26
Disciplina degli interventi Disciplina degli interventi boschivi boschivi Daniele Perulli Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Settore Programmazione Forestale Regione Toscana Regione Toscana

Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Disciplina degli interventi boschiviDisciplina degli interventi boschivi

Daniele PerulliDaniele Perulli

Corpo forestale dello StatoCorpo forestale dello StatoComando regionale di FirenzeComando regionale di Firenze

Settore Programmazione ForestaleSettore Programmazione ForestaleRegione ToscanaRegione Toscana

Page 2: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

L.r. 39/2000 “Legge forestale L.r. 39/2000 “Legge forestale della Toscana” (LF)della Toscana” (LF)

DPGR 48/R/2003 “Regolamento DPGR 48/R/2003 “Regolamento forestale della Toscana” (RF)forestale della Toscana” (RF)

Regolamento procedurale Regolamento procedurale dell’Ente competente dell’Ente competente (Comunità montana, (Comunità montana,

Provincia, Ente gestore area protetta)Provincia, Ente gestore area protetta)

Page 3: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 57 bis (RF)Art. 57 bis (RF)Reimpiego nel ciclo colturale dei residui ligno-Reimpiego nel ciclo colturale dei residui ligno-

cellulosicicellulosici

1. Il rilascio, la triturazione e l'abbruciamento in loco dei residui ligno-1. Il rilascio, la triturazione e l'abbruciamento in loco dei residui ligno-cellulosici provenienti dai tagli boschivi o da altri interventi agroforestali cellulosici provenienti dai tagli boschivi o da altri interventi agroforestali è consentito ai fini del loro reimpiego nel ciclo colturale di provenienza. è consentito ai fini del loro reimpiego nel ciclo colturale di provenienza. 2. Fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 15 e quelle di salvaguardia 2. Fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 15 e quelle di salvaguardia antincendio del capo IV del titolo II, le operazioni di cui al comma 1 sono antincendio del capo IV del titolo II, le operazioni di cui al comma 1 sono

consentite a condizione che:consentite a condizione che:a) le operazioni riguardino esclusivamente i residui ligno-cellulosici a) le operazioni riguardino esclusivamente i residui ligno-cellulosici

provenienti da tagli boschivi, interventi colturali, interventi fitosanitari, di provenienti da tagli boschivi, interventi colturali, interventi fitosanitari, di potatura, ripulitura o da altri interventi agricoli e forestali;potatura, ripulitura o da altri interventi agricoli e forestali;

b) il rilascio, la triturazione, l'abbruciamento siano effettuati entro 250 b) il rilascio, la triturazione, l'abbruciamento siano effettuati entro 250 metri dal luogo di produzione del materiale ligno-cellulosico;metri dal luogo di produzione del materiale ligno-cellulosico;

c) il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale c) il materiale triturato e le ceneri siano reimpiegate nel ciclo colturale come sostanze concimanti o ammendanti tramite distribuzione e lo come sostanze concimanti o ammendanti tramite distribuzione e lo

spessore del materiale distribuito non superi i 15 centimetri nel caso di spessore del materiale distribuito non superi i 15 centimetri nel caso di triturazione e i 5 centimetri nel caso di ceneri. La formazione di cumuli è triturazione e i 5 centimetri nel caso di ceneri. La formazione di cumuli è

consentita per il tempo strettamente necessario al reimpiego.consentita per il tempo strettamente necessario al reimpiego.

Page 4: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 68 bis - Interventi ricadenti sul territorio di competenza di più enti (LF)

1. Nel caso di interventi, opere o piani che interessano terreniricadenti sul territorio di più enti, è competente l’ente nel cuiterritorio è posta la maggior parte della superficie interessata.L’ente competente comunica all’altro ente il procedimento incorso, ai fini dell’acquisizione dell’eventuale parere per la parte di competenza.

Page 5: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 40 (LF)

2 bis. Le province, le comunità montane e gli enti parco regionali, nella disciplina di cui al comma 2, prevedono l’utilizzo del Sistema informativo per la gestione delle attività forestali (SIGAF) operante all’interno del Sistema informativo agricoltura

Page 6: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 7 (RF)Art. 7 (RF)

4. Le autorizzazioni di cui al presente titolo 4. Le autorizzazioni di cui al presente titolo sono rilasciate, sono rilasciate, senza oneri istruttorisenza oneri istruttori a carico a carico

del richiedente, sulla base di quanto dichiarato del richiedente, sulla base di quanto dichiarato dallo stesso, facendo salvi i diritti di terzi e dallo stesso, facendo salvi i diritti di terzi e senza che il provvedimento possa incidere senza che il provvedimento possa incidere sulla titolarità della proprietà o di altri diritti sulla titolarità della proprietà o di altri diritti

reali, nonché su eventuali rapporti contrattuali reali, nonché su eventuali rapporti contrattuali intercorrenti fra le parti.intercorrenti fra le parti.

Page 7: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 7 (RF)Art. 7 (RF)

3 bis.3 bis. Le Le comunicazioni comunicazioni di cui al presente titolo di cui al presente titolo devono pervenire all’Ente competente prima devono pervenire all’Ente competente prima

dell’inizio dei lavori.dell’inizio dei lavori.

Page 8: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 8 (RF)Art. 8 (RF)

2 bis2 bis. . Nel caso che Nel caso che l’intervento non abbia interessato l’intervento non abbia interessato l’intera superficie autorizzata o dichiaratal’intera superficie autorizzata o dichiarata, entro il 31 , entro il 31

ottobre successivo alla scadenza della validità ottobre successivo alla scadenza della validità dell’autorizzazione o della dichiarazione il richiedente dell’autorizzazione o della dichiarazione il richiedente comunica all’Ente competente, l’indicazione sommaria comunica all’Ente competente, l’indicazione sommaria

dell’eventuale superficie che non è stata oggetto di dell’eventuale superficie che non è stata oggetto di intervento rispetto a quella autorizzata e dichiarata. In intervento rispetto a quella autorizzata e dichiarata. In

ogni caso entro il suddetto termine deve essere ogni caso entro il suddetto termine deve essere comunicato l'eventuale mancato inizio dei lavori.comunicato l'eventuale mancato inizio dei lavori.2 ter. Prima della scadenza dell’atto autorizzativo, 2 ter. Prima della scadenza dell’atto autorizzativo,

l’interessato può effettuare una comunicazione di fine l’interessato può effettuare una comunicazione di fine lavori che determina la cessazione della validità lavori che determina la cessazione della validità

dell’atto stesso.dell’atto stesso.

Page 9: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 10 (RF)Art. 10 (RF)

13.13. Sono liberamente esercitabili Sono liberamente esercitabili dal proprietario o dal possessore della dal proprietario o dal possessore della superficie boscata, superficie boscata, purché non comportino riduzione di superficie purché non comportino riduzione di superficie boscata boscata e, per i tagli di cui alle lettere b), c) e d), e, per i tagli di cui alle lettere b), c) e d), lo stesso proprietario o lo stesso proprietario o possessore non risultino titolari di altro titolo abilitativo per un taglio possessore non risultino titolari di altro titolo abilitativo per un taglio boschivo in corso di validità nell’anno silvanoboschivo in corso di validità nell’anno silvano , i seguenti interventi:, i seguenti interventi:a) il taglio delle piante secche, divelte o stroncate;a) il taglio delle piante secche, divelte o stroncate;b) il taglio del ceduo, in soprassuoli di età superiore al turno minimo b) il taglio del ceduo, in soprassuoli di età superiore al turno minimo previsto dall' articolo 21 e inferiore a 36 anni, su superfici fino a 1.000 previsto dall' articolo 21 e inferiore a 36 anni, su superfici fino a 1.000 metri quadrati, effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive metri quadrati, effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive indicate agli articoli 11 , 12 , 13 , 14 , 15 , 22 , 23 , 24 e 26 ;indicate agli articoli 11 , 12 , 13 , 14 , 15 , 22 , 23 , 24 e 26 ;c) il taglio di avviamento all'alto fusto nei cedui, su superfici fino a 1.000 c) il taglio di avviamento all'alto fusto nei cedui, su superfici fino a 1.000 metri quadrati, effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive metri quadrati, effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive di cui agli articoli 12 , 13 , 14 , 15 e 28 ;di cui agli articoli 12 , 13 , 14 , 15 e 28 ;d) il taglio di diradamento, su superfici fino a 1.000 metri quadrati, d) il taglio di diradamento, su superfici fino a 1.000 metri quadrati, effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive indicate agli effettuato nel rispetto dei limiti e delle modalità esecutive indicate agli articoli 12 , 13 , 14 , 15 , 27 e 30. articoli 12 , 13 , 14 , 15 , 27 e 30. 14.14. I limiti di superficie di cui al comma 13 sono considerati, in ambito I limiti di superficie di cui al comma 13 sono considerati, in ambito comunale, per ogni proprietà e per anno silvano.comunale, per ogni proprietà e per anno silvano.

Page 10: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 10 (RF)Art. 10 (RF)

12. Per tutta la durata delle operazioni di taglio 12. Per tutta la durata delle operazioni di taglio e e di di esboscoesbosco, per i tagli soggetti ad autorizzazione o , per i tagli soggetti ad autorizzazione o dichiarazione, deve essere apposto in posizione dichiarazione, deve essere apposto in posizione

facilmente visibile e accessibile un facilmente visibile e accessibile un cartello di cantierecartello di cantiere, , delle dimensioni minime di 40 per 50 centimetri, delle dimensioni minime di 40 per 50 centimetri,

riportante l'indicazione del tipo d'intervento, della riportante l'indicazione del tipo d'intervento, della proprietà, del titolo di legittimazione al taglio e del proprietà, del titolo di legittimazione al taglio e del

soggetto o ditta che effettua l'intervento.soggetto o ditta che effettua l'intervento.

Page 11: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 11 (RF)Art. 11 (RF)

3.3. La comunità montana nei territori di propria La comunità montana nei territori di propria competenza e la provincia nei restanti territori, in competenza e la provincia nei restanti territori, in

relazione all`andamento climatico stagionale, relazione all`andamento climatico stagionale, possono possono prorogare o anticipare il periodo di taglioprorogare o anticipare il periodo di taglio per per un massimo di quindici giorni anche limitatamente al un massimo di quindici giorni anche limitatamente al solo periodo di solo periodo di esboscoesbosco di cui all'articolo 14, comma di cui all'articolo 14, comma

6 o per le fasce altimetriche di cui al comma 2.6 o per le fasce altimetriche di cui al comma 2.

Page 12: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 14 (RF)Art. 14 (RF)6. Nei boschi cedui soggetti ai periodi di taglio di cui 6. Nei boschi cedui soggetti ai periodi di taglio di cui

all' articolo 11 , comma 2, gli assortimenti all' articolo 11 , comma 2, gli assortimenti commerciabili devono essere asportati dalle tagliate, commerciabili devono essere asportati dalle tagliate, od almeno concentrati negli eventuali spazi vuoti da od almeno concentrati negli eventuali spazi vuoti da

ceppaie, non oltre trenta giorni dalla data di scadenza ceppaie, non oltre trenta giorni dalla data di scadenza del periodo in cui è consentito il taglio di ceduazione. del periodo in cui è consentito il taglio di ceduazione. Entro Entro la fine dell’anno silvano in corso la fine dell’anno silvano in corso l'esbosco può l'esbosco può

avvenire tramite teleferiche, canalette, condotte o avvenire tramite teleferiche, canalette, condotte o animali da soma purché non vengano danneggiati animali da soma purché non vengano danneggiati

significativamentesignificativamente i ricacci delle ceppaie. i ricacci delle ceppaie. L'esbosco L'esbosco del materiale concentrato lungo le piste o strade del materiale concentrato lungo le piste o strade

d'esbosco, anche temporanee, deve avvenire entro il d'esbosco, anche temporanee, deve avvenire entro il 30 settembre successivo alla chiusura del periodo di 30 settembre successivo alla chiusura del periodo di taglio, fatto salvo per quello concentrato in imposti taglio, fatto salvo per quello concentrato in imposti

permanenti per il quale non ci sono scadenzepermanenti per il quale non ci sono scadenze

Page 13: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 13 (RF)Art. 13 (RF)

6 bis. Nel caso in cui il taglio venga effettuato con 6 bis. Nel caso in cui il taglio venga effettuato con l'utilizzo delle l'utilizzo delle macchine abbattitrici o macchine abbattitrici o

abbattitrici/allestitriciabbattitrici/allestitrici devono essere preventivamente devono essere preventivamente segnalate, in modo che siano facilmente visibili segnalate, in modo che siano facilmente visibili

dall'operatore del mezzo, le piante da abbattere o dall'operatore del mezzo, le piante da abbattere o quelle da rilasciare.quelle da rilasciare.

Page 14: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 46 (RF)Art. 46 (RF)

7 bis. La realizzazione delle strisce di penetrazione, necessarie 7 bis. La realizzazione delle strisce di penetrazione, necessarie per l'utilizzo delle macchine abbattitrici o abbattitrici/allestitrici, è per l'utilizzo delle macchine abbattitrici o abbattitrici/allestitrici, è soggetta ad soggetta ad autorizzazioneautorizzazione salvo quanto previsto al comma 7 ter. salvo quanto previsto al comma 7 ter.

7 ter. Nelle fustaie pure o a prevalenza di pino marittimo, 7 ter. Nelle fustaie pure o a prevalenza di pino marittimo, d’Aleppo, nero e laricio, di cipressi esotici e di chamaecyparis, d’Aleppo, nero e laricio, di cipressi esotici e di chamaecyparis,

nei casi in cui sia autorizzato o consentito il taglio della nei casi in cui sia autorizzato o consentito il taglio della vegetazione esistente sulla striscia e non vi sia necessità di altro vegetazione esistente sulla striscia e non vi sia necessità di altro

intervento, il transito non è soggetto ad intervento, il transito non è soggetto ad alcun atto abilitativoalcun atto abilitativo a a condizione che sia effettuato su condizione che sia effettuato su strisce di penetrazionestrisce di penetrazione della della larghezza massima di metri 5, intervallate mediamente da una larghezza massima di metri 5, intervallate mediamente da una distanza minima di 15 metri. Le strisce di penetrazione devono distanza minima di 15 metri. Le strisce di penetrazione devono

essere poste ad una distanza minima di 10 metri dal margine del essere poste ad una distanza minima di 10 metri dal margine del bosco. In tutti i casi le eventuali ceppaie di latifoglie poste sulle bosco. In tutti i casi le eventuali ceppaie di latifoglie poste sulle

strisce di transito devono essere protette con ramaglia dal strisce di transito devono essere protette con ramaglia dal transito dei mezzi e riceppate prima dell'inizio della stagione transito dei mezzi e riceppate prima dell'inizio della stagione

vegetativa.vegetativa.

Page 15: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

ART. 10 (RF) - PianiART. 10 (RF) - Piani

9 bis. L’esenzione prevista dall’articolo 48, comma 5 della legge 9 bis. L’esenzione prevista dall’articolo 48, comma 5 della legge forestale, per i tagli effettuati su una superficie complessiva non forestale, per i tagli effettuati su una superficie complessiva non

superiore a superiore a cinque ettari per quinquenniocinque ettari per quinquennio, è calcolata con , è calcolata con riferimento a gruppi di cinque anni silvani a partire dal 1 riferimento a gruppi di cinque anni silvani a partire dal 1

settembre 2010. settembre 2010.

10. L'attuazione dei tagli boschivi previsti nei piani dei tagli o nei 10. L'attuazione dei tagli boschivi previsti nei piani dei tagli o nei piani di gestione di foreste pubbliche o private, regolarmente piani di gestione di foreste pubbliche o private, regolarmente

approvati ed in corso di validità, è soggetta a dichiarazione.approvati ed in corso di validità, è soggetta a dichiarazione. La La dichiarazione ha validità per l'anno silvano in cui viene dichiarazione ha validità per l'anno silvano in cui viene

presentata e per quello successivo. La dichiarazione è presentata presentata e per quello successivo. La dichiarazione è presentata all’ente nel cui territorio ricade il taglio boschivo. all’ente nel cui territorio ricade il taglio boschivo. I tagli sono I tagli sono

eseguiti in conformità a quanto previsto e autorizzato dal pianoeseguiti in conformità a quanto previsto e autorizzato dal piano. . L'ente competente può dettare prescrizioni integrative qualora L'ente competente può dettare prescrizioni integrative qualora

dopo l'approvazione del piano siano intervenute sostanziali dopo l'approvazione del piano siano intervenute sostanziali variazione delle condizioni dei luoghi.variazione delle condizioni dei luoghi.

Page 16: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 44 (RF)Art. 44 (RF)Piani di gestione o di taglioPiani di gestione o di taglio

5. I piani di gestione devono contenere l'individuazione, su carta topografica della 5. I piani di gestione devono contenere l'individuazione, su carta topografica della scala minima 1 a 10.000 e su carta catastale, di tutta la superficie boschiva scala minima 1 a 10.000 e su carta catastale, di tutta la superficie boschiva

aziendale e almeno:aziendale e almeno:a) la suddivisione planimetrica delle superfici boschive oggetto del piano, distinte, a) la suddivisione planimetrica delle superfici boschive oggetto del piano, distinte,

secondo la tipologia forestale della Regione Toscana, in particelle di secondo la tipologia forestale della Regione Toscana, in particelle di caratteristiche omogenee per composizione, classi cronologiche e forma di caratteristiche omogenee per composizione, classi cronologiche e forma di governo dei boschi con eventuale ulteriore suddivisione in funzione delle governo dei boschi con eventuale ulteriore suddivisione in funzione delle

caratteristiche stazionali. caratteristiche stazionali. Per ciascuna particella o sottoparticella sono indicati i Per ciascuna particella o sottoparticella sono indicati i riferimenti catastaliriferimenti catastali;;

……………..……………..d) il programma dei tagli da eseguire, con individuazione planimetrica delle aree d) il programma dei tagli da eseguire, con individuazione planimetrica delle aree

interessate in ogni interessate in ogni anno anno silvanosilvano di validità del piano, determinazione della ripresa di validità del piano, determinazione della ripresa legnosa e descrizione delle modalità di taglio e di esbosco nonché quelle di legnosa e descrizione delle modalità di taglio e di esbosco nonché quelle di

rinnovazione;rinnovazione;……………………………………

f bis) il f bis) il riepilogoriepilogo, con evidenziate le motivazioni selvicolturali e le valutazioni di , con evidenziate le motivazioni selvicolturali e le valutazioni di natura idrogeologica e ambientalenatura idrogeologica e ambientale,, in apposita tabella che elenchi le particelle in apposita tabella che elenchi le particelle

interessate:interessate:1) dagli interventi in deroga ai sensi del comma 7;1) dagli interventi in deroga ai sensi del comma 7;

2) dai tagli boschivi per i quali il presente regolamento prevede l’autorizzazione 2) dai tagli boschivi per i quali il presente regolamento prevede l’autorizzazione quando effettuati in assenza di piano di gestione o di taglio; quando effettuati in assenza di piano di gestione o di taglio;

3) dai tagli boschivi che prevedono la rinnovazione artificiale del soprassuolo.3) dai tagli boschivi che prevedono la rinnovazione artificiale del soprassuolo.

Page 17: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 44 (RF)Art. 44 (RF)

8. 8. Agli interventi previsti nei piani di gestione o dei Agli interventi previsti nei piani di gestione o dei tagli si applicano le norme relative alle tagli si applicano le norme relative alle cauzioni a cauzioni a garanziagaranzia di cui all'articolo 4. La costituzione dei di cui all'articolo 4. La costituzione dei

depositi a garanzia è effettuata prima dell'inizio dei depositi a garanzia è effettuata prima dell'inizio dei singoli interventi e la documentazione probatoria deve singoli interventi e la documentazione probatoria deve

essere inviata all'ente competente unitamente alla essere inviata all'ente competente unitamente alla dichiarazione di cui all'articolo 10, comma 10.dichiarazione di cui all'articolo 10, comma 10.

Page 18: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 44 (RF)Art. 44 (RF)Piani di gestione o di taglioPiani di gestione o di taglio

9. 9. Nei casi in cui non sia stato possibile Nei casi in cui non sia stato possibile rispettare il programma dei tagli per ciascuna rispettare il programma dei tagli per ciascuna

annualità è consentita, per l’esecuzione del taglio, la annualità è consentita, per l’esecuzione del taglio, la presentazione della dichiarazione di taglio di cui presentazione della dichiarazione di taglio di cui

all’articolo 10, comma 10 all’articolo 10, comma 10 nelle due annualità silvane nelle due annualità silvane successive rispetto a quella previstasuccessive rispetto a quella prevista purché, con purché, con l`eventuale accorpamento delle superfici di taglio l`eventuale accorpamento delle superfici di taglio

previste in annualità diverse, non siano superati i limiti previste in annualità diverse, non siano superati i limiti d`estensione dei tagli disposti dall`articolo 20, d`estensione dei tagli disposti dall`articolo 20,

comma 1 e dall`articolo 37, comma 3.comma 1 e dall`articolo 37, comma 3.

Page 19: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 49 (RF)Art. 49 (RF)Tagli fitosanitariTagli fitosanitari

8 bis. Gli interventi che comportano il prelievo di oltre 8 bis. Gli interventi che comportano il prelievo di oltre il 30 per cento di piante arboree del soprassuolo il 30 per cento di piante arboree del soprassuolo

originario, potendo incidere sulle forme di trattamento originario, potendo incidere sulle forme di trattamento e di governo e sulla conservazione del soprassuolo e di governo e sulla conservazione del soprassuolo forestale, sono soggetti ad autorizzazione fatti salvi forestale, sono soggetti ad autorizzazione fatti salvi quelli che per la loro natura ed intensità risultino quelli che per la loro natura ed intensità risultino soggetti alle procedure semplificate previste dal soggetti alle procedure semplificate previste dal

presente regolamento.presente regolamento.

Page 20: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 17 (RF) Art. 17 (RF)

3 bis. L'ente competente può autorizzare la 3 bis. L'ente competente può autorizzare la ceduazione dei ceduazione dei boschi di neoformazioneboschi di neoformazione di età prevalente inferiore a 50 anni, di età prevalente inferiore a 50 anni, quando le caratteristiche del soprassuolo o della stazione non quando le caratteristiche del soprassuolo o della stazione non sono ritenute idonee al governo all'altofusto e, in particolare, nei sono ritenute idonee al governo all'altofusto e, in particolare, nei casi di cui all’ articolo 25, comma 2.casi di cui all’ articolo 25, comma 2.

(Art. 25, comma 2. …… quando:(Art. 25, comma 2. …… quando:a) si tratta di boschi puri o misti a prevalenza di carpino nero, castagno, robinia, ontano, a) si tratta di boschi puri o misti a prevalenza di carpino nero, castagno, robinia, ontano, salice o nocciolo;salice o nocciolo;b) si tratta di boschi misti di specie quercine, carpino nero e/o castagno o di forteti in cui le b) si tratta di boschi misti di specie quercine, carpino nero e/o castagno o di forteti in cui le specie quercine rappresentano meno del 50 per cento del soprassuolo;specie quercine rappresentano meno del 50 per cento del soprassuolo;c) le condizioni stazionali non consentono o sconsigliano il governo ad alto fusto e, in c) le condizioni stazionali non consentono o sconsigliano il governo ad alto fusto e, in particolare, nei seguenti casi:particolare, nei seguenti casi:1) quando le condizioni di scarso sviluppo del soprassuolo testimoniano la scarsa fertilità 1) quando le condizioni di scarso sviluppo del soprassuolo testimoniano la scarsa fertilità della stazione o la presenza di fattori stazionali limitanti;della stazione o la presenza di fattori stazionali limitanti;2) quando il ceduo appare la forma di governo più idonea a garantire la stabilità 2) quando il ceduo appare la forma di governo più idonea a garantire la stabilità idrogeologica;idrogeologica;3) quando sono evidenti danni da gelicidio.)3) quando sono evidenti danni da gelicidio.)

Page 21: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 20 (RF)Art. 20 (RF)Estensione delle tagliateEstensione delle tagliate

6. Ai fini della determinazione dell'estensione massima delle 6. Ai fini della determinazione dell'estensione massima delle tagliate, sono sommate all'area soggetta al taglio anche le tagliate, sono sommate all'area soggetta al taglio anche le

superfici di bosco contigue alla tagliata stessa superfici di bosco contigue alla tagliata stessa e localizzate e localizzate nell’ambito territoriale dell’ente competentenell’ambito territoriale dell’ente competente che siano state che siano state

oggetto di taglio nei tre anni silvani precedenti o che risultino oggetto di taglio nei tre anni silvani precedenti o che risultino transitoriamente prive del soprassuolo a causa d'incendi o di transitoriamente prive del soprassuolo a causa d'incendi o di altre cause naturali o antropiche. La contiguità è interrotta dal altre cause naturali o antropiche. La contiguità è interrotta dal

rilascio di fasce boscate di almeno 100 metri di larghezza. rilascio di fasce boscate di almeno 100 metri di larghezza. 7. Abrogato.7. Abrogato.

Page 22: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 22 (RF)Art. 22 (RF)cedui semplicicedui semplici

2. 2. Nei boschi puri o misti a prevalenza di Nei boschi puri o misti a prevalenza di castagnocastagno è ammessa una densità minima di è ammessa una densità minima di

trenta matricine per ettaro.trenta matricine per ettaro.

Page 23: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 22 /RF)Art. 22 /RF)cedui semplicicedui semplici

4. Per il rilascio delle matricine si osservano le seguenti regole:4. Per il rilascio delle matricine si osservano le seguenti regole:a) le matricine sono scelte prioritariamente tra i soggetti di specie a) le matricine sono scelte prioritariamente tra i soggetti di specie

quercine, faggio, castagno e, se di conformazione e sviluppo idoneo, fra quercine, faggio, castagno e, se di conformazione e sviluppo idoneo, fra le latifoglie di cui all' articolo 12 ; per le specie quercine sono privilegiate le latifoglie di cui all' articolo 12 ; per le specie quercine sono privilegiate

le piante di farnia, rovere e sughera;le piante di farnia, rovere e sughera;b) almeno per il 50 per cento del numero minimo indicato nel presente b) almeno per il 50 per cento del numero minimo indicato nel presente

regolamento, sono scelte tra le matricine rilasciate al taglio precedente, regolamento, sono scelte tra le matricine rilasciate al taglio precedente, fatto salvo il taglio dei soggetti secchi e di quelli danneggiati od affetti da fatto salvo il taglio dei soggetti secchi e di quelli danneggiati od affetti da

fitopatie;fitopatie;c) le ulteriori matricine necessarie a raggiungere la densità minima sono c) le ulteriori matricine necessarie a raggiungere la densità minima sono scelte tra le piante di migliore conformazione nate da seme od i polloni di scelte tra le piante di migliore conformazione nate da seme od i polloni di

migliore sviluppo e stato fitosanitario appartenenti alle specie sopra migliore sviluppo e stato fitosanitario appartenenti alle specie sopra indicate o, in mancanza di queste, alle altre specie arboree od indicate o, in mancanza di queste, alle altre specie arboree od

arborescenti costituenti il soprassuolo;arborescenti costituenti il soprassuolo;d) le matricine devono essere uniformemente distribuite sulla superficie d) le matricine devono essere uniformemente distribuite sulla superficie

oggetto di taglio; una diversa distribuzione può essere autorizzata oggetto di taglio; una diversa distribuzione può essere autorizzata dall'ente competente.dall'ente competente.

Page 24: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 19Art. 19

b) "b) "boschi cedui compostiboschi cedui composti” quelli che, prendendo in ” quelli che, prendendo in considerazione le matricine rilasciate all'ultimo taglio, superano il considerazione le matricine rilasciate all'ultimo taglio, superano il

valore di 220, calcolato come sommatoria dei prodotti ottenuti valore di 220, calcolato come sommatoria dei prodotti ottenuti moltiplicando il numero di matricine ad ettaro rispettivamente per moltiplicando il numero di matricine ad ettaro rispettivamente per

il coefficiente 1 per quelle rilasciate all'ultimo taglio e per il il coefficiente 1 per quelle rilasciate all'ultimo taglio e per il coefficiente 2 per quelle rilasciate ai tagli precedenti, fermo coefficiente 2 per quelle rilasciate ai tagli precedenti, fermo

restando che, in ogni caso, restando che, in ogni caso, abbiano più di 40 matricine ad ettaro abbiano più di 40 matricine ad ettaro rilasciate ai tagli precedenti l’ultimo e rilasciate ai tagli precedenti l’ultimo e l'area di insidenza delle l'area di insidenza delle

chiome delle matricine non superi il 70 per cento d ella superficie;chiome delle matricine non superi il 70 per cento d ella superficie;b bis) “b bis) “boschi intensamente matricinatiboschi intensamente matricinati”quelli che pur ”quelli che pur

raggiungendo il valore di 220, calcolato con i criteri di cui al raggiungendo il valore di 220, calcolato con i criteri di cui al punto b), hanno una dotazione inferiore a quaranta matricine punto b), hanno una dotazione inferiore a quaranta matricine rilasciate ai tagli precedenti all'ultimo, fermo restando che, in rilasciate ai tagli precedenti all'ultimo, fermo restando che, in

ogni caso, l`area di insidenza delle chiome delle matricine non ogni caso, l`area di insidenza delle chiome delle matricine non superi il 70 per cento della superficie;superi il 70 per cento della superficie;

Page 25: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 24Art. 24 Taglio dei boschi Taglio dei boschi ceduicedui composti e intensamente composti e intensamente

matricinatimatricinati

1. Nei cedui composti si applicano le norme relative ai cedui 1. Nei cedui composti si applicano le norme relative ai cedui semplici delle stesse specie, fatto salvo che la densità minima di semplici delle stesse specie, fatto salvo che la densità minima di

matricine dopo il taglio deve essere di almeno centocinquanta matricine dopo il taglio deve essere di almeno centocinquanta per ettaro.per ettaro.

2. La scelta delle matricine deve essere effettuata con gli stessi 2. La scelta delle matricine deve essere effettuata con gli stessi criteri indicati per i cedui semplici e almeno settantacinque delle criteri indicati per i cedui semplici e almeno settantacinque delle

matricine rilasciate devono essere di classe di età uguale o matricine rilasciate devono essere di classe di età uguale o superiore a due turni, assicurando la distribuzione tra tutte le superiore a due turni, assicurando la distribuzione tra tutte le

classi di età esistenti.classi di età esistenti. 2 bis. Nei cedui intensamente matricinati la densità minima di 2 bis. Nei cedui intensamente matricinati la densità minima di

matricine dopo il taglio deve essere di almeno matricine dopo il taglio deve essere di almeno cento per ettarocento per ettaro,, scelte con i criteri indicati all’articolo 22, comma 4 per i cedui scelte con i criteri indicati all’articolo 22, comma 4 per i cedui

semplici.semplici.

Page 26: Disciplina degli interventi boschivi Daniele Perulli Corpo forestale dello Stato Comando regionale di Firenze Settore Programmazione Forestale Regione

Art. 82 - Sanzioni (LF)

1. Per la violazione delle disposizioni della presente legge o

previste dal regolamento forestale, dall’autorizzazione o dal piano dei tagli, o prescritte a seguito della

presentazione delladichiarazione di taglio, sono applicate le seguenti sanzioni

amministrative: