10
2 attualità IO INFERMIERE - N.2 /2005 Diritti e doveri per gli infermieri dipendenti di strutture pubbliche e private Maurizio Neri, Consigliere Collegio IPASVI MI-LO Direttore Editoriale Il presente lavoro vuole essere un utile stru- mento per gli infermieri dipendenti di strutture sanitarie pubbliche e private il cui rapporto di lavoro è disciplinato dai rispettivi contratti col- lettivi nazionali del lavoro. Per le strutture pri- vate si fa riferimento al ccnl sanità privata AIOP. Quanto descritto è da considerare in linea generale valido sia per i dipendenti pubblici che privati, vengono segnalati i casi in cui si ha distinzione tra sanità privata e pubblica. Orario di lavoro L’orario normale di lavoro è fissato in 36 ore settimanali. In assenza di disciplina contrattua- le l’orario di lavoro è fissato in 40 ore settima- nali. La durata media dell’orario di lavoro setti- manale non deve superare le 48 ore, compreso il lavoro straordinario. L’orario di lavoro gior- naliero non può superare le 12 ore consecutive di lavoro ogni 24 ore, a qualunque titolo effet- tuate, compreso lo straordinario. In assenza di disciplina contrattuale l’orario di lavoro nelle 24 ore non può comunque superare le 13 ore. Se l’orario di lavoro supera le 6 ore consecutive deve essere consentito un intervallo per pausa, le cui modalità e durata sono stabilite dai CCNL; e comunque non inferiore a 10 minuti. Riposo giornaliero Il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo con- secutivo ogni 24 ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro fra- zionati durante la giornata. Riposo settimanale Il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecuti- ve, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero. Fanno eccezione le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata. I contratti collettivi possono stabilire previsioni diverse a condizione che ai prestatori di lavoro siano accordati periodi equivalenti di riposo compensativo o, in casi eccezionali in cui la concessione di tali periodi equivalenti di riposo compensativo non sia possibile per motivi oggettivi, a condizione che ai lavoratori interes- sati sia accordata una protezione appropriata. Il giorno di riposo settimanale può non coinci- dere con la domenica nel caso in cui il perso- nale sia addetto ad attività e servizi di pubblica utilità. Il lavoratore deve usufruire di 52 o 104 riposi, quindi 1 o 2 ogni 7 giorni, a seconda che l’ora- rio di lavoro sia suddiviso sui 5 o 6 giorni lavo- rativi settimanali. Il riposo settimanale è irrinunciabile e non è monetizzabile. La festività nazionale e quella del Santo Patrono coincidenti con la domenica non danno luogo a riposo compensativo né a monetizzazione. Riposo compensativo L’attività prestata in giorno festivo infrasettima- nale dà titolo, a richiesta del dipendente da effettuarsi entro trenta giorni, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la mag- giorazione prevista per il lavoro straordinario festivo. L’attività prestata in giorno feriale non lavorativo, a seguito di articolazione di lavoro su cinque giorni, dà titolo, a richiesta del dipendente, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro

Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

Embed Size (px)

DESCRIPTION

-

Citation preview

Page 1: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2

attualità

IO INFERMIERE - N.2 /2005

Diritti e doveri per gli infermieridipendenti di strutture pubbliche eprivateMaurizio Neri, Consigliere Collegio IPASVI MI-LO Direttore Editoriale

Il presente lavoro vuole essere un utile stru-mento per gli infermieri dipendenti di strutturesanitarie pubbliche e private il cui rapporto dilavoro è disciplinato dai rispettivi contratti col-lettivi nazionali del lavoro. Per le strutture pri-vate si fa riferimento al ccnl sanità privata AIOP.Quanto descritto è da considerare in lineagenerale valido sia per i dipendenti pubbliciche privati, vengono segnalati i casi in cui si hadistinzione tra sanità privata e pubblica. Orario di lavoroL’orario normale di lavoro è fissato in 36 oresettimanali. In assenza di disciplina contrattua-le l’orario di lavoro è fissato in 40 ore settima-nali. La durata media dell’orario di lavoro setti-manale non deve superare le 48 ore, compresoil lavoro straordinario. L’orario di lavoro gior-naliero non può superare le 12 ore consecutivedi lavoro ogni 24 ore, a qualunque titolo effet-tuate, compreso lo straordinario. In assenza didisciplina contrattuale l’orario di lavoro nelle 24ore non può comunque superare le 13 ore. Sel’orario di lavoro supera le 6 ore consecutivedeve essere consentito un intervallo per pausa,le cui modalità e durata sono stabilite daiCCNL; e comunque non inferiore a 10 minuti.Riposo giornalieroIl lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo con-secutivo ogni 24 ore. Il riposo giornaliero deveessere fruito in modo consecutivo fatte salve leattività caratterizzate da periodi di lavoro fra-zionati durante la giornata.Riposo settimanaleIl lavoratore ha diritto ogni sette giorni a unperiodo di riposo di almeno 24 ore consecuti-ve, di regola in coincidenza con la domenica,

da cumulare con le ore di riposo giornaliero.Fanno eccezione le attività caratterizzate daperiodi di lavoro frazionati durante la giornata.I contratti collettivi possono stabilire previsionidiverse a condizione che ai prestatori di lavorosiano accordati periodi equivalenti di riposocompensativo o, in casi eccezionali in cui laconcessione di tali periodi equivalenti di riposocompensativo non sia possibile per motivioggettivi, a condizione che ai lavoratori interes-sati sia accordata una protezione appropriata.Il giorno di riposo settimanale può non coinci-dere con la domenica nel caso in cui il perso-nale sia addetto ad attività e servizi di pubblicautilità.Il lavoratore deve usufruire di 52 o 104 riposi,quindi 1 o 2 ogni 7 giorni, a seconda che l’ora-rio di lavoro sia suddiviso sui 5 o 6 giorni lavo-rativi settimanali.Il riposo settimanale è irrinunciabile e non èmonetizzabile.La festività nazionale e quella del Santo Patronocoincidenti con la domenica non danno luogoa riposo compensativo né a monetizzazione.Riposo compensativoL’attività prestata in giorno festivo infrasettima-nale dà titolo, a richiesta del dipendente daeffettuarsi entro trenta giorni, a equivalenteriposo compensativo o alla corresponsione delcompenso per lavoro straordinario con la mag-giorazione prevista per il lavoro straordinariofestivo. L’attività prestata in giorno feriale nonlavorativo, a seguito di articolazione di lavorosu cinque giorni, dà titolo, a richiesta deldipendente, a equivalente riposo compensativoo alla corresponsione del compenso per lavoro

Page 2: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2IO INFERMIERE - N.2 /2005

straordinario non festivo.Ai dipendenti che svolgono servizio durante lafestività nazionale coincidente con la domenicaspetta invece il riposo compensativo.Lavoro straordinarioIl lavoro straordinario non può essere conside-rato come fattore ordinario di programmazionedel lavoro, ha carattere di eccezionalità, e se nericorre per rispondere ad effettive esigenze diservizio. Il limite attuale fissato dalla contratta-zione collettiva è di 180 ore; tale limite puòessere superato per non più del 5% del perso-nale e comunque non oltre le 250 ore. In difet-to di disciplina applicabile il limite è di 250 oreannuali, previo accordo tra datore di lavoro elavoratore. Il lavoro straordinario deve esserecomputato a parte e compensato con le mag-giorazioni retributive previste dai contratti col-lettivi di lavoro.I compensi per lavoro straordinario sono mag-giorati del 15% per lavoro straordinario diurno(del 20% per la sanità privata), del 30% perlavoro straordinario prestato nei giorni festivi oin orario notturno (dalle ore 22 alle ore 6 delgiorno successivo) ed del 50% per quello pre-stato in orario notturno festivo.I contratti collettivi possono in ogni caso con-sentire che, in alternativa o in aggiunta allemaggiorazioni retributive per lavoro straordina-rio, i lavoratori usufruiscano di riposi compen-sativi, da fruire, compatibilmente con le esigen-ze del servizio, nel mese successivo. In tal casole ore di lavoro straordinario prestate non sicomputano ai fini della stima della duratamedia dell’orario di lavoro settimanale.Al di fuori delle ore straordinarie di cui sopra,possono essere svolte prestazioni orarieaggiuntive rese al di fuori dell’impegno di ser-vizio, in regime libero professionale, avendo iseguenti requisiti: essere in servizio da almenosei mesi, essere esenti da limitazioni anche par-ziali, non beneficiare di istituti contrattuali checomportino la riduzione dell’orario di servizio,comprese le assenze per malattia.FestivitàCon il termine “festività” si indicano tutte lericorrenze sia civili sia religiose che sono lega-te ad un giorno di riposo.

Le festività concesse sono:tutte le domeniche, il primo giorno dell’anno,l’Epifania, il 25 Aprile, il lunedì dopo Pasqua, ilprimo maggio, il 2 giugno, il giornodell’Assunzione della Beata Vergine Maria, ilgiorno di Ognissanti, il giorno della festadell’Immacolata Concezione, il giorno diNatale, il giorno 26 Dicembre. In occasione di coincidenza di una delle festi-vità predette con il giorno di riposo settimana-le, il lavoratore ha diritto di fruire di un ulterio-re giorno di riposo, in altro giorno stabilitodall’Amministrazione, in accordo con l’interes-sato e compatibilmente con le esigenze di ser-vizio. (AIOP)Pronta disponibilitàIl sevizio di pronta disponibilità prevede che illavoratore sia immediatamente reperibile e chelo stesso sia obbligato a raggiungere la struttu-ra nel tempo previsto con modalità stabilite insede di concertazione. Il servizio di pronta disponibilità può esseresvolto solo dai dipendenti addetti alle attivitàoperatorie e nelle strutture di emergenza, innumero strettamente necessario a soddisfare leesigenze funzionali dell’unità e, di norma, dalpersonale della stessa unità operativa. Per eccezionali esigenze di funzionalità della strut-tura può essere svolto anche dal personale tecni-co e da operatori appartenenti alla categoria D. Va limitato ai turni notturni ed ai giorni festivie, nel caso in cui esso cada in giorno festivo,spetta un riposo compensativo senza riduzionedel debito orario settimanale.La durata è in genere di dodici ore ma può varia-re da un minimo di 4 ore ad un massimo di 24,in quest’ultimo caso solo nei giorni festivi. Dà diritto ad una indennità per le dodici ore, equalora il turno sia articolato in orari di minoredurata, l’indennità è corrisposta proporzional-mente alla sua durata, maggiorata del 10%. Incaso di chiamata l’attività viene computatacome lavoro straordinario.Di regola non possono essere previste per cia-scun dipendente più di sei turni di pronta dis-ponibilità al mese.FerieIl lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di

Page 3: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

ferie retribuite non inferiore a quattro settima-ne. Il CCNL stabilisce condizioni di migliorfavore riconoscendo al lavoratore il diritto a 32giorni lavorativi di ferie. Per i neo-assunti, limi-tatamente al primo triennio di servizio, i giornidi ferie sono 30.Il CCNL sanità privata (AIOP) stabilisce unperiodo annuale di 30 giorni e che, in sostitu-zione delle festività soppresse, si ha diritto inol-tre a quattro giornate di ferie da fruirsi entrol’anno solare.In caso di distribuzione dell’orario settimanaledi lavoro su cinque giorni, il sabato è conside-rato non lavorativo ed i giorni di ferie spettan-ti sono ridotti, rispettivamente, a 28 e 26.Durante tale periodo al dipendente spetta lanormale retribuzione, escluse le indennità pre-viste per prestazioni di lavoro straordinario equelle che non siano corrisposte per dodicimensilità.Il periodo di ferie non può essere sostituito dal-l’indennità per ferie non godute, ovvero le ferienon sono “monetizzabili”, indennità che spettainvece nel caso di risoluzione del rapporto dilavoro.All’atto della cessazione dal rapporto di lavoro,qualora le ferie spettanti a tale data non sianostate fruite per esigenze di servizio o per causeindipendenti dalla volontà del dipendente, siprocede al pagamento sostitutivo delle stesseda parte dell’azienda o ente di provenienza.Nell’anno di assunzione o di cessazione dal ser-vizio la durata delle ferie è determinata in pro-porzione dei dodicesimi di servizio prestato. La

frazione di mese superiore a quindici giorni èconsiderata a tutti gli effetti come mese intero.Possono essere frazionate in più periodi, ecomunque deve essere assicurata al dipenden-te la possibilità di godere di almeno 15 giornicontinuativi di ferie nel periodo dall’1 giugno al30 settembre.Le ferie sono quindi un diritto irrinunciabile enon sono monetizzabili; devono essere fruite nelcorso di ciascun anno solare, in periodi compa-tibili con le oggettive esigenze di servizio, tenu-to conto delle richieste del dipendente.In caso di indifferibili esigenze di servizio opersonali che non abbiano reso possibile ilgodimento delle ferie nel corso dell’anno, leferie dovranno essere fruite entro il primosemestre dell’anno successivo.Nel caso in cui le assenze per malattia si sianoprotratte anche per l’intero anno solare, il godi-mento delle ferie può avvenire oltre il terminedei sei mesi dell’anno successivo.Qualora le ferie già in godimento siano inter-rotte o sospese per motivi di servizio, il dipen-dente ha diritto al rimborso delle spese docu-mentate per il viaggio di rientro in sede e perquello di eventuale ritorno al luogo di svolgi-mento delle ferie, nonché all’indennità di mis-sione per la durata dei medesimi viaggi. Ildipendente ha inoltre diritto al rimborso dellespese anticipate e documentate per il periododi ferie non goduto.Le ferie sono sospese da malattie adeguata-mente e debitamente documentate che si sianoprotratte per più di 3 giorni o abbiano datoluogo a ricovero ospedaliero.A tutti i dipendenti sono altresì attribuite 4 gior-nate di riposo da fruire nell’anno solare (se nonfruite possono essere monetizzate).È altresì considerata giorno festivo la ricorren-za del Santo Patrono della località in cui ildipendente presta servizio, purché ricadente ingiorno lavorativo.Lavoro notturnoPer lavoro notturno si intende l’attività svoltanel corso di un periodo di almeno sette oreconsecutive comprendenti l’intervallo fra lamezzanotte e le cinque del mattino; è conside-rato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore

2 IO INFERMIERE - N.2 /2005

Page 4: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2IO INFERMIERE - N.2 /2005

che svolga lavoro notturno per un minimo diottanta giorni lavorativi l’anno.L’orario di lavoro dei lavoratori notturni nonpuò superare le otto ore in media nelle 24 ore,salva l’individuazione da parte dei contratti col-lettivi, anche aziendali, di un periodo di riferi-mento più ampio sul quale calcolare comemedia il suddetto limite.È affidata alla contrattazione collettiva l’even-tuale definizione delle riduzioni dell’orario dilavoro o dei trattamenti economici indennitarinei confronti dei lavoratori notturni.Limitazioni al lavoro notturno: l’inidoneità allavoro notturno va accertata dal medico com-petente. Inoltre è demandato ai contratti collet-tivi stabilire i requisiti dei lavoratori che posso-no essere esclusi dall’obbligo di effettuare lavo-ro notturno.È vietato adibire le donne al lavoro, dalla ore24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato digravidanza fino al compimento di un anno dietà del bambino.Non sono obbligati a prestare lavoro notturno:

la lavoratrice madre di un figlio di età infe-riore a tre anni o, in alternativa, il lavoratorepadre convivente con la stessa;

la lavoratrice o il lavoratore che sia l’unicogenitore affidatario di un figlio convivente dietà inferiore a 12 anni;

la lavoratrice o il lavoratore che abbia a pro-prio carico un soggetto disabile ai sensi dellalegge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive

modificazioni.Al lavoratore notturno spetta specifica indenni-tà per ogni ora di servizio prestata tra le ore 22e le ore 6.Permessi e Aspettative non retribuiteDi seguito le diverse motivazioni per cui é pos-sibile usufruire dell’aspettativa:

Per motivi personali o di famiglia, per unadurata complessiva di dodici mesi in un trien-nio, fruibili anche frazionatamene, non sicumulano con le assenze per malattie. Unavolta rientrati in servizio, non è possibile usu-fruire di un altro periodo di aspettativa, ancheper cause diverse, se non siano intercorsi alme-no quattro mesi di servizio attivo; salvo nelcaso di gravi e documentati motivi famigliari.

Per il personale dipendente di strutture pri-vate aderenti al CCNL sanità privata AIOP, incaso di comprovata e documentata esigenza diprolungata assistenza per malattia di familiari(figli, coniuge, convivente risultante dallo statodi famiglia, genitori) il dipendente può fruire dipermesso, di norma non inferiore a quindicigiorni e non superiore a sei mesi.

Per l’educazione e l’assistenza dei figli fino alsesto anno di età; tali periodi sono soggetti allaretribuzione figurativa per il trattamento pen-sionistico.Qualora vengano meno i motivi che hanno giu-stificato la concessione dell’aspettativa il dipen-dente deve riprendere il servizio.

A seguito di vincita di pubblico concorso perla durata del periodo di prova, e comunque perun periodo massimo di sei mesi. Senza decor-renza dell’anzianità.

Per tutta la durata del contratto di lavoro atermine se assunto in pubbliche amministrazio-ni o in organismi della comunità europea conrapporto di lavoro ed incarico a tempo deter-minato. Senza decorrenza dell’anzianità.

Per gravi e documentati motivi familiari, perun periodo continuato o frazionato non supe-riore a due anni e per una sola volta nell’arcodella vita lavorativa, ovvero: per le necessitàfamiliari derivanti dal decesso di parenti o affi-ni entro il terzo grado, nonché dei portatori dihandicap; per le situazioni che comportano unimpegno particolare nella cura e assistenza

Page 5: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

delle persone di cui sopra; per le situazioni digrave disagio personale (ad esclusione dellamalattia). Si ha diritto alla conservazione delposto di lavoro, non si ha diritto alla retribu-zione, e non è computato nell’anzianità di ser-vizio né ai fini previdenziali. È consentito ilrientro anticipato. Tale aspettativa può esserecumulata con l’aspettativa prevista per motivipersonali o di famiglia (di cui sopra), se utiliz-zata allo stesso titolo.

Per il tempo di permanenza all’estero delconiuge. Può essere però revocata in qualun-que momento per imprevedibili ed eccezionaliragioni di servizio, con preavviso di almenoquindici giorni, o in difetto di effettiva perma-nenza all’estero del dipendente in aspettativa.

Per favorire la riabilitazione e il recupero deldipendente tossicodipendente o alcolista croni-co che si impegna a sottoporsi ad un progettoterapeutico di recupero, si ha diritto:- alla conservazione del posto per l’intera dura-ta del progetto di recupero, con corresponsio-ne del trattamento economico previsto per leassenze per malattia;- alla concessione di al massimo due ore algiorno di permesso retribuito, per la durata delprogetto; - alla riduzione dell’orario di lavoro (tempoparziale) limitatamente alla durata del progetto;- alla assegnazione a compiti diversi da quelliabituali se ritenuti di supporto alla terapia inatto. Il servizio deve essere ripreso entro 15giorni dalla data di completamento del proget-to di recupero.

Per favorire la riabilitazione e il recupero deldipendente portatore di handicap e che debbasottoporsi ad un progetto terapeutico di riabili-tazione, si ha diritto a quanto previsto nel para-grafo precedente.Permessi e Aspettative retribuiti

Partecipazione a concorsi od esami – limita-tamente ai giorni di svolgimento delle prove oper aggiornamento professionale facoltativocomunque connesso all’attività di servizio: gior-ni otto all’anno.

Lutti per coniuge, convivente, parenti entroil secondo grado ed affini entro il primo grado:giorni tre consecutivi per evento; cinque giorni

sanità privata.In caso di documentata grave infermità del

coniuge, convivente, parenti entro il secondogrado ed affini entro il primo grado: giorni trecomplessivi all’anno; nei giorni di permessonon sono considerati i giorni festivi e quellinon lavorativi. In caso di grave infermità deisoggetti di cui sopra, possono essere concorda-te diverse modalità di espletamento del lavoro,anche per periodi superiori ai tre giorni, cheprevedano una riduzione dell’orario di lavorocomplessivamente non inferiore ai giorni dipermesso che vengono sostituiti. I giorni dipermesso o l’eventuale riduzione concordatadevono essere rispettivamente utilizzati o avereinizio entro sette giorni dal lutto o dall’accerta-mento della grave infermità.

Per i dipendenti di strutture private aderential CCNL sanità privata AIOP ulteriori permessi,sino ad un massimo di cinque giorni retribuiti,possono essere concessi per gravi e documen-tate ragioni.

Motivi personali o familiari debitamentedocumentati, compresa la nascita di figli: 18 orecomplessive di permesso, anche in misura fra-zionata.

Matrimonio: giorni 15 consecutivi. Può esse-re richiesto anche entro i 30 giorni successiviall’evento.

Il lavoratore che assiste una persona, in viacontinuativa, con handicap in situazione digravità, parente o affine entro il terzo grado, hadiritto a tre giorni di permesso mensile, fruibilianche in maniera continuativa a condizioneche la persona con handicap in situazione digravità non sia ricoverata a tempo pieno. Inalternativa ai tre giorni mensili, alla personamaggiorenne handicappata in situazione di gra-vità, spetta una riduzione proporzionale dell’o-rario giornaliero, sino al limite massimo di dueore al giorno.

Per le attività di protezione civile, le ammi-nistrazioni favoriscono la partecipazione delpersonale alle attività delle Associazioni divolontariato mediante idonea articolazionedegli orari di lavoro.

Per la donazione di sangue ed emocompo-nenti il dipendente ha diritto ad astenersi dal

2 IO INFERMIERE - N.2 /2005

Page 6: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2IO INFERMIERE - N.2 /2005

lavoro per l’intera giornata in cui effettua ladonazione.

I permessi retribuiti possono anche essereconcessi per l’effettuazione di testimonianzeper fatti non d’ufficio, nonchè per l’assenzamotivata da gravi calamità naturali che rendonooggettivamente impossibile il raggiungimentodella sede di servizio, fatti salvi, in questi even-ti, i provvedimenti di emergenza diversi e piùfavorevoli disposti dalle competenti autorità.Permessi breviSu valutazione del dirigente responsabile delservizio, e previa richiesta in tempo utile allaorganizzazione del servizio, il dipendente puòassentarsi dal lavoro per una durata non supe-riore a metà dell’orario di lavoro giornaliero,purché questo sia costituito da almeno quattroore consecutive e comunque per non oltre 36ore annue. Le ore vanno recuperate entro ilmese successivo.Assenze per malattiaIl dipendente non in prova, assente per malat-tia, ha diritto alla conservazione del posto perun periodo di diciotto mesi. Ai fini della matu-razione del predetto periodo, si sommano tuttele assenze per malattia intervenute nei tre anniprecedenti l’ultimo episodio morboso in corso.Può essere concesso di assentarsi per un ulte-riore periodo di 18 mesi, non retribuito, in casiparticolarmente gravi e documentati dallaazienda sanitaria competente. Superati taliperiodi, qualora il dipendente, a seguito degliaccertamenti sanitari, venga dichiarato perma-nentemente inidoneo a svolgere qualsiasi pro-

ficuo lavoro, esperito ogni utile tentativo perrecuperarlo al servizio attivo, l’azienda o l’entepuò procedere, alla risoluzione del rapportocorrispondendo al dipendente l’indennità sosti-tutiva del preavviso.I periodi di assenza per malattia, salvo l’ulterio-re periodo di 18 mesi concesso per casi parti-colarmente gravi, non interrompono la matura-zione dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti.Il trattamento economico spettante al dipen-dente che si assenti per malattia prevede laretribuzione intera per i primi 9 mesi di assen-za; il 90% della retribuzione per i successivi 3mesi di assenza; il 50% della retribuzione pergli ulteriori 6 mesi del periodo di conservazio-ne del posto.L’assenza per malattia deve essere comunicataalla struttura di appartenenza tempestivamentee comunque all’inizio dell’orario di lavoro delgiorno in cui si verifica, anche nel caso di even-tuale prosecuzione dell’assenza, salvo compro-vato impedimento.Il dipendente è tenuto a recapitare o spedire amezzo raccomandata con avviso di ricevimentoil certificato medico di giustificazione dell’as-senza entro i tre giorni successivi all’inizio dellamalattia o alla eventuale prosecuzione dellastessa. Qualora tale termine scada in giornofestivo esso è prorogato al primo giorno lavo-rativo successivo.L’azienda o l’ente dispone il controllo dellamalattia ai sensi delle vigenti disposizioni dilegge di norma fin dal primo giorno di assen-za, attraverso l’azienda sanitaria locale territo-rialmente competente.Il dipendente che, durante l’assenza, per parti-colari motivi dimori in luogo diverso da quellodi residenza, deve darne tempestiva comunica-zione, precisando l’indirizzo dove può esserereperito.Il dipendente assente per malattia, pur in pre-senza di espressa autorizzazione del medicocurante ad uscire, è tenuto a farsi trovare neldomicilio comunicato all’amministrazione, inciascun giorno, anche se domenicale o festivo,dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19.Qualora il dipendente debba allontanarsi,durante le fasce di reperibilità, dall’indirizzo

Page 7: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

comunicato, per visite mediche, prestazioni oaccertamenti specialistici o per altri giustificatimotivi, che devono essere, a richiesta, docu-mentati, è tenuto a darne preventiva comuni-cazione all’azienda o all’ente.In caso di infortunio sul lavoro o di malattiariconosciuta dipendente da causa di servizio, ildipendente ha diritto alla conservazione delposto fino a completa guarigione clinica.Spetta l’intera retribuzione. Anche in questocaso, l'azienda o ente che non procede allarisoluzione del rapporto di lavoro del dipen-dente eventualmente riconosciuto permanen-temente inidoneo a proficuo lavoro, non corri-sponde alcuna retribuzione.In caso di patologie gravi che richiedano tera-pie salvavita sono esclusi dal computo dei gior-ni di assenza per malattia i relativi giorni di rico-vero ospedaliero o di day - hospital ed i giornidi assenza dovuti alle citate terapie. Il dipen-dente ha diritto all’intera retribuzione e ad un’i-donea articolazione dell’'orario di lavoro.Congedi parentaliAstensione obbligatoriaLe lavoratrici hanno l’obbligo di astenersi dallavoro a partire dai due mesi precedenti la datapresunta dal parto e per i successivi tre mesi,fatta salva la facoltà di astenersi dal lavoro apartire dal mese precedente alla data presuntadel parto e quindi per i successivi quattro mesidalla data del parto, a condizione che il medi-co competente certifichi che ciò non pregiudi-chi la salute di gestante e nascituro.Al periodo di congedo di maternità dopo ilparto sono aggiunti gli eventuali giorni nongoduti prima del parto in caso di maternitàanticipata.Nel caso in cui la lavoratrice sia occupata inlavori ritenuti gravosi o pregiudizievoli il divie-to al lavoro è anticipato a tre mesi dalla datapresunta del parto. I tre mesi di congedo postparto possono essere richiesti dalla lavoratrice,o in alternativa dal lavoratore, che abbia adot-tato o ottenuto in affidamento un bambino dietà inferiore a sei anni, e devono essere imme-diatamente fruiti.Il padre ha diritto di astenersi dal lavoro alposto della madre in caso di morte o grave

infermità della stessa, nonché in caso di affi-damento esclusivo del bambino al padre.Maternità anticipataSulla base di accertamento medico può esseredisposta dall’ispettorato del lavoro, l’interdizio-ne dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravi-danza nel caso di complicanze della gravidan-za, o quando le condizioni ambientali o dilavoro siano ritenute pregiudizievoli alla salutedella donna e del bambino, e non possa esse-re spostata ad altre mansioni. Astensione facoltativa per maternitàLa lavoratrice madre e il lavoratore padre, pos-sono astenersi dal lavoro, entro i primi ottoanni di vita del bambino, sino a dieci mesicomplessivi, consecutivi o frazionati. La madre può astenersi dal lavoro per un limi-te massimo di sei mesi, il padre sino a settemesi se si astiene per almeno tre mesi conse-cutivi. In tal caso il limite di dieci mesi sale aundici.Sino al terzo anno di vita del bambino, i primisei mesi sono retribuiti al 30%. Nel caso diaffido o adozione tale limite di età è elevato asei anni, ma il congedo deve essere fruitoentro i primi tre anni di ingresso del bambinoin famiglia. Tali periodi sono computati nel-l’anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativialle ferie e alla tredicesima.In caso di minore con handicap in situazionedi gravità accertata, a condizione che il bambi-no non sia ricoverato in istituti specializzati, lalavoratrice madre, o in alternativa, di lavorato-re padre, anche adottivi o affidatari possono

2 IO INFERMIERE - N.2 /2005

Page 8: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2IO INFERMIERE - N.2 /2005

usufruire del prolungamento, sino ai tre annidel bambino, del periodo di astensione facol-tativa per maternità; retribuito al 30%.Permessi

I primi trenta giorni di assenza, computaticomplessivamente per entrambi i genitori efruibili anche in modo frazionato, nell’ambitodel periodo di astensione facoltativa dal lavo-ro per maternità, per le lavoratrici madri o inalternativa per i lavoratori padri. Retribuiti inte-ramente, non riducono le ferie, sono valutati aifini dell'anzianità di servizio.

Trenta giorni per ciascun anno di età delbambino, computati complessivamente perentrambi i genitori; successivamente al perio-do di astensione facoltativa e sino al terzoanno del bambino; retribuiti. Tali permessi nonsono previsti per i dipendenti con contratto disanità privata (personale non medico) aderen-ti AIOP.

Tre giorni di permesso mensile, fruibilianche in maniera continuativa a condizioneche il bambino con handicap in situazione digravità non sia ricoverato a tempo pieno; retri-buiti. In alternativa si può usufruire di due oredi permesso giornaliero retribuito sino al com-pimento del terzo anno di vita del bambino.

Due ore di riposo al giorno, se l’orario dilavoro giornaliero è superiore a sei ore (altri-menti un’ora), retribuite, sino al primo anno divita del bambino. Tale periodo di riposo puòessere riconosciuto al padre in alternativa allamadre, nel caso in cui figli siano affidati alpadre o nel caso in cui la madre non sia lavo-ratrice dipendente. In caso di parto plurimo leore di riposo sono raddoppiate, e le oreaggiuntive possono essere utilizzate anche dalpadre. In caso handicap in situazione di gravi-tà, tale periodo di riposo è usufruibile sino alterzo anno di vita del bambino.

Entrambi i genitori hanno diritto, alternati-vamente, di astenersi dal lavoro durante lemalattie del bambino di età inferiore a ottoanni ovvero di età compresa fra tre e otto anni,in quest’ultimo caso nel limite di cinque giornilavorativi all’anno per ciascun lavoratore.Congedo non retribuitoLa lavoratrice, o in alternativa il lavoratore, per

l’adozione e l’affidamento preadottivo interna-zionale ha diritto a fruire di un congedo, nonretribuito, di durata corrispondente al periododi permanenza nello Stato straniero richiestoper l’adozione e l’affidamento.FormazioneDiritto allo studio:Al lavoratore assunto a tempo indeterminatosono concessi permessi retribuiti nella misuramassima di 150 ore all’anno, oltre alle attivitàformative programmate dall’azienda, nel limitemassimo del 3% del personale in servizio.Sono concessi per la partecipazione a corsi

destinati al conseguimento di titoli di studiouniversitari, post-universitari, di scuola di istru-zione primaria, secondaria e di qualificazioneprofessionale, statali, pareggiate o legalmentericonosciute, o comunque abilitate al rilasciodi titoli di studio legali o attestati professionaliriconosciuti dall’ordinamento pubblico nonchéper sostenere i relativi esami.Per il personale dipendente di strutture priva-te sanità privata aderenti all’AIOP, le 150 oresono retribuite esclusivamente per il consegui-mento del titolo della scuola dell’obbligo; lemedesime non sono retribuite per la frequen-za necessaria al conseguimento di titoli di stu-dio o di abilitazione in corsi universitari, inscuole statali o istituti legalmente riconosciuti.Si ha diritto all’assegnazione a turni di lavoroche agevolino la frequenza ai corsi stessi e lapreparazione agli esami, e non si è obbligati a

Page 9: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

prestazioni di lavoro straordinario né al lavoronei giorni festivi o di riposo settimanale.Per la concessione dei permessi i dipendentidevono presentare, prima dell’inizio dei corsi,il certificato di iscrizione e, al termine deglistessi, l’attestato di partecipazione agli stessi oaltra idonea documentazione preventivamenteconcordata con l’azienda, l’attestato degliesami sostenuti, anche se con esito negativo.In mancanza delle predette certificazioni, ipermessi già utilizzati vengono consideraticome aspettativa per motivi personali o, adomanda, come ferie o riposi compensativiper straordinario già effettuato.Nel caso in cui il conseguimento del titolo pre-veda l’esercizio di un tirocinio, l’amministra-zione potrà valutare con il dipendente, nelrispetto delle incompatibilità e delle esigenzedi servizio, modalità di articolazione della pre-stazione lavorativa che facilitino il consegui-mento del titolo stesso.Permessi per la formazione:Formazione obbligatoria organizzata dall’ente:si è considerati in servizio a tutti gli effetti. Irelativi oneri sono a carico dell’amministrazio-ne. I corsi sono tenuti, di norma, durante l’o-rario di lavoro. Qualora i corsi si svolganofuori dalla sede di servizio, la partecipazionead essi comporta, sussistendone i presupposti,il trattamento di missione ed il rimborso dellespese di viaggio. Le iniziative di formazioneriguardano tutto il personale dipendente atempo indeterminato.Aggiornamento facoltativo: comprende docu-mentate iniziative, selezionate dal personaleinteressato, anche in ambito extra regionale edeffettuate al di fuori dell’orario di lavoro. Perl’aggiornamento tecnico-scientifico facoltativorientra anche la possibilità che venga concessol’istituto del comando, non compete la retribu-zione. Qualora l’azienda o ente ritenga l’ag-giornamento facoltativo in linea con i pro-grammi di formazione del personale e, comun-que, strettamente connesso con l’attività di ser-vizio può prevedere, preventivamente, il pro-prio concorso alle relative spese.Per finalità di aggiornamento tecnico-scientifi-co giustificato dall’esigenza di compiere studi

speciali o acquisire tecniche particolari, puòessere concesso il periodo di comando, duran-te il quale si ha diritto al normale trattamentoretributivo, e per un periodo non superiore asei mesi, il trattamento di missione.Per finalità di aggiornamento, per periodi ditempo complessivamente non superiori a dueanni nel quinquennio (comando), presso orga-nismi di ricerca che abbiano dato il proprioassenso. Non si ha diritto alla retribuzione ma simatura l’anzianità di servizio ai fini concorsuali.Congedi per la formazioneAi lavoratori dipendenti di aziende pubblicheo private, che abbiano almeno cinque anni dianzianità di servizio presso la stessa azienda,viene concesso un periodo di congedo per laformazione nell’intero arco della vita, conti-nuato o frazionato, nella misura massima diundici mesi. Non si ha diritto alla retribuzione,non è utile ai fini dell’anzianità e non è cumu-labile con le ferie, con la malattia e con altricongedi.Il congedo per la formazione deve essere fina-lizzato al completamento della scuola dell’ob-bligo, al conseguimento del titolo di studio disecondo grado, del diploma universitario o dilaurea, alla partecipazione ad attività formativediverse da quelle poste in essere o finanziatedal datore di lavoro. Inoltre vengono concessicongedi per la formazione continua e la con-trattazione collettiva definisce monte ore,modalità di orario, retribuzione e criteri perpoterne usufruire.Nel caso la concessione del permesso dovessepregiudicare gravemente la funzionalità delservizio, tale permesso può essere differitodall’azienda per un periodo massimo di seimesi; e su richiesta del dipendente tale perio-do può essere più ampio per consentire lautile partecipazione al corso. Oppure rinnova-re la domanda per un successivo ciclo forma-tivo con diritto di priorità. Possono essere con-cessi ai lavoratori con anzianità di servizio di 5anni e nella misura complessiva del 10% delpersonale.Per corsi di dottorato di ricerca, in congedostraordinario per il periodo di durata del corso.Non retribuita, ma utile ai fini del trattamento

2 IO INFERMIERE - N.2 /2005

Page 10: Diritti e Doveri Degli Infermieri Dipendenti Di Strutture Pubbliche e Private

2IO INFERMIERE - N.2 /2005

di previdenza e della progressione di carriera.Banca delle ore Il lavoratore può fruire delle prestazioni dilavoro straordinario o supplementare, in modoretribuito o come permessi compensativi.Tali prestazioni possono essere compensate, adomanda del dipendente, con riposi sostitutivida fruire, compatibilmente con le esigenze delservizio, entro il termine massimo di tre mesi.Altrimenti il lavoratore può aderire alla bancadelle ore e richiedere che le ore venganoaccantonate, quindi scegliere che venganoretribuite o recuperate come permessi com-pensativi, escluse le maggiorazioni per lavorostraordinario che vanno invece retribuite ilmese successivo alla prestazione lavorativa.Se sceglie che vengano retribuite l’eventualerichiesta di pagamento, perché avvenga entrol’anno, deve essere inoltrata entro il 15 novem-bre dell’anno stesso. Se sceglie di recuperarledevono essere fruite entro l’anno successivo aquello di maturazione; l’eventuale differimentodel recupero, per esigenze organizzative e diservizio, viene concordato con il dipendente eil responsabile della struttura.

BibliografiaLegge 27 maggio 1949, n. 260 “Disposizioni in materia

di ricorrenze festive”.Legge 5 marzo 1977, n.54, “Disposizioni in materia di

giorni festivi”.Legge 23 dicembre 1977, n.937 “Attribuzione di giorna-

te di riposo ai dipendenti delle pubbliche amministrazio-ni”, artt. 1 e 2.

DPR 20 dicembre 1979, n.761 “Stato giuridico del per-sonale delle unità sanitarie locali”.

Legge 13 agosto 1984, n.476 “Norme in materia di borsedi studio e dottorato di ricerca nelle Università”.

DPR 20 maggio 1987, n.270 “Norme risultanti dalla disci-plina prevista dall’accordo sindacale, per il triennio 1985-1987, relativa al comparto del personale dipendente delServizio sanitario nazionale”.

Legge 4 maggio 1990, n.107 “Disciplina per le attivitàtrasfusionali relative al sangue umano ed ai suoi compo-nenti per la produzione di plasmaderivati”, articolo 13.

Legge 5 febbraio 1992, n.104 “Legge quadro per l’assi-stenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone han-dicappate”, articolo 33.

Legge 5 febbraio 1999, n.25 “Disposizioni per l’adempi-mento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italiaalle comunità europee – legge comunitaria 1998”, art.17.

D.Lgs 26 novembre 1999, n.532 “Disposizioni in mate-ria di lavoro notturno, a norma dell’articolo 17, comma 2,della legge 5 febbraio 1999, n.25”.

Legge 8 marzo 2000, n.53 “Disposizioni per il sostegno

della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e allaformazione e per il coordinamento dei tempi delle città”.

Circolare INPS 6 giugno 2000, n. 109 “Congedi parenta-li. Legge 8 marzo 2000, n.53”

DPCM 21 luglio 2000, n.278 “Regolamento recante dis-posizioni di attuazione dell’articolo 4 Legge 8 marzo 2000n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari”.

Legge 20 novembre 2000, n.336 “Ripristino della festivi-tà nazionale del 2 giugno, data di fondazione dellaRepubblica”.

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, "Testo unicodelle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegnodella maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15della legge 8 marzo 2000, n. 53”.

Legge 8 gennaio 2002, n.1 “Conversione in legge, con modi-ficazioni, del decreto legge 12 novembre 2001, n.402, recantedisposizioni urgenti in materia di personale sanitario”, art.1.

Decreto legislativo 8 aprile 2003, n.66 “Attuazione delledirettive 93/104/ce e 2000/34/ce concernenti taluni aspet-ti dell'organizzazione dell'orario di lavoro”

“Contratto collettivo nazionale di lavoro comparto sani-tà personale non dirigente, parte normativa 1994/1997 eparte economica 1994/1995”, 1 settembre 1995.

“Comparto Sanità contratto collettivo nazionale di lavo-ro integrativo 1994/1997”, 22 maggio 1997

“Contratto collettivo nazionale di lavoro comparto sani-tà 1998 – 2001”, 7 aprile 1999

“Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro integrativo delccnl del personale del comparto sanità stipulato il 7 aprile1999”, 20 settembre 2001

“Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del compartodel personale del servizio sanitario nazionale parte nor-mativa quadriennio 2002 - 2005 e parte economica bien-nio 2002 – 2003”, 19 aprile 2004

L.Benci, “Aspetti giuridici della professione infermieri-stica”, Mc Graw-Hill, 1999

Siti internet consultati:Handylex www.handylex.orgARAN www.aranagenzia.itAIOP www.aiop.itSalvelocs www.salvelocs.it