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1

DIREZIONE DIDATTICA

STATALE “ANNA FRANK”

Piazza Madonnina, 1 - 10040 LEINI’ (TO) Tel. 011/9988050 - 9978252

E-MAIL [email protected]

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INDICE

PARTE PRIMA Analisi del contesto e dei bisogni formativi pag. 3 Finalità generali pag. 4 Priorità pag. 4 RAV – sez 5 Individuazione delle priorità pag. 5 Piano di Miglioramento pag. 7 Identità d’Istituto pag. 15 Sviluppo progettuale pag. 16 Organizzazione dei processi di insegnamento apprendimento pag. 22 Curricoli e autonomia scolastica pag. 23 Progettualità e documentazione pag. 25 Valutazione pag. 25 Piano di monitoraggio e valutazione anno scolastico 2015/2016 pag. 27 Organizzazione pag. 30 Organizzazione funzionale all’attuazione del P.O.F pag. 31 Composizione e compiti dello staff di Direzione pag. 32 Commissioni anno scolastico 2015/16 pag. 38 Esigenze formative del personale della scuola pag. 40 Schemi delle attività pag. 41 PARTE SECONDA Sezione progetti APPENDICE (in calce alla PARTE PRIMA) Curricoli Indicazioni generali sulla sicurezza pag. 44 Estratto dal Regolamento del Consiglio di Circolo pag. 45 Regolamento d’Istituto pag. 47 Protocollo di accoglienza degli studenti non italofoni pag. 48

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ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI FORMATIVI Il Circolo Didattico di Leinì è costituito dalla Scuola Primaria Anna Frank e dalle Scuole dell’Infanzia Carlo Collodi, Villa Violante e sezioni di via Gobetti. Le scuole operano con un bacino di utenza eterogeneo, continuamente in via di trasformazione: aumento della popolazione infantile (da alcuni anni si registra un aumento del numero delle classi in ingresso rispetto a quelle in uscita), aumento di alunni stranieri nelle scuole, incremento del fenomeno dell’anticipo, aumento dei soggetti con disturbi dell’apprendimento e del comportamento, presenza di casi con deprivazione socio- culturale. L’azione educativa è finalizzata, pertanto, all’ accoglienza, all’integrazione, all’inclusione, alla multiculturalità, al successo scolastico, alla prevenzione del disagio e dell’abbandono e, attraverso una stretta collaborazione con gli Enti Locali e le Associazioni, ad un adeguato potenziamento dell’offerta formativa. Consapevoli che la scuola deve rispondere ad un progetto educativo complessivo costruito soprattutto sulle competenze e le esperienze personali presenti, il Collegio dei docenti, in continuità con l’offerta formativa dei precedenti anni scolastici, ribadisce l’importanza: - dell’autonomia delle singole unità scolastiche e il diritto delle stesse, nella loro

libertà e responsabilità, a tradurre gli obiettivi formativi di carattere generale in un’offerta formativa che tenga conto del contesto territoriale

- di azioni educative finalizzate alla formazione dell’individuo e del cittadino - dello sviluppo personale degli studenti, della cittadinanza attiva, dell’inclusione

sociale, rafforzando le competenze chiave e quelle trasversali anche attraverso il potenziamento degli ambienti didattici artistici, sportivi e laboratoriali

- del rispetto degli stili cognitivi e dei ritmi d’apprendimento degli alunni - dei percorsi di crescita degli alunni favorendo la collaborazione scuola - famiglia - del potenziamento della sicurezza e della prevenzione degli infortuni - della contitolarità, della corresponsabilità e della condivisione della progettazione ed

attuazione dei percorsi formativi - della compresenza come momento educativo, che consente la realizzazione di

progetti formativi personalizzati ed individualizzati.

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FINALITA’ GENERALI Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 individuano per la scuola italiana alcune finalità specifiche; il Circolo Didattico di Leinì, in linea con esse, nell’esercizio dell’autonomia, garante della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale, si propone: � il potenziamento della consapevolezza del sé, dell’altro e dell’appartenenza a un

gruppo per la formazione del cittadino; � la valorizzazione di una mentalità positiva (voglia di partecipare e di fare); � la costruzione di relazioni sociali basate su solidarietà, condivisione, scambio e

reciprocità; � il successo formativo inteso come sviluppo delle potenzialità dei singoli; � la qualità degli interventi educativi per promuovere contesti stimolanti e motivanti,

nel rispetto della pluralità delle intelligenze; � la prevenzione del disagio (anche del fenomeno “bullismo”) e dell’abbandono

scolastico; � la centralità su abilità, strategie, competenze, saperi in situazione, padronanza

dei linguaggi; � l’integrazione fra dimensioni disciplinari e trasversali del curricolo; � l’educazione alla sicurezza e alla promozione di corretti stili di vita.

PRIORITA’ Le priorità individuate per l’anno scolastico in corso sono:

◊ promuovere competenze (conoscitiva, linguistico-comunicativa, metodologico-operativa, relazionale);

◊ promuovere le attività che sviluppano una mentalità positiva, l’identità dei soggetti, il senso di appartenenza a un gruppo per la formazione del cittadino;

◊ promuovere le attività che favoriscono l’utilizzo di una pluralità di linguaggi;

◊ favorire l’integrazione e l’inclusione delle diversità e valorizzare le peculiarità individuali come la diversabilità e le culture diverse;

◊ mantenere iniziative basate su condivisione, scambio, reciprocità e collaborazione tra scuola, famiglia e territorio;

◊ promuovere contesti educativi atti a potenziare abilità e processi cognitivi e metacognitivi;

◊ migliorare gli esiti nelle prove nazionali standardizzate sia in italiano sia in matematica (vedasi RAV 2015 e PdM);

◊ utilizzare un sistema comune e condiviso di valutazione delle competenze;

◊ potenziare la Valutazione d’Istituto; ◊ promuovere l’educazione e la cultura della sicurezza e della prevenzione ◊ documentare progetti e percorsi significativi; ◊ sostenere l’importanza della formazione in servizio del personale della scuola; ◊ dare spazio e dignità culturale all'autonomia, alla sperimentazione, alla

progettualità collegiale, compresa la valutazione;

◊ privilegiare la compresenza, intesa come momento educativo che consente la realizzazione di progetti formativi personalizzati ed individualizzati.

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RAV

SEZIONE 5 – INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

5.1.2 Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione In base all’analisi sinora condotta, l’area dei Risultati nelle prove standardizzate ha evidenziato le maggiori criticità (situazione della scuola: 2), per cui si è deciso di intervenire individuando la priorità sopra descritta e il conseguente traguardo da raggiungere nel prossimo triennio. Si ritiene inoltre che il lavoro da sviluppare per il raggiungimento del suddetto obiettivo possa avere positive ricadute anche sul raggiungimento di migliori livelli nelle competenze chiave, con un incremento positivo degli esiti scolastici. Il lavoro che si intende portare avanti potrà arricchire la professionalità dei docenti modificandone l'approccio metodologico disciplinare e le competenze valutative.

5.1.1 Priorità e traguardi ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

�� a) Risultati scolastici

X� b) Risultati nelle prove standardizzate

1) Miglioramento degli esiti nelle prove nazionali standardizzate sia in italiano sia in matematica.

1) Rientrare nella media nazionale e regionale con risultati consolidati.

�� c) Competenze chiave e di cittadinanza

�� d) Risultati a distanza

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5.2.1 Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO

DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

X a) Curricolo, progettazione e valutazione

1) Predisporre per ogni interclasse prove interne per italiano e matematica strutturate come le prove nazionali standardizzate .

2) Definire ed utilizzare criteri condivisi di valutazione coerenti con le suddette prove.

�� b) Ambiente di apprendimento

�� c) Inclusione e differenziazione

�� d) Continuità e orientamento

�� e) Orientamento strategico e organizzazione della scuola

�� f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

�� g) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

5.2.2 Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al

raggiungimento delle priorità

Gli studenti saranno stimolati nelle prove ad utilizzare e trasferire in modo più funzionale ed efficace le conoscenze, i meccanismi e le abilità acquisiti. Si intendono potenziare le capacità di comprendere, di fare inferenze, di trasferire, di recuperare ed utilizzare opportunamente informazioni e dati.

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Piano di Miglioramento (PDM) Modello di Piano di Miglioramento INDIRE

SEZIONE 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più necessari e rilevanti

Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE

DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO

E’ CONNESSO ALLA PRIORITA’

a) Curricolo, progettazione e valutazione

1) Predisporre per ogni interclasse prove interne per italiano e matematica strutturate come le prove nazionali standardizzate.

2) Definire ed utilizzare criteri condivisi di valutazione coerenti con le suddette prove.

TABELLA 2 – Calcolo della necessità dell’ intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencato Fattibilità

(da 1 a 5) *

Impatto (da 1 a 5)*

Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento

1 Predisporre per ogni interclasse prove interne per italiano e matematica strutturate come le prove nazionali standardizzate.

4

3

12

2 Definire ed utilizzare criteri condivisi di valutazione coerenti con le suddette prove.

4

3

12

*Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come di seguito riportato: 1 = nullo 2 = poco 3 = abbastanza 4 = molto 5 = del tutto

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TABELLA 3 – Risultati attesi e monitoraggio Obiettivo di

processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

1 Predisporre per ogni interclasse prove interne per italiano e matematica strutturate come le prove nazionali standardizzate.

Accrescimento delle competenze linguistiche e matematiche degli alunni in un' ottica di educazione cognitiva. Superamento di modalità trasmissive dell'insegnamento a favore di una progettazione che promuova l’ IMPARARE AD IMPARARE.

La prova di ITALIANO chiamerà in gioco le competenze pragmatico-testuale, lessicale e grammaticale; quella di MATEMATICA includerà sia i contenuti matematici, organizzati nei quattro ambiti sia i processi coinvolti nella risoluzione.

Incontri del gruppo di coordinamento per l’ aggiornamento sul procedere dei lavori, l’esamina di quanto prodotto e la discussione circa le eventuali problematiche emerse nelle singole interclassi. Incontri a cadenza mensile da Dicembre

2 Definire ed utilizzare criteri condivisi di valutazione coerenti con le suddette prove.

Potenziamento nel personale docente delle competenze nella costruzione di idonei strumenti di monitoraggio e valutazione delle competenze degli alunni.

Presenza nelle griglie di tabulazione per ogni item di indicazioni relative a: competenza rilevata, contenuti ed indicatori di processo attivati. Tabelle di valutazione con struttura simile per ogni interclasse con individuazione dei livelli di competenza.

Incontri del gruppo di coordinamento per l’ aggiornamento sul procedere dei lavori, l’esamina di quanto prodotto e la discussione circa le eventuali problematiche emerse nelle singole interclassi. Incontri a cadenza mensile da Dicembre

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SEZIONE 2 – Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo TABELLA 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista

Effetti positivi all’ interno della scuola a medio termine

Effetti negativi all’ interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all’ interno della scuola a lungo termine

Effetti negativi all’ interno della scuola a lungo termine

Coinvolgimento di tutto il corpo docente per la predisposizione delle prove, attraverso un lavoro di progettazione in interclasse e di ambito disciplinare (sempre in interclasse).

Potenziare la progettazione didattica condivisa

Percezione del lavoro da fare come "un di più" o come sminuente o svalutante delle modalità di lavoro utilizzate fino ad ora.

Superare un’ottica di progettazione che ricorra ad un modello trasmissivo di conoscenze a favore di una progettazione che promuova l’ IMPARARE AD IMPARARE e quindi favorisca la connessione degli apprendimenti della scuola con le esigenze della realtà.

"Partecipazione passiva" al lavoro da parte di alcuni docenti, che non avvertono la necessità di modificare il proprio modo di lavorare.

Coinvolgimento di tutto il corpo docente per la predisposizione di griglie di raccolta dati e di tabelle di valutazione relative alle prove di Italiano e matematica, attraverso un lavoro di interclasse e di ambito disciplinare (sempre in interclasse).

Potenziare la capacità di individuare e condividere criteri e modalità di valutazione comuni.

Percezione del lavoro da fare come "un di più", talvolta ritenuto non necessario o inutile

Utilizzo del monitoraggio e della valutazione come strumenti di analisi dell’andamento del percorso di crescita degli alunni, ma anche come strumenti di AUTOREGOLAZIONE E AUTOVALUTAZIONE del lavoro del gruppo docente.

"Partecipazione passiva" al lavoro da parte di alcuni docenti, che non avvertono la necessità di modificare il proprio modo di lavorare.

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TABELLA 5 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice

A e B Coinvolgimento di tutto il corpo docente per la predisposizione delle prove, attraverso un lavoro di progettazione in interclasse e di ambito disciplinare (sempre in interclasse).

• Valorizzazione delle competenze linguistiche e potenziamento delle competenze matematico - logiche.

• Trasformare il modello trasmissivo della scuola; riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza.

Coinvolgimento di tutto il corpo docente per la predisposizione di griglie di raccolta dati e di tabelle di valutazione relative alle prove di Italiano e matematica, attraverso un lavoro di interclasse e di ambito disciplinare (sempre in interclasse).

• Valorizzazione della scuola come comunità attiva.

• Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

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SEZIONE 3 – Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato

TABELLA 6 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

TABELLA 7 – Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori / / Consulenti / / Attrezzature / / Servizi 150,00 Bilancio scuola Altro / /

Figure professionali

Tipologia di attività

N. ore

Costo previsto (€)

Fonte finanziaria

Docenti Gruppo di coordinamento dei lavori per la pianificazione e il coordinamento del lavoro delle interclassi. Tutti gli insegnanti sono coinvolti nella predisposizione di prove, di griglie di raccolta dati e di tabelle di valutazione.

91

2355,20

Fondo d’ Istituto

Personale ATA / / / /

Altre figure / / / /

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TABELLA 8 – Tempistica delle attività OBIETTIVI DI PROCESSO 1) Predisporre per ogni interclasse prove interne per italiano e matematica

strutturate come le prove nazionali standardizzate .

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Informazione del C.D. circa i contenuti del RAV, delle priorità e dei relativi obiettivi di processo indicati

Azione attuata e conclu

sa

Costituzione del gruppo di coordinamento del lavoro ed incontro preliminare del gruppo di coordinamento per la definizione delle azioni da attivare e delle modalità operative comuni da adottare

Azione attua-

ta e conclu

sa

Incontro di ciascuna presidente con i colleghi della propria interclasse per illustrare criteri e modalità di lavoro e indicare i materiali di supporto cui fare riferimento (QdR Invalsi) .

Azione attuata e conclusa

Suddivisione per ambito di tutti i docenti di ciascuna interclasse e avvio lavori di

Azione attuata e conclusa

Azione in corso

Azione prevista

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“costruzione degli strumenti”.

Stampa e fotocopia delle prove

Azione

prevista

Somministrazione delle prove

Azione

prevista

Confronto sui risultati raggiunti all’interno di ciascuna interclasse.

Azione

prevista

Incontro del gruppo di coordinamento per analizzare in quali ambiti risultano maggiori carenze e in quali i punti di forza.

Azione

prevista

Rendicontazione consuntiva

Azione

prevista

2) Definire ed utilizzare criteri condivisi di valutazione coerenti con le suddette prove.

Tempistica delle attività Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

I docenti di ciascuna interclasse, suddivisi per ambito, appronteranno le griglie per la tabulazione delle risposte sulla base delle prove prodotte (tipologia di

Azione

prevista

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item e articolazione degli stessi) e le relative tabelle di valutazione.

Stampa e fotocopia delle griglie di tabulazione e delle tabelle di valutazione delle prove.

Azione

prevista

Utilizzo delle griglie e delle tabelle prodotte per la tabulazione delle risposte e per la valutazione.

Azione

prevista

Confronto in sede di interclasse sulla funzionalità delle griglie e delle tabelle valutative prodotte.

Azione

prevista

Incontro del gruppo di coordinamento per analizzare le criticità emerse con l'utilizzo degli strumenti approntati.

Azione

prevista

Riflessione conclusiva in sede di Collegio Docenti

Azione

prevista

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P ensando INSIEME O rizzonti

F uturi

ACCOGLIENZA

PROGETTUALITA’ E

DOCUMENTAZIONE

INCLUSIONE

VALUTAZIONE e

AUTOVALUTAZIONE

INTERCULTURA

IDENTITA’

D’ISTITUTO

COLLABORAZIONE

CURRICOLI

FORMAZIONE e

AGGIORNAMENTO

ORGANIZZAZIONE

CONTINUITA’

L’Istituto ha deciso di mantenere vivi ed attivi progetti, iniziative ed attività che nel corso degli anni hanno contribuito a delineare l’identità della Scuola e hanno favorito il perseguimento delle finalità e delle priorità prefissate.

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ACCOGLIENZA “dalla scuola di tutti alla scuola di ognuno”

Il nostro Circolo si propone di “Accogliere, ascoltare, accompagnare” (D. Demetrio, 1997) ogni individuo coinvolto nella vita scolastica (bambini, genitori e docenti) per valorizzarne le potenzialità e le peculiarità, avendo cura di rispettarne le differenze. Bambini

Nella scuola dell’infanzia si predilige un inserimento graduale adeguato ai tempi e alle esigenze del bambino; inoltre si dedica un’attenzione particolare all’accoglienza quotidiana di ciascuno, infatti l’arrivo a scuola è un momento delicato per molti

bambini: perciò viene offerto loro un tempo adeguato per inserirsi con serenità e

iniziare una nuova giornata insieme. Anche la predisposizione dell’ambiente e dell’organizzazione è finalizzata all’accoglienza di ogni alunno e alla promozione dell’autonomia. Per facilitare il passaggio fra i due ordini di scuola vengono organizzate attività “ponte”, quali ad esempio l’organizzazione di laboratori creativi ai quali i cinquenni partecipano dopo la visita ai locali della scuola primaria. Genitori Si favorisce l’accoglienza delle famiglie inizialmente attraverso un’informazione chiara e precisa sugli obiettivi e sulle finalità della scuola, successivamente con l’ascolto e il dialogo (assemblee di classe, interclassi con i rappresentanti dei genitori, intersezioni nella scuola dell’infanzia, colloqui individuali) con gli insegnanti di team. Insegnanti La scuola valorizza la professionalità di ognuno con il coinvolgimento in gruppi di lavoro (interclasse, commissioni, tutoraggio,…) e offre la possibilità di acquisire nuove competenze attraverso la partecipazione a corsi di formazione/aggiornamento, progetti. COLLABORAZIONE “La cooperazione è una bussola per l’autonomia”

Consapevoli di quanto sia importante lo scambio e il dialogo tra bambino e bambino, bambino e adulto, scuola e famiglia, scuola e territorio, riteniamo che la cooperazione sia indispensabile per la formazione dell’individuo. A tal fine si stabilisce un patto collaborativo concreto che prevede momenti diversi. Scuola e famiglia: la nostra scuola é una “scuola aperta”, che promuove ed incoraggia la partecipazione attiva delle famiglie. Rende note le finalità educative e didattiche, accoglie proposte per l’arricchimento dell’offerta formativa e pareri circa la qualità percepita, attivando molteplici iniziative: � colloqui individuali: (disponibilità delle insegnanti a cadenza mensile e su richiesta

per la scuola primaria; a inizio, metà anno e su richiesta per la scuola dell’infanzia) � partecipazione agli organi collegiali � partecipazione agli incontri con specialisti � formazione di commissioni con la partecipazione dei genitori (Ed. alla Salute,

Mensa) � coinvolgimento nella gestione della biblioteca (scuola dell’infanzia) � iniziativa Progetto Spazi Educativi E Sostegno Alla Genitorialità gestito dagli

Amici di Matteo

SVILUPPO PROGETTUALE

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Scuola-Territorio: la cooperazione con il territorio si realizza attraverso la fruizione di alcuni servizi e risorse: �Biblioteca comunale

�Amministrazione comunale � finanziamento e supporto organizzativo per: - nuoto presso la piscina comunale di Leinì (se ci sarà la disponibilità) - attività motoria (CSEN, Volley Leinì, jūjitsu…) - organizzazione settimana di Creativando (in presenza di fondi) - educazione stradale: progetto Pedibus: a scuola camminando � Incontri con operatori di riferimento dell’ASL � Strutture socio - sanitarie � Associazioni ricreative � Avvicinamento all’arte (GAM, Castello di Rivoli, Action Theater, Museo del

Cinema, …) Bambino e insegnante: La comunicazione é ritenuta il fondamento di ogni atto educativo, pertanto le insegnanti stipulano con i bambini un contratto formativo che attraverso il dialogo, l’ascolto e il rispetto porti alla condivisione delle finalità e degli obiettivi della programmazione. Le insegnanti all’inizio dell’anno scolastico predispongono il piano di lavoro, accolgono le proposte, i desideri e le esigenze di ogni singolo alunno e si adoperano per integrarle nella progettazione.

Bambino - bambino: la scuola offre al bambino l’opportunità di incontrare tanti compagni insieme ai quali crescere, scoprire nuovi mondi, apprendere, conoscere le regole, imparare ad essere amici, affrontare ansie e vivere emozioni. La collaborazione fra bambini valorizza le diversità e li aiuta a crescere con il gioco, il lavoro di gruppo, i laboratori e le attività motorie.

Insegnante - insegnante: la collaborazione tra insegnanti si concretizza in vari momenti: attraverso un confronto costante e continuo sui curricoli d’istituto a partire dall’inizio dell’anno scolastico, per un adattamento degli stessi alle esigenze delle singole interclassi, e con incontri periodici che ne consentono una costante regolazione, nonché una definizione dettagliata in obiettivi didattici e formativi. Sono previsti inoltre incontri periodici fra gli insegnanti di team per concordare linee educative comuni nella gestione della classe e per programmare l’attività didattica in modo tale da favorire l’approccio trasversale e interdisciplinare. Un ruolo importante inoltre è rivestito dalla partecipazione alle Commissioni, gruppi di lavoro che costituiscono il cuore pulsante dell’organizzazione scolastica.

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CONTINUITÀ “Verso un percorso unitario”

La continuità nasce dall’esigenza di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo. Per prevenire le difficoltà che spesso s’incontrano nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, gli insegnanti operano attraverso una pluralità d’iniziative.

Scuola dell’infanzia - Scuola primaria

Le insegnanti si propongono di favorire la comunicazione e lo scambio d’informazioni tra i due ordini di scuola, per una migliore composizione delle classi. A tale scopo viene utilizzata una griglia osservativa, comune a tutte le scuole del territorio comunale, per valutare aspetti comportamentali, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, metacognizione e altre abilità cognitive (memoria di lavoro, orientamento, ecc.) che sono i prerequisiti utili all’apprendimento scolastico. Si organizzano inoltre specifiche attività che coinvolgono alcune delle insegnanti delle future prime ed i bambini di cinque anni, tra cui la visita alla scuola primaria. Per quanto riguarda la formazione delle classi prime, entro giugno, gli insegnanti delle scuole dell’infanzia leinicesi si riuniscono una o più volte con i colleghi della scuola primaria (i futuri insegnanti di prima) per presentare, utilizzando anche la griglia di cui sopra, i primini in ingresso e il lavoro svolto, e per suddividere gli alunni in gruppi classe fra loro omogenei. All’inizio di settembre, tenendo conto delle iscrizioni di alunni provenienti da altre scuole dell’infanzia, i gruppi classe sono rivisti, analizzati, infine formalizzati ufficialmente. Il dirigente scolastico assegna tali gruppi ai team docenti delle classi prime. Scuola primaria - Scuola media Una rappresentanza di insegnanti delle quinte e della scuola media si riuniscono nel corso dell’anno scolastico per promuovere l’ inserimento alla scuola media dei ragazzi uscenti dalla nostra scuola. Durante le riunioni vengono discusse le rispettive programmazioni e le tematiche d’interesse comune. In particolare, le insegnanti della nostra scuola presentano globalmente il gruppo classe, i singoli alunni e le dinamiche relazionali nate nelle classi e i risultati emersi dalle prove INVALSI. Sulla base di quanto espresso dai docenti di scuola primaria e delle schede di valutazione, gli insegnanti della scuola media “C. Casalegno” suddividono gli alunni in gruppi che vanno a costituire le future classi 1^ medie. Questi gruppi sono presentati a settembre ai docenti della scuola primaria, i quali possono dare dei suggerimenti per eventuali modifiche da apportare ai raggruppamenti. Altre iniziative di continuità La continuità, sia orizzontale sia verticale, viene assicurata anche attraverso altre azioni ed iniziative:

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- attività di laboratorio per bambini di età omogenea volte al potenziamento delle abilità cognitive e all’avvicinamento al libro (nella scuola dell’infanzia); - incontri mensili di programmazione e di verifica collegiali per classi parallele e per laboratori; - colloqui periodici con i genitori; - incontri informativi con i genitori degli alunni frequentanti l’ultimo anno dei vari ordini di scuola; - consigli di intersezione (scuola dell’infanzia) e di interclasse (scuola primaria); - gestione della biblioteca nell’ambito del progetto “Amico Libro” (scuola dell’infanzia);

DIVERSITA’ E INCLUSIONE

“E’ la diversità degli uomini, la differenziazione delle loro qualità e delle loro

tendenze che costituisce la grande risorsa del genere umano”

Il concetto di inclusione (sentirsi parte di un gruppo che ci riconosce e ci accoglie) non può prescindere da una speciale normalità (Ianes, 2001), cioè dal sentirsi trattati come gli altri e nel contempo veder riconosciute le proprie peculiarità: la scuola di tutti diventa una scuola inclusiva, rispettosa e rispondente ai bisogni di tutti e di ciascuno. Consapevoli che la diversità è una risorsa per la crescita personale, riteniamo di dover favorire la sensibilizzazione e la collaborazione reciproca della comunità scolastica al fine di evitare atteggiamenti di paura, difesa, chiusura ed isolamento. Integrare nella scuola vuol dire includere tutte le specialità e differenze dei singoli alunni come risorse e fonte di arricchimento per tutti gli attori del processo di insegnamento – apprendimento (docenti, studenti, dirigenti scolastici, operatori scolastici, operatori sociali e sanitari, famiglia, …). Il processo di integrazione si basa su un cambiamento ed adattamento reciproco. La diversità va vista come risorsa e sorgente di capacità ed abilità, abbandonando una visione meramente diagnostica, rivolta a far emergere e registrare solo le incapacità ed inabilità. Rispondere alle esigenze di un bambino disabile è una questione complessa; le insegnanti di sostegno lavorano: � in rete (lavoro di équipe: GLH), � sulla rete (sfruttamento delle risorse), � con la rete (attivazione di legami e crescita reciproca). Se il bisogno presenta molte sfaccettature, anche l’intervento deve essere articolato allo stesso modo. Il bambino disabile, con i suoi bisogni, deve essere posto al centro e tutte le figure che ruotano attorno a lui lavorano insieme per ampliarne le conoscenze, le competenze e per riuscire a capire quello che può diventare “domani”, cioè di pensarlo ADULTO, contribuendo a realizzarne un PROGETTO DI VITA.

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INTERCULTURA La rapidissima trasformazione delle classi da monolingue e monoetniche a plurilingue e plurietniche ha coinvolto tutti gli ordini di scuola; i bambini che giungono da Paesi stranieri richiedono attenzioni educative e linguistiche specifiche e percorsi di integrazione fondati sullo scambio reciproco e sulla valorizzazione delle differenze in un contesto interculturale. La nostra scuola si propone di favorire un clima di ACCOGLIENZA e di attenzione per sostenere gli alunni neoarrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto e alle nuove relazioni, al fine di prevenire e rimuovere eventuali ostacoli alla piena integrazione. Riteniamo che la scuola sia dunque il luogo privilegiato per realizzare un progetto interculturale con percorsi didattico- educativi che consentono di: � entrare in contatto e familiarizzare con il nuovo ambiente; � stabilire relazioni positive con i genitori immigrati; � conoscere l’identità culturale e la storia dei bambini che vengono da lontano; � far crescere il singolo e il gruppo attraverso modalità di integrazione; � attuare modalità didattiche che possono risultare più “inclusive” in quanto

permettono agli alunni di comprendere il messaggio attraverso l’associazione della lingua orale o scritta con l’ausilio di immagini, di musiche, dell’utilizzo del corpo (drammatizzazioni), di disegni e di esperimenti. Tali strategie consentono di concretizzare in parte l’esperienza al fine di renderla più comprensibile perché mediata da un mondo di riferimenti conosciuti anche a chi non parla la lingua italiana;

� promuovere la dimensione interpersonale, comunicativa ed espressiva dell’apprendimento e di sviluppare quindi trasversalmente:

1. competenze linguistiche 2. competenze comunicative 3. competenze sociali 4. competenze metacognitive 5. competenze metaemotive

� promuovere negli alunni la conoscenza e il rispetto dei punti di vista, di abitudini, di narrazioni e di tradizioni differenti per acquisire la consapevolezza delle pari dignità sociali e della eguaglianza di tutti i cittadini per affinare la sensibilità alle diversità e consolidare atteggiamenti di confronto costruttivo con persone, popoli e altre culture.

COMPETENZE “La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto, come

legna, di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso della ricerca e un amore

ardente per la verità”

La nostra scuola è consapevole della necessità di formare nel bambino uno spirito critico, che lo renda protagonista attivo e creativo nell’interazione con la realtà che lo circonda. Per questo motivo rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità metacognitive, cioè “s’impara ad imparare” in base al fatto che la consapevolezza dei propri processi

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cognitivi facilita gli apprendimenti e adotta metodologie che fanno riferimento al metodo Bright Start o al progetto Capire si può). La scuola dell’infanzia e la scuola primaria guidano, dunque, i bambini verso l’acquisizione di abilità, contenuti e linguaggi specifici al fine di formare in ognuno competenze conoscitive, comunicative, operative e relazionali per orientarsi in modo cosciente, critico, costruttivo e creativo nel mondo in cui vive. La scuola dell’infanzia, nel corso dei tre anni di frequenza, consolida nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e ricostruzione delle realtà. Avvicina il bambino al libro e alla lettura con un percorso che parte dall’immaginario e dal gioco simbolico per arrivare all’interpretazione di testi, messaggi e situazioni (Progetto Amico Libro) Propone al bambino un primo approccio con una lingua diversa da quella che conosce, stimolando la riflessione sulla diversità dei suoni e delle parole (avvicinamento alla lingua inglese). Valorizza l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del senso musicale (avvicinamento all’arte e laboratorio di musica). Offre l’opportunità di vivere il piacere del movimento, di conoscere il proprio corpo, di affinare le capacità motorie nella consapevolezza che l’azione e il pensiero, l’affettività e i processi cognitivi sono strettamente interconnessi (laboratorio di gioco motricità) Si propone di dotare il bambino d un consistente “equipaggiamento cognitivo” per sfruttare pienamente il personale potenziale intellettivo, per arginare l’insuccesso scolastico e il fenomeno della dispersione (metodo Bright Start). Stimola l’organizzazione del pensiero, esplorando, sperimentando e riflettendo sul mondo matematico e scientifico per mezzo del gioco (Capire si può). Anche nella scuola primaria da alcuni anni sono stati attivati gruppi di lavoro finalizzati all’innovazione metodologica ed alla progettazione didattica di percorsi volti a potenziare il bagaglio cognitivo e procedurale degli alunni (Progetto Capire si può, Metodo Bright Start). Di fondamentale importanza, inoltre, è il ricorso a strategie educativo - didattiche interdisciplinari che vengono attuate grazie ai progetti

- di TEAM: gruppi di lavoro per attuare laboratori, attività di recupero e/o di approfondimento, supporto agli alunni in difficoltà

- di ISTITUTO (Ed. alla Salute, ecc.). Da parecchi anni sono attivi percorsi formativi d’arricchimento: - lingua straniera (spettacoli, workshop con attori e docenti di madrelingua, Trinity) - attività di ed. motoria e nuoto - percorsi di avvicinamento alle arti visive in collaborazione con la G.A.M, il Castello di Rivoli, o con specialisti del settore - progetti Regione Piemonte, Provincia e associazioni locali: consulenza e attività di

insegnanti esterni di educazione fisica.

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ORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

DATI TECNICI

Articolazione dei “saperi”

Mezzi

Tempi

Modi

Competenze: • conoscitiva • linguistico-

comunicativa • metodologica-

operativa • relazionale Le competenze sono trasversali e si declinano in microcompetenze nei vari ambiti: � linguistico � matematico � tecnologico/

scientifico � antropologico � espressivo

Risorse umane: 85 insegnanti, di cui: 73 insegnanti di classe/sez. tra i quali numerosi specializzati L2 ; 6 ins di sostegno 5 ins. di religione (con monte ore completo o. con monte ore ridotto) STRUMENTI-SUSSIDI-NUOVE TECNOLOGIE: • palestra - salone • aula psicomotricità • aula audiovisivi • laboratorio

informatica • laboratorio di

scienze • PC nelle classi • biblioteca (sc.

infanzia)

Scuola Primaria Tempo normale : n° classi 8 ore settimanali : 27,30 Tempo Pieno / Lungo: n° classi 24 ore settimanali:40 Scuola dell’infanzia n° sez. 7 ore settimanali 42,30’ (incluso pre-scuola) n° sez. 1 ore settimanali 40 (senza pre-scuola)

� Lezioni frontali � Didattica inclusiva � Gruppi di lavoro:

♦ orizzontali ♦ verticali ♦ per livello

� Laboratori � Uso delle TIC

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CURRICOLI E AUTONOMIA SCOLASTICA

Il sistema scolastico deve essere capace di rispondere alle sfide poste dalla trasformazione sociale, economica, tecnologica, trasformazione dunque della cittadinanza stessa, intesa come capacità di partecipare a pieno titolo a questo processo di cambiamento. La nostra scuola, nell’ambito dell’autonomia, ha ritenuto opportuno costruire i propri curricoli atti a promuovere l’acquisizione di un sapere essenziale e non enciclopedico, un sapere costantemente dinamico e rinnovabile, a sua volta capace di soddisfare sia le esigenze dell’individuo che della società. La Commissione Curricoli e Valutazione ha predisposto dei Curricoli d’Istituto (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria del Circolo), con la supervisione del Prof. Dodman, docente ordinario dell’Università e consulente linguistico per conto del Ministero della Pubblica Istruzione, coerentemente con le tre caratteristiche di:

• continuità: per costruire un percorso formativo unitario e di qualità

• essenzialità: sapere essenziale contrapposto a sapere enciclopedico

• trasversalità: intesa come interdisciplinarietà Il curricolo di scuola viene strutturato in quattro ambiti:

• linguistico- espressivo • logico- matematico • scientifico- tecnologico • antropologico In ogni ambito vengono scelti i contenuti, cioè le tematiche portanti, dell’ambito stesso:

• testo per l’ambito linguistico- espressivo • numero, spazio e figure, dati e previsioni per l’ambito logico-

matematico • ambiente, materia ed energia, terra ed universo per l’ambito

scientifico- tecnologico • territorio e quadri di civiltà per l’ambito antropologico Ogni tematica viene sviluppata dai nuclei fondanti costituiti da:

• caratteristiche • relazioni • trasformazioni I nuclei fondanti, che sono trasversali alle diverse discipline, si sviluppano in competenze. Competenza è l’insieme di conoscenze, capacita’ e atteggiamenti necessari

per svolgere un compito e raggiungere obiettivi. Dunque é un processo che parte da ciò che un individuo sa e gli consente di organizzare ed arricchire questo sapere in base alla propria individualità.

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Le competenze, la cui promozione è l’obiettivo del curricolo di scuola, sono suddivise in:

• conoscitiva: saper costruire conoscenze in base alla propria esperienza per riconoscere caratteristiche, relazioni, trasformazioni

• linguistico/ comunicativa: saper riconoscere ed utilizzare una pluralità di linguaggi e forme di comunicazione per comprendere, interpretare, narrare, descrivere, rappresentare fenomeni e processi, rielaborare i dati, esporre ed argomentare idee

• metodologica/operativa: saper analizzare dati, valutare situazioni e prodotti, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare e motivare scelte, soluzioni, procedimenti.

Saper utilizzare strumenti e tecnologie per effettuare operazioni ed elaborare prodotti

• relazionale: saper agire con autonomia e consapevolezza, riflettere e valutare il proprio operato, rispettando ambienti, persone, cose, collaborare e cooperare all’interno di un gruppo.

Queste competenze vengono perseguite nelle varie discipline prediligendo comunque percorsi interdisciplinari e flessibilità nella gestione del monte ore settimanale di ciascuna disciplina. Fermo restando quanto appena affermato, per ogni disciplina è garantito un tetto minimo di ore settimanali:

Per l’insegnamento della Religione Cattolica, secondo quanto disposto dal Concordato, sono previste 2 ore di lezione settimanali. Da alcuni anni i risultati conseguiti dagli alunni nelle prove standardizzate nazionali (Invalsi) hanno portato alla luce alcune carenze che richiedono degli interventi nuovi nel giro di alcuni anni. Innanzitutto dei mutamenti a livello di progettazione ed approccio metodologico: nel

pdm è infatti prevista la predisposizione, per ogni interclasse, di prove interne per

DISCIPLINA n° ore I ciclo n° ore IIciclo

Lingua italiana 6 6

Lingua straniera (inglese) 1 2

Educazione all’immagine 1 1

Educazione al suono e alla musica 1 1

Educazione motoria 1 1

Storia 1 2

Geografia 1 2

Matematica 4 4

Scienze 1 2

Tecnologia 1 1

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Italiano e Matematica strutturate come le prove nazionali standardizzate, poiché si ritiene che questo lavoro possa contribuire efficacemente al potenziamento delle competenze progettuali dell’intero corpo docente ed incidere altresì sull’ acquisizione di un approccio metodologico-disciplinare innovativo e maggiormente rispondente alle esigenze di attivazione di una didattica per competenze; tutto ciò al fine di superare un’ ottica di progettazione che faccia ricorso ad un modello trasmissivo delle conoscenze a favore di una progettazione che promuova l’ IMPARARE AD IMPARARE e che, di conseguenza, favorisca la connessione degli apprendimenti della scuola con le esigenze della realtà odierna. Si ravvisa inoltre l’esigenza di procedere a breve anche ad una revisione dei Curricoli d’Istituto.

PROGETTUALITA’ E DOCUMENTAZIONE

“Lasciar tracce”

La progettualità è da intendere come capacità di compiere scelte, realizzare progetti, operare un costante confronto/riscontro con la realtà e trovare nuove strategie operative. Il P.O.F. comprende un’ Area Progettuale” che illustra in sintesi i progetti e le attività portanti dell’Istituzione. Questa sezione è consultabile sul sito della scuola. Si continuerà la produzione di una documentazione fotografica, filmica e grafica delle sequenze significative dei percorsi didattici più rilevanti compiuti dai bambini, al fine di lasciare una traccia consultabile. L’ archivio informatico di documentazione della scuola ne risulterà quindi arricchito.

VALUTAZIONE “Per dare valore a ciò che si fa” Fase conclusiva di un percorso di monitoraggio, intesa come riflessione e strumento di riformulazione dei percorsi attraverso un momento di autovalutazione e di valutazione esterna. In coerenza con i nuovi curricoli elaborati per la nostra istituzione scolastica, sono stati stabiliti i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e sono stati individuati indicatori relativi alle competenze da valutare. Saranno raccolti dati intesi come comportamenti osservabili che permettano la riflessione sull’evoluzione delle competenze. Gli indicatori utili alle valutazione delle competenze sono rilevabili attraverso una pluralità di abilità/ operazioni che possono essere di tre tipi

� l’agire � il rappresentare � il verbalizzare.

Gli indicatori forniscono informazioni sulle competenze che, in quanto tali, non sono direttamente osservabili. Autovalutazione

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Scuola dell’Infanzia La valutazione delle attività è compiuta collegialmente dagli insegnanti negli incontri mensili programmati e prevede un monitoraggio in itinere (difficoltà che si incontrano e soluzioni da adottare) e l’utilizzo di griglie di osservazione di indicatori di competenze specifiche per ogni laboratorio. A fine anno sono redatte griglie valutative in cui si verifica l’acquisizione delle microcompetenze individuate. Scuola Primaria La valutazione è condotta da tutte le componenti protagoniste del percorso educativo: bambini e insegnanti.

⇒ Bambini: vengono portati a riflettere sul percorso educativo compiuto, al fine di prendere coscienza dei propri “meccanismi” di pensiero e comportamento attraverso riflessioni guidate su percorsi specifici, giochi di autostima, per assumere un ruolo propositivo nelle attività scolastiche.

⇒ Insegnanti: Concordano a livello di interclasse prove di verifica e relativi criteri di valutazione. I dati emersi vengono tabulati e costituiscono un quadro sintetico delle valutazioni di ognuno e consentono di verificare la ricaduta di quanto proposto. Scuola dell’Infanzia e Primaria Di anno in anno è previsto un monitoraggio in itinere di alcuni progetti attivati e una valutazione conclusiva degli stessi. La Commissione che cura la stesura del piano dell’offerta formativa e l’autovalutazione d’istituto definisce il Piano annuale di monitoraggio con relativi parametri, delega però ai vari gruppi (commissioni, gruppi di elaborazione dei progetti, staff…) l’individuazione degli strumenti di monitoraggio e la valutazione finale delle singole iniziative.

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PIANO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Il piano rappresenta la mappa di riferimento che i diversi soggetti coinvolti dovranno seguire nelle varie azioni di monitoraggio previste. Esso precisa gli standard generali di qualità e i campi d’intervento oggetto di monitoraggio. Il monitoraggio finalizzato all’autovalutazione per l’anno scolastico 2015/2016 prevede i seguenti standard generali di qualità: - APPARTENENZA - EFFICIENZA - EFFICACIA - RESPONSABILITA’ I campi d’intervento individuati come oggetto di monitoraggio sono: COMPETENZE , COLLABORAZIONE, ACCOGLIENZA/INCLUSIONE, con attenzione specifica ai progetti riportati nella tabella.

CAMPI DI INTERVENTO/ Progetti coinvolti

MONITORAGGIO VALUTAZIONE INTERNA Modalità/strumenti

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Monitoraggio e valutazione del Piano di Miglioramento secondo modello INDIRE con compilazione on line

COMPETENZE Valutazione delle competenze di

Lingua e Matematica

Prove Invalsi per le interclassi 2^ e 5^

OFFERTA FORMATIVA Pedibus

Insieme è più facile, i bambini per i

bambini

Diario di scuola

Registrazione del numero degli:

• iscritti • effettivi partecipanti con relativa

frequenza Per il mercatino, registrazione del numero di:

• visitatori • “acquisti solidali” effettuati e relativo

incasso

• Questionari rivolti ai bambini per registrare il gradimento dell’iniziativa e per selezionare il tema che sarà utilizzato come sfondo per la prossima edizione del diario.

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Progetto spazi educativi

Questionario per registrare il gradimento e l’utilità del progetto, rivolto ai genitori e eventualmente agli alunni coinvolti.

INCLUSIONE

• Monitoraggi periodici utilizzando:

• griglie osservative (IPDA) • test specifici in ingresso, in itinere e

finali (prove MT) nelle classi seconde e terze

• prove di scrittura autonoma nelle classi prime

• confronto tra insegnanti (di team e di interclasse) e con i gruppi GLI e GLH

• griglie osservative per rilevare i bambini con BES

• osservazioni sistematiche in contesti strutturati;

• incontri con il personale competente del SSN;

• colloqui con le famiglie • stesura del PAI • incontri presso i CTS

SICUREZZA

Verifica dell'organizzazione e dell'efficienza del piano, a seguito della prova generale di evacuazione

Gli strumenti di monitoraggio utilizzati e la valutazione di consuntivo saranno resi pubblici al termine dell’anno scolastico sul sito della scuola Sulla base delle precedenti esperienze, viene riconosciuta un’importanza primaria alla realizzazione di un archivio informatico docimologico e di documentazione delle esperienze attivate nella nostra scuola.

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VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE E DOCUMENTO DI

VALUTAZIONE

Si intende ribadire e sottolineare che la valutazione non rappresenta un fine in sé: l'alunno non impara per ricevere una valutazione, ma, attraverso l’autovalutazione (processo metacognitivo) e la valutazione dell’insegnante, diventa progressivamente consapevole dei processi messi in atto per acquisire conoscenze, nonché dei punti di forza e di debolezza dei propri apprendimenti. L’ apprendimento avviene quindi attraverso l’ interazione tra alunno e insegnante (insegnante mediatore) e tra alunno e alunno, secondo una metodologia che dà valore alla formulazione di ipotesi, alla riflessione sul risultato e sui processi messi in atto, nonché all’ errore, inteso come indicatore di costruzione di pensiero. In questo senso la valutazione non deve essere espressa solamente come un giudizio sintetico sul rendimento scolastico (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente) o come valutazione numerica (5, 6, 8, 10), ma come livello di competenza dimostrato. Nella nostra scuola, dunque, nella valutazione del lavoro svolto quotidianamente non vengono assegnati solamente voti o altri giudizi sintetici, ma, a discrezione degli insegnanti e in base alla tipologia degli esercizi assegnati, anche altre modalità valutative, quali, l’indicazione del numero delle risposte esatte o del numero degli errori (dettato, copiato, esercizi di completamento, di riconoscimento di parti del discorso, esercitazioni di matematica…) oppure la valutazione discorsiva della pertinenza e della ricchezza del contenuto, dell’adeguatezza sintattica, della correttezza ortografica ( testo, riassunto), della capacità di individuazione delle informazioni essenziali di un testo (riassunto), della capacità di reperire, collegare ed esporre contenuti (materie di studio). Fino all’anno scolastico 2014/15, la scheda di valutazione in uso nella nostra scuola era stata autonomamente predisposta in coerenza con i curricoli d’istituto, infatti, il voto espresso per le singole materie affiancava il livello di competenza raggiunto ed era ottenuto dalla media aritmetica dei tre valori numerici attribuiti a ciascuna delle tre competenze (conoscitiva, linguistico-comunicativa, metodologico-operativa). A partire dal corrente a. s., in seguito al monitoraggio condotto sulle modalità valutative utilizzate e alle esigenze evidenziate dal personale e dall’ utenza, si è deciso di ricorrere all’ utilizzo del documento di valutazione proposto dal ministero (con delibera del Collegio Docenti n° 108 del 7 Ottobre 2015). Al documento ministeriale sarà inoltre allegata una legenda predisposta da un gruppo delegato dal Collegio stesso, per illustrare alle famiglie la corrispondenza tra il voto numerico ed il livello raggiunto dai propri figli nell’acquisizione di conoscenze ed abilità.

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Obiettivo fondamentale è l’individuazione delle responsabilità e la condivisione degli obiettivi. La struttura organizzativa prevede la formazione di varie commissioni, utilizzando risorse umane interne ed esterne. Le commissioni attivate per l’anno scolastico corrente sono le seguenti: � Educazione alla salute e progetto genitori: è composta sia da personale docente

sia da genitori. Promuove iniziative mirate allo “star bene insieme a scuola” con il coinvolgimento diretto delle famiglie e del territorio.

� Commissione sicurezza: si occupa di: - prevenzione dei rischi attraverso l’analisi strutturale dell’edificio; - predisposizione del piano di evacuazione e relative prove; - sensibilizzazione intorno al tema SICUREZZA (comportamenti pericolosi per sé e

per gli altri a scuola, rischi ambientali...). � Commissione informatica: si occupa di: - aggiornamento del sito web della scuola; - documentazione; - elaborazione dei progetti relativi all’informatica e multimedialità in classe. Inoltre si attiva per l’acquisto di nuovo materiale. � Creativando: cura la stesura e la realizzazione del progetto omonimo. � Progetti per l’autonomia e valutazione d’istituto: procede alla stesura materiale,

all’aggiornamento e alla revisione del P.T.O.F.; cura la definizione del piano annuale di monitoraggio e analizza i risultati; elabora nuovi strumenti e criteri oggettivi di valutazione delle competenze.

� INVALSI: cura la somministrazione delle prove e procede all’analisi critica degli esiti conseguiti dalle classi 2 e 5.

� Capire si può: si occupa della revisione dei curricoli e della gestione del progetto nazionale CSP.

� Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con le sue estensioni (GLHO): segue gli insegnanti nella predisposizione ed attuazione del PDP per i bambini con Bisogni Educativi Speciali; elabora il Piano Educativo Individualizzato basandosi sul Profilo Descrittivo di Funzionamento secondo le linee ICF, verifica in itinere i risultati e, se necessario, apporta le necessarie modifiche.

Il coordinamento di questa fitta rete organizzativa è assicurato dal dirigente scolastico, coadiuvato dalle presidenti d’interclasse, dalla collaboratrice vicaria e dalle insegnanti con funzioni strumentali all’attuazione del POF. Le presidenti d’interclasse e le funzioni strumentali curano la trasmissione delle informazioni e il coordinamento delle attività nei rispettivi gruppi di lavoro. La collaboratrice vicaria sostituisce il dirigente in caso di assenza o impedimento, collabora per gli aspetti organizzativi con il gruppo di docenti con F.S. e ha funzione di segretaria durante il collegio docenti della scuola elementare. Per la realizzazione delle finalità della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti. Il collegio docenti pertanto attribuisce ad alcuni colleghi le funzioni strumentali ritenute necessarie alla realizzazione del P.O.F., ampio e complesso progetto, onnicomprensivo dei vari aspetti della vita del Circolo Didattico. Per l’anno scolastico 2015/2016 vengono individuate le seguenti funzioni strumentali necessarie alla realizzazione del P.O.F

ORGANIZZAZIONE

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PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO/

INVALSI F.S..:Bertolone Merlus Fulvia

REALIZZAZIONE DI PROGETTI

FORMATIVI F.S.:Potente M.

ORGANIZZAZIONE Collaboratrici vicarie, insegnanti con F.S., coordinatori di commissione e presidenti di interclasse

SICUREZZA E PROBLEMATICHE CONNESSE

F.S.: Vallino C.

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI

STUDENTI

F:S.: Moretto N.

INFORMATICA/ TECNOLOGIA/

DOCUMENTAZIONE F.S.: Fanfano P.

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Incarico

Nominativo

Profilo

Commissioni e gruppi di lavoro coordinati

Collaboratore vicario

Ferretti Simona

• Sostituzione del Dirigente Scolastico.

• Rappresentanza del Dirigente Scolastico su delega.

• Collaborazione gestionale del Collegio Docenti e dei Consigli d’Interclasse (coordinamento dei lavori, informazione, comunicazione, verbalizzazioni relative).

• Supporto al Capo d’Istituto in compiti organizzativi

• Membro dello staff

• Presidenti d’interclasse

• Collegio Docenti

Collaboratore

Deluca Loretta

• Rappresentanza del Dirigente Scolastico su delega.

• Collaborazione gestionale dei Consigli d’Intersezione (informazione, comunicazione, verbalizzazioni relative).

• Membro dello staff. • Cura ed organizzazione dei locali,

controllo delle condizioni di igiene e di sicurezza, con dovere di segnalazione di anomalie.

• Diffusione delle informazioni (es. Circolari) e gestione della comunicazione nel plesso e raccolta delle richieste e delle segnalazioni per la Direzione

• Consigli

d’Intersezione • Commissione

Sicurezza

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Funzione Strumentale: Progettazione e

Valutazione d’istituto/

Invalsi

Bertolone Merlus Fulvia

• Analisi dei bisogni

• Collaborazione con il Dirigente Scolastico per la progettualità d’Istituto e il miglioramento dell’organizzazione del lavoro e del servizio scolastico.

• Stesura e revisione periodica del P.T.O.F.

• Produzione e cura della docu-mentazione educativa (P.T.O.F., Carta dei servizi, PdM, , …)

• Valutazione attività del P.T.O.F. e raccolta di segnalazioni di esigenze e priorità.

• Coordinamento referenti progetti P.T.O.F.

• Stesura del Piano di Miglio-ramento (PdM)

• Definizione del Piano Annuale di Monitoraggio e Valutazione.

• Coordinamento del monitoraggio

• Coordinamento dell’ autova-lutazione d’Istituto (analisi ed interpretazione dei dati rilevati)

• Gestione della somministrazione prove Invalsi e analisi e inter-pretazione dei risultati.

• Compilazione del R.A.V.

• Coordinamento della valutazione

esterna

• Commissione Progetti per l’Autonomia e Valuta-zione di istituto

• Commissioni

• Gruppi di lavoro

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Funzione Strumentale: Interventi e servizi per gli

studenti

Moretto Norma

• Coordinamento del gruppo di lavoro G.L.I. e stesura del P.A.I.

• Consulenza e organizzazione incontri su tematiche DSA e ADHD

• Controlla i dati emersi dalla tabulazione delle prove MT

• Provvede a monitorare i casi segnalati come BES

• Raccolta e cura della documen-tazione relativa agli alunni portatori di handicap e in situazione di disagio (PDP, PEI, …)

• Coordinamento Gruppi G.L.H.

• Cura dei rapporti collaborativi con il Centro di documentazione per l’innova-zione scolastica e l’handicap (Rete HC Settimo)

• Gestione dei rapporti con il Territorio per le voci che competono (rapporto A.S.L. – Scuola- CTS)

• Gestione materiale e testi specifici • Collaborazione per la compilazione del

R.A.V.

• Gruppo G.L.I.

• Gruppi G.L.H.

• Gruppi di insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria e media

• A.S.L.

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Funzione Strumentale: Informatica, tecnologia e

documentazione

Fanfano Patrizia

• Gestione e aggiornamento dell’archivio informatico dei progetti e delle esperienze attivati dall’istituzione;

• Realizzazione di cd o dvd di iniziative attivate;

• Miglioramento dell’informatiz-zazione della scuola;

• Aggiornamento del sito della scuola • Coordinamento del gruppo di lavoro

C.S.P. e del gruppo di revisione dei curricoli;

• Preparazione e coordinamento della documentazione dei suddetti

• Collaborazione per la compilazione del R.A.V.

• Commissione informatica

• Altre commissioni

• Gruppo di lavoro C.S.P.

• Esperti esterni

• Rete di scuole sul territorio nazionale

Funzione Strumentale: Realizzazione di progetti

formativi

Potente Meri

• Stesura e coordinamento del progetto annuale

• Conduzione e coordinamento della commissione Creativando

• Attivazione delle iniziative rivolte ad ogni interclasse

• Contatti con esperti esterni, agenzie d’arte, ecc. ….

• Gestione dei progetti “I bambini per i bambini” e “Insieme è più facile”

• Conduzione e coordinamento della commissione Educazione alla Salute

• Contatti con esperti esterni e Territorio • Collaborazione per la compilazione del

R.A.V.

• Commissione Creativando

• Commissione Educazione alla Salute

• Commissione Informatica

• Esperti, Enti esterni, ecc.

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Funzione Strumentale: Sicurezza e problematiche

connesse

Vallino Ravetta C.

• Cura ed organizzazione dei locali, controllo delle condizioni di igiene e di sicurezza, segnalazione di anomalie

• Aggiornamento e diffusione del Piano di evacuazione

• Organizzazione e controllo del piano di evacuazione

• Diffusione delle informazioni (es. circolari), gestione della comunicazione nel plesso e raccolta di richieste e segnalazioni per la Direzione

• Preparazione di materiale didattico su tematiche specifiche (es.:

• 5 novembre)

• Organizzazione di uscite

• Collaborazione per la compilazione del R.A.V.

• Commissione Sicurezza

• R.S.P.P.

• Dirigente Scolastico

• Ufficio tecnico del Comune

• Vigili del fuoco

• C.R.I.

• Polizia Municipale

• Insegnanti e operatori scolastici della scuola

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Presidenti di interclasse

Interclasse 1^: Todaro Silvana

Interclasse 2^: Anzelmo Filippa

Interclasse 3^: Capotondi Anna

Interclasse 4^: Potente Meri

Interclasse 5^: La Nave Angela

• Collaborazione gestionale dei Consigli d’Interclasse (coordinamento dei lavori, stesura dei verbali)

• Collaborazione con il D.S. per la progettualità d’istituto e il miglioramento dell’ organizzazione del lavoro e del servizio scolastico

• Costituzione del Gruppo di coordinamento ad attuazione del Piano di Miglioramento

• Diffusione delle informazioni (es. circolari), gestione della comunicazione e raccolta delle richieste e delle segnalazioni per la Direzione

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COMMISSIONI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA

COMMISSIONI SCUOLA DELL’INFANZIA a.s. 2015-2016

COLLABORATRICE SCUOLA DELL’INFANZIA DELUCA Loretta Creativando Elefante - Reale – Lacaita – Madeddu – Veronese – Biesta- Nordi-Azzarello Ed. salute-mercatino Davico – Poliseno – Restivo - Grillo – Abis – Garbero – Gregorio Capire si puo’ Davico – Restivo – Poliseno – Guglielmo – Grillo – Abis – Azzarello – Garbero –Nordi Piano dell’offerta formativa Veronese Sicurezza Madeddu- Veronese Continuita’ nido-infanzia Azzarello – Elefante Continuita’ infanzia primaria Reale – Davico- Restivo ASL Madeddu-Abis-Azzarello-Guglielmo

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COMMISSIONI SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-2016

COLLABORATRICE VICARIA SCUOLA PRIMARIA FERRETTI Simona COMMISSIONI SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-2016 POF/INVALSI : Franzino (gli insegnanti delle classi seconde e quinte utilizzeranno

due ore di compresenza per registrare i dati)

Capire si può: Ferretti, Franzino, La Nave, Landra

Informatica: Esposito, Valsiga

Sicurezza: Nigo, Signetto, Valsiga

Creativando: Borgnetto, Grogno, Multari, Valsiga

Educazione alla Salute: Cossidente, La Nave, Naretto, Nigo, Presta

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI): Anzelmo, Bisceglia, Brunetta, Fanfano,

Inzitari/Loria, Lacaita, Malfatto, Multari, Naretto, Nordi, Prima, Solero, Valsiga,

Vendola

PRESIDENTE D’INTERCLASSE

Interclasse 1^: TODARO Silvana Interclasse 2^: ANZELMO Filippa Interclasse 3^: CAPOTONDI Anna Interclasse 4^: POTENTE Meri Interclasse 5^: LA NAVE Angela

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ESIGENZE FORMATIVE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA La formazione in servizio è connessa alla funzione docente ed è da considerarsi un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale del personale che vi opera. Pertanto saranno proposte dal Circolo, singolarmente o in rete di scuole consorziate tra loro, specifiche iniziative riferite alle competenze trasversali. Poiché la formazione e l’aggiornamento costituiscono un processo permanente, saranno considerati prioritari quei percorsi pluriennali di ricerca che hanno una diretta ricaduta sulla didattica. Sono tali:

⇒ Incontri su tematiche relative a DSA e ADHD (INDIRE.edu, convegni, incontri di prima formazione, autogestiti dagli esperti della scuola con il CISSP, AID)

⇒ Handicap e scuola, comitato per l’integrazione scolastica; accordo di rete per l’integrazione di alunni in situazione di handicap (incontri tra insegnanti, genitori e agenzie educative e socio-sanitarie presenti sul territorio).

⇒ Sicurezza: corso di aggiornamento su tematiche relative alla sicurezza, rivolto al personale docente e ATA della scuola delegato alla sicurezza.

⇒ Informatica: - Corso di avvicinamento all’ uso del PC e della LIM a due diversi livelli: base (avvio all’ uso del pc e della LIM) ed avanzato (corso il cui obiettivo è creare una classe virtuale e condividere i lavori che si realizzeranno). - Corso per l’uso del programma Scratch, software gratuito per la creazione di giochi, storie, animazioni, musiche e prodotti artistici con programmazione a blocchi di costruzione creati per adattarsi l’uno all’altro, ma solo se inseriti in una corretta successione. Il corso sarà gestito dal Digital Champion di Leinì. - La Scuola è iscritta al Progetto SIC (Safer Internet Centre) – Generazioni Connesse, dedicato ad un uso sicuro e consapevole di Internet e Nuovi Media. Lo scopo finale del Progetto è che la scuola scriva e invii, entro il 4 aprile 2016, una Policy di e-safety.

⇒ Valutazione: Iscrizione alla piattaforma Supporto alle scuole per il Miglioramento (Indire), rivolta ai componenti del Nucleo Interno di Valutazione. Si presenta come un ambiente di autoformazione con materiali di approfondimento realizzati in diversi formati: pdf scaricabili, video e presentazioni .ppt. Durante il percorso di formazione saranno proposti inoltre webinar ad iscrizione con esperti del mondo della scuola e dell’università.

Per i prossimi anni scolastici, se saranno stanziati dal MIUR i necessari fondi finanziari, si auspica di poter attivare incontri di aggiornamento con esperti, finalizzati alla revisione dei curricoli d’Istituto, della quale da alcuni anni si ravvisa la necessità, anche alla luce degli esiti degli alunni nelle prove nazionali standardizzate (Invalsi).

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE “A. FRANK”

P.O.F. –2015/2016

SCUOLA DELL’INFANZIA

Attività comuni a tutta la scuola dell’ infanzia

Animazione teatrale

Avvicinamento L2

Creativando: comunicazione

espressione

Capire si può

Laboratorio espressivo linguistico

Laboratorio logico

matematico

Attività plesso via Caviglietto

Amico libro

Potenziamento abilità

cognitive

Laboratorio di musica

Gioco-motricità

Attività plesso via Gobetti

Laboratorio

lettura Noi giornalisti Laboratorio

creativo (per alunni di

3 anni)

Attività plesso Villa Violante

Laboratorio musicale

(x alunni di 3 e 4 anni)

Laboratorio

artistico

(x alunni di 4 e 5 anni)

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S P C R U I O M L A A R I A

Attività laboratoriali a

scuola in collaborazione con musei o

agenzie educative ( Museo

Egizio, A come

Ambiente, Museo del Cinema…)

Ed. Motoria Società

del territorio (Suism, Csen, Runner team,

, nuoto piscina di

Leinì)

Storia contemporane

a (partecipazio

ne a ad iniziative

promosse dal territorio)

Ed. alimentare

Giornata della frutta

Educazione alla legalità

Capire Si può

Creativando: Comunicazio

ne ed Espressione

Progetti Ed. alla salute (mercatino di

Natale, Pedibus, …)

Spettacoli Teatrali

(in sede e fuori sede)

Cineforum Scacchi

Cl. 1^

Cl. 2^

CSEN MINIBASKET, Cl. .A- B-C-D-

E- F NUOTO Cl. F, G, B, E

SOTTO-

DICIOTTO Cl. B

Cl. 3^

Cl. 4^

Cl. B - E

Cl. 5^

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INDICAZIONI GENERALI SULLA SICUREZZA

L’istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro, in particolare secondo i dettami del D. Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n.292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’ incarico di RSPP è svolto da consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D. Lgs. 195/03. Ogni edificio è dotato di un Piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza.

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE

“ANNA FRANK” Piazza Madonnina 1 - 10040 LEINI’(TO)

Estratto dal “REGOLAMENTO CONSIGLIO DI CIRCOLO”

Art. 28 – SICUREZZA ALUNNI

E’ vietato portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri ( oggetti appuntiti, infiammabili o tossici), gioielli, somme di denaro non richieste e giochi costosi che creano conflitti tra i bambini e possono essere rotti facilmente. Per gli stessi motivi è vietato portare il cellulare sia a scuola sia durante le uscite didattiche o le gite. In caso di violazione di questa norma è previsto il ritiro temporaneo di tali oggetti durante l’orario scolastico, con restituzione ai genitori, al termine delle lezioni.

In classe sono ammessi solo dolci acquistati o confezionati, senza creme o panna.

Nell’ambito della scuola primaria l’alunno ha l’obbligo di indossare il grembiule azzurro. Nella scuola dell’infanzia il grembiule avrà i colori della sezione.

Tenendo conto della circolare n. 30 del 15 marzo 2007 sottoscritta dal Ministro G. Fioroni, riteniamo utile a inizio anno scolastico far sottoscrivere ai genitori degli alunni un “patto di corresponsabilità” tra scuola e famiglia.

Il fine di questa lettera è:

• rendere partecipi i genitori alla vita scolastica;

• richiedere la collaborazione per garantire una sana educazione civile degli alunni;

• far sì che i genitori si assumano l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli, nel caso in cui essi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche;

• mettere a conoscenza, genitori ed alunni, delle sanzioni disciplinari previste dal Regolamento, in caso di trasgressione delle norme civili.

A seguito delle disposizioni della Nota del 25 novembre 2005, la somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio ASL; tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto.

La somministrazione deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la podestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia).

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Art. 28 bis – COMPORTAMENTI RICHIESTI AGLI ALUNNI Ogni alunno dovrà usare in modo adeguato i locali scolastici, didattici, ricreativi e di servizio(aule, palestre, locale mensa, cortili, bagni, corridoi) , compresi i relativi arredi e le attrezzature. Nel caso si verificassero danneggiamenti provocati da atti vandalici intenzionali (rottura di vetri ed arredi, imbrattamento delle pareti e/o dei pavimenti, allagamento dei bagni…), sono previste ammende simboliche di carattere pecuniario o un risarcimento dei danni proporzionale alla gravità degli stessi, da decidere in sede di conciliazione con la Direzione. In caso di danneggiamento di materiale scolastico altrui è previsto l’acquisto dell’oggetto danneggiato da parte del bambino responsabile. Saranno applicate invece azioni compensative o riparatorie nei casi in cui i danni provocati non richiedano una spesa in denaro. Tali provvedimenti saranno concordati di volta in volta dal personale docente e dal capo di Istituto e, tramite convocazione, sarà informata la famiglia. Gli alunni sono tenuti a:

• tenere un comportamento educato e corretto nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale non docente, dei compagni;

• partecipare in modo attento alle lezioni, cooperare nei lavori di gruppo, preparare regolarmente la cartella, le lezioni e i compiti, far firmare le comunicazioni della scuola e le valutazioni;

• uscire dall’aula, durante le lezioni, solo nei casi di effettiva necessità;

• essere sempre forniti del materiale necessario (i libri e i quaderni devono indicare il nome e la classe dell’alunno);

• osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza previste;

• deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori;

• lasciare l’aula in ordine;

• presentarsi con un abbigliamento adeguato al contesto scolastico.

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE

“ANNA FRANK”

Piazza Madonnina 1 - 10040 LEINI’(TO)

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

* I genitori sono tenuti al rispetto degli orari di entrata ed uscita. * Se i genitori non possono essere personalmente presenti all'uscita dei propri figli, devono informare gli insegnanti e presentare delega scritta riportante i nomi delle persone di fiducia incaricate. Nessun minore potrà essere lasciato uscire da scuola con un altro minore neanche in presenza di dichiarazioni di scarico di responsabilità firmate dai genitori, poiché non valide (“Il dovere di vigilare si esaurisce solo quando il minore viene affidato a un adulto delegato o ai genitori”) * Nella scuola primaria i bambini vanno attesi fuori dal cancello in modo da garantire un' uscita ordinata e sicura. * In caso di assenza i genitori produrranno giustificazione scritta sul diario (per gli alunni della scuola primaria). * Per assicurare una costante informazione, nella scuola primaria, il diario deve essere controllato e firmato ogni giorno dai genitori. * Durante le feste di classe non possono essere distribuiti alimenti fatti in casa o con creme. * A scuola non devono essere portati oggetti pericolosi (taglienti, tossici, contundenti, infiammabili) cellulari o giochi elettronici. * Nella scuola primaria è obbligatorio usare il grembiule.

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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI NON ITALOFONI

DIREZIONE DIDATTICA STATALE

“ANNA FRANK” Piazza Madonnina, 1 - 10040 LEINI’ (TO)

Tel. 011.998.80.50 - 011 997.82.52 E-MAIL: [email protected]

I) IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA (secondo quanto previsto dalla C.M. 4233 del 19/02/2014 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri del 19 febbraio 2014) delinea i criteri, i principi, le indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni stranieri , scandisce le fasi dell'accoglienza, delle attività di facilitazione linguistica per l'apprendimento della lingua italiana e definisce prassi condivise di carattere:

1. amministrativo (l'iscrizione) 2. comunicativo (prima conoscenza) 3. educativo- didattico (proposta di assegnazione della classe accoglienza,

intercultura, italiano come seconda lingua d'uso quotidiano, valutazione) 4. sociale (rapporti con il territorio). Il protocollo prevede l'istituzione formale della Commissione Intercultura come articolazione del Collegio dei Docenti e l'istituzione di un gruppo di lavoro composto da docenti delle singole scuole. Nella definizione e gestione del protocollo il Dirigente Scolastico svolgerà il proprio ruolo di promozione e di coordinamento, predisponendo gli strumenti attuativi della proposta formativa ed assicurando il regolare espletamento degli atti relativi alle iscrizioni, in sintonia con le previsioni normative vigenti ed, in specifico, con le indicazioni del decreto legislativo 297/94, della circolare n. 205/90, dell'art. 45( Capo VII) del D.P.R. 394/99 e della Circolare Ministeriale 1Marzo 2006. n. 24.

II) OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA • definire una prassi condivisa all'interno della scuola, per favorire l'accoglienza degli

alunni figli di immigrati;

• facilitare l'ingresso di studenti appartenenti ad altre nazionalità nel nostro sistema scolastico e sociale;

• favorire i rapporti di conoscenza e amicizia nel gruppo;

• rispettare il tempo del silenzio nei bambini neo- arrivati e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo contesto;

• favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione;

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• favorire la comunicazione all’interno del gruppo classe;

• creare un contesto favorevole per promuovere la conoscenza di ogni individuo come punto di incontro fra diverse culture.

• promuovere un circuito comunicativo fra scuola e territorio “ imparare a vivere insieme e muoversi alla scoperta dell’altro tendendo verso obiettivi comuni” per trattare i temi dell'integrazione e della società multietnica, nell'ottica di un sistema formativo integrato( scuola, famiglia, enti locali, associazioni ecc..)

III) IL GRUPPO INTERCULTURA (articolazione del Gruppo di Lavoro d’Istituto)

1. deve, periodicamente, informare il Dirigente Scolastico e il Collegio Docenti delle scelte e delle procedure attuate sia per la parte metodologico-didattica sia per la parte progettuale;

2. deve agire in stretta relazione con il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale per le attività di integrazione degli alunni stranieri, per il POF, per i rapporti con gli enti esterni. Si avvale inoltre della collaborazione con la Segreteria Didattica per gli aspetti burocratici e amministrativi;

3. prepara, diffonde e cura il monitoraggio di un Protocollo di Accoglienza che richiede momenti di verifica durante l'anno scolastico.

4. definisce inoltre le modalità d'osservazione degli allievi neo- arrivati e sceglie i test d'ingresso e le altre modalità per i primi colloqui con l'allievo e la famiglia;

5. segue il processo di inserimento- integrazione del bambino nella classe/ sezione, apportando eventuali modifiche alla progettazione educativo- didattica;

6. reperisce, predispone e organizza materiale per l’accoglienza e la conoscenza reciproca;

7. organizza corsi di italiano L2 per gli allievi neo- arrivati; 8. fornisce questionari di conoscenza/accoglienza agli insegnanti; 9. promuove o individua nel territorio corsi di formazione per insegnanti e genitori; 10. coinvolge i genitori italiani e stranieri prevedendo, per questi ultimi, la

preparazione di avvisi e comunicazioni tradotti in più lingue; 11. organizza laboratori linguistici (i bambini stranieri vengono suddivisi in tre

gruppi di livello: livello zero, livello pre-basico e livello basico dell’interlingua) e laboratori interculturali (in cui tutti i bambini della classe attraverso il “cooperative learning” entrano in contatto con la storia, le usanze, gli aspetti geografici, la lingua ecc. dei loro compagni stranieri; collaborano insieme e ognuno di loro diventa corresponsabile del coinvolgimento e dell’apprendimento personale e dei compagni del gruppo.

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IV) PROCEDURA DI ISCRIZIONE IV.1 L'iscrizione dello studente Se l'iscrizione avviene prima dell'inizio dell'anno scolastico: l'addetto agli uffici di segreteria comunicherà al G.L.I. l'elenco degli alunni stranieri che hanno fatto domanda d'iscrizione. Se invece essa avviene ad anno scolastico già iniziato: l'addetto agli uffici di segreteria

- dà le prime informazioni sulla scuola; - richiede le attestazioni di vaccinazioni obbligatorie; - fa compilare la scheda di iscrizione (modulistica bilingue); - raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità (o chiede

l'autocertificazione) - acquisisce l'opzione se avvalersi o meno della religione cattolica; - avvisa un docente della Commissione Intercultura il quale fisserà un incontro

con l'alunno e la famiglia (in presenza, se necessario, di un docente o un alunno della scuola che conosce la lingua della famiglia) per:

1. presentare l'organizzazione della scuola e far conoscere l'ambiente 2. rilevare la situazione di partenza dell'alunno 3. raccogliere informazioni sulla storia scolastica del bambino

4. registrare il percorso scolastico pregresso dell'alunno, cosicché esso possa rimanere sempre disponibile per gli insegnanti.

IV.2 Procedura di assegnazione alla classe Il Dirigente Scolastico, sulla base degli indirizzi approvati dal Collegio dei Docenti e grazie alla prima conoscenza, definisce la scelta della classe basandosi su molteplici aspetti:

1. età anagrafica del nuovo allievo, 2. accertamento delle competenze e abilità avvenuto durante la prima conoscenza, 3. scuole frequentate nel paese di provenienza, 4. aspettative della famiglia. 5. disposizioni normative D.P.R. 394/99, all'articolo 45.

V) PROCEDURA DI ACCOGLIENZA La Funzione Strumentale che coordina il G.L.I.:

1. predispone le attività di accoglienza insieme agli insegnanti di classe; 2. decide insieme agli altri membri del Gruppo Intercultura il tipo di percorso di

alfabetizzazione da attivare e individua una figura di alfabetizzatore (ad esempio docenti esperti con ore a disposizione all'interno della scuola);

3. può prevedere un percorso individualizzato che contempli la temporanea sostituzione della frequenza di alcune discipline con attività di alfabetizzazione o di consolidamento linguistico (coinvolgendo però talvolta anche l'intero gruppo classe in attività laboratoriali);

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4. si raccorda con gli insegnanti di classe e appronta insieme a loro una programmazione specifica;

Il coordinatore di classe: 1. coordina le attività rivolte agli alunni stranieri della classe, mantiene i contatti

con il Gruppo Intercultura e con i docenti che svolgono attività di supporto linguistico o di recupero;

2. riceve dal Gruppo Intercultura la scheda dati con le informazioni sull’alunno straniero;

3. riceve dal Gruppo Intercultura il materiale didattico e metodologico che si ritiene utile per la prima accoglienza e lo diffonde agli altri colleghi nelle riunioni di Interclasse.

VI) PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

STRANIERI

� per gli alunni stranieri occorre tenere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e i tempi di apprendimento dell’italiano come L2, rispettando l’eventuale periodo di “silenzio”;

� la valutazione finale deve essere strettamente collegata al percorso di insegnamento/apprendimento proposto che, per gli alunni stranieri neo- arrivati, sarà necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana;

� nella valutazione degli alunni stranieri vanno tenuti in considerazione il percorso svolto, la motivazione, l’impegno e gli obiettivi raggiunti. E’ necessario concedere un tempo adeguato per il raggiungimento degli obiettivi (specialmente per quanto concerne i bambini neo- arrivati) e per favorire l’integrazione linguistica;

� il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico andrà considerato parte integrante della valutazione di Italiano e/o comunque della valutazione complessiva del percorso scolastico dell’alunno.

VII) COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Nessun percorso di accoglienza e di integrazione può avvenire solo a scuola. Il territorio su cui ci si trova ad abitare insieme può quindi diventare uno “sfondo integrante”, la scuola ha quindi il compito di conoscere e contattare: - realtà pubbliche, - realtà private, -no profit e di volontariato che operano sul territorio. Si ha quindi la consapevolezza che la scuola collaborando insieme alle altre realtà del territorio: famiglia, enti locali, associazioni ecc., agisca all’interno di un “sistema formativo integrato” e che, facendo ricerca insieme, sul territorio si possano “costruire” degli obiettivi in grado di accomunare le diverse realtà.

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Direzione Didattica Anna Frank Leinì (To)___________________________________PTOF a.s.16/19

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La scuola (in particolare i membri del Gruppo Intercultura) può stilare in collaborazione con le altre realtà del territorio una CARTA DELL’INTEGRAZIONE PARTECIPATA, dove vengono registrati i progetti e le iniziative condivise di educazione interculturale e di integrazione scolastica e sociale come: - laboratori interculturali a scuola in orario scolastico, - progetto “A scuola camminando” collaborazione scuola/ comune, - laboratori “i bambini per i bambini” collaborazione scuola/ famiglia, in orario extra- scolastico, - “settimana dell’arte” collaborazione scuola, famiglia e varie associazioni del territorio.

Il Dirigente scolastico.