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1 DIOCESI DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare Le Conversazioni del Sabato Matrimonio e Famiglia: separazione, divorzio, figli 2014-2015

DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Page 1: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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DIOCESI DI ROMA

Centro per la Pastorale Familiare

Le Conversazioni del Sabato

Matrimonio e Famiglia

separazione divorzio figli

2014-2015

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Premessa

Il presente fascicolo raccoglie gli appunti di alcune relazioni delle ldquoConversazioni del

sabatordquo promosse dal Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma Gli in-

contri hanno avuto lo scopo di affrontare e far nascere un confronto su alcune delle tan-

te problematiche che vivono oggi le famiglie separate o divorziate Gli incontri si sono

svolti dal mese di novembre 2014 a giugno 2015 presso il Pontificio Seminario Romano

Maggiore

Direttore del percorso egrave stato mons David Maccarri parroco di santrsquoAngela Merici

e collaboratore del Centro per la Pastorale familiare di Roma

Si ringraziano i relatori per il contributo che hanno generosamente portato al percor-

so offrendo umanitagrave e competenza professionale Si ringrazia in modo particolare il sig

Renato Galeri per il coordinamento degli incontri e per la redazione del presente fasci-

colo

Roma luglio 2015

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Sabato 10 gennaio 2015

Docente Dottssa Maria Pia DIBARI

Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale ed esperta Rorschach

Rifarsi una vitahellipegrave proprio finita

Coppie coniugali in difficoltagrave prevenzione dei conflitti e recupero delle situazioni di crisi

Vorrei fare una premessa che questo articolo serva a dare spunti di riflessione per creare

al meglio una relazione coniugale Condivido unrsquoidea del Prof Ferdinando Montuschi quella di sfatare lrsquoopinione comune ri-

spetto allrsquoesistenza ldquodellrsquoanima gemellardquo e che ldquobisogna trovarlardquo come se le persone fosse-ro un oggetto di consumo reperibili al supermercato o che sia possibile grazie alla nostra ca-pacitagrave di ldquosaperci farerdquo con le donne o con gli uomini o che sia il risultato della nostra ldquosele-zionerdquo su chi egrave migliore di chi

Ersquo certo invece che il rapporto di coppia va costruito quotidianamente mettersi nella posi-zione di cambiare a vantaggio della relazione e questo egrave possibile quando si riconosce nellrsquoaltro la persona compatibile con i propri valori e quindi capace e interessata a costruire insieme il futuro Allora che cosa viene meno se le premesse sono queste Secondo lo psicologo Dante Ghezzi ci possono essere 4 motivi per cui la coppia va in crisi 1 La violazione del contratto di coppia ovvero quando uno dei due viene meno a un impegno preso nella fase del fidanzamento contravvenendo alle aspettative dellrsquoaltroa Si-curamente la violazione piugrave grave e anche piugrave dolorosa egrave quella dellrsquoinfedeltagrave e quindi del tradimento del partner con un terzo Ma percheacute si tradisce Egrave colpa solo di uno dei due

Penso proprio di no e credo che anche in questo caso si possa recuperare il rapporto co-niugale vivendolo come occasione giusta per parlare e chiarire per arrivare a capire i moti-vi reali che ha portato la coppia alla crisi

Frequente per esempio egrave il tradimento dopo la nascita del primo figlio percheacute la moglie egrave occupata nellrsquoaccudimento del neonato e il marito si sente escluso da quel nuovo legame

Un altro esempio di violazione del patto coniugale lo verifichiamo quando uno dei due smette di assumere il ruolo che ha sempre avuto nel caso di chi si assume il compito di fare il Salvatore mettendosi in tal modo nella posizione di svalutare lrsquoaltro nelle capacitagrave di au-to regolarsi nelle personali scelte di vita considerandolo fragile incapace Di contro il ldquoSal-vatorerdquo esalta le proprie capacitagrave mettendosi in una posizione di superioritagrave

2 La non risoluzione della simbiosi originaria Avviene quando uno dei due coniugi non si egrave staccato affettivamente dal proprio padre o dalla propria madre mantenendo cosigrave un rapporto di ldquodipendenzardquo e a volte di ldquointerdipendenzardquo Essenziale egrave la conquista dellrsquoautonomia personale e affettiva dal proprio genitore per essere cosigrave pronti a creare una condivisione con il partnerconiuge Stabilire per esempio la casa nuziale nelle vicinanze di quella dei propri genitori presenta vantaggi e svantaggi Tra i vantaggi crsquoegrave la possibilitagrave di ot-tenere aiuto reciproco in caso di bisogno nello stesso tempo lo svantaggio consiste nel ri-schio ldquodrsquoinvischiamentordquo ovvero dello sconfinamento da parte dei genitori drsquointervenire e interferire troppo nelle decisioni dei coniugi

3 Un partner cresce lrsquoaltro no La vita inevitabilmente ci porta a cambiare i nostri comportamenti e posizioni interiori dovuti alle circostanze Un avanzamento di carriera per esempio migliora la nostra autostima e contemporaneamente porta la persona ad assumere

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maggiori responsabilitagrave con la conseguenza di essere meno presente nella vita di coppia Questo puograve portare a uno squilibrio della relazione coniugale e generare la crisi quando il cambiamento riguarda un solo coniuge mentre lrsquoaltro rimane fermo nella posizione prece-dente

4 Eventi stressanti imprevedibili Lo stress inteso come ldquocondizione che turba il fun-zionamento dellrsquoorganismo a livello comportamentale e psicologicordquo (DSM-IV-TR) puograve inse-rirsi nella vita di coppia attraverso eventi dolorosi improvvisi come una malattia un incidente la nascita di un figlio disabile ma anche da eventi imprevedibili come per esempio il trasfe-rimento in unrsquoaltra cittagrave o nazione per lavoro la perdita del lavoro

Ai motivi appena descritti come possibili cause per una crisi coniugale ne aggiungo un altro analizzato e descritto da Eric Berne fondatore dellrsquoAnalisi Transazionale che rientra nei Giochi Psicologici Coniugali conosciuto come il gioco Occupatissimao Il Gioco psicologi-co egrave una serie progressiva di transazioni ulteriori complementari rivolte a un risultato ben de-finito e prevedibilehellipcon una motivazione nascosta (Eric Berne) Nel gio-co ldquoOccupatissimardquo per esempio la moglie gioca a ldquoquante cose ho da fare non ne posso piugraverdquo impegnandosi a fare quattrocinque attivitagrave per volta In questo modo egrave troppo stanca per avere intimitagrave

Quali le soluzioni Russ Harris propone quattro approcci per qualsiasi situazione problema-tica le stesse ben si adattano come soluzione alle crisi di coppia

Andarsene ma cosigrave facendo non si risolve nulla Rimanere e cambiare quello che puograve essere cambiato e questo egrave certamente

lrsquoapproccio piugrave ragionevole Rimanere e accettare quello che non puograve essere cambiato e qui i coniugi si rasse-

gnano vivendo in un clima ldquoad alta tensionerdquo Rimanere e arrendersi e fare cose che peggiorano la situazione per esempio atti-

vare un progetto di vendetta personale giustificandolo ldquoper tutte le volte che mi hai fatto soffrirerdquo

Tra le quattro opzioni la seconda egrave quella percorribile per un possibile ricongiungimento tra i coniugi in quanto li pone nella reale e possibile condizione di rileggere il proprio rapporto fo-calizzandosi sulle azioni che possono migliorarlo A volte la coppia ha bisogno di una terza figura sacerdote psicoterapeuta esterna alla diade coniugale che sappia guidarli a ritrovare la speranza che come indica il Prof Ferdinando Montuschi ldquola speranza come sentimento generativo non si limita ad uno stato drsquoanimo ma egrave il risultato di una vera e propria decisione di un atto della volontagravehellip che va verificata e raf-forzata quotidianamente in un dialogo continuo con se stessi e con il proprio partnerrdquo

BIBLIOGRAFIA Berne Eric A che gioco giochiamo Milano Gruppo Editoriale Fabbri 1981 DSM-IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali a cura di Vittorino Andreoli Giovan-ni B Cassano Romolo Rossi Milano Masson editore 2000 Montuschi Ferdinando Costruire la famiglia Assisi Cittadella editrice2004 Russ Harris Fare ACT Milano Franco Angeli 2011 Russ Harris Se la coppia egrave in crisihellip Milano Franco Angeli 2011

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 2: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Premessa

Il presente fascicolo raccoglie gli appunti di alcune relazioni delle ldquoConversazioni del

sabatordquo promosse dal Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma Gli in-

contri hanno avuto lo scopo di affrontare e far nascere un confronto su alcune delle tan-

te problematiche che vivono oggi le famiglie separate o divorziate Gli incontri si sono

svolti dal mese di novembre 2014 a giugno 2015 presso il Pontificio Seminario Romano

Maggiore

Direttore del percorso egrave stato mons David Maccarri parroco di santrsquoAngela Merici

e collaboratore del Centro per la Pastorale familiare di Roma

Si ringraziano i relatori per il contributo che hanno generosamente portato al percor-

so offrendo umanitagrave e competenza professionale Si ringrazia in modo particolare il sig

Renato Galeri per il coordinamento degli incontri e per la redazione del presente fasci-

colo

Roma luglio 2015

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Sabato 10 gennaio 2015

Docente Dottssa Maria Pia DIBARI

Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale ed esperta Rorschach

Rifarsi una vitahellipegrave proprio finita

Coppie coniugali in difficoltagrave prevenzione dei conflitti e recupero delle situazioni di crisi

Vorrei fare una premessa che questo articolo serva a dare spunti di riflessione per creare

al meglio una relazione coniugale Condivido unrsquoidea del Prof Ferdinando Montuschi quella di sfatare lrsquoopinione comune ri-

spetto allrsquoesistenza ldquodellrsquoanima gemellardquo e che ldquobisogna trovarlardquo come se le persone fosse-ro un oggetto di consumo reperibili al supermercato o che sia possibile grazie alla nostra ca-pacitagrave di ldquosaperci farerdquo con le donne o con gli uomini o che sia il risultato della nostra ldquosele-zionerdquo su chi egrave migliore di chi

Ersquo certo invece che il rapporto di coppia va costruito quotidianamente mettersi nella posi-zione di cambiare a vantaggio della relazione e questo egrave possibile quando si riconosce nellrsquoaltro la persona compatibile con i propri valori e quindi capace e interessata a costruire insieme il futuro Allora che cosa viene meno se le premesse sono queste Secondo lo psicologo Dante Ghezzi ci possono essere 4 motivi per cui la coppia va in crisi 1 La violazione del contratto di coppia ovvero quando uno dei due viene meno a un impegno preso nella fase del fidanzamento contravvenendo alle aspettative dellrsquoaltroa Si-curamente la violazione piugrave grave e anche piugrave dolorosa egrave quella dellrsquoinfedeltagrave e quindi del tradimento del partner con un terzo Ma percheacute si tradisce Egrave colpa solo di uno dei due

Penso proprio di no e credo che anche in questo caso si possa recuperare il rapporto co-niugale vivendolo come occasione giusta per parlare e chiarire per arrivare a capire i moti-vi reali che ha portato la coppia alla crisi

Frequente per esempio egrave il tradimento dopo la nascita del primo figlio percheacute la moglie egrave occupata nellrsquoaccudimento del neonato e il marito si sente escluso da quel nuovo legame

Un altro esempio di violazione del patto coniugale lo verifichiamo quando uno dei due smette di assumere il ruolo che ha sempre avuto nel caso di chi si assume il compito di fare il Salvatore mettendosi in tal modo nella posizione di svalutare lrsquoaltro nelle capacitagrave di au-to regolarsi nelle personali scelte di vita considerandolo fragile incapace Di contro il ldquoSal-vatorerdquo esalta le proprie capacitagrave mettendosi in una posizione di superioritagrave

2 La non risoluzione della simbiosi originaria Avviene quando uno dei due coniugi non si egrave staccato affettivamente dal proprio padre o dalla propria madre mantenendo cosigrave un rapporto di ldquodipendenzardquo e a volte di ldquointerdipendenzardquo Essenziale egrave la conquista dellrsquoautonomia personale e affettiva dal proprio genitore per essere cosigrave pronti a creare una condivisione con il partnerconiuge Stabilire per esempio la casa nuziale nelle vicinanze di quella dei propri genitori presenta vantaggi e svantaggi Tra i vantaggi crsquoegrave la possibilitagrave di ot-tenere aiuto reciproco in caso di bisogno nello stesso tempo lo svantaggio consiste nel ri-schio ldquodrsquoinvischiamentordquo ovvero dello sconfinamento da parte dei genitori drsquointervenire e interferire troppo nelle decisioni dei coniugi

3 Un partner cresce lrsquoaltro no La vita inevitabilmente ci porta a cambiare i nostri comportamenti e posizioni interiori dovuti alle circostanze Un avanzamento di carriera per esempio migliora la nostra autostima e contemporaneamente porta la persona ad assumere

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maggiori responsabilitagrave con la conseguenza di essere meno presente nella vita di coppia Questo puograve portare a uno squilibrio della relazione coniugale e generare la crisi quando il cambiamento riguarda un solo coniuge mentre lrsquoaltro rimane fermo nella posizione prece-dente

4 Eventi stressanti imprevedibili Lo stress inteso come ldquocondizione che turba il fun-zionamento dellrsquoorganismo a livello comportamentale e psicologicordquo (DSM-IV-TR) puograve inse-rirsi nella vita di coppia attraverso eventi dolorosi improvvisi come una malattia un incidente la nascita di un figlio disabile ma anche da eventi imprevedibili come per esempio il trasfe-rimento in unrsquoaltra cittagrave o nazione per lavoro la perdita del lavoro

Ai motivi appena descritti come possibili cause per una crisi coniugale ne aggiungo un altro analizzato e descritto da Eric Berne fondatore dellrsquoAnalisi Transazionale che rientra nei Giochi Psicologici Coniugali conosciuto come il gioco Occupatissimao Il Gioco psicologi-co egrave una serie progressiva di transazioni ulteriori complementari rivolte a un risultato ben de-finito e prevedibilehellipcon una motivazione nascosta (Eric Berne) Nel gio-co ldquoOccupatissimardquo per esempio la moglie gioca a ldquoquante cose ho da fare non ne posso piugraverdquo impegnandosi a fare quattrocinque attivitagrave per volta In questo modo egrave troppo stanca per avere intimitagrave

Quali le soluzioni Russ Harris propone quattro approcci per qualsiasi situazione problema-tica le stesse ben si adattano come soluzione alle crisi di coppia

Andarsene ma cosigrave facendo non si risolve nulla Rimanere e cambiare quello che puograve essere cambiato e questo egrave certamente

lrsquoapproccio piugrave ragionevole Rimanere e accettare quello che non puograve essere cambiato e qui i coniugi si rasse-

gnano vivendo in un clima ldquoad alta tensionerdquo Rimanere e arrendersi e fare cose che peggiorano la situazione per esempio atti-

vare un progetto di vendetta personale giustificandolo ldquoper tutte le volte che mi hai fatto soffrirerdquo

Tra le quattro opzioni la seconda egrave quella percorribile per un possibile ricongiungimento tra i coniugi in quanto li pone nella reale e possibile condizione di rileggere il proprio rapporto fo-calizzandosi sulle azioni che possono migliorarlo A volte la coppia ha bisogno di una terza figura sacerdote psicoterapeuta esterna alla diade coniugale che sappia guidarli a ritrovare la speranza che come indica il Prof Ferdinando Montuschi ldquola speranza come sentimento generativo non si limita ad uno stato drsquoanimo ma egrave il risultato di una vera e propria decisione di un atto della volontagravehellip che va verificata e raf-forzata quotidianamente in un dialogo continuo con se stessi e con il proprio partnerrdquo

BIBLIOGRAFIA Berne Eric A che gioco giochiamo Milano Gruppo Editoriale Fabbri 1981 DSM-IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali a cura di Vittorino Andreoli Giovan-ni B Cassano Romolo Rossi Milano Masson editore 2000 Montuschi Ferdinando Costruire la famiglia Assisi Cittadella editrice2004 Russ Harris Fare ACT Milano Franco Angeli 2011 Russ Harris Se la coppia egrave in crisihellip Milano Franco Angeli 2011

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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32

VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 3: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

3

Premessa

Il presente fascicolo raccoglie gli appunti di alcune relazioni delle ldquoConversazioni del

sabatordquo promosse dal Centro per la Pastorale Familiare del Vicariato di Roma Gli in-

contri hanno avuto lo scopo di affrontare e far nascere un confronto su alcune delle tan-

te problematiche che vivono oggi le famiglie separate o divorziate Gli incontri si sono

svolti dal mese di novembre 2014 a giugno 2015 presso il Pontificio Seminario Romano

Maggiore

Direttore del percorso egrave stato mons David Maccarri parroco di santrsquoAngela Merici

e collaboratore del Centro per la Pastorale familiare di Roma

Si ringraziano i relatori per il contributo che hanno generosamente portato al percor-

so offrendo umanitagrave e competenza professionale Si ringrazia in modo particolare il sig

Renato Galeri per il coordinamento degli incontri e per la redazione del presente fasci-

colo

Roma luglio 2015

4

Sabato 10 gennaio 2015

Docente Dottssa Maria Pia DIBARI

Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale ed esperta Rorschach

Rifarsi una vitahellipegrave proprio finita

Coppie coniugali in difficoltagrave prevenzione dei conflitti e recupero delle situazioni di crisi

Vorrei fare una premessa che questo articolo serva a dare spunti di riflessione per creare

al meglio una relazione coniugale Condivido unrsquoidea del Prof Ferdinando Montuschi quella di sfatare lrsquoopinione comune ri-

spetto allrsquoesistenza ldquodellrsquoanima gemellardquo e che ldquobisogna trovarlardquo come se le persone fosse-ro un oggetto di consumo reperibili al supermercato o che sia possibile grazie alla nostra ca-pacitagrave di ldquosaperci farerdquo con le donne o con gli uomini o che sia il risultato della nostra ldquosele-zionerdquo su chi egrave migliore di chi

Ersquo certo invece che il rapporto di coppia va costruito quotidianamente mettersi nella posi-zione di cambiare a vantaggio della relazione e questo egrave possibile quando si riconosce nellrsquoaltro la persona compatibile con i propri valori e quindi capace e interessata a costruire insieme il futuro Allora che cosa viene meno se le premesse sono queste Secondo lo psicologo Dante Ghezzi ci possono essere 4 motivi per cui la coppia va in crisi 1 La violazione del contratto di coppia ovvero quando uno dei due viene meno a un impegno preso nella fase del fidanzamento contravvenendo alle aspettative dellrsquoaltroa Si-curamente la violazione piugrave grave e anche piugrave dolorosa egrave quella dellrsquoinfedeltagrave e quindi del tradimento del partner con un terzo Ma percheacute si tradisce Egrave colpa solo di uno dei due

Penso proprio di no e credo che anche in questo caso si possa recuperare il rapporto co-niugale vivendolo come occasione giusta per parlare e chiarire per arrivare a capire i moti-vi reali che ha portato la coppia alla crisi

Frequente per esempio egrave il tradimento dopo la nascita del primo figlio percheacute la moglie egrave occupata nellrsquoaccudimento del neonato e il marito si sente escluso da quel nuovo legame

Un altro esempio di violazione del patto coniugale lo verifichiamo quando uno dei due smette di assumere il ruolo che ha sempre avuto nel caso di chi si assume il compito di fare il Salvatore mettendosi in tal modo nella posizione di svalutare lrsquoaltro nelle capacitagrave di au-to regolarsi nelle personali scelte di vita considerandolo fragile incapace Di contro il ldquoSal-vatorerdquo esalta le proprie capacitagrave mettendosi in una posizione di superioritagrave

2 La non risoluzione della simbiosi originaria Avviene quando uno dei due coniugi non si egrave staccato affettivamente dal proprio padre o dalla propria madre mantenendo cosigrave un rapporto di ldquodipendenzardquo e a volte di ldquointerdipendenzardquo Essenziale egrave la conquista dellrsquoautonomia personale e affettiva dal proprio genitore per essere cosigrave pronti a creare una condivisione con il partnerconiuge Stabilire per esempio la casa nuziale nelle vicinanze di quella dei propri genitori presenta vantaggi e svantaggi Tra i vantaggi crsquoegrave la possibilitagrave di ot-tenere aiuto reciproco in caso di bisogno nello stesso tempo lo svantaggio consiste nel ri-schio ldquodrsquoinvischiamentordquo ovvero dello sconfinamento da parte dei genitori drsquointervenire e interferire troppo nelle decisioni dei coniugi

3 Un partner cresce lrsquoaltro no La vita inevitabilmente ci porta a cambiare i nostri comportamenti e posizioni interiori dovuti alle circostanze Un avanzamento di carriera per esempio migliora la nostra autostima e contemporaneamente porta la persona ad assumere

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maggiori responsabilitagrave con la conseguenza di essere meno presente nella vita di coppia Questo puograve portare a uno squilibrio della relazione coniugale e generare la crisi quando il cambiamento riguarda un solo coniuge mentre lrsquoaltro rimane fermo nella posizione prece-dente

4 Eventi stressanti imprevedibili Lo stress inteso come ldquocondizione che turba il fun-zionamento dellrsquoorganismo a livello comportamentale e psicologicordquo (DSM-IV-TR) puograve inse-rirsi nella vita di coppia attraverso eventi dolorosi improvvisi come una malattia un incidente la nascita di un figlio disabile ma anche da eventi imprevedibili come per esempio il trasfe-rimento in unrsquoaltra cittagrave o nazione per lavoro la perdita del lavoro

Ai motivi appena descritti come possibili cause per una crisi coniugale ne aggiungo un altro analizzato e descritto da Eric Berne fondatore dellrsquoAnalisi Transazionale che rientra nei Giochi Psicologici Coniugali conosciuto come il gioco Occupatissimao Il Gioco psicologi-co egrave una serie progressiva di transazioni ulteriori complementari rivolte a un risultato ben de-finito e prevedibilehellipcon una motivazione nascosta (Eric Berne) Nel gio-co ldquoOccupatissimardquo per esempio la moglie gioca a ldquoquante cose ho da fare non ne posso piugraverdquo impegnandosi a fare quattrocinque attivitagrave per volta In questo modo egrave troppo stanca per avere intimitagrave

Quali le soluzioni Russ Harris propone quattro approcci per qualsiasi situazione problema-tica le stesse ben si adattano come soluzione alle crisi di coppia

Andarsene ma cosigrave facendo non si risolve nulla Rimanere e cambiare quello che puograve essere cambiato e questo egrave certamente

lrsquoapproccio piugrave ragionevole Rimanere e accettare quello che non puograve essere cambiato e qui i coniugi si rasse-

gnano vivendo in un clima ldquoad alta tensionerdquo Rimanere e arrendersi e fare cose che peggiorano la situazione per esempio atti-

vare un progetto di vendetta personale giustificandolo ldquoper tutte le volte che mi hai fatto soffrirerdquo

Tra le quattro opzioni la seconda egrave quella percorribile per un possibile ricongiungimento tra i coniugi in quanto li pone nella reale e possibile condizione di rileggere il proprio rapporto fo-calizzandosi sulle azioni che possono migliorarlo A volte la coppia ha bisogno di una terza figura sacerdote psicoterapeuta esterna alla diade coniugale che sappia guidarli a ritrovare la speranza che come indica il Prof Ferdinando Montuschi ldquola speranza come sentimento generativo non si limita ad uno stato drsquoanimo ma egrave il risultato di una vera e propria decisione di un atto della volontagravehellip che va verificata e raf-forzata quotidianamente in un dialogo continuo con se stessi e con il proprio partnerrdquo

BIBLIOGRAFIA Berne Eric A che gioco giochiamo Milano Gruppo Editoriale Fabbri 1981 DSM-IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali a cura di Vittorino Andreoli Giovan-ni B Cassano Romolo Rossi Milano Masson editore 2000 Montuschi Ferdinando Costruire la famiglia Assisi Cittadella editrice2004 Russ Harris Fare ACT Milano Franco Angeli 2011 Russ Harris Se la coppia egrave in crisihellip Milano Franco Angeli 2011

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 4: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Sabato 10 gennaio 2015

Docente Dottssa Maria Pia DIBARI

Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale ed esperta Rorschach

Rifarsi una vitahellipegrave proprio finita

Coppie coniugali in difficoltagrave prevenzione dei conflitti e recupero delle situazioni di crisi

Vorrei fare una premessa che questo articolo serva a dare spunti di riflessione per creare

al meglio una relazione coniugale Condivido unrsquoidea del Prof Ferdinando Montuschi quella di sfatare lrsquoopinione comune ri-

spetto allrsquoesistenza ldquodellrsquoanima gemellardquo e che ldquobisogna trovarlardquo come se le persone fosse-ro un oggetto di consumo reperibili al supermercato o che sia possibile grazie alla nostra ca-pacitagrave di ldquosaperci farerdquo con le donne o con gli uomini o che sia il risultato della nostra ldquosele-zionerdquo su chi egrave migliore di chi

Ersquo certo invece che il rapporto di coppia va costruito quotidianamente mettersi nella posi-zione di cambiare a vantaggio della relazione e questo egrave possibile quando si riconosce nellrsquoaltro la persona compatibile con i propri valori e quindi capace e interessata a costruire insieme il futuro Allora che cosa viene meno se le premesse sono queste Secondo lo psicologo Dante Ghezzi ci possono essere 4 motivi per cui la coppia va in crisi 1 La violazione del contratto di coppia ovvero quando uno dei due viene meno a un impegno preso nella fase del fidanzamento contravvenendo alle aspettative dellrsquoaltroa Si-curamente la violazione piugrave grave e anche piugrave dolorosa egrave quella dellrsquoinfedeltagrave e quindi del tradimento del partner con un terzo Ma percheacute si tradisce Egrave colpa solo di uno dei due

Penso proprio di no e credo che anche in questo caso si possa recuperare il rapporto co-niugale vivendolo come occasione giusta per parlare e chiarire per arrivare a capire i moti-vi reali che ha portato la coppia alla crisi

Frequente per esempio egrave il tradimento dopo la nascita del primo figlio percheacute la moglie egrave occupata nellrsquoaccudimento del neonato e il marito si sente escluso da quel nuovo legame

Un altro esempio di violazione del patto coniugale lo verifichiamo quando uno dei due smette di assumere il ruolo che ha sempre avuto nel caso di chi si assume il compito di fare il Salvatore mettendosi in tal modo nella posizione di svalutare lrsquoaltro nelle capacitagrave di au-to regolarsi nelle personali scelte di vita considerandolo fragile incapace Di contro il ldquoSal-vatorerdquo esalta le proprie capacitagrave mettendosi in una posizione di superioritagrave

2 La non risoluzione della simbiosi originaria Avviene quando uno dei due coniugi non si egrave staccato affettivamente dal proprio padre o dalla propria madre mantenendo cosigrave un rapporto di ldquodipendenzardquo e a volte di ldquointerdipendenzardquo Essenziale egrave la conquista dellrsquoautonomia personale e affettiva dal proprio genitore per essere cosigrave pronti a creare una condivisione con il partnerconiuge Stabilire per esempio la casa nuziale nelle vicinanze di quella dei propri genitori presenta vantaggi e svantaggi Tra i vantaggi crsquoegrave la possibilitagrave di ot-tenere aiuto reciproco in caso di bisogno nello stesso tempo lo svantaggio consiste nel ri-schio ldquodrsquoinvischiamentordquo ovvero dello sconfinamento da parte dei genitori drsquointervenire e interferire troppo nelle decisioni dei coniugi

3 Un partner cresce lrsquoaltro no La vita inevitabilmente ci porta a cambiare i nostri comportamenti e posizioni interiori dovuti alle circostanze Un avanzamento di carriera per esempio migliora la nostra autostima e contemporaneamente porta la persona ad assumere

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maggiori responsabilitagrave con la conseguenza di essere meno presente nella vita di coppia Questo puograve portare a uno squilibrio della relazione coniugale e generare la crisi quando il cambiamento riguarda un solo coniuge mentre lrsquoaltro rimane fermo nella posizione prece-dente

4 Eventi stressanti imprevedibili Lo stress inteso come ldquocondizione che turba il fun-zionamento dellrsquoorganismo a livello comportamentale e psicologicordquo (DSM-IV-TR) puograve inse-rirsi nella vita di coppia attraverso eventi dolorosi improvvisi come una malattia un incidente la nascita di un figlio disabile ma anche da eventi imprevedibili come per esempio il trasfe-rimento in unrsquoaltra cittagrave o nazione per lavoro la perdita del lavoro

Ai motivi appena descritti come possibili cause per una crisi coniugale ne aggiungo un altro analizzato e descritto da Eric Berne fondatore dellrsquoAnalisi Transazionale che rientra nei Giochi Psicologici Coniugali conosciuto come il gioco Occupatissimao Il Gioco psicologi-co egrave una serie progressiva di transazioni ulteriori complementari rivolte a un risultato ben de-finito e prevedibilehellipcon una motivazione nascosta (Eric Berne) Nel gio-co ldquoOccupatissimardquo per esempio la moglie gioca a ldquoquante cose ho da fare non ne posso piugraverdquo impegnandosi a fare quattrocinque attivitagrave per volta In questo modo egrave troppo stanca per avere intimitagrave

Quali le soluzioni Russ Harris propone quattro approcci per qualsiasi situazione problema-tica le stesse ben si adattano come soluzione alle crisi di coppia

Andarsene ma cosigrave facendo non si risolve nulla Rimanere e cambiare quello che puograve essere cambiato e questo egrave certamente

lrsquoapproccio piugrave ragionevole Rimanere e accettare quello che non puograve essere cambiato e qui i coniugi si rasse-

gnano vivendo in un clima ldquoad alta tensionerdquo Rimanere e arrendersi e fare cose che peggiorano la situazione per esempio atti-

vare un progetto di vendetta personale giustificandolo ldquoper tutte le volte che mi hai fatto soffrirerdquo

Tra le quattro opzioni la seconda egrave quella percorribile per un possibile ricongiungimento tra i coniugi in quanto li pone nella reale e possibile condizione di rileggere il proprio rapporto fo-calizzandosi sulle azioni che possono migliorarlo A volte la coppia ha bisogno di una terza figura sacerdote psicoterapeuta esterna alla diade coniugale che sappia guidarli a ritrovare la speranza che come indica il Prof Ferdinando Montuschi ldquola speranza come sentimento generativo non si limita ad uno stato drsquoanimo ma egrave il risultato di una vera e propria decisione di un atto della volontagravehellip che va verificata e raf-forzata quotidianamente in un dialogo continuo con se stessi e con il proprio partnerrdquo

BIBLIOGRAFIA Berne Eric A che gioco giochiamo Milano Gruppo Editoriale Fabbri 1981 DSM-IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali a cura di Vittorino Andreoli Giovan-ni B Cassano Romolo Rossi Milano Masson editore 2000 Montuschi Ferdinando Costruire la famiglia Assisi Cittadella editrice2004 Russ Harris Fare ACT Milano Franco Angeli 2011 Russ Harris Se la coppia egrave in crisihellip Milano Franco Angeli 2011

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 5: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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maggiori responsabilitagrave con la conseguenza di essere meno presente nella vita di coppia Questo puograve portare a uno squilibrio della relazione coniugale e generare la crisi quando il cambiamento riguarda un solo coniuge mentre lrsquoaltro rimane fermo nella posizione prece-dente

4 Eventi stressanti imprevedibili Lo stress inteso come ldquocondizione che turba il fun-zionamento dellrsquoorganismo a livello comportamentale e psicologicordquo (DSM-IV-TR) puograve inse-rirsi nella vita di coppia attraverso eventi dolorosi improvvisi come una malattia un incidente la nascita di un figlio disabile ma anche da eventi imprevedibili come per esempio il trasfe-rimento in unrsquoaltra cittagrave o nazione per lavoro la perdita del lavoro

Ai motivi appena descritti come possibili cause per una crisi coniugale ne aggiungo un altro analizzato e descritto da Eric Berne fondatore dellrsquoAnalisi Transazionale che rientra nei Giochi Psicologici Coniugali conosciuto come il gioco Occupatissimao Il Gioco psicologi-co egrave una serie progressiva di transazioni ulteriori complementari rivolte a un risultato ben de-finito e prevedibilehellipcon una motivazione nascosta (Eric Berne) Nel gio-co ldquoOccupatissimardquo per esempio la moglie gioca a ldquoquante cose ho da fare non ne posso piugraverdquo impegnandosi a fare quattrocinque attivitagrave per volta In questo modo egrave troppo stanca per avere intimitagrave

Quali le soluzioni Russ Harris propone quattro approcci per qualsiasi situazione problema-tica le stesse ben si adattano come soluzione alle crisi di coppia

Andarsene ma cosigrave facendo non si risolve nulla Rimanere e cambiare quello che puograve essere cambiato e questo egrave certamente

lrsquoapproccio piugrave ragionevole Rimanere e accettare quello che non puograve essere cambiato e qui i coniugi si rasse-

gnano vivendo in un clima ldquoad alta tensionerdquo Rimanere e arrendersi e fare cose che peggiorano la situazione per esempio atti-

vare un progetto di vendetta personale giustificandolo ldquoper tutte le volte che mi hai fatto soffrirerdquo

Tra le quattro opzioni la seconda egrave quella percorribile per un possibile ricongiungimento tra i coniugi in quanto li pone nella reale e possibile condizione di rileggere il proprio rapporto fo-calizzandosi sulle azioni che possono migliorarlo A volte la coppia ha bisogno di una terza figura sacerdote psicoterapeuta esterna alla diade coniugale che sappia guidarli a ritrovare la speranza che come indica il Prof Ferdinando Montuschi ldquola speranza come sentimento generativo non si limita ad uno stato drsquoanimo ma egrave il risultato di una vera e propria decisione di un atto della volontagravehellip che va verificata e raf-forzata quotidianamente in un dialogo continuo con se stessi e con il proprio partnerrdquo

BIBLIOGRAFIA Berne Eric A che gioco giochiamo Milano Gruppo Editoriale Fabbri 1981 DSM-IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali a cura di Vittorino Andreoli Giovan-ni B Cassano Romolo Rossi Milano Masson editore 2000 Montuschi Ferdinando Costruire la famiglia Assisi Cittadella editrice2004 Russ Harris Fare ACT Milano Franco Angeli 2011 Russ Harris Se la coppia egrave in crisihellip Milano Franco Angeli 2011

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 6: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Sabato 7 febbraio 2015 Docente Dott Stefano OTTAVIANI Psicologo e Psicoterapeuta dellrsquoApostolato Accademico Salvatoriano

Un amore che puograve continuare come

Reinvestire la sofferenzapovertagrave della separazionecrisi nella comu-

nitagrave cristiana percheacute diventi risorsa per seacute e per i fratelli

Non egrave mai facile parlare ad unrsquoassemblea di persone che in modo delicato si pongono in ascolto mostrando nel profondo dei loro occhi un angolo evidente di tristezza e dolore il piugrave delle volte portato con grande dignitagrave

Nella varietagrave dei disagi di personalitagrave che nel corso dellrsquoattivitagrave clinica ho avuto modo di osservare ho rilevato che tra le sofferenze che accompagnano lrsquoessere umano nelle varie fasi della vita niente risulta piugrave doloroso dellrsquoesperienza del sentimento trattato male Tutta la nostra vita affettiva attraversa dalla nascita momenti di forte sofferenza accompagnati fisio-logicamente da periodi di serenitagrave Lrsquoemozione negativa che ognuno vive quando il sentimen-to viene maltrattato spinge questa riflessione su un approfondimento piugrave accurato del tema della separazione La letteratura scientifica della prenatalitagrave fornisce chiare indicazioni circa la prima esperienza di separazione del bambino

La prima e probabilmente la piugrave importante Da uno stato simbiotico embrionale improvvi-samente il bambino fa esperienza del distacco dalla figura materna vivendo contempora-neamente il vissuto dellrsquoabbandono e del tradimento Lo stesso vissuto che vive la madre (vedi anche casi di depressione post-partum) la quale si sente abbandonata dal bambino non piugrave dentro di lei e al contempo tradita dallrsquoillusione di poter procastinare quellrsquointima esperienza di simbiosi allrsquoinfinito Proprio la separazione dei coniugi come esperienza talvol-ta improvvisa e carica di emozioni come rabbia e sconforto pone lrsquoindividuo ad un irrefrenabi-le e spesso necessaria esigenza di cambiamento

Molti studi sulla relazione di coppia prendono elementi utili nellrsquoanalisi della storia persona-le dellrsquoindividuo proprio a partire dalla scena del distacco dalla figura materna Molti studi prendono in esame nellrsquointervento con i coniugi separati la molecola devastante del tradimen-to Ho cercato in qualche mio scritto del passato di rendere fruibile e creare una possibilitagrave di risorsa anche nel fallimento di una separazione Sapendo che il tentativo egrave tra i piugrave ardui ho cercato di dare una spiegazione analitica e il piugrave possibile utile e funzionale al fine di poter creare una finestra seppur piccola di speranza anche nel piugrave grande dolore che un coniuge possa attraversare Qui di seguito un mio saggio tenuto ad una conferenza di coppie di co-niugi di tutte e etagrave e con tutte le tipologie di ferite del loro sentimento drsquoamore

Aspetti analitici del tradimento dal traditore al tradito (con riflessioni e riferimenti allrsquo opera ldquoamare tradirerdquo di Aldo Carotenuto)

Analizzando attentamente lesperienza prodotta da anni di formazione alle coppie si egrave re-centemente posta lattenzione sulla necessitagrave di dover approfondire la tematica del tradimen-to nel matrimonio seguendo un approccio multidimensionale con riferimento a interpretazioni utili giustamente trovate in categorie psicoanalitiche Lesigenza in particolare egrave stata indivi-duata nelle risposte emozionali e complessivamente strutturali della coppia laddove lidea o la semplice informazione del concetto di tradimento collocava la coppia e individualmente gli attori della stessa in una sorta di epochegrave intellettuale ed affettiva In effetti il solo accennare alla terminologia in questione crea inaspettatamente le fragili basi di una sospensione interna del giudizio e del comune senso di critica

Da qui il bisogno quasi un bisogno primario di un diverso studio del tema Ci troviamo da

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 7: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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subito di fronte ad unambiguitagrave di natura semantica in origine il verbo tradire nella sua ac-cezione latina tradere stava semplicemente a significare il consegnare

Molto interessante rilevare come giagrave nei Vangeli naturalmente su connotazioni negative viene utilizzato la terminologia del consegnare Gesugrave ai nemici da parte di Giuda Una conse-gna aggettivata negativamente nella Scrittura ma collocata allinterno di un piugrave ampio scena-rio salvifico il quale senza la consegna non avrebbe avuto epilogo nel significato della croce Anche il significato etimologico originario del termine Trado contiene significati quali il dare a qualcuno consegnare a o ancor piugrave affidare a qualcuno dare in custodia Tradizio il sostan-tivo corrispondente sta a significare insegnamento trasmissione di racconti Si rileva quindi una doppiezza di significati il termine traditor sta ad indicare sia chi tradisce sia chi tradisce sia chi insegna

Vedremo in seguito come alla luce di queste considerazioni come in una spiegazione prettamente analitica avragrave in determinati casi qualcosa da insegnare solamente chi ha tradi-to con piena e compiuta consapevolezza Eppure nel corso dei secoli si egrave assimilata unica-mente una valenza di carattere negativa

Probabilmente ciograve egrave dovuto ad una predominanza di significati legati a contesti militare-schi in quanto il tradire era la resa il consegnare le armi ai nemici In tal senso molti autori si sono soffermati sul grido di Gesugrave sulla croce (percheacute mi hai abbandonato) lo stato di tri-stezza e il dolore per la percezione del fallimento della desolazione esprimono nella loro va-lenza sofferente la probabile sperimentazione del fallimento da parte di Gesugrave Un fallimento correlato alla sensazione di essere stato tradito allrsquoultimo momento nel progetto salvifico la comprensione e il suo constatare di trovarsi solo di fronte a se stesso quando solo nel tran-sito finale verso la morte in croce possa finalmente comprendere come solo nel significato compiuto della croce passando per tutta la sofferenza e la tristezza in essa perpetrata lrsquoobiettivo della salvezza sia stato raggiunto

Una tristezza vista anche durante lrsquoultima cena o al Getsemani Come accaduto per Ge-sugrave come per tutti noi il tradimento ci pone davanti a noi stessi e solo nel tradimento sembra che questo porsi davanti a noi stessi questo cessare di vivere in rispecchiamenti a noi inco-gniti si renda possibile (Jung 1952 p 388) Proprio alla luce dei significati del tradimento che possiamo raccogliere il senso doloroso della fedeltagrave Cristo egrave abbandonato allrsquoagonia della croce e dunque tradito consegnato al denudamento drsquouna illusione che pure lo madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria

Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounion aveva sostenuto du-rante il transito terreno Ma egrave proprio questa compiuta fedeltagrave questa fedeltagrave devota questa fedeltagrave dedita allrsquoesperimento della vita egrave proprio questa fedeltagrave tradita a consentire a Cristo di accedere al ldquocorpo della Risurrezionerdquo (Jung 1937p108)

Altra considerazione terminologica di una certa rilevanza la troviamo ancora una volta nel-la dialettica dellrsquoarea semantica del tradimento in relazione al linguaggio di uso comune Unrsquoambiguitagrave che ci permette di affermare che si puograve tradire senza tradire mancare ad un patto ma in nome di una fedeltagrave piugrave profonda

Molti conoscono lrsquoeffetto placebo la sua efficacia nel placebo troviamo incarnato un agire di tradimento strategicamente mirato a falsare la richiesta iniziale di fedeltagrave Nel placebo tro-viamo lrsquoambiguitagrave di un gesto che ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto lo ha quindi rivelato ci ha detto la veritagrave dove la veritagrave tradirebbe a sua volta la fedeltagrave piugrave profon-da inerente la guarigione Il mentire nel placebo si rivela magicamente la migliore strategia di cura un tradire ancora una volta salvifico che non intacca la naturale fedeltagrave quella prima-ria la quale a sua volta necessita di una azione che tradisca per riuscire a definire sia il falso che lrsquoautentico elementi di unrsquoazione traditrice

Interessante notare come Kierkegaard affermograve che crsquoegrave tradimento anche nello scrivere al-cuni libri sostenendo che certi autori scrivono di cose luoghi ed esperienze che non hanno mai vissuto La riflessione si spinge inevitabilmente sulla considerazione che nella descrizio-ne analitica del tradimento sui suoi vissuti le emozioni in esso contenute si assiste in ogni

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

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Direttore del corso Mons David Maccarri

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Collaboratore Renato Galeri

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Page 8: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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caso ad una vera e propria drammatica esperienza di separazione Quello che in origine vie-ne ampiamente ben spiegato in letteratura come trauma della nascita rende chiara la scena angosciosa che madre e bambino sperimentano a partire dalla simbiosi originaria Per il bambino egrave un trauma estremo venire alla luce dopo quellrsquounione simbiotica con la madre che lo ha accompagnato per lungo tempo ancor prima del concepimento

Siamo pensati immaginati ancor prima del concepimento dalla coppia genitoriale Dal narcisismo primario che madre e bambino sperimentano soprattutto nel ventre materno fino al doloroso e inesorabile distacco Ma siamo immaginati ancor prima di venire al mondo da genitori a loro volta immaginati prima di nascere

La trasmissione del tradimento avviene lungo le generazioni come trasmissibile in tal mo-do avviene per i problemi dei genitori o di altre peculiaritagrave in una continua trasmissione an-che dellrsquoesperienza la prima del tradimento Ersquo come se il tradimento della nascita renda la nostra storia individuale finalmente consapevole in unrsquoopera di riuscita appropriazione di ca-tegorie della realtagrave ma nessuna esperienza di questo tipo egrave completa o realmente vissuta se non diamo una giusta fisionomia ai ruoli che ci interessano se in qualche modo non pro-viamo a identificare la figura del tradito e la figura del traditore

Se pensiamo alla coppia madre figlio la prima vera coppia sperimentata realmente da cia-scun individuo la via del traditore e del tradito spiacevolmente si incrociano o appare la me-desima Il tradito merita di essere tradito e il traditore egrave costretto a tradire La madre nel parto espelleragrave una parte di seacute una parte che fino a poco prima rendeva possibile la relazione simbiotica con il figlio Si sente tradita dal bambino il bambino diventa traditore di quella sim-biosi A sua volta anche il bambino si sentiragrave tradito e nel tempo potragrave sanare la ferita narci-sistica inferta alla madre mettendo in atto strategie che leniscano il dolore di tali ferite arri-vando a tentare di corrispondere e incarnare il bambino fantasticato dalla madre Lrsquoesperienza di essere fantasticati ancor prima di nascere egrave inconsapevolmente e comunque vissuta come un furto della nostra individualitagrave percheacute ldquola nostra fisionomia psichica non puograve appartenerci se non come risultato del nostro proprio sforzo e mai come regalo di altri

I desideri le fantasie e i pensieri della madre spingono il figlio a incarnarli una dinamica che si ripresenteragrave nellrsquoincontro con ogni altra donna Di frequente accade che la nostra di-mensione psichica piugrave autentica non trovi attuazione nellrsquoesistenza mentre assume sempre piugrave corpo il nostro corpo la fantasia che lrsquoaltro ha costruito di noi stessi

Questa si rivela la prigione psichica per eccellenzardquo La frase sono come tu mi vuoi mette in scena una drammatica costrizione la costrizione di chiedere a un altro di adeguarsi al no-stro sogno Ersquo il vissuto dellrsquoespropriazione della propria identitagrave ldquoin cui da vittime siamo an-che dei complici in quanto incarnare la proiezione dellrsquoaltro si rivela molto rassicuranterdquo La tendenza infantile di salvare lrsquoimmagine creata dal genitore egrave allrsquoopera in tutta la sua diaboli-citagrave Quando amando una persona da adulti si egrave disposti a fare tutto ciograve che essa chiede senza dare spazio alle proprie richieste o ai propri bisogni Questa egrave una sfaccettatura parti-colare del tradimento Il sostituto del genitore diventa il partner Siamo ricattabili in quanto le persone che ci circondano proiettano senza saperlo su di noi tutti quegli aspetti che non rie-scono a vivere direttamente Negli ostacoli e nelle sofferenze verifichiamo realmente stavolta che una nostra personale maggiore autenticitagrave egrave stata raggiunta evitando in tutti i modi di identificarci con quello che gli altri si aspettano da noi o pensano di noi

Ricordiamo che la specie umana rispetto a tutte le altre specie ha la caratteristica che il neonato egrave in completa balia della sua impotenza sul punto di morire appena nato se non ri-ceve subito le cure di chi gli sta intorno Una dipendenza che non saragrave breve base di un rap-porto asimmetrico che ci faragrave sentire in debito un debito da pagare per tutta la nostra vita

Ecco allora lrsquourgente necessitagrave di nascere come uomini il piugraversquo presto possibile prendendo coraggiosamente coscienza di questo rapporto di forze e ldquotrovare faticosamente la nostra stradardquo Incombe un tradimento allrsquoorigine della nostra individualitagrave e la nostra volontagrave di dif-ferenziarci come individui verragrave ostacolata in tutti i modi

La contraddizione paradossale di fondo sta nel rendere visibile che la vita in seacute egrave tradi-

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

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Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 9: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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mento sin dalla nascita e noi non possiamo far altro che crescere attraverso lrsquoindividuazione in un recupero di noi stessi della nostra umanitagrave in piena e assoluta libertagrave La vera sfida ri-siede nel pensare che qualcosa di piugraversquo grande operi in noi

Se abbiamo ampiamente detto che a partire dalla nascita ci conquistiamo uno spazio au-tenticamente nostro e che la sensazione di essere esclusi si fonda su questo tradimento pri-mario allora il nostro compito diventa quelli di inventare il nostro spazio il piugraversquo delle volte non visibile astratto e sfuggente Lo spazio di ci abbiamo realmente bisogno ci accorgiamo ben presto nel corso della nostra esistenza che risiede altrove oltre le nostre conquiste terrene Lrsquoillusione che la maturitagrave psicologica avvenga e si acquisisca tramite bagagli di conoscen-ze di natura teorica fa ldquomilioni di vittimerdquo Le ingegnose razionalizzazioni sono anchrsquoesse tra-dimenti Il fatto egrave che allrsquoorigine della presunzione crsquoegrave tradimento La vita inesorabilmente provvederagrave a smontare impalcature che non tengono conto dellrsquoimportanza universale della propria emotivitagrave

La vita presenta una serie lunga di separazioni laddove lutto e perdita scandiscono i pila-stri temporali della nostra esistenza Il tradimento rappresenta lrsquoesperienza piugraversquo drammatica negli eventi possibili della separazione Separarsi da qualcuno o essere traditi da qualcuno nel quale abbiamo investito tutta la nostra affettivitagrave provoca una tra le piugrave atroci sofferenze Eppure non dobbiamo sottrarci a questa sofferenza Il tornare a casa del figliol prodigo non egrave solo un atto di rinuncia alla sua ricerca ma un superamento del tradimento (Rilke 1910p271) capendo che la casa paterna in cui si viene disconfermati egrave una manifestazione della vita stessa e del suo tradimento Non sono pienamente drsquoaccordo con altre interpreta-zioni in cui si definisce il ritorno del figliol prodigo la sola ammissione del fallimento cioegrave in-capace di sopportare il tradimento della famiglia ha preferito tradire se stesso

Mi sento piugrave vicino a Kirkegaard dove intende il ritorno un ritorno in se stesso Se ci si concentra troppo sulla figura del figlio quasi si dimentica la figura e il ruolo del padre il padre egrave Dio nei cieli e il ritorno un naturale ma coraggioso transito dal padre al Padre

Alla domanda di chi ha vissuto lrsquoesperienza dolorosa del tradimento domanda che si esplica in tutta la sua semplicitagrave nel ldquocosa farerdquo Di certo la riposta meno comune ma alla lu-ce di quanto detto la ritroviamo in uno scritto dellrsquoeretico Rank del 1924 il paradiso perduto non puograve essere piugrave ritrovato dagli uomini se non in una nuova via delle nostre passioni pul-sioni una nuova direzione della nostra libido elevandola aggiungo io solo verso lrsquoAmore fe-dele e salvifico di Cristo Se i progenitori Adamo ed Eva non avessero tradito Cristo non sa-rebbe venuto al mondo per compiere lrsquoopera della salvezza Ancora una volta traditore e tra-dito si incrociano come nelle definizioni delle dinamiche di coppia nelle quali ognuno ha il suo ruolo sempre e comunque un ruolo da protagonista Non si puograve in effetti essere redenti o tantomeno perdonati da un peccato che non si egrave commesso e soprattutto non si puograve veni-re al mondo se non peccando

BIBLIOGRAFIA

Carotenuto Aldo 1991 Amare e tradire

Rank O 1924 Il Trauma della nascita

Rilke RM 1910 Quaderni di Malte

Jung CG 1937 Is analytical psychology a religion

Jung CG 1952 Risposta a Giobbe

Kierkegaard 1834-55 Diario

Per lrsquoutilizzo di parti e pensieri in questo elaborato ringrazio affettuosamente il prof Aldo Carotenuto

mio primo e inconsapevole maestro che ho avuto lrsquoonore di conoscere molti anni fa

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 10: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Sabato 14 marzo 2015

Docente Prof Enzo CANTARANO

Professore Incaricato nella Facoltagrave di Medicina e Psicologia Sapienza Universitagrave di Roma

Quali relazioni da separatoa

Costruire e mantenere la rete relazionale nella

societagrave e nella comunitagrave cristiana

La relazione sussiste sempre tra due o piugrave cose persone contesti sistemi Infatti il ter-mine relazione in senso generico indica un collegamento che sussiste fra determinate enti-tagrave Solo considerando questa definizione si vede che la relazione oltre se stessa e per giu-stificare se stessa e la sua esistenza necessita di almeno due altre entitagrave che tra le altre ca-ratteristiche loro proprie debbono avere appunto qualcosa che le metta in relazione

Analizzare in una sola ottica un termine cosigrave ldquoevanescenterdquo apparentemente semplice ma in realtagrave di una complessitagrave spaventevole egrave praticamente impossibile Certo anche di fronte ad un ldquofenomenordquo cioegrave ad un fatto che appare evidente come la relazione non dob-biamo avere paura di esplorare i suoi significati piugrave profondi E percheacute non sembra una con-traddizione Se largomento egrave cosigrave sconvolgente percheacute non dovrei temere non solo di af-frontarlo ma addirittura di approfondirlo

Ogni volta che per un motivo o per un altro mi viene in mente la locuzione ldquonon temererdquo o ldquonon avere paurardquo ricordo un fatto singolare Qualcuno non so dire chi si egrave preso la briga di andare a contare quante volte nelle Sacre Scritture la frase suddetta viene ripetuta Ebbene sembra che sia stata scritta 365 volte Una per ogni giorno dellanno Non egrave sorprendente

A prescindere dal numero delle volte in cui compare la frase egrave invece ancora piugrave impor-tante rilevare che essa precede o accompagna sempre una qualche manifestazione della potenza o presenza di Dio Lirrompere del Totalmente- Altro del Creatore del cielo e della terra dellIneffabile dell Onnipotente nella realtagrave umana non puograve umanamente non spa-ventare

Non percheacute produca paura che egrave emozione primaria e istintuale volta alla sopravvivenza con tutto un corteo di segni e sintomi fisiologici e parafisiologici ma percheacute ci mette di fronte al nostro essere un nulla di fronte al Tutto Percheacute ci folgora nella nostra insufficienza nel nostro non poter e non saper entrare in relazione in risposta anche solo alla sua Presenza Ma la paura non genera relazione anzi produce fuga introiezione rifiuto Ma non egrave questo quello che vuole il Creatore per le sue Creature quando si manifesta loro

Ecco per quale motivo il Padre Onnipotente si presenta contemporaneamente tenero e premuroso come una Madre (Cfr Lc 1334) ldquoquante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le alirdquo) e ispira sentimenti di fiducia nei suoi figli e li invi-ta a non avere paura di Lui

Anche nel nostro caso quello proprio di cui stiamo parlando oggi quando mi sono messo a pensare sul tema che non ho scelto ma mi egrave stato affidato allinizio mi sono spaventato Come avrei potuto rispondere Certo potevo parlare della relazione in ambito psicologico o psichiatrico o antropologico o sociologico o storico o etologico ma non sono questi i campi del nostro interesse La relazione di cui vorrei parlare con voi egrave quella tra Persone Ma qui entra la piugrave grossa difficoltagrave La relazione tra persone rimanda immediatamente ad una real-tagrave teologica sublime Quella della persona Ma la realtagrave teologica della persona egrave proprio quella che fonda il concetto teologico fondamentale della nostra fede quella della Trinitagrave

Non credo sia questa la sede per affrontare neppure in sintesi un concetto cosigrave elevato e complesso che egrave stato ed egrave alla base del pensiero teologico dallinizio della storia cristiana Le Scritture la Tradizione ed il Magistero sono una fonte inesauribile di tesori sulla Trinitagrave Non egrave possibile neppure solo enumerare gli Autori che hanno affrontato un tema cosigrave fonda-

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 11: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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mentale e misterioso Mi viene in mente un Testo inciso sulla lapide marmorea della Parroc-chia di San Agostino a Civitavecchia (RM)

ldquoQui presso questo lido vicino a questo porto il Divo Agostino mentre era totalmente as-sorto a meditare sullrsquoimperscrutabile mistero della Divina Trinitagrave a seguito dellrsquoincontro pro-digioso e del messaggio di un fanciullo bellissimo e veramente Divino intento a versare col cavo della mano infantile tutta lrsquoacqua del mare entro una fossetta da lui stesso scavata sullrsquoestremo margine del lido capigrave che lrsquoargomento su cui in quel momento rifletteva e che aveva cominciato a trattare nel vicino oratorio della SS Trinitagrave era veramente immenso e impossibile a mente umana comprendere e spiegare Ma non sono stati solo Santi o Religiosi o Filosofi a tentare di dare una spiegazione allinesplicabile Dante scrive ldquoMatto egrave chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone Sta-te contenti umana gente al quia cheacute se potuto aveste veder tutto mestier non era parturir Mariardquo (Purgatorio III 34-39) Egrave stoltezza sperare che la limitata ragione umana pos-sa facilmente approfondire nella Conoscenza e penetrare la Realtagrave Vitale della Mente Divina che tiene una sostanza in tre persone Accontentatevi dunque di conoscere la veritagrave come vi egrave stata trasmessa senza pretendere di poterla razionalizzare poicheacute se foste stati capaci di intendere tutto non avreste avuto bisogno che Cristo redentore fosse partorito dalla Ver-gine Maria Il problema egrave il termine Persona anche percheacute questo stesso termine egrave termine relativo o relazionale Non si dagrave Persona se non cegrave relazione E quasi la relazione che fa la Persona E questo sia in ottica intratrinitaria sia in ambito extratriniitario Quindi la relazione non interessa solo il Mondo di Dio in quanto Trinitagrave ma relazionalmente anche il Mondo dellUomo Non solo il Tempo di Di Dio ma egrave anche in relazione a quello dellUomo La ldquoeco-nomiardquo per usare un termine mutuato dai nostri fratelli ortodossi e ormai ampiamente accet-tato anche allinterno della speculazione teologica cattolica grazie a S Giovanni Paolo II ed a Francesco intratrinitaria cioegrave quella che relaziona le tre Persone divine analogicamente re-laziona anche le Persone umane fatte ad immagine e somiglianza di Dio Ecco dunque che siamo tornati al nostro argomento la relazione Che sia un argomento ldquoforterdquo lo dice anche il numero e la qualitagrave dei Pensatori e Filosofi che gli hanno dedicato un parte piugrave o meno rile-vante della loro ricerca In filosofia il termine relazione egrave stato posto per la prima volta da

Aristotele ma con significati un porsquo diversi nella Metafisica nei Topici e nelle Categorie in queste (78a33) egli la definisce come ciograve che si comporta in un certo modo verso qual-cosrsquoaltro Simplicio (Ad Cat 61b) afferma che la relazione egrave da vedersi come una disposi-zione verso qualcosa Gli Scolastici utilizzarono il termine per avvalorare il rapporto tra lrsquounitagrave divina e la Trinitagrave in particolare S Tommaso che difendeva lrsquoassoluta realtagrave di tale re-lazione (Summa Th 1degq13a7) Duns Scoto riprende il concetto di ldquodisposizionerdquo Guglielmo di Ockham nega ogni realtagrave alla R percheacute se essa avesse dignitagrave ontologica moltiplicherebbe gli enti allrsquoinfinito (Rasoio di Ockham) Locke in tempi piugrave recenti considera le relazioni come idee complesse (Saggio sullrsquointelligenza II1217) Wolff (Logica sect 856) la pensava come ciograve che non concerne una cosa se non rispetto a unaltra Peirce (Collected Papers 3416) riprende la definizione aristotelica in senso strettamente logico

Ma come abbiamo visto non sono stati solo i filosofi ad interessarsi della relazione Lespressione relazione interpersonale o relazione sociale si riferisce al rapporto che

intercorre tra due o piugrave individui(sviluppare concetto di Individuo e la sua relazione con quel-lo di Persona) Queste relazioni si possono basare su sentimenti (come amore simpatia amicizia) come anche in base a passioni condivise eo ad impegni sociali eo professionali Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano dai rapporti di amicizia alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana

Parlando di relazioni di coppia ci si riferisce spesso ad un rapporto sentimentale eo intimo tra due persone come ad esempio nella coppia di amanti o nella coppia genitoriale o nel rapporto genitore-figlio

Addirittura ovviamente in chiave positivista e materialista qualcuno si egrave ldquodivertitordquo a tenta-re di quantificare materialmente numericamente la relazione Il numero di Dunbar egrave un li-

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 12: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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mite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo egrave in grado di mantenere relazioni sociali stabili ossia relazioni nelle quali un individuo conosce lidentitagrave di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre Il numero egrave stato introdotto dallantropologo britannico Robin Dunbar il quale ha individuato una correla-zione tra le dimensioni dellencefalo dei primati e quelle dei gruppi sociali degli stessi In se-guito applicograve la sua teoria usando le dimensioni medie dellencefalo umano e evincendolo dai risultati degli studi sui primati giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in grado di mantenere solo 150 relazioni sociali stabili ma ulteriori studi sulla memoria a lungo termi-ne ad esempio indicano che tale numero egrave solo unapprossimazione

I primatologi hanno osservato che a causa della loro natura altamente sociale i primati devono mantenere un contatto con gli altri membri del gruppo sociale di appartenenza I gruppi sociali funzionano come sistemi chiusi di protezione interne ai gruppi di dimensioni piugrave grandi in cui i primati vivono Il numero di Dunbar ha suscitato interesse in antropologia psi-cologia evolutiva statistica e gestione aziendale

Ad esempio gli sviluppatori di software sociali se ne sono interessati per risalire alla di-mensione delle reti sociali di cui i loro software devono tener conto e nella moderna teoria militare gli psicologi operativi utilizzano tali dati per sostenere o confutare le strategie politi-che votate al mantenimento o al miglioramento della coesione dellunitagrave e il morale Secondo uno studio del 2011 il numero di Dunbar puograve essere applicato anche ai servizi di social net-work Egrave dubbio se le interazioni online possano essere considerate relazioni sociali stabili in quanto i contatti virtuali non stimolano risposte biologiche paragonabili a quelli reali Lautoritagrave fiscale svedese nel 2007 facendo riferimento alla ricerca di Dunbar ha riorganizzato le sue funzioni prevedendo un massimo di 150 addetti per ufficio

Dopo questo breve excursus ldquoscientistardquo vorrei riportare la questione nellambito che piugrave ci interessa Le Scritture sono fonte inesauribile a cominciare dal Libro di Genesi di argomen-tazione sul tema di oggi Perograve correrei il rischio di tenere una lezione di teologia troppo tecni-ca e soprattutto di scarsa utilitagrave per il conseguimento della mission che ci siamo proposti Tuttavia per evitare il nozionismo delle Fonti si corre il rischio di essere autoreferenti di non avere cioegrave dei punti di riferimento condivisi su cui basare le nostre affermazioni Inoltre so-prattutto in certi ambiti tradizionalisti occorre evitare di prestare il fianco a radicalismi sempre possibili Per fare questo senza ldquoavere timorerdquo soprattutto di quanti per non dover affrontare proprie personali problematiche di fede speranza e amore si rifugiano in presunti o meglio pretestati dogmi conviene fare riferimento alla Autoritagrave

Una Autoritagrave non sindacata neacute sindacabile che ci metta al riparo da tutti i pericoli sopra esposti e paventati Tra Dio e lUomo una simile ldquoAutoritagraverdquo sussiste egrave quella della Tutta San-ta Mamma di Dio e Mamma nostra Maria sotto la cui protezione cerchiamo rifugio Lei in effetti rappresenta una sicura chiave di lettura della R in ottica cristiana Ma in questa sede una disamina mariologica del tema non sembra possibile E allora

Ho pensato di affidare la nostra conversazione alla guida di Pietro Infatti sub Petro et cum Petro saremo sicuri di essere nelle forti ed amorevoli mani di un nocchiero che possiede la divina investitura di guidare la Chiesa nei mari tempestosi della storia attuale E questo ad onta di quanto da qualche mal consigliato cristiano purtroppo rivestito di altissima dignitagrave affermato recentemente ed anche pubblicamente

Nel parlare di Pietro non posso fare a meno proprio in ottica relazionale di chiedervi di pregare per il Papa senza stancarvi proprio come chiede il Profeta ldquoVoi che rammentate le promesse al Signore non prendetevi mai riposo e neppure a lui date riposo fincheacute non abbia ristabilito Gerusalemme e fincheacute non labbia resa il vanto della terra Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente (Is 62 6-7)

Le parole gli scritti e soprattutto le opere con le quali Francesco dagrave testimonianza della fondativitagrave delle relazioni umane e cristiane per rispecchiare limmagine e la somiglianza del-le relazioni intratrinitarie e quindi extratrinitarie cioegrave del Creatore nel Creato sono per colo-

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 13: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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ro che hanno occhi per vedere e orecchie per intendere lespressione del suo ldquomartiriordquo La sua egrave Testimonianza feconda contro tutto e tutti che con aspetti teologici e dottrinali giagrave adombrati negli Atti inerisce al rapporto tra sacrificio e messianicitagrave di Cristo di cui egrave Vicario

Invito tutti a rileggere in chiave relazionale cristiana lrsquoEsortazione Evangelii Gaudium In-numerevoli sono i richiami espliciti ed impliciti alla relazione come elemento fondativo del nostro essere Chiesa Una relazione che non differenzia un cristiano dallaltro che non di-scrimina quello che egrave ldquoperfettordquo da quello che egrave ldquomalatordquo o ldquoimperfettordquo ma che si genera dal Rispecchiamento (Cfr Programmazione Neuro Linguistica) nella Persona di Cristo che ci rive-la laltrimenti lInrivelabile ldquoDio nessuno lha mai visto proprio il Figlio unigenito che egrave nel seno del Padre lui lo ha rivelato (Gv 118) ldquoIo sono la via la veritagrave e la vita

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me Se avete conosciuto me conoscerete anche il Padre mio fin da ora lo conoscete e lo avete veduto Chi ha visto me ha visto il Padre Non credi che io sono nel Padre e il Padre egrave in me Le parole che io vi dico non le dico da me stesso ma il Padre che rimane in me compie le sue opere In veritagrave in veritagrave io vi dico chi crede in me anchegli compiragrave le opere che io compio e ne compiragrave di piugrave grandi di queste percheacute io vado al Padre E qualunque cosa chiederete nel mio nome la farograve per-cheacute il Padre sia glorificato nel Figlio Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io la farograve Se mi amate osserverete i miei comandamenti e io pregherograve il Padre ed egli vi daragrave un altro Difensore percheacute rimanga con voi per sempre lo Spirito della veritagrave che il mondo non puograve ricevere percheacute non lo vede e non lo conosce Voi lo conoscete percheacute egli rimane presso di voi e saragrave in voi Non vi lascerograve orfani verrograve da voi Chi ama me saragrave amato dal Padre mio e anchio lo amerograve e mi manifesterograve a lui Se uno mi ama osserveragrave la mia parola e il Padre mio lo ameragrave e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui

Chi non mi ama non osserva le mie parole e la parola che voi ascoltate non egrave mia ma del Padre che mi ha mandato Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi Ma il Difensore lo Spirito Santo che il Padre manderagrave nel mio nome lui vi insegneragrave ogni cosa e vi ricorderagrave tutto ciograve che io vi ho detto Vi lascio la pace vi do la mia pace Non come la dagrave il mondo io la do a voi Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timorerdquo (Gv 141-27)

E nel fare questo non siamo piugrave servi di un Dio lontano ma amici di un Dio che non solo egrave Padre e Madre allo stesso ineffabile modo ma si fa e ci fa di nuovo nostra immagine e so-miglianza E ci chiama ldquoIo non vi chiamo piugrave servi percheacute il servo non sa quel che fa il suo signore ma voi vi ho chiamati amici percheacute vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (Gv 15 4)

Anzi non solo amici ma in Gesugrave Figlio del Padre e con Lui consustanziale figli ad im-magine e somiglianza di Dio ldquoVoi siete dei siete tutti figli dellAltissimo (Sal 82 8 e Gv 10 34) e allora ldquoTutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo laquoAbbagrave Papagraveraquo Lo Spirito stesso attesta al nostro spi-rito che siamo figli di Diordquo (1 Rm 814-16)

E cosigrave in Gesugrave e per mezzo dello Spirito Santo si ricrea la specularitagrave con Dio che egrave sola sicurezza di referenzialitagrave e relazione Proprio per questo Gesugrave Uomo-Dio Dio-Uomo ci di-ce ldquoChiedete e vi saragrave dato cercate e troverete bussate e vi saragrave aperto Percheacute chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa saragrave aperto Quale padre tra voi se il figlio gli chiede un pesce gli daragrave una serpe al posto del pesce O se gli chiede un uovo gli daragrave uno scorpione Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli quanto piugrave il Padre vostro del cielo daragrave lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoraquo (Lc 11 9-13)

In questa chiave la relazione egrave lelemento architettonico sul quale costruire ogni rapporto con laltro-da-me In questo senso relazione ci puograve ispirare riflessioni sul fatto che essa puograve essere letta in rapporto al suo essere

dato costituzionale ontologico dellUomo (abbiamo giagrave visto)

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 14: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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elemento fondante della dignitagrave umana (lo vedremo dopo)

bisogno primario piugrave ancora impellente e vitale della fame Questo particolare e speciale modo di essere non egrave un accessorio del nostro esistere nel Mondo Noi infatti non siamo solo Entitagrave individuali o Individui come tutte le altre Creature Il nostro essere Individuo non basta non ci basta

Eppure in tutte le sue Creature Dio non vide nulla da perfezionare dopo la Creazione anzi di ognuna in particolare dice il 1deg Libro della Genesi ldquovide che era cosa buonardquo (Gn 14ndash10 ndash12-18ndash 21-25) Per Adam non fu cosigrave Infatti solo per Lui il Creatore formulograve per la sua stessa opera un giudizio meno ldquolusinghierordquo ldquoNon egrave bene che lUomo sia solordquo (Gn 2 18) e operograve di conseguenza Quello che mancava ad Adam e Dio fu il primo ad accorgerse-ne percheacute la Relazione egrave da sempre insita in Lui era qualcuno che potesse stargli di fronte occhi negli occhi Uno nei cui occhi rispecchiarsi Un ldquoalter egordquo un altro se stesso Uno che gli restituisse come ldquocarne della propria carnerdquo limmagine e la somiglianza col Creatore E fugrave isha femmina in relazione con ish maschio Non che Adam non trovasse traccia del Creato-re tutto intorno a lui no Perograve nessuna Creatura era capace di rispecchiarlo e di rendere co-sigrave presente il Creatore generando lesperienza del Sacro comune a tutti gli uomini

Dunque lUomo e la Donna non furono piugrave Entitagrave individuali ma Persone cioegrave Individui in

relazione cioegrave in un rapporto volto a ricreare tra loro due una ldquoPresenzardquo la ldquoPresenzardquo lunica capace di generare e di dare origine prima di tutto alla Relazione e poi a tutto quanto con la Relazione correlato

chiamata e risposta allAltro e quindi Alleanza con lui (vedi sopra)

fonte di soddisfazione e di gioia (gioia di Giovanni nel grembo di Elisabetta di Gesugrave in tanti brani evangelici dei Discepoli dopo la Resurrezione descritta negli Atti circa la vita delle prime comunitagrave)

desiderio di portarla agli altri come impegno pratico ed evangelizzazione (Cfr Evange-lii Gaudium)

bisognosa di rispetto e cura per i suoi tempi e modalitagrave di manifestazione (preghiera e supporto anche specialistico)

trasversalmente proposta nelle generazioni ai parenti ed ai figli (da non dimenticare mai) difesa e valorizzata nei confronti delle umane Istituzioni (politica buona)

Le relazioni fisiologiche sono quelle che ricostruiscono limmagine e la somiglianza con il Creatore rispecchiandosi senza timore in Lui Sono quelle che superano lindividualismo au-toreferenziale dellIndividuo per raggiungere il personalismo relazionale della Persona Sono quelle che generano una comunicazione che non Puntualizza Recrimina Rinfaccia Predica che non dice ldquoTe lavevo dettordquo oppure ldquoLo faccio solo per terdquo o ldquoLascia faccio iordquo Che non Biasima

Nellelaborare col pensiero quanto detto prima mi viene in mente un altro brano scritturi-stico ma egrave accaduto credo anche a voi Non vi egrave sembrato che in quello che ho detto origi-nato dalle mie attivitagrave di Psicoterapeuta familiare e dunque da ricerche ldquoscientificherdquo ci sia leco di un famosissimo Inno di san Paolo QuellInno detto della Caritagrave ma che puograve a mag-gior ragione essere definito Inno dellAmore Infatti come dice Benedetto XVI Papa Emerito laquoDio egrave amore chi sta nellamore dimora in Dio e Dio dimora in luiraquo (1Gv 416)

Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana limmagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine delluomo e del suo cammino Inoltre in questo stesso versetto Giovanni ci offre per cosigrave dire una for-mula sintetica dellesistenza cristiana laquoNoi abbiamo riconosciuto lamore che Dio ha per noi e vi abbiamo credutoraquordquo (Deus Caritas est 11)

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli ma non avessi lAmore sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna E se avessi il dono della profezia e cono-scessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede cosigrave da trasportare

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 15: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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le montagne ma non avessi lAmore non sono nulla E se anche distribuissi tutte le mie so-stanze e dessi il mio corpo per esser bruciato ma non avessi lAmore niente mi giova

LAmore egrave paziente egrave benigno lAmore non egrave invidioso lAmore non si vanta non si gon-fia non manca di rispetto non cerca il suo interesse non si adira non tiene conto del male ricevuto non gode dellingiustizia ma si compiace della veritagrave Tutto copre tutto crede tutto spera tutto sopporta

LAmore non avragrave mai fine Le profezie scompariranno il dono delle lingue cesseragrave e la scienza svaniragrave La nostra conoscenza egrave imperfetta e imperfetta la nostra profezia Ma quan-do verragrave ciograve che egrave perfetto quello che egrave imperfetto scompariragrave

Quandero bambino parlavo da bambino pensavo da bambino ragionavo da bambino Ma divenuto uomo ciograve che era da bambino lho abbandonato Ora vediamo come in uno specchio in maniera confusa ma allora vedremo a faccia a faccia Ora conosco in modo im-perfetto ma allora conoscerograve perfettamente come anchio sono conosciuto Queste dunque le tre cose che rimangono la fede la speranza e lAmore ma di tutte piugrave grande egrave lAmore

Come avete visto ho portato un Segno come direbbe levangelista Giovanni come a dire che ldquoegrave giunto il momento ed egrave questordquo (Gv 4 23) che il tempo di Dio e quello degli Uomini non sia piugrave anisocrono per usare un parolone ma consonante NellImmagine sacra che ho messo davanti a tutti voi qui io leggo lestrema manifestazione della relazione salvifica e re-dentrice tra lAbbandonato del Salmo 22 e di Marco 15 34 ed il Creatore

In quella crocifissione del sacramento del Matrimonio che egrave la separazione tra gli sposi io credo che su questo tipo di relazione debba essere esemplificato qualunque tipo di relazione dei separati che voglia avere solo per analogia un senso ed un valore ecclesiale Infatti Paolo nella Lettera agli Efesini 529-30 e 32 scrive ldquoNessuno mai ha preso in odio la propria carne al contrario la nutre e la cura come fa Cristo con la Chiesa poicheacute siamo membra del suo corpo Questo mistero egrave grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa

Mentre proprio nella stessa Lettera (Fil 2 5-11) fa assurgere proprio questa relazione con

il Padre a suprema manifestazione della Sovranitagrave assoluta di Gesugrave su tutta la Creazione Certamente egrave un Segno drammatico che esprime il dramma relazionale di Dio stesso E

quindi una manifestazione di Dio una teofania direbbero i dotti e come tale puograve far paura Ma noi sappiamo che la paura non egrave un sentimento cristiano davanti alla presenza di Dio neppure nel momento della sofferenza e dellabbandono e della separazione Dio e la Chie-sa come comunitagrave di Fedeli ci danno i mezzi per affrontare e superare anche questo dram-ma Grazie per la vostra attenzione

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 16: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Sabato 11 aprile 2015 Docente Dottssa Ambra FILIPPELLI Psicologa Clinica e di Comunitagrave Psicologa forense e Psicodiagnosta

La coppia genitoriale e la coscienza del ruolo

Patto generazionale per il bene e la tutela dei figli

In questa Conversazione desidererei far confluire i sogni e le sfide delle Persone di Buona volontagrave che secondo me sono la maggior parte della Societagrave in cui viviamo e i sogni e le sfide di EducatriciEducatori in cammino in questo nostro tempo per un avvenire che attra-verso la missione educativa realizzi una Societagrave trasformata dai Valori del Vangelo la tra-sformazione evangelica delle Persone percheacute il mondo diventi piugrave conforme al Progetto di Dio sullUmanitagrave

In questa prospettiva egrave lImpegno concreto che ci vede presenti anche in queste Conver-sazioni del sabato sia come Persone sia come Comunitagrave educativa che dovrebbe includere non solo lEducatore il Professore ma la Coppia genitoriale gli Operatori del Settore e in futuro magari anche Bambini Adolescenti Giovani anche in base a quello che vi offri-rograveproporrograve come possibilitagrave attraverso questa mia Relazione

Credo che siamo qui per educarci innanzitutto in prima persona percheacute leducazione as-sunta possa essere un appello alla vita un cammino dinamico e dinamizzante capace di generare ed incrementare sempre di piugrave la vita e la speranza Infatti credo che lImpegno nellIdeale si realizzi nellessere continuamente uomini e donne nuovi e una Societagrave una Famiglia una Comunitagravenuove nellAmore di Dio per trasmettere Amore per la Vita e la Gioia di viverla in pienezza

Il procedere della storia induce a cambiamenti continui e profondi nella cultura e rischia di

destabilizzare la Societagrave se i cambiamenti non sono sani efficaci e funzionali quindi oggi egrave richiesta a noi Cristiani unattenzione particolare per veicolare cambiamenti opportuni e sani per il benessere della Persona della Famiglia della Societagrave egrave la Veritagrave divina che illu-mina i desideri occorre dedicare tutte le forze e tutte le debolezze allImpegno cristiano catto-lico che noi crediamo possegga il segreto e la capacitagrave del Bene A questo scopo egrave lintelli-genza che devessere formata in modo da animare la Volontagrave e dirigerla

Oggi piugrave che mai egrave opportuno sviluppare capacitagrave di osservazione e discernimento nelle Persone e nella Societagrave le forze di vita capaci di aprire ad una piugrave grande speranza contrapposte alle forze di morte le molte forze confusive oggi presenti che disumanizzano il mondo e fanno svanire il Senso autentico dellesistenza umana Tutto questo con rinnovata Passione che per Madre Maria Eugenia Fondatrice dellOrdine religioso dellAssunzione dalla quale attraverso i suoi scritti ho tratto spunti importanti e significativi per questa mia introduzione significa ldquocapacitagrave dAmorerdquo elemento unificante di tutte le energie quello che focalizza lazione spinge le Persone ad un Impegno totale egrave sinonimo di determina-zione

E sempre la passione infatti che forgia caratteri forti uomini e donne coscienti della pro-pria dignitagrave collaboratori attivi nel disegno di Dio artefici della civiltagrave dellAmore

Questa Santa Madre Eugenia che ho voluto prendere come riferimento non a caso (il suo Carisma era lEducazione e lEducare allAmore) desidera che lintelligenza sia formata in modo da animare e dirigere la Volontagrave Vuole che si agisca secondo ragione e che si ab-biano ragioni per agire e oggi le ragioni non mancano

Serve unire le forze E lEducatore come chiunque si ponga come Responsabile Riferi-mento Modello opera lunitagrave Credo che si debba dubitare di chi si propone come Guida senza impegnarsi attivamente in prima persona per creare unitagrave tra i membri di una comu-nitagrave o gruppo di qualsiasi tipo in ambito sociale religioso politico scolastico familiare

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

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Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 17: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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eccOggi che per lo piugrave come Societagrave attuale non si egrave protesi a costruirlacrearla questa unitagrave sappiamo e vediamo come risulti piugrave facile eliminare escludere o separare mentre come ha detto e ripetuto Papa Francesco egrave necessario impegnarsi per dare spazio alla Cul-tura dellIncontro piuttosto che alla Cultura dello scarto La realtagrave piugrave importante e difficile da realizzare egrave una perfetta unitagrave nella Comunitagrave educante o che si voglia proporre come tale Questo egrave il cuore del discorso

La dimensione sociale e comunitaria egrave essenziale per costruire la Realtagrave dellAmore e del Bene per i nostri Figli La privatizzazione delle relazioni familiari il disimpegno lautoreferen-zialitagrave contrapposta alla socialitagrave comporta oggi unacutizzazione di problematiche fino al-la cronicizzazione e allisolamento del disagio che puograve arrivare ai casi estremi che la cronaca ahimegrave continuamente ormai documenta E vero che ldquoil socialerdquo fatica a vedere la Famiglia ma la sofferenza i disagi delle nuove generazioni interpellano direttamente la dimensione sociale In questo senso egrave la Famiglia o le Famiglie che puogravepossono costruire il sociale

ldquoLrsquoeducazione egrave sigrave una relazione personale ma non un fatto privato e la famiglia egrave un soggetto sociale a tutto tondo punto di incontro tra pubblico e privato portatrice di una re-sponsabilitagrave educativardquo comporta anche una dimensione pubblica Diventare genitori signifi-ca assumere una responsabilitagrave anche nei confronti della societagrave una responsabilitagrave che egrave sottolineata anche dallart 30 della Costituzione nel quale si chiede ai Genitori di mantenere istruire ed educare i figli ldquoErsquo dovere e diritto del Genitore mantenere educare e istruire i Figli anche se nati fuori dal Matrimoniordquo ldquoAttraverso lesercizio della propria funzione genitoriale Madre e Padre mirano a ldquofar nascere continuamenterdquo a ldquofar venire alla luce in modo perma-nenterdquo la piena umanitagrave del Figlio che poi vedremo significa capacitagrave di generativitagrave sociale da parte dei Genitori o dellAdulto maturo in generale In questi termini la genitorialitagrave non egrave circoscrivibile allrsquoatto fisico della procreazione (generativitagrave biologica) neacute ad un complesso di dirittidoveri sanciti dallrsquoautoritagrave pubblica Acquista invece le caratteristiche squisitamente educative di un intenzionale processo di accompagnamentosostegnocura del nuovo nato nel suo affacciarsi e affermarsi nel mondordquo

Drsquoaltro canto la responsabilitagrave dellrsquoeducazione delle giovani generazioni non egrave riconducibi-le ai soli genitori bensigrave allrsquointera comunitagrave la quale puograve favorire od ostacolare lrsquoacquisizione delle capacitagrave genitoriali Vi egrave una stretta connessione tra benessere della famiglia e benes-sere della societagrave A tal fine egrave indispensabile costruire alleanze educative che favori-scano la positiva interazione tra le diverse agenzie educative presenti sul territorio e la famiglia Egrave necessario pertanto incrementare le opportunitagrave di formazione rivolte agli adulti in generale favorire lo sviluppo di competenze educative e relazionali da parte della famiglia sviluppando il suo ruolo di soggetto sociale attivo sul territorio e colla-borando alla realizzazione di una vera e propria comunitagrave educante

Io credo che oggi Il Minore possa trovare sostegno alle sue difficoltagrave se egrave messo nella condizione di dialogare con figure adulte coordinate Mentre troppo spesso le-sempio che diamo continuamente al Minore egrave quello di un continuo conflitto di continue con-trapposizioni tra Adulti di riferimento educativo Genitori che davanti al Figlio si contrappon-gono al Coniuge o allInsegnante in una continua competizione diseducativa

La comunitagrave educante si realizza quando gli Adulti insieme ai Bambini si mettono in gioco con la propria specificitagrave personale generazionale professionale istituziona-le per realizzare progetti di crescita e di cambiamento La comunitagrave per essere educante dovragrave essere un sistema aperto allo scambio per crescere e svilupparsi positivamente attra-verso sintesi Lrsquoaggettivo ldquoeducanterdquo qualifica la comunitagrave ne designa una sua peculiaritagrave lrsquoessere al servizio della crescita e dello sviluppo della persona Lrsquoeducazione richiede il coin-volgimento di tutte le agenzie educative anche se ciascuna di esse interviene in tempi e for-me diverse secondo la propria natura la propria metodologia e i propri mezzi dando vita ad un sistema formativo integrato in cui famiglia comunitagrave cristiana scuola enti pubblici e

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 18: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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privati libere associazioni e societagrave civile cooperino per la costruzione di una rete di rela-zioni che favorisca la crescita e lo sviluppo delle potenzialitagrave di ogni persona

Percheacute questo accada egrave necessario far crescere una cultura della relazione e del dialogo da contrapporre allindividualismo oggi imperante che assuma il principio dialogico come principio guida di ogni azione educativa tra gli Adulti

ldquoLeducazione egrave unopera di pazienza ed egrave una vocazione difficile bisogna tracciare il sol-co e sentire il peso della terra ma coloro che sono chiamati fanno esperienza di vita in pie-nezzardquo

Si fa sempre piugrave frequente da parte dei Coniugi e dei Genitori la richiesta di una Forma-zione che li qualifichi sempre piugrave come Educatori e permetta loro di acquisire conoscenze circa le fasi di crescita della Famiglia e i suoi compiti educativi Essa nasce dalla consapevo-lezza che le abilitagrave legate alla relazione di Coppia e al Ruolo genitoriale non possono piugrave es-sere improvvisate richiedono un serio processo di apprendimento e di preparazione

Questo oggi significa una vera e propria presa in carico da parte degli Esperti del ldquodramma degli Adultirdquo per mantenere fede alle responsabilitagrave generative che legano in tal senso soprattutto Madri e Padri separati La consapevolezza di tale difficoltagrave deve indurre alla definizione di percorsi formativi che evitino perograve due rischi lo spontaneismo educativo da una parte e la professionalizzazione del ruolo genitoriale dallaltra

1 Spontaneismo educativo cioegrave genitori che per il fatto stesso di aver messo al mondo dei figli ritengono di essere in grado di educarli Essere genitori egrave considerato un dato ldquonatu-ralerdquo e non richiede quindi secondo loro alcun apprendimento

2 Professionalizzazione del ruolo genitoriale nel senso di genitori che ritenendosi re-sponsabili per questo vogliono in modo preciso acquisire un insieme di tecniche che abiliti-no ad essere un buon genitore Lrsquoattenzione qui si sposta sulla tecnica e sulle procedure mentre si perde di vista la relazione educativa con il figlio Si tratta invece di avviare Percorsi di formazione che favoriscano lrsquoassunzione con-sapevole e responsabile della Funzione educativa sviluppando la capacitagrave di appren-dere dallrsquoesperienza e soprattutto dai propri errori Non si nasce Genitori lo si puograve solo diventare con lrsquoimpegno e lrsquoapplicazione mettendosi in discussione come donne e uomini quindi come persone legate da un comune progetto di vita La Formazione dei Genitori si configura pertanto come uno strumento per rafforzare e sostenere le competenze educative della Famiglia per aiutare i Genitori ad affrontare i pro-blemi che si presentano nellrsquoeducazione dei Figli aumentare la consapevolezza intorno al proprio ruolo educativo favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri della Famiglia e aperto al cambiamento ldquoLa Chiesa egrave impegnata a sostenere i genitori nel lo-ro ruolo di educatori promuovendone la competenza mediante corsi di formazione incontri gruppi di confronto e di mutuo sostegno (hellip) La comunitagrave cristiana a partire dalle parroc-chie avverte sempre di piugrave lrsquourgenza di stare accanto ai genitori per offrire loro con dispo-nibilitagrave e competenza proposte educative validerdquo

Un altro punto critico della Conversazione di oggi desidero proporlo con un interrogativo egrave presente nelle Coppie coniugali o separate giovani e meno giovani la realtagrave che con la lo-ro unione si sono scambiati anche la promessa di diventare Coppia genitoriale a vita e la coscienza che comporta questo ruolo Oggi esistono ldquofigli sofferentirdquo non propriamente ldquobambini sofferentirdquo E proprio attraverso il grido del figlio sofferente che si puograve riscoprire il ruolo e limportanza della Coppia genitoriale e non del singolo Genitore

Il grande problema che ci restituisce continuamente la Clinica egrave limmaturitagrave dellAdulto quando non proprio la patologia come realtagrave per lo piugrave presente in coluicolei che dovrebbe essere il Riferimento cosciente e responsabile del Minore lAdultoGenitoreEducatore Mo-delloIndividuo risolto I tempi che viviamo per la complessitagrave che comportano richiedono un livello di maturitagrave sufficientemente buona e sicuramente richiedono di non improvvisarsi e approssimarsi al difficile compito di GenitoreEducatore LEducatore cristiano dovrebbe

approfondire costantemente il legame che dovrebbe intercorrere tra la sua Fede e la Vita e

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 19: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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dovrebbe nutrirsi della Parola di Dio percheacute il Pensiero le Azioni e le Relazioni siano model-late sul Vangelo Ogni Educatore egrave un Accompagnatore che sa di essere lagrave per condurre la Persona e la Comunitagrave alla pienezza dellEssere ldquoEducare significa sempre permettere al Bene presente in ogni Persona di aprirsi un varco attraverso la roccia che lo im-prigiona e condurlo verso la luce dove potragrave fiorire e irradiarerdquo

Oggi le posizioni sul concetto di famiglia sono eterogenee e anche questo credo non possa essere ignorato Mi riferisco alle diverse proposte oggi in atto in questo senso ma con sufficiente e adeguata informazione continua credo ci si possa e debba far trovare pronti ad offrire e proporre risposte sane e valide in scienza e coscienza Lobiettivo dovreb-be essere quello di trovare una sintesi utile al benessere dei figli nel loro percorso evolutivo da zero anni fino al processo di svincolo e individuazione degli stessi e non agli egoismi de-gli adulti

Molteplici ricerche ed indagini delineano il contesto intergenerazionale e il rapporto educa-tivo in modo apparentemente non univoco da un lato si denuncia una crisi dei rapporti tra generazioni il distacco e la non comunicazione tra di esse il non riconoscimento il non ascolto dallrsquoaltro si sottolinea invece una prossimitagrave tra generazioni una contiguitagrave che ren-de difficile il separarsi la famiglia lunga - i genitori amici - lrsquoassenza di forti contrasti tra geni-tori e figli - i figli che sono considerati il prolungamento dei genitori ricercati ed amati per lrsquoappagamento e la conferma di realizzazione che possono dare loro - i nonni che accudisco-no i nipoti come se fossero figli e non nipoti al posto dei genitori che lavorano

Le due immagini della realtagrave sono apparentemente contraddittorie ciograve che le unifica egrave il ri-schio di una crescente indifferenziazione tra generazioni la mancanza di confini e di identitagrave che porta sigrave ad una contiguitagrave ma non ad una comunicazione funzionale effi-cace ed efficiente La differenza permette lo scambio il sano contraddittorio lo sviluppo che a sua volta promuove lrsquoautonomia e lrsquoindividuazione del figlio

Assistiamo ad uno schiacciamento di infanzia e vecchiaia agli estremi ad una ipertrofia delladolescenza-giovinezza (cioegrave un aumento esagerato una dilatazione non rea-lecronologica dellindividuo) e ad un declino dellrsquoadultitagrave come maturitagrave e assunzione di responsabilitagrave Il vero problema insomma a mio giudizio egrave ladultitagrave carente inadegua-ta inappropriata solo anagrafica

Se generare (lat genero) significa riprodurre nellrsquoambito della stessa specie egrave chiaro che al compito generativo egrave sufficiente una maturitagrave biologica

Genitore (lat gigno part pass genitus) egrave invece molto di piugrave egrave colui che egrave stato generato e che a sua volta genera e si fa dunque portatore di una trasmissione generazionale di umanitagrave

Al compito genitoriale egrave necessaria la maturitagrave psicologica lrsquoadultitagrave la capacitagrave di generativitagrave sociale e spirituale e non solo biologica

La funzione genitoriale per essere espressa al meglio deve attraversare lo spesso-re della persona-adulto che diventa perciograve in ogni singolo atto educativo anche mo-dello e punto di riferimento

Lrsquoadulto in grado di esprimere una funzione genitoriale compiuta egrave lrsquoadulto che ha raggiunto lrsquoadultitagrave ha raggiunto una propria competenza autobiografica ed egrave perciograve capace di prendere in mano la propria personale esperienza di infanzia il proprio es-sere stato bambino con le rabbie i dolori le umiliazioni patite le attese deluse per essere sereno riconciliato se egrave il caso con il proprio passato e non correre il rischio di farlo rivivere sul bambino di cui si occupa

Genitorialitagrave allora come patto di alleanza adultobambino che egrave molto di piugrave della capacitagrave di procreare percheacute si sostanzia della propria raggiunta adultitagrave si declina via via nel tempo della crescita del figlio si qualifica come legame che affronta le tran-sizioni si giustifica nel compito di aiutare il figlio a diventare se stesso

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

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Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 20: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Tralascio per ovvi motivi di trattare gli aspetti politico economici che pur sono implicati nella questione del patto generazionale che si affronta e mi soffermo su quelli relazionali educativi che interessano lAdulto in generale ed il Genitore in particolare

E pongo altri interrogativi che potranno stimolare la Conversazione quanto sono oggi i ragazzi e le ragazze cittadini di questo mondo Quanti e quali spazi abbiamo creato dedica-to o lasciato a loro quali e quanti i luoghi per ascoltarli chi li coinvolge nel pensare al do-mani quel domani che appartiene fortemente a loro con pari dignitagrave degli adulti e degli an-ziani

Ersquo in questo scenario che in stretta connessione con il principio di solidarietagrave si fa strada lrsquoesigenza di rendere oggetto di consapevolezza culturale e di cura sociale il valore di un rapporto costruttivo tra le generazioni attraverso la formulazione di un ldquoPattordquo Un ldquoPatto generazionalerdquo che porti a ripensare alla propria societagrave che possa prevedere la costituzio-ne di una ldquoComunitagrave Educanterdquo che non lasci sole le Personei Genitori basata sulla solida-rietagrave per il benessere familiare e sociale che sappia amare i contesti di vita li sappia curare e sviluppare al fine di divenire una risorsa futura per le nuove e vecchie generazioni Nel dire questo vorrei innanzitutto qui provocare sensibilizzazione nuova a questa possibilitagrave Ho ri-flettuto e lavorato molto su questa possibilitagrave che procedo ad esplicitare meglio

Il punto di partenza del patto generazionale egrave rappresentato dalla convinzione che ogni generazione ha bisogno dellrsquoaltra e ognuna ha proprie risorse che possono con-tribuire alla crescita di tutti il cambiamento a cui tendere egrave rappresentato dalla promozione di una mentalitagrave e di una prassi capaci di prendersi cura delle nuove generazioni e di ricono-scere lrsquoapporto di ogni generazione al bene di tutti

Per far scattare un ldquoPattordquo bisogna creare le condizioni di contatto tra generazioni atti-vare un canale comunicativo attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze Solo gra-zie ad esso possono nascere la scoperta dellrsquoaltro il sostegno e lrsquoarricchimento reciproco Da tutto ciograve prende origine un secondo livello che si caratterizza per una valenza piugrave propria-mente curativa ed educativa Questo avviene quando nel rapporto tra le generazioni la ra-gione dello scambio egrave un atto di cura di promozione di crescita dellrsquoaltro Attualmente si par-la di difficoltagrave del rapporto educativo ma in realtagrave occorre parlare anche di difficoltagrave di crea-re le condizioni e instaurare un semplice rapporto comunicativo tra le diverse generazioni Occorre individuare spazi nuovi in tempi e con modi adeguati per relazionarsi e ritrovarsi con competenza adulta con le nuove generazioni che significa non solo sapere cosa di-re come dirlo quando dirlo ma soprattutto anche dove dirlo insieme

Si tratta di valorizzare il rapporto contemporaneamente sia nella sua dimensione strettamente comunicativa sia nella dimensione educativa cercando di fare in modo che le generazioni si incontrino e si arricchiscano reciprocamente per accrescerne la vitalitagrave e la significativitagrave

Risulta perciograve importante sottolineare come il patto tra le generazioni non si limiti ad incen-tivare una buona relazione ma sottolinei lrsquoimportanza di una possibilitagrave reale di relazione capace di riconoscere e valorizzare le differenze generazionali di trasmettere lsquosignifi-catirsquo di costruire Progetti comuni

Infine va riconosciuto il rischio che per rispondere allrsquoindifferenza si generi una eccessiva ansia educativa nel mondo adulto La preoccupazione educativa indica una attenzione verso la crescita dei bambini e dei ragazzi ma puograve anche nascondere una paura verso le nuove generazioni e un desiderio di controllo Ciograve significa che il dibattito sul patto generazionale chiede unrsquoattenzione costante affincheacute non si trasformi nellrsquoansia dellrsquoadulto di regolamentare e controllare ogni processo sociale compreso lo sfuggente rapporto fra le generazioni

Sicuramente lattuale crisi economica e lincertezza nel futuro acuisce il problema della transizione verso lindipendenza sociale e psicologica delle giovani generazioni

Esistono nella questione che si tratta aspetti psico-sociali ragioni di tipo storico econo-mico e culturale nei quali come detto non entrerograve nel merito La lentezza nellacquisizione

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 21: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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dellautonomia adulta da parte dei giovani non puograve essere letta soltanto come difficoltagrave nelle-quilibrio intergenerazionale ma qui ci troviamo a focalizzare una prospettiva precisa

Per Erikson (1963) il passaggio dallrsquoadolescenza alla prima adultitagrave egrave segnato dal dilemma sulla propria identitagrave (cioegrave dal tipo di risposta trovata per la domanda ldquochi sono io Che porta allrsquoindividuazione delle proprie caratteristiche dei propri talenti e limiti Da qui un progetto indivi-duale che evidentemente va affrontato alla luce di un principio di realtagrave rispetto alle possibilitagrave offerte dallrsquoambiente Tuttavia la scelta opposta (che Erikson definisce di diffusione dellrsquoidentitagrave) parte da un continuo ldquoturismo identitariordquo con progetti fragili che non progredisce verso lrsquoindipendenza propria dellrsquoadulto ldquobamboccionirdquo

Sui dilemmi evolutivi di Erikson si gioca la partita evolutiva del giovane adulto dalla sua fami-glia da un lato e lrsquoentrata con pieni diritti e doveri nel forum dellrsquoetagrave adulta dallrsquoaltro

Secondo lrsquoanalisi di alcuni Psicologi italiani quello che rallenterebbe il pieno sviluppo dei ldquobamboccionirdquo sarebbe in particolare ldquouna difficoltagrave degli adulti dei contesti mediterranei a pas-sare da una generativitagrave di tipo diretto biologico aspetto che abbiamo giagrave considerato ad una generativitagrave sociale che egrave un altro tipo di responsabilitagrave

Paradossalmente una strategia drsquoaiuto basata solo sulla generativitagrave personale diretta biolo-gica e senza riferimenti alla generativitagrave sociale ha conseguenze ambivalenti Il sovraiuto depo-tenzia la capacitagrave di affrontare autonomamente i propri problemi (definito coping) Il mancato aiu-to daltra parte rischia di consolidare e incrementare lrsquordquoingiustiziardquo giagrave presente nella disparitagrave di alcune condizioni sociali di partenza Tutti gli attori di tali relazioni intergenerazionali non realiz-zano cosigrave un patto generazionale virtuoso a causa di un grave disordine sociale che si autoge-nera e autoalimenta

Lrsquoaspetto positivo egrave nellrsquoipotesi che lrsquoattuale situazione di crisi economica e lavorativa possa costituire un utile banco di prova per le capacitagrave di resilienza sia degli adulti che dei giovani Cioegrave la capacitagrave delle persone poste in una situazione difficile non solo di reagire ad esse ma di agire in esse acquisizione di generativitagrave sociale Quindi crisi attuale come opportunitagrave stori-camente inedita per esplicitare e rinnovare un patto generazionale oggi deficitario e minacciato

Lideale nel concreto egrave rilevare i molti bisogni emergenti e rispondervi attraverso Pro-getti precisi che coinvolgano Genitori Insegnanti Professionisti e Operatori di vario livel-lo impegnati nel sociale in tal senso insieme alle nuove generazioni

Importante per il potenziamento del ruolo educativo puograve essere anche la creazione di una rete di mutuo-aiuto tra famiglie uno spazio di scambio di esperienze vissuti e buone pratiche con il supporto di Esperti che potrebbero rendersi disponibili anche attraverso lattivazione di una consulenza telefonica e una consulenza tramite posta elettronica Per realizzare poi un dia-logo e una condivisione di modalitagrave educative tra operatori scolastici genitori professionisti e operatori familiari si puograve come giagrave previsto e in atto lavorare alla realizzazione di cicli di incontri allrsquointerno delle scuole elementari medie e superiori dei Municipi o nelle Parrocchie attraverso i Centri di Ascolto affincheacute si possa sviluppare un reale momento di confronto e di costruzione secondo iter indicati da Progetti costruiti ad hoc con lrsquoobiettivo di condividere le modalitagrave edu-cative da adottare nei confronti del Minore in etagrave evolutiva ancora laboratori e seminari riguar-danti gli stili educativi il bullismo la prevenzione allrsquouso di sostanze stupefacenti o di dipendenze di altro tipo oggi diffuse (le dipendenze attuali da gioco da cibo da sesso) la diversitagrave e lrsquointegrazione fattori di rischio e di protezione dellrsquoutilizzo di internet E in questo senso Progetti validi sono giagrave in essere promossi e sperimentati Un esempio sono i Corsi che si rivolgono at-traverso unEquipe di Esperti di cui faccio parte alla fascia detagrave preadolescenziale e adolescen-ziale nelle scuole da un lato ed agli Adulti Operatori del Settore interessato dallaltro

Passerei ora a focalizzare un altro aspetto le statistiche degli ultimi anni evidenziano un nu-mero crescente di separazioni accompagnate da difficoltagrave e conflitti con la conseguente necessi-tagrave di occuparsi di questi eventi avvalendosi di approcci multidisciplinari (sociali culturali e psico-logici etc)

Con il termine ldquoBigenitorialitagraverdquo nel 1989 la Convenzione Internazionale sui Diritti dellrsquoInfanzia definisce il Minore come Soggetto di diritti e non solo quale destinatario di protezione e tutela in tal senso viene ribadito e ufficializzato il fatto che i figli hanno diritto di ricevere affetto edu-cazione e cure da entrambe i genitori Succede perograve che lrsquointreccio tra i legami di coniugalitagrave e di genitorialitagrave venga messo a dura prova in caso di separazioni e divorzi quando lrsquoesercizio del-

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 22: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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le funzioni genitoriali critico alle volte anche nelle famiglie unite deve essere gestito modificato e rinnovato

Nel considerare gli effetti della vicenda separativa occorre evidenziare che lrsquoelemento patolo-gizzante non egrave la separazione in seacute ma il tipo e la qualitagrave di relazione che caratterizza le coppie che si separano e che investe di conseguenza i minori Da anni la ricerca psicologica in ambito di separazioni prova ad evidenziare che il fattore preoccupante collegato alla conflittualitagrave della Coppia che si separa egrave connesso alla perdita di un genitore spesso del padre e di conseguen-za alla deprivazione delle funzioni genitoriali che gli competono la coppia rischia spesso di col-ludere su questo aspetto e di trovarsi in difficoltagrave di fronte a decisioni comuni circa leducazione del figlio Questo egrave un aspetto importante e determinante per il Bene del Figlio sviluppare come Genitori la capacitagrave opportuna e necessaria di mantenere il dialogo e superare la conflittuali-tagraveoppositivitagrave ad oltranza che dovrebbe invece prevedere il fare un passo indietro rispetto ai propri egoismi alle proprie ragioni per le ragioni del Figlio che dovrebbe essere messo al centro e non gelosamente tirato da una parte o dallaltra

In quanto coppia separata divorziata o conflittuale quindi le problematiche che si presentano sono di gran lunga superiori rispetto allacquisizione e sviluppo di capacitagrave genitoriali sufficien-temente buone LEgo del Genitore troppo spesso potrebbe e dovrebbe fare almeno un passo indietro a favore del Tu del Figlio attraverso il pur difficile incontro con laltro Genitore

Inoltre un Figlio non riguarda solo la Coppia ma esprime il legame con la storia familiare con ulteriori problematiche nella Coppia separatadivorziata) E qui si apre uno scenario di com-plessitagrave che in prima battuta avevo incluso in questa mia relazione e poi eliminato per non ap-pesantire troppo la trattazione riservandomi eventualmente di affrontare la prospettiva della Famiglia estesa in un secondo momento o in un altro eventuale Incontro Dirograve soltanto per rile-varne limportanza senza pretendere che questo rappresenti una novitagrave che le famiglie drsquoorigine con il loro atteggiamento influenzano la Coppia sia quando la transizione generazionale egrave realiz-zata sia quando egrave ritardata Ersquo fondamentale in questo senso che la Coppia sappia distin-guersi dalle famiglie drsquoorigine proprio come una figura si distingue dallo sfondo E questo caratterizza la transizione generazionale riuscita

Ancora mi sembra importante sottolineare prima di concludere la posizione di genitore che va continuamente e dinamicamente costituita percheacute

ndash il porsi davanti ad un bambino ndash e il proporsi ad un bambino non sono la stessa cosa Infatti il porsi ha a che fare con un cammino di consapevolezza di seacute dei propri spazi interni

della propria vita emotiva ed affettiva della propria storia (dove i capitoli basilari sono quelli inizia-li) e del modo di affrontarla delle proprie risorse dei propri legami mentre il proporsi ha a che fare con la conoscenza del bambino del suo mondo interiore del suo modo di funzionare dei suoi bisogni (potenziali di crescita) delle sue esigenze di quelle evolutive e di quelle specifiche (legate a circostanze particolari) talvolta anche riparative

Quando la relazione adultobambino esce dallrsquoambito dellrsquoautocoscienza dellAdulto e della coscienza della responsabilitagrave nei confronti dellrsquoaltro in quanto Minore entriamo pur-troppo nellrsquoambito della patologia del Genitore

LrsquoAdulto educa se prima ancora di sentirne lrsquoattitudine di conoscerne le strategie egrave una persona dinamica in crescita in grado di guardare dentro se stessa e di impostare rapporti chiari con gli altri

Funzione genitoriale e rapporto educativo vanno dunque intesi come dovere dellrsquoAdulto di promuovere la crescita del Bambino a lui affidato (egrave lo stesso se figlio biologico piuttosto che adottato piuttosto che in affido) situandosi in una relazione dove solo la capacitagrave di conoscen-za di seacute e di autoriflessione dellrsquoAdulto egrave la misura della crescita del Bambino

Dagli aspetti considerati si ricavano gli elementi per la valutazione positiva della geni-torialitagrave personalitagrave che ha raggiunto ladultitagrave immune da gravi patologie psichiatriche relazionali e sociali personale competenza autobiografica capacitagrave di riconoscere i biso-gni del bambino consapevolezza di proprie eventuali difficoltagrave personali e dei comporta-menti agiti verso il bambino capacitagrave di elaborazione delle esperienze capacitagrave di proget-tare disponibilitagrave al cambiamento

Il senso della vera genitorialitagrave poi non sta nello stabilire dei legami di dipendenza quanto piuttosto nel ldquomettere al mondordquocollocare nel mondo proporre una giusta collo-

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 23: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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cazione del figlio nel mondo cioegrave offrire lo spazio necessario percheacute il figlio diventi se stesso nella libertagrave

La responsabilitagrave si declina in ogni caso nella relazione educativa asimmetrica che si stabili-sce tra genitore e figlio P Ricœr ci ricorda che la laquoresponsabilitagrave ha come vis-a-vis specifico il fragile (hellip) Il fragile egrave qualcuno che conta su di noi egli attende il nostro aiuto e le nostre cure confida nel fatto che noi lo faremoraquo Il figlio nel pensiero di Leacutevinas poi rappresenta emblemati-camente lrsquoaltro la presenza di fronte alla quale il potere e il possesso perdono terreno per fare posto alla cura e allrsquoamore

La relazione educativa autentica supera la tentazione di possedere di trattenere lrsquoaltro per la-sciare spazio al desiderio di liberarlo e di promuoverlo ldquoScopo dellrsquoeducazione dunque non egrave condizionare ma liberare Il fine dellrsquoeducazione egrave lo sviluppo di una persona autonoma libera e consapevole capace di fronteggiare situazioni problematiche e di conferire significato alle pro-prie azioni Percheacute ciograve avvenga egrave necessario costruire un rapporto educativo nel quale genitori e figli scoprono che ciascuno nella sua irripetibilitagrave egrave portatore di un dono e di una ldquodifferenzardquo in-sostituibile con i quali scoprire in modo incessante il percheacute dellrsquoagire Si tratta di pensare la rela-zione educativa incentrata sul riconoscimento del ruolo fondamentale della gratuitagrave nel percorso educativo Accettare lrsquoaltro ascoltarlo autenticamente comprendere la sua realtagrave favorire il dia-logo significa consentire al Tu del Figlio di percepire lrsquoesperienza intima del rapporto e di sentir-si riconosciuto nella propria unicitagrave

Il genitore che si rivolge autenticamente al figlio lo ldquoindividuardquo lo fa emergere dallrsquoanonimato lo separa dalla molteplicitagrave indifferente favorendo una ldquoresponsabile progettazione dellrsquoesistenzardquo che evitando i rischi della progettazione inautentica connotata da acriticitagrave incoe-renza unilateralitagrave assecondi la capacitagrave di effettuare scelte orientate al futuro aperte al cam-biamento e volte alla piena realizzazione della persona nella sua globalitagrave ldquo LAmore vero egrave ciograve che aiuta a diventare il meglio di ciograve che puoi diventarerdquo Questo atteggiamento permette di aiutare i figli non solo per quello che giagrave sono ma per ciograve che possono diventare I genitori nella consapevolezza che in ognuno crsquoegrave qualcosa di prezioso che non crsquoegrave in nessun altro devono met-tersi alla ricerca di quel tesoro segreto che ciascuno custodisce e che aspetta di essere scoperto e valorizzato Tale responsabilitagrave si declina nella relazione educativa asimmetrica che si stabi-lisce tra genitore e figlio cioegrave dove per condizione naturale cegrave un rapporto di dipendenza nel processo di sviluppo del figlio che lo accompagni allautonomia e allautosostegno ricco di con-sapevolezze

Libertagrave e responsabilitagrave procedono di pari passo ldquoIn ultima analisi lrsquoeducazione dagrave alla persona che viene educata i mezzi per fare a meno

dellrsquoeducatore Piugrave esattamente lrsquoeducatore dagrave alla persona lrsquoaiuto ad acquisire i mezzi per la propria autonomia il che significa che egli non mira ad essere indispensabilerdquo

I genitori hanno la responsabilitagrave di avviare la dinamica dialogale rimuovendo se ne-cessario le cause delle difficoltagrave interpersonali e favorendo lrsquoistituzione di un clima edu-cativo Per far ciograve egrave necessario ndash afferma Buber ndash ldquocominciare da se stessi ecco lrsquounica cosa che contahellip Il punto di Archimede a partire dal quale posso da parte mia sollevare il mondo egrave la trasformazione di me stessordquo Il cambiamento di seacute lrsquoessere implicati personalmente in un cam-mino educativo egrave premessa necessaria per lo sviluppo di una relazione interpersonale autentica nella quale lrsquoIo del genitore libero da paure e consapevole dei propri punti di forza e delle proprie fragilitagrave che diventa in grado di gestire senza che queste investano laltro manifesta la sua di-sponibilitagrave ad accogliere il Tu del figlio Questa accettazione dellrsquoaltro consente di avviare la co-municazione di superare gli atteggiamenti difensivi di riconoscere lrsquoalteritagrave

Concluderei col dire che in ogni caso non si trascuri di considerare che lungo vie marginali invisibili allo sguardo scettico degli adulti nuove generazioni stanno giagrave tracciando inediti sentieri di rivitalizzazione del mondo e di restituzione dellereditagrave ricevuta o che ancora potre-movorremosapremo lasciare Lattenzione poniamola dunque su questa ereditagrave da lasciare

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 24: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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Sabato 9 maggio 2015 Docente Don Carlo ROCCHETTA Fondatore del Centro Familiare ldquoCasa della Tenerezzardquo

La rivoluzione della tenerezza

per un accompagnamento degli sposi e dei separati

Solitudine dolore estraneitagrave luoghi di incontro con il Salvatore Percorso di vita per

seguire lrsquoamore nella coppia in crisi e dopo la separazione lrsquoincontro che illumina

Lrsquoespressione ldquorivoluzione della tenerezzardquo si trova nellrsquoesortazione Evangelii Gaudium (EG) e richiama la svolta epocale che la Chiesa sta vivendo sotto la guida di papa Francesco ldquoIl Figlio di Dio nella sua incarnazione ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezzardquo (EG 88) ldquoOgni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dellrsquoaffetto In lei vediamo che lrsquoumiltagrave e la tenerezza non sono virtugrave dei deboli ma dei fortirdquo (EG 288)

Ora parlare di ldquorivoluzione della tenerezzardquo significa orientarsi verso una Chiesa che si faccia luogo drsquoincontro e di accoglienza per tutti ripensando e ristrutturando la nostra azione pastorale come pastorale della misericordia e del perdono

ldquoLa Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano sentirsi accolti amati perdonati incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Il termine ldquotenerezzardquo richiama una pastorale che sa prendersi cura delle persone

amandole con partecipazione (pathos) amandole e facendole sentire amate Non saragrave male ricordare a questo riguardo lrsquoimmagine dellrsquo rdquoospedale da campo dopo una battagliardquo utiliz-zato dal SPadre nellrsquointervista al direttore di ldquoCiviltagrave Cattolicardquo

ldquoIo vedo con chiarezza la cosa di cui la Chiesa ha piugrave bisogno oggi egrave la capacitagrave di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli la vicinanza la prossimitagrave Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia E inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti Si devono curare le sue ferite Poi potremo parlare di tutto il resto E bisogna cominciare dal basso dalla condizione in cui vivono le personerdquo

Quasi ogni giorno papa Francesco ricorda come il tempo che viviamo dovragrave essere il tempo della misericordia e della tenerezza e mai lrsquouna senza lrsquoaltra Giagrave il termine ldquomisericordiardquo implica un connotato di tenerezza Giagrave santrsquoAgostino 1 e san Tommaso drsquoAquino2 hanno modo di rilevare come il termine ldquomisericordiardquo richiami letteralmente un cuore (cor) che si fa vicino (misereor) a quanti sono nel bisogno ai miseri Un amare col cuore con tenerezza dunque Non sempre tuttavia il termine ha conservato questo significato nella prassi comune viene inteso solo come gesto di aiuto senza una reale partecipazione del cuore Il termine ldquotenerezzardquo permette di far riscoprire al concetto di ldquomisericordiardquo il suo significato originale facendogli recuperare il pathos del cuore il sentire amorevole Infatti non basta fare qualcosa bisogna fare amando e amare facendo

Di fatto tra ldquomisericordiardquo e ldquotenerezzardquo sussiste una stretta correlazione come appare nella figura del buon samaritano dove gesti di misericordia e di pietagrave si coniugano con unrsquoattitudine di compassione amorevole ldquoLo vide e ne ebbe compassioneldquo (Lc 1033 esplanchnίsthe) ldquoChi ha avuto compassionerdquo (Lc 1037 o poiḗsas to eacuteleos) Manifesto di base della svolta epocale a cui rimanda papa Francesco la magna charta della ldquorivoluzione della tenerezzardquo nella pastorale familiare egrave lrsquoesortazione apostolica Evangelii Gaudium Muovendo da questo documento e prendendo le mosse in particolare dal par 66 mi soffermo su quattro punti fondamentali di verifica

1 AGOSTINO De Civitate Dei IX 5

2 TOMMASO DrsquoAQUINO Summa Theologiae Iq21 a3 IIII q30 a1 ad 2

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 25: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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1deg Dio egrave tenerezza 2deg La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio 3deg La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo 4deg Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

1 Dio egrave tenerezza

Il punto di partenza dellrsquoecclesiologia di papa Francesco egrave la certezza che Dio egrave Amore che Dio egrave tenerezza che egrave Dio egrave perdono

ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua mise-ricordia Nessuno potragrave toglierci la dignitagrave che ci conferisce questo amore infinito e incrollabi-le Un amore che ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci delude e che sempre puograve restituirci la gioiardquo (EG 3)

Riconoscere la tenerezza di Dio significa vivere la gioia di sentirsi amati e di amare una tenerezza quella di Dio che egrave allrsquoorigine al cuore e riempie di seacute tutta la Scrittura dallrsquoAT al NT e al tempo della Chiesa (nn4-5) La fede del battezzato ldquonasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato al di lagrave di tuttordquo (EG 6) Non a caso il titolo dellrsquoesortazione egrave Evangelii Gaudium ldquola gioia del Vangelordquo una gioia che riempie il cuore e la vita di quanto incontrano Gesugrave Maestro e Salvatore e si lasciano salvare da Lui (n1) Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non del-la tristezza o della melanconia

Nellrsquoesortazione EG la parola ldquogioiardquo ritorna ben 59 volte Il popolo di Dio egrave il popolo della gioia pasquale non della tristezza o della melanconia Vengono in mente a questo riguardo le parole del protagonista del ldquoDiario di un curato di campagnardquo di G Bernanos

ldquoTe lo dico io chi egrave il contrario di un popolo cristiano il contrario di un popolo cristiano egrave un

popolo tristerdquo3 E aggiunge Vorrei avere qui uno di quei dottoroni che mi accusano di oscurantismo gli direi Non egrave colpa mia se porto un vestito da beccamorto Dopo tutto il Papa si veste ben di bianco e i cardinali di rosso Avrei diritto a passeggiare vestito drsquooro

come la Regina di Saba percheacute io porto la gioiardquo4 Papa Francesco esprime lo stesso concetto quando spiega come ci siano cristiani che

sembrano aver uno sguardo da quaresima invece che di pasqua (EG 6) Un evangelizzatore non dovrebbe mai avere una faccia da funerale (n10) Chi crede in Gesugrave risorto egrave nuovo ogni mattina ed egrave un entusiasta Lrsquoimportante egrave fare lrsquoesperienza personale del Signore Gesugrave E tale egrave la fede Spiega il santo padre ldquoNon mi stancherograve mai di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che ci conducono al centro del Vangelo lsquoAllrsquoinizio dellrsquoessere cristiano non crsquoegrave una decisione etica o una grande idea bensigrave lrsquoincontro con un avvenimento con una Persona che dagrave alla vita un nuovo orizzonte e con ciograve una direzione decisivarsquordquo (n7)

Scaturisce da questo incontro con il Risorto la gioia dellrsquoevangelizzatore la sua forza e la novitagrave sempre attuale ldquoOgni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Van-gelo spuntano nuove strade metodi creativi altre forme di espressione segni piugrave eloquenti parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale In realtagrave ogni autentica azione evangelizzatrice egrave sempre nuovardquo (n11) ldquoLa gioia del Vangelo egrave per tutto il popolo di Dio e non puograve escludere nessunordquo (n23) 2 La famiglia comunitagrave della tenerezza di Dio

LrsquoEvangelii Gaudium al n66 sviluppa quattro contenuti essenziali di pastorale familiare 1deg Il primo punto fa riferimento alla crisi culturale profonda che attraversa la famiglia cosigrave

3 G BERNANOS Diario di un curato di campagna Milano 1990 17

4 BERNANOS ivi18

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 26: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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come attraversa tutte le comunitagrave e diversi legami sociali ci si trova come direbbe Bauman in una ldquosocietagrave liquidardquo priva di soliditagrave il che spiega la fragilitagrave con cui viene vissuta la relazione di coppia una fragilitagrave di fronte a cui tutti noi ci troviamo 2deg Il secondo punto evoca come lrsquoodierna crisi della famiglia sia particolarmente preoccupante dal momento che la famiglia costituisce la cellula fondamentale del societagrave ed egrave evidente come questa crisi si ripercuota sulla comunitagrave umana e sulle future generazioni e non mancano gravi segnali a riguardo 3deg Il terzo punto rileva positivamente come la famiglia rappresenti il luogo in cui si diventa persone si educati alla convivenza con gli altri nel rispetto delle differenze e dove i genitori trasmettono la fede ai figli se questo istituto crolla o non assolve piugrave al suo ruolo egrave il futuro stesso dellrsquoumanitagrave e della Chiesa a venir messo in discussione La famiglie egrave il cuore della Chiesa E la Chiesa stessa egrave un famiglia di famiglie Di qui lrsquourgenza di una pastorale non solo per la famiglia ma con la famiglia 4deg Il quarto punto denuncia il fatto che il matrimonio sia visto oggi come ldquouna mera gratificazione affettiva che puograve costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitagrave di ognunordquo Un brevissimo cenno questrsquoultimo ma che dice il pericolo attualissimo che il matrimonio sia ridotto a una variabile dipendente da comprendere secondo modelli a scelta senza un reale statuto antropologico in una visione relativistica della vita che contraddicono lrsquoidentitagrave stessa della famiglia fondata sullrsquounione di un uomo e di una donna Si pensi ai processi destrutturanti in atto che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Si pensi alla separazione fra fine unitivo e procreativo della sessualitagrave coniugale fino al ricorso alla possibilitagrave dellrsquoutero in affitto e ai modelli omosessuale eo monogenitoriali di famiglia Processi e ideologie che mettono in crisi le categorie stesse del concetto di famiglia Queste categorie esprimono relazioni primarie proprie dellrsquoio-spirituale-relazionale e i codici affettivi fondanti dellrsquoidentitagrave umana Un delirio di onnipotenza che tocca le sorgenti stesse della vita che non saragrave senza conseguenze Dietro tutto questo slsquointrecciano 3 grandi dicotomie la dicotomia maschilefemminile fino alla teoria del gender che annulla ogni differenza di genere la dicotomia coniugalitagravegenitorialitagrave la dicotomia genitorialitagravefigli

Il contributo indispensabile che la Chiesa egrave chiamata a offrire di fronte a questi processi destrutturanti egrave quello di evangelizzare il matrimonio orientando a far capire come esso su-peri il mero livello dellrsquoemotivitagrave e delle singole contingenze di coppia e ritrovando lrsquounitagrave in-separabile che si pone tra matrimonio naturale e sacramento delle nozze Il matrimonio-sacramento non si fonda solo sul sentimento amoroso effimero per definizione ma sulle pro-fonditagrave di un amore come scelta e come decisione stabile che impegna gli sposi a realizzare una comunione di vita unica indivisibile e totale un comunione che implica il ldquotuttordquo e il ldquoper semprerdquo assunta nella relazione stessa Cristo-Chiesa e connotata dalla partecipazione sa-cramentale al quel ldquomistero granderdquo di cui parla Paolo in Ef 5 La famiglia egrave la comunitagrave della tenerezza di Dio nella storia 3 La Chiesa come ldquoChiesa in uscitardquo

Il quadro ecclesiologico di fondo della rivoluzione della tenerezza egrave il passaggio da una Chiesa introversa a una Chiesa estroversa da una Chiesa ripiegata su se stessa a una Chiesa che si protende verso le periferie che si fa prossima che cerca che si piega sulle ldquofamiglie feriterdquo come il buon samaritano Papa Francesco usa a riguardo unrsquoespressione che risente della lingua spagnola ma molto espressiva ldquouna Chiesa in uscitardquo e parla ripetu-tamente di un ldquodinamismo missionariordquo di ldquouscitardquo appunto che impegna la comunitagrave cristia-na ndash e ogni fedele e ogni famiglia ndash a uscire da una situazione di stasi o sola attesa e avere il coraggio di raggiungere il lontani le periferie per annunciare il Vangelo che salva (n20) ldquoLrsquointimitagrave della Chiesa con il suo Maestro e Signore egrave unlsquointimitagrave itinerante la comunione in-tra-ecclesiale si configura essenzialmente come comunione missionariardquo (EG 23) La nozione di ldquoChiesa in uscita egrave spiegata dal Papa con tre espressioni verbali prendere lrsquoiniziativa coinvolgersi e accompagnare far fruttificare e celebrare la festa della salvezza

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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31 Prendere lrsquoiniziativa Fare il primo passo andare incontro cercare i lontani invitare i lontani La misericordia di

Dio devrsquoessere un forza diffusiva orientare a cercare creativamente nuove strade per evan-gelizzare nuove vie (n24) Un invito generale che vale in modo speciale per la pastorale fa-miliare Come formare oggi gli sposi come educarli alla stabilitagrave del loro matrimonio Quali itinerari di fede sappiamo approntare per loro Che cosa facciamo per le coppie in crisi

Vi egrave anzitutto unrsquoopera di prevenzione Che cosa si sta facendo per prevenire per quanto possibile lrsquoincremento sempre piugrave accentuato di separazioni e divorzi Come formare i gio-vani ad una maturitagrave umano-cristiana tale da permettere loro di affrontare la vita matrimonia-le con consapevolezza e con la capacitagrave di rimanere fedeli al sacramento

Egrave il problema dellrsquoiniziazione alla vita del sacramento nuziale e dellrsquoeducazione e a farlo vivere un problema decisivo Speriamo che qualcosa si muova incominciando da alcun mo-difiche di linguaggio Non si deve dire ldquoprepararsi al matrimoniordquo ma ldquoprepararsi alla vita del matrimoniordquo non corsi ma ldquopercorsirdquo itinerari di fede prolungati nel tempo in grado di inizia-re alla vita della Chiesa ai tre livelli fondamentali credere celebrare vivere

E vi egrave unrsquoopera di cura Ancor meno presente egrave a mio parere la questione della cura delle coppie che si ammalano delle coppie in crisi Come pastori e come operatori pastorali ci tro-viamo per lo piugrave impreparati a affrontare la pastorale dellrsquoaccoglienza dellrsquoac-compagnamento e dellrsquoaiuto da offrire alle coppie in difficoltagrave o in procinto di separarsi prima che sia troppo tardi I consultori specie quelli drsquoispirazione cattolica svolgono un buon servi-zio ma non sono sufficienti se i dati statistici dicono che siamo al 50 delle separazioni

La nostra esperienza piugrave che decennale dice che il 60 riesce delle coppie in crisi se guidata in forma personale riesce a superare la situazione critica e a ri-innamorarsi

Quale tipo di supporto le nostre comunitagrave sono in grado di offrire Si sta facendo grande propaganda ai cosiddetti ldquomediatori familiarirdquo Come operano Di per seacute il loro compito egrave di facilitare la comunicazione quando i coniugi hanno giagrave deciso la separazione e lo facciano in modo civile Il che egrave certamente un fatto positivo ma egrave insufficiente per il discorso che inte-ressa alla Chiesa il salvare il matrimonio e il riconciliarsi Per quanto utili queste diverse for-me di sostegno non sono sufficienti le coppie in crisi hanno bisogno di ben altro rispetto a una semplice esortazione o a un generico ldquovoletevi benerdquo

La crisi coniugale porta con seacute quasi sempre una de-strutturazione dellrsquoessere-coppia egrave indispensabile operare per una ristrutturazione positiva della coppia e delle sue dinamiche relazionali Le coppie in crisi hanno bisogno di ristrutturarsi come sposi che si amano ri-imparare lrsquoabc di ciograve che significa una vita a due il divenire un noi ldquoCoppia non si nasce si diventardquo Hanno bisogno di un cammino di rifondazione del tessuto affettivo e di una riscoper-ta del significato profondo del sacramento celebrato una mistagogia che consenta loro di ri-scoprire il ldquomistero granderdquo che portano in loro

Sotto ogni aspetto la pastorale delle situazioni coniugali difficili si presenta come una pa-storale nuova urgente grave per le nostre comunitagrave nuova percheacute al momento non siamo attrezzati come Chiesa ad offrire una diakonia di accoglienza di accompagnamento e di aiuto adeguati ci troviamo sprovvisti di strutture mezzi e persone ndash specie di coppie ndash in grado di svolgere questo servizio con competenza e com-passione urgente percheacute si molti-plicano ogni giorno di piugrave i casi di questo genere siamo di fronte a una situazione reale emergenza grave percheacute se egrave vero che su 10 coppie 6 potrebbero essere salvate il non operare in modo attento e adeguato in questa direzione rappresenta unrsquoomissione grave di cui dovremo rendere conto ldquoPotevi aiutarmi a salvare il mio matrimonio e non lrsquohai fatto Po-tevi impedire la mia separazione con ciograve che ha comportato per i miei figli e non lrsquohai fattordquo 32 Coinvolgersi e accompagnare

Una pastorale di questo genere non egrave possibile senza un reale coinvolgimento e un effetti-vo e affettivo accompagnamento da parte delle nostre comunitagrave e di tutti noi La Chiesa egrave chiamata come il buon samaritano o come Gesugrave che lava i piedi ai suoi ad abbassarsi a

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 28: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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farsi vicina alle famiglie ferite partecipando al loro vissuto con empatia sapendo che ldquoil Si-gnore egrave vicino a chi ha il cuore feritordquo

ldquoI ministri ordinati e gli operatori pastorali devono render presente la fragranza della pre-senza vicina di Gesugrave e il suo sguardo personalerdquo (EG 169) E di conseguenza aggiunge ldquoLa Chiesa dovragrave iniziare i sui membri ndash i presbiteri consacrati e laici ndash a questa lsquoarte dellrsquoaccompagnamentorsquo dando al nostro cammino il ritmo salutare della prossimitagrave con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma nel medesimo tempo uno sguardo che sani liberi e incoraggi a maturare nellrsquoesistenza cristianardquo (EG 169)

Lrsquoaccompagnamento suppone ldquolrsquoesercizio dellrsquoarte dellrsquoascoltordquo unitamente a ldquouna peda-gogia che introduca le persone passo passo alla piena appropriazione del misterordquo (EG 170-171) Tutto questo se egrave vero per tutti i nostri cristiani egrave particolarmente vero per gli spo-si che non hanno consapevolezza del mistero che hanno celebrato Il Papa invita a farsi compagi di viaggio delle famiglie e in particolare delle famiglie in situazione di difficoltagrave o irre-golari Ricordo a riguardo il bel testo del Direttorio di Pastorale Familiare della Chiesa italia-na dove si spiega che ldquoogni famiglia e tutte le famiglie hanno diritto alla cura amorevole e materna della Chiesa Per questo motivo la sollecitudine della Chiesa non si limiteragrave soltanto alle famiglie cristiane piugrave vicine ma - allargando i propri orizzonti sulla misura del cuore di Cristo ndash si mostreragrave ancora piugrave vicina allrsquoinsieme delle famiglie e a quelle in particolare che si trovano in situazione difficile o irregolarerdquo (DPF 96)

Il cuore di Cristo egrave considerato nel testo come la misura di ogni pastorale ecclesiale una pastorale indirizzata a tutti ma piugrave specificamente a quelle famiglie ldquoche si trovano in situa-zione difficile o irregolarerdquo intendendo con la prima dizione i coniugi che hanno visto fallire il loro matrimonio e sono separati o divorziati ma senza aver contratto una nuova unione con la seconda la condizione di quanti dopo essersi separati o aver divorziato si sono risposati o riaccompagnati vivendo una nuova unione (FC 83-84 DPF 208-230) Le due situazioni sono oggettivamente diverse tra loro

nel primo caso non esiste di per seacute un problema di partecipazione ai sacramenti della riconciliazione e dellrsquoeucaristia i soggetti ne hanno anzi bisogno per poter accettare il loro vissuto di solitudine e assolvere ai propri doveri genitoriali

nel secondo caso pur non potendo accedere ai sacramenti non per questo sono esclusi dalla vita della Chiesa essi rimangono dei battezzati e fanno parte della comuni-tagrave cristiana sia pure in una dimensione di comunione imperfetta

Il problema che slsquoimpone alle nostre comunitagrave e agli operatori pastorali egrave di non trasforma-re tutti i separati in una massa indistinta da considerare sempre e in ogni caso con sospetto o intransigenza Le singole situazioni vanno valutate unendo sempre amore della veritagrave e veritagrave dellamore e mai lrsquouna senza lrsquoaltra e avendo quel ponderato discernimento che porta a discernere un caso dallrsquoaltro

33 Far fruttificare e celebrare la festa della salvezza Fedele al mandato del Signore la Chiesa egrave chiamata a far fruttificare il dono della parola di Dio e della grazia Tutto questo riguarda ogni battezzatohellip e riguarda coloro che sono chia-mati al matrimonio Far riscoprire il ldquomistero granderdquo delle nozzehellip per condurre gli sposi a vivere il loro matrimonio come una festa La festa delle nozzehellip La consapevolezza della gioia cristiana permea tutto il documento Giagrave il titolo lo dice Evangelii Gaudium ldquola gioia del vangelordquo o ldquoil vangelo come gioiardquo da proclamare ai fedeli come cuore della fede cristiana ldquoIn questa esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani per invitali a nuova tappa dellrsquoevangelizzazione marcata dalla gioia che riempie il cuore di coloro srsquoincontrano con Gesugrave e indicare le vie per il cammino della Chiesa nei prossimi annirdquo (n1) 4 Per una pastorale della tenerezza di Dio nel mondo

Papa Francesco individua tre mali che caratterizzano il nostro tempo come contesto di un annuncio che proclami la misericordia di Dio dalla quale nessuno egrave escluso (EG 2) la

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

centropastoralefamiliarevicariatusurbisorg

Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

Page 29: DIOCESI DI ROMA - 6campane...spetto all‘esistenza ―dell‘anima gemella‖, e che ―bisogna trovarla‖, come se le persone fosse- ... rimento in un‘altra città, o nazione,

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ldquotristezza invidualistica che scaturisce dal cuore comodo e avarordquo la ldquoricerca malata di piaceri superficialirdquo la ldquocoscienza isolata che chiude la vita nei propri interessirdquo senza spazio per gli altri specialmente per i poveri e non ascolta la voce di Dio In risposta a questi mali il S Padre non sceglie di contrapporsi in un senso moralistico o tanto meno pessimista ma di assumere come paradigma pedagogico della pastorale il principio di un Dio che ama lrsquoannuncio di un Dio di misericordia infinita di un Dio di tenerezza amante che perdona sempre e non si tanca mai un Dio che chiama la Chiesa a diventare ldquosacramentordquo della sua tenerezza misericordiosa Spiega al n3 ldquoDio non si stanca mai di perdonare siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordiahellip Il suo amore egrave infinito e incrollabile Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare con una tenerezza che mai ci deluderdquo (n3) ldquoLa Chiesa devrsquoessere il luogo della misericordia gratuita dove tutti possano essere accolti amati perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelordquo (EG 114)

Le problematiche suddette vanno collocate e considerate entro la conversione ecclesiolo-gica sottesa a tutta lrsquoesortazione In altre parole se non egrave reperibile in essa un progetto di pastorale familiare diretta sono tuttavia offerte delle linee ecclesiologiche che tracciano delle direzioni estremamente rilevanti per la Chiesa di oggi e anzi segnalano una rivoluzione epo-cale Se ne possono segnalare alcune che svilupperemo nei prossimi paragrafi da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le pe-riferie da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa evangelizza da una Chiesa che condannare a una Chiesa che accogliere Per una Chiesa povera con i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della societagrave 41 Da una Chiesa piramidale a una Chiesa comunione

Un segnale di questo passaggio egrave implicito nei numeri 28-33 dove nel descrivere la mis-sione della Chiesa non si parte dallrsquoalto ma dal basso

dalla parrocchia chiamata a essere ldquochiesa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlierdquo il che suppone - dice il n28 - che essa ldquostia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano solo a se stessirdquo

alla chiesa particolare guidata dal suo vescovo chiamata a promuovere gli organismi di comunione e di programmazione pastorale e a entrare in un deciso processo di discer-nimento di purificazione e riforma per essere una comunitagrave in stato di missione perma-nente (nn30-31)

fino al papato chiamato a una ldquoconversionerdquo pastorale evitando lrsquoldquoeccessiva centralizza-zione che anzicheacute aiutare complica la vita della Chiesa e la dinamica missionariardquo(n32)

Il S Padre ha parole molto dure contro ogni forma di ostentazione di mondanitagrave di funziona-lismo manageriale ldquodove ndash dice ndash il principale beneficiario non egrave il popolo di Dio ma piuttosto la Chiesa come organizzazionerdquo fino a rinchiudersi in piccole eacutelite lontane dalle immense moltitudini che attendono Cristo e prive di fervore evangelico in grado infiammare i cuori ldquoDio ci liberi da una Chiesa mondana rivestita di drappeggi spirituali o pastorali asfissiantihellip Un pericolo che si supera se si respira lrsquoaria pura dello Spiritohellip Non lasciamoci rubare il vangelordquo (EG 97) 42 Da una Chiesa elitaria a una Chiesa verso le periferie A questa riforma consegue il recupero del primato del popolo di Dio rispetto alla stessa ge-rarchia I ministri ordinati presbitero vescovo papa sono a servizio del popolo di Dio La lo-ro autoritagrave non egrave quella del comandante ma del servitore La loro potestagrave egrave una potestagrave di servizio non di potere Un eccessivo clericalismo ha finito per emarginare i laici e le famiglie considerando entrambi solo come utenti e non come protagonisti dellrsquoannuncio evangelico La loro formazione per-cheacute siano in grado di assumersi i propri compiti nella Chiesa e nel mondo rappresenta

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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VICARIATO DI ROMA Centro per la Pastorale Familiare

Piazza san Giovanni in Laterano 6 ndash 00184 Roma tel 0669886211 - fax 0669886528

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Direttore del corso Mons David Maccarri

mob 3387569875 - dmaccarrigmailcom

Collaboratore Renato Galeri

Tel 062301925 mob 3286111455 - rgalerialiceit

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ldquounrsquoimportante sfida pastoralerdquo (n102) Lo stesso per il ruolo della donna da valorizzare al massimo pur senza mettere in discussione il sacerdozio riservato agli uomini (EG 103-104) La Chiesa egrave un ldquopopolo pellegrino evangelizzatorerdquo (EG 111) dove pastori e sposi sono chiamati a collaborare e divenire corresponsabili pur nel rispetto dei diversi ruoli o compiti

43 Da una Chiesa che sacramentalizza a una Chiesa che evangelizza Lrsquointera esortazione egrave centra sul primato dellrsquoevangelizzazione che consenta 1deg di recuperare la ricchezza della pietagrave popolare come ldquoautentica espressione dellrsquoazione

missionaria spontanea del popolo di Diordquo una forma di inculturazione che non va annulla-ta ma semmai purificata e fatta diventare espressione di fede in atto (EG 122-126)

2deg di superare la vecchia contrapposizione tra parola e sacramento ldquoLa parola proclamata viva e efficace prepara la recezione del sacramento e nel sacramento la parola raggiun-ge la sua massima efficaciardquo (EG 174)

44 Da una Chiesa che condanna a una Chiesa che accoglie Fin dallrsquoinizio del suo ministero papa Francesco ha manifestato la pedagogia della miseri-

cordia come programma di tutto il suo pontificato Piugrave volte ha richiamato lrsquoimmagine della Madre per descrivere la Chiesa ldquoLa Chiesa egrave madre e predica la popolo come una madre parla a suo figlio sapendo che il figlio ha fiducia che quanto gli viene insegnata saragrave per il suo bene percheacute sa di essere amatordquo (EG 139)

Il S Padre applica ai vari ambiti della pastorale della Chiesa questa ldquocultura maternardquo allrsquoomelia al modo di avvicinare i fedeli alla celebrazione dei sacramenti alla celebrazione della riconciliazione sacramentale ldquoAi sacerdoti ricordo che il confessionale non devrsquoessere una sala di tortura bensigrave il luogo della misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibilehellip A tutti deve giungere la consolazione e lo stimolo dellrsquoamore salvifico di Dio che opera misteriosamente in ogni persona al di lagrave dei suoi difetti e delle sue caduterdquo (EG 44)

45 Per una Chiesa povera per i poveri a servizio di uno sviluppo integrale della so-cietagrave ldquoDalla nostra fede in Cristo fattosi povero e sempre vicino ai poveri e agli esclusi deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei piugrave abbandonati della societagraverdquo (EG 186) Mettersi dalla parte di Dio per il bene dellrsquouomo Dio non vuole la miseria la fame lrsquoingiustizia Chi crede deve mettersi dalla sua parte di Dio per lottare contro ogni forma di povertagrave e creare una solidarietagrave globale (nn187-188) Solo nella fedeltagrave al vangelo dellrsquoamore non si corre invano (n193) Il progetto di papa Francesco egrave una Chiesa povera che fa lrsquoopzione dei i poveri come ldquocategoria teologica prima che culturale sociologica politi-ca o filosoficardquo (n198) Unrsquoopzione che implica forti conseguenza ecclesiologiche Di qui la necessitagrave di porre la caritagrave a ldquoprincipio non solo delle micro-relazioni rapporti amicali familia-ri di piccolo gruppo ma anche delle macro-relazioni rapporti sociali economici politicirdquo (n205) Lrsquoeconomia come indica la stessa parola deve essere lrsquoarte di raggiungere un buo-na e adeguata amministrazione dei benirdquo (n206) Conclusione Papa Francesco invita a una nuova stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa genero-sa audace piena di amorehellip ciograve saragrave possibile solo in un rinnovato ascolto del fuoco dello Spirito lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Lrsquoecclesiologia di Francesco egrave lrsquoecclesiologia del lievito che fa fermentare la pasta da di dentro lrsquoecclesiologia del sale da dagrave sapore della luce che si colloca sopra il candelabro e risplende nel mondo ldquoCome vorrei trovare le parole per

incoraggiare una stagione evangelizzatrice piugrave fervorosa gioiosa generosa audace piena drsquoamore e di vita contagiosa Ma so che nessuna motivazione saragrave sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito In definitiva unrsquoevangelizzazione con spirito egrave unrsquoevangelizzazione con Spirito Santo dal momento che Egli egrave lrsquoanima della Chiesa evangelizzatrice Prima di proporre motivazioni e suggeri-menti spirituali invoco ancora una volta lo Spirito Santo lo prego che venga a rinnovare a scuotere a dare impulso alla Chiesa in unrsquoaudace uscita fuori da seacute per evangelizzare tutti i popolirdquo (EG 261)

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