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Giuseppe Richiedei DIRIGENTE SCOLASTICO e FAMIGLIE Bergamo 28 maggio 2011

DIRIGENTE SCOLASTICO e FAMIGLIE -  · 4 © Richiedei Giuseppe DIRIGENTE : identità Art. 2 CCNL “il dirigente scolastico, - nel rispetto degli organi collegiali, - assicura il funzionamento

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Giuseppe Richiedei

DIRIGENTE SCOLASTICO e FAMIGLIE

Bergamo

28 maggio 2011

© Richiedei Giuseppe 2

CONCEZIONI di SCUOLA 1 - FUNZIONE DELLO STATO:

- gestione amministrativa

- verifica delle procedure

- programmi ministeriali

- qualità “a priori”

- operatori : esecutivi

- autoreferenza operativa

2 – FORMAZIONE SOCIALE:

- aggregazione comunitaria

- per lo sviluppo delle persone

- compartecipata dalle componenti:

genitori, docenti, studenti..

- con istanze di solidarietà

- per il diritto – dovere all’educazione – istruzione

3 - SERVIZIO ALL‟UTENTE – CITTADINO

- gestione autonoma

- verifica dei risultati

- qualità “a posteriori”

- operatori: professionisti

© Richiedei Giuseppe 3

CONCEZIONI di SCUOLA Dai programmi ministeriali

al Patto educativo di corresponsabilità

L‟educazione diventa finalità della scuola pubblica

e richiede il coinvolgimento diretto delle famiglie

sulla base del nuovo rapporto di „sussidiarietà

educativa‟ attraverso il coinvolgimento degli Enti di

solidarietà verticale e orizzontale

Dal modulo autoritativo legittimata dal consenso

attraverso “un regime pattizio”

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DIRIGENTE : identità

Art. 2 CCNL

“il dirigente scolastico,

- nel rispetto degli organi collegiali,

- assicura il funzionamento generale

- nella sua autonomia funzionale;

- promuove l‟autonomia gestionale e didattica

- promuove i diritti costituzionalmente garantiti:

A - Diritto di apprendimento degli alunni

B - La libertà di insegnamento dei docenti,

C La libertà di scelta educativa delle famiglie.

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DIRIGENTE : responsabile della norma

1 - 1993 Passaggio dalla disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici al diritto di lavoro privato

2 - Con il DL.vo 165/2001, legge 15 - 2009 e D.L.vo 150 – 2009)

i poteri dirigenziali ritornano ad essere più simili ai poteri amministrativi più che a quelli privati

Vengono ristretti i margini di autonomia gestionale

- ma rafforzato il ruolo nella “applicazione delle leggi”

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DIRIGENTE: responsabile delle normative

attraverso procedimenti puntualmente definiti dalla legge, per i limiti e gli adempimenti.

- potere di controllo del personale, erogare i premi e le sanzioni, pena una sanzione per il dirigente

- potere disciplinare con procedure molto meticolose nei contenuti e nelle procedure

(fino alla sospensione dal servizio e della retribuzione fino a 10 giorni).

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DIRIGENTE: obblighi

Art. 14, CCNL- 2010 assicurare il rispetto della legge,

nonché l’osservanza delle direttive generali e di

quelle impartite dall’amministrazione

e perseguire direttamente l‟interesse pubblico

dando conto dei risultati conseguiti e degli obiettivi raggiunti;

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DIRIGENTE: e partecipazione

Art 25 DLvo 165/01

“Il dirigente scolastico assicura - la gestione unitaria dell'istituzione, - ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse

finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.

Nel rispetto delle competenze degli organi

collegiali scolastici, - spettano al dirigente scolastico autonomi poteri

di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane,

- è titolare delle relazioni sindacali.

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DIRIGENTE: e partecipazione

PRESIEDE: - Il Collegio Docenti, - La Giunta esecutiva - I Consigli di Classe e Interclasse - Il Comitato di valutazione dei docenti

- È componente - del Consiglio di Istituto/Circolo

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DIRIGENTE e partecipazione . Con il DL.vo 165/2001, legge 15 - 2009 e D.L.vo 150 – 2009 viene confermata la distinzione tra

1 - Organi di indirizzo e di controllo spettanti agli organismi di governo che definiscono: obiettivi, risultati attesi, indicatori, allocazione delle risorse,monitoraggio in corso delle attività;

2 - le funzioni di gestione e organizzazione

spettanti alla dirigenza per

- organizzazione del lavoro,

- misurazione della qualità organizzativa della scuola,

- valutazione degli operatori,

- erogazione dei premi e delle sanzioni,

3 – e la rendicontazione ai vertici amministrativi,

- ai cittadini (Organi collegiali)

- e agli Enti territoriali.

CONSIGLIO DI CIRCOLO-ISTITUTO

2- In riferimento all‟AUTONOMIA ORGANIZZATIVA

- la definizione della CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

- REGOLAMENTO in ordine alla vigilanza degli alunni, il funzionamento, l'assegnazione dei locali, l’uso delle strutture;

- lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti (CCNL 95 art. 42);

- Convenzioni con soggetti pubblici e privati

(tra cui le Associazioni Genitori DPR 567 – 96);

- il calendario e l’orario scolastico da adattare;

- I criteri per la formazione delle classi,

l’assegnazione dei docenti alle classi,

il funzionamento dei servizi amministrativi

ed il lavoro straordinario per il personale non-docente (DPR 420-1974);

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DIRIGENTE e partecipazione Art 25 DLvo 165/01

Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di

istituto

- motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa

- al fine di garantire la più ampia informazione - e un efficace raccordo

per l'esercizio delle competenze - degli organi della istituzione scolastica.

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DIRIGENTE: partecipazione dei genitori

LEADERSHIP democratica: - Fondata su una cultura del potere distribuito,

non monocratico - che riconosce le diverse fonti, i diversi

soggetti, - le competenze dei diversi titolari del potere

- con responsabilità convergenti sullo stesso

fine, sulla mission della scuola

- non si fonda sul protagonismo, né sul carisma, - ma punta sull’integrazione – coordinamento - delle potenzialità e competenze di tutti i soggetti - di tutti gli organismi

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DIRIGENTE e libertà di scelta educativa

Art 25 DLvo 165/01

Il dirigente scolastico promuove - gli interventi per assicurare la qualità - dei processi formativi e la collaborazione delle

risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio,

- per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica,

per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie

- e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. .

LA LIBERTA‟ DI SCELTA EDUCATIVA delle famiglie

Nei decenni gli spazi di scelta per i genitori si sono gradualmente ampliati:

con la partecipazione alle decisione degli organi collegiali,

con l’adesione o meno all’insegnamento della religione cattolica,

con la scelta di orari scolastici differenziati,

con la possibilità di richiedere attività opzionali e facoltative (20%),

di avanzare proposte per la stesura del Piano dell‟offerta formativa

con il “Patto di corresponsabilità educativa”

per puntualizzare in modo condiviso,

i reciproci diritti - doveri in favore dell’allievo / figlio

i valori educativi della scuola,

la qualità delle relazioni,

gli spazi di una collaborazione effettiva

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DIRIGENTE e libertà di scelta educativa

Art.2 Codice di comportamento CCNL 2010 Nei rapporti con i cittadini egli dimostra la massima

disponibilità - e non ne ostacola l‟esercizio dei diritti. - fornisce tutte le notizie e informazioni

necessarie per valutare le decisioni dell’amministrazione

- e i comportamenti dei dipendenti.

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DIRIGENTE: qualità del servizio agli utenti

Art. 14, CCNL- 2010 Il dirigente impronta la propria condotta al

perseguimento degli obiettivi di innovazione e miglioramento dell’organizzazione dell’istituzione scolastica diretta,

- nonché di conseguimento di elevati standard di efficienza ed efficacia del servizio,

- con particolare riguardo alle attività formative,

nella primaria considerazione delle esigenze dei cittadini - utenti.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO viene effettuata:

attraverso una rilevazione di elementi utili,

con questionari rivolti ai genitori, al personale, agli studenti.

I questionari vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi

vanno tabulati per una graduazione delle valutazioni,

contengono possibilità di formulare proposte.

Contengono indicatori, forniti dall’amministrazione

e dagli Enti Locali.

Il Collegio Docenti, ogni anno, redige una relazione finale,

da sottoporre ai Consigli di Circolo e di Istituto

LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI (1995)

I RECLAMI sono espressi in forma orale, scritta,

telefonica, via fax,

i reclami anonimi non sono presi in considerazione

se non circostanziati.

il capo di istituto risponde, sempre in forma scritta,

con celerità, comunque non oltre 15 giorni

ogni anno stende una relazione annuale dei reclami

e successivi provvedimenti

da inserire nella relazione generale del Consiglio di circolo – istituto

LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

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DIRIGENTE e performance

Art 10 DLvo 150, 2009 a) entro il 31 gennaio, ogni amministrazione

approva un documento programmatico triennale,

- denominato Piano della performance

- che individua gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi

- e definisce gli indicatori per la misurazione e

la valutazione della performance (risultati) dell'amministrazione,

- nonche' gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori;

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DIRIGENTE e trasparenza

Art 11 DLvo 150, 2009 Ogni amministrazione, - sentite le associazioni degli utenti, - adotta un Programma triennale - per la trasparenza - da aggiornare annualmente, - che indica le iniziative previste per garantire: - a) un adeguato livello di trasparenza,

- b) e di legalita'

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DIRIGENTE e trasparenza DECRETO LEGISLATIVO 150 – 2009 Art. 11.

La trasparenza e' intesa come accessibilita' totale,

delle informazioni concernenti

ogni aspetto dell'organizzazione,

utilizzo delle risorse,

i risultati dell'attivita' di misurazione e valutazione

svolta dagli organi competenti, (D.Lgs.vo 196 – 2003)

allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del

rispetto dei principi di buon andamento e imparzialita'.

Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni

(LEP) ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera

m), della Costituzione

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DIRIGENTE: sanzioni

In caso di mancata adozione del Piano della

performance In caso di mancata adozione e realizzazione del

Programma triennale per la trasparenza - e' fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti

preposti agli uffici coinvolti.

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DIRIGENTE: identità

Dirigente: - dirigente pubblico leale verso l’istituzione e i cittadini - rappresentante legale della scuola come Istituzione, comunità e servizio - esperto di processi formativi - manager nella gestione ed organizzazione - leader democratico nelle relazioni con tutte le componenti scolastiche