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2 CIRCOLO DIDATTICO
di Cava de Tirreni
MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSIT E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA
DIREZIONE DIDATTICA DEL 2 CIRCOLO
Via Alessandro Della Corte 5/b 84013-Cava deTirreni (SA) Tel. 089442246 Fax.0894454300 C.F.80026720658 C.Mecc.SAEE045003
E-mail:[email protected] Sito web. www.secondocircolocava.gov.it
Collegio dei docenti: delibera n. 12 del 14/10/2015
Anno scolastico
2015/2016
PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa
mailto:[email protected]
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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Indice
1. IL POF pag. 2 2. IL 2 CIRCOLO DIDATTICO pag. 3
I plessi scolastici e le scuole pag. 4-5-6
Premessa pag. 7
Finalit istituzionali pag. 7
3. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA pag. 8 Contesto educativo pag. 8
Finalit educative pag. 9
Azione formativa della scuola pag. 10
Competenze chiave pag. 11-12
Azione educativa della scuola pag. 13-14
Lorganizzazione del curricolo pag. 15
Attivit e metodo didattico pag. 16
Valutazione degli apprendimenti pag. 16-17
Criteri per lattribuzione dei voti numerici in decimi pag. 18
Valutazione del comportamento pag. 19
Valutazione alunni disabili e BES pag. 20-21-22
Indicazioni e strumenti metodologico didattici pag. 23-24
4. ARTICOLAZIONE DELLOFFERTA FORMATIVA pag. 25 Scuola Primaria e Scuola dellInfanzia pag. 26
Progetti di arricchimento dellofferta formativa pag. 27
Progetti di circolo pag. 22-28
Progetti, manifestazioni, eventi curriculari di plesso pag. 29-30-31
5. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA pag. 32 Calendario scolastico pag. 33
Patto di corresponsabilit pag. 34
Funzioni ed incarichi pag. 35
Responsabili di plesso pag. 36
Comitato RAV pag. 36
Personale non docente pag. 37-38
Consiglio di circolo pag. 39
Personale Docente pag. 40-41
Piano Annuale delle Attivit pag. 42-43-44
ALLEGATI
1. Piano annuale per lInclusione
2. Prospetto assegnazioni funzioni strumentali
3. Prospetto assegnazioni assistenti amministrativi
4. Assegnazioni compiti collaboratori scolastici
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1. P.O.F. - Piano dellofferta formativa
Dallart.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche D.P.R.275/99
sostituito dallart. 3 L . 107 dei 13 luglio 2015(Piano triennale) si evince:
Ogni istituzione scolastica predispone,con la partecipazione di tutte le componenti il piano triennale
dellofferta formativa rivedibile annualmente.
Il Piano dellOfferta Formativa il documento fondamentale costitutivo dell'identit culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
Il PIANO dellOFFERTA FORMATIVA del 2 Circolo di Cava stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per lattivit della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Circolo.
POF
P.O.
F.
Esplicita le basi e gli indirizzi progettuali ed organizzativi
dellattivit dei docenti e delle classi
e definisce le linee guida e le pratiche educative e didattiche condivise e
coerenti con gli obiettivi generali ed
educativi determinati a livello nazionale.
Nellottica di un reale processo di valorizzazione e di inclusione di tutti e di ciascuno, promuove: lo sviluppo integrale della persona , leducazione alla parit tra i sessi;la prevenzione alla violenza di genere, di tutte le discriminazioni articolando gli obiettivi formativi e didattici in relazione alla formazione cognitiva, corporea, affettiva -relazionale ed etica degli alunni ,considerati in rapporto e nellinterazione con la societ contemporanea.
Risponde ai bisogni specifici e alle esigenze del territorio in cui sono
ubicate le scuole del Circolo ed alle aspettative delle famiglie
in quanto inserisce trasversalmente, nell'ambito della didattica
curricolare, i temi di carattere culturale, ambientale, sociale e civile
che sono alla base dellidentit culturale e della pratica
della cittadinanza attiva.
Valorizza la professionalit docente: la sua elaborazione si
fonda sullautonomia culturale e professionale degli insegnanti;
essi formulano specifici percorsi formativi
adattando le sue linee guida alle differenti esigenze
degli alunni, tenuto conto del contesto di riferimento.
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2 CIRCOLO DIDATTICO
(CAVA DE TIRRENI)
I plessi scolastici - anno scolastico 2015/2016
PLESSO VIA DELLA CORTE
Via Alessandro Della Corte, 5/b
Ledificio comprende:
a) la scuola dellinfanzia (Cod. Mecc. SAAA045064) Tel. 089/442246 - che dal luned al venerd attua il seguente orario:
8:00 13:00 (turno antimeridiano) 8:00 - 16:00 (turno pomeridiano)
Responsabile ins. Elia Ferrara
Sezioni N 2 di cui una a tempo pieno Alunni N 51 Docenti N 3 ATA N 1
b) la scuola primaria (Cod. Mecc. SAEE045058) - Tel. 089/442246 - che dal luned al sabato attua lorario 8:30 / 13:00
Responsabile ins. Carla Lamberti
Classi N 5 Alunni N 98 Docenti N 9 ATA N 1
Strutture: palestra teatro laboratorio informatico laboratorio musicale laboratorio
ceramica
c) gli Uffici di Direzione e di Segreteria Tel. 089/442246 Telefax 089/4454300 C.F. 80026720658 cod. Mecc. SAEE045003 Email [email protected] Pec
[email protected] Univoco Ufficio: UF69OO ATA N1
PLESSO SCUOLA PRIMARIA VIA BALZICO (S. Maria del Rifugio) Cod. Mecc.
SAEE045014 Piazza Nicotera (San Francesco) - Telefono 089/8426337
Orario 8:30 / 13:00 dal luned al sabato
Responsabile ins. Marilena Massa
Classi N 7 Alunni N 139 Docenti N 12 ATA N 2
Strutture: laboratorio informatica laboratorio scientifico
PLESSO SCUOLA PRIMARIA SAN CESAREO (Cod. Mecc. SAEE04508B)
Via Francesco Vecchione Tel. 089/8426360
Orario 8:30 / 13:00 dal luned al sabato
Responsabile ins. Maria dApuzzo
Classi N 5 Alunni N 72 Docenti N 7 ATA N 1
Strutture: laboratorio informatica
mailto:[email protected]:[email protected]
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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PLESSO SCUOLA PRIMARIA SANTARCANGELO (Cod. Mecc. SAEE045025)
Via Ido Longo s.n.c.
Ledificio comprende:
a) la scuola dellinfanzia (Cod. Mecc. SAAA045042) - Tel. 089/8426386 - che dal luned al venerd attua il seguente orario:
8:00 13:00 (turno antimeridiano) 8:00 - 16:00 (turno pomeridiano)
Responsabile ins. Norma Siani
Sezioni N 2 di cui una a tempo pieno Alunni N 43 Docenti N 3 ATA N 1
b) la scuola primaria Tel. 089/8426386 - che dal luned al sabato attua lorario 8:30 / 13:00 Responsabile ins. Rosanna Grimaldi
Classi N 5 Alunni N 101 Docenti N 7 ATA N 1
Strutture: laboratorio informatica
PLESSO SCUOLA DELLINFANZIA CASTAGNETO (Cod. Mecc. SAAA045097) Via
Paolina Craven Tel. 089/8426358
Orario dal luned al venerd: 8:00 13:00 (turno antimeridiano) 8:00 - 16:00 (turno
pomeridiano)
Responsabile ins. Di Benedetto Isaura
Sezioni N 2 di cui una a tempo pieno Alunni N 31 Docenti N 3 ATA N 1
PLESSO SCUOLA DELLINFANZIA CORSO UMBERTO
(Cod. Mecc. SAAA045075) - Via XXIV Maggio - Tel. 089/8426398
Orario dal luned al venerd: 8:00 13:00 (turno antimeridiano) 8:00 - 16:00 (turno
pomeridiano)
Responsabile ins. Rosanna Caporosso
Sezioni N 3 di cui una a tempo pieno Alunni N 65 Docenti N 5 ATA N 2
PLESSO SCUOLA DELLINFANZIA VIRTUOSO (Cod. Mecc. SAAA045109)
Via Mazzini, 2 Badia - Tel. 089/8426314
Orario dal luned al venerd: 8:00 13:00 (turno antimeridiano) 8:00 - 16:00 (turno
pomeridiano)
Responsabile ins. Elisa Salvatore
Sezioni N 1 a tempo pieno Alunni N 17 Docenti N 3 ATA N 1
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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2 CIRCOLO: n. alunni s. primaria 410 n. alunni s. infanzia 214
22 classi primaria 10 sezioni infanzia
VIA DELLA CORTE Via Alessandro Della Corte, 5/b
Sc. Primaria: 5 classi 98 alunni
Sc dellInfanzia : 2 sezioni (di cui 1 con mensa)
53 alunni
VIA BALZICO (Sede S. Maria del Rifugio) Piazza San Francesco
Sc. Primaria: 7 classi
139 alunni
SANTARCANGELO Via Ido Longo
Sc. Primaria: 5 classi
101 alunni
Sc dellInfanzia : 2 sezioni (di cui 1 con mensa)
48 alunni
SAN CESAREO Via Francesco Vecchione
Sc. Primaria: 5classi
72 alunni
CASTAGNETO Via Paolina Craven
Sc. DellInfanzia: 2sezioni (di cui 1 con mensa)
31 alunni
VIRTUOSO Via Mazzini n. 2 Corpo di Cava
Sc. DellInfanzia: 1 sezione con mensa
17 alunni
CORSO UMBERTO (Sede via XXIV Maggio)
Sc. DellInfanzia: 3 sezioni (di cui 1 con mensa)
65 alunni
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PREMESSA
La scuola come ambiente educativo e di apprendimento
Nella societ contemporanea e nella realt locale, entrambe investite da complesse
trasformazioni e straordinarie esigenze formative, la scuola si configura come agenzia
intenzionalmente educativa, affiancata in questo suo compito a quella primaria della
famiglia e di altri ambienti educativi di carattere sociale.
La scuola, con lapporto delle competenze professionali del personale, con la
collaborazione delle famiglie, delle istituzioni e degli ambienti educativi extrascolastici,
responsabile della qualit delle scelte educative, didattiche ed organizzative e si
impegna a garantirne ladeguatezza ai bisogni formativi degli alunni, per il
raggiungimento delle finalit istituzionali dettate dalle Indicazioni Nazionali per il
curricolo.
Alunni, famiglie, docenti e territorio rappresentano la struttura portante di un sistema
formativo fortemente integrato. Questo comporta un modo di procedere che impegna a
formulare lattivit formativa in rispondenza alla specificit dellambiente
dappartenenza, nel riconoscimento di quelle che risultano essere esigenze di sviluppo
degli alunni, dintesa con le famiglie e nella migliore utilizzazione delle risorse
disponibili allinterno e sul territorio.
Oggi pi che mai c bisogno di una scuola di base capace di organizzarsi
continuamente come ambiente educativo e di apprendimento, unistituzione in cui i
bambini possono essere protagonisti curiosi del mondo, cercare validi e sereni rapporti
con gli altri e con gli oggetti del sapere al fine di sviluppare una motivazione intrinseca
alla competenza; una scuola dove i nostri alunni abbiano le ali per volare con la
fantasia ma anche solidissime gambe per camminare sicuri nel mondo, siano cio in
grado di contare sulle proprie forze e sulle proprie potenzialit, come dovr essere da
adulti nellavventura della vita.
Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono protagonisti nellattuazione del
Piano dellOfferta Formativa, anche attraverso momenti di confronto e di incontro fra
tutte le componenti.
FINALITA ISTITUZIONALI
Le Finalit Istituzionali del Circolo si ispirano agli art. 3, 33 e 34 della Costituzione
italiana e alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, dove si sottolinea che
nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalit generale della
scuola lo sviluppo armonico e integrale della persona, all'interno dei principi della Costituzione
italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella
valorizzazione delle diversit individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
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3. PROGETTAZIONE
EDUCATIVA E DIDATTICA
La nostra progettazione educativa e didattica annuale scaturisce da unattenta lettura e
riflessione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo (entrate in vigore con il decreto
ministeriale n.254 del 16 novembre 2012), coniugate con lautonomia e la libert
dinsegnamento e contestualizzate nella realt dove i docenti del 2 Circolo Didattico
operano.
Le I. N. forniscono obiettivi di apprendimento e competenze che ogni allievo deve
acquisire; confermano la validit dellimpianto educativo della nostra scuola di base;
ma indicano alcune necessit imprescindibili da considerare, in un contesto
demografico e culturale profondamente mutato, per garantire a tutti i discenti solide
conoscenze e competenze iniziali.
CONTESTO EDUCATIVO
Il soggetto che apprende, il nostro bambino e il nostro fanciullo, va considerato nella
sua concretezza esistenziale perch oggi il paesaggio scolastico solo una delle tante
esperienze formative che essi vivono.
Acquisiscono competenze specifiche spesso in contesti extrascolastici, in modo
frammentario ed episodico; sono bombardati da uninfinit di stimoli, dinformazioni, di
proposte e di saperi sempre nuovi che sono costretti ad accogliere senza poterli filtrare e riorganizzare.
Vi poi una scarsa definizione in famiglia di validi modelli educativi e unattenuazione
della capacit adulta di presidio dei limiti e delle regole; pi faticoso anche il
processo di identificazione e di differenziazione da parte di chi cresce; sono mutate le
forme di socialit spontanea, dello stare e crescere insieme.
Inoltre lorizzonte territoriale della scuola si allarga; ogni specifico territorio possiede
legami con varie aree del mondo e ogni singola persona deve tener conto di
informazioni sempre pi numerose ed eterogenee e si trova ad interagire con culture
diverse, senza avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la
propria. Il futuro adulto dovr essere considerato un uomo planetario il cui agire, la
cui quotidianit e realt locale sono strettamente collegate alle sorti dellintera umanit e
del pianeta in una relazione di micro e macro influenza reciproche.
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La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione ha determinato,
inoltre, una rivoluzione perch la scuola oggi non ha pi il monopolio dellinformazione
e dei modi di apprendere.
FINALIT EDUCATIVE
Il bambino posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
( Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)
Uguaglianza e diversit
Sin dalla prima infanzia e in tutto larco della scuola primaria i docenti formulano
proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini,
valorizzando le diverse situazioni individuali presenti nella sezione o nella classe ed
evitando che si trasformino in disuguaglianze.
Lazione educativa della scuola non si realizza in unofferta unica e indistinta,
indifferente alla diversit di cui ciascuno portatore, ma si articola in modo da tener
conto delle situazioni di partenza di ciascuno e, operando con ogni mezzo, differenzia
la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve
essere data la possibilit di sviluppare al meglio le proprie potenzialit.
Inoltre valorizzando le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni
culturali e professionali, societ sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi
privati) si realizzano progetti educativi ricchi e articolati affinch lofferta formativa
della scuola assuma un ruolo di promozione culturale e sociale.
Accoglienza ed integrazione I docenti affrontano, con maggiore sensibilit e professionalit, i problemi relativi alla
disabilit, al disagio, allo svantaggio e allintercultura, riconoscendo nella diversit
una ricchezza, perch lazione educativa centrata sul valore della persona umana, e
predisponendo tutte le possibili risorse in grado di migliorare laccoglienza ed il livello
di integrazione.
Particolare cura dedicata alla formazione della classe come gruppo per la gestione
degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione e per rendere la scuola un
ambiente accogliente che favorisca il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli
alunni ad un progetto educativo condiviso.
Imparzialit e regolarit
La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuit dei servizi e delle attivit
educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione
delle disposizioni contrattuali del comparto scuola.
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Libert dinsegnamento ed aggiornamento del personale
La programmazione individuale e collegiale espressione della libert dinsegnamento
dei docenti sancita dalla Costituzione.
La scuola un luogo di vita e di apprendimento per docenti e allievi, nel quale i docenti
devono poter sperimentare il gusto per linsegnamento e il piacere che viene dal far
conoscere, far discutere, far costruire sapere.
Laggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico.
AZIONE FORMATIVA DELLA SCUOLA
Lofferta formativa del Circolo mira alla promozione del pieno sviluppo della persona
accompagna gli alunni nellelaborare il senso della propria esperienza, promuove la
pratica consapevole della cittadinanza attiva e lacquisizione degli alfabeti della
cultura di base (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 )
INSEGNARE AD APPRENDERE
La nostra scuola si propone di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e
culturale per affrontare positivamente lincertezza e la mutevolezza degli scenari
presenti e futuri, curando e consolidando le competenze e i saperi di base irrinunciabili
che sono le fondamenta per luso consapevole del sapere diffuso e perch essi rendono
effettiva ogni possibilit apprendimento nel corso della vita. La scuola vuole insegnare
ad apprendere, vuole cio fornire ad ogni allievo le chiavi per costruire e per
trasformare le mappe dei saperi, rendendole coerenti con la rapida e imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. (Educazione Permanente)
INSEGNARE AD ESSERE
Poich oggi sono molte le famiglie che incontrano difficolt anche nello svolgere il loro
ruolo educativo, insegnare ad essere un altro obiettivo formativo che intendiamo
perseguire proponendo uneducazione che spinga lalunno a fare scelte autonome e
proficue, nel confronto continuo della sua progettualit con i valori che orientano una
societ sana e responsabile, societ che bisogna creare continuamente insieme agli altri.
A partire dalla gestione del gruppo - classe allinterno delle nostre piccole comunit
scolastiche dobbiamo insegnare le regole del vivere e del convivere: orientando la
propria attenzione su se stesso, curando i rapporti interpersonali, interiorizzando valori
etici e civili, rispettando lambiente e i beni in esso contenuti.
Facendo perno sugli strumenti forniti dallautonomia scolastica, le scuole del 2 Circolo
stringono rapporti costanti con gli enti territoriali e, in primis, con le famiglie degli
alunni e, nel rispetto dei reciproci ruoli, si supportano a vicenda nella comune finalit
educativa di formare individui che siano nello stesso tempo cittadini dellItalia,
dellEuropa e del Mondo.
Fare scuola oggi significa mettere in relazione la complessit dei nuovi modi di
apprendere con unopera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla
ricerca multi-dimensionale.
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Dunque i docenti del 2 Circolo Didattico sono chiamati a:
realizzare percorsi formativi sempre pi rispondenti alle inclinazioni personali degli scolari: valorizzando quanto di buono c in ognuno e rendendolo
consapevole e fiducioso delle proprie capacit cosicch egli abbia una
percezione armonica ed integrale di s e degli altri; riconosca emozioni e
sentimenti, sappia controllarli e raggiunga la meta cognizione.
valorizzare le potenzialit attraverso il rispetto delle diversit e lofferta di pari opportunit: modificando eventuali immagini negative dellalunno, mostrando
aspettative positive verso lo stesso, incoraggiandolo e considerando lerrore
fonte di apprendimento e occasione per promuovere il pensiero critico.
offrire ai bambini occasioni di apprendimento dei saperi, dei linguaggi culturali di base e degli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le
informazioni: motivandoli e promuovendo lacquisizione di abilit, incentivando
la curiosit, la ricerca personale e la meta conoscenza.
favorire e valorizzare lautonomia di giudizio,il pensiero logico-critico convergente e il pensiero creativo divergente: ponendo lattenzione allopinione
di ogni singolo alunno, al suo percorso personale verso lapprendimento
funzionale e continuo e facilitando, attraverso strategie didattiche, le capacit
immaginative e fantastiche.
incentivare la formazione continua: rendendo lalunno fruitore e produttore attivo e consapevole di linguaggi diversi legati alle nuove tecnologie e
costruendo le basi affinch possieda la capacit di studiare in maniera autonoma
e produttiva.
testimoniare ogni giorno valori universali quali: la solidariet, la giustizia e limpegno ad agire per il bene comune, di modo che lalunno li scopra, li
interiorizzi e diventino patrimonio della sua vita.
COMPETENZE CHIAVE
Realizzare questi obiettivi formativi, soprattutto oggi, possibile: il nostro P.O.F. fa
riferimento alle IN 2012 che danno garanzia di unitariet al sistema scolastico
perch, cercando di tenere insieme listanza nazionale e listanza locale, esse offrono
elementi forti prescrittivi a cui tutte le Istituzioni Scolastiche del territorio Nazionale
devono attenersi.
Il Curricolo di Circolo, quindi, fissa gli obiettivi generali, gli obiettivi specifici di
apprendimento e i relativi traguardi in relazione allo sviluppo delle otto competenze
chiave per lapprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e assunte
come orizzonte di riferimento anche dal sistema scolastico italiano.
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COMPETENZE CHIAVE
Profilo delle competenze
al termine del 1 ciclo distruzione
(fine scuola secondaria di primo grado)
Comunicazione nella
madre lingua Comprende enunciati e testi di una certa complessit,
adotta registri linguistici appropriati alle varie
situazioni.
Comunicazione nella
lingua straniera
Si esprime a livello elementare in lingua inglese nellincontro con persone di diversa nazionalit.
Utilizza la lingua inglese nelluso delle TIC.
Competenza matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia
Analizza dati e fatti della realt, verifica lattendibilit dellanalisi, possiede un pensiero razionale con cui
affronta problemi e situazioni sulla base di elementi
certi.
Competenza digitale Ha buone competenze digitali e usa con consapevolezza le tecnologie dellinformazione.
Imparare ad imparare
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed allo stesso tempo capace di ricercare e di
procurarsi nuove informazioni impegnandosi in
nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Competenze sociali e
civiche
Rispetta le regole condivise. Collabora con gli altri per la costruzione del bene
comune.
Esprime le proprie opinioni. Ha cura e rispetto di s come presupposto di un sano e
corretto stile di vita.
Si assume le proprie responsabilit, chiede aiuto quando si trova in difficolt e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialit
Utilizza gli strumenti di conoscenza. Dimostra originalit e spirito di iniziativa. Ha consapevolezza di potenzialit e limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole.
Consapevolezza ed
espressione culturale
Si impegna in campi espressivi, motori ed artistici in relazione al proprio talento
Interpreta i sistemi simbolici e culturali Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a
curiosit e ricerca di senso
Osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche
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AZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA
La parola COMPETENZA cui si fa riferimento nelle pagine precedenti un
concetto sistemico costituito da diversi elementi: saperi,capacit di usare i saperi in
un contesto, capacit di applicarli in contesti diversi, abiti mentali personali.
Elementi correlati secondo questo schema:
Non si pu pensare di progettare le competenze cos come facciamo per obiettivi e
risultati attesi perch prevedono un contributo fondante del soggetto non
formalizzabile a priori: dunque esse sono il risultato dellintervento formativo ed
educativo della Scuola, che si propone di far evolvere le potenzialit si una persona in
competenze attraverso conoscenze e abilit.
CAPACIT
Le potenzialit di natura bio-psichica proprie di ciascun soggetto
costituiscono il punto di partenza e il presupposto del processo educativo
(capacit logica, creativa, critica, espressiva, di osservazione e
attenzione, operativa, sociale, morale, )
CONOSCENZE
Il risultato dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento
ovvero linsieme di fatti (sapere cosa), principi e teorie (sapere dove, quando, perch)
e tecnico-procedurali (sapere come)
ABILIT
Il saper fare, cio la capacit di applicare le conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi. Sono anchesse cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e cognitivo) e pratiche (che implicano labilit manuale e
luso di materiali, strumenti e metodi).
COMPETENZE
La combinazione di conoscenze acquisite e capacit esercitate e trasformate in abilit con il contributo fondante del soggetto
ovvero la comprovata capacit di usare conoscenze , abilit e capacit personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio .
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Nella nostra scuola dunque lalunno manifesta le sue capacit, acquisisce il SAPERE
(conoscenze), sviluppa il SAPER FARE (abilit) e matura il proprio SAPER ESSERE
(competenze).
SAPERE
Padronanza
delle abilit fondamentali
dei linguaggi comunicativi e
delle singole discipline.
SAPER FARE
Interiorizzazione
delle modalit di indagine
essenziale alla comprensione
del mondo e dellambiente.
SAPER ESSERE
Maturazione delle capacit di azione,
di esplorazione, di progettazione
per capire ed operare
responsabilmente
nel contesto della scuola,
della famiglia e della societ.
Sviluppo di abilit e
competenze
Comunicative
Cognitive
Tecnico - operative
Espressive
Psicomotorie
Affettivo - relazionali
Sviluppo dellidentit
personale
Conoscenza di s
Integrazione nel proprio
ambiente di vita
Autostima
Sicurezza e autonomia
Sviluppo di interazioni
sociali positive con
laltro e lambiente
Superamento
dellegocentrismo
Gestione dei conflitti
Educazione alla pace
Senso della legalit
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LORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Lelemento centrale di tutte le attivit della scuola il processo di
insegnamento/apprendimento, infatti la qualit dellofferta formativa data prima di
tutto dai risultati relativi allapprendimento degli alunni. Lattenzione al curricolo
rappresenta perci un aspetto fondamentale dellazione educativa e didattica.
I riferimenti istituzionali per lelaborazione del curricolo sono le Nuove Indicazioni per il curricolo,
firmate dal Ministro Profumo il 26 novembre 2012 e pubblicate sul sito del MIUR, ed il nuovo
Regolamento dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del
primo ciclo di istruzione (scuola primaria e scuola secondaria di 1 grado) - DPR 89/2009.
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo definiscono
le finalit generali dellazione educativa e didattica;
i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola
dellinfanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado;
gli obiettivi di apprendimento da conseguire al termine del terzo e quinto anno della
scuola primaria ed al terzo anno della scuola secondaria.
Le finalit del primo ciclo dellistruzione sono esplicitate nelle premesse delle
Indicazioni e riguardano le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee ed
etiche. Si tratta di obiettivi trasversali che tracciano le modalit con cui coniugare
leducazione con listruzione. Gli obiettivi di apprendimento, la cui finalit lalfabetizzazione culturale di base,
sono invece specificamente disciplinari e funzionali allo sviluppo delle relative
competenze.
Con lautonomia scolastica, spetta al Collegio dei Docenti costruire il curricolo del
Circolo declinando, allinterno ed in sintonia con il Piano dellOfferta Formativa, il
percorso dei campi di esperienza e delle discipline sulla base dei traguardi e degli
obiettivi di apprendimento prescritti a livello nazionale.
Il curricolo di Circolo stabilisce pertanto gli indicatori per la valutazione da sottoporre
a verifica al termine di ogni classe e costituisce il punto di riferimento di ogni
insegnante perla progettazione didattica e la valutazione degli alunni.
Nellottica della continuit educativa e didattica che caratterizza listituzione scolastica,
particolare attenzione viene dedicata alla stesura di un curricolo verticale che definisce
le competenze/indicatori essenziali del percorso di apprendimento di ogni disciplina
nellarco e nella prospettiva delle cinque classi della scuola primaria.
Nella Scuola dellInfanzia i bambini svolgono attivit legate ai campi di esperienza,
attivit differenziate e progressive, sia strutturate che libere, che favoriscono
lorganizzazione delle esperienze nellalunno.
Nella progettazione curricolare della Scuola Primaria, le discipline saranno intese come
balconi cognitivi da cui aprirsi alle competenze chiave perch le vaste aree di
comunicazione tra esse e il principio di unitariet tipico del processo di apprendimento
rendono improponibili le rigide separazioni del passato, soprattutto nei primi cinque
anni della scuola del primo ciclo.
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Le discipline sono infatti punti di vista , modalit per conoscere, interpretare e
rappresentare la realt nella sua complessit lasciando unite conoscenze e abilit. In
questo modo saranno favorite e rafforzate la trasversalit e le interconnessioni a
vantaggio di una didattica laboratoriale, attiva e cooperativa che parte dai bisogni
formativi dei bambini, privilegia la costruzione del sapere, favorisce la riflessione e il
ragionamento e consente la costruzione cooperativa della conoscenza
ATTIVIT E METODO DIDATTICO
La scelta delle attivit e del metodo educativo e didattico competono al team, al
consiglio di classe e al singolo insegnante, sulla base delle impostazioni metodologiche
raccomandate dalle Indicazioni Nazionali e promosse dal POF di Circolo:
valorizzare lesperienza e le conoscenze degli alunni
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversit
favorire lesplorazione e la scoperta
incoraggiare lapprendimento collaborativo
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
realizzare percorsi in forma di laboratorio
Un curricolo che crea equilibrio tra soggetto che apprende e oggetto culturale offre
senzaltro condizioni di successo formativo per il massimo numero di alunni e
promuove idee, conoscenze, abilit, e abiti mentali che possono incidere su un progetto
di crescita personale.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo
educativo:
- la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in
relazione ai bisogni formativi emersi;
- la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto
consente di adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e di attivare eventuali
strategie di rinforzo;
- la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli
alunni nelle varie discipline.
La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica,
presenti in tutti i momenti del percorso curricolare e che, nellaspetto formativo, oltre
che in quello conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore valenza.
Rispetto allallievo si accertano lacquisizione di competenze, di abilit e levoluzione
del processo di apprendimento; per quanto attiene linsegnante si valuta lefficacia delle
strategie, dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una successiva ridefinizione del
percorso.
La valutazione rende perci flessibile il progetto educativo e didattico e permette ai
docenti di:
- soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;
- adeguare tempestivamente la proposta didattica;
- stabilire il livello delle competenze raggiunte;
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- determinare la validit delle scelte didattiche adottate.
Scuola dellInfanzia e Scuola Primaria
Nella Scuola dellInfanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto
allosservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze.
Nella Scuola Primaria i docenti elaborano una tipologia differenziata di prove di
verifica degli apprendimenti: prove scritte, orali, strutturate o semistrutturate, in
ingresso, in itinere e finali.
Tali prove consentono di fare il punto della situazione e, se necessario, di attivare
interventi individualizzati; per lalunno rappresentano un momento di riflessione sul
proprio processo formativo, per maturare una migliore consapevolezza di s e del
proprio modo di apprendere nellintento di migliorarsi.
La famiglia, che in itinere prende visione delle prove di verifica scritte, viene informata
dei risultati del percorso formativo dellalunno al termine di ogni quadrimestre con la
consegna del documento di valutazione e in altri due colloqui individuali a dicembre e
ad aprile.
Per quanto riguarda lammissione alla classe successiva il comma 1 bis dellart. 3 della
Legge169/03 e il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 prevedono la possibilit di non
ammissione di un alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione, con decisione assunta allunanimit dai docenti.
Il Collegio docenti ha deliberato i criteri per lapplicazione della valutazione espressa in
decimi. In ogni disciplina la valutazione basata:
sul profitto dellalunno, desumibile dalle valutazioni delle singole prove (scritte, orali,pratiche)
ma terr conto anche
dei progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza dellandamento delle valutazioni nel corso del tempo del livello di autonomia operativa dellimpegno individuale della corrispondenza tra risultati raggiunti e obiettivi prefissati
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Criteri per lattribuzione dei voti numerici espressi in decimi
Il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 , art. n.2 commi 2 e 4 conferma che I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione dellinsegnamento della religione cattolica espressa senza attribuzione di voto numerico.
Nella formulazione dei criteri per lattribuzione dei voti numerici, il Collegio dei
docenti ha deliberato che non si contemplano voti inferiori al 5 perch nellottica di una
valutazione formativa e in considerazione dellet evolutiva degli alunni, si intende
promuovere il pi possibile lautostima e la fiducia in s nei bambini.
Criteri per lattribuzione dei voti numerici espressi in decimi
Cinque
Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilit e conoscenze. Scarsa autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili.
Sei
Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle conoscenze e delle abilit di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali.
Sette
Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilit di base fondamentali. Discreta autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari.
Otto
Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilit di base. Piena autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari.
Nove
Ottimo raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilit e delle conoscenze disciplinari. Capacit di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e delle metodologie disciplinari. Capacit di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.
Dieci
Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle abilit e delle conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacit di usare conoscenze ed abilit in modo personale e creativo in contesti diversi, con capacit di elaborazione personale, di critica costruttiva, di uso pertinente del pensiero divergente.
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Valutazione del comportamento
Il DPR n.122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti:
in relazione a questa definizione il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio
sintetico perla valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria.
Lattenzione dei docenti, oltre che sulleffettivo rispetto delle regole, focalizzata sulla
comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche
nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso lacquisizione
di strumenti di autovalutazione. Infatti la capacit di riflettere sul proprio
comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilit
costituisce un importante indice di maturazione dellidentit personale nellambito delle
relazioni con gli altri.
Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti
indicatori:
- INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e
ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;
- IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo;
- RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni,
rispetto del personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilit a
collaborare con i compagni e con gli adulti;
- AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso
appropriato degli spazi.
Criteri per lattribuzione del giudizio sintetico nel comportamento
OTTIMO
Partecipa attivamente alle attivit della classe apportando un contributo costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalit e scadenze delle consegne. E disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola.
DISTINTO
Partecipa con interesse alle attivit della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuit e raramente non rispetta modalit e tempi delle consegne. E collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
BUONO
Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attivit della classe; si impegna in modo settoriale e lattenzione non sempre costante, qualche volta non rispetta modalit e tempi delle consegne. E collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola.
SUFFICIENTE
Partecipa con interesse discontinuo alle varie attivit della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalit e scadenze delle consegne. E collaborativo solo in alcune attivit e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Il D.P.R. n.122/09 sottolinea che spetta alle scuole adattare in modo opportuno la
scheda perla valutazione individuale dellalunno, confermando quanto gi previsto dalla
C.M. 85/04 e dalla C.M. n.100/08, secondo la quale il documento di valutazione degli
alunni viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche.
E compilato in tutte le sue parti dai docenti della classe e presentato alle famiglie alla
fine del primo quadrimestre e alla fine dellanno scolastico.
La prima parte del documento dedicata ai dati anagrafici dellalunno, nella parte
interna vengono registrati i voti relativi alle singole discipline; per la scuola primaria
nellultima parte viene riportato il giudizio analitico sul livello globale di maturazione
espresso collegialmente dal team docente.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonch al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro. (Art. 6 del D.P.R.n.122/09)
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e
certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola
secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi
dell'art. 8 del DPR122/2009).
Anche il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in
autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.
VALUTAZIONE ALUNNI DISABILIE BES (Bisogni Educativi Speciali) Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che La valutazione degli alunni con disabilit certificata nelle forme e con le modalit previste dalle disposizioni in vigore riferita al comportamento, alle discipline e alle attivit svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed espressa con voto in decimi.
Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in
modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La
valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati
nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene
predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al
PEI nel documento di valutazione.
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Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli
apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le
problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione sistematica dei
comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni,
esplicitate nel PEI, potr essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di
verifica comuni alla classe di inserimento.
La flessibilit concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o
dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro
valutazione, tale per cui l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei
propri progressi.
Lattesa preannunciata circolare (prot. 2563 del 22/11/2013) di chiarimento sui Bisogni
Educativi Speciali (BES), emanata proprio per evitare linstaurarsi di contenzioso,
anche di carattere penale, tra scuola e famiglia, ha chiarito che: il tratto distintivo del
sistema scolastico italiano caratterizzato da accoglienza, solidariet, equit,
valorizzazione delle diversit e delle potenzialit di ciascuno. Non compito della
scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i
quali opportuna e necessaria ladozione di particolari strategie didattiche. Il team
docenti (i docenti della classe), qualora rilevi problematiche relative
allapprendimento/comportamento, pu attivare un PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO, a prescindere da diagnosi presentate dai genitori. E da
sottolineare che la DIAGNOSI-per patologie non certificabili- rilasciata da medici,
psicologi o specialisti iscritti in albi, mentre la CERTIFICAZIONE rilasciata da
strutture pubbliche, ha valore legale ed attesta il diritto ad avvalersi delle misure
previste dalla L 104/1992 o dalla L 170/2010. Il primo piano annuale per linclusione
stato elaborato in data 13/06/2013 (delibera Collegio Docenti del 20/05/2013).
Bisogni Educativi Speciali B.E.S.
Protocollo di rete per linclusione A.S. 2015/2016
Ladozione del Protocollo di rete per linclusione degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali nasce dallesigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni tra tutte
le parti che operano nella stessa scuola.
Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano
parte integrante del contesto scolastico, sociale e culturale, alla pari degli altri alunni,
insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il
diritto allo studio e al successo scolastico e formativo.
In tale prospettiva, necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di
conoscenza e di valorizzazione della realt personale, umana, sociale e familiare degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di sviluppo
della loro formazione attraverso la realizzazione di unorganizzazione educativa e
didattica personalizzata, sia negli obiettivi, sia nei percorsi formativi che nelle strategie
didattiche.
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Al fine dellinclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali,
il Collegio Docenti, il Consiglio di Classe e i docenti intendono raggiungere le seguenti
finalit:
- favorire laccoglienza, lintegrazione e linclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
- progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento;
- incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
- adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessit formative degli studenti;
- accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico;
- fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo;
- trovare forme di verifica e valutazioni collegiali; - monitorare le azioni e gli interventi a livello territoriale; - proporre modifiche e aggiustamenti condivisi.
Linclusione degli alunni pu essere realizzata solo in una scuola che in grado di
riconoscere effettivamente i Bisogni Educativi Speciali.
Il protocollo di rete per linclusione degli alunni BES
Si tratta di un documento sottoposto allattenzione e conseguente deliberazione del
Collegio dei Docenti. Contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e
le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi speciali;
definisce i compiti e i ruoli delle figure coinvolte allinterno e allesterno dellistituzione
scolastica.
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e, pertanto, integrato e rivisitato
periodicamente sulla base delle esperienze realizzate da ogni scuola.
VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI
Si avvieranno anche per lanno scolastico 2015/16 le procedure per lorganizzazione
della rilevazione degli apprendimenti degli studenti predisposta dal Servizio Nazionale
di Valutazione ( PROVE INVALSI).
La rilevazione riguarder gli studenti della seconda e quinta classe della scuola
primaria.
I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico
al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dellIstituto di acquisire
informazioni sul livello d apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a
parametri di tipo standardizzato.
Le prove si svolgeranno secondo il calendario: 4/05/2016 (prova di italiano), 5/10/2016
(prova di matematica) per le classi II e V.
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INDICAZIONI E STRUMENTI METODOLOGICO DIDATTICI
I docenti si avvalgono di strumenti di lavoro (registri, schede ...) che consentono la
documentazione del lavoro svolto e la registrazione dei dati rilevati nelle diverse
situazioni(organizzazione classe, attivit didattica, metodologie, valutazioni del singolo
alunno).
SCUOLA DELLINFANZIA
REGISTRO DI SEZIONE
AGENDA DELLE RIUNIONI DELLEQUIPE PEDAGOGICA
SCUOLA PRIMARIA
REGISTRO DI CLASSE
GIORNALE DELLINSEGNANTE
AGENDA DELLE RIUNIONI DELLEQUIPE PEDAGOGICA
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELLALUNNO
REGISTRO DELLE ASSENZE ALUNNI PER SCUOLA DELLINFANZIA e PRIMARIA
Il registro di classe lo strumento che documenta gli aspetti fondamentali della classe di
tipo organizzativo, didattico ed amministrativo (ad es. orari, docenti, alunni, genitori,
rappresentanti organi collegiali, assenze, verbali, scrutini, attivit didattiche giornaliere
e firma dellinsegnante).
REGISTRO DEL DOCENTE PER SCUOLA PRIMARIA
Nel registro personale i docenti, facendo riferimento al curricolo di circolo elaborano la
programmazione didattica personalizzata relativa alle discipline di competenza e ne
documentano gli eventuali adeguamenti.
Gli insegnanti utilizzano inoltre questo strumento per registrare con un voto numerico il
risultato delle verifiche disciplinari di ciascun alunno e le osservazioni relative al
processo di apprendimento e al livello di maturazione raggiunto dagli alunni, nonch le
eventuali modifiche inerenti gli interventi programmati per il recupero, sostegno e
potenziamento.
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REGISTRO DELLA PROGRAMMAZIONE DI EQUIPE PER LA SCUOLA PRIMARIA
E il registro che documenta in modo sintetico i contenuti e le decisioni assunte negli
incontri effettuati dallquipe pedagogica per la gestione della classe.
In questa agenda i docenti documentano la programmazione del team, che si articola
nei seguenti punti:
analisi della situazione iniziale della classe (composizione della classe, esiti delle
prove dingresso,eventuali criticit o punti di forza, alunni con disagio, alunni stranieri,
numero di alunni che optano per lI.R.C. e per le attivit alternative, caratteristiche della
collaborazione con le famiglie)
definizione degli ambiti disciplinari assegnati ad ogni docente e relativo orario
utilizzo delle ore di compresenza
organizzazione delle attivit di potenziamento
individuazione dei progetti del P.O.F. cui si intende aderire (utilizzo di laboratori,
collaborazioni,manifestazioni)
visite di istruzione ed uscite da effettuare in relazione alla programmazione didattica
programmazione individualizzata (PEI) elaborata per gli alunni disabili
eventuali programmazioni individualizzate (PDP) per alunni con DSA, in situazioni di
disagio o in fase di alfabetizzazione in lingua italiana
modalit di incontro con le famiglie
Nellagenda di programmazione i docenti della scuola primaria documentano inoltre
con un sintetico verbale lattivit svolta negli incontri di programmazione settimanale.
Per gli incontri di plesso va allegato il relativo verbale.
Sia la programmazione disciplinare annuale di pertinenza del singolo docente, sia quella
di team vengono illustrate ai genitori in occasione dell'assemblea che precede l'elezione
dei rappresentanti di classe, e la loro verifica viene resa nota nel corso dei Consigli di
interclasse dei mesi di gennaio e di maggio.
Piano annuale per lInclusione deliberato dal Collegio Docenti con delibera n. 10 del 14/10/ 2015.
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4. Articolazione dellofferta formativa
Anno scolastico 2015/2016
Premessa
ATTIVITA ISTITUZIONALE:
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in:
attivit di insegnamento attivit funzionali alla prestazione di insegnamento.
- ATTIVIT DI INSEGNAMENTO
Nellambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l'attivit
di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dellinfanzia, in 22 ore
settimanali nella scuola primaria distribuite in non meno di cinque giornate
settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti
elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base
plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei
docenti interessati, in tempi non coincidenti con l'orario delle lezioni. La quota oraria
eventualmente eccedente lattivit frontale destinata prioritariamente per supplenze in
sostituzione di docenti assenti fino ad un massimo di cinque giorni nellambito del
plesso di servizio.
- ATTIVIT FUNZIONALI ALLINSEGNAMENTO
Lattivit funzionale allinsegnamento costituita da ogni impegno inerente alla
funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le
attivit, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca,
valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione
dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e lattuazione delle
delibere adottate dai predetti organi.
Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attivit relative:
a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;
b) alla correzione degli elaborati;
c) ai rapporti individuali con le famiglie.
Le attivit di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attivit di
programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui
risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle
attivit educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore
annue;
b) la partecipazione alle attivit collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di
intersezione. Gli obblighi relativi a queste attivit sono programmati secondo
criteri stabiliti dal collegio dei docenti; in modo da prevedere un impegno fino a 40
ore annue;
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c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti
relativi alla valutazione.
SCUOLA PRIMARIA
Curricolo di base (27 ore)
Il Collegio dei docenti in data 14 Ottobre 2015 ha deliberato, allinterno del monte ore
annuale previsto del D.L. 59/04, relativo alla quota oraria obbligatoria (27 ore
settimanali), il numero di ore da dedicare settimanalmente ad ogni disciplina:
DISCIPLINA
CL. 1a
CL. 2a
CL.3a
CL. 4a
CL. 5a
Italiano 8 7 7 7 7
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 2 2 2 2 2
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 1 1 1
Ed. Fisica 1 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1 1
Arte e Immagine 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Lingua Inglese 1 2 3 3 3
Religione 2 2 2 2 2
TOTALE
27
27
27
27
27
Cittadinanza e
Costituzione
In base al Decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137 , convertito nella Legge
n. 169 del 30 ottobre 2008, linsegnamento viene impartito nellambito
dellarea storico-geografica. (in abbinamento con la storia )
Tutte le scuole hanno un orario distribuito sui sei giorni lavorativi della settimana con
ingresso alle ore 8.30 ed uscita alle ore 13.00.
SCUOLA DELLINFANZIA
La scuola aperta dal luned al venerd
dalle ore 8.00 alle ore 16.00 nelle sezioni con la mensa (tempo normale);
dalle ore 8.00 alle ore 13.00 nelle sezioni senza la mensa (tempo ridotto).
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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PROGETTI DI ARRICCHIMENTO
DELLOFFERTA FORMATIVA
Nella programmazione curricolare si inseriscono in senso trasversale i progetti
promossi sia a livello di Circolo sia a livello dei singoli plessi scolastici. I progetti vengono predisposti collegialmente dagli insegnanti nellambito
dellautonomia didattica allo scopo di arricchire, articolare e personalizzare lofferta
formativa sulla base delle scelte di indirizzo del POF e delle tematiche e delle
peculiarit contestuali. Sono il risultato di scelte ponderate, che tengono in
considerazione le caratteristiche e le esigenze specifiche delle classi o delle scuole, le
risorse interne ed esterne e la ricaduta delle attivit in termini educativi e didattici. Alla
loro realizzazione collaborano enti ed associazioni esterni alla scuola.
PROGETTI DI CIRCOLO
Nellanno scolastico 2015/2016 il Collegio dei Docenti ha deliberato di privilegiare i
seguenti progetti di Circolo, coordinati dalle figure strumentali e/o dai coordinatori di
commissione, alla realizzazione dei quali hanno collaborato/collaborano tutti gli ordini
di scuola attraverso iniziative didattiche programmate secondo criteri di
interdisciplinariet e di verticalizzazione dei curricoli.
1. PROGETTO CONTINUIT
La continuit racchiude in s il concetto di sviluppo e di evoluzione ed uno degli
aspetti fondamentali dellazione educativa e didattica, attraverso la quale si intende
favorire il successo formativo di ogni alunno. Tramite il progetto Continuit il Circolo
intende sviluppare in modo pi unitario e coerente il proprio percorso formativo e
limitare il disagio degli alunni durante il passaggio tra i diversi ordini di scuola. In
questa ottica tutti i plessi organizzano attivit didattiche, esperienze educative ed
iniziative di accoglienza in collaborazione tra la Scuola dell'Infanzia, la scuola Primaria e
la Scuola Secondaria di 1 grado.
Incontri docenti Scuola dellInfanzia Scuola Primaria
Incontri docenti Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1 grado
Visita degli alunni della Sc. dell Infanzia nelle classi prime della Scuola Primaria
Visita degli alunni delle classi quinte nelle Sc. Secondarie di 1 grado del territorio
2. " CRESCERE FELIX " (Sc. Primaria )
Progetto di prevenzione obesit infantile
Il progetto , curato dal dott. Osvaldo D'Amico ( referente ASL SA 1 rivolto agli alunni
delle classi terze del Circolo.
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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3. PROGETTO AMBIENTE (sc. primaria)
C.A.I. CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Cava de Tirreni
Escursioni del Programma di Alpinismo Giovanile messe in atto dal C.A.I. per il periodo
1 ottobre 2015 30 giugno 2016.
4. LETTURA E BIBLIOTECA ( S. Primaria e sc. dell'Infanzia )
Visita guidata, percorso di conoscenza e fruizione della libreria Mondadori presente
sul territorio cavese per offrire opportunit ed incontri con lautore a tutti gli alunni del
Circolo. Su richiesta dei docenti visita alla Biblioteca Comunale di Cava che offre in
prestito alla scuola i libri scelti e richiesti dagli alunni.
5. VISITE GUIDATE E VIAGGI DISTRUZIONE
(Sc. Primaria e Sc. Infanzia)
In relazione alle attivit didattiche programmate le sezioni e le classi del Circolo
effettuano, visite guidate sul territorio e viaggi distruzione di un intera giornata.
6.OPEN DAY (dipingiamo la scuola)
Far conoscere la realt dalle nostre scuole (Infanzia e Primaria) ai genitori e ai
futuri alunni per mettere in condizione le famiglie di realizzare una scelta
consapevole.
7. CRESCENDO IN MUSICA ( classi IV del circolo)
Arricchire il curricolo musicale degli alunni
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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10. PARTECIPAZIONE DELLA SCUOLA AL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PER LA SCUOLA-COMPETENZE ED AMBIENTI PER
LAPPRENDIMENTO-NOTA 12810 DEL 15/10/2015 (DELIBERA N.2 DEL
23/11/2015) Diffusione della societ della conoscenza nel mondo della scuola e della
formazione e adozione di approcci didattici innovativi
11. PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI SPAZI ALTERNATIVI PER
LAPPRENDIMENTO.
Laboratori mobili; aule aumentate dalla tecnologia.
Postazioni informatiche e per laccesso allutenza e del personale (o delle segreterie) ai
dati e ai servizi digitali della scuola.
12. " IO VEDO, IO SENTO, IO PARLO...... IO CRESCO "
Progetto in rete per piano nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla
Legalit con I, III e IV del circolo. (ratifica n.1. del 23/11/2015).
13. PARTECIPAZIONE A FINANZIAMENTI E PROGETTI IN RETE PER IL
PIANO DI MIGLIORAMENTO (DELIBERA N.4 DEL 23/11/2015)
Avvio della procedura per la selezione d il finanziamento dei progetti previsti dal DM 435. Art. 25 e dallart 2, lettera a del DD 937del 15 /09/2015, finalizzati a
promuovere limplementazione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Con relativa integrazione e modifica del piano delle Attivit di Formazione e Aggiornamento.
8. ROBOTTIZIAMOCI ( classi V del circolo)
Sviluppare attraverso la robotica apprendimenti multidisciplinari , autonomia
operativa, pensiero creativo, autostima ed acquisire capacit di analisi, di
problem-solving ed un linguaggio di programmazione.
9. CERAMICARE CHE PASSIONE ( classi III del circolo max 25 alunni)
Sviluppare linteresse e il piacere per le attivit manuali ed acquisire la tecnica di
smaltare e dipingere lavori in terracotta.
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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14. " PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NELLA SCUOLA " ( MIUR AOODPIT.REGISTRI DECRETI DIPARTIMENTALI.0001137.30-10-2015)
Progetto in rete o per singolo Istituto (delibera n.5 C.D. del 23/11/2015).
15. EVENTUALE PARTECIPAZIONE AL PROGETTO MINISTERIALE LA MIA SCUOLA ACCOGLIENTE, AVVISO PUBBLICO PER LA
VALORIZZAZIONE ED IL RECUPERO DI AMBIENTI SCOLASTICI
(DELIBERA N.6 DEL 23/11/2015)
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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PROGETTI - MANIFESTAZIONI EVENTI CURRICULARI DI PLESSO
Nel corso dellanno scolastico, su richiesta degli insegnanti e autorizzati dal dirigente
scolastico, sono stati /si organizzano progetti di tipo curriculare che non comportano
oneri a carico della scuola e non prevedono compensi per nessun soggetto. Si tratta di
interventi/organizzazioni di tipo curriculare, comunque non comportanti oneri per la
scuola. Ulteriori progetti curriculari, anche in corso di anno scolastico, sono
direttamente autorizzati dal dirigente scolastico, su richiesta dei docenti interessati
mediante compilazione dellapposita scheda progetti.
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTO LAPPRENDISTA LETTORE
Il progetto, curato da Giuseppe Basta, vede la partecipazione sperimentale delle
classi 3e dei plessi SantArcangelo e Via Balzico selezionate per la presenza della
Biblioteca Scolastica.
Il progetto si estender negli anni successivi alle altre classi del Circolo.
GREASE (V. Della Corte)
Rappresentazione teatrale per sviluppare la creativit dl bambino e la sua espressivit
valorizzando luso della corporeit e della sonorit.
LARTE INCONTRA IL NATALE (VIA BALZICO)
Favorire la socializzazione e linterscambio affettivo-relazionale, culturale e
sperimentare tecniche diverse di pittura.
PECCH SULE A NATALE (S. Cesareo)
Offrire agli alunni lopportunit di riflettere sugli effetti profondi che il Natale ha
sullanimo umano.
AMIAMO MUOVERCI (S. ARCANGELO e le classi I e II del circolo )
Promuovere e favorire lacquisizione del s corporeo, sviluppare la socializzazione e
favorire il collegamento della motricit allacquisizione di abilit relative alle
comunicazioni gestionali, mimiche e verbali.
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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SCUOLA DELL' INFANZIA
SCUOLA IN FESTA (Via XXIV maggio ) Giochi, racconti, canti e balli per favorire
la collaborazione, l'amicizia, atteggiamenti e comportamenti che toccano direttamente e
profondamente i sentimenti.
LIBRERIA MONDADORI 8 (Via XXIV maggio) avvicinare i bambini al mondo
del libro.
MEDIATECA ( Via XXIV maggio) Spettacoli teatrali e mostre.
SPETTACOLO BABBO NATALE ( Via XXIV maggio ) e gita di fine anno
scolastico presso fattorie didattiche sul territorio.
PC PICCINO ( Virtuoso Badia) Permette ai bambini di fare le prime esplorazioni con
il PC in modo gioioso e divertente.
PLAY AND LEARN ( Virtuoso Badia ) Avvicinare i bambini alla lingua straniera
gi dai primi anni di scuola.
ERNEST E CELESTINE " Storia di un improbabile amicizia "( S. Arcangelo ).
Affrontare le problematiche della "Diversit " sia interna al proprio gruppo sociale si
esterna e parallelamente condurre il bambino alla scoperta delle diverse forme di
narrazione.
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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Nel corso di quest anno, al fine di promuovere e attivare le molteplici e variegate
iniziative dinteresse sociale e culturale legate al mondo della scuola primaria stata / e
sar utile e importantissima la collaborazione con enti ed associazioni presenti sul
territorio:
SInAPsi
Ausilio - supporto tecnico e didattico alle persone non vedenti e
pluriminorate psicosensoriali;
IN. TER. MEDIA
Centro per la sperimentazione di nuove tecnologie;
Cooperativa Girasole
Servizio educativa specialistica per lintegrazione scolastica;
Comune di Cava deTirreni
Biblioteca comunale
ASL SA1
Scuole del territorio
Cooperativa Citt della luna
CAI
Genitoridisponibili a collaborare
Comitati genitori
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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5. Progettazione organizzativa Anno scolastico 2015/2016
Calendario scolastico Ai sensi dellart. 5, comma 2, del DPR 275/99, le singole istituzioni scolastiche hanno facolt in relazione alle esigenze derivanti dai piani dellofferta formativa ed attivati i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realt istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio di procedere ad adattamenti del calendario scolastico deliberato dalle Regioni.
Date di inizio e termine lezione(definite in modo inderogabile dalla Giunta Regionale): 14 settembre 2015 - 07 giugno 2016 (scuola primaria)
14 settembre 2015 30 giugno 2016 (scuola dellinfanzia)
Giorni di lezione:
205 giorni di lezione
Festivit nazionali
tutte le domeniche;
il 1 novembre, festa di Tutti i Santi;
l8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre, S. Natale;
il 26 dicembre, S. Stefano;
il 1 gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il luned dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il 1 maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.
Sospensione delle lezioni (calendario regionale): Commemorazione dei defunti 2 novembre 2015;
Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
Vacanze pasquali: dal 24 marzo 2015 al 29 marzo 2016
Ultimo giorno di Carnevale 8 e 9 febbraio 2016
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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INCONTRI CON LE FAMIGLIE
CALENDARIO
15 Dicembre 2015 h 16,00-18,00 Scuola dell'Infanzia 16 Dicembre 2015 h 16.15-18.15 Scuola Primaria 11 Maggio 2016 h 16.15-18.15 Scuola del'Infanzia 13 Maggio 2016 h 16.15-18.15 Scuola Primaria Incontri Informali con i Docenti Su Appuntamento I suddetti incontri si svolgono nei plessi di appartenenza
INTERSEZIONE ED INTERCLASSE CON I GENITORI
10 Novembre 17,30 - 18,00 Consigli di Intersezione
11 Novembre 15,00 - 15,30 Consigli di Interclasse
5 Aprile 2016 16,30 - 18,30 Consigli di Intersezione
6 Aprile 2016 14,30 - 16,00 Consigli di Interclasse
IL 2 Circolo Didattico di Cava de' Tirreni ha deliberato Il Piano Dell'Offerta
Formativa (POF) per L'anno Scolastico 2015-2016, per cui oltre ai percorsi
tradizionali, saranno presto attivati
Nuovi Progetti:
Robotica, Manifestazioni Natalizie, Psicomotricit, Musica, Ceramica, Inglese e
Informatica, Open Day, Grease, Erneste e Celestine.....
Entro il 30 Novembre 2015 sar messo a punto un nuovo regolamento ad esso
sta lavorando un gruppo di genitori, docenti ed ata
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Competenze dei Consigli di Interclasse e di Intersezione
Formulano al Collegio dei Docenti proposte sull'azione educativa e didattica e su iniziative di
sperimentazione;
Agevolano ed estendono i rapporti reciproci tra Docenti e Genitori;
Valutano la scelta dei libri di testo;
Indicano attivit integrative ( Visite guidate, Manifestazioni, ecc)
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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PATTO DI CORRESPONSABILIT EDUCATIVA
La Scuola si impegna a:
-fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralit delle
idee, nel rispetto dell'identit di ciascun studente;
-offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un
servizio didattico di qualit in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di
formazione di ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
-offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine
di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a
promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;
-favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuove iniziative di
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura,
anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e
attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;
-garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo
un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente
avanzati, nel rispetto della privacy.
La Famiglia si impegna a:
-valorizzare l'istituzione scolastica instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto
delle scelte educative didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca
collaborazione con i docenti;
-rispettare l'istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle
lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando
quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;
-discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con
l'istituzione scolastica.
-a far si che lo studente prenda coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola,
che si impegni, nell'esecuzione dei compiti richiesti;
-a far si che il proprio figlio/a accetti, rispetti gli altri, impegnandosi a comprendere le
ragioni dei loro comportamenti.
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FUNZIONI E INCARICHI
Dirigente Scolastico: Pasqua Cappiello
I Collaboratrice Vicaria
Responsabile del plesso scuola primaria
di Via Della Corte Carla Lamberti
Responsabile del plesso sc. primaria di San. Arcangelo Rosanna Grimaldi
II Collaboratrice Vicaria
Funzione Strumentale Area 1
Responsabile del plesso di Santa Maria del Rifugio Marilena Massa
Funzione Strumentale Area 1 Maria Buonomo
Funzione Strumentale Area 2 Pompeo Nunziata
Funzione Strumentale Area 3 Senatore Maria
Funzione Strumentale Area 4 Carla Sorrentino
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COMITATO RAV (Sistema Nazionale di Valutazione)
Ins. Lamberti Carla, Grimaldi Rosanna, Di Domenico Ivana, Salsano Maria Giordano Adelaide, Milione Agnese, Alfano Maria Brunella
RSU : Carla Lamberti - Leonardo Di Marino - Vincenzo Medolla
AREE FUNZIONI STRUMENTALI
Massa Marilena
AREA 1: POF ed inclusione
Maria Buonomo
AREA 2: Sostegno al lavoro dei docenti e all'uso delle TIC
Ins. Pompeo Nunziata
AREA 3: Coordinamento progetti formativi
Ins. Maria Senatore
AREA 4: Scuola e territorio
Ins. Carla Sorrentino
RESPONSABILI DI PLESSO
Plessi scolastici
SC. DELLINFANZIA
SC. PRIMARIA
Via della Corte Elia Ferrara Carla Lamberti Sant Arcangelo Norma Siani Rosanna Grimaldi
Santa Maria del Rifugio / Marilena Massa Via XXIV Maggio Rosanna Caporosso /
San Cesareo / Maria DApuzzo Castagneto Di Benedetto Isaura / Virtuoso Elvira Salvatore /
SSeeccoonnddoo CCiirrccoolloo DDiiddaattttiiccoo CCaavvaa ddee TTiirrrreennii PPiiaannoo ddeellll''ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa22001155--1166
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PERSONALE NON DOCENTE
Direttore Servizi Amministrativi (DSGA): Rag. Maria Scapolatiello
Tiziana Botta
Assistenti Amministrativi Maria Caiazza
Vincenzo Medolla
SETTORE GESTIONE DEL PERSONALE Assistente Amministrativo M. CAIAZZA
AREA PERSONALE
SETTORE GESTIONE ATTIVITA' POF - Ass. Amministrativo T. BOTTA
AREA AMMINISTRATIVA CONTABILE
SETTORE GESTIONE ALUNNI - Ass. Amministrativo V.MEDOLLA (Sostituzione DSGA)
AREA ALUNNI
SETTORE AFFARI GENERALI Docente Utilizzata G.LIGUORI
AREA PROTOCOLLO E ARCHIVIO
COLLABORATORI SCOLASTICI