero e PreSST della ASST (CDP, CeAD territoriali per VMD) e Casa di cura Quarenghi
•ATS: (dip PIPSS) e MAP (dip Cure Primarie)
•RSA, Cooperative e altri enti erogatori di servizi territoriali domiciliari
•Servizi sociali dei comuni e uffici di piano
•Partnership tecnologica per il FSE
Risultati attesi
•Definizione dei percorsi della presa in carico integrata (sanitaria, sociosanitaria e sociale)
•documentare l’esistenza e l’utilizzo di strumenti condivisi per la valutazione multidimensionale.
•documentare l’esistenza e l’utilizzo dei Piani Assistenziali Individualizzati (PAI) con il coinvolgimento dei nodi della RICCA
•presa in carico integrata ed effettiva del paziente cronico e/o fragile
Adozione di un modello di presa in carico proattiva delle persone con patologie croniche-complesse e fragilità in Val Brembana
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Integrazione strutture pubblico-private contrattualizzate per delineare un livello di offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali in Val Brembana
Obiettivo
•Collaborazione pubblico-privato accreditato per regolare/equilibrare l'offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale in grado di rispondere ai bisogni prioritari della popolazione in condizioni di cronicità, che:
•valorizzi tutta l'offerta esistente, anche attraverso nuove forme di collaborazione, fra la strutture sanitarie accreditate e contrattualizzate
•sviluppi ulteriori livelli di offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali in forte integrazione con le funzioni svolte dai MAP
•sia in rete con il CeAD e con l'intera rete della domiciliarità.
Attori coinvolti
•Polo ospedaliero e PreSST della ASST (specialistica ambulatoriale)
•Casa di cura Quarenghi (specialistica ambulatoriale)
•ATS (Dipartimento PAAPSS, accesso BDA, Servizio Epidemiologico Aziendale, Valutazione esiti)
•MAP
Risultati attesi
•Definizione di un’intesa sull’erogazione della medicina specialistica ambulatoriale rivolta all’utenza cronica della valle con sinergie tra pubblico e privato accreditato
•Definizione del target di popolazione da selezionare e condivisione delle agende con accesso facilitato per i cronici e contestuale riduzione delle liste di attesa
•documentare l’impatto su esiti assistenziali clinici (maggior numero di prestazioni rivolte all’utenza cronica della valle con particolare riferimento alle prestazioni che vedono una mobilità passiva).
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Progetto di presa in carico proattiva: H CREG
Obiettivo
•Implementare percorsi di presa in carico specialistica per utenti ad elevati bisogni sanitari, erogati per lo più all’interno della struttura ospedaliera (H-CREG) e per utenti con coesistenti bisogni sociosanitari e sociali che necessitano di integrazione con la R.I.C.C.A. territoriale
•Setting dei pazienti: patologie neurodegenerative, mielolesi, scompenso cardiaco avanzato
•dotarsi di una adeguata infrastruttura informatica per la gestione del paziente preso in carico e per la rendicontazione puntuale dei risultati con indicatori di monitoraggio sul modello CREG territoriale.
Attori coinvolti
•Polo ospedaliero e PreSST della ASST
•ASST Niguarda
•Università Bocconi
•Partnership tecnologica per infrastruttura informatica con Softech srl
Risultati attesi
•Supportare adeguatamente il paziente affetto da cronicità sanitaria complessa nei percorsi ospedalieri e territoriali
•Riduzione dei ricoveri o degli accessi impropri in PS
•La definizione di indicatori di qualità e di aderenza del percorso di cura
•Migliorare la tracciabilità dei servizi erogati al cittadino sia al fine di un monitoraggio qualitativo che della messa a punto di modelli di remunerazione diversa dal fee for service
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sarà semplice?
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2016 2017 2018
PRESA IN CARICO DEI PROCESSI: mettere in efficienza
i processi e avviare il cambiamento
CAMBIAMENTO DEI PROCESSI: mettere in opera il nuovo modello
SALUTEconsolidare i risultati
Efficienza e Qualità del servizio
Cambiamento
L.R 23/2015: riorganizzazione della geografia dei servizi
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