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Dichiarazione Ambientale 2004 Polo Produttivo Bayer di Filago Dichiarazione Ambientale 2004 Polo Produttivo Bayer di Filago Responsible Care INFORMAZIONE CONVALIDATA REG. NO. I - 000020

Dichiarazione Ambientale 2004€¦ · La comunicazione ed i rapporti con la Comunità e le Autorità locali L’analisi ambientale e le prestazioni ambientali 23 L’analisi ambientale

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DichiarazioneAmbientale 2004 Polo Produttivo Bayer di Filago

DichiarazioneAmbientale 2004 Polo Produttivo Bayer di Filago

Responsible Care

INFORMAZIONE CONVALIDATAREG. NO. I - 000020

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DichiarazioneAmbientale 2004 Polo Produttivo Bayer di Filago

L’ingresso principale del Polo Produttivo Bayer di Filago

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SOMMARIO

PRESENTAZIONE ED INTRODUZIONESOMMARIO

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PRESENTAZIONE EDINTRODUZIONE

Presentazione ed introduzione 3

Il Polo Produttivo Bayer di Filago 4L’ubicazione del SitoUbicazione geografica del Polo Produttivo Bayer di FilagoCarta stradale di ubicazione del Polo ProduttivoBayer di FilagoLa planimetria del Polo Produttivo Bayer di FilagoLa struttura del Polo Produttivo Bayer di FilagoOrganizzazione del Sistema di GestioneAmbientale

La Politica Ambientale e di prevenzione degli incidenti rilevanti 9

La politicaLa struttura del Sistema di Gestione AmbientaleLo sviluppo tecnologico degli impiantiInfrastrutture e serviziRete idricaRete per la distribuzione del metanoRete per la distribuzione dell’azotoRete e dispositivi antincendioRete fognariaRete per la distribuzione dell’energia elettricaMensaInfermeriaAmministrazioneEcologia di StabilimentoServizio di Prevenzione e ProtezioneLa prevenzione delle emergenzeProve e simulazioniEsperienza passataLa formazione, le comunicazioni interne e il coinvolgimento del personaleLa comunicazione ed i rapporti con la Comunità e le Autorità locali

L’analisi ambientale e le prestazioni ambientali 23L’analisi ambientaleGli aspetti ambientali significativiI dati ambientali del SitoL’utilizzo di risorse ed energieL’impiego di materie primeL’utilizzo dell’acquaL’utilizzo dell’energia elettrica e termicaLe emissioni in atmosferaLe acque scaricateI rifiutiI materiali specialiLe emissioni acusticheL’ambiente di lavoroIl suolo e il sottosuoloL’impatto visivo e paesaggistico

Gli obiettivi e i programmiambientali 2002 - 2004 45

Gli obiettivi e i programmiambientali 2005-2007 51

Glossario delle sigle e dei termini utilizzati 52

Il Management del Polo Produttivo Bayer di Filago 55

Le modalità relative alla Dichiarazione Ambientale 56

Dichiarazione di approvazione 56

Allegati Tecnici

Allegato 1: Descrizione degli impiantidi produzione e dei principali aspetti ambientali 57

Allegato 2: Indicatori ambientali 2001-2003 65Allegato 3: Principali emissioni atmosferiche

significative 2001-2003 71Allegato 4: Flusso dei materiali in ingresso

e dei prodotti finiti 2003 72Allegato 5: Rifiuti prodotti 2001-2003 73Allegato 6: Principale legislazione ambientale

cogente, relative autorizzazioni ed accordi volontari 74

Il presente documento rappre-senta la terza edizione dellaDichiarazione Ambientale delPolo produttivo Bayer di Filagoe contiene i dati annuali dal 2001al 2003 oltre alla situazione rile-vata alla fine del primo semestredel 2004. La pubblicazione dellaprima Dichiarazione Ambientalein base al vecchio Regolamento1836/93 risale al 1999 mentre laseconda edizione, approvata indata 9 aprile 2002, con validitàfino al 30 novembre 2004, è stataelaborata in ottemperanza aquanto previsto dal nuovoRegolamento CE n. 761/2001. Inseguito, sono stati convalidati dalComitato per l’Ecoaudit el’Ecolabel anche gli aggiorna-menti annuali dei dati ambientalirelativi al 2001 e al 2002. La prima “DichiarazioneAmbientale” del Polo ProduttivoBayer di Filago testimoniaval’attuazione di un sistema digestione ambientale assoluta-mente innovativo, nel quale siriconoscevano insieme, conun’organizzazione ambientaleintegrata, tutte le società operan-ti nel 1999 nello stesso sito diFilago, cioè la Bayer S.p.A., laPemco Emails Srl e laPolymerLatex Srl. Oggi, dopo un percorso di ormaisei anni, possiamo constatare cheil sistema funziona e producerisultati concreti. In questo inter-vallo di tempo sono state createnel sito di Filago tre nuovesocietà: la BayerMaterialScience Srl, la BayerCropScience Srl e per ultima, laLanXess Srl.L’inserimento delle nuovesocietà nel contesto è avvenutosenza generare particolari diffi-

toria dei rispettivi rapporti disicurezza elaborati dalle societàBayer, Pemco Emails ePolymerlatex, in ottemperanzaallo stesso decreto.Con questa dichiarazione sivuole soprattutto evidenziarel’andamento delle prestazioniambientali ottenute dalle societàche operano nel Polo ProduttivoBayer di Filago coerentementecon l’impegno preso verso ilmiglioramento continuo delleprestazioni ambientali e perseve-rare nel dialogo aperto e traspa-rente verso l’esterno sui risultatiraggiunti e sui nuovi obiettiviprogrammati.

Sandro ScaravaggiDirettore del Polo Produttivo

Bayer di Filago

coltà alle attività di gestione delletematiche ambientali; infatti, pertutte le nuove società le condizio-ni essenziali da soddisfare eranoquelle di accettare nel proprioatto costitutivo il Regolamentodel Comitato AmbienteIntersocietario di Filago (CAIF)ed adottare le procedure del siste-ma di gestione ambientale delPolo e quindi recepirle nei proprisistemi di gestione ambientale edi sicurezza.Questo ha consentito il raggiun-gimento di ulteriori migliora-menti e traguardi ambientali chesono illustrati nel presente docu-mento. Infatti con la collabora-zione e l’impegno di tutte lesocietà presenti nel Polo diFilago si sono mantenute l’unitàdirettiva e programmatica alivello di Polo e la rigorosa coe-renza di tutti gli elementi delsistema e si sono crea-te sinergie e opportu-nità di arricchimentireciproci.In questo ultimo trien-nio intercorso si èdata piena attuazioneal sistema di gestionedella sicurezza che èstato integrato con ilsistema di gestioneambientale e struttu-rato sulla base diquanto previsto dallanormativa derivantedal D.Lgs. 334/99 cherecepisce la direttivacomunitaria sui rischidi incidenti rilevanti(meglio nota come“Seveso 2”) ed è statoportato a conclusionepresso le autorità pre-poste l’iter dell’istrut-

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IL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGOIL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

4 5

IL POLO PRODUTTIVOBAYER DI FILAGO

PLANIMETRIA DEL POLOPRODUTTIVO BAYER

DI FILAGO

mico-industrialiitaliani. Esso siestende su un’a-rea di circa700.000 m2, deiquali 461.000m2 di superficiea verde e coper-ta di ghiaia; lasuperficie occu-pata dai fabbri-cati è di 89.000m2 e le areedestinate a stra-

de, piazzali e parchi serbatoicoprono una superficie di150.000 m2.L’area è delimitata:• a sud, dall’autostrada Milano-Venezia;• ad est, dalla strada provinciale156, che collega il centro abita-to di Marne con Filago;• ad ovest dalla strada provin-ciale 183, che collega il centroabitato di Brembate conMadone;• a nord, dalla via EnricoMattei, strada comunale cheporta a Marne.Si accede al Sito attraverso dueingressi: il primo, ad ovest, èriservato al traffico leg-gero ed ai visitatori; ilsecondo, a nord, è riser-vato al traffico merci.

I più vicini aeroportisono quelli di Milano-Linate e Bergamo-Orioal Serio, posti ad unadistanza di circa 26 Km e16 Km rispettivamente,in linea d'aria dal Polo.Lo spazio aereo sovra-stante non è interessato darotte aeree civili.L’ospedale attrezzato più

Il Polo Produttivo Bayer diFilago è situato nelle vicinanzedel casello autostradale diCapriate dell’AutostradaMilano – Venezia, nella zonaindustriale del Comune diFilago, in Provincia diBergamo. Filago si trova in uncomprensorio di 21 Comunidenominato “Comunitàdell’Isola”, delimitato dai fiumiBrembo e Adda. In un area dicirca 5 km di raggio intorno alPolo, sono presenti numerosiinsediamenti industriali, conprevalente vocazione di tipochimico. I centri abitati più vicini rispettoal Polo sono la frazione diGrignano a circa 300 m e la fra-zione di Marne a circa 800 m(distanze misurate rispetto allaportineria di ingresso pedoni eautovetture), mentre a distanzesuperiori ad 1 km si trovano gliabitati dei Comuni di Brembate,Filago, Madone, e Capriate S.Gervasio ciascuno dei quali hauna popolazione che è compre-sa tra 1500 e 7000 abitanti.Il Polo Produttivo Bayer diFilago, il cui primo nucleo fucostituito nel 1965, è uno deipiù importanti insediamenti chi-

vicino e quello di Bergamo, acirca 15 Km di distanza.La Stazione dei Vigili del Fuocopiù vicina è quella del Comandodi Bergamo, posta ad oltre 15Km di distanza.

Nella zona circostante il Poloproduttivo Bayer sono installatedue centraline di monitoraggioambientale, entrambe nelComune di Filago (una nellafrazione di Marne), collegatealla rete regionale di monitorag-gio. I dati rilevati sono relativiai principali inquinanti atmosfe-rici originati da attività indu-striali o da traffico veicolarequali SO2, NOx, Polveri totali eidrocarburi non metanici.

Dall’analisi dei dati pubblicatidall’Istituto Sperimentale perla Cerealicoltura, Sezione diBergamo, e registrati alla sta-zione di Bergamo, si osservache le direzioni di provenienzadei venti più frequenti sono tree più precisamente da NE(23.5%), da SO (20.7%) e daSE (18.1%); seguono poi netta-

mente meno frequenti le altredirezioni.Altri dati rilevati durante un’in-dagine di qualità dell’aria inComune di Calusco d’Adda(localizzato a ca. 10 km nord-ovest rispetto all’abitato diFilago) effettuata a cura delServizio Igiene PubblicaAmbientale e Tutela dellaSalute nei Luoghi Pubblicidell’U.S.S.L. n° 28 nel periodo1987∏1989 forniscono valoridella velocità dei venti variabilitra 0,5 e 2 m/s con una frequen-za del 66,7%. Non si ricordanotrombe d'aria che si siano abbat-tute sulla zona.L’area interessata dallo stabili-mento non è classificata comezona sismica, e non si ricordanocasi di scosse telluriche. Il nume-ro medio di caduta di fulmini alsuolo è di 4 per kmq anno.

Il Sito si colloca in un’area cheda un punto di vista idrograficoè dominato dalla presenza delFiume Brembo, che scorre, adest, adiacente Polo, in direzione

Nord-Sud. Nell’area si indivi-duano altri due corsi d’acqua: iltorrente Dordo, che confluiscenel Fiume Brembo all’altezzadel Polo e la Roggia Masnada,canale artificiale completamen-te cementato, le cui acque fini-scono nella centrale ENEL, chescorre lungo il confine est delPolo. Il Fiume Brembo segna il limiteorientale dell’“Isola Berga-masca”, scorrendo su di un sub-strato geologico costituito pre-valentemente da depositi fluvio-glaciali ghiaiosi terrazzati ealluvioni terrazzate post-wür-miane e recenti, con una pen-denza media del 5,2‰.All’altezza di Ponte S. Pietroesiste una derivazione delleacque che alimenta la roggiaMasnada. Nel tratto adiacente ilPolo, il fiume scorre incassatorispetto al piano della pianuracircostante di circa 20∏30 m.Nell'area in esame non sussisto-no pericoli di inondazione.A partire dalla superficie topo-grafica si ha la presenza di una

litozona superficiale costituitada alternanze di depositi argillo-si e ghiaioso-sabbiosi. Lo spes-sore di tale litozona è compresotra 10-12 m, con tendenza alladiminuzione spostandosi versosud. Al di sotto di essa si rinvie-ne con continuità la litozonaconglomeratica che è caratteriz-zata da intercalazioni ghiaioso-sabbiose ed argilloso-limose.

Le acque sotterranee derivanocompletamente dalle precipita-zioni meteoriche ricadenti nel-l’area ricompresa nel bacinoidrografico dell’alto Brembo.Le falde generate si distribui-scono a seconda della permea-bilità e geometria degli acquife-ri sotterranei e, nell’area inesame, l’acquifero è definibilecome “monostrato. Il livellopiezometrico della falda nell’a-rea del Polo Bayer, si trova acirca 30-35 m al di sotto delpiano campagna.

2,5 Km

100 Km

L’UBICAZIONE DEL SITO

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IL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

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ORGANIZZAZIONE DELSISTEMA DI GESTIONE

AMBIENTALE

IL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

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LA STRUTTURA DELPOLO PRODUTTIVOBAYER DI FILAGO

La struttura del POLO alla dataattuale risulta modificata rispetto aquella descritta nell'ultima edizio-ne della Dichiarazione Ambientale,redatta ai sensi del nuovoRegolamento EMAS 761/2001 edapprovata dal Comitato Ecoaudit eEcolabel in data 9 aprile 2002,infatti, sono avvenuti i seguenticambiamenti societari : • Bayer Polimeri Srl (ex Bayer

S.p.A. Divisione KU) – impian-to che produce tecnopolimeritermoplastici a partire da resinedi base, con aggiunta di coloran-ti ed additivi (cod. NACE 24.1) -ha assunto a decorrere dal1.06.04 la nuova ragione socialedi Bayer MaterialScienceS.r.l.(BMS);

• Bayer S.p.A. Divisione SP –impianto per la preparazione diprodotti ausiliari in base acquosaper la finitura del cuoio e per lanobilitazione dei tessuti (cod.NACE 24.1) ha assunto a decor-rere dal 1.07.04 la nuova ragionesociale di LanXess S.r.l.;

Pertanto, le attività produttive chesi svolgono nel POLO fanno capoattualmente alle seguenti Società:• Bayer S.p.A.;• Bayer CropScience S.r.l.;• Bayer MaterialScience S.r.l.;• PolymerLatex S.r.l.;• PEMCO Emails S.r.l.;• LanXess S.r.l.

Le Società esistenti nel POLOgestiscono Unità Produttive che datempo hanno conseguito singolar-mente le certificazioni secondo le

Società; anche se determinatericette possono essere sviluppatelocalmente (è il caso, ad esempio,della LanXess che è influenzata,più di altre, dalle esigenze specifi-che del mercato nazionale).Ciò comporta anche una strettarelazione con le case madri nelladefinizione dei processi di produ-zione e nella scelta dei principaliimpianti.Questa relazione include anchevalutazioni congiunte dei parame-tri e delle caratteristiche ambienta-li e di sicurezza.L’impegno delle Società del POLOper la tutela dell’ambiente vieneespresso nell’applicazione con-giunta del Regolamento CE761/2001 “Emas”, nell’emanazio-ne di una Politica Ambientale uni-taria, nella fissazione di un pro-gramma ambientale per tutto ilPolo Produttivo Bayer di Filago enell’implementazione di un unicoSistema di Gestione Ambientale,che rappresenta la conclusione diun percorso iniziato nel 1996 conla realizzazione della gestionedelle tematiche ambientali confor-memente alle norme UNI EN ISO14001 in ogni unità produttiva esocietà.

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Norme UNI EN ISO 9001 per laqualità e UNI EN ISO 14001 per lagestione ambientale.Riassumendo, le attuali UnitàProduttive sono: • Bayer S.p.A. Divisione CC -

impianto per la produzione dibombolette aerosol contenentiinsetticidi, insettorepellenti, anti-parassitari e prodotti per la puli-zia e l’igiene di piante e animalidomestici (cod. NACE 24.2);

• LanXess S.r.l. - impianto per lapreparazione di prodotti ausiliariin base acquosa per la finituradel cuoio e per la nobilitazionedei tessuti (cod. NACE 24.1);

• Bayer CropScience S.r.l. (BCS) -impianto per la produzione diagrofarmaci per colture agricole(cod. NACE 24.2);

• Bayer MaterialScience S.r.l.(BMS) - impianto che producetecnopolimeri termoplastici apartire da resine di base, conaggiunta di coloranti ed additivi(cod. NACE 24.1);

• PolymerLatex S.r.l. (PL) -Società che produce lattici sinte-tici di gomma, utilizzati nellafinitura della carta patinata, deitappeti, delle moquettes (cod.NACE 24.1);

• PEMCO Emails S.r.l. (EM) -Società che produce smalti por-cellanati, coloranti inorganici epaste per serigrafia (Vitromail®)(cod. NACE 24.1 e 26.1);

Alla fine del 2003 nel PoloProduttivo Bayer di Filago eranoimpiegate 534 unità; la produzionecomplessiva del 2003 è stata dioltre 130.700 ton di merci.Il POLO ha una missione preva-lentemente produttiva: nella quasitotalità le ricette e le formulazionirelative ai prodotti provengonodalle case madri delle rispettive

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Sito e fissare le modalità e i cri-teri della sua diffusione;

• compiere periodicamente un “rie-same della direzione” a livello diSito;

• assicurare i rapporti conl’Organismo Competente aisensi dell’Art. 5 delRegolamento EMAS.

Per quanto riguarda gli aspetti eco-nomico-finanziari, il Regolamentodel CAIF prevede quanto segue:a) ogni società è responsabile difinanziare il programma ambien-tale per la parte di propria com-petenza;b) il CAIF predispone un budgetannuale che copre le proprie speseoperative e quelle di interessecomune necessarie per l’imple-mentazione, gestione e sviluppodel Sistema di Gestione Ambien-tale del Sito.

ORGANIZZAZIONE DELSISTEMA DI GESTIONEAMBIENTALE

Al fine di assicurare il governo uni-tario del Sistema di GestioneAmbientale del Sito, Bayer,PolymerLatex e PEMCO Emailshanno costituito, a seguito di unaccordo da esse inizialmente sotto-scritto ed ora anche accettato dallenuove società BayerMaterialScience, BayerCropScience e LANXESS, unorganismo sovraordinato rispettoalle singole Società, il “ComitatoAmbiente Intersocietario Filago(CAIF) ” che tra i vari compiti hasoprattutto quello di predisporre ilprogramma ambientale per l’interoSito e curarne l’attuazione ed ilrelativo controllo. I principali poteri che il

Regolamento assegna al CAIFsono:• elaborare la Politica Ambientale

del Sito;• nominare il suo Presidente quale

“Rappresentante dellaDirezione” ai sensi delRegolamento EMAS, con poteree responsabilità per assicurarel’attuazione e il mantenimentodel Sistema di GestioneAmbientale;

• approvare l’analisi ambientale e ilregistro degli aspetti ambientalisignificativi;

• definire e finalizzare il program-ma ambientale del Sito e con-trollarne l’attuazione;

• esaminare i risultati degli auditambientali e indirizzare i relativiinterventi correttivi;

• rivedere e approvare laDichiarazione Ambientale del

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

IL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

8 9

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI

INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA

La Politica Ambientale e di pre-venzione degli incidenti rilevantidel Polo, pubblicata nell'ultima

sentanze dei lavoratori di tutte lesocietà, e sottoscritta poi anche daiRappresentanti di tutte le nuovesocietà che sono state costituite.

edizione della DichiarazioneAmbientale, è tuttora valida neicontenuti, anche se è stata riesami-nata in sede CAIF in data 13.07.04,previa consultazione delle rappre-

Organizzazione del Sistema di Gestione del Polo Pruduttivo Bayer

POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

POLITICA AMBIENTALE E

DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

Le Società che operano nell’ambito del Polo Produttivo Bayer di Filago assumono la tutela dell’ambien-

te, dei lavoratori e della collettività, e la prevenzione dei rischi come obiettivo strategico e prioritario.

Considerando:

- l’utilizzo in comune di servizi e strutture,

- la similitudine degli aspetti ambientali delle rispettive attività,

- la vicinanza degli impianti,

- la possibilità di sinergie per quanto riguarda sia lo sviluppo di programmi che l’impiego di competenze,

- gli interessi e le attese della collettività,

le Società firmatarie intendono coordinare e integrare il proprio impegno in campo ambientale e di sicurezza.

In tale quadro, le Società intendono sviluppare, mantenere attivo ed applicare un Sistema di Gestione

Ambientale e della Sicurezza ispirata al Regolamento CE 761/01 “Emas” e al D.lgs. 334/99 nel Polo

Produttivo Bayer di Filago.

In particolare si prefiggono di:

❐ Principi generali

1) Rispettare scrupolosamente, nella sostanza e nei principi, tutte le leggi e i regolamenti applicabili,

nonché gli eventuali impegni liberamente assunti,

2) Perseguire il miglioramento continuo del Sistema di Gestione Ambientale, delle prestazioni ambien-

tali e Sistema di Gestione della Sicurezza,

3) Valutare in maniera appropriata il livello di rischio connesso alle attività svolte e la loro efficienza

ambientale, al fine di perseguirne il miglioramento continuo,

4) Perseguire la sicurezza nei cicli produttivi e nelle lavorazioni, nonché nella manipolazione, movi-

mentazione e stoccaggio dei prodotti.

❐ Prevenzione, controllo e riduzione degli effetti indesiderati

5) Adottare tecnologie e processi corrispondenti all’applicazione economicamente praticabile della

miglior tecnologia disponibile al fine di:

- Ridurre e/o controllare gli aspetti ambientali;

- Migliorare le misure di prevenzione e/o controllo di salute e sicurezza di lavoratori, collettività e

ambiente,

6) Individuare ed analizzare i rischi connessi coi processi produttivi e gli stoccaggi di sostanze pericolose,

7) Valutare in anticipo la modifica o l’introduzione di processi, tecnologie, attività e servizi al fine di

identificare correttamente aspetti ambientali espressivi e rischi a loro connessi, assicurarne il con-

trollo e, minimizzarne gli effetti,

8) Esaminare in anticipo i nuovi prodotti, al fine di ottimizzare, anche da un punto di vista ambientale

e di sicurezza, la scelta delle materie prime e il modo di produzione, distribuzione uso e smaltimento,

9) contenere le emissioni gassose, gli scarichi ed i rifiuti, con particolare riferimento a quelli pericolosi,

NOTEIl Responsabile dell’Unità Produttiva BAYER CC svolge le funzioni di Rappresentante della Direzione secondo il Regolamento EmasRSGA è il responsabile del Sistema di Gestione Ambientale di Unità produttiva/ Società e di Sito RSGS è il responsabile del Sistema di Gestione Sicurezza di Unità produttiva/ Società e di SitoIl Gestore è quello nominato ai sensi del D.Lgs. 334/99

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LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

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LA STRUTTURA DELSISTEMA DI GESTIONE

AMBIENTALE

Oltre alla Politica Ambientale eall’organizzazione già descritte, ilSistema di Gestione Ambientaledel Polo Produttivo Bayer diFilago si fonda sulle seguenti com-ponenti:• il manuale di gestione ambientale

che, insieme ad idonee procedureed istruzioni operative, descrivele responsabilità e i compiti dellefigure coinvolte nelle diverse atti-vità in campo ambientale (adesempio come gestire i rifiuti echi lo deve fare), come organiz-zare i monitoraggi, come control-lare i parametri significativi dalpunto di vista ambientale, comeintervenire in casi di situazionianomale o di emergenza e chideve organizzare gli interventi,ecc. Tutta la documentazione delSistema di gestione ambientaledel POLO si sviluppa secondouno schema a due livelli tra lororigorosamente coerenti: uno dicarattere generale e uno a livellodi singola Società e/o UnitàProduttiva. La coerenza dei duelivelli è garantita dal fatto chenessun nuovo documento puòessere formalizzato senza l’ap-provazione del CAIF;

• l’analisi degli aspetti ambientaliconnessi alle attività produttivesvolte nel Sito e la valutazione disignificatività degli stessi, tenen-do conto dei rispettivi impatti oeffetti ambientali. Questa analisiha permesso di individuare gliaspetti ambientali più significati-vi; su tale base sono stati pianifi-cati gli obiettivi di miglioramentoe il programma delle azioni;

• un sistema di monitoraggio deirisultati ambientali rilevanti e dicontrollo dell’avanzamento delprogramma ambientale (ad esem-pio vengono controllati periodi-

emersi nel corso delle verificheinterne vengono discussi nelleriunioni di riesame con laDirezione che viene effettuato daparte del CAIF.

E’ stato introdotto un sistema digestione della sicurezza applicati-vo del D.Lgs. 334/99, comune-mente noto come “Seveso 2”, lecui finalità, di prevenzione egestione delle emergenze, coinci-dono in gran parte con alcune dellefinalità del sistema di gestioneambientale. Ciò ha offerto l’oppor-tunità di integrare i due sistemi.Come si è già visto, il POLO hauna sola Politica ambientale e diprevenzione degli incidenti rile-vanti; ma molte altre componentidi sistema coprono in maniera inte-grata sia le esigenze relative allagestione ambientale sia quelle rela-tive alla sicurezza: i piani di emer-

genza, la procedura di NonConformità, quella per la valuta-zione degli incidenti; quella relati-va agli indicatori di prestazione; ilriesame della direzione, l’assegna-zione di compiti e responsabilità, lemodalità di fissazione degli obietti-vi ambientali e di sicurezza, la for-mazione e l’addestramento, irequisiti ambientali e di sicurezzadella progettazione, gli audit, ecc.

camente la qualità delle acquescaricate, l’utilizzo delle energie,le quantità di rifiuti prodotti, siaattraverso analisi da parte di labo-ratori specializzati che mediantestrumenti di misura in continuoposizionati nei diversi punti discarico); inoltre, apposite proce-dure gestionali di UnitàProduttiva - o della Bayer ancheper conto delle altre Società -regolano le modalità di gestionedegli strumenti di misura (manu-tenzione, taratura, conservazio-ne);

• programmi di formazione di tuttoil personale del Sito che miranoal miglioramento delle conoscen-ze dei processi produttivi e deiloro effetti sull’ambiente; in par-ticolare, viene curata la sensibi-lizzazione del personale alle pos-sibili conseguenze circa i rischiconnes-si allan o ncorrettam a n i -p o l a -z i o n edei pro-dotti ea l l econse-guenzed e r i -vanti da manovre errate; inoltre,vengono svolte esercitazioni diprevenzione e gestione delleemergenze;

• un programma di audit per verifi-care ed assicurare la correttezzadelle attività svolte in campoambientale e valutare periodica-mente sia lo stato di attuazionedel Sistema di GestioneAmbientale, sia l’efficienzaambientale del Sito. I risultati

La politica sopra riportata è coe-rente con le “Direttive per la tuteladell’Ambiente e per la Sicurezza”di Bayer AG di Leverkusen, fatteproprie dalla Bayer S.p.A. con let-tera inviata a tutti i collaboratorinell’ottobre 1995 e con quelleemanate dalle rispettive società

di Federchimica, e ne assumono irelativi impegni. Il Programmafissa una serie di principi ambien-tali ai quali le aziende chimichepossono aderire su base volontaria.La Politica Ambientale e diPrevenzione degli IncidentiRilevanti del POLO è coerenteanche con questi principi.

estere di riferimento di BayerMaterialScience (BMS) e di BayerCropScience (BCS); le altresocietà non hanno emanato propriepolitiche di gruppo in materia.Le Società Bayer, BCS, BMS ePEMCO Emails aderiscono inoltreal Programma “Responsible Care”

Immagine del territorio circostante

partendo dalla fonte, e la generazione di rumore e vibrazioni, in ogni fase di lavorazione,

10) eliminare o ridurre l’impiego e la generazione di gas che contribuiscono a determinare l’effetto serra e/o l’erosione

della fascia di ozono; favorire una gestione dei rifiuti secondo una scala di priorità che privilegi, ove possibile, il riu-

tilizzo, il riciclo e il recupero come materia prima, nonché la combustione con produzione di energia,

11) perseguire il contenimento dei consumi energetici e di risorse naturali,

12) introdurre criteri ambientali e di sicurezza nella scelta degli imballaggi e dei materiali di consumo.

❐ Condivisione delle responsabilità dell’organizzazione

13) assicurare la responsabilizzazione del management a tutti i livelli nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale e

della Sicurezza,

14) promuovere la sensibilizzazione e il coinvolgimento di tutto il personale, anche mediante opportuni programmi di

comunicazione e di formazione; assicurare che il personale il cui comportamento potrebbe avere influenza in mate-

ria di ambiente e sicurezza sia adeguatamente istruito al fine di permettere una partecipazione attiva alla gestione

ambientale,

15) promuovere l’adozione di corretti comportamenti in campo ambientale e di sicurezza da parte dei fornitori e delle

imprese che lavorano per conto delle Società operanti nel Sito.

❐ Rapporti con le controparti esterne

16) predisporre informazioni per i Clienti su natura, pericolosità e possibili effetti ambientali dei prodotti loro destinati e

istruzioni circa il loro impiego e smaltimento, in modo da minimizzare i relativi impatti sull’ambiente;

17) perseguire un dialogo aperto nei confronti del pubblico; pubblicare e diffondere materiale informativo inerente tema-

tiche ambientali e di sicurezza, come la “Dichiarazione Ambientale” e le “Schede di informazione sui rischi per i lavo-

ratori e i cittadini”,

18) valutare con sensibilità le istanze e le esigenze della collettività, anche mediante l’adozione di tecniche e procedu-

re di prevenzione e controllo degli incidenti e delle emergenze, nonché la collaborazione con le autorità locali sui temi

dell’ambiente e della sicurezza.

❐ Controlli

19) mettere in atto appropriate e rigorose metodologie di verifica, controllo e audit della gestione delle prestazioni sia in

campo ambientale che della sicurezza.

Questa politica deve essere comunicata al personale di tutte le Società operanti nel Polo Produttivo Bayer di Filago, e

resa nota, nelle forme opportune, ai fornitori. Essa è disponibile al pubblico e a chiunque ne faccia richiesta.

Il Rappresentante della Direzione

per il Polo Produttivo Bayer di FilagoS. Scaravaggi

Bayer S.p.A.PEMCO Emails S.r.l.

PolymerLatex S.r.l.

Il Gestore

Il Gestore

Il Gestore

S.Scaravaggi

E.Garino

H.Droegemueller

Bayer MaterialScience S.r.l Bayer CropScience S.r.lLanXess S.r.l

Il Gestore

Il Gestore

Il Gestore

M.Ceribelli

M.Provezza

G.Ronzoni

Filago, 1 Ottobre 2004

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LO SVILUPPO TECNOLOGICODEGLI IMPIANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

12 13

INFRASTRUTTUREE SERVIZI

La storia del Polo Produttivo Bayer diFilago è caratterizzata da un continuoimpegno di miglioramento tecnologi-co, che riguarda sia gli impianti diproduzione sia quelli destinati a eli-minare o ridurre gli impatti ambienta-li delle attività produttive. In base anormative interne, la progettazionedegli impianti deve rispondere a spe-cifici criteri ambientali e di sicurezzaatti ad eliminare o minimizzare leinterazioni tra le sostanze utilizzateed i prodotti fabbricati con l’ambien-te circostante e gli operatori. Fin dallafase di progettazione sono previsteverifiche di ottimizzazione delle pre-

stazioni ambientali dell’impianto.L’ubicazione degli impianti è fatta inmodo da assicurare idonee distanzedi sicurezza tra di loro e con l’am-biente circostante.L’evoluzione degli impianti propria-mente “ambientali” è stata caratteriz-zata soprattutto da due tendenze: dauna parte il miglioramento dei sistemidi abbattimento delle emissioni, conl’applicazione delle migliori tecnolo-gie via via disponibili, dall’altra l’in-stallazione di sistemi automatici dicontrollo e monitoraggio delle emis-sioni atmosferiche e degli scarichiidrici.

Qui di seguito si descrivono leprincipali infrastrutture e i princi-pali servizi del POLO (PFI)

RETE IDRICALa rete idrica dello stabilimento diFilago è suddivisa in tre parti:industriale, antincendio e potabile.La fornitura dell’acqua alla reteavviene tramite pozzi industriali diproprietà delle società presenti nelsito produttivo.

RETE PER LA DISTRI-BUZIONE DEL METANOLa rete di distribuzione del metanoviene alimentata direttamente dalgasdotto SNAM che corre all’e-sterno della fabbrica parallelamen-te all’autostrada A4, a una pressio-ne di circa 24 kg/cm2, che subiscepoi due riduzioni fino alla pressio-ne di utilizzo.

RETE PER LA DISTRI-BUZIONE DELL’AZOTOLa distribuzione del gas azotonello stabilimento di Filago avvie-ne a partire dal gasdotto SIAD checorre all’esterno dello stabilimentoparallelamente all’autostrada A4.Anche in questo caso prima delladistribuzione alle utenze si ha unariduzione della pressione dell’azoto.

RETE E DISPOSITIVIANTINCENDIOLa rete antincendio è costituita daun sistema di tubazioni in pressio-ne a 6 bar, al quale sono allacciatele colonnine antincendio e gliimpianti sprinkler ed è alimentatada un serbatoio della capacità di2500 mc (di cui 1500 mc sonoriservati per l’antincendio). Il ser-batoio antincendio è in grado difornire 700 mc di acqua per dueore, esaurita la capacità del serba-toio è possibile sfruttare l’acquadella rete industriale.

MENSALa mensa dello stabilimento, gestitada una società esterna, fornisce circa100.000 pasti all’anno. Le cappe diaspirazione della cucina sono dotatedi filtri a carbone mentre le acque discarico sono convogliate nella fogna-tura chimica dello stabilimento.

INFERMERIADurante il normale orario di lavoroè presente nello stabilimento unainfermiera professionale; ognigiorno è inoltre presente secondonecessità un medico specializzatoin medicina del lavoro. .

AMMINISTRAZIONEL’amministrazione dello stabili-mento si occupa di tutte le funzio-ni tipicamente amministrativeoltre che della segreteria dei ser-vizi Ecologia e Sicurezza dellaBayer S.p.A.

ECOLOGIA DISTABILIMENTOIl servizio ecologia si occupa degliadempimenti ecologici di legge,dello smaltimento dei rifiuti e dellagestione delle acque di scarico.L’ecologia di stabilimento è inol-

tre responsabile del controllo, dellagestione e della valutazione deirisultati delle analisi condotte deilaboratori esterni per il monitorag-gio delle emissioni atmosferiche,degli scarichi idrici e degli ambien-ti di lavoro.

SERVIZIO DIPREVENZIONE EPROTEZIONECiascuna società presente nel sito

dispone di un proprio servizio diprevenzione e protezione, il servi-zio di Bayer S.p.A. si occupa inol-tre del coordinamento per le infra-strutture e parti comuni.

Lo Stabilimento, inoltre, disponedi un carro antincendio.

RETE FOGNARIAIl sistema fognario dello stabili-mento di Filago si compone di unarete per il collettamento delleacque bianche (meteoriche e di raf-freddamento) e una per il colletta-mento delle acque chimiche (pro-venienti da pretrattamenti specificiposti immediatamente a valle deiprocessi produttivi). Lo scaricodelle acque “bianche” avviene nelfiume Brembo, in prossimità delloscarico è collocata una stazione peril controllo dei parametri rilevanti.In caso di condizioni anomale, rile-vate dagli strumenti, il flusso vienedeviato in una vasca di raccoltadella capacità di 1400 m3, la cuitenuta viene verificata periodica-mente.Anche nel caso delle acque “chimi-che” a monte dello scarico nel col-lettore consortile è presente unastazione per il controllo in conti-nuo dei parametri rilevanti. Nelcaso di scostamento dei valorimisurati dalle condizioni previsteper lo scarico il flusso di scaricoviene interrotto e stoccato in unserbatoio di accumulo avente unacapacità di 240 m3.

RETE PER LADISTRIBUZIONE DELL’E-NERGIA ELETTRICALo stabilimento è alimentato in altatensione dal sistema di distribuzio-ne ENEL mediante due linee da130 kV. Esiste una sottostazione diricevimento e di trasformazione daalta tensione a media tensione, latrasformazione da media tensione abassa tensione avviene invece nellecabine dislocate presso gli impian-ti di produzione.

SI RIPORTA UNA BREVE STORIA DELLE PRINCIPALI REALIZZAZIONI NEL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO:

dell’Isola per lo scarico delle acquereflue di processo.

1998Nuovo impianto di combustione(TAREX) dei gas di processo con con-temporaneo recupero energetico enuovo impianto di raffreddamento conriciclo delle acque nella SocietàPolymerLatex.

1999Installazione al reparto KU di unimpianto di ossidazione termica rigene-rativo (RTO) al fine di abbassare l’emis-sione in atmosfera di sostanze organichevolatili.

2000Installazione al reparto SP di una colon-na per l’abbattimento dell’ammoniacacontenuta nelle emissioni atmosferiche.

2002Nuovo analizzatore in continuo dellepolveri presso il reparto Bayer PF, oggiBayer CropScience

2003Nuovo analizzatore in continuo delfluoro presso il reparto smalti dellaPEMCO Emails

compartimentazione della zona diimmissione del GPL.

1988Installazione di analizzatori in continuodelle emissioni atmosferiche.

1990Impianto di combustione (TAREX) deigas di processo nel reparto lattici (oggiPolymerLatex) con contemporaneorecupero energetico.

1991Installazione di un filtro a carbone atti-vo nel reparto KU.

1992Sistema di controllo delle acque di sca-rico con bacino di raccolta in caso diemergenza.

1993Adeguamento del filtro a carbone attivonel reparto CC al fine di sostituire conacetone il cloruro di metilene usatocome solvente.

1995Nuovo impianto di depurazione acquedi scarico nel settore colori (oggiPEMCO Emails).

1997Allacciamento al collettore del depura-tore del Consorzio Intercomunale

1967Impianto di abbattimento delle emissio-ni di fluoro (FLAEKT) nel reparto smal-ti (oggi PEMCO Emails).

1977-1982Installazione di impianti di depurazionedelle emissioni in tutti i reparti.

1980Prima centralina di controllo delleacque di scarico del Sito.

1981Centralina di controllo delle acque discarico nell’Unità Produttiva lattici(oggi PolymerLatex).

1986Nuova centralina di controllo delleacque di scarico del Sito.

1987Nuovo impianto di abbattimento delfluoro (RUESKAMP) nel reparto smalti(oggi EMAILS), con recupero dellesostanze inquinanti.

1987Abbattimento del cloruro di metilenenel reparto CC mediante filtro a carboneattivo con rigenerazione sottovuoto.Sostituzione nello stesso reparto delFreon con GPL (propano-butano) comegas propellente nelle bombolette spray emiglioramento della sicurezza con la

Impianto di ossidazione termica rigenerativa Bayer KU (RTO)

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Giunta regionale in data 21.05.04.Sono ora in corso le attività necessa-rie per ottenere il rilascio dei“Certificati di Prevenzione Incendi”(CPI) da parte del Comando provin-ciale dei Vigili del Fuoco diBergamo per tutte le Società presen-ti. Il Polo si è dotato anche di unsistema di gestione della sicurezza edi un’organizzazione estremamenteefficienti e qualificate per la preven-zione delle emergenze. Per informa-re adeguatamente i cittadini e lapopolazione locale su questi aspetti,il Comune di Filago ha redatto edistribuito nel 1998 a tutte le fami-glie residenti nella zona una schedadi informazione contenente la descri-zione dei possibili eventi e le misurepreventive atte ad impedirne l’acca-dimento. La stessa scheda è stataaggiornata dalle Società del Polo nel

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

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LA PREVENZIONEDELLE EMERGENZE

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

SEZIONE 4

Il Polo produttivo Bayer di Filagorientra nel campo di applicazione delD.Lgs. 334/99 (Seveso 2) riguardan-te i pericoli di incidenti rilevanti cheha sostituito il DPR 175/88. Questanormativa prescrive particolari misu-re tecniche ed organizzative per pre-venire possibili rischi connessi condeterminate attività industriali.Come previsto dalla normativa, adecorrere dal 1989, ogni Società delPolo ha redatto e trasmesso alleAutorità competenti e poi aggiornatoperiodicamente i propri rapporti disicurezza che contengono l’analisi el’identificazione di tutti i potenzialiincidenti con la stima delle rispettiveprobabilità di accadimento. Tali rap-porti di sicurezza sono stati valutaticongiuntamente dal “Comitato divalutazione dei rischi” regionale(CVR) ed approvati con decreti della

2003 in un unico documento, tra-smesso al Sindaco di Filago e distri-buito anche ai lavoratori e alleimprese esterne che operano nel Sitoche viene anche consegnato a tutti ivisitatori.La pubblicazione descrive anche lemodalità con cui devono essereavvertiti i cittadini, il comportamen-to da seguire in caso di incidente edidentifica i mezzi di comunicazionee le strutture di pronto soccorso esi-stenti nella zona. Si riporta nel segui-to una sintesi del documento perquanto attiene le sezioni 4, 5, 6.

Premessa Le informazioni di seguito riportate sono riferite alle principali sostanze pericolose per le quali le varie società sono sog-gette a Notifica ai sensi del D.Lgs 334/99 e sono un semplice estratto delle schede di sicurezza dei prodotti disponibilipresso il Polo Produttivo.Le frasi riguardanti la pericolosità servono di avvertimento nel caso di un uso scorretto del prodotto e non sono quindi daconsiderare come rischi presenti durante il normale utilizzo.

SOSTANZE E PREPARATI SOGGETTI AL D.LGS 334/99 E SUSCETTIBILI DI CAUSARE UN EVENTUALEINCIDENTE RILEVANTE

Nome comune o generico Quantità Classificazione Principali caratteristiche [t] di pericolo (*) di pericolosità (*)

Bayer SPA

Miscela di Propan-butano Liquefatto (GPL) 114 Estr. infiammabile R12 Estremamente infiammabileProdotti finiti aerosol 450 Estr. infiammabile R12 Estremamente infiammabile

Bayer CropScience S.r.l.Agrofarmaci (principi attivi e Prodotti finiti)

PolymerLatex S.r.l.Butadiene

Acrilonitrile

Acrilammide soluz. 30%

PEMCO Emails S.r.l.Monossido di nichel

Fluosilicato di Sodio e potassio

(*) È riportata la classificazione di pericolo e le frasi di rischio sulla base delle norme attualmente vigenti di cui alla legge n. 256 del1974 e successive modifiche e norme d’attuazione.

Accorgimenti di sicurezza negli ambienti di lavoro

ca.1000

di cuica. 270

357

87

50

7

98

Molto Tossici / Tossici /Nocivi

Pericolosi per l’ambiente acquatico

TossicoEstr. infiammabile

FacilmenteInfiammabileTossicoNocivo per l’ambiente

Tossico

Tossico

Tossico

R23 tossico per inalazioneR27 molto tossico a contatto con la pelleR28 tossico per ingestioneR36/37/38 irritante per le vie respiratorie, per lapelle e per gli occhiR50 altamente tossico per gli organismi acquatici

R12 estremamente infiammabileR45 può provocare il cancroR46 può provocare alterazione genetiche ereditarie

R11 facilmente infiammabileR23/24/25 tossico per inalazione, contatto con lapelle ed ingestioneR45 può provocare il cancro R37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelleR41 rischio di gravi lesioni oculariR43 Può provocare sensibilizzazioni per contattocon la pelleR51/53 Tossico per gi organismi acquatici, può pro-vocare a lungo termine effetti negativi per l’ambien-te acquatico

R48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni allasalute in caso di esposizione prolungata per inala-zione, contatto con la pelle ed ingestioneR43 può provocare sensibilizzazione per contattocon la pelle R22 Nocivo per ingestioneR62 Possibile rischio di ridotta fertilitàR45 può provocare il cancro R46 può provocare alterazione genetiche ereditarie

R43 può provocare sensibilizzazione per contattocon la pelleR49 può provocare il cancro per inalazioneR53 può provocare a lungo termine effetti negativiper l'ambiente acquaticoR23/24/25 tossico per inalazione, contatto con lapelle e per ingestione

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LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

SEZIONE 5NATURA DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTIINFORMAZIONI GENERALI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

IncidenteBayer S.p.A.

Rilascio accidentale con incendio /esplosione

Rilascio accidentale con dispersione di vapori infiammabi-li od incendio

Bayer CropScience S.r.l.

Incendio incontrollato in una area di magazzino.

Rilascio di prodotti con dispersione di vapori / polveri tos-siche

PolymerLatex S.r.l.

Rilascio accidentale con dispersione di vapori infiammabi-li o tossici od incendio

Rilascio accidentale con incendio/esplosione

PEMCO Emails S.r.l.

Ipotesi di rilascio di polvere tossiche

Ipotesi di rilascio di polvere tossiche

Sostanza coinvolta

Miscela propan-butanoliquefatto (GPL)

Solventi (Alcool isopropi-lico, Acetone, Xilene,Alchileni, ecc.)

Agrofarmaci(principi attivi e Prodottifiniti)

Acrilonitrile

Butadiene

Fluosilicato di sodio epotassio

Monossido di nichel

Misure di sicurezza adottate

Protezione al fuoco dei serbatoiRilevazione di gasImpianti fissi antincendio di raffreddamento

Rilevazione di gasImpianti fissi antincendio di raffreddamento espegnimentoDrenaggio sversamenti a vasca di raccolta

Rilevazione di incendio.Impianti fissi automatici di spegnimentoCompartimentazione antincendio delle variearee di magazzino per impedire la propaga-zione dell’incendio

Contenimento e raccolta acque inquinate invasca di emergenza.

Rilevazione di gasImpianti fissi antincendio di raffreddamento espegnimentoDrenaggio sversamenti a vasca di raccolta

Protezione al fuoco dei serbatoiRilevazione di gasImpianti fissi antincendio di raffreddamento

Verifica periodica delle tubazioni flessibili discarico da autocisterna

Chiusura della cabina di connessione per iltrasferimento nel Reparto

PremessaLe misure di sicurezza sono tali che non sussistono ragionevoli possibilità che si realizzino inconvenienti o incidentipotenzialmente gravi. La loro frequenza di accadimento è, infatti, di gran lunga inferiore ad un incidente ogni 10.000 anni. Le informazioni seguenti sono state estratte dal Rapporto di Sicurezza e sono state comunicate alle Autorità competentiper l’aggiornamento del Piano di Emergenza Esterno, redatto nel maggio 1994, tuttora in corso di revisioneda parte della Prefettura di Bergamo.

Sezione 6

TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L’AMBIENTE

L’analisi dei rischi riferita ad ogni Unità Produttiva /Società operante nel Polo Produttivo Bayer di Filago ha messo in evidenza solo4 scenari incidentali che possono coinvolgere le aree esterne ai confini del Polo Produttivo ed interessare elementi vulnerabili,descritti brevemente nel seguito, eliminandone altri, presenti nel precedente rapporto, grazie agli interventi di miglioramento dellasicurezza attuati.

Bayer S.p.A.

1 - Esplosione non confinata di nubi di GPL per rilascio da una tubazione fase liquida nello Stoccaggio GPL del Reparto Bayer CC

Bayer CropScience S.r.l.

2 - Diffusione di fumi tossici da incendio di una area compartimentata del magazzinoProdotti finiti Agrofarmaci

PolymerLatex S.r.l.

3 - Diffusione tossica di vapori di Acrilonitrile per fuoriuscita dal serbatoio di stoccaggio o da una tubazione

PEMCO Emails S.r.l.

4 - Rottura o distacco della manichetta durante lo scarico di polveri tossiche ai silos di stoccaggio della società PEMCO Emails S.r.l.,che però interessa solo marginalmente l'esterno e quindi non viene ulteriormente considerato, poiché non coinvolge elementi vul-nerabili

Va quindi rimarcato il fatto che tutti gli eventi incidentali sopra indicati, all’esterno del Polo Produttivo Bayer di Filago interessano solodelle aree molto ridotte nelle quali non si prevedono danni irreversibili alla salute.In queste aree è solamente necessario adottare dei comportamenti di cautela ed evitare l'esposizione prolungata.

MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE

Gli impianti sono stati progettati e costruiti con le migliori tecnologie ed i più idonei accorgimenti atti a prevenire incidenti. Esistono apparecchiature e procedure per il controllo e la segnalazione in continuo di eventuali anomalie dei processi con bloccoautomatico degli impianti. La loro manutenzione è continua ed accurata. La struttura di ogni Società/ Unità Produttiva e del Polo Produttivo Bayer di Filago è dotata di dispositivi di rilevazione di possibilifonti di incidenti e di adeguati mezzi di protezione personale per interventi d’emergenza. Tutti i sistemi di sicurezza antincendio sonoin grado di funzionare anche in mancanza di corrente elettrica. Gli estintori sono ovunque sottoposti a regolare manutenzione e innumero adeguato a soddisfare ogni possibile necessità.Le principali misure protettive sono già state riportate nel prospetto precedente, per ogni ipotesi incidentale individuata.

Tutto il personale è altamente qualificato e dotato di notevole professionalità. Esso è tenuto costantemente informato ed addestra-to alla conduzione degli impianti ed alla manipolazione delle sostanze. Ogni Società / Unità Produttiva del Polo ha adottato e mantiene costantemente aggiornato un Piano di Emergenza Interno e colla-bora per la gestione delle emergenze a livello di Polo Produttivo Bayer di Filago. Tutto il personale è inoltre mantenuto sempre informato sul tipo di sostanze manipolate presenti e sulla loro pericolosità ed inoltre èmesso a conoscenza della norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro.A cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si effettua un addestramento periodico per tutto il personale delleUnità Produttive / Società all'uso dei mezzi di protezione, dei sistemi antincendio e di primo soccorso agli infortunati, garantendo cosìla massima rapidità di intervento in situazioni di rischio potenziale..

Inoltre, esiste una raccolta delle Schede di Sicurezza aggiornata a cura delle Unità produttive / Società, presso ognuna di esse, eduna raccolta generale in Portineria Centrale.Il Polo Produttivo è dotato d’infermeria presidiata da infermiere qualificato e, tutti i giorni, dal Medico di Fabbrica.Esiste un sistema di REPERIBILITÀ funzionante ventiquattrore su ventiquattro, per tutti i giorni dell’anno, formato da personale alta-mente addestrato che interviene tempestivamente in ogni possibile evento incidentale.Le Società del Polo Produttivo aderiscono all’iniziativa Responsible Care, che è un programma internazionale delle aziende chimi-che per la salvaguardia e la sicurezza dell’ambiente ed è dotato di certificazioni ISO 9000 per la qualità ed ISO 14000 per l’ambiente,oltre che di un Sistema di gestione della Sicurezza per la prevenzione e protezione dei rischi di incidenti rilevanti.L’organizzazione adotta dal Polo Produttivo ha altresì ottenuto il riconoscimento da parte degli Enti di accreditamento per la

Registrazione EMAS di Sito (il primo in Italia) ai sensi del regolamento CE 761/2001.

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LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

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1996 la foratura di uno scambia-tore ad olio diatermico nel settoreNovodur. L’olio diatermico sfug-gito allo scambiatore è stato rac-colto dai pozzetti della fognaturacon opportuni mezzi assorbenti esmaltito presso ditte autorizzate.Lo scambiatore guasto è statosostituito ed in occasione dellasuccessiva fermata estiva del-l’impianto si è provveduto anchealla sostituzione dell’altro scam-biatore presente nell’UnitàProduttiva di modello simile aquello guastatosi, i nuovi scam-biatori sono stati dotati di indica-tori per la segnalazione di even-tuali cali di livello dell’olio dia-termico.

• Bayer reparto KU (oggi Bayer

ottobre 2003 è stata notata ancheall’esterno per un breve periododi alcuni minuti una nube di fumochiara in uscita dall’impianto diossidazione termica rigenerativa(RTO) dovuta all’effettuazione diun’operazione di manutenzionedi pulizia dell’impianto. In con-seguenza di ciò sono state modi-ficate le modalità di effettuazionedi tale operazione.

MaterialScience): nel dicembre2000 si è verificato un incendioall’esterno del Polo durante il tra-sporto di una benna contenentescarti di materie plastiche; questesi trovavano esternamente a tem-peratura ambiente mentre all’in-terno della massa avevano uncerto grado di surriscaldamentoche ha portato poi all’accensionedel materiale. Sono intervenuti iVigili del Fuoco che hanno raf-freddato con acqua il materiale.Per prevenire il ripetersi di questofenomeno il materiale viene oraraffreddato con una pioggia adacqua prima di essere collocatonella benna.

• Bayer Polimeri (oggi BayerMaterialScience): nel mese di

PROVE E SIMULAZIONI

Vengono svolte due esercitazioniall’anno per ogni società / unitàproduttiva, nel corso delle qualivengono simulate specifiche situa-zioni di emergenza. Nel corso del2004 è prevista una prova di eva-cuazione a livello generale di sito.I risultati vengono analizzati sullabase di un rapporto verificato dalresponsabile del servizio preven-zione e protezione di sito, con l’au-silio degli “osservatori”, ovverodelle persone che hanno partecipa-to all’esercitazione con il compitospecifico di osservarne l’andamen-to e verificare la conformità aipiani e la correttezza dei medesimi.La gestione delle azioni di miglio-ramento è affidata al responsabiledell’unità direttamente interessatae ai responsabili del sistema digestione ambientale di unità /società e di sito, e altre Funzionisecondo necessità.

ESPERIENZA PASSATA

Negli ultimi anni sono accaduti iseguenti incidenti / anomalie chenon hanno avuto conseguenzeall’esterno del sito:

• Bayer reparto KU (oggi BayerMaterialScience): si è verificatanel 1980 la rottura di una mani-chetta durante la fase di scaricopolveri di ABS da autocisterna asilos di stoccaggio: la diffusionedi polveri è stata contenuta utiliz-zando una pioggia d’acqua che èstata poi raccolta nella vasca diemergenza da 1400 m3. Da allo-ra, le manichette vengono testateperiodicamente tramite prove dicollaudo ad una certa pressione.

• PolymerLatex: nel 1984 si èverificata un’interazione tra alcu-

particolari, tuttavia come misurapreventiva si è deciso di aggiun-gere un eccesso di stabilizzantinello stesso serbatoio al fine distabilizzare la miscela.

• Bayer reparto KU (oggi BayerMaterialScience): incendio nel1994 di un filtro a maniche per ladepolverazione delle emissioniatmosferiche polverose nel setto-re Novodur. E’ stata svolta un’a-nalisi accurata per accertare lecause dell’accaduto che ha con-dotto a definire le specifiche tec-niche per l’installazione di unnuovo filtro dotato delle misureper prevenire il ripetersi del feno-meno. In seguito, anche gli altrifiltri esistenti sono stati sostituitiadottando le stesse tecnologie.

• Bayer reparto KU (oggi BayerMaterialScience): si è avuta nel

ni componenti di materie primecontenuti in tracce negli imballidi carta e politene (rifiuto perico-loso costituito da imballi conta-minati da materie prime), stocca-ti nell’apposito cassone. Le con-seguenze sono apparse limitatealla formazione di una piccolanube di gas senza danni particola-ri. Come misura preventiva sisono impartite istruzioni al perso-nale per una migliore raccolta eseparazione tra i vari tipi diimballi confezionandoli in sacchidi politene in modo omogeneo.

• PolymerLatex: nel 1985 si è svi-luppata una reazione di polime-rizzazione con formazione dipolistirolo nel serbatoio di stoc-caggio del rifiuto pericolosocostituito da stirolo ed acqua.Non vi sono state conseguenze

Vista camino e serbatoio idrico pensile PEMCO Emails

Vista lato sud dei silos materie prime Bayer KU

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LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA POLITICA AMBIENTALEE DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

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LA FORMAZIONE, LE COMUNICAZIONIINTERNE E ILCOINVOLGIMENTODEL PERSONALE

Tutte le Unità Produttive del Poloidentificano, nell’ultima parte diogni anno solare, le necessità diformazione e istruzione in campoambientale e di sicurezza cheriguardano il proprio personale eprogrammano le relative attivitàper l’anno successivo: i programmiinteressano il personale a tutti ilivelli.Oltre a ciò, il coinvolgimento del

Stabilimento, ne visitano gliimpianti, e ricevono in vario modoinformazioni sulla gestione e suiprogressi del Polo.Anche i rappresentanti eletti deilavoratori sono informati di regolauna volta l’anno su questa materia.Per quanto riguarda il secondogruppo di iniziative, è attivo il pro-gramma “Proposte diMiglioramento” di Bayer S.p.A.,attraverso il quale il personale puòinviare suggerimenti di migliora-mento anche in campo ambientalee di sicurezza alla direzione.Inoltre, sia nei corsi di formazionee istruzione ambientali, sia in riu-nioni operative di reparto i lavora-tori vengono frequentemente solle-citati ad avanzare proposte. Ciòpuò avvenire, naturalmente, anchenel corso degli incontri formaliannuali (art. 11 D.Lgs 626) con irappresentanti eletti dei lavoratori.

LA COMUNICAZIONEED I RAPPORTI CONLA COMUNITÀ E LEAUTORITÀ LOCALI

Particolare riguardo viene datoall’aspetto della comunicazionecon le parti esterne interessate: icittadini e la comunità locale, leautorità pubbliche, le scuole, l’uni-versità, i clienti ed i fornitori. Inquesto ambito, il Polo ProduttivoBayer di Filago svolge un’intensaattività. Tra le iniziative più signifi-cative degli ultimi anni si possonocitare ad esempio:• le giornate delle “FabbricheAperte”, durante le quali la cittadi-nanza ha libero accesso al Sito epuò visitarne gli impianti; la pros-sima edizione è prevista nel 2005;• l’organizzazione di convegni sutemi riguardanti l’ambiente e la

personale nella gestione ambienta-le del Polo è perseguito siamediante iniziative di comunica-zione sia mediante la stimolazionedi idee e contributi per il migliora-mento della gestione ambientale.Fanno parte del primo gruppo diiniziative la distribuzione o messaa disposizione della DichiarazioneAmbientale, la pubblicazione diarticoli sulla stampa aziendale (inalcuni casi disponibili anche perposta elettronica), la partecipazio-ne alle manifestazioni di PorteAperte, durante le quali il persona-le, le famiglie e la cittadinanzahanno libero accesso allo

sicurezza, quale ad esempio quelloorganizzato nel 1997, che ha datoorigine anche alla pubblicazione:“Guida alla gestione ambientale”;• la pubblicazione del “RapportoAmbiente” dei Poli ProduttiviBayer (ultima nel 2001),• la pubblicazione della brochure“Il Polo produttivo di Filago -Schede informative per i cittadini”,distribuita ai cittadini di Filago acura dell’Autorità comunale ediscussa in un’assemblea pubblicanell’ottobre 1998, con la presenzadi tutte le Autorità interessate;• la pubblicazione di una guida “Ilritiro degli imballaggi Bayer”, con-tenente indicazioni per i Clienticirca le modalità di recupero ed uti-lizzo degli imballaggi;• dal 1993, la collaborazione con ilPolitecnico e con l’ISPESL diMilano nell’effettuazione del corso“Analisi dei rischi nell’industria diprocesso”, rivolto a laureati e a

• Principali fornitori e clienti• Rappresentanze sindacali• tutto il personale operante nelPolo Produttivo Bayer di Filagoe a chiunque ne farà richiesta

Nel corso del 2002 è stato attivatoil sito web www.ambiente.bayer.itove è possibile consultare oltre alleprecedenti edizioni della Dichia-razione Ambientale del Polo pro-duttivo di Filago anche i variaggiornamenti annuali, come pre-visto dal regolamento 761/01 .Durante il periodo intercorso finoad oggi non sono pervenute comu-nicazioni dal pubblico o dallaPubblica Autorità relativamente adisagi subiti o inadempienze legi-slative o violazioni di legge e didisposizioni regolamentari.

specialisti dell’analisi del rischio;• visite agli impianti di scuole egruppi organizzati di studenti;• dal 1995, l’invio dei dati ambien-tali per la compilazione del“Rapporto Ambientale ResponsibleCare” di Federchimica.A queste iniziative si aggiunge, conl’adesione all’EMAS, la redazionedella Dichiarazione Ambientaledel Polo Produttivo Bayer diFilago effettuata e pubblicata per laprima volta nel 1999, e poi rinno-vata con l’edizione approvata indata 9 aprile 2002 che ha rappre-sentato l’adeguamento al Rego-lamento 761/01 ed infine, l’edizio-ne attuale che sarà distribuita a:• Autorità comunali, provinciali eregionali• Autorità scolastiche e accademiche• Associazioni imprenditoriali eprofessionali• Associazioni ambientaliste• Stampa

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ti ed accessibili solo dal personaleautorizzato e in assenza di tensio-ne; le reti di distribuzione di mediatensione sono realizzate con cavielettrici interrati a profondità supe-riore ad un metro: le distanze dailuoghi ove c’è presenza di persona-

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

23

li sono considerati unitamente allaPolitica Ambientale e diPrevenzione degli incidenti rile-vanti, per la definizione degliobiettivi e dei programmi ambien-tali (v. il relativo capitolo). Altriaspetti ambientali sono inesistentio non danno luogo ad effet-ti importanti: tra questiultimi, ad esempio, gli sca-richi di energia termica, levibrazioni, gli impatti visi-vi; non sono presenti fontiche originano radiazioniionizzanti.L’inquinamento elettroma-gnetico è stato valutatoattraverso una campagna dimisurazioni effettuata nelmese di aprile 2004 ed èrisultato contenuto al disotto dei limiti di legge.Esso è circoscritto all’in-terno dei luoghi edambienti ove sono ubicati itrasformatori da alta amedia e bassa tensione;questi luoghi sono confina-

le sono superiori a 10 m e pertan-to, tale aspetto non ha un impattosignificativo sulle persone. Ulteriori dettagli dei principaliaspetti ambientali diretti ed indiret-ti di ogni attività sono forniti nella“Descrizione degli impianti di pro-duzione e dei principali aspettiambientali” (Allegato 1). Alla finedello stesso Allegato 1 è riportatauna tabella riassuntiva degli aspettiambientali diretti ed indiretti riferi-bili a ciascuna delle società delPolo che evidenzia anche i collega-menti con gli obiettivi e i program-mi ambientali implementati. Altriaspetti ambientali indiretti riportatinell’allegato VI del regolamentoCE 761/01 non sono applicabilialle attività prodotti e servizi riferi-bili al Polo.

Si ricorda che già nella precedenteedizione della DichiarazioneAmbientale era stata segnalata lacessazione dell’attività della GEBayer Silicones, avvenuta alla finedel 1999, che ha avuto implicazio-

ni sostanzialmente trascu-rabili sugli aspettiambientali complessividel Polo. Gli impianti utilizzatidalla GE Bayer Siliconessono stati venduti ad unasocietà esterna e trasferitiin altra località. I fabbrica-ti adibiti a tali lavorazionisono stati presi in caricodal reparto adiacenteBayer KU, (ora BayerMaterialScience), ed adi-biti alle proprie attività.

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

22

L’ANALISI AMBIENTALEE LE PRESTAZIONIAMBIENTALI

L’ANALISI AMBIENTALE

In occasione di questo rinnovodella registrazione Emas è statacompiuta una verifica, e dovenecessario, un aggiornamento del-l’analisi ambientale iniziale, svoltala prima volta nel 1999. L’analisiambientale copre gli aspetti e glieffetti ambientali derivanti dalleattività che si svolgono nel PoloProduttivo Bayer di Filago, siaprendendo in esame dati comples-sivi, sia analizzando specificheattività e processi di produzione.Come nel 2001, in occasione diquesta edizione, si è data maggioreattenzione agli aspetti ambientalicosiddetti indiretti, ovvero quegliaspetti che pur non essendo diretta-mente collegati alle attività che sisvolgono nel POLO, ad esse sonoindirettamente correlabili. Infatti,sono stati presi in considerazionegli aspetti ambientali connessiall’uso corretto dei prodotti e alloro smaltimento finale oltre adaspetti legati al recupero o allosmaltimento degli imballaggi deiprodotti, che generano rifiuti a fineciclo di vita, ed infine sono staticonsiderati gli impatti ambientalilegati ai trasporti dei prodotti stessie dei dipendenti, durante i quali siconsuma energia e si generanoinquinanti atmosferici ed emissioniacustiche. A differenza di quantoavviene per gli aspetti ambientalidiretti, sugli aspetti indiretti l’orga-nizzazione non esercita un control-lo gestionale totale, ma può, inmolti casi, individuare delle moda-lità di influenzarli in modo daridurne gli effetti.

Regolamento EMAS.Ognuna di queste verifiche, che hatenuto conto sia delle situazionioperative normali, comprese le fasidi avviamento e fermata degliimpianti, sia di quelle anormali e diemergenza, è stata condotta allaluce di criteri di significatività(Tabella 1) che sono stati fissati insede CAIF tenendo conto delleopinioni dei soggetti interessati,delle attività di approvvigionamen-to e alla luce di analisi costi benefi-ci. Una sintesi di tali aspetti signi-ficativi riferibili alle attività (e/oprocessi, e/o servizi) e ai prodotti eagli imballaggi è esposta nellatabella 2. I relativi effetti ambienta-

GLI ASPETTI AMBIEN-TALI SIGNIFICATIVI

Va premesso che un aspettoambientale è significativo quandoproduce un impatto, o effetto,ambientale significativo. Ad esem-pio uno scarico idrico (aspettoambientale) è significativo se lo èl’eventuale inquinamento idricoche ne consegue. Gli aspettiambientali evidenziati dall’analisie i relativi effetti sull’ambientesono stati pertanto sottoposti aperiodiche verifiche, almeno confrequenza annuale, al fine di deter-minare quegli aspetti da considera-re significativi, come richiesto dal

Criteri adottati per la valutazione di significativitàdegli aspetti ambientali

CriteriAttività/

processi/servizi

Prodotti/imballaggi

Rischio di deviazione da limiti dilegge o autorizzati

Rischio di deviazione da normeinterne

Situazioni soggette a recentisanzioni

Possibili violazioni della politicaambientale

Alti consumi idrici

Alti consumi energetici

Utilizzo di risorse naturali scarse

Tossicità, pericolosità dei rilasci(per i prodotti: in fase di uso)

Generazione di rifiuti, special-mente pericolosi

Impatti ambientali a fine vita

Impatti sulla collettività

Effetti di grande scala/durata

Tab.1

Sintesi degli aspetti ambientali significativi

Condizioni:N= normali

I/E= incidentali o di emergenza

Aspetti ambientalidiretti

(Riferibili alle attività/processi/impianti)

Aspetti ambientaliindiretti

(Riferibili ai prodotti/imballaggi)

N

I/E

Generazione rifiuti pericolosiScarichi idriciConsumi energeticiEmissioni atmosferiche,con o senza effetto serra

Generazioni rifiuti edEmissioni atmosfericheper incendio o per mal-funzionamento impianti.Contaminazione delsuolo e del sottosuoloper perdite da vasche ecanalizzazioni.

Inquinamento atmosferi-co dovuto ai trasporti dimerci e personeUtilizzo di merci pericolo-se presso i clienti

Inquinamento idrico, delsuolo e sottosuolo dovutoa sversamenti accidentalidi prodotti e rifiuti duranteil trasporto e presso l’u-tenza ed eventuali emis-sioni atmosferiche

Tab.2

Sottostazione elettrica a 130.000 V

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L’UTILIZZO DELL’ACQUA

L’acqua utilizzata in tutto il Sito èprelevata da 5 pozzi interni, con-trollati con frequenza semestraledall’ARPA di Bergamo, che ne verifica la potabilità ai sensi delD.Lgs.152/99. Il sito è autorizzatoad emungere una quantità massimapari a 3 milioni di m3/anno.Nel grafico e nella tabella di Fig. 4sono riportate le quantità prelevate

ci presso PolymerLatex, ove sonostati implementati obiettiviambientali orientati alla riduzionedei consumi idrici; in tal modo,l'indicatore complessivo a livellodi Polo ha subito solo un lieveincremento nel 2003 e, sempre pereffetto di tali obiettivi, si è registra-to nel primo semestre 2004 unariduzione dell’indicatore dei pre-lievi idrici totali.

e il relativo indicatore di utilizzoche nel 2003 risulta in lieveaumento rispetto agli anni prece-denti. Tuttavia, come si evince dal-l'allegato 2, occorre rilevare che siè registrato da un lato un incre-mento dei consumi idrici specificidi acque per un sottoutilizzo degliimpianti presso BayerMaterialScience e Pemco, com-pensato da minori consumi specifi-

Le materie prime vengono conferi-te mediante automezzi direttamen-te dai fornitori alle singole UnitàProduttive e stoccate presso gliimpianti nelle quantità minimenecessarie per assicurare un rego-lare flusso di produzione.le materie prime contenute in fusti,cisternette e sacchi vengono stoc-cate in magazzini attrezzati consistemi automatici di rilevazione espegnimento incendi, dotati di

sono provvisti di sistemi idonei aprevenire situazioni incidentali o diemergenza. I prodotti finiti vengo-no etichettati secondo la normativavigente e trasportati dagli impiantidi produzione a magazzini di stoc-caggio attrezzati e da qui spediti amezzo di autotrasportatori che ope-rano in conformità con le normeapplicabili al trasporto delle mercipericolose (ADR).

soglie rialzate al fine di contenereeventuali sversamenti o le eventua-li acque di spegnimento incendi.Le materie prime liquide che arri-vano in autocisterna vengono tra-vasate a mezzo pompe in serbatoidotati di bacini di contenimento.Le materie prime in polvere, tra-sportate nel sito mediante autoci-sterne, vengono trasferite in silos amezzo di trasporto pneumatico.Tutti gli impianti di stoccaggio

L’UTILIZZO DELL’ENERGIA

ELETTRICA E TERMICA

Nei grafici e tabelle di Fig. 5 e 6sono evidenziati i consumi totali dienergia elettrica e metano e irispettivi indicatori; i valori di que-sti relativi al 2003 appaiono inaumento rispetto a quelli degli anniprecedenti.Considerando le performance spe-cifiche delle singole società ripor-tate nell’Allegato 2, si può osserva-re che per quanto riguarda l’ener-gia elettrica si sono avuti deimiglioramenti di prestazione in

del consumo di metano si è resonecessario nel 2003 per il funzio-namento dell'impianto di depura-zione emissioni di BayerMaterialScience Srl che pur conminori volumi produttivi ha dovu-to comunque mantenere in eserci-zio continuo il combustore RTO.Tali aumenti di metano sono staticompensati dalla riduzione deiconsumi avvenuta inPolymerLatex (vedi sezione obiet-tivi) a seguito di un obiettivo dirisparmio energetico.

PolymerLatex per il raggiungi-mento di un obiettivo di risparmionel funzionamento delle pompe diriciclo dell’acqua di raffreddamen-to (vedi sezione obiettivi) chehanno compensato i maggiori con-sumi registrati da Pemco per lafabbricazione di una maggiorquantità di prodotti macinati chehanno un più elevato fabbisognoenergetico.

La Pemco ha registrato anchemaggiori consumi specifici di ossi-geno, usato come comburente, neiforni fusori. Un certo incremento

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALIL’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

24 25

I DATI AMBIENTALIDEL SITO

Nelle sezioni che seguono si ripor-ta un compendio dei dati quantita-tivi assoluti, a livello di Sito, perciascuno degli aspetti ambientalirilevanti, accompagnato da alcunicommenti esplicativi. Al fine di

grafici nei quali si riportano gliandamenti del periodo 2001 –2003 e del I° semestre 2004. Sirimanda all’Allegato 2 per i datidisaggregati relativi a ciascunadelle Società che operavano nelPolo Produttivo Bayer di Filagoalla fine del mese di giugno 2004.

L’UTILIZZO DI RISORSEED ENERGIE

L’IMPIEGO DI MATERIE PRIME

Le principali materie prime impie-gate nel Polo sono: polimeri termo-plastici, principi attivi di tipo fito-sanitario, solventi organici non clo-rurati, pigmenti e coloranti organi-ci ed inorganici, sali inorganici, olie cere, emulsionanti ed acqua. Le tipologie e le quantità di mate-

rie prime utilizzate nel 2003 nei

diversi impianti sono descritte conmaggiore dettaglio nell’Allegato 4che riporta anche la classificazionedi pericolosità dei vari materiali.Nella tabella e nel grafico di Fig. 3vengono riportate le quantità com-plessive di materie prime impiega-te e di prodotti finiti fabbricati nelPolo Produttivo Bayer di Filago.Viene anche evidenziato il rendi-mento complessivo di trasforma-zione delle materie prime impiega-te, attraverso il rapporto dellerispettive quantità. Si riscontra una

resa media che oscilla attorno al 97 %.Si nota una diminuzione della

quantità complessiva dei prodottifiniti fabbricati nel 2003 di circa il10 % rispetto al 2002 che si è veri-ficata un po’ in tutte le società delPolo, a seguito della attuale con-giuntura economica, e principal-mente in Bayer MaterialScience(BMS), a seguito della fermatamomentanea dell’impianto Kneter,in Bayer Cropscience , inPolymerLatex e in PEMCO comeappare nell’Allegato 2.

valutare gli andamenti dei diversiparametri ambientali vengonoriportati i rispettivi “indicatori” checome già detto, si ottengono calco-lando il rapporto fra le quantitàtotali annue di ciascun parametro ele quantità (in peso) di prodottifiniti fabbricati. I dati e gli indica-tori vengono illustrati mediante

MATERIE PRIME (t)Anno 2001 145.598

2002 150.5942003 134.706

1 sem. 2004 79.224

PRODOTTI FINITI (t)Anno 2001 141.469

2002 145.8902003 130.749

1 sem. 2004 77.028

RENDIMENTO %Anno 2001 97,2

2002 96,92003 97,1

1 sem. 2004 97,2

Fig.3

Materie prime - Polo Produttivo Bayer Filago

PRELIEVI IDRICI

(milioni m3)Anno 2001 2,58

2002 2,662003 2,44

1 sem. 2004 1,21

INDICATORE DEI PRELIEVI IDRICI

(m3/t prodotta)Anno 2001 18,26

2002 18,232003 18,63

1 sem. 2004 15,73

Fig.4

Prelievi idrici - Polo Produttivo Bayer Filago

3,02,52,01,51,00,50,0 0

5

10

15

20

20012002

2003

I° Sem. 2

004

mili

on

i m3

m/t

pro

do

tte

anno

Prelievi idrici(milioni m3)

Indicatore deiprelievi idrici (m3/tprodotta)

.

.

.

.

m3 /t

pro

do

tte

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

27

lisi vengono effettuate con fre-quenza trimestrale.La tabella in Allegato 3 riporta unquadro delle principali emissionisignificative in atmosfera prove-nienti da impianti produttivi cherappresentano il contributo mag-giore all’inquinamento atmosferi-co; tali punti di emissione sonoriportati nella planimetria a pag. 5.Le altre emissioni non danno uncontributo significativo in quantosono saltuarie e/o di breve durata.La stessa tabella in allegato 3 evi-denzia gli impianti produttivi diprovenienza, le portate delle singo-le emissioni, gli inquinanti specifi-ci misurati, i dati medi di concen-trazione rilevati nel periodo 2001 –2003 che dimostrano come i corri-spondenti limiti di legge (DM12.07.90) o autorizzati conDelibere regionali siano ampia-mente rispettati; inoltre, la tabellaindica anche la frequenza dei con-trolli per ciascuna di queste emis-sioni, gli specifici strumenti analiz-zatori in continuo, gli impianti diabbattimento installati che sonodescritti diffusamentenell’Allegato 1 - Descrizione degliimpianti di produzione e dei princi-pali aspetti ambientali.Le emissioni in atmosfera per cuiesistono obblighi di legge o accor-di volontari con il Comune vengo-no controllate con la frequenza sta-bilita tramite prelievi ed analisieffettuate da laboratori esterni cer-tificati ISO 9001 e/o accreditatiSINAL. Nei casi in cui sianoinstallati sistemi di monitoraggioin continuo, come indicatonell’Allegato 3, si effettuano con-fronti tra i risultati delle analisi delcampionamento istantaneo con ivalori registrati o indicati daglistrumenti nel corrispondente perio-

Nel tempo si è seguita una politica,all’interno delle sostanze organi-che impiegate, di sostituzione dellesostanze a più alto livello di peri-colosità igienica ed ambientaleverso sostanze meno pericolose (ades. il cloruro di metilene è stato

sostituito con acetone, il monoclo-robenzolo con acqua).La tabella e il grafico di Fig. 7

riportano gli andamenti delle quan-tità di sostanze emesse da impiantiproduttivi nel triennio 2001 – I°semestre 2004, raggruppate pertipologie simili e calcolate sullabase delle portate e delle concen-trazioni misurate. Nella stessatabella sono riportate per le quattrotipologie di sostanze indicate lecorrispondenti quantità massimeautorizzate. Ciascuna di queste

do di campionamento. Le emissio-ni del Sito sono caratterizzate pre-valentemente da sostanze organi-che ed inorganiche volatili. Fra leprime, le principali sono il GPL(gas di petrolio liquefatto, misceladi propano e butano), l’alcool iso-

propilico, lo xilolo e l’acetone;inoltre vengono determinate altresostanze organiche volatili (vedidescrizione dei processi in allegato1) come carbonio organico volatile(C.O.V.), tramite misura con rive-latore FID, come prescritto dalleautorizzazioni regionali. Fra lesostanze inorganiche, figurano ilfluoro e l’ammoniaca. Le polverisono sia di natura organica cheinorganica; le polveri di metallipesanti sono presenti in misuramolto ridotta.

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

26

LE EMISSIONIIN ATMOSFERA

Sono stati censiti e numerati n° 134punti di emissione in atmosfera chesono dichiarati alle competentiAutorità ai sensi del DPR 203/88.Tali punti sono stati classificati inemissioni significative (da impian-ti produttivi, n° 47), emissioni dif-fuse (da vasche, serbatoi ecc. n°

rità ai sensi degli art. 12 e/o 15 delDPR 203/88 e le relative Delibereregionali di autorizzazione (vediAllegato 6) stabiliscono, tra l’al-tro, i parametri con i relativi limi-ti di concentrazione degli inqui-nanti e le frequenze dei controllianalitici. Una Convenzione stipu-lata nel 1990 con il Comune diFilago ha individuato una serie dicamini per i quali le suddette ana-

21), emissioni a ridotto inquina-mento atmosferico (da punti fissidi saldatura n° 7) ed emissioni adinquinamento poco significativo(da impianti termici e impiantipilota, ecc. n° 16) ; le rimanentiemissioni sono rappresentate daisistemi di ventilazione degliambienti di lavoro. Le emissioniclassificate significative sono stateautorizzate dalle competenti auto-

200

300

20100

50

250

150

0

350

10

3040

20012002

2003

I° Sem. 2

004

GW

h

KW

h/t

pro

do

tta

050

anno

ENERGIA ELETTRICA

(GWh)Anno 2001 48,36

2002 48,482003 45,86

1 sem. 2004 25,37

INDICATORE CONSUMO

ENERGIA ELETTRICA

(KWh/t prodotta)Anno 2001 341,9

2002 332,32003 350,7

1 sem. 2004 329,33

Fig.5

Consumi di energia elettricaPolo Produttivo Bayer Filago

20

30

210

5

25

15

0

35

1

3

4

20012002

2003

I° Sem. 2

004

0

5

mili

on

i Nm

3

Nm

3 /t

pro

do

tte6

7

8

40

455055

anno

METANO

(milioni Nm3)Anno 2001 6,87

2002 6,962003 6,55

1 sem. 2004 3,49

INDICATORE CONSUMO

METANO

(Nm3/t prodotta)Anno 2001 48,53

2002 47,742003 50,06

1 sem. 2004 45,31

Fig.6

Consumi di metano PoloProduttivo Bayer Filago

Serbatoio idrico e vasca di raccolta acque Bayer PF

Energia elettrica(GWh)

Indicatoreconsumo en.Elettrica (KWH/tprodotta)

Metano (milioni diNm3)

Indicatoreconsumo metano(Nm3/t prodotta)

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20012002

2003

I° Sem. 2

004

Kg

/t p

rod

ott

e 0,0084

0,0063

0,0042

0,0021

0,0000

anno

Indicatori emissioni da impianti produttivi - Polo Produttivo Bayer Filago

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

29

Le emissioni provenienti daimpianti termici sono costituitetipicamente da anidride carbonica(CO2), ossido di carbonio (CO),ossidi di azoto (NOx) e, date leimpurezze contenute nel metano,da tracce di anidride solforosa(SO2). Nei grafici delle Fig. 9, 10 e11 sono evidenziate sia le quantitàche gli indicatori di tutte questesostanze. La quantità di CO2 è

emissioni provenienti dagliimpianti termici seguono l’anda-mento dei consumi di metano adeccezione dei dati degli NOx chesono anche legati alla emissione ditali composti dall’impianto di com-bustione di Polymerlatex oveaffluiscono composti organici azo-tati in quantità proporzionale allaproduzione di lattici nitrilici(NBR).

stata calcolata utilizzando il fattoridi calcolo indicato daFederchimica nel ProgrammaResponsible Care; le altre quantitàsono calcolate sulla base dellerispettive concentrazioni misurateai camini con frequenza annuale;non vi sono limiti di quantità mas-sime autorizzate. Come si evincedai grafici sia le quantità di sostan-ze emesse sia gli indicatori delle

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

28

quantità corrisponde alla somma-toria dei flussi di massa dei variinquinanti della stessa famiglia cal-colati per ogni punto di emissionesulla base delle rispettive portate edei limiti di concentrazione pre-scritti nelle Autorizzazioni regio-nali o deducibili dalla legislazionenazionale (DM 12.7.90).Come si vede dalla tabella di Fig.

7, tutte le quantità di sostanzeemesse delle varie tipologie sonosempre decisamente inferiori allecorrispondenti quantità massimeautorizzate. Analizzando i dati degli indicatoridelle varie sostanze emesse, ripor-tati in Fig. 8, si nota un lieve

gas propellente in fase di riempi-mento. Entrambi questi indicatoriregistrano una tendenza alla dimi-nuzione nel I° semestre 2004. Laquantità di metalli pesanti emessida Pemco Emails è abbastanzacostante nel tempo. Nel 2003 si erarilevata una riduzione nella emis-sione di sostanze inorganiche vola-tili, principalmente costituite dalfluoro emesso dalla stessa PemcoEmails, per la fabbricazione diminori quantità di prodotti checontengono tali composti. Il datodel primo semestre 2004 sembrainvece ricondurre ai dati degli anniprecedenti.

aumento rispetto al 2001 degliindicatori del 2002 e del 2003 perle polveri emesse per i maggioricontributi da parte di BayerMaterialScience e Pemco, si trattacomunque di lievi incrementi chesi riferiscono a polveri inerti.Analogamente, è in aumento anchel'indicatore delle sostanze organi-che volatili, che per buona parte(almeno per il 70%) vengonoemesse dalle cabine di riempimen-to bombolette presso Bayer CC (sitratta di gas propellente GPL,miscela di propano e butano), l’au-mento è conseguente all'utilizzo diun formato di bombolette chedetermina un maggiore rilascio di

Fig.7

Emissioni atmosferiche da impianti produttivi - Polo Produttivo Bayer Filago

ANNO

METALLI

PESANTI Kg

SOST. INORG.VOLATILI Kg

POLVERI E

AEROSOL Kg

SOST. ORG. VOLATILI Kg

2001 2002 20031° sem. Q.ta max

2004 autorizzate

43 52 42 22 (*).

538,1 589,4 436.84 279,06 4.800

704,1 940,5 729,2 324,3 13.300

969 1128 1047 408 63.000

ANNO

METALLI

PESANTI Kg

SOST. INORG.VOLATILI Kg

POLVERI E

AEROSOL Kg

SOST. ORG. VOLATILI Kg

2001 2002 2003 1° sem. 2004

0,0003 0,0004 0,0003 0,0003

0,004 0,004 0,003 0,004

0,005 0,0064 0,0056 0,0042

0,0069 0,0077 0,008 0,0053

0,00

0.040,02

0,060,08

20012002

2003

I° Sem. 2

004

ton

t/t

pro

do

tte

0,100,120,14

0

15.000

5.000

10.000

anno

CO2 (t)Anno 2001 13.570

2002 13.7292003 12.926

1 sem. 2004 7.071

INDICATORE CO2

(t/t prodotta)Anno 2001 0,096

2002 0,0942003 0,099

1 sem. 2004 0,092

Fig.9

Emissione di CO2 da impianti termici - Polo Produttivo Bayer Filago

Fig.8

MetallipesantiSostanzeinorganichevolatili

Polveri eaerosolSostanzeorganichevolatili

CO2 (t)

Indicatore CO2(t/t prodotte)

20012002

2003

I° Sem. 2

004

ton

8

16

4

12

0

20

anno

NOX (t)Anno 2001 13,56

2002 13,232003 18,11

1 sem. 2004 14,85

SO2 (t)Anno 2001 0,69

2002 0,682003 0,64

1 sem. 2004 0,35

CO (t)Anno 2001 1,24

2002 1,222003 1,17

1 sem. 2004 0,63

Fig.10

Altre emissioni da impianti termici - Polo Produttivo Bayer Filago

NOX

SO2

CO

Kg

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ACQUE DI RAFFREDDAMENTO (milioni m3)Anno 2001 1,818

2002 1,8852003 1,729

1 sem. 2004 0,931

ACQUE DI PROCESSO E BIOLOGICHE (milioni m3)Anno 2001 0,311

2002 0,3162003 0,334

1 sem. 2004 0,130

ACQUE DI SCARICO TOTALI (milioni m3)Anno 2001 2,129

2002 2,2012003 2,063

1 sem. 2004 1,061Fig.12

Quantità acque scaricate - Polo Produttivo Bayer Filago

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

inferiori a 40 mg/l (la soglia diallarme è fissata a 100 mg/l) sulloscarico al collettore consortile. Lamisura in continuo della condutti-vità consente la verifica dellaconformità delle acque scaricatenei due corpi ricettori per quantoriguarda la presenza di sali, in par-ticolare consente la verifica deilimiti previsti per i solfati dallatabella 3 Allegato 5 colonna 1 e 2del D.lgs. 152/99; infatti, il valoredella soglia di allarme di conduci-bilità è fissato a 2,9 uS che corri-sponde alla conduttività di unasoluzione di solfato di sodio con

chimica. Inoltre i magazzini distoccaggio delle materie prime edei prodotti finiti sono dotati diidonee soglie rialzate in modo dacontenere eventuali perdite o acquedi spegnimento incendi.La tabella di Fig. 12 mostra che

sono aumentate dal 2002 al 2003 lequantità scaricate delle acque diprocesso e biologiche in conse-guenza del convogliamento infognatura chimica di acque di raf-freddamento di BayerMaterialScience caratterizzate daun certo carico organico dovuto alrilascio di sostanze da alcuni pro-

concentrazione di ione solfato paria 1.000 mg/l. La titolarità di entrambi gli scarichiè a nome della Bayer S.p.A., chequindi è responsabile dell’assolvi-mento dei relativi obblighi dilegge.Al fine di prevenire il rilascio disostanze chimiche nel sistema diraccolta delle acque bianche, tuttele aree dove vengono effettuateoperazioni di carico, scarico e tra-vaso di materie prime e prodottifiniti liquidi sono impermeabiliz-zate e dotate di un sistema di dre-naggio collegato con la fognatura

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

30

LE ACQUE SCARICATE

Il sistema fognario dello stabili-mento di Filago si compone di unarete per il collettamento delleacque bianche (meteoriche e di raf-freddamento) e una per il colletta-mento delle acque chimiche prove-nienti da pretrattamenti specificiposti immediatamente a valle deiprocessi produttivi (si vedal’Allegato 1 per maggiori dettaglial riguardo) in questa fognaturaconfluiscono anche le acque biolo-giche. Entrambi gli scarichi sonostati autorizzati ai sensi del D.lgs.152/99. Le acque chimiche vengono invia-te anzitutto ad un serbatoio diequalizzazione della capacità di240 m3 e da questo al collettoreconsortile disposto lungo la stradaprovinciale 183 a ovest del Sito,che conferisce tali acque al depura-tore del Consorzio Intercomunaledell’Isola situato a Crespi d’Adda,una località vicina. A monte delloscarico nel collettore è presenteuna stazione per il controllo in con-tinuo del Carbonio Organico

il controllo in continuo delCarbonio Organico Totale (TOC),del pH, della torbidità, della condut-tività e della presenza di schiume.Anche per tali acque, in caso disuperamento dei limiti prefissati oin caso di presenza di schiume siattiverebbe automaticamente unsistema di blocco del flusso coninvio di tali acque in una vasca diaccumulo della capacità di 1400 m3. Il monitoraggio in continuo delTOC applicato sia sullo scarico alfiume Brembo sia prima del collet-tore consortile garantisce la verifi-ca del rispetto della conformità deidue flussi scaricati ai limiti fissatiper il COD nella tabella 3 Allegato5, rispettivamente nella colonna 1 enella colonna 2 del D.lgs. 152/99.Infatti, viene determinato speri-mentalmente con frequenza defini-ta il fattore di correlazione tra ilTOC e il COD dei due tipi dieffluenti (si assume un valore mas-simo prudenziale pari a 4).Normalmente, i valori di TOCregistrati risultano inferiori a 2mg/l (la soglia di allarme è fissata a35 mg/l) sullo scarico al Brembo e

Totale (TOC), del pH e della con-duttività. Nel caso dovessero veri-ficarsi situazioni accidentali cheportino al superamento anche diuno solo dei valori prefissati perquesti parametri, è predisposto unsistema automatico per l’arrestodel flusso di scarico e la sua devia-zione in una vasca di accumuloseparata, della capacità di 1000m3. L’ipotesi di interruzione delfunzionamento del depuratore con-sortile, mai finora verificatasi, èestremamente remota, trattandosidi un impianto modulare e sovradi-mensionato. Se essa dovessecomunque verificarsi, si provvede-rebbe a separare a monte i flussicon più elevato carico inquinante ead inviarli come rifiuti ad un tratta-mento esterno autorizzato. I restan-ti reflui potrebbero essere poi rila-sciati nella fognatura acque chiareche scarica al fiume Brembo concaratteristiche conformi ai requisitiper lo scarico in acque superficiali(tabella 3 Allegato 5 colonna 1 delD.lgs. 152/99).Infatti, lo scarico delle acque chia-re è pure dotato di una stazione per

20012002

2003

I° Sem. 2

004

Kg

/t p

rod

ott

e

0,090,12

0,030,06

0

anno

0,15

0,180,21INDICATORE NOX (Kg/t prodotta)

Anno 2001 0,12002 0,092003 0,14

1 sem. 2004 0,19

INDICATORE SO2 (Kg/t prodotta)Anno 2001 0,005

2002 0,0052003 0,005

1 sem. 2004 0,005

INDICATORE CO (Kg/t prodotta)Anno 2001 0,01

2002 0,012003 0,01

1 sem. 2004 0,01Fig.11

Indicatori altre emissioni da impianti termici - Polo Produttivo Bayer Filago

20012002

2003

I° Sem. 2

004

m3/

t p

rod

ott

e 20

1510

5

0

anno

ACQUE DI RAFFREDDAMENTO (m3/t prodotta)Anno 2001 12,85

2002 12,922003 13,22

1 sem. 2004 12,09

ACQUE DI PROCESSO E BIOLOGICHE (m3/t prodotta)Anno 2001 2,20

2002 2,172003 2,55

1 sem. 2004 1,69

ACQUE DI SCARICO TOTALI (m3/t prodotta)Anno 2001 15,05

2002 15,092003 15,78

1 sem. 2004 13,78Fig.13

Indicatori acque scaricate - Polo Produttivo Bayer Filago

20012002

2003

I° Sem. 2

004

mili

on

i m3

3

1

2

0

anno

Indicatore CO

Indicatore SO2

Indicatore NOX

Acque diraffreddamento

Acque di processoe biologiche

Acque diraffreddamento

Acque diprocesso ebiologiche

Acque discarico totali

31

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

33

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

32

dotti e di conseguenza, il corri-spondente indicatore è in aumentocome si nota dalla Fig. 13.

Nel primo semestre 2004 si èavuta una inversione di tendenzagrazie all’implementazione di unobiettivo ambientale realizzatodalla stessa PolymerLatex. Dalla tabella di Fig. 12 si evince

inoltre che le quantità delle acquedi raffreddamento scaricate sonoaumentate dal 2001 al 2002 in con-seguenza degli incrementi di acquedi raffreddamento scaricate da

che vengono inviati a laboratoricertificati ISO 9001 e/o accreditatiSINAL, al fine di controllare unaserie di altri parametri tali da con-sentire una completa caratterizza-zione delle acque stesse. Nei grafi-ci che seguono (Figg. 14, 15, 16)sono riportate le concentrazioni diCOD, BOD5 e solidi sospesi rile-vate nel corso del 2003 sulle acquechimiche

Dai tre grafici 14, 15, 16 si nota chele concentrazioni di COD e BOD5 edei solidi sospesi, rimangono sem-pre ampiamente inferiori ai limiti dicui al D.lgs 152/99, prescritti nal-l’autorizzazione allo scarico.

Per quanto attiene l’andamentodella concentrazione dell’azotoammoniacale (espresso comeNH4) , riportato in Fig. 17, si ènotato in occasione del prelievoeffettuato in data 12.03.03 un valo-re di 25,5, prossimo al limite di 30mg/l. A partire da tale data è statoimplementato ed è tuttora in corso,

significativi dei campioni prelevatidal Servizio Ecologia in data30/06/04 ed affidati per le analisiad un laboratorio esterno certifica-to ISO 9002, relativi sia alle acquechiare scaricate al fiume Brembosia alle acque chimiche scaricatenel collettore consortile. Come sivede, essi sono largamente inferio-ri ai corrispondenti limiti di leggeapplicabili di cui D.lgs 152/99(tabella 3 Allegato 5 colonne 1 e 2)

uno studio approfondito di taleparametro volto al fine di indivi-duare la provenienza dei compostiammoniacali ed è stato accertatoche sono riconducibili in primoluogo allo scarico dellaPolymerlatex e in misura moltominore a quello di LanXess e diBCS; si valuterà la necessità dieventuali interventi preventivi amonte degli scarichi di tali societàprima della loro confluenza nelcollettore del Polo.

Nella tabella 3 seguente sonoriportati i dati relativi ai parametri

PolymerLatex, a causa della messaa pieno regime delle torri evapora-tive. Nel 2003 si è avuta una inver-sione di tendenza grazie all’imple-mentazione di un obiettivoambientale realizzato dalla stessaPolymerLatex, e quindi anche ilrelativo indicatore, vedi Fig. 13, èin diminuzione.Oltre ai controlli automatici, ven-

gono prelevati periodicamentecampioni delle acque di scarico, siachimiche (con cadenza trimestrale)sia chiare (ogni quaranta giorni)

10/06/2003

mg

/l

200300

100

500

0

data

30/06/2003

30/12/2003

01/04/2003

01/10/2003

12/03/2003

400

600COD (mg/l)

Data analisi COD LimiteD.Lgs. 152/99

12/03/03 109 500

10/06/03 62 500

01/10/03 61 500

30/12/03 58 500

01/04/04 44 500

30/06/04 128 500

Fig.14

Concentrazione COD negli scarichi idrici al collettorePolo Produttivo Bayer Filago

10/06/2003

mg

/l 150

100

500

data30/06/2003

30/12/2003

01/04/2003

01/10/2003

12/03/2003

200

250SOLIDI SOSPESI (mg/l)

Data analisi SS LimiteD.Lgs.

152/99

12/03/03 58 200

10/06/03 13 200

01/10/03 14 200

30/12/03 11,6 200

01/04/04 1 200

30/06/04 17 200

Fig.16

Concentrazione solidi sospesi negli scarichi idrici al collettorePolo Produttivo Bayer Filago

10/06/2003

mg

/l

4030

10

0

data30/06/2003

30/12/2003

01/04/2003

01/10/2003

12/03/2003

20

AZOTO AMMONIACALE

(mg/l)

Data analisi SS LimiteD.Lgs.

152/99

12/03/03 25,5 3010/06/03 17,9 3001/10/03 4,98 3030/12/03 5,31 3001/04/04 11,4 3030/06/04 16 30

Fig.17

Concentrazione Azoto ammoniacalePolo Produttivo Bayer Filago

10/06/2003

mg

/l

150

300

10050

0

30/06/2003

30/12/2003

01/04/2003

01/10/2003

12/03/2003

200250

BOD5 (mg/l)

Data analisi BOD5 LimiteD.Lgs. 152/99

12/03/03 20 250

10/06/03 19,7 250

01/10/03 12,5 250

30/12/03 15 250

01/04/04 15 250

30/06/04 38 250

Fig.15

Concentrazione di BOD5 negli scarichi idrici al collettorePolo Produttivo Bayer Filago

CO2

LimiteD.Lgs152/99

BOD5

LimiteD.Lgs152/99

SolidiSospesi(SS)

LimiteD.Lgs152/99

NH4

LimiteD.Lgs152/99

COD

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

35

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

34

Dalla tabella 3 si rileva la presen-za di zinco che concorre da soloalla formazione delle quantità dimetalli pesanti indicate alle corri-spondenti voci “metalli pesanti”contenuti nelle acque scaricate dicui all’Allegato 2; le concentrazio-ni degli altri metalli pesanti risulta-no inferiori alle rispettive soglie dirilevabilità del metodo analitico.Lo stesso vale anche per gli altriparametri contenuti nelle tabelledel D.Lgs 152/99 che vengono abi-tualmente determinati.

Nei grafici di Fig. 18, 19 e 20seguenti sono riportate le quantitàtotali annuali (“carichi”) di COD,BOD5 e solidi sospesi scaricate neltriennio 2001-2003 e nel primosemestre 2004. L’Allegato 2 ripor-ta i carichi di COD, BOD5, solidisospesi, azoto totale, fosforo totale,

presentata a corredo della domandadi autorizzazione. Tuttavia , puressendo quantità scaricate abba-stanza contenute cioè di 1628 t/anel 2002 e di 2414 nel 2003, essesono caratterizzate da concentra-zioni più elevate di COD e BOD5e dei solidi sospesi rispetto agliscarichi delle altre società.Dall’altro lato, come si vedrà poi

nella sezione dedicata ai rifiuti, talefatto ha comportato una consisten-te riduzione dei rifiuti prodotti daLanXess nel 2003 e smaltiti pressodepuratori esterni come rifiuti, cioèda 1348 t/a nel 2001 fino a 50,8 t/anel 2003.

metalli pesanti totali, a livello disingola azienda presente nel PoloProduttivo Bayer di Filago.Per quanto riguarda i carichi di

COD e BOD5, come si evincedalle figure 18, 19 e 20, si rilevache essi hanno registrato un signi-ficativo incremento. Questo derivadal fatto che il Reparto Bayer SP ,oggi LanXess Srl, aveva iniziatogià alla fine dell’anno 2001 a scari-care le proprie acque nella fognatu-ra chimica mentre in precedenzatali acque venivano inviate comerifiuto liquido presso un depurato-re biologico esterno. Il cambia-mento di destinazione di questeacque non ha comportato alcunamodifica per quanto riguarda l'au-torizzazione allo scarico nel collet-tore consortile. Infatti, si sonoripristinate le condizioni giàdichiarate nella documentazione

Tabella 3

Parametri Unità di misura

Valori misurati

nello scari-co al fiume

Brembo

Limiti di leggescarichi in acque

superficialiD.Lvo 152/99 (tab. 3 All 5Colonna 1)

Valori misuratinello scarico al collettore consortile

Limiti di legge per scarichi

in pubblica fognaturaD.Lvo 152/99(tab. 3 All 5Colonna 2)

pH Unità di pH 7,67 5,5 – 9,5 7,15 5,5 – 9,5COD mg/l < 10 160 128 500BOD5 mg/l < 5 40 38 250Solidi sospesi mg/l 1,67 80 17 200Zinco mg/l 0,16 0,5 0,30 1Solfati mg/l 29,6 1000 58,3 1000Cloruri mg/l < 10 1200 121 1200Fluoruri mg/l < 1 6 <1 12Fosforo totale mg/l < 0,11 10 0,38 10Azoto ammoniacale mg/l < 0,10 15 16,0 30Azoto nitroso mg/l < 0,05 0,6 < 0,05 0,6Azoto nitrico mg/l 3,0 20 < 2 30Tensioattivi totali mg/l 0,21 2 1,26 4

3025

0,5

0,4

0,1

0,2

005

101520

20012002

2003

I° Sem. 2

004

t

kg/t

pro

do

tte

anno

0,33540455055COD (t)

Anno 2001 33,232002 41,62003 50,6

1 sem. 2004 19,94

INDICATORE COD(Kg/t prodotta)

Anno 2001 0,232002 0,292003 0,39

1 sem. 2004 0,26

Fig.18

Carico di COD - Polo Produttivo Bayer Filago

0,050,1

0,2

00

6

12

18

20012002

2003

I° Sem. 2

004

t

anno

0,15

24

kg/t

pro

do

tteBOD5 (t)

Anno 2001 14,502002 16,572003 23,23

1 sem. 2004 6,26

INDICATORE DI BOD(Kg/t prodotta)

Anno 2001 0,102002 0,112003 0,18

1 sem. 2004 0,08

Fig.19

Carico di BOD5 - Polo Produttivo Bayer Filago

1,6

1

0,8

0

4

2,4

0,02

0,04

20012002

2003

I° Sem. 2

004

t

anno

0

3,2

kg/t

pro

do

ott

e

0,08

0,06

SOLIDI SOSPESI (SS) (t)Anno 2001 2,98

2002 2,382003 3,39

1 sem. 2004 0,70

INDICATORE DI SS(Kg/t prodotta)

Anno 2001 0,0212002 0,0162003 0,026

1 sem. 2004 0,009

Fig.20

Carico di solidi sospesi - Polo Produttivo Bayer Filago

COD (t)

Indicatore COD(Kg/t prodotta)

Solidi Sospesi(SS) (t)

Indicatore di SS(Kg/t prodotta)

BOD (t)

Indicatore diBOD(Kg/tprodotta)

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

37

I RIFIUTI

I rifiuti prodotti nel Sito sono clas-sificati, secondo il DecretoLegislativo 22/97 (“Ronchi”) in:pericolosi, non pericolosi e nonpericolosi assimilabili agli urbani.La separazione, l’etichettatura,l’imballaggio e lo stoccaggio tem-poraneo dei rifiuti vengono effet-tuati a cura e responsabilità di cia-scuna Unità Produttiva, in appositearee attrezzate ubicate presso lestesse Unità. Le società BayerCropScience, BayerMaterialScience, PolymerLatex ePemco dispongono di aree attrez-zate per lo stoccaggio dei rifiutipericolosi e non pericolosi, autoriz-zate dalla Provincia di Bergamoper il deposito preliminare (D15),le altre società hanno destinato ido-nee aree per il deposito tempora-neo per tipi omogenei nel rispetto

zione di un obiettivo ambientalerealizzato dalla stessaPolymerLatex. La prevenzione della generazionedi rifiuti è una delle linee seguitenella formulazione degli obiettivi edel programma ambientale delPolo Produttivo Bayer di Filago;ciò riguarda non solo i rifiuti deri-vanti dalle attività e servizi interni,ma anche quelli costituiti dagliimballaggi (primari e secondari)dei prodotti che vengono spediti aiclienti.Nei grafici di Fig. 22 e 23 sono

riportate le quantità e gli indicatoridei rifiuti prodotti distinti per tipo-logia.

di quanto stabilito dall’Art. 6 delD.lgs. 22/97. Tali aree sono provvi-ste di pavimentazione impermeabi-le con soglie rialzate e pozzetti diraccolta di eventuali sversamenti,sono recintate e dotate di copertura. La ricerca e l’omologazione delle

aziende autorizzate per il trasportoe lo smaltimento viene effettuatadalla Funzione centrale “EcologiaAziendale Bayer “, che verificamediante audit l’idoneità dei tra-sportatori e degli impianti di smal-timento. La funzione “Ecologia diStabilimento” redige ed aggiornal’elenco delle aziende omologate econtrolla che le operazioni di rac-colta, stoccaggio, trasporto e smal-timento vengano effettuate nelrispetto dei requisiti di legge ed inottemperanza a tutti gli adempi-menti amministrativi previsti. Nel2003 si è avuta una inversione ditendenza grazie all’implementa-

Dalla tabella e dal grafico di Fig.22 si evince che nel periodo dal2001 al 2003 si è verificata unariduzione globale delle quantità deirifiuti prodotti e in particolare diquelli non pericolosi; le riduzionipiù consistenti si sono avute, comegià detto, nel ex Reparto Bayer SPora LanXess Srl, in misura minore,nella società BayerMaterialScience (ex BPO) e pressola PolymerLatex.Di contro, si sono registrati pressoPemco aumenti della quantità dirifiuti pericolosi costituiti da polve-ri di carbonato di calcio fluoruratoderivante dall'impianto di abbatti-

discarica e una consistente riduzio-ne di quello dei rifiuti inviati altrattamento per le ragione già indi-cate. Si nota anche un positivoincremento dal 2001 al 2003 del-l’indicatore dei rifiuti inviati al riu-tilizzo di cui una buona parte sonocostituiti da scarti e sfridi di mate-rie plastiche della società BayerMaterialScience (ex BPO) chevengono successivamente impie-gati da ditte terze in sostituzione dialtrettante materie prime; si realiz-za così il principio del recuperoraccomandato dallo stesso decretoRonchi.

mento delle emissioni fluoridriche;tale materiale veniva riutilizzatonella preparazione di un prodottoche attualmente viene assorbito dalmercato in misura minore rispettoal passato e la parte non assorbitadalla produzione deve quindi esse-re smaltita.Pertanto, anche i corrispondentiindicatori di cui alla figura 23seguono i sopra descritti andamenti.I rifiuti prodotti nel Sito vengonosmaltiti in conformità allaNormativa vigente secondo lemodalità riportate nelle Fig. 24 e25. Si nota un lieve aumento del-l’indicatore dei rifiuti smaltiti in

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

36

Nella seguente tabella e grafico diFig. 21 è riportato l’andamento delcarico di azoto ammoniacale scari-cato : si è registrato un aumento nel2002 e 2003 a seguito della già

denzia una diminuzione dell’indi-catore a seguito dei primi interven-ti messi in atto in PolymerLatex.

citata immissione in fognatura chi-mica del Polo delle acque di scari-co di LanXess (ex Bayer SP) checontengono composti ammoniaca-li. Il dato del primo semestre evi-

Indicatori per tipologia di rifiuti prodotti - Polo Produttivo Bayer Filago

Fig.23

ANNO

INDICATORERIFIUTI PERICO-LOSI (t/t prodotta)

INDICATORERIFIUTI NONPERICOLOSI(t/t prodotta)

INDICATORERIFIUTI ASSIMI-LABILI AGLIURBANI(t/t prodotta)

INDICATORERIFIUTI TOTALIPRODOTTI(t/t prodotta)

2001 2002 2003 1°sem. 2004

0,0057 0,0063 0,0075 0,0055

0,0258 0,0172 0,0176 0,0156

0,0009 0,0010 0,0009 0,0010

0,0324 0,0245 0,0260 0,0211

Ripartizione dei rifiuti prodotti - Polo Produttivo Bayer Filago

Fig.22

ANNO

PERICOLOSI (t)

NONPERICOLOSI (t)

NON PERICOLO-SI RIFIUTI ASSI-MILABILI AGLIURBANI (t)

RIFIUTI TOTALIPRODOTTI (t)

2001 2002 2003 1°sem. 2004

804,2 918,4 973,9 419,0

3650,7 2510,9 2302,4 1129,8

130,5 148,1 119,6 75,1

4585,4 3577,4 3395,9 1623,9NH4 (t)Anno 2001 2,17

2002 3,472003 3,31

1 sem. 2004 1,56

INDICATORE DI NH4 (kg/t prodotte)

Anno 2001 0,0152002 0,0242003 0,025

1 sem. 2004 0,020

Fig.21

Carico di Azoto Ammoniacale - Polo Produttivo Bayer Filago

Kg

/t p

rod

ott

e

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

39

I MATERIALI SPECIALI

Nell’ambito dei controlli periodicieffettuati nel Sito, viene ancheverificato attraverso indaginiambientali (MOCF) condotte daditte esterne specializzate lo statodi conservazione delle tettoie ineternit contenenti fibre di amianto,vengono poi definiti gli eventualiinterventi. In base a questi control-li, le coperture non più idonee sonogià state sostituite e il materiale èstato smaltito secondo quanto pre-scritto dalle vigenti norme.Per quanto riguarda l’impiego deicosiddetti CFC (clorofluorocarbu-ri, gas considerati nocivi per lafascia dell’ozono) usati nei prodot-ti in bombolette spray, essi sonostati eliminati fin dal 1987 e sosti-tuiti con propellenti alternativi. NelSito erano in esercizio due impian-ti di refrigerazione che utilizzava-no CFC, la cui dismissione è avve-nuta in anticipo rispetto al 2002,data precedentemente stabilita. IPCB (policlorobifenili) sono statida tempo eliminati e analogamentegli estintori contenenti gli Halon.Non vi è presenza di PCT (policlo-rotrifenili). La presenza di HCFCnel Polo di Filago si limita ai pic-coli impianti frigoriferi e ai piccolicondizionatori d’aria; le tipologiedegli HCFC presenti sono statecensite e risultano ammesse secon-do la normativa in vigore. Vieneeffettuato un regolare controllo emanutenzione di questi apparecchial fine di verificarne la piena effi-cienza.

(vedi planimetria riportata a pagi-na 5). I valori massimi attribuibilialle attività industriali svolte nelsito si riscontrano sul lato Sud, inadiacenza all’autostrada A4Milano - Venezia; essi sono statimisurati e valutati secondo lemodalità contenute nel DPCM16.3.98; i valori ottenuti rimango-no sempre al di sotto dei limitiammessi sia nel periodo diurno sianel periodo notturno (tabella 4).Le misure saranno ripetute concadenza biennale, oppure in occa-sione di eventuali innovazioni omodifiche impiantistiche che possa-no richiedere verifiche specifiche.

LE EMISSIONIACUSTICHE

Il Polo Produttivo Bayer di Filagoè ubicato in un territorio classifica-to come “Area esclusivamenteindustriale”. Il limite di rumorositàammesso, sia di giorno che dinotte, è stato ridotto da 70 a 65dB(A) a seguito della Delibera dizonizzazione emessa dal Comunedi Filago. Nella tabella 4 sonoriportati i dati risultanti dall’ultimacampagna di misure fonometriche,effettuate nel mese di luglio 2003da un tecnico esterno abilitato,iscritto all’apposito Albo regiona-le. I dati sono stati misurati in novediversi punti del perimetro del Sito

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

RIFIUTI IN DISCARICA (t)Anno 2001 947,9

2002 980,82003 899,1

1 sem. 2004 525,0

RIFIUTI AL TRATTAMENTO PER

INCENERIMENTO/DEP. BIOLOGICO

(t)Anno 2001 1692,2

2002 511,22003 583,7

1 sem. 2004 212,7

RIFIUTI AL RIUTILIZZO

(t)Anno 2001 1945,3

2002 2085,42003 1913,1

1 sem. 2004 886,2

RIFIUTI TOTALI SMALTITI

(t)Anno 2001 4585,4

2002 3577,42003 3395,9

1 sem. 2004 1623,9

Ripartizione dei rifiuti per tipologia di smaltimentoPolo Produttivo Bayer Filago

IND. RIFIUTI IN DISCARICA

(t/t prodotta)Anno 2001 0,0058

2002 0,00572003 0,0069

1 sem. 2004 0,0068

IND. DEI RIFIUTI INVIATI

AL TRATTAMENTO (t/t prodotta)Anno 2001 0,0128

2002 0,00452003 0,0045

1 sem. 2004 0,0028

IND. DEI RIFIUTI INVIATI

AL RIUTILIZZO (t/t prodotta)Anno 2001 0,0138

2002 0,01432003 0,0146

1 sem. 2004 0,0115

IND. RIFIUTI TOTALI SMALTITI

(t/t prodotta)Anno 2001 0,0324

2002 0,02452003 0,0260

1 sem. 2004 0,0211

Fig.25

Indicatori dei rifiuti smaltiti - Polo Produttivo Bayer Filago

Periodo diurno Periodo notturno (6.00-22.00) (22.00-6.00)

65 65

61,5 60,0

Limiti dopozonizzazione

Valori massimiattribuibili all’atti-vità industriale

Tabella 4

t

38

Fig.24

Maggiori informazioni circa la tipologia e le quantità di rifiuti generati dalle aziende del Polo Produttivo Bayer diFilago si trovano nella tabella dell’Allegato 5.π

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L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

41

I corrispondenti indici medi delcomparto chimico sono rispettiva-mente pari a 10,3 per l’indice di fre-quenza e a 0,25 per l’indice di gra-vità (Fonte dei dati: 9° RapportoResponsible Care di Federchimicarelativo l’anno 2002).Rispetto al numero complessivo diinfortuni sul lavoro, il 80% di que-sti è legato al comportamento emovimento delle persone, il 5% siè verificato durante la manutenzio-ne e la pulizia; il restante 15% èstato causato da operazioni svoltedurante l’attività produttiva .L’incremento degli indici di fre-quenza e di gravità riferiti al 2003è legato principalmente al turn-over conseguente alla costituzionedelle nuove Società ed è legatoanche al comportamento dei nuoviassunti. Al fine di migliorare questiindici sono stati implementati deiprogrammi di formazione e di sen-sibilizzazione in varie Società. Iprimi risultati positivi si vedonovalutando gli indici del primosemestre 2004 che dimostrano giàun netto miglioramento.

INDICE DI FREQUENZAINFORTUNI

L’indice di frequenza infortunimisura il numero degli infortuniper milioni d’ore lavorate. In que-sto caso si può osservare che nel-l’anno 2003 si sono verificati 19,90infortuni per ogni milione d’orelavorate.

INDICE DI GRAVITÀINFORTUNI

L’indice di gravità infortuni misu-ra il numero di giorni persi permille ore lavorate. In questo caso si

di ridurre gli infortuni, riconoscen-do individualmente ai collaboratoridei reparti che raggiungono gliobiettivi prefissati un premio eco-nomico. In pratica, vengono prefis-sati come obiettivi da raggiungeredei valori più bassi dell’indice difrequenza e dell’indice di gravitàper ogni singolo reparto.

può osservare che nell’anno 2003per ogni mille ore di lavoro si sonoverificati 0,52 giorni di assenza.

L’obiettivo del “Sistema premian-te” è quello di richiamare l’atten-zione dei collaboratori sui temidella sicurezza ed incentivare icomportamenti più corretti al fine

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

40

L’AMBIENTEDI LAVORO

Tutti i rischi per la salute dei lavo-ratori sono stati individuati e valu-tati ai sensi del D.L.vo 626/94 esono state poste in atto le più ido-nee misure tecniche ed organizzati-ve di prevenzione e protezione peri lavoratori. I principali rischi cuisono soggetti i lavoratori sono: l’e-sposizione al rumore, la presenzadi sostanze chimiche impiegatenelle varie attività produttive, lamovimentazione manuale carichiche avviene comunque nel rispettodella normativa vigente.La prevenzione si basa oltre chesulla formazione del personalecome già indicato nel capitolodella gestione delle emergenze, suidonee misure tecniche ed organiz-zative che vengono discusse e con-cordate con i Rappresentanti per laSicurezza dei Lavoratori (RLS); ilresponsabile del ServizioPrevenzione e Protezione (RSPP)coadiuvato dal personale internopreposto di ogni unità produttiva esocietà, impartisce poi le necessa-rie informazioni e l’addestramentoai lavoratori, in particolare, all’usoappropriato dei dispositivi di prote-zione individuale (DPI).Il rumore negli ambienti interni dilavoro viene monitorato con fre-quenza media triennale a cura delServizio Prevenzione e Protezionetramite un esperto qualificato diuna ditta esterna iscritto all’apposi-to albo regionale con metodologiepreviste dal D.Lgs 277/91. I livellidi esposizione al rumore si man-tengono normalmente a valoriinferiori a 85 dB(A) lepd; i valoridi esposizione massimi riscontratinelle postazioni di lavoro ove c’èpresenza di personale si trovano

mica. In conseguenza di questemisurazioni si è riscontrato che gliindici di rischio per mansioni sicollocano all’interno della fascia dirischio accettabile per tutte lepostazioni di lavoro. In accordo con quanto stabilito dalD.lgs. 25/02 la Bayer S.p.a.,Pemco, PolymerLatex, Lanxesshanno aderito ad un progetto pro-mosso dal Reparto di Medicina dellavoro dell’Ospedale di Bergamoper definire il rischio chimico per ilavoratori. Le altre società (BCS eBMS) stanno ultimando tale docu-mento. Sul posto di lavoro sono presenti leopportune segnalazioni di indica-zione e le istruzioni all’uso di ido-nei mezzi di protezione (cuffieantirumore, maschere, guanti,occhiali, ecc.).Il medico competente, esperto inmedicina del lavoro, stabilisce ilprogramma di sorveglianza sanita-ria, effettua due volte all’anno,assieme al responsabile SPP leispezioni negli ambienti di lavoroper controllare che le condizioniigieniche rispettino gli standardprefissati.La tabella che segue riporta l’an-

damento degli indici di gravità e difrequenza degli infortuni relativiall’anno 2003 comparati con quellidegli anni precedenti.

nei reparti in cui si usano mulini ogranulatori con movimento dimateriale tramite sistema pneuma-tico il cui valore è comunque infe-riore a 90 dB(A) lepd.I livelli di rumore superiori a 90dB(A) si riscontrano in luoghidove normalmente non stazionaalcun operatore (ad es. sala com-pressori, sala pompe, nelle vicinan-ze dei ventilatori ecc.). In caso diintervento in questi luoghi, il per-sonale coinvolto utilizza gli oppor-tuni DPI in dotazione.Per quanto riguarda il rischio chi-mico sul posto di lavoro per la pre-senza delle sostanze elencate nel-l’allegato 4, ove sono anche indica-te per ogni sostanza le rispettiveclassi di pericolosità, vengonoeffettuati con frequenza mediatriennale prelievi di sostanze chi-miche nelle varie postazioni dilavoro che vengono concordatecon le rappresentanze dei lavorato-ri per la sicurezza (RLS) ed effet-tuate le relative analisi da parte dilaboratori esterni certificati ISO9000 e/o accreditati SINAL. Ivalori sinora riscontrati per lesostanze chimiche di cui soprarisultano costantemente al di sottodei corrispondenti limiti previstidall’Associazione degli igienistiamericani A.C.G.I.H previsti dalContratto collettivo nazionale dilavoro (CCNL) dell’industria chi-

AnnoOre

lavorative

2001

2002

2003

I° sem. 2004

906.003 19,86 0,37

877.666 14,81 0,27

854.101 19,90 0,52

464.119 6,46 0,09

Tabella 5: numero degli infortuni sul lavoroIndice di frequenza

infortuniIndice di gravità

infortuni

Indice di gravità infortuni

Indice di frequenza infortuni

Fig.26

Fig.27

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l’impiego di speciali telecamereper controllare lo stato delle con-dotte e quindi la loro tenuta; l’esitoè stato positivo e pertanto non si èritenuto di pianificare altre indagi-ni nei prossimi tre anni.Come si è detto nella Sezione rela-tiva all’utilizzo dell’acqua pag. 25)

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

43

la qualità dell’acqua di falda vienemonitorata dal’ARPA con frequen-za semestrale, allo scopo soprattut-to di evidenziare eventuali criticitàdovute alle attività di tipo agricoloche si svolgono nel territorio. Leaziende appartenenti al PoloProduttivo Bayer di Filago noneffettuano monitoraggi delle acquedi falda. L’insieme degli elementigià sinteticamente descritti: laconformazione e la storia del Sito,gli accorgimenti e le misure adotta-te per prevenire perdite e spargi-menti (si veda anche la Sezionerelativa alle acque di scarico), icontrolli semestrali effettuati

L’IMPATTO VISIVO EPAESAGGISTICO

Considerata la tipologia dellazona, classificata come industriale,non esistono particolari vincolipaesaggistici cui riferirsi; pur tutta-via nella costruzione del Sito sisono considerati i criteri delmiglior inserimento possibile deifabbricati e degli impianti nel con-testo del territorio. Infatti, si puòsostenere che il Polo produttivoBayer di Filago si presenta comeun’azienda dalle gradevoli carat-teristiche architettoniche edambientali.

dall’ARPA sulle acque prelevatedai pozzi del Sito, sono ritenutisufficienti per escludere problemiambientali riguardanti il suolo e ilsottosuolo del Sito. Una confermadi tali conclusioni proviene dal raf-fronto tra le analisi delle acque sot-terranee effettuate nel 2002 e nel2003 e quelle degli anni preceden-ti (v. tabella), che evidenzianovariazioni poco rilevanti nellecaratteristiche delle acque stesse.

L’ANALISI AMBIENTALE E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI

42

IL SUOLO E ILSOTTOSUOLO

La storia del sito sul quale sorgonogli impianti è ben conosciuta, inquanto precedentemente il suoloera utilizzato ai fini agricoli.Dall’avvio dell’attività industrialenon si sono verificate situazioniche possano aver causato inquina-menti del suolo e del sottosuolo. Studi geologici hanno ricostruito lastruttura idrogeologica esistentenel sottosuolo, stabilendo che laquota piezometrica della falda sitrova ad una profondità variabiletra i 50 e i 30 m sotto il piano cam-pagna, e la direzione di scorrimen-to delle acque sotterranee va danord-est verso sud-ovest. Inoltre, èstata messa in rilievo l’esistenza diuno strato impermeabile di separa-zione tra la superficie topografica ela falda idrica che risulta, pertanto,naturalmente protetta dal percola-mento delle acque meteoriche.Questo strato impermeabile ha unospessore variabile tra 20 e 35 m edè costituito da due litologie preva-lenti: la prima formata da ghiaie esabbie argillificate di spessoresempre maggiore di 5 m, la secon-

da da argille e limi con livelli a gra-nulometrie più grossolane dovetuttavia la frazione limoso-argillo-sa è sempre prevalente. Tali studiportano a definire l’area dell’inse-diamento industriale del Sito comearea a bassa vulnerabilità.Nel Sito non vi sono serbatoi inter-rati. Serbatoi interrati diacciaio inox presenti inpassato sono stati rimos-si nel 1989 (il contenutoera stirolo) e nel 1998 (ilcontenuto era idrazina).Le ispezioni condotte intali occasioni hannoescluso l’esistenza diperdite e quindi di inqui-namenti eventualmentedovuti a tali serbatoi.Le reti fognarie sia delleacque chimiche sia diquelle biologiche sono intubazioni di vetroresina opolitene interrate. Date lecaratteristiche delleacque trasportate, even-tuali perdite avrebberocaratteristiche di bassapericolosità; è stato effet-tuata un’ispezione con

Caratteristiche Risultati delle analisi

2002 2003 Limiti di legge(valori guida o

consigliati)

Limiti di legge(concentrazioni mas-

sime ammissibili)

Durezza totale(gradi francesi)

Cloruri (mg/l)

Nitrati (mg/l)

Coliformi totali(N°/100 ml)

25-34 26-36 15-50

12-13 14-28 25 200

11-14 16-23 5 50

Assenti Assenti 0 5

Tabella 6Limiti di legge (per acque potabili)

Castello di Marne

Vista del Polo (particolare)

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SOMMARIOSOMMARIO

44 45

GLI OBIETTIVIE I PROGRAMMI AMBIENTALI2002-2004

GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002-2004

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Miglioramentodel Sistema digestioneambientale

Riduzione dei consumi

Miglior informazione aiClienti per il corretto usodei prodotti

Coinvolgimento dei cittadini

Miglioramento dei sistemidi gestione

Miglioramento dei sistemidei controlli

Miglioramento dei sistemidei controlli

Rendere più efficace lagestione delle azioni pre-ventive, correttive e dimiglioramento

Risparmio di materieprime

Migliore informazione aiclienti sui prodotti (conadeguamento alla Direttiva1999/45)

Organizzazione di unagiornata di “Porte Aperte”

Gestione informatica delleprocedure dei sistemi digestione

Registrazione in continuo deiparametri rilevanti per l'am-biente tramite supervisoreGestione informatica inSAP dei controlli rilevantiper ambiente e sicurezzaInformatizzazione delsistema di gestione delleazioni preventive e correttive

Riduzione del consumo diprincipi attivi (p.a.) del2,5% rispetto al 2002 (2800Kg), a parità di effetto

PEMCO EmailsEM/2003/03

Polo produttivo PFI/2002/03

PEMCO EmailsEM/2003/04

PolymerLatexPL/2003/03

PolymerLatexPL/2003/04

Bayer MaterialScienceBMS/2004/07

Bayer CCCC/2003/03

2003

Ottobre2005

2003

2003

2003

Dic. 2004

2003

Obiettivo raggiunto

Previsto per il 2003,rinviato al 2005 perla mutata composi-zione delle societànel Polo, vedi riesa-me CAIF.Obiettivo raggiunto:esteso ad altri ope-ratori oltre aiResponsabili di fun-zione.Obiettivo raggiunto

Obiettivo raggiunto

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiunto(- 70,5 Kg di p.a.)

8000 euro20 g/u

100000 euro 30 g/u

10 g/u

10000 euro.

Risorse interne.

36 h/u

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Riduzione deirifiuti / moda-lità di smalti-mento

Riduzione prelievi idrici

Riduzione prelievi idrici

Riduzione consumi diacqua di raffreddamento

Riduzione consumi dimetano

Riduzione del consumo dienergia elettrica

Riduzione del consumoenergetico dovuto alforno di termoretrazione

Riduzione quantitativa deirifiuti prodotti nel Sito

Riduzione dei rifiuti dainviare alla bonifica /smaltimento.

Riduzione del 10% deiprelievi idrici rispetto al2002

Ridurre del 5% indicatoredei prelievi idrici rispettoal 2003Studio e realizzazione diun sistema automatico perridurre il consumo diacqua di raffreddamentoalla pompa del vuotoRiduzione consumo meta-no del 10% in due annirispetto al 2001

Ridurre del 5% indicatoredel metano rispetto al 2003

Riduzione consumo dienergia elettrica del 5% indue anni rispetto al 2001per mezzo di modifichealle pompe del circuito diraffreddamento.Riduzione del 3% dell’indi-catore energia elettricarispetto al 2003 per mezzodi modifiche alle pompe delcircuito di raffreddamento eai gruppi frigoriferi.Utilizzo di un nuovo tipodi film di minor spessore.Riduzione dell’8% del con-sumo attuale (- 1,84 Kwper ora lavorativa)

Riduzione consumo azotodel 10% rispetto al 2002

Riduzione degli scarti dimaterie plastiche(Produzioni KMC e Kneter)pari al 3,23%

Riduzione degli scarti dimaterie plastiche(Produzione KMC) dal 4,7% al 4 % (L’aumento dellapercentuale è conseguentealla fermata del Kneter.)

Riduzione degli scarti dimaterie plastiche(Produzione KMC) dal3,97% al 3,8%.

PolymerLatexPL/2003/08

PolymerLatexPL/2004/04

LANXESSSP/2004/02

PolymerLatexPL/2002/02

PolymerLatexPL/2004/01

PolymerLatexPL/2002/03

PolymerLatexPL/2004/05

Bayer CCCC/2004/01

PolymerLatexPL/2003/07

Bayer MaterialScience(ex BPO, ex Bayer KU)

KU/2002/01

Bayer MaterialScience(ex Bayer BPO)

BPO/2003/01

Bayer MaterialScienceBMS/2004/01

2003

2004

Dic. 2004

2003

2004

2003

2004

2004

2003

2002

2003

Dic. 2004

6200 euro

15000 euro

5000 euro

20000 euro

Risorse interne

5000 euro

16000 euro

550 euro

6400 euro

n.d.

n.d.

.100 h/u

Verifica degli obiettivi e programmi ambientali 2002 - 2004

GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002 - 2004

Coerentemente con gli impegniprogrammatici e con la propria“Politica Ambientale e di preven-zione degli incidenti rilevanti”viene di seguito presentato lo statodi raggiungimento degli obiettividi miglioramento proposti nellaprecedente edizione dellaDichiarazione Ambientale appro-vata in data 9 aprile 2002, per l’in-tero sito produttivo, al capitolo

raggiunti sono evidenziati nellacasella colore verde mentre quellinon raggiunti o rinviati a tempisuccessivi sono evidenziati con ilcolore giallo; invece i nuovi obiet-tivi proposti per il 2004 sono statievidenziati nelle caselle con sfon-do color fucsia.

“Obiettivi e programmi ambientali2002 - 2004 e di quei nuovi obiet-tivi che sono stati aggiunti e docu-mentati nei due Aggiornamentiannuali pubblicati nel 2002 (con idati del 2001) e nel 2003 (con idati relativi all’anno 2002). In questi due documenti sono staticontemporaneamente presentatianche gli esiti e i risultati raggiun-ti per i vari obiettivi. Gli obiettivi

Riduzione prelievidel 10%,

Obiettivo raggiunto.

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiuntoriduzione del 13%sul consumo totale

annuale.

Riduzione del 7,4%degli indicatori

L’obiettivo è statoraggiunto:

Obiettivo ripropo-sto per il 2004

Indicatore ridottodel 7,3% L’obiettivo

è stato raggiunto

Obiettivo ripropostoper il 2004

Obiettivo raggiunto.

Indicatore consu-mo azoto - 26,9 %Obiettivo raggiunto

Obiettivo parzial-mente raggiunto(3,24% contro il

3,23% previsto); èstato riproposto per

il 2003.

Obiettivo raggiunto.Riduzione scartipari a 3,97%

E’ stato ripropostoper il 2004.

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

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GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002-2004

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Miglioramentodei reflui idrici

Miglioramentodei reflui idrici

Miglioramentodelle emissioni

Emissioni acu-stiche

Protezione delsuolo e sotto-suolo

Prevenzionedelle emergenze

Riduzione dei rifiuti gene-rati presso i Clienti

Riduzione delle quantitàdi acque reflue scaricate

Riduzione delle quantitàdi acque reflue scaricate

Riduzione polveri

Riduzione polveri

Miglioramento dei controlli

Riduzione dell’emissionedi principi attivi da riscal-damento fusti.Riduzione emissione prin-cipio attivo dello 0,5%.

Esecuzione dei controlliacustici al perimetro delSito

Prevenzione possibilisversamenti

Miglioramento delle misu-re di sicurezza

Riduzione dei rifiuti liquidipericolosi (RAXIL)

Riduzione del carbone atti-vo usato per il trattamentoacque (pari a 490kg/anno)

Studio per la riduzione delrifiuto da imballaggi attra-verso acquisto di materieprime in big bags anzichéin sacchi e realizzazione didue stazioni di carico.Riduzione dei rifiuti diimballi di 1200 kg/annocon la modifica del siste-ma di dosaggio di TiO2 insacchi con sistema tramitebig-bags.Studio per individuare ungruppo di materie primeacquistate in cisternetteanziché in fusti.

Recupero degli imballaggi(cisternette)

Riduzione delle acquereflue del 10% rispetto al2002

Riduzione del 5% dell’indi-catore acque reflue rispet-to al 2003

Aspirazioni su zona estru-sori

Funzionamento in conti-nuo della torre di lavaggiopolveri

Installazione di analizzatoridi fluoro in continuo

I fusti non saranno piùscaldati in bagno d’acquama con apposite fasce ali-mentate elettricamente

Esecuzione dopo due anni(anziché tre) su 9 puntidel perimetro

Rivestimento canale ester-no raccolta reflui

Introduzione di tubazioniflessibili con dispositivoanti sganciamento

Realizzazione di piazzolain cemento per posiziona-mento contenitori rifiuti

Esecuzione di scale disicurezza

Spostamento all’esternodi tubazioni di fluidi peri-colosi e rete antincendio(raccomandazione delCTR, oggi CVR)Spostamento all’esternodi tubazioni di fluidi peri-colosi e rete antincendio(raccomandazione delCTR, oggi CVR)

Realizzare impianto lavag-gio del reattore con sodain circuito chiuso

Realizzazione di un'areabunkerizzata per l'utilizzodella pompa Woma perpulizia ad alta pressione

Segregazione della zona diformulazione area liquidipiano terra

Organizzazione e definizio-ne del nuovo formatoreportistica verso BCSAG/QHSE

Riorganizzazione del pianoterra zona di formulazioneliquidi con sdoppiamentodelle linee di carico

Pianificazione di una provadi emergenza generale conevacuazione a livello diPolo.

Bayer CropScience (exBayer PF)

BCS/2003/02

Bayer CropScience (exBayer PF)

BCS/2003/03

PEMCO EmailsEM/2004/07

Bayer MaterialScienceBMS/2004/08

LANXESSSP/2004/01

Bayer SPSP/2003/03

PolymerLatexPL/2003/06

PolymerLatexPL/2004/02

Bayer MaterialScience(ex Bayer BPO)

BPO/2003/02

Bayer CropScience (exBayer PF)

BCS/2003/01

PEMCO EmailsEM/2003/01

Bayer CCCC/2004/02

Polo ProduttivoPFI/2002/05

Bayer SP (oraLANXESS)SP/2001/01

Bayer SP(ora LANXESS)SP/2003/01

Bayer SP(ora LANXESS)SP/2003/02

PEMCO EmailsEM/2003/07

PEMCO EmailsEM/2003/08

PEMCO EmailsEM/2004/04

PolymerLatexPL/2004/06

PolymerLatexPL/2004/03

Bayer CropScienceBCS/2004/06

Bayer CropScienceBCS/2004/07

Bayer CropScienceBCS/2004/12

Polo ProduttivoPFI/2004/02

2003

2003

2004

Sett. 2004

Dic. 2004

2003

2003

2004

2003

2003

2003

2004

2003

2005

2003

2003

2003

2003

2004

2004

Lug. 2004

2004

2004

2004

2004

n.d.

70000 euro

35000 euro

1000 euro

500 euro

28000 euro c.ca

Risorse interne

10.000 euro

10000 euro

35000 euro

1150 euro

1900 euro

15000 euro

55000 euro

26700 euro

≈ 270000 euro

≈ 270000 euro

33500 euro

Risorse interne

≈ 15000 euro

140 h/u25 euro/ora

43000 euro

320 h/u

GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002-2004

46 47

Obiettivo raggiunto

Obiettivo raggiunto(si è passati da

25Kg/trattam. a 20Kg/trattam di carbo-

ni attivi

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Nuovo obiettivo del2004

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiunto,recupero pari al

23,3% delle cister-nette totali.

Riduzione del 8%Mancato raggiungi-mento imputabilealle operazioni di

pulizia dei degasato-ri in fermata.

Obiettivo ripropo-sto per il 2004.

Obiettivo 2003,riproposto per il

2004

Obiettivo raggiunto

Obiettivo raggiunto

Obiettivo raggiunto

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiunto

Obiettivo completa-to per la parte inter-na al reparto; rinvia-to per la parte ester-na in quanto legato

all’ampliamento

Obiettivo completato

Obiettivo completato

Obiettivo completato

Obiettivo rinviato al2004

Obiettivo del 2004,presentato progettoai VVF di Bergamo,

slitterà al 2005

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiunto

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

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GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002-2004GLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2002-2004

48 49

Miglioramentodella salubritàdell'ambientelavorativo

Gestione pos-sibili emergen-ze occorrentidurante il tra-sporto deiprodotti

Ecocompatibilità dei prodotti

Trasporto deiprodotti

Mobilità deidipendenti

Riduzione dei rifiuti generati presso l’utenza

Riduzione rifiuti pericolosigenerati presso l’utenza(32 t) Riduzione dei pesie volumi trasportati

Riduzione di emissioniatmosferiche di solventiin fase di uso del prodot-to (circa 500 t/anno)

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione della pericolo-sità dei prodotti

Riduzione del trasportosu gomma

Approfondimento dellaconoscenza degli aspettiambientali riferibili allamobilità dei dipendentiper e dal Polo di Filago

Revisione del sistemadelle sicurezze su carterdi due linee astucciatrici.

Realizzazione di due ribal-te per carico e scaricomerci ed acquisto di car-rello elevatore

Sensibilizzazione del per-sonale sugli aspetti disicurezza ed ambiente.Riduzione numero diinfortuni <5 .

Manipolazione in circuitochiuso di polveri pericolose

Adeguamento sale fuma-tori

Accordo con società spe-cializzata nel pronto inter-vento

Estensione del confezio-namento con sacchetti infilm idrosolubile

Formulazione di Oliocinsenza aggiunta di acqua(20 %)

Formulazione di fitofar-maci liquidi a base acqua,con eliminazione dei sol-venti organici

Studio di fattibilità per lariduzione contenuto dinichel negli smalti porcella-nati Riduzione contenuto dinichel negli smalti porcella-nati da 0,013 a 0,010 t/tprodotte.

Riduzione consumo diprincipi attivi per la pro-duzione di Baygon aparità di efficacia.

Riduzione consumo diminio per la produzionedi fritte Vitromail, da 0,39(2000) a 0,30 (2003)ton/ton prodotte

Riduzione consumo diminio per la produzionedi fritte Vitromail, (infe-riore a 0,19 t/t del 2003)

Utilizzo di Nitrato di sodioin forma granulare (nonpericolosa) al posto diquella cristallina.

Costruzione di un raccor-do ferroviario fino alloStabilimento di Filago

Studio degli impattiambientali

Bayer CropScienceBCS/2004/01

LANXESS SP/2004/03

Bayer MaterialScience

BPO/2004/03

PEMCO EmailsEM/2003/06

Bayer CropScienceBCS/2004/11

Polo ProduttivoPFI/2002/06

Bayer CropScience (exBayer PF)PF/2001/02

Bayer CropScience (exBayer PF)PF/2001/03

Bayer CropScience (exBayer PF)PF/2001/04

PEMCO EmailsEM/2003/05

PEMCO EmailsEM/2004/03

Bayer CCCC/2003/02

PEMCO EmailsEM/2003/02

PEMCO EmailsEM/2004/02

PEMCO EmailsEM/2004/01

Polo ProduttivoPFI/2002/07

Polo ProduttivoPFI/2002/08

2004

2004

2004

2003

2004

2002/2004

2002

2003

2003

2003

2004

2003

2003

2004

2004

2005

2004

10000 euro

120000 euro

30000 euro

10000 euro

30000 euro

15 g/u

0

200 g/u

5 h/u

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo raggiunto

Nuovo obiettivo2004 pianificato.

Obiettivo raggiuntoper il dosaggio incircuito chiuso del

piombo.

Obiettivo raggiunto

Obiettivo completa-to (è stato rinnovatoil contratto annualecon validità fino al

31/03/04

Obiettivo completato

Sono stati raggiunti itraguardi assegnati

all’interno di Bayer PF;l’obiettivo è fermo in

quanto legato alla regi-strazione del prodottoda parte del Ministero

della Salute

L’obiettivo è statosospeso in quantolegato alla prevista

razionalizzazione delleproduzioni in conco-mitanza con la acqui-sizione della società

Aventis Agraria

Obiettivo raggiunto.

Obiettivo 2003,riproposto per il

2004

Obiettivo raggiunto

Indicatore pari a0,19.

Obiettivo raggiunto

.Obiettivo ripropo-

sto per il 2004

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

Obiettivo completa-to per la parte del

programma previstaper il progetto (con-

ferenza di servizi)Riproposto nel

triennio 2005-2007.

Obiettivo completa-to per la parte dellaindagine statistica;

prossimo traguardoè la definizione di

un progetto alterna-tivo di viabilità

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GLOSSARIO

GLOSSARIO DELLE SIGLEE DEI TERMINI UTILIZZATI

Associazioni, Enti, Organismi

Norme e regolamenti, definizioni e acronimi

Norme che regolano il trasporto dimerci pericolose su strada

L’insieme delle attività svolte alfine di accertare e documentare laposizione e situazione in rapportoall’ambiente di una organizzazionerelativamente alle attività da essasvolte in un sito e comprende ladescrizione del sistema di gestio-ne ambientale adottato, l’indica-zione delle leggi applicabili e degliaspetti ambientali significativi conla valutazione dei relativi impatti edell’efficienza ambientale.

Elemento di un’attività, prodotto oservizio di un’organizzazione chepuò interagire con l’ambiente

Processo di verifica sistematico edocumentato per conoscere evalutare se il sistema di gestioneambientale è conforme ai criteridefiniti da una organizzazione

Codice assegnato ai rifiuti daCatasto Europeo dei rifiuti

Delibera della Giunta Regionale

Decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri

ADR

ANALISIAMBIENTALE

ASPETTOAMBIENTALE

AUDIT

C.E.R.

D.G.R.

D.P.C.M.

American Conference ofGovernmental IndustrialHygienists : associazione ameri-cana degli igienisti industiali

Agenzia regionale / provinciale perla protezione dell’ambiente

Comitato Ambiente IntersocietarioFilago : Organismo costituito fra leSocietà che operano nel PoloProduttivo per definire la PoliticaAmbientale, sovraintendere alsistema di gestione ambientale,decidere il programma ambientalee controllarne l’attuazione

Comitato Valutazione Rischi -Regione Lombardia (ex CTR-Comitato Tecnico Regionale)

Federazione Italiana delleIndustrie chimiche : Associazioneche rappresenta le Industrie chimi-che italiane

International StandardOrganization : OrganizzazioneInternazionale di standardizzazione

Istituto Superiore per la Prevenzionee la Sicurezza del Lavoro :Organismo nazionale che si occupaprincipalmente delle omologazioni dinuovi impianti a pressione e diimpianti di sollevamento

Partecipazione di imprese allacostituzione di società in comune

Servizi Tecnici Polo ProduttivoBayer di Filago

Presidio Multizonale di Igiene ePrevenzione : Organismo provincia-le che ha, tra gli altri, il compito dieffettuare le analisi chimicheambientali

A.C.G.I.H

ARPA

CAIF

CVR

FEDERCHI-MICA

ISO

ISPESL

JOINT-VEN-TURE

PFI

PMIP (oggiARPA)

RESPONSI-BLE CARE

SINAL

UNI

Programma volontario dell’industriachimica mondiale : Programma diimpegno delle industrie chimichevolto ad ottenere miglioramenti delleprestazioni nel settore dell’ambientesalute e sicurezza e a comunicareall’esterno i risultati ottenuti favoren-do così un rapporto di trasparenzacon le Istituzioni ed il pubblico

Sistema Nazionale perl’Accreditamento dei Laboratori

Ente Nazionale di Unificazione

GLOSSARIOGLI OBIETTIVI E I PROGRAMMI AMBIENTALI 2005-2007

50 51

GLI OBIETTIVIE I PROGRAMMI AMBIENTALI2005-2007

Di seguito, viene presentato il programma ambientale che si intende persegui-re nel prossimo triennio 2005 - 2007.

Miglioramentodel sistema digestioneambientale

Aumento deirifiuti riciclabili/ recuperabili

Miglioramentodelle misure disicurezza

Protezione delsuolo e sotto-suolo

Trasporto deiprodotti

Miglioramentodella salubritàdell'ambientelavorativo

Coinvolgimento dei cittadini

Prevenzione possibilisversamenti

Riduzione del trasportosu gomma

Gestione possibili emer-genze occorrenti duranteil trasporto dei prodotti

Miglioramento delle misu-re di sicurezza

Organizzazione di unagiornata di “Porte Aperte”

Raccolta differenziata deirifiuti

Spostamento all’esternodi tubazioni di fluidi peri-colosi e rete antincendio(raccomandazione delCTR, oggi CVR)

Rivestimento canaleesterno raccolta reflui

Costruzione di un raccor-do ferroviario fino alloStabilimento di Filago

Accordo con società spe-cializzata nel pronto inter-vento

Attività di adeguamentosecondo D.L.vo 233/03 aseguito del documento“valutazione di rischio diesplosione”.

Polo produttivo PFI/2005/01

LANXESSLX/2005/01

PEMCO EmailsEM/2005/01

LANXESSLX/2005/02

Polo ProduttivoPFI/2005/02

Polo ProduttivoPFI/2005/03

PEMCO EmailsEM/2005/02

Ottobre2005

2007

2005

2007

2007

2005/2007

2006

Previsto per il2003, rinviato al

2005 per la mutatacomposizione delle

società nel Polo

Obiettivo rinviato inquanto legato al

progetto di amplia-mento che è al

momento sospeso

Obiettivo in attesadi approvazione dei

VVF di Bergamo

Obiettivo completa-to per la parte inter-na al reparto; rinvia-to per la parte ester-na in quanto legato

all’ampliamento

Obiettivo completa-to per la parte del

programma previstanel 2002 (finanzia-

mento del progetto)Continua nel trien-

nio 2005-2007

Obiettivo rinnovatonuovo contratto

annuale

Nuovo obiettivo del2004, pianificato.

100000 euro30 g/u

≈ 270000 euro

≈ 280000 euro

Area Obiettivi Programmi Società e U.P. Tempi Esito/ Risorsee U.P. Codice obiettivo previsti Risultati (E o giornate/uomo)

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GLOSSARIOSOMMARIO

52 53

GLOSSARIO

Norme e regolamenti, definizioni e acronimi

Parametri ambientali e unità di misura

Decreto Presidente dellaRepubblica

Decreto Legislativo

Decreto Ministeriale

Eco Management and AuditScheme - Regolamento CE n°761/2001 del 19.3.2001Regolamento che riguarda l’adesio-ne volontaria delle imprese del set-tore industriale ad un sistemacomunitario di ecogestione e audit

Codifica europea delle attività eco-nomiche

Sistemi di gestione ambientale -Requisiti e Guida per l’uso-Ed. 1996Norme e prescrizioni che devonoessere attuate per gestire le attivitàproduttive nel pieno rispetto del-l’ambiente

Processo di valutazione del sistemadi gestione ambientale di una orga-nizzazione

Rappresentanze dei Lavoratori perla sicurezza

Responsabile del Sistema diGestione Ambientale : Risorsadedicata alle attività di attuazionedel sistema di gestione ambientalenell’ambito dell’organizzazione diappartenenza

Referente del Sistema di GestioneSicurezza :Risorsa dedicata alle atti-vità di attuazione del sistema digestione della sicurezza nell’ambitodell’organizzazione di appartenenza

Sistema di gestione ambientale

Servizio Prevenzione e Protezione

D.P.R.

D.Lgs.

D.M.

EMAS

NACE

NORMA UNIEN ISO14001

RIESAME

RLS

RSGA

RSGS

S G A

SPP

Biological Oxigen DemandQuantità di ossigeno necessariaper ossidare biologicamente (in 5giorni a 20 °C) le sostanze organi-che presenti nell’acqua. Si misura in mg/l

Chemical Oxigen DemandQuantità di ossigeno necessariaper ossidare chimicamente lesostanze organiche presenti nell’ac-qua. Si misura in mg/l

Carbonio Organico Volatile :Solventi e altre sostanze organichesimilari presenti in un’emissionegassosa. Si esprime in mg/Nm3 dicarbonio

Unità di misura della pressionesonora, corretta attraverso la curvadi ponderazione in frequenza tipo(A) per tenere conto della percezio-ne dell’orecchio umano.

Flame Ionization Detector :Rivelatore a ionizzazione di fiamma

Indagine ambientale per la determi-nazione delle fibre di amianto pre-senti nell’aria

Concentrazione degli ioni idrogeno

Sostanze organiche volatiliSolventi e altre sostanze organichesimilari presenti in un’emissionegassosa. Si esprime in mg/Nm3

Total Organic CarbonCarbonio organico totale: quantitàdi materiale organico presente nelleacque di scarico

Gigawattora

Megawatt

Tonnellate di petrolio equivalente :Unità di misura dell’energia equiva-lente in media a quella contenuta in1 tonnellata di petrolio

Microsiemens: unità di misura dellaconducibilità elettrica

BOD5

COD

COV

dB(A)

FID

MOCF

pH

SOV

TOC

Gwh

MW

TEP

uS

Impianti e dispositivi,analizzatori

Sistema di raccolta di gas e misce-le gas-liquido che possono essererilasciate dalle valvole di sicurezzaa seguito di sovrapressioni

Analizzatore in continuo del fluoro

Impianto per la produzione combi-nata di energia elettrica e termica

Dispositivi di protezione individuale

Impianto chimico-fisico che consen-te la chiarificazione e la separazio-ne di sostanze in sospensione nelleacque di scarico tramite l’aggiuntadi sostanze che causano la forma-zione di fiocchi di fango.

Impianto costituito da una serie dilinee costituite da estrusori (mesco-latore a vite, a caldo, di materie pla-stiche)

Mescolatore continuo a due cilindri,a caldo, di materie plastiche

Impianto di ossidazione termicarigenerativa (con recupero energetico)

Impianto di abbattimento emissionia piani multipli con reazione tra gase materiali solidi

Termische Abluft Reinigung:impianto di depurazione emissionidi tipo termico

Impianto a pioggia d’acqua per lospegnimento incendi

Dispositivo di protezione tarato chesi apre al raggiungimento di unadeterminata pressione

BLOWDOWN

BRAN&LUBE

COGENERA-ZIONE

DPI

IMPIANTO DICHIARI-FLOCCULA-ZIONE

KMC

KNETER

RTO

RUESKAMP

TAREX

SPRINKLER

VALVOLA DISICUREZZA

Sostanze chimiche

Copolimero di acrilonitrile, butadie-ne e stirene

Clorofluorocarburi: gas consideratinocivi per la fascia dell’ozono

Materiali di copertura in cementocontenenti amianto

Idrocarburi saturi in cui gli atomi diidrogeno sono stati sostituiti da alo-geni (fluoro, cloro, bromo)

Nitril-Butadien-Rubber: gommanitrilica.

Policlorobifenili

Policlorotrifenili

Stirol-Butadien-Rubber: gomma sti-renica.

ABS

CFC

ETERNIT

HALON

NBR

PCB

PCT

SBR

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SOMMARIOSOMMARIO

54 55

LE MODALITÀ RELATIVE ALLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

LE MODALITÀ RELATIVE ALLADICHIARAZIONE AMBIENTALE

DICHIARAZIONEDI APPROVAZIONE

Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta dallo staff responsabile del Sistema di Gestione Ambientale per leaziende del Polo Produttivo Bayer di Filago.

La dichiarazione è stata rivista e approvata dal CAIF e, per esso, dall’ing. Sandro Scaravaggi, Presidente del CAIFe Rappresentante della Direzione del Polo Produttivo Bayer di Filago.

Il verificatore ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Reg. CE 761/2001è Certiquality, via G. Giardino, 4, 20123 Milano (numero di accreditamento I-V-0001).

La prossima Dichiarazione Ambientale verrà predisposta entro il 30 novembre 2007.

Nel corso di questo periodo verranno effettuate visite di sorveglianza da parte di organismi esterni relative al man-tenimento delle certificazioni dei Sistemi di Gestione Ambientale di tutte le Unità Produttive e Società del PoloProduttivo Bayer di Filago secondo la Norma UNI EN ISO 14001 ed il Reg. EMAS 761/01 e verranno annual-mente pubblicati gli aggiornamenti annuali convalidati della Dichiarazione Ambientale.

Data di convalida della Dichiarazione Ambientale: 30 novembre 2007

Eventuali chiarimenti, dettagli ed ulteriori copie di questa Dichiarazione Ambientale possono essere richie-sti ai seguenti referenti per il Polo Produttivo Bayer Filago Via delle Industrie, 9 - Filago (BG):

Ing. Cosola Gianni - Ecologia Aziendale Bayertel. 035-990400 - fax 02-3978 4847 - E-mail: [email protected]

Sig. Arzuffi Pier Maria - RSGA Sito Filago tel. 035-990271 - fax 02-3978 4802 - E-mail: [email protected]

www.ambiente.bayer.it

Dichiarazione Ambientale 2004 dati 2003 - Revisione N°2 del 08/10/2004.

POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGOVia delle Industrie, 9 - 24040 FILAGO (BG)

Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultatiraggiunti in questo settore sono comunicati al pubblico conformemente

al sistema comunitario di ecogestione e audit.

IL MANAGEMENT DEL POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

IL MANAGEMENTDEL POLO PRODUTTIVOBAYER DI FILAGO

BAYER S.P.A.RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE DEL POLO

PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO/PRESIDENTE

DEL CAIF: SANDRO SCARAVAGGI

RESPONSABILE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

DEL POLO PRODUTTIVO BAYER FILAGO / ECOLOGIA

BAYER FILAGO: PIER MARIA ARZUFFI

RESPONSABILI INGEGNERIA:ATTILIO GENEROSO

FABIO PESENTI

GIOVANNI SINA

FERRUCCIO VALENTI

RESPONSABILE SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

DEL POLO PRODUTTIVO BAYER FILAGO - SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE BAYER FILAGO

RESPONSABILE DEI SERVIZI GENERALI: BRUNO ARICI

RESPONSABILE PRODUZIONE CC CUSTOMER CARE: JOANNIS TZOVANAS

RSGA: JOANNIS TZOVANAS

LE ALTRE SOCIETÀ

RESPONSABILE PRODUZIONE POLYMERLATEX SRL: FLORIANO CASADEI

RSGA: ALESSANDRO CAZZANIGA

RESPONSABILE PRODUZIONE PEMCO EMAILS SRL

ENRICO GARINO

RSGA: ENRICA DEGANI

RESPONSABILE PRODUZIONE BAYER

MATERIALSCIENCE SRL

MARIO CERIBELLI

RSGA: ELENA VIGNATI

RESPONSABILE PRODUZIONE BAYER

CROPSCIENCE SRL: MAURO PROVEZZA

RSGA: OSCAR COLONETTI

RESPONSABILE PRODUZIONE LANXESS : GIUSEPPE RONZONI

RSGA: CLAUDIO FONTANA

Vista del Polo

INFORMAZIONECONVALIDATA

REG. NO. I - 000020

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SOMMARIOSOMMARIO

56 57

ALLEGATI TECNICI

BAYER CC - PRODUZIONE IN FORMA AERO-SOL DI INSETTICIDI, INSETTO-REPELLENTI, ANTIPARASSITARI

E PRODOTTI PER LA PULIZIA E

L’IGIENE DI PIANTE ED ANIMALI

DOMESTICI

L’Unità Bayer CC produce bom-bolette aerosol contenenti inset-ticidi, antiparassitari e prodottiper la pulizia e l’igiene di piantee animali domestici. La produ-zione si sviluppa in due fasiseparate: la miscelazione e ilconfezionamento. Nella primafase i principi attivi (piretroidi disintesi ) vengono disciolti in sol-venti organici (isopropanolo,acetone, triisobutilene) con l’ag-giunta di coformulanti (sinergiz-zanti, emulsionanti e profumi).Dai serbatoi di miscelazione lasoluzione viene stoccata in serba-toi intermedi prima di essere tra-sferita alla linea di confeziona-mento, dove viene dosata nellebombolette, con l’aggiunta di gaspropellente GPL (propano-buta-no). Tutte le operazioni avvengo-no a temperatura ambiente, senzareazioni chimiche. Le acque reflue sono trattate inun impianto comune con l’Unitàproduttiva BCS (v. più avanti),con scarico nella fognatura chi-mica che confluisce nel depura-tore consortile. Le emissioni,dovute ai solventi, sono abbattu-te mediante l’uso di un filtro acarbone attivo a doppio stadio,con rigenerazione automaticacontrollata da computer.I principali aspetti ambientalidiretti di questa attività sonorappresentati da contenute emis-sioni di sostanze organiche vola-tili (isopropanolo ed acetone) e

atmosferico causato in caso diincendio durante lo stoccaggio eil trasporto dei prodotti finiti.

dalla generazione di rifiuti checonsistono in scarti di produzio-ne, quali bombolette non idoneealla vendita e solventi di scartoche vengono inviati ad inceneri-mento.Tra gli aspetti indiretti bisognaconsiderare l’inquinamento

Schema di flusso unità produttiva CC

BAYERMATERIALSCIENCES.R.L. - (EX BAYERPOLIMERI S.R.L.)PRODUZIONE TECNOPOLIMERI

TERMOPLASTICI

La Società Bayer MaterialScienceeffettua la colorazione di diverseresine termoplastiche: ABS (acrilo-nitrile - butadiene - stirene), PC(Policarbonato), miscele ABS/PC,PA (poliammide) e miscelaPA/ABS, PBT (polibutiltereftalato). L’impianto è costituito da dodicilinee (undici estrusori e un mesco-latore discontinuo) organizzate perprodotto, che utilizzano materieprime diverse.L’impianto Kneter è costituito dauna serie di apparecchiature di

alternativamente per recuperareprima il calore dai fumi caldi e pre-riscaldare poi l’aria inquinata chearriva all’impianto.Le aspirazioni provenienti dallazona di dosaggio delle polveri sonoinviate a filtri a maniche.Gli scarichi idrici sono costituitiprevalentemente da acque di raf-freddamento. Le acque di raffred-damento delle linee in cui vengonoprodotti materiali con base poliam-midica o addittivati con antifiam-ma e le acque di funzionamentodella pompa a vuoto sono inviatealla fognatura chimica.I rifiuti sono costituiti principal-mente da scarti di lavorazione dellematerie plastiche riutilizzabili. Irifiuti non riutilizzabili sono rac-colti separatamente ed inviati adidonei impianti di smaltimento.La produzione di questi scarti, chenel 2002 era circa pari al 3,5%della quantità totale di prodottifiniti, deriva essenzialmente dal-l’impianto KMC ove viene prodot-ta una variegata tipologia di tecno-polimeri in lotti di quantità variabi-li in funzione delle richieste dimercato. Dal 2003 l’impiantoKneter che non produce i suddettiscarti è stato momentaneamentechiuso e in conseguenza di ciò laquantità di scarti è salita al 4,7%della produzione totale. Nellasezione obiettivi sono riportatialcuni traguardi di riduzione dellequantità di questi scarti pianificatidal 2002 al 2004.Non sono stati individuati aspettiambientali significativi indirettilegati all’attività di BayerMaterialScience.Non sono stati individuati aspettiambientali significativi indirettilegati all’attività di BayerMaterialScience.

caricamento e miscelazione deivari additivi e da un mescolatorecontinuo a due cilindri.Esiste inoltre un laboratorio per losviluppo costituito da tre piccoliestrusori per le elaborazioni coloree le piccole campionature per iclienti.Le materie prime si presentanosotto forma di granuli, polveri esono trasportate con cisterne eimmagazzinate in appositi silos,oppure sono contenute in sacchi,cartoni o “big-bags”.Le resine di base, i coloranti e gliadditivi sono avviati agli estrusorio al mescolatore, dove, a caldo (frai 200 °C ed i 330°C), se ne effettuala miscelazione e la lavorazionefino ad ottenere un prodotto finitoin forma di granulo. Segue l’opera-

zione di confeziona-mento.E’ stato completato nelperiodo previsto unulteriore ampliamentodell’impianto, con l’in-stallazione di due nuovelinee di estrusioneLe emissioni in ariasono trattate con unsistema di abbattimentoa elevata efficienza, rap-presentato da un ossida-tore termico rigenerati-vo (RTO), l’esistentefiltro a carboni attivi èrimasto installato confunzioni di impianto diriserva.L’impianto RTO è costi-tuito da una camera dicombustione ove vienemantenuta una tempera-tura dell’ordine di 800°C e da due camere checontengono materialeceramico e operano

ALLEGATI TECNICI

ALLEGATI TECNICIALLEGATO 1: DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI DI

PRODUZIONE E DEI PRINCIPALI

ASPETTI AMBIENTALI

Schema di flusso unità produttiva BMS

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SOMMARIOSOMMARIO

58 59

ALLEGATI TECNICI

LANXESS (EX BAYER SP)PRODOTTI PER LA FINITURA DEL

CUOIO E AUSILIARI TESSILI

La Società LANXESS S.r.l. si ècostituita dall’Unità Bayer SP eproduce ausiliari in base acquosa(che possono contenere solventiin misura modesta) e prodotti perla finitura del cuoio e per la nobi-litazione dei tessuti, utilizzandodiverse materie prime, tra cuiresine acriliche, butadieniche epoliuretaniche, solventi organici,cariche inorganiche, pigmenti ecoloranti organici, oli siliconici,emulsionanti, ammoniaca in solu-zione ed additivi vari. Le polveri vengono caricate neimescolatori dall’alto, mentre lematerie prime liquide vengonop r e v a l e n t e m e n t easpirate tramitevuoto creato da unapompa ad anelloliquido. Nelle variefasi del processoavvengono miscela-zioni, dispersioni edemulsioni delle mate-rie prime, general-mente a temperaturaambiente e senza rea-zioni chimiche; alcu-ne fasi si svolgono auna temperatura mas-sima di 96°C.S u c c e s s i v a m e n t evengono aggiuntealtre sostanze e i con-servanti. Il prodottoviene poi filtrato,confezionato in fusti,cisternette oppurespedito in autobotte.

I reflui idrici che provengonodalle operazioni di lavaggio degliimpianti sono raccolti nelle acquechimiche di sito ed inviati neldepuratore consortile.Non sono stati individuati aspettiambientali significativi indirettilegati all’attività di LANXESS.

I principali aspetti ambientali col-legati a questa attività sono rap-presentati da emissioni sostanzeorganiche volatili, ammoniaca epolveri, e da reflui idrici il cuiquantitativo si è progressivamen-te incrementato a seguito del forteincremento produttivo verificato-si negli ultimi anni. Le aspirazioni localizzate sullevarie apparecchiature vengonoinviate a un sistema di abbattimen-to costituito da due filtri a carboneattivo seguiti da un filtro a mani-che; recentemente è stata installatauna torre a riempimento per l’ab-battimento dell’ammoniaca trami-te lavaggio con soluzione di acidosolforico a pH controllato.

Schema di flusso unità produttiva Lanxess

ALLEGATI TECNICI

BAYER CROPSCIENCES.R.L. (EX BAYERDIVISIONE PF)PRODUZIONE DI AGROFARMACI

Bayer CropScience S.r.l., nata uffi-cialmente il 1 gennaio 2003 dallafusione della Divisione PF di BayerS.p.A. e di Aventis CropScienceS.p.A., produce e confeziona agro-farmaci (acaricidi, insetticidi, fun-gicidi sia in polvere sia in faseliquida), fertilizzanti e prodotti perl’igiene ambientale formulati a par-tire da principi attivi, inerti, disper-denti, tensioattivi, oli minerali, sol-venti organici, sali inorganici edacqua. Bayer CropScience S.r.l. –Sito di Filago è strutturata in duesettori di produzione (Polveri eLiquidi) ed in infrastrutture com-plementari (Magazzini, Laboratori,Ecologia).Nel Settore Polveri vi sono tre lineeper formulazione solidi (granulari,polveri miscelate e polveri micro-nizzate), nel Settore Liquidi trelinee per formulazione di prodotti abase solvente o acqua; in nessunodei cicli tecnologici indicati avven-

liquidi avviene a temperaturaambiente ed in leggera depressione,mentre per i concimi, costituiti dasali minerali sciolti in acqua, ènecessario un leggero riscaldamen-to. Le linee sono sorvegliate dasistemi automatici di controllo checonsentono il blocco immediato ditutte le apparecchiature in caso diemergenza. Le aspirazioni sonoconvogliate ad un filtro a carboniattivi che a sua volta le invia ad unatorre di abbattimento ad umidocontrollata da un analizzatore incontinuo delle sostanze organichevolatili FID (rilevatore a ionizza-zione di fiamma).Le acque di processo, vengonoinviate all’impianto di trattamentoacque a carboni attivi e biologicodove subiscono uno o più cicli diabbattimento degli inquinanti finoal raggiungimento dei limiti dilegge previsti dal Dlvo 152/99,tabella 3 – Allegato 5. Dopo il con-trollo da parte del laboratorio chi-mico che ne certifica l’idoneità aiparametri stabiliti, l’acqua vieneinviata al serbatoio equalizzatoredel Polo Produttivo di Filago e daqui convogliata verso il trattamentoconsortile dell’Isola. Nel caso in cuirequisiti minimi stabiliti non possa-no essere raggiunti, queste acquevengono conferite a smaltitori auto-rizzati.I principali aspetti ambientali delleattività di BCS/F sono rappresenta-ti da modeste emissioni in atmosfe-ra e dalla produzione di rifiuti peri-colosi (solventi di scarto non cloru-rati, scarti solidi e liquidi contenen-ti agrofarmaci) che vengono man-dati all'incenerimento. Non sono stati individuati aspettiambientali significativi indirettilegati all’attività di BayerCropScience.

Schema di flusso unità produttiva BCS

gono reazioni chimiche.Le linee di formulazione dei pro-dotti solidi sfruttano la forza di gra-vità e pertanto si sviluppano a par-tire dal piano più alto per le opera-zioni iniziali (caricamento materieprime) e scendono fino al pianoterra per il confezionamento finale.Il ciclo tecnologico avviene a tem-peratura ambiente ed in leggeradepressione ed è sorvegliato da unasala quadri dalla quale è possibileeffettuare, in caso di emergenza, ilblocco immediato di tutte le appa-recchiature della linea. La maggiorparte delle operazioni viene svolta aciclo chiuso. Nei punti in cui il pro-dotto viene a contatto con l’am-biente vi sono aspirazioni localizza-te per la captazione delle polveriresidue; i flussi di aria vengono fil-trati in filtri a maniche e quindi con-vogliati all’impianto di abbattimen-to ad umido per un ulteriore lavag-gio finale dell’aria. Le emissionisono controllate da un misurato-re di portata e da un misuratoredi concentrazione di polveri incontinuo.La formulazione di agrofarmaci

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SOMMARIOSOMMARIO

60 61

ALLEGATI TECNICI

SERVIZI TECNICI DELPOLO PRODUTTIVOBAYER DI FILAGO(PFI)

I “Servizi Tecnici Filago ” svol-gono le seguenti attività principa-li:• gestione delle reti idriche e di

distribuzione del metano e del-l’azoto;

• trasformazione e distribuzionedell’energia elettrica;

• gestione della rete fognaria e deisistemi di controllo dei refluiidrici;

• servizi di ingegneria, con parti-

Tecnici possono derivare o dagliimpianti e infrastrutture diretta-mente gestite oppure da situazio-ni riferibili alla prevenzione delleemergenze.Si possono anche ricondurreaspetti ambientali indiretti legatialla movimentazione delle mercie dei rifiuti per incidenti stradaliche dovessero accadere durante ilpercorso ed occorre considerareanche l’inquinamento atmosferi-co derivante dal trasporto dellemerci e all’uso dei veicoli deidipendenti per recarsi sul posto dilavoro.

colare riguardo alla progettazio-ne e manutenzione impianti;

• ecologia di stabilimento e coor-dinamento del sistema di gestio-ne ambientale;

• servizio di prevenzione e prote-zione e di gestione delle emer-genze;

• gestione della mensa, portineriae sorveglianza.

• attività di coordinamento ammi-nistrativo;

La struttura organizzativa è com-posta dai Settori riportati nellafigura:Le implicazioni ambientali ine-renti l’attività svolta dai Servizi

ALLEGATI TECNICI

POLYMERLATEX S.R.L.PRODUZIONE DI LATTICI SINTETICI

PolymerLatex produce lattici digomma utilizzati nella produzionedi carta, tappeti, moquette, tessutonon tessuto, articoli in gomma,nastri adesivi.Il processo si basa sulla reazionechimica di polimerizzazione inemulsione acquosa di materie prime(monomeri), con l’ausilio di cataliz-zatori. Le principali materie prime(butadiene, acrilonitrile, stirene,acido acrilico e metacrilico, acrilam-mide) sono stoccate in serbatoiprovvisti di sistemi di abbattimentodegli sfiati, o, il butadiene, in serba-toi speciali tumulati muniti di dop-pia valvola di sicurezza. A reazione terminata, il lattice è sot-toposto a degasaggio per eliminarele tracce residue di monomeri, e adun’operazione di finitura conaggiunta di additivi; quindi viene fil-trato e stoccato in serbatoi.L’impianto è dotato di un sistema di“blow-down” cioè di serbatoi atti araccogliere e contenere emissioniaccidentali di monomeri dalle val-vole di sicurezza (SV) installate suireattori di polimerizzazione e suiserbatoi di miscelazione.I gas di processo che contengonobutadiene, acrilonitrile e stirenesono aspirati dai vari punti dell’im-pianto a mezzo di ventilatori anti-scintilla e dopo opportune separa-zioni di fase, attraversano alcunisistemi di sicurezza costituiti da unserbatoio di gorgogliamento inacqua e da un rompifiamma e ven-gono inviati in una camera di post-combustione fissa (TAREX) ad unavelocità di ingresso minima superio-re a quella di ritorno di fiamma. Lecondizioni di temperatura, turbolen-

rifiuto liquido costituito da unamiscela di stirene, acrilonitrile edacqua che viene inviato all’inceneri-mento esterno e di un coagulato dilattice proveniente dalla depurazio-ne delle acque che viene inviato indiscarica.I consumi di energia elettrica e dimetano sono strettamente riconduci-bili al mix dei prodotti fabbricati erisultano tanto maggiori quantomaggiore è la produzione di latticiNBR (prodotti a maggiore fabbiso-gno energetico); negli ultimi anni siè avuto un incremento dei consumidi energia elettrica a seguito dellainstallazione di nuove torri evapora-tive di maggiore potenzialità con loscopo di ridurre i consumi idrici. Non sono stati individuati aspettiambientali indiretti legati all’attivitàdi PolymerLatex.

za e tempi di permanenza e tenore dieccesso di ossigeno sono tali daassicurare la completa distruzione ditutte le sostanze organiche presentinei gas; il calore dei fumi viene poirecuperato a mezzo di uno scambia-tore ad olio diatermico che producevapore poi utilizzato nel processo.L’emissione corrispondente a taleimpianto è controllata in continuoda un analizzatore di carbonio orga-nico totale (FID). Le acque reflue subiscono un tratta-mento chimico fisico di chiari-floc-culazione in una serie di vasche tra-mite aggiunta di idonei flocculanti;dopo tale trattamento esse conflui-scono in fognatura chimica previocontrollo in continuo del TOC, delpH e della torbidità. Altri aspettiambientali significativi di questaattività sono rappresentati dai con-sumi idrici e dalla generazione di un

Schema di flusso società PolymerLatex

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SOMMARIO

63

SOMMARIO ALLEGATI TECNICI

RIEPILOGO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI

DIRETTI ED INDIRETTI - OBIETTIVI AD ESSI CORRELATI

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ALLEGATI TECNICI

PEMCO EMAILS SRLPRODUZIONE DI SMALTI PORCEL-LANATI, COLORI E PIGMENTI,VITROMAIL®

PEMCO Emails produce smalti por-cellanati, coloranti inorganici epaste per serigrafia, da materieprime in prevalenza inorganiche.Nella produzione di smalti porcella-nati, le materie prime vengono dosa-te, miscelate e quindi immesse neiforni fusori, a temperature tra 1200 e1300 °C a seconda del tipo di smal-to. La colata di prodotto fuso vienelaminata, raffreddata e quindi tritu-rata. Il prodotto finito, definitoanche col termine “fritte”, si presen-ta in scaglie o, previa macinazione asecco, in polvere. I fumi in uscita daiforni, contenenti fluoruri e polveri,vengono raffreddati e avviati a duetrattamenti in serie: un impianto apiani multipli (Rüskamp) per abbat-tere i fluoruri tramite assorbimentosu carbonato di calcio granulare euna batteria di filtri a maniche,insufflati con carbonato di calcio in

il cromo esavalente viene comunquecompletamente ridotto a monte del-l’impianto di depurazione.Le polveri emesse vengono trattatecon filtri a maniche. Nella produzione di paste per seri-grafia (Vitromail®), le materieprime, compresi oli e cere, vengonomiscelate, raffinate e confezionate.Il prodotto finale si utilizza perdecorare o smaltare vetro e lamiere.Gli aspetti ambientali più significa-tivi di PEMCO Emails consistono inemissioni di polveri e sostanze inor-ganiche volatili (fluoro), scarichiidrici e generazione di rifiuti perico-losi costituiti da fanghi di depurazio-ne, polveri (da filtri a maniche edalla pulizia degli impianti) e scartidi produzione contenenti metallipesanti che vengono inviati a discari-che controllate previa inertizzazione.Aspetti ambientali indiretti sonoconseguenti dall’uso dei prodottipresso i clienti in quanto i prodotticontengono sostanze pericolosequali i metalli pesanti (piombo, cad-mio, nichel, ecc.)

polvere, per completare la depura-zione del fluoro e abbattere le pol-veri. L’emissione è controllata da unanalizzatore in continuo del fluo-ro(BRAN&LUBE).Nella produzione di coloranti inor-ganici, le materie prime, tra cui l’os-sido di cromo, vengono dosate,miscelate a umido ed essiccate, odirettamente miscelate a secco e,infine, calcinate in forni rotativi, atemperature tra 900°C e 1350° C aseconda del tipo di colorante.Durante la calcinazione si formacromo esavalente; per eliminarlo ilmacinato viene lavato essiccato emacinato a secco. L’acqua di supero viene trattata consolfato ferroso e soda, in tal modo siha la riduzione del cromo da esava-lente a trivalente; l’acqua viene poiinviata all’impianto di depurazionedi chiariflocculazione per abbattereil contenuto di metalli pesanti. Lariduzione del contenuto di cromoesavalente da certi coloranti costitui-va un obiettivo che è stato comple-tamente raggiunto nel 2001. Inoltre

Schema di flusso società Pemco Emails

62

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SOMMARIOSOMMARIO

64 65

ALLEGATI TECNICI

INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003)BCS (FINO AL 31/12/02 BAYER PF)

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)4.3.8 altro (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

11.368 15.039 11.005 6987,70

11.471 0,991 15.151 0,993 11.067 0,994 7037 0,993 2.040 0,18 2.184 0,15 2.077 0,19 1.282 0,18 11.278 0,99 19.359 1,29 12.724 1,16 7.682 1,10

4.642.624 408,39 5.375.358 357,42 5.158.838 468,77 3.049.032 436,34 949.687 83,54 1.155.453 76,83 1.134.704 103,11 713.044 102,04

1.185.324 104,27 1.155.165 76,81 1.086.407 98,72 707.744 101,28 0 0 0 0 0 0 0 0

2271,484 0,200 2213,689 0,147 2081,925 0,189 1356,278 0,1942,37 0,00021 2,31 0,00015 2,17 0,00020 1,42 0,000200,12 0,0000104 0,12 0,0000077 0,11 0,0000099 0,07 0,00001010,18 0,0000156 0,17 0,0000115 0,16 0,0000148 0,11 0,0000152

0 0 0 0 0 0 0 0 272,21 0,0239 113,70 0,0076 120,70 0,0110 31,25 0,00457,32 0,0006 7,25 0,0005 115,92 0,0105 4,00 0,0006

0 0 0 0 0 0 0 0

11.278 0,99 19.359 1,29 10.354 0,94 7.682 1,10 892 0,08 1.888 0,13 2.212 0,20 3.673 0.53 824 0,07 813 0,05 762 0,07 319 0,05

9.562 0,84 16.658 1,11 7.380 0,67 3.690 0,053

0,67 0,00006 1,008 0,00007 0,450 0,00004 0,223 0,000030,39 0,00003 0,670 0,00004 0,299 0,00003 0,148 0,000020,05 0,000004 0,085 0,000006 0,038 0,000003 0,019 0,0000030,10 0,000009 0,167 0,000011 0,074 0,000007 0,038 0,0000050,050 0,0000044 0,083 0,0000055 0,037 0,0000034 0,018 0,0000026

0 0 0 0 0 0 0 0

686,12 0,060 892,72 0,059 694,73 0,063 352,72 0,0500 0,00 0 0,00 0 0 0 0

192,38 0,0169 236,04 0,0157 179,24 0,0163 94,24 0,01350 0,0000 0 0,0000 0 0,0000 0 0,0000

60,17 0,0053 77,60 0,0052 69,50 0,0063 34,15 0,0049252,55 0,0222 313,64 0,0209 248,74 0,0226 128,39 0,018451,75 0,0046 57,05 0,0038 26,00 0,0024 14,70 0,0021381,81 0,0336 522,04 0,0347 419,99 0,0382 209,63 0,0300144,50 0,0127 161,09 0,0107 131,50 0,0119 50,80 0,007324,55 0,0022 26,12 0,0017 27,10 0,0025 7,25 0,001092,07 0,0081 179,03 0,0119 131,31 0,0119 67,65 0,009711,00 0,0010 8,15 0,0005 7,20 0,0007 0,0000 0,0000

109,69 0,0096 145,20 0,0097 121,68 0,0111 83,93 0,01200 0 1,6 0,000106 1,2 0,000109 0,0 0,0000000 0 0 0 0 0 0 00 0 0,85 0,000057 0 0 0 0

ALLEGATI TECNICI

ALLEGATO 2: INDICATORI AMBIENTALI 2001- 2003INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003) - BAYER S.P.A.

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)4.3.8 altro (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

69.616 71.807 12.810 8.554

72.250 0,964 74.350 0,966 13.459 0,952 8.891 0,9527.710 0,11 7.841 0,11 850 0,07 430 0,05

1.021.343 14,67 1.008.913 14,05 292.696 22,85 108.743 12,7126.965.321 387,34 27.520.851 383,26 3.483.542 271,94 1.753.413 204,981.631.573 23,44 1.974.719 27,50 40.546 3,17 31.936 3,731.838.946 26,42 1.842.635 25,66 58.982 4,60 32.079 3,75

0 0 0 0 0 0 0 0

3.524,09 0,051 3.531 0,049 113 0,009 62 0,0073,68 0,00005 3,69 0,00005 0,12 0,00001 0,06 0,000010,18 0,0000026 0,18 0,0000026 0,01 0,0000004 0,003 0,00000030,28 0,0000040 0,28 0,0000038 0,01 0,0000006 0,004 0,0000005

11,76 0,0002 10,58 0,0001 25,54 0,0020 19,00 0,00264,16 0,0038 390,48 0,0054 2,26 0,0002 0,95 0,00

905 0,0130 1.102 0,0154 522 0,0407 195 0,020 0 0 0 0 0 0 0,00

0,00

0,00779.460 11,20 788.247 10,98 128.951 10,07 56.348 6,69710.755 10,21 711.154 9,90 121.140 9,46 49.287 5,7668.705 0,99 77.093 1,07 7.811 0,61 4.331 0,5134.613 0,50 53.781 0,75 59.130 4,62 2.730 0,32

0,0010,83 0,00016 21,15 0,00029 24,83 0,00194 13,57 0,001593,41 0,00005 9,00 0,00013 10,31 0,00080 4,26 0,000500,29 0,000004 1,04 0,000014 0,37 0,000029 0,07 0,000010,36 0,000005 0,53 0,000007 0,64 0,000050 0,05 0,000010,18 0,0000026 0,27 0,0000038 0,30 0,0000230 0,02 0,00000270,02 0,0000003 0,00 0,0000000 0,00 0,0000000 0,00 0,00

3.542,0 0,051 2.500,0 0,035 257,29 0,020 166,39 0,0190 0 0 0 0 0 0 0

336,22 0,0048 375,97 0,0052 54,25 0,0042 22,51 0,00261.213,50 0,017 8,55 0,000 3,96 0,0003 1,86 0,0002154,40 0,0022 146,56 0,0020 5,05 0,0004 4,60 0,0005

1704,12 0,024 531,08 0,007 63,26 0,005 28,96 0,00391,60 0,0013 103,87 0,0014 33,69 0,0026 32,84 0,0038

1.746,2 0,0251 1.865,0 0,0260 160,34 0,0125 104,58 0,0122225,15 0,0032 241,39 0,0034 73,98 0,0058 46,55 0,005463,20 0,0009 59,54 0,0008 4,10 0,0003 0,00 0,0000

241,48 0,0035 266,64 0,0037 54,48 0,0043 35,21 0,004169,95 0,0010 25,70 0,0004 22,55 0,0018 14,75 0,0017

180,20 0,0026 220,05 0,0031 5,05 0,0004 8,00 0,00090,15 0,00000 1,75 0,000024 0 0,000000 0 0

964,23 0,014 1048,97 0,015 0,00 0,000 0 01,88 0,000027 0,97 0,000013 0,18 0,000014 0,07 0,000008

Nota: la diminuzione delle quantità dei prodotti finiti è da imputare alla cessione delle attività svolte da Bayer PF e Bayer KU costituite come nuove società Bayer Cropscience Srl e Bayer MaterialScience Srl.

Page 36: Dichiarazione Ambientale 2004€¦ · La comunicazione ed i rapporti con la Comunità e le Autorità locali L’analisi ambientale e le prestazioni ambientali 23 L’analisi ambientale

ALLEGATI TECNICISOMMARIO

66 67

INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003) POLYMERLATEX S.R.L.

ALLEGATI TECNICI

INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003) BMS (EX BPO)

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)4.3.8 altro (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

44.364 43.393 36.231 19.303

46.168 0,961 45.136 0,961 37.732 0,960 20107 0,960 4.757 0,11 4.778 0,11 4.297 0,12 2.300 0,12

698.005 15,73 695.542 16,03 585.602 16,16 292.878 15,17 18.548.325 418,09 18.514.893 426,68 16.338.666 450,96 8.683.741 449,86

642.404 14,48 776.315 17,89 691.042 19,07 378.267 19,60 598.307 13,49 633.468 14,60 657.738 18,15 369.614 19,15

0 0,00 0 0,00 0 0 0 0

1.147 0,026 1.214 0,028 1.260 0,035 708 0,0371,197 0,00003 1,267 0,00003 1,3 0,00004 0,7 0,000040,060 0,0000013 0,063 0,0000015 0,066 0,0000018 0,037 0,00000190,09 0,0000020 0,10 0,0000022 0,10 0,0000027 0,06 0,0000029

0 0 0 0 0 0 0 0137 0,0031 243 0,0056 165,73 0,0046 60,24 0,0031284 0,0064 299 0,0069 324,69 0,0090 171,3600 0,00890 0 0 0 0 0 0 0

698.005 15,73 695.542 16,03 585.602 16,16 292.878 15,17636.055 14,34 601.350 13,86 483.762 13,35 249.489 12,9261.950 1,40 70.785 1,63 92.000 2,54 38.469 1,9912.717 0,29 23.407 0,54 9.840 0,27 4.920 0,25

5,06 0,00011 4,53 0,00010 2,62 0,00007 1,14 0,000060,51 0,00001 2,35 0,00005 1,41 0,00004 0,62 0,000030,06 0,000001 0,82 0,000019 0,97 0,000027 0,41 0,0000210,13 0,000003 0,23 0,000005 0,10 0,000003 0,05 0,000003

0,060 0,0000014 0,12 0,0000028 0,05 0,0000014 0,02 0,00000100,022 0,0000005 0,00 0,0000000 0 0,0000000 0 0

1330,0 0,02998 1365,8 0,031475 1276,5 0,035 609,9 0,0320 0 0 0 0 0 0 0

106,00 0,00239 98,80 0,002277 75,55 0,002 32,66 0,0010 0 0 0 0 0 0 0

94,23 0,0021 54,45 0,0013 58,80 0,0016 95,15 0,0049200,23 0,0045 153,25 0,0035 134,35 0,0037 127,81 0,006620,87 0,0005 25,00 0,0006 19,64 0,0005 7,75 0,0004

1108,91 0,0250 1187,55 0,0274 1122,48 0,0310 474,33 0,024639,35 0,0009 43,00 0,0010 27,25 0,0008 16,96 0,000935,65 0,0008 30,99 0,0007 27,90 0,0008 16,85 0,00091,07 0,0000 2,14 0,0000 4,28 0,0001 1,04 0,0001

0 0 0 0 1,30 0,00004 0,00 0,0000068,61 0,0015 62,45 0,0014 44,97 0,0012 15,17 0,0008

0 0 0 0 0 0 0 0964,23 0,022 1048,97 0,024 1016,78 0,028 424,31 0,022

0 0 0 0 0 0 0 0

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.1.4 Quantità acque biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

65.063 66.245 64.361 38.796

65.552 0,993 66.740 0,993 64.803 0,993 39069 0,993 5.953 0,09 5.618 0,08 5.383 0,08 2946 0,08

786.766 12,09 877.027 13,24 766.325 11,91 361824 9,33 14.930.146 229,47 14.102.392 212,88 13.656.658 212,19 7720335 199,00 2.223.234 34,17 2.249.379 33,96 1.598.436 24,84 808927 20,85 3.072.278 47,22 2.896.055 43,72 2.734.535 42,49 1427650 36,80

0 0 0 0 0 0 0 0

5.918 0,09 5.550 0,08 5.240 0,08 2.736 0,07 6,14 0,0001 5,79 0,0001 10,76 0,0002 10,76 0,0003 0,31 0,000005 0,29 0,000004 0,27 0,000004 0,14 0,000004 0,46 0,000007 0,43 0,000007 0,41 0,000006 0,21 0,000006

100 0,002 100 0,002 65,37 0,001 51,520 0,00113,9 0,00021 30,68 0,00046 20,31 0,00032 10,430 0,00027 64,5 0,001 26,15 0,0004 79,61 0,001 27,2 0,000

0 0 0 0 0 0 0 0

574.520 8,83 640.431 9,67 559.593 8,69 264.215 6,81398.489 6,12 489.205 7,38 427.536 6,64 200.991 5,18 176.031 2,71 143.615 2,17 128.877 2,00 61.634 1,59 4.781 0,07 7.611 0,11 3.180 0,05 1.590 0,04

21,76 0,0003 19,41 0,0003 22,33 0,0003 4,81 0,0001 10,93 0,00017 6,91 0,00010 10,99 0,00017 1,14 0,00003 2,62 0,000040 1,14 0,000017 1,95 0,000030 0,16 0,000004 5,85 0,000090 4,31 0,000065 2,99 0,000046 1,43 0,0000370,020 0,000000 0,04 0,000001 0,02 0,000000 0,01 0,0000003 0,045 0,000001 0,00 0,000000 0,00 0,000000 0 0,000000

459,40 0,0071 406,79 0,0061 373,55 0,0058 160,8500 0,0041 0 0 0 0 0 0 0 0

99,59 0,0015 75,86 0,0011 94,89 0,0015 35,54 0,0009 8,44 0 8,56 0,00013 8,23 0,00013 4,07 0,00010

269,85 0,0041 217,86 0,0033 199,28 0,0031 81,94 0,0021 377,88 0,0058 302,28 0,0046 302,40 0,0047 121,5500 0,0031 14,69 0,0002 17,87 0,0003 11,91 0,0002 6,30 0,0002 66,83 0,0010 86,64 0,0013 59,24 0,0009 33,00 0,0009

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

41,08 0,0006 25,74 0,0004 43,34 0,0007 28,00 0,0007 0 0 38,55 0 0 0,0000 0,000 0,0000

25,75 0,0004 21,00 0,0003 14,85 0,0002 5,00 0,0001 0 0 1,35 0,000020 1,05 0,00002 0,00 0,00000 0 0 0 0 0 0 0 0

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ALLEGATI TECNICIALLEGATI TECNICI

68 69

INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003)SOCIETÀ PEMCO EMAILS S.R.L.

INDICATORI AMBIENTALI (2001-2003) POLO PRODUTTIVO BAYER DI FILAGO

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.1.4 Quantità acque biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)4.3.8 vetro (t/a)4.3.9 olio (t/a)4.3.10 altre apparecchiature (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

6.790 7.838 6.342 3.387

7.796 0,871 9.504 0,82 7.645 0,83 4.029 0,843.090 0,46 3.401 0,43 3.307 0,52 1.739 0,51

775.305 114,18 773.030 98,63 778.696 122,78 440.651 130,106.466.975 952,43 6.852.098 874,22 7.221.138 1138,62 4.161.190 1228,58

37.265 5,49 45.417 5,79 46.132 7,27 23.706 7,001.954.290 287,82 2.225.762 283,97 2.007.815 316,59 953.165 281,422.987.120 439,93 3.538.460 451,45 3.126.680 493,01 1.659.880 490,07

4.128 0,61 4.648 0,59301 4.230 0,66698 2.209 0,652203,74 0,00055 3,75 0,00048 3,74 0,00059 1,87 0,000550,2 0,00003 0,21 0,00003 0,19 0,00003 0,095 0,000030,5 0,00007 0,51 0,00007 0,49 0,00008 0,245 0,00007

426,3 0,063 478,9 0,061 345,93 0,055 208,54 0,062426 0,063 519,3 0,066 420,19 0,066 221,44 0,0650 0,0000 0 0,000 0,00 0,000 0 0,000

42,6 0,00627 52,0 0,00663 42,02 0,00663 22,14 0,00654

774.805 114,11 772.530 98,56 778.196 122,71 440.151 129,95751.358 110,66 738.983 94,28 753.484 118,81 427.632 126,2617.994 2,65 19.474 2,48 18.712 2,95 9.519 2,818.606 1,27 14.073 1,80 6.000 0,95 3.000 0,89

0,64 0,00 1,04 0,0001327 0,37 0,0000583 0,2 0,00005900,16 0,00 0,66 0,0000842 0,22 0,0000347 0,09 0,00002660,07 0,00 0,2 0,0000255 0,06 0,0000095 0,04 0,00001180,05 0,00 0,2 0,0000255 0,08 0,0000126 0,03 0,0000089

0,002 0,0000003 0,07 0,0000089 0,03 0,0000047 0,001 0,00000030,012 0,0000018 0,013 0,0000017 0,010 0,0000016 0,006 0,0000018

584,055 0,09 670,845 0,0856 793,835 0,1252 334,065 0,099337,020 0,0496 426,698 0,0544 524,890 0,0828 212,180 0,062631,380 0,0046 39,860 0,0051 45,105 0,0071 21,840 0,00643,100 0,0005 2,360 0,0003 2,850 0,0004 0,000 0,0000

56,125 0,0083 41,570 0,0053 41,545 0,0066 21,855 0,0065427,625 0,0630 510,488 0,0651 614,390 0,0969 255,875 0,075524,240 0,0036 26,350 0,0034 28,350 0,0045 13,550 0,0040

132,190 0,0195 134,007 0,0171 151,095 0,0238 64,640 0,019126,280 0,0039 24,430 0,0031 26,250 0,0041 14,450 0,0043

0 0,00 0 0 0 0 0 014,752 0,00 16,400 0,0021 21,310 0,0034 7,940 0,002317,550 0,00 23,450 0,0030 27,900 0,0044 6,500 0,001971,150 0,01 66,900 0,0085 72,950 0,0115 33,950 0,0100

0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0

2,050 0,0003 2,300 0,00029 2,400 0,00038 1,600 0,000470,266 0,00004 0,297 0,00004 0,285 0,00004 0,170 0,000050,142 0,00002 0,230 0,00003 0,000 0,00000 0,030 0,00001

VALUTAZIONE FATTORI DI IMPATTO

QUANTITA' DI PRODOTTI FINITI (t/a)

1. UTILIZZO DI ENERGIE E RISORSE1.1 materie prime (t/a)1.2 consumo totale di energia (tep)1.3 prelievi idrici (mc/a)1.4 energia elettrica (kWh/a)1.5 azoto (mc/a) 1.6 metano (mc/a)1.6 ossigeno liquido (mc/a)

2. EMISSIONI ATMOSFERICHE2.1 Emissioni da impianti termici2.1.1 CO2 (t/a) 2.1.2 NOx (t/a)2.1.3 SO2 (t/a) 2.1.4 CO (t/a) 2.2 Emissioni da impianti produttivi2.2.1 sost. inorganiche volat. (kg/a)2.2.2 polveri e aerosol (kg/a)2.2.3sost. organiche volat. (kg/a)2.2.4 metalli pesanti (kg/a)

3. ACQUE DI SCARICO3.1 Quantità scaricate3.1.1 Quantità totali scaricate (mc/a)3.1.2 Quantità acque di raffreddamento (mc/a)3.1.3 Quantità acque di processo e biologiche (mc/a)3.1.4 Quantità acque biologiche (mc/a)3.2 Carichi nelle acque di processo/biologiche3.2.1 COD (t/a)3.2.2 BOD (t/a)3.2.3 SOLIDI SOSPESI (t/a)3.2.4 AZOTO (t/a)3.2.5 FOSFORO (t/a)3.2.6 METALLI PESANTI (t/a)

4. RIFIUTI TOTALI PRODOTTI (t/a)4.1.1 pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1.2 pericolosi inviati al trattamento (t/a) 4.1.3 Non pericolosi inviati al trattamento (t/a)4.1.4 Non pericolosi inviati in discarica (t/a)4.1 Totale rifiuti pericolosi e non (t/a)4.2 Rifiuti Assimilabili agli urbani (t/a) 4.3 Rifiuti inviati al riutilizzo (t/a)4.3.1 carta / cartone (t/a)4.3.2 politene (t/a)4.3.3 fusti e cisternette (t/a)4.3.4 ferro (t/a)4.3.5 bancali di legno (t/a)4.3.6 carbone attivo saturo (t/a)4.3.7 resine termoplastiche (t/a)4.3.8 altro (t/a)

2001 ind. 01 2002 ind. 02 2003 ind. 03 2004 ind 04

141.469 145.890 130.749 77.028

145.598 0,972 150.594 0,969 134.706 0,971 79.224 0,97216.753 0,118 16.860 0,116 15.915 0,122 8.697 0,113

2.583.414 18,26 2.658.970 18,23 2.436.043 18,63 1.211.778 15,73 48.362.442 341,86 48.475.341 332,27 45.858.842 350,74 25.367.711 329,33 3.892.072 27,51 4.269.515 29,27 3.510.860 26,85 1.955.880 25,39 6.865.514 48,53 6.964.452 47,74 6.545.477 50,06 3.490.252 45,31 2.987.120 21,12 3.538.460 24,25 3.126.680 23,91 1.659.880 21,55

13.570 0,096 13.729 0,094 12.926 0,099 7.071 0,092 13,56 0,00010 13,23 0,00009 18,11 0,00014 14,85 0,00019 0,691 0,000005 0,683 0,000005 0,643 0,000005 0,348 0,000005 1,24 0,00001 1,22 0,00001 1,17 0,00001 0,63 0,00001

538,06 0,004 589,44 0,004 436,84 0,003 279,06 0,004704,06 0,0050 940,49 0,0064 729,19 0,0056 324,31 0,0042

969 0,0069 1.128 0,0077 1.047 0,0080 408 0,005343 0,0003 52 0,0004 42 0,0003 22 0,0003

2.128.785 15,05 2.201.209 15,09 2.062.697 15,78 1.061.274 13,781.818.055 12,85 1.885.562 12,92 1.729.005 13,22 931.072 12,09262.730 1,86 240.182 1,65 248.162 1,90 114.272 1,4848.000 0,34 75.465 0,52 85.530 0,65 15.930 0,21

33,23 0,00023 41,60 0,00029 50,60 0,00039 19,94 0,000026 14,50 0,00010 16,57 0,00011 23,23 0,00018 6,26 0,00008 2,98 0,000021 2,38 0,000016 3,39 0,000026 0,70 0,000009 6,26 0,000044 5,04 0,000035 3,88 0,000030 1,60 0,000021 2,17 0,000015 3,47 0,000024 3,31 0,000025 1,56 0,0000200,20 0,000001 0,38 0,000003 0,43 0,000003 0,07 0,0000010,08 0,000001 0,01 0,000000 0,0100 0,000000 0,0060 0,000000

4.585,4 0,0324 3.577,4 0,0245 3.395,9 0,0260 1.623,9 0,0211337,02 0,0024 426,70 0,0029 524,89 0,0040 212,18 0,0028 467,19 0,0033 491,69 0,0034 449,04 0,0034 206,79 0,0027

1.225,04 0,0087 19,47 0,0001 15,04 0,0001 5,93 0,0001 480,38 0,0034 405,99 0,0028 374,18 0,0029 237,70 0,0031 2509,62 0,0177 1343,85 0,0092 1363,14 0,0104 662,59 0,0086 130,5 0,0009 148,1 0,0010 119,6 0,0009 75,1 0,0010

1.945,2 0,0138 2.085,4 0,0143 1.913,1 0,0146 886,2 0,0115 251,43 0,0018 265,82 0,0018 258,98 0,0020 128,76 0,0017 63,20 0,0004 59,54 0,0004 59,10 0,0005 32,04 0,0004 297,31 0,0021 308,78 0,0021 254,72 0,0019 138,40 0,0018 87,50 0,0006 87,70 0,0006 58,95 0,0005 48,70 0,0006 277,10 0,0020 307,95 0,0021 259,50 0,0020 112,10 0,0015 0,15 0,000001 3,10 0,000021 2,25 0,000017 0,0000 0,000000

964,23 0,0068 1.048,97 0,0072 1.016,78 0,0078 424,31 0,0055 4,29 0,00003 3,56 0,00002 2,86 0,00002 1,84 0,00002

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SOMMARIOSOMMARIO

70 71

ALLEGATI TECNICI

ALLEGATO 4: FLUSSO DEI MATERIALI

IN INGRESSO E DEI

PRODOTTI FINITI 2003

IMPIANTO Materialiin ingresso

Classi dipericolos.

Prodotti finiti perla Vendita

Classi dipericolos.

Stato fisico Modalità distoccaggio

Quantità t/a

BMS(ex BPO)

BCS(ex BayerPF)

Bayer CC

LANXESS(ex BayerSP)

PolymerLatex

PEMCOEmails

TOTALE

Resine termoplastichePigmentiAdditivi

Principi attiviMateriali inerti eadditiviOlio mineraleSolventi (xilolo)AcquaMateriale di Confez.

Principi attiviSolventi/GPLDisperdenti/tensioaAcquaMateriale di Confez.

Resine acriliche,butad. poliur.Acido aceticoSolventiAmmoniaca sol. 15%EmulsionantiAdditivi variAcqua

AcrilonitrileButadieneStireneAc. acrilicoAc. metacrilicoAcrilammide al 30 %Altri additiviAcqua

QuarzoBoraceOssidi/carbonati/sodaFluosilicati/fluoruriFeldspati/zr/minioFosfati,acidi,nitratiAdditivi vari

F, T, T+, N

F

F, T, T+F, F+

XiFXi

T,F,NF+, TXnC, NCT

N, TTN

Resine termoplasti-che

Agrofarmaci(delle classi 3)

Insetticidi(Baygon),

Insettorepel.(Autan)

Prodotti del cuoio ela nobilitazione perla finitura dei tessuti

Lattici SBR

Lattici NBR

Fritte

Pigmenti e colori

Vitromail

Macinati

T, T+

F

F

Solido in granuli

Polveri mironiz,granulariliquidi,edmulsioni

Bombolettespray(23 milioni dipezzi)

Emulsioneacquosa

Emulsioneacquosa

Sacchi ,bigbags

Sacchi , sacchettifustini,flaconi

Cartoni subancali

serbatoi

serbatoi

36.231

11.005

5.453

7.357

47.830

16.531

5.588

251

502

0

130.749

Stato fisico Modalità distoccaggio

Quantità t/a

solidosolidosolidi/liquidi

solidi/liquidisolidi/liquidi

liquidoliquidoliquidosolidi

solidi/liquidiliquidi/gas liq.solidi/liqliquidosolidi

liquidi

liquidoliquidiliquidiliquidiliquidi/solidi

liquidoliquidoliquidoliquidoliquidoliquidosolido/liquido

solidosolidosolidosolidosolidosolidosolidi/liquidi

silos,big bagssacchisacchi, fusti

fusti/sacchisacchi

fusti/sacchifustiserbatoi

fusti/sacchiserbatoifusti/sacchi

cisternet,/serb.

fusticisternettefustifusti/sacchi

serbatoiserbatoiserbatoiserbatoiserbatoiserbatoisacchi/fusti

silos, sacchisilos, sacchisilos, sacchisacchisacchisacchisacchi/fusti

34.559924

2.249

1.2655.677

1.894475

1.126630

784.116

26440960

5.577

11542

220275

1.700

2.31711.96814.098

867335

1.1662.81231.240

2.6171.5292.234216342252455

134.706

ALLEGATI TECNICI

ALLEGATO 3: PRINCIPALI EMISSIONI

ATMOSFERICHE SIGNIFICATIVE

2001-2003

IMPIANTO Punto diemissione

Inquinantipresenti

Conc.medie*

1998mg/Nmc

PortatamediaNmc/h(2003)

Conc.medie*

1999mg/Nmc

Conc.medie*

2000mg/Nmc

Limite del DM 12/7/90

a.12/DPR203mg/Nmc

Autorizz.regionali

a.15/DPR203mg/Nmc

Frequenzadei controlli

prescritti

Tipo diabbattimento

installato

Tipo dianalizzato-re in conti-

nuo

BMS(ex BPO exBayer KU)

BCS(ex BayerPF)

Bayer CC

LanXess (exBayer SP)

PolymerLatex

PEMCOEmails

E 42

E 23

E 1

E 3

E 5

E129

E 127

E 68

E124

E125

E126

E 83, ...E87

Polveri/aerosolAcrilonitrilecarbonio org.volatile(1)

Polveri/aerosol

Polvere totalePrincipi attivi

XiloloPrincipi attivi

AlchileniIsopropanoloAcetone

Polvere totaleAmmoniacacarbonio org.volatile(2)

carbonio org.volatile(3)acrilonitrileNOx

Polvere totaleFluoro

Polvere totalecadmio

Polvere totalecadmio

Polvere totalecadmio

Polvere totale

0,785<0,011,94

0,36

0,2900,007

-<0,001

0,3015,7120,40

0,110,62,70

1,91<0,01216,9

0,360,45

0,82<0,001

0,98<0,001

0,56<0,001

0,69

17.000

8500

36.208

15.766

5.800

9.500

4.888

28.140

2.950

6.405

4.510

13.050

0,775<0,011,74

0,30

0,4940,003

-<0,001

0,3016,4526,76

0,260,461,10

0,78<0,01297,7

0,6122,08

0,816<0,001

0,967<0,001

0,473<0,001

1,03

0,780<0,013,32

0,5350,008

-0,01

0,1937,58109,13

0,101,131,52

2,35<0,01330,7

0,9700,945

0,796<0,01

0,837<0,01

0,634<0,01

0,95

5

300

300600

10

50

20

80,1

0,1

203020

200,1350

1710

30,1

30,1

30,1

10

Trimestrale

Annuale

Trimestrale

Trimestrale

Trimestrale

Annuale

Trimestrale

Trimestrale

Annuale

Annuale

Annuale

Trimestrale

Impianto diossidazione ter-mico rigenerati-vo (RTO)

Filtro a mani-che+ scrubber

Torre lavaggio+f. carboni attivi+filtro a maniche

F. carboni attivi

F. carboni attivi+filtro a maniche

Post-combu-storeTAREX

Filtro a mani-che+ filtroRueskamp

Filtro a maniche

Filtro a maniche

Filtro a maniche

Filtro a maniche

Analizzatore dipolveri totali(triboelettrico)

FID (analiz. con detector aionizzaz. difiamma)

Analizzatore diossido di carbonio

FID (analiz. condetector aionizzaz.di fiamma)

Analiz. di F-(Bran&Lube)

NOTEcarbonio org. Volatile (1) : viene misurato tramite FID ed è dovuto alla presenza di stirene, vinilcicloesene, metilstirenecarbonio org. Volatile (2) : viene misurato tramite FID ed è dovuto alla presenza del solvente propilenglicolemonometileterecarbonio org. Volatile (3) : viene misurato tramite FID ed è dovuto alla presenza di stirene, acrilonitrile, butadienen.r. : non rilevabile* i valori riportati corrispondono alla media dei prelievi effettuati nel corso dell'anno di riferimento

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73

SOMMARIOSOMMARIO

72

ALLEGATO 6: PRINCIPALE LEGISLAZIONE AMBIENTALE

COGENTE CON RELATIVE AUTORIZZAZIONI

E ACCORDI VOLONTARI

ALLEGATI TECNICI

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D.L.vo n.22 del 05/02/97Attuazione direttive CEE sui rifiuti

D.Lvo n. 389 del 08/11/97Modifiche e integrazioni al D.Lvon 22 del 05-02-97DPR 215 del 24/05/88Attuazione direttiva Cee suamianto R. UE 259 del 01/02/93Esportazione rifiutiD. M. del 05/02/98Individuazione dei rifiuti nonpericolosi recuperabili

D.M. n. 145 del 01/04/98Formulario di accompagnamento

D.M. n. 148 del 01/04/98Registri carico/scaricoD.L. n. 95 del 27/01/92 Olii mineraliD.L. n. 476 del 20/11/97Attuazione direttive CEE su smal-timento batterie esausteL. n. 178 del 08/08/02Definizione di rifiutoD.P.R. n. 254 del 15/07/03Regolamento recante la disciplinae la gestione dei rifiuti sanitari.DM. n. 161 del 12/06/02Recupero rifiuti pericolosi

Deposito preliminare deirifiuti (D15)

Deposito temporaneoAdesione al CONAIAttuazione delle norme perrifiuti/imballi

Autorizzazione per esporta-zione rifiuti

Bayer: Aut. Prov. N. 146 del19/02/98Polymer: Aut. Prov. N. 119del 12/02/98Emails: Aut. Prov. N. 848 del08/03/04BCS : Aut. Prov. N. 3632 del04/12/03BMS : Aut. Prov. N. 3925 del29/12/03

Rifiuti

ALLEGATI TECNICI

ALLEGATO 5: RIFIUTI PRODOTTI

2001-2003IMPIANTO Descrizione

del rifiutoClassificazione Tipo di

smaltimentoQuantità prodotta

2001 (t/a)

Quantità prodotta

2002 (t/a)

Quantità prodotta

2003 (t/a)

BMS (exBPO, BayerKU)

BCS (exBayer PF)

Bayer CC

Lanxess (exBayer SP)

Polymerlatex

PEMCOEmails

Sito

Sito

Residui derivanti dallaproduzione di compuondAcqua da pompa davuotoSfridi di matere plasticheImballi non contaminatiOli esausti

Residui liquidi con fitofarmaciCarbone attivo esaustoResidui solidi con fitofarmaciImballi non contaminatiOli esausti

Bombolette aerosolResidui liquidi con insetticidiResidui solidi con insetticidi

Acque reflue

Soluzione di acrilonitrile e stireneCoagulato di lattice Imballaggi contaminatida materie prime

Fanghi da trattamento acque reflueRifiuti contenenti altri metalli da pulizie repartiImballaggi contaminati da metallli pesantiScarti di produzioneVitromail

Oli esaustiBatterie al piomboImballi non contaminatiRifiuti da infermeriaAltri rifiuti pericolosi e non

Carta/cartonePoliteneFusti e cisternetteFerroBancali di legnoCarbone attivo saturoResine termoplastiche usatecome materie primeAltro (cartucce, vetro)

Pericoloso

Pericoloso

Non PericolosoNon PericolosoPericoloso

PericolosoPericolosoPericolosoNon PericolosoPericoloso

PericolosoPericolosoPericoloso

Non pericoloso

Pericoloso

Non pericolosoPericoloso

Pericoloso

Pericoloso

Pericoloso

Pericoloso

PericolosoPericolosoNonPericolosoPericoloso

Non pericolosiNon pericolosiNon pericolosiNon pericolosiNon pericolosiNon pericolosiNon pericolosi

Non pericolosi

Incenerimento

Incenerimento

DiscaricaDiscaricaConsorzio

IncenerimentoIncenerimentoIncenerimentoDiscaricaConsorzio

IncenerimentoIncenerimentoIncenerimento

Tratt. biologico

Incenerimento

DiscaricaIncenerimento

Inertizzazione+discaricaInertizzazione+discaricaIncenerimento

Incenerimento

Consorzio obbligatorioConsorzio obbligatorioDiscaricaIncenerimento

Trattamento

62,3

20,4

357,80,00,0

78,411,7101,70,00,0

21,40,00,0

1213,5

97,8

269,98,4

177,9

159

14,4

17,0

21,04,767,30,060

2509,6

130,5

251,478,034090,0219,20,4

964,4

1,91945,3

4585,4

56,9

20,3

133,00,00,0

116,58,684,90,00,0

47,00,00,0

8,5

75,9

217,98,6

177,6

228

18,8

21,1

16,64,299,70,02

1343,9

148,1

265,859,5308,887,7308,03,1

1049,0

3,62085,4

3577,4

52,6

16,2

52,06,86,6

104,27,364,269,50,5

16,711,13,0

3,4

93,5

199,38,2

179,5

345

17,4

27,3

1,54,54,30,0568,24

1363,2

119,6

259,059,1254,759,0259,52,2

1016,8

2,81913,1

3395,9

C.E.R. Stato fisico Confezionam.

07 02 13

07 02 08

07 02 1315 01 0613 02 05

07 04 0307 04 0907 04 1315 01 0613 02 05

07 04 0407 04 0307 04 13

07 07 99

07 02 08

07 02 1215 01 10

06 05 02

06 04 05

06 04 05

08 01 11

14 02 0516 06 0115 01 0618 01 03

15 01 06

15 01 0115 01 0215 01 0217 04 0515 01 0319 01 1007 02 99

15 01 02

Solido

Liquido

SolidoLiquido

LiquidoSolidoSolidoSolidoLiquido

SolidoLiquidoSolido

Liquido

Liquido

FangosoSolido

Liquido

Solido

Solido

Solido

LiquidoSolidoSolidoSolido

Solidi

SolidiSolidiSolidiSolidiSolidiSolidiSolidi

Solidi

Fusti

Cisternette

CassoniCassoni

FustiFustiFustiCassoni

BennetteFustiFusti

Autobotte

Autobotte

CassoneCassone

Autobotte

Sacconi

Cassone

Fustini

ScatoleCassoniScatole

Cassoni

CassoniCassoni

Cassoni

FustiCassoni

RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

RIFIUTI NON PERICOLOSI ASSIMILABILI AGLI URBANI

RIFIUTI DESTINATI AL RIUTILIZZO

TOTALE RIFIUTI DESTINATI AL RIUTILIZZOTOTALE RIFIUTI PRODOTTI

Procedure semplificate direcupero. Effettuazione dianalisi ogni due anni suirifiuti ricevutiUtilizzo di modello unificatoper il trasposto dei rifiuti

Utilizzo di modello unificatoper carico/scarico dei rifiuti

Controllo della quantitàmassima Invio batterie al consorzio direcupero

Definizione di rifiuto art. 14

Art. 8Deposito temporaneo edeposito preliminare.Individuazione dei rifiutipericolosi che è possibileammettere nelle proceduresemplificate

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SOMMARIOSOMMARIO

74 75

ALLEGATI TECNICIALLEGATI TECNICI

Emissioni atmosferiche

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

DPR 203 del 24/05/88Inquinamento atmosfericoDPR 203 del 24/05/88Inquinamento atmosferico

D Min. Amb. del 12/07/90Linee GuidaDPCM del 21/07/89Atto di indirizzo alle regioni(DPR 203/88)DPR del 25/07/91Inquinamento atmosferico

C.r.L 1 AMB/93 24/05/93Applicazione Art 15 DPR 203/88DGR 6/41406 del 12/02/99Autorizzazione impianti esistenti(a.12 Dpr 203) DGR 7/13943 del 01/08/03Migliori tecnologie disponibiliper la riduzione dell’inquinamen-to atmosferico prodotto daimpianti produttivi

Autorizzazione ex art. 12 -impianti esistenti

Bayer, Emails, Polymer:DGR 6/41406 del 12/02/99LanXess: DGR 1940 del5/09/95 art. 6Bayer BMS: DGR 18845 del4/10/96; DGR 28218 del6/05/97Emails: DGR 63533 del7/02/95Polymer: DGR 18845 del4/10/96; decreto 2721 del2/06/98

Limiti

Autorizzazione ex art 15-modifiche

Art 12 scadenze degliadempimenti

Attuazione del regime auto-rizzativo per emissioni aridotto inquinamento einquinamento poco signifi-cativoIndividuazione dei criteri diesenzione per le modificheInvio dati a Enti con fre-quenza annuale

Acque

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D.Lvo 152 del 11/05/99Disciplina scarichi

LR 62 del 27/05/85Disciplina degli scarichi e dellefognature; tutela delle acque sot-terranee dall’inquinamentoD.Lvo 258 del 18/08/00Attuazione direttive CEE 91/271su acque reflue urbane e 91/676su protezione da inquinamentoda nitratiLR 25 del 30/05/81Norme per elaborazione tariffeDPR 236/88 del 24/06/88Tutela potabilità dei pozziDGR 3235 del26/01/01Misurazione acque prelevateDGR 4995 del 08/06/01Rettifica alla delibera 3235D. Reg 771 del 14/01/2000Autorizzazione utilizzo pozzo diemungimento PemcoDGR n. 815 del 14/01/00Concessione derivazione acquesotterranee

Rinnovo quadriennale auto-rizzazione per gli scarichiidriciLimiti specifici per ilCadmio

Autorizz. comunale: Prot. 8151 del 12/11/03Autorizz. provinciale: Prot. 537 del 10/05/00

Controllo della qualità delleacque di prima pioggia

Denuncia delle acque scari-cateControllo della qualità delleacque ad uso potabileDenuncia annuale su modu-lo informatizzato della quan-tità delle acque prelevate

Rispetto del limite di 40 l/s.

Denuncia delle quantità eduso dell’acqua da derivare

Tutela del suolo e del sottosuolo

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D Min. Amb. 246 del 24/05/99Norme sui requisiti tecnici, per lacostruzione, l’installazione e l’e-sercizio dei serbatoi interratiDM 471 del 25/10/99Regolamento sulle procedure emodalità per la messa in sicurez-za, la bonifica ed il ripristinoambientale dei siti inquinati

Registrazione serbatoi inter-rati

Bonifica e ripristino ambien-tale

Controllo integrato dell’inquinamento

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D. L.vo n. 372 del 04/08/99

DM del 23/11/01

D. Dir n.18955 del 11/11/03IPPC Censimento anagrafico.

Domanda di autorizzazioneintegrataModalità di compilazionescheda DM 372

Risparmio energetico

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

L. 10 del 09/01/91Norme per l'attuazione del P.E.N.DPR 412 del 12/04/93

DM del 27/03/98Norme tecniche per la program-mazione e la manutenzione della Mobilità

Nomina del responsabile perl’uso razionale dell’energiaNomina del terzo responsa-bile

Nomina del responsabiledel piano annuale dellamobilità

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SOMMARIOSOMMARIO

76 77

ALLEGATI TECNICIALLEGATI TECNICI

Prevenzione incendi

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

DM del 16/02/82Nulla osta attivitàL. 46 del 05/03/90Impianti elettriciDPR 447 del 06/12/91Regolamento di attuazione dellaL. 46DM del 10/03/98Criteri generali di sicurezza antin-cendio e gestione dell’emergenzanei luoghi di lavoro DM del 30/04/98Prevenzione incendiDM del 19/3/2001Prevenzione incendi

Certificato di prevenzionedegli incendiInstallazione di impianti anormaInstallazione di impianti anorma

Sicurezza antincendio

CPI per aziende ad altorischio

Amianto

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

L 257 del 27/03/92 e successi-ve modificheNorme relative alla cessazionedell’impiego di amiantoCirc. R.L.115 del 08/07/92Norme relative alla cessazionedell’impiego di amiantoDPR del 08/08/94

DM del 04/05/98Attuazione direttiva 82/217.CEEDM del 14/05/96Norme interne di bonifica

Cessazione dell’impiego diamianto

Analisi dell’erosione dellecoperture in cemento edamiantoAdozione di piano di prote-zione e bonifica

Sicurezza sul lavoro

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D.L.vo 626 del 19/09/94 e suc-cessive modificheSicurezza e salute dei lavoratorisul luogo di lavoroDPR 303 del 19/03/56Ambiente di lavoroDPR 547 del 27/04/55Prevenzione infortuniD.Lvo 277 del 15/08/91Protezione dei lavoratori control’esposizione ad agenti chimici,fisici e biologici durante il lavoroDL n. 494+528 del 14/08/96 Attuazione direttiva CEE 92/57 susicurezza cantieriDPR n. 459 del 24/07/96Attuazione direttive CEE 89/32,91/368, 93/44 e 93/68 su sicu-rezza macchineDM 5.12.96 del 05/12/96Inabilità temporaneaD.L.vo 242 del 19/03/96 e suc-cessive modificheAmbiente di lavoroD.L. n. 493 del 14/08/96Attuazione direttiva CEE 92/58sulla segnaletica di sicurezza e/odi salute sul luogo di lavoroD L.vo 25 del 02/02/02Agenti chimici

D. L.vo n.233 del 12/06/03Atmosfere esplosive ATEX

Valutazione dei rischi per ilavoratori

Effettuazione visite medicheperiodiche per i lavoratoriInstallazione di protezioni edi impianti antiinfortunistici Mappatura del rumore nelluogo di lavoro

Istituzione di un piano disicurezza dei cantieri

Stesura di libro macchina;etichettatura CE

Valutazione dei rischi per ilavoratori

Installazione di appositacartellonistica

Attuazione direttiva98/24/CE sulla protezionedella salute e della sicurezzadei lavoratoriEsigenze Ex estese a tuttoimpianto

Rischio di incidenti rilevanti

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BMS PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

D.Lvo 334 del 17/08/99Attuazione della direttiva CEE96/82 sulle aziende industriali arischio di incidenti rilevanti

DM del 20/05/91Incidenti industrialiDM del 13/10/94Depositi di GPLDL del 16/03/98Applicazione DPR 175D.M. 9/08/00 del 9/08/00Linee guida SGSD.Lvo del 9/08/00Aggravio preesistente livello dirischioDM del 16/03/98FormazioneDM del 09/05/01Pianificazione urbanistica perstabilimenti a rischio di incidentirilevantiDM 10/05/01Depositi di GPLLR 19 del 23/11/01Norme in materia di incidenterilevanteDM del 16/10/02Depositi di GPLDGR n.7/15496 del 05/12/03Direttiva grandi rischi

Notifica alla PADocumento di Politica di pre-venzione incidenti rilevanti.Sistema di gestione dellasicurezzaRapporto di sicurezza.

Modifiche impianti

Regole Tecniche

Informazione/addestramen-to personePolitica, requisiti e contenutitecnici SGSModifiche attività preesi-stenti

Formazione, addestramen-to, equipaggiamentoObblighi per i comuni limi-trofi

Applicazione di proceduresemplificateInvio rapporto di sicurezza

Adeguamento alla regolatecnica prevenzione incendiLinee guida per la gestionedelle emergenze chimico-industriali

DGR 8504 - 21/05/04DGR 8505 - 21/05/04DGR 8506 - 21/05/04

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78

Sostanze e preparati pericolosi

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

DL n. 90 del 25/02/98Sostanze pericoloseD.L. n. 144 del 22/03/71Classificazione ed etichettaturaDL 20/06/03ADR 2003D. L.vo n.65 del 14/03/03Sostanze pericolose

Compilazione di schede disicurezzaCompilazione di schede disicurezzaAdeguamento allegati tecnici

Direttive relative alla classifi-cazione, imballaggio e eti-chettatura dei preparati peri-colosi

Rumore

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

DPCM del 01/03/91Limiti esposizione ai rumori nel-l’ambiente esternoD.Lvo 277 del 15/08/91Attuazione direttive per la prote-zione dei lavoratori all’esposizio-ne da agenti chimici, fisici e bio-logiciDPCM del 14/11/97Inquinamento da rumore

Mappatura del rumore del-l’ambiente di lavoro

Mappatura del rumore del-l’ambiente di lavoro

Determinazione dei valorilimite delle sorgenti sonore

Accordi Volontari

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

Convenzione Comune di Filago Inquinamento atmosfericoEMAS II Gestione ambientale

UNI EN ISO 14001 Gestione ambientaleFederchimica: programma Responsible Care

Invio dati a Comune confrequenza trimestrale

Bayer, Emails, PolymerLatex:accordo volontario del 13/02/90

Registrazione EMAS del 22/07/99Adesione al sistema comu-nitario di ecogestione e auditEMAS IISistemi di gestione ambien-taleAdesione al programmaResponsible Care

Gas Tossici

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

RD 147 del 09/01/27Gas tossici

Richiesta autorizzazione Autorizzazione A.S.L. del12/01/99 all’utilizzo di 5600Kg di ammoniaca

Inquinamento elettromagnetico

Normativa Nazionale/Locale Obblighi Riferimento AutorizzazioneAmbito di applicazione

Bayer BCS BPO PEMCOEmails

Polymer Latex

LANXESS

DPCM 08/07/03Inquinamento elettromagnetico

Limiti sull’elettrosmog

SOMMARIOALLEGATI TECNICI