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DEONTOLOGIA ED ETICA NELLA LIBERA PROFESSIONE A CURA DI Roberta Dott.ssa Fabbri Commercialista, Revisore Legale dei Conti, Docente di Formazione Imprenditoriale e Professionale, Pubblicista

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DEONTOLOGIA ED ETICA NELLA LIBERA PROFESSIONE

A CURA DI Roberta Dott.ssa Fabbri

Commercialista, Revisore Legale dei Conti, Docente di Formazione Imprenditoriale e Professionale, Pubblicista

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DEONTOLOGIA, MORALE, ETICA• Il termine deontologia deriva dal greco “deon” che significa dovere • Il termine etica deriva dal greco “ethos” che significa condotta, 

comportamento. Essa rappresenta quella branca della filosofia che studia i fondamenti dell’agire umano tracciando una distinzione tra le buone e le cattive azioni, tentando pertanto di spiegare la complessità delle relazioni e delle condotte umane

• Il termine morale deriva dal latino “mos ” che significa abitudine, usanza, tradizione, costume 

• La morale infatti ci riporta a consuetudini divenute norme condivise e pertanto soggette ad obbligatorietà e giudizio

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE

• Quattro grandi epoche storiche : • mondo antico ( 3500 a.C. ‐ V secolo d.C.)• epoca medioevale ( V – XV secolo d.C.)• epoca moderna ( XV – XVIII d.C. )• epoca contemporanea ( XIX secolo d.C.‐oggi)Nel V‐IV secolo a.C. sorgono le prime pòleis (città) ed i concetti di cittadino, classi sociali. Vengono gettate le basi dell’etica greca classica. Con Socrate (470 a.C.‐399 a.C.), l’etica è ricerca interiore e di valori, come bellezza, felicità, giustizia, bene, i quali devono ispirare le leggi di ogni società    

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE

• Platone ( 428 a.C.‐348 a.C.), discepolo di Socrate, introduce nel linguaggio etico, il controllo delle passioni, l’uso della ragione, l’agire in vista del bene, l’esercizio delle virtù morali 

• Aristotele (384‐322 a.C.) il cui pensiero ruota attorno alla ricerca della felicità, considera i limiti e la perfettibilità umana (istinto ed emozioni )

• Dal IV al II secolo a.C. il mondo greco conosce il declino della pòlise l’avvento dei Macedoni (Alessandro Magno ). L’etica si rifugia nel privato e si sposta sulla ricerca della felicità individuale

• Con Epicuro ( 341 a.C.‐270 a.C.) la ricerca del bene si associa al piacere basato sul superamento del desiderio e del dolore verso una vita sobria caratterizzata da pochi bisogni

• L’etica mette a tacere emozioni e sentimenti, accettando i fatti

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE• L’avvento di Gesù di Nazaret determina una ulteriore evoluzione 

dell’etica introducendo l’alterità ( l’altro)

• Nel XIII secolo si profila l’etica di SanTommaso D’Aquino. Il Medioevo è un’epoca dominata dalla prospettiva religiosa intrisa di simbologia cristiana in cui tutto si risolve nel rapporto tra Dio e l’uomo. L’etica diventa il cammino della fede 

• Dalla scoperta dell’America all’avvento del Rinascimento, nasce una nuova società basata sul commercio e sull’Umanesimo che pone l’uomo laico al centro dell’universo e non più l’uomo religioso. Palazzi e biblioteche si sostituiscono ai monasteri; la società rivendica la propria autonomia

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE

• L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (databile intorno al 1490) sintetizza un nuovo modo di vedere la storia : la centralità dell’essere. Il bene e il male non sono più decisi e guidati da una élite religiosa  

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE

• Tra il XVII e il XVIII secolo, muta il modo di intendere il rapporto etica‐religione. È Cartesio (1596‐1650) ad avviare questo processo di separazione e la ragione comincia a prendere il sopravvento sulla fede

• Tra il XVIII e XIX secolo, Kant (1724‐1804) con la sua “critica della ragione” attribuisce all’uomo un ruolo attivo nella costruzione del sapere. Egli evidenzia l’aspetto logico della correttezza etica di un comportamento, da intendersi come un dovere assoluto. L’Illuminismo di Kant si basa sul rispetto altrui e sul senso del dovere

• Al contrario Schopenhaeur (1788‐1860), attaccando il pensiero di Kant, ritiene che l’etica e la deontologia abbiano senso solo in relazione alla previsione di un premio o di un castigo

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BREVE EXCURSUS DEL PENSIERO ETICO NEL MONDO OCCIDENTALE• Hegel ( 1770, 1831 ) teorizza la distinzione tra morale ed etica, tra 

coscienza individuale e coscienza sociale. L’uomo è partecipe e responsabile della storia comune

• Il pensiero di Hegel influenzerà anche Karl Marx (1818‐1883) e l’essere umano diverrà sempre più protagonista almeno per quanto attiene i suoi desideri di giustizia, equità, libertà

• Il Novecento, il secolo delle “donne” e della massimizzazione del profitto, conosce un graduale declino dell’etica

• Amartya K. Sen (Premio Nobel 1998 per l’economia ) avverte dei danni derivanti dall’allontanamento dall’etica

• Attualmente il pericolo per l’etica non è più da ricercarsi nei limiti dell’essere umano, bensì nella passività, nella non partecipazione agli eventi

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I CODICI ETICI

• I codici etici sono strumenti che richiamano alla responsabilità sociale per dar vita ad una economia deontologicamente più corretta e sostenibile ( fair business) per l’organizzazione

• Essi esprimono il grado etico di volontà nello svolgimento della libera professione e nel “far impresa” 

• I codici etici rappresentano una sorta di contratto sociale ideale sottoscritto dal Professionista appartenente ad un Ordine o dall’azienda che intende perseguire i suoi fini, attenendosi a parametri di correttezza. Questi ultimi vengono resi pubblici e quindi verificabili in modo che la reputazione dello studio o della organizzazione dipenderà sempre più dalla loro applicazione

• Il “profitto etico” è il risultato dell’osservanza di  tali codici

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IL NOSTRO CODICE DEONTOLOGICO • Il Codice Deontologico della Professione di Dottore Commercialista ed 

Esperto Contabile è entrato in vigore il 1° Maggio 2008• Aggiornato in data 1° Settembre 2010, esso si compone di IV Titoli 

all’interno dei quali sono compresi 45 articoli• Titolo I      Diposizioni Generali • Titolo II     Rapporti Professionali• Titolo III    Concorrenza• Titolo IV    Disposizioni Transitorie• Nell’ambito del nostro Codice Deontologico, vi sono punti in comune 

con la nuova filosofia economica del Quaternario ed il Marketing 3.0 ? 

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L’ETICA È CORAGGIO, LEVA DI MARKETING E VANTAGGIO COMPETITIVO

• L’etica si rivela ogni qualvolta c’è una rottura, una scelta contraria a favore della dignità della persona

• Le scelte implicano coraggio il quale fa appello alla immaginazione; chi immagina pensa, crea, diffonde la sua energia

• L’etica presuppone un fare per gli altri prima che per se stessi: questa condotta è alla base del Marketing 3.0

• L’etica, anche se spesso è inversamente proporzionale alla ricchezza immediata, produce però effetti duraturi e profittevoli per tutti, divenendo in tal modo, vantaggio competitivo

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INDICATORI DI UNA CONDOTTA ETICA • Pratiche e strumenti volti ad instaurare nei confronti degli 

stakeholders un rapporto basato sulla fiducia, correttezza e trasparenza 

• Atteggiamento di rispetto nei confronti della dignità dei lavoratori con particolare attenzione all’assenza di discriminazioni sessuali, religiose, razziali, tutela della salute, promozione delle risorse umane e del capitale intellettuale e umano all’interno dell’azienda

• Rispetto dell’ambiente e dei diritti umani• Impegno diretto concreto in iniziative volte a migliorare la società 

quali investimento in cultura, ricerca, iniziative di solidarietà, tutela della salute 

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ETICA

• L’etica presuppone un’intenzione razionale dell’agire, tesa al raggiungimento di una  condizione di vita migliore per tutti, a partire dal soddisfacimento dei bisogni primari 

• Adottare un comportamento etico significa semplicemente fare scelte che siano corrette, produttive certo di interessi, ma operate senza arrecare un pregiudizio agli altri  

• Generalmente si perseguono risultati materiali in brevissimo tempo. Ecco perché l’etica è stata applicata sempre meno negli ultimi tempi

• La crisi mondiale sfociata nella recessione è la conseguenza del distacco venutosi a creare tra l’economia e l’etica 

• Non si prospetta altra soluzione: l’etica e l’economia dovranno “condividere” le stesse regole se si vuole tornare a parlare di ripresa economica

• Non ci si può e non ci si deve abituare ad un periodo della storia che sia senza etica 

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NEUROETICA

• La Neuroetica è una disciplina recente nata dallo sviluppo delle Neuroscienze cognitive, i cui studi indagano sulle implicazioni che il cervello, tra ragione ed emozione, fa derivare a livello pratico in diversi ambiti ( sociale, politico, legale )

• Le principali questioni considerate riguardano: il conflitto tra ragione ed emozione, il processo decisionale, il libero arbitrio, l’autonomia, l’autocontrollo, il senso di responsabilità  

• La Neuroetica assume carattere interdisciplinare poiché si prefigge l’obiettivo di comprendere più agevolmente la natura dell’uomo ed i suoi comportamenti ( giovane erede della psicologia morale ) 

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GLI ECONOMISTI E LE TEORIE• Il Premio Nobel 1976 per l’Economia Milton Friedman, enunciò in 

un articolo del 1970 apparso sul New York Times Magazine dal titolo “The Social Responsability of businsess is to increase itsprofits”, la Teoria degli Shareholders ovvero della massimizzazione dei profitti, secondo la quale il fine di ogni impresa deve essere la creazione di un valore economico per gli azionisti 

• Nel 1980, Robert Edward Freeman pubblica un libro “Strategic Management: a stakeholder approach ”, in contrapposizione ideologica con la teoria di Friedman, introducendo la Teoria degli Stakeholders

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LE DUE CORRENTI DI PENSIERO• Esistono sia nella dottrina che nella prassi, due diverse correnti di 

pensiero in merito agli obiettivi dell’agire imprenditoriale e quindi anche professionale

• La prima si concretizza nella Teoria degli Shareholder ( detentore di dividendi ) e la seconda si sostanzia nella Teoria degli Stakeholder ( portatori di interessi ) senza il sostegno dei quali l’impresa cesserebbe di esistere 

• La visione classica dell’impresa prima dell’avvento della Teoria degli Stakeholder non poneva attenzione a come venivano gestiti capitali, forniture, lavoro e la comunicazione d’impresa si rivolgeva ad azionisti e clienti, dando conto ai primi del risultato economico 

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Modello 1 – Stokholder Strategy• Il fautore di questa teoria, l’economista Milton Friedman, sostiene 

che Amministratori e Manager agiscono nell’interesse degli azionisti e le loro responsabilità  sono solo quelle definite dalle leggi

• I rapporti che l’impresa instaura con gli stakeholder sono di natura strumentale e funzionale ovvero finalizzati al conseguimento del proprio business

• La comunicazione nei confronti degli stakeholder è assente, poco considerata o addirittura manipolata

• Se ci si avvale di strumenti di gestione etica, questi possono diventare mezzi per accreditare un’immagine morale laddove questa non è presente 

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Modello 2 – Stakeholder Strategy• Le strategie ispirate a questo modello presentano le seguenti 

caratteristiche:‐ l’impresa vuole essere competitiva, produrre un risultato economico positivo, dimostrarsi rispettosa dell’ambiente, creare rapporti di coesione con gli stakeholder: vuole quindi CREARE VALORE‐ ciascun interlocutore è partecipe al progetto d’impresa‐ la strategia perseguita è il risultato di una intensa attività di comunicazione con tutti gli stakeholder

‐ la gestione etica si esplicita con specifici strumenti  

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MODELLI DI STRATEGIA MANAGERIALEMODELLO 1 ( STOKHOLDER STRATEGY )

MANDATO SOCIALE DELL’IMPRESA                          FUNZIONEOBIETTIVO

EFFICIENZA COME VALORE ASSOLUTOPRODURRE RICCHEZZAMASSIMIZZARE LA CREAZIONE DI VALORE PER GLI AZIONISTI

MODELLO 2 ( STAKEHOLDER STRATEGY )

MANDATO SOCIALE DELL’IMPRESA                          FUNZIONEOBIETTIVO

EQUILIBRARE EFFICIENZA ED EQUITÀCONTEMPERARE L’OBIETTIVO DEL PROFITTO CON OBIETTIVI DI CARATTERE ETICO‐SOCIALE

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LA NASCITA DI UN NUOVO MODELLO ECONOMICO• << Una nuova fase dell’economia si è avviata e volge lo sguardo 

verso un nuovo umanesimo. • Figlia di un capitalismo egoista, colpevole dello sgretolamento di 

un modello economico, si radica su principi e valori portatori di un nuovo pensiero. È questo che sta chiedendo la società, la gioventù: una nuova integrità morale e un nuovo modo di far economia. 

• Stante l’immobilismo del sistema politico, professionisti e imprenditori sono chiamati a ridisegnare un modello economico, in cui viene concepito un profitto etico, quale corrispettivo per l’attività svolta nei confronti del cliente‐persona….

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VERSO UN NUOVO PARADIGMA ECONOMICO• Si veste di abiti più nobili, quindi, questa nuova fase della storia 

economica e sociale, impreziosita da una intelligente ricerca delle scelte gestionali. Non più una navigazione a vista, non più una conduzione senza appello al ragionamento di lungo periodo, non più una ricerca spasmodica del guadagno veloce e senza impegno, non più un concepimento dell’attività autonoma sulla base di una presunta abilità negli affari, ma attenzione all’altro, perché è sulla tracciabilità comportamentale del professionista o dell’imprenditore che si concentrerà la scelta del cliente

• Chiameremo questa nuova fase dell’economia, Quaternaria, traendo ispirazione dal libro: “L’Imprenditore Quaternario” scritto dal noto professore, sociologo e scrittore Gian Paolo Prandstraller.>> Tratto dal Libro Attori della Rinascita di Roberta Fabbri

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IL LAVORO È CREAZIONE

• L’idea di una rinascita economica implica l’esigenza di ridefinire il tipo di rapporto che lega l’uomo al lavoro

• I principi che furono alla base dello spirito capitalista e del progresso in Occidente, possono essere ritenuti superati? Come si predispone la cultura occidentale nei confronti del lavoro? Ci sono differenze con le altre realtà del mondo globale?

• Il persistere della crisi o meglio l’avvento di nuovi scenari economici impongono, in questo senso, una riflessione approfondita sulla teoria contemporanea

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IL PROFESSIONISTA DEL QUATERNARIO• L’orientamento suggerito ai Professionisti consiste nell’adottare un 

pensiero laterale nella conduzione dello studio quale risposta al rallentamento dei motori della crescita

• Si tratta di un nuovo approccio, più creativo ed etico, che poggia sulla fusione di due elementi: Ragione e Umanità

• Queste due leve, indicate come impulsi per la ripresa economica, vanno considerate in questo senso: con Ragione ci si riferisce alla facoltà di pensare stabilendo rapporti e legami tra concetti e situazioni, al fine di discernere il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto

• Con Umanità si intende un insieme di elementi spirituali propri dell’uomo, in quanto essere civile e sociale, quali la solidarietà, l’agire in favore degli altri, la filantropia, la comprensione

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CRISI/OPPORTUNITÀL’ERA QUATERNARIA

• L’Era Quaternaria sopravviene al postindustriale e si caratterizzerà per un capitalismo immateriale basato sull’offerta di servizi sofisticati, personalizzati, filosofici

• Sarà un’era guidata da persone creative e competenti, in grado di mobilitare grandi masse di potenziali fruitori, spettacolarizzando le idee

• Nell’Era Quaternaria le professioni rimangono fondamentali per l’imprenditoria anche se l’élite sarà formata da creativi le cui abilità fino ad oggi non sono state oggetto di valorizzazione economica

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IL QUATERNARIO

• Si avvierà una Era della PREMIALITÀ per i TALENTUOSI in cui sarà sempre più richiesta la trasparenza economica degli operatori pubblici e privati, nonché la tracciabilità comportamentale quale fattore di scelta dei consumatori, clienti, cittadini

• Tutto questo non solo è positivo ma costituirà un valido impulso per i giovani, i quali sono desiderosi di ricevere esempi seri cioè regole e riferimenti affidabili

• È così che il lavoro tornerà ad essere fonte di autorealizzazione per la persona e benessere sociale

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LA SCALA DI MASLOW E IL SESTO GRADINOI bisogni in ordine crescente sono così avvertiti:

• bisogni fisiologici (mangiare, dormire);• bisogni di sicurezza (casa, stabilità della posizione 

lavorativa);• bisogni sociali (senso di appartenenza al gruppo: familiare, 

aziendale, di amici);• bisogni di affermazione (stima e autostima);• bisogni di autorealizzazione (crescita della consapevolezza 

delle proprie possibilità: trattasi di un bisogno “superiore” che permette lo sviluppo della creatività);

• bisogni di trascendenza

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IL CONSULENTE E LA  COMUNICAZIONE DEI VALORI 

• << Il concetto di consumatore evolve verso un livello superiore di persona ‐ soggetto non solo di bisogni, ma anche e soprattutto di sentimenti, valori ed emozioni >> P. Kotler

• La Trascendenza del 6° Gradino della Scala di Maslow• La tracciabilità comportamentale, il contributo sociale che ogni 

organizzazione è tenuta a consegnare alla società alla quale si rivolge  conseguendo profitto, costituirà elemento di valutazione da parte dei clienti/consumatori

• I consumatori/clienti cominciano a giudicare le imprese ed i professionisti in relazione all’ etica adottata e all’impegno dimostrato nei confronti dei problemi sociali e propri

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L’IMPRENDITORE E IL PROFESSIONISTA DEL QUATERNARIO

• Se l’economia primaria si è basata sull’attività agricola‐pastorale, la secondaria sulla produzione manifatturiera, la terziaria sui servizi, la quaternaria si concentrerà sull’Umanesimo dei servizi

• Un rinnovato interesse per l’uomo consentirà la rinascita di attività creative, appaganti, meritocratiche

• Un nuovo impegno sociale, la valorizzazione del patrimonio artistico, una considerazione più sentita nei confronti della cultura, un’attenzione amorevole per la natura, un ruolo più incisivo dell’intellettuale: sono questi i principali elementi di novità avvertiti come importanti nel periodo “post‐crisi”

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ERA QUATERNARIA : DALL’UMANESIMO AL RINASCIMENTO 

• R  come  Ricerca• I   come  Innovazione• N  come  Nicchie di mercato e Nuovi settori in cui operare• A  come  Accrescimento dettato dall’intreccio delle conoscenze • S  come  Spiritualità intesa come pienezza del vivere • C  come Creatività ( utilizzo dei due emisferi del cervello )• I   come Intelligenze diverse ( 5+2 per il futuro )• M  come Merito, il vero propulsore• E  come Educazione ( regole, valori, morale, etica )• N  come Nazionalismo ( valorizzare l’Italia e il Made in Italy )• T  come Tecnologia• O  come Organizzazione ( coordinamento delle 4 M ) 

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IL PROFESSIONISTA COMUNICA MISSIONE, VALORI, VISIONE 

• Trasferire la Missione ai Clienti significa diventare Professionisti portatori di un’azione di trasformazione

• Trasferire i Valori ai Dipendenti significa condividere il potere allineando i valori partecipati nell’intento di costruire insieme l’integrità dello studio

• Trasferire la Visione agli Stakeholder significa rendere sostenibile nel lungo periodo i progetti del Professionista 

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L’ETICA È VALORE AGGIUNTO• In questa nascente fase dell’economia, oltre alla competenza che è 

da sempre e per sempre la base per l’esercizio di lungo periodo di qualsiasi attività, non si possono disconoscere le nuove ragioni che spingono i clienti/consumatori a muovere le loro scelte ( insicurezza e solitudine )

• Sempre più anche il professionista dovrà considerare che, come suggerito dalla nuova fase del Marketing, la 3.0, il cliente evolve verso un livello superiore di persona che ha bisogno non solo di ritenere soddisfatta una sua esigenza concreta, ma manifesta la necessità di ricevere attenzioni che si traducono in sentimenti, valori, emozioni ( fidelizzazione )

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IL VALORE MORALE DEL LAVORO• La nostra società si è allontanata da quei riferimenti che furono 

alla base del Capitalismo e che determinarono il progresso nel mondo: i valori cristiani 

• Essi rappresentarono la motivazione creatrice dell’Umanesimo e quindi del Rinascimento. Tra questi, ricordiamo: il sacrificio, la fatica, l’importanza del lavoro manuale, l’accettazione delle difficoltà, l’accontentarsi di ciò che si ha, la libertà, la centralità dell’uomo, la dignità, il merito, l’uguaglianza, la solidarietà, la responsabilità dell’agire individuale e collettivo, il benessere comune, le pari opportunità e il merito

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IL CONSULENTE “FILOSOFO”• Diventare un Consulente Filosofo significa dimostrare capacità di 

interpretazione dei problemi delle aziende assistite per affrontarli insieme agli stessi imprenditori, in maniera creativa

• Il consulente filosofo non è colui che studia i filosofi, ma chi riesce a interrogarsi con distacco e rigore sulle problematiche dei propri clienti al fine di cercare le soluzioni più equilibrate  

• Questo approccio conferisce nobiltà alla libera professione• Continuare a concentrarsi solo sui conti e sulle normative senza 

suggerire azioni alternative di riorganizzazione aziendale, ha fatto sì che molti professionisti smarrissero la capacità di pensare criticamente tralasciando la riflessione

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IL COMMERCIALISTA EDUCATORE ECONOMICO• Non dimentichiamoci mai che l’economia moderna è nata attorno ai monasteri benedettini, i quali seppero innovare con creatività ed impegno, metodi e strumenti di produzione agricola ed artigianale, divenendo “gli educatori economici” (espressione di Henri Pirenne, storico belga in “Città Medievali”1925) dei contadini, degli artigiani e dei commercianti

• I monaci sono inconsapevolmente all’origine di quel movimento economico e sociale che, basandosi su principi etici, resisterà all’urto dei barbari  

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IL COMMERCIALISTA PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO

• Prima delle crisi, il concetto di base della imprenditorialità e dell’esercizio dell’attività libero professionale, tendevano alla competenza, ovvero alla conoscenza unita all’esperienza (sapere e saper fare)

• Oggi non si rinnega la tradizione ma la si completa proponendo un nuovo modello di professionista e di imprenditore che basino il loro agire su questo approccio:

‐ dal sapere al pensare ‐ dal ragionare al meditare‐ dall’intelligenza razionale a quella globale ‐ dalla quantità alla qualità del lavoro‐ da proposte materiali a servizi immateriali‐ dagli schemi tradizionali all’intuizione creativa

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Concludendo……

• Sia la nuova filosofia economica, che il Marketing 3.0 o Spirituale (dal 2008), insistono sui medesimi concetti: alle Imprese ed ai Professionisti verranno richieste non solo competenza tecnica, ma anche una maggiore creatività, un’etica più elevata e capacità relazionali (ascolto)

• Nell’Era Quaternaria i Clienti valuteranno L’ETICA e la REPUTAZIONE del Professionista, oltre che la sua competenza e preparazione   

• Generare Trasformazione è la forma di Marketing più evoluta per i mercati futuri; essa necessita di una valutazione di molteplici fattori e dell’Analisi Swot anche all’interno degli Studi Professionali

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LA SPIRITUALITÀ DEL CAMBIAMENTO• << Parlare di marketing spirituale significa seguire l’inevitabile 

evoluzione di uno stile di vita che sta qualificando l’economia occidentale 

• Il marketing spirituale incoraggia scelte a favore degli altri e quindi etiche e solidali. Per predisporre un piano di marketing completo a favore delle organizzazioni e dei professionisti, è necessario ridefinire i valori dell’uomo

• Ciò rappresenta non solo una grande aspirazione, ma anche un messaggio in grado di infondere una speranza, un sogno (umanesimo) verso un’economia profittevole per tutti ma soprattutto per i più giovani (rinascimento) >> Tratto dal Libro “Attori della Rinascita. Risposte alla crisi per Professionisti e Imprese” di Roberta Fabbri

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ETICA NELLA LIBERA PROFESSIONE << Essa è un abito indossato con naturalezza, frutto di armonie dei saperi e dei sentimenti, qualità personali che si acquistano modellando la mente ed il cuore verso un ruolo nobilissimo che fa della consapevolezza del “dovere più il

giovare che il comandare” il percorso che porta all’essere più amato che temuto >>

Tratto dalla Regola di San Benedetto