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Il tromboembolismo venoso IL TEV (TVP e/o EP) è una patologia comune ma
di difficile diagnosi che, se non riconosciuta e trattata efficacemente, può portare a morbidità e a mortalità
TVP ed EP rappresentano la principale causa di mortalità nei pazienti ospedalizzati
un paziente su 100 ospedalizzati muore di EP (rilievi autoptici)
nella maggior parte dei casi il sospetto clinico non è stato posto dal medico
Hirsh J et al. Circulation 1996;93(12):2212-2245
Ginsberg JS NEJM 1996;335(24):1816-1828
Il tromboembolismo venoso
TVP ed EP sono strettamente correlati:
sono riscontrate embolie polmonari (con scintigrafia a perfusione) in circa il 50% dei pazienti con TVP confermata
nel 70% circa dei pazienti con diagnosi di EP sintomatica si riscontrano TVP asintomatiche
Hirsh J et al. Circulation 1996;93(12):2212-2245
Ginsberg JS NEJM 1996;335(24):1816-1828
The Surgeon General’s call to action to prevent deep vein thrombosis and pulmonary embolism, 2008. U.S. Department of Health and Human Service
Nel dicembre 2004, è stata creata la coalition to prevent DVT,
gruppo per la prevenzione della TVP.
Nel maggio 2006, lo US Surgeon General ha organizzato
un workshop sulla patologia e nel 2008 ha pubblicato
una call to action per il TEV.
Il TEV è stato riconosciuto come un rilevante problema
di salute pubblica dalle Autorità Sanitarie
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
SINTOMATOLOGIA
SENSO DI PESO O TENSIONE MUSCOLARE
CHE SI ACCENTUA CON IL MOVIMENTO
O I COLPI DI TOSSE (SEGNO DI LAUREL)
CRAMPI INTENSI MA DI BREVE DURATA
DOLORE SORDO O PARESTESIE
FEBBRE E MALESSERE GENERALE
TROMBOSI VENOSA PROFONDA DIAGNOSI
ESAME OBIETTIVO
STRUMENTALE
CLINICA
SINTOMATOLOGIA
ESAMI DI LABORATORIO (FIBRINOGENO, XDP, ECG)
ECO-COLOR-DOPPLER
DOPPLER C.W.
FLEBOGRAFIA
RM PHLEBOGRAPHY
ANAMNESI (FATTORI FAVORENTI)
ESAME OBIETTIVO
AUMENTO DI VOLUME DELL’ARTO
EDEMA IMPRONTABILE
CIRCOLI VENOSI SUPERFICIALI (VENE SENTINELLA DI PRATT)
TENSIONE E PASTOSITA’ DELLE MASSE MUSCOLARI
CUTE DELL’ARTO LUCIDA, TESA,
PALLIDA O CIANOTICA, IPERTERMICA
DOLORE ALLA PALPAZIONE
DEL TRIANGOLO DI SCARPA, DEL POPLITE,
DELLA FACCIA INTERNA DELLA COSCIA
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
ARTI INFERIORI
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
SEGNI SEMEIOLOGICI
SEGNO DI DUCUING
SEGNO DI NEUHOF
SEGNO DI HOMANS
SEGNO DI BAUER
diminuita ballottabilita’del polpaccio a gamba flessa
dolore al polpaccio alla compressione del muscolo surale
contro la membrana interossea
dolore alla palpazione dell’inguine
dolore al polpaccio alla dorsiflessione forzata del piede
a gamba estesa
DISTACCO DI FRAMMENTI DI TROMBO
CON EMBOLIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE CONNETTIVALE A PARTENZA
DALLA PARETE VENOSA
RICANALIZZAZIONE CON DISTRUZIONE DEGLI
APPARATI VALVOLARI
TROMBOSI VENOSA
EVOLUZIONE
Reflusso venoso
PHLEGMASIA CÆRULEA DOLENS
ARRESTO FLUSSO EMATICO MICROCIRCOLO
incompleto completo
PHLEGMASIA CERULEA DOLENS GANGRENA
INTENSI CIANOSI ED EDEMA DELL’ARTO
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
ARTI INFERIORI
TROMBOFLEBITE ISCHEMIZZANTE
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
A) Asse iliaco in proiezione
sagittale : presenza di trombo
flottante
ECO-COLOR-DOPPLER
C ) Asse iliaco in proiezione
sagittale: parziale ricanalizzazione
B) Asse iliaco in proiezione
coronale: elevato rischio
embolico
TROMBOSI VENOSA PROFONDA ECO-COLOR-DOPPLER
TROMBOSI PARZIALE DELLA VENA CAVA INFERIORE CON TROMBO FLOTTANTE.
COINVOLGIMENTO CIRCOLO SUPERFICIALE
SINDROME POST-FLEBITICA FISIOPATOLOGIA
RICANALIZZAZIONE PARZIALE
O TOTALE LUME VENOSO
DISTRUZIONE VALVOLARE
IPERTENSIONE VENOSA
SFIANCAMENTO VALVOLARE
A MONTE
SCOMPENSO EMODINAMICO
AGGRAVATO DALLA DEAMBULAZIONE
Triade di Virchow in chirurgia
Stasi circolatoria
Immobilizzazione a seguito
di intervento chirurgico (ad esempio: chirurgia ortopedica maggiore,
mobilità limitata)
Aumento coagulazione Danno meccanico
Diminuzione fibrinolisi (ad esempio: ipercoagulabilità
post-operatoria, trombofilia,
cancro, infezione)
(ad esempio: chirurgia d’anca,
trauma, catetere centrale)
Malone PC e Agutter PS. QJ Med 2006;99:581-593
Bounameaux H. Thromb Haemost 1999;82:931-937
DANNO ENDOTELIALE
non ha un ruolo patogenetico preminente nella TVP( può avere inizio in sedi in cui non è
microscopicamente individuabile un danno della parete vasale)
CONDIZIONI POST-CHIRURGICHE
( chirurgia d’anca, ginocchio e pelvi)
ALTERAZIONI DI FLUSSO STASI
• Lungodegenti
• Paresi
• Apparecchi gessati
• Insufficienza cardiaca congestizia
Ridotta rimozione dei fattori della coagulazione
attivati IPERCOAGUABILITA’ LOCALIZZATA
IPERCOAGUABILITA’
Alterazione dell’equilibrio dei meccanismi che
regolano i processi di coagulazione
attività procoagulante o inibitore coagulazione
TROMBOSI
FATTORI DI RISCHIO
PRINCIPALI SITUAZIONI CLINICHE ASSOCIATE
AD UN AUMENTATO RISCHIO DI TVP
Interventi chirurgici( soprattutto ortopedici) Età avanzata Neoplasie maligne Pillola anticocezionale Gravidanza( soprattutto 2° trimestre e puerperio) Traumi ( soprattutto fratture agli arti inferiori) Situazioni che determinano prolungata immobilizzazione ( apparecchi gessati, paresi) Infarto del miocardio e scompenso cardiaco Alterazioni ematologiche( emoglobinuria parossistica notturna,
policitemia vera, mieloma). LES e collagenopatie in generale Sindrome nefrosica
INCIDENZA DI TVP E EP IN ALCUNE SITUAZIONI MEDICHE E CHIRURGICHE IN PAZIENTI NON
SOTTOPOSTI AD IDONEA PROFILASSI
% TVP
Chirurgia generale 15-25%
Chirurgia ortopedica( protesi d’anca) 50-60%
Politrauma c.a 65%
Ictus cerebrale ischemico c.a 45%
Infarto del miocardio c.a 25%
FATTORI DI RISCHIO
ANOMALIE CONGENITE DEI
MECCANISMI DELL’EMOSTASI
CHE PREDISPONGONO
ALLO SVILUPPO DI TVP
Carenza o alterazione qualitativa di inibitori fisiologici della coagulazione ( antitrombina III, Proteina C, Proteina S).
Resistenza alla proteina C attivata
Iperomocisteinemia
Alterazioni qualitative del fibrinogeno
( disfibrinogenemie)
Alterazioni dei meccanismi fibrinolitici
ANTICOAGULANTI NATURALI
La carenza congenita di Antitrombina III, Proteina C e S è trasmessa come carattere
autosomico dominante Esistono numerose condizioni patologiche nelle quali si
verificano alterazioni acquisite degli inibitori fisiologici della coagulazione: per ridotta sintesi (epatopatie, farmaci) o per aumentato consumo (malattie autoimmuni, CID).
Spesso però tali situazioni patologiche si associano anche alla diminuzione di fattori della coagulazione e non è possibile prevedere, in base ai valori di laboratorio, da quale parte ( emorragia o trombosi) penderà il piatto della “bilancia emostatica”.
RESISTENZA ALLA PROTEINA C ATTIVATA
elevata frequenza
Anomalia strutturale congenita del fattore V della coagulazione che risulta essere più resistente alla neutralizzazione da parte di un suo inibitore naturale che è la proteina C
TROMBOFILIA
IPEROMOCISTEINEMIA
Alterazioni congenite del metabolismo dell’aminoacido metionina, che portano ad un
accumulo di omocisteina, aumentando il rischio di trombosi sia venosa che arteriosa.
OMOZIGOTE OMOCISTINURIA (gravi alterazioni
neurologiche)
ETEROZIGOTE lieve aumento dei livelli
plasmatici di omocisteina
ANTICOAGULANTE LUPICO E SINDROME DA ANTICORPI
ANTIFOSFOLIPIDI
Patologia acquisita
Autoanticorpi contro i fosfolipidi
Prolungano il tempo do tromboplastina parziale ( questi anticorpi agiscono in provetta come un
anticoagulante)
Aumentato rischio di trombosi venose e arteriose
Aumentato rischio di poliabortività spontanea
132 pazienti operati
30,3% (40 pazienti) TVP
69,7% (92 pazienti) normali
Storia naturale del TVP nel post-operatorio
Mod. da Kalva SP et al. Radiology 2008;246(2):605-611
10% (4 pazienti) Embolia polmonare
TVP prossimale
TVP distale
TVP distale = trombosi che interessa le vene situate al polpaccio
e/o la parte di vena poplitea situata al disotto del ginocchio
TVP prossimale = trombosi che interessa le vene al di sopra del ginocchio
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
FISIOPATOLOGIA
ALTERAZIONI RESPIRATORIE
modificazione meccanica polmonare
modificazioni scambio gassoso • riduzione PO2 e aumento PCO2 arteriosa
ALTERAZIONI CARDIO-CIRCOLATORIE
CIRCOLO POLMONARE
CIRCOLO SISTEMICO
• aumento gradiente PO2 alveolo-capillare
• riduzione gradiente PCO2 alveolo-capillare
- aumento resistenze piccolo circolo
- sovraccarico destro
- ipotensione sistemica (ischemia periferica)
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
ETIOPATOGENESI
FATTORI CAUSALI
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
TROMBOSI VENOSA SUPERFICIALE
TROMBOSI GIUGULARE
O DEI SENI DELLA DURA MADRE
TROMBOSI AUTOCTONA ARTERIA POLMONARE
CAUSE EXTRA-VASCOLARI
CAUSE VASCOLARI 95% TEP
5% TEP
EMBOLI SOLIDI EMBOLI LIQUIDI EMBOLI GASSOSI
TROMBOEMBOLIA POLMONARE ENTITA’ CLINICHE
FORME MASSIVE O MAGGIORI
FORME SUB-MASSIVE O MINORI
FORME RICORRENTI
che richiama sintomi e segni di origine cardiologica
OSTRUZIONE DI UN RAMO PRINCIPALE
O DI DUE O PIU’ ARTERIE LOBARI
OSTRUZIONE DI UNA O PIÙ
ARTERIE LOBARI O LOBULARI
quadro simil-broncopneumopatia acuta
ripercussioni sull’emodinamica cardiopolmonare
EPISODI MICROEMBOLICI RIPETUTI
quadro clinico particolarmente grave
DIAGNOSI
CLINICA
ESAME OBIETTIVO
STRUMENTALE
ANAMNESI
RX TORACE
ELETTROCARDIOGRAMMA
INDAGINI DI LABORATORIO
FUNZIONALITA’ RESPIRATORIA
SCINTIGRAFIA POLMONARE perfusionale
ventilatoria ANGIOGRAFIA POLMONARE
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
ANGIO-RM E TC
DIAGNOSI STRUMENTALE
scintigrafia polmonare
ventilatoria
scintigrafia polmonare
perfusionale
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
fleboscintigrafia
DIAGNOSI STRUMENTALE
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
Ostruzione embolica di rami
dell’arteria polmonare Sn
Angiografia polmonare
PROFILASSI
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
2) QUANTIFICARE IL RISCHIO
fattori predisponenti
fattori causali
ricerca
e valutazione critica
BASSO
MODERATO
ELEVATO
1) ESISTE UN RISCHIO TROMBOEMBOLICO ?
ASSENTE
NO
PROFILASSI PROFILASSI
PROFILASSI
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
PRESIDI FARMACOLOGICI
PRESIDI FISICI (O MECCANICI)
mobilizzazione paziente
compressione pneumatica intermittente
compressione elastica graduata
eparina (non frazionata o frazionata)
anti-aggreganti piastrinici
eparinoidi
anticoagulanti orali
filtri cavali in pazienti ad alto rischio (TVP)
FILTRO CAVALE IN PAZIENTI
CON TEP ACCERTATA
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
INDICAZIONI CATEGORICHE
PAZIENTI CON CONTROINDICAZIONE ALLA
TERAPIA ANTICOAGULANTE
TEP RICORRENTE MALGRADO ADEGUATA
ANTICOAGULAZIONE
SOSPENSIONE OBBLIGATA TERAPIA
ANTICOAGULANTE
SUBITO DOPO EMBOLECTOMIA POLMONARE
INSUCCESSO DI ALTRA FORMA DI
INTERRUZIONE CAVALE