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DPI DPI DPI ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005 ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. CRITERI DI SCELTA E MODALITÀ DI GESTIONE Milano, 12 aprile 2005 Settore Territorio Area Ambiente Energia e Sicurezza ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Presentazione: Virginio Galimberti

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DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. CRITERI DI SCELTA E MODALITÀ DI GESTIONE

Milano, 12 aprile 2005

Settore TerritorioArea Ambiente Energia e Sicurezza

ISO 9001 : 2000

Certificato n. 97039

Presentazione:Virginio Galimberti

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono

oggetto di ATTENZIONE nella maggior parte della legislazione dedicata alla “Tutela della salute e della sicurezza dei

lavoratori”

i Dispositivi di Protezione i Dispositivi di Protezione Individuale Individuale (DPI)(DPI) sono sono

oggetto di ATTENZIONE oggetto di ATTENZIONE nella maggior parte della nella maggior parte della legislazione dedicata alla legislazione dedicata alla “Tutela della salute e “Tutela della salute e della sicurezza dei della sicurezza dei

lavoratori”lavoratori”

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

…….....qualsiasi attrezzatura destinata ad .....qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratoreessere indossata e tenuta dal lavoratore

allo scopoallo scopo di di proteggerloproteggerlo controcontro

uno o più uno o più rischirischi

suscettibili di minacciarne la salute suscettibili di minacciarne la salute e la sicurezza durante il lavoroe la sicurezza durante il lavoro

nonché ogninonché ogni complemento o accessoriocomplemento o accessorio destinato a tale scopodestinato a tale scopo

D.P.I.D.P.I.DEFINIZIONEDEFINIZIONE

art. 40art. 40D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

sono anche considerati DPI:

un DPI collegato, anche se separabile,ad un prodotto non specificatamentedestinato alla protezione della personache lo indossi o lo porti con sé

l’insieme costituito da prodotti diversi,collegati ad opera del costruttore,destinato a tutelare la persona dauno o più rischi simultanei

i componenti intercambiabili di un DPI,utilizzabili esclusivamente quali parti diquest’ultimo e indispensabili per il suocorretto funzionamento

i sistemi di collegamento di un DPI adun dispositivo esterno, commercializzaticontemporaneamente al DPI, anche senon destinati ad essere utilizzati perl’intero periodo di esposizione al rischio

…..prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona cheli indossi o comunque li porti

con sé da rischi per la salute e la sicurezza

D.P.I.D.P.I.

DEFINIZIONEDEFINIZIONEart. 1art. 1

D.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

FABBRICANTEFABBRICANTE

89/686/CEE89/686/CEE

DLgsDLgs 475/92475/92

DLgsDLgs 10/9710/97

93/95/CEE93/95/CEE96/58/CE96/58/CE

93/68/CEE93/68/CEE(art. 7)(art. 7)

UTILIZZATOREUTILIZZATORE

Decreto 2 Maggio 2001Decreto 2 Maggio 2001

89/391/CEE89/391/CEE 89/656/CEE89/656/CEE

DlgsDlgs 242/96242/96

DlgsDlgs 626/94626/94(Titolo IV)(Titolo IV)

98/24/CE98/24/CE DLgsDLgs 25/200225/2002

2001/45/CE2001/45/CE DLgsDLgs 235/2003235/2003

DLgsDLgs 233/2003233/20031999/92/CE1999/92/CE

93/42/CEE 93/42/CEE –– DLgs 46/97DLgs 46/97 –– (DISPOSITIVI MEDICI)(DISPOSITIVI MEDICI)

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

è il primo decreto a fronte è il primo decreto a fronte dell’art. 45dell’art. 45(comma 2 D.Lgs 626/94)(comma 2 D.Lgs 626/94)

L’art 45L’art 45 deve indicare:deve indicare:

a)a) i criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI;i criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI;

b)b) le circostanze e le situazioni in cui, ferme le circostanze e le situazioni in cui, ferme restando le priorità delle misure di restando le priorità delle misure di protezione collettiva, si rende necessario protezione collettiva, si rende necessario l’impiego dei DPI.l’impiego dei DPI.

Decreto Decreto 2 Maggio 20012 Maggio 2001

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Norme pubblicate:Norme pubblicate:Protezione dell’UDITOProtezione dell’UDITO UNI EN 458:1995UNI EN 458:1995Protezione delle VIE RESPIRATORIEProtezione delle VIE RESPIRATORIE UNI 10720:1998UNI 10720:1998Protezione degli OCCHI appendici alle normeProtezione degli OCCHI appendici alle norme

UNI EN 169:1993 UNI EN 169:1993 filtri per saldatura e tecniche connessefiltri per saldatura e tecniche connesse

UNI EN 170:1993 UNI EN 170:1993 filtri per radiazioni ultraviolettefiltri per radiazioni ultraviolette

UNI EN 171:1993 UNI EN 171:1993 filtri per radiazioni infrarossefiltri per radiazioni infrarosse

Indumenti per AGENTI CHIMICIIndumenti per AGENTI CHIMICI UNI 9609:1990UNI 9609:1990

Decreto Decreto 2 Maggio 20012 Maggio 2001

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Soggetti INTERESSATISoggetti INTERESSATI

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005Ricavato da “Nota esplicativa della Commissione delle Comunità Europee” 1992

RISCHI PROFESSIONALIRISCHI PROFESSIONALIMetodi fondamentali per la eliminazione/riduzione deiMetodi fondamentali per la eliminazione/riduzione dei

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Quando si USANOQuando si USANOL’uso è consentito solamente quando L’uso è consentito solamente quando NON NON

risulti possibile attuare specifici risulti possibile attuare specifici accorgimenti tecnici di protezione accorgimenti tecnici di protezione

((ProtezioneProtezione Collettiva)Collettiva)

BONIFICA BONIFICA dell’AMBIENTEdell’AMBIENTE

ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE del LAVOROdel LAVORO

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Quando si USANOQuando si USANO

I I DPI DPI devono esseredevono essere indossati o portatiindossati o portatiseguendo seguendo scrupolosamentescrupolosamente le indicazioni le indicazioni

fornite dal Fabbricante e/o dal Datore di fornite dal Fabbricante e/o dal Datore di LavoroLavoro

Se si tratta diSe si tratta di indumentiindumenti, devono essere , devono essere perfettamente allacciati e di taglia giustaperfettamente allacciati e di taglia giusta

TogliersiTogliersi, anche momentaneamente, il DPI , anche momentaneamente, il DPI in zona ain zona a “RISCHIO”“RISCHIO” può significare anche può significare anche

la perdita totale della protezionela perdita totale della protezione

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Il mancato uso degliIl mancato uso degli idoneiidonei eeindispensabiliindispensabili

Dispositivi di Protezione IndividualeDispositivi di Protezione Individualepuò comportare conseguenzepuò comportare conseguenze

spiacevoli per laspiacevoli per la salute salute del lavoratoredel lavoratore

oltre alla possibilità di essereoltre alla possibilità di esseresanzionatisanzionati secondo i disposti dellasecondo i disposti dellalegislazione vigente in materia dilegislazione vigente in materia di

“doveri del lavoratore”“doveri del lavoratore”

art. 44art. 44D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

EffettuaEffettua l’analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere l’analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzievitati con altri mezziIndividuaIndividua le caratteristiche dei DPI le caratteristiche dei DPI necessarie affinché questi siano adeguati ai necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi tenendo conto delle eventuali fonti di rischi tenendo conto delle eventuali fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPIrischio rappresentate dagli stessi DPI

AggiornaAggiorna la scelta ogniqualvolta la scelta ogniqualvolta intevengaintevenga una variazione significativa una variazione significativa negli elementi di valutazionenegli elementi di valutazione

ValutaValuta, , sulla base delle informazioni a sulla base delle informazioni a corredo dei DPI fornite dal fabbricante e corredo dei DPI fornite dal fabbricante e delle norme d’uso di cui all’art. 45, le delle norme d’uso di cui all’art. 45, le caratteristiche dei DPI disponibili sul caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato e le raffronta con quelle mercato e le raffronta con quelle individuateindividuate

art. 43art. 43D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

……, anche sulla base delle norme d’uso di cui , anche sulla base delle norme d’uso di cui all’artall’art.45.45,, individuaindividua le condizioni in cui un le condizioni in cui un DPI deve essere usato, specie per quanto DPI deve essere usato, specie per quanto riguarda la durata dell’uso in funzione di:riguarda la durata dell’uso in funzione di:

a)a) entità del rischioentità del rischio

b)b) frequenza dell’esposizione al rischiofrequenza dell’esposizione al rischio

c)c) caratteristiche del posto di lavoro di caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratoreciascun lavoratore

d)d) prestazioni dei DPIprestazioni dei DPI

…… forniscefornisce ai lavoratori i DPI conformi ai requisiti previsti all’articolo ai lavoratori i DPI conformi ai requisiti previsti all’articolo 42 e dal decreto di cui all’articolo 45 comma 242 e dal decreto di cui all’articolo 45 comma 2

art. 43art. 43D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

mantiene in efficienzamantiene in efficienza i DPI e ne i DPI e ne assicura le condizioni di igieneassicura le condizioni di igiene, , mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necesmediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessariesarie

rende disponibilerende disponibile nell’azienda ovvero unità produttiva informazioni nell’azienda ovvero unità produttiva informazioni adeguate su ogni DPIadeguate su ogni DPI

provvedeprovvede a che i DPI siano utilizzati soltanto pera che i DPI siano utilizzati soltanto pergli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionaligli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionaliConformemente alle informazioni del fabbricanteConformemente alle informazioni del fabbricante

destinadestina ogni DPI ad un uso personale e, qualora ogni DPI ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da parte di più persone, prende misure adeguate da parte di più persone, prende misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatorisanitario e igienico ai vari utilizzatori

forniscefornisce istruzioni comprensibili per i lavoratoriistruzioni comprensibili per i lavoratoriinformainforma preliminarmente il lavoratore dei preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo proteggerischi dai quali il DPI lo protegge

art. 43art. 43D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

assicuraassicura una formazione adeguatauna formazione adeguataee organizzaorganizza, , se necessariose necessario, uno , uno specifico addestramento circa l’uso specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPIcorretto e l’utilizzo pratico dei DPI

In ogni caso l’addestramento èIn ogni caso l’addestramento èindispensabileindispensabile

-- per ogni DPI che, ai sensi del D.Lgs 475/92,per ogni DPI che, ai sensi del D.Lgs 475/92,appartenga alla terza categoriaappartenga alla terza categoria

-- per i dispositivi di protezione dell’uditoper i dispositivi di protezione dell’udito

art. 43art. 43D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:Il Datore di Lavoro:

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

E’ ovvio che non dovrebbe essereE’ ovvio che non dovrebbe esserenecessario un intervento in tal sensonecessario un intervento in tal senso

Il compito di “Il compito di “vigilantesvigilantes”, al fine di”, al fine diverificare che i DPI venganoverificare che i DPI vengano

utilizzati e utilizzati correttamente èutilizzati e utilizzati correttamente èaffidato alaffidato al

“PREPOSTO”“PREPOSTO”(capo reparto, capo squadra, ecc:)(capo reparto, capo squadra, ecc:)

art. 44art. 44D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

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Aspetti LegislativiAspetti Legislativi DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

art. 44art. 44D.Lgs. 626/94D.Lgs. 626/94OBBLIGHIOBBLIGHI

I Lavoratori devono:I Lavoratori devono:I Lavoratori devono:

seguireseguire le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI al le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI al termine del loro utilizzotermine del loro utilizzosegnalaresegnalare immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI DPI messi a loro disposizionemessi a loro disposizione

sottoporsisottoporsi al programma di formazione eal programma di formazione eaddestramento organizzato dal datore di lavoroaddestramento organizzato dal datore di lavoro

utilizzareutilizzare i DPI messi a loro disposizione i DPI messi a loro disposizione conformemente all’informazione e alla conformemente all’informazione e alla formazione ricevute e all’addestramento formazione ricevute e all’addestramento eventualmente organizzatoeventualmente organizzato

avere curaavere cura dei DPI messi a loro disposizionedei DPI messi a loro disposizione

non apportare modifichenon apportare modifiche ai DPI di propria ai DPI di propria iniziativainiziativa

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

D.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92

Il FABBRICANTE ha l’ OBBLIGO di dimostrare il possesso dei “REQUISITI

ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZA”

Il FABBRICANTE ha l’ Il FABBRICANTE ha l’ OBBLIGOOBBLIGO di di dimostrare il possesso deidimostrare il possesso dei ““REQUISITI REQUISITI

ESSENZIALI DI SALUTE E DI ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZA”SICUREZZA”

sul dispositivo stessosul dispositivo stesso

Tale dimostrazione si concretizza con Tale dimostrazione si concretizza con l’apposizione della marcatural’apposizione della marcatura

D.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Sono i requisiti Sono i requisiti INDISPENSABILIINDISPENSABILI che il che il DPI DPI “deve”“deve” possedere per essere possedere per essere

considerato in grado di offrire la considerato in grado di offrire la giustagiustaprotezione all’utilizzatore contro i rischi per protezione all’utilizzatore contro i rischi per i quali il DPI stesso è stato progettato e i quali il DPI stesso è stato progettato e

costruitocostruito

REQUISITI ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZA

REQUISITI ESSENZIALI DI REQUISITI ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZASALUTE E DI SICUREZZA

Il DPI può possedere maggioriIl DPI può possedere maggiori“requisiti” ma“requisiti” ma NON NON PUO’PUO’ averne di averne di

menomeno

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

CATEGORIECATEGORIECATEGORIE

Ai fini CERTIFICATIVI i DPI sono stati suddivisi in

TRE (3) categorie

in funzione del TIPO di RISCHIO dal quale ci si deve proteggere

Ai fini CERTIFICATIVI i DPI sono Ai fini CERTIFICATIVI i DPI sono stati suddivisi instati suddivisi in

TRE (3) categorieTRE (3) categorie

in funzione del in funzione del TIPO di RISCHIOTIPO di RISCHIO dal dal quale ci si deve proteggerequale ci si deve proteggere

D.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92 art. 4art. 4

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

la persona che usa i DPI deve avere la persona che usa i DPI deve avere la possibilità di valutare l’efficacia e la possibilità di valutare l’efficacia e di percepire, prima di riceverne di percepire, prima di riceverne pregiudizio,la progressiva pregiudizio,la progressiva verificazione degli effetti lesiviverificazione degli effetti lesivi

la persona che usa i DPI non la persona che usa i DPI non ha la possibilità di percepire ha la possibilità di percepire tempestivamente la tempestivamente la verificazione istantanea degli verificazione istantanea degli effetti lesivieffetti lesivi

CATEGORIECATEGORIECATEGORIED.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92 art. 4art. 4

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Prima della commercializzazione il fabbricante devepreparare la documentazione tecnica di costruzioneIl fabbricante deve compilare la dichiarazione diconformità

Prima di produrre il DPI il fabbricante deve chiedere il rilascio dell’attestato di certificazione CE:•fa domanda ad un solo ORGANISMO NOTIFICATO;•fornisce sufficienti esemplari del modello;•correda la domanda con la documentazione tecnica.

Il fabbricante deve inoltrare regolare richiesta ad un ORGANISMO NOTIFICATO a sua scelta per farverificare annualmente il PRODOTTO FINITO o ilSISTEMA DI GARANZIA DELLA QUALITA’

D.Lgs. 475/92D.Lgs. 475/92 art. 5art. 5PROCEDURE di CERTIFICAZIONE

PROCEDURE di PROCEDURE di CERTIFICAZIONECERTIFICAZIONE

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

norma norma norma di buona tecnicanorma di buona tecnica

Se la norma viene elaborata su Se la norma viene elaborata su specifico mandato dellaspecifico mandato della

norma norma ARMONIZZATAARMONIZZATA

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

allaalla

norma norma ARMONIZZATAARMONIZZATAIl D.Lgs. 475/92 (Il D.Lgs. 475/92 (D.E.D.E. 89/686/CEE) 89/686/CEE)

conferisce laconferisce la

Presunzione di CONFORMITA’Presunzione di CONFORMITA’

Requisiti “essenziali” di Requisiti “essenziali” di salute e di sicurezzasalute e di sicurezza

aiai

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Tutte le norme elaborate dalTutte le norme elaborate dal

(Comitato Europeo di Normalizzazione)(Comitato Europeo di Normalizzazione)

devono essere devono essere obbligatoriamente obbligatoriamente recepite dai Paesi aderenti alla recepite dai Paesi aderenti alla

Unione EuropeaUnione Europea

Le normeLe norme non sononon sonoaltrettanto altrettanto impositiveimpositive

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

0000n° di riconoscimento

dell’organismo notificato

MARCATURA di CONFORMITA’MARCATURA di CONFORMITA’

a partire dal 1.1.1997a partire dal 1.1.1997 ((DLgsDLgs n° 10 del 2.1.1997)n° 10 del 2.1.1997)

MARCATURAMARCATURA

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

possiede i requisitiessenziali di

salute e di sicurezza

occorre verificarel’idoneità dellecaratteristicheai propri rischi

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

ESEMPIO DI MARCATURA DI GUANTO DI PROTEZIONEESEMPIO DI MARCATURA DI GUANTO DI PROTEZIONEPER RISCHI CHIMICI/MECCANICIPER RISCHI CHIMICI/MECCANICI

T 9

XX YY ZZXX YY ZZA B C D modello

TagliaMarcatura secondoD.Lgs n° 475(requisiti essenzialidi salute e sicurezza)

Pittogramma permicroorganismi

Marchio o nomedel fabbricante

EN 388:03

Pittogramma perrischi meccanici

Norma europeaarmonizzata di riferimento

Pittogramma perrischi chimici

N° di riconoscimentodell’organismo notificatoche è intervenuto per lacertificazione o cheprovvede al controllo delprodotto

2142Livelli prestazionali perrischi meccanici

0000

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

0000

EN 407:94

T 9

Identificazione del modello

Norma europeaarmonizzata di riferimento

Livelli prestazionali

Taglia

Pittogramma per rischida calore e/o fuoco

2142 42212XEN 388:03

Livelli prestazionali

Pittogramma perrischi meccanici

Norma europeaarmonizzata di riferimento

Marcatura secondoD.Lgs n° 475(requisiti essenzialidi salute e sicurezza)

ESEMPIO DI MARCATURA DI GUANTO DI PROTEZIONEESEMPIO DI MARCATURA DI GUANTO DI PROTEZIONEPER RISCHI MECCANICI e CALORE/FUOCOPER RISCHI MECCANICI e CALORE/FUOCO

XX YY ZZXX YY ZZ Marchio o nomedel fabbricante

A B C D

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

0000

A B2 C2EN 531:95

46

XX YY ZZ

100% FIBRA ARAMIDICAmod. TUTA abc123

Marchio o nomedel fabbricante

ModelloComposizionetessuto

Norma europeaarmonizzata di riferimento

Livelli prestazionali

Istruzioni di manutenzione

Misure del corpo secondonorma europea EN 340

Taglia

Richiamo alla letturadelle istruzioni per l’uso

Marcatura secondoD.Lgs n° 475(requisiti essenzialidi salute e sicurezza)

Pittogramma per rischida calore e/o fuoco

ESEMPIO DI MARCATURA DI INDUMENTO PER PROTEZIONE DA CALORE/FUOCO

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Aspetti CertificativiAspetti CertificativiAspetti Certificativi

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

L

Marcatura di conformitàMarcatura di conformitàContamContam. RADIOATTIVA. RADIOATTIVA

carattcaratt. ANTISTATICHE. ANTISTATICHE

rischi CHIMICIrischi CHIMICI

rischi BIOLOGICIrischi BIOLOGICI

istristr. di MANUTENZIONE. di MANUTENZIONE

richiamo alla lettura delle richiamo alla lettura delle “istruzioni per l’uso”“istruzioni per l’uso”

misure secondo EN 340misure secondo EN 340

misura effettivamisura effettiva

tipo 6 “gocce”tipo 6 “gocce”

tipo 5 “polveri”tipo 5 “polveri”

tipo 4 “spruzzi”tipo 4 “spruzzi”4B“+ biologici”4B“+ biologici”

TIPI

di P

ROTE

ZIO

NE

TIPI

di P

ROTE

ZIO

NE

Identificazione del DPI per “Rischi Biologici”Identificazione del DPI per “Rischi Biologici”

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

DPI “ADEGUATO”DPI DPI “ADEGUATO”“ADEGUATO”

miglior compromesso possibile tramiglior compromesso possibile trail più altoil più alto livello di sicurezza livello di sicurezza che si può raggiungere e ilche si può raggiungere e il

ComfortComfortindispensabile da assicurareindispensabile da assicurare

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

ANALISI e VALUTAZIONE dei RISCHIANALISI e VALUTAZIONE dei RISCHI

ATTUAZIONE delle MISURE per ATTUAZIONE delle MISURE per ELIMINARE/RIDURRE il RISCHIOELIMINARE/RIDURRE il RISCHIO

RISCHIO RISCHIO RESIDUORESIDUO

NESSUN NESSUN RISCHIORISCHIO

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

ANALISI RISCHI ANALISI RISCHI MANSIONE/LAVOROMANSIONE/LAVORO

Individuazione delle PARTI del CORPO esposteIndividuazione delle PARTI del CORPO esposte

Identificazione delle TIPOLOGIE di Identificazione delle TIPOLOGIE di DPI necessariDPI necessari

Identificazione delle CARATTERISTICHE Identificazione delle CARATTERISTICHE dei singoli DPIdei singoli DPI

Ricerca dei DPI disponibili in commercioRicerca dei DPI disponibili in commercio

Scelta del DPI ADEGUATOScelta del DPI ADEGUATO

RISCHIO RESIDUORISCHIO RESIDUORISCHIO RESIDUO

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

La valutazione dei rischi deve La valutazione dei rischi deve ancheancheconsiderare:considerare:

la relazione tra i pericoli la relazione tra i pericoli presenti nell’attività presenti nell’attività lavorativa edlavorativa ed

il lavoratore impegnato nella il lavoratore impegnato nella corrispondente mansionecorrispondente mansione

Comportamento del lavoratoreComportamento del lavoratore

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

i i DPI DPI possono essere:possono essere:ad usoad uso promiscuopromiscuo

utilizzati in tempi utilizzati in tempi diversi da lavoratori diversi da lavoratori

diversidiversi

ad uso ad uso personalepersonale

In dotazione al In dotazione al singolo lavoratoresingolo lavoratore

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

i i DPI DPI possono essere:possono essere:PROTEZIONI COMBINATEPROTEZIONI COMBINATEPROTEZIONI SINGOLEPROTEZIONI SINGOLE

solosolo

o soloo solo

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Requ

isiti

Requ

isiti

i i D.P.ID.P.I devono possedere i:devono possedere i:““Requisiti Essenziali di Salute e Sicurezza”Requisiti Essenziali di Salute e Sicurezza”

inoltreinoltreessere adeguati ai rischi da prevenire, senza essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare un rischio maggiorecomportare un rischio maggioreessere adeguati alle condizioni esistenti sul essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoroluogo di lavorotenere conto delle esigenze ergonomiche o di tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratoresalute del lavoratorepoter essere adattati all’utilizzatore secondo poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessitàle sue necessitàessere compatibili tra di loro in caso di essere compatibili tra di loro in caso di rischi multiplirischi multipli

art.

43

art.

43

D.Lg

s. 6

26/9

4D.

Lgs.

626

/94

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

La scelta deve essere coerente con le indicazioni che La scelta deve essere coerente con le indicazioni che scaturiscono dal DOCUMENTO di VALUTAZIONE dei scaturiscono dal DOCUMENTO di VALUTAZIONE dei RISCHI e deve essere documentata sullo stessoRISCHI e deve essere documentata sullo stesso

Spesso è necessarioSpesso è necessario (per i DPI più complessi e, destinati (per i DPI più complessi e, destinati solitamente ai rischi maggiori)solitamente ai rischi maggiori) ricorrere ad una dotazione ricorrere ad una dotazione sperimentale al fine di confermare la scelta stessasperimentale al fine di confermare la scelta stessa

L’aspetto L’aspetto COMFORT COMFORT assume un ruolo molto rilevante assume un ruolo molto rilevante perché il portatore utilizzi o meno il DPIperché il portatore utilizzi o meno il DPI

E’ meglio avere un DPI con caratteristiche di E’ meglio avere un DPI con caratteristiche di protezioneprotezione inferiori inferiori (mai al di sotto dell’essenziale) ma (mai al di sotto dell’essenziale) ma CONFORTEVOLE rispetto ad un DPI conCONFORTEVOLE rispetto ad un DPI concaratteristiche superiori macaratteristiche superiori ma SCOMODOSCOMODO da portareda portare

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Una volta identificato il tipo di DPI Una volta identificato il tipo di DPI da impiegare bisogna identificarne le da impiegare bisogna identificarne le

caratteristichecaratteristiche

Le caratteristiche dei DPI si possono ricavare da:Le caratteristiche dei DPI si possono ricavare da:

-- nelle norme tecniche Armonizzate con le quali nelle norme tecniche Armonizzate con le quali il DPI è stato certificatoil DPI è stato certificato

-- l’esperienza maturatal’esperienza maturata

-- i contenuti della nota informativa che il i contenuti della nota informativa che il fabbricante deve mettere a disposizionefabbricante deve mettere a disposizione

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

i i D.P.ID.P.I necessari per una necessari per una adeguataadeguataprotezione possono essere:protezione possono essere:

La scelta dipende dal RISCHIOLa scelta dipende dal RISCHIO

i più semplicii più semplici i più complessii più complessi

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Esempi di combinazioniEsempi di combinazioni

Analisi e Valutazione del RISCHIO RESIDUOAnalisi e Valutazione del RISCHIO RESIDUO

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

SCENARIO Officina Meccanica(reparto TORNERIA)

RISCHI RESIDUI(piede)

SCIVOLAMENTOSCHIACC/URTO del PiedeURTI al MalleoloTRUCIOLI INCANDESCENTIUMIDITA’ e Oli da Taglio

DPI Idoneo

Calzatura di SICUREZZA con:- puntale di PROTEZIONE (200 J)- suola ANTISCIVOLO- lamina ANTIPERFORAZIONE- IMBOTTITURA al Malleolo- tomaio IMPERMEABILE

Norma Armonizzata di riferimento EN 345 (almeno S2)

Esempio di scelta di una CALZATURAEsempio di scelta di una CALZATURAEsempio di scelta di una CALZATURA

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

-- COMBUSTIONECOMBUSTIONE-- CORROSIONECORROSIONE-- ESPLOSIONEESPLOSIONE-- INFIAMMABILITAINFIAMMABILITA’’-- ANTISTATICITAANTISTATICITA’’

-- Esposizione ad agenti:Esposizione ad agenti:tossico/nocivitossico/nociviirritantiirritantiradioattiviradioattivibiologicibiologicicancerogenicancerogeni

-- Deficienza di ossigenoDeficienza di ossigeno-- Stress da caloreStress da calore-- Stress da freddoStress da freddo

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Rischi CHIMICIRischi CHIMICI Rischi BIOLOGICIRischi BIOLOGICI

devono avere caratteristiche e prestazioni in devono avere caratteristiche e prestazioni in grado di resistere adeguatamente alle azioni e grado di resistere adeguatamente alle azioni e alle condizioni derivanti dalla esposizione agli alle condizioni derivanti dalla esposizione agli

agenti specificiagenti specifici

se CERTIFICATI a fronte di norme EN devono se CERTIFICATI a fronte di norme EN devono essere contrassegnati con i pittogrammi essere contrassegnati con i pittogrammi

specificispecifici

i DPI peri DPI per

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

protezione della CUTEprotezione del CORPO INTEROprotezione degli ARTI SUPERIORI

protezione degli OCCHI/VISO

protezione delleVIE RESPIRATORIE

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

In fase di valutazione del rischio “RESIDUO” è opportunoIn fase di valutazione del rischio “RESIDUO” è opportunoidentificare con la massima precisione le tipologie di DPIidentificare con la massima precisione le tipologie di DPInecessari ad una “ADEGUATA” protezione del lavoratorenecessari ad una “ADEGUATA” protezione del lavoratore

I requisiti specifici di resistenzaI requisiti specifici di resistenzaagli agenti chimici devono essereagli agenti chimici devono essereverificati valutando le caratteristicheverificati valutando le caratteristichedel tipo di lavoro che si devedel tipo di lavoro che si devesvolgeresvolgere

Il DPI deve essere in grado diIl DPI deve essere in grado disopportare, senza modificare lesopportare, senza modificare leproprie prestazioni chimiche, leproprie prestazioni chimiche, leeventuali sollecitazioni che derivano da altre situazionieventuali sollecitazioni che derivano da altre situazioni

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

esempi:

contatto diretto della mano con agenti chimici/biologici contatto diretto della mano con agenti chimici/biologici pericolosipericolosi senzasenza necessità di eseguire altre operazioninecessità di eseguire altre operazioni

Sarà sufficiente verificare le caratteristiche Sarà sufficiente verificare le caratteristiche di resistenza alladi resistenza alla penetrazionepenetrazione e allae allapermeazionepermeazione del del materialemateriale che costituisce che costituisce il guantoil guanto

potenziale contatto con agenti chimici/biologici pericolosi potenziale contatto con agenti chimici/biologici pericolosi conseguente al tipo di operatività (movimentazione fusti, conseguente al tipo di operatività (movimentazione fusti, manovre su valvole, ecc.)manovre su valvole, ecc.)Il guanto dovrà avere, oltre alle adeguate Il guanto dovrà avere, oltre alle adeguate resistenzeresistenze chimichechimiche, anche le necessarie , anche le necessarie caratteristiche di caratteristiche di resistenzaresistenza meccanicameccanica

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Indumenti/GuantiIndumenti/Guanti

Le caratteristiche principali si identificano Le caratteristiche principali si identificano nella “Resistenza” dei materiali a:nella “Resistenza” dei materiali a:

Processo con il quale un Processo con il quale un agente chimico passa agente chimico passa attraverso le porosità o attraverso le porosità o le aperture del materialele aperture del materiale

Processo con il quale un Processo con il quale un agente chimico si diffonde agente chimico si diffonde attraverso il materiale a attraverso il materiale a livello molecolarelivello molecolare

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

solitamente appartengono allasolitamente appartengono alla2^ categoria e devono essere2^ categoria e devono essereimpiegati per la protezione daimpiegati per la protezione daagenti non particolarmenteagenti non particolarmentepericolosipericolosi

la maggior parte è sicuramentela maggior parte è sicuramentein 3^ categoria e sono dain 3^ categoria e sono daimpiegare contro agenti impiegare contro agenti particolarmente pericolosiparticolarmente pericolosiil tempo di uso è LIMITATOil tempo di uso è LIMITATO

TRASPIRANTITRASPIRANTI IMPERMEABILIIMPERMEABILI

Gli indumenti destinati alla protezioneGli indumenti destinati alla protezioneda agenti da agenti CHIMICI / BIOLOGICICHIMICI / BIOLOGICI si distinguono in:si distinguono in:

Indumenti/GuantiIndumenti/Guanti

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione del CORPOProtezione del CORPOPi

ttog

ram

mi c

once

ssi d

a IN

DU

TEX

SpA

Gli indumenti per protezioneGli indumenti per protezioneda agenti chimici pericolosida agenti chimici pericolosi

vengono così suddivisi,vengono così suddivisi,convenzionalmente dalleconvenzionalmente dalle

norme europee ENnorme europee EN

1 A1 B1 C

(EN 943-1)-- A tenuta stagna di GasA tenuta stagna di Gas

1 ET (EN 943-2)-- c.sc.s per squadre di emergenzaper squadre di emergenza

2 (EN 943-1)-- Non a tenuta stagna di GasNon a tenuta stagna di Gas

4 (EN 465) -- A tenuta di spruzzi di liquidiA tenuta di spruzzi di liquidi

5 (EN 13982) -- A tenuta di polveriA tenuta di polveri

6 (prEN 13034)-- A tenuta di schizzi di liquidiA tenuta di schizzi di liquidi

3 (EN 466) -- A tenuta di getto di liquidiA tenuta di getto di liquidi

per la protezione biologica viene aggiunta una B al tipo per la protezione biologica viene aggiunta una B al tipo eses: : TypeType 44--BB

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

L’identificazione del Dispositivo di Protezione delle VieL’identificazione del Dispositivo di Protezione delle VieRespiratorie Respiratorie (APVR)(APVR) più idoneo è strettamentepiù idoneo è strettamente

correlata ai seguenti elementi:correlata ai seguenti elementi:

conoscenza delle caratteristiche dell’aria (Atmosfera Ambiente)conoscenza delle caratteristiche dell’aria (Atmosfera Ambiente)

conoscenza della durata prevista per l’interventoconoscenza della durata prevista per l’intervento

conoscenza delle caratteristiche del luogo di lavoro e del raggiconoscenza delle caratteristiche del luogo di lavoro e del raggio o di azionedi azione

conoscenza della gravosità del tipo di lavoroconoscenza della gravosità del tipo di lavoro

adattabilità del dispositivo di protezione al portatoreadattabilità del dispositivo di protezione al portatore

possibilità o meno di avere limitazioni nei movimentipossibilità o meno di avere limitazioni nei movimenti

necessità di impiego di altri tipi di DPI (Compatibilità)necessità di impiego di altri tipi di DPI (Compatibilità)

necessità di comunicazione tra diversi operatorinecessità di comunicazione tra diversi operatori

RespirazioneRespirazione

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Problematiche legate a:Problematiche legate a:

TENUTA (controllo della)TENUTA (controllo della)

PRESENZA o NO di Ossigeno SufficientePRESENZA o NO di Ossigeno Sufficiente

ADATTABILITA’ ALLA PERSONAADATTABILITA’ ALLA PERSONA

COMPATIBILITA’ CON ALTRI DPICOMPATIBILITA’ CON ALTRI DPI

Decreto 2 Maggio 2001 Decreto 2 Maggio 2001 –– Linee guida per la scelta e l’uso dei DPI per Linee guida per la scelta e l’uso dei DPI per le Vie Respiratorie le Vie Respiratorie (Norma UNI 10720)(Norma UNI 10720)

RespirazioneRespirazione

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione RESPIRATORIAProtezione RESPIRATORIA

si conosce la natura e la si conosce la natura e la concentrazione degli concentrazione degli inquinantiinquinantiin ambienti apertiin ambienti aperti

NON si conoscono natura e NON si conoscono natura e concentrazione degli inquinanticoncentrazione degli inquinanticoncentrazioni troppo elevateconcentrazioni troppo elevateinquinanti immediatamente inquinanti immediatamente pericolosi per la vitapericolosi per la vitain ambienti confinatiin ambienti confinati

Respiratori a Respiratori a FILTROFILTRO

Respiratori Respiratori ISOLANTIISOLANTI

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Ricavato da UNI 10720 Marzo 1998

rapporto tra la concentrazione di inquinante rapporto tra la concentrazione di inquinante presente nell’atmosfera ambiente (Ce) a la presente nell’atmosfera ambiente (Ce) a la sua concentrazione nell’aria inspirata (Ci)sua concentrazione nell’aria inspirata (Ci)

(Nominale)(Nominale)

FP calcolato in relazione al massimo valore FP calcolato in relazione al massimo valore che le norme consentono nella prova per la che le norme consentono nella prova per la perdita di tenuta (TIL)perdita di tenuta (TIL)

(Operativo)(Operativo)

FPN che tiene conto delle condizioni di utilizzo di un FPN che tiene conto delle condizioni di utilizzo di un APVR e degli eventuali scostamenti tra i valori APVR e degli eventuali scostamenti tra i valori misurati negli ambienti di lavoro e quelli aspettati in misurati negli ambienti di lavoro e quelli aspettati in base al FPNbase al FPN

Protezione RESPIRATORIAProtezione RESPIRATORIA

Fattori diFattori di PROTEZIONEPROTEZIONE

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Esempio di DPI adatti•Semi o quarto di maschera (FPO 10)

+ filtro P2•Facciale Filtrante FFP2 (FPO 10)•Maschera intera (o boccaglio) (FPO 15)+ filtro P2

•Elettrorespiratore THP1 (FPO 5)con cappuccio/elmetto

•Elettrorespiratore TMP1 (FPO 10)con maschera

Ricavato da UNI 10720 Marzo 1998

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Esempio di DPI adatti•Semimaschera con filtro antigasClasse 1 o Facciale Filtrante FFP1

(FPO 30 lim utilizzo 1000ppm)•Semimaschera con filtro antigasClasse 2 o Facciale Filtrante FFP2

(FPO 30 lim utilizzo 5000ppm)

Ricavato da UNI 10720 Marzo 1998

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Tutti questi documenti devonoessere in lingua italiana

Art 12 bis comma 2 D.Lgs n° 475/92modificato dal D.Lgs n° 10/97

OBBLIGATORIApunto 1.4 allegato 2 D.Lgs n° 475

A RICHIESTAArt 3 comma 2 D.Lgs n° 475/92

modificato dal D.Lgs n° 10/97

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

..... preparata e rilasciata ..... preparata e rilasciata obbligatoriamenteobbligatoriamente dal fabbricante per i DPI dal fabbricante per i DPI immessi sul mercato deve contenere, immessi sul mercato deve contenere, oltreoltre al nome e all'indirizzo del al nome e all'indirizzo del fabbricantefabbricante o del suo mandatario nella Comunità, ogni informazione o del suo mandatario nella Comunità, ogni informazione utile concernente:utile concernente:

le istruzioni di deposito, di impiego, di pulizia, di manutenziole istruzioni di deposito, di impiego, di pulizia, di manutenzione, di revisione ne, di revisione e di disinfezionee di disinfezione

le prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verifile prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verificare i livelli o care i livelli o le classi di protezione del DPIle classi di protezione del DPI

gli accessori utilizzabili con i DPI e le caratteristiche dei pegli accessori utilizzabili con i DPI e le caratteristiche dei pezzi di zzi di ricambio appropriatiricambio appropriati

le classi di protezione adeguate a diversi livelli a rischio e ile classi di protezione adeguate a diversi livelli a rischio e i corrispondenti corrispondenti limiti di utilizzazionelimiti di utilizzazione

la data e il termine di scadenza dei DPI e di alcuni dei loro cola data e il termine di scadenza dei DPI e di alcuni dei loro componentimponenti

il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto dei DPIil tipo di imballaggio appropriato per il trasporto dei DPI

il significato della marcaturail significato della marcatura

se del caso, i riferimenti delle direttive applicatese del caso, i riferimenti delle direttive applicate

nome , indirizzo, numero di identificazione degli organismi notinome , indirizzo, numero di identificazione degli organismi notificati che ficati che intervengono nella fase di certificazione dei DPIintervengono nella fase di certificazione dei DPI

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

UTILITA’ DELLA NOTA INFORMATIVA

•Individuare e scegliere il DPI adeguato

La Nota informativa serve al Datore di lavoro pergestire correttamente il DPI consentendogli di:

•Conoscerne le caratteristiche e gli impieghi

•Far utilizzare correttamente il DPI

•Provvedere alla sua manutenzione/conservazione

•Espletare gli obblighi di informazione, formazione e addestramento

•Conoscerne i limiti di impiego

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Nella Nota Informativa o nei Nella Nota Informativa o nei

documenti aggiuntivi che fornisce il documenti aggiuntivi che fornisce il

fabbricante dobbiamofabbricante dobbiamo pretendere di pretendere di

trovare precisi riferimenti ai rischitrovare precisi riferimenti ai rischi

evidenziati nel nostro documento di evidenziati nel nostro documento di

Valutazione dei RischiValutazione dei Rischi

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Criteri di SceltaCriteri di SceltaCriteri di Scelta

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Il servizio approvvigionamenti deve garantire l’acquisto Il servizio approvvigionamenti deve garantire l’acquisto al meglio di DPI che posseggano tutte le caratteristiche al meglio di DPI che posseggano tutte le caratteristiche e i requisiti identificati dalle funzioni preposte alla e i requisiti identificati dalle funzioni preposte alla sceltasceltaQualsiasi discordanza con quanto richiesto deve essereQualsiasi discordanza con quanto richiesto deve essereconcordata con le stesse funzioni prima di formalizzareconcordata con le stesse funzioni prima di formalizzarel’acquistol’acquistoE’ probabile che, qualora ricorresse la necessità, le E’ probabile che, qualora ricorresse la necessità, le funzioni preposte alla scelta debbano indicare funzioni preposte alla scelta debbano indicare tassativamente il modello e il fabbricante del DPI tassativamente il modello e il fabbricante del DPI ritenuto idoneoritenuto idoneo

APPROVVIGIONAMENTOAPPROVVIGIONAMENTO

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

All’atto della fornitura da parte del All’atto della fornitura da parte del “fabbricante, bisogna verificare che il “fabbricante, bisogna verificare che il prodotto sia conforme a quanto ordinato e prodotto sia conforme a quanto ordinato e sia accompagnato da tutta la sia accompagnato da tutta la documentazione prescritta dalla legislazione documentazione prescritta dalla legislazione vigente (vigente (eses.: Nota informativa e .: Nota informativa e Dichiarazione di conformità se richiesta)Dichiarazione di conformità se richiesta)

ACCETTAZIONEACCETTAZIONE

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

L’assegnazione dei DPI deve avvenire sulla base deiL’assegnazione dei DPI deve avvenire sulla base deirequisiti identificati nel documento di valutazione dei requisiti identificati nel documento di valutazione dei rischirischiNella modulistica utilizzata per la distribuzione devono Nella modulistica utilizzata per la distribuzione devono essere riportati almeno gli elementi di identificazione essere riportati almeno gli elementi di identificazione del DPI (marca, modello o riferimento aziendale), la del DPI (marca, modello o riferimento aziendale), la data di consegna, la destinazione d’uso ed uno spazio data di consegna, la destinazione d’uso ed uno spazio dedicato alle eventuali osservazionidedicato alle eventuali osservazioniE’ opportuno che l’avvenuta presa di possesso da parte E’ opportuno che l’avvenuta presa di possesso da parte dell’utilizzatore sia controfirmata sul modulo di dell’utilizzatore sia controfirmata sul modulo di distribuzionedistribuzione

DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Idoneità, adeguatezza, manutenzione e Idoneità, adeguatezza, manutenzione e igienizzazioneigienizzazionedei DPI sono responsabilità a carico del Datore di dei DPI sono responsabilità a carico del Datore di LavoroLavoro

E’ opportuno che il Datore di lavoro assuma il pienoE’ opportuno che il Datore di lavoro assuma il pienocontrollo dei DPI in uso definendo controllo dei DPI in uso definendo procedure procedure specifiche specifiche riguardanti le riguardanti le modalità di conservazionemodalità di conservazione, , nel caso di mantenimento da parte del lavoratore nel caso di mantenimento da parte del lavoratore oppure le oppure le modalità di riconsegnamodalità di riconsegna al termine al termine dell’impiego o del turno di lavorodell’impiego o del turno di lavoro

Il DPI non dovrebbe essere in alcun modo impiegatoIl DPI non dovrebbe essere in alcun modo impiegatofuori dall’area di competenza dell’azienda fuori dall’area di competenza dell’azienda

RICONSEGNARICONSEGNA

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

L’impiego del DPI da parte del lavoratore è strettamenteL’impiego del DPI da parte del lavoratore è strettamentelegato all’efficacia dei metodi impiegati durante le fasi dilegato all’efficacia dei metodi impiegati durante le fasi diinformazione, formazione e addestramento attuate dalinformazione, formazione e addestramento attuate dalDatore di LavoroDatore di Lavoro

OBIETTIVO DA RAGGIUNGEREOBIETTIVO DA RAGGIUNGERE

IL LAVORATORE IL LAVORATORE DEVEDEVE UTILIZZARE IL DPIUTILIZZARE IL DPIMESSO A SUA DISPOSIZIONE E PER MESSO A SUA DISPOSIZIONE E PER L’INTEROL’INTERO

PERIODOPERIODO IN CUI RISULTA ESPOSTO AL RISCHIOIN CUI RISULTA ESPOSTO AL RISCHIO

INFORMAZIONE, FORMAZIONE e ADDESTRAMENTOINFORMAZIONE, FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

SAPERE SAPERE –– inteso come conoscenza inteso come conoscenza dei rischi e delle misure di dei rischi e delle misure di prevenzioneprevenzione

INFORMAZIONEINFORMAZIONE

FORMAZIONEFORMAZIONESAPER FARE SAPER FARE –– necessario a necessario a valutare i rischi e mettere in valutare i rischi e mettere in pratica le misure di sicurezza pratica le misure di sicurezza adottateadottate

ADDESTRAMENTOADDESTRAMENTO

SAPER ESSERE SAPER ESSERE –– atteggiamenti atteggiamenti favorevoli alla prevenzione che favorevoli alla prevenzione che motivino il lavoratore a proteggere motivino il lavoratore a proteggere se stesso e gli altri e che se stesso e gli altri e che permettano di avviare una permettano di avviare una partecipazione attivapartecipazione attiva

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Formazione e Addestramento richiedono Formazione e Addestramento richiedono necessariamente la presenza attiva e necessariamente la presenza attiva e contemporanea di formatori e discenticontemporanea di formatori e discenti

Si deve tenere conto delle capacità Si deve tenere conto delle capacità ricettive dei discenti adottando tecniche ricettive dei discenti adottando tecniche

di comunicazione adeguatedi comunicazione adeguate

Con il continuo aumento di impiego di Con il continuo aumento di impiego di maestranze maestranze extracomunitarieextracomunitarie è necessario è necessario

adottare un linguaggio comprensibileadottare un linguaggio comprensibile

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Quando il Lavoratore Quando il Lavoratore manifesta difficoltàmanifesta difficoltà o o “rifiuta”“rifiuta” di impiegare i DPI a lui assegnati, di impiegare i DPI a lui assegnati,

è opportuno verificare, tra le eventuali è opportuno verificare, tra le eventuali altre cause da ricercare, l’efficacia dei altre cause da ricercare, l’efficacia dei

processi formativiprocessi formativi

AccettabilitàAccettabilità ee UsoUsodel DPI da parte del del DPI da parte del

LavoratoreLavoratore

Efficacia dei metodi Efficacia dei metodi impiegati nelle fasi impiegati nelle fasi

informative e informative e formative attuateformative attuate

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

L’idoneità dei DPI e i programmi di informazione e L’idoneità dei DPI e i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della tutela della formazione dei lavoratori ai fini della tutela della sicurezza e della salute sicurezza e della salute devono essere oggetto di devono essere oggetto di valutazionevalutazione nella riunione periodica prevista nella riunione periodica prevista dall’articolo 11 del dall’articolo 11 del DLgsDLgs 626/94 da parte di:626/94 da parte di:

••Datore di lavoro o un suo rappresentante;Datore di lavoro o un suo rappresentante;••Responsabile del servizio di prevenzione e protezione;Responsabile del servizio di prevenzione e protezione;••Medico competenteMedico competente (ove previsto);(ove previsto);••Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

RIUNIONE PERIODICARIUNIONE PERIODICA

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

MANUTENZIONEMANUTENZIONE

Apposite procedure devono stabilire CHI, COME e Apposite procedure devono stabilire CHI, COME e COSA FARE evidenziando in modo particolare i COSA FARE evidenziando in modo particolare i limiti limiti di operativitàdi operatività

I riferimenti e i limiti operativi sono contenuti I riferimenti e i limiti operativi sono contenuti nelle note informative a corredo dei DPI. NON è nelle note informative a corredo dei DPI. NON è possibile attuare modalità diverse da quelle possibile attuare modalità diverse da quelle indicate dal fabbricante pena la decadenza della indicate dal fabbricante pena la decadenza della responsabilità da parte di responsabilità da parte di quest’quest’ultimo e, se del ultimo e, se del caso della certificazione CEcaso della certificazione CE

Manutenzione ORDINARIAManutenzione ORDINARIA

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

MANUTENZIONEMANUTENZIONE

Tutte le operazioni di manutenzione necessarieTutte le operazioni di manutenzione necessarie ma ma non contemplatenon contemplate nella nota informativa devono nella nota informativa devono essere considerateessere considerate “Manutenzione Straordinaria”“Manutenzione Straordinaria” e e devono essere eseguitedevono essere eseguite esclusivamente dal esclusivamente dal fabbricantefabbricante o da struttura da lui autorizzatao da struttura da lui autorizzata

Manutenzione STRAORDINARIAManutenzione STRAORDINARIA

Il D.M. 2 Maggio 2001 suggerisce l’istituzione di registri su Il D.M. 2 Maggio 2001 suggerisce l’istituzione di registri su cui annotare le operazioni effettuate e le periodicità per la cui annotare le operazioni effettuate e le periodicità per la loro ripetizione.loro ripetizione.Modalità e intervalli delle manutenzioni e frequenzaModalità e intervalli delle manutenzioni e frequenza dei dei controlli sono comunque stabiliti dal FABBRICANTEcontrolli sono comunque stabiliti dal FABBRICANTE

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

GESTIONE della DOCUMENTAZIONEGESTIONE della DOCUMENTAZIONE

Inoltre il Datore di lavoro ha l’obbligo di rendere Inoltre il Datore di lavoro ha l’obbligo di rendere disponibile, all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva disponibile, all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva informazioni adeguate su ogni DPI che viene impiegato.informazioni adeguate su ogni DPI che viene impiegato.

La documentazione relativa alla scelta e all’uso dei DPI,La documentazione relativa alla scelta e all’uso dei DPI,compreso eventuali osservazioni che possono scaturirecompreso eventuali osservazioni che possono scaturiredurante l’impiego, deve essere raccolta e conservata durante l’impiego, deve essere raccolta e conservata dal Datore di lavoro.dal Datore di lavoro.Tale documentazione deve essere costituita almeno da:• nota informativa del fabbricante (in lingua italiana);• dichiarazione di conformità;• eventuali informazioni aggiuntive ritenute necessarie.

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

GESTIONE delle INFORMAZIONI di RITORNOGESTIONE delle INFORMAZIONI di RITORNO

Il Datore di lavoro è responsabile dell’adeguatezza dei DPIIl Datore di lavoro è responsabile dell’adeguatezza dei DPIai rischi evidenziati dalla valutazione degli stessi e, quindi,ai rischi evidenziati dalla valutazione degli stessi e, quindi,devono essere verificati anche gli aspetti ergonomici e didevono essere verificati anche gli aspetti ergonomici e diindossabilitàindossabilitàLe informazioni di ritorno (Le informazioni di ritorno (osservazioni sul comportamentoosservazioni sul comportamentodel DPI, accettabilità, resistenza dei materiali nel tempo, ecc.del DPI, accettabilità, resistenza dei materiali nel tempo, ecc.))assumono una importanza rilevante per confermare assumono una importanza rilevante per confermare l’idoneità della scelta definitival’idoneità della scelta definitiva

La scelta si basa, solitamente, su:La scelta si basa, solitamente, su:•• DPI allo stato di nuovo;DPI allo stato di nuovo;•• documentazione cartacea (cataloghi, note informative,documentazione cartacea (cataloghi, note informative,dichiarazioni varie, ecc.)dichiarazioni varie, ecc.)

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Mancato USOMancato USO

Dotazione (scelta) NON adeguata Dotazione (scelta) NON adeguata (DPI non idoneo)(DPI non idoneo)

Mancata o errata Informazione, FormazioneMancata o errata Informazione, Formazionee/o Addestramentoe/o Addestramento

I principali problemi possono derivare da:I principali problemi possono derivare da:

Mancata o inidonea ManutenzioneMancata o inidonea Manutenzione

GESTIONE DEI DPIGESTIONE DEI DPI

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Mancato uso dei DPIMancato uso dei DPI

In caso di riscontrato mancato uso, il Datore diIn caso di riscontrato mancato uso, il Datore diLavoro deve controllare ed esigere in concretoLavoro deve controllare ed esigere in concretoche questi mezzi vengano usati che questi mezzi vengano usati

Oneri e responsabilità in materia di sicurezza Oneri e responsabilità in materia di sicurezza del lavoro e di protezione del personale del lavoro e di protezione del personale impiegato sono condivisi dal preposto per quanto impiegato sono condivisi dal preposto per quanto riguarda gli obblighi di vigilanza affinché gli riguarda gli obblighi di vigilanza affinché gli ordini vengano regolarmente eseguitiordini vengano regolarmente eseguiti

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Aspetti GestionaliAspetti Gestionali DPIDPIDPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Mancato uso dei DPIMancato uso dei DPI

Il Datore di Lavoro dovrebbe approfondire i motiviIl Datore di Lavoro dovrebbe approfondire i motiviche determinano il mancato utilizzo dei DPI cheche determinano il mancato utilizzo dei DPI chepossono essere imputabili, generalmente, a:possono essere imputabili, generalmente, a:

negligenza del lavoratore;negligenza del lavoratore;

insufficienza o mancanza di informazioniinsufficienza o mancanza di informazionio di idonee procedure applicative;o di idonee procedure applicative;

mancanza di comfort del DPI impiegato;mancanza di comfort del DPI impiegato;

inadeguatezza del DPI impiegatoinadeguatezza del DPI impiegato

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli Occhi e del Viso

Protezione degli Occhi Protezione degli Occhi e del Visoe del Viso

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Rischi• meccanico• radiazioni luminose• gocce spruzzi• polveri• schegge• gas

RischiRischi•• meccanicomeccanico•• radiazioni luminoseradiazioni luminose•• gocce spruzzigocce spruzzi•• polveripolveri•• scheggeschegge•• gasgas

Norme di riferimento• EN 165: vocabolario • EN 166: specifiche generali• EN 167: prove ottiche• EN 168: prove non ottiche• EN 169: saldatura• EN 170: filtri ultravioletti• EN 171: filtri infrarossi• EN 172: abbagliamento solare• EN 207: radiazioni laser

Norme di riferimentoNorme di riferimento•• EN 165: vocabolario EN 165: vocabolario •• EN 166: specifiche generaliEN 166: specifiche generali•• EN 167: prove otticheEN 167: prove ottiche•• EN 168: prove non otticheEN 168: prove non ottiche•• EN 169: saldaturaEN 169: saldatura•• EN 170: filtri ultraviolettiEN 170: filtri ultravioletti•• EN 171: filtri infrarossiEN 171: filtri infrarossi•• EN 172: abbagliamento solareEN 172: abbagliamento solare•• EN 207: radiazioni laserEN 207: radiazioni laser

Protezione degli OCCHI e del VISOProtezione degli OCCHI e del VISOProtezione degli OCCHI e del VISO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Occhiali a stanghette e a maschera;Occhiali di protezione contro i raggi X, i raggi laser, le radiazioni ultraviolette, infrarosse, visibili;Schermi facciali;Maschere e caschi per la saldatura ad arco (maschere a mano, a cuffia o adattabili a caschi protettivi).

Da cosa proteggono:ScheggeScintilleSchizziRadiazioni (saldatura, raggi x, laser, ecc.)

Occhiali a stanghette e a maschera;Occhiali a stanghette e a maschera;Occhiali di protezione contro i raggi X, i raggi Occhiali di protezione contro i raggi X, i raggi laser, le radiazioni ultraviolette, infrarosse, visibili;laser, le radiazioni ultraviolette, infrarosse, visibili;Schermi facciali;Schermi facciali;Maschere e caschi per la saldatura ad arco Maschere e caschi per la saldatura ad arco (maschere a mano, a cuffia o adattabili a caschi (maschere a mano, a cuffia o adattabili a caschi protettivi).protettivi).

Da cosa proteggono:Da cosa proteggono:ScheggeScheggeScintilleScintilleSchizziSchizziRadiazioni (saldatura, raggi x, laser, ecc.)Radiazioni (saldatura, raggi x, laser, ecc.)

Protezione degli OCCHI e del VISOProtezione degli OCCHI e del VISOProtezione degli OCCHI e del VISO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

MARCATURA della MONTATURAMARCATURA della MONTATURAMARCATURA della MONTATURA 166 F3

Marcatura di CONFORMITA’Marcatura di CONFORMITA’Marcatura di CONFORMITA’

Identificazione del FABBRICANTEIdentificazione del FABBRICANTEIdentificazione del FABBRICANTE

Riferimento alla norma ENRiferimento alla norma ENRiferimento alla norma EN

Campo di impiego (dove applicabile)Campo di impiego (dove applicabile)Campo di impiego (dove applicabile)

Resistenza alle particelle ad alta velocità(dove applicabile)Resistenza alle particelle ad alta velocità(dove applicabile)Resistenza alle particelle ad alta velocità(dove applicabile)

MARCATURA degli OCULARIMARCATURA degli OCULARIMARCATURA degli OCULARI

3-1.2 1 F

Marcatura di CONFORMITA’Marcatura di CONFORMITA’Marcatura di CONFORMITA’

Identificazione del FABBRICANTEIdentificazione del FABBRICANTEIdentificazione del FABBRICANTENumero di scala (solo i filtri)Numero di scala (solo i filtri)Numero di scala (solo i filtri)

Classe OTTICA (no per schermi di copertura)Classe OTTICA (no per schermi di copertura)Classe OTTICA (no per schermi di copertura)Simbolo di Resistenza meccanica (dove applicabile)Simbolo di Resistenza meccanica (dove applicabileSimbolo di Resistenza meccanica (dove applicabile))Simbolo di non aderenza al metallo fuso e penetrazione di solidi caldi (dove applicabile)Simbolo di non aderenza al metallo fuso e penetrazione di Simbolo di non aderenza al metallo fuso e penetrazione di solidi caldi (dove applicabile)solidi caldi (dove applicabile)

9

Simbolo di deterioramento di superfici causato da particelle fini (dove applicabile)Simbolo di deterioramento di superfici causato da Simbolo di deterioramento di superfici causato da particelle fini (dove applicabile)particelle fini (dove applicabile)

K N

Simbolo di resistenza all’appannamento (dove applicabile)Simbolo di resistenza all’appannamento (dove applicabile)Simbolo di resistenza all’appannamento (dove applicabile)

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione della TestaProtezione della TestaProtezione della Testa

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Caschi di protezione per l'industria (caschi per miniere, cantieri di lavori pubblici, industrie varie)Copricapo leggero per proteggere il cuoio capelluto (berretti, cuffie, retine con o senza visiera)Copricapo di protezione (cuffie, berretti, cappelli di tela cerata, ecc., in tessuto, in tessuto rivestito, ecc.)

Da cosa proteggono:Caduta di materiale dall’altoUrti contro carichi sospesi od elementi contundentiImpigliamento dei capelliAssorbimento cutaneo di sostanze pericolose

Caschi di protezione per l'industria (caschi per Caschi di protezione per l'industria (caschi per miniere, cantieri di lavori pubblici, industrie varie)miniere, cantieri di lavori pubblici, industrie varie)Copricapo leggero per proteggere il cuoio capelluto Copricapo leggero per proteggere il cuoio capelluto (berretti, cuffie, retine con o senza visiera)(berretti, cuffie, retine con o senza visiera)Copricapo di protezione (cuffie, berretti, cappelli Copricapo di protezione (cuffie, berretti, cappelli di tela cerata, ecc., in tessuto, in tessuto di tela cerata, ecc., in tessuto, in tessuto rivestito, ecc.)rivestito, ecc.)

Da cosa proteggono:Da cosa proteggono:Caduta di materiale dall’altoCaduta di materiale dall’altoUrti contro carichi sospesi od elementi contundentiUrti contro carichi sospesi od elementi contundentiImpigliamento dei capelliImpigliamento dei capelliAssorbimento cutaneo di sostanze pericoloseAssorbimento cutaneo di sostanze pericolose

Protezione della TESTAProtezione della TESTAProtezione della TESTA

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Marcatura EN 397:1993 + A1 2000- Nome, marchio o altro sistema di riconoscimento del

fabbricante- Identificazione commerciale (modello – sia su elmetto

che bardatura)- Anno e trimestre di fabbricazione- Riferimento alla taglia (sia su calotta che bardatura)- Riferimento alla EN 397 + anno- Abbreviazione per indicare il materiale (ABS; PC;

HDPE; ecc.- Marcatura di conformità (CE)- REQUISITI FACOLTATIVI (secondo quanto previsto

per ogni requisito specifico

Marcatura EN 397:1993 + A1 2000Marcatura EN 397:1993 + A1 2000

-- Nome, marchio o altro sistema di riconoscimento del Nome, marchio o altro sistema di riconoscimento del fabbricantefabbricante

-- Identificazione commerciale (modello Identificazione commerciale (modello –– sia su elmetto sia su elmetto che bardatura)che bardatura)

-- Anno e trimestre di fabbricazioneAnno e trimestre di fabbricazione-- Riferimento alla taglia (sia su calotta che bardatura)Riferimento alla taglia (sia su calotta che bardatura)-- Riferimento alla EN 397 + annoRiferimento alla EN 397 + anno-- Abbreviazione per indicare il materiale (ABS; PC; Abbreviazione per indicare il materiale (ABS; PC;

HDPE; ecc.HDPE; ecc.-- Marcatura di conformità (CE)Marcatura di conformità (CE)-- REQUISITI FACOLTATIVI (secondo quanto previsto REQUISITI FACOLTATIVI (secondo quanto previsto

per ogni requisito specificoper ogni requisito specifico

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

EN 397 – REQUISITI FACOLTATIVIEN 397 EN 397 –– REQUISITI FACOLTATIVIREQUISITI FACOLTATIVI

Protezione da urti o impatti con oggetti in caduta, a temperature basseProtezione da urti o impatti con oggetti Protezione da urti o impatti con oggetti in caduta, a temperature bassein caduta, a temperature basse

-20 °C o -30 °C--20 °C o 20 °C o --30 °C30 °C

Protezione da urti o impatti con oggetti in caduta, a temperature alteProtezione da urti o impatti con oggetti Protezione da urti o impatti con oggetti in caduta, a temperature altein caduta, a temperature alte+ 150 °C+ 150 °C+ 150 °C

Isolamento elettricoIsolamento elettricoIsolamento elettrico440 V ca440 V 440 V caca

Deformazione lateraleDeformazione lateraleDeformazione lateraleLDLDLD

Spruzzo di metallo fusoSpruzzo di metallo fusoSpruzzo di metallo fusoMMMMMM

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione dell’UDITOProtezione dell’UDITOProtezione dell’UDITO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

NORME EUROPEE ARMONIZZATENORME EUROPEE ARMONIZZATENORME EUROPEE ARMONIZZATE

EN 352-1EN 352EN 352--11

EN 352-2EN 352EN 352--22

EN 352-3EN 352EN 352--33

EN 352-4EN 352EN 352--44

CUFFIE AURICOLARICUFFIE AURICOLARICUFFIE AURICOLARI

INSERTI AURICOLARIINSERTI AURICOLARIINSERTI AURICOLARI

CUFFIE PER ELMETTOCUFFIE PER ELMETTOCUFFIE PER ELMETTO

CUFFIE ATTIVECUFFIE ATTIVECUFFIE ATTIVE

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

TIPOLOGIA DEI DISPOSITIVITIPOLOGIA DEI DISPOSITIVITIPOLOGIA DEI DISPOSITIVI

ricavato da EN 458:93ricavato da EN 458:93ricavato da EN 458:93

PER ELMETTOPER ELMETTOPER ELMETTO

TIPI DIARCHETTITIPI DITIPI DI

ARCHETTIARCHETTI

CUFFIECUFFIECUFFIE

PRESTAMPATIPRESTAMPATIPRESTAMPATI

MODELLABILIMODELLABILIMODELLABILI

SU MISURASU MISURASU MISURA

CON ARCHETTOCON ARCHETTOCON ARCHETTO

INSERTIAURICOLARI

INSERTIINSERTIAURICOLARIAURICOLARI

SENSIBILI ALLIVELLO SONOROSENSIBILI ALSENSIBILI AL

LIVELLO SONOROLIVELLO SONORO

RIDUZIONE ATTIVADEL RUMORE (ANR)RIDUZIONE ATTIVARIDUZIONE ATTIVADEL RUMORE (ANR)DEL RUMORE (ANR)

CUFFIE PERCOMUNICAZIONE

CUFFIE PERCUFFIE PERCOMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

ELMETTI ACUSTICIELMETTI ACUSTICIELMETTI ACUSTICI

TIPI SPECIALITIPI SPECIALITIPI SPECIALI

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione delle Vie Respiratorie

Protezione delle Vie Protezione delle Vie RespiratorieRespiratorie

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Respiratori a FILTRORespiratori a FILTRORespiratori a FILTRO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Filtri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATIFiltri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATIFiltri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATI

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Filtri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATIFiltri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATIFiltri ANTIGAS, ANTIPOLVERE e COMBINATI

1; 2; 3A Gas e vapori organici con punto di eboll. > 65 °C

P1; P2; P3- Polveri, fumi, nebbie, aerosols solidi e liquidi

1; 2; 3B Gas e vapori inorganici (escluso CO)

1; 2; 3E Anidride solforosa e altri gas e vapori acidi

1; 2; 3K Ammoniaca e derivati organici ammoniacali

AX Composti organici con punto di eboll. < 65 °C-

SX SPECIALI – Contro composti specificatamente indicati-

NO-P3 - SPECIALI – Contro fumi azotati (NO, NO2, NO3)

Hg-P3 - SPECIALI – Contro Mercurio

TipoCOLORAZIONE Classe Protezione da:

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Respiratori ISOLANTIRespiratori ISOLANTIRespiratori ISOLANTI

A presa d’aria esterna

Ad adduzione di aria compressa

L’aria fornita DEVE essere RESPIRABILE

(caratteristiche in EN 12021)

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Respiratori ISOLANTIRespiratori ISOLANTIRespiratori ISOLANTI

Autonomi a

Circuito Aperto

Autonomi a

Circuito Chiuso

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione del CORPOProtezione del CORPOProtezione del CORPO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Possibili RISCHI DA COPRIREPossibili RISCHI DA COPRIREPossibili RISCHI DA COPRIRE(SETTORE INDUSTRIALE)(SETTORE INDUSTRIALE)

- Protezione da AGENTI CHIMICI- Protezione da AGENTI CHIMICIProtezione da AGENTI CHIMICI TOSSICI, NOCIVI, IRRITANTITOSSICI, NOCIVI, IRRITANTITOSSICI, NOCIVI, IRRITANTI

- Protezione dalle FIAMME- Protezione dalle FIAMMEProtezione dalle FIAMME

- Protezione da AGENTI BIOLOGICI- Protezione da AGENTI BIOLOGICIProtezione da AGENTI BIOLOGICI VIRUS e BATTERIVIRUS e BATTERIVIRUS e BATTERI

- Protezione da RADIAZIONI- Protezione da RADIAZIONIProtezione da RADIAZIONI MEDICALE, INDUSTRIAMEDICALE, INDUSTRIAMEDICALE, INDUSTRIA

- Protezione dall’ELETTRICITA’- Protezione dall’ELETTRICITA’Protezione dall’ELETTRICITA’ ANTISTATICITA’, CONTATTOANTISTATICITA’, CONTATTOANTISTATICITA’, CONTATTO

- ELETTROMAGNETISMO- ELETTROMAGNETISMOELETTROMAGNETISMO TRASPORTO ENERGIA, TELEFONIATRASPORTO ENERGIA, TELEFONIATRASPORTO ENERGIA, TELEFONIA

- Protezione dal CALORE- Protezione dal CALOREProtezione dal CALORE RADIANTE, CONVETTIVO, da CONTATTORADIANTE, CONVETTIVO, da CONTATTORADIANTE, CONVETTIVO, da CONTATTOFREDDO, INTEMPERIEFREDDO, INTEMPERIEFREDDO, INTEMPERIE

- Condizioni di SCARSA VISIBILITA’- Condizioni di SCARSA VISIBILITA’Condizioni di SCARSA VISIBILITA’

- Protezione per lavori di SABBIATURA- Protezione per lavori di SABBIATURAProtezione per lavori di SABBIATURA

- Protezione contro rischi da IMPIGLIAMENTO in organi in movimento- Protezione contro rischi da IMPIGLIAMENTO in organi in movimentoProtezione contro rischi da IMPIGLIAMENTO in organi in movimento

- Protezione per l’uso di COLTELLI a MANO- Protezione per l’uso di COLTELLI a MANOProtezione per l’uso di COLTELLI a MANO

- Protezione per utilizzatori di SEGHE a CATENA- Protezione per utilizzatori di SEGHE a CATENAProtezione per utilizzatori di SEGHE a CATENA

- Indumenti ANTIPROIETTILE- Indumenti ANTIPROIETTILEIndumenti ANTIPROIETTILE

- Giubbetti di SALVATAGGIO e/o AIUTO al GALLEGGIAMENTO- Giubbetti di SALVATAGGIO e/o AIUTO al GALLEGGIAMENTOGiubbetti di SALVATAGGIO e/o AIUTO al GALLEGGIAMENTO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Possibili RISCHI DA COPRIREPossibili RISCHI DA COPRIREPossibili RISCHI DA COPRIRE(Attività PRIVATA e/o SPORTIVA)(Attività PRIVATA e/o SPORTIVA)

- Indumenti e accessori per MOTOCICLISTI- Indumenti e accessori per MOTOCICLISTIIndumenti e accessori per MOTOCICLISTI

- Indumenti per EQUITAZIONE- Indumenti per EQUITAZIONEIndumenti per EQUITAZIONE

- Indumenti e accessori per GIOCATORI di HOCKEY- Indumenti e accessori per GIOCATORI di HOCKEYIndumenti e accessori per GIOCATORI di HOCKEY

- Indumenti e accessori per CANOISTI- Indumenti e accessori per CANOISTIIndumenti e accessori per CANOISTI

- Indumenti e accessori per GIOCATORI di POLO- Indumenti e accessori per GIOCATORI di POLOIndumenti e accessori per GIOCATORI di POLO

- Indumenti e accessori per ATTIVITA’ di SCHERMA- Indumenti e accessori per ATTIVITA’ di SCHERMAIndumenti e accessori per ATTIVITA’ di SCHERMA

- Indumenti per PILOTI di vetture da corsa- Indumenti per PILOTI di vetture da corsaIndumenti per PILOTI di vetture da corsa

- ecc.- ecc.ecc.

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Indumenti per rischi chimici/biologiciIndumenti per rischi chimici/biologiciIndumenti per rischi chimici/biologici varie normevarie normevarie norme

Indumenti contro le radiazioniIndumenti contro le radiazioniIndumenti contro le radiazioni EN 1073-1e EN 1073-2EN 1073EN 1073--1e EN 10731e EN 1073--22

Indumenti per freddoIndumenti per freddoIndumenti per freddo EN 342EN 342EN 342

Indumenti per intemperieIndumenti per intemperieIndumenti per intemperie EN 343EN 343EN 343

in preparazionein preparazionein preparazioneIndumenti per incendi boschiviIndumenti per incendi boschiviIndumenti per incendi boschivi

Indumenti per condizioni di scarsa visibilitàIndumenti per condizioni di scarsa visibilitàIndumenti per condizioni di scarsa visibilità EN 471 e EN 1150EN 471 e EN 1150EN 471 e EN 1150

Indumenti contro l’impigliamentoIndumenti contro l’Indumenti contro l’impigliamentoimpigliamento EN 510EN 510EN 510

Indumenti contro calore e fuocoIndumenti contro calore e fuocoIndumenti contro calore e fuoco varie normevarie normevarie norme

PITTOGRAMMI e NORME EN di riferimentoPITTOGRAMMI e NORME EN di riferimentoPITTOGRAMMI e NORME EN di riferimentoProtezione del CORPOProtezione del CORPOProtezione del CORPO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

PITTOGRAMMI e NORME EN di riferimentoPITTOGRAMMI e NORME EN di riferimentoPITTOGRAMMI e NORME EN di riferimento

Indumenti per uso di coltelli a manoIndumenti per uso di coltelli a manoIndumenti per uso di coltelli a mano EN 412EN 412EN 412

Indumenti per lavori di sabbiaturaIndumenti per lavori di sabbiaturaIndumenti per lavori di sabbiatura EN ISO 14877EN ISO 14877EN ISO 14877

Indumenti per utilizzatori di seghe a catenaIndumenti per utilizzatori di seghe a catenaIndumenti per utilizzatori di seghe a catena EN 381EN 381EN 381

Indumenti con caratteristiche antistaticheIndumenti con caratteristiche antistaticheIndumenti con caratteristiche antistatiche EN 1149EN 1149EN 1149

Indumenti antiproiettileIndumenti antiproiettile EN ISO 14876EN ISO 14876EN ISO 14876

Indumenti per arti marzialiIndumenti per arti marzialiIndumenti per arti marziali EN 13277EN 13277EN 13277

Indumenti per il rischio di elettricitàIndumenti per il rischio di elettricitàIndumenti per il rischio di elettricità

Giubbetti di salvataggioGiubbetti di salvataggioGiubbetti di salvataggio

Giubbetti per aiuto al galleggiamentoGiubbetti per aiuto al galleggiamentoGiubbetti per aiuto al galleggiamento

Indumenti per immersioneIndumenti per immersioneIndumenti per immersione

Protezione del CORPOProtezione del CORPOProtezione del CORPO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli Arti Superiori

Protezione degli Arti Protezione degli Arti SuperioriSuperiori

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

• EN 420 Generalità• EN 374-1; 2; 3 Agenti chimici e microorganismi• EN 381-7 Rischi da uso motoseghe• EN 388 Rischi meccanici• EN 407 Rischi da calore e/o fuoco• EN 511 Rischi da freddo• EN 421 Radiazioni ionizzanti• EN 659 Guanti per lotta all’incendio• EN 1082 Utilizzo di coltelli a mano• EN 60903 Rischi elettrici

•• EN 420 GeneralitàEN 420 Generalità•• EN 374EN 374--1; 2; 3 Agenti chimici e 1; 2; 3 Agenti chimici e microorganismimicroorganismi•• EN 381EN 381--7 Rischi da uso motoseghe7 Rischi da uso motoseghe•• EN 388 Rischi meccaniciEN 388 Rischi meccanici•• EN 407 Rischi da calore e/o fuocoEN 407 Rischi da calore e/o fuoco•• EN 511 Rischi da freddoEN 511 Rischi da freddo•• EN 421 Radiazioni ionizzantiEN 421 Radiazioni ionizzanti•• EN 659 Guanti per lotta all’incendioEN 659 Guanti per lotta all’incendio•• EN 1082 Utilizzo di coltelli a manoEN 1082 Utilizzo di coltelli a mano•• EN 60903 Rischi elettriciEN 60903 Rischi elettrici

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

Norme di riferimentoNorme di riferimento

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Rischio chimico/biologico (EN-374)• la scelta del guanto deve tenere conto dell’indice di

degradazione a contatto con l’inquinante• prova di permeazione: passaggio dell’inquinante a livello

molecolare

Rischio chimico/biologico (ENRischio chimico/biologico (EN--374)374)•• la scelta del guanto deve tenere conto dell’indice di la scelta del guanto deve tenere conto dell’indice di

degradazionedegradazione a contatto con l’inquinantea contatto con l’inquinante•• prova di prova di permeazionepermeazione: passaggio dell’inquinante a livello : passaggio dell’inquinante a livello

molecolaremolecolare

Indici di permeazione• 1 > 10 min.• 2 > 30 min.• 3 > 60 min.• 4 > 120 min.• 5 > 240 min.• 6 > 480 min.

Indici di permeazioneIndici di permeazione•• 11 > 10 min.> 10 min.•• 22 > 30 min.> 30 min.•• 33 > 60 min.> 60 min.•• 44 > 120 min.> 120 min.•• 55 > 240 min.> 240 min.•• 66 > 480 min.> 480 min.

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Rischi meccanici (EN 388)• resistenza all’abrasione = 4 livelli• resistenza al taglio = 5 livelli• resistenza alla lacerazione = 4 livelli• resistenza alla perforazione = 4 livelli

Rischi meccanici (EN 388)Rischi meccanici (EN 388)•• resistenza all’abrasione = 4 livelliresistenza all’abrasione = 4 livelli•• resistenza al taglio = 5 livelliresistenza al taglio = 5 livelli•• resistenza alla lacerazione = 4 livelliresistenza alla lacerazione = 4 livelli•• resistenza alla perforazione = 4 livelliresistenza alla perforazione = 4 livelli

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

Protezione da calore/fuoco (EN 407)• comportamento alla fiamma = 4 livelli• calore di contatto = 4 livelli• calore convettivo = 4 livelli• piccole proiezioni di metallo fuso = 4 livelli• grandi proiezioni di metallo fuso = 4 livelli

Protezione da calore/fuoco (EN 407)Protezione da calore/fuoco (EN 407)•• comportamento alla fiamma = 4 livellicomportamento alla fiamma = 4 livelli•• calore di contatto = 4 livellicalore di contatto = 4 livelli•• calore convettivo = 4 livellicalore convettivo = 4 livelli•• piccole proiezioni di metallo fuso = 4 livellipiccole proiezioni di metallo fuso = 4 livelli•• grandi proiezioni di metallo fuso = 4 livelligrandi proiezioni di metallo fuso = 4 livelli

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione contro freddo (EN 511)• freddo convettivo = 3 livelli• freddo di contatto = 3 livelli• permeabilità all’acqua = 1 livello

Protezione contro freddo (EN 511)Protezione contro freddo (EN 511)•• freddo convettivo = 3 livellifreddo convettivo = 3 livelli•• freddo di contatto = 3 livellifreddo di contatto = 3 livelli•• permeabilità all’acqua = 1 livellopermeabilità all’acqua = 1 livello

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

A B CA B CA B C

------( )C : Impermeabilità all’acqua

≥ 0,150≥ 0,100< 0,150

≥ 0,050< 0,100

≥ 0,025< 0,050

B : Freddo da contattoResistenza termica R :

m2⋅°C/W

≥ 0,30≥ 0,22< 0,30

≥ 0,15< 0,22

≥ 0,10< 0,15

A : Freddo convettivoIsolamento termico ITR :

m2⋅°C/W

Livello 4Livello 3Livello 2Livello 1Descrizione

( ) La prova C è facoltativa. Viene indicato “1” se per trenta minuti non viene osservato passaggio di acqua.

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Pittogramma applicabile a guanti per protezione contro le radiazioni ionizzanti e la contaminazione radioattiva. Norma

specifica EN 421 : 94

PittogrammaPittogramma applicabileapplicabile a a guantiguanti per per protezioneprotezione controcontro le le radiazioniradiazioni ionizzantiionizzanti e la e la contaminazionecontaminazione radioattivaradioattiva. Norma . Norma

specificaspecifica EN 421EN 421 : 94: 94Nessun livello di prestazione previsto in marcaturaSecondo la norma EN 421 i guanti devono presentare requisiti di capacità di attenuazione (assorbimento di radiazioni) e di uniformità di distribuzione del materiale di protezione; devono risultare a tenuta (ad es. prova di resistenza alla penetrazionesecondo EN 374-2) ; devono presentare caratteristiche di permeabilità al vapore acqueo come indicato nella tabella sottostante

NessunNessun livellolivello didi prestazioneprestazione previstoprevisto in in marcaturamarcaturaSecondo la norma EN 421 i guanti devono presentare requisiti Secondo la norma EN 421 i guanti devono presentare requisiti di capacità di attenuazione (assorbimento di radiazioni) e di di capacità di attenuazione (assorbimento di radiazioni) e di uniformità di distribuzione del materiale di protezione; devono uniformità di distribuzione del materiale di protezione; devono risultare a tenuta (ad es. prova di resistenza alla penetrazionerisultare a tenuta (ad es. prova di resistenza alla penetrazionesecondo EN 374secondo EN 374--2)2) ; devono presentare caratteristiche di ; devono presentare caratteristiche di permeabilità al vapore acqueo come indicato nella tabella permeabilità al vapore acqueo come indicato nella tabella sottostantesottostante

0,1255

0,3754

0,753

1,52

31

Permeabilità massimag⋅m-2⋅d-1⋅mm-1

Livello di prestazione

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIPittogramma applicabile a guanti e proteggi

braccia in maglia metallica.Norma generale e specifica EN 1082-1 : 96

PittogrammaPittogramma applicabileapplicabile a a guantiguanti e e proteggiproteggibracciabraccia in in magliamaglia metallicametallica..

Norma Norma generalegenerale e e specificaspecifica EN 1082EN 1082--11 : 96: 96NessunNessun livellolivello didi prestazioneprestazione previstoprevisto in in marcaturamarcatura..RispondenzaRispondenza aiai requisitirequisiti didi resist.allaresist.alla trazionetrazione delladella magliamaglia metallicametallica ((nessunnessun anelloanello, , magliamaglia o o piastrapiastra devedeve rompersirompersi o o aprirsiaprirsi quandoquando vieneviene applicataapplicata unauna forzaforza didi 100N) e del 100N) e del fissaggiofissaggio del del proteggiproteggi--bracciabraccia ((ilil proteggiproteggi--bracciabraccia devedeve rimanererimanere saldamentesaldamente in in posizioneposizione, , quandoquando vienevieneapplicataapplicata unauna forzaforza didi 150N in 150N in direzionedirezione del del gomitogomito))

≤ 15mm< 12Prova con lama in caduta libera da 250mm o 500mm di altezza

Fissaggio di proteggi-braccia rigidi

≤ 15mm< 12Prova con lama in caduta libera da 250mm di altezza

Proteggi-braccia rigidi in metallo

≤ 15mm< 12Prova con lama in caduta libera da 500mm di altezza

Proteggi-braccia rigidi in plastica

≤ 17mm< 10mmProva con lama in caduta libera da 250mm di altezza

Polsini di guanti in maglia metallica e proteggi-braccia in maglia metallica e con piastre metalliche

Penetrazionemassima

Penetrazionemedia

ProvaElemento

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORIProtezione degli ARTI SUPERIORI

Protezione da rischi elettrici (EN 60903)• classe 00: fino a 500 V• classe 0: da 500 V a 1.000 V• classe 1: da 1.000 V a 7.500 V• classe 2: da 7.500 a 17.000 V• classe 3: da 17.000 a 26.500 V• classe 4: da 26.500 a 36.000 V

Protezione da rischi elettrici (EN 60903)Protezione da rischi elettrici (EN 60903)•• classe 00: fino a 500 Vclasse 00: fino a 500 V•• classe 0: da 500 V a 1.000 Vclasse 0: da 500 V a 1.000 V•• classe 1: da 1.000 V a 7.500 Vclasse 1: da 1.000 V a 7.500 V•• classe 2: da 7.500 a 17.000 Vclasse 2: da 7.500 a 17.000 V•• classe 3: da 17.000 a 26.500 Vclasse 3: da 17.000 a 26.500 V•• classe 4: da 26.500 a 36.000 Vclasse 4: da 26.500 a 36.000 V

Inoltre la norma prevede una ulteriore classificazione in categorie per i guanti con proprietà speciali, come indicato sotto:InoltreInoltre la la normanorma prevedeprevede unauna ulterioreulteriore classificazioneclassificazione in in categoriecategorie per i per i guantiguanti con con proprietproprietàà specialispeciali, come , come indicatoindicato sotto:sotto:

combinazione delle categorie A, H, Z, MR

Resistenza a temperatura molto bassaC

Maggior livello di resistenza meccanicaM

Resistenza all’ozonoZ

Resistenza all’olioH

Resistenza all’acidoA

Proprietà specialiCategoria

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Protezione degli Arti Inferiori

Protezione degli Arti Protezione degli Arti InferioriInferiori

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

SuolaSuolaSuola

Zona del MalleoloZona del MalleoloZona del Malleolo

Puntale di ProtezionePuntale di ProtezionePuntale di ProtezioneTaccoTaccoTacco

SottopiedeSottopiedeSottopiede

AllacciaturaAllacciaturaAllacciatura

Zona del MetatarsoZona del MetatarsoZona del Metatarso

Soletta AntiperforazioneSoletta AntiperforazioneSoletta Antiperforazione

CambrioneCambrioneCambrioneTomaioTomaioTomaio

SoffiettoSoffiettoSoffietto

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Tipo ATipo ATipo ACALZATURA BASSACALZATURA BASSACALZATURA BASSA Tipo BTipo BTipo B

CALZATURA ALTA alla caviglia

CALZATURA ALTA CALZATURA ALTA alla cavigliaalla caviglia Tipo CTipo CTipo C

STIVALE AL POLPACCIOSTIVALE AL STIVALE AL POLPACCIOPOLPACCIO

Tipo DTipo DTipo DSTIVALE AL GINOCCHIOSTIVALE AL STIVALE AL GINOCCHIOGINOCCHIO

Tipo ETipo ETipo E

STIVALE ALLA COSCIA

STIVALE ALLA STIVALE ALLA COSCIACOSCIA

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Le calzature di SICUREZZA, PROTEZIONE e LAVOROvengono classificate come segue:Le calzature di Le calzature di SICUREZZASICUREZZA, , PROTEZIONEPROTEZIONE e e LAVOROLAVOROvengono classificate come segue:vengono classificate come segue:

Codice di designazioneCodice di designazioneCodice di designazione ClassificazioneClassificazioneClassificazione

Calzature di cuoio e altri materiali, escluse calzature interamente di gomma o materiale polimerico

Calzature di cuoio e altri Calzature di cuoio e altri materiali, escluse calzature materiali, escluse calzature interamente di gomma o interamente di gomma o materiale polimericomateriale polimerico

III

Calzature interamente di gomma (completamente vulcanizzate) o interamente polimeriche (completamente stampate)

Calzature interamente di gomma Calzature interamente di gomma (completamente vulcanizzate) o (completamente vulcanizzate) o interamente polimeriche interamente polimeriche (completamente stampate)(completamente stampate)

IIIIII

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

SICUREZZASICUREZZASICUREZZA PROTEZIONEPROTEZIONEPROTEZIONE ClasClasClas REQUISITIREQUISITIREQUISITI

SBSBSB PBPBPB III Requisiti baseRequisiti baseRequisiti base

S1S1S1 P1P1P1 IIIZona del tallone chiusa + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del tallone

Zona del tallone chiusa + proprietà Zona del tallone chiusa + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella antistatiche + assorbimento di energia nella zona del tallonezona del tallone

S2S2S2 P2P2P2 III Come S1 o P1 + penetrazione e assorbimento di acquaCome Come S1S1 o o P1P1 + penetrazione e assorbimento + penetrazione e assorbimento di acquadi acqua

S3S3S3 P3P3P3 III Come S2 o P2 + resistenza alla perforazione e suole con rilieviCome Come S2S2 o o P2P2 + resistenza alla perforazione + resistenza alla perforazione e suole con rilievie suole con rilievi

S4S4S4 P4P4P4 IIIIII Proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del talloneProprietà antistatiche + assorbimento di Proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del talloneenergia nella zona del tallone

S5S5S5 P5P5P5 IIIIII Come S4 o P4 + resistenza alla perforazione e suole con rilieviCome Come S4S4 o o P4 P4 + resistenza alla perforazione + resistenza alla perforazione e suole con rilievie suole con rilievi

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

LAVOROLAVOROLAVORO ClasClasClas REQUISITIREQUISITIREQUISITI

OBOBOB III Requisiti baseRequisiti baseRequisiti base

O1O1O1 IIIZona del tallone chiusa + resistenza della suola agli oli + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del tallone

Zona del tallone chiusa + resistenza della suola agli Zona del tallone chiusa + resistenza della suola agli oli + proprietà antistatiche + assorbimento di energia oli + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del tallonenella zona del tallone

O2O2O2 III Come O1 + penetrazione e assorbimento di acquaCome Come O1O1 + penetrazione e assorbimento di + penetrazione e assorbimento di acquaacqua

O3O3O3 III Come O2 + resistenza alla perforazione e suole con rilieviCome Come O2O2 + resistenza alla perforazione e + resistenza alla perforazione e suole con rilievisuole con rilievi

O4O4O4 IIIIII Resistenza della suola agli oli + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del talloneResistenza della suola agli oli + proprietà antistatiche Resistenza della suola agli oli + proprietà antistatiche + assorbimento di energia nella zona del tallone+ assorbimento di energia nella zona del tallone

O5O5O5 IIIIII Come O4 + resistenza alla perforazione e suole con rilieviCome Come O4O4 + resistenza alla perforazione e + resistenza alla perforazione e suole con rilievisuole con rilievi

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

REQUISITIREQUISITIREQUISITISICUREZZASICUREZZASICUREZZA PROTEZIONEPROTEZIONEPROTEZIONE LAVOROLAVOROLAVORO

Resistenza alla perforazioneResistenza alla perforazioneResistenza alla perforazionePPP PPP PPPCalzatura conduttivaCalzatura conduttivaCalzatura conduttivaCCC CCC CCCCalzatura antistaticaCalzatura antistaticaCalzatura antistaticaAAA AAA AAAIsolamento dal caloreIsolamento dal caloreIsolamento dal caloreHlHlHl HlHlHl HlHlHlIsolamento dal freddoIsolamento dal freddoIsolamento dal freddoClClCl ClClCl ClClClAssorbimento energia nel talloneAssorbimento energia nel talloneAssorbimento energia nel talloneEEE EEE EEEPenetrazione e assorbimento acquaPenetrazione e assorbimento acquaPenetrazione e assorbimento acquaWRUWRUWRU WRUWRUWRU WRUWRUWRUResistenza al calore per contattoResistenza al calore per contattoResistenza al calore per contattoHROHROHRO HROHROHRO HROHROHROResistenza all’acquaResistenza all’acquaResistenza all’acquaWRWRWR WRWRWR WRWRWRCalzatura con protezione metatarsaleCalzatura con protezione Calzatura con protezione metatarsalemetatarsaleMMM MMM ---Calzatura resistente al taglioCalzatura resistente al taglioCalzatura resistente al taglioCRCRCR CRCRCR ---Resistenza agli idrocarburiResistenza agli idrocarburiResistenza agli idrocarburi--- --- OROOROORO

Resistenza al taglio per utilizzatori di seghe a catena Resistenza al taglio per utilizzatori di seghe a catena (pittogramma da (pittogramma da completare con le classi di appartenenza)completare con le classi di appartenenza)

Per Vigili del FuocoPer Vigili del Fuoco (aggiungere al pittogramma: (aggiungere al pittogramma: F=tipoF=tipo base; base; FP=resistenteFP=resistentealla perforazione; alla perforazione; FA=antistaticaFA=antistatica; ; FPA=perforazioneFPA=perforazione + antistatica)+ antistatica)

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Cadute dall’altoCadute dall’altoCadute dall’alto

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Attrezzature di protezione contro le cadute;Attrezzature anticaduta (attrezzature complete di tutti gli accessori necessari al funzionamento);Attrezzature con freno "ad assorbimento di energia cinetica" (attrezzature complete di tutti gli accessori necessari al funzionamento);Dispositivo di sostegno del corpo (imbracatura di sicurezza)

Attrezzature di protezione contro le cadute;Attrezzature di protezione contro le cadute;Attrezzature anticaduta (attrezzature complete Attrezzature anticaduta (attrezzature complete di tutti gli accessori necessari al di tutti gli accessori necessari al funzionamento);funzionamento);Attrezzature con freno "ad assorbimento di Attrezzature con freno "ad assorbimento di energia cinetica" (attrezzature complete di tutti energia cinetica" (attrezzature complete di tutti gli accessori necessari al funzionamento);gli accessori necessari al funzionamento);Dispositivo di sostegno del corpo (imbracatura di Dispositivo di sostegno del corpo (imbracatura di sicurezza)sicurezza)

Protezione dalle CADUTE DALL’ALTOProtezione dalle CADUTE DALL’ALTOProtezione dalle CADUTE DALL’ALTO

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Convenzionalmente queste tipologie di DPI vengono suddivise in:

Convenzionalmente queste tipologie di DPI vengono suddivise in:

SISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVOROSISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVORO

SISTEMI DI ARRESTO CADUTASISTEMI DI ARRESTO CADUTA

DISPOSITIVI DI DISCESADISPOSITIVI DI DISCESA

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Il cordino può essere di tipo “integrato” (un solo moschettone mobile sulla cintura stessa) oppure

con due punti di attacco (moschettoniagganciabili ad appositi anelli fissati sui fianchi

della fascia di sostegno

Il cordino può essere di tipo “integrato” (un solo moschettone mobile sulla cintura stessa) oppure

con due punti di attacco (moschettoniagganciabili ad appositi anelli fissati sui fianchi

della fascia di sostegno

E’ disponibile anche un cordino a lunghezzaregolabile che permette all’oparatore un più

sicuro posizionamento durante il lavoro

E’ disponibile anche un cordino a lunghezzaregolabile che permette all’oparatore un più

sicuro posizionamento durante il lavoro

SISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVOROSISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVORO

Sono costituiti da una cintura che fascia la vita ed un cordino di lunghezza sufficiente a

permettere l’ancoraggio di chi la indossa ad unastruttura o ad un punto di ancoraggio sicuro

Sono costituiti da una cintura che fascia la vita ed un cordino di lunghezza sufficiente a

permettere l’ancoraggio di chi la indossa ad unastruttura o ad un punto di ancoraggio sicuro

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Le cinture di POSIZIONAMENTO sul lavoro(EN 358) hanno la funzione di PREVENIRE le

cadute dall’alto e NON sono consideratiDispositivi di protezione contro le CADUTE

DALL’ALTO

Le cinture di POSIZIONAMENTO sul lavoro(EN 358) hanno la funzione di PREVENIRE le

cadute dall’alto e NON sono consideratiDispositivi di protezione contro le CADUTE

DALL’ALTOIn caso di caduta NON sono in grado ditrattenere l’operatore in posizione erettaIn caso di caduta NON sono in grado ditrattenere l’operatore in posizione eretta

Sempre nel caso di caduta, il violentoarresto potrebbe causare danni

irreversibili all’operatore

Sempre nel caso di caduta, il violentoarresto potrebbe causare danni

irreversibili all’operatore

SISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVOROSISTEMI DI POSIZIONAMENTO SUL LAVORO

In ogni caso questo sistema non consenteuna caduta libera superiore a 0,6 m

In ogni caso questo sistema non consenteuna caduta libera superiore a 0,6 m

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

DPIDPIDPI

ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

E’ un sistema che protegge l’operatore daglieffetti della accidentale caduta libera dall’altoE’ un sistema che protegge l’operatore dagli

effetti della accidentale caduta libera dall’alto

Un sistema anticaduta è compostoda:

Un sistema anticaduta è compostoda:

ANCORAGGIOANCORAGGIO

COLLEGAMENTOCOLLEGAMENTO

IMBRACATURAIMBRACATURA

SISTEMI DI ARRESTO CADUTASISTEMI DI ARRESTO CADUTA

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Panoramica dei DPIPanoramica dei DPIPanoramica dei DPI

Virginio GalimbertiVirginio Galimberti

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ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005ASSOLOMBARDA 12 Aprile 2005

Si suddividono in:Si suddividono in:SISTEMI DI ARRESTO CADUTASISTEMI DI ARRESTO CADUTA

CON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO GUIDATO SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO FLESSIBILE

CON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO GUIDATO SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO FLESSIBILE

CON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO GUIDATO SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO RIGIDA

CON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO GUIDATO SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO RIGIDA

CON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO RETRATTILECON DISPOSITIVO DI CADUTA DI TIPO RETRATTILE

CON ASSORBITORE DI ENERGIACON ASSORBITORE DI ENERGIA

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