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Valutazione del Piano di Azione Coesione
della Regione Friuli Venezia Giulia
Approfondimento tematico sull’azione “archeologia industriale”
DISEGNO DI VALUTAZIONE
Marco Marinuzzi
Gennaio 2019
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Premessa
Il presente documento, elaborato dal consulente a supporto del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVV) intende proporre un disegno di valutazione dell’azione “Archeologia industriale” finanziata dal Piano Azione Coesione del Friuli Venezia Giulia. Esso rappresenta il secondo prodotto da consegnare al committente, con riferimento al Piano di Lavoro sottoscritto in data 27 febbraio 2018 ed è finalizzato alla stesura di un rapporto di approfondimento tematico da consegnare entro il 30 giugno 2019.
Il disegno di valutazione rappresenta la fase iniziale della valutazione, nella quale si definiscono i metodi e le tecniche da utilizzare per rispondere alle domande di valutazione. Si descrivono, finalità, modi e tempi per l’esecuzione delle attività.
Obiettivo della valutazione è un’analisi sull’impatto generato dai progetti finanziati e su come l’investimento abbia rappresentato una leva per lo sviluppo economico, sociale e culturale dei comuni e territori interessati.
Il piano azione e coesione
Il Piano di Azione e Coesione rappresenta la soluzione adottata, a livello nazionale, per ovviare ai ritardi accumulati dai programmi finanziati dai Fondi Strutturali della programmazione 2007-2013 e accelerarne l’attuazione. L’azione, avviata dal Governo italiano d’intesa con la Commissione Europea, sulla base di quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 1 del 11.01.2011 e concordato nel Comitato Nazionale del Quadro Strategico Nazionale da tutte le Regioni, dalle Amministrazioni centrali interessate e dal partenariato economico e sociale (riunione del 30 marzo 2011) prevede la riprogrammazione delle risorse attraverso la riduzione della quota di cofinanziamento nazionale a favore di un programma esterno parallelo coerente e la contestuale riallocazione delle risorse all’interno dei PO.
L’iter di definizione della proposta tecnica da inserire nel PAC ha previsto, rispetto all’iniziale formulazione del 2013, successive integrazioni e aggiornamenti e si è concluso con la definitiva approvazione da parte della Regione dell’adesione al PAC (DGR 515 del 21.03.2014) per un valore complessivo pari a € 67.556.807,00, di cui € 63.600.281,00 rinvenienti dalla riduzione della quota Stato del POR FESR 2007-2013, € 2.324.266,00 di quota Regione e € 1.632.260,00 di quota Enti Locali. Il PAC Friuli Venezia Giulia è stato quindi definito parallelamente alla rimodulazione del POR FESR 2007-2013. Il bando “archeologia industriale è stato quindi finanziato nel quadro del POR FESR per poi confluire nel Piano di Azione e Coesione. Tutti gli interventi di ciascun progetto si sono conclusi ed è pertanto possibile valutare i risultati prodotti e i primi impatti.
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Le azioni del POR confluite nel PAC, con relativo importo, sono le seguenti:
AZIONE TOTALE PAC CONTRIBUTO STATALE
CONTRIBUTO REGIONALE
STIMA APPORTO EELL
01 – imprese / giovani
12.942.583 11.831.324 1.111.259 0
02 – agenda digitale
3.203.101 3.203.101 0 0
03. misure di politica attiva
19.035.123 19.035.123 0 0
04 – trasporti reti 4.783.401 4.620.000 0 163.401
05 – archeologia industriale
4.930.200 4.620.000 0 310.200
06 – PISUS 21.449.392 20.290.733 0 1.150.659
Assistenza tecnica 1.213.007 0 1.213.007 0
TOTALE 67.556.807 63.600.281 2.324.266 1.624.260
I progetti finanziati
Il bando per la valorizzazione dei siti di archeologia industriale nel Friuli Venezia Giulia è stato emanato con Decreto del Direttore centrale istruzione, formazione e cultura del 26 settembre 2009 e la relativa graduatoria è stata approvata il 20 maggio 2010. La graduatoria vedeva l’ammissione a finanziamento di quattro progetti, articolati in interventi.
BENEFICIARIO TITOLO
PROGETTO TITOLO INTERVENTI BUDGET (Euro)
Autorità Portuale di Trieste
Polo Museale del Porto Vecchio di Trieste
Riordino e catalogazione archivio storico Autorità portuale Trieste
243.600,00
Allestimento museo della centrale idrodinamica Polo Museale Porto Trieste
304.449,60
Allestimento museo sottostazione elettrica del Polo museale del porto di Trieste
396.970,21
Sistemazione spazi esterni del Polo Museale del Porto di Trieste
594.041,28
Restauro macchinari stazione idrodinamica
161.280,00
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Comune di Montereale Valcellina
Ex centrale idroelettrica Pitter: da polo museale a centro culturale
Restauro del fabbricato Corpo B pianoterra con interventi murari, di tinteggiatura, serramenti
209.744,00
Conservazione e restauro di attrezzature e macchinari impianti originari del processo produttivo
86.365,00
Riuso Corpo B piano 1 per ampliamento museale e Corpo C biblioteca e sala esposizioni e conferenze
410.054,00
Catalogazione restauro e riordino fonti archivistiche documentali progettuali cartacee grafiche
55.158,00
Ristrutturazione e sistemazione dei locali da destinare a sede espositiva e convegnistica
558.109,00
Realizzazione strutture attrezzature per l'accesso e la fruizione da parte di presone diversamente abili
239.501,00
Realizzazione allestimenti e arredi con cartellonistica sedie palco tensostruttura
195.955,00
Creazione di laboratori tematici e strutture con finalità didattico formative
30.482,00
Comune di Monfalcone
Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone
Riuso dello stabile di via Pisani 28 per Centro Visite del quartiere operaio di Panzano
46.500,00
Sistemazione porzione fabbricato ex Albergo operai e allestimento museo di architettura industriale cantieristica navale
1.416.000,00
Realizzazione di percorsi tematici del quartiere operaio di Panzano
151.000,00
Completamento e restyling del sito web
80.000,00
Realizzazione e attuazione del piano della comunicazione e promozione del Polo Museale
73.020,00
Successivamente, con Decreto del Direttore centrale del 4 febbraio 2011 si procedeva allo
scorrimento della graduatoria andando a finanziare anche il quarto progetto, presentato dal Comune di
Torviscosa.
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BENEFICIARIO TITOLO
PROGETTO TITOLO INTERVENTI BUDGET (Euro)
Comune di Torviscosa
Città dell’autarchia e della cellulosa
Catalogazione restauro e riordino fonti archivistiche e documentali Archivio Caffaro e storico comunale
96.000,00
Ristrutturazione e sistemazione di edifici e locali per sedi espositive e convegni: CID Torviscosa
500.000,00
Realizzazione allestimenti e arredi con punti di informazione e cartellonistica museo CID
39.054,68
Realizzazione percorsi tematici collegati al museo CID
19.200,00
Creazione sistemi informativi connessi al CID
38.400,00
Creazione laboratori tematici e didattici collegati al museo CID
96.000,00
Programma di comunicazione e promozione culturale collegato al museo CID
96.000,00
Il progetto dell’Autorità Portuale di Trieste prevedeva, in origine, anche un ulteriore intervento concernente il Recupero di un sommergibile della classe Nazario Sauro ai fini della sua musealizzazione. L’intervento non è stato ammesso a finanziamento in quanto l’ente proponente non disponeva della proprietà del bene.
Come risulta dalle tabelle sopraesposte, i progetti prevedono sia interventi di tipo strutturale (conservazione e restauro) sia interventi soft quali la realizzazione di piani di comunicazione e promozione dei musei o creazione di laboratori tematici e sistemi informativi.
Risultanze del rapporto di valutazione intermedia
L’azione è stata già oggetto di approfondimento valutativo in passato. In particolare, il POR FESR 2007-2013, nel quadro del Servizio di valutazione, aveva prodotto un rapporto di valutazione intermedia a ottobre 2012 e un suo aggiornamento a ottobre 2014.
Nel rapporto di valutazione intermedia, si segnalavano ritardi e criticità, tra gli altri, della linea 2.1.a.1 “Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio industriale (interventi di archeologia industriale)”. I ritardi erano di natura sia procedurale, riguardando la carenza di personale da parte dei beneficiari per la gestione degli appalti e i criteri di ammissibilità delle spese, sia finanziario in quanto non si registrava alcun avanzamento in termini di impegni e spesa. Ad essi, si aggiungevano, come riportato dal valutatore intermedio, frequenti conflitti tra Autorità di Gestione, Struttura Regionale Attuatrice e beneficiari. I ritardi, registrati al 31 dicembre 2011, si si sono protratti anche nel 2012, mettendo a rischio la possibilità di realizzare gli interventi previsti e con il rischio di perdere le risorse allocate. A inizio del 2013, pertanto, l’Autorità di Gestione ha avviato il processo di riprogrammazione, andando a definanziare anche la linea d’intervento 2.1.a.1.
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Nella fase di approfondimento valutativo si cercherà di capire quali sono stati, nello specifico, le criticità segnalate dal valutatore del POR e i motivi dei conflitti, al fine di verificare se hanno trovato una soluzione.
I criteri di valutazione del bando e la loro verifica ex post
I progetti candidati, per poterne valutare l’ammissibilità al finanziamento, erano stati valutati secondo 7 criteri di valutazione, articolati in sottocriteri.
Tra questi, si segnalano in particolare i seguenti criteri sui quali, durante le interviste e le indagini di campo, il valutatore porrà specifici quesiti valutativi finalizzati a verificare se le previsioni sono state attese e in che termini:
- incremento della fruizione pubblica del bene o dei beni di archeologia industriale oggetto del Progetto, rapportato alla spesa ammissibile totale del Progetto stesso (punti da 0 a 10);
- incremento della fruizione pubblica del bene o dei beni di archeologia industriale oggetto del Progetto (punti da 0 a 10)
- sostenibilità economica del Progetto valutata in termini di Valore Attuale Netto, dopo 5 anni dalla conclusione del Progetto stesso (punti da 0 a 2);
- realizzazione progettuale suddivisa in lotti funzionali di cui almeno uno rendicontabile entro 6 mesi dalla consegna dei lavori ovvero dalla stipula del contratto di acquisto di beni e servizi (punti da 0 a 3)
- Qualità dei servizi per la fruizione anche in relazione ai livelli di innovazione tecnologica introdotti (punti 5)
- Nuova occupazione diretta, generata dal Progetto (punti 5)
In particolare, si cercherà di capire meglio qual è la ratio sottesa ai primi due criteri che, di primo
acchito, evidenziano elementi di sovrapposizione.
Risulta infatti di particolare interesse, per valutare l’efficacia dell’iniziativa in termini di impatto sul
territorio e sulla capacità del nuovo attrattore culturale, approfondire la capacità del progetto di generare
occupazione, di incidere sull’indotto e di sviluppare la crescita dei settori culturali e creativi del territorio,
anche stimolando un approccio competitivo. A tal fine saranno anche analizzati il numero di biglietti emessi,
il numero di visitatori e il numero di eventi e iniziative organizzati dal beneficiario non solo nei beni oggetto
dell’intervento ma anche in altre sedi, esaminando il numero di partecipanti e le ricadute. Anche in questo
caso, l’incidenza del progetto potrà essere meglio valutata nei casi di Montereale Valcellina, Torviscosa e
Monfalcone dove i luoghi destinatari degli interventi rappresentano il principale o uno dei pochi attrattori
culturali comunali di primaria importanza.
La capitalizzazione dei risultati
La Legge Regionale 23/2015 – Norme regionali in materia di beni culturali prevede, all’articolo 5,
l’istituzione del Sistema Museale Regionale al quale potranno accedere i musei che soddisfano determinati
requisiti funzionali quali il grado di efficienza dei servizi erogati, la qualificazione professionale del direttore
e la preparazione degli addetti, l’adeguatezza delle attività svolte anche sul piano educativo e della ricerca
scientifica. Attraverso approfondimento sullo stato dell’arte, si svilupperà un’analisi di benchmarking volta a
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conoscere il grado di soddisfacimento dei parametri e la possibilità, da parte dei musei finanziati, di essere
accreditati nel sistema museale regionale.
Al contempo, la medesima legge, all’articolo 13 - Azioni regionali per la valorizzazione di beni culturali,
statuisce che la Regione promuove la conservazione e valorizzazione dei beni di valore storico, artistico e
ambientale e del loro contesto, in quanto componente essenziale del suo patrimonio culturale, testimonianza
dei momenti significativi della sua storia, risorsa di fondamentale importanza sul piano educativo e fattore di
sviluppo dell'offerta turistico-culturale del suo territorio.
A tale riguardo, la Regione concede contributi in conto capitale fino al 100% della spesa ammissibile
per la realizzazione di progetti di investimento per il recupero, la conservazione e la valorizzazione di diverse
tipologie di beni culturali tra cui i beni dell’archeologia industriale mediante l’emanazione di bandi che
specificano le categorie dei soggetti legittimati a presentare domanda, le tipologie dei beni oggetto degli
interventi stessi, l'intensità dei contributi e i loro limiti massimi e minimi, le spese ammissibili, i termini e le
modalità di presentazione della domanda e i criteri e le priorità di selezione funzionali all'elaborazione della
graduatoria dei progetti.
Non sono stati ancora pubblicati bandi a valere su questo canale contributivo. Obiettivo dell’indagine
valutativa è quindi anche fornire indicazioni, suggerimenti e raccomandazioni che tengano conto degli aspetti
di maggior criticità del bando PAC.
Un altro elemento sul quale il valutatore interverrà sarà la strategia di comunicazione che è stata
elaborata dal beneficiario al fine di promuovere il bene oggetto dell’intervento. A tale fine si valuterà la
qualità del materiale prodotto (siti internet, materiale promozionale, presenza sui social network) attraverso
l’analisi anche di Google Analytics e Insights¸ utilizzo di hashtag strategici e interazioni degli utenti su
Facebook, YouTube, Instagram e Twitter. Si indagherà se è stata sviluppata una strategia efficace di audience
development in termini di consolidamento, ampliamento e diversificazione del pubblico e se sono stati
individuati dei target group prioritari verificando al contempo se le azioni e gli strumenti messi in campo sono
i più coerenti ed efficaci per raggiungere detto target group.
Si valuterà, infine, la capacità dei beneficiari di inserirsi in reti di relazioni di livello nazionale e
internazionale come l’AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale ed ERIH -
European Route of Industrial Heritage, il network internazionale cui aderiscono molti siti europei di
archeologia industriale di primaria grandezza.
Gli indicatori di realizzazione e di risultato
Gli indicatori sono strumenti che servono a misurare un risultato da raggiungere o un effetto
prodotto e servono a fornire informazioni per prendere decisioni o render conto in merito all’attuazione di
una politica, programma o progetto.
Essi dovrebbero essere strettamente collegati agli obiettivi delle politiche e disporre di un valore di
partenza (baseline) e un valore obiettivo (target).
Gli indicatori, inoltre, dovrebbero anche essere S.M.A.R.T., acronimo che si scioglie come segue:
- Specifici (non vaghi né generici) rispetto all’obiettivo da misurare;
- Misurabili, quantitativamente e/o qualitativamente;
- Accessibili, cioè tali che le informazioni si possano reperire a un costo accettabile;
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- Rilevanti rispetto alle necessità di valutazione e alle nostre esigenze conoscitive;
- Tempo-definiti, cioè con una chiara indicazione dell’orizzonte temporale di riferimento.
L’azione ha individuato quattro indicatori di realizzazione e due indicatori di risultato per monitorare
l’avanzamento fisico degli interventi. In particolare, gli indicatori di realizzazione sono:
Tipo Descrizione Valore
ex ante iniziale
Indicatori CORE Superficie oggetto di intervento (mq) 50000
Indicatori di Programma Progetti di tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale realizzati 1
Indicatori di Programma Strutture interessate da progetti di recupero
e di valorizzazione dei beni culturali 1
Indicatori Occupazionali Giornate/uomo attivate fase di cantiere 699
Gli indicatori di risultato, invece, sono i seguenti:
Tipo Descrizione Valore
ex ante iniziale
Indicatori di Programma Superfice interessata da progetti di
valorizzazione del patrimonio naturale e culturale
0,5
Indicatori QSN Grado di promozione dell'offerta culturale
Alla data di redazione del presente rapporto gli indicatori risultano valorizzati solo per il valore base
(tranne nel caso dell’indicatore di risultato Grado di promozione dell’offerta culturale per il quale non si
dispone neanche del valore base) e non sono in grado di fornire alcuna informazione sul loro raggiungimento.
Ad una prima e sommaria analisi, gli indicatori selezionati risultano essere più dei contatori che non
sembrano essere in grado di restituire informazioni esaurienti sull’effettivo successo o meno della misura di
finanziamento.
Con la collaborazione dei già contattati Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo
di gestione, statistica e sicurezza sul lavoro della Direzione Generale e Servizio statistica di PromoTurismoFVG
si acquisiranno ulteriori informazioni al fine di ampliare la batteria di indicatori e verificare l’eventuale
impatto degli interventi.
I dati ai quali si farà ricorso sono:
- Presenze turistiche per comune
- Presenze e introiti per musei non statali
- Numero di imprese per comune, distinte per codice ATECO, per anno
- Spesa per la partecipazione culturale
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- Capacità delle strutture ricettive per tipologia
Le serie storiche relative ai dati sulle presenze turistiche potranno fornire informazioni soprattutto
per i progetti attuati dai Comuni di Torviscosa, Monfalcone e Montereale Valcellina in quanto un eventuale
aumento degli indicatori legati al tasso di ricettività e di turisticità potrebbero essere correlati in maniera più
diretta agli interventi rispetto a quanto realizzato dall’Autorità Portuale di Trieste che insiste su un territorio
con un’offerta turistica più ampia e diversificata. Per quanto riguarda Trieste, la valutazione si concentrerà
sulla capacità del progetto di rigenerare l’area oggetto dell’intervento, il Porto Vecchio di Trieste.
Il numero di imprese, invece, sarà utile per capire se alla realizzazione degli interventi è seguita anche
una crescita delle imprese nei settori culturali, creativi e del turismo e se, ad esempio, vi sono dei progetti
presentati a valere sull’avviso per lo start-up di imprese culturali e creative del POR FESR 2014-2020 che
evidenziano un collegamento con l’oggetto della valutazione.
Il quadro logico della valutazione, metodologie e tecniche utilizzate
Finalità della valutazione dell’azione è fornire all’amministrazione regionale le informazioni
necessarie per verificare l’efficacia e l’efficienza degli interventi finanziati, la loro pertinenza e il contributo
che hanno dato al raggiungimento degli obiettivi generali del bando. Essa intende, altresì, analizzare in che
misura i progetti si sono integrati con altri progetti complementari finanziati a valere su altri canali di
finanziamento internazionali, europei, nazionali o regionali. Questo permetterà di comprendere la capacità
del singolo ente di operare con una visione d’insieme che dia attuazione a un parco progetti coerente e
integrato.
Il Disegno di valutazione individua alcune domande alle quali il valutatore intende rispondere.
Le Domande di Valutazione sono state formulate a seguito di un confronto con la SRA e con il NUVV
durante il quale il valutatore ha tratto utili informazioni sullo stato dell’arte. Le domande selezionate sono,
quindi, le seguenti:
D1 I progetti finanziati hanno avuto un impatto significativo sul territorio e hanno rappresentato
una leva di sviluppo sociale e culturale anche in termini di occupazione creata?
D2 I progetti hanno confermato di avere una sostenibilità economica?
Al fine di rendere la valutazione utile e utilizzabile da parte non solo dell’amministrazione regionale
ma anche dei beneficiari, il valutatore intende favorire, attraverso l’organizzazione di incontri e interviste,
l’emersione di domande di valutazione e richiesta di specifici approfondimenti anche da parte di questi ultimi.
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Quadro di riferimento metodologico e bibliografia di riferimento
L’azione “archeologia industriale” afferisce al periodo di programmazione 2007-2013 ma, in
considerazione del trasferimento dell’azione al PAC, il suo svolgimento si è protratto anche nel periodo di
programmazione successivo. I documenti metodologici ai quali si farà riferimento sono i seguenti:
- C.E. GUIDANCE DOCUMENT ON EVALUATION PLANS (European Regional Development Fund,
European Social Fund, Cohesion Fund) - Terms of Reference for Impact Evaluations. Guidance on
Quality Management of External Evaluations (April 2014)
- C.E. GUIDANCE DOCUMENT ON MONITORING AND EVALUATION - European Regional Development
Fund and Cohesion Fund – Concepts and Recommendations March 2014
- Vanclay Frank, Guidance for the design of qualitative case study evaluation A short report to DG
Regio, Department of Cultural Geography, University of Groningen, February 2012
- Abreu Maria, Good practices in the selection and use of outcome indicators, Department of Land
Economy and Pembroke College University of Cambridge, February 2012
- Da Milano Cristina e Sciacchitano Erminia, Linee guida per la comunicazione nei musei: segnaletica
interna, didascalie e pannelli, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, 2015
- AA.VV. (a cura di Francesco De Biase), I pubblici della cultura, FrancoAngeli, 2014
- AA.VV. (a cura di Francesca Velani), Beni culturali, ricerca e innovazione fra storia e futuro, Promo
P.A. Fondazione, 2011
- AA.VV. (a cura di Francesca Velani), Beni culturali, tecnologia e turismo tra diffusione della
conoscenza e sviluppo economico, Promo P.A. Fondazione, 2009
- AA.VV. (a cura di Luca de Biase), #SOCIALMUSEUMS – Social media e cultura, tra post e tweet, Silvana
Editoriale, 2016
- Di Ruscio Irene, La progettazione innovativa nell’educazione museale, Tiburtini, 2013
- Associazione Civita, Linee Guida per la valorizzazione della cultura in Italia attraverso la
collaborazione pubblico/privato, 2012
- Ferrari Roberto, Le forme di PPP e il fondo per la progettualità in campo culturale, Federculture –
IFEL, 2013
Modalità, metodi e tempi di esecuzione
Il Piano di Lavoro concordato con il Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
richiede di impostare ed elaborare, entro il 30 giugno 2019, un approfondimento valutativo sull’impatto
generato dai progetti finanziati a valere sull’Azione “Archeologia industriale” del PAC.
Le attività di valutazione avranno inizio nel mese di febbraio del corrente anno. La prima attività
consisterà nell’analisi della documentazione già messa a disposizione del valutatore da parte del Referente
per l’Amministrazione e della Struttura Regionale Attuatrice e dei dati di monitoraggio fisico, finanziario e
procedurale che, alla data di stesura del presente Disegno, non risultano ancora completamente valorizzati.
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Si procederà quindi a effettuare alcune interviste con costoro per rispondere ad alcune domande volte a
esplicitare alcune scelte e passaggi procedurali.
Successivamente si stabilirà un contatto con il responsabile di ciascun progetto per acquisire ulteriore
documentazione e pianificare gli incontri per le interviste e le indagini di campo finalizzate alla visita delle
strutture realizzate. Saranno sviluppati dei questionari semistrutturati di supporto alle interviste. Essi si
incentreranno sulla realizzazione degli interventi, sugli effetti economici e occupazionali e sulla strategia di
comunicazione.
L’attività di valutazione prevedrà diversi momenti di interazione con gli attori che sono stati coinvolti
direttamente o indirettamente nella fase di attuazione dell’azione.
Si tratta degli attori interni, ovvero le strutture responsabili della gestione del programma, e degli
attori esterni, coinvolti a vario titolo e misura nel progetto o che si connotano quali opinion leader nel settore
in questione.
Di seguito un primo elenco indicativo dei soggetti che saranno contattati e che saranno invitati a
mettere a disposizione la documentazione ritenuta utile per l’esercizio valutativo.
Gli attori interni al momento individuati sono:
- Referente per l’Amministrazione, preposto alla gestione del PAC, incardinato nella Struttura
stabile per il monitoraggio fisico e procedurale delle attività finanziate con fondi comunitari
e/o nazionali e regionali del Servizio apprendimento permanente e fondo sociale europeo
della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia
- Struttura Regionale Attuatrice dell’Azione incardinata nel Servizio beni culturali,
impiantistica sportiva e affari giuridici della Direzione centrale cultura e sport
- Posizione Organizzativa coordinamento delle attività relative alla pianificazione strategica,
alla programmazione unitaria ed alla valutazione e verifica degli investimenti pubblici della
Direzione centrale finanze e patrimonio
Il secondo elenco riporta gli attori esterni che, a titolo indicativo, potrebbero essere i seguenti:
- FAI – Fondo Ambiente Italiano
- FVG Film Commission, che nel catalogo delle location include una sezione specifica
sull’archeologia industriale;
- PromoTurismo FVG
- AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale
La lista degli attori potrà essere modificata a seguito di un confronto con il Nucleo di Valutazione e
Verifica degli Investimenti Pubblici.
L’interazione consisterà nella pianificazione di riunioni e incontri per rispondere alle domande
valutative e raccogliere indicazioni e suggerimenti finalizzati soprattutto alla capitalizzazione delle iniziative.
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Indice del rapporto di valutazione
Indicativamente, l’indice del rapporto di valutazione si strutturerà come segue. Eventuali variazioni
potranno comunque essere apportate dal valutatore alla luce di quanto emergerà dalle varie fasi di
valutazione.
1. Introduzione
2. Genesi, pubblicazione del bando e avanzamento procedurale dell’azione
3. I progetti finanziati: efficacia ed efficienza degli interventi, effetti occupazionali, audience
development
a. Autorità Portuale di Trieste: Polo Museale del Porto Vecchio di Trieste
b. Comune di Montereale Valcellina: Ex Centrale Idroelettrica “A. Pitter” di Malnisio: da polo
museale a centro culturale
c. Comune di Monfalcone: Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone
d. Comune di Torviscosa: Città dell’autarchia e della cellulosa
4. Le attività di comunicazione e disseminazione svolte dall’amministrazione regionale e dai beneficiari;
5. La capitalizzazione dei risultati: proposte per il futuro
6. Reti nazionali ed europee per l’archeologia industriale e le prospettive della programmazione 2021-
2027 per il patrimonio culturale
7. Conclusioni
Cronogramma indicativo delle attività
Di seguito si riporta un cronogramma indicativo delle attività che saranno svolte al fine di redigere il
rapporto di valutazione.
MESI
01 02 03 04 05 06
Presa di contatto con SRA e Referente per l’Amministrazione
Raccolta documentazione
Analisi documentazione
Interviste con beneficiari
Interviste con altri attori rilevanti
Elaborazione materiale raccolto
Stesura rapporto