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Istituto Professionale per i Servizi e l’Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti” – Verona Documento 15 maggio classe 5AT articolazione Accoglienza Turistica a.s. 2015/2016 1 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI DELL'ENOGASTRONOMIA E DELL'OSPITALITÀ ALBERGHIERA ANGELO BERTI” – VERONA ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 452/97 D.P.R. 328/98 Art.5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AT

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ANNO SCOLASTICO

2015/2016

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI

DELL'ENOGASTRONOMIA E DELL'OSPITALITÀ

ALBERGHIERA

“ANGELO BERTI” – VERONA

ESAMI DI STATO

CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI

(Legge 452/97 – D.P.R. 328/98 Art.5.2)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE

5AT

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INDICE

Pag.

Scheda informativa generale ……………………………………………………………… 3

Elenco dei candidati ………………………………………………………………………….. 3

Presentazione profilo professionale ………………………………………………………... 3

Programmazione del Consiglio di Classe ………………………………………………..... 4

Storia della classe …………………………………………………………………………..... 6

Il Consiglio della Classe 5AT ………………………………………………………………. 10

Schede informative analitiche relative alle discipline dell'ultimo anno di corso ... 11

Italiano …………………………………………………………………………………………. 12

Storia …………………………………………………………………………………………… 15

Matematica ……………………………………………………………………………………. 17

Inglese ………………………………………………………………………………………… 20

Spagnolo ……………………………………………………………………………………… 23

Tedesco ……………………………………………………………………………………….. 26

Francese ………………………………………………………………………………………. 29

Scienza e cultura dell’alimentazione ………………………………………………………. 32

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva ………………………………… 35

Tecniche di comunicazione ………………………………………………………………… 40

Laboratorio di accoglienza turistica ………………………………………………………... 44

Scienze motorie ……………………………………………………………………………… 48

IRC …………………………………………………………………………………………….. 50

Griglie di valutazione relative alle prove d’esame …………………………………… 52

Griglia di valutazione della prima prova scritta …………………………………………… 52

Griglia di valutazione della seconda prova scritta ………………………………………... 60

Griglia di valutazione della terza prova scritta ……………………………………………. 62

Griglia di valutazione del colloquio ………………………………………………………… 64

Simulazioni prove scritte ………………………………………………………………….. 66

Simulazione della prima prova scritta ……………………………………………………… 66

Simulazione della seconda prova scritta …………………………………………………... 75

Simulazione della terza prova scritta ………………………………………………………. 78

Relazione Responsabile Adige Rafting su Progetto Rafting ……………………….. 85

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Scheda informativa generale Elenco dei candidati

COGNOME E NOME COGNOME E NOME

1. Battocchio Martina 13. La Grotta Stefania

2. Bellini Luca 14. Leggieri Vittorio

3. Bertoldi Irene 15. Montresor Denise

4. Bogoncelli Nicole 16. Morchid Dyaa Dine

5. Callegaro Giulia 17. Nyarko Samuel

6. Danieli Rebecca 18. Oliverio Ilenia

7. Dilara Daniele 19. Principe Marco

8. Egbuche Tracy 20. Roncari Camilla

9. Fabbri Giacomo 21. Scarsini Giorgia

10. Fattori Aurora 22. Valdo Francesco

11. Foletto Annamaria 23. Yaqouti Ayman

12. Gazzaniga Marta 24. Zuliani Davide

Presentazione profilo professionale Profilo Accoglienza turistica Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Nell’articolazione “Accoglienza turistica” il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. Competenze di indirizzo

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

Utilizzare strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti di accoglienza turistico-alberghiera.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

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informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

Programmazione del Consiglio di Classe Il Consiglio di Classe si è prefissato di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed educativi: Obiettivi educativi trasversali:

Frequentare con costanza le attività scolastiche

Partecipare in modo attivo e responsabile alla vita di classe intervenendo con modalità opportune rispettando turni e ruoli

Acquisire consapevolezza dei propri punti forza e dei propri limiti

Rispettare l’ambiente scolastico e il suo regolamento

Rispettare gli impegni scolastici e portare a termine i compiti assegnati nei tempi stabiliti

Interagire sapendo ascoltare e rispettando le diversità, confrontandosi con gli altri per migliorarsi

Essere ordinato nel lavoro e adeguato nell’abbigliamento

Accettare suggerimenti e valutazioni motivate dei docenti

Giustificare puntualmente ritardi e assenze

Non usare il cellulare durante le attività didattiche

Utilizzare i distributori automatici solo durante l’intervallo Obiettivi didattici trasversali:

Consolidare un metodo di studio efficace

Apprendere i contenuti delle singole discipline prendendo appunti ed utilizzando con competenza i libri di testo

Saper elaborare processi di sintesi ed analisi

Saper utilizzare un linguaggio corretto ed adeguato nei diversi ambiti disciplinari

Saper produrre testi differenziati: espositivi,argomentativi,analisi testuali a testi legati all’attività professionale

Saper leggere ed interpretare diagrammi,tabelle,grafici, mappe

Saper cogliere relazioni tra eventi, fenomeni e problemi a livello interdisciplinare

Saper esprimere valutazioni critiche su problemi o situazioni proposte Metodi/comportamenti/strategie messi in atto dai docenti Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi per facilitare il conseguimento degli obiettivi, i docenti hanno caratterizzato il loro operato con strategie didattiche che hanno agevolato l’apprendimento attraverso una programmazione personale più adatta alle esigenze degli alunni, programmando e comunicando tempestivamente le verifiche scritte ed orali, tenendo conto delle loro esigenze personali e

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scolastiche ed evitando sovrapposizioni. Nell’assegnare i compiti a casa, inoltre i docenti hanno tenuto conto dei dovuti tempi di studio. Per la lingua tedesca alcuni docenti della scuola hanno fornito un aiuto tramite uno sportello di potenziamento. Criteri e livelli di valutazione Modalità di partecipazione all'attività didattica (intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo)

a) Verifica del lavoro fatto a casa (costanza, diligenza, precisione e puntualità) b) Dimenticanze (libri, quaderni, compiti) c) Impreparazioni d) Assenze ingiustificate o strategiche

Strumenti formali di verifica a) Scritto: prove scritte e/o grafiche quadrimestrali b) Orale: interrogazione, esposizione lavori personali, verifiche scritte valutate per

l'orale c) Prove di vario genere: test, questionari, prove grafiche e/o pratiche, relazioni,

ricerche Strumenti informali di verifica

a) Progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza b) Ascolto in classe, interventi, applicazione nel lavoro individuale e di gruppo,

attenzione, partecipazione al dialogo e al confronto Attività recupero Per tutte le discipline il recupero è stato svolto in itinere con il supporto del docente, anche lavorando su piccoli gruppi e con sospensione e/o approfondimento del programma da svolgere per consentire a tutta la classe più tempo per assimilare gli argomenti e colmare eventuali lacune. Contenuti Per quanto riguarda i contenuti specifici si fa riferimento alle schede informative individuali inserite nelle pagine successive. Mezzi e strumenti Per realizzare gli obiettivi della programmazione sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:

libri di testo

fotocopie integrative secondo necessità

laboratorio di informatica

sussidi audiovisivi

conferenze e seminari

uscite didattiche Prove di Valutazione Prove intermedie. Si mantiene il controllo dell'apprendimento (nel corso o alla fine di un'unità didattica).

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Prove finali. Si valuta la comprensione generale (alla fine di un argomento complesso o di un periodo scolastico). Per questo aspetto si rimanda, comunque, alle singole programmazioni individuali. Cosa Valutare Conoscenze: l'insieme dei contenuti acquisiti (nozioni, definizioni, classificazioni, eventi) Competenze: l'acquisizione di strutture mentali e di strumenti logici e metodologici. Si possono individuare competenze di tipo:

1) disciplinare: intesa come conoscenza della metodologia operativa propria della disciplina e come capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite.

2) logico: intesa come capacità di argomentare coerentemente sviluppando corretti nessi logici.

3) espositivo: intesa come capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, ricco e fluido, con proprietà lessicale e uso di linguaggio specifico.

Capacità: possono essere individuate nelle qualità individuali da sviluppare e consolidare. Si possono indicare diversi tipi di capacità:

1) critiche: intese come capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi, di selezionare le informazioni, di valutare con giudizi congrui le scelte operate.

2) di osservazione: intesa come capacità di esplorare la realtà con la quale si entra in relazione rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi ed agire.

3) di analisi: intesa come capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare i nodi concettuali distinguendo le parti principali dalle secondarie o accessorie.

4) di sintesi: intesa come capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi fondamentali.

5) di collegamento: intesa come capacità di collegare tra loro le conoscenze della stessa disciplina e di discipline diverse in modo coerente e pertinente.

Tipologia delle prove: Prove scritte (in classe/a casa):

Testi espositivi-argomentativi

Analisi testuali

Prove strutturate e semi-strutturate

Prove applicative (applicazione di regole, formule e procedimenti)

Questionari

Domande aperte

Prove orali (al posto/alla lavagna) Quale tipo di voti Nella votazione è stata usata tutta la scala numerica da uno a dieci. Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in quindicesimi poi rapportata a decimi per la valutazione quadrimestrale. Storia della classe La classe 5AT è composta da 24 studenti, 14 femmine e 10 maschi, tutti provenienti dall’Istituto Berti. Due studenti hanno frequentato per la seconda volta la classe 5AT per la non ammissione agli esami di Stato nell’anno scolastico 2014/2015. Uno studente

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proveniente dall’IPSSAR “De’ Medici” di Desenzano del Garda, è stato inserito all’inizio del quarto anno. Una studentessa, certificata secondo la legge 104, ha seguito una programmazione differenziata secondo un Piano Educativo Individualizzato per obiettivi minimi, ed è stata affiancata per sei ore la settimana dalla docente di sostegno. Per due studenti è stato predisposto un Piano Didattico Personalizzato. Gli insegnanti che si sono succeduti nel corso del terzo, quarto e quinto anno sono stati:

MATERIA 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO

SCIENZE E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

MURARI MURARI DI CARLO

TECNICHE DI COMUNICAZIONE ----- SPELTA LO SCHIAVO

LABORATORIO SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA

SCIALDONE DI MAURO DI MAURO

LINGUA TEDESCA PAGANELLI PAGANELLI CRACO

LINGUA SPAGNOLA PASSERINI PASSERINI DECARO

ITALIANO E STORIA MARCONI MIGLIORINI CUOGHI

DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE

BOIFAVA RIGHETTI ZANCANARO

RC O ATTIVITÀ ALTERNATIVE MALVESTIO TURCO LEONI

Gli insegnanti delle altre discipline li hanno seguiti dal terzo anno. Una particolare attenzione merita la situazione della seconda lingua straniera; durante le lezioni i gruppi classe di francese, spagnolo e tedesco si sono uniti ai gruppi classe delle stesse lingue di classi di altre articolazioni; scelta ministeriale che per quanto risulti comprensibile dal punto di vista economico, fatica ad essere altrettanto comprensibile e convincente dal punto di vista didattico. Per due anni scolastici, in quarta e in quinta, questi gruppi hanno dovuto adeguarsi a stili di lavoro e di apprendimento diversi dai propri e le programmazioni, rivolgendosi a classi così disomogenee, ne hanno in qualche modo risentito. Disciplina e frequenza Il comportamento tenuto in classe dagli alunni è stato corretto e la relazione con i docenti rispettosa. Più complessi i rapporti tra compagni, che a volte sono stati fonte di disagio per alcuni di loro. Il dialogo educativo è stato nel complesso positivo in quanto la maggior parte della classe ha dimostrato attenzione, interesse e partecipazione durante le lezioni. Per quanto riguarda l’impegno domestico nello studio, in generale gli studenti hanno dimostrato un’applicazione poco costante e uno studio non molto approfondito, ad eccezione di una parte della classe che si è impegnata con assiduità e proficuamente. Occorre inoltre segnalare che solo una minoranza della classe ha presentato una frequenza regolare alle lezioni. Per molti studenti si sono accumulati ritardi alla prima ora, non sempre debitamente giustificati, e assenze anche in occasione di verifiche. Tali comportamenti hanno anche pregiudicato la qualità della preparazione di alcuni studenti. Le attività extrascolastiche proposte dalla scuola (organizzazione di eventi, manifestazioni) non hanno fatto riscontrare una partecipazione omogenea da parte degli studenti. Alcuni si sono coinvolti dall’inizio, per altri c’è stata una sorta di resistenza, anche se ad alcune

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attività, in particolare il Progetto Rafting, hanno contribuito tutti in modo molto positivo. Profitto Il profitto conseguito dalla classe al termine del corso di studi è da ritenersi complessivamente discreto: alcuni alunni manifestano qualche incertezza, particolarmente dovuta ad uno studio mnemonico degli argomenti trattati e/o ad uno studio scarso e discontinuo. Altri sono invece in grado di rielaborare in modo autonomo e consapevole i contenuti e i materiali presi in esame e sono in possesso di un metodo di studio che ha permesso loro di ottenere un buon livello di preparazione. Per lo svolgimento dei programmi ed osservazioni più dettagliate sull’andamento didattico della classe si rimanda alle schede informative dei singoli docenti allegate al presente documento. Attività culturali

- Incontro con associazioni Avis e Leviss per donazione sangue e midollo - Tre incontri con il Sig. Davide Cocchio responsabile del Centro Bottagisio di Chievo

per il Progetto Rafting - Discesa Rafting sul fiume Adige - Incontro con la guida turistica Daniele Bressan per il Progetto Rafting - Due interventi di due ore ciascuno con esperti finanziari della Banca Popolare di

Verona nell'ambito del Progetto Territoriale sul tema degli strumenti finanziari e il business plan

- Corso di Inglese con docente madrelingua della durata di 10 ore (contributo del Comitato Genitori di Istituto)

Progetti

- Progetto “Concorso nazionale del Touring Club Italia” – classe premiata come finalista per un video promozionale del territorio e delle tradizioni veronesi – cerimonia in Ottobre 2015 svoltasi a Bari tra 150 scuole partecipanti

- Progetto Rafting - Democrazia e diritti, I ragazzi ne parlano: alternanza scuola/lavoro

Uscite didattiche

- Teatro in lingua Francese: “6rano” della compagnia France Theatre - Evento Cattolica per i Giovani "Il laboratorio delle idee" presso Teatro Nuovo –

Verona

- Attività di accoglienza durante la giornata di Scuola Aperta del 21 novembre 2015 - Attività di orientamento durante il Salone dell'Orientamento presso la Gran Guardia

a Verona, il 28-29-30 novembre 2015 (6 studenti) - Viaggio di istruzione a Vienna dal 26 al 30 aprile 2016

Profilo Accoglienza turistica L’area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, denominata Terza Area, è stata sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 con 132 ore di attività di alternanza scuola lavoro (Art. 8., D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 – regolamento sul riordino degli istituti professionali pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15

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giugno 2010; Dlgs 777/2005 ). La classe ha effettuato 132 ore di tirocinio formativo in Aziende del settore nel mese di giugno 2015. La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo.

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IL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AT

DOCENTI DISCIPLINA FIRMA

CUOGHI PAOLA

ITALIANO – STORIA

CAIANI GIOVANNA

MATEMATICA

CAMMARATA MARIA ANNA

INGLESE

DECARO SOFIA

SPAGNOLO

CRACO ROCCO

TEDESCO

SCHATZER ROSWITHA

FRANCESE

ZANCANARO CRISTINA

DIRITTO E TECNICHE

AMMINISTRATIVE

DI MAURO MICHELA LABORATORIO DI

ACCOGLIENZA TURISTICA

DI CARLO FLAVIA SCIENZA E CULTURA

DELL’ALIMENTAZIONE

LO SCHIAVO EVA TECNICHE DELLA

COMUNICAZIONE

LEONI ALESSANDRO

IRC

MASCALZONI DINO

SCIENZE MOTORIE

ADAMI NICOLETTA

SOSTEGNO

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Schede informative analitiche relative alle discipline dell'ultimo anno di corso I documenti di seguito allegati, riguardanti il percorso formativo attuato dai docenti delle singole discipline, toccheranno i seguenti punti:

1. programma svolto;

2. testi utilizzati;

3. metodi di insegnamento;

4. spazi e tempi;

5. criteri di valutazione;

6. obiettivi raggiunti;

7. eventuali argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio.

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DISCIPLINA: Italiano a.s. 2015-2016 DOCENTE: Prof.ssa Paola Cuoghi Testo Utilizzato: M. MAGRI, V. VITTORINI “Dal Testo al mondo”, Vol. 3, Paravia N. ore settimanali: 4 CONOSCENZE La classe che ho conosciuto in quest’anno scolastico, si è dimostrata interessata agli argomenti svolti e alle attività proposte. Il profitto maturato in quest’ultimo anno scolastico è di piena sufficienza. Nella classe, formata da 24 elementi, viene evidenziata la presenza di alcuni alunni i quali hanno maturato un buon metodo di studio autonomo ed organizzato, altri mnemonico e ripetitivo, solo qualche alunno, a causa della scarsa motivazione e dell’impegno discontinuo, presenta risultati alterni. Si evidenzia una difficoltà generalizzata nella produzione scritta. Lo studio della letteratura di quest’anno si è compiuto mediante un’attenta selezione di temi, autori e opere significativi del panorama letterario tra Ottocento e Novecento. Si è cercato di stimolare gli studenti ad una consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione di civiltà e forma di conoscenza diretta dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario italiano e infine alla padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione orale e scritta. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di competenze:

Condurre una lettura del testo letterario e non, come prima forma di interpretazione del suo significato;

Riconoscere le principali caratteristiche di un testo letterario;

Riconoscere gli elementi che entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario, in particolare il rapporto autore-società;

Eseguire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta ed adeguata alla specificità del contesto;

Produrre testi scritti di diverso tipo in forma corretta, dimostrando pertinenza alla traccia e adeguata conoscenza dei contenuti;

Collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: opere dello stesso o di altri autori, coevi o di altre epoche, altre letterature europee, il più generale contesto storico.

PROGRAMMA SVOLTO Il programma svolto, riguarda le linee guida della Letteratura Italiana dalla seconda metà dell’Ottocento fino al Novecento. 1. La narrativa realistica dell’Ottocento: età del Positivismo e del Realismo. Le linee

generali della cultura europea ed italiana: il Naturalismo, il Simbolismo e il Verismo. 2. Giovanni Verga: la vita, la poetica, e le opere. Lettura ed analisi delle novelle “Rosso

Malpelo” e “La Roba”. Approfondimento del Il Ciclo dei Vinti, attraverso l’analisi dei due romanzi “I Malavoglia” e ”Mastro don Gesualdo”. (settembre-inizio ottobre).

3. Movimenti che caratterizzano il primo Novecento: Futurismo, simbolismo, decadentismo.

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4. Giovanni Pascoli: la vita, la poetica, e le opere. Lettura ed analisi di alcuni passi del Fanciullino. Analisi delle seguenti liriche: da Myricae: “ X Agosto”, ”Lavandare”, ”Novembre”. Da i Canti di Castelvecchio: “La mia sera “e “Il gelsomino notturno” (ottobre).

5. Gabriele D’Annunzio: la vita, la poetica e le opere. Riferimenti alle opere in prosa, ma soprattutto analisi delle liriche tratte da Alcyone: “La pioggia nel pineto” e “La sera fiesolana”.

6. L’Età dell’Imperialismo: linee generali della cultura italiana ed europea. Cenni su alcuni autori del panorama europeo del tempo: V. Woolf, F. Kafka, M. Proust, T. Mann, J. Joyce. (novembre)

7. Luigi Pirandello: la vita, la poetica e le opere. Analisi della novella “Il treno ha fischiato” e del romanzo “Il Fu Mattia Pascal”. Lettura dall’Umorismo “Il sentimento del contrario”.

8. Italo Svevo: la vita, la poetica, le opere. Presentazione delle opere in generale e spiegazione più approfondita del suo romanzo più importante “La coscienza di Zeno”. Con questa lettura si è cercato di analizzare la teoria di S. Freud, la psicanalisi, che tanto successo ebbe in quel tempo ispirando moltissimi autori che la utilizzarono nella scrittura delle loro opere. (dicembre-gennaio).

9. Accenni alla prosa e alla poesia dagli anni venti agli anni 50 in Europa ed in Italia. Si è accennato anche ad autori legati alla letteratura americana (Hemingway e Fitzgerald).

10. Accenni all’Ermetismo e alla poesia “Alle fronde dei salici” di S. Quasimodo. 11. Giuseppe Ungaretti: la vita, la poetica, le opere. Analisi delle liriche contenute nella

raccolta L’Allegria: “I fiumi”, “Allegria dei Naufragi”, “Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, “San Martino del Carso”. Si è insistito molto sulla partecipazione dell’autore alla Prima Guerra Mondiale. (febbraio-marzo).

12. Eugenio Montale: la vita, la poetica, le opere. Analisi di alcune liriche contenute nella raccolta Ossi di Seppia: “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Non chiederci la parola”. Dalla raccolta Satura: “Ho sceso dandoti il braccio”. Si è sottolineato, attraverso la lettura di queste liriche il correlativo oggettivo, caratteristica presente nella produzione montaliana.

Umberto Saba: la vita, la poetica, le opere. Analisi delle liriche “Trieste” e “Goal”. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Accenni alla letteratura del dopoguerra in prosa come in poesia. Accenni allo sviluppo della corrente Neorealista. METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Gli argomenti del programma sono stati affrontati in classe sia con lezioni frontali, sia attraverso lo studio individuale, in modo da suscitare negli studenti la consapevolezza di un sapere sentito, costruito in prima persona, vissuto. I testi sono stati letti, analizzati, commentati dall’insegnante. Si è cercato, dove possibile, di effettuare collegamenti con la storia e di instaurare un dialogo sui temi di attualità, politica e società. Per quanto riguarda la produzione scritta si è proceduto ad una correzione accurata degli elaborati commentata insieme agli alunni e dove se ne ravvisava la necessità si effettuavano interventi di recupero in itinere. Gli strumenti utilizzati sono stati anche film che richiamavano gli argomenti trattati e la presentazione di alcuni percorsi uniti alla storia dell’arte e alla musica.

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CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione usati sono quelli esplicitati nella programmazione di inizio anno. Alla valutazione finale concorrono i seguenti criteri generali:

Comprensione della verifica proposta e pertinenza alla stessa nel suo svolgimento

Capacità di sviluppare la prova nella sua interezza

Senso critico e capacità di collegamento

Impegno, partecipazione, correttezza da parte degli alunni

Interesse dimostrato per la materia. Sono state effettuate prove scritte due per quadrimestre (voto unico), analisi del testo in poesia e in prosa, tema storico (espositivo-argomentativo), tema di attualità, saggio breve o articolo di giornale (ambito storico-letterario; socio-economico). Le prove orali sono state effettuate su segmenti di unità didattiche, sull’intero percorso con commento ai testi proposti.

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DISCIPLINA: Storia a.s. 2015-2016 DOCENTE: Prof.ssa Paola Cuoghi Testo Utilizzato: PAOLO DI SACCO “Passato e Futuro”, Vol. 3, ed. SEI N. ore settimanali: 2 CONOSCENZE Gli alunni hanno dimostrato un discreto interesse per la disciplina storica; sono disponibili a dibattiti in classe sui temi storico-sociali, intervengono in modo appropriato rispettando le relazioni tra alunni e docenti. Il profitto risulta complessivamente discreto, per alcuni elementi si evidenzia un metodo di Il lavoro scolastico è stato particolarmente finalizzato allo studio degli eventi storici del XX-XXI secolo ed all’acquisizione di una mentalità storica; di un’attitudine cioè ad intendere gli avvenimenti di ogni epoca non solo come a sé stanti, ma anche come complesso risultato di apporti dalle epoche precedenti. In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:

Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali

Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vagli, seleziona, ordina ed interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici

Individuare analogie e differenze, continuità e rottura fra i fenomeni, mettere in relazione gli aspetti politici, economici, sociali e culturali di un evento o di un periodo.

PROGRAMMA SVOLTO Il percorso didattico prevede lo sviluppo di contenuti e concetti di base per concentrare l’attenzione soprattutto su tematiche del Novecento. I moduli attuati sono stati divisi nei due quadrimestri: I QUADRIMESTRE: Unità 1 Le illusioni della Belle Epoque Unità 2 L’Est del mondo: Russia, Giappone, Cina Unità 3 L’età giolittiana in Italia Unità 4 I nazionalismi e il riarmo Unità 5 Prima guerra mondiale e Rivoluzione russa Unità 6 Una guerra Mondiale Unità 7 Vincitori e vinti Unità 8 La Rivoluzione Russa Unità 9 La crisi del dopoguerra e il nuovo ruolo delle masse II QUADRIMESTRE Unità 10 La Germania di Weimar e il fascismo al potere in Italia Unità 11 L’Italia di Mussolini Unità 12 Le Democrazie alla prova Unità 13 L’Urss di Stalin e la Germania di Hitler Unità 14-18 Cause, svolgimento, conseguenze della seconda guerra mondiale

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Unità 19 Il lento cammino della distensione Unità 20 Due anni chiave il 1968 e il 1989 Unità 22-23 Il dopoguerra in Italia e l’Italia degli anni di piombo. Di alcune unità sono stati sottolineati ed approfonditi alcuni argomenti legati alla fine del colonialismo: Il continente Cina, L’indipendenza indiana, Le dittature nell’America Meridionale. Un’attenzione particolare è stata rivolta al Cile e al fenomeno dei Desaparecidos. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Saranno affrontati i seguenti argomenti: La nascita dell’Unione Europea; La questione israelo-palestinese e il mondo islamico. Naturalmente sarà affrontata qualsiasi tematica che abbia attinenza con l’attualità. METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Gli argomenti sono stati affrontati in classe sia con lezioni frontali, sia attraverso il metodo induttivo, onde suscitare negli studenti la consapevolezza di un sapere sentito, costruito in prima persona, vissuto. Gli argomenti sono stati svolti in classe ed analizzati dall’insegnante. Si è cercato dove possibile, di effettuare collegamenti multidisciplinari con materie quali l’italiano, e di instaurare un dialogo su temi di attualità, politica e società. CRITERI DI VALUTAZIONE Gli studenti hanno sostenuto due interrogazioni per quadrimestre e per quanto riguarda la valutazione è stata adottata la gamma di voti previsti, secondo le indicazioni, approvate in sede di dipartimento. Alla valutazione finale concorrono i seguenti criteri generali: capacità di superare la prova nella sua interezza, senso critico e capacità di collegamento, impegno, partecipazione, correttezza da parte degli alunni, interesse per la materia, padronanza della lingua italiana, capacità di operare confronti, relazioni, nessi, che attestino la comprensione degli argomenti. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi raggiunti dagli allievi nelle due discipline, italiano e storia, sono state esplicitate nel primo punto della scheda informativa. L’insegnante Prof.ssa Paola Cuoghi

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DISCIPLINA: Matematica DOCENTE: Prof. ssa Giovanna Caiani TESTO: Leonardo Sasso, Nuova Matematica a colori volume 4-5, Petrini PROGRAMMA SVOLTO RIPASSO Richiami sul concetto di disequazione. Ripasso di alcuni argomenti trattati negli anni precedenti: grafico retta, parabola, disequazioni e sistemi di disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte (ottobre) LE FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE Funzioni. Generalità sulle funzioni e loro classificazione. Definizione di intervallo chiuso e aperto. Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione razionale intera, fratta, irrazionale. Individuazione dei punti di intersezione con gli assi cartesiani Studio del segno e delimitazione del grafico. Definizione di funzione pari, dispari. Grafico di funzioni pari e dispari. (ottobre - novembre) I LIMITI I limiti. Approccio al concetto di limite. Intorno di un punto. Operazioni sui limiti (senza dimostrazione). ( dicembre – gennaio ) FUNZIONI CONTINUE Definizione di funzioni continue in un punto e in un intervallo. Il calcolo dei limiti di funzioni continue.

Calcolo di alcune forme di limite indeterminato: , Determinazione degli asintoti per le funzioni razionali fratte: verticale, orizzontale, obliquo. Punti di discontinuità: classificazione.(gennaio – febbraio – marzo ) DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Derivata di una funzione in un punto, significato geometrico della derivata. Derivata di funzioni algebriche intere e fratte ( aprile ) Equazione retta tangente alla funzione in un punto STUDIO DI FUNZIONE Funzioni crescenti e decrescenti: determinazione degli intervalli di monotonia mediante lo studio del segno della derivata prima. Calcolo dei massimi e minimi. Studio di funzione delle funzioni razionali intere e fratte.

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Analisi di un grafico: dato un grafico determinarne: dominio, simmetrie, intersezioni con gli assi, segno, limiti, asintoti, discontinuità, massimi e minimi. (aprile – maggio) Il programma è stato interamente svolto secondo quello preventivo adeguandolo nelle modalità e nei tempi alle esigenze della classe. L’argomento riguardante gli integrali -calcolo di aree sottese da funzioni algebriche razionali intere- verrà svolto dopo il 15 Maggio. Nel biennio post qualifica l’apprendimento della Matematica è finalizzato al consolidamento degli obiettivi previsti dal curricolo triennale. Si è cercato quindi di ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite; affinare le capacità di analisi e di sintesi, grazie all’aumentata capacità di astrazione; perfezionare la precisione del linguaggio e la coerenza argomentativa. Fondamentale nel programma dell’ultimo anno è lo studio di funzione. L’argomento è stato affrontato per gradi e relativamente ai casi più semplici, limitando cioè lo studio a funzioni razionali intere, fratte, le irrazionali limitatamente ad alcuni calcoli (C.E.). Il programma svolto è stato caratterizzato da numerosi momenti di revisione dei concetti e di esercitazione pratica per consentire una più adeguata comprensione e assimilazione degli stessi. Questo lavoro è risultato faticoso perché parte della classe presentava e presenta difficoltà di approccio alla materia e scarso impegno sia scolastico che domestico. Ciò ha comportato un dover ripetere spesso gli argomenti già trattati perché ogni argomento presupponeva il precedente come prerequisito. Per questo ci sono stati parecchi rallentamenti nello svolgimento del programma e scelte obbligate e restrittive nell'ampliamento e approfondimento dello stesso. Il libro di testo è stato integrato con appunti riguardanti i vari argomenti. Riguardo alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gli alunni conoscono sufficientemente le regole per la risoluzione di equazioni e disequazioni razionali di primo e secondo grado intere e fratte. L’acquisizione del concetto di funzione, dominio è sufficiente per tutta la classe. Il concetto di limite dato in maniera intuitiva è stato assimilato da gran parte della classe. Viene data correttamente la definizione di funzione continua in un punto. Sufficiente è la conoscenza della definizione di derivata di una funzione in un punto e il suo significato geometrico; la crescenza e decrescenza di una funzione. COMPETENZE Gli alunni sanno determinare il campo d’esistenza di funzioni razionali, intere, fratte e irrazionali. Sanno determinare e rappresentare gli intervalli di positività e negatività di una funzione. Sanno calcolare i limiti finiti e infiniti per funzione algebriche razionali, intere e fratte anche

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in presenza di forme di indeterminazione; determinano asintoti verticali, orizzontali, obliqui. L’operatività della derivata è limitata ai casi più semplici e finalizzata allo studio dei valori di massimo e minimo di funzioni reali. CAPACITÀ Le capacità logiche ed espositive sono eterogenee, così come l’abilità di risoluzione degli esercizi varia notevolmente all’interno della classe. Alcuni alunni presentano difficoltà di impostazione e di calcolo. Un piccolo gruppo di alunni ha raggiunto una comprensione discreta degli argomenti trattati, possedendo buone capacità intuitive e logiche, attitudini analitiche e sintetiche. METODOLOGIA Gli argomenti sono stati sviluppati introducendoli con lezione frontale attraverso schemi, con l’utilizzo del libro di testo, usando un linguaggio semplice ma appropriato, con numerosi esempi ed esercizi affiancati a tali esposizioni, affinché risultasse subito chiaro il fine della tematica svolta. VERIFICHE In tutte le verifiche, sia scritte che orali, sono stati precisati preventivamente i contenuti e successivamente portati a conoscenza degli alunni i punteggi relativi agli esercizi. La comunicazione della valutazione delle verifiche orali è stata immediatamente riportata sul registro elettronico, quella relativa alle prove scritte, prima della successiva. Per un continuo controllo del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sono state effettuate periodiche prove scritte valevoli per l'orale e interrogazioni. Si è attribuito il livello di sufficienza agli studenti che hanno dimostrato di : conoscere i contenuti minimi, utilizzare un linguaggio matematico appropriato, aver compreso i concetti base e saper risolvere i problemi di tipo standard senza commettere errori gravi. Si è attribuito un livello superiore alla sufficienza (con varie graduazioni) se lo studente ha dimostrato di: conoscere tutti i contenuti e di averne compreso i vari aspetti, usare correttamente un linguaggio matematico appropriato, saper effettuare collegamenti tra le varie parti apprese, saper risolvere la maggior parte dei problemi assegnati senza commettere gravi errori. Gli studenti che hanno meritato una valutazione non sufficiente o gravemente insufficiente hanno dimostrato di: non conoscere i contenuti minimi (o solo in parte), non usare in modo corretto il linguaggio matematico o di non usarlo affatto, non aver compreso parte o la totalità dei concetti fondamentali, non riuscire a risolvere più della metà dei problemi assegnati e di commettere errori gravi che mettono in evidenza le pesanti lacune nelle conoscenze. Prof.ssa Giovanna Caiani

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DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE: Prof. ssa Maria Anna Cammarata

Testo utilizzato: Tourism at Work Kiaran O’Malley Tourism at work extra Editore: Europass

N° ore settimanali: 3

Programma Svolto Primo Quadrimestre Settembre Book a flight pag 156 - 157 Ottobre Verona sightseeing pag 160- 161 A tour of Florence pag 165 Rome pag 164 Dialogue: give information about Verona to an English tourist Travelling around London pag 209 Give directions pag 210-211 Novembre Sightseeing tours pag 167 Events : Fiera cavalli Vinitaly Palio di Siena pag 16 tourism at work extra Dicembre Describe typical dishes of Verona Eating out in Britain and Italy pag 174/175 The regata storica pag 178 listening pag 179 Christmas events in Verona Gennaio Festival tatoo pag 17 tourism at work exta Tour dei laghi nord Italia ( ricerca degli alunni) Types of tourism pag 180 Circular letters Australia pag 196 Febbraio pag198 -199 a visit to Australia Marzo pausa didattica per recupero ripasso tipi di alberghi 118 119 Adventures holidays pag 185 Thermal spas pag187 Venice pag 206 Rome pag 207 Lavoro di gruppo su materiali autentici Aprile pag 214 -215 Attractions of the seaside pag 216 Effects of tourism pag 220 221 Taormina -Liguria Maggio Attractions of the countryside pag 228 229

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Ecotourism pag 230 Agriturismo in Italy pag 235 Dal 15 maggio in poi si presume di svolgere il seguente argomento: Marketing e ripasso Sviluppo del programma Lo studio della lingua straniera nel corso “Servizi Turistici” mira a far acquisire agli allievi le competenze linguistiche e comunicative necessarie per operare nelle diverse situazioni professionali del turismo. In questa direzione quindi abbiamo lavorato nel corso dell’anno scolastico cercando di sviluppare

le competenze comunicative centrate su argomenti professionali,

di potenziare la formazione di base attraverso il consolidamento di strutture grammaticali e l’acquisizione di un lessico specifico di nozioni settoriali

di potenziare infine la formazione culturale. Inoltre, si è cercato di:

Abituare gli studenti a diventare autonomi nell’apprendimento, sfruttando al massimo le loro risorse e sviluppando efficaci strategie di studio.

Stimolare l’abilità comunicativa con particolare riguardo al settore di specializzazione.

Far acquisire un bagaglio di termini specialistici.

Favorire l’abilità di lettura, con particolare riguardo alla comprensione di testi specialistici.

Sviluppare l’abilità di scrittura anche attraverso la rielaborazione di appunti.

Consolidare l’abilità d’ascolto attraverso attività di listening fatti solo attraverso l'uso del computer.

Competenze Al termine dell’anno gli alunni nella maggioranza sanno:

Descrivere gli aspetti principali in riferimento ad alcune aree geografiche

Presentare o promuovere una zona usando parole o espressioni appropriate

Parlare di eventi di una città

Descrivere i profili di una città

Presentare un itinerario

Sviluppare brevi dialoghi riguardanti il settore turistico Conoscenze Gli alunni conoscono: Alcuni aspetti geografici dell'Australia Alcuni aspetti geografici e turistici dell’Italia e in particolare di alcune città ; Le attrazioni turistiche di Verona Alcuni eventi delle città di: Verona (Vinitaly, Fiera cavalli, Natale a Verona)

Siena (Palio di Siena) Edimburgh (Military Tatoo)

Lo sviluppo del turismo e varie tipologie di turismo Effetti positivi e negativi del turismo

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Gli alunni hanno sviluppato singolarmente un aspetto della città di Verona da un punto di vista turistico e i principali eventi durante il periodo natalizio Metodi e mezzi di insegnamento usati Lezione frontale Interventi individualizzati Frequenti esercizi di riepilogo soprattutto a livello di strutture grammaticali Rallentamento del ritmo di lavoro quando si è reso necessario Attività di approfondimento

Discussioni guidate

Risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà Valutazione La valutazione quadrimestrale e finale non si è limitata alla misurazione dei dati forniti dalle varie verifiche (scritte e orali), ma ha incluso un esame di tutto il processo educativo-didattico nel suo punto di partenza, in itinere e al termine. Pertanto si è tenuto conto:

del livello di partenza,

dell’attenzione e partecipazione al dialogo educativo,

dell’impegno dimostrato nell’esecuzione dei lavori per casa,

della capacità di rielaborazione e di approfondimento dei temi trattati, e

del raggiungimento degli obiettivi proposti.

della capacità di collegare nell’argomentazione le conoscenze acquisite Obiettivi raggiunti La classe ha tenuto un comportamento corretto da un punto di vista disciplinare. Tuttavia si lamentano le frequenti e strategiche assenze da parte di qualche alunno/a, ed un impegno domestico molto discontinuo da parte di alcuni, sia nel primo quadrimestre che nel secondo quadrimestre, che hanno un po’ pregiudicato il raggiungimento di livelli sufficienti sia nella produzione scritta che nella produzione orale. Solo un ristretto gruppo ha raggiunto un discreto livello di preparazione grazie anche ad una buona preparazione pregressa ad un studio continuo ed approfondito durante questo anno scolastico. Prof.ssa Maria Anna Cammarata

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DISCIPLINA: SPAGNOLO a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa DECARO SOFIA MARIA

Testo utilizzato: Laura Pierozzi ¡Buen Viaje! Curso de Español para el turismo Dizionario bilingue

N° ore settimanali: 3

PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE MODULO 1: La reception un paseo por la ciudad Los quatro tiempos del subjuntivo El condicional simple y compuesto MODULO 2: un billete de ida y vuelta las estaciones de trenes Viajar por mar en aeropuerto comprar y vender billetes Hay/està-n MODULO 3: Perifrasis de obligaciòn Los alimentos anti-cancer MODULO 4: La situaciòn energetica en Espana La guerra civil Los periodicos El camino de Santiago.Visiòn de la pelicula y sinopsis EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Verrà sviluppato un corso monografico su Manuel Vasquez Montalbàn, autore spagnolo amante della buona cucina, nella cui opera si rende frequentemente omaggio ai piatti tipici della tradizione catalana METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO E’ stato utilizzato il metodo comunicativo-funzionale, con l’obiettivo principale di creare un’adeguata competenza comunicativa, attraverso lo sviluppo delle quattro abilità linguistiche dello scrivere, del leggere, dell’ascolto e del parlare. Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato il computer della classe, il relativo CD dei testi adottati, il lettore CD. Le lezioni svolte sono state organizzate con la consapevolezza da parte del docente della situazione del sapere di base della classe in generale.

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Alcuni approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi . Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento è stato caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche. Lezioni frontali, Momenti di presentazione e raffronto Momenti di ricerca SPAZI E TEMPI L’aula per la lezione frontale,per notizie l'uso di internet. I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno scolastico. La classe ha seguito con sufficiente attenzione e ritmo lo scorrere della programmazione pur condividendo le lezioni con un gruppo classe, la 5BE, che ha sviluppato un programma diverso per alcuni argomenti. Si sono somministrate almeno 2 prove scritte e due orali per quadrimestre. In entrambi i periodi le verifiche scritte sono state prevalentemente di tipo strutturato. Per le verifiche orali si è tenuto conto della conoscenza degli argomenti di microlingua trattati, della capacità di discutere i diversi argomenti, della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e della padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare. Sono stati, inoltre, valutati la partecipazione, l’impegno e il percorso rispetto ai livelli di partenza. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione adottati rispettano a quelli individuati e proposti nelle riunioni per Dipartimento, in ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti. I criteri di valutazione saranno per le abilità orali rapportate al grado

– di correttezza fonetica e di intonazione – di correttezza lessicale e sintattica

I criteri di valutazione saranno per le abilità scritte rapportate al grado – di correttezza ortografica – di correttezza lessicale – di correttezza sintattica – di completezza del testo

I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per quanto concerne i criteri di valutazione si rimanda alle griglie elaborate e predisposte dai docenti del dipartimento di lingue ed approvate dal Consiglio di Classe OBIETTIVI RAGGIUNTI Lo studio della lingua spagnola, in una prospettiva globale dell’educazione linguistica ha compreso sia l’aspetto formativo culturale sia quello comunicativo-relazionale, anche in ambito professionale, attraverso la messa in atto delle quattro abilità. A conclusione del curricolo scolastico, gli alunni hanno potenziato la propria formazione di base ed acquisito competenze professionali specifiche, nonché conseguito autonomia

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operativa. In termini generali essi hanno raggiunto, in modo differenziato, i seguenti obiettivi: comprendere le idee principali e i particolari di testi orali su una varietà di argomenti, esprimersi su argomenti di carattere generale e professionale in modo efficace ed appropriato, adeguato al contesto e alla situazione, cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e professionale, produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti di carattere quotidiano e specialistico. Prof.ssa Decaro Sofia Maria

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DOCENTE: ROCCO CRACO MATERIA: TEDESCO CLASSE: V AT a.s. 2015/16 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE La classe si compone di 17 alunni e la lingua tedesca fa parte dell'area disciplinare di indirizzo del corso Accoglienza Turistica con 3 ore di lezione settimanali . Pur rispettando le linee generali relative alle competenze di base e professionali, il programma è stato adattato alle loro competenze linguistiche accumulate, e non continuativo a causa dei diversi docenti che si sono alternati nel corso dei 5 anni. La classe ha mostrato interesse per la disciplina, partecipando alle lezioni in modo attivo. L’impegno nelle attività autonome e nello studio in generale è risultato disomogeneo, alcuni hanno mostrato un forte interesse per la disciplina e un impegno costante raggiungendo anche buoni risultati e altri, invece, si sono dimostrati più interessati e partecipi solo in occasioni di verifiche scritte e orali. Le verifiche scritte e orali hanno evidenziato per alcuni una buona preparazione e conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico relativo al registro turistico ed altri hanno faticato per raggiungere gli obiettivi minimi. CONOSCENZE Gli alunni possiedono nozioni fondamentali relative a …

- Conoscenze linguistiche legate alle funzioni comunicative utili in situazioni di vita quotidiana e relativo bagaglio lessicale;

- Conoscenza dei vari tipi di registri- turistico - economico-commerciale - - Conoscenza degli strumenti necessari per la comprensione di un testo turistico-

economico COMPETENZE

- Saper individuare gli elementi fondamentali di un testo - turistico commerciale-economico;

- saper analizzare la struttura dei vari testi; - saper riconoscere l'organizzazione sequenziale di un testo; - saper mettere in relazione il contenuto di un messaggio di un testo con il contesto

turistico e socio-economico. CAPACITA’ - Rilevare all'interno di un testo riferimenti relativi al sistema socio-economico e culturale; - riconoscere la specificità dei vari registri linguistici; - riferire il contenuto di un testo in modo sintetico; - esprimere proprie opinioni ed impressioni argomentandole.

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CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

UNITA’ DIDATTICA / MODULO Periodo

Ripetizione delle principali strutture grammaticali funzionali alla produzione scritta e orale di contenuti relativi alla micro lingua -turismo:

SETTEMBRE-OTTOBRE

Schema preposizioni con l'accusativo e dativo Lessico relativo alla prenotazione di un albergo – verbi e vocaboli

NOVEMBRE

Kunststaedte Rom die ewige Stadt I verbi forti e paradigma Die Berliner Mauer DVD

DICEMBRE - GENNAIO

I pronomi relativi al niminativo-accusativo dativo e genitivo Die Stadt Berlin Reiseziel Berlin

GENNAIO-FEBBRAIO

Die Weisse Rose dvd Declinazione dell'aggettivo

FEBBRAIO-MARZO

Solino DVD . Eine italienische Familie in Deutschland Lebenslauf Die Bewerbung Stadttour Wien

MARZO-APRILE

Struttura programma di viaggio Reiseprogramm Wien

MAGGIO

METODOLOGIA Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la - Per l'analisi dei vari tipi di testo -turistico- commerciale-letterario ho scelto un preciso

criterio didattico, nell'intendo di fornire un metodo riutilizzabile e applicabile a un qualsiasi brano.

- Comprensione globale del testo: in questa fase abbiamo cercato di comprendere il messaggio globale e riceverne una prima impressione ponendo delle semplici e brevi domande.

- L'analisi del testo ci è servita per una compressioni più dettagliata e per l'individuazione di elementi linguistici più significativi. A questo scopo abbiamo individuato parole o espressioni fondamentali per la suddivisione del testo in paragrafi in modo da poter riassumere gli stessi con brevi frasi e parole chiavi ecc.

- Interpretazione- Gli elementi evidenziati nell'analisi testuale sono stati la base su cui abbiamo impostato l'interpretazione del testo, qui si sono poste diverse domande - warum -wo -wer

- wann -wie in modo da inserire il testo in un quadro socio-economico -turistico. e servirsi dei seguenti

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MATERIALI DIDATTICI - Il libro di testo - TURISMO : Reisezeitt ed Loescher - Fotocopie in lingua originale utilizzando come MODALITA’ DI LAVORO

Lezione frontale, lavori in coppia in classe, stesura di lavori per casa, esercizi di compressione, di completamento, anali di diverse tipologie testuali turistico- commerciale-economico .

TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI E VALUTAZIONE Nella produzione scritta gli alunni hanno svolto

Questionari di comprensione di testi scritti, domande su argomenti di turismo - commerciale ,.

Nella produzione orale gli alunni hanno prodotto: Esposizione orale dei vari argomenti di natura economico-turistico. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione viene effettuata tenendo e utilizzando la griglia deliberata dal dipartimento di lingue straniere ( eventualmente allegare la griglia Prof. Rocco Craco

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DISCIPLINA: FRANCESE a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa Roswitha Schatzer

Testo utilizzato: O.Chantelauve, Hotel Francevoyages, Minerva Scuola, Milano 2011 Documenti autentici presi da Internet

N° ore settimanali: 3

PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE MODULO 1: Presentare un ristorante Il ristorante “Bocca Rossa” a Parigi – Visione di un breve video con successivo esercizio di racconto orale rispondendo alle domande Qui? Où? Quand? Quoi? Il ristorante “Le Mesturet” – Visione di un breve video con successivo esercizio di comprensione orale e di riformulazione scritta della presentazione. Presentazione semplificata del ristorante secondo uno schema predefinito Il ristorante Vittorio Emanuele di Verona – le informazioni essenziali prese dal sito Internet – descrizione orale e scritta seguendo lo schema già utilizzato per “Le Mesturet” MODULO 2: La rappresentazione teatrale di “6rano” della compagnia France Théâtre In preparazione allo spettacolo sono state ascoltate le diverse canzoni proposte dalla compagnia. A partire dai video e dai testi sono stati proposti esercizi sul lessico, esercizi di grammatica, esercizi di ascolto, esercizi di produzione orale e scritta come individuare il tema principali, descrivere il video, raccontare ciò che dice il testo, esprimere la propria opinione sul video, il testo e la musica. Stromae, Quand c’est Stromae, Sommeil Louane, En chantant Louane, Jeune (J’ai envie) Louane, Tourne Vianney, Pas là Soprano, Clown Willy William, On s’endort Gli argomenti di grammatica trattati in questo modulo sono i seguenti: il presente dell’indicativo, il passé composé, gli aggettivi dimostrativi, il gerundio, la frase ipotetica, la domanda con l’inversione, il comparativo e il superlativo. Racconto orale della trama Racconto orale della visita al Teatro filarmonico di Verona MODULO 3: La ristorazione in Francia e in Italia Le principali caratteristiche di Bistrot – Brasserie – Café – Crêperie Breve ricerca sulle Brasserie parigine Bofinger, Flo e La Coupole con successiva presentazione. La ricerca ha dato luogo ad una breve presentazione dei più importanti monumenti di Parigi. I principali tipi di ristoranti a Verona: le caratteristiche di locande, trattorie, osterie, ristoranti, pizzerie.

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MODULO 4: La cucina regionale La cucina regionale francese – comprensione scritta e realizzazione di una semplice cartina tematica sulla LIM Il Couscous, uno dei piatti preferiti dei Francesi – Visione del video Karambolage con successivo esercizio di comprensione orale. MODULO 5: Il progetto Rafting Redazione di una relazione delle attività dettagliate svolte all’interno del progetto Rafting: come è stato realizzato il video, la scelta delle immagini e della musica come è stato realizzato e valutato il questionario di gradimento MODULO 6: Itinerari Tour enogastronomico a Verona e dintorni: Creazione di un itinerario con degustazioni di prodotti tipici e visita ad aziende locali e ai monumenti più importanti della città. Proposta di un viaggio di nozze a La Réunion: descrizione dei luoghi scelti dal p.d.v. geografico e culturale, monumenti da visitare, descrizione della struttura di accoglienza. Indicazione di: periodo, documenti necessari, mezzi di trasporto con orari, specialità culinarie, numeri importanti, aspetti meteorologici, abbigliamento adatto per il periodo scelto. Durante tutto l’anno scolastico, ma in particolare nel primo quadrimestre e alla fine dell’anno, è stato utilizzato il telegiornale di TV5 per parlare di attualità, per ampliare il lessico e migliorare l’espressione orale in generale. E’ stato visionato il film “La Rafle” di Roselyne Bosch EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Parte finale del Modulo 6 Redazione del CV Europass in francese METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO L’obiettivo principale è stato lo sviluppo della competenza orale. Per questo motivo, sono spesso stati utilizzati documenti audiovisivi presi da Internet per introdurre l’argomento da trattare. La visione è stata seguita da esercizi di comprensione prima globale poi dettagliata, di ampliamento del lessico e di produzione guidata e libera. Anche i video delle numerose canzoni trattate e il telegiornale di TV5 sono servite principalmente a rafforzare l’espressione orale. I documenti utilizzati sono serviti anche per introdurre alcuni argomenti di grammatica importanti per una corretta espressione. SPAZI E TEMPI I primi due moduli e parte del terzo hanno occupato il primo quadrimestre, i moduli quattro, cinque e sei il secondo. Per la dislocazione della classe nella sede distaccata di Cà di Cozzi, non è stato possibile utilizzare l’aula multimediale o il laboratorio linguistico per fare delle ricerche. Comunque, il gruppo classe ha quasi sempre seguito le lezioni in un’aula con una LIM.

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CRITERI DI VALUTAZIONE Le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica e di intonazione, di correttezza lessicale e sintattica. Le abilità scritte, invece, sono state rapportate al grado di correttezza ortografica, lessicale e di completezza del testo. I giudizi quadrimestrali e finali comprendono anche l’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per la corrispondenza dei voti si è fatto riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti. OBIETTIVI RAGGIUNTI I due alunni sono in grado di esprimere in modo semplice una propria opinione su argomenti generali, di studio o di lavoro; di utilizzare il lessico specifico della propria specializzazione professionale; di comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali e qualche elemento di dettaglio; di comprendere globalmente messaggi radio-televisivi e brevi filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore; di comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro; di trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in lingua francese relativi all’ambito di studio e di lavoro. Mentre nell’orale riescono ad esprimersi in modo semplice ma comprensibile e abbastanza corretto, nello scritto permangono delle grosse difficoltà dal punto di vista della correttezza formale particolarmente difficile in francese. Gli alunni sono tuttavia in grado di redigere o tradurre correttamente un itinerario presentato in modo schematico. Prof.ssa Roswitha Schatzer

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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa DI CARLO FLAVIA

Testo utilizzato: Machado: Scienza e Cultura dell’Alimentazione Accoglienza Turistica – QUINTO ANNO.

N° ore settimanali: 2

SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe generalmente ha osservato le regole e molti allievi hanno manifestato un atteggiamento abbastanza responsabile nei confronti della disciplina, evidenziando una discreta autonomia, spirito d’iniziativa e curiosità. Un modesto gruppo, invece, si è contraddistinto da un superficiale interesse come si può riscontrare nei risultati raggiunti.

PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE

Conoscere i principi di dietologia Conoscere la dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche Conoscere i principi di dietologia e dietoterapia, le intolleranze alimentari e le

allergie Conoscere le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti Conoscere i principali itinerari enogastronomici delle Regioni d'Italia

COMPETENZE Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in

relazione alle richieste dei mercati e della clientela Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando

le nuove tendenze di filiera Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso

la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio

MODULO N 1 : LA DIETA EQUILIBRATA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE Ottobre-Gennaio

U.D.1: PRINCIPI DI DIETOLOGIA L’alimentazione e la salute L’alimentazione equilibrata: lo stato nutrizionale ed il Fabbisogno Energetico Totale La suddivisione giornaliera dei pasti e dei principi nutritivi secondo le indicazioni LARN La classificazione degli alimenti nei 5 gruppi Le linee guida per una sana alimentazione

U.D. 2 : LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE Alimentazione nell’età evolutiva: generalità La dieta del neonato e del lattante - Il latte materno e i latti formulati La dieta del bambino, dell’adolescente, dell’adulto e dell’anziano La dieta in gravidanza e in allattamento U.D. 3: LA DIETA E GLI STILI ALIMENTARI

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Un modello alimentare di riferimento: la dieta mediterranea La dieta vegetariana e vegana: generalità

MODULO 2: FARE PREVENZIONE E CURA CON LA DIETA Febbraio-Marzo

U.D.1: FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE La dieta nella prevenzione e cura di alcune patologie Stile di vita e rischio di insorgenza delle malattie Le malattie del benessere - Diabete e MCV: generalità Sostanze protettive presenti negli alimenti: “Nutritevi dei colori della vita” Prodotti tipici e biodiversità a difesa della salute

U.D.2: ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI Le intolleranze e le allergie alimentari: generalità e diversità Le intolleranze al lattosio e la dieta dell’intollerante La celiachia e la dieta del celiaco “Organizzare un soggiorno a misura di allergia e di intolleranza”

MODULO 3: ENOGASTRONOMIA E CULTURA Svolto tutto l'anno

U.D.1: CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO, ARTE, CULTURA ED ENOGASTRONOMIA Le tradizioni enogastronomiche locali: Regioni d' Italia Il prodotto tipico come testimone della cultura del territorio

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Ulteriori approfondimenti riguardanti gli itinerari eno-gastronomici delle Regioni d'Italia e i prodotti tipici di riferimento.

METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO La metodologia didattica utilizzata prevalentemente è stata la lezione frontale, coadiuvata dal libro di testo e da materiale di approfondimento per affrontare i punti più salienti degli argomenti svolti. Per consentire l’acquisizione dei concetti essenziali sono state costruite alla lavagna delle mappe concettuali. Sono stati utilizzati strumenti visivi particolarmente indicati per i giovani attratti dalla tecnologia multimediale. Per rendere più attiva e critica la partecipazione degli studenti si sono alternati momenti di informazione a momenti di interazione mediante: domande stimolo, letture di approfondimento e discussioni guidate che hanno permesso la formalizzazione dei principi, dei concetti e delle procedure metodologiche applicate. Le lacune formative sono state recuperate in itinere. Le lezioni sono state svolte in classe con il supporto de libro di testo e in varie occasioni l’unità didattica è stata illustrata utilizzando presentazioni multimediali. Gli studenti, in classe, attraverso la costruzione di mappe concettuali, alla lavagna e sul loro quaderno di lavoro, hanno avuto la possibilità di visualizzare i concetti principali di ogni unità didattica, i legami che si stabiliscono tra essi e di conseguenza hanno potuto ripercorrere il processo di ragionamento, utile ai fini di un intervento orale o di un ripasso prima della verifica in itinere. Attraverso le lezioni partecipate gli allievi hanno avuto la possibilità di sviluppare riflessioni collettive ma anche di comprendere il rispetto dei tempi nella comunicazione verbale.

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Per favorire lo sviluppo delle attività di processo, come osservare, porre domande, formulare ipotesi e predizioni, investigare, interpretare, gli alunni hanno svolto in classe esercizi mirati, presi dal libro di testo. Il lavoro, a casa, è stato caratterizzato dalla lettura dei concetti fondamentali presenti sia sul libro che sul loro quaderno di lavoro (mappe concettuali), inoltre, hanno dovuto esercitarsi elaborando consegne simili a quelle affrontate con l’insegnante. Gli elaborati sono stati di volta in volta corretti o in maniera collettiva o in maniera individuale in occasione di una verifica orale. Data la notevole affinità degli argomenti trattati con le discipline tecnico-pratiche, si è puntato sempre al riferimento esperienziale vissuto in laboratorio al fine di fissare i concetti chiave, favorendo così un efficace processo di apprendimento che è evoluto in competenza. A tal riguardo fondamentale è stata anche la formazione per percorsi di ASL e la partecipazione al Progetto “Democrazia e Diritti: i ragazzi ne parlano” nel quale si è presentata la realizzazione di un itinerario turistico riguardante la città di Verona e il suo territorio.

CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state svolte verifiche orali e scritte, strutturate e semi-strutturate, che hanno riguardato una parte di modulo, o il modulo intero, in base a quello che era più utile ed opportuno durante lo svolgimento dei vari argomenti. Sono state svolte 2 verifiche scritte e 1 verifica orale per quadrimestre. I criteri di valutazione utilizzati sono quelli concordati durante la riunione di dipartimento e sono stati diversificati in base al grado di difficoltà della prova. Nella valutazione globale si è tenuto conto del grado di partecipazione degli alunni, del loro comportamento e dell’impegno dimostrato.

OBIETTIVI RAGGIUNTI Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi:

1. Saper rispettare e fornire indicazioni in merito alle eventuali esigenze dietologiche della clientela

2. Individuare e promuovere i prodotti locali, nazionali e internazionali e le risorse artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio

3. Riconoscere le nuove tendenze del settore dell’ospitalità e del turismo a livello internazionale

4. Riconoscere l'alimentazione come espressione della cultura, delle tradizioni e della storia locale.

Prof.ssa Flavia Di Carlo

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Disciplina: Diritto e Tecniche Amministrative della struttura ricettiva Docente: prof.ssa Cristina Zancanaro Testo utilizzato: “Imprese ricettive e ristorative oggi” per il quinto anno – Tramontana 2014 RCS Libri spa – Milano N° ore settimanali: 6

PROGRAMMA SVOLTO IL TURISMO MODULO 0 (argomenti sviluppati con riferimento ai testi: Grazia Batarra, Monica Mainardi “Imprese ricettive e ristorative oggi” per il terzo e quarto anno) tempi: settembre 2015

- Ripresa dell'argomento turismo, definizioni, caratteristiche e indicatori domanda e dell’offerta turistica.

- Il prodotto turistico, definizione ed elementi. - Indotto turistico e comportamento del turista. - Le 5 fasi del comportamento di acquisto del consumatore-turista, acquisto di routine

e di impulso. Caratteristiche di una destinazione turistica, il grado di raggiungibilità. IL MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE MODULO 1 del libro di testo tempi: settembre/ottobre 2015

- Il turismo internazionale ed europeo, dati sul turismo in ambito UE, arrivi internazionali nel mondo e in Europa.

- Sviluppo turistico dagli anni '60 ai giorni nostri, caratteristiche ed evoluzione. - Sviluppo turistico e flussi turistici internazionali, Italia e Ue. - La bilancia dei pagamenti, definizione e composizione. La bilancia turistica italiana. - La statistica, i dati, l'universo e il campione. Le fonti statistiche del turismo.

- Analisi dei dati arrivi e presenze turistiche della Provincia di Verona, calcolo

percentuale, variazione e incidenza percentuale. Lettura dati sulla capacità delle strutture ricettive del Veneto. Lavoro a piccoli gruppi sul movimento turistico di Verona capoluogo e provincia (fonte: Provincia di Verona, ISTAT).

- Analisi dei dati 2013-2014 della bilancia turistica italiana (fonte: Banca d’Italia). - Lettura e analisi di alcuni dati su siti internet ufficiali: Enit, Istat, Banca Italia, ONT,

Unioncamere, Isnart. - Lavoro a piccoli gruppi sui paesi più importanti per flussi turistici (dati tratti dal libro

di testo). IL MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI MODULO 3 del libro di testo tempi: ottobre/novembre 2015

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Il marketing. - Il marketing turistico. Imprese orientate alla produzione, alle vendite, al marketing. - La segmentazione della domanda, mercato obiettivo e segmento obiettivo.

Parametri e requisiti della segmentazione. - Gli stati della domanda, definizioni e azioni di marketing. Marketing indifferenziato,

differenziato, concentrato. - Gli strumenti del micro marketing: il marketing mix. - Il mkt mix: il prodotto, livelli del prodotto ed elementi. - Il mkt mix: il prezzo, elementi interni ed esterni. La classificazione contabile ed

extracontabile dei costi. Full costing e direct costing: caratteristiche, calcoli e relativi esercizi. Prezzo e quantità di equilibrio.

- Il mkt mix: la promozione e la comunicazione. Pubblicità, promozione, pubbliche relazioni.

- Il mkt mix: la distribuzione del prodotto attraverso canale breve/diretto, medio, lungo.

- La distribuzione, cenni al franchising nelle adv e consorzi alberghieri. - Il mkt mix: il personale. - Il marketing dei prodotti turistici.

Le strategie di marketing.

- Le strategie di marketing in funzione del il mercato-obiettivo e del ciclo di vita del prodotto.

- Il web marketing turistico. NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO E ALBERGHIERO MODULO 4 del libro di testo tempi: dicembre 2015/gennaio 2016

- Fonti normative internazionali e comunitarie. Le leggi sui contratti di viaggio e di trasporto.

- I viaggi tutto compreso, in particolare DL 17/3/1995 e il contratto di viaggio secondo il Codice del Turismo 2011: organizzatore, venditore, turista, pacchetto, contratto – forma ed elementi essenziali, variazioni contrattuali, responsabilità e risarcimento, reclami e assicurazioni.

- Il contratto di trasporto secondo il codice civile, definizione e caratteristiche. Il trasporto aereo di persone e cose: caratteristiche, inversione dell'onere della prova, voli di linea e charter. Overbooking aereo, regolamento e tutela del passeggero.

- Il trasporto marittimo, definizione e caratteri generali, la crociera. - Contratto d'albergo, con premessa sui contratti tipici e atipici. Gli impegni

dell'albergatore e del cliente, atipicità e contratti per analogia. - Contratto di deposito d'albergo, le responsabilità dell'albergatore sui beni in albergo,

casi. Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti.

- La tutela dei consumatori. - Le norme UE nel settore alimentare, informazioni sugli alimenti. - Tracciabilità e rintracciabilità. I prodotti a km 0. - Il sistema di qualità e la soddisfazione del cliente, elementi del sistema di qualità. Le

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certificazioni volontarie, UNI EN ISO. I marchi di qualità dei prodotti alimentari. BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE MODULO 2 del libro di testo tempi: febbraio/marzo/aprile /maggio 2016 La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione.

- Pianificazione strategica e programmazione aziendale - L’analisi ambientale e aziendale. - Definizione di obiettivi e strategie e redazione di piani aziendali: economico,

patrimoniale, investimenti e finanziario.

- Ripresa di alcuni argomenti di contabilità per comprendere la formazione dei documenti di bilancio, in particolare (stesura di appunti personali):

Concetto di patrimonio e reddito, definizioni

Lo stato patrimoniale, composizione anche percentualizzata dell'attivo e del passivo, analisi dei singoli elementi dell'attivo: immobilizzazioni (immateriali, materiali, finanziarie) e attivo circolante (rimanenze, crediti e liquidità). Il passivo (patrimonio netto, TFR, debiti)

Il conto economico a scalare, il valore della produzione, i costi della produzione e le gestioni finanziaria e fiscale

- La programmazione di esercizio, il budget generale e la sua struttura (budget

economico, patrimoniale, investimenti e finanziario). - Il budget economico, il concetto di costi e ricavi di competenza e importanza dei

centri di responsabilità, in particolare il budget delle vendite. - I tipi di budget, fisso, flessibile e scorrevole. Il budget a base zero. - I costi storici e standard a budget. - Il controllo budgetario. Il controllo a consuntivo e concomitante. Le fasi del controllo

budgetario, in particolare il calcolo e l'analisi degli scostamenti. Il concetto di scostamenti significativi. Gli scostamenti nei costi e nei ricavi, di quantità e valori in denaro.

- Vantaggi e limiti della redazione del budget.

- Redazione di un budget economico e commento delle singole voci. L'utile operativo lordo e netto.

- Compilazione di un budget commerciale ed economico suddiviso per mesi di un'agenzia di viaggi, in particolare riflessione sul calcolo delle provvigioni (materiale fornito dalla docente).

La redazione del business plan.

- Il Business Plan, visione del business model canvas. - Fase strategica ed esecutiva della pianificazione di una nuova impresa, scelte

relative agli indirizzi e all'impianto e relativa attuazione. - Il piano aziendale, contenuto del piano degli investimenti, gli ammortamenti, piano

finanziario, economico e patrimoniale.

- Esercitazione per la redazione di un business plan di un'azienda agrituristica (libro di testo).

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- Esercitazione guidata per la redazione di un business plan triennale di un'impresa alberghiera che deve iniziare la sua attività: piano degli investimenti, studio degli ammortamenti, piano finanziario, piano economico (fotocopie).

- Lettura del testo e proposta di svolgimento di una simulazione di seconda prova d'esame: redazione di un business plan di un b&b in forma non imprenditoriale, studio di investimenti, ricavi e costi (fotocopie).

- Lettura del testo e della proposta di svolgimento della seconda prova d’esame del 2015 (fotocopie).

Dopo il 15 maggio Compatibilmente con il tempo a disposizione e le attività di verifica da svolgere nell’ultimo periodo, dopo aver svolto l’intero programma, verranno dedicate ore di lezione al ripasso e alla stesura in classe, per quanto possibile, di studi di fattibilità, piani di marketing e budget. Si evidenziano le seguenti attività, connesse con il programma disciplinare, a cui hanno partecipato tutti gli studenti della classe:

- evento Cattolica per i Giovani "Il laboratorio delle idee" presso Teatro Nuovo – Verona

- due interventi di due ore ciascuno con esperti finanziari della Banca Popolare di Verona nell'ambito del Progetto Territoriale sul tema degli strumenti finanziari e il business plan

METODI DI INSEGNAMENTO Il programma è stato svolto prevalentemente mediante lezione frontale e partecipata per la presentazione iniziale dell’argomento e le parti maggiormente teoriche. Sono stati effettuati esercizi in classe e assegnati a casa relativi al modulo sul marketing (parte relativa al calcolo del prezzo), in minima parte tratti dal libro di testo e per il resto forniti dalla docente. Anche per il modulo sul business plan sono stati effettuati molti esercizi ed esercitazioni, tratti dal libro di testo o forniti dalla docente. Per il ripasso e la revisione dei contenuti sono stati svolti alla lavagna schemi riassuntivi, commentati e integrati per migliorare l’apprendimento. Solitamente, prima delle verifiche sono stati dedicati alcuni momenti al chiarimento dei dubbi o delle incertezze evidenziate nella preparazione. Alla riconsegna delle verifiche è stato previsto un tempo, solitamente un’ora, per il commento della prova, la visione degli errori e la comprensione dei contenuti o le richieste più complicate. Sono stati analizzati casi aziendali tratti dal libro di testo o da fotocopie, e tracce di temi d’esame di anni precedenti. Per il recupero del debito del primo quadrimestre sono state effettuate delle semplici revisioni con gli studenti e assegnato qualche esercizio da svolgere autonomamente e da correggere da parte della docente. Per facilitare lo studio e l’apprendimento cooperativo, sono stati effettuati alcuni lavori in classe a piccoli gruppi. In particolare, con la disciplina “Laboratorio di accoglienza turistica” è stato svolto un lavoro a gruppi di 4 persone sul “Giubileo della Misericordia”, allo scopo di comprendere, oltre al significato religioso, anche la portata turistica dell’evento. CRITERI DI VALUTAZIONE Come da programmazione iniziale, i criteri utilizzati per la verifica e la valutazione di

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competenze, conoscenze e abilità sono stati: - livello di apprendimento dei contenuti disciplinari - correttezza, completezza, linguaggio tecnico nella rielaborazione - progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza - metodo di studio evidenziato - partecipazione all’attività didattica - impegno nello studio domestico

Le tipologie delle prove per la valutazione sono state: - prove strutturate e semi-strutturate con domande aperte o vero/falso o s/m - problemi da risolvere - interrogazione orale tradizionale

- simulazione di seconda prova d’esame OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe si è dimostrata interessata ai temi economico-aziendali trattati con riferimento alla realtà nazionale e internazionale e alle esperienze personali e lavorative, e l’attenzione e la partecipazione sono state nel complesso costanti. Lo studio a casa non è sempre adeguato all’apprendimento dei contenuti, anche in preparazione all’esame di Stato, e in qualche caso alcune assenze reiterate non hanno permesso lo svolgimento regolare della programmazione. Per quanto riguarda il profitto, alcuni studenti hanno sempre ottenuto risultati positivi, in qualche caso buoni e ottimi. Altri hanno migliorato la loro situazione dal primo quadrimestre, mentre qualcuno ha evidenziato risultati altalenanti e non sempre sufficienti. I risultati raggiunti sono nella media discreti. Prof.ssa Cristina Zancanaro

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DISCIPLINA: Tecniche di Comunicazione a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof. Lo Schiavo Eva

Testo utilizzato: Tecniche di comunicazione per l’accoglienza turistica, Porto, G. Castoldi, ed. Hoepli, Milano, 2015.

N° ore settimanali: 2

PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE

MODULO 1: Il marketing Il rapporto tra imprese e mercati; il marketing management; l’idea di business. Il consumatore e la sua utilità immateriale; lo studio dell’ambiente e del mercato; gli strumenti di conoscenza del mercato. La mission, il marketing mix, il marketing operativo.

Ottobre

MODULO 2: I consumatori La segmentazione dei consumatori (cluster, big five, benefit segmentation). I comportamenti dei clienti; Le motivazioni che inducono all’acquisto. La vendita e la promozione al telefono.

Novembre Dicembre

MODULO 3: La pubblicità Breve evoluzione storica; la rivoluzione creativa; le agenzie e le campagne pubblicitarie. Le forme della pubblicità. La comunicazione pubblicitaria ed internet.

Gennaio

MODULO 4: Comunicare i prodotti turistici Unità 1: L’immagine L’espressione dell’immagine (marchio, nomi, colori). L’immaterialità dell’immagine. La comunicazione integrata d’impresa. L’opinione del pubblico nei confronti dell’azienda.

Febbraio Marzo

Unità 2: Il prodotto destinazione La comunicazione della destinazione. Il marketing territoriale

Aprile

Unità 3: Il prodotto ricettività Il marketing del ricettivo; l’analisi del mercato macro e micro; la concorrenza. La comunicazione al pubblico.

Aprile Maggio

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Unità 4: Il prodotto pacchetto turistico. Il marketing del pacchetto turistico (analisi del mercato macro e micro, la concorrenza). La mission. La comunicazione.

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METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO L’insegnamento delle Tecniche di comunicazione, secondo le indicazioni ministeriali, mira più che all’acquisizione di nozioni sull’argomento, a creare una comprensione delle dinamiche connesse con il problema della comunicazione, sia interpersonale sia in gruppo. Per questo il metodo d’insegnamento è stato impostato, nei limiti del possibile e tenuto conto del livello di coinvolgimento al quale la classe si è resa disponibile, sul continuo lavoro insieme. Anche le lezioni frontali hanno avuto come contenuto fondamentale il modo di impostare le lezioni stesse, per far valutare agli studenti, in una continua interazione, la correttezza dei comportamenti che tutti gli interlocutori tengono. Nelle due ore settimanali, quindi, si sono mescolate lezioni ed esercitazioni in un tutt’uno difficilmente scindibile. Il recupero degli studenti che hanno mostrato maggiori difficoltà è stato svolto in itinere, nel corso delle lezioni, attraverso un susseguirsi di esercitazioni. Si sono alternate format di lezione diversificate, in relazione alle abilità e alle competenze da attivare nei discenti: lezioni frontali, lezioni con dibattito, lezione con video presentazione; inoltre si sono privilegiate le metodologie didattiche attive, quali: problem solving, simulazioni, metaplan, cooperative learning, mappe concettuali. SPAZI E TEMPI In linea con le indicazioni nazionali del D.P.R. n. 87 2010, le metodologie adottate si basano in parte su una didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi, da privilegiare nell'istituto professionale; l' orientamento progressivo, l'analisi e la soluzione di problemi inerenti il settore produttivo di riferimento; il lavoro cooperativo per progetti; l'uso delle tecnologie e del pensiero creativo. A tale scopo, sono state alternate modalità di lezione di tipo frontale a modalità attive e partecipative: il cooperative learning, la tecnica del jigsaw, la ricerca di approfondimento, ecc. A tali attività di ricerca sono seguite lezioni di teorizzazione e integrative. Inoltre si sono proposte lezioni con il supporto video e le slide di sintesi create dell'insegnante, brevi videopresentazioni esemplificative dei concetti studiati e/o interviste a esperti di spicco del settore. A tale scopo e' stata utilizzata l'aula LIM. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è nata, in parte, dalla continua osservazione degli studenti: alcune esercitazioni hanno dato luogo all’assegnazione di un voto. Inoltre sono state proposte due prove scritte individuali, per ogni quadrimestre. Le valutazioni sono state ogni volta spiegate agli studenti, al fine di consentire loro di comprendere, anche loro tramite, quali sono gli argomenti fondamentali sui quali devono puntare la loro attenzione. Sono state inoltre programmate le interrogazioni e, nel secondo periodo, l’esposizione orale di approfondimenti svolti. Sono stati, inoltre, valutati individualmente alcuni lavori di gruppo e le esercitazioni.

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GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

SUFFICIENTE

BUONO OTTIMO

Rispondenza alla traccia

0 Inadeguata

1 Parziale

2 Discreta

rispondenza alla

traccia

3 Piena

rispondenza alla traccia

Conoscenze

adeguate Relative

all’argomento

3 Conoscenze superficiali

e frammentate

4 Conoscenze

parziali

5 Individua li elementi

essenziali e comprende gli

argomenti trattati

6 Discreta

conoscenza degli

argomenti

7 Padroneg

gia pienament

e gli argomenti

scelti

Correttezza e

proprietà nell’uso

della lingua,

linguaggio disciplinar

e

0 Linguaggio disciplinare inadeguato,

con presenza di diffusi errori

gravi

1 Linguaggio disciplinare

inappropriato con diffusi

errori

2 Linguaggio disciplinare sufficiente,

con qualche improprietà morfologica

3 Linguaggio discretame

nte scorrevole

e appropriato

4 Linguaggio corretto, scorrevole

e appropriat

o

Costruzione di un discorso

organico e Coerente

0 Argomenta in

modo incongruente

1 Argomenta in

modo sufficientemen

te coerente

2 Argomenta

in modo discretame

nte coerente

3 Argomenta in modo logico e coerente

Capacità di sviluppo

Critico

0 Non è

presente rielaborazione

critica

1 Rielabora in

modo accettabile

2 Rielabora in modo

discretamente

accettabile

3 Rielabora in modo

personale e

documentato

OBIETTIVI RAGGIUNTI La maggior parte della classe ha partecipato con interesse, rispetto e collaborazione al dialogo educativo con l’insegnante raggiungendo gli obiettivi minimi definiti in sede di programmazione. Alcuni alunni hanno dimostrato uno studio personale talvolta carente e concentrato nei periodi delle verifiche, altri invece si sono sempre impegnati con costanza ed interesse. Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti anche se alcuni allievi hanno un metodo di studio piuttosto mnemonico.

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Il livello di conoscenze, competenze e abilità raggiunto è complessivamente discreto. Un congruo gruppo di alunni ha individuato nelle tematiche di tecniche di comunicazione un particolare interesse personale, scegliendo di approfondire nella tesina alcuni argomenti trattati. Alcuni esempi sono: i media e la propaganda fascista, i viaggi sostenibili, il turismo musicale, l’importanza del marchio, la storia della pubblicità, la motivazione del turista, il turismo sostenibile. Prof.ssa Eva Lo Schiavo

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DISCIPLINA: LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof. DI MAURO MICHELINA

Testo utilizzato: /

N° ore settimanali: 4

PROGRAMMA SVOLTO

PERIODO: SETTEMBRE – OTTOBRE - ATTIVITA' DI ACCOGLIENZA RIVOLTA AI RAGAZZI DELL'ISTITUTO DI S. POELTEN – AUSTRIA:

Preparazione, raccolta e consegna materiale pubblicitario sulla città di Verona

organizzazione accoglienza in Istituto

gestione visita dell'Istituto

gestione visita della città di Verona - LA VALORIZZAIONE DEL TERRITORIO:

Le destinazioni e il prodotto turistico, capacità di attrazione, la disponibilità di strutture, la raggiungibilità e l'organizzazione di sistema, le tradizioni, i prodotti tipici del territorio

Ricerca su regioni italiane PERIODO: NOVEMBRE - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE SCUOLA APERTA

Accoglienza dei genitori e dei ragazzi in visita all'Istituto

Raccolta dati dei visitatori

Presentazione del corso di studio - USCITA RAFTING SUL FIUME ADIGE PERIODO: DICEMBRE - PROGETTO RAFTING: LA CITTA' DELL'ACQUA

Incontri con il Sig. Cocchio, Responsabile Adige Rafting e visita del Centro Sportivo Bottagisio

IL TURISMO RELIGIOSO E IL GIUBILEO, aspetti turistico-economici PERIODO: GENNAIO – FEBBRAIO - MARZO - IL TURISMO SOSTENIBILE

Il concetto di sviluppo sostenibile

l'ecoturismo e le sue principali caratteristiche

le attività legate all'ecoturismo

ll turismo responsabile e i cardini essenziali

elaborazione di un itinerario turistico sostenibile - PROGETTO RAFTING: USCITE DIDATTICHE INTERAMENTE GESTITE DALLA CLASSE SVOLTE IL 14 E IL 23 MARZO Rivolto a tutte le classi quarte e quinte dell'Istituto Berti (sede di Verona e di Caldiero) ha coinvolto 149 ospiti paganti con i relativi accompagnatori.

Organizzazione di tutte le fasi: organizzazione, promozione, raccolta adesioni

Promozione e presentazione dell'evento nelle classi e presso l'assemblea d'Istituto

Elaborazione del depliant

Elaborazione della locandina promozionale

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Elaborazione del video promozionale

Contatti e rapporti con i rappresentanti di classe

Raccolta adesione

Elaborazione del programma delle uscite

Guida turistica durante le discese sul fiume Adige

Elaborazione del questionario di gradimento con raccolta e statisticazione dei dati raccolti

Interviste ai partecipanti

Video finale dell'esperienza

PERIODO: APRILE – MAGGIO - LE INIZIATIVE PROMOZIONALI NELLE STRUTTURE RICETTIVE

Il pacchetto alberghiero: caratteristiche, schede operative, vantaggi per l'albergatore e per il cliente

- IL WEB MARKETING E I SUOI STRUMENTI

Il sito web dell’albergo e i suoi requisiti, il posizionamento nei motori di ricerca e le statistiche dei visitatori, la web reputation

- L’INTERMEDIAZIONE ON LINE:

Rapporti tra hotel e portali prenotazione, l’utilità dei servizi di intermediazione on line, l’addetto al web marketing, i channel manager e le principali funzionalità.

Visione filmato su BTO: Diego Ciullo, intervento del responsabile Marketing di Google sui contenuti online come opportunità per il Made in Italy ed il turismo nel nostro paese.

- REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI CON IL CLIENTE

La fase ante, la fase check-in, la fase live-in, le fasi check-out e post. - LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Il personale come fattore competitivo: la professionalità e la cortesia del cliente, la soddisfazione dei dipendenti e collaboratori per il lavoro svolto. Puntare sui talenti e sulla qualità del lavoro

Il fenomeno dell'outsourcing. - DOPO IL 15 MAGGIO IL PIANO DI MARKETING: analisi di un marketing plan alberghiero Attività di ripasso e/o approfondimento in gruppi di cooperative learning in preparazione dell'esame STRUMENTI D’INSEGNAMENTO Come da decisione del dipartimento di materia, in seguito ai cambiamenti in atto, non è stato adottato nessun libro di testo. Sono stati usati i seguenti strumenti:

fotocopie / file

email di classe

visione di video e filmati

risorse online e consultazione siti web

schede di lavoro, slides e rielaborazione appunti

aula e laboratorio di ricevimento e attività pratiche svolte sul territorio. METODO DI INSEGNAMENTO

Personalizzazione dei percorsi volti alla valorizzazione delle abilità e dei talenti,

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conoscenze e intelligenze multiple dei singoli alunni;

Stimolo iniziale con approccio problematico, attivazione delle pre-conoscenze e collegamenti interdisciplinari;

Esercitazioni guidate con produzione di materiale pubblicitario, testi, pacchetti, ricerche, discorsi, video, ecc. per sollecitare e dare spazio alla creatività e allo spirito di iniziativa dei singoli allievi;

Didattica laboratoriale con approccio induttivo, dal caso concreto alla formulazione teorica dove gli allievi sono stati artefici e costruttori del proprio apprendimento;

Strategie di Problem Solving volte all'attivazione di capacità logiche, analisi e sintesi, capacità volitive e decisionali, scelta tra più alternative e senso pratico nella ricerca di strumenti utili al superamento degli ostacoli;

Raccordo scuola-lavoro: esperienza dello stage formativo e progetto Rafting che hanno permesso ai ragazzi un vero contatto con la realtà lavorativa;

Lavori di gruppo in Cooperative Learning coi quali si è cercato di costruire un contesto di apprendimento cooperativo fondamentale al fine di sviluppare motivazione e interdipendenza positiva (di obiettivi, ruoli, risorse), di creare processi di reciprocità, tali da coinvolgere tutti gli studenti in una relazione dinamica, indispensabile alla formazione dell’identità individuale e collettiva.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA

Relazioni su argomenti trattati

Interrogazioni

Rielaborazioni appunti

Compiti svolti a casa

Prove strutturate e semistrutturate

Ricerche individuali e di gruppo

Produzione prodotti multimediali

Esercitazioni in situazione reale - OBIETTIVI RAGGIUNTI - L'attività didattica dell'intero anno scolastico ha cercato di perseguire principalmente il raggiungimento di obiettivi relativi a competenze:

Sociali e Civiche volte all'assunzione di tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa.

Senso di Iniziativa e Imprenditorialità per saper tradurre le idee in azione, attraverso la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. Gli allievi hanno raggiunto la consapevolezza del contesto in cui si lavora e sono in grado di cogliere le opportunità offerte al fine di avviare e/o contribuire ad un’attività sociale o commerciale.

Imparare ad Imparare (connessa ai processi metacognitivi) collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità del contesto operativo.

Essere in grado di gestire l’intero ciclo cliente scegliendo e proponendo servizi adeguati in base alle esigenze, essendo consapevole del ruolo e dell’importanza del receptionist nel settore del front line

Conoscere ed essere in grado di scegliere quali servizi alberghieri è opportuno affidare

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in outsourcing

Elaborare itinerari tematici finalizzati alla valorizzazione del territorio

Consigliare agli ospiti gli eventi e i prodotti rilevanti legati alle tradizioni della zona in base ai diversi gusti e interessi

Essere in grado di elaborare un pacchetto alberghiero / turistico valorizzando l’ambiente e le risorse culturali del territorio attivando un'organizzazione di sistema

Conoscere e individuare i canali di distribuzione più opportuni per un prodotto turistico in base al target prescelto

Conoscere le caratteristiche principali di un sito web

Conoscere i servizi di intermediazione sul web

Gestire il contatto e la comunicazione assertiva col cliente.

Prof.ssa Michela Di Mauro

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DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE DOCENTE: MASCALZONI DINO CLASSE 5 A T “La classe ha dimostrato un buon interesse ed una partecipazione complessivamente positiva. Ha conseguito livelli di conoscenza ed abilità motorie differenziati ma mediamente discreti ed in alcuni casi ottimi, con impegno e studio non solo mirati al solo conseguimento del voto”.

PROGRAMMA SVOLTO

Nel biennio post qualifica l’apprendimento dell’attività motoria è finalizzato ad un consolidamento degli obiettivi previsti dal curricolo triennale. Si è quindi cercato di:

- Ampliare ed approfondire le conoscenze acquisite - Far proprio il valore intellettuale, culturale e morale dello sport come una

componente attiva e dinamica della propria esperienza e personalità - Favorire l’evoluzione ed il consolidamento di un’equilibrata coscienza sociale,

basata sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo

- L’educazione alla salute (modulo 5). - L’educazione fisica di ieri e di oggi. - Organizzazione dello sport italiano e mondiale; Federazioni sportive internazionali

(I.A.A.F.- F.I.F.A. – ecc.) Federazioni sportive nazionali (Fidal – Fipav – Fit – ecc.): Comitato italiano olimpico (C.O.N.I.) Enti di promozione ( C.S.I. –Libertas – Acli – Arci – ecc. ); Associazioni sportive – atleti.

- Il Doping; che cos’è il doping; perché combatterlo: le responsabilità: origini e storia del doping; sostanze e metodi proibiti.

- Mondo degli sport (modulo 4) La pallavolo insegna; Come osservare i movimenti fondamentali di gioco: Referto gara volley:

- Conoscere per apprezzare lo spettacolo sportivo. La pallacanestro insegna Come osservare i movimenti fondamentali di gioco. Referto gara basket.

- La ginnastica dolce (modulo 1); La corporeità; Condizionamento muscolare finalizzato. Metodi di ginnastica dolce.

- Il mondo degli sport minori (modulo 4 e 5) (Break dance, Dodgeball, Jorkyball, Yoga, Palla 21, Tiro alla fune, Palla tamburello, Football americano, Ultimate, Baseball, Indiaca, Balli di gruppo, Lippa, Hitball, Cricket, Lacrosse, Battaglia navale, Pallamano

TESTI UTILIZZATI

“Corpo Libero” Fiorini-Coretti-Bocchi, edizioni Marietti scuola

METODI DI INSEGNAMENTO

Gli argomenti sono stati proposti con lezioni frontali, selezionati anche in relazione all’indirizzo del corso post qualifica. Le tematiche proposte sono state affrontate dal punto di vista teorico, relativamente ai caratteri generali, e pratico con esercitazioni finalizzate ai vari argomenti.

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SPAZI E TEMPI

L’attività motoria è stata svolta presso la palestra interna dell’istituto “A. Berti”. Alcune lezioni sono state fatte in aula con l’ausilio di supporto video, per un totale di 42 ore di lezione complessive.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione derivano principalmente da indicatori elaborati nel dipartimento , e cioè: conoscenza dei contenuti, capacità di eseguire il gesto motorio, capacità di elaborazione personale e di far proprie le tecniche acquisite. Verifica pratica o scritta al termine dei vari moduli.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

In relazione alla programmazione curricolare tutti gli allievi: Hanno aumentato la propria esperienza motoria Hanno consolidato una equilibrata coscienza delle proprie capacità Sanno interpretare le dinamiche che regolano il mondo sportivo Conoscono i metodi per programmare una attività ludico/sportiva Sono in grado d’organizzare ed arbitrare alcuni giochi e specialità sportive

EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO

- l’orienteering - la carta - la gara - la bussola - le scale - i segni convenzionali - tipi di corse d’orientamento

Prof. Mascalzoni Dino

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DISCIPLINA: IRC a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof. Leoni Alessandro

Testo utilizzato: Massimo Salani – Il Maestro di Tavola - EDB

N° ore settimanali: 1

PROGRAMMA SVOLTO

Maturità scolastica e maturità umana - relazioni e differenze; - il significato del termine “maturo”; - i caratteri della maturità e le sue componenti: Testa (razionalità);

Cuore (sentimenti); Mani (agire pratico).

Le mie scelte future e la vita sociale - “atteggiamento verso la vita”: test per capire che cosa guida le mie scelte; - l’importanza del “discernimento” secondo la tradizione dei Gesuiti; - visione del film “I cento passi” e discussione; - la riflessione e la proposta di Caritas ad Expo 2015. La dottrina sociale della chiesa - discussione a partire dai principali temi della "Rerum Novarum": proprietà privata, bene

comune, lotta di classe e "giusto salario"; - il ruolo della religione e del cristianesimo nei conflitti: visione e discussione sul film

“Joyeux Noël”; - (dopo 15 maggio) azioni che producono il cambiamento: gli esempi del “microcredito”,

del commercio “equo e solidale” e del “consumo critico”. Ebraismo e antisemitismo - visione del film “The Believer” e discussione; - Le regole alimentari ebraiche (kasher); - presentazione e commento alla preghiera dello "Shema' Israel" come cuore

dell'esperienza religiosa dell'ebraismo ; - Visione del film "Il figlio dell'Altra" (dopo 15 maggio) Temi: il conflitto israeliano-palestinese, le scelte e l'educazione. L'essenza del cristianesimo - Confronto sui punti essenziali della dottrina cristiana - le lettere di S. Paolo, in particolare 1 Cor 13. METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Lezione frontale dialogata CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione nasce dalla partecipazione al dialogo educativo

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Sono stati utilizzati i seguenti giudizi: Eccellente (10) - Ottimo (9) - Buono (8) - Discreto (7) - Sufficiente (6) - Insufficiente (5) - Scarso (4) OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe ha dimostrato un interesse e una partecipazione diversificata ma nel complesso buona agli argomenti proposti. Alcune persone si sono lasciate coinvolgere maggiormente nelle discussioni, a volte limitando una maggiore partecipazione della classe ma sicuramente il confronto è stato ampio e arricchente per tutti. Nel complesso il giudizio è buono. Prof. Alessandro Leoni

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Griglie di valutazione relative alle prove d'esame Vengono proposte le griglie di valutazione per le prove d’esame elaborate dai docenti dell’Istituto e utilizzate nelle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico.

PRIMA PROVA: ITALIANO Analisi del testo

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

Grav. insuff 1-5

Insuff.

6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo

15

Comprensione del testo

Competenza negli strumenti di analisi

Correttezza e proprietà linguistica

Contestualizzazione

Totale Punteggio = totale / 4

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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

ANALISI DEL TESTO CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

Grav. insuff

1-5

Insuff.

6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo

15

Comprensione del testo

Gravi errori nella comprensione e interpretazione.

Parziale e approssimativa

Essenziale ma corretta

Essenziale e completa

Completa e sicura

Approfondita, esauriente e con apporti personali.

Competenza negli strumenti di analisi

Gravi difficoltà nell’uso degli strumenti di analisi

Uso improprio degli strumenti di analisi

Uso corretto di alcuni strumenti di analisi.

Uso corretto degli strumenti di analisi

padronanza sicura degli strumenti di analisi

Padronanza efficace e significativa degli strumenti di analisi.

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.

Esposizione corretta, approfondita e fluida

Esposizione appropriata, fluida e originale.

Contestualizzazione

Assente o arbitraria

Parziale e approssimativa.

Parziale, ma pertinente

Completa e pertinente

Precisa ed efficace

Articolata, precisa e originale.

Totale Punteggio = totale / 4

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Saggio breve /articolo di giornale

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori Grav. insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Comprensione dei documenti dati

Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo

Correttezza e proprietà linguistica

Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione

Totale Punteggio = totale / 5

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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

Grav.insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

discreto 11-12

buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Esclude la tematica proposta

Affronta marginalmente la tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.

Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.

Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso ed originale.

Comprensione dei documenti dati

Gravi errori nella comprensione e nell’interpretazione

Gravi errori nella comprensione e nell’interpretazione.

comprensione globale dei documenti pur con qualche incomprensione.

Comprensione complessiva e corretta.

Comprensione precisa e puntuale.

Approfondita e completa.

Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo

Frammentaria e con evidenti incongruenze logiche.

Frammentaria e con evidente incongruenze logiche,

Argomentazione coerente anche se poco autonoma rispetto ai documenti dati.

Argomentazione coerente e autonoma.

Argomentazione autonoma e chiara,

Argomentazione, chiara e stringente

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Gravi e diffusi errori morfosintattici ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.

Esposizione corretta e fluida

Esposizione fluida e con appropriato registro stilistico.

Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione

Assenza o gravi errori nel rispetto delle consegne.

Parziali rispetto delle consegne.

Rispetto delle consegne pur con qualche incongruità.

Rispetto delle consegne con una corretta formalizzazione.

Rispetto pieno e corretta delle consegne.

Rispetto delle consegne congruo e originale

Totale Punteggio = totale / 5

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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /Descrittori Grav. insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Conoscenza dei contenuti

Correttezza e proprietà linguistica

Contestualizzazione

Totale Punteggio = totale / 4

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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori /Descrittori

Grav.insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Esclude la tematica proposta

Affronta marginalmente la tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.

Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.

Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni critiche.

Conoscenza dei contenuti

Gravi e diffuse lacune

Parziale e approssimativa.

Essenziale e corretta

Essenziale e completa.

Completa e sicura

Approfondita esauriente.

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica.

Esposizione corretta e fluida

Esposizione fluida e con appropriata terminologia specifica.

Contestualizzazione

Assente o arbitraria.

Parziale e approssimativa.

Parziale, ma pertinente.

Completa e pertinente.

Precisa ed efficace

Articolata, precisa e critica.

Totale Punteggio = totale / 4

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TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori Grav. insuff 1-5

Insuff. 6-9

Suff. 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Informazione sui contenuti

Coerenza e coesione

Correttezza e proprietà linguistica

Totale punteggio = totale / 4

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DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE

TEMA DI ATTUALITÀ:

CANDIDATO:_________________________________

Indicatori / Descrittori

Grav. insuff 1-5

Insuff. 6-9

Sufficient 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Aderenza e sviluppo della tematica proposta

Esclude la tematica proposta.

Affronta marginalmente la tematica proposta.

Si attiene alla tematica proposta pur sviluppandola in modo generico.

Si attiene alla tematica proposta e la sviluppa con una certa articolazione.

Sviluppa la tematica proposta anche con riferimenti a conoscenze personali.

Sviluppa la tematica proposta in modo rigoroso e con riflessioni personali.

Informazione sui contenuti

Scarsa Parziale e approssimativa.

Essenziale anche se non ricca.

Essenziale e completa.

Sicura ed esauriente

Approfondita e documentata.

Coerenza e coesione

Frammentaria e con evidenti incongruenze logiche

Frammentaria e con qualche incongruenza logica.

Stesura sostanzialmente coerente.

Stesura coerente e con un apppropriato uso dei connettivi.

Stesura coerente ed equilibrata nelle parti.

Stesura lineare chiara e stringente.

Correttezza e proprietà linguistica

Gravi e diffusi errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Presenza di errori morfosintattici, ortografici e lessicali.

Accettabile pur con qualche incertezza morfosintattica e lessicale.

Stesura corretta pur con qualche improprietà linguistica

Esposizione corretta e fluida.

Esposizione fluida e ricca nel lessico.

Totale punteggio = totale / 4

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SECONDA PROVA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

CANDIDATO: _________________________________

INDICATORI

PRIMA PARTE:

PARTE

GENERALE

SECONDA PARTE: QUESITI

PRIMO

QUESITO

N° ……..

SECONDO QUESITO

N° …….

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO Aderenza dei contenuti alle richieste della traccia

Max 4 punti

CAPACITA’ DI ARGOMENTARE Correttezza e completezza dei contenuti

Max 8 punti

COMPETENZA COMUNICATIVA Correttezza terminologica e formale

Max 3 punti

TOTALE PARTE GENERALE /15, TOTALE PRIMO QUESITO /15 E TOTALE SECONDO QUESITO /15

/15

/15

/15

TOTALE PARTE GENERALE X 9/15, TOTALE PRIMO QUESITO X 3/15, TOTALE SECONDO QUESITO X 3/15

(1)

VOTO PARTE GENERALE E VOTO QUESITI

( 2)

/9

/6

VOTO SECONDA PROVA

(3)

/15

(1) I 15 punti assegnati alla seconda prova vengono distribuiti nel seguente modo: 9 punti per la parte generale, 3 punti per il primo quesito e 3 punti per il secondo quesito. (2) Il voto della parte generale (prima parte) è su 9 punti, il voto dei 2 quesiti (seconda parte) è su 6 punti (3) Il voto della seconda prova si ottiene facendo voto parte generale/9 + voto quesiti/6

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INDICATORI E DESCRITTORI DELLA PARTE GENERALE E DEI QUESITI

INDICATORI

ADERENZA DEI CONTENUTI ALLA TRACCIA

PUNTI

DESCRITTORI

1 L’alunno non risponde o contenuti non attinenti alla traccia

2 Contenuti solo parzialmente attinenti alla traccia

3 Contenuti quasi del tutto attinenti alla traccia

4 Contenuti del tutto attinenti alla traccia

INDICATORI

CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI

PUNTI

DESCRITTORI

0 L’alunno non risponde

1 Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi

2 Conoscenze lacunose

3-4 Conoscenze parziali

5 Conoscenze essenziali degli argomenti

6 Conoscenze complete ma non approfondite

7 Conoscenze complete e in parte approfondite

8 Conoscenze ampie, articolate e approfondite

INDICATORI

CORRETTEZZA TERMINOLOGICA E FORMALE

PUNTI

DESCRITTORI

0 L’alunno non risponde

1 Terminologia tecnica e forma non sempre corrette

2 Terminologia tecnica e forma adeguate

3 Terminologia tecnica e forma corrette, adeguate e appropriate

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TERZA PROVA DISCIPLINA _________________________CANDIDATO/A: _______________________

Quesito Conoscenza dei contenuti

voto Aderenza alla traccia

Voto Correttezza Uso lessico specifico /grammatica

voto totale

1 1 – 8 0 – 4 0 – 3 /15

Quesito Conoscenza dei contenuti

voto Aderenza alla traccia

Voto Correttezza Uso lessico specifico /grammatica

voto totale

2 1 – 8 0 – 4 0 – 3 /15

Quesito Conoscenza dei contenuti

voto Aderenza alla traccia

Voto Correttezza Uso lessico specifico /grammatica

voto totale

3 1 – 8 0 – 4 0 – 3 /15

Totale 3 quesiti /45

Risultato (totale 3 quesiti:3):………………./3 /15

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INDICATORI E DESCRITTORI TERZA PROVA

Indicatori Conoscenza dei contenuti

1 Non conosce l’argomento

2 Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi

3 Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato

4 Conoscenze parziali , linguaggio improprio

5 Conosce i dati essenziali degli argomenti

6 Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale

7 Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi

8 Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali

Indicatori Aderenza alla traccia

0 L’alunno non risponde

1 La risposta non è attinente alla traccia

2 Ha risposto in maniera comprensibile

3 Ha risposto in maniera discreta

4 Ha risposto in modo approfondito ed appropriato

Indicatori Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica

0 L’alunno non risponde

1 La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali

2 Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali

3 Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali

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COLLOQUIO

Indicatori Descrittori

Grav. insuff.

1-9

Insufficiente 10-19

Sufficiente 20

Discreto 21-24

Buono 25-27

Ottimo 28-30

Argomento presentato dallo studente

Abilità nell'esporre e mettere in luce i punti nodali

Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali

Proposte della Commissione

Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici

Capacità di orientarsi all'interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse

Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti

Discussione delle prove

Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte

Totale

Punteggio (totale / 6)

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INDICATORI E DESCRITTORI COLLOQUIO Indicatori Descrittori

Grav. insuff.

1-8 Insufficiente

9-19 Sufficiente

20 Discreto 21-24

Buono 25-27

Ottimo 28-30

Argomento presentato dallo studente

Abilità nell'esporre e mettere in luce i punti nodali

Non si orienta

Si orienta se guidato

E' corretto, ma essenziale

Fa un'analisi completa e coerente

Coglie le implicazioni

Compie correlazioni esatte ed analisi approfondite

Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali

Non fa, anche se guidato, semplici collegamenti

Sa fare semplici collegamenti se guidato

Sa fare i collegamenti essenziali

Si orienta autonoma- mente sugli argomenti proposti

Compie correlazioni esatte e rielabora in maniera corretta e autonoma

Rielabora e approfondisce in maniera autonoma e critica situazioni complesse

Proposte della Commissione

Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici

Conosce in modo frammentario e gravemente lacunoso

Dimostra conoscenze minime

Dimostra conoscenze non complete linguaggio adeguato

Dimostra conoscenze complete ed usa un linguaggio specifico

Dimostra conoscenze ampie ed articolate e padronanza linguistica

Conosce in maniera completa ed approfondita, utilizzando un lessico ricco e appropriato

Capacità di orientarsi all'interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse

Non si orienta

Si orienta con qualche difficoltà se guidato

Si orienta in maniera adeguata e coglie semplici collegamenti

Si orienta in modo preciso e coglie collegamenti non solo in casi semplici

Si orienta in modo sicuro e autonomo ed instaura collegamenti anche complessi

Si orienta in modo sicuro ed autonomo riuscendo ad instaurare collegamenti in modo critico

Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti

Argomenta in modo molto frammentario e non sa sviluppare gli argomenti proposti

Argomenta in modo frammentario sviluppando gli argomenti con qualche difficoltà

Argomenta in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo semplice

Argomenta in modo coerente e sviluppa gli argomenti in modo abbastanza articolato

Argomenta in modo equilibrato e sviluppa gli argomenti con correlazioni esatte rielaborando le in maniera corretta e autonoma

Argomenta in modo rigoroso e preciso approfondendo gli argomenti anche con apporti personali e critici

Discussione delle prove

Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte

Non riesce a individuare errori e/o lacune presenti nelle prove

Individua errori e/o lacune solo se guidato

Individua errori e/o lacune riuscendo a fare semplici correzioni e/o integrazioni

Individua errori e/o lacune; riesce a fare correzioni e/o integrazioni in modo autonomo

Riesce ad integrare autonomamente gli argomenti trattati

Riesce ad approfondire autonomamente e criticamente gli argomenti trattati

Eventuale utilizzo di strumenti multimediali

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016 (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di

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Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1- Comprensione del testo Riassumi gli argomenti principali del testo

2- Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo” 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza

3- Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Il dono.

«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di

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casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012

«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello

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scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟ è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»

Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012

«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).

La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica

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«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente

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nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)

«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟ è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»

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Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue

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applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931).

Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ____________________________

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2015/2016

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Tema di: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

La conoscenza degli eventi che caratterizzano le dinamiche del mercato è un fattore strategico importante, tanto che il successo aziendale dipende sempre più dalle scelte d’investimento effettuate dalle imprese e dal poter sempre disporre tempestivamente di informazioni affidabili e dettagliate. Per inquadrare il caso aziendale proposto successivamente, vengono sottoposti all’attenzione del candidato alcuni testi introduttivi.

DOCUMENTO I Viaggi e vacanze in Italia e all’estero

Anno 2015 Nel 2015, si stima che i residenti in Italia abbiano effettuato 57 milioni e 910 mila viaggi con pernottamento, valore stabile rispetto all'anno precedente. Anche la durata media dei viaggi resta stabile a 5,9 notti (6,2 per quelli di vacanza e 3,4 per quelli di lavoro), per un totale di 340 milioni di pernottamenti. Le vacanze brevi, che ammontano a 24,3 milioni, per la prima volta dal 2009 non diminuiscono, mentre quelle lunghe, 26,8 milioni, mostrano sostanziale stabilità per il secondo anno consecutivo. L'effetto Expo appare evidente soprattutto nel trimestre estivo: nell'area milanese l'ammontare dei viaggi dei soli residenti supera il milione ed è 5 volte più alto di quello stimato nel 2014; questa manifestazione è stata la meta del 72% delle vacanze trascorse in Italia per partecipare a manifestazioni culturali, folkloristiche, spettacoli o mostre. Stabili, rispetto al 2014, anche i viaggi per motivi di lavoro (6,8 milioni) nonostante la flessione registrata nel secondo trimestre (da 2,6 milioni del secondo 2014 a 1,5 milioni). Nell'81,1% dei casi i viaggi dei residenti hanno come destinazione una località italiana; i viaggi all'estero (18,9%) sono soprattutto verso i Paesi dell'Unione europea (11,2%). Le vacanze lunghe estive trascorse in Italia più frequentemente hanno come destinazione l'Emilia-Romagna (17,4%) e la Puglia (11,3%), mentre il Trentino-Alto Adige è la meta preferita in inverno (22,5%) e autunno (16,4%).

(Fonte: Istat)

Tabella 1 - Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per residenza dei clienti

Periodo Totale Italiani Stranieri

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2012

103.733.157

380.711.483

54.994.582

200.116.495

48.738.575

180.594.988

2013

103.862.530

376.785.615

53.599.294

191.992.233

50.263.236

184.793.382

2014

106.552.352

377.770.806

54.916.852

190.978.299

51.635.500

186.792.507

2015 (a)

109.381.145

384.812.535

56.082.583

194.546.028

53.298.562

190.266.507

(a) Dati provvisori Fonte: ISTAT

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Tabella 2 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri per residenza dei clienti

Periodo Totale Italiani Stranieri

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2012

82.644.781

255.610.143

43.777.264

132.909.800

38.867.517

122.700.343

2013

82.639.236

254.759.348

42.650.052

128.429.060

39.989.184

126.330.288

2014

84.240.379

254.941.435

43.470.802

127.567.695

40.769.577

127.373.740

2015 (a)

86.282.740

259.474.699

44.306.624

130.161.603

41.976.116

129.313.096

(b) Dati provvisori Fonte: ISTAT Tabella 3 - Arrivi e presenze negli esercizi extra-alberghieri per residenza dei clienti

Periodo Totale Italiani Stranieri

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

2012

21.088.376

125.101.340

11.217.318

67.206.695

9.871.058

57.894.645

2013

21.223.294

122.026.267

10.949.242

63.563.173

10.274.052

58.463.094

2014

22.311.973

122.829.371

11.446.050

63.410.604

10.865.923

59.418.767

2015 (a)

23.098.405

125.337.836

11.775.959

64.384.425

11.322.446

60.953.411

(a) Dati provvisori Fonte: ISTAT

Dopo aver brevemente trattato la tematica delle dinamiche del mercato turistico, con particolare riferimento a quanto evidenziato dai dati sopra riportati, il candidato sviluppi un’idea imprenditoriale riguardante l’apertura di una nuova struttura ricettiva, tenendo presente i seguenti vincoli. La struttura ricettiva sarà di piccole/medie dimensioni, di una certa eleganza, in una località della propria regione, rivolta a un target di clientela medio/alto con sensibilità verso gli aspetti naturali, culturali ed enogastronomici del territorio. L’attività sarà avviata da tre soci, A, B e C, che decidono di costituire una S.r.L, con un capitale sociale di 350.000 €. Per l’avvio dell’attività si considera che il socio A possiede un immobile ristrutturato valutato € 225.000 e lo conferisce nella nuova società. Il socio B opera nel settore della ristorazione e apporta € 100.000 in denaro, mentre il socio C, che è attualmente direttore d’albergo in un prestigioso hotel di una grande città, conferisce la differenza con apporto in denaro. Si ritiene che per far fronte agli impieghi complessivi dell’attività sia necessario ricorrere ad un finanziamento bancario di € 150.000. Sulla base dei seguenti elementi e con i dati mancanti a scelta, il candidato elabori lo studio di fattibilità della struttura ricettiva, svolgendo i seguenti punti:

descrizione degli elementi innovativi della business idea

analisi dell’ambiente esterno, con rilevazione di opportunità e criticità

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analisi dell’ambiente interno, evidenziando punti di forza e di debolezza

individuazione degli obiettivi strategici

redazione del piano aziendale, con preventivo finanziario, piano degli investimenti e preventivo economico del primo anno di attività.

Successivamente il candidato sviluppi due dei seguenti punti.

1) Durante la gestione, l’attività aziendale deve essere pianificata e sottoposta a regolari controlli, al fine di assicurare adeguate condizioni di redditività nel tempo e la sopravvivenza stessa dell’impresa. Il candidato commenti la definizione e spieghi quale importante strumento di pianificazione utilizzano le imprese e le sue caratteristiche principali.

2) Nel piano finanziario l’impresa prevede il fabbisogno finanziario necessario per lo

svolgimento dell’iniziativa ed individua le fonti e le forme di finanziamento. Il candidato esponga le sue riflessioni e indichi quali sono e che caratteristiche presentano le fonti di finanziamento.

3) Il candidato spieghi il significato di “marketing mix” e si soffermi su due leve, chiarendo le

motivazioni della loro validità per il successo dell’attività turistica sopra descritta.

4) La struttura ricettiva utilizza diversi canali distributivi del proprio servizio al fine di ampliare la clientela. Il candidato spieghi come le agenzie di viaggio possono collaborare con le strutture ricettive, soprattutto con riferimento alle norme contrattuali che regolano il settore.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

È consentito l’uso di calcolatrici tascabili non programmabili.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

ESAME DI STATO 2015/2016

LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA – CLASSE V AT

NOMINATIVO CANDIDATO: ________________________________________

1. Le destinazioni turistiche sono quelle località che presentano elementi tali da essere

attraenti e fruibili per i turisti. Il candidato indichi quali sono le caratteristiche fondamentali che devono possedere:

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2. Il candidato argomenti sulle principali qualità umane e professionali che un buon receptionist deve possedere per soddisfare una clientela sempre più esigente:

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3. Nell’ambito del progetto di classe sul Rafting, il candidato presenti brevemente il

progetto e argomenti sulle azioni e sulle scelte promozionali messe in atto:

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TERZA PROVA DI SCIENZE DEGLI ALIMENTI CLASSE V AT

Nome Cognome_____________________ __________________ Data 22/04/2016 La valutazione per gli alunni con DSA e BES viene valutata in relazione ai singoli casi partendo dalla griglia

allegata alla prova. Per piacere aiutarsi selezionando (sottolineare o indicare con un numero) le singole

richieste.

1) Il diabete è una patologia che sta registrando negli ultimi decenni un notevole aumento.

Il candidato, illustri le caratteristiche principali di tale patologia e fornisca eventuali

indicazioni riguardo le abitudini alimentari e lo stile di vita. (10 righe)

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2) Un gruppo di adulti sono ospiti dell’Hotel Caesius di Bardolino, uno di loro è affetto da

celiachia. In qualità di addetto all’accoglienza, che tipo di accorgimenti, tenendo conto

delle esigenze nutrizionali del gruppo e del singolo, prendi in considerazione per garantire

a tutti una gradevole permanenza? (10 righe)

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3) Le allergie alimentari costituiscono un aspetto molto importante nell'ambito della

ristorazione e dell'ospitalità. Spiega il concetto di allergene e di reazione allergica di natura

alimentare, indica quali sono i sintomi e le complicanze anche facendo riferimento a quale

esempio. (10 righe)

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TOTALE PROVA ____ /15

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CLASSE 5AT

LINGUA STRANIERA: INGLESE

Name..................................................................

Date.......................................

1)Write a short explanation about the factors affecting the popularity of tourist

destinations

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................................................................................................................................................

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2) you are a travel agent ; write about the kind of information you would give to an

English tourist who is thinking of spending a holiday in Palermo or Rome

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3) Write a short description of the features of an adventure holiday ( for example

accomodation and meals ,types of travellers , tour leader )

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Simulazione Terza Prova Disciplina Matematica

Cognome e Nome……………….Classe……………Data………………..

Quesito 1

Osservando il grafico, completare

Quesito 2

Studiare la funzione e verificare che il grafico è quello proposto

Quesito 3

Determinare le equazioni degli asintoti della funzione

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Verona, 23.04.2016

Resoconto Progetto Adige Rafting - I.P.S.E.O.A. "ANGELO BERTI" Verona

classe V AT – a.s. 2015/16

Nell’arco dell’anno scolastico 2015/16 la collaborazione tra Adige Rafting e I.P.S.E.O.A. "ANGELO

BERTI", nella persona della prof.ssa Michela Di Mauro, ha dato vita al progetto “Conosci la città

dall’acqua”. In questo contesto gli alunni della classe V AT, hanno simulato la promozione, la

gestione e la materiale realizzazione di una proposta di natura turistica rivolgendola alle altre classi

del proprio istituto e a quelle della sede di Soave.

Il prodotto turistico venduto consisteva nella discesa dell’Adige a Verona a bordo di gommoni da

rafting, condotti da una guida F.I.Raft., con alcuni racconti sulla storia fluviale della città.

L’esperienza è stata organizzata attraverso due incontri tra il sottoscritto Davide Cocchio, titolare di

Adige Rafting, presso l’istituto Berti, un incontro presso la nostra sede nautica al Chievo, un intenso

e continuo interscambio di informazioni per email e telefono tra Adige Rafting e la scuola e una

discesa preliminare sul fiume, attraverso la quale gli alunni della V AT hanno potuto vivere di

persona l’attività che sarebbero andati a proporre.

23 novembre 2015: primo incontro – descrizione dell’attività proposta

30 novembre 2015: discesa in gommone da parte della classe V AT in veste di clienti

14 dicembre 2015: incontro organizzativo in istituto – debriefing escursione sul fiume

11 gennaio 2016: incontro organizzativo in istituto – definizione ruoli

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Gli studenti della classe V AT hanno formato alcuni gruppi di lavoro a cui sono stati affidati compiti

diversi:

- realizzazione video promozionale

- realizzazione volantino / locandina promozionale

- racconti storici per gli utenti finali in merito alla storia fluviale di Verona e alla sua antica idrografia

- promozione dell’iniziativa nelle classi - raccolta adesioni - contatti con Adige Rafting

I ruoli sono stati suddivisi secondo le predisposizioni umane e le naturali attitudini dei singoli. Si è

venuto a creare in questo modo un lavoro di squadra che risulterà certamente utile nel percorso

formativo dei ragazzi che, attraverso questa iniziativa, hanno avuto modo di confrontarsi con una

vera simulazione di impresa.

Particolarmente rilevante dal punto di vista formativo è stata la preparazione e l’esposizione a voce

degli elementi storici e di quelli organizzativi di fronte ad un nutrito gruppo di uditori, formato da

studenti ed insegnanti di altre classi. Questo passaggio, infatti, richiedeva il superamento della

naturale timidezza di fronte al pubblico ed ha comportato un piccolo ma importante passo verso

l’acquisizione della fiducia in se stessi nonché la competenza di relazionarsi col pubblico avendo un

ruolo di riferimento e facendo leva sul senso di responsabilità individuale.

Il progetto ha trovato la sua concretizzazione ultima nelle due uscite del 14 e del 23 marzo 2016

tenutesi a favore delle altre classi, per un totale di 155 partecipanti.

L’elevata partecipazione e l’impegno profuso da parte di tutti gli studenti hanno fatto di questa

esperienza un momento di notevole gratificazione per Adige Rafting.

In fede

Il titolare di Adige Rafting

Davide Cocchio