106
1 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez. B Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.it E-mail: [email protected] centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954 fax 0742/99394 C.F. 82005300544 PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: [email protected]

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

1

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE: 5 sez. B

Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

Anno Scolastico 2015/2016

Sito web: www.omnicomprensivogianodellumbria.it E-mail: [email protected]

℡℡℡℡ centralino 0742/931953 Presidenza 0742/931954

℡℡℡℡ fax 0742/99394

C.F. 82005300544

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 2: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

2

INDICE GENERALE DEL DOCUMENTO

Presentazione dell’Istituto Pag. 3 Presentazione della Classe Pag. 4 Elenco candidati interni Pag. 6 Elenco degli Insegnanti del Consiglio di Classe Pag. 7 Profilo Professionale dell’indirizzo di studi Manutenzione e Assistenza Tecnica

Pag. 8

Metodi e Strumenti Didattici Pag. 9 Piani di studi a.s. 2015/2016 Pag. 10 Criteri per la valutazione curricolare Pag. 11 Criteri per l’attribuzione del voto di comportamento Pag. 13 Riferimenti per stage aziendali Pag. 14 SCHEDE DISCIPLINARI: Pag. 15 Inglese Pag. 16 Religione Pag. 20 Tecnologie e tecniche di installazione manutenzione Pag. 23 Tecnologie elettriche elettroniche ed applicazioni Pag. 28 Matematica Pag. 32 Educazione fisica- Scienze motorie Pag. 36 Italiano Pag. 38 Storia Pag. 43 Tecnologie meccaniche ed applicazioni Pag. 46 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Pag. 50 Calendario delle prove di simulazione Pag. 54 Lista dei documenti a disposizione della Commissione Pag. 55 Simulazioni Prima Prova Esame di Stato Pag. 58 Simulazioni Seconda Prova Esame di Stato Pag. 73 Simulazioni Terza Prova Esame di Stato Pag. 80 Simulazione Prova Esame per studenti con P.E.I. Pag. 94 Griglia Valutazione Prova Scritta per studenti con P.E.I Pag. 95 Griglia Valutazione Prova Orale per studenti con P.E.I. Pag. 96 Griglie di Valutazione Prima Prova Pag. 97 Griglie di Valutazione Seconda Prova Pag. 100 Griglia di Valutazione Terza Prova Pag. 103 Griglia del Colloquio Pag. 105 Firma dei docenti del Consiglio di Classe Pag. 106

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 3: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

3

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’Istituto professionale di Bastardo è nato nel 1966 sotto la spinta di un territorio molto vivace e sviluppato dal punto di vista economico ed imprenditoriale: la cittadina di Bastardo, in particolare,è caratterizzata da un elevato sviluppo della piccola e media impresa e del terziario e fa da punto di riferimento per i paesi vicini. L’istituto professionale per il commercio di Bastardo è sorto come sede coordinata dell’ IPSC Orfini di Foligno e ha subito svolto un ruolo di supporto all’economia locale , fornendo alle imprese quadri di primo livello. Il corso fino al 1985 aveva una durata di tre anni e rilasciava la sola qualifica professionale, nel 1985 il ministero ha concesso il corso post –qualifica per ottenere il diploma di tecnico della gestione aziendale (titolo equipollente a quello di ragioniere). Negli anni 60’ a Bastardo è stato istituito anche un corso di avviamento professionale trasformatosi poi in IPSIA, prima come sede distaccata dell’IPSIA di Foligno, poi nel 2000 IPC e IPSIA di Bastardo formano un unico istituto spesso con classi articolate aggregato all’IISS di Spoleto. Dal primo settembre 2012 l’IPC - l’IPSIA di Bastardo è passato sotto la dirigenza del preside dell’Istituto Omnicomprensivo di Giano dell’Umbria: prof. Giuseppe Sofia in quanto è stato attivato il polo scolastico in verticale. Si è risposto così all’esigenza, più volte avvertita, di un maggiore coordinamento dell’offerta formativa del territorio.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 4: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

4

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5 B, indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica è costituita da dodici studenti ed al suo interno sono presenti due alunni diversamente abili che hanno seguito un percorso educativo-didattico individualizzato (P.E.I.) con obiettivi e contenuti diversificati, in base a quanto previsto dall’art. 15 comma 4 dell’OM 90/2001. Tali studenti parteciperanno all’Esame di Stato con prove d’Esame che accerteranno una preparazione idonea al rilascio di un attestato di Crediti Formativi. La classe è il risultato della selezione avvenuta nel corso degli anni precedenti, a cui si sono aggiunti due studenti provenienti da altro Istituto; in particolare uno studente si è inserito all’inizio del quarto anno trasferendosi dall’ITIS di Foligno ed un altro studente, proveniente dalla stessa scuola, ha iniziato a frequentare le lezioni in questo Istituto a partire dal 11/11/2015. E’ opportuno inoltre sottolineare il fatto che tre studenti, non ammessi alla classe quinta del corso Servizi Commerciali di questo Istituto, alla fine dell’anno scolastico 2013/2014, a causa della mancata concessione della classe quarta per lo stesso indirizzo nell’anno scolastico successivo, hanno deciso di cambiare percorso di studi, frequentando nel corso dell’a.s. 2014-2015 la classe Quarta indirizzo Manutenzione ed Assistenza Tecnica, dopo aver sostenuto con esito positivo i relativi esami integrativi. All’interno della classe non ci sono studenti che ripetono il quinto anno. Il corpo docente ha subito negli anni alcuni cambiamenti a causa dei quali non è stato sempre possibile garantire la necessaria continuità didattica. La classe si è dimostrata molto fragile nell’acquisizione dei contenuti del quinto anno. Sono state rilevate carenze pregresse nonché scarsa attitudine nello studio degli argomenti teorici. L’interesse e la partecipazione alle attività di tipo pratico sono stati conformi agli obiettivi prefissati, come anche evidenziato dalle esperienze formative condotte all’esterno dell’Istituto durante il periodo di Stage Aziendale. Nel corso dell’anno si sono alternati periodi di maggiore impegno ed altri di scarsa applicazione. Gli studenti non sempre hanno dimostrato sufficiente maturità e consapevolezza dell’impegno richiesto per affrontare l’Esame di Stato. Tuttavia, nell’ultima parte dell’anno, la classe, nel complesso, ha evidenziato un impegno maggiore ed uno studio più regolare che ha permesso di colmare buona parte delle lacune fino ad arrivare ad un profitto mediamente sufficiente. Uno studente si distingue dal resto della classe per la costanza e la serietà di applicazione. Permangono singoli casi di particolare difficoltà che sono stati discussi dal Consiglio di Classe. Il comportamento si è mantenuto sufficientemente corretto per tutto l’anno scolastico salvo episodi circoscritti che comunque non hanno impedito il regolare svolgimento delle lezioni. Gli insegnanti hanno cercato di instaurare rapporti interpersonali positivi e di collaborazione sia con gli alunni sia con le famiglie ma solo una parte di queste ha risposto in modo continuo. La frequenza alle lezioni è stata abbastanza regolare. In estrema sintesi, il giudizio globale sul grado di raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenze, abilità e competenze previste è nel complesso sufficiente. Si può affermare che non tutta la classe ha pienamente raggiunto le competenze prefissate, sia a causa delle lacune pregresse, sia per l’impegno e la partecipazione modesti che un gruppo minoritario di allievi ha evidenziato nell’affrontare i contenuti culturali presenti in alcune discipline. Per questi allievi non sempre c’è stato uno studio riflessivo ed un approfondimento degli argomenti trattati in aula ed il lavoro svolto a casa si è dimostrato talvolta carente specialmente nella rielaborazione. L’offerta formativa ha avuto come finalità generale quella di far acquisire una padronanza minima delle tematiche fondamentali delle diverse discipline, cercando di contribuire allo sviluppo della personalità degli alunni e al riconoscimento e valorizzazione delle loro capacità e potenzialità. Come elementi di valutazione sono stati considerati: la presenza e la partecipazione al dialogo educativo, l’impegno profuso, le conoscenze acquisite, i progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza e tutte le abilità (logiche, espositive, di analisi e di sintesi) mostrate dagli allievi.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 5: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

5

Studenti con Piano Educativo Individualizzato Gli studenti diversamente abili che hanno seguito un percorso educativo-didattico individualizzato (P.E.I.) con obiettivi e contenuti diversificati, in base a quanto previsto dall’art. 15 comma 4 dell’OM 90/2001, sono stati affiancati nel corso dell’anno, da quattro insegnanti di sostegno, per un monte ore complessivo di 14,5 ore settimanali. Gli insegnanti specializzati seguiranno gli alunni diversamente abili, anche durante lo svolgimento dell’Esame di Stato. Tali studenti, sulla base di quanto deliberato in sede di Consiglio di Classe, svolgeranno una prova scritta ed una prova orale da concordare con la Commissione Esaminatrice. I contenuti delle prove saranno elaborati dalla Commissione, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di Classe. Tali prove saranno coerenti con quelle svolte durante il corso degli studi e con gli obiettivi educativi, di formazione professionale e di sviluppo della persona prefissati nel P.E.I. Per ulteriori indicazioni e dettagli in merito ai suddetti alunni, si rimanda alla relativa documentazione a disposizione della Commissione. Nell’ambito del percorso alternanza scuola-lavoro tali studenti hanno frequentato lo stage aziendale previsto a livello ministeriale, inoltre hanno partecipato al Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro elaborato appositamente per tali discenti. Il Consiglio di Classe ha attestato che tutti gli alunni hanno assolto il limite di frequenza ex art 14 punto 7 D.P.R. 122/09

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 6: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

6

ELENCO CANDIDATI INTERNI

N. COGNOME E NOME

1 BARTOLONI RICCARDO

2 BERZINTU CRISTINA MIHAELA (P.E.I.)

3 BISOGNI LORENZO

4 CAPODICASA RICCARDO

5 DEL SOLE JHONATAN

6 LILLI DANIELE

7 MAGGIORI LUCA (P.E.I.)

8 MENICONI ELIA

9 NEBIU ADIS

10 PATITO DIEGO

11 POLI EMANUELE

12 QUINTIERI FRANCESCO

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 7: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

7

ELENCO DEGLI INSEGNANTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Ore settimanali 32)

Cognome e nome Figura professionale

disciplina Ore settimanali

Continuità didattica

1 Versiglioni Matilde Docente Italiano 4 SI

2 Versiglioni Matilde Docente Storia 2 SI

3 Grillo Michela Docente Matematica 3 NO

4 Massucci Amedeo Docente Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione

8 NO

5 Esposito Vincenzo Docente Tecnologie meccaniche ed applicazioni

3 NO

6 Dominici Roberta Docente Scienze Motorie 2 SI

7 Tordi Franca Docente Religione 1 SI

8 Feliziani Maria Grazia Docente Inglese 3 NO

9 Massucci Amedeo Docente Tecnologie elettriche ed elettroniche ed applicazioni

3 NO

10 Placidi Stefano ITP Tecnologie meccaniche ed applicazioni

2 comp NO

11 Placidi Stefano ITP Tecnologie elettriche ed elettroniche

2 comp SI

12 Placidi Stefano ITP Tecnologie e tecniche di installazione

2 comp SI

13 Placidi Stefano ITP Laboratori tecnologici ed esercitazioni

3 SI

14 Balletta Filomena Docente Sostegno SI

15 Saia Mirella Docente Sostegno NO

16 Picchiarelli Marco Docente Sostegno NO

17 Petruccioli Gian Luca Docente Sostegno SI

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 8: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

8

PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: • Controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente. • Osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi. • Organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi. • Utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono. • Gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento. • Reperire e interpretare documentazione tecnica. • Assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi. • Agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. • Segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche. • Operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 9: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

9

METODI E STRUMENTI DIDATTICI Il Consiglio di classe, in sede di programmazione preliminare, tenendo conto dei metodi di insegnamento e degli strumenti didattici descritti, in coerenza con quanto programmato all’inizio dell’anno scolastico 2014/2015 ha individuato quanto segue: METODI DI INSEGNAMENTO

• Lezione frontale • Lezione dibattito • Esercitazione in classe • Utilizzazione di supporti informatici (internet, programmi informatici) • Test a risposta aperta o multipla • Verifiche con valore di feedback • Esercitazioni di laboratorio • Risoluzione di problemi reali

STRUMENTI DIDATTICI

• Libri scolastici in adozione • Altri testi • Fotocopie • Software di simulazione

VERIFICHE E VALUTAZIONI Gli strumenti didattici utilizzati dai docenti del Consiglio di classe, in coerenza con quelli individuato nel P.O.F. sono stati i seguenti: interrogazioni, compiti scritti, relazioni, test, discussione libera durante le lezioni ed esperienze pratiche di laboratorio. Le verifiche sono state volte ad accertare sia l’acquisizione delle conoscenze che delle capacità acquisite dagli allievi. Le verifiche sono state scritte, orali e pratiche (nelle discipline che lo prevedevano). I compiti in classe svolti da ciascuna disciplina sono stati almeno due per ciascun quadrimestre e le interrogazioni orali sono state almeno due per quadrimestre. Gli eventuali interventi degli studenti durante le lezioni sono stati anch’essi oggetto di valutazione. In preparazione dell’Esame di Stato, sono state effettuate due simulazioni per ciascuna tipologia di prova scritta.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 10: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

10

PIANO DI STUDI A.S. 2015/2016

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 50A 4

LINGUA INGLESE 46A 3

STORIA 50A 2

MATEMATICA 47A 3

SCIENZE MOTORIE 29A 2

RELIGIONE 1

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 32C 3

TECNOLOGIE MECCANICHE ED APPLICAZIONI 20A 3

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE 34A 8

TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI 34A 3

COMPRESENZA 6

TOTALE 32

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 11: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

11

CRITERI PER LA VALUTAZIONE CURRICOLARE

Liv

ello

Punteggio in

decimi Descrizione

5

9 - 10

Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali.

Raggiungimento completo delle competenze. Conoscenze approfondite ed organiche con

capacità di compiere osservazioni personali e competenza autonoma nelle applicazioni;

elaborazione e formulazione di giudizi in senso interdisciplinare; proprietà di linguaggio e

precisione nell’esposizione orale; metodo di lavoro autonomo e personale.

8

Obiettivi completamente raggiunti.

Raggiungimento completo delle competenze prefissate per la disciplina. Conoscenze

complete con discrete capacità di rielaborazione, competenza sicura nelle applicazioni,

valide capacità logiche, autonomia di giudizio, esposizione precisa e puntuale; metodo di

lavoro efficace.

4 7

Obiettivi discretamente raggiunti.

Raggiungimento positivo delle competenze. Conoscenze complete con capacità di

rielaborazione sufficientemente padroneggiata, discrete capacità logiche, esposizione

diligente, applicazioni senza errori significativi e metodo di lavoro abbastanza efficace.

3 6

Obiettivi minimi raggiunti.

Raggiungimento elementare delle minime competenze disciplinari. Conoscenze

complessivamente sufficienti, capacità logiche essenziali, applicazioni senza errori

determinanti, esposizione ordinata anche se non sempre sicura; metodo di lavoro non sempre

efficace e adeguato.

2 5

Obiettivi minimi parzialmente raggiunti.

Raggiungimento parziale ed elementare delle minime competenze disciplinari. Conoscenze

parziali, modeste capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, insufficiente

autonomia nelle applicazioni, metodo di lavoro parzialmente efficace ed adeguato.

1

4

Obiettivi minimi non raggiunti.

Mancato conseguimento del livello minimo di competenza. Conoscenze parziali e

superficiali, scarse capacità logiche, difficoltà ad organizzare le informazioni, esposizione

confusa e imprecisa, scarsa autonomia nelle applicazioni e metodo di lavoro scarsamente

produttivo.

1 - 3

Obiettivi minimi non raggiunti.

Non si evidenziano competenze. Rifiuto delle attività didattiche e rifiuto dell’esecuzione

delle prove di verifica oppure conoscenze gravemente lacunose, capacità logiche non

evidenziate con conseguente difficoltà o impossibilità nel coordinare le informazioni e nel

procedere nelle applicazioni, esposizione assente o caratterizzata da disordine formale e da

gravi carenze linguistico-espressive. Metodo di lavoro improduttivo.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 12: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

12

Tipologia degli interventi di recupero

Il Consiglio di classe ha attivato nel secondo quadrimestre lezioni di recupero in itinere rivolte agli

alunni con valutazioni insufficienti al termine del primo quadrimestre. Le carenze riscontrate sono

state parzialmente recuperate.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 13: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

13

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

• Frequenza

• Puntualità

• Rispetto delle norme di comportamento nella scuola verso persone e cose

• Collaborazione e partecipazione alla vita scolastica

• Rispetto delle consegne dei Docenti e degli impegni assunti

• Sanzioni disciplinari

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI CLASSE 5 B Viaggio di istruzione presso EXPO Milano (parte della classe) Partecipazione al progetto alternanza scuola- lavoro con stage aziendali dal 21.09.15 al 03.10.15. Uscita didattica presso il castello di Gradara (parte della classe)

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 14: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

14

Riferimenti per stage aziendali (5° anno) N. NOME DITTA 1 BARTOLONI RICCARDO

Prot. N. 2443/ c27 – 16/09/2015

DITTA OFFICNINA MECCANICA F.LLI FALCHI A. e R. ZONA INDUSTRIALE,10 BASTARDO 06030 GIANO DELL0UMBRIA (PG) TEL. 0742 99263

2 BERZINTU CRISTINA M. Prot. N. 2399/c27 - 15/09/15

DITTA MILENA HAIR STYLE L.go Colfumero, n. 9 06030 Bastardo – Giano dell’Umbria (PG) TEL. 074299904

3 BISOGNI LORENZO Prot. N. 2413/c27 – 16/09/2015

DITTA OFFICINA POLTRONI IVANO E WALTER VIA G. PASCOLI, N. 3 06036 MONTEFALCO (PG) TEL. 0742379468 e-mail:[email protected]

4 CAPODICASA RICCARDO Prot. N. 2415/c27 - 16/09/2015

DITTA FELIZIANI NELLO FERRAMENTA-EDILIZIA-SANITARI P.ZZA DEL POPOLO, 16 BASTARDO 06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG) TEL. 0742 99140

e-mail: [email protected] 5 DEL SOLE JHONATAN

Prot. N. 2416/c27 – 16/09/2015

DITTA AUTODEMOLIZIONI DEL SOLE ADOLFO Loc. Viepri 06056 MASSA MARTANA (PG) Tel. 0758947410

6 MAGGIORI LUCA Prot. N. 2432/C27 – 16/09/2015

DITTA ARIEL COOPERATIVA SOCIALE ORTO BIOLOGICO VIA CASEVECCHIE, N. 20 06034 FOLIGNO (PG) TEL. 0742356723 e-mail: [email protected]

7 MENICONI ELIA Prot. N. 2417/c27 – 16/09/2015

DITTA CARROZZERIA CASSIANI MARIO e LUCIANO S.N.C.. ZONA INDUSTRIALE BASTARDO 06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG) TEL. 0742 99072 e-mail: [email protected]

8 NEBIU ADIS Prot. N. 2418/c27 – 16/09/2015

DITTA CENTRO REVISIONI SPACCHETTI VIA DELL’ARTIGIANATO, N. 52 06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG) TEL 074299159 e-mail: [email protected]

9 PATITO DIEGO Prot. N 2445/c27 – 17/09/2015

DITTA OFFICNINA MECCANICA F.LLI FALCHI A. e R. ZONA INDUSTRIALE,10 BASTARDO 06030 GIANO DELL0UMBRIA (PG) TEL. 0742 99263

11

POLI EMANUELE Prot. N. 2419/c27 – 16/09/2015

FERRAMENTA FUCCI S.A.S. Via Cavallara, 11 06035 GUALDO CATTANEO (PG) TEL.074299324

12 QUINTIERI FRANCESCO Prot. N. 2420/c/27 – 16/09/2015

DITTA FELIZIANI NELLO FERRAMENTA-EDILIZIA-SANITARI P.ZZA DEL POPOLO, 16 BASTARDO 06030 GIANO DELL’UMBRIA (PG) TEL. 0742 99140

e-mail: [email protected]

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 15: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

15

SCHEDE DISCIPLINARI

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 16: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

16

DISCIPLINA Inglese 5 B

ORE SETTIMANALI 3

LIBRO DI TESTO

B.Franchi Martelli – H. Creek “English Tools for Mechanics”, Minerva Scuola

DOCENTE Prof.ssa Maria Grazia Feliziani

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

- orientarsi nella comprensione di testi nella

lingua straniera relativi al settore specifico

d'indirizzo;

- produrre testi scritti di carattere generale

e/o specifico di indirizzo con sufficiente

coerenza e coesione;

- ampliamento delle competenze acquisite

dagli studenti anche attraverso il saper

riportare sinteticamente il contenuto di un

testo, riassumere testi analizzati,

comprendere testi di indirizzo;

-produrre testi scritti con lessico,funzioni

corretti

CONOSCENZE Conoscenza di elementi, espressioni, strutture sintattiche e lessicali specifici della meccanica e delle tecnologie relative ad essa.

ABILITA’

Leggere, capire e interpretare testi scritti ed orali su argomenti relativi all'ambito professionale. Esprimersi sia oralmente che per iscritto utilizzando le strutture linguistiche in modo sufficientemente corretto per avere una semplice interazione sia di tipo corrente che tecnico-professionale.

COMPETENZE

Saper usare la lingua , sia scritta che orale, in situazioni professionali. Saper presentare e argomentare tematiche di tipo professionale. Saper cogliere relazioni con le altre discipline .

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 17: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

17

METODI UTILIZZATI

Metodo utilizzato di tipo funzionale-comunicativo per stimolare il più possibile la riflessione e i collegamenti interdisciplinari, in particolare con altre discipline d'indirizzo.

STRUMENTI

Libro di testo Lavagna Schemi riassuntivi Dizionario

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Verifiche formative Verifiche sommative

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nei criteri si è considerato la conoscenza degli

argomenti,uso adeguato di funzioni e lessico,

fluidità espositiva, uso del registro linguistico,

sintesi, interesse, impegno, partecipazione e

progressi rispetto ai livelli di partenza.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Verifiche: tre scritte e due orali per

quadrimestre. Nel secondo periodo dell’anno

scolastico sono state effettuate due simulazioni

delle prove di esame. Nel valutare si è fatto

riferimento alle griglie di valutazione elaborate

dai vari organi competenti e dall’Indirizzo per

l’Esame di Stato. Verifiche scritte di carattere

tradizionale: lettura, comprensione e

rielaborazione di testi specifici e settoriali.

Verifiche orali: lettura, comprensione,

traduzione di un brano e trattazione sintetica

del testo analizzato, risposte a domande,

semplici conversazioni guidate, valutando la

capacità dell’alunno di individuare i

collegamenti tra i vari argomenti ai fini

dell’Esame di Stato.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 18: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

18

PROGRAMMA SVOLTO :

Gli argomenti trattati sono stati selezionati in base a obiettivi pluridisciplinari specifici della

materia presenti nelle unità scelte dal libro di testo in adozione.

Libro di testo :“English Tools for mechanics” Autori:B. Franchi Martelli-H.Creek

Ed. Minerva Scuola:

Grammar: Revision of Simple past/Present perfect, Past perfect, Present Progressive,

Future, Linking words, Relative Pronouns, Phrasal verbs.

Modulo 3 (Tools and machine tools)

Unit 9-Computer and Machine

Automation developments

CNC machines

CAD/CAM and CIM/CIE

Advantages and disadvantages in using CNC

Modulo 4 (Computers and automation)

Unit 10-What is a Computer?

Memories and computers

RAM and ROM

Flash memory

Networks

Unit 11- The Worldwide network

What is the Internet?

What is a hypertext?

Unit 12- Automation and Robotics

What is a robot?

Industrial robots

Modulo 5 ( Energy, engines and mechanical engineering systems)

Unit 13- Energy and environment

Sources of energy

Non-renewable sources

Renewable sources

Climate is changing….why?

Solar energy

Unit 15- Engines and car technology

How car engines work

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 19: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

19

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

La classe, formata da 13 alunni, di cui 2 diversamente abili con una

programmazione riservata ed uno ritirato, si è presentata con una fisionomia

vivace e con disponibilità al dialogo. La conoscenza della classe, per la

sottoscritta, è limitata all’anno scolastico 2015/2016. La non continuità

didattica, poiché è stato cambiato insegnante ogni anno nel corso del

quinquennio, ha determinato problematiche sia nello svolgimento del

programma, che di adattamento e di apprendimento. Il comportamento degli

alunni non è stato sempre corretto -a volte anche inaccettabile- e l’impegno,

l’interesse e l’attenzione non sempre costanti.

Rispetto agli obiettivi disciplinari fissati all’inizio dell’anno scolastico in termini

di conoscenze, competenze e capacità, sono stati raggiunti livelli di

apprendimento piuttosto disomogenei. Solo un alunno è stato in grado di

esporre i temi studiati con una adeguata correttezza, sia sul piano fonologico

che sintattico, e di rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite

procedendo a diversi collegamenti interdisciplinari. Un gruppo di alunni ha

manifestato una certa inadeguatezza e difficoltà nell'esposizione orale e

scritta risultata non priva di imperfezioni e/o errori di tipo strutturale,

grammaticale, con l'utilizzo di un lessico eccessivamente semplice e non

sempre adeguato al contesto. E’ sicuramente vero, però, che tali alunni, se

guidati, hanno conseguito risultati quasi accettabili. Un ultimo esiguo numero

di studenti, per incostanza nell’impegno e/o per non aver acquisito un

efficace metodo di lavoro e di studio, ha raggiunto una preparazione mediocre.

Bastardo,15/maggio/2016 La Docente

M.Grazia Feliziani

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 20: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

20

SCHEDA DISCIPLINARE

DISCIPLINA Religione

ORE SETTIMANALI 1

LIBRO DI TESTO Nuovo Religione e Religioni

DOCENTE Prof.ssa Tordi Franca

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo e delle grandi linee di sviluppo storico. Approccio in modo adeguato e corretto alla Bibbia e ai documenti principali della tradizione cristiano-cattolica. Acquisire forme di linguaggio religioso e specificamente quello cattolico. Comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono in materia etica e religiosa. Riconoscere il ruolo del cristianesimo nella crescita civile italiana ed europea.

CONOSCENZE

Identità storica della religione Cattolica. Concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio. Rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo. Linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa. Presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

ABILITÀ

Giustifica e sostiene le proprie scelte di vita. Discute dal punto di vista etico potenzialità e rischi delle nuove tecnologie. Si confronta con la dimensione della multiculturalità. Fonda le scelte religiose sulla base delle motivazioni intrinseche e della responsabilità.

COMPETENZE

Sapersi interrogare sulla propria identità umana,religiosa e spirituale,i relazione con gli altri e con il mondo. Riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia. Confrontarsi con la visione del mondo , utilizzando le fonti autentiche della Rivelazione.

METODI UTILIZZATI

L’insegnante parte dal vissuto dei ragazzi con una riflessione sulla loro crescita personale,mettendo in evidenza l’importanza della loro relazionalità a partire dalla famiglia fino al confronto con la società nella dimensione religiosa. In questo modo l’insegnamento della Religione cattolica ha pone in essere un modello d’insegnamento in cui l’allievo rielabora autonomamente gli stimoli forniti dall’insegnante.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 21: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

21

Le tecniche da usare favoriscono il coinvolgimento di ogni alunno in lavori di gruppo o individuali. Si privilegiano brevi lezioni frontali o lettura ad alta voce,visualizzazione alla lavagna di mappe concettuali.

STRUMENTI I mezzi e gli strumenti sono: letture ,conversazioni, audiovisivi,fonti bibliche,documenti del Concilio Vaticano II.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

La valutazione degli obiettivi educativi avviene attraverso osservazioni sistematiche. La verifica viene effettuata tramite prove scritte(prove oggettive),orali(dialoghi tra insegnante e alunno)e esercitazioni individuali e di gruppo.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione formativa ,in itinere ,sommativa ,ha come oggetto non solo i comportamenti degli alunni ma anche l’operato dell’insegnante. I criteri per la valutazione:il livello di partenza degli alunni,il raggiungimento degli obiettivi sul piano qualitativo e quantitativo,progressi che l’alunno è stato in grado di compiere.

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI

Modulo 1:I comandamenti ieri e oggi -I comandamenti e i giova ni di oggi -La vita come dono:analisi di problematiche riguardanti la vita (l’eutanasia e la pena di morte ) -La fede in Dio e le diverse posizioni a riguardo -Gli idoli secondo la visione dei giovani -Il rapporto tra genitori e figli -Il matrimonio Modulo2:La diversità e i pregiudizi -Intolleranza religiosa e problematiche attuali -La diversità come ricchezza e risorsa umana -Lo sfruttamento minorile

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 22: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

22

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

Per quanto riguarda l’area educativa gli alunni hanno dimostrato un comportamento più responsabile nel rispetto di sé e degli altri , un maggior autocontrollo dell’impulsività e un maturarsi della propria identità.

Per quanto riguarda l’area didattica gli obiettivi, programmati nelle varie Unità di Apprendimento per questo anno scolastico,sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni della classe quinta in modo adeguato alle capacità e all’impegno ,riuscendo a raggiungere,così,un profitto globalmente buono.

L’Insegnante

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 23: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

23

DISCIPLINA TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

ORE SETTIMANALI 8

LIBRO DI TESTO

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE – EDITORE CALDERINI

DOCENTI

Prof. Massucci Amedeo Prof. Placidi Stefano (ITP)

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Il docente di “Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: - padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; - individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; - utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; -intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità. I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: - utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; - utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; - individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 24: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

24

intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; - garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e di installazione; - gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste; - analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze di base e le competenze necessarie per operare correttamente in tali ambiti, altri evidenziano qualche difficoltà.

CONOSCENZE

Buona parte della classe ha acquisito un livello di conoscenza della disciplina sufficiente; alcuni studenti evidenziano lacune.

ABILITÀ

Pochi allievi sono in grado di effettuare in modo autonomo un problema di sintesi, altri, sotto opportuna guida sono in grado di svolgere problemi di analisi.

COMPETENZE Pochi studenti hanno raggiunto in pieno le abilità indicate.

METODI UTILIZZATI

Lezioni frontali interattive con prevalente carattere problematizzante, orientate verso la ricerca e la scoperta, operando in modo tale da favorire la concettualizzazione. Costruzione di schemi a blocchi per analizzare tipiche applicazioni del settore. Formulazione di domande stimolo per cercare di far emergere i concetti sistematici tipici della disciplina. Svolgimento di esercizi e problemi, per acquisire le capacità critiche e di rielaborazione; Ricerca individuale di argomenti che verranno proposti dagli studenti nella tesina multidisciplinare che discuteranno in sede d’esame.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 25: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

25

STRUMENTI

Utilizzo del computer e di internet per conoscere le ultime novità tecnologiche e per capire l’importanza delle tecnologie dell’istruzione in campo didattico-educativo. Utilizzo di manuali tecnici. Utilizzo del libro di testo limitatamente agli aspetti descrittivi degli argomenti trattati. Utilizzo di dispense fornite dall’insegnante.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

L’accertamento del raggiungimento degli obiettivi fissati è avvenuto attraverso prove soprattutto quantitative. Per verificare le conoscenze sono state effettuate delle prove strutturate, così è stato possibile appurare la conoscenza della parte nozionistica della disciplina; Per verificare le abilità sono stati elaborati compiti in classe che prevedevano sia problemi di analisi (esercizi) che descrizione di argomenti trattati; Per verificare le competenze sono stati utilizzati colloqui individuali ed esercizi. Sono inoltre state svolte verifiche riguardo alle attività laboratoriali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione è stata articolata in tre fasi: diagnostica (fase iniziale); formativa (durante l’anno) ; sommativa (verifica finale). La valutazione è stata in tal senso concepita come un processo attraverso il quale è stato possibile rilevare l’apprendimento nella prospettiva del suo miglioramento. I controlli sono stati di tipo correttivo, preventivo e migliorativo, orientati alla logica del miglioramento continuo e dell’apprendimento significativo. Quindi l’attenzione è stata rivolta al processo di apprendimento del discente nel tempo.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE Griglie di valutazione deliberate in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 26: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

26

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI MODULO 1 : Sistemi elettronici per la gestione della produzione UNITA’ DIDATTICA 1: Controllori Logici Programmabili (PLC) ARGOMENTI: Richiami sui sistemi in logica cablata, concetto di logica programmata, struttura hardware e funzionamento di un PLC, moduli di input, moduli di output, moduli speciali, schemi di collegamento degli I/O, cenni sulla programmazione del PLC, tecniche di interfacciamento con sistemi supervisori, esempi applicativi. UNITA’ DIDATTICA 2: Sistemi Flessibili di Produzione ARGOMENTI: Concetto di produzione flessibile, struttura di un sistema di produzione flessibile, utilizzo del PC come supervisore di processo, gestione e scambio di informazioni tra i vari reparti aziendali, esempi applicativi, elementi di robotica industriale, possibili strutture di un robot, bracci, giunti, gradi di libertà. MODULO 2 : Metodiche di ricerca e diagnostica dei guasti UNITA’ DIDATTICA 1: Guasti ARGOMENTI: Definizione di guasto, guasti sistematici e non sistematici, analisi dei guasti, tasso di guasto, FMEA, FMECA, FTA, Analisi dei guasti multipli UNITA’ DIDATTICA 2: Affidabilità e disponibilità ARGOMENTI: Componenti riparabili e non riparabili, definizione di affidabilità, parametri di affidabilità, MTTF, MTTR, MTBF affidabilità di un sistema costituito da componenti in serie ed in parallelo, affidabilità di un sistema complesso, applicazione dei concetti di affidabilità ai circuiti di comando e controllo con funzioni di sicurezza, disponibilità di un apparato. MODULO 3 : Linee guida del progetto di manutenzione, metodi tradizionali e innovativi di manutenzione UNITA’ DIDATTICA 1: Manutenzione ARGOMENTI: Definizione di manutenzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, politiche di manutenzione, manutenzione correttiva o a guasto, manutenzione preventiva, manutenzione migliorativa, progetto di manutenzione TPM, efficienza totale di impianto, scelta della politica di manutenzione, organizzazione della manutenzione in una azienda. UNITA’ DIDATTICA 2: Gestione dei rifiuti ARGOMENTI: Manutenzione e rifiuti, classificazione dei rifiuti, registro dei rifiuti, stoccaggio e gestione dei rifiuti, direttive RAEE e RoHS MODULO 4 : Sicurezza sul lavoro in ambienti specifici UNITA’ DIDATTICA 1: sicurezza nei luoghi di lavoro ARGOMENTI: Infortuni sul lavoro, rischio e pericolo, la valutazione dei rischi, la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, DPI, segnaletica di sicurezza, rischio elettrico, norme per l’esecuzione in sicurezza dei lavori elettrici, tipo di lavoro elettrico, profili professionali del

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 27: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

27

personale nei lavori elettrici, ruoli operativi nell’esecuzione di un lavoro elettrico, attrezzi e dispositivi di protezione per lavori elettrici, principali procedure di sicurezza da adottare nell’esecuzione di lavori elettrici MODULO 5 : Documentazione per la certificazione della qualità UNITA’ DIDATTICA 1: Qualità del prodotto e qualità totale ARGOMENTI: Il controllo qualità, il controllo statistico di qualità (C.S.Q.), il costo della qualità, le norme sui sistemi di qualità, certificazione ed Enti di certificazione, la marcatura CE, procedure per l’apposizione della marcatura CE, marcatura CE obblighi degli utilizzatori, marchi, certificazione del sistema di qualità di un’organizzazione, certificazione del sistema di gestione della sicurezza e delle salute dei lavoratori in un’organizzazione, attestazione SOA MODULO 6 : Contratto di manutenzione e assistenza tecnica UNITA’ DIDATTICA 1: Contratti di manutenzione ARGOMENTI: FAC-SIMILE DI CONTRATTO DI MANUTENZIONE Esempio pratico di stesura di un contratto di manutenzione MODULO 7 : Principi, tecniche e strumenti della telemanutenzione e della teleassistenza, sistemi basati sulla conoscenza e sulla diagnosi multisensore, affidabilità del sistema di diagnosi UNITA’ DIDATTICA 1: Telemanutenzione ARGOMENTI: Telemanutenzione, costituzione di un servizio di telemanutenzione, esempi pratici

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di adeguata applicazione nel rielaborare a casa gli argomenti esposti dal docente, ha limitato la quantità degli argomenti analizzati, rispetto alla programmazione iniziale.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 28: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

28

DISCIPLINA TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

ORE SETTIMANALI 3

LIBRO DI TESTO

TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI – EDITORE CALDERINI

DOCENTI

Prof. Massucci Amedeo Prof. Placidi Stefano (ITP)

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Il docente di “Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: - padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; - individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; - utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento; - riconoscere ed applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti. I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: - utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; - utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; - individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 29: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

29

modalità e delle procedure stabilite; - utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti, - gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste; - analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio Alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze di base e le competenze necessarie per operare correttamente in tali ambiti, altri evidenziano qualche difficoltà.

CONOSCENZE

Buona parte della classe ha acquisito un livello di conoscenza della disciplina sufficiente; alcuni studenti evidenziano lacune.

ABILITÀ

Pochi allievi sono in grado di effettuare in modo autonomo un problema di sintesi, altri, sotto opportuna guida sono in grado di svolgere problemi di analisi.

COMPETENZE Pochi studenti hanno raggiunto in pieno le abilità indicate.

METODI UTILIZZATI

Lezioni frontali interattive con prevalente carattere problematizzante, orientate verso la ricerca e la scoperta, operando in modo tale da favorire la concettualizzazione. Costruzione di schemi circuitali per analizzare tipiche applicazioni dei settori elettrotecnico ed elettronico. Formulazione di domande stimolo per cercare di far emergere i concetti sistematici tipici della disciplina. Svolgimento di esercizi e problemi, per acquisire le capacità critiche e di rielaborazione; Ricerca individuale di argomenti che verranno proposti dagli studenti nella tesina multidisciplinare che discuteranno in sede d’esame.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 30: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

30

STRUMENTI

Utilizzo del computer e di internet per conoscere le ultime novità tecnologiche e per capire l’importanza delle tecnologie dell’istruzione in campo didattico-educativo. Utilizzo di manuali tecnici. Utilizzo del libro di testo limitatamente agli aspetti descrittivi degli argomenti trattati. Utilizzo di software per l’analisi e la simulazione di circuiti elettronici. Utilizzo di dispense fornite dall’insegnante.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

L’accertamento del raggiungimento degli obiettivi fissati è avvenuto attraverso prove soprattutto quantitative. Per verificare le conoscenze sono state effettuate delle prove strutturate, così è stato possibile appurare la conoscenza della parte nozionistica della disciplina; Per verificare le abilità sono stati elaborati compiti in classe che prevedevano sia problemi di analisi (esercizi) che descrizione di argomenti trattati; Per verificare le competenze sono stati utilizzati colloqui individuali ed esercizi di progettazione di impianti elettronici. Sono inoltre state svolte verifiche riguardo alle attività laboratoriali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione è stata articolata in tre fasi: diagnostica (fase iniziale); formativa (durante l’anno) ; sommativa (verifica finale). La valutazione è stata in tal senso concepita come un processo attraverso il quale è stato possibile rilevare l’apprendimento nella prospettiva del suo miglioramento. I controlli sono stati di tipo correttivo, preventivo e migliorativo, orientati alla logica del miglioramento continuo e dell’apprendimento significativo. Quindi l’attenzione è stata rivolta al processo di apprendimento del discente nel tempo.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE Griglie di valutazione deliberate in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 31: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

31

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI MODULO 1 : Amplificatori UNITA’ DIDATTICA 1: Amplificatori ed applicazioni ARGOMENTI: Concetto di amplificatore, guadagno di tensione, guadagno di corrente, conversione in decibel del guadagno di un amplificatore, amplificatore operazionale ideale e reale, parametri dell’amplificatore operazionale, funzionamento ad anello aperto, funzionamento ad anello chiuso con retroazione negativa, amplificatore invertente, sommatore invertente, amplificatore non invertente, inseguitore di tensione, sommatore non invertente, amplificatore differenziale, convertitore corrente-tensione, convertitore tensione-corrente, comparatori, trigger di Schmitt, esercizi applicativi, disturbi elettromagnetici, disturbi condotti, disturbi irradiati, sistemi di riduzione dei disturbi elettromagnetici e metodologie di protezione adottate in ambito industriale. MODULO 2 : Apparati elettrico-elettronici UNITA’ DIDATTICA 1: Componenti, circuiti e apparecchiature ARGOMENTI: Componenti elettromeccanici ed elettronici comunemente utilizzati per costruire impianti per il controllo di apparecchiature, data sheet di un componente, manuali di installazione e manutenzione, dati di targa di una apparecchiatura, schematizzazione di un apparato/impianto, ciclo di vita di un apparato/impianto, diagnostica dei guasti di un apparato e modalità di intervento, soluzioni circuitali per la modulazione PWM, sicurezza nella installazione e nella manutenzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, smaltimento di apparati e residui di lavorazione. MODULO 3 : Tecniche di rilevazione dei dati UNITA’ DIDATTICA 1: Conversione dei segnali elettrici ARGOMENTI: Problematiche legate alla conversione A/D dei segnali, campionamento, teorema di Shannon, quantizzazione, codifica, circuito sample and hold, convertitore A/D ad approssimazioni successive, convertitore A/D flash, problematiche legate alla conversione D/A dei segnali, convertitore D/A a resistori pesati, convertitore D/A a scala R-2R. UNITA’ DIDATTICA 2: Sistemi di acquisizione dati ARGOMENTI: Sistemi di acquisizione dati a singolo canale e multicanale, esempi di trasduttori utilizzati in tali sistemi, memorizzazione e rappresentazione delle informazioni acquisite, esempi applicativi.

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di adeguata applicazione nel rielaborare a casa gli argomenti esposti dal docente, ha limitato la quantità degli argomenti analizzati, rispetto alla programmazione iniziale.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 32: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

32

SCHEDA DISCIPLINARE

DISCIPLINA Matematica 5° B

ORE SETTIMANALI 3

LIBRO DI TESTO

Linee essenziali IPS matematica 4/5 * Analisi Matematica; autore: Luciano Scaglianti – Federico Bruni; editore: Editrice La Scuola

DOCENTE prof.ssa Grillo Michela

OBIETTIVI DISCIPLINARI

1) possedere le nozioni introdotte;

2) utilizzare consapevolmente tecniche, strumenti di calcolo e procedure matematiche;

3) saper utilizzare diverse forme espressive della matematica (testo, grafico, diagramma, formule); 4) saper collegare in modo autonomo i vari concetti e i procedimenti del calcolo differenziale; 5) leggere su un grafico le caratteristiche di una funzione

6) saper sintetizzare i procedimenti del calcolo infinitesimale nel costruire il grafico di una funzione;

7) esporre i concetti studiati utilizzando i termini specifici della disciplina.

CONOSCENZE

• Saper definire il concetto di funzione e saper

classificare le funzioni • Conoscere le principali proprietà delle

funzioni reali di variabile reale • Comprendere il concetto di limite • Comprendere il concetto di asintoto di una

funzione • Conoscere il concetto di continuità di una

funzione e saper classificare i punti di Discontinuità

• Conoscere il concetto di derivata e comprenderne il significato geometrico e le applicazioni fisiche

ABILITÀ

• Saper risolvere disequazioni di varia tipologia • Saper determinare il dominio, le eventuali

intersezione con gli assi cartesiani e il segno di una funzione

• Saper calcolare semplici limiti • Saper classificare i punti di discontinuità

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 33: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

33

• Saper determinare asintoti verticali, orizzontali

• Saper analizzare il grafico di una funzione individuandone le principali proprietà

• Saper determinare la funzione derivata • Saper determinare la retta tangente al grafico

di una funzione in un suo punto • Saper utilizzare lo studio della derivata per

individuare in una funzione i punti di max/min relativi e i punti di flesso

• Saper individuare i principali elementi che servono per la rappresentazione grafica di una funzione e tracciarne il grafico

COMPETENZE

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni

METODI UTILIZZATI

La trattazione dell’analisi matematica è stata estremamente semplificata e, data la difficoltà che gli allievi hanno manifestato nel trattare argomenti troppo teorici, si è privilegiato l’aspetto applicativo. L’azione didattica è stata diversificata: lezione dialogata, scoperta guidata, lezione frontale, risoluzione di esercizi esemplificativi, esercitazioni svolte in classe, sia guidate dall’insegnante che svolte singolarmente o a gruppi L’esposizione dei contenuti è stata accompagnata da numerosi esercizi, spesso di tipo ripetitivo, volti a conseguire padronanza nell’applicazione degli stessi, capacità di scegliere i procedimenti più adatti e consapevolezza delle operazioni eseguite.

STRUMENTI

Libro di testo, fotocopie con esercizi e materiale di recupero/approfondimento tratti da altri testi, schemi riassuntivi e mappe concettuali

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Prove orali, prove scritte semistrutturate, verifiche scritte di tipo tradizionale.

CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione sono stati usati i criteri di istituto

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 34: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

34

ed essa è stata effettuata sulla base degli obiettivi didattici programmati. La valutazione dello studente inoltre terrà conto di: livello di partenza e progresso fatto nel corso dell’anno, impegno e partecipazione all’attività didattica, rielaborazione personale a casa, presenza alle lezioni.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Interrogazioni alla lavagna, interventi brevi dal posto, controllo e correzione degli esercizi svolti a casa, verifiche scritte (risoluzione di esercizi e problemi, quesiti a risposta aperta o da completare, quesiti a risposta multipla).

PROGRAMMA SVOLTO • Intervalli • Disequazioni intere lineari e di 2° grado (o ad esse facilmente riconducibili), • Disequazioni frazionarie • Il concetto di funzione; funzioni pari e dispari; funzioni crescenti e decrescenti; • Dominio di funzioni: algebriche razionali e irrazionali; • Studio del grafico qualitativo di una funzione algebrica: dominio, intersezione assi, segno • Approccio intuitivo al concetto di limite • Individuazione grafica dei limiti di una funzione e dei suoi asintoti orizzontali e verticali • Definizione del concetto di continuità • Calcolo di limiti determinati e di forme indeterminate di funzioni algebriche razionali • Individuazione algebrica di asintoti orizzontali, verticali di funzioni razionali fratte • Grafico probabile di funzioni razionali fratte • Classificazione dei punti di discontinuità: individuazione grafica e algebrica • Definizione del concetto di derivata e suo significato geometrico • Applicazione del concetto di derivata nella fisica: velocità, accelerazione, intensità di corrente,

tensione e corrente ai capi di un generatore • Derivata delle funzioni elementari • Derivata delle funzioni somma, prodotto e quoziente • Derivata della funzione composta • Determinazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto • Studio della derivata prima: funzioni crescenti e decrescenti, punti di massimo e minimo relativi • Studio della derivata seconda: concavità e flessi • Studio del grafico di una funzione: funzioni algebriche intere e fratte

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 35: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

35

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

Dal punto di vista disciplinare, molti alunni hanno tenuto un comportamento non sempre corretto e spesso l’attività didattica ha subito il condizionamento di tale atteggiamento sbagliato. La classe ha subito evidenziato un clima amichevole ma poco motivato allo studio: l’apprendimento si è svolto esclusivamente nei tempi scolastici. Si evidenzia un impegno non sempre adeguato che, anche a fronte di discrete capacità, non ha sempre portato allo studio necessario per assimilare e rielaborare i contenuti trasmessi nei vari moduli. In generale, la maggioranza degli studenti si è limitata ad uno studio finalizzato al superamento delle verifiche. A causa di ciò molte ore curriculari, nel corso dell’anno scolastico, sono state dedicate al recupero riprendendo gli argomenti svolti nelle precedenti lezioni. Per quanto riguarda il profitto, esso è differenziato in relazione alle diverse potenzialità e all’ impegno profuso.

• Tre alunni hanno una conoscenza adeguatamente completa degli argomenti oggetto di studio. Tra questi però uno solo si è distinto per l’interesse, la partecipazione e l’impegno costante attestandosi su buoni livelli di preparazione.

• La maggioranza degli studenti, a causa di uno studio personale non adeguato, una partecipazione poco produttiva, pur avendo raggiunto gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di classe, evidenzia una preparazione piuttosto fragile e poco autonoma, un livello di conoscenze spesso mnemonico. Limitata risulta pertanto la loro competenza nell’affrontare situazioni diverse da quelle conosciute o che poco si discostano da quelle standardizzate a lezione.

• Infine, due studenti, a causa di gravi e diffuse lacune, che si trascinano dagli anni precedenti, un impegno non adeguato, una modesta, in alcuni casi assente, partecipazione alle attività didattiche, a tutt’oggi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari programmati.

L’Insegnante prof.ssa Grillo Michela

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 36: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

36

SCHEDA DISCIPLINARE Classe 5^ B IPSIA BASTARDO

A.S. 2015_2016

DISCIPLINA Educazione Fisica- Scienze Motorie

ORE SETTIMANALI Due

LIBRO DI TESTO

Nuovo Praticamente Sport – casa editrice D’Anna- autori: Del Nista P.L., Parker J., Tasselli A.

DOCENTE Prof.ssa Roberta Dominici

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

• Completamento dello sviluppo corporeo e

motorio • Consolidamento di una cultura sportiva come

costume di vita • Approfondimento operativo e teorico delle

attività motorie e sportive • Coordinazione in situazioni complesse • Rispetto delle regole sportive e delle regole

sociali. • Rispetto dei compagni , dell’insegnante e degli

ambienti di lavoro

CONOSCENZE

• Conoscenza della adeguata terminologia • Conoscenza dei principi fondamentali di una

adeguata e corretta alimentazione . • I principi fondamentali di prevenzione dei traumi

ed attuazione della sicurezza personale in palestra e negli altri ambienti.

• Concetto di corporeità nell’unità fondamentale della persona.

• I benefici dell’attività fisica sul corpo umano e i rischi di una cattiva gestione dello sforzo e dell’uso di sostanze non consentite.

• Gli aspetti educativi e sociali dello sport. • Conoscenza delle discipline dell’atletica leggera

e delle regole fondamentali della pallavolo e del calcetto.

• Conoscenza teorica e pratica del Tiro A Volo.

ABILITÀ

• Acquisizione di autonomia nei percorsi di studio e nella formulazione di ipotesi all’interno di un determinato quadro teorico.

• Promozione di rapporti interpersonali che sappiano potenziare lo sviluppo del singolo mediante il contributo del gruppo-classe.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 37: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

37

COMPETENZE

• Comprendere il linguaggio proprio delle varie discipline sportive praticate .

• Avere coscienza del funzionamento del proprio corpo e degli effetti del movimento su di esso.

• Riconoscere il livello delle proprie capacità motorie e sapere come esercitarsi per migliorarle.

• Sapere qual è la funzione del riscaldamento e in quale fasi essenziali si può suddividere.

• Comprendere l’importanza del mantenimento di un giusto tono trofismo muscolare

• Comprendere l’importanza del mantenimento di una buona flessibilità e mobilità articolare e dell’allungamento muscolare.

• Praticare un’attività in funzione del miglioramento e mantenimento della propria salute dinamica.

• Saper riconoscere le cause e le tipologie degli infortuni e dei traumi sportivi più frequenti.

• Saper gestire la propria alimentazione in base alle conoscenze teoriche apprese per un corretto stile di vita.

• Comprendere gli effetti negativi che hanno sull’organismo il fumo, l’alcool, le droghe e altre sostanze vietate ed evitarne l’assunzione per una vita sana.

METODI UTILIZZATI

Teoria: lezione frontale in classe con uso della LIM e utilizzo del libro di testo. Pratica: lavoro di gruppo e individuale in palestra - metodo analitico e analitico globale.

STRUMENTI

Libro di testo e dispense dell’insegnante, lezioni multimediali per la parte teorica. Palestra e piccoli e grandi attrezzi in essa contenuti per la pratica.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

Le verifiche teoriche si sono svolte ogni 30gg e si sono utilizzati test scritti con domande chiuse con 4 risposte ciascuna. Le verifiche dell’attività pratica si sono svolte ogni 15 gg in palestra con lo svolgimento di alcune esercizi pratici richiesti.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per la pratica:test motori ed esercitazioni pratiche individuali, in coppia e di gruppo con o senza attrezzi. Per la teoria: test scritti multi risposta.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 38: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

38

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI Pratica

• Attività a carico naturale e aggiuntivo. • Attività di opposizione e resistenza. • Utilizzo di piccoli e grandi attrezzi codificati. • Attività individuali, a coppie, di gruppo e di squadra. • Giochi sportivi di squadra: tecnica dei fondamentali in forma individuale,a coppie e in

squadra ( calcetto, pallavolo, pallacanestro). • Preatletismo generale e tecnica della corsa: corsa calciata dietro, calciata sotto, a ginocchia

alte, galoppata, balzi alternati, etc. Corsa veloce, corsa di resistenza e intervallata. • Esercizi di coordinazione dinamica globale e segmentaria a corpo libero • Esercizi di equilibrio statico e dinamico • Esercizi di tonificazione generale e del cinto pelvico in particolare. • Esercizi di mobilizzazione articolare e di allungamento muscolare • Esercizi per la coordinazione e controllo spazio-temporale Teoria • Teoria del pronto soccorso e alimentazione. • Conoscenza teorica dell’atletica leggera. • Conoscenza teorica del Tiro a Volo e del Calcio.

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE La classe è composta da 12alunni . Al suo interno esistono rapporti sociali consolidati e una buona capacità, in generale, di collaborazione e comunicazione. Le varie attività svolte hanno consentito loro di approfondire il valore della propria corporeità nonché di acquisire una adeguata autovalutazione delle proprie potenzialità. La maggior parte dei ragazzi dimostra aspetti caratteriali e comportamentali ancora da migliorare e nel complesso la classe si è dimostrata sempre molto vivace, non sempre corretta e sufficientemente in grado di apprendere.

L’Insegnante

Roberta Dominici

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 39: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

39

Scheda disciplinare Disciplina Italiano Ore di lezione settimanali 4 Libro di testo Paolo Di Sacco, Chiare lettere, vol. 3, Edizioni scolastiche Bruno

Mondadori Docente Matilde Versiglioni Obiettivi disciplinari

Lo studio dell’italiano ha avuto come obiettivo primario il potenziamento delle capacità espressive e comunicative nei vari contesti. Attraverso costanti riscontri con il mondo attuale, si è cercato di richiamare la valenza formativa della disciplina e di condurre gli allievi al riconoscimento dei valori e alla formazione di opinioni personali. Lo studio della letteratura ha avuto lo scopo di fornire una conoscenza dello sviluppo del pensiero e delle correnti letterarie nelle varie epoche, collegandole al contesto storico di riferimento. L’analisi delle opere è stata condotta nell’intento di promuovere la capacità di una interpretazione il più possibile autonoma delle stesse, al fine di comprendere il senso generale e i valori di carattere universale presenti nei testi.

Conoscenze

Conoscere i maggiori autori e le più importanti correnti letterarie che hanno caratterizzato il periodo storico che va dalla seconda metà dell’Ottocento al secondo dopoguerra.

Capacità

Scrivere testi di vario genere in forma chiara e corretta. Esporre in modo chiaro e coerente le conoscenze acquisite. Comprendere e commentare testi letterari, inserendoli nel contesto storico e culturale di appartenenza. Riconoscere le fasi evolutive nella produzione di un autore, orientandosi nel rapporto opera/poetica. Saper fare semplici confronti fra opere dello stesso autore e di autori diversi.

Competenze

Riconoscere le tematiche di un autore, risalendo dalle opere al pensiero e alla poetica dello stesso. Collocare il testo letterario nel contesto storico di riferimento ed operare gli opportuni collegamenti. Interpretare, tramite l’applicazione degli strumenti di analisi, testi, fatti e relazioni. Esprimere valutazioni ed assumere un punto di vista personale.

Metodi utilizzati

Lezione frontale e partecipata, lettura e analisi guidata dei testi degli autori, commento e riflessione sui testi. Attualizzazione delle tematiche degli autori e delle correnti letterarie.

Strumenti Libro di testo, dispense, sintesi, mappe. Spazi Le lezioni si sono svolte in aula. Tipologia delle verifiche Criteri di valutazione delle verifiche Verifiche orali - Conoscenza dell’argomento

- Proprietà di linguaggio - Capacità di organizzazione del discorso e sua efficacia

Verifiche scritte: - Analisi del testo - Saggio breve - Articolo di giornale - Tema (storico e di ordine generale)

I criteri di valutazione delle verifiche scritte sono indicati nelle “Griglie di valutazione della prima prova” inserite nel presente documento e a disposizione della Commissione.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 40: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

40

Contenuti disciplinari

1. L’età del Positivismo: dal Naturalismo francese al Verismo italiano Il quadro storico-politico di fine Ottocento, gli aspetti sociali e culturali, le peculiarità del contesto italiano, il mito del progresso. Fondamenti teorici del Naturalismo francese: il pensiero di Comte, il darwinismo sociale e i caratteri del romanzo sperimentale. Analisi testuale. - E. Zola, da Germinale, cap. I, “La miniera”

Giovanni VERGA: dati biografici e formazione culturale, la svolta verista, la poetica dell’impersonalità, la tecnica della regressione, l’eclissi dell’autore. Il progetto letterario del Ciclo dei Vinti. L’intreccio, il sistema dei personaggi, la religione della famiglia e il motivo dell’esclusione nel romanzo I Malavoglia. Analisi testuale: - Da Vita dei campi, Rosso Malpelo - Da Novelle rusticane, La roba - Da I Malavoglia: Prefazione “La fiumana del progresso”, cap. I “La famiglia Toscano”.

2. Decadentismo e Simbolismo L’origine dei termini e la poetica decadente: protesta, rifiuto, estetismo, maledettismo e rinnovamento del linguaggio poetico. La crisi del Razionalismo e il pensiero di Nietzsche. C. Baudelaire: dati biografici, il male, il conflitto intellettuale/società; struttura e temi della raccolta I fiori del male. L’opera dei poeti simbolisti francesi. Analisi testuale: - C. Baudelaire, da I fiori del male, Corrispondenze, L’albatro

3. Gabriele D’Annunzio La vita come opera d’arte, lo sfruttamento dei meccanismi dell’industria culturale e l’evoluzione poetica dell’autore: estetismo, superomismo, panismo. L’influenza nietzschiana nei romanzi e il progetto poetico delle Laudi: musicalità, panismo e poesia pura. Analisi testuale: - Da Il piacere, “Il ritratto dell’esteta”, libro I, cap. II - Da Le vergini delle rocce, “Il programma del superuomo”, libro I - Da Alcyone, La pioggia nel pineto, Stabat nuda Aestas - Da Notturno, “Imparo un’arte nuova”

4. Giovanni Pascoli Dati biografici, visione del mondo, poetica: i simboli, il fanciullino e lo sperimentalismo linguistico. Le raccolte poetiche (informazioni essenziali).

Analisi testuale:

- Dal saggio Il fanciullino, “Il fanciullo che è in noi”, cap. I - Da Myricae, Novembre, X agosto - Da Canti di Castelvecchio, La mia sera - Dai Poemetti, Italy, IV, V, VI

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 41: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

41

5. Il primo Novecento: affermazione e critica della modernità La crisi del Positivismo, la relatività e la psicoanalisi di Freud. Il distacco dalla cultura tradizionale: programmi e critica militante. La stagione delle Avanguardie e il rifiuto della tradizione: i Futuristi. Analisi testuale: -F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo e Bombardamento 6. Italo Svevo e il nuovo romanzo novecentesco Dati biografici e formazione culturale: l’incontro con Joyce e con la psicoanalisi, la scoperta dell’inconscio come rifiuto del razionalismo borghese e la condizione di inettitudine. I romanzi: trama, strutture, il nuovo impianto narrativo e la rivoluzione de La coscienza di Zeno (tempo misto, romanzo psicologico, narratore inattendibile). Analisi testuale: - Da Una vita, cap. VIII “Gabbiani e pesci” - Da La coscienza di Zeno, Prefazione e “Il fumo”, cap. III 7. Luigi Pirandello e la crisi d’identità Vita, visione del mondo, poetica: la frantumazione dell’io, il contrasto vita/forma e il relativismo conoscitivo. I temi, le strutture e le soluzioni “umoristiche” nella narrativa di Pirandello: le novelle e i romanzi Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno, centomila. Innovazione del teatro pirandelliano: la teoria delle maschere, il teatro nel teatro e la dissoluzione della finzione scenica. Analisi testuale: - Dalle Novelle per un anno, “Il treno ha fischiato” - Da Il fu Mattia Pascal, “Adriano Meis” cap. VIII - Da Uno, nessuno e centomila, “Il naso di Moscarda”, I 8. La nuova tradizione poetica del Novecento Il superamento delle linee tradizionali e le principali linee di sviluppo, il ridimensionamento del ruolo del poeta, il sentimento tragico dell’esistere. Giuseppe Ungaretti Dati biografici, formazione culturale, evoluzione poetica: la parola poetica come rapporto con l’assoluto, la poesia come illuminazione, la distruzione del verso tradizionale. Analisi testuale: - Da L’allegria, Veglia, I fiumi, Fratelli, Soldati

Salvatore Quasimodo La lezione di Ungaretti, la letteratura come vita, l’evoluzione stilistica. Analisi testuale: - Da Acque e terre, Ed è subito sera - Da Giorno dopo giorno, Alle fronde dei salici 9. Eugenio Montale e la ricerca dell’essenzialità Dati biografici e formazione culturale. Le “ragioni” della poesia montaliana: il male di vivere, la ricerca del “varco”, il simbolo, il correlativo oggettivo. Analisi testuale:

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 42: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

42

- Da Ossi di seppia, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato

- Da Satura, ho sceso dandoti il braccio - Da Quaderno dei quattro anni, Senza pericolo

Osservazioni del docente: la classe ha mostrato, nel corso del triennio, scarso interesse per la disciplina e ciò ha determinato mancanza di impegno e lacune da parte di molti. Pertanto l’attività didattica è stata impostata cercando di far acquisire agli allievi le tematiche fondamentali e di sviluppare le capacità espositive, di comprensione e di rielaborazione personale, favorendo il recupero delle carenze e delle difficoltà dovute a scarso impegno e a metodi di studio non sempre adeguati. Nello svolgimento del lavoro si è fatto ricorso a spiegazioni semplici e al supporto di schemi e sintesi, per far apprendere i concetti essenziali agli alunni e rendere omogenee le loro conoscenze di base. Della vita degli autori sono stati sottolineati i dati essenziali per la comprensione delle loro realizzazioni artistiche, mentre i testi letterari sono stati analizzati più dal punto di vista dei contenuti che da quello formale. Tranne un allievo, che si è distinto per continuità e partecipazione attiva e propositiva, la progressione di molti è stata modesta ed i livelli attuali sono, nel complesso, appena sufficienti: per molti ragazzi, infatti, è risultato difficile superare il semplice piano nozionistico e accedere ad un approccio critico e consapevole dei contenuti disciplinari, sia per la poca abitudine allo studio domestico, sia per una mancata determinazione a migliorare. Un alunno, infine, non ha raggiunto i livelli minimi in termini di conoscenze e competenze, a causa di gravi lacune pregresse e ad un impegno quasi assente. Permangono, dunque, ancora alcune difficoltà nell’interpretazione autonoma del testo, nell’uso degli strumenti di analisi e nell’impiego di un lessico appropriato ad una esposizione orale chiara ed efficace. Nella produzione scritta emergono incertezze grammaticali, lessico ridotto e alcune difficoltà nell’utilizzo delle tecniche compositive delle tipologie della prima prova scritta, che talvolta ne compromettono la chiarezza e la correttezza.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 43: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

43

Scheda disciplinare

Disciplina Storia

Ore di lezione settimanali 2

Libro di testo AA.VV., Capire la storia, vol. 3, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori

Docente Matilde Versiglioni

Obiettivi disciplinari

Analizzare la complessità delle ricostruzioni dei fatti storici. Consolidare l’attitudine a problematizzare tenendo conto delle dimensioni temporali e spaziali dei fatti e le loro connessioni con le strutture economiche e sociali. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze e delle tecniche. Riconoscere un sistema di valori coerente con i principi della Costituzione in base ai quali orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali.

Conoscenze

Conoscere persistenze e processi di trasformazione che hanno caratterizzato la storia del Novecento, con particolare riferimento alla situazione italiana.

Capacità

Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. Ricostruire processi di trasformazione e individuare elementi di persistenza e discontinuità. Utilizzare il lessico di base delle scienze storico-sociali. Analizzare l’evoluzione delle istituzioni democratiche con particolare riguardo alla Costituzione repubblicana. Riconoscere lo sviluppo storico dei sistemi economici e sociali. Analizzare contesti e fattori che hanno favorito le innovazioni scientifiche e tecnologiche.

Competenze

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica e sincronica. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico correlato agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche.

Metodi utilizzati Lezione frontale e partecipata, guida alla lettura di documenti. Strumenti Libro di testo, dispense, sintesi e mappe, risorse web.

Spazi Le lezioni sono state svolte in aula.

Tipologia delle verifiche Criteri di valutazione

Verifiche orali - Conoscenza dei contenuti richiesti - Proprietà di linguaggio - Capacità di esposizione, di analisi e di collegamento

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 44: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

44

Contenuti disciplinari LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

- Lo sviluppo scientifico e tecnologico - La società di massa: politica, valori, ideologie

L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO

- La politica economica europea - La spartizione del pianeta

L’INIZIO DEL SECOLO E LA GRANDE GUERRA - L’Europa e il mondo all’inizio del Novecento - L’età giolittiana - La Prima guerra mondiale: le sue cause, i suoi esiti - La cultura del nazionalismo e la crisi della democrazia

TOTALITARISMI E DEMOCRAZIE

- La rivoluzione russa e lo stalinismo - Il fascismo: la presa del potere e la dittatura - Il dopoguerra nel mondo, la crisi del ’29, il New Deal - La Germania dalla Repubblica di Weimar all’affermazione della dittatura nazista

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

- La Seconda guerra mondiale: le sue cause, i suoi esiti - Il dominio nazista e la Shoah - La Resistenza in Italia e in Europa

IL MONDO TRA SVILUPPO E GUERRA FREDDA

- Il bipolarismo: la guerra fredda e la sua evoluzione - L’età dell’oro: crescita economica e welfare state - L’Italia del dopoguerra - La decolonizzazione e il mondo postcoloniale

IL MONDO CONTEMPORANEO

- Il processo di unificazione europea - La ricerca di un nuovo ordine mondiale - La “terza rivoluzione industriale” e le sfide del mondo globalizzato

Osservazioni del docente: la classe ha mostrato, nel corso del triennio, scarso interesse per la disciplina e ciò ha determinato mancanza di impegno e lacune da parte di molti. Pertanto l’attività didattica è stata impostata cercando di far acquisire agli allievi la conoscenza degli eventi fondamentali delle epoche studiate e di stabilire fra questi relazioni e nessi di causa-effetto, favorendo la discussione e il confronto con la storia attuale. Nello svolgimento del lavoro si è fatto ricorso a spiegazioni semplici e al supporto di schemi e sintesi, per far apprendere i concetti essenziali agli alunni e rendere omogenee le loro conoscenze di base. Il programma è stato svolto seguendo una scansione cronologica, arrivando a toccare solo in modo marginale gli eventi più recenti.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 45: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

45

Tranne un allievo, che si è distinto per continuità e partecipazione attiva e propositiva, la progressione di molti è stata modesta ed i livelli attuali sono, nel complesso, appena sufficienti: la maggior parte della classe, infatti, ha partecipato all’attività didattica in modo discontinuo e non sempre produttivo, mostrando difficoltà a superare il semplice piano nozionistico e ad effettuare autonomamente collegamenti. Un alunno, infine, non ha raggiunto i livelli minimi in termini di conoscenze e competenze, a causa di gravi lacune pregresse e ad un impegno quasi assente.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 46: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

46

DISCIPLINA Tecnologie meccaniche e applicazioni

ORE SETTIMANALI

3

LIBRO DI TESTO Titolo: Tecnologie meccaniche e applicazioni, Volume 3, Autore: PASQUINELLI M., Editore: CAPPELLI

DOCENTI Prof. Vincenzo Esposito – Prof. Stefano Placidi

OBIETTIVI DISCIPLINARI

La disciplina “Tecnologie meccaniche e applicazioni” ha concorso a far conseguire agli alunni, al termine del percorso quinquennale, i seguenti obiettivi relativi al profilo educativo, culturale e professionale: � utilizzare strumenti tecnologici con particolare attenzione

alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

� individuare i problemi attinenti all’ ambito meccanico ed impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;

� utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi

� utilizzare le tecnologie specifiche del settore meccanico e sapersi orientare nella normativa di riferimento;

CONOSCENZE

L’alunno conosce:

• Le principali forme di energia. • I principali impianti di produzione di energia elettrica da

fonte rinnovabile e non. • Impianti tecnologici per il condizionamento dell’aria e

per la produzione di energia termica . • La Direttiva macchine 2006/42/CE. • L’attestato CE. La marcatura CE. • L’affidabilità di un sistema, apparato, impianto. • Strategie manutentive. Tecniche di controllo e

monitoraggio di impianti e apparati. • La distinta base. • Normative e tecniche per dismissione, riciclo e

smaltimento di apparati e residui di lavorazione.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 47: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

47

ABILITÀ

L’alunno sa: o Implementare in azienda lo sfruttamento della fonte di

energia più opportuna o Utilizzare la terminologia del settore meccanico relativo

alla normativa e alla documentazione tecnica. o Comprendere il concetto di affidabilità di un sistema,

apparato o impianto. o Analizzare le caratteristiche di un impianto per

individuare la corretta strategia manutentiva. o Valutare il ciclo di vita di un sistema, apparato o

impianto anche in relazione ai costi ed agli ammortamenti.

o Applicare la normativa a tutela dell’ambiente. o Utilizzare la terminologia relativa alla manutenzione

meccanica.

COMPETENZE

� Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla

normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici ai fini della manutenzione.

� Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire correttamente nel montaggio, nell’assemblaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.

� Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi ed eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti.

� Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.

� Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

METODI UTILIZZATI

� Lezione frontale. � Lezione interattiva. � Problem solving. � Esercitazioni scritto – grafiche individuali e/o di

gruppo nella risoluzione di problemi e nella stesura di relazioni tecniche.

� Apprendistato (esercitazioni di laboratorio).

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 48: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

48

STRUMENTI E SPAZI

- Il libro di testo adottato dal docente (Titolo: Tecnologie meccaniche e applicazioni, Volume 3, Autore: PASQUINELLI M., Editore: CAPPELLI);

- il Manuale tecnico di meccanica, Editore: HOEPLI (libro di testo consigliato dal docente);

- fotocopie di tabelle e tavole numeriche tratte da manuali e da cataloghi tecnici e fornite dal docente;

- fotocopie di dispense fornite dal docente; - la lavagna tradizionale e la LIM; - sussidi informatici ed audiovisivi e contenuti digitali di settore; - laboratori tecnologici, officine e reparto macchine utensili dello istituto e delle aziende sedi degli stage; - calcolatrice tascabile non programmabile.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE, CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

� Verifiche scritte consistenti in risoluzione di problemi e/o nello svolgimento di temi di tipo analitico-grafico e/o in quesiti a risposta multipla ed a risposta breve (simulazioni III prova scritta Esame di Stato).

� Verifiche orali consistenti in interrogazioni alla lavagna con domande sia a risposta aperta che a risposta chiusa (possono comprendere anche problemi numerici da risolvere alla lavagna).

� Verifiche pratiche consistenti in prove pratiche eseguite nei laboratori.

.

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI

Modulo 1. Energetica, macchine ed impianti industriali • Le fonti di energia: fonti energia rinnovabile e non • Motori a combustione interna • Impianto di produzione di energia elettrica mediante turbina a gas • Impianto di produzione di energia elettrica mediante turbina a vapore • Impianto di produzione di energia elettrica idroelettrica • Impianto di produzione di energia elettrica fotovoltaico • Sistemi a pompa di calore • Impianti di condizionamento a tutt’aria

Modulo 2. Tecnica della manutenzione di sistemi, apparati, impianti • Manutenzione: premessa e cenni storici. • Guasto: definizione, tipologie. • Probabilità o tasso di guasto.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 49: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

49

• Affidabilità. Parametri dell’affidabilità. Affidabilità di sistemi in serie ed in parallelo. • Disponibilità. Manutenibilità. • Valutazione della affidabilità: analisi di Pareto, analisi ABC, diagramma di Ishikawa, metodo

dell’Albero di guasto, • Diagramma di Gantt. • Struttura aziendale. • Strategie manutentive. Manutenzione correttiva, preventiva, predittiva. • Tecniche di controllo e monitoraggio: termografia, analisi vibrazioni, analisi per mezzo di

ultrasuoni, misurazioni elettriche. • Modalità di segnalazione, ricerca e diagnosi dei guasti di sistemi, apparati e impianti

meccanici.. • Analisi economica per il piano di manutenzione: costi aziendali, costo di fermo macchina,

indici di manutenzione. • Esempio pratico: diagnosi su cuscinetti per autoveicolo. • Cenni sulle Normative e tecniche per dismissione, riciclo e smaltimento di apparati e residui di

lavorazione.

Modulo 3. Normativa e documentazione tecnica per il settore meccanico • Direttiva macchine 2006/42/CE. • Direttiva macchine 2006/42/CE: manuale d'uso e manutenzione. • Esempio di manuale d'uso e manutenzione di una serie di riduttori. • Catalogo ricambi. • Attestato CE. Marcatura CE. • Distinta base.

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE La classe, costituita da 12 alunni di cui 2 con Piano Educativo Individualizzato Differenziato, si presenta in maniera estremamente eterogenea. Metà classe proveniente da altri indirizzi scolastici è stata ammessa solo nell’ultimo biennio a questo corso di studi. Per tale ragione, gli allievi presentano carenze nel possesso dei pre-requisiti indispensabili tanto da costringere l’insegnante, che peraltro ha iniziato il suo lavoro solo nella seconda metà del mese di dicembre, ad un recupero in itinere. In tale contesto non è stato possibile che conseguire gli obiettivi minimi. Durante l’anno scolastico si sono sempre affrontati gli argomenti in modo semplificato utilizzando numerosi esempi per coinvolgere gli allievi il più possibile e rendere attiva e proficua la loro partecipazione. L’attività didattica ha risentito di numerose interruzioni causate dal coinvolgimento degli alunni in attività di altro ordine (simulazioni d’esame, partecipazioni ad eventi ). Sebbene il clima sia stato amichevole, la classe ha mostrato un interesse discontinuo nei confronti della disciplina e si è mostrata poco motivata allo studio. L’apprendimento, pertanto, si è svolto esclusivamente nelle ore di impegno scolastico. Il comportamento degli allievi è stato nel complesso corretto e le lezioni si sono svolte in un clima sereno e tranquillo anche se la partecipazione dei discenti non si è rivelata, in alcuni casi, assidua. Alla luce di quanto detto il rendimento complessivo della classe si può ritenere ai limiti della sufficienza.

Gli insegnanti Vincenzo Esposito Stefano Placidi

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 50: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

50

SCHEDA DISCIPLINARE

DISCIPLINA LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI

ORE SETTIMANALI 3

LIBRO DI TESTO

LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI VOL.4 – EDITORE HOEPLI

DOCENTI Prof. Placidi Stefano

OBIETTIVI DISCIPLINARI

Il docente di “Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa di sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e di installazione; gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste. Alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze di base e le competenze necessarie per operare correttamente in tali ambiti, altri evidenziano qualche difficoltà.

CONOSCENZE

Sei dei 12 alunni della classe hanno acquisito un livello di conoscenza sufficiente; due ha raggiunto risultati discreti, mentre quattro studenti evidenziano ancora lacune.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 51: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

51

ABILITÀ

Pochi alunni hanno le capacità per applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Meglio se il problema posto implica l'abilità manuale, l'utilizzo di metodi, materiali e strumenti; nelle attività laboratoriali infatti, quasi tutti gli allievi sanno risolvere problemi circuitali e di collaudo.

COMPETENZE

Pochi studenti hanno raggiunto la capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di studio e nello sviluppo professionale e personale. Quasi tutti gli allievi hanno dimostrato una discreta normalità, non supportata però dalle opportune conoscenze.

METODI UTILIZZATI

Lezioni frontali interattive, orientate verso la ricerca e la scoperta, operando in modo tale da favorire la concettualizzazione. Ove richiesti, costruzione di schemi circuitali per analizzare tipiche applicazioni dei settori elettrotecnico ed elettronico. Formulazione di domande stimolo per cercare di far emergere i concetti sistematici tipici della disciplina. Dimostrazione di tecniche di montaggio circuitale negli impianti civili e industriali, per acquisire le capacità critiche e di rielaborazione.

STRUMENTI

Utilizzo del computer e di internet per approfondimenti ed attinenze alla realtà. Utilizzo del libro di testo. Utilizzo di software Multisim per l’analisi e la simulazione di circuiti elettrici ed elettronici.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

L’accertamento del raggiungimento degli obiettivi fissati è avvenuto attraverso la valutazione di attività laboratoriali effettuate nei reparti di Informatica e di Elettrotecnica-Elettronica. In conformità alla struttura laboratoriale della disciplina, le esercitazioni svolte e gli elaborati o stampe risultanti hanno valore di verifica per la valutazione delle competenze acquisite.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 52: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

52

CRITERI DI VALUTAZIONE

Elementi di valutazione sono state le conoscenze acquisite e le abilità metodologiche e tecnico-esecutive dimostrate. Sono state valutate le capacità logiche, l’attitudine alla materia, le capacità creative, tecnico-esecutive, l’impegno, la partecipazione, l’interesse, la quantità e la qualità del lavoro effettuato tenendo conto anche della crescita personale rispetto anche ai livelli di partenza.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE Griglie di valutazione deliberate in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Classe.

PROGRAMMA SVOLTO

CONTENUTI DISCIPINARI

MODULO O: Valutazione, ricerca e prevenzione guasti

Struttura: Unità Didattica O1: Analisi, ricerca e prevenzione guasti; Unità Didattica O2: Costi e affidabilità;

MODULO P: Tecniche di rilevazione dei guasti

Struttura: Unità Didattica P1: Tecniche di rilevazione dei dati; Unità Didattica P2: Tecniche di gestione;

MODULO Q: Impianti Elettrici Civili

Struttura:

Unità Didattica Q1: Componenti degli Impianti Elettrici Civili; Unità Didattica Q2: Schemario di impianti civili del settore domestico;

MODULO R: Impianti Elettrici Industriali Struttura:

Unità Didattica R1: Apparati per Impianti Elettrici Industriali; Unità Didattica R2: Schemi Elettrici negli Impianti Industriali;

MODULO S: Schede Elettroniche e programmazione

Struttura: Unità Didattica S1: Schede Elettroniche; Unità Didattica S2: Convertitori DAC e ADC;

MODULO U: Documentazione Tecnica Struttura:

Unità Didattica U1: Materiali per la manutenzione; Unità Didattica U2: Contratti di Manutenzione

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 53: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

53

MODULO V: Tecniche Operative Struttura:

Unità Didattica V1: Distinta base; Unità Didattica V2: Tecniche d’intervento

OSSERVAZIONI DEL DOCENTE

L’impegno degli alunni nei confronti delle attività didattiche proposte, è stato soddisfacente per quanto riguarda il lavoro svolto a scuola, tuttavia la mancanza di applicazione nel rielaborare a casa gli argomenti esposti in classe, ha costretto il docente a continui rielaborazioni degli argomenti svolti, limitando la quantità degli argomenti rispetto alla programmazione iniziale.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 54: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

54

CALENDARIO DELLE PROVE DI SIMULAZIONE Prima prova (Italiano) 29/02/2016 04/04/2016 Seconda prova (Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione) 03/03/2016 28/04/2016 Terza prova (Inglese, Laboratori Tecnologici, Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni, Scienze Motorie e Sportive) 23/03/2016 20/04/2016

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 55: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

55

LISTA DEI DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE Sono a disposizione della commissione i seguenti documenti: Compiti in classe svolti durante l’anno scolastico Documentazione relativa agli stage previsti dalla normativa Attestati relativi ai crediti formativi Registro elettronico di classe Registro personale elettronico dei singoli insegnanti Programmi di ciascuna materia firmati dagli studenti Simulazioni svolte Copia dell’ultimo verbale del consiglio di classe Tabellone con i voti dello scrutinio finale

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 56: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

56

ALLEGATI:

-N° 2 SIMULAZIONI DELLA PRIMA PROVA D’ESAME

-N° 2 SIMULAZIONI DELLA SECONDA PROVA D’ESAME

-N° 2 SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA D’ESAME

-GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA PRIMA PROVA -GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA -GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA -GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO -GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER GLI STUDENTI CON P.E.I.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 57: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

57

1) TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE E SIMULAZIONI

Il consiglio di classe, durante il secondo quadrimestre, ha provveduto ad effettuare due simulazioni per ciascuna delle prove scritte previste dall’Esame di Stato. Per quanto riguarda la prima prova italiano, sono state svolte due simulazioni della durata di cinque ore e mezzo ciascuna, proponendo agli alunni prove ministeriali o compiti equivalenti per grado e difficoltà. Sono state presentate tutte le tipologie previste dalla normativa. Per la seconda prova scritta “di Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione, sono state svolte due simulazioni di cinque ore e mezzo ciascuna, nelle quali sono stati proposti agli allievi temi conformi per tipologie e difficoltà a quelli assegnati all’Esame di Stato negli anni precedenti. Per la terza prova scritta, il consiglio di classe ha ritenuto più adatta la tipologia mista B+C con due quesiti a risposta aperta e quattro quesiti a risposta chiusa per tutte le discipline coinvolte tranne Inglese, che propone tre quesiti a risposta aperta valutati con indicatori diversi rispetto a quelli utilizzati per le altre discipline. Il tempo concesso per lo svolgimento della simulazione della terza prova è stato due ore e mezzo.

Discipline Coinvolte nella Terza Prova

• Inglese

• Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni

• Tecnologie meccaniche ed applicazioni

• Scienze motorie e sportive

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 58: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

58

PRIMA SIMULAZIONE DELLA PRIMA

PROVA D’ESAME

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO - SIMULAZIONE

(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Gabriele D’Annunzio, Stabat nuda Aestas

1( da Alcyone, 1903)

Primamente2 intravidi il suo piè stretto3 scorrere su per gli aghi arsi dei pini ove estuava l’aere con grande tremito, quasi bianca vampa effusa4.

5 Le cicale si tacquero. Più rochi si fecero i ruscelli. Copiosa la resina gemette giù pe’ fusti. Riconobbi il colùbro5 dal sentore6. Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.

10 Scorsi l’ombre cerulee7 dei rami su la schiena falcata8, e i capei fulvi nell’argento pallàdio9 trasvolare10 senza suono. Più lungi, nella stoppia, l’allodola balzò dal solco raso11,

15 la chiamò, la chiamò per nome in cielo. Allora anch’io per nome la chiamai. Tra i leandri la vidi che si volse.

1 Stabat nuda Aestas: citazione da Ovidio, Metamorfosi, II, v.28 “Stabat nuda Aestas et spicea serta gerebat” (stava nuda l’estate e portava ghirlande di spighe). 2 Primamente: per prima cosa. 3 Piè stretto: piede piccolo. 4 Ove…effusa: dove l’aria ardeva con un grande tremito, come una bianca fiamma che si spargesse tutt’intorno. 5 Il colùbro: la biscia. 6 Dal sentore: dall’odore. 7 Cerulee: dal colore verde azzurro. 8 Falcata: arcuata. 9 Nell’argento palladio: tra le fronde di colore argenteo degli ulivi, un tempo sacri a Pallade. 10 Trasvolare: volare oltre. 11 Dal solco raso: dai solchi del terreno dove già le messi sono state mietute.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 59: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

59

Come in bronzea mèsse nel falasco12 entrò, che richiudeasi strepitoso.

20 Più lungi, verso il lido, tra la paglia marina13 il piede le si torse in fallo14. Distesa cadde tra le sabbie e l’acque. Il ponente15 schiumò16 ne’ suoi capegli. Immensa apparve, immensa nudità.

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto informativo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Individua tutti i punti della lirica in cui c’è attenzione per i suoni, per i colori, per i profumi. 2.2 Individua i termini che, normalmente riferiti al comportamento umano, qui si accompagnano

invece ad elementi della natura. Si può parlare di antropomorfismo? 2.3 Quale tipo di lessico usa il poeta (Quotidiano? Ricercato? Specialistico?) 2.4 Individua le figure retoriche presenti nel testo. 2.5 C’è nella lirica una precisa descrizione della donna-estate o questa si fonde con gli elementi

della natura? Nella lirica si descrive una situazione con precisione o questa resta ambigua e indefinita? Motiva la tua risposta.

2.6 È presente in questo testo l’esperienza del panismo?

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Spiega perché l’estate è una stagione privilegiata per il poeta, collegando questo testo con altri conosciuti di D’Annunzio, in cui compare il medesimo tema. Quindi illustra la poetica presente nell’opera dell’autore e inseriscila nell’ambito del Decadentismo italiano ed europeo.

12 Falasco: erba palustre. 13 La paglia marina: le alghe secche. 14 Le si torse in fallo: si piegò per un passo falso. 15 Il ponente: la brezza di mare. 16 Schiumò: provocò la spuma delle onde.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 60: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

60

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando in tutto o in parte e nei modi che ritieni opportuni i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del "saggio breve", argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e se vuoi suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: Il mito letterario di Ulisse Narrami, o Musa17 dell'eroe multiforme18, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia19: di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, molti dolori patì sul mare nell'animo suo, per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni. Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo: con la loro empietà si perdettero, stolti, che mangiarono i buoi del Sole Iperione: ad essi egli tolse il dì del ritorno. Odissea, Proemio Libro I, vv. 1-10

Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso, onde non tacque le tue limpide nubi e le tue fronde l’inclito verso di colui che l’acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura. A Zacinto , Sonetti, IX

17 La Musa, figlia di Zeus e Mnemosine (dea della memoria) e ispiratrice della poesia 18 dal greco "pol'ytropos, può significare "multiforme, ingegnoso" con riferimento alla sua intelligenza ed astuzia, oppure che ha molto viaggiato 19 allude all'episodio del cavallo di legno e attribuisce solo ad Ulisse il merito della vittoria

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 61: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

61

Per il fanciullo appassionato di carte e di

mappe

L’universo è pari alle sue immense brame. Com’è grande il mondo al chiarore delle lampade! E com’è piccolo il mondo agli occhi del ricordo!

Un mattino, ecco, partiamo col cervello in fiamme E il cuore gonfio di rancori e amari desideri, e ce ne andiamo cullando al ritmo delle onde sul finito dei mari il nostro infinito.

C’è chi è lieto di fuggire una patria infame O la sua orrenda culla; chi, ancora, da astrologo Annegato negli occhi d’una donna, la tirannica Circe dai pericolosi incanti,

s’inebria di spazio, luce e cieli ardenti per non essere mutato in bestia: il ghiaccio che lo morde e il sole che l’abbronza cancellano a poco a poco il segno dei baci.

Ma il vero viaggiatore è soltanto chi parte Per partire, col cuore lieve, simile a un pallone; chi non si separa mai dal suo destino e, senza sapere perché, dice sempre “Andiamo!”;

chi nutre desideri a forma di nuvole e sogna ebbrezze, come un coscritto il suo cannone,

ebbrezze immense, mutevoli ed ignote di cui lo spirito umano non sa neanche il nome!

Abbiamo visto astri E onde; anche sabbie abbiamo visto; malgrado scosse e disastri non previsti, ci siamo spesso annoiati, come voi.

La gloria del sole sul mare violetto, la gloria delle città nel sole del tramonto, accendevano, sì, nel cuore un inquieto ardore di tuffarci in un cielo dal riflesso seducente!

Ma le città più ricche e i più grandi paesi Non avevano mai quell’attrattiva di mistero Di quello che il caso costruiva con le nuvole! Come ci rendeva pensosi il desiderio! (…) Morte, vecchio capitano, è l’ora! Su l’ancora! Morte, che noia questa terra! Salpiamo! Se cielo e mare sono neri come inchiostro, i nostri cuori sono colmi di raggi, e tu lo sai!

Su, versaci il veleno perché ci riconforti! Quanto brucia questo fuoco nel cervello! Vogliamo Tuffarci in fondo all’abisso! Cielo o Inferno, cosa importa? In fondo all’Ignoto per trovarvi il nuovo!

Ch. Baudelaire, Il viaggio, da I fiori del male

Il canto di Ulisse. Chissà come e perché mi è venuto in mente: ma non abbiamo tempo di scegliere, quest’ora già non è più un’ora. Se Jean è intelligente capirà. Capirà.[...] Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, ho bisogno che tu capisca: Considerate la vostra semenza:\ fatti non foste a viver come bruti, \ ma per seguir virtute e conoscenza. Come se anch’io lo sentissi per la prima volta: come uno squillo di tromba, come la voce di Dio. Per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono. Pikolo mi prega di ripetere. Come è buono Pikolo, si è accorto che mi sta facendo del bene. O forse è qualcosa di più: forse, nonostante la traduzione scialba e il commento pedestre e frettoloso, ha ricevuto il messaggio, ha sentito che lo riguarda, che riguarda tutti gli uomini in travaglio, e noi in specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare di queste cose con le stanghe della zuppa sulle spalle. Li miei compagni fec’io sì acuti... ... e mi sforzo, ma invano, di spiegare quante cose vuol dire questo «acuti». Qui ancora una lacuna, questa volta irreparabile. [...]«ho dimenticato almeno quattro terzine. [...]Quando mi apparve una montagna, bruna \ per la distanza e parvemi alta tanto \ che mai veduta non ne avevo alcuna.

[...] Darei la zuppa di oggi per saper saldare «non ne avevo alcuna» col finale. Mi sforzo di ricostruire per mezzo delle rime, [...] È tardi, è tardi, siamo arrivati alla cucina, bisogna concludere: Tre volte il fè girar con tutte l’acque, alla quarta levar la poppa in suso\ e la prora ire in giù, come altrui piacque... Trattengo Pikolo, è assolutamente necessario e urgente che ascolti, che comprenda questo «come altrui piacque», prima che sia troppo tardi, domani lui o io possiamo essere morti, o non vederci mai più, devo dirgli, spiegargli del Medioevo, del così umano e necessario e pure inaspettato anacronismo [il fatto che Ulisse, pagano, faccia riferimento al Dio cristiano], e altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il perché del nostro destino, del nostro essere oggi qui... Siamo oramai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla sordida e sbrindellata dei portazuppa degli altri Kommandos. [...] Si annunzia ufficialmente che oggi la zuppa è di cavoli e rape: Choux et navets. Kàposzta és répak [“cavoli e rape” viene ripetuto in francese e in ungherese]. Infin che ’l mar fu sopra noi rinchiuso. P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1976

------------------------ [Primo Levi (1919-1988) nel romanzo Se questo è un uomo (1947) rievoca la barbarie dei lager nazisti, che egli visse in prima persona come deportato ad Auschwitz. In questo episodio i due personaggi sono l’autore e Jean, un giovane alsaziano, il “pikolo” (aiutante) della baracca. Jean vorrebbe imparare l’italiano e Levi, mentre si recano a prendere la zuppa, gli recita a memoria il canto di Ulisse, il XXVI della Divina Commedia.] [...]

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 62: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

62

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi.

DOCUMENTI

«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 63: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

63

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

3. AMBITO STORICO POLITICO

ARGOMENTO: Il fascismo e la cultura Una cultura fascista nel duplice senso di fatta da fascisti dichiarati o a contenuto fascista non è mai realmente esistita, o almeno non riuscì mai, per quanti sforzi fossero compiuti, a prender forma in iniziative o imprese durature e storicamente rilevanti. L'unico gruppo che tentò di elaborare una dottrina originale e cercò di non perdere i contatti col resto del mondo, fu quello dei giovani gentiliani che si raccolsero attorno a Bottai nella scuola di scienze corporative dell'Università di Pisa. Per il resto gli intellettuali integralmente fascisti - dico «integralmente» per distinguerli da tutti coloro che erano fascisti soltanto in quel quarto d'ora in cui scrivevano su una rivista fascista o facevano una dichiarazione di omaggio al duce, insomma dagli opportunisti, da quelli con fede «a comando», e furono la stragrande maggioranza - erano per la maggior parte intellettuali di mezza tacca, tra cui si poteva distinguere il delirante come lulius Evola o il dilettante in vena di grandezza, come G. A. Fanelli, che definiva il fascismo «monarchia integrale». Nessuno li prendeva sul serio, neppure coloro cui fornivano i prodotti delle loro dotte elucubrazioni. Buona parte della letteratura fascista era già morta prima di nascere. Ora è diventata ciarpame che può incuriosire lo storico del costume o della follia umana più che quello delle patrie lettere. Un bel numero degli autori improvvisati di quei libri sono scomparsi nella notte da cui erano sorti senza lasciar alcuna traccia: [ ...] i soliti arrivisti cui sembrava di aver trovato la strada giusta per far carriera; i conformisti cronici; i fanatici facili all'entusiasmo; giovani cresciuti nel culto del duce; e naturalmente teste deboli, confuse, superficiali come se ne trovano a tutte le età. I grandi intellettuali del fascismo, di cui tre, mi pare, spiccano ormai su tutti gli altri per vigore intellettuale e per l'influenza reale che esercitarono sul regime e sulla cultura fascisti, Gentile, Alfredo Rocco e Volpe (tutti e tre coetanei, essendo nati i primi due nel 1875, il terzo nel 1876) si erano formati prima dei fascismo: nel 1925 avevano cinquant'anni, cioè un'età in cui generalmente uno comincia a ripetere se stesso. Le loro maggiori opere le avevano ormai alle spalle. N. Bobbio, La cultura e il fascismo, in G. Quazza [a cura di], Fascismo e società italiana, Einaudi, Torino 1973 Il regime fascista non elaborò una propria cultura:così recita un diffuso luogo comune fondato sugli aspetti più macchiettistici del regime: le divise in «orbace» (un pesante panno d'origine sarda); i discorsi di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia, con il loro corollario di cipigli e smorfie messi spietatamente in rilievo dai documentari dell'Istituto Luce; l'armamentario retorico ed esibizionista (le sfilate, gli esercizi ginnici dei gerarchi) tipico dello «stile fascista» caro ad Achille Starace, segretario del Partito Nazionale Fascista dal dicembre 1931 al novembre 1939. Che il fascismo fosse una non-cultura, un non-pensiero, è stata convinzione di molti antifascisti; ciò dipese da un lato dal significato restrittivo e normativo che essi diedero al concetto di «cultura» (reso spesso sinonimo di «alta cultura»), dall'altro dall'esigenza di contrapporre alla propaganda del regime un richiamo forte ai valori democratici a cui la maggioranza degli intellettuali europei si rifaceva. Se però diamo al termine «cultura» il significato neutro di «complessiva visione del mondo», le cose cambiano aspetto e s'impone una distinzione: è vero che non si creò un'alta cultura improntata ai valori del regime, ma è altrettanto vero che il fascismo si fece portatore di una precisa proposta culturale improntata ai principi di ordine e gerarchia, a un'idea di nazione di carattere naturalistico e organicista che legittimava pretese imperiali e di supremazia verso l'estero, disuguaglianze e autoritarismi all'interno. Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli Italiani», di attuare una specifica «nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e di «identità nazionale» assai diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto da quelli che avrebbero preso vita con la Repubblica,[ ... ] La proposta culturale del regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e provinciale; finì coll' isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il sistema di valori fascista penetrò nelle menti e negli animi degli italiani e delle italiane del Ventennio, lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi di stereotipi entrati a far parte del senso comune del paese. B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995 Nel campo della cultura il fascismo si distinse per alcuni tentativi non effimeri di organizzare il consenso degli intellettuali. Già Mussolini aveva coltivato frequentazioni con gli ambienti delle avanguardie artistiche e letterarie, in particolare con i futuristi, e si era preoccupato di stabilire solidi legami personali con intellettuali della destra liberale e nazionalista. Nel 1925 Gentile aveva stilato un Manifesto degli intellettuali fascisti, al quale aveva però replicato Benedetto Croce raccogliendo per il suo contro-manifesto antifascista firme ben più autorevoli. Ma non c'è dubbio che la forza dei poteri costituiti, l'assuefazione al clima autoritario e fenomeni sempre più diffusi di conformismo spinsero gran parte degli intellettuali a una collaborazione con il regime. M. Palla, Mussolini e il fascismo, Giunti, Firenze 1994

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 64: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

64

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a È verosimile tuttavia che il passaggio all'antifascismo di tanti giovani (…) avvenga, più che in virtù dell'esempio dei maestri, davanti alla constatazione del fallimento del regime e alla sua catastrofe politico-militare. Un percorso che li accomuna alla generazione che li ha preceduti, sia nella maggioranza degli afascisti, sia nella minoranza degli antifascisti, perlopiù tiepidi, talora anche tra coloro che al fascismo hanno aderito con entusiasmo, scambiandolo per una rivoluzione ideale, oppure sulla base della convinzione di un interesse di categoria (la classe dei colti), o infine per viltà, opportunismo, calcolo prudenziale. Il giuramento in massa nel '31; il silenzio davanti alle leggi razziali nel '38 e anni seguenti; le infinite manifestazioni di servilismo verso il duce, e spesso verso i ducetti locali (anche da parte dei più retti rappresentanti del pensiero e dell'arte); la corsa volta a cercare la protezione di un potente per entrare in un giornale o per rimanervi, per pubblicare un libro, per vincere una cattedra; la complicità attiva o passiva in soprusi e prepotenze; il contributo intellettuale alla glorificazione della «rivoluzione delle camicie nere»: sono tutte pratiche che i giovani sostanzialmente erediteranno dai più anziani, aggiungendovi la carica vitale, cinica o aggressiva, che ad essi deriva dall'età e dal dato biografico che li vede formarsi sotto il fascismo. L' autentico antifascismo, dobbiamo concludere, non è di casa nelle stanze della cultura; quello disposto alle rinunce e pronto alla lotta, preparato sul piano teoríco-ideologico, fermo sul piano morale. A. D'Orsi, La cultura a Torino tra le due guerre 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Progresso scientifico–tecnologico e risorse del Pianeta: una sfida per il prossimo millennio

DOCUMENTI "Molti rispettabili pensatori credono che siamo di fronte a un nuovo secolo di inevitabile progresso economico e tecnologico [...]. Questa visione del futuro, alimentata dagli entusiasmanti progressi delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni [...] riflette una nuova concezione della specie umana, in cui la società si considera libera dalla dipendenza dal mondo naturale [...]. L'autocompiacimento di questo punto di vista porta a sottovalutare la nostra dipendenza dal mondo naturale e la nostra profonda vulnerabilità". "... il sistema attuale ha prodotto gravi squilibri nei consumi energetici e nel benessere sociale: dai suoi benefici sono esclusi circa due miliardi di poveri (un terzo della popolazione mondiale), che tuttora non hanno l'elettricità e per cucinare ricorrono alla biomassa [legna, rifiuti vegetali e organici in genere]. Oggi un quinto dell'umanità - quello più ricco - consuma il 58% dell'energia mondiale, mentre un quinto - il più povero - ne utilizza meno del 4%. Gli Stati Uniti, con il 5% della popolazione mondiale, consumano circa un quarto del rifornimento energetico globale [...].

"Un'economia è ecologicamente sostenibile solo se soddisfa il principio di sostenibilità, principio che affonda le sue radici nella scienza ecologica. In un'economia sostenibile la pesca non supera i limiti naturali di prelievo del pesce, la quantità di acqua pompata dal sottosuolo non supera la rigenerazione delle falde, l'erosione del suolo non supera il ritmo naturale di formazione di nuovi suoli, il taglio degli alberi non supera il rimboschimento e le emissioni di carbonio non superano la

capacità dell'atmosfera di fissare CO2. Un'economia sostenibile non distrugge specie vegetali e animali a ritmo più veloce di quello della loro evoluzione [...]. Uso mondiale di energia, anni 1900 e 1997

fonte 1900 milioni di tonnellate equiv. petrolio

% 1997 milioni di tonnellate equiv. petrolio

%

carbone 501 55 2122 22

petrolio 18 2 2940 30

gas naturale 9 1 2173 23

nucleare 0 0 579 6

nergie rinnovabili(1) 383 42 1833 19

TOTALE 911 100 9647 100

1 Include energia da biomassa, idrogeno, energia eolica, geotermica e solare.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 65: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

65

Tavola e citazioni sono tratte da: State of the World 99. Stato del pianeta e sostenibilità. Rapporto annuale, Edizioni Ambiente,

Milano 1999 "... se l'evoluzione del sistema mondiale verrà lasciata proseguire secondo le tendenze attuali, senza interventi correttivi consapevoli da parte della società umana [...] l'effetto combinato di aumento della popolazione, sovrasfruttamento delle risorse naturali, inquinamento, produrrà una crisi su scala mondiale in un'epoca che si colloca attorno alla metà del prossimo secolo". Repertorio Statistiche, in "Enciclopedia Europea", XII, Milano, 1984, pp. 901-902 "I progressi nella medicina e nell'igiene pubblica hanno consentito una drastica crescita della popolazione, riducendo le malattie e la mortalità infantile. Allo stesso tempo la scienza agraria ha fatto aumentare la produzione di cibo, ad un grado sufficiente per nutrire questa enorme popolazione, benché con diversi standard alimentari e sempre più frequenti eccezioni […]. Da un lato la scienza e la tecnologia vengono riconosciute come forze emancipatrici che liberano dalle malattie e da condizioni di lavoro intollerabili, ma d'altro lato sono forze di sfruttamento "imperialistiche", perché impongono l'industrializzazione e i valori occidentali a comunità che sono ancora prive di beni elementari […]. C'è dunque un problema genuino, che, in una parola, è questo: come rendere la scienza più "umana"? Alcuni sosterrebbero che una delle reazioni più costruttive al movimento antiscientifico è stato lo sviluppo di una "scienza critica" caratterizzata in generale da una più spiccata sensibilità nei confronti dell'equilibrio ecologico". Stewart RICHARDS, Filosofia e sociologia della scienza, Armando, 1998 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il “giovedì nero” del 24 ottobre 1929 ha segnato profondamente la società americana. Le cronache dei suicidi, le lunghe file di disoccupati, le convulse giornate degli operatori di borsa, le corse al banco dei pegni concorrono a dare dell’autunno del 1929 un’immagine all’insegna dell’isteria collettiva. Descrivi gli aspetti principali che hanno caratterizzato l’economia americana negli anni ruggenti soffermandoti, in particolare, sulle cause che hanno condotto al grande crollo di Wall Street e sulle soluzioni trovate negli anni Trenta per arginare la crisi. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE

La letteratura, l'arte, il cinema hanno dedicato pagine indimenticabili al cibo e all'arte del convito. Il cibo ha sempre avuto (almeno) due significati simbolici: segno di opulenza e convivialità, ma anche di decadenza ed autodistruzione. In ogni caso cibo e tavola imbandita hanno sempre potuto contare in passato su "tempi lunghi" e su luoghi raffinati. Oggi nei fast food si mangia all'americana: giovani e giovanissimi affollano questi luoghi capaci di sfornare quantità enormi di cibi standardizzati e ipercalorici in tempi rapidissimi. Affronta criticamente le molteplici questioni poste, dopo esserti soffermato sulle valenze simboliche del cibo, aggiungendo anche riflessioni personali, scaturite dall'esperienza, da letture, da film o documentari. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 66: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

66

SECONDA SIMULAZIONE DELLA PRIMA

PROVA D’ESAME

M i n i s t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PROVA DI ITALIANO - SIMULAZIONE (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 67: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

67

2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 8). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La dissoluzione dell’io nella cultura di fine Ottocento e inizio Novecento.

DOCUMENTI 1. Ci sono ancor sempre candidi osservatori di sé che credono che esistano «certezze immediate», ad esempio «io penso», oppure, secondo la superstizione di Schopenhauer, «io voglio» […]. Al posto di quella «certezza immediata», alla quale il popolo […] può credere, il filosofo si trova […] tra le mani una serie di questioni metafisiche, veri e propri problemi di coscienza dell’intelletto, che si esprimono così: «Da dove prendo il concetto di pensare? Perché credo a causa ed effetto? Che cosa mi dà il diritto di parlare di un io e addirittura di un io come causa del pensiero?». Chi, invocando una specie di intuizione della conoscenza, si sentisse in grado di rispondere subito a queste interrogazioni metafisiche, come fa colui che dice: «io penso e so che almeno questo è vero, reale, certo» – non troverebbe oggi in un filosofo che un sorriso e due punti interrogativi. F. Nietzsche, Al di là del bene e del male, trad. it. di S. Bortoli Cappelletto, Newton Compton, Roma 1991 2. Naturalmente nulla è per noi più sicuro del senso di noi stessi, del nostro proprio Io. Questo Io ci appare autonomo, unitario, ben contrapposto a ogni altra cosa. Che tale apparenza sia fallace, che invece l’Io abbia verso l’interno, senza alcuna delimitazione netta, la propria continuazione in una entità psichica inconscia, che noi designamo come Es, e per la quale esso funge per così dire da facciata, lo abbiamo per la prima volta appreso dalla ricerca psicanalitica […]. La patologia ci rende edotti in merito a un gran numero di stati in cui la delimitazione dell’Io nei confronti del mondo esterno diventa incerta o in cui i confini sono effettivamente tracciati in modo scorretto; ci sono casi in cui parti del proprio corpo, perfino porzioni della propria vita psichica, percezioni, pensieri, sentimenti, appaiono come estranei e non appartenenti all’Io; ci sono altri casi in cui al mondo esterno viene attribuito ciò che manifestamente ha avuto origine nell’Io e che da esso dovrebbe essere riconosciuto. Così perfino il senso dell’Io è soggetto a disturbi e i confini dell’Io non sono stabili. S. Freud, Il disagio della civiltà, in Il disagio della civiltà e altri saggi, trad. it. di E. Sagittario, Boringhieri, Torino 1971 3. La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo d’arrestare, di fissare in forme stabili e determinate, dentro e fuori di noi, perché noi già siamo forme fissate, forme che si muovono in mezzo ad altre immobili, e che però possono seguire il flusso della vita, fino a tanto che, irrigidendosi man mano, il movimento, già a poco a poco rallentato, non cessi. Le forme, in cui cerchiamo d’arrestare, di fissare in noi questo flusso continuo, sono i concetti, sono gli ideali a cui vorremo serbarci coerenti, tutte le finzioni che ci creiamo, le condizioni, lo stato in cui tendiamo a stabilirci. Ma dentro noi stessi, in ciò che noi chiamiamo anima, il flusso continua indistinto, sotto gli argini, oltre i limiti che noi imponiamo, componendoci una coscienza, costruendoci una personalità. In certi momenti tempestosi, investite dal flusso, tutte quelle nostre forme fittizie crollano miseramente; e anche quello che non scorre sotto gli argini e oltre i limiti, ma che si scopre in noi distinto e che noi abbiamo con cura incanalato nei nostri affetti, nei doveri che ci siamo imposti, nelle abitudini che ci siamo tracciate, in certi momenti di piena straripa e sconvolge tutto. […] E per tutti può rappresentare talvolta una tortura, rispetto all’anima che si muove e si fonde, il nostro stesso corpo fissato per sempre in fattezze immutabili. Oh perché proprio dobbiamo essere così, noi? – ci domandiamo talvolta allo specchio – con questa faccia, con questo corpo? Alziamo una mano, nell’incoscienza; e il gesto resta sospeso. Ci pare strano che l’abbiamo fatto noi. Ci vediamo vivere. L. Pirandello, L’umorismo e altri saggi, Giunti, Firenze 1994

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 68: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

68

4. Io constato anzitutto che passo di stato in stato. Ho caldo ed ho freddo, sono lieto o triste, lavoro o non faccio nulla, guardo ciò che mi circonda o penso ad altro. Sensazioni, sentimenti, volizioni [gli atti del volere che portano a compimento determinate azioni], rappresentazioni: ecco le modificazioni tra cui si divide la mia esistenza e che di volta in volta la colorano di sé. Io cambio, dunque, incessantemente. […] Se la nostra esistenza fosse costituita di stati separati, di cui un Io impassibile dovesse far la sintesi, non ci sarebbe per noi durata: poiché un Io che non muti non si svolge, come non si svolge uno stato psichico che resti identico a se stesso finché non venga sostituito dallo stato successivo. Infatti, la nostra durata non è il susseguirsi di un istante ad un altro istante: in tal caso esisterebbe solo il presente, il passato non si perpetuerebbe nel presente e non ci sarebbe evoluzione né durata concreta. La durata è l’incessante progredire del passato che intacca l’avvenire e che, progredendo, si accresce. E poiché si accresce continuamente, il passato si conserva indefinitamente. […] Talvolta qualche ricordo non necessario riesce a passar di contrabbando per la porta socchiusa; e questi messaggeri dell’inconscio ci avvertono del carico che trasciniamo dietro a noi senza averne consapevolezza. Ma, se anche non ne avessimo chiara coscienza, sentiremmo vagamente che il passato è sempre presente in noi. Che cosa siamo, infatti, che cos’è il nostro carattere se non la sintesi della storia da noi vissuta sin dalla nascita, prima anzi di essa, poiché portiamo con noi disposizioni prenatali? Certo noi pensiamo solo con una piccola parte del nostro passato; ma desideriamo, vogliamo, agiamo con tutto il nostro passato, comprese le nostre tendenze congenite. H. Bergson, L’evoluzione creatrice, in Le opere, trad. it. di P. Serini, UTET, Torino 1971 5. Nessun nome, nessun ricordo oggi del nome di ieri: del nome d’oggi, domani. Se il nome è la cosa: se un nome è in noi il concetto d’ogni cosa posta fuori di noi; e senza nome non si ha il concetto. E la cosa resta in noi come cieca non indistinta e non definita: ebbene questo che portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria, sulla fronte di quella immagine con cui gli apparvi e la lasci in pace e non ne parli più. Non è altro che epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi la vita. Quest’albero, respiro tremulo di foglie nuove. Sono quest’albero. Albero, nuvola; domani libro o vento; il libro che leggo, il verso che bevo. Tutto fuori, vagabondo. L. Pirandello, Uno, nessuno e centomila, in Tutti i romanzi, vol. II, Mondadori, Milano 1973 6. Forse un mattino andando in un’aria di vetro, arida, rivolgendomi vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco. Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto [si insedieranno improvvisamente] alberi case colli per l’inganno consueto. Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto. E. Montale, Forse un mattino andando in un’aria di vetro (Ossi di seppia), in Tutte le poesie, a cura di E. Zampa, Mondadori, Milano 1984

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Crescita irrinunciabile o decrescita felice?

DOCUMENTI 1. L'uomo e la donna d'oggi non riescono più a uscire dal ciclo lavoro-casa-famiglia. Sono sempre occupati a fare qualcosa per gli altri, e hanno sempre meno possibilità di fare qualcosa per se stessi. La colpa, è di un carico lavorativo sempre più alto, in una società sempre più competitiva, dove settimane di 60 ore in ufficio stanno diventando sempre più spesso la norma. Non solo, anche chi lavora un po' meno in ufficio tende a portarsi il lavoro a casa, perché non ha fatto in tempo a fare tutto quello che doveva fare, perché si sente in colpa, perché è quello che ci si aspetta da lui/lei se è un lavoratore dipendente o che lui/lei ritengono comunque necessario se sono lavoratori autonomi o liberi professionisti. Un altro aspetto del calo del "me time" sono le tecnologie: con personal computer e telefonini super intelligenti, l'ufficio ci segue dovunque siamo, in treno, al bar, a casa, ed è più difficile per non dire impossibile staccarsene completamente anche quando la giornata di lavoro è terminata o comincia il week-end. (...) Il benessere misurato in termini di merci prodotte e consumate è in un certo senso coerente con un sistema sanitario eccessivamente orientato verso il consumo di tecnologie sanitarie, esami, farmaci, nel quale la salute -intesa solo come assenza di malattia - rischia anch’essa di essere mercificata. MDF GENOVA 2. La società della crescita si scontra con i limiti della biosfera. Se si assume come indice dell'impatto ambientale del nostro stile di vita l'«impronta» ecologica, misurata in termini di superficie terrestre, i risultati che emergono sono insostenibili. Un cittadino degli USA sfrutta in media 9,6 ha di superficie terrestre, un canadese 7,2, un europeo medio 4,5. Siamo lontanissimi dall'uguaglianza planetaria, e più ancora da una civiltà sostenibile, per la quale non potremmo sfruttare più di 1,4 ettari a testa - e per di più con il presupposto che la popolazione rimanga al livello attuale. La società della crescita non è auspicabile per almeno tre motivi: perché incrementa le disuguaglianze e le ingiustizie; perché dispensa un benessere largamente illusorio, e perché non offre un tipo di vita conviviale neppure ai «benestanti»: è un'«antisocietà» malata della propria ricchezza. Adottare la parola d'ordine della decrescita vuol dire innanzitutto abbandonare l'obiettivo insensato di una crescita fine a se stessa. Si vede subito quali sono i valori prioritari da anteporre a quelli oggi dominanti: l'altruismo dovrebbe prevalere sull'egoismo, la

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 69: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

69

cooperazione sulla competizione sfrenata, il piacere dello svago sull'ossessione del lavoro, l'importanza della vita sociale sul consumo illimitato, il gusto del lavoro bello e benfatto sull'efficientismo produttivista, il ragionevole sul razionale, e così via. In poche parole: la scelta di un'etica personale diversa: la semplicità volontaria. MDF GENOVA 3. Rivalutare, Ristrutturare, Ridistribuire, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Questi sei obiettivi interdipendenti avvieranno un circolo virtuoso di decrescita serena, conviviale e sostenibile. JACQUES ELLUL, Forum delle ONG, 1981 4. C'è un paradosso che va anche oltre: in una recente audizione al Congresso Usa, lo scrittore Jonathan Rowe ha così definito il suo «eroe del Pil»: è un malato terminale di cancro impegnato in una costosa causa di divorzio. Un uomo così, con il fatturato che porta a ospedali e studi legali, contribuisce all' economia più di un marito felice e in perfetta salute. L'elenco dell' assurdo in realtà sarebbe anche più lungo. In base ai criteri attuali, fa meglio alla crescita consumare carburante fermi in un ingorgo, magari ammalando di asma da smog i bambini del quartiere, che prendere la metropolitana. Contribuisce maggiormente affidare i propri genitori a un istituto per anziani, che occuparsi personalmente di loro. FEDERICO FUBINI, Corsera 18.02.2012 5. Il termine "obsolescenza pianificata" è nato negli Stati Uniti. Brooks Stevens è stato il coniatore del termine e della sua definizione. Stevens definì questo concetto come l’instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di un po' più nuovo, un po' migliore e un po' prima di quanto non fosse necessario. Piuttosto che creare manufatti poveri che sarebbero stati sostituiti in breve tempo l'idea di Stevens era di progettare prodotti sempre nuovi che utilizzassero le moderne tecnologie, e generassero nuovi gusti e necessità. Nella sua ottica l'obsolescenza pianificata serviva a far girare la ruota della produzione e del consumo a pieno regime, per il beneficio di tutta la società. Stevens era vissuto in un'epoca in cui la società non era conscia dei possibili danni ambientali dei rifiuti come lo siamo oggi. Comunque ha sempre dichiarato che non considerava l'obsolescenza pianificata come una sistematica produzione di rifiuti, ma supponeva che i prodotti sarebbero finiti nel mercato di seconda mano, dove avrebbero potuto essere acquistati da persone con un potere di acquisto inferiore. WIKIPEDIA 6. Ieri ben tre amici (autorevoli) mi hanno detto: sento che siamo sull'orlo della catastrofe. Italiana e mondiale. Non essendo scaramantico, non avevo scongiuri da fare. A meno che sia, a suo modo, uno scongiuro il piccolo gioco mentale che da qualche mese, e forse da qualche anno, si innesca ogni volta che qualcuno mi dice: arriva la catastrofe. Il gioco è questo. La catastrofe è arrivata. Devo decidere a cosa rinunciare, che cosa tenere. Casa, vestiti, mezzi di locomozione, consumi culturali, elettronica, vacanze, viaggi, oggetti, abitudini. Un inventario ingombrante, che già a pensarlo suggerirebbe di alleggerirsi. Ma quando si tratta di scegliere - questo sì, questo no - non ne sono capace, o cambio idea ogni volta. Tra le tante cose che possediamo, non possediamo più una gerarchia dell'avere, e il necessario e il superfluo costituiscono un inestricabile groviglio. MICHELE SERRA, La Repubblica, 23 settembre 2011 7. I. Non avrai altro pianeta al di fuori della Terra. II Non pensare invano che la Terra abbia risorse infinite. III Ricordati di contemplare la Natura. IV Onora le energie rinnovabili. V Non inquinare. VI Non sprecare. VII Non cementificare. VIII Non produrre così tanti rifiuti. IX Differenzia e ricicla i tuoi rifiuti. X Non desiderare la potenza altrui, ma sii più sobrio ed efficiente (Decalogo 2010.COM_ANDAMENTI). 8. Di fronte all’ipotesi assolutamente probabile di mettere in crisi le condizioni di sopravvivenza dell’uomo sulla terra, occorre dunque mobilitare l’intero corpus di conoscenza maturato dalla civiltà. Mentre le scienze matematiche, fisiche e naturali, elaborano scenari e raccolgono dati sul funzionamento del mondo, quelle umane- psicologia, sociologia, antropologia, storia, economia – dovrebbero diffondere comportamenti saggi, concepire soluzioni politiche ed economiche, comunicare urgenze e speranze. E sopra tutti i saperi, la filosofia dovrebbe tornare a assumere il ruolo di guida dell’Uomo: dove andare, quali obiettivi porsi, quali limiti fisici rispettare, a quale etica conformarsi. LUCA MERCALLI, Prepariamoci – Un piano per salvarci, 2011

3. STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Dal crollo dello Stock Exchange (la borsa) al New Deal: la crisi dell’american dream DOCUMENTI Una società da ripensare. I provvedimenti del presidente Hoover (1929-33) per arginare la Grande crisi non riuscirono a ottenere gli effetti sperati. Nel 1932 i disoccupati salirono a 17 milioni, un terzo della forza lavoro della nazione, agli inizi del 1933 quattro quinti delle banche erano chiusi, fra il 1930 e il 1934 quasi un milione di contadini perse la terra a causa di ipoteche. Centinaia di migliaia di diseredati persero la casa e andarono ad abitare in vecchie auto o in costruzioni di cartone presso le discariche delle periferie urbane. Gli anni 1929-33 furono l'età dei fallimenti imprenditoriali, dei repentini impoverimenti, dei suicidi a catena, ma anche della perdita delle certezze del cittadino comune, che vide dissolversi «l’antica fiducia nella classe degli uomini d'affari in quanto classe dirigente» (Brogan). In questo clima di calamità nazionale, il

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 70: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

70

democratico Franklin Delano Roosevelt vinse le elezioni presidenziali: insediatosi alla presidenza il 4 marzo 1933, vi resterà fino al 1945. Roosevelt fu il presidente del New Deal, che condusse lentamente il paese fuori dalla depressione e ridiede fiducia agli americani. Ma la ripresa fu tutt'altro che immediata, se ancora nel 1937 Roosevelt affermò: «Vedo milioni di famiglie che cercano di vivere con redditi così bassi che l'incubo di un disastro familiare incombe su di essi ogni giorno [ ... ] vedo un terzo della nazione male alloggiato, mal vestito, mal nutrito». Ma il New Deal ebbe il merito di far uscire i cittadini dalla "depressione morale" e di restituire loro a poco a poco la fiducia nel "sogno americano". A. De Bernardi, S. Guarracino, La Grande depressione, in La conoscenza storica, vol. III, B. Mondadori Gli economisti, come altri scienziati, hanno scelto l'ipotesi dalla quale partono e che essi offrono ai novizi perché è la più semplice e non perché sia la più vicina ai fatti. [...] Essi hanno cominciato col presupporre uno stato di cose in cui la distribuzione ideale delle risorse produttive può essere ottenuta mercé individui agenti indipendentemente secondo un metodo sperimentale, in questo modo quelli che si muovono nella direzione giusta distruggono per mezzo della concorrenza quelli che si muovono nella direzione sbagliata. È un metodo che porta in alto i cercatori di guadagno cui arride il successo, grazie a una spietata lotta per la sopravvivenza, che sceglie il più efficiente per mezzo del fallimento del meno efficiente. Esso non guarda al costo della lotta, ma solo ai vantaggi del risultato finale, i quali si suppongono essere permanenti. Se lo scopo della vita è di cogliere le foglie dagli alberi fino alla massima altezza possibile, il modo migliore di raggiungere questo scopo è di lasciare che le giraffe dal collo più lungo facciano morir di fame quelle dal collo più corto. Sono tanto grandi la bellezza e la semplicità di una tale teoria che è facile dimenticare come essa non segua dai fatti concreti, ma da un'ipotesi incompleta introdotta per amor di semplicità. [...]. Se abbiamo a cuore il benessere delle giraffe, non dobbiamo trascurare le sofferenze di quelle dal collo più corto, che sono affamate, né le dolci foglie che cadono a terra e che vengono calpestate nella lotta, né la supernutrizione delle giraffe dal collo lungo, né il cattivo aspetto di ansietà e di voracità combattiva che copre i miti visi del gregge.(J. M. Keynes, La fine del laissez faire, 1926) Un mercato autoregolantesi richiede niente meno che la separazione istituzionale della società in una sfera economica e una politica. [ ... ] Il punto cruciale è questo: lavoro, terra e moneta sono gli elementi essenziali dell'industria; anch'essi debbono essere organizzati in mercati poiché formano una parte assolutamente vitale del sistema economico; tuttavia essi non sono ovviamente delle merci, e il postulato secondo cui tutto ciò che è comprato e venduto deve essere stato prodotto per la vendita è, per questi elementi, manifestamente falso. In altre parole, secondo la definizione empirica di merce essi non sono delle merci. Il lavoro è soltanto un altro nome per un'attività umana che si accompagna alla vita stessa, la quale a sua volta non è prodotta per essere venduta, ma per ragioni del tutto diverse, né questo tipo di attività può essere distaccato dal resto della vita, essere accumulato o mobilitato. La terra è soltanto un altro nome per la natura, che non è prodotta dall'uomo; la moneta, infine, è soltanto un simbolo del potere d'acquisto, che di regola non è affatto prodotto ma si sviluppa attraverso il meccanismo della banca o della finanza di stato. Nessuno di questi elementi è prodotto per la vendita. La descrizione, quindi, del lavoro, della terra e della moneta come merce è interamente fittizia. Karl Polanyi , La grande trasformazione, 1944 E alla fine i rappresentanti venivano al dunque, La mezzadria era un sistema che non funzionava più. Un uomo solo, sulla trattrice, ora sostituisce dodici, quattordici famiglie. Gli si dà un salario e si prende tutto il raccolto. Non c'è scampo. È doloroso, ma è così [...] I mezzadri alzavano gli occhi, pieni di spavento. E noialtri? Come si mangia? Eh, a voi non resta che andarvene altrove. Viene la trattrice [...] . Va bene, gridavano i mezzadri, ma la tema è nostra. L'abbiamo misurata noi, dissodata noi. Siamo nati qui, qui ci hanno ucciso, qui siamo morti. Anche se non è buona, è nostra lo stesso. È l'esserci nati, l'averla lavorata, l'esserci morti, che la fa nostra. È questo che ce ne dà il possesso, e non una carta con dei numeri sopra. È doloroso, ma noi non c'entriamo. È il mostro. La banca non è un essere umano. Va bene, ma è una società di esseri umani. Niente affatto. Questo è il vostro errore. La banca è qualcosa di diverso da un essere umano. Capita che chiunque faccia parte di una banca non approvi l'operato della banca, eppure la banca lo fa lo stesso. Vi ripeto che la banca è qualcosa di più di un essere umano. E il mostro. L'hanno fatta degli uomini, questo sì, ma gli uomini non la possono tenere sotto controllo. John Steinbeck, Furore, 1939

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La pubblicità e il consumatore: il ruolo del rapido sviluppo delle nuove tecnologie.

Nella produzione letteraria degli anni trenta sono ritratte tutte le tensioni di quegli anni: disoccupazione, scioperi, conflitti sociali, miseria, criminalità. Di tutto questo il romanzo Furore (1939) di Steinbeck è fonte irrinunciabile. Il romanzo illustra il dramma della famiglia Joad all'interno del più vasto dramma collettivo degli okies (gli abitanti dell'Oklahoma), costretti dai debiti e dalle ipoteche a lasciare per sempre le loro case e le loro terre. È il grande romanzo corale dei diseredati e delle violenze che subiscono da parte dei proprietari, delle banche, della polizia, è il romanzo della rabbia, del "furore", e al tempo stesso dell'umanità e della forza di resistenza degli umili. In questo brano è riportato un dialogo immaginario tra i mezzadri, indebitati ed espropriati delle loro terre, e i rappresentanti dei grandi proprietari e delle banche. indebitatiindebitati ed espropriati delle loro terre, e i rappresentanti dei grandi proprietari e delle banche.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 71: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

71

DOCUMENTI

1. La tecnica è il convitato di pietra che, con la sua fredda razionalità, relativizza e relega sullo sfondo tutte le simboliche e le immagini che l’uomo si era fatto di sé per orientarsi nel mondo. (...) Nell’assuefazione con cui utilizziamo strumenti e servizi che riducono lo spazio, velocizzano il tempo, leniscono il dolore, vanificano le norme su cui sono state scalpellate tutte le morali, rischiamo di non chiederci se il nostro modo di essere uomini non sia troppo antico per abitare l’età della tecnica. UMBERTO GALIMBERTI, L’ospite inquietante, 2007 2. Il conformismo di massa (o omologazione) è sicuramente uno dei risultati più eclatanti del neocapitalismo. Nella società del benessere i bisogni sono in buona misura indotti dall’industria e dalla pubblicità e diventano sempre più artificiali. Il cittadino diviene un consumatore che acquista merci stimolato dalla propaganda commerciale e dai miti della società dello spettacolo. Gli istinti profondi e le pulsioni inconscie sono incanalati verso stereotipi di massa, suggeriti dal divismo cinematografico, televisivo, musicale, sportivo. Il desiderio erotico, l’ambizione personale, l’aggressività sono indirizzati dai mass-media e dalla pubblicità. Il processo, iniziato negli anni 50 e 60, subisce un’accelerazione fra gli anni 70 e 90, quando acquistano un ruolo fondamentale nella vita quotidiana le nuove forme di comunicazione: non solo la televisione, ma anche la telematica e il computer. L’esperienza reale del mondo appare sempre più impraticabile, a vantaggio della simulazione della realtà e della virtualità dell’esperienza. ROMANO LUPERINI, La scrittura e l’interpretazione, 2010 3. [...] In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità di mezzi economici e prodotti libera gran parte della popolazione dalla morsa del bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni opzionali, facoltativi, se non proprio inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per esempio, un uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e abbia in tasca una somma per comprare un gadget personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio, dell’oggetto, del materiale ecc. Ma in tal modo la grande industria oltre che gestire prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei consumatori e, con l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di comunicazione dei mass media, è in grado di condizionare non solo la scelta dei prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare condizioni di mercato per tutto quello che intende produrre [...] Il consumismo è un fenomeno che caratterizza le società industrializzate, e consiste per un verso in uno spreco di energie e risorse, per un altro nello sfruttamento della massa da parte del sistema industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in questo meccanismo diabolico, o è frustrato dal mancato soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è preso da euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri, in una continua tensione. Di qui l’alienazione, il conformismo, la noia, che sono i moderni flagelli della nostra società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità materiale. MATERAZZI, PRESUTTI, Technopolis, 2002. 4. Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i campi; per stare al passo coi tempi occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti, sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale. Tuttavia non è meno vero che oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un altro, le industrie in una concorrenza spietata anche con se stesse, riversano sul mercato modelli su modelli, che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che pure valgono a conquistare i compratori più renitenti o a far sentire obsoleto il modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E questo comporta una rischiosa spinta dal consumo al consumismo. RAFFAELLA GALVANI, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della Findomestic. 5. E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di affinare le sue armi. Infatti viviamo nell’epoca della facilitazione del marketing: sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici, creatività e trasgressione dei linguaggi complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti persuasori occulti. FABRIZIO FILOSA, L’Espresso, 2006. 6. Le multinazionali scaricano la produzione sulle spalle dei fornitori, che devono produrre gli articoli richiesti al prezzo più basso possibile, in modo da lasciare ampi margini per gli investimenti destinati al branding (insieme delle attività finalizzate alla diffusione del marchio). Ed è qui che entrano in campo le zone industriali di esportazione. In Indonesia, Cina, Messico, Vietnam, Filippine e altrove, ne stanno nascendo per produrre la maggior parte dei capi di abbigliamento, giocattoli, scarpe, apparecchi elettronici, macchinari e persino automobili. Se Nike Town e gli altri megastore sono le nuove, splendenti porte che consentono di varcare la soglia del fantastico mondo dei marchi, la zona industriale di esportazione (...) è lo sgabuzzino del branding. NAOMI KLEIN, No logo, 2000 7. La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i microchip dicono di chiunque cosa sta facendo, chi frequenta, cosa consuma, quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto. La «tracciabilità» di ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato che controlla tutto, come avviene invece nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri che accumulano dati e possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia dominante produce tonnellate di carta per onorare norme sulla privacy tanto meticolose, pignole, addirittura demenzialmente dettagliate quanto ignorate nei fatti, trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie, intrufolandosi nella vita privata violata dei consumatori, possono scegliere con grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a raffica chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata o intima. Con il commercio online, i dati personali vengono messi a disposizione dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa ciò che potrebbe accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni frammento di un individuo, quell'individuo è

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 72: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

72

comunque alla mercé di qualcuno che un giorno, mutate le circostanze, potrebbe fare un uso ostile o maligno delle informazioni possedute. PIER LUIGI BATTISTA, Corsera, 20 marzo 2012

TIPOLOGIA C – TEMA DI ORDINE STORICO

Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscì a sopravvivere ai traumi sociali ed economici del primo dopoguerra, lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in Inghilterra, pur in presenza di instabilità politica e di una profonda crisi istituzionale, le forze democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria. Sviluppa l'argomento, illustrando le ragioni di comportamenti e risultati così differenti. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Quando è uscito il rapporto del Censis sull’incapacità degli italiani di avere un sogno, Massimo Gramellini ha scritto sulla Stampa: “L’Italia, sostiene il sempre immaginifico De Rita (fondatore e presidente del Censis), affonda perché non sa più desiderare. In realtà molti di noi hanno ancora dei sogni. Quello che manca è l’ossigeno per raccontarli, persino a se stessi. A forza di scattare a vuoto, la molla si è inceppata. Il futuro non è un’opportunità e nemmeno una minaccia. Semplicemente non esiste.[…] Bisogna darsi una disciplina esistenziale, fissare dei traguardi e poi mettersi in marcia senza vittimismi, perché i “se” sono la patente dei falliti, mentre nella vita si diventa grandi “nonostante”. (La Stampa, 04/12/2010) Il candidato rifletta sull’analisi di Gramellini e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. _____________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 73: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

73

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E PER L’ARTIGIANATO DI BASTARDO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO

1° Simulazione 1° Parte

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

CLASSE 5° SEZIONE B

Studente: ______________________________________________________

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 74: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

74

In un oleificio sono presenti tre serbatoi uguali di forma cilindrica con diametro d = 3 m ed altezza h = 8 m. I serbatoi n. 1 e n. 2 servono per stoccare l’olio che l’azienda acquista da fornitori esterni, mentre il serbatoio n. 3 viene utilizzato per effettuare miscele di oli provenienti dai serbatoi 1 e 2. Il serbatoio n. 3 è provvisto di un sistema di miscelazione (pale meccaniche) azionate da un motore elettrico. Tutti i serbatoi sono provvisti di un sensore di livello montato sulla base del serbatoio che rileva la pressione esercitata dalla colonna di fluido. Tali sensori, indicati con le sigle L1, L2 ed L3, forniscono una corrente in uscita proporzionale all’altezza della colonna rispetto alla parte bassa della membrana a contatto con l’olio che ha le seguenti caratteristiche:

Segnale [m A] Altezza colonna olio [m] 4 0

20 8 Lo schema idraulico dell’impianto prevede 2 pompe volumetriche uguali (P1 e P2), azionate da motore elettrico, che convogliano l’olio in un’unica direzione. Sono inoltre presenti 11 valvole pneumatiche (V1, V2, V3, …., V11) azionate, da altrettanti attuatori pneumatici comandati da elettrovalvole monostabili. Ogni valvola è provvista di 2 finecorsa azionati da un meccanismo solidale con l’albero che fa ruotare la sfera interna alla valvola. Tali finecorsa sono gestiti come contatti NO che si chiudono quando il finecorsa è attivo segnalando gli stati di valvola completamente aperta e valvola completamente chiusa.

Lo schema idraulico completo è raffigurato in FIGURA 1. Il candidato, formulate le eventuali ipotesi aggiuntive:

1. Calcoli il quantitativo di olio in kg presente all’interno di un serbatoio quando il segnale fornito

dal trasduttore di pressione vale 10 m.A , tenendo conto che la densità dell’olio vale 0.916 g/cm3 2. Individui una possibile soluzione per il sistema di controllo utilizzando un PLC, attribuendo i

segnali necessari ai canali di ingresso e di uscita del PLC e definendo la logica di gestione dei segnali stessi.

3. Elabori una tabella FMEA che evidenzi i guasti che si possono verificare sul serbatoio n. 3 e le migliorie che si possono apportare per aumentare l’affidabilità riducendo l’IPR.

4. Elabori l’albero dei guasti considerando come TOP EVENT il fatto che “non si riesce ad effettuare la miscela degli oli”.

E’ consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 75: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

75

Serbatoio

1Serbatoio

2Serbatoio

3

V1

1

V1

0

V9

L1 L2 L3

V6

V7

V8

P1V4V1

P2V5V2

V3

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 76: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

76

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E PER L’ARTIGIANATO DI BASTARDO

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

SIMULAZIONE II PROVA ESAME DI STATO

1° Simulazione 2° Parte

TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

CLASSE 5° SEZIONE B

Studente: ______________________________________________________

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 77: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

77

IL CANDIDATO RISPONDA AD ALMENO 2 TRA I 4 SEGUENTI QUESITI

Quesito N° 1

Descrivere gli obblighi del datore di lavoro e dei dipendenti in materia di sicurezza. Illustrare inoltre in dettaglio le problematiche inerenti le installazioni e le manutenzioni nei luoghi con pericolo di esplosione.

Quesito N° 2

In uno stabilimento sono presenti 50 motori elettrici uguali funzionanti nella fase di guasti casuali. Supposto che in un intervallo di tempo di 2500 ore si verifichino 7 guasti e precisamente dopo 200, 350, 1000, 1380, 1800, 2150 e 2350 ore, il candidato determini il tasso di guasto dei motori esaminati e calcoli l’affidabilità nel lasso di tempo preso in considerazione.

Quesito N° 3

Una ruota dentata è tenuta in asse da 4 cuscinetti tutti uguali disposti in coppie (una coppia su ciascuna delle due estremità dell’albero. Il tasso di guasto dei cuscinetti vale ʎ=0,0000001 guasti/ora. Disegnare lo schema a blocchi del sistema dal punto di vista affidabilistico. Calcolare inoltre l’MTBF del singolo cuscinetto, l’MTBF della coppia di cuscinetti e l’affidabilità del sistema di tenuta in asse della ruota dentata per un tempo di missione di 2 anni.

Quesito N° 4

Una pressa è costituita da un piano superiore fisso e da un piano inferiore mobile azionato da pistoni idraulici. Il sistema è gestito da un PLC. L’operatore comanda i movimenti della pressa da una pulsantiera mobile. Durante il lavoro l’operatore, premendo i pulsanti di salita e discesa si accorge che il piano inferiore della pressa non si sposta. Quali sono le verifiche e gli strumenti che il manutentore deve utilizzare sull’impianto per effettuare la diagnosi del guasto?

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 78: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

78

SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA D’ESAME

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 79: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

79

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 80: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

80

Prima simulazione della terza prova

mercoledì 23 marzo 2016

Materia : Scienze Motorie

NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:

Quesito n. 1

Parla dello sport più popolare in Italia , il CALCIO , partendo dalle regole fondamentali,tecnica e tattica di

gioco.(rispondi in massimo10 righe)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito n.2

Quali sono i nutrienti principali dell’alimentazione umana e qual’è la loro giusta distribuzione percentuale in

una dieta equilibrata? (rispondi in massimo 10 righe) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 81: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

81

Quesito n.3

Un muscolo , se sottoposto ad una tensione eccessiva, può subire:

a)un’abrasione

b) uno stiramento

c)una periostite

d)una contusione

Quesito n.4

Le vitamine si dividono in:

• A, del GRUPPO B, del gruppo C,D, E, H,K.

• Idrosolubili e liposolubili.

• Di maggiore utilizzo e minor utilizzo.

• Energetiche e Idriche.

Quesito n.5

Se un’emorragia è di tipo arterioso,il sangue:

• Di colore rosso vivo, fuoriesce dall’organismo

• Di colore rosso vivo, fuoriesce a getto vivace ed intermittente

• Di colore rosso scuro, fuoriesce a getto costante

• Di colore rosso scuro, fuoriesce a getto vivace ed intermittente

Quesito n.6

Le proteine si dividono in:

• Carne, pesce, uova, etc.

• Vegetali e animali

• Semplici e complesse

• Di tipo A e di tipo B

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 82: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

82

LABORATORI TECNOLOGICI

1) DISEGNARE L’ALBERO DEI GUASTI E LA RELATIVA TABELLA DELLA SEGUENTE STRUTTURA DI EVENTI:

2) DEFINISCI IN COSA CONSISTE IL METODO FMECA E A COSA SI APPLICA

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 83: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

83

3) LA CLASSIFICAZIONE DEI GUASTI IN FUNZIONE DEL TEMPO PREVEDE I SEGUENTI TIPI DI GUASTO: A) Pericolosi – Con conseguenze maggiori – Con conseguenze minori B) Gravi – Non gravi – Molto gravi C) Infantili – Usura – Casuali D) Guasti al tempo T1 – Guasti al tempo T2 – Guasti al tempo T3

4) IPOTIZZANDO UN NUMERO DI COMPONENTI UGUALE A 100 INIZIALMENTE TUTTI FUNZIONANTI, SUPPONENDO CHE DOPO 50 ORE SE NE SIANO GUASTATI 15, L’AFFIDABILITA’ DOPO TALE TEMPO VALE: A) 0,7 B) 0,15 C) 0,85 D) 1

5) L’AFFIDABILITA’ DOPO 300 GIORNI DI FUNZIONAMENTO E’ PARI A 0,773 E DOPO 400 GIORNI E’ PARI A 0,576. IL TASSO DI GUASTO A 400 GIORNI E’ PARI A: A) 0,139 B) 0,255 C) 0,85 D) 1

6) IL SEGUENTE SIMBOLO E’:

A) Un Deviatore B) Un doppio Deviatore C) Un Invertitore D) Un Commutatore

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 84: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

84

Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Rispondere ai seguenti quesiti:

1. Descrivere i principali componenti ed il principio di funzionamento dell’impianto a pompa di calore riportato in figura. Illustrare le principali accortezze installative e spiegare l’effettivo vantaggio di usare un sistema del genere rispetto a dispositivi tradizionali.

2. Un motore a combustione interna destinato ad una vettura da corsa è costituito da 6 cilindri e possiede una cilindrata di 3250 3cm . Se l’alesaggio di ogni pistone è pari a è pari a 87 mm quanto vale la corsa di ciascun cilindro?

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 85: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

85

a. Indicare quali, fra le seguenti trasformazioni, avviene in uno scambiatore di calore a tubi e mantello

1. isoterma 2. adiabatica 3. isocora 4. isobara

b. In una pompa di calore geotermica acqua-acqua con COP pari a 3,90 producendo 13,15 kWh di energia termica quanta energia elettrica si assorbe dalla rete?

1. 3,37 kWh elettrici 2. 0,33 kWh elettrici 3. 3,90 kWh elettrici 4. 51,29 kWh elettrici

c. La corrente di corto-circuito di una stringa costituita da 12 moduli fotovoltaici è pari a:

1. la corrente di corto-circuito di un singolo pannello 2. 12 volte la corrente di corto circuito di un singolo pannello 3. 1/12 della corrente di corto circuito di un singolo pannello 4. nessuna della precedenti d. La potenza nominale di un modulo fotovoltaico indica:

1. la massima potenza ottenibile in condizioni standard ( temperatura 25°C-

radiazione solare 1000 W/m2) 2. la minima potenza ottenibile in condizioni standard ( temperatura 25°C-

radiazione solare 1000 W/m2) 3. la massima potenza ottenibile in qualsiasi condizione 4. la minima potenza ottenibile in qualsiasi condizione

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 86: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

86

Energy sources By energy we mean the ability of matter to do work or cause changes in things because of its motion, mass, or electric charge. Energy cannot be created or destroyed. It merely changes from one form to another. But while energy surrounds us in all aspects of life, the ability to harness it and use it for our ends as economically as possible is the challenge we have to face today. Electricity, which can be produced or generated from other forms of energy, has always been exploited by mankind and recently it has proved essential for the development of technology. Electricity can be generated in two ways- from a renewable energy source or from a non-renewable one. Answer these questions: (Max 5 lines)

1) What is energy?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2) How can electricity be produced?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

3) Why are energy sources important in our daily life?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 87: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

87

Seconda simulazione della terza prova

mercoledì 20 aprile 2016

Materia : Scienze Motorie

NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:

Quesito n. 1

Parla del primo soccorso e di come si classificano gli infortuni in base alla gravità, dandone anche una definizione (rispondi in massimo10 righe)

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Quesito n.2

Le vitamine nell’alimentazione umana sono importantissime: fanne una classificazione e spiega la loro funzione (rispondi in massimo 10 righe)

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 88: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

88

Quesito n.3

La posizione antishock consiste nel mettere il soggetto che ha perso i sensi :

a) disteso su un fianco con un cuscino sotto alla testa

b) disteso in un posto tranquillo

c) disteso a terra con i piedi sollevati (circa 30 cm)

d) disteso prono con un cuscino sotto al mento

Quesito n.4

I lipidi si dividono in:

a)semplici e complessi

b) bigliceridi e trigliceridi

c) animali e vegetali

d) liquidi e solidi

Quesito n.5

Il calcio di rigore viene battuto ponendo il pallone sul dischetto, un segno a terra posto a:

a) 9 metri dalla linea della porta

b)10 metri dalla linea della porta

c) 11 metri dalla linea della porta

d) 12 metri dalla linea della porta

Quesito n.6

La funzione delle proteine è soprattutto:

a) energetica

b) plastica e solo in casi estremi energetica

c) riparatrice

d) regolatrice dei meccanismi energetici

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 89: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

89

LABORATORI TECNOLOGICI

1) DISEGNARE LO SCHEMA ELETTRICO FUNZIONALE DI UNA LAMPADA COMANDATA DA TRE PUNTI, PIU’ UNA PRESA 10A COMANDATA, PIU’ PRESA 16A NON COMANDATA

2) GLI APPARECCHI DI COMANDO DI UN IMPIANTO CIVILE SONO:

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 90: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

90

3) AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELL’INDICE DI PRIORITA’ DI RISCHIO UN “RPN” COMPRESO TRA 101 : 200 PUO’ DEFINIRSI E) Alto

F) Basso

G) Medio

H) Altissimo

4) IL RELE’ E’ UN DISPOSITIVO DI COMANDO FORMATO DA: E) Una parte Meccanica ed una Elettronica

F) Una parte Elettrica ed una Elettronica

G) Una parte Magnetica, una Elettrica ed una Meccanica

H) Una Bobina, una parte Elettrica ed una Magnetica

5) UN ISTOGRAMMA E’:

A) Un grafico lineare B) Una rappresentazione grafica a barre C) Una rappresentazione grafica a torta D) Una rappresentazione grafica con le voci sottoposte a controllo in ordine decrescente d’importanza

6) IN UN SISTEMA CON 3 COMPONENTI LA TABELLA DELLA VERITA’ PREVEDE E) 6 Combinazioni F) 3 Combinazioni

G) 8 Combinazioni H) 4 Combinazioni

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 91: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

91

Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Rispondere ai seguenti quesiti:

3. Dopo aver disegnato lo schema a blocchi, descrivere il principio di funzionamento di un impianto fotovoltaico Grid Connected di potenza nominale pari a 3 kW a servizio di un’abitazione.

4. In figura, si riporta la curva di coppia di una Alfa Romeo Giulietta 1.4 Benzina. Dopo aver illustrato il principio di funzionamento di un motore a benzina, analizzare la curva e determinare la coppia e la potenza erogata a 3500 rpm.

0

25

50

75

100

125

150

175

200

225

2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000 5500 6000

RPM

Co

pp

ia (

N m

)

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 92: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

92

e. Si voglia realizzare una tornitura cilindrica esterna di uno spezzone di barra d’acciaio del diametro di 50 mm per ridurlo al diametro di 42 mm. Utilizzando una profondità di passata pari a 1 mm, quante passate sono necessarie?

1. 3 passate 2. 4 passate 3. 2 passate 4. 8 passate

f. Una pompa di calore aria-acqua dotata di accumulo di 80 lt impiega 5 ore per portare la temperatura dell’acqua da 15° a 55° lavorando in presenza di aria esterna con temperatura pari a 20°. Sapendo che la potenza termica istantanea ceduta all’ acqua è pari a 750 W e che in 5 ore assorbe 1250 Wh di energia elettrica, quanto vale il COP?

1. COP = 0,60 2. COP = 1,67 3. COP = 3,00 4. nessuna delle precedenti

g. Si considerino 6000 cuscinetti a sfera posti in rotazione al numero di giri previsto per il loro impiego. Dopo 800 ore si riscontra che 112 cuscinetti si sono danneggiati. Quanto vale l’affidabilità ?

1. 7,14 % 2. 98,13 % 3. 186,67% 4. 92,86 %

h. Si consideri un apparecchio caratterizzato da una vita utile di 1000 ore e tasso di guasto λ=0.0001 guasti/ora. Calcolare l’affidabilità dell’apparecchio per un utilizzo di 1000 ore.

1. 90,48 % 2. 0,10 % 3. 99,58% 4. nessuna delle precedenti

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 93: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

93

Solar Energy There are different ways to exploit solar energy: solar cells or photovoltaic (PV) cells convert sunlight directly into electricity. When energy from the sun comes into contact with the cell, electrons in the two different semiconductors absorb the energy and use it to move around, creating an electrical current. Photovoltaic cells linked together are called modules or panels and hold about 40 cells. About 10 of these modules can be mounted together to form a large array. Arrays can be used to generate electricity for a single building or, in large numbers, for a power plant. Despite their high capital cost, PV systems provide an independent, reliable electrical power source, so they have an important use in remote areas far from the national electricity grid. Answer these questions. (Max 5 lines) 1) How is solar energy transformed into electricity?

2) Can arrays be used to generate electricity? ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3) What do you think about solar energy? ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 94: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

94

SIMULAZIONE PROVA ESAME PER STUDENTI CON P.E.I.

1. IN UN AMBIENTE DI LAVORO COSA INDOSSO PER PROTEGGERE GLI OCCHI?

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. IN UN AMBIENTE DI LAVORO COSA INDOSSO PER PROTEGGERE LE MANI?

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3. IL CACCIAVITE E’ UN ATTREZZO UTILIZZATO PER

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. CHE TIPO DI CACCIAVITE E’ QUESTO RAPPRESENTATO IN FIGURA?

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. CHE UTENSILE E’QUESTO RAPPRESENTATO IN FIGURA?

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 95: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

95

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA PER STUDENTI CON P.E.I.

CANDIDATO____________________________________________CLASSE_________

Comprensione Descrittori Punteggio Punteggio

Attribuito

Comprensione delle consegne di svolgimento della prova

� comprese pienamente � comprese sufficientemente � comprese parzialmente � non comprese

Comprensione delle istruzioni della prova

� seguite pienamente � seguite globalmente � seguite parzialmente � non comprese e/o il messaggio recepito è diverso

3 2 1

0,5 3 2 1

0,5

TOTALE /6

Produzione Descrittori Punteggio Punteggio

Attribuito

Contenuto delle risposte

� eccellente � soddisfacente � parziale � errato

Scelta del lessico

� accurata � abbastanza adeguata � inappropriata

Forma

� chiara, corretta e scorrevole � poco chiara, poco scorrevole � non scorrevole

Correttezza grammaticale

� nessun errore � alcuni lievi errori � diffusi errori non gravi � gravi errori � numerosi e/o gravi errori

3 2 1

0,5 2 1

0,5

1,8 1

0,5

2,2 2

1,3 0,7 0,3

TOTALE /9

TOTALE /15

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 96: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

96

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA ORALE PER STUDENTI CON P.E.I. CANDIDATO _______________________________________ CLASSE___________ Indicatori Livelli di prestazione Punti Attributi Argomento o prestazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato

• Grado di conoscenza e livelli

di approfondimento

Approfondita 10 Coerente ma non approfondita 8 Sufficiente 6 Superficiale 4 Frammentaria 2

• Capacità di gestione delle emozioni e organizzazione del lavoro

Buona 6 Sufficientemente 4 Limitata 2

• Padronanza della lingua

Articolata ed appropriata 6 Sufficientemente articolata 4 Confusa ed imprecisa 2

Discussione degli elaborati

• Autocorrezione

Consapevole e convincente 8 Sufficientemente consapevole e convincente 6 Incerta, superficiale 3

Totale punteggio ___/30

I Commissari : Il Presidente: ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. ………………….. …………………..

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 97: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

97

GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO INDICATORI LIVELLI PUNTI

1 ORTOMORFOSINTASSI

Nessun errore 3 Imprecisioni 2,5 Qualche errore che non compromette la struttura del testo 2 Errori diffusi 1,5 Errori numerosi e gravi 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

2

LESSICO

Scelte pertinenti, ricche, efficaci 3 Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive 2,5 Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive 2 Scelte elementari e generiche 1,5 Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

3

COMPRENSIONE

Comprensione efficace e completa 3 Comprensione efficace e completa, con lievi fraintendimenti 2,5 Comprensione sufficiente, ma in alcuni punti superficiale e vaga 2 Comprensione nel complesso generica e superficiale 1,5 Comprensione frammentaria e lacunosa 1 Comprensione del tutto insignificante 0,5

4

ANALISI

Tutte le richieste della traccia sono soddisfatte con analisi organica, esauriente; preciso e del tutto corretto l’uso degli strumenti specifici

3

Analisi completa, ma non del tutto precisa nell’uso degli strumenti specifici

2,5

Individuazione essenziale degli elementi richiesti 2 Incertezze nell’individuazione degli elementi richiesti e mediocre padronanza degli strumenti specifici

1,5

Analisi generica e scorretta, non fondata sull’uso degli strumenti specifici

1

Analisi del tutto approssimativa e insignificante 0,5

5

INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E

APPROFONDIMENTI

Tematica completamente ed efficacemente trattata, in un contesto ricco di riferimenti culturali e di contributi originali e critici

3

Adeguata trattazione degli argomenti richiesti; qualche incertezza nella sistemazione dei dati nel contesto culturale-letterario; qualche apprezzabile contributo personale

2,5

Interpretazione sostanzialmente corretta, ma gli approfondimenti richiesti sono in alcuni punti carenti

2

Interpretazione piuttosto generica; gli approfondimenti richiesti sono affrontati in modo parziale e vago

1,5

Interpretazione elementare; approfondimenti insignificanti 1 Interpretazione errata; approfondimenti assenti 0,5

Punteggio totale

Alunno ______________________________________ punteggio ottenuto ______/15

(arrotondamento al numero intero superiore)

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 98: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

98

GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE E ARTICOLO

INDICATORI LIVELLI PUNTI

1 ORTOMORFOSINTASSI

Nessun errore 3 Imprecisioni 2,5 Qualche errore che non compromette la struttura del testo 2 Errori diffusi 1,5 Errori numerosi e gravi 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

2

LESSICO

Scelte pertinenti, ricche, efficaci 3 Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive 2,5 Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive 2 Scelte elementari e generiche 1,5 Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

3

PERTINENZA

Argomenti efficacemente selezionati in base a un’attenta analisi dei documenti e al ricorso alla propria documentazione implicita

3

Argomenti pertinenti, ma limitati ai suggerimenti della documentazione fornita

2,5

Qualche incertezza nell’analisi dei documenti e nella selezione di dati pertinenti

2

Frequenti incertezze nella selezione di dati pertinenti per analisi superficiale dei documenti e/o parziale conoscenza dell’argomento

1,5

Pertinenza frammentaria 1 Pertinenza nulla 0,5

4

QUANTITA’ E QUALITA’ DEGLI

ARGOMENTI

Molteplici argomenti presentati in modo esaustivo, equilibrato, significativo

3

Argomenti presentati in modo equilibrato e abbastanza significativo, ma non del tutto esauriente

2,5

Argomenti per lo più appiattiti sui documenti, senza particolari approfondimenti

2

Argomenti nel complesso generici e superficiali 1,5 Argomenti per lo più banali e insignificanti 1 Argomenti del tutto insignificanti 0,5

5

RIELABORAZIONE COERENZA

Piena coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche della tipologia; notevoli originalità ed efficacia persuasiva

3

Adeguata coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche della tipologia; apprezzabili gli spunti personali e l’efficacia persuasiva

2,5

Sufficiente coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche della tipologia; argomentazione organizzata sul piano logico, ma nel complesso piatta

2

Episodica coerenza con la tesi sostenuta e con le caratteristiche della tipologia; argomentazione poco organica ed efficace

1,5

Assenza di una tesi e delle caratteristiche della tipologia; argomentazione disorganica e inefficace

1

Argomentazione del tutto confusa e incomprensibile 0,5

Punteggio totale

Alunno ______________________________________ punteggio ottenuto ______/15

(arrotondamento al numero intero superiore)

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 99: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

99

GRIGLIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA C e D: TEMA

INDICATORI LIVELLI PUNTI

1 ORTOMORFOSINTASSI

Nessun errore 3 Imprecisioni 2,5 Qualche errore che non compromette la struttura del testo 2 Errori diffusi 1,5 Errori numerosi e gravi 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

2

LESSICO

Scelte pertinenti, ricche, efficaci 3 Scelte pertinenti, abbastanza varie, non sempre incisive 2,5 Scelte pertinenti, ma comuni e ripetitive 2 Scelte elementari e generiche 1,5 Scelte non rispondenti all’intenzione comunicativa 1 Errori gravissimi che compromettono la leggibilità 0,5

3

PERTINENZA

Argomenti efficacemente selezionati in base a un’attenta analisi delle richieste della traccia

3

Argomenti pertinenti, ma con qualche incertezza nell’interpretazione delle richieste della traccia

2,5

Argomenti pertinenti, ma nel complesso le richieste della traccia sono analizzate in modo generico

2

Frequenti incertezze nella selezione di dati pertinenti per analisi superficiale della traccia e/o parziale conoscenza dell’argomento

1,5

Pertinenza frammentaria 1 Pertinenza nulla 0,5

4

QUANTITA’ E QUALITA’ DEGLI

ARGOMENTI

Molteplici argomenti presentati in modo esaustivo, equilibrato, significativo

3

Argomenti presentati in modo equilibrato e abbastanza significativo, ma non del tutto esauriente

2,5

Argomenti nel complesso ovvii, senza particolari approfondimenti

2

Argomenti nel complesso generici e superficiali 1,5 Argomenti per lo più banali e insignificanti 1 Argomenti del tutto insignificanti 0,5

5

RIELABORAZIONE COERENZA

Argomentazione coerente e organizzata intorno a nuclei concettuali forti; notevoli originalità e osservazioni critiche

3

Adeguati la coerenza e l’ordine logico; apprezzabili gli spunti personali

2,5

Sufficiente coerenza; argomentazione condotta con qualche incertezza, nel complesso piatta

2

Argomentazione poco organica ed efficace, senza un sostanziale approccio critico

1,5

Argomentazione disorganica e inefficace 1 Argomentazione del tutto confusa e incomprensibile 0,5

Punteggio totale

Alunno ______________________________________ punteggio ottenuto ______/15

(arrotondamento al numero intero superiore)

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 100: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

100

Classe 5° B - a.s. 2015/2016 CANDIDATO (Cognome e Nome):______________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 1° PARTE Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED INDICATORI

LIVELLI DI PRESTAZIONE PUNTEGGIO

1. PADRONANZA DELLA LINGUA/LINGUAGGI

a) Esposizione articolata, fluida terminologicamente precisa 2

b) Esposizione semplice con terminologia generalmente adeguata 1

c) Esposizione confusa con errori teminologici 0.5

2. CONTENUTO - Conoscenze - Comprensione/applicazione - Competenze professionali - Capacità di calcolo

a) Conoscenze complete e approfondite, piena comprensione argomento applicazione ottima 5

b) Conoscenze pertinenti ed esaurienti, piena comprensione dell'argomento buona applicazione 4.5

c) Discreto bagaglio delle conoscenze, comprensione dell'argomento, applicazione corretta delle conoscenze 4

d) Conoscenza dei temi fondamentali, globale comprensione degli argomenti, uso sufficiente corretto delle conoscenze 3.5

e) Conoscenze generiche poco approfondite, parziale comprensione dell'argomento, uso parziale delle conoscenze acquisite

3

f) Conoscenze framentarie e superficiali, comprensione e applicazione spesso inadeguata 2.5

g) Conoscenze frammentarie e lacunose, scarsa comprensione dell'argomento, scarsa applicazione delle conoscenze 1.5

h) Tematica non centrata, conoscenze pressoché nulle, applicazione inadeguata 0.5

3. ORGANIZZAZIONE - Coerenza e organicità - Controllo di procedure - Opportunità e giustificazione delle scelte

a)

Sviluppo consequenziale dell'argomento; collegamenti efficaci e significativi, rispetto di eventuali vincoli; presenza di elementi di merito (giudizio, idee, soluzioni personali, elementi di criticità e originalità)

3

b) Sviluppo logico del discorso con collogamenti/scelte coerenti 2.5

c) Impostazione sintetica, sviluppo non sempre coerente del discorso 1,5

d) Percorso confuso e gravemente incoerente 0.5

TOTALE MASSIMO 10 PUNTI

La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 7/10

Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 101: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

101

Classe 5° B - a.s. 2015/2016 CANDIDATO (Cognome e Nome): ____________________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 2° PARTE - QUESITO 1 Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO

Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2.5

Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2

Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1.5

Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0.8

Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze essenziali) 0.2

TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - 2° PARTE - QUESITO 2 Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

PARAMETRI ED INDICATORI PUNTEGGIO

Risposta completa e corretta (possiede conoscenze complete e dettagliate) 2.5

Risposta quasi completa e corretta (possiede conoscenze adeguate) 2

Risposta parziale, sostanzialmente adeguata (possiede le conoscenze essenziali) 1.5

Risposta molto parziale, non del tutto adeguata (possiede alcune conoscenze essenziali) 0.8

Risposta nulla o palesemente errata (non possiede le conoscenze essenziali) 0.2

TOTALE MASSIMO 2,5 PUNTI

La prova SUFFICIENTE ottiene un punteggio di 3/5 Ad una prova consegnata in bianco si attribuisce un punteggio pari a 0,5

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 102: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

102

Classe 5° B - a.s. 2015/2016 CANDIDATO (Cognome e Nome): ____________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA - RIEPILOGO Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione

DESCRIZIONE PUNTEGGIO

Punteggio II Prova - 1° Parte

Punteggio II Prova - 2° Parte - QUESITO 1

Punteggio II Prova - 2° Parte - QUESITO 2

TOTALE MASSIMO 15 PUNTI

VOTO / 15

LA COMMISSIONE

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 103: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

103

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO TIPOLOGIA B+C

Indicatori rispetto ai quali viene definita la valutazione e relativi livelli di misurazione (ex D.P.R. 357/98, art. 1)

STUDENTE: ___________________________ CLASSE: 5B / I.P.S.I.A. DATA:

TIPOLOGIA ITEM E VALUTAZIONE MATERIA ITEM N.

PUNTEGGIO SINGOLO ITEM

Quesiti tipologia: “B – RISPOSTA APERTA” (Inglese valuta la prova con indicatori e descrittori riportati a pagina seguente)

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

CONOSCENZA DEI CONTENUTI DELLA DISCIPLINA

� Esauriente ed approfondita

� Generale e adeguata

� Sufficiente e pertinente

� Poco adeguata e/o non sempre pertinente

� Scarsa e/o non pertinente

� Argomento non centrato e/o conoscenze pressoché nulle

� Assente

2,0

1,7

1,4

1,1

0,8

0,5

0,1

USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO

� Corretto e appropriato

� Sostanzialmente corretto e appropriato

� Semplice,sufficientemente corretto, ma con qualche errore e imprecisione

� Limitato con improprietà ed errori

� Improprio e scorretto con gravi errori

� Assente

1,5

1,2

1

0,7

0,4

0,1

CAPACITA’ DI ELABORAZIONE E ARGOMENTAZIONE

� Svolgimento coerente ed organico

� Svolgimento ordinato e abbastanza coerente

� Svolgimento sufficientemente coerente

� Svolgimento parzialmente aderente alla traccia

� Svolgimento del tutto incoerente e frammentario

� Assente

1,0

0,8

0,6

0,4

0,2

0,1

Quesiti tipologia: “C – RISPOSTA CHIUSA”

Si assegnano: � 1,5 punti per ogni risposta esatta; � 0 punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

N.B.:

Per quanto riguarda i punteggi grezzi, ciascuna materia ha a disposizione 15 punti, mentre per l’intera prova i punti a disposizione sono 60. La media conseguita nelle 4 discipline costituirà il punteggio della prova medesima (con arrotondamento per difetto se inferiore a 5 decimi: esempio 12,4 = 12; con arrotondamento per eccesso se superiore o uguale a 5 decimi: esempio 12,5 = 13)

LINGUA IN

GLESE

C1

C2

C3

A1 - Punteggio totale (in 15-mi)

LABORATORI T

ECNOLOGICI

ED ESERCITAZIONI

B1

B2

C1

C2

C3

C4

A2 - Punteggio totale (in 15-mi)

TECNOLOGIE MECCANICHE E

APPLICAZIONI

B1

B2

C1

C2

C3

C4

A3 - Punteggio totale (in 15-mi)

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE

B1

B2

C1

C2

C3

C4

A4 - Punteggio totale (in 15-mi)

Punteggio totale prova (pg = A1+A2+A3+A4, in 60-mi) ____/60

Punteggio prova dopo conversione (pf in 15 – mi) N.B.: La sufficienza corrisponde ad un punteggio pf=10/15.

_____/15

Il Presidente_______________________ I commissari

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 104: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

104

ESAME DI STATO A.S. 2015– 2016

LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA

Indicatori

Punti max

Descrittori

Punti da assegnare

C1

C2

C3

Comprensione

5

o Assente o frammentaria o Parziale o superficiale o Globalmente corretta o Quasi completa o Aderente e puntuale

1 2

3,2 4,1 5

Contenuto e organizzazione

6

o Incompleto e inadeguato o Superficiale e frammentario o Adeguato ed essenziale o Pertinente ma sintetico o Completo ed approfondito

2 3,5 4,4 5,2 6

Accuratezza grammaticale e proprietà lessicali

4

o Confuso e scorretto o Limitato ed inesatto o Essenziale ma adeguato o Scorrevole ma impreciso o Ampio ed accurato

1 1,5 2,4 3,2 4

* Il livello di sufficienza è evidenziato dal carattere con dimensioni maggiori

NOME DEL CANDIDATO _________________________________________PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLA PROVA …………………/15

Il Presidente_______________________ I commissari

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 105: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

105

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

CANDIDATO _______________________________________ CLASSE___________

Indicatori Livelli di prestazione Punti Attributi Argomento o prestazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato

• Grado di conoscenza e

livelli di approfondimento

Approfondita 6 Coerente ma non approfondita 5 Sufficiente 4 Superficiale 3 Frammentaria 2

• Capacità di organizzazione della discussione

Trattazione originale o significativa 3 Sufficientemente interessante 2 Limitata 1

• Padronanza della

lingua

Articolata ed appropriata 3 Non sempre adeguata 2 Confusa ed imprecisa 1

Argomenti proposti al candidato della Commissione • Conoscenza degli

argomenti

Approfondita 9 Coerente ma non approfondita 8 Sufficiente 6 Superficiale 5 Frammentaria 4

• Applicazione e

competenza

Esprime valutazioni pertinenti 3 Propone elaborazioni e valutazioni essenziali 2 Evidenzia difficoltà 1

• Capacità di collegamento, di discussione e di approfondimento

Articolata ed esauriente 3 Sufficiente 2 Difficoltosa 1

Discussione degli elaborati

• Autocorrezione

Consapevole e convincente in tutte le prove 3 Convincente solo a tratti 2 Incerta, superficiale 1

Totale punteggio ___/30

Il Presidente I Commissari

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U

Page 106: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE: 5 sez ...omnicomprensivogianodellumbria.gov.it/wp-content/uploads/...Anno Scolastico 2015/2016 Sito web: E-mail: pgic83200a@istruzione.it

106

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Firma dei docenti della classe 5 B

NOMINATIVO FIRMA

Prof.ssa Versiglioni Matilde (Italiano e Storia)

Prof.ssa Feliziani Maria Grazia (Inglese)

Prof.ssa Grillo Michela (Matematica)

Prof.ssa Dominici Roberta (Scienze Motorie)

Prof. Esposito Vincenzo (Tecnologie Meccaniche e Applicazioni)

Prof. Placidi Stefano (Esercitazioni Pratiche, Laboratori di Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione, Laboratori di Tecnologie Meccaniche e Applicazioni, Laboratori di Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni),

Prof. Massucci Amedeo (Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione, Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni),

Prof.ssa Tordi Franca (Religione)

Prof.ssa Balletta Filomena (Sostegno)

Prof. ssa Saia Mirella (Sostegno)

Prof. Picchiarelli Marco (Sostegno)

Prof. Petruccioli Gianluca (Sostegno)

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giuseppe Sofia …………………………………

PGIC83200A - REGISTRO PROTOCOLLO - 0001104 - 14/05/2016 - C29 - Esame - U