Dipartimento di Ingegneria Civile Università degli Studi

Università degli Studi di Messina

Dipartimento di Ingegneria Civile

di Termofisica e Monitoraggi Ambientali (LATMA)

di Geotecnica (LaG)

su Materiali e Strutture (LaMaS)

di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (LICI)

di Infrastrutture Viarie - sez. Strade (LIV)

Laboratorio Sperimentazione e Prove :



Presentazione del Laboratorio

Attività

Elenco Attrezzature

Il Laboratorio di Termofisica e Monitoraggi Ambientali consta di tre sezioni:1. Laboratorio di microclima ambientale;2. Laboratorio di Acustica Ambientale;3. Laboratorio di Termofisica dell’Ambiente.Il LATMA opera nel campo di monitoraggio ambientale nei seguenti campi di applicazione:• Monitoraggio dei parametri ambientali a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi

informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe climatiche e di comfort termoigrometrico in ambito urbano.

• Monitoraggio dei parametri ambientali per lo studio della qualità dell’aria, e per l’individuazione di inquinanti (Benzene, Particolato sospeso, PMx, O3, CO, CO2, NOx) a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe ambientali e di iso-concentrazioni in ambito urbano ed industriale e per il controllo dei limiti di concentrazione di sostanze inquinanti suggeriti dalle normative vigenti.

• Monitoraggio dei parametri illuminotecnici di ambienti indoor e outdoor con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe isolux.

• Monitoraggio acustico a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati per la creazione di mappe acustiche territoriali, finalizzate al controllo dei limiti acustici suggeriti dalle normative ed al controllo dell’inquinamento acustico di aree urbane e/o industriali.

• Analisi del rischio dei beni culturali e ambientali, attraverso monitoraggio sperimentale rivolto al rilievo e alla rappresentazione dell'organismo museale nel complesso e nella sua interezza di flussi; con verifiche degli obiettivi specifici di sicurezza del singolo Ente Museale e delle vulnerabilità e criticità da correggere.

• Controllo delle condizioni microclimatiche di ambienti ospedalieri, ai fini di garantire ottimali condizioni termo igrometriche e di qualità dell’aria adeguate agli standard di legge previsti per le varie tipologie di ambienti presenti nei plessi ospedalieri.

• Monitoraggio e controllo della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro con tecniche di domotica finalizzate ai problemi di risparmio energetico.

Laboratorio Sperimentazione e Prove di Termofisica e Monitoraggi Ambientali




Attività

Attrezzature

Laboratorio di Microclima ambientale: Multi acquisitore “BABUC




Laboratorio di Microclima ambientale: Analizzatore PMX

Laboratorio di Microclima ambientale: Rilevatori O3 e CO2

Laboratorio di Microclima ambientale:Test facility “CLIMAVENETA


Attività

Attrezzature

Laboratorio Termoacustica




Rilievo termografico con Thermocam E320


Attività

Elenco Attrezzature

L’attrezzatura in dotazione alle tre sezioni del LATMA è composta da:

oMulti acquisitore “BABUC” compreso di sonde rilevamento microclima Ambientale;

oAnalizzatore qualità aria “LASTEM” per il rilievo del particolato sospeso PMX;

oCameretta Test facility didattica della “CLIMAVENETA” ;

oAnemometro TESTO 415, con sonda per la misurazione della velocità dell’aria;

oTermometro TESTO 415, con sonda per la misurazione della temperatura dell’aria;

oIgrometro TESTO 615, con sonda termo-igrometrica integrata per la misurazione della umidità relativa dell’aria ;

oFonometro/Analizzatore Integratore di precisione classe A - “SVAN” modello 957;

oCalibratore acustico “SVAN”;

oDispositivi di conversione termoacustica dell’energia;

oCamera termografica doppio range “Thermocam” modello E320.





Attività

Elenco Attrezzature

Attività Conto Terzi

- Rilevamento parametri ambientali (temperatura, velocità e umidità relativa dell’aria) a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe climatiche e di comfort termoigrometrico in ambito urbano (isola di calore)- Rilevamento parametri ambientali per lo studio della qualità dell’aria, e per l’individuazione di inquinanti di vario tipo (Benzene, Particolato sospeso, PMx, O3, CO, CO2, NOx) a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe ambientali e di iso-concentrazioni in ambito urbano ed industriale e per il controllo dei limiti di concentrazione di sostanze inquinanti suggeriti dalle normative vigenti.- Monitoraggio dei parametri illuminotecnici (Flusso luminoso, illuminamento, radianza, abbagliamento, Daylight factor, ecc) di ambienti indoor e outdoor con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati, per la redazione di mappe isolux- Monitoraggio acustico a piccola e media scala, con conseguente creazione di archivi informatizzati e georeferenziati per la creazione di mappe acustiche territoriali, finalizzate al controllo dei limiti acustici suggeriti dalle normative ed al controllo dell’inquinamento acustico di aree urbane e/o industriali- Analisi del rischio dei beni culturali e ambientali, attraverso monitoraggio sperimentale rivolto al rilievo e alla rappresentazione dell'organismo museale nel complesso e nella sua interezza di flussi; con verifiche degli obiettivi specifici di sicurezza del singolo Ente Museale e delle vulnerabilità e criticità da correggere- Controllo delle condizioni microclimatiche di ambienti ospedalieri, ai fini di garantire ottimali condizioni termo igrometriche e di qualità dell’aria adeguate agli standard di legge previsti per le varie tipologie di ambienti.- Monitoraggio e controllo della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro con tecniche di domoticafinalizzate ai problemi di risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili connesse all’impiego di nuovi materiali ed appropriate tipologie di impianto.





Attività

Elenco Attrezzature

Il Laboratorio di Sperimentazione e Prove di Geotecnica è stato istituito nel novembre del 1995 in seno al Dipartimento di Ingegneria Civile con lo scopo di svolgere attività sperimentali per la caratterizzazionegeotecnica dei terreni con finalità di ricerca e per attività conto terzi. Nell’ambito di questa ultima attività sieseguono prove geotecniche sulle terre con rilascio dei relativi certificati in qualità di laboratorio ufficiale aisensi dell’art. 59 del DPR n. 380 del 06/06/2001.

Laboratorio Sperimentazione e Prove di Geotecnica:





Attività

Elenco Attrezzature

Attrezzature per la classificazione delle terre

o estrusore idraulico motorizzato munito di adattatori per tubi Shelby;

o penetrometro a quadrante;

o stufa per essiccazione da 220 l a ventilazione forzata;

o setacci della serie ASTM (aperture da 75 mm a 0.075mm);

o attrezzatura per prove di densimetria secondo ASTM D422;

o apparecchio con contacolpi per limite liquido (cucchiaio di Casagrande);

o penetrometro digitale con avanzamento micrometrico per la determinazione del limite liquido;

o apparecchiatura per limite plastico;

o picnometro da 500 ml;

o essiccatore con attacco per vuoto completo.





Attività

Elenco Attrezzature

Attrezzatura per prove edometriche

o Edometri a fulcro fisso conformi alla BS 1377 ed alla ASTM D2453 (per provini da 50.47 mm di diametro), muniti di:

trasduttori potenziometrici lineari della corsa di 10 mm e di comparatori 12x0,02 mm.

unità di acquisizione ed elaborazione dati a 16 canali DATAMAN.

attrezzatura per prove di taglio diretto

o Macchine digitali per prove di taglio diretto e residuo munite di:

scatola di taglio per provini a sezione quadrata 60x60 mm,

trasduttori potenziometrici lineari della corsa di 10 e 25 mm,

unità di acquisizione ed elaborazione dati a 16 canali DATAMAN.

attrezzatura per prove triassiali

o Macchina digitale per prove triassiali con capacità di 50 kN munita di:

celle triassiali per provini da 35, 38 e 50 mm di diametro,

cella rinforzata con bande e pistone in acciaio inossidabile,

trasduttori di pressione da 0-10 bar e da 0-20 bar,

trasduttore potenziometrico lineare da 25 mm,

sistema automatico per la misura della variazione di volume, unità di acquisizione ed elaborazione dati a 24 canali DATAMAN.

attrezzatura per prove di permeabilita’

o Permeametri.





Attività

Elenco Attrezzature

Attività di Ricerca

o effetto della microstruttura sui parametri di compressibilità di terreni naturali dal confronto di risultatisperimentali di prove in edometro eseguite su campioni naturali e ricostituti;

o effetto della microstruttura sui parametri di resistenza al taglio di terreni naturali dal confronto di risultatisperimentali di prove in cella triassiale eseguite su campioni naturali e ricostituti.

Il laboratorio è disponibile ad instaurare forme di collaborazione per la sperimentazione sul comportamentomeccanico di terreni a grana grossa ed a grana fine.


Le prove prospettate dalla Circ. Min. n° 349/STC del 16/12/1999 e suggerite nelle raccomandazioni dell’Agi (1994) che vengono effettuate dal laboratorio consentono di eseguire:

o la classificazione ed identificazione delle terre;

o la determinazione delle principali proprietà meccaniche ed idrauliche delle terre ed in particolare:

le caratteristiche di compressibilità;

i parametri di resistenza al taglio;

la permeabilità.




Attività

Elenco Attrezzature



Il Laboratorio di Sperimentazione e Prove su Materiali e Strutture è stato istituito nel novembre del 1995 in senoal Dipartimento di Ingegneria Civile con lo scopo di svolgere attività sperimentali su materiali e strutture a scopo di ricerca, didattica. Si esplica, inoltre, attività per conto terzi con regolare certificazione di materiali dacostruzione ai sensi dell’art. 20 della legge n° 1086 del 05/11/1971 in qualità di laboratorio ufficiale.

Il LaMaS è dotato di attrezzatura di prova e strrumenti di misura che consentono di effettuare prove meccaniche con forze sino a 4000 kN. Grazie ad una struttura appositamente progettata, inoltre, che sicompone di due solai forati dello spessore di 1 mt e di una struttura di contrasto dell’altezza di 8 mt, è possibileeffettuare prove statiche e pseudo-dinamiche su modelli e elementi strutturali.

Il laboratorio è attrezzato per effettuare anche prove speciali per: i) l’identificazione statica e dinamica distrutture, ii) l’analisi diagnostica e il monitoraggio strutturale e iii) lo studio dei materiali innovativi e materialibiologici.

Laboratorio Sperimentazione e Prove su Materiali e Strutture:


Attività

Attrezzature




Macchina universale

Troncatrice e macchina piegaferri

Sistema ADVANTEST 9 per prove su calcestruzzi, malte e laterizi.


Attività

Attrezzature




Sistema MTS costituito da centrale idraulica e da attuatori per prove pseudo-dinamiche.

Struttura di contrasto e solaio forato per l’esecuzione di prove su modelli in scala o elementi strutturali.


Attività

Elenco Attrezzature




Il Laboratorio di Sperimentazione e Prove su Materiali e Strutture è dotato della seguente strumentazione per le prove relative all’attività conto terzi: o Telaio della portata di 3000 kN per prove di compressione;o Telaio della portata di 4000 kN per prove di compressione;o Telaio combinato a doppia camera (15/250 kN) per prove di flessione/compressione;o Telaio della portata di 150 kN per prove di flessione;o Vasca di maturazione con termoregolatore per la maturazione di provini in cls;o Macchina levigatrice per la rettifica di provini in cls;o Macchina universale della capacità di 600 kN;o Troncatrice per la lavorazione delle barre da c.a.;o Macchina per le prove di piegatura delle barre da c.a.;o Carroponti aventi la portata di 10 ton per la movimentazione del materiale;o Comparatori millesimali corredati da centralina di acquisizione.

L’area di ricerca e sperimentazione del LaMaS si avvale infine di un sistema per l’esecuzione di prove pseudo-dinamiche che consta di una centrale idraulica della portata di 1200 l/min e di due attuatori della portata di 650 kN in compressione e 450 kN in trazione.


Attività

Elenco Attrezzature





o Comportamento di calcestruzzi fibro-rinforzati;

o Identificazione sistemi strutturali.

Il laboratorio è disponibile ad instaurare forme di collaborazione con enti di ricerca ed industrie per la sperimentazione e la caratterizzazione meccanica di materiali innovativi e lo studio del comportamento statico e dinamico di elementi strutturali.


Sono di seguito elencate le prove per le quali è richiesta certificazione ufficiale ai sensi della Normativa vigente.

oCalcestruzzi

oAcciaio

oLeganti Idraulici

oLaterizi

oProve in situ


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su Calcestruzzo indurito

o Resistenza a compressione su provini cubici e cilindrici (UNI EN 12390-3: 2003).

o Determinazione del modulo elastico secante a compressione (UNI 6556: 1976).

o Stagionatura di provini in vasca con termoregolatore a temperatura costante per 28 giorni (UNI EN 12390-2: 2002).

o Resistenza a trazione indiretta di provini cilindrici (UNI EN 12390-6: 2002).

o Resistenza a flessione di provini (UNI EN 12390-5: 2002).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su Calcestruzzo fresco

o Abbassamento al cono (UNI EN 12350-2: 2001).

o Contenuto d’aria (UNI EN 12350-7: 2002).

o Massa volumica (UNI EN 12350-6: 2001).

o Determinazione della consistenza mediante la misura del tempo Vebè (UNI EN 12350-3: 2001).

o Determinazione dell’indice di compattabilità (UNI EN 12350-4: 2001).

o Determinazione dello spandimento del caclestruzzo (UNI EN 12350-5: 2001).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su Acciai da c.a. e c.a.p.

o Prova a trazione su campioni di barre, rotoli o fili di acciaio per c.a. con determinazione della tensione di snervamento e di rottura, dell’allungamento percentuale dopo rottura, dell’allungamento percentuale sotto carico massimo. (UNI EN 15630-1: 2004).

o Prova a trazione per acciai per c.a.p. con determinazione della tensione di rottura, del limite elastico allo 0.1%, della tensione di snervamento, del modulo apparente di elasticità, della tensione all’1% (UNI EN 15630-3: 2004).

o Resistenza a fatica (UNI EN 15630-3: 2004).

o Prova di piegamento e raddrizzamento su campioni di acciaio da c.a. (UNI EN 15630-1: 2004) e prova di piegamentosu campioni di acciaio da c.a.p. (UNI EN 15630-3: 2004).

o Prova a trazione su provette di reti o tralicci elettrosaldati con determinazione della tensione di snervamento e di rottura, dell’allungamento percentuale dopo rottura, dell’allungamento percentuale sotto carico massimo (UNI EN 15630-2: 2004).

o Determinazione della forza di taglio della saldatura (UNI EN 15630-2: 2004).

o Prova di piegamento sul nodo saldato (UNI EN 15630-2: 2004).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su lamiere

o Prova a trazione su provini di materiali metallici ricavati da profilati e/o lamiere con determinazione dell’allungamento percentuale dopo rottura, dell’allungamento percentuale sotto carico massimo, del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità, del carico unitario limite di allungamento totale e del carico unitario limite di allungamento permanente (UNI EN 10002-1: 2004).

o Resilienza (UNI EN 10045: 1992).

o Durezza Brinnell o Vickers (UNI EN ISO 6506-1: 2006; UNI EN ISO 6507-1: 2006).

o Durezza Rockwell (UNI EN ISO 6508-1: 2006).

o Saldature.


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su cementi ed altri leganti

o Resistenza a compressione su provini di cementi, malte gessi e calci idrauliche (UNI EN 196-1: 2005).

o Resistenza a flessione di provini di cementi, malte gessi e calci idrauliche (UNI EN 196-1: 2002).

o Prova di stabilità con apparecchiatura Le Chatetelier di cementi e calci idrauliche (UNI EN 196-3: 2009).

o Analisi chimica dei cementi: presenza di cloruri o solfati, perdita al fuoco, residuo insolubile, pozzolanicità (UNI EN 196-2: 2005).

o Tempo di inizio e fine presa di cementi, gessi e calci idrauliche (UNI EN 196-3: 2009).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su elementi di laterizio per solai

o Determinazione delle dimensioni (UNI 9730-3-2: 1990).

o Resistenza a compressione in direzione dei fori (UNI 9730-3: 1990).

o Prova di aderenza laterizio-calcestruzzo (UNI 9730-3: 1990).

o Resistenza a punzonamento (UNI 9730-3: 1990).

o Determinazione del modulo elastico (UNI 9730-3: 1990).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove su elementi per strutture murarie, per muratura faccia a vista, partizioni interne e tamponamenti

o Resistenza a compressione degli elemnti in muratura (UNI EN 772-1: 2002).

o Determinazione dell’assorbimento d’acqua. Da parte della malta, su elementi di laterizio mediante bollitura in acqua (UNI EN 772-7: 2000).

o Determinazione del volume e della percentuale dei vuoti e del volume netto in elementi in muratura in silicato di calcio contenenti celle, cavità e fori (UNI EN 772-9: 2007).

o Determinazione dell’assorbimento d’acqua dovuto a capillarità per elementi di muratura di calcestruzzo, di materiale lapideo agglomerato e naturale (UNI EN 772-11: 2006).

o Determinazione della massa volumica a secco netta e lorda degli elementi in muratura (UNI EN 772-13: 2002).

o Determinazione delle dimensioni (UNI EN 772-16: 2005).

o Determinazione della planarità delle facce degli elementi di muratura (UNI EN 772-20: 2005).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove in Situ su strutture in c.a.

o Indagine magnetometrica con pacometro per la localizzazione delle armature nel calcestruzzo, la misura del copriferro, il calcolo automatico del diametro delle barre e la misura del potenziale per valutazione della corrosione (BS 1881-204: 1988).

o Misura del potenziale spontaneo e sotto polarizzazione dei ferri di armatura del calcestruzzo (UNI 9535: 1989 + A1: 1992).

o Stima delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera mediante l’indice di rimbalzo – prova sclerometrica(UNI EN 12504-2: 2001).

o Determinazione della velocità di propagazione degli impulsi di onde longitudinali ultrasoniche nel calcestruzzo indurito e stima delle caratteristiche meccaniche (UNI EN 12504-4: 2005).

o Stima delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera mediante il metodo SONREB.

o Stima delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera mediante prelievo di carote, e conseguenti esame e prova di compressione – metodo del carotaggio (UNI EN 12504-1: 2002).


Attività

Elenco Attrezzature




Prove in Situ su strutture in muratura

o Acquisizione di coordinate colorimetriche di riferimento, dell'aspetto cromatico e delle eventuali variazioni nel tempo di sistemi di finitura attraverso spettrofotometro portatile.

o Acquisizione di modelli tridimensionali in scala architettonica e territoriale attraverso la generazione di nuvole di punti rappresentativi mediante laser scanner di ultima generazione.

o Misura del contenuto di umidità per legno, laterizi, murature, intonaci e cartonfeltro.

o Misurazione celerimetrica di punti nello spazio appoggiandosi ad una costellazione di almeno 4 stelliti della rete GPS.

o Esame endoscopico (mediante endoscopio rigido o flessibile) su strutture in calcestruzzo e/o in muratura per la verifica dello stato e della consistenza dei materiali per indivisuare la presenza di cavità o anomalie e di ricostruire la stratigrafia dei paramenti murari.

o Prova con martinetto piatto singolo finalizzata alla valutazione dello stato tensionale di un paramento murario (ASTM C1196: 1996).

o Prova con doppio martinetto piatto finalizzata alla valutazione delle caratteristiche di deformabilità di un paramento murario (ASTM C1197: 1992).


Attività

Elenco Attrezzature




Altre Prove in Situ

o Prova di carico su solaio con gommone o con sistema di spinta mediante martinetto fino a 30 kN.

o Prova di carico su trave con carico uniformemente distribuito.

o Prova di integrità dei pali di fondazione con il metodo vibrazionale forzato mediante vibrodina.

o Prova di integrità e misura della lunghezza dei pali di calcestruzzo indurito – pile integrity tester (ASTM D 5882: 2000).

o Prova ed analisi ultrasonica Cross-Hole su palo per la valutazione della profondità effettiva delle strutture di fondazione e della loro integrità (ASTM D6760: 2002).

o Prova di carico su palo eseguita a spinta verticale ed orizzontale.

o Prova di carico su tirante eseguita con martinetto idraulico e con monitoraggio degli spostamenti.

o Indagine dinamica sperimentale per l’identificazione dei parametri dinamici (frequenze e modi di vibrare) e del livello di danneggiamento di una struttura.

o Misurazione livellamento di pile.

o Monitoraggio di fessure.

o Applicazione estensimetri elettrici e monitoraggio delle deformazioni.


Attività

Elenco Attrezzature



Il Laboratorio di Sperimentazione e Prove di Idraulica e Costruzioni Idrauliche è attivo dal Dicembre 2008. I locali, situati presso il nuovo plesso della Facoltà di Ingegneria, constano di due grandi ambienti in grado di ospitare istallazioni sperimentali atte alla modellazione fisica. Da un punto di vista strettamente idraulico, l’impianto che alimenta il laboratorio è costituito da un sistema di ricircolo in cui la prevalenza richiesta per le applicazioni pratiche viene garantita dalla presenza di un torrino piezometrico posto a quota + 9 m rispetto al piano di calpestio del laboratorio. La capacità è assicurata da un serbatoio posto al di sotto del piano di calpestio del laboratorio. Il sistema di ricircolo, non ancora completato, a regime sarà dotato di 3 pompe centrifughe autoadescanti, da collocarsi presso l’apposito locale pompe.

Laboratorio Sperimentazione e Prove di Idraulica e CostruzioniIdrauliche


Attività

Attrezzature



Particolare della canaletta a fondo inclinabile: generatore d’onda

Canaletta a fondo inclinabile con sistema di controllo



Attività

Attrezzature



Tubo a U e sistema di controllo



Attività

Elenco Attrezzature




Le attrezzature in dotazione al LICI constano principalmente di:

oCanaletta a fondo inclinabile per la simulazione di moti a superficie libera, consente di da un lato di modellare condizioni fluviali riproducendo in scala ridotta (rapporti di scala fino a 1:10) l’idrodinamica di corsi d’acqua in condizioni sub e supercritiche. D’altro canto, nella configurazione orizzontale, l’impianto, corredato di generatore d’onda, si presta alla modellazione bidimensionale (rapporti di scala fino a 1:30) di strutture e opere di difesa costiere, nonché allo studio del trasporto solido di sedimenti in ambienti marini e all’evoluzione morfodinamica di forme di fondo costiere (barre litoranee, dune).

o Tubo a U che si presta a focalizzare l’attenzione sullo strato limite di fondo. La possibilità di riprodurre separatamente o congiuntamente moto ondoso e/o correnti consente di indagare sulla natura dello strato limite sotto onde di mare e/o correnti nonché di investigare l’interazione di entrambe le forzanti idrodinamiche. La presenza di un bassofondo, fra l’altro, facilita l’allocazione di sedimenti al fine di analizzare la morfodinamica di fondali sabbiosi e ghiaiosi sotto l’azione delle forzanti idrodinamiche sopra menzionate.


Attività

Elenco Attrezzature




Le attività di ricerca condotte si inquadrano nell’ambito dell’idro-morfodinamica costiera e fluviale. Più in particolare i temi affrontati mediante sperimentazione fisica possono così riassumersi: studio del trasporto solido e di strutture sedimentarie in ambienti costieri e fluviali; interazione tra onde e correnti; stima del rischio idraulico e di erosione litoranea; ripascimento e gestione di cave sottomarine; studio delle colate detritiche,debris flow, dinamica della surf zone e della swash zone, run-up, run-down, dissipazioone di energia e frangimento, idrodinamica dello strato limite di fondo.


Il Laboratorio di Idraulica e Costruzioni Idrauliche è stato allestito per offrire servizi legati alla difesa idraulica e costiera del territorio. In particolare il servizio di consulenza offerto agli enti pubblici quali il Genio Civile, le Capitanerie di Porto, i Comuni rivieraschi consente la possibilità di verificare l’efficacia di soluzioni progettuali per la protezione delle coste oltre che numericamente, anche su modello fisico (come d’altro canto raccomandato dalle Istruzioni Tecniche per la progettazione e l’esecuzione di opere di protezione delle coste (1991) e dalle Istruzioni Tecniche per la realizzazione delle dighe marittime (1996)).

L’offerta di servizi conto terzi è disponibile anche per la committenza privata e consente di testare su modelli fisici appositamente riprodotti in scala in laboratorio l’efficacia di interventi per la difesa e l’attenuazione del rischio idraulico nonchè il testing di strumenti per la misura in campo di variabili idraulico-ambientali.



Attività

Elenco Attrezzature

Il Laboratorio di Sperimentazione e Prove di Infrastrutture Viarie - sez. Strade è una struttura (integrata nel MIT s.c.a.r.l., società gemmata dal Centro di Competenza dei Trasporti coordinato dall’Ateneo messinese) finalizzata alla caratterizzazione, all’accettazione e al controllo di tutti quei materiali e componenti da cui

dipendono l’efficacia, la funzionalità e la durabilità di un’opera.

Laboratorio Sperimentazione e Prove di Infrastrutture Viarie -sez. Strade




Attività

Attrezzature

Compattato giratorio

Apparecchiatura dinamica per il calcolo del modulo complesso

Skid tester


Via Friction

Pressa Marshall




Attività

Attrezzature

ReflettometroSistema HVD

Profilometro laser PQI ed SGI





Attività

Elenco Attrezzature


L’attrezzatura in dotazione al LIV è composta da:

o Apparecchiatura dinamica per il calcolo del modulo complesso;

o Compattatore giratorio;

o Skid tester;

o ViaFriction;

o Profilometro laser;

o HWD;

o PQI ed SGI;

o Retroreflettometro.





Attività

Elenco Attrezzature


Le attrezzature in dotazione al Laboratorio consentono di offrire servizi in qualunque momento temporale della realizzazione di un’infrastruttura stradale o aeroportuale, dal momento della sua ideazione, fino alle fasi di esecuzione vera e propria garantendo comunque minimi dispendi temporali, utili a non rallentare la produzione di cantiere. In particolare, il servizio di consulenza consiste nella esecuzione delle seguenti prove:

PROVE SUI BITUMI

o Indice di Penetrazione (CNR 24/1971,EN 1426, ASTM D5, AASHTO T49).o Punto di Rammollimento palla-anello (CNR 35/1973, EN 1427, ASTM D36, AASHTO T 53). o Punto di rottura Fraass (43/1974, EN 12593).

PROVE SULLE TERRE E MISTI NON LEGATI

o Analisi granulometrica e Limiti di Atterberg (CNR 10006/1963).o Controllo della densità in situ delle miscele non legate mediante apparecchiatura Soil Density Gauge.





Attività

Elenco Attrezzature

MIX DESIGN MISCELE BITUMINOSE

o Marshall (EN 12697-34, ASTM D1559, BS 598, NF P98-251, CNR 30/1973).o Trazione indiretta (CNR n° 134/1991, EN 12390-6, EN 1338, ASTM C496).o Compattatore giratorio (UNI EN 12697-10, 12697-31 ; AASHTO T312).

CONTROLLO IN SITU DELLA QUALITÀ DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI E DELLE PAVIMENTAZIONI

o Coefficiente di aderenza Skid Tester (CNR 105/1985, EN 1097-8, ASTM E103).o Macrorugosità ed Indice di Irregolarità Longitudinale (IRI) del profilo stradale (Profilometro laser).o Controllo ad alto rendimento in sito della portanza HWD.o Apparecchiatura PQI 301 per il controllo in sito della densità di una miscela bituminosa a caldo.o Controllo ad alto rendimento in sito dell’aderenza mediante ViaFriction.o Controllo della qualità della segnaletica orizzontale tramite Retroreflettometro.



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Nuova Panoramica dello Stretto

Via Consolare Pompea – Salita Torrente Papardo- Nuova Panoramica dello Stretto

Nel link seguente è possibile individuare in modo accurato i due percorsi suggeriti sopra.http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&q=messina&ie=UTF8&z=17&ll=38.259337,15.596852&spn=0.003665,0.010815&t=h&om=1



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