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Relatori: Dott. P. Ogliari, Dott. M. Pellegrini
Azienda di Servizi alla PersonaISTITUTI MILANESI MARTINITT E STELLINE e PIO ALBERGOTRIVULZIOAula Magna – Via A. T. Trivulzio, 15 Milano
“DISFAGIA E DISTURBIDELLA DEGLUTIZIONE”
04 e 07 Aprile2014
L’INTERVENTOFISIOTERAPICO - Nucleo StatiVegetativi
Percorso
COMAStato transitorio di perdita dicoscienza,assenza di risposte a stimoli esterni(Ministero della salute, 2010)
1. MORTE
2. USCITA DAL COMA CON OSENZA DANNI NEUROLOGICI
- STATO VEGETATIVO (SV)Recupero della vigilanza (apertura occhi)NON recupero della coscienza2% dei gravi traumi cranici- STATO DI MINIMA COSCIENZA (SMC)Capacità incostante e fluttuante di eseguireordini semplici o interagire con l’ambiente esterno(Formisano et al., 2001)
TIPO DI RISPOSTA AL DANNOCEREBRALE (RIGIDITA’)
QUADRO DECEREBRATO
QUADRO DECORTICATO
QUADRO MISTO (più diffuso)
Come si presenta unadecerebrazione?
Liberazione dell’attività facilitatoria reticolo e vestibolo –spinale (rigidità gamma), deputati al controllo delmantenimento della postura;
Tetraplegia spastica con iperestensione a tutti e 4 gliarti, Presenza eventuale di opistotono (iperestensionedel capo);
Intrarotazione e adduzione degli AASS (talvolta ancheAAII);
Come si presenta unadecorticazione?
Liberazione dell’attività facilitatoria sui muscoli flessori(esclusivamente agli AASS), la via rubro – spinaleproietta solo a livello cervicale;
Tetraplegia spastica;
Flessione e adduzione AASS
DECEREBRAZIONE
DECORTICAZIONE
Come si presenta il paziente?
• Allettamento• Occhi aperti (non segue con lo sguardo)• Non esegue comandi semplici (non contattabilità)• Presenza di movimenti spontanei e afinalistici• Presenza eventuale di movimenti di
deglutizione/masticazione• Presenza di respiro autonomo• Solitamente portatori di tracheocannula• Alimentazione tramite PEG• Catetere vescicale
Spasticità medio/graveIpotrofia generalizzataRetrazioni muscolo tendineee capsulariBlocchi articolari(anchilosi/POA)
INTERVENTO FISIOTERAPICO
MANTENIMENTO ESTABILIZZAZIONEQUADRO CLINICOMOTORIO
RIDUZIONE CARICOASSISTENZIALE
INIBIZIONE/RIDUZIONE IPERTONO SPASTICO
CORRETTO ALLINEAMENTO POSTURALE
PREVENZIONE DANNI TERZIARI
MOBILIZZAZIONE ARTICOLARE
DISFAGIA NELLE GCA
[…] All’interno della comunità scientificainternazionale vi è un generale accordo nelconsiderare, in relazione al paziente con gravecerebrolesione acquisita (GCA), la gestionedella disfagia e delle funzioni a essa correlate diprioritaria importanza riabilitativa e parimentinell’identificare nel logopedista il professionistaformato per farsene carico.
I e II Conferenza nazionale di Consenso sulle GCA, 2000, 2005;New Zealand Guidelines Group, 2006
DISFAGIA: definizione
QUALSIASI DISAGIO NELDEGLUTIRE O QUALSIASIDISFUNZIONE DEGLUTITORIAOBIETTIVAMENTE RILEVABILEDIRETTAMENTE OPPUREINDIRETTAMENTE PER LE SUECONSEGUENZE. (Schindler,2001)
Cause di disfagia nelle GCA
Problematiche funzionali Problematiche organiche neurologiche centrali e periferiche
Problematiche morfologiche Problematiche cognitive e comportamentali
Compresenza di più cause di disfagia
Boldrini et al., 1994; Mackay et al., 1999; Boldrini, 2000; Leder et al., 2000;Schindler et al., 2001; Ajemin et al., 2001; Hafner et al., 2008
DISFAGIA - Riabilitazione
1. Tecniche rieducative- Forza, resistenza e coordinazione (bocca e
viso, lingua e mandibola)- Mobilizzazione e stretching (mm ioidea e collo)
2. Metodiche di compenso- Posture- Manovre
3. Provvedimenti adattivi (Nutrizionista/Dietista)- Dieta (Consistenza e Contenuto)
Bruxismo(digrignamentoprotratto dei denti)
Importante incrementodella frequenza dellosbadiglio che presentasolitamente un’estremaapertura della bocca
Disturbi associati
Riflessi orali patologici
Presenti prevalentemente in fase precoce o infase tardiva (se il paziente non ha avutorecupero);
Progressiva attenuazione evoluzionequadro generale (segno prognosticofavorevole)
Motricitàorale
riflessa
Schemi dimovimentoautomatici e
volontari
RIFLESSO CARATTERISICHERiflesso di morso (Bulldog Reflex) Chiusura, spesso di forte intensità, di denti e/o labbra sullo
stimolo
Riflesso dei punti cardinali(Rooting Reflex)
Contatto in varie zone del viso determina una rotzionedelcapo verso lo stimolo
Riflesso del muso o del grugno(Snouting Reflex)
Marcata protrusione delle labbra in seguito a stimoloperiorale
Riflesso di apertura della bocca(Mouth Opening Reflex)
La bocca si apre quando si stimolano le labbra, le genigve oin seguito a stimolo visivo
Wolfing Test Può seguire i 3 precedente: tentativo di afferramento dellostimolo (periorale) con le labbra, talora con spostamento delcapo nella direzione dello stimolo
Riflesso dell’orbicolare dellelabbra
Contrazione dei mm quadrato del labbro superiore e caninoalla stimolazione del labbro superiore; elevazione del labbroinferiore e corrugamento del mento se stimolato il mento
Riflesso di suzione Stimolazione sulle labbra o nel cavo orale determina unarrotondamento delle labbra e contrazione delle guance.
Riflesso di masticazione Movimento ritmico della mandibola sul solo piano verticale
Riflesso di deglutizione Deglutizione con spinta linguale di varia intensità, segue RDSe RDM, può portare avanzamento incisivi superiori
Segno di Snow-Rabbit Labbro inferiore morsicato
Riflessi orali patologici - 1
Evoluzione dei riflessi parallelamente alrecupero della responsività
FASE PRECOCE:- Tecniche di contenimento (NON di
desensibilizzazione) dei riflessi, in attesa delglobale recupero del paziente e della lorospontanea estinzione futura;
- Utilizzati per le prime deglutizioni FASE TARDIVA:- Tecniche di desensibilizzazione (nessuna
evoluzione spontanea)
Tecniche di contenimento dei riflessi orali(Cot et al., 1987; Aliberti 2003; Aliberti et al., 2007)
Eliminazione di dolore e disagio (generali erelative al cavo orale)
Ricerca di postura (letto o carrozzina) percontrollare schemi patologici di tronco e capo(rilassamento del paziente)
Evitare stimoli orali e periorali Non forzare l’apertura della bocca e delle
labbra quando i riflessi sono attivati, aspettarel’apertura spontanea
Promuovere automatismi e deglutizioni(logopedico)
Desensibilizzazione dei riflessi oralipatologici (Cot et al., 1987; Aliberti 2003; Aliberti et al., 2007)
RIFLESSO PATOLOGICO GESTIONE CLINICA
RIFLESSO DIMASTICAZIONE
INIB: tenere ferma la mandibola dopo lasomministrazione di uno stimolo
RIFLESSO DI SUZIONE INIB: impedire l’avvicinamento delle labbra dopo lostimolo
RIFLESSO DIDEGLUTIZIONE conSPINTA LINGUALE
INIB: con il cucchiaio, durante l’alimentazione, premeresulla parte anteriore della lingua per bloccarla e farscivolare il bolo nella parte centrale
RIFLESSO DI MORSO Ridurre dolori, disagi, globali e locali;Postura a letto e in carrozzina;Evitare di toccare i denti anteriormente e le labbra;Evitare di forzare l’apertura della boccaINIB: massaggiare gengive e labbra esternamente conle dita o con uno spazzolino morbido
FUNZIONALITA’
DEGLUTITORIA
FUNZIONALITA’
DEGLUTITORIA
TONOMUSCOLARE
(locale eindirettamente
generale)
TONOMUSCOLARE
(locale eindirettamente
generale)
POSTURA(atteggiamento)
POSTURA(atteggiamento)
MOTILITA’RESIDUAMOTILITA’RESIDUA
Tipologia d’intervento
Terapia manuale specifica
Setting posturale
TERAPIA MANUALE
INIBIZIONE/RIDUZIONE TONOMUSCOLARE
MOBILIZZAZIONE
MUSCOLI MASTICATORI:- TEMPORALE- MASSETERE- PTERIGOIDEO
ESTERNO/INTERNO- DIAFRAMMA
BUCCALE
RACHIDECERVICALE
CINGOLOSCAPOLARE
Stimolazione e mobilizzazionedelle strutture orali Attraverso la mobilizzazione passiva delle
strutture orali, nei pz a bassa responsività, siforniscono al viso, alle labbra, alle guance,all’abitacolo orale e alla lingua stimoli tattili di variogenere (sfioramento, contatto , pressione,trazione, vibrazione) con lo scopo, da un lato, difornire afferenze, dall’altro, di stimolare e ricercarela motricità.
Cot, Desharnais, 1987; Castillo, Morales, 2000; Accornero, DiRosa, Miletto, 2001; Davies, 2001; Miletto, Affilastro, Di Rosa,2001; Schindler et al., 2003; Cancialosi, 2007; Hansen,Jacobsen, 2008
Caratterizzazione dello stimolo
Stimoli rapidi hanno un effetto facilitatore delmovimento
Stimoli lenti e regolari hanno effetti inibitori esono quindi adeguati in condizioni di ipertonospastico.(Cot, Desharnais, 1987)
FASCIA TEMPORALE – Strato superficiale
FASCIA TEMPORALE –Porzione profonda
MUSCOLO MASSETERE –Porzione superficiale
MUSCOLO MASSETERE –Porzione profonda
Posizionamento tecnica –Muscolo Massetere
MUSCOLIPTERIGOIDEI
MUSCOLO PTERIGOIDEO ESTERNO
MUSCOLO PTERIGOIDEO INTERNO
- Capo superiore: trascinamentoanteriore del disco articolare
- Capo inferiore: protrusione(sinergia) e lateralità (latoopposto) della mandibola
- Protrusione (direzione obliquadelle fibre) della mandibola
- Innalzamento della mandibola
Contrazione omolaterale di PE e PI:spostamento del mento dal latoopposto
MUSCOLO PTERIGOIDEO ESTERNO- Capo superiore- Capo inferiore
MUSCOLO PTERIGOIDEO INTERNO
Tubercolo articolare delprocesso zigomatico dell’o.temporale
Disco articolaredell’ATM
Legamentosfenomandibolare
Muscolo costrittore dellafaringe
Muscolobuccinatore
Posizionamento tecnica –Muscolo Pterigoideo Esterno
Posizionamento tecnica –Muscolo Pterigoideo Interno
Foto mani tecnica
MUSCOLI SOVRAIOIDEI –DIAFRAMMA BUCCALE:- GENIOIOIDEO- MILOIOIDEO- DIGASTRICO- STILOIOIDEO
MUSCOLI SOTTOIOIDEI:- OMOIOIDEO- STERNOIOIDEO- TIROIOIDEO- STERNOTIROIDEO
Posizionamento tecnica –Pavimento buccale
Rachide cervicale e cingoloscapolare
FASCIA CERVICALEPROFONDA OPREVERTEBRALE
CORPOVERTEBRALE
GUAINAVISCERALE
GUAINAVASCOLARE
TOSSINA BOTULINICA
1 – 3GIORNI
1 – 3SETTIMANE
30 – 45GIORNI
2 - 4 MESI
PRIMI EFFETTI INTERVENTOFISIOTERAPICOFARMACOLOGICI
MASSIMA EFFICACIA
STABILITA’ EFFICACIA
RIPETIZIONE
Valutazione posturale
Tipo di danno (decerebrato/decorticato) Valutazione articolare 4 arti + rachide cervicale Valutazione spasticità/retrazioni muscolo tendinee Problematiche osteoarticolari associate:
- Blocchi articolari/POA /(sub)lussazioni/frattureValutazione Rx (arti e colonna)
Presenza tracheocannula (postura rachidecervicale)
Presenza lesioni da decubito
CONTROLLO POSTURALE
POSTURA PAZIENTE
PROCESSODEGLUTITORI
O(PROCESSO RESPIRATORIO)
MIGLIORE ALLINEAMENTOPOSTURALETRA CAPO, TRATTO CERVICALE
E TRONCO
MIGLIORE ALLINEAMENTO DELLE STRUTTUREDEPUTATE ALLA DEGLUTIZIONE E ALLA
RESPIRAZIONE
POSTURA - Indicazioni
Individuare posture più adeguate percontenere schemi patologici
controllo del tronco e del capo
Sistemi di postura per il letto (comuni cuscinidi reparto o appositamente modellati), lettiarticolati e/o carrozzine specifiche (unitàposturali) per rendere confortevoledeglutizione e respirazione
POSTURA CORRETTA
A letto verticalizzazioneallineamento del capo e
del tronco con eventuali ausilidi sostegno (cuscini)
Seduto possibilmente simmetrico,con anche e ginocchia a 90°,
capo, collo e troncoverticali, mento leggermenteflesso
Perché?
Facilita la fase orale (fase 0/1) Velocizza l’elicitazione del riflesso faringeo
per migliorare l’elevazione laringea Favorisce lo spostamento posteriore della
base della lingua (orizzontalizzazionedell’epiglottide)
Diminuisce i rischi di aspirazione
POSTURE DA EVITARE
Iperestensione del capochiusura della boccaelevazione della laringe
Iperflessione del capodifficoltà di apertura boccablocco laringeopresenza tracheocannula(respirazione!)
TRACHEOCANNULA
CANNULA CUFFIATA- Scuffiare nei periodi di
trattamento (per facilitare ladeglutizione stessa)
- Ricercare/stimolareautomatismi di deglutizione
CANNULA NON CUFFIATA- In assenza di problemi di
deglutizione- Posizionamento valvola
unidirezionale (stimolo perla tosse e produzionisonore)
GRAZIE PERL’ATTENZIONE