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Dario Campagner
Andrea RuaroGiovanni Carraro
Galileo Galilei & Ugo Morin’s Production presents:
“Il Cielo come Laboratorio”
Edizione 2006/2007
Elena
Mocellin
Analisi dell’ammasso aperto M35
1) classificazione spettrale
2) confronto con gli spettri di Jacoby e al.
3) conclusioni. Alcune stelle:• non appartengono all’ammasso• non sono di sequenza principale.
Nascita e caratteristiche
nube molecolare• forza gravitazionale → densità crescente• rimane presente sotto forma di nebulosa
oggetti giovani(stelle a temperatura e luminosità elevate)Tutte le stelle dell’ammasso sono accomunate, con buona approssimazione, da:• • età• composizione chimica• distanza
Informazioni e possibilità
• Stelle differenti per massa!(possibilità di diagramma HR: visibilissima la sequenza principale) ETA’
DEL CLUSTER
• Possibilità di diagramma colore-magnitudine (CMD)
DISTANZA DEL
CLUSTER
• Abbondanze di blu e rosso
• modelli di evoluzione stellare• confronti con stelle simili
Evoluzione…
1. Stelle vicine (e stessa velocità).2. Perturbazioni esterne (nubi molecolari,
campi stellari, collisioni con corpi celesti).3. Variazioni velocità delle singole stelle
l’ammasso si sfalda
(in relazione alla densità iniziale, comunque entro qualche miliardo di anni)
… e classificazione
Per la classificazione degli ammassi si fa riferimento alle classi individuate da Harlow Shapley:
• c: molto sparso e irregolare • d: sparso e povero • e: mediamente ricco e compatto• f: abbastanza ricco • g: molto ricco e concentrato
Classi spettrali
• processi termonucleari nel nucleo stellare• radiazione attraversa gli strati superficiali• assorbimento (discreto!) da parte degli elementi ( → Spettroscopia → classificazione)[N.B. : certi assorbimenti sono possibili solo a certe temperature]
Classificazione stelle in base a:• temperatura• colore• composizione chimica
caratteristiche di M35
Nomi: M35 (catalogo di Messier)
NGC2168 (New General Catalogue)
Tipo del cluster: “e” (mediamente ricco e compatto)
Costellazione: Gemelli
Coordinate: ascensione retta: 06 h 08.9 m
declinazione: +24°20’
Distanza dalla Terra: 2800 anni luce
Magnitudine visuale: 5.3
Diametro: 24 anni luce
Densità al centro: 6,21 stelle/pc3
N° di stelle: 200 circa
Età media: 110 milioni di anni
Velocità di avvicinamento: 5 Km/s
Stella più calda: B3
Vicini: ammasso globulare NGC2158
“… quella strana notte del 31 gennaio 2007”
• procedura per il ricavo degli spettri
• riduzione
• si rende possibile il confronto con le librerie di Jacoby e al.
• classificazione provvisoria (confronto grafico)
• classificazione definitiva utilizzando:
I. il database fornito dal sito del CDS (Centre de Donnèes astronomiques de Strasbourg)
II. un programma del Circolo Astrofili “Guido Ruggieri” di Mestre
III. il pacchetto Scilab (www.scilab.org)
Dagli Spettri alla Classe
Stella ClassificazioneTemperatura stimata
dal fit col black-body (°K)
1 K0 V 5500
3 B3 III 24400
4 K4 III 37600
5 B6 4700
42 F4 7100
46 A6 V 12600
53 A1 V 16300
58 F3 7300
83 A6 12300
Nella tabella seguente sono riportate le temperature ricavate per ciascuna delle nove stelle. In corrispondenza di ogni stella è notificata anche la classe spettrale.
Le caselle ombreggiate sono quelle relative alle stelle la cui classificazione non è stata considerata attendibile.
Si sono infatti verificate delle discrepanze tra la temperatura ottenuta con il confronto tra classi spettrali e quella effettuata tramite fit di corpo nero (inizialmente l’errore era stato attribuito ad un valore scorretto di reddening).
… finalmente!
• Le stelle No. 42, 58 e 83 hanno probabilità nulla di appartenere all’ammasso (secondo il lavoro di Sung e al.).
• Per gli oggetti No. 3, 4, 5 si è proceduto a un confronto con il gruppo che studiava la relazione tra larghezza equivalente e indice B-V concludendo che si trattasse di stelle giganti.
• Per l’oggetto No. 5 la libreria di Jacoby e al. Forniva lo spettro campione solo di una stella di classe V (classificazione non attendibile).
• Per gli oggetti No. 3 e 4 la libreria forniva solo spettri di classe III e V (si è comunque proceduto al confronto).
• Le stelle No. 1, 46, 53 sono nane (e la classificazione sembra essere attendibile).
• Per quanto riguarda le temperature (tralasciando le classificazione dubbie):
I. Le temperature ottenute rispecchiano in buona approssimazione quelle riportate in letteratura per queste classi spettrali
II. Un’eccezione è l’oggetto No. 4 : 37600 K (temperatura eccessiva per una K4 III)
III. Si segnala che per tutti gli oggetti le temperature ottenute attraverso il fit di corpo nero sono sempre leggermente superiori a quelle che si trovano in letteratura.
Thanks to:
Bibliografia:
Jacoby, G. H., Hunter, D. A., Christian, C. A., 1984, Astrophysical Journal Supplement Series, 56, 257
Sung, H. e Lee, S.-W., 1992, The Journal of The Corean Astronomical Society, 25, 91