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Direttore - Gruppo Maria

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REDAZIONE

Direttore:

Padre Mario Panciera

Direttore di redazione

Don Franco Defendi

Redazione:

Don Dino FoglioGabriele De AndreisPadre Michele VassalloDon Patrizio Rota ScalabriniMaria Teresa CapuaniTarcisio MezzettiFausta RidolfiLiana CalrecchiFranco Bruno

Grafica ed impaginazione:

Vittoria Scanu

Segreteria:

Daniela BrunoVia degli Olmi, 6200172 Roma - Tel. 06/288.884

Direttore responsabile:

Vittoria Scanu

SOMMARIO

Un regalo del Signore: a noi accoglierlo con gioia.

Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini

In 6000 chiamati alla Santità

I giovani e il canto .

La cassetta del Rosario: Maria Regina della Pace

Lo Spirito che consola

Ci fanno sapere che...

Lettera al direttore

Esse ... per prime

Guarisci il tuo cuore .

Il Rinnovamento in Italia

Franco e Carmela

Nel deserto ti ho parlato

I nostri libri .

Pago 3

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Tutti i fratelli che desiderano mandare' il loro contributo con scritti e fotografie sono pregati di rivolger-

si ai propri regionali o alla segreteria.

Per ogni comunicazione diretta con la rivista rivolgersi alla segreteria di redazione al seguente indi-i.. rizzo:

«RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO}}

Via degli Olmi, 62

00172 ROMA - Tel. 06/288884.

Manoscritti e foto, anche se non pubblicati,

NON SI RESTITUISCONO

,

2

Tipografia Nuova Alessandrina - Roma - 1984

«Rinnovamento nello SpiritoSanto »: ecco la testata della Ri-vista del Rdnnovamento carisma-tico Italiano che, con questo pri-mo numero, inizia il suo cammino.

VuoI essere uno 'strumento agi-le di collegamento mensile di tut-ti i gruppi che si riconoscono nelComitato Nazionale di ServizioPastorale.

Da tempo si avvertiva la neces-sità di avere un nostro organo uf-ficiale di informazione e di for-mazione.

Lodiamo il Signore che ce lo hadato.

A noi accoglierlo con simpatia,favorirne la crescita con i contri-buti più significativi e qualificatie con un sano discernimento.

Ci auguriamo che tutti vi pos-sano trovare un alimento qualifi-cato per la loro vita nello Spirito.

Dopo dieci anni il Rinnovamen-to Italiano ha acquisito una suamaturità, richiamandosi ai. valoriessenziali, quali la Parola comeannuncio di salvezza, la Preghieracome incontro permanente con Ge-sù Signore, l'Eucarestia come cen-tro della vita e della missione e laComunione come espressione diservizio attivo e di relazioni inter-personali di amicizia e di cordia-

Un regalo del

a •nOI

lità. Il tutto nella verità. nell'umil-tà e nella consapevolezza che Iounico Agente principale è lo Spi-rito il quale sceglie collaboratoriumani per la sua Chiesa.

Erano queste le manifestazionidello Spirito che Paolo VI ricor-dava nella indimenticabile udien-za concessa, in S. Pietro, all'indo-mani della Pentecoste 1975, ai10.000 partecipanti al Congressointernazionale di Roma alle Cata-combe di S. Cal:listo. Ecco il testodel S. Padre, sempre attuale:

«Comunione profonda delleanime, contatto intimo con Dionella fedeltà agli impegni presi almomento del battesimo, nella pre-ghiera spesso comunitaria, in cuiognuno si esprime liberamente,aiuta, sostiene, alimenta la pre-ghiera degli altri; e, alla base ditutto, una convinzione 'personaleche non ha origine solo in un in-segnamento ricevuto con fede,ma anche in una certa esperienzavissuta, e cioè che senza Dio l'uo-mo non può nulla; rnentre, conLui, tutto diventa possibile; di quiil bisogno di lodarlo, -di ringra-ziarlo, di celebrare le meraviglieche opera ovunque intorno a noie in noi. L'esistenza umana ritro-va il suo rapporto con Dio, quellache si chiama la « dimensione ver-ticale ». senza la quale l'uomo èirrimediabilrnente mutilato » (Os-servo Rom. 19/20-5-1975 p.s.).

Da questo si comprende comePaolo VI abbia potuto dire: « P.er-ché, allora questo 'rinnovamentospirituale' non potrebbe essere'una chance' per la chiesa e per ilmondo? E perché, in questo caso,non prendere tutte le misure per-

Signore:

accoglierlo

con simpatia

ché continui ad esserlo > » (Oss.Rom. - Idem).

Tocca quindi a noi, 'e non soloa noi, fare tesoro di questa « gra-zia }}che passa nel momento 'sto-rico in cui viviamo, dove sembrache lo Spirito agisca con potenzaparticolare.

Come ogni grazia, essa rispettala nostra libertà. Essa chiede lanostra collaborazione per poterportare frutti di rinnovamentoper la vita personale, comunita-ria, ecclesiale.

Che tutti sappiamo, con spiritodi responsabilità, rispondere alsuo appello! Le occasioni nonmancano e sono numerose, Alcu-ne sono prossime:

- VIII Conferenza Nazionaleper animatori: Rimini (1-4 N 0-

vembre '84).

- Convegno ecclesiale su «Ri-conciliazione » cristiana e comu-nità degli uomini (Aprile '85).

- VIII Convocazione Naziona-le: Rimini (25-28 Aprile '85).

- Corsi interregionali per ani-matori: N ord-Centro-Sud (in datada fissare).

Maria che accoglie lo SpiritoSanto con una fedeltà totale, ciaiuti tutti, 'qualunque sia la no-stra vocazione e la diversità deinostri servizi, a lasciarci condur-re da Lui. Alleluia!

Sac. Dino Foglio

3

RICONCILIAZIONE CRISTIANAE COMUNITA' DEGLI UOMINI

Il R.n.S. e il convegno ecclesiale

Il convegno ecclesiale che si ce-lebra il 9-13 apr'ìle 1985, interessail Rinnovamento nello Spirito al-meno per due importanti motivi:

a. si tratta ,di un convegno ec-clesiale e tutto quello che è eccle-siale ci deve interessare:

b. a quest'O convegno, debbia-'mo portare il nostro contributo,quello specifico del nostro movi-mento ecclesiale.

Dobbiamo quindi chiederciquale possa essere il nostro con-tributo specifico.

Per rispondere, ci possono es-sere molto utili i numerosi studi 'e documenti che ormai s'Ono di-sponibili, Ma la nostro rispostadeve venire, soprattutto, dalla

'realtà del R.n.S., dalla sua spiri-tualità, dalla sua comprensionedella chiesa e della società.

Ovviamente, in questo 'Spazio,potremo vedere solo alcune indica-zioni e suggestioni per la nostrapreparazione.

4-.._

1. Riconciliazione cristiana

La riconcjliazione cristiana nonè opera umana, ma {(mcessantegratuita azione dell'amore infini-to di Dio, pienamente realizzatoe donato nel Figlio, per opera del-lo Spirjto Santo» (documentopreparatorio della CEI, n. 7).

Rileviamo due affermazioni:a. E' Gesù iJl nostro redentore,

attraverso il quale abbiamo rice-vuto il perdono dei peccati, {(ab-battendo il muro di separazioneche era frammezzo, cioè I'inimici-zia ... facendo la pace» (Ef 2,14-15; 18-19).

b. La riconcbliazione avviene{(per opera dello Spurito Santo »,E' infatti lo Spirito che cambiail cuore (Ez 36, 26): la rticonoilia-zione inizia proprio con il cam-biamento del cuore.

Va tenuta presea:lJte,poi, un'al-tra osservazione importante: i,lluogo della r-iconciliazione è lachiesa. Alla chiesa è demandatoil compito primario e insostituì-

bile di ({evangelizzare la ricon-ciliazione di Cristo »: «lasciateviri~onci~i~r~con Dio» {2 Cor 5, 20).Riconciliazione alla quale non signmge se non passando per laconversione, cioè attraverso iloambìamento del cuore.

Non è difficile per noi ravvisarein queste frasi i capisaldi dellaspiritualità del R.n.S.: conversio-ne, adesione personale a Cristodocilità allo Spirito, ecclesialità:t:na spiritualità fondata sullo Spi-nto Santo si esprime, innanzi tut-to, proprio nella rkonciliazione atutti i livelli: rapporti con Dio,con se stessi e con gli aìtri.

La riconciliazione, infatti, nonpuò essere soltanto interiore epersonale, in direzione verticaleverso Dio, ma, per essere autenti-ca, deve raggiungere necessaria-mente anche la dimensione oriz-zontale e stabjlire nuove relazio-ni sociali.

E' infatti dalla novità di vitache S. Paolo deduce i comporta-menti nuovi verso gli altri: «Per-ciò dovete deporre l'uomo vec-chio con la condotta di prima...Bando alla menzogna; nell'iranon peccate, chi è avvezzo a ruba-re non rubi più ... Scompaia davoi ogni asprezza, sdegno, iraclamore e maldicenza con ognisorta di malignità. Siate invecebenevoli gli uni verso gli altri,misericordiosi, perdonandovi avicenda come Dio ha perdonatoa voi in Cristo })(Ef 4, 20-24, pas-sìm: similmente in Col 3, 5-17).

S. Paolo, come si vede, non silimita a indicare l'eliminazione ditutto ciò che provoca tensioni edivisioni, ma passa alla parte po-sitiva. Ma qui dovremmo citare lasostanza stessa del Vangelo e del-la morale cristiana, che è l'amore.

2. Comunità degli uomini

Noi cristiani non facciamo iso-le nella nostra 'società. Per comu-nità degli uomini 's'intende il mon-doin cui viviamo, compreso l'am-biente nella sua globalità. Nonquindi una realtà esterna a noi,ma che ci coinvolge e di oui siamop.arte integrale, nel bene e nelmale.

Si può parlare di ({comunitàdegli uomini »? Essa forse sta nel-le aspirazioni di tutti, ma di fattoquesta nostra società è semprepiù indivìdualista, frammenta-

ta, percorsa ?a: ~er~]bili tensioni,ingiustizie, ~lvJ.sI,?m:Non ~cco~-rono esemplificazlonì, tanto e eVIJ-dente.

Fortunatamente, nel mondo dsono anohe molte forze :che ~I?e-rano per la pace e la. r-iooncil ìa-zione, per una costn;Zl.on~ p~Clfi-ca del mondo, per l eliminazione.delle strutture dell'ingiustizda ~dello sfruttamento: movlmeI_ltlper la pace, org~ani'sm.iinternazio-nali obiettori di COSCIenza,volon-tari' di varie matrici, ecc.

Queste forze potranno e:sserevìttorsose su quelle della disgre-gazione?

Un mondo riconciliato non ap-partiene forse all'utopia?

Potranno sparire le cOIItrappo~sizioni tra ricchi e poveri, potent~e oppressi, est-ovest,. nor~-~u~; qpotrà essere una ncoll'Clhaznonetra ideologie, strutture, culture?Il cr-istiano è abituato a crederepossibile l'impossibile.

Quando si parla di comunitàdeeli uomini, l'accento va 'Post~sull'uomo che, insieme ad al~nuomini, è il soggetto responsabiledella: comunità umana. Nel bene,come nel male, è' sempre in giocol'uomo in prima persona; Ora,Gesù è venuto a salvare l uomo,tutto l'uomo e tutti gli uomini. E'per questo che il 'Cr~stì:an:onon a<:-cetta risposte pessl~IStiche. C~l-sto appantiene ormai alla' 'stonaumana e nel mondo si sta attuan-do la salvezza di Cristo.

Lo Spirito del Signore risortoè all'opera in tutta la pasta dellerealtà terrene. Perciò, benchè ilcompito' sia immane, nessun pes-simìsmo, nessuna resa. In questopossiamo dire di essere collabo-ratori di Dio» (l Cor 3, 9).

Ovunque e a tutti i livelli delleattività umane, secondo i m'Odidi ,presenza di ciascuno, siamochiamati ad essere evangalizzato-ri della riconciliazione che è giàin atto là dove agisce l'OSpiritodel Signore Gesù. Nostro compi-to primario è quello di discerne-I1edove sta operando lo Spirito,perché èIà che ci chiama.

L'esempio di S. Paolo è fortìs-sirno: davanti ai suoi 'Occhi« tuttala creazione geme e soffre fino adoggi nelle, doglie del parto » (Rrn8, 23). Questo mondo nuovo chenasce non può essere che il fruttodella redenzione. E la redenzione

'incomincia sempre col cambiare

gli uomini. Poi cambieranno an-che le strutture.

Anche qui, sia dal punto di vi-sta dottrinale che da quell'O ope-rativo, il R.n.S. sta dando un no-tevole contributo: seguendo peròsempre il metodo dello Spirito,che parte dall'interno verso loesterno.

3. Il R.n.S. e la riconciliazione

Ogni movimento ecclesiale, al-l'interno della chiesa universale,ha il suo carisma, il 'suo modo eil suo stile d'intervento, come an-che un suo modo di leggere larealtà. Ecco perché si può parla-I1edi itinerari privilegiati, carat-teristìci della presenza e dell'atti- .vità del R.n.S. Ne indichiamo al-C'uni sulla linea -di quanto abbia-mo detto.

a. Non possiamo dare per scoP:-tato che noi siamo già convertitie rticonciliati. Totalmente non losiamo mai. Il «camminare nelloSpirito» è sempre arduo e fati-coso. Si entra nella vita nuova nel- -la misura in 'Cui muore in noil'uomo vecchio. Bisogna lasciarsilavorare nello Spirito. .

b. Noi abbiamo sperimentatol'efficacia trasformatrice dellapreghiera per l'effusione .delloSpirito, con tutta la parte di pre-parazione e di formazione in usonei nostri gruppi. E' evidente ch~lo Spirito ci chiama a dare t:es.tl-monianza e a rendere accessibilea un' numero sempre più grandedi fratelli questo formidabile do-no di conversione e di rinnova-mento.

c. Anche nella comunità ai-stiana esistono molte tensioni edivisioni: clero e Iaici, vescovi eteologi, carismi e strutture, par-rocchia e gruppi, associazioni tradi loro, ecc. Il R.n.S. non può di-re che la parola della riconcilia-zione e della comunione, affinchétutta la chiesa sia «un popoloadunato nell'unità del Padre, delFiglio e dello Spirito Santo ». Equesta parola non 'Può ~ss'ere de~-ta che oon la testìmonìanza e Ilproprio modo di essere chiesa.

d. Nel mondo e nella nostra so-cietà si sono oscurati i valori eti-ci, anche quelli puramente uma-ni. Senza di questi, i gesti della

. riconciliazione cadrebbero nelvuoto. Perciò il R.n.IS.- singoli,gruppi e comunità - s'impegna-no nella rivalutazione dell'eticitàdella vita, incominciando dai va-

Iori più semplici come: l'incontroe la comunicazione, il dialogo e ilperdono, la condivisione con gliultimi, con i poveri e gLiemargi-nati.

e. Vi è poi il vasto e difficileambito delle mediazioni umane edelle strutture della società, chespesso sono causa permanente. ~iingiustizia. Benché siano possìbi-limodelli diversi di società, è pe-rò certo che il cristiano non puòevitare il confronto e anche la lot-ta per eliminare le strutture del-l'ingiustizia e dello sfruttamento.Il R.n.S. non accetterà mai meto-di di violenza, ma non potrà faremeno di militare decisamente conle forze della pace, della riconci-liazìone..e della .solidarietà tra ipopoli a tutti ,i livelli: locale, na-zionale, internazionale.

f. Da ultimo, un interrogativo:Se guardiamo ai numerosi movi-

. menti che 'si richiamano' allo Spi-rito Santo, oppure ai rami paral-leli e ai gruppi all'interno di eia-scunò di essi, non è forse questoil « tempo propizio » che il Signo-re ci dona per operare una gran-de riconciliazione, che stabiliscacollegamenti di unità salvaguar-dando la specificità?

Non ci chiede forse la chiesa,in nome dello Spirito, che passia-mo dalla comunione professataalla comunione vissuta?

Cristo, nostra pace, è I'unico Si-gnore e ha mandato lo SpiritoSanto per rinnovare tutte Le cose,operando all'interno dei cuori edelle realtà umane. Sta nascendoun mondo nuovo.

Non con l'ostentazione, noncon I'imposizione, non coi patte~-giamenti umani, ma C?~ la forzadell'effusione dello Spirito le conla potenza della chiesa-co.munità...Questo è il Regno 'Che VIene, at- .traverso la fatica di un camminodi riconciliazione mai compiuta,mai definitiva. Ma lo Spirito noncessa mai di condurre la «comu-nità degli uomini verso il 'suocompimento esèatologi~o, ,~i~verso la pienezza della riconcilia-zione: « Quando tutto gli sarà SGt-t'Omesso, anche lui, il Figlio, saràsottomesso a Colui che gli ha 'sot-tomesso ogni cosa, perché Dio siatutto in tutti »' Cl Cor 15, 28).Amen. Alleluja.

p. Mario Panciera scj5

In 6000 chiamatialla Santità

[30 maggio - 5 giugno 1984]

Seimila sacerdoti di centotrè paesi del globo terrestre, più di cento vescovi, quattro cardinali, una de-cina di superiori generali di ordini e congregazioni religiose, la presenza del Papa, roccia del nostro mi-nistero d'i pastori e quella di Madre Teresa di Calcutta, nel gl'lande ritiro mondiale organizzato dal-

l'I.C.C.R.O.

Il 9 luglio im due città diversea 7000 Km di distanza, Londra eBuenos Aires, due persone aveva-no una identica visione: migliaiadi figure vestite di bianco e inmezzo a loro una più splendente.

« Signore, chi sono»?« Sono tutti i miei fratelli sa-

cerdoti che lo radunerò a Roma».« E quella figura con una luce

più bianca»?«,E' il mio rappresentante in

t'erra, il Papa: Voi lo dovete ascol-tare »,

« Signore, ma tu dove sei? Nonti vedo».

« lo sono nella 'vita e nel cuoredi ognuno di questi fratelli. Saràun grande convegno di migliaiadi sacerdoti, con gioia ed allegnìae questi, rinnovati nella 'santità,guideranno ilmio popolo alla sal-vezza per la .glorìa del Padre »,

Mercoledì 3 ottobre, 'sono inpreghiera col mio gruppo. Lodia-mo il Signore. Presentiamo a Iuile nostre suppliche per i nostrifratelli ammalati, per un figliobersagliato dalla sfortuna. Chie-diamo misercordia per Ie nostremiserie. lo pens.avo ai cinquemilasacerdoti fra i quali mi sarei tro-vato due giorni dopo. Avrei volu-to chiedere: Signore, abbi mise-ricordia di me, di loro.

6

Subito una .ragazza interviene:Pietà dei tuoi sacerdoti!

Allora prego ad alta voce: Tu cihai convocati per ii tuoi disegni.Non so quale strada d vorrai in-dicare.

Un'altra ragazza: Pace a voi!Come il Padre ha mandato me an-ch'io mando voi. Ricevete lo Spi-rito Santo! A chi nimetterete i pec-cati saranno rimessi.

Continuo a pregare: Grazie,Signore. Ho capito. L'essenziale èquesto: essere mandati nel mon-do, a modo tuo, 'Con Iaforza deltuo Spirito, per continuare la tuaopera e lottare perché il peccato,.il male, ilmaligno siano ricaccia-ti. Signore, abbiamo bisogno deltuo Spirito, donacelo!

Una giovane donna che non sache cosa significa profezia (è solola seconda volta che partecipa al-le riunioni di preghiera), conclu-de: Dice il Signore Dio: lo ri-verserò .nel vostro cuore lo stessoSpnrito che ho messo nel cuoredel mio Figlio Gesù e nel cuore diMaria; con ql:l~,~toSpirito conti-nuerete la stessa opera di Gesù.

Ero felice. Un piccolo dubbio:forse l'accenno a Maria era dovu-to alla devozione di quella. donnaper la Madre di Gesù. Non cono-scendo il programma dettagliato

non sapevo, fino a quando mi 'so-no trovato nel pieno svolgimentodel ritiro, del ruolo decisivo cheMaria avrebbe avuto in queigiorni.

La sera dopo 1,1 primo giornodi ritiro ricevo una telefonata:Pronto? ...oggi ho fatto il primovenerdì del mese per te ...domaniil Rosario sarà per la vostra 'san-tificazione.; Auguri!

Il giorno dopo nella sala delleudienze d informano: In questifogli ci stanno le firme di coloroche hanno 'sottoscritto I'impegnodi recitare il Rosario per questoritiro. Sono 369 mila Rosari dallaCalifornia! n segreto del succes-so sta an-che qui: nella montagnadi -DUOCO orante che è 'salita daisingoli oristianì, dai gruppi di pre-ghiera e dalle comunità contem-plative, spesso unita al digiuno.

A Roma accanto al Papa

La scelta del luogo è significati-va: Roma, presso la tomba di Pie-tro, accanto alla sede apostolicadel suo successore.

I preti di tutto :hl mondo hannovoluto affermare che il Rinnova-mento nello Spirito vuole esseredentro la Chiesa e per la Chiesa

Piero
Testo digitato
[30 maggio - 5 giugno 1984]

".:

i.._ _. __ .•. _. _La prima concelebrazìone

universale. Significativa la presen-za di 4 cardinali e di vescovi.

Un discorso unico a più voci

Gli oratori che 'Si sono succedu-ti, come canali di grazia nelle ma-ni del Signore sia nelle conferen-ze che nelle omelie, nel coordina-mento come nelle testimonianze,ci hanno fatto una proposta uni-ca, quasi un discorso a più vocidi Gesù stesso: Vi chiamo oggialla santità ... la santità è possi-bile ... senza di essa la vostra vitanon ha senso ... io ve la dono in-sieme con il mio Spirito.

Coi miei seimila fratelli nel sa-cerdozio, mi sono ritrovato nelpiù profondo raccoglimento nelgiro di qualche decina di minuti.

L'evento è subito iniziato: Dioci sta parlando! E quello che cidice è decisivo.

Un senso di orgoglio mi perva-de: quei sacerdoti che ci parlanonon sono soltanto dei bravi pre-dicatori, sono contemporanea-mente sapienti, profeti, testimonie ... perché no? santi in primapersona. Il movimento carismati-c~ se dà questi frutti è genuino.I nomi non contano; che sianocardinali o semplici frati" vescovio preti il risultato è semprequello.

Gesù: il Santo di Dio

Dio Padre ha consacrato Gesùcon il suo Spirito con una tripliceunzione: al momento della incar-

Leon Joseph Cardinale Suenens

nazione, nel battesimo del Gior-dano; nella sua glorificazione, Se-parato dal peccato, Gesù è purez-za assoluta. Guidato dallo Spirito,Gesù è il figlio messo a parte deisegreti del Padre, che accetta diessere sacerdote e quindi vittimaper l'umanità.

Il sacerdote: santo come Gesù

Scelto dall'eternità per soloamore e consacrato tre volte dal-lo Spirito nel battesimo; nella cre-sima, nel sacramento dell' ordine,questo povero uomo è figlio, te-stimone e sacerdote; reso similea Gesù fino a diventare una cosasola con Lui, fino ad essere Lui:quindi santo.

La Santità nei confronti di« fratello corpo»

Non si può essere santi se non'si è puri. La purezza è santità.Se è difficile essere puri, se ciòrichiede il cammino della croce,la purezza è alla nostra portata.

Non oon la padronanza deglistoici, ma con la fede nella po-tenza di Gesù. Le difficoltà nasco-no dalla mancanza di fede e dipreghiera. Gesù è Signore anchedel mio corpo. lo non mi appar-tengo. Battezzato sono suo. La pu-rezza è spazio lasciato allo Spiri-to per essere liberi e liberare innoi la potenza enorme della risur-rezione.

Liberati dal peccatoper liberare dal peccato

Siamo peccatori ma per noi esi-ste una libertà dal peccato. Senon ne usciamo è perché non nevogliamo uscire. Tornati alla gra-zia e condividendo la santità diGesù, dobbiamo aspirare all'inno-cenza e far nascere intorno a noila nostalgia dell'innocenza, dellagrazia, della santità.

Va abbandonata la falsa pietà.Idoli e peccati vanno chiamatiper nome. -e denunciati. Troppofango esiste nel mondo ed entranel cuore dei fedeli perché i sa-cerdoti non ne parlano e poi per-ché non esercitano H ministerodel perdono.

Guarisci il tuo cuore

E' possibile la liberazione dalpeccato; è possibile pure la libe-razione del cuore. Un cuore nonlibero impedisce il cammino ver-so la santità. Dentro di noi si èaccumulata la paura, le ferite delpeccato non rimarginate e le sueconseguenze, i complessi di col-pa, ogni risentimento. Solo l'amo-re sana ciò che il peccato ha fe-rito. E Gesù, solo Lui, <chemi haamato e ha dato se stesso per me,mi può guarire con questo tipo diamore, purché io mi esponga aquesto amore. Guariti saremo mi-nistri di guarigine dnteriore,

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Padre Carillo Alday, M.Sp.S.

La madre dei sacerdoti

Il Card. Suenens riferisce la ri-sposta di Karl Rahner ad un in-quietante interrogativo: perché iteologi parlano poco della Madon-na ,e i sacerdoti hanno quasi pau-ra di predicarla? L'anziano teolo-go: Molti cristiani hanno ridottol'esperienza di fede ad una dottri-na, ad una astrazione. E unaastrazione non ha bisogno di unaMadre. Una giornata intera abbia-mo contemplato questa Madre peraffidarci poi a Lei, guidati da Ma-dre Teresa di Calcutta.

Teresa, ossia,la potenza della santità

In questo fragile uccello, inquesta piccola donna, abbiamo vi-sto la potenza della santità equanto può fare Dio in un essereche si dona completamente a Luiper essere carità presso i poveri.

Ministri della Parolae della Eucarestia

Santi per Lui. E Lui ci mandanel suo nome per portare la sal-vezza nello stesso modo suo, colsuo stesso potere, <colsuo stessoSpirito. La Parola di Dio non èsolo quella che è scritta, ma an-che la nostra parola umana cheproclama l'evento della salvezza.Dopò tre giorni di preghiera, fra-ternità e ascolto, siamo veramen-te un ouor solo ed un'anima sola.

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Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.

C'é sintonia perfetta 'ira gli ora-tori e l'assemblea. In centinaia,migliaia, riscopriamo l'enormericchezza e potenza della Parolae decidiamo di leggerla, studiarla,p regarla , adorarla per essere sa-cramenti di Cristo, Verbo di Dio,Parola di Dio e di vivere contem-poraneamente l'Eucarestia che ce-lebriamo.

Gesù spezza il Pane. Non è so-lo gesto di condivisione, ma im-molazione e noi pure ci spezzere-mo fino a sciogliere la nostra vitain un sì: Ecco anch'io vengo Pa-dre per fare la tua volontà. Gesùsi dona: Prendete e mangiate que-sto è il mio Corpo; questo panesono lo nella mia esistenza stori-ca-concreta,

Prendete questo è il mio San-gue; questo è l'evento della miamorte, della mia vita donata.

Noi sacerdoti, con la nostragente, siamo il COI'pOMistico diCristo, e diremo insieme a Gesù:Prendete e mangiate la nostra vi-ta concreta, è un dono per voi.Il ministero sacerdotale minac-

ciato da una secolarizzazione ra-dicale, brilla di nuovo come mini-stero dello Spirito. E' lo Spiritoche dà la vita e ce la rinnova an-che ogpi. c-.

:

Una nuova effusione

Nel giorno dell'Effusione delloSpirito abbiamo fatto quasi tuttil'esperienza di Dio e il mezzo è

stato la preghiera dei fratelli. Inquesti giorni si è verificato l'even-to di una nuova effusione e ilrnez-zo è s1Jata la comunità orante di6000 sacerdoti, la resa a Dio e ,ilvento della Parola con cui Cristorisorto, raffigurato vittorioso allespalle dei predicatori, ci investead ondate successive. A trattisembra di avvertire una vibrazdo-ne fisioa attraverso i nostri corpie l'applauso di tre minuti, spon-taneo, prolungato fino a sentirele braocia doloranti, è un ricono-scere a Gesù la Signoria sullanostra vita. La profezia finale nonci fa paura: Molti di voi dovrannosoffrire, qualcuno darà il propriosangue, ma oolui che rimane conMe, sarà vincitore,

Sa~erdoti attorno al Papa

Grazie Santità, per averci 'accol-to nell'unico posto dove poteva-mo essere uniti così numerosi.Grazie per la concelebrazione fi-nale, grazie per averci capito. Gra-zie per aver esercitato il carismadel discernimento, il carisma del-la sintesi. Grazie per essere tu,pastore e servo iinsieme, rocciadel nostro ministero pastorale.

Ognuno di noi ti dice grazie, osemplicemente, con le parole delpiù anziano dei nostri fratelli pre-senti al ritiro (ha 60 anni di sacer-dozio alle spalle): PAPA, EU TEAMO.

d. Franco

IL RINNOVAMENTO IN ITALIAe il Magistero tre

La 'Corsa inarrestabile del mo-vimento carismatico esploso ne-gli Stati Uniti all'epoca del dopoConcilio tra la fine del 1956e so-prattunto agli inizi del 1967, que-sto movimento o corrente spiri-tuale, in una decina di anni 'Si èesteso in tutto il mondo. In bre-ve tempo ha conquistato l'Italia.E' stata una grande fortuna omegho una formidabile graziache la Gerarchia della Chiesa, apartire da Paolo VI e poi da mol-ti vescovi non solo abbia presoatto della sua esistenza, ma abbiavoluto che questo movimento ec-clesiale si sviluppasse dentro laChiesa.

La grande speranza di papa Gio-vanni

Alla vigilia dell'apertura delConcilio. papa Giovanni invocavalo Spirito Santo: Rinnova nellanostra epoca i prodigi come inuna novella Pentecoste!

Chiudendo la prima sessioneaffermava: Sarà veramente lanuova Pentecoste che farà rifiori-re la Chiesa nella sua interiorericchezza e nel suo estendersi ma-ternamente verso tutti i campidella umana attività; sarà unnuovo balzo in avanti del Regnodi Cristo nel mondo, un riaffer-mare in modo sempre più alto esuadente la lieta novella della re-denzione, l'annuncio luminosodella sovranità di Dio, della fra-tellanza umana nella carità, dellapace promessa in terra agli uomi-ni di buona volontà, in risponden-za al celeste beneplacito.

Papa Giovanni era un profetache preannuncìava resplosionedel Rinnovamento nello Spirito?Certamente no. La Pentecoste chesognava e l'azione dello Spiritoerano viste nella grazia del Con-cilio e nella sua attuazione.

22

diPaolo VI

Dopo il ConciHo tutte le forzedella chiesa si mettono all'operama dieci anni dopo le illusioni so-no finite. Non basta lavorare. No-nostante la crisi Paolo VI vedesorgere cose nuove nella Chiesa:

Il soffio ossigenante dello Spiritoè venuto a svegliare nella Chiesaenergie sopite, a risuscitare cari-smi dormienti, a infondere quelsenso di vitalità e di letizia che adogni epoca della storia, definiscegiovane e attuale la Chiesa stessa.

C'è uno spostamento di visionee un nuovo tipo di speranza. DaDio e dal S'IlOSpirito che agiscenel popolo di Dio possiamo atten-dere iniziative nuove di salvezza,energie e carismi per attuarle. Sei battezzati s'Onodocili all'azionedello Spirito, la Pentecoste so-gnata da Papa Giovanni si avve-rerà per tutta la Chiesa.

La sua parola ai membri del rin-novamento carismatico

Evento memorabile per il Rin-novamento nello Spirito è stato ilCongresso internazionale del mo-vimento del 1975 presso le cata-combe di San Callisto nei giorniprecedenti La Pentecoste. ~

In San Pietro i diecimila parte-cipanti vivono una udienza 'stori-ca. Il movimento viene definitoda Paolo VI una chance per laChiesa. Agli italiani in particolaredice:

Riflettete 'Sul binomio che for-ma la vostra definizione:

Rinnovamento Spirituale.Dove entra 10 Spirito, Noi sia-

mo subito attenti e felici di salu-tare la venuta dello Spirito San-to. Anzi, Noi lo invitiamo, Noi lopreghiamo, Noi non desideriamodi più che il popolo cristiano, ilpopolo credente, abbia per que-sta presenza dello Spirito di Dio

Ponteficiin noi un'avvertenza, un culto,una gioia 'Superiore.

Abbiamo dimenticato lo Spiri-to Santo? No, cento! Noi lo vo-gliamo, lo onoriamo, lo amiamo e10 invochiamo; e voi, con la vo-stra devozione, il vostro fervore,volete vivere dello Spirito!

Questo deve essere - ecco lavostra seconda 'parola - un rin-novamento. Deve ningiovanire ilmondo, deve ridare una spiritua-lità, un'anima, un pensiero reli-gioso al mondo; deve riaprire lesue labbra chiuse alla preghiera,e aprirle al canto, alla gioia, al-l'inno, alla testimonianza, e saràveramente una grande fortunaper il nostro tempo, per i nostrifratelli, che ci sia tutta una gene-razione - la vostra generazionedi giovani - che grida al mondole glorie e le grandezze di Dio nel-la Pentecoste.

Nell'inno che Noi questa matti-na abbiamo letto nel Breviario (èun inno che risale nientemenoche a S. Ambrogio, Hl-IV sec.)c'è questa espressione: «Laeti bi-bamus sobriam projusionem Spi-ritus ». Laeti, cioé con letizia, bi-bamus, assorbiamo, sobriam, benidentificata e ben misurata, pro-[usionem Spiritus. Può essereuna formula che stampa sopra ilvostro Movimento un program-ma e un'approvazione al Movi-mento stesso.

Oggi, o si vive con devozione,con profondità, con energia e congioia, la propria fede, o la fede sispegne.

Giovanni Paolo II

E' il 23 novembre 1980. Altraudienza. Non più diecimila perso-ne, ma ventimila. Non i rappre-sentati di tutto il mondo, ma gliaderenti di tutta Italia. Ed è unanuova giornata storica.

Dalle parole del Papa ci aceor-

giamo di .essere Chiesa, di esserein sintonia con lud e conosciutida lui: Vi dirò con San Paolo cheavevo un vivo desiderio di veder-vi per comunicarvi qualche donospirituale perché ne siate fortifi-cati o, meglio, per rinfrancarmicon voi e tra voi mediante la fedeche abbiamo in comune.

E' necessario mettersi in ascol-t'O dello Spirito: E' importanteche anche noi cristiani posti dallaProvvidenza a vivere negli anniconclusivi del millennio, ravvivia-mo l'intima consapevolezza dellevie misteriose attraverso le qualiessa persegue il suo disegno disalvezza.E' compito nostro non solo so-

gnare di essere, ma vivere per es-sere una via della Provvidenza.I carismi sono una « dote» per-

manente della Chiesa. Ogni cri-stiano ha il suo carisma ordina-rio perché ogni crìstiano è chia-mato a costruire la Chiesa. Matutti questi carismi sono al servi-zio di un unico grande carismache è la carità.

Senza la carità i carismi nonservono a nulla. La carità faràevitare al Rinnovamento i rischidella ricerca dell'Ostraordinario,il fondamentalismo biblico, I'inti-mismo, l'illuminismo.

Prima di impartire la benedi-zione finale ci invita ad essere nel-la giornata di Cristo Re, « rapito-ri del regno di Dio ».

* ..te *

Se ci confrontiamo dopo questianni con la nostra storia e il ma-gistero dei papi possiamo ralle-gl'arei. Spetta a noi realizzare ilsogno di Papa Giovanni di vivereurna nuova Pentecoste al serviziodella Chiesa, essere una chanceper la Chiesa come Paolo VI de-siderava, essere costruttori delRegno o i suoi rapitori come cidice il Papa ohe oggi regge laChiesa. Il segreto sta nel non tra-dire la propria spiritualità 'e nel-l'essere fedeli allo Spicito, al ser-vizio alla Chiesa e al mondo.

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