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Diritto commerciale
Katrin Martucci
Modulo VIII - Le operazioni straordinarie
Lezione 1 - La trasformazione
La trasformazione
Capo X, titolo V, libro V. c.c. Della trasfor- mazione, della fusione e della scissione
Tali vicende dell’impresa societaria sono co- munemente definite come operazioni stra- ordinarie.
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La trasformazione
Sotto il profilo economico-aziendale la tras- formazione, la fusione e la scissione hanno quale denominatore comune l’essere tutti inter- venti di ristrutturazione dell’ente societario.
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La trasformazione
Giuridicamente, però, la trasformazione è tutt’altro da fusione e scissione: nella trasformazione, infatti, non si realizza mai una vicenda circolatoria.
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La trasformazione
Sezione I - Della trasformazione (artt. 2498 - 2500-novies) Manca una definizione normativa della no- zione di trasformazione.
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La trasformazione
Diritto comune anteriore alla riforma organica del 2003: la trasformazione si configurava come passaggio da un tipo ad un altro di società senza soluzio- ne di continuità nei rapporti giuridici che face- vano capo all’ente.
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La trasformazione
I sintomi del cambiamento: - la riforma dei consorzi (1976) - leggi speciali per la trasformazione obbligatoria delle associazioni calcistiche in società di capitali (l. n. 91/1981) - avvio delle privatizzazioni (art. 1 l. n. 218/1990 e artt. 1-18 d.lgs. n. 356/1990)
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La trasformazione
Tale fenomeno di allentamento dei vincoli della trasformazione rispetto all’impianto originario del codice civile del 1942 arriva a conclusione con la riforma del 2003 la quale ha profondamen- te modificato l’ambito di operatività e la disciplina della trasformazione.
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La trasformazione
La definizione di trasformazione elaborata prima della riforma diviene insufficiente: - nella sezione I si parla solo “della trasforma- zione” e non più “della trasformazione delle società”. - l’art. 2498 c.c. fa riferimento all’ente e non più alla società come oggetto della vicenda organizzativa
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La trasformazione
L’attuale disciplina * affianca alle tradizionali operazioni di modifica
statutaria concernenti il cambiamento del
tipo di società,
* nuove fattispecie di trasformazione, definite
eterogenee (artt. 2500-septies e 2500-octies)
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La trasformazione
Ciò che oggi qualifica giuridicamente la trasformazione è l’effetto di continuità dei rapporti giuridici che tale operazione di mutamento dell’assetto organizzativo dell’impresa sempre assicura.
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La trasformazione
Ragioni giuspolitiche della riforma: nella prospettiva della politica del diritto, vi è l’esigenza di favorire le ragioni dell’impre- sa accrescendone la versatilità e ferma la continuità.
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La trasformazione La trasformazione, infatti, assume oggi diversi significati, configurandosi come: 1. trasformazione omogenea (artt. 2500-ter -2500-sexies):
progressiva o regressiva, e cioè come passaggio da un regolamento organizzativo (da un tipo) ad un altro. 2. trasformazione eterogenea (artt. 2500-septies ed -octies),
e cioè come modifica della funzione – dello scopo economico – cui l’ente è preordinato …
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La trasformazione … nella prosecuzione di diritti, obblighi e rapporti giuridici dell’entità che ha effettu- ato l’operazione.
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La trasformazione Art. 2500-septies Trasformazione eterogenea da società di capitali
1. Le società disciplinate nei capi V, VI, VII del presente titolo possono
trasformarsi in consorzi, società consortili, società cooperative, comunio-
ni d’azienda, associazioni non riconosciute e fondazioni.
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La trasformazione Art. 2500-octies Trasformazione eterogenea in società di capitali
1. I consorzi, le società consortili, le comunioni d’azienda, le associazioni
riconosciute e le fondazioni possono trasformarsi in una delle società
disciplinate nei capi V, VI, VII del presente titolo.
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La trasformazione La trasformazione eterogenea si configura quindi come: * trasformazione di società lucrative in società mutualistiche e viceversa; * passaggio da società di capitali in un ente non societario e viceversa; * passaggio da società in comunione d’azienda e viceversa
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La trasformazione
Con riferimento a quest’ultima ipotesi, tale ope- razione, funzionalmente, si manifesta * come procedura alternativa alla destinazione di beni in società mediante conferimento e, nell’ipotesi di trasformazione della società in comunione d’azienda, * soppressione dell’ente senza liquidazione.
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La trasformazione Regole generali sulla trasformazione (art. 2498-2500-bis):
* costante normativa della “nuova” trasformazione è la continuità dei rapporti giuridici facenti capo all’ente trasformato
art. 2498 Continuità dei rapporti giuridici
Con la trasformazione l’ente trasformato conserva i diritti e gli obblighi e prose-
gue in tutti i rapporti anche processuali dell’ente che ha effettuato la trasformazione.
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La trasformazione
* l’atto di trasformazione deve avere contenuto e forma previsti dalla legge per l’ente di arrivo. art. 2500 Contenuto, pubblicità ed efficacia dell’atto di trasformazione
1. La trasformazione in società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabi-
lità limitata deve risultare da atto pubblico, contenente le indicazioni previste dalla
legge per l’atto di costituzione del tipo adottato.
2. L’atto di trasformazione è soggetto alla disciplina prevista per il tipo adottato …
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La trasformazione * l’atto di trasformazione è soggetto alla pubblicità richiesta per la cessazione dell’ente che si tras- forma ed a quella richiesta per la costituzione dell’ ente risultante dalla trasformazione
art. 2500 Contenuto, pubblicità ed efficacia dell’atto di trasformazione
…
2. L’atto di trasformazione è soggetto alla disciplina prevista per il tipo adottato ed
alle forme di pubblicità relative, nonché alla pubblicità richiesta per la cessazione
dell’ente che effettua la trasformazione.
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La trasformazione * la trasformazione produce effetti dall’ultimo adempimento pubblicitario art. 2500 Contenuto, pubblicità ed efficacia
dell’atto di trasformazione
…
3. La trasformazione ha effetto dall’ultimo degli adempimenti pubblicitari di
cui al comma precedente.
v. però, per le trasformazioni eterogenee, l’art. 2500-novies.
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La trasformazione
* con riferimento all’invalidità della trasformazione è previsto: art. 2500-bis Invalidità della trasformazione Eseguita la pubblicità di cui all’articolo precedente, l’invalidità dell’atto di trasformazione non può esse- re pronunciata. Resta salvo il diritto al risarcimento del danno even- tualmente spettante ai partecipanti all’ente trasfor- mato ed ai terzi danneggiati dalla trasformazione.
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La trasformazione
La disciplina specifica delle singole fattispecie Si tratta di una serie di regole dirette a comporre i conflitti di interesse che possono emergere al mo- mento di un cambiamento radicale delle regole di organizzazione e di gestione dell’attività comune. Tali conflitti vedono normalmente protagonisti i soci ed i terzi creditori.
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La trasformazione
Trasformazione omogenea
* progressiva
La disciplina della trasformazione di società di perso- ne in società di capitali consiste essenzialmente nella regolamentazione di quattro specifici profili dell’ operazione:
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La trasformazione a. la “decisione” di trasformazione
art. 2500-ter Trasformazione di società di persone
1. Salvo diversa disposizione del contratto sociale, la trasformazione di società di
persone in società di capitali è decisa con il consenso della maggioranza dei
soci determinata secondo la parte attribuita a ciascuno negli utili; in ogni caso
al socio che non ha concorso alla decisione spetta il diritto di recesso.
La deroga al consenso unanime dei soci (art. 2252) trova fondamento nell’obiettivo, perseguito dal legisla- tore della riforma, di favorire nell’organizzazione delle attività produttive l’adozione di modelli societari capi- talistici.
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La trasformazione b. la formazione del capitale della società risultante dalla trasformazione
art. 2500-ter Trasformazione di società di persone
2. Nei casi previsti dal precedente comma il capitale della società risultante dalla trasformazione
deve essere determinato sulla base dei valori attuali degli elementi dell’attivo e del passivo e
deve risultare da relazione si stima redatta a norma dell’art. 2343 o, nel caso di società a
responsabilità limitata, dell’art. 2465. Si applicano altresì, nel caso di società per azioni o in
accomandita per azioni, il secondo, terzo e, in quanto compatibile, quarto comma dell’art. 2343.
L’obiettivo perseguito è di evitare che vengano eluse le norme poste a salvaguardia dell’effettività del capita- le della società trasformata attraverso una supervalu- tazione del patrimonio sociale.
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La trasformazione c. l’assegnazione di azioni e quote ai soci della società risultante dalla trasformazione
art. 2500-quater Assegnazione di azioni o quote
1. Nel caso previsto dall’art. 2500-ter, ciascun socio ha diritto all’assegnazione di un numero
di azioni o di una quota proporzionale alla sua partecipazione, salvo quanto disposto dai
commi successivi.
2. Il socio d’opera ha diritto all’assegnazione di un numero di azioni o di una quota in misura
corrispondente alla partecipazione che l’atto costitutivo gli riconosceva precedentemente alla
trasformazione o, in mancanza, d’accordo tra i soci ovvero, in difetto di accordo, determinata
dal giudice secondo equità.
3. Nelle ipotesi di cui al comma precedente, le azioni o quote assegnate agli altri soci si ridu-
cono proporzionalmente.
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La trasformazione d. la responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali sorte anteriormente all’iscrizione nel registro delle imprese dell’atto di trasformazione
art. 2500-quinquies Responsabilità dei soci
1. La trasformazione non libera i soci a responsabilità illimitata dalla responsabilità per le
obbligazioni sociali sorte prima degli adempimenti previsti dal terzo comma dell’art. 2500,
se non risulta che i creditori sociali hanno dato il loro consenso alla trasformazione.
2. Il consenso si presume se i creditori, ai quali la deliberazione di trasformazione sia stata
comunicata per raccomandata o con altri mezzi che garantiscano la prova dell’avvenuto
ricevimentp, non lo hanno espressamente negato nel termine di sessanta giorni dal ricevi-
mento della comunicazione.
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La trasformazione La norma trova fondamento nell’esigenza di non pregiudicare la posizione dei creditori sociali (della società “di partenza”) contro la loro volontà.
Al contempo, l’accentuato favor per l’adozione di mo- delli societari capitalistici giustifica la previsione di un procedimento volto ad agevolare la liberazione dei soci dalla responsabilità limitata: ai sensi dell’art. 2500-quinquies “il silenzio vale assenso”.
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La trasformazione Il permanere della responsabilità dei soci comporta il loro assoggettamento - entro un anno dalla tras- formazione (purché siano state osservate le formali- tà necessarie per rendere la stessa opponibile ai terzi) - a fallimento in base al nuovo art. 147, com- ma 2 l.fall., purché l’insolvenza sia dovuta a debiti risalenti al periodo anteriore alla trasformazione.
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La trasformazione
Trasformazione omogenea
* regressiva
È sottoposta a regole procedurali particolarmente gravose in ragione del tendenziale disfavore del le- legislatore per l’abbandono dei modelli societari più evoluti nell’esercizio dell’attività d’impresa. I soci che non hanno concorso alla deliberazione hanno diritto di recedere (artt. 2437, 2473).
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La trasformazione art. 2500-sexies Trasformazione di società di capitali
1. Salvo diversa disposizione dello statuto, la deliberazione di trasformazione di società di ca-
pitali in società di persone è adottata con le maggioranza previste per le modifiche dello statuto.
È comunque richiesto il consenso dei soci che con la trasformazione assumono responsabilità
illimitata.
2. Gli amministratori devono predisporre una relazione che illustri le motivazioni e gli effetti della
trasformazione, copia della relazione deve restare depositata presso la sede sociale durante i
trenta giorni che precedono l’assembla convocata per deliberare la trasformazione; i soci hanno
diritto di prenderne visione e di ottenerne gratuitamente copia.
3. Ciascun socio ha diritto all’assegnazione di una partecipazione proporzionale al valore della
sua quota o delle sue azioni.
4. I soci che con la trasformazione assumono responsabilità illimitata, rispondono illimitatamente
anche per le obbligazioni sociali sorte anteriormente alla trasformazione.
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La trasformazione La trasformazione delle società cooperative
Espressamente vietata era e resta la trasformazione di una società cooperativa a mutualità prevalente in società lucrativa, “anche se tale trasformazione è deliberata all’unanimità” (art. 14 l. n. 127/1971). È oggi invece espressamente sancita la liceità * della trasformazione delle altre società coopera- tive in società lucrative o in consorzi (artt. 2545- decies e 2545-undecies) * della trasformazione eterogenea di società di capi- tali in cooperative (art. 2500-septies)
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La trasformazione Le trasformazione eterogenee Art. 2500-septies Trasformazione eterogenea da società di capitali
1. Le società disciplinate nei capi V, VI, VII del presente titolo possono trasformarsi in
consorzi, società consortili, società cooperative, comunioni d’azienda, associazioni
non riconosciute e fondazioni.
2. Si applica l’art. 2500-sexies, in quanto compatibile.
3. La deliberazione deve essere assunta con il voto favorevole dei due terzi degli
aventi diritto, e comunque con il consenso dei soci che assumono responsabilità
illimitata.
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La trasformazione Le trasformazione eterogenee Art. 2500-octies Trasformazione eterogenea in società di capitali
1. I consorzi, le società consortili, le comunioni d’azienda, le associazioni ricono-
sciute e le fondazioni possono trasformarsi in una delle società disciplinate nei
capi V, VI, VII del presente titolo.
2. La deliberazione di trasformazione deve essere assunta, nei consorzi, con il
voto favorevole della maggioranza assoluta dei consorziati; nelle comunioni di
aziende all’unanimità; nelle società consortili e nelle associazioni con la maggio-
ranza richiesta dalla legge o dall’atto costitutivo per lo scioglimento anticipato.
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La trasformazione Le trasformazione eterogenee Art. 2500-novies Opposizione dei creditori
1. In deroga a quanto disposto dal terzo comma dell’art. 2500, la trasformazio-
ne eterogenea ha effetto dopo sessanta giorni dall’ultimo degli adempimenti
pubblicitari previsti dallo stesso articolo, salvo che consti il consenso dei credi-
tori o il pagamento dei creditori che non hanno dato il consenso..
2. I creditori possono, nel suddetto termine di sessanta giorni, fare opposizione.
Si applica in tal caso l’ultimo comma dell’art. 2445.
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