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CoOpera
Dietro ogni idea c’è un’opportunità
Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore
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Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore
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Sommario 1. Executive Summary .......................................................................................... 7
2. Il progetto CoOpera ........................................................................................ 10
2.1 Vision e mission ...................................................................................... 12
2.2 Il logo ...................................................................................................... 13
3. Analisi del contesto di riferimento ..................................................................... 14
3.1. Analisi della concorrenza ............................................................................ 17
3.2 Il crowdfunding in Italia .............................................................................. 20
3.3 Sviluppo normativo ...................................................................................... 22
4. Il target di CoOpera ........................................................................................... 24
4.1 I destinatari .................................................................................................. 24
4.2 I finanziatori ................................................................................................. 25
5. Il prodotto .......................................................................................................... 29
5.1 Chi propone .................................................................................................. 32
5.2 Chi valuta ..................................................................................................... 34
5.3 Chi Finanzia ................................................................................................. 36
5.4 Chi Gestisce ................................................................................................. 39
6. Aspetti Organizzativi e Operativi....................................................................... 41
6.1 La Piattaforma Informatica .......................................................................... 41
6.2 Struttura gestionale amministrativa ............................................................. 44
6.3 Metodi di Pagamento ................................................................................... 45
a. Finanziamento via Internet ......................................................................... 45
b. Finanziamento all’interno del punto vendita .............................................. 46
6.4 Modalità di restituzione ............................................................................... 49
6.5 Personale Impiegato ..................................................................................... 49
6.6 Pubblicità ..................................................................................................... 51
7. Business Plan e grafico di Gantt ........................................................................ 52
7.1 Gli investimenti del progetto ....................................................................... 53
7.2 I costi del progetto ....................................................................................... 56
7.3 I ricavi del progetto ...................................................................................... 59
7.4 Grafico di Gantt ........................................................................................... 61
8. Start-up e raccomandazioni ............................................................................... 62
8.1 Swot Analysis .............................................................................................. 62
8.2 Raccomandazioni ......................................................................................... 64
ALLEGATI: ........................................................................................................... 69
A – Le piattaforme di crowdfunding in Italia .................................................... 69
B – Esempi di progetti finanziabili .................................................................... 73
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1. Executive Summary
dietro ogni idea c’è un opportunità...
La disoccupazione in Italia è in aumento e ha raggiunto il 13% a
Febbraio 2014, in pratica ogni giorno vengono persi mille posti di
lavoro. Nel nostro paese oltre al tasso di disoccupazione in aumento,
con un numero di senza lavoro oramai pari a più di 3 milioni di
persone continua a scendere anche il numero degli occupati. Secondo
l’Istat infatti gli occupati sono 22 milioni e il tasso di occupazione è
sceso al 55,2% (si tratta del tasso minimo dal 2000) con un calo di 0,8
punti percentuali in un anno. Quanto ai giovani, quelli che hanno un
lavoro sono meno di un milione e, rispetto allo scorso anno, se ne
contano oltre 100mila in meno (Istat, Il Sole 24 Ore). Il dato Istat sulla
disoccupazione è sconvolgente: la crisi economica e il credit crunch
hanno gelato il tessuto produttivo italiano. E’ in questo contesto di
riferimento che si inserisce il nostro progetto.
CoOpera è l’iniziativa con cui Coop, in linea con la sua funzione
sociale, si fa promotrice di tutti quei progetti cooperativi ed etici che
possono creare occupazione per l’Italia e per i giovani, sostenendo
quindi la microimprenditorialità diffusa. Per raggiungere tale scopo ci
si avvarrà di uno strumento innovativo ed ancora poco conosciuto in
Italia: il crowdfunding che è “un processo collaborativo di un gruppo
di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli
sforzi di persone ed organizzazioni” (Wikipedia). Questa modalità,
simile in molti casi a una colletta, verrà spiegata riferendosi al
contesto di sviluppo e normativo italiano dove proporremo di operare.
Nella sezione relativa al Prodotto illustreremo la struttura di CoOpera
che prevede la creazione di una piattaforma di crowdfunding come
mezzo per favorire l’incontro fra Associazioni No Profit, Cooperative,
piccoli imprenditori, soci e cittadini, che si uniscono per far sì che
un’idea, un progetto, una cooperativa, un prodotto, prendano vita e si
realizzino.
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Si promuoveranno attraverso la piattaforma di Coop tutte quelle idee
ed iniziative che presentano progettualità cooperativa, che hanno
afferenza con il mondo Coop e ne rispettano i valori. I progetti
presentati possono avere due finalità:
- profit, cioè attività di tipo imprenditoriale;
- no profit, categoria che ingloba in sé tutte quelle attività con un
impatto sociale.
E’ attraverso queste due tipologie di progetti che avviene
l’esplicitazione dell’obiettivo che ci si prefigge: il supporto delle
attività imprenditoriali e delle iniziative dei singoli attraverso il
sostegno economico per favorire la creazione di opportunità di lavoro.
Svilupperemo il nostro prodotto in tutti i suoi dettagli soffermandoci
sulla struttura della piattaforma e sugli aspetti organizzativi ed
operativi di funzionamento. CoOpera prevede la partecipazione al
progetto di una società di gestione del risparmio (SGR) per la gestione
delle attività finanziarie e delle transazioni tra finanziatori e
progettisti: questo passaggio permetterà a Coop di rimanere estranea
da ogni tipo di attività finanziaria. La selezione dei progetti che
saranno inseriti in piattaforma prevede invece la partecipazione di una
giuria interna che presidierà i valori di Coop e di una giuria esterna
formata da specialisti del settore.
Prospetteremo un’ipotesi di Business Plan che comprenderà gli
investimenti che si sosterranno per l’avviamento di CoOpera (acquisto
e personalizzazione della piattaforma di crowdfunding) e i costi della
sua gestione ordinaria (costo del personale, costo SGR sostenuto per i
progetti no profit, ecc..). Forniremo uno specchio sui possibili ricavi
non direttamente quantificabili perché derivanti da ritorni d’immagine.
CoOpera è infatti un progetto con una grande valenza di
comunicazione: rappresenta un’evoluzione strutturata del ruolo sociale
di Coop, che attraverso CoOpera veicola l’attenzione dei propri soci
con uno strumento innovativo che permette la partecipazione diretta a
progetti di sviluppo cooperativo e di sostegno sociale. Si vuole quindi
dare un’immagine “svecchiata” di Coop rivolgendosi anche ai
giovani. Eventuali ricavi economici potrebbero nascere dalla
9
partecipazione attiva nei progetti presenti nella sezione profit in cui
Coop potrà entrare come investitore e dagli inserti pubblicitari inseriti
sul proprio sito.
Concluderemo infine mostrando le criticità e le opportunità contenute
nella Swot Analysis e gli scenari di sviluppo futuri. L’unicità del
progetto proposto risiede nella creazione di un marchio di qualità nella
raccolta di fondi per il sostengo di progetti cooperativi e di
microimprenditorialità diffusa. L’unico operatore della GDO in grado
di inserirsi in questo settore in maniera vincente è sicuramente Coop,
grazie alla fiducia che i consumatori e i soci ripongono in essa,
consolidatasi con una lunga storia di comportamento etico.
CoOpera rappresenta anche un progetto di forte apertura ai giovani e
di innovazione che offre anche l’opportunità di anticipare il mercato
con la scoperta di nuovi bisogni. La “sharing economy” è in grado
infatti di stimolare nuova domanda fino ad oggi non soddisfatta dal
business tradizionale e di rispondere ai bisogni dei consumatori delle
nuove generazioni.
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2. Il progetto CoOpera
La “Legge sulla Cooperazione” (legge n.59 del 31 Gennaio 1992)
prescrive che il 3% degli utili netti cooperativi ogni anno debbano
essere destinati a fondi per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione. Coopfond è la società che gestisce il fondo mutualistico
per la promozione cooperativa alimentato dal 3% degli utili annuali di
tutte le cooperative aderenti a Legacoop. La Mission di Coopfond è
quella di “aiutare nuove cooperative, sostenere quelle che vogliono
investire e facilitare la fusione tra piccole imprese” con il fine ultimo
di “promuovere, rafforzare ed estendere la presenza cooperativa
all’interno del sistema economico nazionale”.
La finalità di CoOpera è la medesima, ma utilizzando lo strumento
innovativo del crowdfunding, propone una forma di partecipazione
diretta del singolo individuo e del singolo socio attraverso
un’interfaccia semplice ed immediata: il web. Le risorse non sono
quindi gestite da un sistema rappresentativo, ma fornite direttamente
attraverso un vero e proprio finanziamento dal basso. CoOpera è
quindi un progetto che “sta nella storia della cooperazione” oltre che
nella legislazione recente (Decreto Crescita 2.0-Monti e Regolamento
Consob n.18592/2013).
CoOpera prevede la creazione di una piattaforma di crowdfunding il
cui obiettivo è quello di favorire la creazione di opportunità di
lavoro, diffondendo i valori della cooperazione attraverso la
promozione di attività cooperativa e imprenditoriale. La piattaforma
web CoOpera sarà quindi dedicata a start upper, cooperative,
associazioni no profit, giovani e a tutti coloro che hanno voglia di
costruire un futuro migliore, che credono nella cooperazione e nei suoi
valori, che rispettano l’ambiente e vogliono contribuire a costruire una
società più equa e sostenibile.
CoOpera prevederà perciò all’interno della sua piattaforma web due
modalità di finanziamento crowdfunding: equity based (per il
finanziamento alle start-up) e donation o reward based(per quanto
riguarda il No-profit e i progetti di sviluppo territoriale).
11
La piattaforma è aperta al finanziamento di tutti i cittadini (soci o non)
che potranno decidere se investire o donare per sostenere un progetto,
attraverso il finanziamento online o in alcuni casi tramite la
conversione dei propri punti socio.
Coop si farà promotrice di tutti i progetti presentati in piattaforma, ma
potrà anche decidere di inserirsi in una iniziativa come donatore o
come investitore attivo. Sarà proprietaria della piattaforma di
crowdfunding e sarà supportata da una società di gestione del
risparmio (SGR) per la gestione delle attività finanziarie e delle
transazioni tra finanziatori e progettisti.
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2.1 Vision e mission
La vision di CoOpera si riconosce nella volontà di creare un punto di
incontro tra cooperative, associazioni no profit, giovani ideatori e
soci/cittadini per favorire la creazione di opportunità di lavoro
attraverso uno strumento di finanziamento dal basso e di economia
partecipativa.
La mission di CoOpera si declina nei seguenti punti:
1. Essere un sostegno per le start-up e per lo sviluppo economico e
sociale dell’Italia, favorendo la creazione di nuove opportunità
di lavoro e di crescita;
2. Essere un canale innovativo di raccolta fondi per le associazioni
no profit che consenta di raccogliere in modo più semplice e
rapido i fondi per realizzare il proprio progetto;
3. Essere un riferimento per tutti quei cittadini che hanno idee
valide e sostenibili, ma che non hanno la possibilità di accedere
ai canali tradizionali o cercano di realizzarsi in modo
alternativo;
4. Sviluppare democrazia cooperativa promuovendo
concretamente i valori della cooperazione di libertà,
democrazia, giustizia sociale e solidarietà;
5. Promuovere progetti che realizzano sostenibilità ambientale per
contribuire a migliorare gli ambienti fisici e umani;
6. Contribuire allo sviluppo socio-economico dei territori in cui
opera promuovendo progettualità cooperativa,
l’imprenditorialità dei singoli e valorizzando il lavoro.
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2.2 Il logo
Il nostro progetto prende il nome di CoOpera: vuole spiegare in breve
la mission che ci siamo proposti, cioè quella di creare opportunità di
lavoro. Il nome nasce dalla fusione di due concetti alla base
dell’obiettivo del nostro progetto: la cooperazione e il lavoro,
“opera” in latino. Esso è dato dall’unione del marchio Coop con la
parola OPERA e riporta anche al verbo cooperare.
Lo analizziamo:
-ERAZIONE
La cooperazione è, letteralmente, l’operare
insieme per raggiungere uno scopo, un fine
comune in un’iniziativa, impresa o attività.
-AE (dal latino) ha il significato di prodotto o
risultato del lavoro e della attività manuale,
intellettuale o artistica dell’uomo. I sinonimi
sono attività, lavoro, azione, iniziativa, impresa, impegno, operato,
risultato, prodotto, frutto, costruzione, realizzazione.
“Dell'ape si dice che è laboriosa, generosa e altruista
fino alla morte”. La laboriosità unita alla sua tendenza
naturale allo stare in gruppo (sciame) sono le
caratteristiche che rispecchiano l’idea di cooperazione.
I connotati dell’alveare sono connessi all'attività
laboriosa delle api. Esso rappresenta un contesto sociale
organizzato, soggetto a regole che ne garantiscono
l’efficienza, in cui si può contare sul sostegno della
collettività.
14
3. Analisi del contesto di riferimento
Il forte aumento della disoccupazione in Italia è prossimo secondo i
dati Istat di Febbraio 2014 al 13%. Soffermandosi sulla categoria dei
giovani, il tasso di occupazione nella fascia tra i 15 ed i 24 anni è pari
al 43%, in quella tra i 25 ed i 34 anni al 66%.
Con il credit crunch le imprese si trovano precluse l’accesso al
credito: le banche infatti riducono le loro attività e quindi anche
l’erogazione di prestito e inaspriscono le condizioni dell'offerta di
credito. Secondo Visco, Governatore della Banca d'Italia, a Febbraio
vi è stato un calo di oltre il 9% dei prestiti.
15
Una delle soluzioni più promettenti introdotta negli Stati Uniti per il
ripristino del capitale a sostegno dell’innovazione e delle PMI è il
crowdfunding. Sembra che, in momenti di crisi economica e politica,
internet sia l’unico strumento in grado di restituire alla gente la
possibilità di decidere. In un momento in cui lo Stato non ha le risorse
per finanziare e le banche non concedono credito, è la volontà di tanti
semplici cittadini a scegliere quello che dovrà aver successo, oppure
no. Senza intermediari. E’ questa democratizzazione dell’economia la
ragione del successo del crowdfunding (Panorama). Il crowdfunding
sta avendo un impatto dirompente sulla comunità mondiale, sulle
start-up e sul credito al consumo, consentendo la creazione di valore a
molti livelli, non solo finanziario.
16
Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere,
dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all’arte e ai
beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria
innovativa e alla ricerca scientifica. Questo viene fatto solitamente
grazie all’aiuto di internet. I progetti individuali vengono pubblicizzati
sui diversi social network e sulle piattaforme internet adibite al
crowdfunding, dando la possibilità di essere visualizzati da un grande
numero di persone, e permettendo agli innovatori di utilizzare la rete
per aumentare il proprio capitale. Un esempio più famoso di
crowdfunding fu la campagna elettorale del 2008 di Barack Obama, il
quale pagò parte di essa grazie ai soldi donati dai suoi elettori (circa
137 milioni di dollari).
Questa forma di finanziamento può essere una grande risorsa per chi
non ha a disposizione grandi liquidità, come può essere il singolo
innovatore oppure anche piccole imprese e cooperative sociali. Ecco
che quindi si potrebbe preferire il crowdfunding ai metodi tradizionali
di finanziamento come Venture Capital, Business Angel oppure
banche. In base ai dati di Italia Startup1, il nostro Paese ha un
potenziale di 300 mila imprenditori: il 13,7% aprirebbe un’attività nel
settore servizi web, app e software, mentre il 21,9% guarda alla
ristorazione e l’11% il settore manifatturiero. A frenare le Startup in
Italia è la mancanza di fondi.
Vari sono gli enti nati in Italia per favorire il finanziamento di imprese
giovanili o femminili. Ad esempio, dal 17 Dicembre 2013 per i
giovani disoccupati è possibile inviare domande di finanziamento a
Invitalia. I finanziamenti sono disponibili solo per richieste
provenienti da Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia,
Calabria, Abruzzo, Molise. E' necessario inviare un piano d’impresa
con tutte le caratteristiche del piano imprenditoriale. Un ruolo
importante in questo campo è anche quello dei finanziamenti
dall'Unione Europea. Alcuni sono a fondo perduto, ma limitati a campi
molto specifici come agricoltura, formazione, programmi sociali, e
spesso l’iter per ottenere questi prestiti è articolato e complesso. 1 Italia Startup è un’Associazione nata nel 2012 formata da imprenditori, investitori, industriali,
startupper, enti e aziende che sviluppa progetti concreti che mirano a sostenere e coinvolgere chi
sta facendo impresa in Italia, attraverso rapporti istituzionali, educazione all’intraprendere,
mappatura dell’innovazione, eventi e comunicazione, connette il mondo delle startup con le
imprese consolidate
17
Il Crowdfunding in Italia potrebbe perciò rappresentare una valida
risposta al problema della disoccupazione e del credit crunch per
creare opportunità di lavoro, sostenendo le organizzazioni in difficoltà
economica, le idee dei giovani e la diffusione della
microimprenditorialità.
3.1. Analisi della concorrenza
Nel Crowdfunding si possono finanziare diversi tipi di progetti, a
seconda del portale che si utilizza, generalmente si trovano categorie
per tutti i gusti. I modelli tradizionali riconosciuti nel settore sono 4:
- Reward-based: è un contratto d’acquisto di un tipo di prodotto o
servizio, i finanziatori hanno in cambio del supporto dato un ritorno
materiale. Più dei 2/3 di tutte le piattaforme al mondo sono di questo
tipo. Il modello può essere ulteriormente diviso in due sottogruppi
principali: il modello all-or-nothing (“tutto o niente”), di gran lunga il
più utilizzato, e il modello take-it-all (“prendi tutto”). Nel modello
“all-or-nothing” la caratteristica principale è che la somma target
deve essere raggiunta entro un periodo di tempo prefissato prima che
venga effettuata alcuna transazione finanziaria. Se il target non viene
raggiunto, il finanziamento si considera fallito, le transazioni non
avverranno e il denaro resterà sul conto dei donatori. Kickstarter ha la
leadership in questo modello. Nel modello “take-it-all” invece il
finanziamento giunge al progetto a prescindere che esso raggiunga o
meno il proprio target entro la scadenza prefissata. IndieGoGo è uno
degli esempi più noti. Il problema di questo modello è che la spinta a
coloro che donano a spargere la voce sul progetto (altrimenti non
riceveranno il proprio premio) è quasi pari a zero, in quanto le
ricompense verranno elargite indipendentemente dal raggiungimento
del target prefissato.
18
- Donation-based: è un contratto di donazione senza essenzialmente
alcun tipo di ricompensa, in questo caso i Crowdfunders sono mossi
da ritorno sociale del progetto finanziato.
- Equity-based: è un contratto di proprietà, quote o azioni vengono
date in cambio di un finanziamento. Gli investitori partecipano
attivamente diventando proprietari di una parte del progetto e
ottenendo un ritorno finanziario.
- Lending-based: è un contratto di credito e il credito dovrà essere
ricompensato con l’aggiunta di interessi. I finanziamenti peer to peer
(da pari a pari) vengono erogati come prestiti a prezzi vantaggiosi.
Questo modello ha varie diversificazioni, per esempio le piattaforme
possono agire come intermediari tra chi richiede il prestito e chi presta
le finanze necessarie gestendo anche il risarcimento ai creditori,
oppure semplicemente mettendo in contatto i creditori e il mutuatario
una volta raggiunta la cifra richiesta dal progetto. Zopa è il sito più
diffuso, ha base a Londra e offre prestiti fino a 15mila sterline con
prestatori e debitori che interagiscono direttamente sulla piattaforma.
Le piattaforme di Crowdfunding più conosciute al mondo sono:
1 www.kickstarter.com;
2 www.indiegogo.com;
3 www.gofundme.com;
4 www.uinvest.com.ua;
5 www.justgiving.com;
6 www.angel.com;
7 www.kiva.org;
8 www.lendingclub.com;
9 www.quirky.com;
10 www.prosper.com.
Nato 8 anni fa negli Stati Uniti il crowdfunding si è rapidamente
diffuso in tutto il mondo e il fenomeno è letteralmente esploso. Nel
2013, a livello globale, sono stati raccolti oltre 2,4 miliardi di dollari,
19
serviti a finanziare più di 1 milione di progetti. Secondo la Banca
mondiale, entro il 2025 si potrebbe raggiungere quota 5 mila miliardi.
Negli Usa e in Europa sono nati sul web centinaia di portali. In figura
si riporta la crescita del numero di piattaforme per modelli di
crowdfunding dal 2007 al 2012 stimata da Massolution.
20
Tantissimi sono i progetti che hanno avuto successo in tutti i campi, da
aiuti di solidarietà a finanziamento di artisti e giornalisti. La forza
della rete sta nel tam-tam e nel fatto che bastano pochi euro, donati da
tanti, per portare al successo anche una missione impossibile. Il
videogame di avventure spaziali Star Citizen è l'esempio più eclatante:
ripetutamente rifiutato dall'industria dello spettacolo, la rete su
Kickstarter lo ha adottato e con il crowdfunding ha incassato la cifra
record di 42 milioni di dollari. In Cina invece si sta finanziando un
enorme campo fotovoltaico nell'area di Qianhai-Shenzen grazie
all'aiuto di investitori via internet. Fabtotum è il progetto italiano che
ha raccolto più fondi nel mondo: 4 ragazzi hanno progettato una
stampante e uno scanner 3D a prezzo ridotto e con dimensioni
compatte lanciando una raccolta su Indiegogo con un obiettivo di
50mila dollari e raccogliendo invece 590mila dollari da 906 donatori.
«È un fabbricatore personale, pensato per essere per tutti. Abbiamo
avuto contributi da Usa, Inghilterra, Germania, Francia e Svizzera»
dice Marco Rizzuto, 28 anni, uno dei fondatori di Fabtotum.
3.2 Il crowdfunding in Italia
In Italia questa modalità di finanziamento si è fatta strada solo negli
ultimi anni ed è ancora in fase di sviluppo. Le piattaforme di
crowdfunding attive sono 42: ben 24 sono nate nel 2013. In ottobre
avevano raccolto 23 milioni di euro, 11 dei quali negli ultimi 12 mesi.
Se la cifra può sembrare non esaltante va considerato che fa segnare
un aumento del 48% del valore registrato durante tutto il 2012. Inoltre
secondo Ivana Pais, docente di Sociologia economica all'Università
Cattolica di Milano, «nel nostro Paese la diffidenza verso i pagamenti
online fa sentire il suo peso».
Tra le piattaforme di crowdfunding attualmente attive in Italia il
modello prevalente resta il reward-based, scelto da oltre il 50% delle
piattaforme attualmente esistenti, che insieme al donation-based,
21
coprono circa il 90% del mercato italiano. Mentre la maggior parte
delle piattaforme in fase di lancio attualmente sono di tipo equity-
based in seguito alla pubblicazione del Regolamento Consob nel 2013.
La maggior parte delle
piattaforme italiane, ha sede nel
Nord Italia non necessariamente
in grandi città.
Riportiamo in allegato A le
piattaforme italiane esistenti
suddivise per modello di
crowdfunding.
Si può comunque prevedere che per il futuro ci sia una discreta
mortalità di questi siti con una polarizzazione del mercato intorno alle
piattaforme che hanno ottenuto maggior successo dal crowd.
22
Nessuna delle piattaforme attive attualmente è legata ad una catena
della grande distribuzione organizzata, perciò Coop sarebbe pioniera
in questo aspetto.
3.3 Sviluppo normativo
Negli Stati Uniti è stato approvato nel 2012 il Jobs Act, cioè il
Jumpstart Our Business Startups Act, una legislazione che ha
l’obiettivo di favorire e regolare il crowdfunding. La legislazione
punta a deregolamentare le rigorose e limitanti pratiche attraverso le
quali le start-up sono solite finanziarsi, per agevolare la possibilità di
ricevere più facilmente il denaro necessario a sviluppare i prodotti,
servizi e tecnologie in maniera semplice e priva di vincoli restrittivi.
Consentire il crowdfunding è proprio un modo per ovviare a questo
problema. Le nuove norme infatti permetterebbero alle imprese di
offrire agli investitori tante piccole quote di capitale sociale (anche da
100$ o meno) acquistabili via internet praticamente qualunque
cittadino americano.
Anche l’Italia si è dotata di un regolamento per il crowdfunding e a
seguito del Decreto Sviluppo 2.0 del governo Monti è stata affidata
alla Consob l’emissione delle disposizioni attuative per la raccolta di
capitale di rischio da parte di star-up innovative tramite portali online.
La regolamentazione emanata dalla Consob il 29/3/2013 regola la
raccolta fondi mirata esclusivamente, a differenza degli Usa, a “start-
up innovative”.
Il Regolamento Consob n.18592/2013 si occupa nello specifico di
“equity crowdfunding” ovvero della possibilità per le neoimprese di
raccogliere capitali di rischio (“funding”) per il tramite della rete
internet. Ai fini dell’ammissione dell’offerta sul portale, il gestore
dovrà verificare che una quota almeno pari al 5% degli strumenti
finanziari offerti sia stata sottoscritta da investitori professionali
ovvero da fondazioni bancarie, società finanziarie per l’innovazione e
23
lo sviluppo, incubatori di start-up innovative. Non è dunque possibile
avviare le offerte tramite portale (facendo appello al pubblico degli
investitori) se l’intera quota riservata non sia stata preventivamente
sottoscritta, assumendo tale sottoscrizione quasi una funzione di
“garanzia” per gli investitori, i quali potranno in tal modo anche
beneficiare delle attività di due diligence svolte in maniera
professionale da soggetti più esperti.
Non esiste invece in generale una regolamentazione per le piattaforme
di crowdfunding di tipo reward-based e donation-based e sono le
società stesse di crowdfunding a valutare i progetti presentati, la loro
sostenibilità e la reputazione del progettista e delle organizzazioni.
Alcune critiche mosse..
Se i benefici sono sempre chiari nel caso del crowdfunding
(abbattimento dei costi di raccolta di capitale di rischio, accesso ai
capitali con regole meno restrittive rispetto al ricorso a banche e fondi
di VC, ampia visibilità del progetto presentato) i rischi non sono
sempre intuibili. Il principale per uno start upper è la difficoltà nella
gestione di una base azionaria allargata (governance e investors
relations) e apertura del capitale a soggetti esterni con cui dover
condividere le decisioni strategiche. Se si decide di vendere la società
lo start upper dovrà proteggere sia l’interesse di chi vuole vendere allo
stesso prezzo sia di chi vuole rimanere azionista. Trasparenza significa
anche dover rendere note le proprie idee assumendosi quindi il rischio
che qualcuno possa ispirarsi, per così dire, ai propri progetti.
Con il regolamento attuativo pubblicato dalla Consob nel 2013, l’Italia
è diventata il primo Paese europeo ad avere una legislazione ad hoc,
ora serve la cultura del crowdfunding la cui assenza si fa sentire
soprattutto nell'ambito dell'equity, laddove si fatica non poco a trovare
intermediari finanziari a cui fare riferimento per ottemperare le norme
Consob.
24
4. Il target di CoOpera
Questo progetto si rivolge a target differenti, in quanto la piattaforma
si pone come intermediario tra chi richiede i fondi per la realizzazione
dei progetti e chi decide di finanziarli. All’interno del paragrafo
andremo ad analizzare nel dettaglio queste due categorie, specificando
caratteristiche e bisogni specifici.
I principali destinatari di CoOpera potrebbero essere perciò i tanti
senza lavoro presenti nel nostro Paese, i giovani e le cooperative e le
organizzazioni in difficoltà. La platea di finanziatori verso cui
CoOpera si indirizza sono invece tutti i cittadini e gli investitori che
vogliono sostenere l’imprenditorialità cooperativa e le iniziative
sociali e culturali indirizzate allo sviluppo di un territorio.
Anche Coop può finanziare un singolo progetto, parzialmente o
totalmente, in base a scelte di carattere sociale nel caso di iniziative no
profit e di sostengo ed aiuto al proprio territorio, o a scelte
imprenditoriali nel caso di progetti con finalità profit, per un ritorno
economico dell’investimento effettuato.
4.1 I destinatari
Il target che potrà usufruire della piattaforma di crowdfunding
CoOpera è costituito da persone, gruppi, associazioni, enti,
cooperative ed imprese che hanno bisogno per realizzare un’iniziativa
di reperire finanziamenti in modo semplice e rapido. Tali soggetti
hanno tutti caratteristiche ed esigenze diverse, ma sono accumunati
dal rispetto dei valori cooperativi, come riportato ne “La carta dei
Valori delle Cooperative di Consumatori” (www.e-coop.it):
“valori dell'aiuto reciproco, della responsabilità di ognuno, del
lavoro, della democrazia, dell'eguaglianza, dell'equità e della
solidarietà. Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori, i
soci della Cooperativa si ispirano ai valori etici dell'onestà,
della trasparenza, del rispetto degli impegni, delle
responsabilità sociali e dell'attenzione verso gli altri.”
25
Tra le caratteristiche fondamentali del target a cui si rivolge la
piattaforma CoOpera vi sono anche la difficoltà nel reperire i fondi nei
canali tradizionali del credito per realizzare il proprio progetto
autonomamente, competenze imprenditoriali, capacità di coinvolgere
le proprie reti sociali online e offline, spirito innovativo e creatività,
fascia di età giovane giovane-adulta.
Si vuole con CoOpera diventare un punto di riferimento per
Cooperative, giovani startupper e Enti No-Profit, dove per “Enti No-
Profit” si fa riferimento ad un panorama assolutamente variegato ed
eterogeneo nel quale convivono associazioni, fondazioni, cooperative
sociali e comitati di ogni dimensione; realtà molto diverse dunque,
accomunate dalla quotidiana sfida di garantirsi sostenibilità
economica e rispetto ad una causa sociale.
4.2 I finanziatori
Tutti possono essere interessati a finanziare i progetti presentati in
piattaforma. Il finanziamento dei progetti caricati sulla piattaforma
può essere effettuato da tutti gli utilizzatori della rete internet,
indistintamente, siano essi soci o meno. Inoltre sarà consentito la
possibilità di finanziare i progetti a tutti i soci Coop anche con
modalità off-line. Infatti le modalità predisposte per finanziare i
progetti comprendono la carta di credito, PayPal, il libretto, i punti
della tessera socio, ecc., consentendo l’accesso sia alle comunità
virtuali, sia a tutti i soci e quindi alla “comunità reale” di Coop. La
commistione tra comunità virtuale e comunità reale di finanziatori
rende il bacino d’utenza il più ampio possibile.
Secondo i dati Istat, riportati nel rapporto “Cittadini e nuove
tecnologie” pubblicato in data 19 Dicembre 2013, le famiglie italiane
che hanno accesso a internet da casa sono passate da un 55,5% nel
2012 a un 60,7% nel 2013. La disponibilità ad acquistare, quindi a
pagare online, è salita nel 2013 rispetto al 2012 di 3,3 punti
percentuali, arrivando a poco meno di 9 milioni di persone. Come si
26
può notare nella tabella sotto riportata l’utilizzo di internet è molto
elevato nelle fasce d’età medio basse (dai 15 ai 54 anni)2.
2 ISTAT : “CITTADINI E NUOVE TECNOLOGIE” 19-12-2013
27
Un’attenzione particolare deve essere rivolta alle fasce più giovani tra
i 18 e i 35 anni perché, nonostante siano i maggiori fruitori di internet,
costituiscono la percentuale minore dei soci Coop di tutte le
Cooperative. La diffusione della piattaforma di crowdfunding di
Coop potrebbe avvicinarli al mondo e ai valori della Cooperativa.
Figura - Soci Attivi divisi per fascia d'età della Cooperativa presa da riferimento(Coop Estense)
Motivazioni di investimento in progetti di crowdfunding
I Crowdfunders (cioè i finanziatori dei progetti di crowdfunding) sono
motivati prima di tutto da una relazione emozionale o un personale
interesse verso lo specifico progetto che finanziano. In secondo luogo
possiamo distinguere tre differenti tipi di motivazioni per le persone
che vogliono partecipare al crowdfunding: ritorno sociale, ritorno
materiale e ritorno finanziario.
Nel caso di ritorno sociale, i Crowdfunders sono soddisfatti quando
possono apprezzare che il progetto finanziato è stato realizzato, quindi
le loro motivazioni sono di tipo intrinseco.
Attraverso il ritorno materiale, i Crowdfunders prendono un prodotto
o un servizio come premio per il loro investimento. Tale prodotto o
servizio solitamente ha un valore uguale o minore della cifra versata
per l’investimento.
MENO DI 26 1%
TRA 26 E 35 8%
TRA 36 E 45 22%
TRA 46 E 55 25%
TRA 56 E 65 20%
TRA 66 E 75 13%
TRA 76 E 85 8%
MAGGIORE DI 85 3%
Numero Soci per fascia d'età
28
Con il ritorno finanziario, i Crowdfunders vogliono in cambio del
loro investimento un ritorno economico, l’aiuto dato diventa un vero e
proprio prestito.
A seconda delle preferenze esistono quindi modalità differenti di
finanziamento attraverso piattaforme di crowdfunding: donation-based
(per un ritorno sociale), reward-based (per un ritorno materiale),
equity-based e lending-based (in caso di ritorno finanziario).
In “No-Profit Report 2012” realizzato da ContactLab in
collaborazione con VitaConsulting, si afferma che in Italia le
donazioni online sono in aumento e che i donatori si fidano sempre
più della rete: il 46% degli utenti dona (o ha donato) online, uno su sei
lo fa abitualmente; il 17% utilizza esclusivamente internet per
effettuare le proprie donazioni. Più in generale, l'80% degli utenti
dichiara di utilizzare canali di pagamento online.
Nel rapporto di Castrataro-Pais “Analisi delle piattaforme italiane di
crowdfunding” si segnala un problema a livello culturale che sembra
proprio dell’Italia, ovvero l’eccessivo individualismo presente sul
territorio e la difficoltà a donare da parte delle persone se non è
previsto un ritorno economico, tutto questo unito alla scarsa fiducia
nei riguardi dei proponenti dei progetti. Per questo una piattaforma di
crowdfunding che porti il nome e i valori Coop può spingere i
possibili finanziatori ad abbassare quel retaggio culturale che limita
l’apertura verso la condivisione e la cooperazione.3
3 “Analisi delle piattaforme italiane di crowdfunding” Castrataro-Pais Ottobre 2013
29
5. Il prodotto
Come abbiamo già anticipato il crowdfunding è un processo
collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in
comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni, in modo
da facilitare l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi
promuove i progetti e l’offerta di denaro da parte degli utenti.
In questo ambito si colloca CoOpera, una piattaforma web verticale o
tematica che permette l’incontro e l’azione dei soggetti coinvolti in
progetti di crowdfunding. L’obiettivo che si prefigge è cercare di
creare opportunità di lavoro attraverso lo sviluppo della
microimprenditorialità e della cooperazione, e quindi favorire la
crescita economica del paese, ponendosi come strumento per quei
soggetti, enti o associazioni che vogliono realizzarsi ma non hanno
accesso ai finanziamenti tradizionali, quali banche, finanziarie, istituti
di credito. Oltre ai progetti che propongono lo sviluppo di iniziative
autonome, CoOpera dedica una sezione ai progetti no profit che
ricadono nell'ambito del sociale.
Pur essendo un progetto che si distacca dal core business principale di
Coop, ricalca interamente i valori che da sempre la contraddistinguono
come “promuovere i valori di solidarietà ed uguaglianza, promuovere
la responsabilità sociale delle imprese per un mercato rispettoso della
persona e dell’ambiente…”. I progetti che entreranno in piattaforma
dovranno infatti rispettare i valori cooperativi.
Il prodotto che ci si immagina si concretizza in una piattaforma web
unica per tutti gli utenti interessati. In altre parole, tutti gli
stakeholders (start upper, cooperative, associazioni No-Profit, soci e
consumatori) accederanno ad una pagina web comune che prenderà il
nome di “CoOpera”.
Il ruolo della piattaforma sarà innanzitutto quello di offrire la legalità e
la trasparenza del meccanismo, fare da assistente ai differenti momenti
della formazione di domanda e offerta (tra Attori e Finanziatori), del
loro incontro e della gestione dei finanziamenti (ruolo svolto dalla
SGR selezionata).
30
La homepage iniziale della piattaforma, comune a tutti gli utenti
(Attori e Finanziatori), conterrà tutti i contenuti a cui si vuole dare
massima visibilità, come ad esempio i progetti finanziabili in quel
determinato momento. Questa pagina è dedicata alla presentazione
generale della piattaforma e ci saranno anche link a cui accedere alle
sezioni che spiegheranno la mission dell’impresa, le modalità di
proposta dei progetti e di finanziamento dei progetti. Sarà dotata di
uno spazio per registrarsi o accedere (nel caso in cui si sia già
provveduto alla registrazione).
Dalla homepage iniziale si potrà accedere all’interno delle due sezioni
principali che suddividono i progetti proposti in:
- No Profit
- Start Up
In queste due sezioni verranno contenuti tutti i progetti attivi cioè
finanziabili in quel momento e sarà presente anche una sezione con i
progetti che hanno raggiunto il proprio traguardo di budget e quindi
sono in fase di realizzazione. Per ogni progetto ci sarà poi una sezione
specifica.
31
I contenuti presenti sulla piattaforma possono essere prodotti dalla
Cooperativa stessa oppure creati dagli stessi proponenti con la
supervisione di Coop. Tutti i contenuti presenti sulla piattaforma sono
condivisibili sui principali social network (es. facebook e twitter) in
modo che sia i progettisti che i finanziatori possono pubblicizzare e
farsi portavoce dei progetti proposti in piattaforma. Questo permetterà
anche di promuovere il mondo Coop, di incuriosire e di avvicinare
coloro che non lo conoscono ancora.
In seguito verrà spiegato nel dettaglio il processo di crowdfunding
proposto da CoOpera, andando a specificare il ruolo e le attività dei
vari soggetti che entrano in gioco, per concludere poi, nel capitolo
successivo, analizzando le strutture e le operatività che permettono la
realizzazione di tale processo.
Le figure che interagiscono con la piattaforma intervengono con
tempistiche diverse e sequenziali e sono:
1. Chi propone
2. Chi valuta
3. Chi finanzia
32
5.1 Chi propone
Un soggetto, una start-up, o un ente propongono alla piattaforma
CoOpera un progetto o un'idea che vogliono realizzare. Come per tutte
le altre piattaforme di crowdfunding, questa fase verrà effettuata
esclusivamente online, perciò è necessario che il soggetto proponente
si iscriva attraverso una semplice procedura, dopo la quale sarà
possibile inserire l’idea. Il contenuto del progetto deve comprendere
una descrizione esaustiva, un business plan completo, accompagnato
da una presentazione video del proponente. Poiché il progetto verrà
analizzato e selezionato in varie fasi da diversi attori con diversi punti
di vista, è necessario che ciascun documento allegato sia il più chiaro
e completo possibile, in modo da essere esaustivo per i vari attori che
entrano in gioco nel processo.
I progetti inviati possono appartenere a due macrocategorie:
Progetti Profit
Progetti No Profit
Questa fase del processo non si distacca molto dai classici metodi di
inserimento di idee/progetti attraverso una piattaforma di
crowdfunding, in quanto non sono stati imposti vincoli specifici sulle
caratteristiche del proponente all’infuori della maggiore età. In altre
parole, non occorre essere un socio consumatore della cooperativa per
poter proporre un progetto.
L’idea verrà valutata in base ai principi etici ed economico-finanziari
presentati dopodiché verrà resa finanziabile; nel caso in cui l’idea
venga scartata durante la selezione, il proponente sarà informato
tramite E-mail.
Riportiamo in allegato B due progetti di esempio delle due categorie:
No profit e Profit.
Di seguito si mostriamo invece come si presenterebbe sulla
piattaforma la sezione esplicativa rivolta ai proponenti dei progetti.
33
CoOpera è la piattaforma di crowdfunding che permette
di creare un progetto, condividerlo con il proprio network
ed ottenere un finanziamento per la sua realizzazione.
CoOpera si rivolge a te!
Che tu sia una Cooperativa, un’Associazioni No
Profit, un giovane imprenditore con un’idea
innovativa, CoOpera è il mondo giusto per
costruire la tua idea, per dar vita a una nuova
attività imprenditoriale, a una startup di
successo e per realizzare il tuo progetto di
solidarietà. Si promuoveranno idee ed iniziative che presentano progettualità
cooperativa, che hanno afferenza con il mondo Coop e ne rispettano i valori etici.
Perché scegliere CoOpera?
Per “finanziare dal basso” la tua idea aiutato dalla collaborazione di un gruppo
allargato di persone che si faranno sostenitrici e co-creatrici del tuo progetto. Una
società Sgr inoltre si farà garante di tutti gli aspetti finanziari.
• Iscriviti a CoopOpera, proponi la tua idea in ogni suo dettaglio. CoopOpera valuterà la qualità e la fattibilità del tuo progetto
1
• definisci: titolo, la descrizione del progetto e il budget previsto
• inserisci foto e video
2 • ASTA APERTA! il progetto è on line.
• Promuovilo personalmente nei punti vendita Coop
3
• hai raggiunto l'obiettivo, budget raggiunto! Ora puoi realizzare la tua idea! Ringrazia i tuoi sostenitori e festeggia con loro
4
34
Coop e un team di esperti ti aiuterà a definire il tuo progetto, le ricompense per i
tuoi sostenitori e, se avrai dimostrato di potercela fare, si farà promotrice della tua
idea, aiutandoti a sponsorizzarla condividendola con tutti i suoi soci.
Hai raggiunto l’obiettivo!
Se alla scadenza il traguardo è stato raggiunto o
superato, le somme offerte vengono prelevate dai tuoi
sostenitori e accreditate per la realizzazione del tuo
progetto. In caso di successo la società Sgr si tratterrà
una somma pari al 10% della cifra raccolta come
commissione e monitorerà la realizzazione del tuo
progetto. In caso contrario non verrà effettuata alcuna
transazione di denaro e non ci sarà alcuna
commissione.
5.2 Chi valuta
Ogni progetto, per aver la possibilità di essere finanziato, dovrà
soddisfare requisiti e caratteristiche specifici in ciascun ambito e
subirà un’attenta fase di controllo e selezione da parte di persone
preposte a questo scopo in un processo denominato Selezione delle
Idee.
Gli step di selezione sono sequenziali, nel senso che un progetto non
potrà passare alla fase successiva di verifica se non è stato considerato
idoneo nella fase corrente. Ciascun elaborato, per poter essere inserito
nella lista dei progetti finanziabili, dovrà sostanzialmente subire 3 tipi
di controllo:
1. Scrematura iniziale;
2. Analisi qualitativa;
3. Fattibilità economico – finanziaria.
Il progetto, una volta arrivato all’interno della piattaforma CoOpera,
35
passerà una prima fase di scrematura. Il personale adeguatamente
formato, vaglierà il progetto, in base all'originalità, alla fattibilità
razionale ed economica progettuale. L’importanza di questo filtro
iniziale sta nel fatto che si vuole eliminare dalla fase di selezione vera
e propria tutti quei progetti che sono palesemente irrealizzabili o che
vanno contro i principi etici e i valori di Coop, in modo da facilitare i
controlli successivi e concentrarsi solamente sui contenuti
dell’elaborato.
Le idee, filtrate in questo primo passaggio, verranno inviate ad una
giuria interna a Coop (Step 1), composta da soci, dipendenti e
dirigenti che, non essendo necessariamente esperti nel settore
specifico del progetto, lo analizzeranno secondo un gradimento
emotivo e in base alla coerenza e al rispetto dei valori della
cooperativa quali la sostenibilità ambientale, sociale e l’eticità del
progetto, in quella che è stata definita analisi qualitativa. Così come
per la prima fase, anche in questo caso la giuria valuterà
prevalentemente gli elaborati non tecnici, come l’allegato video e la
breve descrizione scritta; ciò non vieta naturalmente che si consideri
anche il business plan che accompagna il progetto.
Di tutti questi progetti verranno selezionati quelli ritenuti migliori ed
innovativi, che saranno successivamente inviati agli operatori addetti
ad analizzare la loro fattibilità economico – finanziaria, in quella che è
l’ultima fase di selezione delle idee proposte.
In quest’ultima fase (Step 2) si porrà l’attenzione sugli aspetti tecnici
del progetto, valutando nel dettaglio il business plan allegato. Poiché
la cooperativa può non avere all’interno del proprio personale figure
esperte in ogni settore e ambito in cui le idee proposte vanno a
collocarsi, ci si rivolgerà principalmente ad una seconda giuria
esterna formata da esperti (professori universitari, tecnici,
economisti...), che verranno chiamati, in base alle varie materie
trattate, a valutare l’effettiva fattibilità sia economica che strutturale
del progetto. Una volta approvato anche da questa seconda giuria, il
progetto è pronto per essere inserito nella piattaforma e quindi
finanziato attraverso le modalità che descriveremo nel paragrafo
successivo.
36
In figura è mostrato uno schema riassuntivo del processo di Selezione
delle Idee:
5.3 Chi Finanzia
Dopo esser stato valutato e approvato, il progetto è pronto per
ritornare all’interno della piattaforma. Da questo momento in poi
chiunque potrà finanziarli. Sarà possibile effettuare la propria offerta
di finanziamento attraverso due modalità principali:
a. Finanziamento via Internet attraverso la piattaforma previa
registrazione tramite ad esempio carta di credito;
b. Finanziamento all’interno del punto vendita donando ad
esempio i punti socio coop accumulati o utilizzando i risparmi
del proprio libretto del prestito dagli uffici del Prestito della
Cooperativa.
I progetti rimarranno finanziabili sulla piattaforma per una durata
determinata fissa (esempio 60 giorni) e lanciati a cadenza regolare nel
corso dell’anno (ad esempio trimestralmente).
37
38
Una delle caratteristiche principali di CoOpera è quella che permette
alla cooperativa di inserirsi attivamente nel processo di finanziamento
e quindi non essere solamente uno spettatore garante di affidabilità e
sicurezza.
Coop infatti ha tre possibilità di interagire con un progetto di
crowdfunding proposto nella piattaforma:
1. Fornire il servizio e pubblicizzarlo
2. Sponsorizzare il progetto (Finanziare in maniera passiva);
3. Partecipare come imprenditrice (Finanziare in maniera
attiva).
Fornire il servizio e pubblicizzarlo significa:
a) vagliare i progetti, gestire la piattaforma e assicurare il corretto
funzionamento del processo, in modo che non si verifichino
frodi e comportamenti scorretti (in questo sarà supportata anche
dalla società Sgr che si occuperà della gestione monetaria dei
progetti e del controllo sulla realizzazione del progetto una
volta finanziato);
b) pubblicizzare i progetti lanciati sul web anche nei propri Punti
di Vendita per coinvolgere anche i propri soci e consumatori, a
differenza di quanto avviene nelle altre realtà di crowdfunding
esistenti.
Finanziare in maniera passiva significa invece partecipare ad un
progetto in maniera del tutto disinteressata rispetto ad un possibile
ricavo finanziario: l’unico ricavo che Coop ne potrebbe ottenere è un
ricavo di immagine, indiretto e perciò difficilmente quantificabile.
Questa modalità si potrà realizzare nel caso di progetti della sezione
No Profit, sostenendo i progetti che ritiene interessanti per le proprie
politiche sociali; ad esempio Coop potrebbe decidere di finanziare la
parte residua al raggiungimento del target prefissato per la
realizzazione di una determinata iniziativa no profit che magari ha un
impatto positivo sul territorio in cui è insediata. Sicuramente sarebbe
un utile strumento di supporto per essere vicini alle esigenze del
39
proprio territorio e sponsorizzare le iniziative più amate dal “crowd”
(consumatori o soci che siano) con un evidente riscontro d’immagine,
perché sostiene ciò che è stato scelto e “finanziato dal basso”.
Finanziare in maniera attiva significa finanziare le start-up presenti
nella sezione della piattaforma di tipo equity-based entrando in
proprietà di quote o azioni che vengono date in cambio del
finanziamento. Coop diventa quindi investitore attivo e proprietaria di
una parte del progetto finanziato acquisendo quindi il diritto al ritorno
finanziario dell’investimento effettuato.
L’obiettivo è quindi quello di fare impresa sostenendo la nascita e lo
sviluppo di una start-up e quindi assumendosi i relativi rischi insiti
nell’iniziativa scelta. Finanziare in maniera attiva significa anche
ottenere anche ritorno economico per la cooperativa, e non solo
d’immagine come nella precedente opzione.
5.4 Chi Gestisce
Affinché tutto quello che è stato decritto funzioni correttamente, è
necessario che la piattaforma sia costantemente gestita da Coop
attraverso la scelta di personale preposto per il progetto.
I gestori sono di fondamentale importanza per il corretto
funzionamento della piattaforma in quanto rappresentano il collante
tra le varie fasi del processo e tra i vari attori che entrano in gioco
sequenzialmente; inoltre sono incaricati di svolgere periodiche
procedure di revisione e manutenzione in modo da assicurare che non
vi siano complicazioni tecniche che impedirebbero la buona riuscita
del progetto.
È possibile assegnare lo svolgimento di questa funzione a personale
già presente all’interno della cooperativa, che può svolgere anche altri
incarichi oltre a questo, in modo da non obbligare l’azienda ad
assumere nuovo personale occupato ad hoc in questa mansione. Il
40
numero di addetti necessari alla gestione di una piattaforma di
crowdfunding oscilla tra le due e le quattro persone; il progetto
CoOpera si avvarrebbe di tre persone incaricate a tale scopo, numero
adatto a gestire anche il delicato flusso di informazioni.
Le principali attività svolte dai gestori della piattaforma sono:
Farsi carico dei progetti inseriti all’interno della piattaforma;
Inviare i progetti agli addetti alla prima fase di selezione;
Recuperare i progetti approvati nella prima fase;
Inviare i progetti agli addetti allo Step 1 di selezione;
Recuperare i progetti approvati nello Step 1;
Inviare i progetti agli addetti allo Step 2 di selezione;
Recuperare i progetti approvati nello Step 2;
Comunicazione ai proponenti dell’esito della selezione dei
progetti;
Ottenere il flusso delle informazioni in arrivo dal punto vendita;
Comunicazione alla fine del tempo disponibile per il
finanziamento dell’esito del processo a tutti gli attori coinvolti;
Gestione delle attività pubblicitarie dei progetti presenti in
piattaforma;
Supporto ed help desk per tutti i soggetti coinvolti;
Attività periodica di controllo e manutenzione.
È importante infine evidenziare che il gestore della piattaforma, in
questo caso Coop, non si occuperà delle transazioni finanziarie,
infatti ogni transazione verrà mediata da una Società di Gestione
del Risparmio (SGR), autorizzata dalla Banca d’Italia, che si
occuperà di tutti i movimenti finanziari che si creeranno tra il
donatore e il progettista, sia della legalità di ogni operazione.
Questo passaggio permette a Coop di rimanere estranea a ogni
tipo di attività finanziaria di cui non può farsi carico, sia per
ragioni legali che di politica interna.
41
6. Aspetti Organizzativi e Operativi
In questo capitolo andremo ad analizzare nello specifico gli strumenti
che permettono la realizzazione del progetto CoOpera, definendo
specifiche e analizzando nel dettaglio le varie fasi che compongono il
processo.
6.1 La Piattaforma Informatica
Solitamente per piattaforma informatica si intende una base software e
hardware su cui vengono sviluppate e eseguite applicazioni. La
piattaforma pensata per gestire il progetto CoOpera dovrà essere in
grado di gestire tre flussi di dati:
1. I dati inviati da chi propone un progetto;
2. I dati inviati da coloro che gestiscono il processo di Selezione
delle Idee;
3. I dati inviati da coloro che effettuano il finanziamento.
Caratteristiche tecniche
Per assicurare il corretto funzionamento di trasmissione e gestione dei
dati, è necessaria un’attenta progettazione lato hardware e software.
Poiché la complessità di realizzazione, dal punto di vista delle
tempistiche e delle strutture interne, non è banale, si è pensato di
rivolgersi ad un fornitore esterno. Il suo compito sarà quello di
progettare e “costruire” la piattaforma, creando tutte le
interconnessioni fondamentali al buon esito del progetto.
La realizzazione della piattaforma si basa su 3 grandi macroargomenti
di seguito descritti:
Progettazione;
Sviluppo della parte pubblica della piattaforma (portale);
Sviluppo parte applicativa.
42
Nel seguito non ci dilungheremo nella spiegazioni tecniche relative a
ciascuna fase, in quanto non è l’obiettivo di questo trattato, ma
riporteremo solamente la loro composizione. Nel paragrafo successivo
mostreremo invece un esempio di come è stata pensata la piattaforma
di CoOpera e delle funzioni che i vari attori avranno a disposizione.
Progettazione:
• Progettazione della parte pubblica con analisi del
posizionamento e degli obiettivi di “marketing”:
– Progettazione grafica web;
– Progettazione dei moduli social e web marketing;
• Progettazione della parte applicativa:
– Funzionalità rivolte agli utenti proponenti e utenti
donatori;
– Funzionalità rivolte ai mediatori ed amministratori della
piattaforma;
• Progettazione del sistema hardware e software necessario a
garantire i servizi di hosting.
Sviluppo della parte pubblica della piattaforma (portale):
• Sviluppo delle interfacce del portale web;
– Sezione di presentazione dell’iniziativa;
– Sezione di presentazione della cooperativa;
– Sezione di presentazione progetti avviati;
– Sezione di presentazione e ricerca dei progetti;
• Sviluppo di video tutorial di accompagnamento agli utenti
donatori;
• Sviluppo dei moduli di condivisione social dei progetti e
dell’iniziativa;
• Sviluppo dei moduli per la visibilità sui motori di ricerca;
• Sviluppo dei moduli per la gestione di campagne di web
43
marketing a supporto dell’iniziativa;
• Sviluppo modulo per la diffusione di questionari diretti ai
proponenti e/o ai donatori;
Sviluppo parte applicativa
• Sviluppo delle funzionalità per la registrazione/profilazione dei
donatori;
• Sviluppo delle funzionalità per la raccolta delle donazioni;
• Sviluppo delle funzionalità per la registrazione/profilazione dei
proponenti;
• Sviluppo delle funzionalità per la candidatura dei progetti e
raccolta documentazione;
• Sviluppo di video tutorial di accompagnamento alla
presentazione dei progetti;
• Sviluppo delle funzionalità di controllo formale delle
informazioni inserite;
• Sviluppo dei moduli di interoperabilità con i sistemi informativi
della cooperativa;
• Sviluppo dei moduli per la comunicazione/assistenza ai
proponenti;
• Sviluppo dei moduli per la comunicazione/assistenza ai
donatori;
• Sviluppo delle funzionalità rivolte ai mediatori della
piattaforma;
• Sviluppo delle funzionalità rivolte agli amministratori di
sistema;
• Sviluppo moduli di monitoraggio.
44
6.2 Struttura gestionale amministrativa
A Giugno 2013 entra in vigore in Italia il regolamento Consob 15892
denominato "Raccolta di capitali di rischio da parte di start up
innovative tramite portali online". Viene quindi introdotto un quadro
legislativo preciso per il crowdfunding indirizzato a start up
innovative.
Tale regolamento impone che il portale di crowdfunding debba essere
gestito da una società che abbia nel suo oggetto sociale "l'esercizio di
gestione di portali per la raccolta di capitali per le start up innovative".
Per questo motivo Coop, nel rispetto della normativa, deve costituire
una società (ovviamente controllata al 100%) che sia appositamente
destinata alla gestione della piattaforma e che richieda l’iscrizione al
Registro dei gestori di portali introdotto dal Regolamento Consob.
La società istituita deve attenersi al regolamento Consob in ogni suo
aspetto, seguire le regole di condotta per l’organizzazione della
piattaforma, la visibilità delle offerte e l’informazione sul rischio
dell’operazione da fornire ad ogni investitore.
Nella pianificazione della parte finanziaria (flussi monetari) la società
gestita da Coop è affiancata da una S.G.R. (Società di Gestione del
Risparmio). Ciò significa che ogni versamento o investimento
destinato al singolo progetto passa attraverso la S.G.R. che tiene
un’apposita gestione di tutte le operazioni monetarie. Tale
funzionamento vale sia per i progetti della sezione profit che per la
sezione no profit.
Questa partnership è d’obbligo in quanto Coop non potrebbe per legge
per i progetti di tipo Equity-based gestire direttamente il denaro che
dal finanziatore passa al progettista.
La S.G.R. inoltre si occupa anche di aspetti di monitoraggio sotto
l’aspetto dell’utilizzo dei fondi da parte del progettista. Controlla, in
pratica che il denaro venga utilizzato realmente per la concreta
realizzazione del progetto/idea proposta in piattaforma.
Impostiamo questa organizzazione al fine di garantire la trasparenza
necessaria a tutti i movimenti finanziari. Ovviamente l'S.G.R.
richiederà la retrocessione di una commissione (fees) che solitamente
45
risulta formata da due componenti:
-una remunerazione fissa (retainer fee);
-un compenso variabile, legato al successo dell'operazione (success
fee).
L’attribuzione del peso alle due componenti di remunerazione deve
tener conto del livello di complessità e di coordinamento richiesto dal
progetto, dell’impegno e del livello professionale delle risorse
assegnate al progetto stesso. Si è ipotizzato di considerare unicamente
per il progetto CoOpera un compenso variabile (success fee)
ipotizzato pari al 10%. Tale compenso verrà trattenuto al proponente
del progetto di tipo Profit al raggiungimento della somma di denaro
richiesta per la realizzazione del progetto. Per quanto riguarda i
finanziamenti sulla sezione No Profit, Coop si farà carico di questo
costo in modo da partecipare e sostenere le raccolte No Profit.
6.3 Metodi di Pagamento
Dopo esser stato valutato e approvato, un progetto è pronto per
ritornare all’interno della piattaforma. Da questo momento in poi sarà
possibile effettuare la propria offerta di finanziamento attraverso due
modalità principali:
1 Finanziamento via Internet;
2 Finanziamento all’interno del punto vendita.
a. Finanziamento via Internet
Il progetto pubblicato in CoOpera, potrà essere visto e finanziato da
chiunque visiti la piattaforma (soci della cooperativa e non); il
potenziale donatore potrà scegliere tra le varie idee proposte in quel
determinato periodo di tempo, in base ad un primo impatto emotivo.
Entrando all’interno del progetto scelto avrà accesso a tutte le
informazioni relative al lavoro prodotto dal proponente. Potrà vedere
46
il video di presentazione, valutare il target richiesto, controllare la data
di inizio e scadenza dell’asta, il budget da raggiungere e quanto fino a
quel momento è stato donato al progetto. Se a questo punto la persona
fosse interessata a partecipare alla raccolta fondi per quel progetto, si
dovrà registrare alla piattaforma e successivamente potrà donare la
cifra che ritiene più opportuna per un determinato progetto o investire
in esso nel caso si tratti di un progetto Profit.
Il pagamento verrà effettuato esclusivamente tramite carta di credito e
carta prepagata (VISA, Postepay, PayPal.....), in linea con i
tradizionali metodi di pagamento utilizzati nelle altre piattaforme di
crowdfunding esistenti. Il contante verrà prelevato dal finanziatore
solo una volta che il progetto ha raggiunto il target stabilito.
Tuttavia, se si utilizzassero unicamente queste modalità, CoOpera si
comporterebbe esattamente come tutte le altre piattaforme esistenti.
Vogliamo invece uscire dal contesto unicamente online, considerando
lo sviluppo recente del crowdfunding in Italia e la sua ancora limitata
diffusione, creando una commistione tra comunità virtuale e comunità
reale di Coop (i soci) rendendo quindi il bacino di finanziatori il più
ampio possibile.
b. Finanziamento all’interno del punto vendita
In questo paragrafo andremo ad analizzare alcune delle modalità con
cui i soci della cooperativa potrebbero finanziare i progetti pubblicati
sulla piattaforma di crowdfunding. Queste possibilità permetterebbero,
potenzialmente, di allargare di non poco il mercato rispetto a quello
delle altre piattaforme, consentendo di partecipare al finanziamento
dei progetti anche a quella fetta di soci relativamente distante dal
target abituale del crowdfunding.
Dall’indagine sui soci attivi di Coop Estense presa come riferimento
per questo studio si è notato infatti come la percentuale di soci
consumatori della cooperativa oltre i 56 anni si attesti intorno al 44%
di cui una buona parte di questi per caratteristiche culturali e sociali,
non possiede familiarità con l’utilizzo del computer e di internet.
Questa fetta importante di soci della Cooperativa quindi, anche se
interessata, sarebbe tagliata fuori dalla possibilità di finanziare un
47
qualunque tipo di progetto (si veda l’andamento del grafico che riporta
l’uso di internet per classi d’età).
Figura 1 – Uso di Internet per classi d’età nel 2013 su un campione di 100 persone di 6 anni o più con le
stesse caratteristiche
Attraverso un’adeguata campagna pubblicitaria e alcune possibilità di
finanziamento all’interno del punto vendita, Coop non solo
guadagnerebbe anche questa fetta di finanziatori, ma si proporrebbe
come pioniere nel campo della grande distribuzione in materia di
crowdfunding. In questo modo Coop consente anche a tutti i suoi soci
di qualunque fascia d’età di poter partecipare al finanziamento dei
progetti proposti in piattaforma.
Ogni progetto presentato in piattaforma, per un determinato periodo,
verrà contemporaneamente pubblicizzato anche nei punti vendita.
Verranno adibiti appositi spazi informativi dove chiunque potrà
reperire informazioni sui progetti attivi e ogni domanda e dubbio potrà
essere chiarito dal personale presente che sarà costantemente
aggiornato sui lavori proposti. Oltre al materiale informativo e alla
cartellonistica che sponsorizzerà le idee presenti su CoOpera, si
potranno inoltre organizzare nei propri territori incontri diretti con i
proponenti/ideatori dei progetti. In questo modo si vuol creare un
contatto diretto e partecipativo con la cooperativa e con tutto il mondo
(comprensivo di soci e non) che non hanno la possibilità di accedere al
servizio online.
-
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
Uso di Internet per classi d'età
%
%
48
Una modalità attraverso la quale sarà possibile effettuare il
finanziamento unicamente per i progetti della sezione No profit
direttamente dal punto vendita è quello di utilizzare i punti socio
ottenuti dagli acquisti nei punti di vendita Coop. Al raggiungimento di
una determinata soglia i soci potranno decidere di utilizzare i punti
accumulati durante la raccolta per sostenere il progetto desiderato
presente in piattaforma che verrà convertito monetariamente (come
avviene ad esempio in Coop Adriatica nella campagna soci 2014 dove
vengono devoluti per ogni punto donato 2,6 centesimi ai progetti di
solidarietà proposti).
Se il progetto raggiunge la soglia di traguardo prefissata, Coop
convertirà in denaro i punti donati o in caso contrario restituirà i punti
al socio. Prendendo ad esempio una cooperativa come Coop Estense il
numero di soci che potrebbero decidere di finanziare un progetto
tramite l'utilizzo dei punti sono circa 650.000; nei supermercati
dell’Emilia, ogni mese vengono erogati 40 milioni di punti, dei quali il
3% vengono utilizzati per donazioni benefiche e il 16% non viene
utilizzato alla scadenza. Se anche solo riuscissimo ad ottenere una
quota del 10% delle due percentuali precedenti avremmo una somma
pari a 760.000 punti, pari a 7.600 € mensili per il finanziamento di
progetti di crowdfunding.
L’utilizzo dei punti a questi fini sta pian piano sviluppandosi nelle
cooperative, un esempio lampante è l’iniziativa proposta da Coop
Nordest e Legacoop: donando 10 punti si può dare la possibilità di
pagare lo “stipendio” a un gruppo di giovani inoccupati e disoccupati
della provincia, che verranno avviati al lavoro per quattro mesi. In un
contesto come questo, CoOpera potrebbe essere uno strumento
vincente per cercare di trovare possibili soluzioni al problema della
disoccupazione che affligge il nostro paese.
Un’altra modalità di finanziamento data al socio Coop è la possibilità
di utilizzare i risparmi del proprio libretto del prestito dagli uffici del
Prestito della Cooperativa con le stesse modalità della carta di credito
e quindi la possibilità di finanziare i progetti presenti in entrambi le
sezioni di CoOpera.
49
6.4 Modalità di restituzione
Se un progetto inserito nella piattaforma di CoOpera raggiunge il
budget richiesto per la sua realizzazione, allora il processo va a buon
fine e non vi sono interventi da fare. Ma cosa accade se la somma
richiesta non viene raggiunta?
A seconda della modalità di finanziamento utilizzata, vi saranno delle
attività diverse da svolgere per restituire l’importo donato ai
finanziatori.
Se si è deciso di effettuare il finanziamento attraverso internet o il
libretto del prestito, al momento della donazione non viene scalato
nessun importo; solo nel caso in cui il progetto raggiunga il suo
budget di realizzazione il finanziamento risulterà effettivo e il denaro
sarà trasferito. In caso contrario, di conseguenza, non dovrà essere
effettuata nessuna restituzione, in quanto i soldi potenzialmente donati
non sono mai stati prelevati e trasferiti.
Situazione opposta accade invece se si è deciso di finanziare il
progetto attraverso i punti accumulati nella propria tessera socio. In
questo caso, infatti, i punti verranno immediatamente scalati dal
proprio totale non appena si decide di effettuare un finanziamento.
Questo perché non deve essere più data la possibilità ai soci di
utilizzare i punti che hanno già donato per un progetto; perciò, nel
caso in cui il finanziamento di un progetto non vada a buon fine, i
punti verranno prontamente riaccreditati nella tessera socio del
finanziatore.
6.5 Personale Impiegato
La responsabilità di CoOpera sarà in capo al Responsabile individuato
con competenze nell’ambito finanziario e sociale. Sarà inquadrato al
1° livello e sarà non timbrante. Si occuperà in particolare del corretto
funzionamento del processo, dei contatti con la SGR, della gestione
del personale e delle attività, della gestione delle giurie ed avrà i
50
ESEMPIO DI ORARIO
COGNOME E NOME ORE C.
ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT
IMPIEGATO SEGRETERIA 38,00 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 16,50 7,20
TECNICO PIATTAFORMA 24,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 12,30 4,00
LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI'
ESEMPIO DI ORARIO
COGNOME E NOME ORE C.
ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT
IMPIEGATO SEGRETERIA 38,00 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 16,50 7,20
TECNICO PIATTAFORMA 24,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 12,30 4,00
LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI'
ESEMPIO DI ORARIO
COGNOME E NOME ORE C.
ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT ENT. USC. ENT. USC. TOT
IMPIEGATO SEGRETERIA 38,00 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 17,10 7,40 8,30 13,00 14,00 16,50 7,20
TECNICO PIATTAFORMA 24,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 13,30 5,00 8,30 12,30 4,00
LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI'
contatti per l’organizzazione degli eventi e la parte pubblicitaria.
Per lavorare operativamente sulla piattaforma vi sarà un addetto alla
segreteria che lavorerà full time con inquadramento al 4° livello. Vi
sarà inoltre un tecnico della piattaforma, part time 1250 ore annue,
inquadrato al 2° livello.
Coloro che opereranno in questa nuova attività avranno un iniziale
periodo di formazione in aula, fatta da esperti provenienti da diverse
aree:
Esperti di crowdfunding e web-marketing
Esperti di finanza
Esperti interni che abbiano modo di spiegare dettagliatamente
gli aspetti riguardanti i valori cooperativi e l’organizzazione del
lavoro
51
6.6 Pubblicità
La pubblicità avrà un ruolo fondamentale nelle prime fasi di
attivazione del progetto, poiché la conoscenza di questo strumento di
raccolta fondi non è ancora molto diffusa in Italia; al contrario, un
punto a nostro favore rispetto alle dirette concorrenti italiane è la
conoscenza e la fiducia che le persone hanno di COOP.
I metodi di pubblicizzazione del nostro servizio saranno svariati:
Inserzioni su volantino promo ove saranno presentati i progetti
di rilevanza maggiore, con breve spiegazione e fondi necessari
all’attuazione degli stessi.
Articolo dedicato sul giornalino (consumatori) con
approfondimenti sui progetti in evidenza e storie di chi presenta
i progetti.
Sarà apposta all’ingresso dei punti vendita cartellonistica
dedicata, nella quale sarà presente la sequenza dei progetti in
gara con relativi fondi da raggiungere.
In radio coop saranno inseriti spezzoni audio che ricordano il
servizio che COOP ha deciso di dare.
Saranno organizzati eventi per promuovere i vari progetti con la
presenza degli ideatori degli stessi.
Naturalmente la sponsorizzazione maggiore sarà effettuata
tramite i Social Network, dove vi è la maggior concentrazione
di clientela già attiva in rete.
I progettisti inoltre saranno tenuti a pubblicizzare i loro progetti
sulle loro reti sociali.
52
7. Business Plan e grafico di Gantt
Presentiamo in questo capitolo gli Investimenti e il Conto Economico
del progetto proposto. E’ necessario premettere che la quantificazione
dei costi è stata fatta tenendo anche in considerazione le finalità
sociali e il carattere di sostegno ad iniziative di natura solidaristica e
di sviluppo economico del territorio che ha il progetto proposto.
Proprio perché il progetto ha importanti finalità sociali, si può
prevedere un ritorno economico d’investimento, ma solo nel medio
periodo (ovvero dopo il primo triennio). Si è pensato quindi di
prevedere per il progetto proposto un investimento sostenibile e
comunque un ritorno di immagine per il Sistema Coop che può essere
immediato.
E’ perciò fondamentale per il progetto CoOpera una appropriata ed
efficace comunicazione esterna, non tanto e solo per le finalità
intrinseche di progetto, ma anche per come la si comunica ai soci: la
Cooperativa darà visibilità e sosterrà tutti progetti proposti in
piattaforma che hanno un importante impatto per il territorio in cui
opera, che arricchiscono le relazioni sociali e la solidarietà nelle
proprie comunità, che operano con una gestione responsabile verso le
persone e l’ambiente e che offrono opportunità di lavoro ai giovani.
La Cooperativa darà ai propri soci l’opportunità di scegliere e
partecipare direttamente ai progetti proposti finanziandoli e
promuovendoli a loro volta attraverso il web, sviluppando quindi un
sistema di “economia partecipativa”.
Si potrebbe anche pensare a livelli di ricavi più alti di quelli ipotizzati,
sia aumentando le ipotesi fatte relative alle sponsorizzazioni, sia
pensando eventualmente ad una partnership strutturata con un partner
privilegiato definito (ad esempio il Gruppo Unipol).
Inoltre si potrebbe ipotizzare che una parte dell’investimento del
progetto sia finanziato da Coopfond, in linea con il suo obiettivo di
“diffondere la cooperazione”, promuovendo attraverso CoOpera lo
sviluppo di progettualità cooperativa attraverso gli strumenti di ampia
diffusione della Rete e dei Social Network.
53
7.1 Gli investimenti del progetto
Le società a responsabilità limitata sono società di capitali in cui:
- per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società col suo
patrimonio;
- le quote di partecipazioni dei soci non possono essere
rappresentate da azioni.
In questo tipo di società tutti i soci godono del beneficio della
responsabilità limitata. CoOpera si colloca all'interno di questa
tipologia di società, similmente alle altre piattaforme di crowdfunding.
CONTO ECONOMICO
Anno I Anno II Anno III
Ritorno da investimento in partecipazioni - - 50.000
Ricavi da sponsorizzazione 84.000 112.000 140.000
Ricavi 84.000 112.000 190.000
Ammostramenti strutturali - 26.000 - 26.000 - 26.000
Costo SGR - 30.000 - 60.000 - 90.000
Costo manutenzione piattaforma - 10.000 - 10.000
Affitto figurativo - 3.000 - 3.000 - 3.000
Prestazioni - 5.000 - 5.000 - 5.000
Costi promo/pubblicitari - 152.000 - 124.000 - 103.000
Costi operativi e ammortamenti 216.000- 228.000- 237.000-
Costo addetti piattaforma - 34.736 - 34.736 - 34.736
Costo responsabile Coop del progetto - 35.000 - 35.000 - 35.000
Costo giuria esterna - 10.000 - 12.000 - 14.000
Costi del personale -79.736 -81.736 -83.736
Risultato Netto - 211.736 - 197.736 - 130.736
INVESTIMENTI
Investimenti %
Costituzione Societaria 2.500 2%
Acquisizione e personalizzazione piattaforma 90.000 69%
Attrezzature accessorie 10.000 8%
Formazione personale 7.500 6%
Comunicazione Istituzionale 10.000 8%
Evento di lancio 10.000 8%
Totale Investimenti 130.000
54
L’investimento iniziale per la creazione della suddetta società si può
stimare in Euro 2.500 così scomposte: Euro 1.500 di spese notarili per
l’atto di costituzione della società (tra cui vidimazione Libri, Diritti di
segreteria, ecc.), Euro 300 per l’iscrizione alla Camera di Commercio,
Euro 400 per bolli ed infine Euro 300 per l’Imposta di Registro. La
costituzione della società deve avvenire mediante atto pubblico
notarile; in seguito della sottoscrizione dell'atto, il notaio ne cura
l’Iscrizione alla Camera di Commercio e la trasmissione al Registro
delle Imprese.
La piattaforma web di crowdfunding viene acquistata per Euro 10.000
da società terze esperte nel settore, Coop in questo modo ne diventa
proprietaria al 100% (non ci sono pericoli di interferenze come in un
caso di Affitto Spazio di una pagina su piattaforme di terzi).
La piattaforma deve poi essere adattata e personalizzata alle esigenze
di Coop. Gli investimenti da sostenere riguardano quindi:
• lo sviluppo della parte pubblica, stimati in Euro 30.000
• lo sviluppo della parte applicativa, stimati in Euro 50.000
Lo sviluppo della parte pubblica si riferisce allo sviluppo delle
interfacce del portale web in diverse sezioni:
- Sezione di presentazione iniziale;
- Sezione di presentazione della mission, del funzionamento della
piattaforma e delle società coinvolte;
- Sezione di presentazione dei progetti no profit;
- Sezione di presentazione dei progetti di tipo imprenditoriale.
Si prevede la personalizzazione dei seguenti moduli:
• moduli di condivisione social dei progetti e dell’iniziativa;
• moduli per la visibilità sui motori di ricerca;
• moduli per la gestione di campagne di web-marketing a
supporto dell’iniziativa.
Lo sviluppo della parte applicativa prevede:
- Sviluppo delle funzionalità per la registrazione/profilazione dei
55
donatori;
- Sviluppo delle funzionalità per la raccolta delle donazioni;
- Sviluppo delle funzionalità per la registrazione/profilazione dei
proponenti;
- Sviluppo delle funzionalità per la candidatura dei progetti e
raccolta documentazione;
- Sviluppo delle funzionalità di controllo formale delle
informazioni inserite;
- Sviluppo dei moduli per la comunicazione/assistenza ai
proponenti;
- Sviluppo dei moduli per la comunicazione/assistenza ai
donatori;
- Sviluppo delle funzionalità rivolte ai mediatori della
piattaforma (società Sgr);
- Sviluppo delle funzionalità rivolte agli amministratori di
sistema (Coop);
- Sviluppo moduli di monitoraggio delle visite, delle donazioni,
dei progetti, delle attività dei mediatori.
Sono inoltre state previste attrezzature accessorie (quali PC, licenze,
stampante) per Euro 10.000.
Sarà necessario considerare formare il personale incaricato della
gestione della piattaforma. Si è ipotizzato di procedere con una
formazione per gli addetti alla piattaforma così strutturata:
- 5 ore di formazione con consulente esterno sul tema generale
del crowdfunding;
- 4 ore di formazione con consulente esterno sui temi generali di
business plan e di gestione finanziaria;
- 4 ore di formazione di web-marketing con consulente esterno;
- 4 ore di formazione sui valori Coop con consulente interno;
- 38 ore di formazione sulla piattaforma CoOpera con consulente
esterno;
- 4 ore di formazione interna sulla procedura di lavoro.
Il costo orario della formazione aziendale è ipotizzato pari ad Euro
56
150,00 se con consulente esterno e pari ad Euro 38,00 se effettuata da
personale interno (direttivo).
Si procederà una volta terminata la realizzazione della piattaforma ad
una comunicazione istituzionale dell’iniziativa, attraverso un
convegno di presentazione ufficiale del progetto con la partecipazione
della Sgr selezionata e un evento di lancio in una location dedicata
(20.000 Euro).
I costi sostenuti per la realizzazione del piattaforma vengono
capitalizzati e si ipotizza la durata di vita dell’investimento di 5 anni.
7.2 I costi del progetto
CoOpera ha bisogno di personale in grado di gestire l'utilizzo della
piattaforma e che si occupi di filtrare l’arrivo alla piattaforma dei
progetti dal web e di gestire operativamente la piattaforma, le
campagne pubblicitarie interne alla cooperativa, ecc.. Il primo filtro
con il “mondo esterno” è fondamentale: i progetti devono essere
attinenti ai valori della Cooperativa. Per questo il personale che si
occupa della gestione della piattaforma non deve essere estraneo al
mondo Coop e quindi abbiamo scelto di coinvolgere nel progetto
dipendenti già presenti in cooperativa. Il numero degli addetti alla
gestione della piattaforma CoOpera è pari a tre persone:
- addetto alla segreteria con un inquadramento contrattuale IV
livello full time (21.252 euro/annui lordi)
- tecnico part-time addetto alla gestione della piattaforma di II
livello (13.484 euro/annui lordi)
- impiegato direttivo responsabile del progetto I livello (35.000
euro/annui lordi)
I progetti che arrivano in piattaforma sono valutati da una giuria
composta sia da personale interno alla Cooperativa che da personale
57
esterno ad essa. Coloro che rivestono il ruolo di giudice interno
(dipendente Coop) possono usufruire di un rimborso spese. Coloro che
invece prendono parte alla giuria da esterni, in quanto esperti di
settore, hanno diritto anche ad un conguaglio economico.
Il rimborso per la giuria esterna, selezionata al bisogno tra esperti nel
settore specifico dei progetti vagliati dalla giuria interna, e convocata
trimestralmente al lancio delle nuove gare prevede un fisso, un
rimborso chilometrico e per i pasti (costo totale/annuo 10.000). Si
ipotizza di selezionare dal mondo universitario ad ogni gara quattro
esperti su temi, ad esempio, di sviluppo ed innovazione,
crowdfunding, di web-marketing, ambientali, di finanza, di business,
legali.
I costi della manutenzione e gestione ordinaria prevista dal secondo
anno sono iscritti nel conto economico dell’esercizio e sono stimati
annualmente di Euro 10.000.
Si ipotizza anche un costo annuo in prestazioni (es. consulenze legali
extra) pari ad Euro 5.000.
Il locale adibito per il lavoro dei due addetti sulla piattaforma si
prevede un ufficio di sede della dimensione di 30 mq. Il costo di
affitto figurativo di circa Euro 3.000 è stato stimato attribuendo il
3,5% del valore di perizia immobiliare della sede di Coop Adriatica.
Per la comunicazione annuale dell’iniziativa e la pubblicità dei
progetti proposti sulla piattaforma saranno utilizzati i principali canali
pubblicitari di Coop durante tutto il lancio dei progetti con l’auspicio
di avere una diffusione virale di tale strumento. La pubblicità avverrà
innanzitutto tramite il sito di Coop e pagine Web e Social Network,
considerato il carattere prettamente social del progetto. Il costo
ipotizzato a regime potrebbe ad una prima analisi apparire
sottodimensionato, occorre sottolineare però che anche la pubblicità
verrà sponsorizzata “dal basso”: gli stessi proponenti dei progetti sono
tenuti a pubblicizzare il proprio progetto attraverso l’attivazione delle
proprie reti sociali, facendo storytelling, con il classico passaparola e
con tutti i mezzi da lui ritenuti utili per il raggiungimento del proprio
obiettivo. E’ prevista anche comunicazioni offline all’interno dei
supermercati Coop, predisponendo dei volantini pieghevoli a colori in
58
formato A5 (folders) per ogni lancio trimestrale dei progetti, dei
cartelloni a colori da inserire in PdV con format A2 e una pagina sulla
rivista della cooperativa ogni trimestre al lancio dei nuovi progetti.
Nei punti vendita saranno inoltre organizzati eventi per promuovere i
vari progetti con la presenza degli ideatori degli stessi.
Per stimare il costo sostenuto per il compenso della SGR, che tenga
conto del livello di complessità, di impegno e di coordinamento che
CoOpera richiede, si è partiti stabilendo un obiettivo di raccolta per i
primi tre anni di vita del progetto e simulando una percentuale di
progetti Profit e No Profit che la piattaforma si pone l’obiettivo di
finanziare. Si è ipotizzato il compenso variabile percepito dalla SGR
pari al 10% di tutti i progetti che raggiungeranno il proprio obiettivo
di finanziamento. Tale compenso verrà trattenuto al proponente del
progetto di tipo Profit al raggiungimento della somma di denaro
richiesta per la realizzazione del progetto. Per quanto riguarda i
PRIMO ANNO Prezzo Unitario (€) Numero Udm Costo Totale
Web e Social Network 1.400 60 ore 84.000
Rivista di Cooperativa 2.500 6 mesi 15.000
Folder 0,04 100.000 copie 4.000
Cartellonistica formato A2 5 1.000 copie 5.000
Radio in Store 3.500 4 mesi 14.000
Incontri in PdV 1.000 30 numero 30.000
Costo totale 152.000
SECONDO ANNO Prezzo Unitario (€) Numero Udm Costo Totale
Web e Social Network 1.400 40 ore 56.000
Rivista di Cooperativa 2.500 6 mesi 15.000
Folder 0,04 100.000 copie 4.000
Cartellonistica formato A2 5 1.000 copie 5.000
Radio in Store 3.500 4 mesi 14.000
Incontri in PdV 1.000 30 numero 30.000
Costo totale 124.000
TERZO ANNO Prezzo Unitario (€) Numero Udm Costo Totale
Web e Social Network 1.400 25 ore 35.000
Rivista di Cooperativa 2.500 6 mesi 15.000
Folder 0,04 100.000 copie 4.000
Cartellonistica formato A2 5 1.000 copie 5.000
Radio in Store 3.500 4 mesi 14.000
Incontri in PdV 1.000 30 numero 30.000
Costo totale 103.000
59
finanziamenti sulla sezione No Profit, Coop invece si farà carico di
questo costo per sostenere le raccolte No Profit.
7.3 I ricavi del progetto
I ricavi non sono direttamente quantificabili, ma derivano da ricavi
d’immagine e di ritorno sociale. E’ difficile definirli in maniera
prettamente economica, ma crediamo che il progetto CoOpera porti,
nel lungo dei vantaggi definiti “intangibili” ma considerevoli quanto
quelli economici:
1. maggiore visibilità di Coop che si fa portavoce di sviluppo
economico e sociale del territorio in cui opera;
2. educazione alla cooperazione e coinvolgimento della
collettività;
3. maggior coinvolgimento e motivazione dei soci;
4. incremento del numero dei soci (soprattutto giovani);
2. aumento del capitale sociale derivato dalle quote sociali dei
nuovi soci iscritti;
3. aumento del numero di soci prestatori;
4. aumento del numero di libretti di prestito sociale (modalità
prevista per il finanziamento dei progetti);
5. aumento del prestito sociale;
6. educazione ai valori cooperativi;
7. il contributo del crowd sulla piattaforma può generare idee che
portano innovazione commerciale e sociale;
8. maggiore visibilità dei valori coop sui territori in cui è insediata.
Anno I Anno II Anno III
Obiettivo raccolta totale 1.000.000 2.000.000 3.000.000
Obiettivo di raccolta Progetti Profit 70% 700.000 1.400.000 2.100.000
Obiettivo di raccolta Progetti No Profit 30% 300.000 600.000 900.000
Costo SGR per sostenere i progetti No Profit -10% 30.000- 60.000- 90.000-
60
E’ importante sottolineare che questo progetto ha anche grosse
potenzialità di ricavi derivanti dall’ingresso di Coop come investitore
nei progetti presenti in piattaforma: si è stimato un ricavo a partire dal
terzo anno pari a 50.000 euro. Si potrebbe ipotizzare come obiettivo di
medio termine di raggiungere il punto di pareggio investendo in tutti
quei progetti imprenditoriali promettenti che si ritengono in linea con
gli interessi di Coop e che quindi possono portare al ritorno
dell’investimento effettuato.
Alla copertura degli investimenti e dei costi di gestione potrebbero
contribuire i guadagni derivanti da inserti pubblicitari inseriti sulla
piattaforma web CoOpera (es. pubblicità e collegamenti del gruppo
Coop, Es. Gruppo Unipol).
Infine l’attività auto-promozionale svolta dai progettisti e il
passaparola porterà anche a ricerche di mercato a costo zero, a
profilazioni di clienti e bisogni, a possibilità di anticipare il mercato
con la creazione di nuovi prodotti e servizi e alla scoperta di nuove
nicchie di mercato.
61
7.4 Grafico di Gantt
62
8. Start-up e raccomandazioni
In conclusione forniamo alcune linee guida legate ai rischi che si
potrebbero presentare in fase di avvio e nella gestione del progetto
CoOpera. Nello specifico, ci si riferisce ad alcune raccomandazioni
che nascono dalla consapevolezza della complessità del progetto
presentato e nella novità dello strumento scelto per la realtà
cooperativa. Si sottolineeranno quindi alcuni punti di attenzione del
progetto attraverso la Swot Analysis e forniremo alcune
raccomandazioni per gli startupper.
8.1 Swot Analysis
Uno strumento utile per valutare i punti di forza, di debolezza, le
opportunità e le minacce del progetto presentato è rappresentato dalla
SWOT analysis (strenghts/weakness, opportunities/threats analysis).
Attraverso questa analisi si è in grado di stabilire o di rivedere la
missione e gli obiettivi prefissati e di sviluppare le strategie per
raggiungerli. I punti di forza e i punti di debolezza sono i fattori
interni che possono influenzare la capacità del progetto di raggiungere
i suoi obiettivi e quindi di soddisfare o meno il target individuato.
Opportunità e minacce rappresentano invece fattori esterni che devono
però essere presi in considerazione: le opportunità designano le
condizioni ambientali favorevoli che potrebbero produrre ritorni in
termini sia economici che sociali per Coop, se si agisce in maniera
appropriata sfruttandole; le minacce designano le barriere che possono
impedire il successo del progetto.
La matrice SWOT presentata può aiutare a far corrispondere i punti di
forza interni alle opportunità esterne e a creare vantaggi competitivi
nel soddisfacimento dei bisogni dei propri soci consumatori. Inoltre
occorrerebbe agire in modo da convertire i punti di debolezza interni
in punti di forza e le minacce esterne in opportunità.
63
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
In linea con i principi della “Legge sulla
Cooperazione” promuovere con CoOpera i
progetti che sviluppano cooperazione,
rafforzando così la presenza della cooperativa
nel sistema economico nazionale
Ampia fiducia dei consumatori in Coop che si fa
garante di affidabilità e serietà dei progetti
presentati su CoOpera
Maggiore visibilità del progetto che può essere
promosso non solo sul crowd virtuale ma anche
sull’ampia base sociale di Coop
Possibilità di diversificare la raccolta dei
finanziamenti utilizzando i canali di Coop come
la raccolta punti, coinvolgendo anche le fasce
d’età più lontane al crowdfunding
Capacità di selezionare le idee e dei progetti che
rispecchiano veramente le istanze e i valori di
Coop
Capacità di dar vita ad attività di marketing in
grado di evidenziare il ruolo di garante e
promotore di Coop rispetto ai progetti presentati
Difficoltà a quantificare i ritorni economici del
progetto, esprimibili principalmente in termini di
impatto sociale
OPPORTUNITÀ MINACCE
Promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro
e opportunità per i giovani
Ritorno d’immagine per Coop come portavoce
di sviluppo di cooperazione
Essere pioniera tra la GDO nell’utilizzo del
crowdfunding
Sviluppo di iniziative di cooperazione
associativa per lo sviluppo di un territorio
attraverso la partecipazione diretta del singolo
socio nella scelta dei progetti finanziati
Possibilità di anticipare il mercato con la
creazione di nuovi prodotti e servizi (scoperta di
nuove nicchie di mercato)
Educazione alla cooperazione e coinvolgimento
della collettività
Incremento del numero dei soci (soprattutto
giovani)
Ritorno economico per i progetti in cui si è
deciso di finanziare attivamente
Difficoltà di controllo della buona realizzazione
del progetto finanziato
Pericolo di perdita di immagine per Coop in
caso di frode
Possibili accuse di strumentalizzazione
Retaggio culturale che limita l’apertura verso la
condivisione e la cooperazione (problema di
fiducia)
Rischio imprenditoriale per i progetti finanziati
attivamente
Pericolo di imitazione da parte della concorrenza
Mancanza di chiare informazioni a seguito di
una comunicazione non efficace
Scelta del giusto partner come SGR
64
8.2 Raccomandazioni
Contrariamente alle classiche start up aziendali, per la buona riuscita
del progetto “CoOpera”, non bisogna focalizzare l’attenzione sulla
fase di avviamento della piattaforma, che risulta comunque
importante, ma si deve prestare particolare attenzione agli aspetti che
saranno utilizzati per dare un’impostazione strutturale continuativa e
duratura. Ciò affinché la piattaforma possa progredire e accogliere
sempre più consensi nel tempo, da parte sia di chi si interfaccia per
proporre il proprio lavoro e necessita di una vetrina sinonimo di
serietà e garanzia, sia da chi si interfaccia come eventuale “donatore”
di un progetto che merita di essere finanziato per il suo contenuto
originale e innovativo.
Una buona gestione organizzativa interna e un accurato studio di
quelle che risultano essere le minacce esterne, garantiranno un buon
punto di partenza del progetto. Nonostante CoOpera si affacci su un
mercato emergente e ancora in evoluzione, con la possibilità di creare
nuovi prodotti e nuove nicchie di mercato ancora inesistenti in Italia, e
che, non ancora ritenuto interessante dalle GDO, il pericolo di
imitazione da parte della concorrenza, il rischio di frode e la perdita di
capitale per quei progetti che Coop potrebbe finanziare attivamente,
potrebbero portare un danno economico, ma soprattutto perdita
d’immagine del marchio. Altro aspetto da non sottovalutare, è il
personale che si occuperà della gestione organizzativa della
piattaforma e di tutte quelle informazioni che la attraverseranno. Una
delle difficoltà che potranno essere riscontrate, sarà infatti la scelta dei
progetti proposti inizialmente. Il personale, non solo dovrà essere in
grado di captare e selezionare accuratamente l’idea originale e
innovativa dei progetti proposti, ma dovrà anche essere in grado di
creare un’ottima sinergia tra le informazioni che passeranno tra la
piattaforma e i punti vendita dove verranno pubblicizzati i progetti.
Consigliamo di sviluppare la piattaforma inizialmente su un livello
locale (piattaforma di proprietà della singola cooperativa) per fare leva
sulle community locali che saranno maggiormente coinvolte nei
progetti presentati. Acquisendo esperienza, credibilità e visibilità si
può in un secondo momento allargare il progetto ad un livello
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nazionale, mantenendo comunque un forte inquadramento regionale
per lo sviluppo dei territori in Coop opera. Una buona coordinazione
tra il livello nazionale e locale farà sì che CoOpera, attraverso la
pubblicità, la professionalità e il coinvolgimento dei soci e non soci,
raggiungerà obiettivi di crescita sempre più ampi e una maggiore
possibilità di creare nuovi posti di lavoro.
Il mantenimento di questi obiettivi porteranno benefici non solo a chi
vedrà realizzato il proprio progetto, quindi la realizzazione di un
sogno e la creazione di lavoro, ma contemporaneamente Coop avrà un
suo ritorno sia d’immagine, con anche la possibilità di ampliare il
proprio mondo soci, che economica, qualora partecipi attivamente ad
un progetto imprenditoriale.
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Chiara Vannini – Coop Adriatica
Ileana Re – Coop Liguria
Iacopo Casini – Coop Amiatina
Francesca Pasqualini - Amiatina
Miko Casadei – Coop Estense
Patrizia Inserra – Coop Estense
Stefano Del Signore - Amiatina
Valeria Visino – Coop Liguria
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ALLEGATI:
A – Le piattaforme di crowdfunding in Italia
Reward-based
Com-Unity (www.com-unity.it)
Modello misto: reward/donation. È una piattaforma generalista, di propietà di
banca Interprovicnaile Spa, sviluppato con uno studio di consulenza e lanciato a
Marzo 2013. Ospita progetti di qualsiasi tipo con particolare riferimento ad ambiti
umanitari, sociali, scientifici e culturali. E’ composta da tre entità indipendenti: un
comitato etico, che valuta i progetti verificandone la liceità; il tutor, che esprime
un parere vincolante su valenza e fattibilità del progetto e assiste i progettisti
nell’iter relativo alla pubblicazione del progetto e nella raccolta fondi; la banca,
che gestisce le somme donate ai singoli progetti.
Crowdfunding-Italia (www.crowdfunding-italia.com)
E’ una piattaforma generalista, nata a ottobre 2012. La registrazione è gratuita e
non viene imposta alcuna commissione sui fondi raccolti.
De Rev (www.derev.com)
Modello misto: Reward/Donation/Petizioni). “e’ una piattaforma che consente di
trasformare le tue migliori idee in Rivoluzioni alla scopo di migliorare
concretamente il mondo in cui viviamo”. Sulla piattaforma vengono ospitate sia
campagne di crowdfunding che petizioni e raccolta firme per progetti e iniziative
di interesse comune. E’ stata lanciata a Novembre 2012, fondata da Roberto
Esposito.
Distribuzioni dal basso (www.distribuzionidalbasso.com)
Settoriale: Cinema. Lanciata ad Aprile 2013, l’obiettivo del progetto redazionale è
quello di sostenere la circolazione di film e documentari indipendenti realizzati
dalla nuova generazione freelance. Tutti i film e documentari inseriti nel portale
rispondono all’esigenza di costruire un modo nuovo di fare cinema e
informazione.
Eppela (www.eppela.com)
Eppela è una piattaforma di reward-based fondata nella seconda metà del 2011 da
Nicola Lencioni. Permette di finanziare progetti innovativi e creativi nei campi di
arte, tecnologia, cinema, musica, innovazione sociale, scrittura, no profit, etc.
Finanziami il tuo futuro (www.finanziamiiltuofuturo.it)
È una piattaforma locale, operante nella valle d’Itria in Puglia, volta alla
promozione e diffusione di nuove progettualità per lo sviluppo del territorio.
Nasce a inizio 2013: i progettisti possono presentare una richiesta per raccogliere
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un importo fisso di 10.000 € per la realizzazione di progetti della durata massima
di 12 mesi.
Foritaly (www.foritaly.org)
Settoriale: Arte. Nasce per “contribuire a proteggere la bellezza che il nostro
Paese custodisce”. E’ una piattaforma dedicata alla raccolta di fondi per l’arte.
Idea Ginger (www.ideaginger.wordpress.com)
E’ una piattaforma web rivolta a creativi, imprese e istituzioni pubbliche
dell’Emilia Romagna per ridurre il gap che sussiste tra questi tre attori nell’attuale
mondo del lavoro. La piattaforma permette ai creativi di dare visibilità ai loro
progetti e prodotti e allo stesso tempo di creare una rete di sostenitori e
collaboratori.
Kapipal (www.kapipal.com)
Fondata da Alberto Falossi nel 2009, si definisce un sito per raccogliere soldi
online. Si tratta di una piattaforma generalista che permette di finanziare qualsiasi
progetto, in speciale modo progetti personali. Si definisce anche la prima
piattaforma internazionale a supportare il crowdfunding personale. Non impone
alcuna commissione sui progetti.
Kendoo (www.kendoo.it)
E’ una piattaforma che opera nella provincia di Bergamo, promossa da Media on,
utile a ideare, creare e finanziare progetti, secondo il modello all-or-nothing.
Microcreditartistique (www.microcreditartistique.com)
La mission della piattaforma è “aiutare chi ha un’idea per l’arte contemporanea e
vuole realizzarla”. Micrò Artistique nasce da un’idea di Mauro Defrancesco e si
occupa esclusivamente di arte contemporanea.
Musicraiser (www.musicraiser.com)
Musicraiser è una piattaforma di crowdfuning reward-based esclusivamente
dedicata alla musica. Fondata dal cantante dei Marta sui Tubi, Giovanni Gulino, e
dalla dj e producer Tania Varuni, la piattaforma è stata lanciata a Ottobre 2012 e
accetta progetti di raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti,
festival e tutto ciò che ha a che fare con la musica.
Produzioni dal basso (www.produtizonidalbasso.com)
PdB è ritenuta la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, fondata nel 2005 da
Angelo Rindone. Lo scopo è quello di offrire uno spazio a tutti coloro che
vogliono proporre un progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.
Produzioni dal basso è gratuita ed ogni proposta viene gestita in modo autonomo
senza intermediazioni.
Starteed (www.started.com)
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E’ stata fondata alla fine del 2011 da Claudio Bedino e lanciata a settembre del
2012; è un sito che aiuta le persone a finanziare le proprie idee grazie ad un
supporto finanziario e sociale della Community di Starteed. La piattaforma integra
la campagna di crowdfunding con tutte le fasi successive dello sviluppo e vendita
del prodotto, offrendo al creatore possibilità di vendere il proprio prodotto sulla
piattaforma stessa.
TakeOff Crowdfunding (www.takeoffcrowdfunding.com)
E’ una piattaforma italiana che aiuta un’idea imprenditoriale a essere realizzata,
grazie al sostegno finanziario e sociale della comunità TakeOff.
Donation-based
BuonaCausa (www.buonacausa.org)
Buona Causa è “l’ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che
richiedono sostegno”. La piattaforma consente ad associazioni, testimonial,
aziende, donatori e attivisti di collaborare su iniziative e progetti di valore sociale
Commoon (www.commoon.it)
E’ una piattaforma rivolta soprattutto al terzo settore e al no profit, ideale per le
micro imprese, le cooperative sociali, le organizzazioni non governative ed
progetti di microcredito
Iodono (www.iodono.com)
Iodono è un sito di personal fundraising nato nel 2010 da un’idea di Direct
Channel, società milanese leader nel database management nel settore editoriale e
del non profit. L’obiettivo è di permettere alle persone di donare online e di
raccogliere fondi per le ONP e per le cause a loro più vicine.
Let’s donation (www.letsdonation.com)
Si definisce un social network della solidarietà: una piattaforma in cui Profit e No
profit collaborano per lo stesso progetto.
Leevia (www.leevia.com)
È una piattaforma destinata alla beneficienza dove le aziende sponsorizzano i
progetti promossi dalle organizzazioni no profit con lo scopo di aiutarle nella
ricerca dei fondi necessari per realizzarli.
Oboli (www.oboli.org)
È una piattaforma per progetti no profit ideata e promossa dall’associazione Oboli
Onlus. La raccolta di fondi avviene in Oboli, crediti che si convertono in euro alla
data di scadenza dei progetti e vengono devoluti all’organizzazione no profit.
Pubblico Bene (www.pubblicobene.it)
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Pubblico Bene è un progetto sperimentale di giornalismo d’inchiesta finanziato
dai lettori e basato sulla partecipazione di lettori e giornalisti, realizzato grazie al
contributo del progetto GECO. La piattaforma promuove un nuovo modello di
informazione indipendente, su base locale.
Retedeldono (www.retedeldono.it)
Retedeldono è una piattaforma web per la raccolta di donazioni a favore di
progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni no profit. Nata nel 2011,
ha l’obiettivo di diffondere in Italia la cultura e la pratica del personal fundraising.
ShinyNote (www.shinynote.com)
Nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Basso e Fabrizio Trentin. Il via ufficiale
della piattaforma avviane a marzo 2011 con l’idea e il proposito di “soddisfare il
bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed
emotiva”. La piattaforma rappresenta uno spazio condiviso tra organizzazioni no
profit e semplici utenti-cittadini, in cui finanziare progetti di solidarietà.
Social Lending
Smartika (www.smartika.com)
Smartika, gestita da Maurizio Stella, offre la possibilità di praticare il social
lending in Italia, in modo regolamentato e vigilato dalla Banca d’Italia a tutela
degli utenti. In due anni il sito ha erogato 2.200 prestiti per un totale di 12 milioni
di euro, con circa 5.800 prestatori attivi. I prestiti sono di piccola entità e vengono
frazionati in modo tale che chi presta non veda mai una esposizione con un
singolo debitore per più del 2% del totale.
Prestiamoci (www.prestiamoci.com)
Prestiamoci, piattaforma italiana di prestiti tra persone, nasce nel 2010, fondata da
tre imprenditori con importanti esperienze nazionali ed internazionali nel mondo
della banca e della finanza. “Si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo
scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di
credito”.
Terzo valore (www.terzovalore.com)
La piattaforma si definisce Social Banking. E’ un servizio di Banca Prossima
attraverso il quale le persone fisiche e giuridiche possono prestare o donare
direttamente alle organizzazioni no profit clienti di Banca prossima. La Banca
seleziona i progetti e finanzia minimo il 33% più la differenza di quello che non è
stato raccolto in crowdfunding.
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B – Esempi di progetti finanziabili
Esempio di progetto Equity-based che potrà essere inserito in piattaforma.
CRESCIAMO “INSIEME”
Abbiamo creato la nostra cooperativa nel 2003,
inizialmente eravamo solo 10 soci principalmente
tutte donne, adesso siamo più di 400.
La nostra missione è sostenere e facilitare il ritorno
dei rifugiati e la vita in comune nella regione di
Bratunac e Srebrenica, attraverso la riattivazione di
un sistema microeconomico basato sulla coltivazione
di piccoli frutti in fattorie di famiglia unite in cooperativa.
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“Insieme” in serbo-croato non significa nulla, ma è la ragione del nostro progetto.
La Cooperativa si propone come una struttura democratica in grado di rispondere
alle esigenze delle persone che vivono nella regione. In particolare, intende
ricostruire le relazioni tra chi è rimasto e chi è ritornato, attraverso la diffusione
dei valori del lavoro e della cooperazione.
Da quando è nata, abbiamo lavorato per
ottenere risultati sempre migliori. La ricerca
di mercato è un elemento determinante per
definire una strategia di sviluppo. Per questo
ci siamo attrezzati per affiancare prodotti
lavorati o semi lavorati alla semplice
produzione di frutta come materia prima
(congelata o fresca).
Crediamo che raggiungere l’auto-sostenibilità economica del progetto sia
determinante per conseguire anche gli obiettivi sociali che ci proponiamo.
Ricostruire le condizioni per la vita in comune è più facile lavorando insieme per
la prosperità economica. Siamo sicuri che questo sia il modo migliore per
ripristinare i valori di fiducia e rispetto reciproco tra le persone, le famiglie e i
villaggi della regione dove opera la Cooperativa Insieme.
Gli investimenti necessari a riprendere la coltivazione sono limitati, perché le
terre sono già di proprietà delle famiglie dei produttori. Generalmente si tratta di
piccoli appezzamenti da 1.000 a 5.000 mq. La Cooperativa produce nei suoi vivai
piante di prima qualità di lamponi, more e piccoli frutti e le distribuisce a credito
ai contadini (il costo delle piantine è trattenuto successivamente, dal ricavo della
raccolta).
Vogliamo ampliare il nostro lavoro,
per questo abbiamo bisogno del
vostro aiuto: ci servono 250.000 €
per acquistare nuovi terreni limitrofi
che sarebbero perfetti per le nostre
coltivazioni, in questo modo
riusciremmo a dare lavoro ad altre
famiglie che stanno rientrando in
patria e conseguentemente ad
aumentare le nostre produzioni.
Acquisteremo inoltre con tale capitale
un nuovo magazzino e una nuova linea per la produzione con i frutti coltivati in
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tali terreni di omogeneizzati 100% naturali e biologi. Al momento produciamo ed
esportiamo lamponi, fragole e mirtilli freschi, succhi concentrati di frutta fresca, i
nostri “Nettari”, e marmellate. Con l'aumento dei terreni da coltivare nascerà una
linea di omogeneizzati 100% naturali e biologi, di qualità, come lo sono già tutti i
nostri prodotti.
Abbiamo creato il nostro mondo in un luogo dove sembrava impossibile anche
solo vivere, crediamo nella cooperazione e che il lavoro sia il fondamento per
riconquistare il diritto a vivere una vita normale, ed è per questo che abbiamo
deciso di provare a raccogliere i fondi che ci servono utilizzando COOPERA.
Chiediamo a tutti voi di aiutarci a dare una nuova vita a tante famiglie e di
investire nella nostra cooperativa.
CAPITALE RICHIESTO: Euro 250.000
CAPITALE RACCOLTO: ….
PERCENT. RACCOLTA : …. %
GIORNI SCADENZA ….
NUMERO ADESIONI: ….
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Esempio Progetto No-Profit che potrà essere inserito in piattaforma.
PROGETTO SANT’ILARIO
SIAMO UN GRUPPO DI COLLEGHI DI LAVORO DEL SUPERMERCATO COOP DI SANT'ILARIO
D'ENZA E ABBIAMO UNA STORIA DA RACCONTARE. ALL'INTERNO DEL PUNTO VENDITA,TRA NOI COLLEGHI,SIAMO RIUSCITI A TROVARE UNA
SINTONIA PERFETTA,IL LAVORO ERA UN PIACERE ,LE GIORNATE PASSAVANO SERENE E
OTTIMI SONO I RISULTATI PROFESSIONALI OTTENUTI. AD UN CERTO PUNTO LAVORARE INSIEME NON BASTAVA PIU', AVEVAMO L'ESIGENZA DI "ESPORTARE" QUESTA NOSTRA POSITIVA ESPERIENZA NEL MONDO ESTERNO RISPETTO
AL SUPERMERCATO.
VOLEVAMO ESSERE UTILI AL TERRITORIO CHE CI CIRCONDAVA. ABBIAMO PENSATO AD
UNO SPETTACOLO TEATRALE, PER RACCOGLIERE FONDI A FAVORE DELLA CROCE BIANCA
LOCALE, DOVE GLI ATTORI SAREMMO STATI NOI. ORMAI SIAMO ARRIVATI AL TERMINE DELLA NOSTRA "STAGIONE TEATRALE”.
IN QUESTI DUE ANNI DI FELICE CONVIVENZA SONO SUCCESSE MOLTISSIME COSE, DUE
ANNI VISSUTI CON FATICA E PASSIONE, UNA SPLENDIDA AVVENTURA!!
NOI, A QUESTO PUNTO, AVREMMO VOGLIA DI RACCONTARVI LA NOSTRA STORIA. VORREMMO CONDIVIDERE CON IL MONDO LE COSE CHE CI HANNO PORTATI A
DIVENTARE UN VERO GRUPPO DI PERSONE. TUTTO QUESTO CI HA FATTO RISCOPRIRE COME COLLEGHI, CI HA FATTO AMARE IL
NOSTRO MESTIERE..E TUTTO E' DIVENTATO PIU' FACILE!!
MA PER PRODURRE IL NOSTRO RACCONTO CI SERVE ANCHE IL VOSTRO AIUTO: CI SERVONNO 5.000 € PER FARCI AIUTARE DA UNO SCRITTORE LOCALE E PER STAMPARE
IL NOSTRO LIBRO. AIUTACI A SOSTENERE QUESTI COSTI E PARTECIPA AL “PROGETTO SANT’ILARIO” AVRAI LA
POSSIBILITÀ DI LEGGERE UN’ANTEPRIMA DEL NOSTRO RACCONTO E DI PARTECIPARE DA
SPETTATORE ALLA NOSTRA ATTIVITÀ TEATRALE.
CONFIDIAMO NEL TUO AIUTO E TI ASPETTIAMO IN TEATRO!
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