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Corriere Salute 19 Aprile 2014
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DIETA E ALIMENTAZIONES P E C I A L ERCS MediaGroup Communication Solutions
graficocreativo
è oramai allarme so-vrappeso ed obesi-tà a livello mondiale perché queste due
condizioni sono in costante e preoccupante aumento non solo nei Paesi occidentali, ma anche in quelli a basso-me-dio reddito. Anche in Italia la situazione non è più rosea che nel resto del mondo, in-fatti secondo gli ultimi dati del sistema di sorveglianza Passi-Progressi delle Azien-de Sanitarie per la Salute in Italia, due adulti su cinque, il 42% della popolazione, sono in eccesso ponderale, in particolare il 31% è in so-vrappeso e l’11% è obeso. E ad avere chili di troppo sono più gli uomini delle donne e la fascia d’età dei 50-69enni.
Perché PreoccuParsiSovrappeso e obesità non sono un problema soltanto estetico, ma aprono le por-te a una serie di problemi di
Sovrappeso ed obesità rappresentano uno dei principali problemi di salute su scala mondiale
e 24,9 indica peso normale; fra 25 e 29,9 segnala soprap-peso; uguale o superiore a 30 è indice di obesità. Ol-tre alla quantità del grasso, è però importante anche la zona dove si deposita: il più rischioso per la salute è quello addominale. Oggi si
dà infatti molta importanza alla misurazione della cir-conferenza vita, ritenuta un indicatore importante del ri-schio cardiovascolare: deve far decidere di perdere peso un giro vita maggiore di 102 cm per l’uomo e di oltre 88 cm per la donna.
Per vivere in salute e a lungo è di fondamentale importanza mantenere il proprio peso forma e un corpo tonico. Rile-
vazioni accurate e ripetute sulla popolazione hanno infatti messo in luce e confermato come l’attesa di vita in condizioni di salute si riduca progressivamente man mano che ci si allon-tana dal proprio peso ideale. Oggi invece sono in continuo e costante aumento le persone che si ritrovano in una situazione di sovrappeso, con tutti i conseguenti rischi che questo com-porta per la salute. Per questo motivo i laboratori di ricerca Specchiasol hanno messo a punto Snell Balance Program, un programma di due settimane, sviluppato secondo criteri scientifici nel pieno rispetto della salute del consumatore, che tiene conto delle ultime teorie sulla nutrizione, in linea con i fisiologici bisogni dell’organismo, unito ad una sana e corretta alimentazione. Snell Balance Program si basa sulla più moder-na applicazione del concetto di dieta ipocalorica iperproteica per la gestione dei picchi di insulina, l’ormone che rappresenta un attore protagonista negli scenari che portano nell’orga-nismo all’incremento ponderale di peso. Il programma però non comporta il rischio di formazione di scorie azotate e corpi chetonici, con conseguente elevato impegno renale, come accade con le diete iperpro-teiche tradizionali. Infatti Snell Balance Program abbina un’alimentazione controllata ed equilibrata, con l’appor-to di tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno, all’ assunzione di specifici com-plementi alimentari di origi-ne naturale con funzionalità sinergiche. Si tratta di: una miscela di aminoacidi essen-ziali, secondo la formula e il dosaggio consigliata dall’Or-ganizzazione Mondiale della sanità (W.H.O.) per sostenere la massa magra senza forma-zione di scorie azotate; un inibitore dell’indice glicemico ed insulinico per regolare il metabolismo dei carboidrati e favorire il senso di sazietà e uno stimolatore della termogenesi per favorire il metabolismo dell’organismo. Snell Balance Program prevede che venga seguita una dieta ipocalorica secondo le indicazioni incluse nel libro Guida che viene fornito all’interno della confezione, che si effettui una moderata e costante attività fisica e che si assumano nell’arco della giornata i complementi alimentari.
Nel 2014 oltre 1,9 miliardi di adulti erano in soprappeso e di questi 600 milioni obesi
Caratterizzate da un progressivo aumento di peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, queste due condizioni aumentano il rischio di incorrere in diverse patologie
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salute importanti e questo rischio aumenta in modo significativo ed esponenzia-le quanti più sono i chili in eccesso. Fra le complicanze più frequenti ci sono: diabe-te, ipercolesterolemia, disli-pidemie, steatosi epatica, gotta, sindrome metabolica, ipertensione arteriosa, ate-rosclerosi, infarto e ictus. Per dare un’idea, si stima che il sovrappeso sia implicato in oltre il 23% di casi di infar-to e ictus e nel 44% delle forme di diabete di tipo 2. Senza parlare del danno dei chili di troppo che pesano sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni del baci-no, delle ginocchia e delle caviglie che vanno incontro a una maggiore usura oltre che sull’apparato respira-torio che si affatica anche durante sforzi lievi e banali, e su quello circolatorio con conseguente inasprimento dei problemi legati all’insuf-ficienza venosa degli arti in-
feriori. Inoltre numerosi studi hanno dimostrato che fino al 41% dei tumori sono correla-ti all’obesità e al sovrappeso. A fronte di tutto ciò, è però dimostrato come una per-dita del 5-10% del proprio peso abbia effetti positivi importanti sulla salute, con una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e di diabete e un conseguente miglioramento della qualità di vita.
Misurare il sovraPPesoPer capire se il proprio peso è superiore a quello ottimale
per la salute, l’Organizzazio-ne mondiale della sanità sug-gerisce l’uso dell’indice di massa corporea IMC, (body mass index, BMI). Si ottiene dividendo il proprio peso in chilogrammi per il quadra-to dell’altezza espressa in metri. Un risultato fra 18,5
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è il momento di sfidare i chili di troppo