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NUOVA IDEA La manifestazione durante la celebrazione dei vent’anni dell’Ateneo. Contestata la ministra Fedeli. La polizia interviene con i manganelli in assetto antisommossa. DICEMBRE 2017 Anno 24 - n. 259 Direttore : Luigi Allori. Redazione : Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Beatrice Cora’, Riccardo Degregorio, Teresa Garofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori : Laura Albani, Valia Allori, Davide Casale, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Michele Michelino, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Stefano Parisi, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo, Fabrizio Ternelli, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove” : Andrea Bina. Pubblicità : Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione : Roberto Sala (tel. 3341791866). CENTRO CULTURALE Il concerto pag. 9 di Natale OMICIDIO AD AFFORI Cosa han visto pag. 2 le telecamere? INQUINAMENTO/1 Dal depuratore pag. 3 ai rifiuti INQUINAMENTO/2 Dalle vasche pag. 4 all’aereoporto SCANDALO AMIANTO Tutti assolti pag 5 gli imputati CAVALIERATO A una giovane pag. 11 “clown a rotelle” AGLI ARCIMBOLDI Torna “Dirty pag. 9 Dancing” NATALE I mercatini pag. 8 delle feste L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro Università Bicocca: gli studenti protestano contro l’alternanza scuola-lavoro trasformata in sfruttamento Un brutto ambiente S e su “Zona Nove” di fine an- no dedichiamo tre pagine (la terza, la quarta e la quinta) all’inquinamento sul nostro ter- ritorio, vuol dire che su tale ver- sante siam messi male, anche se in qualche modo si sta lavoran- do per il risanamento ambien- tale. A pag. 3 informiamo sui cattivi odori che ammorbano l’aria a partire dal depuratore di via Guido da Velate, ma an- che sull’impianto di dispositivi capaci di individuarne la sor- gente precisa e così poterli elimi- nare. Sempre in via da Velate, confinante con il depuratore, c’è una grande discarica a cielo aperto, anch’essa fonte di inqui- namento e di degrado, per la quale si sta intervenendo recin- tando l’area e responsabilizzan- do i gestori del depuratore a mantenerla pulita. A pag. 4, do- po che è stato accertato che il Se- veso è il terzo fiume più inquina- to d’Europa, ci si è finalmente re- si conto che anche il problema delle sue esondazioni si risolve in modo definitivo solo bonifican- done le acque (vedi lo “Zorro” del numero di novembre). Ancora a pag. 4 si dà nota dell’ennesimo tentativo di aprire lo scalo del- l’aeroporto del Parco Nord ai voli commerciali attualmente appoggiati a Linate, contravve- nendo agli accordi che ne preve- dono il mantenimento solo co- me scuola d’addestramento: quindi, per evitare inquinamen- ti atmosferici e acustici, baste- rebbe far applicare la legge. In- fine, a pag. 5, denunciamo che i manager delle fabbriche lom- barde, comprese le nostre Pirelli e Breda, imputati per non aver protetto i lavoratori esposti per anni ai danni mortali dell’a- mianto, sono stati tutti assolti. Ecco un’altra urgente bonifica che occorre sveltire. Prima di tutto nelle fabbriche e nelle scuole. (disegno di Gero Urso) GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: [email protected] - Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 64 del 8 febbraio 1997. Editore: Associazione Amici di “Zona Nove” - via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi). (disegno di Sergio Bernasconi: Niguarda anni ‘30) “Zona Nove” è su www.niguarda.eu (archivio) e su www.zonanove.com (giornale online) 32.000 COPIE DISTRIBUITE pag. 3 FISIOTERAPIA IDROKINESITERAPIA COLLETTIVA (per ragazzi e adulti) BALNEOTERAPIA - TECARTERAPIA PALESTRA E PISCINA MASSAGGI DRENANTI E RASSODANTI CENTRO ESTETICO CORSI DI: PILATES - YOGA Solo su zonanove.com • Il corso di fumetti di Giovanni Beduschi • Boom di iscrizioni alla scuola di italiano per stranieri • Scuola Bussero: vieni a cantare con noi • Una poesia/canzone di Fortini per Jannacci • Mercatino di Natale alla Radioterapia del Niguarda • Natale a Niguarda con Ascoart • Documenti sull’inquinamento ambientale nella nostra zona • Lo Zodiaco di Anna Maria Indino • Direttore Sanitario: dr. Gabriella Cataldo FUORI TUTTO LIQUIDAZIONE TOTALE SCONTI FINO AL 50% Telerie Mercato V.le Fulvio Testi 70 (ang. via Pianell) Milano Tel. 02/6434071 Lenzuola - Coperte - Copriletti Tovaglie - Accappatoi - Copripiumini Intimo uomo donna bambini Madiva - Lovable - Fila Pigiami - Vestaglie - Canotte Confezione bimbi da 1 a 8 anni Spiderman - Avanger - Frozen - Winx Ultimi giorni ringraziando auguriamo BUONE FESTE Corà Guadagni dal --------- 1961 ABBIGLIAMENTO MERCERIA MODA DONNA MAGLIERIA E INTIMO UOMO/DONNA ARTICOLI SARTORIA E RICAMO V.le Sarca 163 tel. 02 6427508 MM5 BICOCCA • TRAM 7 - 31 • BUS 52 20126 Milano Viale Sarca 163 (angolo via Rodi) Tel. 02.6428586 Orario: da martedì a giovedì ore 9.00 - 18.30 venerdì ore 8.30 - 20.00 sabato ore 8.00 - 15.30 venerdì e sabato su appuntamento Parrucchieri

DICEMBRE 2017 Anno 24 - n. 259 - niguarda.eu · Un babbo (o un nonno) che sogghi-gnando bofonchia frasi come quelle incise con lo scalpello del-la disperazione nei tuoi fumetti rivolgendosi

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NUOVAIDEA

La manifestazione durante la celebrazione dei vent’anni dell’Ateneo. Contestata la ministra Fedeli.La polizia interviene con i manganelli in assetto antisommossa.

DICEMBRE 2017Anno 24 - n. 259

Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Beatrice Cora’, Riccardo Degregorio, TeresaGarofalo, Antonietta Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Davide Casale, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Maria PieraBremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, SergioMaestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Michele Michelino, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Stefano Parisi, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer,Vittorio Sardo, Fabrizio Ternelli, Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Andrea Bina. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).

CENTRO CULTURALEIl concerto pag. 9di Natale

OMICIDIO AD AFFORICosa han visto pag. 2le telecamere?

INQUINAMENTO/1Dal depuratore pag. 3ai rifiuti

INQUINAMENTO/2Dalle vasche pag. 4all’aereoporto

SCANDALO AMIANTOTutti assolti pag 5gli imputati

CAVALIERATOA una giovane pag. 11“clown a rotelle”

AGLI ARCIMBOLDITorna “Dirty pag. 9Dancing”

NATALEI mercatini pag. 8delle feste

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

Università Bicocca: gli studenti protestano control’alternanza scuola-lavoro trasformata in sfruttamento

Un brutto ambiente

Se su “Zona Nove” di fine an-no dedichiamo tre pagine

(la terza, la quarta e la quinta)all’inquinamento sul nostro ter-ritorio, vuol dire che su tale ver-sante siam messi male, anche sein qualche modo si sta lavoran-do per il risanamento ambien-tale. A pag. 3 informiamo suicattivi odori che ammorbanol’aria a partire dal depuratoredi via Guido da Velate, ma an-che sull’impianto di dispositivicapaci di individuarne la sor-gente precisa e così poterli elimi-nare. Sempre in via da Velate,confinante con il depuratore, c’èuna grande discarica a cieloaperto, anch’essa fonte di inqui-namento e di degrado, per laquale si sta intervenendo recin-tando l’area e responsabilizzan-do i gestori del depuratore amantenerla pulita. A pag. 4, do-po che è stato accertato che il Se-veso è il terzo fiume più inquina-to d’Europa, ci si è finalmente re-si conto che anche il problemadelle sue esondazioni si risolve inmodo definitivo solo bonifican-done le acque (vedi lo “Zorro” delnumero di novembre). Ancora apag. 4 si dà nota dell’ennesimotentativo di aprire lo scalo del-l’aeroporto del Parco Nord aivoli commerciali attualmenteappoggiati a Linate, contravve-nendo agli accordi che ne preve-dono il mantenimento solo co-me scuola d’addestramento:quindi, per evitare inquinamen-ti atmosferici e acustici, baste-rebbe far applicare la legge. In-fine, a pag. 5, denunciamo che imanager delle fabbriche lom-barde, comprese le nostre Pirellie Breda, imputati per non averprotetto i lavoratori esposti peranni ai danni mortali dell’a-mianto, sono stati tutti assolti.Ecco un’altra urgente bonificache occorre sveltire.Prima di tutto nellefabbriche e nelle scuole.

(disegno di G

ero Urso)

GIORNALE DI NIGUARDA - CA’ GRANDA - BICOCCA - PRATOCENTENARO - ISOLARedazione: via Val Maira 4 (Mi), tel./fax 02/39662281, e-mail: [email protected] - Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 64 del 8 febbraio 1997.

Editore: Associazione Amici di “Zona Nove” - via Val Maira 4, Milano - Stampa: Litosud s.r.l. via A. Moro, 2, Pessano con Bornago (Mi).

(disegno di Sergio Bernasconi: Niguarda anni ‘30)

“Zona Nove” è su www.niguarda.eu (archivio) e su www.zonanove.com (giornale online)

32.000 COPIE DISTRIBUITE

pag. 3

FISIOTERAPIAIDROKINESITERAPIA COLLETTIVA

(per ragazzi e adulti)BALNEOTERAPIA - TECARTERAPIA

PALESTRA E PISCINA

MASSAGGI DRENANTIE RASSODANTI

CENTRO ESTETICOCORSI DI: PILATES - YOGA

Solo su zonanove.com• Il corso di fumetti di Giovanni Beduschi • Boom di iscrizioni alla scuola

di italiano per stranieri • Scuola Bussero: vieni a cantare con noi• Una poesia/canzone di Fortini per Jannacci • Mercatino di Natale alla Radioterapia

del Niguarda • Natale a Niguarda con Ascoart • Documenti sull’inquinamentoambientale nella nostra zona • Lo Zodiaco di Anna Maria Indino •

Direttore Sanitario: dr. Gabriella Cataldo

FUORI TUTTOLIQUIDAZIONE TOTALE

SCONTI FINO AL 50%

Telerie MercatoV.le Fulvio Testi 70 (ang. via Pianell) Milano

Tel. 02/6434071

Lenzuola - Coperte - CoprilettiTovaglie - Accappatoi - Copripiumini

Intimo uomo donna bambiniMadiva - Lovable - Fila

Pigiami - Vestaglie - CanotteConfezione bimbi da 1 a 8 anni

Spiderman - Avanger - Frozen - Winx

Ultimi giorniringraziando auguriamo

BUONE FESTE

Corà

Guadagni dal --------- 1961

ABBIGLIAMENTOMERCERIA

• MODA DONNA ••MAGLIERIA E INTIMO

UOMO/DONNA •• ARTICOLI SARTORIA

E RICAMO •

V.le Sarca 163tel. 02 6427508

MM5 BICOCCA• TRAM 7 - 31 • BUS 52

20126 Milano Viale Sarca 163(angolo via Rodi)Tel. 02.6428586Orario: da martedì

a giovedì ore 9.00 - 18.30venerdì ore 8.30 - 20.00sabato ore 8.00 - 15.30

venerdì e sabatosu appuntamento

Parrucchieri

Giovanni Beduschi

Carissimo Giovannone, maestro del pennello intinto nel vele-no della satira, ti devo dare una notizia sconvolgente.

Stavolta - Dio ce ne scampi e liberi! - Zorro Nove è d’accordo

con le tue battute al vetriolo. Un babbo (o un nonno) che sogghi-gnando bofonchia frasi come quelle incise con lo scalpello del-la disperazione nei tuoi fumetti rivolgendosi al figlio (o al ni-

pote) mi ha toccato nel profondo. Meno male che tuo figlio nonabita a Milano e che i miei nipoti sono all’estero... Comunqueun buon Natale non lo si nega a nessuno. (Zorro Nove)

• Gae Aulenti: arrestato mentre cerca di rubare abiti per500 euro nel negozio della Nike. In manette è finito un italia-no di 33 anni. Avvertiti dal personale del negozio, sono stati i ca-rabinieri del Nucleo radiomobile di Milano ad arrestarlo. Il tenta-to furto è avvenuto nel pomeriggio. (30 novembre)• Giovane stuprata nei giardinetti accanto al Niguarda:stava girando una fiction. Vittima dell'incubo è stata una pe-ruviana di 21 anni. Erano le sette di sera e la giovane era appenauscita dall’ospedale, dove aveva partecipato come comparsa a unafiction che si sta girando all'interno del nosocomio, quando un de-linquente le ha puntato un coltello alla gola e, dopo averla rapina-ta, l’ha trascinata in una siepe dopo la pista ciclabile di via EttoreMajorana, davanti all'ospedale, e l’ha stuprata. Subito dopo la vio-lenza la ragazza si è rivestita ed è tornata in ospedale per farsisoccorrere. Secondo la vittima l’aggressore sembrava un cittadinodell’Est Europa, tra i 30 e 40 anni, che dopo lo stupro è scappatosui una bici. (17 novembre)• Suzzani: italiano armato rapina una donna in auto. Il fat-

taccio succede alle 7.15 in viale Suzzani, angolo Siderno. La vitti-ma, un’impiegata 51enne, sta per salire sulla sua Ford Ka grigia,posteggiata nei pressi di un parcheggio vicino a casa, quando le siè avvicina un uomo, descritto come italiano, che cerca di farla scen-dere dall’auto. La donna, che sta per andare al lavoro in una clini-ca di Sesto, prova a opporsi barricandosi all’interno, ma a quel pun-to l'uomo spara con la pistola e infrange il finestrino col calcio del-l’arma, costringendola a scendere in modo da poter fuggire a bordodell’auto. La donna, soccorsa dai sanitari del 118, ha riportato alcu-ne lievi ferite causate dalle schegge del finestrino. (10 novembre)• Sulla 90-91 le guardie giurate fisse per tutta la notte.La 90-91 è la linea del trasporto pubblico più pericolosa dellacittà. Ma ora, di notte, sarà presidiata dalle guardie in manie-ra costante. Dalle dieci di sera alle sei di mattina, con due tur-ni per un totale di cinque pattuglie di vigilantes che salgonosui filobus, scendono dopo qualche fermata e prendono la cor-sa successiva. Le prime tre squadre lavorano fino all’una, poicominciano le altre. (3 novembre)

CRONACA NERAa cura di Giorgio Meliesi

L’Ambrogino d’oro a

Città Metropolitana: al via il bike sharing

Il punto sull’omicidio nel Parco di Villa LittaMa le telecamere hanno ripreso il volto dell’assassino?

Michele Cazzaniga

Suzzani: una Casa dell’Acquaal posto dell’edicola

Su mozione del consigliere Roberto Medolago, che si è fattopromotore delle richieste dei cittadini presso il Consiglio

del Municipio 9, il 16 novembre scorso è stata approvata la de-libera che consentirà l’installazione di una nuova “Casa del-l’Acqua” al posto dell’edicola, recentemente rimossa, di fronteal Centro Sportivo Fenaroli in fondo a Viale Suzzani, a pochipassi dall’ingresso al parco Nord.La nuova stazione di rifornimento di acqua potabile si va adaggiungere alle altre da tempo installate dal Comune in ViaGatti angolo Viale Ca’ Granda e presso il Parco Nicolò Savari-no a Dergano. Per utilizzare le “Case dell’Acqua” è sufficienteinserire nel distributore la tessera sanitaria, o “carta dei ser-vizi”, per poter prelevare fino a 6 litri al giorno di acqua natu-rale o frizzante. (Roberta Coccoli)

Corso di fumettoper giovani talenti

Presso la redazione di “Zona Nove”,via Valmaira 4, Giovanni Beduschi,

cartoonist, illustratore e autore satiri-co, tiene un corso di fumetto umoristicoper ragazzi/e dai 7 ai 15 anni. Il corso sisvolge in cinque lezioni della durata di2 ore a partire da sabato 13 gennaio,con cadenza settimanale, dalle 10 alle12. Costo: 50 euro. Partecipanti: da un

minimo di 6 a un massimo di 12. Iscrizioni: mail a [email protected] o telefono 02.3966228.

Per maggiori particolari: zonanove.com

Giovedì 23 novembre la zona 9, eAffori in particolare, si è svegliata

in prima pagina su tutti i principali or-gani di informazione: a Villa Litta si èconsumato un brutale omicidio. Alle 7del mattino o poco più, mentre porta aspasso la propia cagnolina Liz, Marile-na Negri, 67 anni, viene uccisa con un coltello che l’ha colpita di puntaalla gola. La polizia segue la pista della rapina finita in tragedia par-tendo dal dato che la borsetta è stata trovata vuota. La donna è statatrovata agonizzante da un passante, poco distante da uno degli ingres-si, sul vialetto del parco, in un crocevia molto illuminato, a pochi metrida una telecamera del Comune, le cui immagini sono state immedia-tamente acquisite dalle forze dell'ordine. Subito tutti hanno pensatoche l’assassino potesse avere le ore contate visto che il parco è videosor-vegliato e l’omicidio è stato compiuto sotto una telecamera; scaricate leimmagini si sarebbe subito risaliti al volto dell’omicida. Invece qualchegiorno dopo il colpo di scena: l’aiuto atteso delle immagini delle teleca-mere per risolvere il caso non arriverà. La telecamera più vicinaal luogo del delitto era infatti inclinata verso l’alto e non verso ilbasso. Immediate sono esplose le polemiche, visto che ci si è subi-

to chiesti chi è che controlla la qua-lità delle immagini e la funzionalitàdegli occhi elettronici. Gli investigatori comunque si mostra-no ottimisti sulla soluzione del caso: ladescrizione del killer fornita dalla vitti-ma prima di morire coinciderebbe con

quella fornita da altre due vittime di violenza registrate nella zona lescorse settimane: una ragazza oggetto di una violenza sessuale nelgiardino dell'ospedale di Niguarda e una madre rapinata mentre erain giro con la carrozzina. In entrambe le azioni criminogene il delin-quente ha fatto uso di un coltello puntato alla gola delle vittime. Infine,stranamente la notizia è passata sotto traccia, durante una seduta inMunicipio 9 per presentare il nuovo Comandante della Polizia Localedi Milano, l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, per chiudere defi-nitivamente le polemiche in merito alla telecamera spostata, si è “la-sciata scappare” un particolare molto importante: le 6 telecamere atti-ve in Villa Litta hanno ripreso il volto di un uomo bianco anche se quel-la più vicina al luogo dell’omicidio era puntata male, probabilmentespostata da una pallonata. Vi terremo aggiornati su questo terribilefatto di cronaca anche su zonanove.com.

Come anticipato sul numero scorso, sono ben 85 i Comuni dellaCittà Metropolitana che hanno aderito all’accordo per l’esten-

sione del servizio di biciclette in condivisione a stallo libero.L’ampliamento dell’attuale flotta di biciclette nell’area metropolita-na sarà progressivamente di ulteriori 12.000 veicoli rispetto a quel-li già presenti sul territorio di Milano. Le nuove biciclette avranno

il doppio logo, del Comune di Milano e della Città metropolitana. Ilservizio consentirà alle biciclette di muoversi liberamente nei terri-tori dei Comuni che aderiscono. Sarà compito dei gestori monitora-re e riequilibrare la localizzazione della flotta affinché mediamente12.000 biciclette stiano a Milano e 12.000 nel resto dell’area metro-politana. (Anna Aglaia Bani)

È con grande soddisfazione che annunciamo che il nostro “confra-tello” “Milano Sud” ha ricevuto dal Comune di Milano

l’Ambrogino d’oro. Ha dichiarato Stefano Ferri, direttore responsabi-le del giornale: “È per noi un grandissimo onore, una responsabilitàe uno sprone a continuare il lavoro di informazione e promozioneculturale che da vent’anni portiamo avanti, ostinatamente, per i no-stri quartieri e per Milano, che amiamo profondamente. Crediamoveramente nel ruolo della cultura, dell’aggregazione e partecipazio-ne, e nel giornalismo che nasce dal basso. Per noi questi sono i fon-damenti della democrazia e gli indicatori della qualità della vita diuna città”. Da parte della redazione di “Zona Nove” la speranza chequesto alto e meritato premio sia solo un primo segnale di ricono-scimento del valore e dell’importanza dei giornali di zona comeespressione vera delle varie comunità che compongono Milano.

dal 31,2% del 2011-2012 al18,3% del 2015-2016. Conil dato occupazionale an-ch’esso positivo: a cinqueanni dal conseguimentodel titolo magistrale lavoral’84% dei laureati e il datodell’occupazione per i dot-torati di ricerca è più altorispetto alla media nazio-nale: a un anno dal consegui-mento del titolo, infatti, la-vora l’88% dei dottori della

Bicocca. “La storia della Bicocca è una sto-ria di successo - spiega la rettora CristinaMessa-. Lo testimonia il continuo aumen-to di studenti che scelgono la nostra uni-versità per costruire il loro futuro”. Au-mentano anche gli studenti stranieri: sonocinque i nuovi corsi di studio interamentein inglese introdotti nell’ultimo triennio,mentre gli studenti stranieri sono que-st’anno il 5,4% e si punta al 10%, Infine, lavocazione europea coincide con uno deipunti forti dell’ateneo, la ricerca, che ha re-so la Bicocca un “polo di riferimento per laricerca avanzata - dice Messa - e uno deimotori del radicale cambiamento di un’a-rea milanese che da zona industriale e fu-cina del manifatturiero è diventata oggi,anche grazie alla nostra presenza, areamultifunzionale e laboratorio di innova-zione e cultura”.

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La puzza del depuratore e i rifiuti in via G. da VelateDichiarazioni a “Zona Nove” dell’assessore Marco Granelli

Andrea Bina

Università Bicocca: gli studenti protestano control’alternanza scuola-lavoro trasformata in sfruttamento

La manifestazione durante la celebrazione dei vent’anni dell’Ateneo. Contestata la ministra Fedeli.La polizia interviene con i manganelli in assetto antisommossa.

Luigi Luce

Ritorniamo su due te-mi molto caldi per il

quartiere di Niguarda: imiasmi che rendono l'a-ria irrespirabile e glisversamenti illegali dirifiuti in via Giudo da Ve-late. Prima però una

premessa: siamo stati accusati, via mail esulla nostra pagina fb, di non seguire que-ste vicende perché in quella porzione diterritorio non abbiamo interessi, né noi néle cooperative a noi vicine. Nulla di piùsbagliato. Noi abbiamo un unico interesse,chiamiamola pure ossessione: informare icittadini sulla base di notizie certe e fontiautorevoli. Informazioni non controllate oche ci arrivano come “mi hanno dettoche...” non fanno al caso nostro. Questo me-se ne parliamo perché abbiamo cercato eavuto chiarimenti e dichiarazioni da fonteattendibile: Marco Granelli, assessore co-munale alla Mobilità e all’Ambiente.Mercoledì 22 novembre l’assessore e il pre-sidente del Municipio 9 Lorenzo Lardierihanno convocato una riunione per affronta-re il problema degli odoracci presenti aNiguarda. I diversi Enti hanno aggiornatola situazione. Emerge che, dopo una dimi-nuzione delle segnalazioni dei primi mesiestivi, gli odori sono tornati a farsi sentire inmaniera incisiva. La società Gruppo Cap(Consorzio acqua potabile), che gestiscel'impianto di depurazione sito in via Giudoda Velate, ha deciso di installare stabilmen-

te dei rilevatori ovvero dei nasi elettronici fis-si su tre punti al confine del proprio insedia-mento e una centralina di misurazione deiventi. Questo intervento permetterà di avereinformazioni costanti e precise e soprattuttodurature nel tempo. Ats Milano CittàMetropolitana (Agenzia tutela della salute) eArpa (Agenzia regionale protezione ambien-te) - quest'ultima ente regionale competenteper il controllo e la misurazione della qualitàdell'aria - si sono riservate di verificare le se-gnalazioni che il Comitato invierà a dicem-bre relative al periodo autunnale.In particolare - dichiara l’assessore Gra-nelli - ho chiesto formalmente ad Arpa dieffettuare un’azione di monitoraggio tec-nico con propri strumenti, un’azione ne-cessaria per individuare la sorgente degliodori. Si tratta di un passaggio fonda-mentale per poi capire la natura dei mia-smi e intervenire efficacemente.Arpa ha informato l'assessorato che sisvolgerà presto un'analisi approfonditapresso il depuratore per entrare nel meri-to dell’analisi di tutti i processi. Da partedel Gruppo Cap è stata espressa la massi-ma disponibilità alle verifiche da attuare.Il tavolo si riunirà nuovamente a gennaioper raccogliere da Arpa gli esiti delle ana-lisi dei dati emersi. Nel frattempo Arpa siè impegnata a verificare la fattibilità tec-nica dell’indagine richiesta dal Comune,individuando tipologie di “traccianti” ingrado di individuare la sorgente degli odo-ri, un sistema già attuato per l'incendio al-

l’impianto di stoccaggio di via Senigallia.Conclude l’assessore: “Al più presto ap-profondirò con la direzione di Arpa qualirisposte saranno messe in campo rispettoalla richiesta del Comune, che riguardaanche altre località di Milano con proble-matiche analoghe”.Sull’altra questione che rende via Giudo daVelate una discarica a cielo aperto, nonostan-te l'enorme impegno profuso da Amsa per te-nere pulito questo lembo del nostro territo-rio, vi riportiamo la dichiarazione che l'asses-sore ha fornito al nostro giornale: “Per quan-to riguarda via Guido da Velate il settore de-manio, dopo aver acquisito tutte le informa-zioni catastali di tutte le aree interessate da-gli abbandoni dei rifiuti, sta redigendo la de-libera per affidare a Cap il tratto della via afondo cieco e l'area verde tra via Guido daVelate e via Regno Italico, previa recinzionea cura del Gruppo Cap stesso. La convenzio-ne sarà oggetto di un incontro con tutti i sog-getti che sarà fissato a breve e si svolgerà adicembre. A questo incontro seguirà la reda-zione di una delibera che la Giunta dovrà ap-provare. In questo modo tutta l'area sarà re-cintata e mantenuta a cura di Cap, la societàdi gestione del depuratore, risolvendo strut-turalmente il problema degli abbandoni edell’insicurezza dell’area”.Come sempre facciamo, vi terremo ag-giornati su entrambi i fronti, sollecitan-do nuovamente l’assessore Granelli senon dovessimo vedere l’attuazione diquanto promesso.

Il 21 novembre è tensione al-l’università Bicocca, dove èin corso l’inaugurazione del-l’anno accademico alla pre-senza del ministro dell’Istru-zione Valeria Fedeli. Un e-vento durante il quale si ce-lebrano anche i venti anni divita dell’Ateneo, che è infat-ti stato fondato nel 1998. Ma allo stesso tempo unnutrito corteo di studentisfila per i corridoi dell’uni-versità al grido di “Si studia e si lavorasempre sotto ricatto, basta basta è tem-po di riscatto, è tempo di rispetto” e cer-cano di fare irruzione nell’Aula magnadove si svolge la cerimonia. A questopunto le forze dell’ordine respingono iragazzi, i quali continuano a urlare:“Questa è la nostra università” e “ci tro-viamo sempre più in difficoltà a garan-tirci un futuro dignitoso”. Poi gli studenisi ritirano in strada e intonano cori con-tro l'alternanza scuola-lavoro, causa sca-tenante della protesta, cantando “a lavo-rare gratis non ci sto", continuando acontestare la scelta del governo - Fedeliin primis - di obbligare gli alunni dellesuperiori a partecipare a uno stage lavo-rativo prima del diploma. Poco dopo i ragazzi cercano di entrarenuovamente in università e sono ancora

respinti dalla polizia in assetto antisom-mossa, che li caricano con i manganelli.Tutta la zona attorno al palazzo U6 dell'a-teneo milanese è blindata dagli agenticon scudi e caschi, ma gli studenti riesco-no a entrare in università e “assediato” ilministro perché “chi distrugge i luoghidella cultura pubblica non merita di en-trarci”. Alla fine gli studenti l’hanno vintae vengono ricevuti dal ministro. I giovanile spiegano che l’alternanza scuola lavoroserve solo “per permettere alle grandiaziende di sfruttarli”. La ministra, dalcanto suo, dice che non tutti gli studentisono d’accordo con loro e che è comunquepronta a non ignorare le loro richieste. La cerimonia dell’inaugurazione è stataanche l'occasione per fare un bilancio suinumeri dell'ateneo. Alla Bicocca in 5 an-ni gli abbandoni universitari, passano

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Alla ricerca di un accordo per la bonifica del Sevesoe contro i privati all’aeroporto del Parco Nord

Andrea Bina

Via De Angelis: un nuovo sbocco su viale Suzzani?Roberta Coccoli

Angelo Da PieveNel primo anniversario della sua mortela moglie lo ricorda con immenso dolore.

Il 29/12 alle ore 18 nella parrocchia San Dionigiin Pratocentenaro si terrà una messa in sua memoria.

C’è un Comune al confine di Milano che sisente sotto assedio per due motivi: perché

non vuole la costruzione di una vasca di lami-nazione sotto popolosi caseggiati e perché sen-te il concreto pericolo che l’aeroporto presentesul suo territorio possa ospitare voli commer-ciali. Avranno capito tutti che stiamo facendoriferimento al Comune di Bresso.• La vascaSulla questione vasca la situazio-ne è ormai ben delineata: nel corso del 2017 sisono susseguiti colpi di scena, ricorsi, controri-corsi e sentenze e alla fine la Magistratura hasentenziato che la vasca si può fare. Permanela forte contrarietà del Sindaco di Bresso,dell'Associazione Amici del Parco Nord e dimoltissimi cittadini bressesi per tanti motivianche se su uno sono tutti d'accordo: il fiume èinquinatissimo e bisogna assolutamente boni-ficarlo. In effetti, il Seveso è fra i fiumi più in-quinati d’Europa, nonostante le tante opereeseguite per bonificarlo, perché ci sono 1400scarichi abusivi che riversano nelle sue acquedi tutto e di più. “Zona Nove”, nel corso del2017, ha dato spazio alle ragioni del Sì e delNo alla vasca, cercando di essere il più possi-bile equanimi ma su una cosa ci schieriamosenza se e senza ma: vanno messi a norma ilprima possibile tutti gli scarichi del fiume rea-lizzando, se necessario, gli impianti di depura-zione necessari alcuni dei quali già in proget-to e finanziati. Con acque degne di questo no-me probabilmente la posizione di muro contromuro di Bresso, del Parco Nord e di coloro chesi battono contro l'invaso dentro il nostro pol-mone verde potrebbe sensibilmente mutare.•L’aeroportoSulla questione aeroporto che,al pari della vasca, impatta negativamente suinostri quartieri, è di poche settimane fa unanovità che ha allarmato sia il Comune diBresso sia alcuni parlamentari tra cui l’on.Daniela Gasparini, già sindaco di Cinisello eassessore della Provincia di Milano. Di cosa sitratta? Enac, ente nazionale aviazione civile,ha pubblicato un bando di gara per assegnarela gestione dell’aeroporto di Bresso inserendo

la capacità di aprire lo scalo a voli commer-ciali, ovvero la capacità di riuscire ad acco-gliere a Bresso i voli privati attualmente ap-poggiati a Linate. Questa novità è in palesecontrasto con il Protocollo di Intesa, sotto-scritto presso il Ministero delle Infrastruttu-re e Trasporti il 31 luglio 2007, che prevede ilmantenimento dell’aeroporto come scuola diaddestramento al fine di renderlo compatibi-le con il territorio circostante.Vi proponiamo, per avere un quadro il piùesaustivo, il sunto di due documenti delSindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli, e del-l’on. Daniela Gasparini. La documentazioneintegrale è consultabile sul sito del nostrogiornale (zonanove.com).• Ugo Vecchiarelli: Da quasi tre anni stia-mo contrastando la realizzazione di una va-sca di laminazione nel Parco Nord, sul ter-ritorio di Milano ma al confine con il popo-loso quartiere di Via Papa Giovanni. Dellecinque vasche incluse nell'attuale progetto,quella situata nel Parco Nord non era origi-nariamente prevista dal piano Aipo del2011. La si vorrebbe realizzare in un parcoregionale, abbattendo centinaia di piante ecementificando un territorio ora adibito averde pubblico per oltre 4 ettari, con la con-seguente riduzione delle aree di filtrazionedelle acque meteoriche. Altrettanta preoc-cupazione desta in noi amministratori diBresso e degli altri Comuni interessati,nonché nei cittadini tutti, la volontà di apri-re la pista dell'aeroporto di Bresso al decol-lo e all'atterraggio dei cosiddetti aerotaxi,ossia voli commerciali con un numero inde-terminato di passeggeri provenienti da ogniparte del mondo. La pista di atterraggio è didimensioni ridotte e si denuncia la mancan-za di un sistema di sicurezza e antincendioadatto a voli di dimensioni elevate. Inoltre,l’aeroporto è collocato in una posizione stra-tegica e delicata, in quanto inserito nel no-stro Parco Nord, il polmone verde che ab-braccia Bresso su tre lati, e confina a est con

il sito demaniale che ospita provvisoria-mente un centro di accoglienza della Cri. • Daniela Gasparini: L’aeroporto diBresso è collocato in una delle aree più po-polose della città metropolitana di Milano,e all'interno del più grande parco pubblicod’Europa: il Parco Nord;Per anni i cittadini si sono battuti per la ri-collocazione dell’aeroporto in altra sede, con-siderandolo incompatibile con la presenzadel Parco e hanno successivamente accettatola presenza dello stesso con le limitazionipreviste dall’accordo siglato nel 2007. Il rego-lamento di scalo del 2011 costituiva il puntodi caduta degli accordi intercorsi con il proto-collo d’intesa del 31 luglio 2007, sottoscrittodalla Presidenza del Consiglio dei ministri,Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,regione Lombardia, provincia di Milano,Consorzio Parco Nord Milano, comuni diBresso, Cinisello e Milano: infatti detto pro-tocollo, ponendo fine a un lungo conflitto, ave-va costituito soluzione di mediazione sul te-ma dell'incompatibilità dell'aeroporto con ilParco Nord. In particolare l’articolo 2 esclu-deva opere o interventi che si potessero con-figurare come un potenziamento della capa-cità di traffico. Il nuovo regolamento di scaloadottato da Enac in vigore dal 1 luglio del2016, tradisce lo spirito e il dettato del proto-collo del 2011, ampliando l’operatività delloscalo al traffico comunitario civile di avia-zione generale e di aerotaxi, senza limita-zione per il numero di posti e dei voli. In da-ta 6 novembre 2017 Enac ha avviato unanuova procedura per l'affidamento in con-cessione dell’aeroporto il cui disciplinare neirequisiti per la valutazione dell'offerta si ri-chiedono “Strategie societarie finalizzate al-lo sviluppo dell'attività di volo”. In ogni casochiediamo quali iniziative il Ministro inten-da adottare per garantire adeguati livelli disicurezza, salute e contrasto all’inquina-mento ambientale e acustico per le popola-zioni limitrofe allo scalo aeroportuale.

Un anno fa, il 10 dicembre 2016, grazie allavoro svolto dall’ex CdZ, e in particolare

dalla ex presidente della CommissioneDemanio Simona Fregoni e da alcuni consi-glieri, avvalendosi del decreto legislativo 28maggio 2010 n° 85 (Federalismo Demaniale),il Comune di Milano ha presentato alDemanio Statale domanda di trasferimentodi beni presenti sul proprio territorio, a titolonon oneroso, da valorizzare con progetti di re-cupero in linea con i programmi di rigenera-zione urbana e con le esigenze dei cittadini. Inparticolare per quanto riguarda il MunicipioIX, è stato richiesto il recupero e riutilizzodell’ex alveo del Seveso, in corrispondenzadella Via De Gasperis angolo Viale CàGranda, praticamente sul proseguimentodella Via De Angelis verso Viale Suzzani, afianco agli hotel Ibis e Novotel, attualmente

già in parte asfaltato e utilizzato come par-cheggio dai cittadini della zona, e da unaroulotte dove vive da molto tempo una per-sona rimasta senza casa. Di recente il signor Emilio Brusa, del “Comi-

tato Stop Esonda Seveso”, ci ha segnalatoche dal 6 novembre 2017 è partito l’inizio deilavori per la pulizia di cespugli e arbusti deltratto in oggetto, a cura del Demanio Statale,sotto la supervisione della Polizia Locale, poi-ché è finalmente stata rilasciata la cessionegratuita del bene. Si tratta in effetti dell’ulti-mo tratto di strada della via De Angelis, chesecondo i vecchi progetti del 2000 avrebbedovuto aprirsi su Viale Suzzani, permetten-do quindi uno sbocco immediato del quartie-re di Via Val Cismon. Ora spetterà al Comu-ne di Milano decidere cosa fare di quel terre-no, se darlo in gestione agli alberghi, trasfor-marlo in parcheggio, o aprire effettivamentela strada su Viale Suzzani.Ci auguriamo che il Municipio IX possa con-sultarsi con i cittadini per delle proposte ilpiù possibile condivise.

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2017, un anno di processi per le morti d’amiantoIn Lombardia i manager sempre assolti

Michele Michelino

Per i giudici del tribunale di Milano, an-che se è ormai accertato che gli operai e

i lavoratori sono morti per amianto perché imanager di allora li costringevano a usarlosenza sicurezza e senza adeguati dispositividi protezione individuali come maschere efiltri, i dirigenti non si possono condannareperché non è possibile stabilire un nessocausale, come scrive il giudice Luerti nell’ul-tima sentenza Breda “tra una determinatacondotta ascrivibile a un imputato e la ma-lattia insorta in un preciso lavoratore suc-cessivamente deceduto”. Con motivazionisimili il 10 novembre la Corte di Cassazioneha assolto definitivamente i manager dellaFranco Tosi di Legnano accusati della mor-te di 34 operai per amianto. Stessa sorte ètoccata in primo grado e in appello (alla Vsezione del tribunale) per i decessi d’amian-to alla Fibronit di Broni (Pv), all’Enel diTurbigo, alla Pirelli e alla Breda/Termomec-canica/Ansaldo di Viale Sarca 336 a Milanodavanti alla IX sezione. In Italia, evidente-mente, c’è una giustizia a macchia di leopar-do. Mentre a Milano il Tribunale assolve i di-rigenti e le morti in fabbrica rimangono sen-za colpevoli, altri Tribunali della Repubblica- per gli stessi reati - condannano i managercome è accaduto in Piemonte (Olivetti ePirelli), in Friuli Venezia Giulia (cantieri na-vali di Monfalcone) o in Puglia (Ilva Taranto).

Che l’amianto sia un pericolo per la salutepubblica e non solo degli ex operai e familia-ri, ma di tutti i cittadini, è ormai assodato. InLombardia si stima che ci sia circa il 35% de-gli oltre 32 milioni di tonnellate di amiantocensito, con siti come Broni (provincia diPavia) con una delle più alti percentuali dimorti e malati d’amianto. Secondo gli ultimidati rilevati dal Piano regionale amiantoLombardia il minerale killer si trova ancorain 204.988 luoghi, di cui il 12% pubblici el’88% privati. Cioè oltre 4,9 milioni di metricubi ancora da bonificare. Inoltre dagli ultimidati risulta che la Lombardia ha raggiunto ilrecord dei morti d’amianto, superando addi-rittura il Piemonte dove si trova il tristemen-te noto sito di Casale Monferrato. Per questoil Coordinamento Nazionale Amianto ha or-ganizzato un Convegno Nazionale a Romaper il 13 dicembre presso il Senato in collabo-razione con il senatore Felice Casson, con av-vocati, giudici, medici, associazioni e a cui hapartecipato anche chi scrive. Un incontro diriflessione sugli esiti dei processi in tema diamianto a cui molte delle associazioni facentiparte del Cna (tra cui il “Comitato per laDifesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nelTerritorio” di Sesto San Giovanni, che contamolti Niguardesi ex operai Pirelli e Breda)hanno partecipato come parti civili. Processiche vengono fatti per chiedere giustizia per le

vittime che sono state esposte all’amianto. Le leggi in vigore, anche quelle di diversidecenni fa, intimano ai datori di lavoro diinformare i lavoratori dei rischi cui eranosottoposti e l’obbligo di adottare misure diprotezione per evitare la contaminazioneda agenti nocivi con i quali erano a contat-to (cfr.: DPR 303/1956). Come scrive il Cna, “L’amianto era uno diquesti agenti tossici e cancerogeni che hacolpito diverse migliaia di lavoratori e suc-cessivamente anche centinaia di cittadiniper esposizione ambientale. La richiestadi giustizia nei confronti dei responsabili èstata ed è inevitabile.Ma in molti territoridove peraltro erano presenti industrie oaltre fonti da cui l’amianto proveniva, nes-sun processo è iniziato. In altre situazionii processi si sono svolti, alcune volte si so-no conclusi, altri sono ancora in corso. Indiversi processi, causa l’attuale legislazio-ne, ma anche – a detta di diversi giuristi –per la sua non corretta interpretazione, ireati sono stati prescritti; altri processiancora, negli anni più recenti, si sono con-clusi con nette assoluzioni degli imputatie ciò sostanzialmente perché non è statoritenuto dimostrato il rapporto causa ef-fetto, in altri termini perché non è statoidentificato il momento in cui la contami-nazione è avvenuta”.

Cade a pezzi il pergolatodavanti all’università

Giorgio Meliesi

Illuminazione: al viai lavori in fondo a Suzzani

Anna Aglaia Bani

Dopo molteplici richiestepervenute al Comune

da cittadini, dall’ex Consi-glio di Zona 9 e dall’attualeMunicipio 9, sono finalmen-te cominciati i lavori per il-luminare il tratto finale afondo cieco di viale Suzzani(l’ex via Borromeo di SestoSan Giovanni) che costeg-gia il muretto di cinta del

Parco Nord. Il potenziamento, ma forse sarebbe meglio dire larealizzazione, di questa porzione di Illuminazione Pubblicaverrà realizzato da A2A grazie al piano di oltre 13 milioni di eu-ro predisposto dal Comune per gli anni 2017 e 2018.La tanto attesa notizia è stata data, con una comunicazione uf-ficiale inviata al presidente di Municipio 9 e al presidente delParco Nord, dall’assessore alla Mobilità e Ambiente del Comunedi Milano Marco Granelli. La novità ha subito fatto il giro delquartiere perché erano anni che si aspettava quest’opera perrendere più sicuro il ritorno a casa dei residenti del civico 295 ecase limitrofe e l'accesso al Parco Nord.

Èdesolatamente abbandonato alle intemperie il pergolato difronte all’edificio U7 dell’Università Bicocca. Lo segnala per

l’ennesima volta UrbanFile, un blog che raccoglie e diffonde i pro-getti architettonici, aggiornando i cittadini sullo stato dei cantieriche contribuiscono a cambiare il volto della città. In teoria il pergo-lato (in legno) dovrebbe abbellire lo spazio urbano della grandepiazza tra l’U7 e l’U12, un luogo decisamente frequentato vista ap-punto la presenza delle migliaia di studenti dell’università.

si 10 giorni di viaggio raggiungeranno Innsbruck. Daqui saranno inviati nei lager tra i quali Kahla, un cam-po di lavoro in Turingia dove non c’erano camere a gasma la mortalità era altissima perché le condizioni di la-voro nelle gallerie, nelle cui viscere si costruivano aereida caccia, erano spaventose. Questa la pagina di storia che giovedì 23 novembre nellospazio del Book Shop Franco Angeli di via Innovazione 11l’Anpi Pratocentenaro ha voluto riportare alla memoria.Una data importante il 23 novembre1944, sottolineaGiuseppe Valota, presidente dell’Aned di Sesto SanGiovanni, non solo perché quella della Pirelli è stata la re-tata di massa più numerosa avvenuta in una singolaazienda, ma soprattutto perché questo sciopero, che neconclude altri iniziati nel ‘43 (vedi foto), anticipa le insur-rezioni del marzo e dell’aprile ‘45 che porteranno allaLiberazione. Non dimentichiamo, conclude Antonio Pizzi-nato, presidente onorario dell’Anpi regionale che è presen-

te all'incontro, che da queste lotte nascerà la democrazia e con es-sa verranno riconosciuti ai lavoratori diritti fondamentali, come ildiritto alla salute, la difesa dei salari, il miglioramento delle con-dizioni di vita e di lavoro, diritti che sono nella nostra Costituzio-ne e che oggi rischiamo di perdere.

troppo, hanno una serialità di scioglimento”.La presidente della Commissione Antimafia ha infi-ne evidenziato che la forza della mafia oggi sta menonell’intimidire e più nel creare complicità: “È nelloscambio con i professionisti la forza dei mafiosi di og-gi - ha affermato Rosy Bindi -. I beni che confischia-mo loro li hanno avuti anche perché hanno trovatosoggetti che li supportavano nelle loro attività. Lamafia, quindi, spara meno - soprattutto al Nord - per-ché fa i suoi affari senza bisogno di sparare e ha tro-vato un terreno fertile per fare questo”.Tutt’altre questioni quelle poste, invece, la mattinadel 5 novembre a Niguarda, dove sono arrivati inmolti per ascoltare Debora Serracchiani con il sena-tore Mirabelli, l’assessore Granelli e il Segretario Me-

tropolitano del Pd Bussolati sul Partito Democratico e le prospet-tive future. Debora Serracchiani si è soffermata a lungo sullepaure dei cittadini che vengono spesso cavalcate dalle forze po-puliste e amplificate dalle cosiddette “false notizie”. Un contestonon semplice quello in cui, secondo la Presidente della RegioneFriuli Venezia Giulia, si trovano ad agire i politici oggi ma que-sto deve spingerli a fare uno sforzo ulteriore di fare ancora me-glio e comunicare ciò che di positivo si è fatto.A tutto questo, per la nostra parte politica si aggiunge un problemain più, ha affermato Serracchiani: “Il problema della sinistra sonole divisioni. Noi entriamo in crisi quando dobbiamo governare,quando dobbiamo prendere delle decisioni, discutere, entrare anchein conflitto e mostriamo tutta la nostra fragilità. Sprechiamo anchemolto tempo a dover spiegare e giustificare se ciò che facciamo è disinistra e personalmente sono un po’ stanca di dover fare l’esamedel sangue tutti i giorni. Sono di sinistra e lo dimostrano le azionipolitiche nella mia Regione.” Serracchiani ha poi fatto l’esempio del-la questione immigrazione e di come la affronta il ministro Minnitirispetto agli annunci rozzi di Matteo Salvini o alle azioni del cen-trodestra quando era al Governo del Paese.Affrontando la questione dello Ius Soli, Serracchiani ha messo in lu-ce tutte le contraddizioni di M5S, che “prima si è detto favorevolealla norma ma che poi per ragioni elettorali si è tirato indietro almomento di votarlo”. Ma sullo stesso tema, secondo Serracchiani,anche il Pd sbaglia quando cerca di metterci la bandierina della si-nistra sopra invece di andare a spiegare agli italiani di cosa si trat-ta davvero e del perché è una legge di civiltà per l’Italia.Un altro tema è stato quello del cambiamento, che “è fondamen-tale per un Paese come il nostro che per troppo tempo si è culla-to nell’immobilismo. Il cambiamento significa rimettersi in di-scussione e far saltare le rendite di posizione. Il cambiamento,quindi, spaventa e noi dobbiamo spiegarlo perché non può rima-nere a livello di classe dirigente ma deve essere una missionecollettiva e ciascuno si deve sentire coinvolto”. In chiusuraSerracchiani ha accennato alle questioni dell’autonomia postedalle forze leghiste che maschera una cultura del dividere diffi-cile da contrastare ma molto pericolosa.

POLITICA IN ONA

Due importanti appuntamenti con Rosy Bindi e Debora SerracchianiGiorgio Meliesi

La nostra storia: quel 23 novembre di 73 anni fa!Teresa Garofalo

Lo scorso 3, 4, 5 novembre si è svolta la Festadell’Unità organizzata dai Circoli Pd del

Municipio 9 che, per l’occasione, hanno ospitatomomenti di dibattito politico alternati a musica econvivialità.Due gli appuntamenti politici di spicco nei circoli diAffori e di Niguarda che hanno avuto come protago-niste la presidente della Commissione ParlamentareAntimafia Rosy Bindi e la presidente della RegioneFriuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.Tantissime le persone che hanno preso parte ai di-battiti e grande interesse è stato mostrato per lariforma del codice antimafia e della gestione dei be-ni confiscati (molti anche nell’area milanese), su cuisi sono confrontati, oltre a Rosy Bindi, Fabio Roia(presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione delTribunale di Milano), Luciano Silvestri (responsabile Legalitàdella Cgil nazionale e promotore della legge d’iniziativa popola-re “Io riattivo il lavoro” riguardante le aziende confiscate),Franco Mirabelli (capogruppo del Pd nella Commissione Parla-mentare Antimafia) e Beatrice Uguccioni (vicepresidente delConsiglio Comunale di Milano e componente della CommissioneAntimafia milanese).L’incontro, svoltosi nel Circolo Pd ad Affori, è stato introdotto dalsenatore Mirabelli che ha illustrato i molti provvedimenti inmateria di legalità approvati nel corso della legislatura che sista concludendo, a partire dalle modifiche all’articolo 416 ter delCodice Penale per punire il reato di voto di scambio, inteso co-me voti in cambio di favori e non più solo in cambio di denaro,alla legge anticorruzione, all’istituzione dell’Autorità NazionaleAntiCorruzione presieduta da Cantone, all’introduzione del rea-to di autoriciclaggio e di falso in bilancio, fino ad arrivare allariforma del Codice Antimafia, costruita dopo un lungo lavoro diascolto di magistrati, forze dell’ordine e associazioni operanti inparticolare nella gestione dei beni confiscati e volta a creare re-gole più efficaci per contrastare la criminalità organizzata.La riforma del Codice Antimafia, infatti, è arrivata anche dallaspinta delle firme raccolte per la presentazione della proposta dilegge di iniziativa popolare riguardante i lavoratori dei beni e delleaziende confiscate alla mafia che, purtroppo, fino ad oggi, spesso so-no state fatte fallire mentre, con le nuove norme, si dovrebbe con-sentire di assicurare maggiore supporto per quelle in grado di sta-re sul mercato e maggiori garanzie per i lavoratori che vi sono oc-cupati, come ha spiegato Luciano Silvestri. Dati riguardanti i beniconfiscati e l’attività della magistratura in termini di misure di pre-venzione (sequestri e confische) li ha forniti Fabio Roia, mentre sul-le novità messe in campo dal Comune di Milano sul fronte della le-galità e in supporto a chi si trova a denunciare fatti criminosi è in-tervenuta Beatrice Uguccioni.A concludere l’incontro è stato l’intervento della presidente Bindi,che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla riforma del CodiceAntimafia e ha risposto alle polemiche circolanti nelle scorse setti-

“Ai lavoratori delle Officine Magneti Marelli, Falkdi S. Luigi e Caproni, che chiedono Pane, gli in-

dustriali d’accordo coi nazi-fascisti rispondono collachiusura degli stabilimenti E questo per punire i lavo-ratori che hanno osato chiedere pane, combustibili, in-dumenti per poter affrontare i rigori dell’inverno. (…)Invece dei viveri promessi, i gerarchi nazi-fascisti d’ac-cordo con gli industriali mandano la sbirraglia a presi-diare le fabbriche serrate. (…) Operai, impiegati, tecni-ci! La risposta dei lavoratori milanesi deve essere im-mediata! Oggi, dalle 10 alle 12 sotto la direzione dei vo-stri Comitati d'agitazione, sospendete il lavoro al gridodi ‘Vogliamo viveri. Abbasso gli Affamatori’”. Era il 23 novembre 1944 e questo è il volantino con ilquale il Comitato Sindacale di Milano e Provincia inci-tava allo sciopero. In solidarietà con le tre fabbrichesummenzionate colpite da una serrata, la Pirelli nellesedi della Bicocca, Milano e Varedo, unica nell'area in-dustriale, aderisce compatta e alle 10 in punto, nonostante nonfosse stato dato nessun segnale, il lavoro si ferma. Le SS arri-vano subito, arrestano 183 lavoratori, tra questi anche due in-gegneri e un impiegato, su camion li portano a San Vittore.Inutile è l'intervento di Alberto Pirelli, accusato dai tedeschi di

mane in relazione ad alcune norme contenute nel testo di legge, ri-guardanti l’estensione della confisca preventiva a chi commettereati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione).“Appena approvato il nuovo Codice Antimafia è partita una campa-gna denigratoria da parte di alcune testate giornalistiche - ha det-to Rosy Bindi - ma questa non è stata una riforma improvvisata ofatta di fretta come altre messe in campo nel corso della legislatu-ra, anzi è frutto di un lungo lavoro basato sull’ascolto delle diverseesperienze in materia”.Rosy Bindi si è soffermata molto sulla questione dei beni confisca-ti, segnalando che “si parla di un patrimonio di circa 25 miliardi fat-to di terreni, immobili e aziende” e che con le precedenti norme sierano registrati dei gravi malfunzionamenti dell’Agenzia che ave-va il compito di gestirli, così come altri problemi erano sorti con gliamministratori giudiziari, come ha mostrato anche il caso diPalermo (che pure non era avvenuto violando la legge esistente). Lenuove norme, dunque, servirebbero a far funzionare meglio l’Agen-zia per i beni sequestrati e confiscati, consentire a essa di avvaler-si di competenze adeguate ai casi da seguire (lo spostamento dellasede a Roma è stato voluto anche in quest’ottica) e a dare regole agliamministratori giudiziari per evitare che si creino situazioni di mo-nopolio, oltre che fornire strumenti di supporto alla magistraturache deve occuparsi delle misure di prevenzione e che non sempre enon in tutte le zone del Paese è attrezzata per farlo.“La nostra legislazione antimafia è guardata con interesse anchedagli altri Paesi europei - ha ricordato Rosy Bindi - e il Codice Anti-mafia è il principale strumento del nostro ordinamento per contra-stare la criminalità organizzata. Con le nuove norme, abbiamo cer-cato di combattere le mafie in modo più raffinato di prima; del re-sto anche i mafiosi si sono fatti più raffinitati”.Per Rosy Bindi, dunque, il Codice Antimafia è un buon punto di ar-rivo per fronteggiare le organizzazioni mafiose e garantire una mi-gliore gestione del patrimonio confiscato, ma non è l’unico terrenosu cui vi è la necessità di intervenire: “La normativa inerente loscioglimento dei Comuni è sicuramente da rivedere perché noi dob-biamo ammazzare la mafia ma non dobbiamo ammazzare né la po-litica né l’economia di questo Paese. I Comuni sciolti per mafia, pur-

connivenza con gli operai comunisti e socialisti, che chiede ilrilascio di tutti i suoi dipendenti. Dei 183 arrestati 17 vengono liberati. Il 28 novembre gli altri166 dallo scalo Farini di Milano partono per la Germania.Treriusciranno a evadere dai vagoni piombati, gli altri dopo qua-

GLI APPUNTAMENTI DEL MESEa cura di Grazia Morelli

Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale.

l GIOVEDÌ 14 DICEMBRE

Hangar BicoccaVia Chiese 2

Mostra di Lucio FontanaAmbienti/Environ-ments, a cura di Marina Pugliese, BarbaraFerriani e Vicente Todolí. In collaborazionecon la Fondazione Lucio Fontana. Fino al25/2. Mostra Take Me (I’m Yours), a cura diChristian Boltanski e Hans Ulrich Obrist.Fino al 14/1.

Art Actionvia Dante,15/A Bresso

Mostra Carte e Cartoni, di Gero Urso(Orario: 18.30-20. Chiuso Domenica eFestivi). Fino al 15/12.

Centro Culturale della CooperativaVia Hermada

Alle 21, 1° Festival Municipale dell’Opera aVilla Clerici, La serva padrona, di G. B.Pergolesi, in collaborazione con IlClavicembalo Verde. Prenotazione obbligato-ria 02/66114499.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 17, Jerry Lewis, Tre sul divano (1966,Usa).

Teatro dellaCooperativaVia Hermada

Alle 20.30 (domenica alle 17) Ri-chiame-rolla Milano, una produzione di e con iDuperdu (Marta Maria Marangoni eFabio Wolf). Fino al 17/12.

l VENERDÌ 15 DICEMBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 15, Jerry Lewis, I 7 magnifici Jerry(1965, Usa). Alle 19, Jerry Lewis, ArizonaDream (1993, Usa/Francia).

Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21, Serata danzante, Associazione Ape.

l SABATO 16 DICEMBRE

Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21.30, Concerto Rock, con Camenbert.

Centro Culturale della CooperativaVia Hermada 4

Alle 20,30, con il patrocinio di Abitare Soc.Coop., Grande Concerto di Natale 2017, conMilano Music Quartet & Voices. c/oAuditorium Ca’ Granda. Prenotazione obbli-gatoria 02/66114499.

l DOMENICA 17 DICEMBRE

Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21, Serata di Tango.

Centro Culturale della CooperativaVia Hermada 4

Alle 16, Centro Culturale e ChiaraOrsetti presentano, 1° Saggio di pia-noforte, una scuola musicale “intergene-razionale” alla prova.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 15, Jerry Lewis, Re per una notte (1983,Usa). Alle 17, Jerry Lewis,L’idolo delle donne(1961, Usa).

l LUNEDÌ 18 DICEMBRE

Casa di AlexVia Moncalieri 5

Alle 21.10, Corso di danze popolari (tutti i lu-nedi)

l MARTEDÌ 19 DICEMBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 17, Jerry Lewis, Le folli notti del DottorJerryll (1963, Usa).

Teatro dellaCooperativaVia Hermada 14

Alle 21, L’improvvisatore 2, di e con PaoloRossi, con Emanuele Dell’Aquila e AlexOrciari. Fino al 21/12, e dal 27/12 al 31/12 edal 9/1 al 14/1.

l MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE

Teatro degliArcimboldiViale dell’Innovazione

Alle 21, Performance, Sergio Cortes inMichael Jackson Tribute Show.

l GIOVEDÌ 21 DICEMBRE

Centro Culturale della CooperativaVia Hermada

Alle 21, 1° Festival Municipale del-l’Opera, Gran Galà dell’Opera Lirica”,in collaborazione con Il ClavicembaloVerde. c/o Villa Clerici. Prenotazione ob-bligatoria 02/66114499.

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 17, Jerry Lewis, Jerry 8 ¾ (1964, Usa).

l VENERDÌ 22 DICEMBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alla 17, Jerry Lewis, Arizona Dream (1993,USA/Francia).

l SABATO 23 DICEMBRE

Museo Interattivodel Cinema (Mic)Viale Fulvio Testi

Alle 15, Jerry Lewis, Re per una notte (1983,USA).

l MERCOLEDÌ 27 DICEMBRE

Teatro degliArcimboldiViale dell’Innovazione

Alle 17, Proiezione con musica dal vivo,Harry Potter e la Camera dei Segreti, conl’Orchestra Italiana del Cinema diretta daChristian Schumann.

l SABATO 13 GENNAIO

Teatro degliArcimboldiViale dell’Innovazione

Alle 21, Musica leggera, Fiorella Mannoia inCombattente Tour.

Immagini di Franco Massaro

Visti e fotografatiIl Campanile di Ossuccio e le montagne del Lago di Como. Il Campanile della Val Montanaia e le Dolomiti Friulane.

mediocre discreto bello imperdibile

FILMS IN ONAa cura di Silvia Cravero

Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella

Assassinio al Modena park• ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS ( ) Regia:Kenneth Branagh. Cast: Daisy Ridley, Michael Peña, Olivia Colman,Josh Gad, Penelope Cruz, Johnny Depp, Willem Dafoe, Michelle Pfeiffer,Kenneth Branagh. Genere: giallo. Origine: Regno Unito-Usa. Anno:2017. La neve blocca l’Orient Express in mezzo alla campagna. Non so-lo.I passeggeri apprendono che un atroce omicidio si è consumato du-rante la notte: un americano di nome Ratchett (Johnny Depp) è statopugnalato nel suo scompartimento. Tra i presenti si fa largo il sospettoche l'assassino, bloccato dalla neve, si nasconda ancora tra di loro. A or-chestrare gli interrogatori, perquisire le valigie e le cabine, raccogliereindizi e calmare gli animi, interviene il miglior detective sulla piazza,per caso a bordo del treno, Hercule Poirot (Kenneth Branagh).L’investigatore belga nato dalla penna della Christie, ascolta uno dopol'altro i reticenti testimoni. Il suo intuito non lo tradisce mai e la solu-zione del caso è più vicina di quanto non sembri. • VASCO MODENA PARK - IL FILM ( ) Regia: GiuseppeDomingo Romano. Cast: Vasco Rossi. Origine: Italia. Anno: 2017. Al ci-nema la versione inedita dell’evento che il 1° luglio a Modena ha vistoVasco protagonista assoluto assieme ai 220.000 spettatori accorsi daogni parte per partecipare alla festa epocale dei suoi primi 40 anni “dalfronte del palco”. Duecentoventimila voci al cielo, ventisette telecamere,massima attenzione alla resa sonora, un montaggio al cardiopalma. Ilfilm è arricchito da preziosi materiali inediti e dalle riflessioni dellostesso Vasco. Oltre due ore di rock e di energia pura, per rivivere un mo-mento unico da ascoltare, un’avventura epica da guardare, da…canta-re e perché no ballare tutti insieme. • SEVEN SISTERS ( ) Regia: Tommy Wiekola. Cast: WillemDafoe, Glenn Close, Noomi Rapace, Marwan Kenzari, Robert Wagner.Genere: fantascienza, Origine: Usa. Anno: 2017. Anno 2073: sovrappopo-lazione e carestia hanno costretto i governi a mettere in atto la Politicadel Figlio Unico. Sette gemelle, assolutamente identiche, sono quindi co-strette a vivere un’esistenza nascosta, perseguitate dal Bureau per ilControllo delle Nascite. Secondo le regole create dal nonno per proteg-gerle, ognuna di loro può uscire di casa solo un giorno alla settimana in-terpretando l’identità di un’unica persona. Le sette sorelle sono liberedi essere loro stesse solo nel loro appartamento. Tutto procede fino ache, un giorno, una di loro non fa più ritorno a casa…• GLI SDRAIATI ( ) Regia: Francesca Archibugi. Cast:Claudio Bisio, Gaddo Bacchini, Antonia Truppo, Gigio Alberti. Genere:commedia. Origine: Italia. Anno: 2017. Giorgio (Claudio Bisio) è ungiornalista di successo. Insieme alla ex moglie Livia (Sandra Ceccarel-li) si occupa per metà del tempo del figlio Tito, un adolescente pigro cheama trascorrere le giornate con gli amici, il più possibile lontano dalleattenzioni del padre. I due parlano lingue diverse ma Giorgio fa di tut-to per comunicare con il figlio. Quando nella vita di Tito irrompe Alice,la compagna di classe che gli fa scoprire l’amore e stravolge la routinecon gli amici, finalmente anche il rapporto con il genitore sembra mi-gliorare. Ma l’entusiasmo non durerà a lungo perché il passato di Aliceè in qualche modo legato a quello di Giorgio, • RICCARDO VA ALL’INFERNO: ( ) Regia: Roberta Torre.Cast: Massimo Ranieri, Sonia Bergamasco, Ivan Franek, Tommaso Ra-gno. Genere: drammatico. Origine: Italia. Anno: 2017. Riccardo Mancini(Massimo Ranieri) esce dall’ospedale psichiatrico giudiziario dove ha tra-scorso lunghi anni per un delitto avvolto nel mistero, ben deciso a vendi-carsi e conquistare il potere all’interno della sua famiglia malavitosa.Riccardo non ha scrupoli nello sbarazzarsi dei suoi fratelli ma non ha fat-to i conti con la vera anima nera della famiglia: la Regina Madre (SoniaBergamasco). Un musical psichedelico che attraversa Shakespeare, am-bientato in una Roma spettrale e pop.

FESTE IN ONA

Natale? Voglia di mercatini e di shopping!Roberta Coccoli.

Déjà vu di via Ragusa: la boutique dell’usatoPrimo Carpi

Per Natale donate il Libro solidale con le bambine africane Beatrice Corà

Props Outlet dell’usato: inaugurata la nuova sedeBeatrice Corà

La California va in pensione

• Mercatino di Natale all’Ospedale diNiguarda Gli Amici della Radioterapia fe-steggiano le festività di fine anno invitando iloro sostenitori a un mercatino pressol’Ospedale: al Blocco Sud il 14, 15, 20 e 21 di-cembre e al Blocco Nord il 18, 19 e 22.• Natale alla Fonderia NapoleonicaSabato 16 e domenica 17 dicembre torna, al-la Fonderia Napoleonica Eugenia, in zonaIsola, il Green Christmas, mercatino che siispira a uno stile di vita naturale a 360 gra-di. Due giorni per curiosare tra capi d’abbi-gliamento eco-fashion, oggetti di design bio-ecologico e prodotti bio-cosmetici nel sugge-stivo sito di archeologia industriale, dove fu-rono forgiate le campane di San Marco aVenezia e i portoni del nostro Duomo. E a pochi passi, in Via dellaPergola 15, si potranno ammirare le creazioni di artigianato etnico.• Concerto di Natale alla Parrocchia di PratocentenaroMartedì 19 dicembre, dalle 21, tutti a godere delle canzoni deiCori della Parrocchia di Pratocentenaro presso la Sala GiannaBeretta Molla, in viale Suzzani 73, dai Christmas Carols aSammy Cahn, Jule Styne e Bublè.• Il Teatro del Buratto di via Bovio 5 Per sabato 16 dicem-bre, il Municipio 9 promuove iniziative per il Natale affidandosial Teatro del Buratto, zona Maciachini, con i bambini che prepa-rano letterine colorate per Babbo Natale e assistono allo spetta-colo-fiaba “Un regalo di Natale”. Anche Mamuz, la rete di mam-me creative di Dergano-Bovisa, si affida al Teatro del Buratto peranimare domenica 17 il mercatino con le creazioni artistiche econ laboratori creativi per i bambini.• Shopping a Pratocentenaro Le domeniche 10/17/24 di-cembre i commercianti di Pratocentenaro vi aspettano confantastiche promozioni!• Ballo alla Casa di AlexGiovedì 14 dicembre la scuola di balloAntonio Pinna e la Casa di Alex organizzano una “Festa Spettaco-lo in Quartiere”, presso la Casa di Alex in Via Moncalieri 5, dalle19, con canti, recite e musica, e dalle 21,30 la Grande Serata

Danzante. Ingresso 5 euro, con la partecipa-zione di “Noi c’entriamo”, “GMradio56”, il“Coro Canta Sturie”.• Godere dell'ascolto degli altri in ViaPasserini Giovedì 14 dicembre, nell'ambitodel progetto “Noi c’entriamo”, dalle 20,30 allaBanca del Tempo di Via Passerini 18, il“Bastone di Parola”, una pratica della tradi-zione dei Nativi Americani, un momento incui ognuno ha un proprio spazio di parola peressere ascoltato. Strumento che facilita dare ericevere un ascolto di alta qualità che non c’ènella vita di tutti i giorni.L’attività è gratuitae aperta a tutti. Info: 327.324.31.00.• Concerto dei Camembert alla Casa diAlexSabato 16 dicembre, alla Casa di Alex di

Via Moncalieri 5, dalle 21,30, da Strasburgo arriva il gruppodei Camembert con musiche jazz-rock-galattico tra musica ri-cercata e musica popolare.Info: [email protected] - Cell. 3337968861.• Spettacolo al Teatro di San Carlo alla Cà GrandaMercoledì13 dicembre, presso il Teatro San Carlo alla Cà Granda, di LargoRapallo 5, la compagnia Carlo Verga presenterà lo spettacolo “Nozzedi Sangue” di Garcìa Lorca, replica speciale per studenti dello spet-tacolo già portato in scena la scorsa primavera. Ingresso 5 euro.• I Mercatini di Natale di Niguarda Sabato 16 dicembre ar-rivano i mercatini! Dopo la festa dei giorni 7-8 ottobre scorsi,Niguarda torna a far sorridere grandi e piccini con la FestaNatalizia, grazie al supporto dei Commercianti del quartiere.Nello spazio di fronte alla Villa Trotti (angolo Passerini-Grazianoimperatore), è stato appena inaugurato il villaggio di BabboNatale, con la capanna di Gesù Bambino (vedi foto) e il grandealbero di Natale! Sabato 16 proseguirà la festa con i mercatini, epoi i canti, lo scambio degli auguri, e anche panettone, pandoro espumante offerti dall’associazione commercianti e artigiani diNiguarda, e molte altre sorprese! L’iniziativa è promossa dalnuovo gruppo dell’Ascoart Niguarda che organizza questi mo-menti di socialità per rendere vivo e animato il quartiere.

ANatale, al di là della ricorrenza reli-giosa, si pensa a un dono per chi

amiamo. Ecco: per i regali di questo Na-tale vogliamo consigliare il Xmas Pro-ject, lanciato nel 2001 da varie personedelle zone 9 e 2.Si tratta di donare il Libro solidale 2017(progetto Africa “dalla parte di Nice”)che ha lo scopo di sostenere concreti pro-getti di micro-solidarietà in una delle zo-

ne più disagiate del mondo. Non è il solito regalo consumisti-co ma è qualcosa di speciale per aiutare a migliorare la vitain luoghi dove anche l’acqua è un bene prezioso!

Questo è il diciassettesimo Libro solidale e si spera che sta-volta le vendite superino le 1500 copie dell’anno scorso. Persaperne di più su come comprarlo visitate il sito www.xma-sproject.it. Ogni persona che prenoterà anche una sola copiavedrà il suo nome nella pagina finale del Libro in un insiemedi piccoli cuori rossi. Essere “dalla parte di Nice” vuol dire aiutare tutte le bambi-ne, adolescenti e donne africane che lottano, ogni giorno, con-tro il potere maschile, contro le violenze di strada e di guer-ra, contro “le spose adolescenti”, senza diritti, istruzione e fu-turo. Nel Libro, a cura delle associazioni Hic Sunt Leones,Amref e Terre des Hommes, si narrano sette storie di bambi-ne e ragazze che, in varie parti dell’Africa, hanno spezzato la

catena della violenza e dei soprusi da parte dei maschi. Nelprogetto vengono coinvolte anche le scuole elementari e me-die. Le insegnanti che aderiscono al progetto hanno a dispo-sizione un kit con del materiale che possono utilizzare inclasse. Anche quest’anno viene proposto un percorso di edu-cazione all’immagine curato dalla dr. Tiziana Marino, esper-ta di Storia dell’Arte e di Didattica Museale, intitolato“l’Arte... in viaggio verso l’ignoto”. Lei propone di: “metterciin viaggio verso una terra speciale: “l’ignoto”. E attraversol’arte ci spingiamo verso terre sconosciute e i bambini, dota-ti di fervida fantasia, sono in grado di vedere “mondi oltre”.E allora, buon viaggio... verso l’infinito e oltre!Info: [email protected] o www.xmasproject.org.

Il 14 ottobre, Giusy e Walterhanno accolto, con simpatiae… molti stuzzichini dolci esalati, chi ha partecipato all’i-naugurazione della nuova se-de di Props Outlet dell’usatoin via Val D’Ossola 8. L’am-biente è situato in cortile, piùpiccolo di quello precedente,ma molto accogliente.Si possono trovare vari oggettida collezionismo (trenini, mo-dellini, soldatini, moto, subbu-teo, ovvero del calcio da tavolo, ealtro), dischi in vinile (lp e 45 gi-ri), monete, orologi preziosi e/ostrani, abbigliamento ricerca-to/selezionato e da cerimonia,telefoni d’altri tempi, borse,

piatti e bicchieri raffinati, anel-li, collane, foulards di marca.Tutto quanto è di eccellentequalità, talvolta nuovo e sceltocon grande cura da Giusy.Ancora una volta Props sor-prende e aspetta la sua nume-rosa clientela (oltre a quellanuova) per mostrare un Outletspeciale dove il cliente è l’ami-co e dove si trova l’oggetto daregalare soprattutto per leprossime festività. Per vendere qualcosa di interes-sante e/o prezioso bisogna telefo-nare allo 02/6432690 e prendereappuntamento: (www.propsusa-to.it - [email protected] - Fb:Props Outlet dell’usato).

Via Ragusa 12, angolo viale Zara. Si scendono pochi gradini e ci sitrova immersi nel luminoso bazar di Déjà vu. Un mercatino del-

l’usato conto terzi, dove si va sia per acquistare che per vendere, e do-ve gli oggetti esposti sono tutti in conto vendita. Grande ma senza an-goli morti. Multitutto ma non caotico. Eterogeneo ma con immediatapercezione del buon livello di quanto è esposto. La selezione delle cose da esporre, cui la necessità di rotazione garan-tisce ricambio e varietà, è affidata alla competenza dei proprietari,gentilissimi e bravissimi a restituire poi, ad ogni oggetto da loro ospi-tato, la sua storia e le sue peculiarità.Attrezzi fitness, tavoli, sedie e poltroncine e poltrone, mobili, sopram-mobili, tappeti, complementi di arredo, quadri, stampe, fotografie, di-schi di vinile, cd e dvd, hitech, abbigliamento per donna e uomo, vin-tage, servizi di ogni tipo e di ogni epoca, argenti, bicchieri, libri, al-bum, giochi e giocattoli, articoli rari da ufficio, militaria, numismati-ca, filatelia... Curiosità di ogni tipo ma anche oggetti utili.Anello del circuito del riuso e quindi antidoto provvidenziale all’abu-so dell’usa e getta, il mercato dell’usato è anche una strada semprepiù battuta grazie alla quale le cose “di una volta”, non più trasmes-se da una generazione all’altra, rientrano in circolo, evitando accu-muli e ingombri ormai insopportabili nelle nuove abitazioni. Cose conle loro storie che da una parte finiscono, ma dall’altra rinascono di-ventando la cosa giusta nel posto giusto, mantenendo però il fascinodi una loro vita precedente, del loro déjà vu, appunto. Tutto quanto esposto è in perfetto stato quando non addirittura nuo-

vo, ma anche in questo caso con notevoli margini di risparmio. Nelsuo sito, poi, Déjà vu a volte anticipa l’arrivo di cose più rare, come og-getti di design o gioielli.In effetti, più che a un “mercatino”, Déjà vu, che pure provvede a vuo-tare soffitte e ad altre incombenze logistiche, fa pensare molto ad una“boutique dell’usato”! E sul social il suo gradimento sfiora l’en plein.Tante le recensioni molto positive, con il leitmotiv della cortesia e del-la competenza dei proprietari e del buon livello di quanto esposto. “È’un negozio fantastico. Non solo ho venduto tantissimi oggetti soprat-tutto degli anni ‘60 e ‘70, ma ho anche trovato libri, vestiti, dvd che miservivano. I proprietari sono molto simpatici e competenti”. “In que-sto luogo se esprimi un desiderio capita che si avveri… Cercavo unachitarra americana degli anni 70 e ne ho trovato una giapponese deiprimi anni 80…Vi si trovano cose rare e molto belle. I proprietari so-no molto gentili, consiglio a chi abita in zona di passarci, è davvero unnegozio speciale.” “Negozio splendido con merce sempre nuova e sem-pre in ottime condizioni.” E così via…Anche chi scrive ha indugiato non poco tra vetrinette, tavoli escaffali… e poi lo ha trovato. Un fantastico coniglietto-pendolodi legno, con orologio incorporato e occhi e carota sincroni ascandire il tempo. Prezzo più che equo. Eccolo il regalo di Nataleper una principessa di quattro anni!

[email protected] - Facebook: Deja vu Milano - Telefo-no: 02 6685608; 7962262.

Buon Capodanno

Buon Natale

Dopo quasi 54 anni di attività, con la fine dell’anno chiuderà laTrattoria California di via Ornato 122. Sul prossimo numero un

articolo su questa vera e propria instituzione storica di Niguarda.

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Agli Arcimbolditorna “Dirty Dancing”

EVENTI CULTURALI/1

a cura di Luigi Luce

Il Dave Holland Trioal Blue Note

Al Teatro della Cooperativa di via Hermadagrandi autori, valenti interpreti e importanti registi

Valeria Casarotti - Teresa Garofalo

La vicende umane e i luoghi della vecchia NiguardaAngelo Longhi ([email protected])

A tutta musica il Centro Culturale della Cooperativa

In dicembre al Teatro della Cooperativa cisarà da sorridere grazie a due spettacoliestrosi e coinvolgenti nei quali giocano in-sieme musica, canzoni, balli e narrazione.Dall’8 al 17 avremo “Ri-chiamerolla Mi-lano“ una prima nazionale in cui la cantan-te-attrice Marta Marangoni e FabioWolf, mitico maestro al pianoforte, nella ve-ste di versatili guide turistiche ci accompa-gneranno in un tour alla scoperta della no-stra città. Rivisiteremo Milano attraversocuriosità, leggende, storie legate a perso-naggi famosi, come Leonardo, o a piatti ca-ratteristici come il risotto giallo.Musica, canzoni, scimmie e cotillon sono an-che gli ingredienti di “L’improvvisatore 2 -L’intervista”, uno spettacolo un po’ pazzerel-lo di e con Paolo Rossi che vedrà coinvolti sualcuni temi particolari il noto comico, gli atto-ri Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, e ilpubblico tra il quale di sera in sera sarà sceltoun intervistatore “ospite” che avrà l’onore delpalcoscenico. Sarà un’“intervista” esplosiva, imprevedibile e... stralu-nata in cui anche i musicisti, l’avanguardia de I Virtuosi del Carso,faranno la loro brava parte. Lo spettacolo, importante prima milane-se, in scena dal 19 al 21 e dal 27 al 31 dicembre, proseguirà anche ingennaio dal 9 al 14. Risate assicurate anche per chi sceglierà di non perdere dal 18 al28 gennaio “Fuga da via Pigafetta”, una storia tragicomicascritta da Paolo Hendel, Gioele Dix, Marco Vicari e interpre-tata da Matilde Pietrangelo e dallo stesso Paolo Hendel. Ambien-tata nell’Italia del 2080 la commedia è una critica ironica alla no-stra società sempre più schiava della tecnologiar. A salvare il pro-

tagonista della storia, un uomo arido e iso-lato dal mondo, sarà la figlia, una ragazzaintraprendente che, abbandonata la Terraormai in degrado, ha scelto una nuova di-mensione di vita su Marte. Una prima milanese è anche “Entusiasmo-zero” uno spettacolo con Lorenzo Bartoli inscena dal 30 gennaio al 4 febbraio. Protagoni-sti due personaggi in assoluta antitesi: Santo,mafioso di provincia, fiero dei suoi crimini,simbolo del male che si nutre degli altri per so-pravvivere, e Peppe, il suo giovane autista cheha un unico sogno, riconquistare la libertà persé e per la sua terra. Dal 24 al 28 gennaio il Piccolo Teatro StudioMelato, con il quale da anni il Teatro dellaCooperativa ha intrecciato un’importante col-laborazione, ospiterà ”Matilde e il tram perSan Vittore”, una prima nazionale scritta ediretta da Renato Sarti e interpretata da uneccezionale cast di attrici come MaddalenaCrippa, Debora Villa, Rossana Mola. Il te-

sto è tratto dal libro di Giuseppe Valota “Dalla fabbrica ai lager”, te-stimonianze di familiari dei lavoratori delle grandi fabbriche del mi-lanese deportati nei campi nazisti in seguito agli scioperi del 1943-’44. “Matilde - come spiega lo stesso Sarti - mette in luce il ‘non eroi-smo’ delle migliaia di persone che si opposero al nazifascismo pagan-do un caro prezzo e dà voce alle madri, mogli, sorelle e figlie che, pri-vati dei loro uomini, si trovarono a gestire da sole un quotidiano di fa-me e di miseria”. Da non perdere.

Orari d’inizio degli spettacoli: martedì, mercoledì, venerdì, sabato al-le 20.30 - giovedì alle 19.30 - domenica alle 17 - lunedì riposo.

Segnaliamo di seguito gli appuntamenti musicali del CentroCulturale della Cooperativa di via Hermada (ingresso libero

ma con prenotazione obbligatoria).• Il Grande Concerto di Natale 2017, sabato 16 dicembre, alle20,30, presso l’Auditorium Ca’ Granda. Giunto ormai al settimo annodi vita, ma quest’anno con una novità: Abitare di cui il Centro Culturaleè una derivazione ha deciso, grazie a un’iniziativa della Presidenza edel Consiglio di Amministrazione, di sostenere il concerto dedicandoloespressamente ai propri soci. Questo impegna il Centro e ilClavicembalo Verde, partner musicale dal 2011, ad offrire uno spet-tacolo di ottimo livello. Qualche anticipazione? Sarà di scena ilMilano Music Quartet & Voices, trio d’archi, un pianoforte digitaleamplificato e quattro cantanti lirici. Il viaggio musicale sarà ampis-simo e coinvolgerà i grandi della musica classica e operistica, compo-sitori argentini, ouverture, serenate, cantanti lirici solisti e duetti.Infine, i brani natalizi più emozionanti tra cui Silent Night, di cui ri-

cordiamo la versione interpretata da Bing Crosby che è tuttora il ter-zo singolo più venduto di tutti i tempi.• Il “1° Festival Municipale dell’Opera”, che vedrà di nuovo insie-me a Villa Clerici il Clavicembalo Verde e il Centro Culturale dellaCooperativa. L’evento, giovedì 14 dicembre, è dedicato a “La servapadrona” di G . B. Pergolesi. La seconda serata sarà un “Gran Galàdell’Opera Lirica” che vedrà sul palco quattro cantanti accompagnatida un quartetto d’archi formato da 1° e 2° violino, viola e violoncello. Ilprogramma prevede le più popolari arie d’opera: Bellini, Donizetti,Rossini, Verdi, Puccini. • La Scuola di pianoforte lancia il “1° saggio di Pianoforte”per domenica 17 dicembre, alle 16 , in via Hermada 14. ChiaraOrsetti, insegnante, aprirà il saggio dando un benvenuto in musicaper lasciare poi la parola, o meglio la tastiera, agli aspiranti concer-tisti che da ottobre stanno partecipato a un intero anno accademi-co che durerà fino a maggio 2018.

Torna “Dirty Dancing”, il musical che, come il film, ha appas-sionato e continua ad appassionare vecchie e nuove genera-

zioni di fans. “Dirty Dancing” è un vero cult, uno di quei titoli in-dimenticabili e imperdibili che non passano mai di moda e conti-nua a far sognare. Per i pochi che non conoscono la storia, DirtyDancing è ambientato in una lontana estate degli anni ’60 e rac-conta il magico e movimentato incontro tra la giovane BabyHouseman e il fascinoso maestro di ballo Johnny Castle. Nella ti-pica atmosfera festosa del villaggio turistico, nasce la loro storiad’amore, accompagnata da musiche indimenticabili e balli ad al-tissima carica sensuale.Il nuovo allestimento, realizzato nel 2015 dalla WizardProductions, ha riscosso un tale successo che, per la prima voltanella storia del musical, una versione italiana è stata replicata inInghilterra, Messico, Spagna, Francia e Germania. Si tratta diuna speciale edizione, che festeggia il 30° anniversario di questosuccesso planetario e che vedrà esibirsi sul palcoscenico del tea-tro Arcimboldi oltre 100 artisti. Inoltre, davanti alle prime file del-la platea del Teatro Arcimboldi saranno allestiti dieci tavolini consedie per coloro che vorranno immergersi nell’atmosfera del re-sort e ammirare da vicino i balli proibiti di Johnny e Baby. Unapiccola orchestra di 5 elementi eseguirà in scena i pezzi più famo-si di questa straordinaria colonna sonora (fra cui Time Of MyLife, Hungry Eyes, Hey! Baby, Do You Love Me?, e altri). Lo spettacolo debutterà il 13 dicembre al Teatro Arcimboldidove resterà fino al 7 gennaio. (Monica Landro)Per informazioni: www.dirtydancingitalia.it.

Uno dei migliori contrabbassisti della scena jazz mondiale, DaveHolland ha suonato in due sessioni al Blue Note con Kevin

Eubanks alla chitarra e Oben Calvaire alla batteria. Due concerti incui questo trio all-star ha suonato in maniera magistrale e coinvol-gente. Una carriera eccellente quella di Holland: collaborazioni conChick Corea, Stan Getz, Herbie Hancock e soprattutto con MilesDavis (1968-1970) (Foto di Stefano Parisi)

Sabato 25 novembre l’Anpi di Niguarda e il Consiglio di Quartieredelle case di via Grassini 5, con l’adesione della cooperativa Abitare

e “Insieme nei cortili”, hanno proposto una rassegna fatta di fiction e distoria sulla Niguarda di prima della seconda guerra. Una studentessadelle scuole medie Leonardo di Monza, accompagnata da Renato Sarti,ha recitato la testimonianza della moglie di un operaio sestese depor-tato nei campi di sterminio in Germania in quanto scioperante controil regime. Una prova dal vivo dello spettacolo “Matilde e il tram per SanVittore” che sarà presentato al Piccolo Teatro dal 24 al 28 gennaio.Gran parte del pomeriggio è poi trascorso con i racconti di SergioBernasconi, storico e pittore della Niguarda di allora, che ha illustratoi suoi dipinti arricchendoli di racconti, aneddoti, esperienze vissute, ri-cordi (vedi a sinistra la vecchia via Ornato). Un tuffo nel passato che halasciato tutti a bocca aperta. Infine con gli occhi pieni delle immaginidelle corti di allora è stato proiettato il documentario breve “Il teporedella libertà” con Giuseppe Colzani partigiano niguardese da pocoscomparso, un’opera di rara forza emotiva che ha scosso molti dei pre-senti. Insomma un pomeriggio bello e intenso che sarà replicato in al-tri caseggiati. Se foste interessati: [email protected].

EVENTI CULTURALI/2

a cura di Luigi Luce

La storia della vita di Giuseppe “Cristallo” Albergantiraccontata da Spartaco Codevilla

Angelo Longhi ([email protected])

A 100 anni dalla nascita del grande Franco Fortini, per un anno insegnante al GalvaniSergio Ghittoni

“La forza dell’utopia”, un nuovo libro di Antonio Masi sui niguardesi combattenti nella Guerra Civile spagnola

Riccardo Degregorio

“Carte e Cartoni”: il mondo incantato di Gero UrsoValeria Casarotti-Teresa Garofalo

Riapre il Museodel Cinemanifesto

Valeria Casarotti-Teresa Garofalo

Itempi del Comune sono biblici. Non rimane che rimboccarsi le mani-che e fare da sé. Ed è quello che sta facendo il Museo del ManifestoCinematografico, un museo unico al mondo, fiore all’occhiello per la no-stra città. Chiusa a fine febbraio la sede di via Gluck perché l’edificioche l’ospitava veniva destinato ad altre funzioni, tutto il prezioso mate-riale, 50mila manifesti, fotobuste, bozzetti originali e 60mila fotografie,veniva depositato in uno spazio estremamente ridotto di via Zuretti inattesa di una nuova location promessa dal Comune. “Ci avevano proposto ed eravamo già d’accordo con il vicesindaco - cispiega Laura Susan, vicepresidente del museo - di trasferirci al primopiano del Palazzo di Milano Ristorazione, in via Sammartini 73, cheavrebbe dovuto accogliere anche un Museo dedicato all'alimentazione.Non sarebbe stato un problema coesistere perché il manifesto ha lapossibilità di agganciarsi a qualsiasi argomento, è uno scheletro su cuicon un po’ di immaginazione si possono costruire fantastici itinerariculturali a vari livelli. L'idea quindi poteva essere intelligente, si pote-vano pensare singolari percorsi anche didattici per i ragazzi delle scuo-le abbinando la riflessione sulla piramide alimentare a tutte le infor-mazioni possibili sul manifesto a livello di grafica, di pubblicità, di cul-tura. La cifra necessaria per sistemare il nuovo spazio era modesta per-ché era già nato come museo ma il Comune ha avuto altre priorità e laconsegna ad oggi non è avvenuta. Così in attesa di una sistemazionepiù consona abbiamo deciso di riaprire i battenti seppure in questo pic-colo locale che abbiamo in affitto. Siamo spronati a farlo dalla nostrapassione per la cultura, dall’entusiasmo di tanti giovani che ci frequen-tano per stendere le loro tesi, ottemperare all’obbligo dell'alternanzascuola–lavoro, fare stage e continuare l’attività di archiviazione in digi-tale, dalla richiesta di tante collaborazioni da parte di università, enti eassociazioni culturali in Italia e all’estero. Da novembre ad esempio sia-mo presenti alla mostra “Milano e la mala” visitabile presso PalazzoMorando a Milano fino al prossimo 11 febbraio.”Promossa da Milano/Cultura e organizzata dall’Associazione Spiraled’Idee con la Polizia di Stato l’esposizione mette in scena la storia dellacriminalità a Milano tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli an-ni Ottanta. Tra i documenti esposti ci sono sei delle 23 locandine origi-nali di film polizieschi degli anni ‘60 e ‘70 girati a Milano, donate allaQuestura di Milano ed esposte negli uffici del Commissariato GrecoTurro. Da questo mese riprenderanno anche le attività rivolte alpubblico di grandi e piccini. Partiranno il 1 dicembre con l’inaugu-razione di una mostra dedicata a Ugo Tognazzi, il 14 ce ne sarà an-cora un’altra sempre su questo grande attore preparata daiTapirulan e sabato 16 dicembre “Il Museo Incantato” l’animazioneteatrale rivolta ai bambini che avranno la possibilità di “leggere” imanifesti pubblicitari attraverso il gioco e le fiabe. Questa volta sipresentera “Frozen”. Giovedì 18 gennaio un’esposizione sul cinemahorror darà il via a un percorso fatto di proiezioni, incontri e ap-profondimenti sull’argomento che proseguirà anche in febbraio. Il 9dicembre infine si lancerà “Guarda il film e inventati un manifesto”un concorso rivolto agli studenti e a tutti i giovani che avranno vo-glia di mettersi in gioco e far volare la propria fantasia. Non ci fer-meremo e il 2018 sarà ancora un anno ricco di sorprese.”Info: www.fermoimmagine.it o 347 868 6784. - Via Zuretti 45

Quest’anno corre il centenario della nascita di Franco Fortini(Firenze, 10 settembre 1917 - Milano, 28 novembre 1994). Mi

sembra giusto ricordare anche su “Zona Nove” quest’uomo di cul-tura noto e stimato a livello internazionale, perché nell’anno sco-lastico ‘66-’67 insegnò al Galvani.Era un finissimo intellettuale, poeta, giornalista, scrittore, tradut-tore, saggista, amico di gente come Geno Pampaloni, FrancoCalamandrei, Luigi Comencini, Ignazio Silone, Adriano Olivetti,uno dei collaboratori del “Politecnico”, la storica rivista di ElioVittorini. Aveva maturato la convinzione che il futuro del nostroPaese passasse per le giovani menti degli studenti, figli di operaie di impiegati, degli istituti tecnici piuttosto che dai liceali pre-suntuosi e con la puzza sotto il naso. E così noi spellafili e gratta-ruggine (come venivano chiamati rispettivamente gli studenti dielettrotecnica e meccanica) tra un’ora al tornio e una di saldatu-ra ci abbeveravamo alla fonte della Cultura con la C maiuscola.Passavamo dalla storia dell’arte (ricordo una impareggiabile le-zione sul Rinascimento, durante la quale riprodusse col gesso sul-la lavagna un celebre ritratto di Antonello da Messina) allaDivina Commedia (della quale conosceva a memoria diversi can-

Antonio Masi, conosciutissimo aNiguarda, in tanti anni ha fatto un

lavoro straordinario di raccolta di testi-monianze dirette e di ricerche su docu-menti, anche privati, e archivi, in primisquello dell’Anpi, riportando poi il risul-tato in libri di storia locale. Con “La for-za dell’utopia” porta alla nostra cono-scenza la storia di cinque niguardesiche, insieme a più di 50.000 volontariprovenienti da tanti Paesi, hanno parte-cipato alla Guerra Civile Spagnola. Maci spiega anche come era la realtà socia-le ed economica del quartiere, allora an-cora Comune, tra la fine dell’Ottocento e

i primi decenni del Novecento, un comune di contadini e di mura-tori in cui sono nati e cresciuti i protagonisti di questa avventura.Un pubblico interessato ed emotivamente partecipe ha fattoda cornice alla presentazione del nuovo libro di Antonio Masidomenica 3 dicembre. Erano presenti, oltre all’autore, RobertoCenati, presidente dell’Anpi provinciale, Antonio Barberini, ri-cercatore del Centro Filippo Buonarroti, Roberto Camagni,della Fondazione Elio Quercioli, e Renato Sarti, direttore arti-stico del Teatro della Cooperativa, che ha letto un brano del li-bro. A fare gli onori di casa Angelo Longhi, presidente della se-zione Anpi Martiri Niguardesi, che ha sottolineato il costante

impegno della sezione per fare memoria e diffondere una cul-tura antifascista.Mario Sangiorgio, classe 1897; Giosuè Elli, 1911; Ettore Gras-si, 1908; Aniceto Pagani, 1909; Alfredo Terragni, 1911. Con leloro storie riviviamo la Guerra in Spagna e i loro ideali, ma an-che la clandestinità, la diserzione e la fuga in Francia (doveTerragni muore in uno scontro a fuoco con i tedeschi), poi laResistenza in Italia, il confino a Ventotene, il carcere e per Ellianche quello di Stalin (la tristemente famosa Lubjanka): laStoria attraverso le loro storie.Lo ha ricordato Cenati: dalla microstoria si ricostruiscono e sicomprendono meglio le vicende della grande storia. E propriograzie alla sconfitta subita in Spagna l’antifascismo seppe orga-nizzarsi in maniera compatta per affrontare poi la Resistenza ebattere il nazifascismo. Fu un’esperienza importantissima.Tanto che il grande comandante partigiano Giovanni Pesce - dicui Masi nella sua introduzione ricorda l’intervento ad un con-vegno a Niguarda in favore dei popoli in lotta contro i regimi dit-tatoriali, nel lontano 1972 - l’ha ritenuto il momento più altodella sua vita, per i valori di solidarietà, umanità ed amicizia.Barberini ha sottolineato l’importanza di valorizzare biografiecome queste. Conoscerle serve a capire la storia di Milano e diNiguarda in particolare. Il libro di Masi è un bel esempio di sto-ria popolare: descrive vite intense e complicate, di giovani ani-mati dal desiderio di cambiare il mondo, la forza dell’utopia ap-punto, che possono ancora oggi essere di esempio per i giovani.

Sono veramente contento che SpartacoCodevilla dopo mesi di lavoro di ricer-

ca, sia riuscito a terminare la sua fatica. Evi assicuro che il risultato, che ho potutoleggere in anteprima, è un’opera notevole,che si legge tutta d’un fiato, e che lasciameravigliati e commossi per la vicendaumana e politica rappresentata daAlberganti e da molti della sua generazio-ne pur essendo un’opera asciutta e privadi qualsiasi retorica, in linea con il caratte-re dell’autore. E questo nonostanteAlberganti fosse per lui uno di famiglia.Questo volume che Unicopli ha voluto in-serire come titolo della sua collana storica,

è a mio parere il volume più riuscito e impegnativo tra tutti quelli ealcuni notevoli, pubblicati in questi anni dall’Anpi di Niguarda. E di

questo ringrazio l’autore, per il dono che ci ha fatto con il suo lavoro,ovviamente totalmente gratuito. Per chi fosse troppo giovane per ricordarlo, Alberganti è stato un an-tifascista di fede comunista a partire dalla prima metà del secoloscorso. Partigiano, senatore e costituente, (un padre della Patria) abi-tante fino alla sua scomparsa a Niguarda nelle case della cooperati-va di via Val di Ledro 23. Per intenderci uno che quando andava inSenato o alla Camera del lavoro a lavorare, utilizzava sempre i mez-zi pubblici e i niguardesi un po’ anziani come Bernasconi (che me loha raccontato) lo potevano incontrare alla fermata del tram. Insom-ma la sezione “Martiri niguardesi” dell’Anpi vi invita a parteciparealla presentazione del bel volume di Spartaco Codevilla. Appunta-mento domenica 17 dicembre dalle 9.30 presso il Centro polifunzio-nale di via Ornato 7. Oltre all’autore interverrano Roberto Cenati,pres. Anpi provinciale, Gigi Malabarba, operaio Alfa ex senatore, edEzio Rovida, fotografo e ex dirigente del Movimento Studentesco.Ovviamente sarà possibile acquistare il volume.

“Carte e Cartoni”,un titolo origi-

nale per una mostrache solo un artistaestroso e ricco di fanta-sia come Gero Urso po-teva creare. In realtàquesto titolo è assolu-tamente azzeccato per-ché le undici opere espo-ste sono realizzate susemplici cartoni, pro-prio quelli che si posso-no trovare ammucchia-ti all’interno o all’uscita dai supermercati, pronti per essereeliminati. “Non riesco a resistere - ci racconta Gero -. Quandovedo un vecchio cartone abbandonato in un angolo, ormai de-stinato al macero, ho l’impressione che mi faccia l’occhiolino emi inviti a portarlo via per dargli una nuova vita. Non possodeluderlo, lo raccolgo e lo porto nel mio laboratorio dove acqui-sta la dignità di una tela su cui dipingere i miei nuovi gatti,donne e cavalli. La cosa davvero straordinaria è che il cartonespesso diventa per me fonte di ispirazione e così mi ritrovo agiocare con le sue forme particolari, le sue dimensioni e la pe-culiarità della sua superficie, liscia, ruvida, ondulata. Un car-tone increspato può diventare allora un movimentato fondale,una ripiegatura può suggerire una tridimensionalità o invecetrasformarsi in una mensola, in un gradino, nella comoda se-duta di una poltrona, una superficie lunga e stretta può esse-re lo sfondo adeguato per la simpatica affusolata silhouette diun serpente dalle molte spire. Quella di riciclare cartoni per

trasformarli in altro èuna passione che mi ac-compagna da quandoero bambino. Quantescatole di scarpe nellemie mani sono diventa-te palcoscenici per bu-rattini, macchine foto-grafiche, camion!” C’è tanta fantasia etanta poesia nei dipintidi questa mostra, alle-gra e gradevolissimaper i soggetti rappre-

sentati e la risplendente fantasmagoria dei colori. Entrare nel-la galleria è per i visitatori come immergersi in un mondo difavola popolato soprattutto da animali umanizzati: gatti benpasciuti che si godono sicuri le comodità di una casa accoglien-te, bellissimi pappagalli variopinti dallo sguardo eloquente esornione, un elegante destriero che si offre a chi guarda in tut-ta la sua bellezza, un biscione verde palesemente soddisfattoavvolto intorno a un morbido cuscino rosso e infine un serpen-te che con le sue spire forma un cuore e sulla testa ha una me-la, bersaglio della freccia di un arciere, novello Gugliemo Tell.È un mondo immaginifico e surreale quello che Gero con la suafantasia, la sua ironia, la sua sensibilità ci regala, un piacereper gli occhi e per l’anima che risveglia il bambino che è in noie ci dà serenità.

Allestita nello spazio Art Action di Bresso la mostra “Carte eCartoni“ è aperta al pubblico fino al 15 dicembre.

ti). Ci recitò una volta il canto quinto del Purgatorio, quello di Piade’ Tolomei, dall'inizio alla fine. E ci fece notare la teatralità diDante in questo canto, una cosa ovvia dopo che te l'hanno spiega-ta, ma che non si trova scritta da nessuna parte.Le sue lezioni erano spettacolari, indimenticabili. E d'altra parte co-sa aspettarsi di meno da uno che aveva collaborato con la sceneggia-tura di “Ladri di biciclette” e che aveva scritto testi anche per alcune

canzoni (“Quella cosa in Lombardia”, ad esempio, per Jannacci).Il suo vero nome era Franco Lattes (Fortini era il cognome della ma-dre, che lui preferì, nella convinzione che Lattes suonasse troppoebreo) e con quel nome lo conoscevamo al Galvani. A me, e non solo ame, quell'uomo fece una grande impressione e in un certo senso die-de una spinta alle decisioni che avrei preso nella vita.Un vero uomo del Rinascimento: poeta e pittore, amante delle artie delle scienze, una memoria formidabile e una inesauribile sete diconoscenza. È stato attivo anche in politica: fu partigiano (e perse-guitato per le origini ebree del padre, al punto che dovette ripararein Svizzera), ondeggiò fra vari partiti della sinistra e confessava chel’unico libro che non fosse mai stato capace di terminare fosse pro-prio “Il Capitale” di Marx, aggiungendo anche di non aver mai co-nosciuto nessuno che l'avesse fatto davvero. Al Galvani insegnò un solo anno, rendendosi conto che cercaredi far entrare della cultura nelle nostre zucche era fatica spre-cata, ma lasciò comunque il segno.Credo che il modo migliore di ricordarlo sia di pubblicare unodei suoi scritti, come il testo di quella canzone di Jannacci chemenzionavo prima: vedi su zonanove.com

Ospedale: la Clown di corsia in sedia a rotellenominata Cavaliere da Sergio Mattarella

EVENTI CULTURALI/3

a cura di Luigi Luce

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Quanto conosci l’Italiano?Te lo dicono all’Università “Agrocotto” è una parola italiana? E “controtagliolo”? Spesso non

abbiamo un'idea precisa del nostro livello di conoscenza della no-stra lingua: tantissime parole ci arrivano in modi diversi, la maggiorparte le immagazziniamo, qualcuna la perdiamo. Molto influisce l'età:alcuni studi hanno evidenziato che a circa 20 anni abbiamo incontrato81mila parole attraverso le interazioni sociali e 292mila attraverso lalettura; a 60 anni diventano 157mila quelle imparate parlando con glialtri e 543mila quelle conosciute grazie a libri e giornali. Ma anche il nostro livello di istruzione ha un ruolo chiave. Ed è propriocon l’obiettivo di realizzare una mappatura estesa della conoscenza del-la lingua italiana che i ricercatori di psicologia dell'università Bicocca edell’Università di Gent (Belgio) hanno avviato un test online, e hannochiesto a Repubblica una collaborazione per diffonderlo il più possibile. Il test dura circa quattro minuti, può essere svolto su pc, tablet,smartphone e consente di ottenere una stima affidabile dell’ampiezzadel proprio vocabolario. Si tratta di una prova semplice e intuitiva concui si chiede ai partecipanti di indicare se la parola che appare sulloschermo del proprio dispositivo, selezionata da una lista di 130mila vo-caboli, appartiene alla lingua italiana. Nel test sono mostrate sia paro-le realmente esistenti che “non-parole” inventate. Spiega Marco Marelliricercatore del dipartimento di Psicologia della Bicocca: “I dati raccolticon questo test andranno a costituire il più grande database di ricono-scimento di parole al momento esistente per la lingua italiana. Stimeche sono molto importanti per la ricerca e lo sviluppo di strumenti inambito clinico, sociale ed educativo, soprattutto per quanto riguardal'apprendimento della lingua”. “Il test non si interromperà dopo pochimesi, ma andrà avanti, virtualmente, per molti anni - dice ancoraMarelli - consentendoci di esplorare quali parole sono più riconosciuteadesso e negli anni a venire. Se oggi i nostri dati fotografano la situa-zione attuale, tra qualche anno avremo informazioni sullo sviluppo del-la conoscenza della lingua italiana”.

“Alla ricerca del maestro perduto”Un prestigioso concorso letterario e artistico per le scuole

“Dire, fare, educare”al Centro Manzoni

Lorenzo Meyer

Il 6 dicembre si sono concluse le numerose e interessanti inizia-tive che il Comune, a partire dal primo di novembre, ha presen-tato all’interno del Convegno “Dire, Fare, Educare” Milano CittàEducativa 2017. Due di queste sono state organizzate dal Centrodi Istruzione per l’Adulto e l’Adolescente “A. Manzoni” di via De-ledda 11, con cui ormai da qualche anno il nostro giornale hastretto un rapporto di collaborazione.Nella prima, svoltasi il 22 novembre, gli ex studenti del Civico Istituto- che attraverso dei bienni di recupero prepara gli alunni per rientra-re nel circuito scolastico - hanno incontrato i nuovi iscritti dei CorsiSerali offrendo consigli su come affrontare gli esami e raccontando leloro esperienze post diploma: M. lavora negli Studios della WaltDisney di Orlando; L. ha collaborato con il Touring Club come guidaed è partita come assistente durante la stagione turistica; J. ha appe-na vinto una borsa di studio e quasi tutti frequentano l’Università.La manifestazione, intitolata “Yes We Can!”, ha anche visto la pre-miazione dei migliori allievi dello scorso anno. Particolarmente signi-ficativa, poi, è stata una lettera scritta all’assessore all’Educazione eIstruzione nonché Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo dalla madredi una studentessa in cui si ringraziava il Cia “A. Manzoni” per il co-stante supporto didattico e motivazionale che ha permesso alla ra-gazza di ottenere il Diploma di Stato.La seconda iniziativa del Convegno, “Il Potere della parola”, si è tenutail giorno successivo, 23 novembre, e ha visto la presentazione delle at-tività svolte nelle cinque classi dei Corsi Diurni insieme al “Centro diFormazione Supereroi”, che raccoglie l’adesione di giornalisti, autori,editori e altre figure operanti nel settore dell’editoria con l’obiettivo diavvicinare i ragazzi allo scrivere. I ragazzi hanno prodotto alcuni testiche verranno a breve pubblicati. L’impegno e la volontà di raccontaree di raccontarsi hanno profondamente coinvolto gli studenti che, con ilsupporto dei loro docenti ed educatori, sono riusciti a lasciare che la pa-rola scritta diventasse amica di contrattazione con alieni, di reportagegiornalistici, di improbabili vendite di monumenti milanesi, di storiedavvero accadute o solo immaginate…

“Errare humanum est”Uno spettacolo per riflettere sul disagio giovanile

“Questo premio è per me un grandissimo onore e mi auguro chepossa contribuire a far conoscere sempre di più la clowntera-

pia, un’emozione straordinaria e indescrivibile”. Sono le parole diGreta Sole de Todaro, detta Clown Girasole, milanese di 31 anni eprima clown di corsia italiana in sedia a rotelle, appena nominataCavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presi-dente Sergio Mattarella.Greta dedica il proprio tempo libero ai bambini ricoverati nel re-parto di pediatria del Niguarda dopo aver visto personalemente iclown di corsia in azione per contribuire fortemente alla cura an-che della sua grave malattia (la diplegia spastica) che l’ha costret-ta sulla sedia a rotelle. Ha quindi contattato l’AssociazioneTeniamoci per mano Onlus per diventare a sua volta clown: “Adorola complicità che si crea con i compagni e con il mio capo clownMammolo che gioca con rispetto e leggerezza con la mia disabilità,facendola diventare quasi invisibile”. “Questo - ha aggiunto - mipermette di vivere la corsia con grande impegno e spensieratezzatanto da entrare in ospedale carica e uscirne completamente sca-rica. È un momento ricco di energie positive, di quelle che fannobene agli altri e a noi stessi”. L’Associazione Teniamoci per Mano cui partecipa Greta ha dichia-

rato: “Grazie al suo contributo saremo felici di dar vita nei prossimimesi a un percorso di formazione pensato per tutti i giovani con di-sabilità che come Greta vorranno avvicinarsi alla nostra missione”.

Nella nostra società così detta avanzata i rapporti interpersonalipersino in famiglia diventano sempre più rari, ormai si comunica

per lo più con brevi messaggi del cellulare o di Twitter, di conseguen-za aumenta il senso di solitudine soprattutto negli adolescenti. C’èsempre meno tempo da dedicare ai figli, per ascoltarli, per accompa-gnarli alla scoperta di se stessi, per tracciare insieme una via per il lo-ro futuro. E la scuola? E la società? Non sempre purtroppo vi troviamofacilmente persone che con l’esempio, l’insegnamento e l’educazioneriescono a comunicare uno stile di vita più attento alla salvaguardia diquel che conta per davvero. È molto importante che ci siano modelli,“buoni maestri”, capaci con il loro percorso di vita e la loro esperienzadi formare i giovani guidandoli in un lavoro di ricerca personale utile ascoprire le loro passioni, i loro talenti per realizzare qualcosa di pro-prio, qualcosa che - come citava Alessandro Magno - renda la vita de-gna di essere vissuta. Da questa consapevolezza nasce il tema della XII Edizione del PremioGaldus “Dove troverai un maestro?”, un interrogativo cui gli studentidelle scuole medie e superiori potranno rispondere partecipando a que-sto concorso con un lavoro di poesia, prosa, arte o video a loro scelta. IlPremio, un concorso letterario e artistico a livello nazionale, nasce nel2006 da un’idea di un gruppo di docenti e della dottoressa NicolettaStefanelli, direttore del corso di lavorazioni artistiche e oreficeriadell’Istituto Professionale Galdus, in via Pompeo Leoni 2 a Milano.

Presieduto dal poeta Franco Loi e dal presidente onorario LilianaSegre, il progetto, che ha il patrocinio della Regione Lombardia e delComune di Milano, si svolge in partnership con la Prima EffeFeltrinelli per la Scuola e Fondazione Feltrinelli in collaborazione conaltri enti e associazioni, tra cui il Centro Culturale di Milano e il Mic.Per accompagnare gli studenti nel loro percorso durante l’anno scola-stico la scuola Galdus promuove un ricco calendario di incontri conscrittori, artisti, imprenditori, organizza eventi e laboratori di lettura,scrittura creativa e arte. Il 2017 si conclude con l’incontro delle classi il 14 dicembre alle ore 10con il giovane scrittore Michele Tranquilli che nel suo libro “Una buo-na idea” racconta come, partendo da un’idea, sia riuscito negli anniad acquisire un metodo di lavoro e di cooperazione che oggi si è con-cretizzato in alcuni villaggi della Tanzania. Si ripartirà quindi a gen-naio ancora con la narrativa e un altro giovane autore, Pietro Vaghi,cui seguirà una serie di altre interessanti iniziative che sarà possibi-le visionare attraverso il sito www.galdus.it. La partecipazione al con-corso singolarmente o in gruppo è gratuita. Allettanti i premi, GiftCard per l’acquisto di libri e cd presso le librerie Feltrinelli, e per i vin-citori delle diverse sezioni la pubblicazione dei lavori in una antolo-gia. (Valeria Casarotti - Teresa Garofalo)Per iscriversi inviare le opere entro il 16 marzo 2018 a [email protected].

Grazie al “Bando Educazione” del Comune, l’Associazione CivitasVirtus ha potuto fruire di un contributo di 1000 euro da investire

nel Progetto Legalità “La mafia fa schifo” rivolto alle scuole delMunicipio 9, che porta avanti già da qualche anno. Il contributo ha per-messo di organizzare lo spettacolo teatrale “Errare Humanum Est” del-la Compagnia Punto Zero di via Cirié, il cui fondatore è l’attore BeppeScutellà. Beppe lavora come volontario dal 1995 presso il carcere mino-rile Cesare Beccaria, producendo allestimenti e laboratori teatrali mira-ti al reinserimento sociale di soggetti in difficoltà. Il 24 novembre scorso il testo è stato presentato ai ragazzi delle scuolepresso l’Auditorium Terersa Sarti Strada. Si tratta, oltre che di una rap-presentazione teatrale, di una riflessione sul disagio giovanile da partedei ragazzi detenuti assieme a un pubblico di coetanei, per mostrare checambiamento e crescita personali sono possibili. È uno spettacolo cheaiuta a modificare l’immaginario collettivo, abbattere i pregiudizi sull’u-niverso detentivo e soprattutto a promuovere l’importanza della preven-zione del disagio giovanile. “Errare Humanum Est” è anche un progetto che, iniziato nel giugno del2015, terminerà nel maggio del 2018, intende rispondere al bisogno di

protagonismo culturale dei cittadini (soprattuto pre-adolescenti e adole-scenti) delle Zone 6, 7 e 9, aprendo alla cittadinanza il Teatro dell’Ipm(Istituto Penale Minorile) “C. Beccaria” (Puntozeroteatro) e promuoven-done la fruibilità attraverso produzioni artistiche partecipate, in collabo-razione con i due partner di progetto UnAltroMondo Onlus eCooperativa Sociale Comunità del Giambellino. Punto Zero nel 2015 hacompletato, con il sostegno di Fondazione Marazzina, FondazionePiccolo Teatro e Teatro alla Scala di Milano, la ristrutturazione e la mes-sa in opera del Teatro dell’Ipm, permettendo di modificare l’immaginedel carcere, trasformandola in quella di un luogo di promozione cultura-le capace di attrarre un vasto pubblico.• “La QuintAssenza”Grazie allo stesso “Bando Educazione” anche laCompagnia Teatrale di Niguarda “La QuintAssenza”, nata nella Scuoladi via Cesari e il cui regista è Dino Vollaro, ha ottenuto un contributo di1500 euro da parte del Municipio 9 per la realizzazione del progetto de-nominato “La vigilia di confusionatale”, dedicato alle Scuole Comunalidell’Infanzia. Il 4 e il 6 dicembre la compagnia si è esibita presso laScuola Materna Thomas Mann e Cesari. Il 22 dicembre si esibirà nuo-vamente in Cesari. (Antonietta Gattuso)

su zonanove.comIsola: boom di iscrizioni

alla scuola di italiano per stranieri

BELLEZZA IN ONA

a cura di Franco Massaro

Inverno alle porte

Èinutile che racconti come corrono le stagioni, come siamo passatidal freddo dell’anno scorso a quello di quest’anno. Sembrano quasi

due momenti vicini, ma non per chi ha osservato la Natura e ha vistocambiare i frequentatori del Parco nostro. Da un po’ sono scomparse leTartarughe, rintanate fino alla primavera prossima, ed i bimbi, che sene sono accorti, chiedono notizie. Sui nostri alberi arrivano e se ne van-no gli uccelli che hanno nidificato al nord, persino in Russia, come iTordi visti in questi giorni, come i Lucherini che fanno il pieno con i se-mi dei Liquidambar, gli alberi con le foglie diventate rosse. Da un me-se sono passate le Balie nere, dirette in Africa, ed erano veramente tan-te. Per non parlare delle Rondini, dei Rondoni, dei Balestrucci, anchequesti partiti assieme alle Cinciallegre. Chi è ritornato? Il Pettirosso neinostri giardini e soprattutto la novità di questi anni: il Gabbiano nei no-stri laghetti! Guardate quello della foto, tranquillo, sembra covare so-pra un palo della luce! Questi ultimi, Gabbiano comune(Chroicocephalus ridibundus), sono molto numerosi e li potremo osser-vare per tutta la stagione fredda. [email protected]

Si avvicinano le feste natali-zie, che corrispondono al mo-

mento in cui - finalmente - noiitaliani compriamo qualche li-bro. In realtà, più per regalarliche per leggerli, ma non impor-ta. Li acquistiamo, ed è questoche conta. Al che, per orientarvinell’oceano delle offerte, ci per-mettiamo di consigliarvi duebellissimi libri che raccontano loSport esattamente come lo in-tendiamo noi: collegato allaStoria, emozionante, passionale,positivo. In una parola: epico.L’ultimo uscito è una raccolta dipoesie di Alberto Figliolia, gior-nalista, scrittore, animatore in-sieme a Silvana Ceruti del labo-ratorio di scrittura creativa del carcere di Opera. Nel libro, in-titolato “Cieli di gloria” (Edizioni Il Foglio, 12 euro), l’autore ac-cantona per un momento la poesia civile e gli haiku per torna-re a una sua grande passione, lo sport, ritraendo trentatré pro-tagonisti italiani e non delle più svariate discipline: alpinismo(Messner), ginnastica (Jury Chechi), automobilismo (Ascari),ciclismo (Binda e Girardengo, Gimondi e Merckx, Coppi e Bar-tali), atletica (Bikila, Zàtopek, Mennea…), pugilato (Muham-mad Ali, Primo Carnera…). Senza dimenticare l’amata palla-canestro, che l’ha visto anche allenare squadre della periferiamilanese “unendo - parole sue - la passione dell’insegnante coni concetti di agonismo, democrazia e solidarietà”. La parte del leone, comunque, la fa il calcio, con i ritratti di cam-pioni che, con la magia dei versi, assumono vesti inedite. Combi di-venta così “il padre di tutti i portieri”; Sandro Mazzola ha un drib-bling come lo “zigzagare di un fulmine… lo scorgi un attimo e nul-la più”; Meazza è il “Balilla, vecchio ragazzo di ricordi in dialettobrillanti e corrosi”; Cruijff assume le sembianze di Gaudì,Rembrandt, van Gogh, Vermeer; il brasiliano Rivelino è un “gattodivino”. E poi l’idolo adolescenziale di Figliolia, Renato Cappellini,Benito Veleno Lorenzi, Valentino Mazzola, Gigi Meroni, la lungapoesia dedicata all’altrettanto quasi interminabile carriera diRivera: “Golden Boy, Mandrogno, Nato a Betlemme, Abatino... Inmille modi ti hanno definito, Gianni, ma come si può inquadra-re la fantasia? Quali sono i suoi confini?”. Come ha scrittoDarwin Pastorin, autore della prefazione: “Ci voleva unpoeta vero, ardente, capace di cesellare parole e ricordi,per mettere in versi quei nomi che ci fanno esaltare,commuovere, recuperare, ancora appassionare: unpoeta come Alberto Figliolia. Queste poesie sporti-

ve, con ogni protagonista accompa-gnato da una biografia sentimen-tale, rappresentano un confortoper la mente e per il cuore, scandi-scono il tempo della nostalgia”.Anche il libro del giornalistaDavide Grassi, “L’attimo vincente”(Edizioni della Sera, 15 euro) puòvantare una prefazione d’autore,quella di Andrea Scanzi: “Non èmai ‘solo’ sport. C’è sempre, inGrassi, la fascinazione per lo sfon-do: per il contesto storico. L'eventosportivo non è mai qualcosa a sestante, bensì parte di un mosaico.Davide è una sorta di rabdomantedell’epifania sportiva, insegue la-crime ed emozioni. Memoria e leg-genda. Tragedia e redenzione. In-

segue tutto questo e lo trova. Trascrivendolo col gusto antico del so-gnatore indefesso”. Nel testo si ripercorrono le vicende sportive eumane di quarantasei personaggi dello sport (Tazio Nuvolari,Garrincha, Gilles Villeneuve, Jesse Owens, George Best, AyrtonSenna, Marco Pantani e molti altri), spesso intrecciate a momentistorici e drammatici: dall’annessione nazista dell’Austria alla digadel Vajont, dai desaparecidos dei regimi militari argentini e cileniall’arrivo dei carri armati sovietici a Budapest e Praga, dalSessantotto degli studenti messicani - finito in un bagno di sangue- al commando terrorista alle Olimpiadi di Monaco del ’72, al raz-zismo del regime sudafricano dell’apartheid fino alla guerra inIraq. Due di questi racconti sono stati scritti dal padre di Davide,Paolo Grassi, diversi anni fa. Come ha riferito l’autore in un’inter-vista: “Quando mancò nel 2005, dopo un tragico incidente, andai arovistare nei suoi dischetti per cercare ricordi, tracce di memoria.Trovai il diario che aveva scritto tra il 1940 e il 1945 e rielaboratodurante gli anni della pensione. Curai l’edizione e venne pubbli-cato dalla Albalibri con il titolo “Il Diario della mia guerra (Storiadi un adolescente sotto le bombe)”. Trovai anche dei racconti dedi-cati ad una delle sue passioni: le corse automobilistiche. A lungosono rimasti nel cassetto, ma quando ho proposto “L’attimo vincen-te” li ho inseriti con i miei. E per me questo è stato il vero attimovincente: vederci, anche se solo con i nostri due nomi stampati sullibro, di nuovo insieme”.In appendice compaiono poi interviste esclusive ad altri cam-pioni (Mario Andretti, Paolo Bertolucci, Pierluigi Marzorati,Pierino Prati, Gustav Thoeni, Valentina Vezzali...) ma an-che a Manuela Valletti, figlia di un giocatore del Milanrinchiuso nei campi di concentramento tedeschi.Buone feste e buona lettura sportiva a tutti.

A Natale regaliamo libri… di sporta cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi

Gae Aulenti On IceFino al 25 febbraiosi pattina in piazza

Dopo il successo del 2016, dal 10 no-vembre 2017 al 25 febbraio 2018

piazza Gae Aulenti torna ad avere la pro-pria pista di pattinaggio.Dal lunedì alla domenica, dalle 10 fino al-l’una di notte, sarà possibile pattinaresotto i grattacieli. Il costo del noleggio deipattini è di 8 euro all’ora.

Paziente senza denti primadell’inserimento della Eagle Grid

Paziente dopo quattro mesicon nuova protesi definitiva

Vista da sottocon protesi senza palato

Paziente dopo un mesedall’inserimento della gliglia Eagle Grid

1Dopo aver eserguito una Rx panoramica delle arcate dentarie, si procede alla rilevazione delle impronte della bocca del paziente. Successivamente un laboratorio spe-cializzato procederà al confezionamento di una mascherina radiologica da indossare durante l’esame tomografico (TAC o Cone Beam).

La mascherina in resina trasparente, riporterà la dentatura che si vuole ricostruire al termine dell’intervento.

2Le immagini TAC vengono inviate ad un centro di elaborazione che provvede alla progettazione in CAD CAM (virtuale su computer) della Eagle Grid, che verrà poi pro-dotta in modo personalizzato a seconda delle caratteristiche richieste per ogni paziente.

3Un’apparecchiatura altamente tecnologica (laser melting - in dotazione a BIOTEC BTK), sfruttando un raggio laser ad alta intensità, sintetizza la polvere di titanio in strati successi-vi, costruendo una struttura tridimensionale: la Eagle Grid.

4In anestesia locale o con una sedazione cosciente, in studio dentistico, si provvede allo scollamento della gengiva con esposizione dell’osso e al posizionamento del-la griglia. La Eagle Grid verrà fissata mediante viti di osteosintesi (le stesse usate in Ortopedia e in Traumatologia). Dopo aver eseguito le suture, al paziente, da subi-

to, viene consegnato un primo provvisorio in resina che garantisce la masticazione e la perfetta guarigione delle gengive.

5Dopo 3/4 mesi, stabilizzata la griglia e i tessuti coinvolti, si procede alla produzione e all’inserimento nella bocca del paziente della fissa definitiva.

A chi si rivolgeEagle Grid è un nuovo tipo di implantologia che si rivolgeai pazienti che non hanno osso sufficiente per l’implanto-logia ossea tradizionale.

Sempre più spesso si verifica la condizione clinica di persone che,avendo da tempo perso gran parte della dentatura, sono obbligatead una protesi rimovibile (dentiera o scheletrato) senza possibilità diaffrontare un intervento di implantologia per insufficiente percentua-le di osso residuo sia in altez-za sia in spessore. A questipazienti venivano prospettati

interventi di rigenerazione ossea con innesti, interventi molto invasivie invalidanti, senza garantire una sicura predizione in ter-mini di successo e tempi di guarigione (in genere nel-l’ordine dell’anno). Abbiamo perfezionato il proto-collo dell’impianto sottoperiostale (appoggiatosotto la gengiva e non nell’osso), innovandoloed aggiornandolo con tutte quelle che sonole più recenti tecnologie in nostro posses-so, potendo ora garantire un miglior pro-

dotto e un nuovo inter-vento del tutto differen-te dal passato.

PresentazioneEagle Grid è un nuovoprotocollo implantare co-stituito da una stutturametallica (griglia) in titanio, personalizzata per ciascun pa-ziente che si appoggia all’osso mascellare o mandibolare eviene fissata con viti da sintesi.

Il titanio: rappresenta ormai da anni il metallo per eccellenza in im-plantologia, per le caratteristiche di biocompatibilità con l’osso e perla pressoché assenza di fenomeni di llergia.La gliglia è personalizzata: è cioè costruita avendo come stampol’osso residuo in bocca al paziente. La progettazione e la produzione

è gestita da uno staff com-posto da ingegneri biomedici,

medici specialisti, odontotecnici edesperti informatici, per raggiungere il massi-

mo della precisione con professionalità in ogni fase di lavorazione.L’Eagle Grid può risolvere casi di totale mancanza dentale mascella-re o mandibolare o ripristinare i dentiin isolati settori della bocca chene sono privi. Una volta appoggiata intimamente all’osso viene fissa-ta con viti di titanio che nel tempo si osteointegrano alla stregua dipiccoli minimpianti. Eagle Grid non necessita di osteointegrazione inquanto la sua ritenzione è meccanica, consente infatti il carico imme-diato: cioè la possibilità di utilizzare subito una protesi provvisoria ce-mentata direttamente sui monconi della griglia.

Prima

Procedura

Dopo

DR. EMANUELE MORELLAMedico Chirurgo Odontoiatra

Specialista in OdontostomatologiaVia Caduti sul Lavoro 61

20099 Sesto San Giocanni MILANOTel/Fax02.26225783 - Mob. 347.2399264

[email protected]

La nuovaimplantologiadentale universaleper chi non ha osso

“La legge di bilancio 2018 pensa al futuro”Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd)

L’accertamento delle invaliditàAvv. Alessia Castellana

CONSULENZA LEGALE

Depurate il fegato: togliete i grassi nocivi e avrete più energiaPaola Chilò

Non v’è dubbio che il laboratorio alchemico piùimportante del nostro corpo sia il fegato. È

un organo vitale che svolge più di ogni altro unaquantità elevatissima di funzioni ogni minuto;essendo in costante filtraggio, un possibile malfunzionamento, anche minimo, può portare a unaumento delle tossine circolanti e quindi relativimalesseri come spossatezza, stanchezza cronica,

memoria e concentrazione scarse, calo della vista, mal di testa, distur-bi gastrointestinali, ritenzione, gonfiori, dolori vari alle articolazioni,allergie e altre manifestazioni cutanee. In più è l’organo in cui vieneimmagazzinata l’energia (glicogeno),elaborata e ridistribuita ai varidistretti corporei, in pratica sintetizza il “carburante” che mette inmoto l’organismo. Aiutare il fegato a ripulirsi e rigenerarsi nei perio-di di cambiamento stagionale è senz’altro un passo indispensabile almantenimento della salute e del benessere psico/fisico. Cosa fare? Innanzitutto alleggerire il lavoro del fegato suddividendoi pasti in 5 o 6 “spuntini” giornalieri e non caricandolo con 3 pastiprincipali nei quali ci si riempie con antipasti, primo, secondo, contor-

no, frutta e dolcetti. Gli “spuntini” (o brevi pasti) devono prevedere deicibi prevalentemente non raffinati, quindi frutta e verdura cruda inabbondanza, ricche di minerali, vitamine e fibre (grande aiuto neiprocessi depurativi) soprattutto di colore giallo, arancio e verde, leverdure di sapore amaro come le bietole, la cicoria, la catalogna, i car-ciofi, barbabietole e alcune radici con l’uso di limone e cercando di nonabbinare carboidrati e proteine nello stesso pasto, ma alternandopiatti di cereali integrali con verdure a piatti proteici non grassi néfritti, essendo questi ultimi altamente complessi da elaborare. La curcuma usata regolarmente in aggiunta ai cibi o come infu-so con zenzero e cannella è un potente antiossidante e rigene-rante per fegato e intestino. Il succo centrifugato di barbabieto-la drena il fegato e migliora la risposta immunitaria. Il pane disegale e l’uso dell’avena in minestre, hanno un’azione depurati-va e di sostegno delle funzioni epatiche. È ottimo l’utilizzo, per almeno 30 giorni, di una emulsione mat-tutina ottenuta con un cucchiaio di olio d’oliva extra vergine emezzo limone spremuto, 20 minuti prima di colazione. Un vali-do aiuto per il processo depurativo è l’assunzione di estratti

idroalcolici di tarassaco, cardo mariano, fumaria, carciofo o tisa-ne con le stesse erbe, aggiungendo anche della radice di barda-na per aumentare l’effetto di pulizia interna che si esprime an-che attraverso un miglioramento della pelle.Da evitare sono invece: l’alcool, il fumo, lo zucchero raffinato, igrassi animali, gli insaccati e persino le “arrabbiature”. A livellosimbolico infatti il fegato è riconosciuto come l’organo della colle-ra. Ancora oggi sono in uso nel linguaggio popolare frasi come: “ro-dersi il fegato” o “avere un travaso di bile”, quando capita una for-te arrabbiatura. Possiamo quindi affermare che a una forza colle-rica inespressa, controllata, trattenuta o ad una eccessiva timi-dezza… quindi una mancata espressione creativa… può corri-spondere una possibile situazione di stasi energetica che potreb-be a lungo andare danneggiare il fegato.

Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare/in-tolleranze con orientamento psicosomatico - Per informazioni oappuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio Naturopatia in via Terruggia1, 20162 Milano - e-mail [email protected] - sito: www.paolachi-lonaturopata.it

NATURA E SALUTE

Come fare se mancano tanti denti?Nunzio M. Tagliavia

L’introduzione ormai ultradecennale delle viti implantologi-che (radici artificiali in titanio) ha permesso alla maggiorparte dei pazienti di evitare le protesi mobili, comunementechiamate dentiere. Ma può capitare che il numero dei denti as-senti sia molto alto o, nei casi estremi, uguale a zero. Quali so-no le soluzioni migliori per questi casi? Se le valutazioni clinichee radiologiche lo indicano, l'implantologia fornisce due possibilisoluzioni alternative per ovviare all'edentulìa totale, cioè a quel-le situazioni cliniche dove sono completamente assenti i denti oi denti superstiti sono destinati a essere persi. La prima constanell'inserire un numero di viti d'impianto il più alto possibile,

sulle quali posizionare corone (o capsule) unite tra loro, dettiponti. Questa soluzione presenta lo svantaggio di essere costosaper il consistente numero di corone-ponti da posizionare. La se-conda possibilità è molto meno costosa ed è denominata“Toronto bridge”. Questa prevede l'utilizzo di una particolareprotesi in resina rinforzata con lega medicale, ridotta nelle di-mensioni, e ancorata, di solito, a quattro viti implantologiche. Ilrisultato è che per la parte superiore della bocca si può evitareil fastidio del palato, tipico delle protesi totali tradizionali, che inmolti casi altera il gusto degli alimenti. Mentre per la parte in-feriore, la protesi, avendo un saldo ancoraggio sulle viti, rimane

stabile senza dover utilizzare la pasta adesiva. La soluzione“Toronto bridge”, inoltre, presenta una notevole resa estetica edi masticazione; ed è anche indicata ai pazienti non necessaria-mente avanti negli anni, che si trovano nella condizione di ave-re una situazione orale talmente compromessa da rendere irre-cuperabili tutti i denti e, allo stesso tempo, richiedono soluzionifunzionalmente valide e a costi contenuti.

Dottor Nunzio M. Tagliavia, Medico Chirurgo Dentista - Via LuigiMainoni D’Intignano 17/a, - 20125 Milano - Telefono 026424705 -www.dentistalowcost.it - [email protected]

ODONTOIATRIA

La legge di bilancio 2018, che abbiamo appe-na approvato al Senato, contiene molte mi-

sure importanti. L’ultima finanziaria di questalegislatura conferma la volontà della maggio-ranza e del Governo di proseguire l’azione cheha portato il Paese a tornare a crescere in tuttigli indicatori economici cercando di trasformarequei dati in interventi concreti per le ancoratroppe famiglie che sono in difficoltà. In questadirezione da una parte c’è la conferma di molti

provvedimenti a sostegno delle imprese che investono su futuro eoccupazione (gli ammortamenti fino al 140% per le imprese che in-vestono in innovazione, il credito d’imposta per le aziende del Sudche acquistano beni strumentali, il rifinanziamento per 940 milio-ni del nodo investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e quello delpiano straordinario per il Made in Italy che ha sostenuto la straor-dinaria crescita delle nostre esportazioni), dall’altra importanti in-terventi sul sociale e per il lavoro. È chiaro che anche il sostegno all’economia c’entra con la possibi-

lità di creare più posti di lavoro e più risorse per gli interventi so-ciali ed infatti nella nuova finanziaria ci sono molti interventi pic-coli e grandi mirati a questi obiettivi. Le tre misure principali so-no certamente quelle che riguardano: l’aumento degli stanziamen-ti e quindi l’allargamento del numero dei beneficiari del reddito diinclusione, la prima norma nazionale di contrasto alla povertà chegarantisce un reddito di circa 500 euro per 18 mesi a oltre un mi-lione di famiglie disagiate con minori o persone disabili a caricoche dal 1 dicembre possono farne domanda; gli sgravi alle impre-se per le nuove assunzioni a tempo indeterminato soprattutto digiovani under 34; l’esclusione dall’aumento dell'età pensionabileper 15 categorie di lavori gravosi, insieme all'ampliamento dellapossibilità di accesso all’Ape sociale.Ma accanto a queste misure principali ci sono altri interventi im-portanti per le fasce più deboli ed un significativo intervento sul te-ma della casa. In particolare è stata decisa l’esenzione dal superticket per i redditi più bassi, definita una misura di sostegno perogni figlio nato dal prossimo anno in famiglie con reddito Isee infe-riore ai 25 mila euro e introdotto una misura di sostegno al reddito

per chi, all'interno della famiglia, assiste persone non autosufficienti.Per quanto riguarda la casa sono state prorogate le detrazioni fiscali(65%) per la riqualificazione energetica degli edifici e per la realizza-zione di nuovi infissi (50%) confermando misure che hanno prodottoin modo significativo risparmi per i cittadini e la ripresa dell’attivitàedile che vengono non solo prorogate ma, per la prima volta, esteseanche alle proprietà indivise oltre che all’edilizia residenziale pubbli-ca. È stata anche prorogata la cedolare secca al 10% per chi affitta acanone concordato e, su mia proposta, è stato reintrodotto il fondo so-stegno affitti per aiutare chi perde la casa o rischia di perderla. Tra lealtre misure contenute nella finanziaria voglio segnalare ancora lanorma che, a tutela del prestito sociale delle cooperative e quindi dichi deposita lì i soldi, stabilisce regole chiare rispetto al rapporto trapatrimonio, liquidità e prestito sociale.Infine credo sia giusto sottolineare come questi interventi vengano rea-lizzati senza alcun aumento delle imposte, evitando gli aumentidell’Iva e introducendo la webtax, ovvero la tassazione degli enormiricavi dei giganti della rete che potrà consentire ulteriori investi-menti e interventi sul sociale.

FILO DIRETTO CON LE ISTITUZIONI E LE PROFESSIONI

DAL SENATO DELLA REPUBBLICA

La vendita dell’area comunale Gioia/Pirelli/Sassetti andrà a vantaggio delle periferieBeatrice Uguccioni (vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano - Consigliera della Città Metropolitana)

Prosegue la riqualificazione del territorio cit-tadino, nella consapevolezza che eliminare il

degrado di edifici e spazi contribuisce a renderela nostra Città più sicura e più bella. Si è conclu-so, infatti, da pochi giorni l’iter che ha portato al-la vendita, attraverso asta pubblica, dell’area co-munale situata tra via Melchiorre Gioia, via Pi-relli e via Sassetti che ricade nel Piano Integratod’Intervento Garibaldi-Repubblica.Perché scrivo di questo progetto? Fondamental-

mente per tre motivi: perché è importante il percorso avviato dal-l’Amministrazione Comunale per restituire alla Città, ai suoi cittadi-ni ma anche ai turisti, spazi vivibili e fruibili; perché questo PianoIntegrato di Intervento è inserito nella nostra zona 9 e soprattutto

perché i fondi che verranno recuperati da questo intervento sarannoinvestiti in larga misura nel Piano Periferie.L’area comunale, di 32mila e 208metri quadrati, è stata aggiudicata allaCoima Sgr che ha fatto una proposta di acquisto di 78milioni e 880milaeuro, pari a 1milione 461mila euro in più rispetto alla base d’asta che eradi 77milioni e 419mila. In questo modo si realizza un altro tassello diPorta Nuova che si sviluppa in direzione della Stazione Centrale e chenegli anni ha visto un notevole cambiamento, apprezzato dai più.Come anticipato, le risorse recuperate rientreranno nel Piano Triennaledelle Opere Pubbliche e potranno essere gestite in larga misura nel PianoPeriferie. Parte dei successivi oneri di urbanizzazione per la realizzazio-ne del progetto, poi, potrebbero essere destinati anche ad un’altra propo-sta importante che cambierà il volto della nostra città, ossia la riapertu-ra dei Navigli. Si tratta di un modo efficace per proseguire l’opera di va-

lorizzazione del demanio comunale per poter recuperare risorse da inve-stire nella crescita della città.La razionalizzazione della proprietà serve a finanziare investimenti perlo sviluppo di Milano. Coima Sgr dovrà realizzare nelle aree acquistatefunzioni terziarie e funzioni complementari, ossia servizi e piccole attivitàcommerciali per un massimo del 10% della superficie totale. Inoltre do-vrà garantire aree destinate a verde; attrezzature pubbliche e spazi pe-donali; un parcheggio pubblico e parcheggi pertinenziali privati e, infine,dovrà farsi carico degli eventuali costi di bonifica delle aree anche se, dal-le indagini preliminari ambientali svolte non è stata riscontrata contami-nazione del terreno per la destinazione d’uso finale.Ora ovviamente il progetto dovrà essere supervisionato e controllatodall’Amministrazione Comunale, con la possibilità di promuovere unconcorso di progettazione ad alto profilo qualitativo, dedicato.

DA PALAZZO MARINO

La legge 222/1984 riconosce prestazioni econo-miche a favore di chi si trovi in uno stato di in-

validità civile, cecità, sordità, handicap, disabilitàe sia in possesso dei requisiti richiesti dalla stes-sa. Tra questi istituti si annoverano: a) pensionedi inabilità, che spetta a chi ha tra 18 e 65 anni,sia riconosciuto invalido al 100% e non abbia unreddito annuo superiore ai limiti di legge; b) asse-

gno di invalidità, per chi ha tra 18 e 65 anni e sia riconosciuto invali-do secondo percentuali definite; c) indennità di accompagnamento,erogabile indipendentemente dall’età anagrafica a chi è invalido, conimpossibilità di deambulare e/o abbia necessità di assistenza; d) in-dennità di frequenza: fino a 18 anni, per chi è affetto da patologie cherendano gravoso lo svolgimento di compiti e funzioni della vita quo-tidiana. Per ottenere dette prestazioni è necessario munirsi di idoneacertificazione del medico curante, che attesti la sussistenza dell’inva-lidità. Si può quindi procedere all’invio della domanda all’Inps, il cui

accoglimento è subordinato all’esito positivo della visita medica a cu-ra della Commissione medica dell’ente, che al termine della stessa re-dige un verbale in cui illustra quanto accertato dai sanitari.In caso di riconoscimento di invalidità, disabilità o riduzionedella capacità lavorativa, trova avvio l’iter per il pagamento diquanto spettante. Al contrario, in caso di verbale negativo o nel-l’ipotesi in cui la Commissione abbia omesso di provvedervi, èpossibile ricorrere al Tribunale del luogo in cui risiede il richie-dente. A tal proposito, la legge impone a chi intenda ottenere invia giudiziale il riconoscimento del requisito sanitario necessa-rio per accedere alla prestazione di invalidità, di presentareun’istanza di accertamento per la verifica delle condizioni sani-tarie a fondamento della pretesa fatta valere. L’espletamento dell’accertamento costituisce condizione di pro-cedibilità della domanda giudiziale: ciò significa che se non vie-ne prima espletata tale procedura non si può ricorrere diretta-mente al Giudice. L’accertamento tecnico ha ad oggetto la veri-

fica della sussistenza dei requisiti sanitari ad opera del medicolegale nominato dal Tribunale. Questi esamina la documenta-zione clinica ed eventualmente effettua un’ulteriore visita, pre-sentando infine la relazione peritale: se si esprime in senso fa-vorevole al riconoscimento dell’invalidità e non vi sono contesta-zioni da parte dell’Inps, l’ente deve adeguarsi alle conclusionidel perito e liquidare le prestazioni dovute. Se le conclusioni so-no sfavorevoli, si può ricorrere in giudizio.Come illustrato, l’accertamento dell’invalidità si presenta complessoe scandito da termini precisi, il cui mancato rispetto può comportaredecadenze e l’impossibilità di vedere tutelati i propri diritti: per ognifase, dalla presentazione della domanda all’ente, all’assistenza nellaprocedura di accertamento tecnico e alla presentazione del ricorso lostudio è disponibile ad assistervi.

Avvocato Alessia Castellana, Viale Premuda 16, Milano,tel 02.36768630, [email protected].

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ONA NOVE

INCLUSIONECONTRO IL RAZZISMO

Alla Scuola “Verga” nel nostroquartiere, la Dirigente scolasticaha recentemente interrotto unprogetto, regolarmente approva-to dal Consiglio di Istituto, di in-clusione e di educazione alle dif-ferenze dal titolo: “Noi, storie di li-bri parlanti”. Tutto ciò è avvenu-to a causa del clamore suscitatoda articoli apparsi sulla stampa eda post pubblicati sui socialnetworks volti a spargere benzi-na sul fuoco dei vari razzismi chestanno dilagando nel Paese. Si-nistra Italiana esprime la pro-pria condanna per il comporta-mento dei due assessori delMunicipio 9 che si sono resi pro-tagonisti di quella che si configu-ra come un’indebita ingerenza,un mancato rispetto dell'autono-mia scolastica e della libertà del-l'insegnamento garantita dallaCostituzione. Siamo vicini a queigenitori che, accolti con scarsaconsiderazione dalla maggioran-za che governa attualmente ilMunicipio 9, si sono recati inConsiglio per chiedere rispettoper l’Istituto scolastico frequenta-to dai propri figli. Esprimiamosolidarietà agli/alle insegnantiche, pur nelle difficoltà in cui ver-sa la scuola pubblica, nella scar-sità di risorse alle quali i governi,uno dopo l’altro, la condannanoad operare, lavorano per garanti-re qualità dell’insegnamento e siadoperano per combattere il dif-fondersi di fenomeni quali il bul-lismo, l’omofobia, il razzismo, for-nendo ai ragazzi e alle ragazzeoccasioni di crescita e di confron-todemocratico. Auspichiamo che

il progetto riprenda e sia portatoa termine, e che cessi immedia-tamente una campagna media-tica orchestrata da elementi del-la Giunta del Municipio che, co-me è noto, non hanno alcunacompetenza in tema di didatti-ca. Ci auguriamo infine che laGiunta e la commissione Educa-zione del Municipio tornino adoccuparsi dei temi che dovrebbe-ro presidiare, quali l’edilizia sco-lastica e i servizi comunali, cheinvece necessiterebbero palese-mente di ben altra attenzione diquella fino ad oggi dedicata dal-l’amministrazione di centrode-stra del Municipio 9.Sinistra Italiana Municipio 9(novembre)

UN ALBEROPERICOLOSO

C’è un pericolo per chi transita invia Maestri del Lavoro. Nel par-cheggio di via Maestri del Lavoroadiacente alla torre della coopAbitare c’è un’albero che nella si-tuazione che si trova, sarebbe amio avviso pericoloso in caso diuna giornata molto ventosa.L’albero è composto da due gros-si tronchi che si trattengono tradi loro con due cavi di materialeche non conosco. Uno dei duetronchi è molto curvato rispettoall’altro. Forse chi ha fatto questolavoro pensa che i cavi durino ineterno ma non ha pensato chepuò cadere e provocare danni. Geraldo Berardi (novembre)

GRAZIEOSPEDALE

Vogliamo ringraziare tutto il per-sonale medico, infermieristico e

di assistenza del reparto DayHospital Ematologia PadiglioneSud e del reparto Simt-Padiglio-ne Nord dell’ospedale Niguarda-Ca’ Granda per la grande pro-fessionalità, l’attenzione e l’u-manità dimostrata nei confrontidel nostro Enrico, da tutti amo-revolmente chiamato “nonnoChicco”, che ci ha lasciato dopo18 mesi di lotta contro la malat-tia che l’ha colpito.Famiglia Canzi (novembre)

LE DONNE SONOIN PERICOLO

Il 25 novembre si è celebrata laGiornata contro la violenza sulledonne. Se ne sono accorti in po-chi, vista la quasi contempora-neità con il Black Friday. Ma mipare che nella nostra zona non sisia fatto molto per migliorare lasicurezza femminile. Almeno se-condo quanto riportano i giorna-li, anche se sappiamo bene cheormai non c’è più da fidarsi di ciòche si legge, spesso infatti sononotizie false, ingigantite o venateda pregiudizi. Dapprima un’ag-gressione lungo la Enrico Fermi:una signora di 33 anni che pas-seggiava con una bimba piccolain carrozzina. Coltello alla gola,rapinati soldi e cellulare. Lievi fe-rite per la signora, che si è fattamedicare al Niguarda. Pochigiorni dopo l’episodio della com-parsa peruviana di una fictionche si sta girando all’Ospedale (aproposito: non sapevo nulla dinessuna fiction, voi avete qualcheinformazione in più?). Dopo il la-voro lascia l’ospedale dall’uscitadel pronto Soccorso, in via Majo-rana, e il risultato è simile: coltel-

lo alla gola, rubati portafoglio ecellulare ma la conclusione è di-versa: la ragazza viene trascina-ta nei cespugli e violentata. Inentrambi i casi si parla di un uo-mo tra i 30 e i 40 anni dall’accen-to slavo. La stessa persona? Epoi la notizia più terribile: la si-gnora assassinata nel parco del-la Villa Litta ad Affori, forse perrapina, con la gola recisa, su cuile forze dell’ordine stanno inda-gando. Speriamo che ci liberinodi queste persone che puntanocoltelli alla gola delle povere si-gnore che passeggiano in zona.Perché il problema è che mentrei Carabinieri o la Polizia indaga-no, questi malviventi sono anco-ra in giro, liberi di colpire di nuo-vo. Noi non possiamo chiudere lenostre donne in casa, hanno di-ritto di circolare liberamente aloro piacimento e hanno un ra-gionevole diritto di sentirsi sicu-re nel farlo. Oddio, mi sentosempre di consigliare prudenza,c’è sempre il pericolo che qualcu-no dia fuori di matto improvvi-samente, ma le persone pericolo-se, quelle che hanno già colpito,anche più di una volta, devonoessere messe in condizione dinon nuocere più. Altrimenti legiornate contro la violenza sulledonne suonano come una ipocri-ta presa in giro. E non ho senti-to l’assessore alla sicurezza delnostro municipio pronunciarsisu come intende risolvere il pro-blema. O per lo meno affrontar-lo. Se non si tratta di sgombera-re campi Rom questi signori nonsanno che pesci pigliare, ormail’abbiamo capito. Lettera firmata (novembre)

PUZZAIN CONDOMINIO

Abito in una delle due torri di viaBenefattori dell’ospedale, al civi-co 2. Da parecchio tempo, al pia-no terzo, si vive in una situazionesurreale di odori nauseabondiche rendono la vita dei condomi-ni a dir poco difficile. La situazio-ne è progressivamente peggiora-ta e, nelle scorse settimane e èstato richiesto per due volte l’in-tervento dei vigili del fuoco e del-le autorità di pubblica sicurezzapoiché le esalazioni sono divenu-te insostenibili. È stata riscontra-ta in entrambi gli interventi la si-tuazione purtroppo difficile delcondomino dal cui appartamentoprovengono le esalazioni. La spe-ranza era che vi fosse un inter-vento immediato da parte dellestrutture preposte al fine di ripri-stinare una situazione igieni-co/sanitaria “umana” a tutela deicondomini e di supporto tangibi-le a coloro che tale disagio stannoprovocando, dando loro una ma-no a uscire da questa incresciosacondizione che, oltre a rappresen-tare una grave minaccia dal pun-to di vista igienico sanitario pertutti i condomini è anche una si-tuazione umanamente difficileper il condomino che merita unsostegno/supporto urgente daparte dei servizi sociali. Speria-mo che il Comune, i ServiziSociali intervengano al fine fartrascorrere a tutti un feliceNatale.Ernesto Meschia (novembre)

UN MARCIAPIEDIDISSESTATOI

Abito in via Valfurva e vorrei se-

gnalare lo stato di degrado e pe-ricolo in cui versa la pavimen-tazione dissestata del marcia-piede sito in via Val Maira dovesettimanalmente si svolge ilmercato e dove qualche decen-nio fa sono state messe a dimo-ra delle piante che non hannomai goduto di buona salute.Nello stesso tratto di marcia-piede è stato dismesso un di-stributore di benzina senzaprovvedere alla sistemazionedel tratto di marciapiede in cuiesso era collocato. Io sono anniche scrivo in Comune per chie-dere una sistemazione com-plessiva della strada o perlome-no sistemare il marciapiede emagari cambiare essenza dellepiante, visto che quelle attual-mente presenti sono moribondee soprattutto inadatte per que-stioni ambientali. Spero chequesta mia serva a portare que-sta istanza all’attenzione deldel Municipio e del Comune. Matteo Viscardi (novembre)

SOSTA VIETATA?ME NE INFISCHIO

Sì, forse è quello che pensano gliautomobilisti quando parcheg-giano nello spazio adibito agli au-tobus Atm alla fermata di Arga-nini 30. Oltre ad essere quasi vi-cini alla curva, non permettonoai bus di accostare al marciapie-de per far salire e scendere perso-ne con ridotta capacità motoria. Questo è un mondo individuali-sta: non si pensa mai al disagiodell’altro. L’importante è par-cheggiare la macchina! Dov’è laPolizia Municipale? Emilia Ceresoli (novembre)

• Nonna Giulia ne ha 105! Care let-trici, cari lettori, Zona Franca augura atutti un sereno Natale. Gli auguri piùbelli sono quelli dei bambini e dei non-ni. I primi perché aspettano Gesù Bam-bino, i secondi perché ne raccontano lastoria. Fra l’altro le statistiche diconoche i centenari sono in aumento. Perciòsono andata a trovarne due per inter-vistarli per Zona Franca.Vi ricordate nonna Giulia (Zona Fran-ca 2013), nata a Leno (Brescia)? Il 3giugno 1913 conosce Vittorio Vaccari,un giovane carabiniere. La loro unioneviene benedetta da quattro figlie. Neldopoguerra, dopo tanti incarichi,Vittorio collabora con l’allora MaggioreCarlo Dalla Chiesa con il quale, oltre auna grande amicizia, condividerà one-stà e spirito di sacrificio. Nel 1957 è alcomando della caserma dei carabinieridi via Moscova, a Milano, sempre insie-me a Dalla Chiesa, Giulia diventa unpunto di riferimento per i bambini del-la caserma e per i figli di quello che di-

venterà poi un grande generale. È unadonna forte e, ancor di più, quando lostesso Carlo Alberto viene a comuni-carle la morte di Vittorio, deceduto percause di servizio lasciandola sola conquattro figlie.Nel 1960 si trasferisce a Niguarda do-ve aiuterà a crescere due generazionidi nipoti. Nei suoi racconti del passato,nonna Giulia parla alla nipote Cristi-na: ”… Nonno Vittorio viene da una fa-miglia che, per generazioni, ha servitoi regnanti d’Italia ed è stato tenuto abattesimo dalla Regina Elena”.Da due anni nonna Giulia è ospite allaRsa di via Ornato e sono andata a tro-varla con la nipote Cristina che, per lanonna, ha un amore infinito. I prossimisono 105 anni! Grazie a nonna Giuliaper la sua storia e per la sua forza. Aquella età i minuti diventano giorni,grazie per il suo vissuto!• Nonno Andrea ne ha 103! Era ilnovembre del 2014 quando ZonaFranca andava ad intervistare il si-gnor Andrea Perez, per i suoi 100 annie scriveva: ”… nasce a Palermo il 28 ot-tobre 1914, abitava vicino alla catte-drale e, già da piccolo, andava in chie-sa e questa devozione la porterà pertutta la vita. Di professione è calzolaio,lavoro che condividerà per anni con l’a-dorata moglie Vincenza. Il loro è ungrande amore e la loro unione sarà al-lietata da sette figli. Fino a 98 anniprendeva l’autobus ed andava, da solo,a visitare le chiese. Un corpo asciutto ein forza, fino a due mesi fa andava an-cora in bicicletta...”. Sono ritornata atrovare nonno Andrea perché il 28 ot-tobre ha festeggiato 103 anni. Mi emo-ziono perché nonno Andrea è assistitoamorevolmente, tutti i giorni, da duefigli che si alternano, notte e giorno,per assistere l’adorato padre. Mi acco-glie nella sua camera perché si trova aletto, le gambe non reggono, ma tutto il

resto è a mille! Intorno due figlie, lanuora e in sala due figli guardano la tv.Nella prima intervista parlavo del suoamore per le chiese.Un grande angelo su una mensola nonpassa inosservato e, alla testa del letto,un’enorme e stupenda croce che mi ri-corda la mia camera e glielo dico. Ri-mango a lungo a chiacchierare con lo-ro. Sento il calore della famiglia, dell’a-more che ha unito nonno Andrea e lamoglie Vincenza e che hanno trasmes-so ai figli. Chiedo cosa ha mangiato amezzogiorno: “La pasta con muddicaatturata” (in palermitano), sono fusillicon pane grattugiato e soffritto con pi-noli e uvetta di Palermo, olive nere,aglio e poco olio e per secondo il bac-calà fritto. Da sempre, prima di fare co-lazione, prende un caffè corretto grap-pa e, a pranzo, un bicchiere di vino.Cari lettori, questo è il menù dell'elisirdi lunga vita.Grazie nonno Andrea, ci vediamo pri-ma di Natale e ancora tanti auguri!

Giulia e Andrea, i nostri supercentenari

ona francaa cura di Sandra Saita

A Franca 100 di questi giorniIl 23 Novembre 2017, Francesca,chiamata da tutti Franca, ha rag-giunto il traguardo dei 100 anni. Natain provincia di Brescia, si è trasferitaa Milano all’età di 18 anni dove ha co-nosciuto il marito Luigi, con il qualeha avuto due figli, Natale e Lucia. Perlavoro la famiglia si è trasferita 6 an-ni in Argentina e poi è tornata defini-tivamente a Milano. Donna estrema-mente operosa, Franca ha dedicatomolto del suo tempo al volontariato,

tra cui l’esperienza come cuoca dopo il terremoto in Friuli. Festeggiata dai figli, dalle loro famiglie e dagli amici, ha rice-vuto la visita molto gradita del Reverendo Don Andrea e, perconto del Comune, l’Ambrogino d’Oro dal presidente delMunicipio 9, Giuseppe Antonio Lardieri.

Ciao, Gianmario

Martedì 5 dicembre è morto Gianmario Molteni classe 1939,iscritto all’Anpi “Martiri niguardesi” da molti anni e attivo

con noi, almeno nelle intenzioni e nei progetti futuri perché altrola malattia ultimamente non gli concedeva, fino a poche settima-ne fa, all’ultimo ricovero. Ha combattuto tenacemente come solo ilsuo carattere gli permetteva, e senza mai lamentarsi, contro unamalattia che alla fine, purtroppo, lo ha vinto. Era una persona im-portante per Niguarda. Negli ultimi anni ne era diventato unostorico e uno scrittore. Iniziò a occuparsi della storia del nostroquartiere nel 2007. Gli feci la proposta di scrivere, a lui che lo fa-ceva così bene, un volume su Francesco Rigoldi, un martire dellaresistenza operaia niguardese e Molteni in pochi mesi (con l’aiutodella vice presidente dell’Anpi di Pratocentenaro Rossella DePietri), sfornò il volume “Memoria della Resistenza” pubblicatodall’Edificatrice di Niguarda. E fu il suo primo lavoro sulla nostrastoria. Nel numero di gennaio lo ricorderemo come merita con ipensieri di quelli che lo hanno conosciuto. (Angelo Longhi)Nella foto sopra una giovanissima Marta Marangoni conse-gna, al Teatro della Cooperativa, nel novembre 2008, aMolteni lo Zonino d’Oro.

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