71
DIONAEA MUSCIPOLA Stato di conservazione Vulnerabile Classificazione scientifica Regno : Plantae Divisione : Magnoliophyta Classe : Magnoliopsida Ordine : Nepenthales Famiglia : Droseraceae Genere : Dionaea Specie : D. muscipula Nomenclatura binomiale Dionaea muscipula Soland. ex Ellis Habitat Areale della Dionaea muscilula

Dionaea Muscipula

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Dionaea Muscipula

DIONAEA MUSCIPOLA

Stato di conservazione

Vulnerabile

Classificazione scientifica

Regno: PlantaeDivisione: Magnoliophyta

Classe: MagnoliopsidaOrdine: Nepenthales

Famiglia: DroseraceaeGenere: DionaeaSpecie: D. muscipula

Nomenclatura binomialeDionaea muscipula

Soland. ex EllisHabitat

Areale della Dionaea muscilula

Page 2: Dionaea Muscipula

COLTIVAZIONE PIANTE CARNIVORE

Dionaea muscipula (J. Ellis)Scheda Botanica

 Famiglia: Droseraceae

Genere: Dionaea

Specie: muscipula

Nome comune: Dionea; Venere Acchiappamosche; Venus Fly trap; Tippitiwitchet. (desueto)

Origine geografica: Carolina del nord e Carolina del Sud (U.S.A.)

Habitat naturale: è endemica nelle aree costiere della Carolina del Nord e del Sud (U.S.A.). L'area di queste piante si sta restringendo rapidamente a causa delle attività umane, in particolare per la costruzione di case di vacanza e campi da golf: anche a causa del bracconaggio è quasi scomparsa dal Sud Carolina, mentre più consistente è ancora la sua presenza del Nord. Popolazioni di questa pianta sono presenti in Florida; da taluni è ritenuta autoctona in questo stato, ma più probabilmente questa presenza è dovuta all'introduzione della pianta ad opera di coltivatori. Vi sono tentativi di introduzione della pianta in Virginia e New jersey ed in altre regioni, statunitensi ma non solo.La Dionaea cresce usualmente nelle aree dei semi-pocosin e delle semi-savane (essendo un pocosin un tipo di zona umida palustre con un suolo profondo, acido, sabbioso e torboso, in cui acque affioranti saturano il terreno tranne che per brevi periodi stagionali. I suoli dei pocosin sono oligotropici, ovvero carenti di sostanze nutritive. I pocosin sono caratteristici delle zone costiere atlantiche pianeggianti del nord america, e sono caratterizzati da una vegetazione arbustiva. Una savana è invece un ambiente erboso con alberi e arbusti molto radi); cresce quindi in aree intermedie fra le paludi sempreverdi e le zone sabbiose asciutte colonizzate dal Pinus palustris (questo tipo di ambiente si definisce un "ecotono", ovvero un'area di transizione fra due ecosistemi, in cui specie proprie di ognuno di questi convivono cosi come vi se ne trovano di uniche).La Dionaea abita prevalentemente terreni piuttosto piani, evitando le parti più basse delle depressioni dove possono esserci eccessivi accumuli d'acqua, preferendone le parti più alte.Il terreno in cui cresce è caratterizzato da una bassa fertilità e da un'alta acidità (ph da 3 a 5), solitamente costituito da un sottile strato torboso superficiale a cui sottostà un terreno per lo più minerale.

Page 3: Dionaea Muscipula

La Dionaea cresce spesso associata ad altre carnivore dei generi Sarracenia, Drosera, Utricularia e anche Pinguicola.Un elemento importante dell'ambiente in cui vive la Dionaea è il fuoco, a cui la pianta è ben attrezzata a resistere con il suo rizoma sotterraneo, che non viene danneggiato dagli incendi periodici grazie alla profondità e alla natura umida dei terreni in cui vive. Tuttavia, nonostante la Dionaea sia considerata una specie fuoco-dipendente, non è attualmente chiaro quale sia l'esatto rapporto fra questo elemento e la pianta, e quali benefici diretti o indiretti essa ne tragga. Questi potrebbero essere in particolare una maggiore disponibilità di sostanze nutritive o l'eliminazione di specie concorrenti; sebbene si sia a lungo ritenuto fondamentale il secondo aspetto, esperimenti (purtroppo non conclusivi) in tal senso su campioni di popolazione di Dionaea in natura, condotti non col fuoco ma conperiodiche potature, hanno evidenziato un maggiore e migliore sviluppo della pianta nelle aree dove la vegetazione non è stata potata. L'effetto principale del fuoco a favore della Dionaea potrebbe quindi tradursi (conclusione dell'autore di questo sito) nel mantenimento di un tipo di vegetazione arbustivo. In ogni caso, se confermati, i risultati di questi studi potrebbero far ritenere che per la Dionaea, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, sia da preferirsi una non totale esposizione al sole, ma piuttosto fornirle una leggera ombreggiatura.

Descrizione: pianta erbacea perenne.Fusto: rizoma strisciante sotterraneo, solitamente senza ramificazioni, che in esemplari adulti può arrivare a interrarsi fino a circa 5 centimetri. La parte prossimale delle foglie vi si sviluppa attorno e al punto di crescita, rendendolo somigliante ad un bulbo.

rizoma

Page 4: Dionaea Muscipula

rizoma simile a bulbo

Apparato radicale: è piuttosto esiguo, con lunghe radici (possono arrivare ad una profondità di 30 centimetri) di colore nero o bruno scuro, filiformi e raramente o mai ramificate che originando dalla parte inferiore del rizoma e affondano verticalmente nel substrato. La parte in crescita delle radici ha un colore bianco, che scurisce con il maturare dei tessuti.

radici

Foglie: originano dal punto di crescita, solitamente unico, disponendosi attorno ad esso in una rosetta irregolare. Il punto di crescita (gemma) è posto all'estremità del rizoma, avvolto e protetto dal segmento prossimale (adiacente al rizoma) dei piccioli fogliari che sono allargati e carnosi. La foglia vera e propria è modificata in una trappola per la cattura degli insetti, simile ad una tagliola: le due lamine fogliari, unite per la nervatura centrale con un'inclinazione che può variare solitamente dai 45 ai 90 gradi, hanno una forma quadrangolare, con i lati adiacenti alla nervatura corti e dritti, mentre il margine opposto alla nervatura ha forma arcuata, coronata da denti (anche detti ciglia) solitamente rivolti verso l'interno. Da ghiandole presenti sul margine della trappola presso l'attaccatura delle ciglia viene prodotto un liquido zuccherino (nettare) che ha la funzione di attrarre gli insetti, mentre nella parte centrale di ogni lamina fogliare si trovano dei peli sensori, solitamente in numero di tre, che quando stimolati provocano la chiusura della trappola. Normalmente l'interno della trappola ha colore rosso acceso, mentre il bordo, la parte esterna e le ciglia hanno colore verde, ma possono esservi variazioni da pianta a pianta, o anche per la stessa pianta in diversi periodi di sviluppo. La trappola può raggiungere una lunghezza di 5 centimetri.

Page 5: Dionaea Muscipula

trappola trappola giovani trappole

Gemma

La trappola è retta da un picciolo allungato che può raggiungere anche i 15/20 centimetri di lunghezza. E' stretto e carnoso alla base, con funzione di riserva per la pianta e di protezione per la gemma, mentre approssimandosi alla trappola può presentare delle strutture laterali chiamate ali.La forma e le dimensioni della foglia della Dionaea cambiano caratteristiche durante l'anno. Possono essere individuati tre fasi di sviluppo:- fase primaverile: dopo l'inverno, col mitigarsi delle temperature, la pianta esce dal riposo, aumentando il ritmo di sviluppo e la produzione e dimensione delle foglie. In questa fase queste sono per lo più radenti al suolo, verdi e i piccioli sono corti ed hanno ali assai pronunciate;

foglie primaverili

Page 6: Dionaea Muscipula

- fase estiva: in corrispondenza della fioritura la pianta comincia a produrre le foglie "estive", solitamente erette con un picciolo lungo e con ali ridotte o assenti. Va precisato che non sempre e non tutte gli esemplari di Dionaea producono foglie erette di questo tipo. In particolare, esistono forme prostrate che crescono sempre radenti al suolo con piccioli di foggia primaverile. Le foglie estive sono caratteristiche degli esemplari adulti di Dionaea;

foglie estive

- fase di quiescenza (riposo invernale): con l'abbassarsi delle temperature la pianta entra in una fase di riposo. La Dionaea rallenta il ritmo di crescita, producendo meno foglie con trappole di dimensioni ridotte, piccioli brevi e ali ampie.Fiore: in primavera (in Italia all'incirca nel mese di aprile) la pianta produce dal centro della rosetta fogliare uno scapo floreale, che può raggiungere anche i 40 centimetri di altezza, simile nella prima fase dello sviluppo ad un turione di asparago. Lo scapo reca sulla cima da uno a quindici fiori bianchi. Ogni fiore ha 5 sepali verdi, 5 petali bianchi, solitamente 15 stami ed un pistillo composito. I fiori sono autofertili ma non autoimpollinanti. La fioritura, poco significativa, richiede ala pianta una grande quantità di energie, traducendosi in un forte rallentamento se non nel totale arresto della produzione di foglie e perfino nella morte di esemplari troppo giovani o debilitati. Considerando anche che la riproduzione per seme della Dionaea è assai lunga (è quindi da preferirsi la riproduzione asessuata per talea o divisione) è consigliabile recidere lo scapo appena possibile.

Malattie/parassiti: la Dionaea è piuttosto resistente ai parassiti. E' pressoche immune alle cocciniglie (a scudo e cotonose) e poco suscettibile ai più comuni tipi di muffe (oidio e botrite), che possono colpire le parti morte della pianta senza tuttavia danneggiarne i

Page 7: Dionaea Muscipula

tessuti vitali. Queste le patologie e infestazioni che più frequentemente colpiscono la pianta:

Dionaea Muscipula con afidi: oltre che per il deperimento della pianta, l'infestazioneè visibile solo per i resti delle mute dei parassiti

-afidi: è il problema maggiore per i coltivatori di Dionaea, sebbene siano relativamente facili da eliminare. Installandosi sui giovani steli floreali e sui germogli portano deformazioni delle parti aeree e indeboliscono la pianta. Spesso l'infestazione non è chiaramente visibile, installandosi gli afidi (anche nelle forme larvali, ancor meno individuabili) nella parte inferiore della lamina foliare o all'interno della rosetta, presso la gemma. I primi sintomi, ancora prima che i parassiti si manifestino, può essere un leggero deperimento della pianta (anche se in effetti non è chiaro se questa deperimento sia un effetto degli afidi oppure la causa, venendo infettate di preferenza già debilitate) e la comparsa di corpuscoli bianchi, i resti delle mute degli afidi. Se l'infestazione è contenuta a pochi esemplari si può procedere per annegamento, immergendo completamente la pianta per 12/24 ore; la pianta ne risulterà per nulla o leggermente provata, riprendendosi completamente in pochi giorni; meglio comunque avere cautela su esemplari molto piccoli o troppo debilitati. Se l'infestazione è estesa a diversi vasi è consigliabile procedere con un

Page 8: Dionaea Muscipula

antiparassitario sistemico.

Dionaea Muscipula con afidi

Ottimi sono quelli utilizzati in agricoltura biologica, reperibili nei consorzi agrari che sono caratterizzati da basse fitotossicità e tossicità per gli animali superiori e da una breve permanenza nell'ambiente del principio attivo, che si degrada dopo alcune ore (personalmente utilizzo il Lystra con buoni risultati, ma ve ne sono molti analoghi). Questi antiparassitari vengono tuttavia distribuiti in confezioni piuttosto grosse e relativamente costose (1 litro di prodotto da diluire per un costo di circa 20/30 €). In alternativa un comune sprai antiparassitario può fare alla bisogna, avendo cura di sceglierne uno non troppo aggressivo (molto usato dai coltivatori di carnivore è il Provado Plus della Bayer). Nell'uso degli antiparassitari attenersi sempre alle misure e precauzioni indicate dall'etichetta della confezione, riducendo tuttavia di un terzo la dose consigliata in etichetta.

-ragnetto rosso (Tetranychus urticae): acaro (appartenente alla classe degli aracnidi e non a quella degli insetti) altamente polifago, ovvero può attaccare una grande varietà di specie botaniche ortive, fruttifere e ornamentali. E' estremamente piccolo, appena visibile ad occhio nudo, a cui appare come un puntino rosso o verdastro sulle foglie o sugli steli: la sua presenza è di solito rivelata dalle lesioni (cambio di pigmentazione, ingrossamenti, galle) causate alla pianta, o dalle ragnatele che talvolta i ragnetti tessono. Si nutre del contenuto delle cellule vegetali, svuotandole una ad una: sebbene i danni causati da un singolo parassita siano minuscoli, l'infestazione è procurata da migliaia di individui simultaneamente, che possono causare una significativa riduzione della capacità fotosintetica della pianta: le foglie colpite assumono un colore bronzeo, si disseccano e possono cadere con un generale deperimento della pianta e scompensi nel suo sviluppo. Questi acari si sviluppano prevalentemente con un clima

Page 9: Dionaea Muscipula

caldo e secco, temendo l'acqua che per loro è mortale (ma non per le uova). Hanno diversi predatori naturali, come il Phitoseiulus persimilis, un acaro predatore lungo 4/5 millimetri, le coccinelle e altri insetti. Negli anni recenti l'uso eccessivo di antiparassitari ha aggravato il problema del ragnetto rosso, da un lato creando individui resistenti a molti principi attivi, dall'altro distruggendo i predatori naturali del ragnetto, più sensibili agli antiparassitari del ragnetto stesso, che può moltiplicarsi indisturbato. Per questo motivo si consiglia di cercare di debellarlo in maniera naturale prima di ricorrere al mezzo chimico. Temendo acqua e umidità sulla Dionaea dovrebbe trovare un ambiente già di base sfavorevole, ma nel caso di un attacco vaporizzare sovente la pianta con acqua, avendo cura di spruzzare anche sulle lamine inferiori delle foglie, oppure immergerla completamente; sia le immersioni (che per combattere il ragnetto basta durino pochi minuti) che le vaporizzazioni vanno ripetute per un tempo prolungato, poichè sebbene il ragnetto muoia quasi istantaneamente, così non è per le uova. Utile anche la lotta biologica con i predatori naturali del ragnetto, lasaciandoli agire in difesa delle piante. Utilizzarla però come rimedio attivo (comprando ed inserendo nell'ambiente di coltivazione i predatori e/o le larve di questi) pare però troppo complicato e costoso per un coltivatore amatoriale, senza contare che insetti come le coccinelle finirebbero nella maggior parte dei casi inghiottiti essi stessi dalle piante che cercano di difendere!. Se l'infestazione è contenuta è possibile tamponare e strofinare le parti colpite della pianta con una soluzione di acqua e alcool, rimuovendo i parassiti; soluzione tuttavia che pare poco utilizzabile come rimedio definitivo sulla Dionaea per la conformazione prostrata ed in parte interrata della sua parte aerea. Qualora questi metodi non dovessero dare i risultati sperati, passare alla lotta chimica usando un acaricida adeguato(fortunatamente, non avendo mai avuto a che fare con questo aracnide, non sono in grado di dare informazioni più dettagliate su prodotti specifici).

-foliar blight (rizottoniosi): sebbene non ne abbia avuto altri riscontri, questa malattia (foliar blight) è menzionata da James e Patrizia Pietropaolo in "Carnivorous Plants of the World", e dovrebbe corrispondere alla rizottoniosi, o comunque a malattie di origine fungina. La rizottoniosi, nota anche come marciume del colletto e delle radici, è causata dal micelio Rhizoctonia solani e si diffonde rapidamente, anche da pianta a pianta, prosperando su esemplari poco rigogliosi o debilitati, in condizioni di elevata umidità e con temperature intorno ai 20 gradi. Si manifesta con chiazze scure e marciumi sulla pianta, che deperisce rapidamente, poichè al momento della comparsa dei sintomi l'infezione è già in stato avanzato. In caso di infezione isolare le piante colpite per evitare la

Page 10: Dionaea Muscipula

diffusione del micelio su individui sani, e trattare quindi le piante colpite con prodotti specifici

Come posso procurarmi una dionea?

Ci sono tre modi per procurarsi delle dionee.Il primo metodo e' attraverso un buon vivaio o un'associazione che si occupa di piante carnivore. Il secondo modo per procurarsi delle dionee e' rivolgendoti ad un vivaio nella tua zona. Spesso capita che i vivai abbiano delle piante carnivore in promozione o come articolo novita'. Dovresti evitare questa via perche' quelle piante sono di solito molto stressate e in fin di vita. Sono rimaste in quel negozio probabilmente per alcune settimane, andando incontro ad una morte lenta, ma inesorabile. Inoltre, il fatto triste e' che la maggior parte delle dionee in vendita nei negozi sono state raccolte abusivamente in natura, sebbene spero che la tua pianta sia una delle eccezioni che sono state realmente cresciute da seme o da talea in una serra. Limitati ai vivai che ho sopra elencato. Nota aggiuntiva (Fabio) L'unica serra di piante carnivore in italia, Piante Esotiche Marsure, (tel. 0432/679443) ha sempre grandi quantita' di dionee, tenute bene. In questo caso e' difficile che le dionee vengano raccolte in natura, visto che vivono solo negli USA. Quindi, se ordinate la vostra dionea dalla serra Piante Esotiche Marsure andate sul sicuro.

Ecco qui il listino prelevato direttamente dal sito:

Page 11: Dionaea Muscipula

Catalogo piante carnivore > Dionaea

DIONAEA Droseraceae

Dionaea muscipula € 8,00

Dionaea muscipula 'All green' € 15,00

Dionaea muscipula 'Cross teeth' € 15,00

Dionaea muscipula 'Purple giant' € 20,00

Dionaea muscipula 'Royal Red' € 20,00

ALCUNE FOTO

Trappola rossa Trappola chiusa

Dionaea muscipula 'cross teeth' Dionaea muscipula "purple giant"

Page 12: Dionaea Muscipula

Dionaea muscipula 'all green' Dionaea muscipula 'Royal Red'

Terzo sistema, puoi andare nel loro habitat naturale e raccoglierle! Crescono appena fuori dal terreno.

Devo trapiantare la mia dionea da quel mini terrario con cui e' arrivata?

Se hai acquistato la tua dionea in un negozio, probabilmente era confezionata in un piccolo terrario di plastica. Devi tirarla fuori da li? Sei tu che devi decidere.

La domanda sulla necessita' di un terrario potrebbe essere cosi' riformulata: "posso imbrogliare questa pianta facendole credere che sta ancora in Carolina?" Se vivi in un posto umido , non hai bisogno del coperchio sul mini terrario, se invece ti trovi in una zona a clima piu' secco, hai bisogno dell'umidita' creata dal terrario. Oppure potresti decidere di costruire un terrario piu' grande, in quel caso dovresti dare un'occhiata a quelle FAQ che parlano della costruzione dei terrari.

Forse stai gingillandoti con l'idea di trapiantare la tua dionea perche' sta diventando piu' grande. Le dionee ricavano il loro nutrimento tramite le loro foglie carnivore per cui non hanno bisogno di molto spazio ---solo qualche centimetro di terreno andra' benone per loro. Considera la possibilita' di trapiantare i tuoi esemplari solo se hai della torba in piu' gia' pronta ---non hanno veramente bisogno di essere trapiantate e questo passaggio potrebbe stressarle.

Page 13: Dionaea Muscipula

Comprata la pianta,qualche consiglio sui materiali x la npstra piantula!

MATEriali: cosa cercare e dove

A giudicare dal numero di domande che arrivano sia alla nostra lista discussione sia, via posta privata, ai coltivatori piu' esperti, uno degli argomenti piu' gettonati e' senz'altro quello dei materiali per la coltivazione delle piante carnivore.

In tutti gli articoli riguardanti le carnivore, infatti, si parla di torba, di acqua e di perlite. Quando, poi, il neoappassionato di piante carnivore corre al garden center sotto casa scopre che in realta' ci sono tutta una vasta ed eterogenea gamma di prodotti che vengono venduti con il nome di torba, scopre che non ne esiste nessuno che si chiami "perlite" e non sa che acqua scegliere, tra le migliaia in commercio, per non parlare di acque di acquedotto, piovane, di pozzo... davanti a tutto cio' il principiante resta di solito perplesso, e a ragione: infatti, se la giusta torba e la giusta acqua portano ad ottenere delle piante stupende, purtroppo la torba sbagliata e l'acqua sbagliata portano ad avere piante striminzite o, peggio, morte entro poco tempo.

Ecco quindi che la perplessita' del principiante, davanti a una pianta moribonda, diventa dubbio atroce, il dubbio atroce sfuma poi in terrore cieco e il terrore cieco porta depressione, insonnia e gravi patologie psichiche. Per scongiurare questa remota possibilita', vengono qui fornite informazioni dettagliate su cosa cercare, con esattezza, e dove cercare.

In questo modo chiunque si avvicini al meraviglioso mondo delle piante carnivore potra' partire con il piede giusto ... e risparmiare le spese per gli psicofarmaci.

Il terreno

Uno dei fattori fondamentali per la crescita delle carnivore, e in generale di qualsiasi pianta, e' il terreno. Il terreno, per una pianta, e' il materiale da cui essa trae nutrimento minerale ed acqua, ed al quale essa si ancora.

Nel caso delle piante carnivore, il terreno assolve alle stesse funzioni

Page 14: Dionaea Muscipula

che nelle altre piante, ma con alcune particolarita': molte piante carnivore hanno bisogno di molta acqua e il terreno deve essere quindi in grado di trattenere e fornire una gran quantita' d'acqua; in secondo luogo molte piante carnivore sono avvelenate dai composti azotati, normalmente presenti in quasi tutti i terricci comuni (i fertilizzanti sono quasi tutti composti azotati). Il terreno da usare per molte carnivore deve essere quindi un terreno privo di azoto inorganico, e deve provvedere a fare in modo che tale azoto inorganico non si formi poi per azione dei batteri del terreno (che sono presenti sempre quando il terreno ha una acidita' medio-bassa).In ultima, visto che alcune carnivore vanno tenute sempre in acqua, il terreno rischia spesso di diventare asfittico e privo di ossigeno, motivo per il quale i coltivatori piu' esperti cercano di alleggerirlo ed "ossigenarlo" aumentandone il drenaggio.

Ecco che per le nostre carnivore, quindi, fermi restando i requisiti sopra elencati (sostegno, capacita' idrica, nutrimento minerale), dobbiamo preparare un terreno privo di azoto, con acidita' alta (pH basso) e che sia ben drenato.

Dopo secoli di coltivazione, si e' scoperto che tale terreno e' spesso realizzabile mescolando torba acida di sfagno con sabbia di quarzo e/o un minerale vulcanico chiamato perlite.

Analizziamo in dettaglio dove cercare questi materiali e come sceglierli.

La torba

La torba e' un materiale organico derivato dalla decomposizione controllata di alcuni tipi particolari di muschi. La torba che interessa a noi deriva dalla decomposizione di un muschio importantissimo che si chiama sfagno (dal nome del genere botanico, Sphagnum).

Page 15: Dionaea Muscipula

Tale sfagno e' un muschio che abita paludi acide in varie zone del mondo. Quando questo muschio muore, le fibre di cui e' composto di accumulano formando, nei secoli, letti di torba alti parecchie decine di metri. A seconda delle condizioni di accumulo, esistono torbe giovani, vecchie, piu' o meno decomposte, e a diversi pH (acidita') - a seconda del paese di provenienza si parla di torbe irlandesi, canadesi, lituane ecc.Senza entrare in troppi dettagli, esistono dei metodi sicuri per capire se una torba e' buona anche senza avere alcuna esperienza diretta in campo orticolo. Basta cercare, sul pacco di un terriccio a base di torba, la scheda tecnica del prodotto e controllare queste voci: pH, indice di von Post, percentuale di azoto organico, percentuale di azoto inorganico. In base a questi dati sarete da soli in grado di scegliere la vostra torba.pH: il piu' importante fattore. DEVE essere sempre compreso tra 3 e 4.5. Sopra il 4.5-5 si hanno torbe VELENOSE per le piante carnivore. Piu' basso il pH, migliore la torba.

Indice di von Post: e' una sigla formata da una H seguita da un numero. Indica lo stato di decomposizione di una torba. La torba migliore in assoluto ha H1. Torbe ottime hanno H2-H3. Torbe discrete arrivano ad H4 o al limite H5. Torbe con H6 o maggiore sono da scartare.

Altri valori: spesso alcuni produttori di torba riportano anche i valori di ceneri e sostanza organica in percentuale, come pure di azoto-organico e azoto-inorganico. In linea di massima il valore piu' importante e' il pH insieme all'indice di von Post. Comunque diamo valori di massima anche per queste caratteristiche:

Ceneri: dovrebbero non essere superiori al 5%. 1-2% ottimale. Sostanza Organica: dovrebbe essere superiore al 90%. Meglio

se superiore al 95%. N-inorganico: piu' basso possibile, meglio se inferiore allo 0.5%

La torba si trova in sacchi da 20 fino a 500 litri nei grossi consorzi agrari, nei garden center, nei vivai, e in generale dovunque si coltivino piante. Il prezzo varia dai 5 ai 20 euro, in generale a seconda di qualita' e dimensione del pacco.

I nomi commerciali dei vari prodotti sono molti. La torba migliore di solito si trova sotto il nome di "Torba acida di sfagno" oppure "Torba bionda acida di sfagno" e simili.

Page 16: Dionaea Muscipula

La sabbia

La sabbia e' un importante costituente di tutti i terreni drenanti e cioe' di quei terreni che lasciano passare l'acqua in modo veloce ed omogeneo, trattenendone una certa quantita'.

Se, infatti, un terreno trattiene troppa acqua (come succede per la torba pura), puo' impaccarsi formando un "blocco" difficilmente accessibile all'ossigeno. In questi casi il livello di ossigeno dentro il terreno scende pericolosamente fino ad annullarsi, e in queste condizioni anossiche molte piante soffrono e marciscono.

La sabbia, in questi casi, aiuta a rendere il terreno piu' drenante, e quindi aiuta l'ossigeno ad entrare nel terreno e a tenere alta la salute di tutti i microrganismi che vi abitano e della pianta stessa.

Sebbene per le piante normali vada bene una qualsiasi sabbia, per le carnivore purtroppo abbiamo il vincolo di mantenere un pH acido molto basso, intorno a 3. L'unica sabbia che mantenga un pH acido a quei livelli e' la sabbia di quarzo, o graniglia di quarzo.

Per acquistare sabbia o graniglia di quarzo basta recarsi in un negozio di materiale per acquariofilia. I due fattori a cui dovete porre attenzione sono:

Quarzo: che il materiale sia VERAMENTE quarzo. Troppo spesso venditori furbi o ignoranti spacciano per "quarzo" materiale che quarzo non e'. Il quarzo ha un colore grigiastro o rosato, vitreo, e tutti i granelli hanno una colorazione omogenea. Se la sabbia che trovate e' composta da granelli colorati o tutti diversi, scartatela.

Granulometria: dimensione dei granelli di quarzo. La dimensione dei granelli deve essere compresa tra quella del sale grosso (o del riso, in questo caso si parla di graniglia di quarzo) e la dimensione dei granelli si zucchero o di sale fino (sabbia di quarzo). Granulometrie piu' fini (come per esempio simili al borotalco) sono da evitare e sono peraltro polveri velenosissime per i vostri polmoni.

Come detto la graniglia o sabbia di quarzo si trova nei negozi di acquari in pacchi da 1 fino a 5 o 10 Kg. Il prezzo normalmente non supera l'euro al chilo.

A volte si trova sabbia quarzifera anche da grossisti di materiale edile, ma piu' spesso la sabbia venduta in edilizia non e' quarzosa ma

Page 17: Dionaea Muscipula

e' normale sabbia calcarea, assolutamente inadatta alle carnivore.

Attenzione: il quarzo asciutto puo' liberare polveri di quarzo, tossiche per i vostri polmoni - quando maneggiate la graniglia o sabbia di quarzo proteggete i vostri polmoni usando una mascherina e risciacquate il quarzo prima possibile.

La perlite

Se da un lato la sabbia di quarzo permette ad un terreno di essere molto drenante, dall'altro ha un difetto, e cioe' che e' pesante, e tale difetto la rende poco adatta in condizioni di permanente immersione in acqua.

Se un vaso con torba mescolata a sabbia di quarzo e' tenuto in condizioni di alta umidita' ed e' innaffiato dall'alto, l'aereazione e' perfetta, ma qualora tale vaso sia tenuto costantemente in un sottovaso pieno d'acqua (come spesso si fa con le carnivore) e con l'acqua che sale dal basso, il quarzo e il suo peso schiacciano la torba sul fondo del vaso, tornando a formare una cappa di terreno sommerso privo di ossigeno (compattamento asfittico).

Per ovviare a questo problema si usa spesso un altro materiale, chimicamente inerte come il quarzo, minerale come il quarzo, ma decisamente piu' leggero del quarzo: la perlite. Questo minerale di origine vulcanica e' formato da una graniglia di piccoli pezzi di roccia bianchissima ripiena di cavita' gassose, e quindi leggerissima. A vederla sembra quasi formata da "palline" di polistirolo (sebbene sia assolutamente differente dal polistirolo e non sia sostituibile con esso). Mescolando tale materiale alla torba si ottiene un effetto analogo a quello della sabbia di quarzo (drenaggio) con la differenza che la notevole leggerezza della perlite permettono di mantenere un

Page 18: Dionaea Muscipula

basso compattamento ed una certa ossigenazione anche in condizioni di permanente immersione in acqua.

La perlite non e' semplice da trovare, ed e' venduta sotto vari nomi commerciali, come Agriperlite o Agrilit, a seconda del produttore. Si vende solitamente in pacchi da 100 o 200 litri, al prezzo di 10-15 euro a pacco. Per trovare la perlite il consiglio che si da' di solito e' chiamare una ditta produttrice al telefono e chiedere chi, nella vostra zona, venda sacchi di perlite.

Alcuni produttori:

Agrimport S.p.a (Bolzano) - 0471/976598BPB (Milano) - 02/611151Perlite Italiana s.r.l. (Milano)- 02/4407041

Se volete un rivenditore online:Kakteen-Schwarz (in tedesco, vedi sotto "Erde und Substrate")

Normalmente la perlite si trova nei consorzi agrari della vostra zona - cercate il Consorzio Agrario o la Cooperativa Agricola piu' vicina a dove vivete e chiedete a loro.

A volte la perlite si puo' trovare anche presso grossisti di materiali per l'edilizia. Spesso, pero', la perlite usata per scopi edili ha caratteristiche diverse da quella usata per scopi agricoli, ed e' per questo sconsigliata.

Attenzione: la perlite asciutta puo' liberare polveri minerali mentre la maneggiate, tossiche per i vostri polmoni - quando maneggiate la perlite proteggete i vostri polmoni usando una mascherina. Mescolate la perlite alla torba e idratate il tutto non appena possibile.

Page 19: Dionaea Muscipula

La vermiculite

Fino a qui abbiamo dato la precedenza ad un terreno drenante, con pH bassissimo e assolutamente privo di azoto inorganico: la torba acida di sfagno, mescolata a quarzo e/o perlite, rappresenta un ottimo terreno con queste caratteristiche.Come effetto collaterale, pero', spesso la "purezza" di tali materiali e il pH bassissimo sono tali per cui insieme all'azoto inorganico (velenoso per le piante carnivore) mancano dal terreno tanti altri elementi che invece sono, in piccole dosi, benefici per le carnivore (potassio, ferro, magnesio ed altri).

Purtroppo, tali composti si trovano in rocce che, se aggiunte al terreno in grandi quantita' causano un viraggio del pH verso valori alti (7 o piu') che alla lunga accelera la decomposizione della torba "avvelenando" le carnivore. Per tale ragione si preferisce evitare l'aggiunta di tale rocce, accettando di tenere le proprie piante in un ambiente sano, anche se scarso di minerali benefici.

Alcuni coltivatori esperti, pero', hanno imparato con gli anni ad aggiungere al terreno particolari composti minerali, in piccolissime quantita', in modo da fornire i tanto agognati minerali benefici senza pero' alzare il pH sopra valori critici. Uno dei minerali usati a tale scopo e' la vermiculite, che, se usata in piccolissime quantita' (un pizzico ogni 2-3 litri di terreno) accelera la crescita di molte carnivore mantenendo basso il pH.

La vermiculite e' abbastanza difficile da trovare. In Italia si trova con il nome di "Germisol" ed e' distribuita da: Agrimport S.p.a (Bolzano) - 0471/976598 - telefonate per chiedere un rivenditore vicino alla vostra zona.

Se volete un rivenditore online:Kakteen-Schwarz (in tedesco, vedi sotto "Erde und Substrate")

Page 20: Dionaea Muscipula

Si presenta come una graniglia formata da piccoli pezzetti minerali luccicanti, derivanti da una mica idrata ricca in ferro, magnesio, potassio, silicio e con tracce di altri elementi utili. Si vende in sacchi da 100 o 200 litri e il prezzo oscilla sui 20 euro a sacco.

A volte la vermiculite si puo' trovare anche presso grossisti di materiali per l'edilizia. Spesso, pero', la pezzatura della vermiculite ad uso edile e' molto piu' grossolana e contiene piu' impurita' rispetto a quella usata per scopi agricoli, ed e' per questo sconsigliata.

Attenzione: la vermiculite asciutta puo' liberare polveri minerali mentre la maneggiate, tossiche per i vostri polmoni - quando maneggiate la vermiculite proteggete i vostri polmoni usando una mascherina e mescolatela al terreno non appena possibile.

Il vaso

Sul vaso non c'e' molto da dire. Il dilemma di solito e' vaso di plastica o vaso di terracotta?La scelta, che di solito sembra stupida e dettata solo ed esclusivamente da motivi estetici, nasconde in realta' un importante fattore, dato dalle caratteristiche della terracotta, che e' un materiale microporoso.

Microporoso significa che mentre un vaso di plastica isola completamente il terreno contenuto al suo interno, il vaso di terracotta invece permette lo scambio di umidita'. Se, per esempio, mettete un vaso di plastica pieno di torba in acqua, noterete che l'esterno del vaso resta asciutto anche se la torba al suo interno e' bagnata. Se fate la stessa cosa con un vaso di terracotta vedrete che la terracotta invece resta piu' "umida" e "fresca". Con il tempo

Page 21: Dionaea Muscipula

noterete anche che mentre sulla superficie dei vasi in plastica non cresce nulla, su quella dei vasi in terracotta crescono alghe e muschietti, quasi come se la terracotta fosse viva e parte del terreno (come in effetti e').

Proprio il fatto che la terracotta si inumidisce quando il terreno e' umido rappresenta la sua caratteristica magica: inumidendosi infatti produce evaporazione sulla sua superficie, raffreddando nel contempo la superficie interna. Un po' quello che succede quando d'estate mettete un berretto bagnato in testa, al sole. Anche se e' bagnato con acqua calda, dopo un po' sentirete la testa fresca. Questo e' il fenomeno dell'abbassamento di temperatura da evaporazione, un fenomeno fisico sfruttato da molte piante e animali.

In generale, le piante tenute in vasi di terracotta hanno radici e rizoma meno riscaldate. A volte tale differenza e' molto evidente e la stessa pianta tenuta in vaso di plastica si risveglia dall'inverno anche un mese prima che non in un vaso di terracotta (dove rimane in dormienza piu' a lungo).

I vasi di terracotta si consigliano laddove la pianta da coltivare abbia radici che soffrono le alte temperature e quindi necessiti di un ambiente piu' fresco (ad esempio Darlingtonia californica).

Il vaso di plastica invece si consiglia laddove non sussista questa necessita'. Infatti sulla carta i vasi di plastica presentano piu' vantaggi di quelli in terracotta, rimanendo piu' puliti e inalterati nel tempo, mantenendosi relativamente liberi da incrostazioni e alghe, e specialmente essendo meno fragili e costosi.

Se siete, quindi, alle prime armi, scegliete senz'altro vasi di plastica. Con il tempo imparerete se e quando acquistare vasi di terracotta.

Page 22: Dionaea Muscipula

L'acqua

L'acqua rappresenta uno dei fattori fondamentali nella coltivazione di piante carnivore, e in generale, di qualsiasi pianta.Le piante, come tutti gli organismi, sono prevalentemente composte d'acqua. Usano l'acqua per il trasporto di nutrimento al loro interno, per le reazioni biochimiche necessarie alla loro vita, per la loro crescita, per la formazione di tutti i loro organi.Si capisce facilmente come mai l'acqua sia L'ELEMENTO cruciale per la crescita di qualsiasi forma di vita.La Dionaea, a seconda della stagione, richiede diversi regimi di irrigazione:Stagione vegetativa: lasciare sempre la pianta in un sottovaso con almeno 2/3 centimetri di acqua. Possono essere utilizzati, al posto dei normali sottovasi, contenitori con maggiore altezza, ma il livello dell’acqua è bene non arrivi a meno di 5 centimenti dal livello del substrato, di modo che il rizoma non sia annegato. L’acqua va aggiunta direttamente nel sottovaso, evitando di bagnare la pianta dall’alto.Stagione di riposo: la Dionaea richiede un minore apporto idrico: il livello di acqua nel sottovaso deve essere basso (1 centimetro al massimo), lasciando asciugare fra un’innaffiatura e l’altra, ma avendo sempre cura che il substrato sia umido e non secchi.La pianta gradisce essere esposta alla pioggia, che ne pulisce le trappole dai resti delle prede e dilava il terreno, sciogliendo ed eliminando i depositi di sali minerali e altre sostanza che col tempo si accumulano, specie in superficie. E' consigliabile tuttavia ripararla da acquazzoni troppo intensi e ovviamente dalla grandine.Purtroppo l'acqua, che a vedersi sembra sempre e solo "acqua", trasparente, senza odore ne' sapore, nasconde in realta' un mondo microscopico fatto di elementi in essa disciolti e invisibili all'occhio. Proprio il contenuto di questi sali disciolti rende le acque tutte diverse tra loro al punto che si dice che non ci sia un bicchiere d'acqua uguale all'altro.

Page 23: Dionaea Muscipula

Le piante, per cui l'acqua e' davvero importante, sentono molto la differenza tra un'acqua e l'altra. E' quindi fondamentale essere in grado di capire quali siano le acque migliori per le piante carnivore, e dove trovarle.Come linea di principio, le piante carnivore sono avvelenate dai composti inorganici azotati, come detto. Allo stesso modo la torba tende a marcire se non e' tenuta in un ambiente acido. Ecco che la nostra acqua ideale deve mantenere il pH acido della torba e non deve contenere composti azotati inorganici.In breve l'acqua deve avere un contenuto in sali disciolti bassissimo, dev'essere priva di nitriti, nitrati e composti ammoniacali (sali d'ammonio). Deve essere anche priva di composti clorati e qualsiasi inquinante o additivo artificiale spesso velenoso per le carnivore.La migliore acqua con queste caratteristiche e' l'acqua da osmosi inversa, un'acqua ottenuta attraverso un particolare tipo di filtraggio ed usata in acquariofilia. Si trova in negozi d'acquari con un prezzo tra i 10-20 centesimi di euro al litro. Se richiedete quest'acqua siate espliciti nel chiedere che sia acqua da osmosi inversa, troppo spesso rivenditori furbastri rifilano come acqua da osmosi acque filtrate attraverso resine o scambiatori a sale, che non sono adatte al nostro scopo.

Altra acqua ottima e' l'acqua piovana, a patto che provenga da precipitazioni lontane da ambienti urbani o industrali (dove la pioggia invece raccoglie fumi inquinanti presenti in aria e diventa invece velenosa).

Altra sorgente di acqua appropriata sono i supermercati. Qui potete scegliere una bottiglia di acqua demineralizzata di quelle comunemente usate per i ferri da stiro - in generale quest'acqua e' innocua, sebbene ci siano chiacchiere di acque di alcune marche che, pur adatte ai ferri da stiro, risulterebbero dannose per le carnivore.Certo, se avete poche piante e volete andare sul sicuro, potete anche acquistare acqua naturale per consumo umano, dando alle piante la stessa acqua che bevete voi. Pero' in questo caso e' necessario che scegliate un'acqua con i requisiti adatti. Non tutto cio' che piace a voi puo' piacere alle vostre piante. Sulle bottiglie d'acqua cercate la tabellina delle caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua. Il valore che vi interessa e' il "Residuo Fisso" che deve essere assolutamente inferiore a 50 mg/L (o 0.05 g/L).

Un'ottima acqua e', ad esempio, la Sant'Anna. Per inciso, imparate anche voi a bere acque con residuo fisso inferiore a 50 mg/L, vedrete che vi fara' bene.in ultima, dopo aver passato in rassegna le acque adatte, passiamo in

Page 24: Dionaea Muscipula

rassegna le acque assolutamente velenose:

L'acqua proveniente da un impianto condizionatore/deumidificante quali quelli comunemente in uso in estate era ritenuta, fino a poco tempo fa, ottima da usare. Purtroppo il decadimento della qualita' dell'aria ha provocato un degrado dell'acqua raccolta da questi impianti, la quale e' sempre piu' spesso carica di polveri altre sporcizie. Inoltre il metallo delle serpentine di condensazione, rame o alluminio, puo' cedere ossidi alla stessa acqua, rendendola mortale per le piante.

Acqua da acquedotto + cloro : le acque ad uso cittadino spesso contengono cloro, un potente antisettico. Molte piante soffrono gravemente il contenuto di cloro di queste acque e alla lunga deperiscono.

Acqua "dura" : acqua con contenuto di sali disciolti (residuo fisso) maggiore di 3-400 mg/L. Queste acque contengono talmente tanti minerali disciolti che alla lunga causano un accumulo di fanghi e sali nella torba, alzando il pH e causando marcescenza della torba e avvelenamento delle piante.

Acqua da scambiatori a sale: acqua proveniente da impianti "addolcitori" a sale da cucina, che sostituiscono i minerali responsabili del calcare (ad es. Calcio) con Sodio. Tali acque, ricchissime di sodio, non formano calcare, ma sono comunque dannose per le piante carnivore.

La luce

Non c'e' molto da dire sull'importanza della luce per le piante. Ci sarebbe molto da dire, invece, sulla natura della luce, sulle frequenze piu' utili alle piante, sulla sua intensita'.

Fortunatamente per chi inizia a tenere le piante carnivore e' sufficiente esporre una pianta al sole e il gioco e' fatto.

Per chi invece volesse coltivare le piante in un terrario o comunque in un ambiente chiuso, la raccomandazione e' di usare sempre lampade al neon, in numero non inferiore a 3, e possibilmente assortite. Acquistare tre tubi al neon identici e' infatti sconsigliato e si raccomanda sempre l'acquisto di un tubo cool-white (o a luce fredda), un tubo a luce calda (a luce calda) e un tubo gro-lux (neon

Page 25: Dionaea Muscipula

fitostimolante).

Sebbene siano presenti sul mercato tubi al neon per terrari dai prezzi altissimi (fino a 100 euro per un tubo al neon) il consiglio e' senz'altro di evitare tali tubi costosissimi e di acquistare invece tubi "comuni" piu' un tubo fitostimolante. I tubi al neon comuni costano tra i 5 e i 10 euro a tubo e si trovano in tutti i negozi di materiale elettrico o nei centri di bricolage.I tubi al neon fitostimolanti invece si acquistano nei negozi d'acquari con il nome di "Gro-Lux" e simili. Diffidate di tutto cio' che vi propongono con mirabolanti promesse e che costi piu' di 15 euro.

Molto importante, piuttosto, e' sostituire i tubi al neon ogni 12 mesi e non lasciarli mai per piu' di un anno, in quanto vanno incontro ad un fenomeno noto come "invecchiamento catodico" - fenomeno per il quale anche se ad occhio la luce emessa sembra sempre la stessa, in realta' la quantita' e la qualita' della luce peggiorano rapidamente.

Anche per questo motivo si consiglia di evitare l'acquisto di costosi ed esotici tubi al neon - e' molto meglio un tubo comune da 5 euro sostituito ogni 6 mesi che non un costosissimo tubo da 100 euro tenuto per 4 anni.

Altro

Oltre a terreno, acqua, luce e quant'altro ci sono tutta una serie di accessori che, per quanto non strettamente necessari, diventano comunque utilissimi nella coltivazione di piante carnivore.

Ecco alcune indicazioni nella scelta di alcuni di questi accessori.

Guanti : spesso, per non sporcarsi le mani, si usano guanti in lattice quando si ha a che fare con la torba e con terricci in generale. I guanti che si consigliano a volte sono quelli monouso in lattice.

Mascherina : una precauzione necessaria ogni volta dobbiate maneggiare perlite, vermiculite o sabbia asciutte, e' quella di mettere una mascherina davanti al volto, per non inspirare le polveri, potenzialmente dannose per la vostra salute.

Cartellini a Matita : sebbene siano in commercio pennarelli e penne di vario tipo, quasi tutti i coloranti, esposti al sole per

Page 26: Dionaea Muscipula

lungo tempo, sbiadiscono e scompaiono. Per questo si usa la matita per scrivere i nomi delle piante sui cartellini. Per i piu' facoltosi si puo' anche usare un'etichettatrice a stampa termica.

Pinzette : un paio di pinzette in acciaio inox, a braccio lungo, saranno utilissime nella coltivazione di carnivore, in quanto molte specie sono di dimensione ridotta.

Forbici : quando scegliete delle forbici per le carnivore, sceglietele con la punta piccola ed appuntita, in acciaio inox facilmente lavabile.

Tessuto non-tessuto : sotto questo nome spesso nei negozi di ferramenta si trovano fogli di un materiale biancastro sintetico. Questo materiale inerte puo' essere usato sul fondo dei vasi per non fare uscire terriccio dai fori. Schemi riassuntivi

Qui sotto potrete trovare degli schemetti sui vari materiali trattati in questo breve articolo. Questi schemetti vi aiuteranno nella scelta veloce ed efficiente di tutto cio' che vi servira' per la coltivazione delle piante carnivore.

Terreno - Torba

Caratteristica Ottima Accettabile Pessima

pH 3-3.5 3.5-4.5 sopra 4.5

Indice di von Post H1-H2-H3 H4-H5 H6 e oltre

Nome prodotti: torba acida di sfagno (vari nomi)Dove acquistarla: Garden Center, Consorzi AgrariPrezzo: 5-20 euro - confezioni da 20 a 500 litri.

Terreno - Sabbia

Caratteristica

Ottima Pessima

materiale quarzo sabbia mista

Granulometria

sabbia grossa/fine (0.3/2mm)

polveri o ghiaia grossolana

Nome prodotti: sabbia o ghiaino quarzifero/quarzoso/siliceo (vari nomi)Dove acquistarla: Negozi d'acquariPrezzo: 0.2-1 euro/Kg - confezioni da 5 a 10 chili o diverse.

Terreno – Perlite

Page 27: Dionaea Muscipula

Nome prodotti: Agrilit, Agriperlite, Perlite Dove acquistarla: Consorzi Agrari, Cooperative AgricoleProduttore : Agrimport S.p.a (Bolzano) - 0471/976598Produttore : Perlite Italiana s.r.l. (Milano)- 02/4407041Prezzo: 5-20 euro - confezioni da 50 a 200 litri.

Vaso

Vasi in terracotta : indicati per qualsiasi specie che necessiti di temperature piu' fresche su rizoma e radici.Vasi in plastica : per tutte le altre specie.Dove acquistarli: Garden center, negozi bricolagePrezzo: 0.1-10 euro a seconda di tipologia e dimensione.

Terreno - Vermiculite

Nome prodotti: Germisol Dove acquistarla: Consorzi Agrari, Cooperative AgricoleProduttore : Agrimport S.p.a Bolzano) - 0471/976598Prezzo: 15-20 euro - confezione da 200 litri.

Acqua

Caratteristica

Ottima Accettabile Pessima

Residuo Fisso

0-10 mg/L 10-50 mg/L sopra 50 mg/L

Tipo d'Acqua

-Osmosi inversa

-Piovana-Ferri da stiro-Acqua in bottiglia con residuo fisso inferiore a 50-100 mg/L

-Acquedotto urbano-Condizionatore-Acqua in bottiglia con residuo fisso superiore a 50-100 mg/L

Nome prodotto migliore: Acqua da Osmosi inversaDove acquistarla: Negozio d'acquariPrezzo: 0.1-0.25 euro al litro.

Luce

Solare (diretta o schermata) : indicata per tutte le piante carnivore - la quantita' e durata dipende dalla specie.

Artificiale : indicata per alcune specie da terrario.Tipo di illuminazione artificiale: tubi al neon, associando 2-3 tipi diversi di tubi al neon, di cui almeno uno Gro-Lux (fitostimolante).Dove acquistarli: Negozi bricolage (negozi d'acquari per il tubo Gro-Lux)Prezzo: 5-15 euro a seconda di tipologia e dimensione.

Page 28: Dionaea Muscipula

Rinvaso [modifica]

La pianta deve essere rinvasata quando sono visibili le radici che escono dai buchi del vaso. Per sicurezza è consigliato aspettare a rinvasare fino a quando il diametro della rosetta non sia superiore al diametro del vaso.

Ma quanto grande puo' diventare la mia dionea?

Anche ammesso che tu riesca a coltivarla bene, e che tu riesca a farlo per qualche anno, raggiungera' al massimo i 13 cm di diametro circa. Notare che questa e' la dimensione della pianta intera! Una singola foglia a trappola puo' essere appena piu' lunga di 3 cm. La pianta avra' da 4 a 8 trappole allo stesso momento.Le trappole non diventano piu' grandi di cosi Perche' si sono evolute per la cattura degli insetti e quindi le prede che si aspettano di acchiappare non richiedono trappole piu' grandi.La maniera migliore per far fare alla tua pianta le trappole piu' grandi possibili consiste nel prendersene cura nel modo migliore. Una pianta felice e' una pianta bella grande. Se provi a costringere una pianta a diventare piu' grande fertilizzandola, indovina che succede... esatto, MUORE!

Perche' le foglie della mia dionea non si chiudono di scatto?

Le foglie delle dionee possono fare l'apri e chiudi a scatto solo una mezza dozzina di volte prima di smettere di funzionare come foglie a trappola (troverai maggiori dettagli su questo argomento piu' avanti). Puoi stare sicuro che la tua pianta comperata in negozio e' stata sollecitata, titillata e seviziata da orde di umani armati di matita, prima che tu la portassi a casa. Se nessuna delle trappole e' piu' funzionante, dovrai aspettare finche' non fara' nuove trappole. Per questo ci potrebbe volere un po' di tempo.D'altro canto, se non stai coltivando la tua pianta nella maniera appropriata e sta morendo, le trappole potrebbero diventare piuttosto lente. Tra le altre cose, nelle giornate fredde le trappole tendono a chiudersi molto lentamente.Una volta che una foglia ha smesso di funzionare come trappola, non

Page 29: Dionaea Muscipula

muore. Al contrario, si apre tutta spaparanzata con i due lobi divaricati a 180°. La foglia a questo punto si comporta come una foglia fotosintetica pura e semplice. Se non intervengono altri fattori, questa foglia puo' resistere per parecchi mesi. Essa sta ancora sostenendo la pianta con il valido servizio di fabbricare zuccheri attraverso la fotosintesi, quindi non tagliarla.

Cosa devo dar da mangiare alla mia dionea?

queste piante, salvo eccezioni, non vanno fertilizzate in alcun modo e di solito non vanno nutrite con insetti od altro. In estate attirano e catturano le prede senza bisogno d'aiuto. Durante il riposo invernale utilizzano le riserve accumulate nella bella stagione.E' completamente sbagliato, naturalmente, dare ad una dionea della carne; morira'. Le dionee si aspettano insetti. Da' loro qualsiasi altra cosa da mangiare e non l'apprezzeranno. Ci sono fin troppe proteine ed energia "non da insetto" nella carne. Se vuoi nutrire le tue piante, devi trovare insetti. Questi insetti devono essere abbastanza piccoli da stare comodamente dentro le trappole. Io consiglio bruchi, mosche, ragni, grilli e lumache . Non ti consiglio formiche (spesso le foglie rimangono poi danneggiate), falene (troppa polvere) o scarafaggi (hanno un esoscheletro troppo robusto). Un avvertimento a proposito dei bruchi e, presumibilmente, degli altri artropodi masticatori di foglie-fai attenzione che il cibo che fornisci alla tua pianta non sia in grado di ritagliarsi una via d'uscita mangiandola a sua volta! Una volta mi e' stato detto (che i bruchi possono scappare dalle trappole in questo modo. Nel caso di Crispin, il bruco si era perforato un passaggio attraverso parecchie trappole prima di essere infine sconfitto. Peccato-di solito i bruchi sono un cibo portentoso.Quando nutri la tua pianta, non mettere in ciascuna trappola niente che sia piu' grande di circa un terzo della dimensione delle trappola stessa. Se dai alla pianta un animaletto troppo grosso, spesso si attivera' anche della crescita batterica che uccidera' la foglia.

come faccio a nutrire la mia dionea?

Se metti un insetto morto dentro una foglia di dionea, questa si richiude sull'animaletto, ma poi a quanto pare perde interesse e si riapre il giorno dopo senza aver accettato il dono sacrificale. Perche' ha rifiutato il cibo?Perche' le dionee sono capaci di attuare alcuni intelligenti

Page 30: Dionaea Muscipula

stratagemmi per assicurarsi di non sprecare il loro tempo e le loro energie nella digestione di insetti troppo piccoli. In particolare, non vogliono impiegare energie attivando il processo di digestione in quelle foglie che sono state chiuse da una goccia di pioggia, o da una preda che poi ne e' sfuggita.La pianta ha reagito alla tua donazione di un insetto morto come se si trattasse di un falso allarme. E' molto raro che, in natura, gli insetti morti cadano proprio dentro le trappole delle piante carnivore e la tua pianta non si aspetta un bottino cosi' facile.Osserva le foglie a trappola di una dionea e noterai alcuni peli che fanno da "sensori" (sono sulla superficie piatta della foglia, non quei "dentini" sul margine fogliare). Quando questi vengono toccati ripetutamente da cibo di tipo "insettoide", la trappola si chiude a scatto. Riesci a vedere l'animaletto catturato che si muove avanti e indietro dentro la trappola. Se l'insetto fosse stato molto piccolo, sarebbe riuscito a fuggire. Se ciò fosse accaduto, i peli trigger (all'interno della trappola) non sarebbero stati ulteriormente stimolati e la trappola si sarebbe riaperta dopo circa un giorno. Questo e' il modo in cui la pianta evita di sprecare del tempo tentando di digerire bastoncini, gocce di pioggia o prede scappate. Se, tuttavia, un insetto rimane intrappolato dentro questa prigione vegetale, il suo continuo correre di qua e di la' stimola la trappola a chiudersi ancora di piu'. La digestione allora inizia e la trappola rimane chiusa per parecchi giorni. Quando finalmente si riapre, vi rimane solo l’esoscheletro. Dare alla pianta insetti morti è più complicato perché l'insetto morto non indurrà la trappola ancora socchiusa a procedere con la digestione. dovrai usare uno stuzzicadenti o un fil di ferro per insinuarti con attenzione tra i lobi fogliari (senza danneggiare la pianta) e continuare a stimolare i peli trigger. Dopo qualche minuto di questa stimolazione , noterai che la trappola innesca la fase successiva della digestione. UN trucco è di mettere un insetto dentro un bicchiere (cosi' non può scappare) e schiaffarlo in frigorifero o in freezer solo per qualche minuto. Il freddo lo farà addormentare molto velocemente. Gli insetti cosi' possono essere facilmente manovrati fin dentro la foglia di una dionea. Poi, quando l'insetto si risveglia, i suoi movimenti affannosi stimoleranno la foglia a passare alla fase di digestione.

Come faccio a sbarazzarmi degli scheletri degli insetti morti sulla mia dionea?

insetti e simili non hanno scheletro, hanno un esoscheletro.Dai da mangiare alla tua dionea. Parecchi giorni dopo, noti che la pianta ha terminato il suo pasto, spalancato la foglia e ha aperto di

Page 31: Dionaea Muscipula

nuovo bottega, con l’insetto morto sulla trappola. Se provi a tirarlo fuori le foglie, si chiuderanno di scatto. Nella migliore delle ipotesi, dovresti eliminare l'insetto morto il giorno stesso in cui la foglia si apre. Di solito l'animaletto ancora abbastanza umido viene via facilmente, e la foglia può anche non chiudersi (il momento migliore per agire e' quando la foglia non si e' ancora completamente aperta e non e' ancora del tutto pronta alla cattura), se ti sei perso il giorno giusto, usa una spruzzatrice per inumidire la preda. delle pinzette per estrarre la carcassa inumidita. Per quanto tu agisca al meglio, e' comunque abbastanza probabile che la trappola scatti.non è necessario eliminare i "gusci morti",Non recano alcun particolare danno alla pianta e, se ti e' mai capitato di vedere una grande dionea con tutte le trappole che portano il cadavere di un ragno o di un millepiedi

E' inverno-dove posso procurarmi degli insetti per la mia dionea?

Di solito puoi acquistare dei grilli in quei negozi di animali che forniscono gente che tiene delle lucertole.le dionee hanno bisogno di un periodo di dormienza invernale durante il quale non saranno a caccia di cibo. Nutrirle durante l'inverno non e' necessariamente una gran cosa da fare.

Quanto spesso dovrei dar da mangiare alla mia dionea?

Questo dipende dalla pianta. Puoi mettere un insetto in tutte le trappole aperte. Una volta che una trappola ha catturato un insetto, ci mette circa una settimana per digerirlo, dopodiche' si riaprira' e sara' pronta per un nuovo insetto. Cio' vuol dire che se hai una pianta abbastanza grande con circa sette trappole, in media si riaprira' una trappola al giorno, pronta per essere nutrita di nuovo. Questo e' un bel po' di lavoro.

D'altra parta, solo perche' una trappola si apre, non significa che tu debba rimpinzarla immediatamente. Le trappole possono stare settimane senza essere sfamate.

E' possibile sovralimentare una dionea?

Page 32: Dionaea Muscipula

Anche se ti limiti a insetti e animaletti vari, potresti ingozzare le tue piante.Le piante cresciute nei terrari, alle quali viene dato cibo molto raramente, vanno piu' soggette alla sovralimentazione.

Perche' le foglie della mia pianta sono lunghe e sottili?

Le dionee hanno la tendenza a fare due tipi di foglie: le foglie primaverili e le foglie autunnali. Prima di descriverne i dettagli, devi conoscere un po' di terminologia. La parte della foglia dedicata alla cattura (quella che sembra una tagliola e' detta "lamina fogliare". La lunga porzione della foglia che collega la lamina al terreno e' detta "base" della foglia. Una terza parte della foglia, il picciolo, e' quella piccola struttura che collega la base fogliare alla lamina. La maggior parte delle fotografie delle dionee mostrano le foglie autunnali. Queste sono caratterizzate da basi fogliari larghe e corte che stanno adagiate sul terreno. Le trappole di solito hanno un colore rosso vivace. Al contrario, le foglie primaverili hanno basi fogliari lunghe e strette e le foglie stanno per aria. Le trappole spesso hanno un colore piu' attenuato.Le prime foglie che spunteranno in primavera saranno, ovviamente, quelle di tipo primaverile (quelle lunghe e striminzite, hai presente?). E' qui che viene il bello.

Se coltivi la tua pianta con un'illuminazione insufficiente (un errore molto comune), fara' foglie magroline, striminzite e infelici che saranno pallide e cercheranno di andare verso la luce. Allora, come fai a dire se la tua pianta sta facendo delle foglie felici, ma primaverili o se invece si tratta di foglie strascicate e tristi? Puoi capirlo dal loro vigore. Le piante indebolite dalla scarsa illuminazione tendono ad avere foglie fiappe che si afflosciano sul terreno le foglie primaverili normali sono invece vigorose e rigide.

Perche' alcune delle foglie della mia pianta si chiudono velocemente e altre non si chiudono affatto?

Anch'io ho notato questa cosa. Credo che sia dovuto a piu' fattori. Il primo è la temperatura-sembra che le trappole si chiudano piu' velocemente nelle giornate calde che in quelle fredde. Il secondo è la salute della pianta. Le piante piu' in salute sono capaci di movimenti piu' rapidi. Il terzo riguarda l'età' delle singole trappole-le trappole piu' giovani scattano piu' rapidamente di quelle vecchie. Infine devo menzionare degli studi che hanno finito che trappole già stimolate in precedenza (ma non a sufficienza da farle chiudere) si comportano in

Page 33: Dionaea Muscipula

maniera differente da quelle che non sono mai state sottoposte a sollecitazione.

Perche’ la mia dionea non è rossa?

Le immagini delle dionee spesso ritraggono piante vivacemente colorate di rosso cremisi. In coltura ciò non corrisponde alla normalità, principalmente per due ragioni. La prima ragione è che le dionee di solito diventano di quel colore solo se stanno prendendo un'enorme quantità di luce. Con un’illuminazione appena meno forte, assumono una colorazione verde chiaro, con forse giusto una screziatura di rosso sui lobi fogliari. La seconda ragione è che alcune varietà hanno una colorazione naturale piu' intensa mentre la maggior parte ha solo qualche sfumatura rossa. Quelle rosso intenso sono le piu' carine ed e' quindi piu' probabile che vengano fotografate.

Perche' le trappole della mia dionea stanno diventando nere?

La pianta è stressata perche' non vive nel proprio ambiente naturale e quindi può facilmente avere una brutta reazione al cibo che le dai. Dalle solo insetti. Inoltre, alcuni insetti vanno meglio di altri. Se noti che la pianta muore quando le dai delle falene, non nutrirla piu' con queste. Anche le formiche giganti a volte bruciano la foglia. Assicurati che nessuna parte dell'insetto rimanga incastrata fuori dalla trappola. Ogni zampetta o ala che rimane attaccata fuori aumenta le probabilità che il cibo che è in corso di digestione possa marcire e il processo di decomposizione potrebbe espandersi a tutta la foglia.Pulizia - le piante carnivore producono foglie nuove in continuazione durante la stagione di crescita, è quindi naturale che contemporaneamente perdano le foglie già esaurite. L'annerimento delle foglie più vecchie non è sintomo di malessere, purché siano reintegrate dai nuovi germogli. Si consiglia di mantenere le piante sempre pulite togliendo solo le foglie, o parti di esse, che si deteriorano. In pratica: tagliare tutto il secco, nero o marcio e tenere

Page 34: Dionaea Muscipula

tutto ciò che è verde anche se non è funzionale alla cattura delle prede.In natura le foglie morte si degradano lentamente. In coltura puoi o lasciare le foglie morte sulla pianta o potarla. Elimina solo le foglie morte-non tagliare i tessuti vivi e verdi. Si tratta piu' che altro solo di una questione estetica. A volte le foglie marcescenti possono trasmettere delle muffe al resto della pianta, ma questo accade solo a piante malate e deboli. In tal caso ci sono altri problemi di coltivazione che devi affrontare per ottenere una pianta che sia, nel complesso, sana.

Dormienza invernale? Che roba è?

Come tutti gli anni, quando le giornate si fanno piu' corte e la sera s’inizia a uscire in maglione o in giaccone, molti, specialmente alle prime armi, sono assillati da un dubbio: Arriva l'Inverno! come faccio per la mia adorata pianta?

Vediamo di affrontare e risolvere il problema.

A mio avviso la maniera piu' indicata per capire le necessità colturali di una data specie è cercare di capire cosa sia l'Inverno e come funzioni l'Inverno nell'areale geografico di quella specie. Una volta in possesso di queste informazioni, sara' semplicissimo azzeccare le necessità colturali di ogni specie partendo da alcune semplici nozioni di base di tipo climatico e geografico.

Ricordiamo che qualsiasi pianta, carnivora o meno, può essere coltivata nel migliore dei modi anche senza l'aiuto di alcun libro o di alcun esperto. Basta semplicemente rifarsi al suo ambiente naturale, e alle condizioni geoclimatiche in esso presenti, cercando di ricrearle nel modo piu' fedele possibile. In quest'articolo cercheremo di affrontare il problema del periodo invernale in due precisi momenti: faremo innanzitutto considerazioni di tipo geografico e climatico, giungendo successivamente a massime semplici e facili da applicare, di carattere colturale.

L'Inverno

La prima, importantissima cosa da fare sono cercare di focalizzare la nostra attenzione su un concetto molto, molto importante: l'Inverno come noi lo conosciamo (generalmente una stagione grigia, molto

Page 35: Dionaea Muscipula

piovosa o nevosa, con temperature spesso sotto zero in gran parte della penisola, e a malapena 8 ore di luce al giorno) e' cosi' qui da noi. In altre parti del mondo l'Inverno può essere (ed è) sostanzialmente, a volte paradossalmente, diverso.

Una volta inchiodata nella nostra mente quest'idea, sara' semplicissimo procedere e comprendere le necessità colturali di una pianta in qualsiasi zona del pianeta.Innanzitutto, ai fini della coltivazione, o meglio, agli "occhi" di una pianta, l'Inverno altro non e' che un periodo dell'anno in cui si verifica una sostanziale modifica di uno o piu' di questi tre parametri fondamentali:

Fotoperiodo (ore di luce/ore di buio) Umidità (precipitazioni, umidità dell'aria...) Temperatura

L'Inverno, come lo sentono le piante, è sostanzialmente differente in differenti regioni della terra. Spesso le differenze sono abbastanza intuitive (all'equatore fara' piu' caldo che da noi) ma altre volte sono molto meno intuitive (inverni con bassissima umidità).

Molte specie, all'avvicinarsi dell'Inverno, modificano i loro regimi fisiologici (alcune entrano in dormienza, altre fioriscono, altre entrano in attività) - spesso il passaggio di questi stati vegetativi avviene sotto lo stimolo della modifica di uno o piu' di quei parametri fondamentali (o di altri fattori esterni). Il rispetto di questi parametri spesso è fondamentale per la coltivazione di una data specie, e, infatti, accade spesso che piante che richiedono riposo subisca un rapido deperimento se non è sottoposte ad un periodo invernale.

Scorriamo quindi ora i generi di piante carnivore dando innanzitutto un quadro geografico e climatico dell'areale di provenienza di tali piante e consigliando quindi a quali condizioni invernali sarebbe meglio esporre le piante stesse.

In Carolina, mentre l'estate è una stagione molto calda e piovosa, l'Inverno invece è freddo ma tendenzialmente secco. Da porre bene attenzione al fatto che se l'andamento delle temperature assomiglia al nostro, l'andamento delle precipitazioni è invece rovesciato (noi, clima mediterraneo, abbiamo estati secche e inverni piovosi). Per rispettare questi parametri la dionea andrà tenuta in queste

Page 36: Dionaea Muscipula

condizioni: fotoperiodo ridotto (quindi approssimativamente 8 ore di luce e 16 di buio) - temperature fredde, sia di giorno che di notte, e ridotto apporto idrico. La dionea in queste condizioni entrerà in riposo formando rosette molto compatte, con trappole ridotte o assenti e ridotta attività di crescita. Uscirà dal riposo a Marzo circa. Da noi è semplice simulare queste condizioni: basta lasciare la pianta all'esterno, giorno e notte (se non viviate in val d'Aosta, ove dovrete ripararla un po') e non tenere acqua nel sottovaso. Assicuratevi una volta ogni tanto che il terreno sia moderatamente umido. Un'innaffiata ogni pochi giorni, da sopra, e senza sottovaso, sara' piu' che sufficiente.

Attenzione: NON tenete la dionea in casa per paura che soffra, che geli, che batta i dentini o fandonie del genere, la dionea VA tenuta fuori. Le dionee tenute al calduccio non entrano in riposo e, in Primavera, perdono slancio e crescono a rilento. Siete stati avvertiti. Adesso, se la tua pianta sta rallentando la crescita, potrebbe non essere in punto di morte. Forse sta solamente entrando lentamente in dormienza!.Mi chiedono spesso, "come faccio a dire se la mia dionea sta morendo o entrando in dormienza?" è un po' difficile per un principiante fare questa distinzione. Una dionea che sta entrando in dormienza di solito rallenta la crescita e le foglie possono a poco a poco annerirsi e appassire. Una dionea che sta proprio per morire, al contrario, tira le cuoia piu' velocemente. Può diventare molliccia e fiappa. Congela una foglia di lattuga e poi lasciala scongelare sopra la credenza di cucina e vedrai un chiaro esempio di che aspetto ha una dionea che sta morendo. Se vuoi chiarire i tuoi dubbi sulla tua pianta dormiente o morta, tirala fuori dalla terra con molta cura. Se il bulbo è bianco e sodo, la tua pianta sta dormendo. Se è marcio, molliccio e puzzolente, sei il fortunato proprietario di una pianta morta.

La mia dionea sta fiorendo!

Periodo di fioritura [modifica]

Tra maggio e giugno nel relativo habitat naturale. Può subire variazioni in coltura. Dal centro della rosetta si alza il fiore, lungo circa 20-30 cm conestremità diversi fiori bianchi a grappolo. Questi fiori daranno facilmente piccolissimi semi neri brillanti somiglianti a quelli dell'uva.

Page 37: Dionaea Muscipula

Molti coltivatori preferiscono tagliare lo stelo floreale nell'estremità inferiore per evitare che la pianta ancora giovane utilizzi tutta l'energia anche delle trappole per produrre il fiore, indebolendosi e rischiando poi la vita per produrre i semi; tagliando lo stelo floreale, infatti, la pianta è più propensa a produrre nuove foglie (lo stelo floreale, una volta reciso tende a svilupparsi costantemente, dipende ovviamente dalle condizioni di luce e di calore). E' quindi consigliato recidere lo stelo floreale se la pianta è ancora giovane, finché la "rosetta" non raggiunge un diametro di almeno 15-20 cm. La fioritura costa a una dionea molte energie, quindi l'anno successivo alla fioritura la dionea di solito è piuttosto fiappa e fa poche foglie.

Fiore di Dionaea muscipula. Per produrre i semi è sufficiente fecondare l'ovario ponendo il polline dalle antere e strofinalo sulla superficie stigmatica dei pistilli.

Otterrai i migliori risultati effettuando un'impollinazione crociata tra piante diverse, ma spesso otterrai anche dei semi autoimpollinando una pianta. I semi ci metteranno parecchie settimane a maturare, ma poi, dopo un periodo di stratificazione, puoi piantarli.Se vuoi produrre semi per far crescere delle altre piante, le dionee ci mettono degli anni a maturare! Sarebbe molto piu' veloce prendere delle talee da foglia (il che comunque richiede alcuni anni) o semplicemente comprarne delle altre dal tuo vivaio di fiducia.

Come riprodurre la mia dionea?

Talea da foglia

Premessa: se non l'avete ancora fatto, prima di leggere questa sezione leggete la pagina relativa alle generalita' sulla

Page 38: Dionaea Muscipula

moltiplicazione. Vi sono riportate informazioni di base sulla moltiplicazione e sui meristemi che qui saranno date per scontate.

 Che cosa cerchiamo?Certo, abbiamo tutti letto la sezione introduttiva "moltiplicazione carnivora" e sappiamo tutto di meristemi, cosa ci serve? Semplice. Cerchiamo un tessuto che possa essere "convinto" a generare un meristema e quindi, in brevissimo tempo, a darci una nuova dionea viva e vegeta.

Per indurre un meristema dobbiamo causare una lesione e sperare nella naturale tendenza della pianta a sopravvivere e a riformare la parte morta.

Il tessuto che ci interessa è localizzato alla base delle foglie della dionea, nella parte piu' bianca e carnosa, solitamente sotterranea.

Le dionee formano una sorta di rizoma appena sotto il livello del terreno. Questo rizoma è formato dalle basi delle foglie che crescendo in maniera appressata le une alle altre, formano come una struttura di colore chiaro, spesso bianco o appena giallino.

Come detto, la base delle foglie costituisce parte di questo rizoma bianco. E' proprio la base delle foglie, la parte bianca che si lega al rizoma, la zona di tessuto che è in grado di generare un meristema.Nel disegno, vedete le foglie con le basi piu' chiare che formano il "rizoma". La parte indicata dalla freccia, cioè il punto in cui la base della foglia si fonde al rizoma, è dove si trova il tessuto che stiamo cercando (indicato in giallo).

Staccando una foglia in maniera adeguata possiamo cercare di ottenere anche parte di questo tessuto e da questo un meristema e quintali di piante.

Page 39: Dionaea Muscipula

 E poi?

Come detto, quindi, una volta isolata la foglia completa della sua base piu' chiara, e tenuta per qualche settimana in adeguate condizioni, otterremo un meristema e successivamente, una nuova pianta.

Normalmente non si forma un meristema per foglia, ma spesso di piu'. Sono riuscito, utilizzando foglie robuste e giovani, a ottenere fino a 6 meristemi (e quindi 6 piante) per foglia!

                 

Pratica

 Materiale necessario

Una Dionaea muscipula in crescita, con foglie lunghe 10 cm; Un po' d'acqua, possibilmente buona (...); Un po' di sfagno vivo; Un vasetto con torba e perlite in proporzione 1:1;

 Scelta della foglia, o meglio, evitare di fare i furbi.

Page 40: Dionaea Muscipula

Evitiamo le furbate, quindi. Se volete una bella talea, robusta e veloce a crescere, dovete sacrificare una bella foglia di dionea. Punto.

Il periodo migliore per effettuare talee da foglie di dionee va dalla primavera all'autunno. Io personalmente consiglio sempre le foglie primaverili perche' hanno piu' "potenziale" (dopo il riposo invernale) e perche' c'e' piu' tempo per le talee di crescere e diventare robuste e resistenti prima del nuovo inverno. Come detto, la foglia dovrebbe essere bella sana e completa.

Detto questo non vuol dire che se fate la talea in Agosto o a fine Settembre non verrà fuori niente, anzi. E' solo che i migliori risultati si ottengono in primavera.

Quello che sarebbe meglio evitare è: provare a fare talee mentre la pianta è in pieno riposo invernale, usare foglie vecchie o usare foglie troppo giovani (che non abbiano ancora finito di svilupparsi e di aprire la trappola).

 Separare la foglia

Questa è la parte un po' complicata, perché non possiamo semplicemente "tirare" la foglia finché "viene". In questo modo, infatti, otterremmo la foglia ma priva del tessuto basale necessario ai nostri scopi. In altre parole, se state tirando una foglia di dionea, state semplicemente buttando via una foglia.Essenzialmente il miglior sistema consiste nel togliere una dionea dal vaso, aprire il pane di terra, e prendere una foglia tirandola verso il basso, come nel disegno qui sotto.

Page 41: Dionaea Muscipula

Piegata verso il basso, la foglia non si spezzerà a metà (essendo il picciolo molto elastico), ma si staccherà dal rizoma portandosi dietro il suo prezioso tessuto basale.

Certo, nessuno tirerebbe fuori dal vaso una dionea in pieno periodo vegetativo, con il rischio di danneggiarne le radici e rallentarne quindi la crescita per settimane o mesi. Sarebbe molto migliore se si potesse ottenere lo stesso risultato senza dover toccare vaso, terra o rizoma.Esiste un sistema molto efficace a questo proposito. Tutto quello che vi serve, è un pezzetto di plastica flessibile, sul tipo di quella usata per i cartellini. Sagomate con una forbice una linguetta di plastica larga mezzo centimetro, e rendetela ben appuntita. Forse un disegno e un paio di foto aiutano.

Nel disegno, la parte rossa è la linguetta flessibile che, infilata tra la foglia e il rizoma, e spinta verso il basso, produce la separazione della foglia dal rizoma. Se la linguetta è flessibile e ben appuntita, s’insinuerà in profondità e il taglio sara' netto e preciso.

Nota

Ecco due esempi di questa tecnica molto efficace per ottenere delle foglie di dionea complete di tessuto basale senza bisogno di disturbare la pianta.

Prendete la linguetta di plastica che avete appena preparato, e infilatela delicatamente tra l'ascella di una bella foglia e il resto della pianta. Spingetela verso il basso, lentamente ma con decisione, facendo in modo che la punta della linguetta raggiunga il punto d’inserzione della foglia nel rizoma e lo laceri.Spingete finché sentite cedere. Se siete convinti di esserci riusciti provate a estrarre la foglia delicatamente. Non tirate! Se la foglia è separata dal rizoma ed è libera, si

Page 42: Dionaea Muscipula

lascerà estrarre senza problemi, altrimenti vuol dire che è ancora attaccata al rizoma, quindi ripetete l'operazione.

Ok, in ogni modo abbiate fatto, dovreste ora avere in mano una bella foglia di dionea. Controllate bene che alla base della foglia ci sia del tessuto bianco o comunque chiaro.

Ecco come dovrebbe presentarsi la vostra foglia, futura generatrice di dionee...Questa foglia in particolare è venuta anche troppo bene, nel senso che se vedete alla base della foglia è presente un peduncolo giallino, che è appunto una parte del tessuto che ci interessa.Se non ve ne viene cosi' tanto, non disperatevi basta la parte bianca alla base della foglia con una minima, invisibile quantità di tessuto.

Raccomandazione: da quando avete la foglia, ricordatevi di tenerla umida o bagnata finché non è piantata, perche', specialmente se state operando al sole, una foglia isolata dal resto della pianta si disidrata (e muore) nel giro di pochi minuti! In caso, ad esempio, avvolgetela in un panno-carta bagnato.

 Piantare la talea

Ed ecco entrare in gioco lo sfagno. Ora, prendetene alcune fibre, una manciatina, e sistematele in un vaso, o in un contenitore. Poi, prendete la foglia di dionea, sciacquatela delicatamente, e mettetene la base tra le fibre di sfagno vivo, immergetela per un centimetro circa. Dopo di che, mettete il tutto in una posizione ben illuminata ma non in sole pieno.

Taglia via la trappola (adesso ne parliamo), e sistema la base della foglia nello sfagno vivo.Lo sfagno è appoggiato su un fondo di torba e perlite. Lo sfagno, infatti, non dovrebbe essere fradicio (pena la morte della talea) ma solo umido. Ecco perche' non è posto direttamente in acqua ma sulla torba. Chiaramente poi il vasetto con la torba, quello si sara' messo in acqua, ma sempre e comunque in modo da garantire una buona umidità ma non allagamento.

Page 43: Dionaea Muscipula

Con il tempo, la talea lentamente avvizzirà, perché il meristema crescendo, "prosciuga" il materiale cellulare dalla foglia concentrandolo nella plantula in crescita. Quest’avvizzimento di solito inizia dall'estremità' della trappola procedendo lentamente verso la base.In condizioni ottimali, le plantule sono già grandi e con diverse piccole trappole prima che l'avvizzimento raggiunga la parte basale della talea, che forma invece una specie di tessuto indurito simile a un callo.

In casi di eccessiva (o insufficiente) umidità, però, l'avvizzimento è causato dalle condizioni ambientali, e la talea diventa nera in una o due settimane. In questo caso non c'e' il tempo per il meristema di formare nuove plantule e il tutto avvizzisce senza produrre nulla.

Anche qui, lo sfagno vivo è l'indicatore perfetto. Solitamente l'ambiente ideale è in zona illuminata (ma non in sole diretto), con lo sfagno umido ma non fradicio. Al tatto lo sfagno deve sembrare fresco e umido, ma le mani devono restare asciutte. Se invece le mani si bagnano, l'umidita' è eccessiva. Se le punte dello sfagno diventano bianche, l'umidita' è troppo bassa.

Venendo ora al taglio o meno della trappola ci sono due scuole di pensiero: tagliarla e lasciarla. Ci sono, come sempre, pro e contro in entrambi i casi.

Tagliare: limita la traspirazione della foglia, aiutando a mantenere un piu' corretto equilibrio idrico. Ne limita lo stress dovuto all'apertura/chiusura della trappola. Inoltre, senza trappola, la foglia non può catturare insetti e si evita che ci sia accumulo di azoto (derivante dalla cattura e digestione della preda) che potrebbe nuocere alla talea. Lasciare: la trappola rappresenta una notevole superficie fotosintetizzante, che può fornire piu' energia alla talea. Inoltre, rappresenta un maggiore deposito di materiale biologico da cui attingere, e ritarda l'avvizzimento della talea. Con la trappola si ottengono plantule leggermente piu' grandi ma la talea con trappola è piu' soggetta a pericolo di marcescenza. Al momento io preferisco lasciare la trappola per le prime 1-2 settimane e poi toglierla appena da' segni di avvizzimento. Decidete voi. Se azzeccate le condizioni ideali, otterrete molte belle plantule a prescindere dalla presenza o meno della trappola.

Page 44: Dionaea Muscipula

Proliferazione cellulare

manda avanti le lancette dell'orologio di una o due settimane. Che accade?

Ecco, la foglia della dionea, dopo una decina di giorni. Concentriamoci sull'aspetto della talea, prima di tutto. La base della foglia è di un bel colore chiaro, tendente appena al rosa e non al verde. Cio' perché questa in particolare è una talea di Dionaea muscipula 'Akai Ryu' o Drago Rosso di tipico colore rosso.Non ci sono parti nere, ne’secche ne' marroncine. Il tessuto è bell’asciutto, non è fradicio.

Concentriamoci ora sulla base della talea.A nessuno è sfuggito quella specie di "bottone".

Diamoci una zoomata, e guardiamolo bene. E' una massa di tessuto caotico e disorganizzato, che si è formata DOPO la separazione della foglia dal rizoma.

Se guardate la zoomata a pieno schermo, vedrete che in questo stadio il tessuto non è organizzato in nessuna forma regolare o simmetrica. E' una specie di massa caotica.In realtà a ben guardare c'e' una specie di "dente" rosso scuro in basso, probabilmente la zona dove il tessuto sta prendendo

Page 45: Dionaea Muscipula

un'organizzazione piu' ordinata.

Lasciamo passare 4-5 giorni...

Meristema visibile

Ecco quello che ho trovato sotto il mucchietto di sfagno dopo qualche giorno. La foglia, ben inteso, era ancora completamente verde (o per meglio dire, rossa). La trappola l'avevo rimossa perche' avvizzita.

Ecco la foglia... come si può facilmente vedere alla base della foglia non c'e' piu' un tessuto completamente caotico e disorganizzato, ma c'e' un vero e proprio abbozzo a triangolo, simmetrico, ordinato, completamente organizzato. Quel piccolo schittino da meno di un millimetro è il meristema. E il segreto di tutta l'arte di riprodurre le piante (qualsiasi pianta) sta tutto là. Guardiamolo meglio...

. Molti probabilmente non noteranno una fava ma questa foto riprende in pieno un meristema al suo primo stadio di sviluppo... per intenderci quello che nel capitoletto "Meristemi" sopra nella pagina "Generalità sulla moltiplicazione" è, nel disegno, il secondo a partire dall'alto, con la tipica struttura triforcata.

Page 46: Dionaea Muscipula

Per non parlare del fatto che il meristema in questione era grande poco meno di un millimetro!

Ok, andiamo in avanti di un’altra settimana o due...

 Plantula

Dopo circa un'altra settimana, ecco la situazione...

La foglia ha iniziato a essere assorbita, partendo dalla parte distale (cioè dalla parte dov'era attaccata la trappola), e ad avvizzire. Come vedete, la parte l'avvizzimento è arrivato piu' o meno a metà lunghezza della foglia, e si può vedere perche' ben distinto. La parte viva è ancora rossa/rosa, mentre quella avvizzita è grigio/marroncina. Fortunatamente non è nera. Ricordiamoci che nero e bagnato è male (troppa umidità: marcescenza). Grigio scuro/marroncino e secco è bene.Contemporaneamente il meristema alla base si è organizzato in maniera sempre piu' completa e gli abbozzi fogliari si sono allungati fino a formare delle foglie riconoscibili.

In questo stadio sono visibili solo foglie. Non ci sono ancora radichette e la plantula è ancora saldamente legata alla vecchia foglia. Quando si è in queste condizioni, non si può ancora staccare la plantula e provare a darle vita autonoma. Dobbiamo aspettare ancora un po'... Dopo circa altre 2 settimane, ecco la situazione...

La foglia vecchia è completamente seccata, a parte la base che si è indurita in una specie di callo grinzoso e biancastro (nella foto non c'e'). La plantula era già staccata dalla foglia vecchia e aveva già radichette autonome, quindi l'ho separata, fotografata e rinvasata a parte.

Page 47: Dionaea Muscipula

Questa è la plantula, staccata dalla base della foglia. La dimensione della plantula è di circa quattro centimetri, e l'ho messa in fianco alla trappola di una dionea adulta per paragonare le dimensioni.

Come vedete, la plantula è completamente formata, ha foglie assolutamente perfette, ha già addirittura formato un piccolo rizoma biancastro e radichette.

L'unico rammarico: ce n'e' venuta una sola. A volte, come detto, se ne possono formare 2-3 o fino a sei, e spesso la base della foglia vecchia, indurita, può continuare a sfornare plantule per 2-3 mesi.

Il problema, è qui ho usato una foglia di una pianta non grandissima ed era già estate avanzata.

Tutte le piantine che vedete hanno un anno d'età, e sono tutte originate da talee di foglia.

Nella foto se ne contano piu' di una dozzina, di varie dimensioni, alcune addirittura adulte (con foglie da 10 cm).Succo del discorso è che tutte le piante che erano in questo vaso, una trentina forse, sono nate da sei, dico sei talee di foglia che avevo fatto a fine aprile 98 partendo da 3 piante. Già, 30 piante da 6 fogliette.

Calcolando che ogni pianta adulta di dionea produce molte decine di foglie in un anno, e che se fatta bene una talea di foglia può generare in media 3-4 piantine, potete capire che la quantità di dionee che si possono ottenere in pochi mesi e' davvero notevole.

Posso raccogliere le dionee in natura?

Assolutamente no.Le dionee sono in via di estinzione in natura e non è alcuna giustificazione alla loro raccolta in campo, specialmente dal momento che le piante sono cosi' facilmente reperibili presso molti vivai in rete e non. A dire il vero, se stai pensando di raccogliere delle piante in natura, preparati a sganciare un bel po' di soldi in multe perche' si tratta di

Page 48: Dionaea Muscipula

una pratica illegale.

Ordinamento dello stato del Nord Carolina sulle piante carnivore rare (risale alle idi di Marzo del 1996---sarebbe gradito un aggiornamento)Sarracenia oreophila, S. jonesii (S. rubra subsp. jonesii), Dionaea muscipula (Venus flytrap), e Utricularia olivacea sono specie protette dalla legge tramite l'Atto per la protezione e la conservazione delle piante del Nord Carolina. Questa legge è applicata dal Programma di conservazione delle piante presso il Dipartimento dell'Agricoltura del Nord Carolina. Esso stabilisce che è illegale "possedere qualsiasi pianta protetta, o parte di essa, che sia stata ottenuta nella violazione di quest’articolo o di qualsiasi ordinamento ottenuta in seguito ad esso".

I trasgressori incriminati sono multati dai 100 ai 500 dollari per la prima infrazione, dai 500 ai 1000 dollari per le infrazioni successive. " Ogni azione illegale di distribuzione di una pianta protetta costituirà un’infrazione separata" dice la legge, e per infrazioni ripetute, il tribunale può decidere che ogni giorno di violazione costituisca un’infrazione separata. Inoltre per la seconda e le successive infrazioni, il Consiglio per la conservazione delle piante può imporre una sanzione civile fino a 2000 dollari.Le dionee sono classificate della legge come "interesse speciale" (cioè non sono in pericolo o in via di estinzione, ma hanno diritto a una protezione regolata perche' il loro sfruttamento potrebbe portarle alla fase di pericolo di estinzione). Le leggi definiscono le dionee come "qualsiasi pianta della specie Dionaea muscipula COMPRESE LE TALEE, LE RADICI, I FRUTTI, I PROPAGULI O QUALSIASI ALTRA PARTE DELLA PIANTA" [l'enfasi è una mia aggiunta] e dice che.(b1) le dionee non devono essere sradicate, prese o in alcun modo strappate o disturbate per alcun motivo dal terreno di un privato senza un permesso scritto del proprietario, tale permesso deve avere una data ed e' valido per non piu' di 180 giorni. Si fa eccezione per il disturbo accidentale di piante protette in seguito ad operazioni di agricoltura o sviluppo forestale, che non è illegale fintantoché le piante non vengono raccolte per la vendita o per il baratto.

Page 49: Dionaea Muscipula

(b2) le dionee non devono essere sradicate, prese o in alcun modo strappate o disturbate per alcun motivo dal suolo pubblico in Nord Carolina senza un permesso scritto dell'ente responsabile dell'amministrazione dei terreni in questione. [al momento nessun ente rilascia permessi per la raccolta di piante di dionea, quindi di fatto la dionea non può essere legalmente raccolta nel suolo pubblico.](b3) Il reimpianto delle dionee. Tutti quelli che raccolgono le dionee in natura sono invitati a piantare i semi delle piante che hanno raccolto, se ce ne sono, nelle immediate vicinanze di dove sono state trovate.(c1) nessuno può vendere o mettere in vendita delle dionee a meno che non siano state raccolte nel rispetto della legge, propagate da piante o semi ottenuti in maniera legale, o raccolti dal proprio terreno.

Oltre alla necessità del permesso da parte del proprietario, chiunque venda o esporti delle dionee ha bisogno del certificato delle piante raccolte e/o di un certificato del gestore del vivaio rilasciato dal dipartimento della Ag. Plant Protection Section del Nord Carolina, in accordo con le leggi governative.Il controllo sul campo di solito è gestito dalle forze di polizia locali, dagli ufficiali della guardia forestale e dai ranger dei parchi. Le guardie forestali del Nord Carolina hanno il potere di far applicare le leggi sulla vegetazione nei territori statali e non, e si sono dedicati alacremente alla ricerca dei "bracconieri" di dionee, poiché questa pratica ha ridotto drasticamente o addirittura eliminato alcune popolazioni di dionee.

Sarracenia oreophila e S. rubra subsp. jonesii sono classificate come "specie in pericolo-interesse speciale" (E-SC) in Nord Carolina. Entrambe le specie sono molto rare e vulnerabili e un certo numero di enti per la difesa delle specie sta lavorando insieme proprio di questi tempi per salvare e gestirne l'habitat e le popolazioni selvatiche. Utricularia olivacea è classificata in Nord Carolina come "specie minacciata". Come regola generale e' illegale prendere in natura QUALSIASI parte (compresi i semi) di una qualsiasi specie in pericolo o minacciata (E o T). Esiste un sistema di permessi speciali che rende possibile a certe persone tenere queste piante in

Page 50: Dionaea Muscipula

circostanze particolari. Ci sono due tipi di permessi, uno per la conservazione o uno per la propagazione.

Si può rilasciare un permesso di conservazione di una pianta protetta per la raccolta da popolazioni selvatiche per scopi che aumenteranno la possibilità di sopravvivenza della specie per studi scientifici, per la propagazione nell'ambito di particolari progetti di ricerca, e per il salvataggio delle piante (la misura estrema quando l'habitat sta per essere distrutto). Chi richiede il permesso dichiara dove, cosa e perche' deve raccogliere e quale sara' il destino finale delle piante. Si rilasciano anche dei permessi di conservazione a orticultori casalinghi e simili che ricevono piante di classe E o T da una fonte regolare, non selvatica, tali permessi certificano che i titolari stanno tenendo le piante nel rispetto della legge.Per quanto riguarda le specie E-SC (come le due Sarracenia) e T-SC, si possono rilasciare permessi per la propagazione di piante protette. Queste piante possono essere legalmente propagate e vendute in conformità a questo permesso ma SOLO quando le madri o i propaguli provengono da una fonte regolare, non selvatica. I titolari dei permessi registrano tutte le loro vendite e appongono delle etichette per il commercio delle piante protette per certificarne il possesso legale.

La mia dionea sta morendo, cosa sto sbagliando?

Ecco una lista di possibili motivi sui perche' la vostra dionea non è al massimo e alcuni suggerimenti che dovrebbero aiutarvi a tenere le vostre dionee felici, enormi e in salute:

1) La pianta potrebbe voler entrare in dormienza. Lasciatela dormire d'inverno, tenetela al fresco e con il terreno umido ma non bagnato. In primavera tornerà a crescere.

2) Il vaso forse è troppo piccolo, e le radici stanno soffrendo. Rinvasate in vasi da 10 o 15 centimetri di diametro, in torba acida di sfagno.

Page 51: Dionaea Muscipula

3) Poca luce. Le dionee hanno bisogno di luce solare piena e diretta. Non tenetele in zone ombreggiate o in casa, non sono piante da sottobosco!4) Disturbo alle trappole. Non toccate le trappole, non fatele scattare, lasciatele in pace!

5) La pianta è stata fertilizzata. Questo può ucciderla in poco tempo. Rinvasatela immediatamente!

6) Attacco di afidi. Trattatela con un antiafidi oppure lasciatela sott'acqua per un giorno o due

Se, quando acquistate una dionea, il vaso in cui vi arriva ha strani terricci tipo corteccia, terreni sintetici o altro, rinvasatela appena possibile.Il terreno delle dionee, in coltivazione, si decompone molto velocemente a causa delle condizioni fradice in cui bisogna tenere la pianta. Il consiglio è di rinvasare le dionee una volta ogni 2 anni, poco prima della primavera.Le dionee possiedono radici piuttosto lunghe, ma, quando le comprate, queste piante sono lasciate in vasetti da 4 centimetri di diametro. E' chiaro che le piante non prospereranno a lungo in quei miseri vasetti. Rinvasatele in vasi da 10 o anche 15 centimetri di diametro, perche' altrimenti le radici, arrivando al fondo stagnante del vaso, potrebbero marcire e, in alcuni casi, uccidere la pianta.Un'altra condizione in cui si assiste allo scurimento e alla morte della pianta è la scarsa luce. Se coltivate la vostra dionea in un ambiente umido e buio, marcirà, statene certi. Tenetela invece in luce piena, anche sotto sole pieno. Datele acqua da sotto, con il solito sistema della sottocassetta: mettete il vaso in un contenitore con un fondo d'acqua distillata di almeno 1-2 centimetri, e state attenti che ci sia SEMPRE almeno un centimetro d'acqua durante la stagione vegetativa. Non usate acqua d'acquedotto o molto calcarea. Un altro fatto cui fare attenzione: quando la pianta è tenuta in pieno sole, apprezza un minimo di umidità (almeno un 30% di umidità relativa) quindi evitate le zone molto ventilate o secche.Infine, le dionee hanno bisogno di un periodo di riposo invernale, durante il quale essere esposte a fotoperiodi piu' corti e a temperature piu' fresche. In molte zone degli USA possono essere

Page 52: Dionaea Muscipula

lasciate fuori, d'inverno, senza troppi problemi. Al limite riparatele in qualche modo dalle gelate. Durante il riposo invernale il terreno nel vaso dovrebbe essere mantenuto appena umido per evitare fenomeni di marcescenza. Se forzate le dionee a crescere continuamente (come per esempio in un terrario in casa, sotto grolux) cresceranno sempre meno vigorose fino a morire dopo un paio d'anni. Lasciatele, quindi, crescere liberamente, esposte al fotoperiodo naturale. Quando, in autunno, rallenteranno la loro crescita, riducete l'acqua nel sottovaso, e lasciatele dormire in pace. In primavera, torneranno.

I Cultivar

Nonostante il genere Dionaea sia monospecie (esiste una sola specie di piante del genere Dionaea, ovvero la Dionaea muscipula), l'opera di appassionati e coltivatori ne ha creato una innumerevole quantità di varianti: esemplari con denti corti, lunghi, fusi, a sega, con trappole a coppa, foglie rosse, e quant'altro la fantasia possa portare.

Alcune cultivar sono state registrate, ma la maggior parte delle varietà di Dionaea hanno nomi semplicemente convenzionali, senza aver mai ricevuto una consacrazione ufficiale.Sarebbe pressoché impossibile tenere qui un elenco aggiornato ed esaustivo (per questo si rimanda all'ottimo "Carnivorous Plant Photo Finder"). Ci si limiterà quindi per lo più a una rassegna degli esemplari della collezione dell'autore del sito; qualora le immagini avessero un'origine diversa verrà indicato nella didascalia.Le varietà saranno divise in categorie come segue:- Cultivar registrate: varietà che hanno ricevuto una registrazione ufficiale dall'ICPS (International Carnivorous Plant Society, Associazione Internazionale Piante Carnivore), l'autorità internazionale competente per la registrazione delle cultivar (ICRA - International Cultivar Registration Authority). Di queste è comunque fornito un elenco completo anche in mancanza d’immagini o nel caso la cultivar non faccia parte della collezione dell'autore;

Page 53: Dionaea Muscipula

- Varietà non registrate: cultivar che non hanno ricevuto una registrazione ufficiale dall'ICPS, ma che hanno comunque una grande diffusione presso i coltivatori e il cui nome è convenzionalmente riconosciuto;- Cloni: esemplari che non hanno alcuna identificazione se non presso l'autore di questo sito (cloni do origine incerta, semine, ibridi e quant'altro).

Cultivar Registrate

Dionaea muscipula 'Bohemian Garnet', ex 'Rex Sawtooth' (Miroslav Srba )

Registrata: Descrizione:

Note:

Dionaea muscipula 'Cupped Trap'Registrata: il 30/12/2004

Descrizione: forma trappole i cui lembi sono fusi al margine distale, apparendo come piccole coppe quando la trappola è aperta.Note: nonostante la mutazione, le trappole sono comunque

funzionanti e capaci di catturare insetti, sebbene la loro mobilità sia inferiore.

Dionaea muscipula 'Fused Tooth'Registrata: il 30/12/2004Descrizione: i denti sono fusi in blocchi compatti. Tuttavia, le trappole primaverili hanno un aspetto normale o comunque la fusione è molto

Page 54: Dionaea Muscipula

meno pronunciata.Note: mutazione di una coltura tissutale isolata da Thomas Carow.

Dionaea muscipula 'Wacky Traps' (B.Rice)Registrata: il 06/12/2006

Descrizione: le trappole hanno uno sviluppo incompleto, essendo come se i lembi ne fossero letteralmente stati ritagliate con forbici.

Varietà non Registrate

Dionaea muscipula 'Cross Teeth' Descrizione: la caratteristica principale sono i denti delle trappole, fusi alla base che spesso tendono a incrociarsi. Questa varietà e comunque molto riconoscibile per la particolare forma

Page 55: Dionaea Muscipula

rotondeggiante delle trappole e per il picciolo delle trappole, con ali ridotte o assenti anche nel periodo primaverile e spesso con superficie e margini irregolari.Note: una delle forme più interessanti e più diffusa fra i coltivatori. Affini alla 'Cross Teeth' sono altre varietà, probabilmente derivanti da questa che può quindi esserne considerata la capostipite, come la ‘Long Red Fingers’, la 'Webbed Teeth' o alcune altre varietà definite impropriamente come 'Fused'.

Dionaea muscipula 'Cudo'Descrizione: si tratta di una forma pigmea. Le trappole hanno una lunghezza di circa mezzo centimetro, con una caratteristica forma arcuata e allungata "a fagiolino".Note: mutazione neotenica della specie. Nonostante la sua particolarità e diverse anomalie nello sviluppo, è piuttosto vigorosa.07 aprile 2008

Dionaea muscipula 'UK Sawtooth 1' (UK Sawtooth clone 1)Descrizione: si caratterizza per la forma particolare dei denti, corti e

seghettati.

Page 56: Dionaea Muscipula

Note: varietà di origine incerta, pare sia una mutazione isolata in cultura tissutale da Thomas Carow. Per maggiori dettagli si veda la

relativa discussione su CPUK.