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Istituto Tecnico Settore Tecnologico "GIULIO CESARE FALCO" CAPUA (CE)
SEDE ASSOCIATA: GRAZZANISE (CE)
Specializzazioni: MECCANICA E MECCATRONICA, ELETTRONICA ED
ELETTROTECNICA, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI, TRASPORTI E LOGISTICA
DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE
del DIPARTIMENTO SOSTEGNO
Nuovi ordinamenti (Primo biennio, secondo biennio, monoennio):
il Coordinatore del dipartimento ( Prof. Ricciardella Marialuisa )
a.s. 2015-2016
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INDICE
COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO……….………..……….………………………………. pag.3
PREMESSA………………………………………………………………………………………pag.4
1. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO………………………….pag. 5
2. INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI BASE,
PER IL CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI…………………………….….pag. 6
3. OBIETTIVI FORMATIVI DA RAGGIUNGERE ..……………………………………..…….. pag. 7
4. ORGANIZZAZIONE DEL PIANO PER L’ALUNNO D.A. …………………………………..pag. 8
5. LINEE GENERALI DELLE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO ………………………pag. 11
6. OBIETTIVI FORMATIVI PER PROMUOVERE L’INCLUSIVITA’………………………….pag. 13
7. INDIVIDUAZIONE DI CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE ……………………………..pag. 14
8. STRATEGIE E METODI DI RECUPERO IN ITINERE ……………………………………..pag. 15
9. DEBITO FORMATIVO………………………………………………………………………….pag. 15
10. POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE………………………………………………….pag. 15
11. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA …………………………………..pag. 15
12. STRATEGIE - MODALITÀ DI LAVORO …………………………………………………….pag. 16
13. INIZIATIVE EXTRA-CURRICOLARI E PROGETTI INTEGRATIVI …………. ………..…pag. 16
14. PROPOSTE DI ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO……………………pag. 17
15. PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE………………….…pag. 17
16. PROGRAMMAZIONE E PREDISPOSIZIONE DI MODULI INTERDISCIPLINARI……..pag. 17
17. CLIL……………………………………………………………………………………………….pag. 17
APPENDICE…………………………………………………………………………………………pag.18
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
MODULI PDF,PEI,PDP (v. sezione modulistica sul sito)
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COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento di Sostegno è composto dai seguenti docenti , le classi e le ore di lezione sono
indicate a fianco:
DOCENTI ORE E SEDE CLASSI
Ricciardella Marialuisa 18 ore Capua IIAINF IIICIN
Veltre Mario 18 ore Capua IBEE IVAMM
Picciola Antonio 18 ore Capua IAMM IBMM
Lagnese Carmine 18 ore Capua IIIAMM
Iannone Gianfranco 18 ore Capua IIICIN VBEL
Criscione Francesco 18 ore Capua IIATL VAEL
Lamberti M. Carmela 18 ore Capua IAEE IV BEL
Piccolo Cristiana 18 ore Capua IATL VAMM
Paternostro Franca 18 ore Capua IAINF IATL
Santillo Rosa 18 ore Capua IAMM VBEL
Sferragatta Giuliana 18 ore Grazzanise IIATL IIBTL
Olivieri Luigi 18 ore Grazzanise IATL IBTL
Iorio Filomena 18 ore Grazzanise IVACM IIIBCM
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Paolo TUTORE
COORDINATORE DIPARTIMENTALE
Prof. Marialuisa Ricciardella
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PREMESSA Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di proprie esperienze affettive, emotive e cognitive. Nel contesto scolastico l’alunno entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando diversità di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità intese come abilità ed esponendo le proprie incapacità intese come disabilità. Nella valorizzazione delle differenze l’individualizzazione è questione riguardante tutti gli alunni, non solo gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, la diversità può essere intesa come possibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. La scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e non approssimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni la cui specificità richiede attenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vita sociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe, permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno come il bisogno di sviluppare competenze, il bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione si arricchiscono di qualcosa di particolare, pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. La scuola, in tal senso, ha come obiettivo generale quello di garantire alle fasce di alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazione vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP). L’idea è quella di una scuola che non pone barriere bensì valorizza le differenze individuali di ognuno e facilita la partecipazione sociale e l’apprendimento, divenendo fattore di promozione sociale. In questa prospettiva, l’Istituzione diventa modello di apertura e pluralismo, in netta contrapposizione con le tendenze emergenti di una società che diventa sempre più individualista. Dal momento in cui la scuola diventa accogliente ed inclusiva, tutto il contesto ne trae vantaggio, certo è richiesta sensibilità e formazione specifica che facciano perno su strategie e passione, competenza ed equilibrio coerente. ll patrimonio delle relazioni e dei legami, delle capacità di ascoltare e accogliere l’altro, dell’interdipendenza tra individui diversi contribuiscono a costituire la vera crescita culturale, a determinare responsabilità, co-educazione, senso civico, investendo tutti i processi mentali culturali ed etici di ogni ragazzo.
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1.L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO
Le scelte educative del nostro Istituto si propongono come obiettivo finale la formazione unitaria del ragazzo nei suoi aspetti di IDENTITA’, AUTONOMIA e COMPETENZA, in un clima di accoglienza, apprezzamento del singolo nella sua unicità ed educazione ai valori appresi e vissuti. Il gruppo dei docenti specializzati pone i seguenti obiettivi come prioritari nell’organizzazione del curricolo del dipartimento :
Acquisizione delle competenze mediante una didattica operativa integrata tra le varie aree di insegnamento intesa come lavoro di squadra nella gestione delle problematiche interdisciplinari orientate a garantire l’unitarietà dell’insegnamento.
Conoscenza degli aspetti generali di riferimento all’ambiente e al territorio nella sua evoluzione e nella sua storia, ai suoi aspetti locali , ai confronti nazionali ed europei nella direzione della multiculturalità intesa come valore.
Capacità di azione collegiale degli insegnanti e interazione tra i diversi contenuti degli assi culturali: matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Sviluppo di dinamiche laboratoriali cooperative e di esperienze comuni sul piano metodologico-organizzativo.
Utilizzazione delle competenze per la comprensione critica della conoscenza e per l’acquisizione della consapevolezza della crescita evolutiva personale .
Collegamento operativo tra le discipline , in particolare nell’analisi comune degli aspetti di “ Cittadinanza e Costituzione” che possono sviluppare, mediante una didattica socio-costruttiva, moduli interdisciplinari e competenze chiave per l’apprendimento.
2.INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI BASE, PER IL CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI
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La scuola deve essere intesa come un ambiente di cooperazione in cui a tutti è data la
possibilità di perseguire obiettivi comuni senza ridurre gli standard ma rendendoli
accessibili a ciascuno.
Ogni alunno, secondo le proprie possibilità, deve poter esprimere le proprie qualità, in
armonia con il gruppo classe.
Partendo da un’analisi attenta della normativa e dalla considerazione che il percorso
formativo dell’alunno debba svolgersi secondo una coerenza e una continuità educativa
forte e motivata, il Dipartimento individua le seguenti competenze comuni alle discipline
di base, pertanto l’alunno deve acquisire:
La capacità di analizzare qualitativamente e quantitativamente eventi e fenomeni a
partire dall’esperienza nei vari contesti di apprendimento.
La capacità di saper utilizzare i contenuti appresi, le abilità personali e di metodo, le
capacità evidenziate nello studio.
La capacità di sapersi orientare con una certa autonomia e responsabilità
nell’approccio e nell’elaborazione di compiti assegnati o nella prassi quotidiana del
lavoro scolastico,
individuale e di gruppo.
La consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
socio-culturale in cui vengono applicate.
La capacità di orientarsi con responsabilità nell’approccio dei compiti assegnati e
saperli pianificare nel tempo.
La capacità di interpretare le conoscenze acquisite quali metodo, strumento e
linguaggio per analizzare le situazioni problematiche del contesto in cui si opera.
La capacità di individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano
le varie discipline.
La capacità di analizzare un problema riuscendo ad individuarne gli aspetti più
significativi.
La capacità di esaminare situazioni, fatti e fenomeni.
L’abitudine a valutare ed autovalutarsi con senso critico.
La capacità di registrare, ordinare e correlare dati.
La capacità di interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato.
Saper applicare anche a livello personale il sistema delle regole di base.
Saper utilizzare la lingua straniera per operare confronti con le diverse realtà.
Saper produrre brevi e semplici testi in lingua straniera di tipologia diversa secondo
i diversi
o contesti.
Saper individuare la metodologia adeguata per la risoluzione di problemi nelle varie
discipline.
Saper analizzare dati e rielaborarli, con il supporto di strumenti di facilitazione .
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3.OBIETTIVI FORMATIVI DA RAGGIUNGERE
Gli obiettivi formativi devono essere definiti tenendo conto della situazione di partenza
dell’alunno.
Pertanto, da ogni c. di classe, andranno indicati:
o obiettivi minimi (difficoltà consistenti all’inizio dell’anno)
o obiettivi intermedi ( parziali difficoltà all’inizio dell’anno)
o obiettivi alti, ( assenza di difficoltà all’inizio dell’anno )
o obiettivi massimi, (competenze e conoscenze molto buone già all’inizio dell’anno).
Per ogni alunno è necessario concordare obiettivi specifici relativi al comportamento
inteso come acquisizione di competenze sociali, rispetto delle regole, convivenza civile,
impegno, aspettative e interessi.
L’alunno dovrà:
Saper osservare , descrivere ed analizzare i fenomeni in generale;
Saper utilizzare linguaggio e termini scientifici attinenti alle varie discipline;
Padroneggiare l’uso di strumenti con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi
di lavoro e alla tutela della persona;
Saper utilizzare i contenuti appresi, le abilità personali e di metodo, le capacità
evidenziate nello studio o nel lavoro scolastico;
Sapersi orientare con una certa capacità di autonomia e responsabilità
nell’approccio e nell’elaborazione di compiti assegnati o nella prassi quotidiana del
lavoro scolastico, individuale o di gruppo;
Saper individuare la metodologia adeguata per la risoluzione di problemi;
Saper analizzare dati e saperli rielaborare , con supporto di strumenti di laboratori;
Saper elaborare il concetto di “cittadinanza attiva” come valore trasversale a tutte le
discipline.
Porsi in relazione con gli altri in modo corretto;
Rispettare le regole;
Saper osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale;
Saper riportare i dati in grafici / tabelle / istogrammi / diagrammi…
Saper utilizzare i contenuti appresi, le abilità personali e di metodo, le capacità
evidenziate, nello studio e/o nel lavoro scolastico;
Sapersi orientare con una certa capacità di autonomia e responsabilità
nell’approccio e nell’elaborazione di compiti assegnati o nella prassi quotidiana del
lavoro scolastico individuale e /o di gruppo;
Saper individuare la metodologia adeguata per la risoluzione di problemi;
Saper analizzare dati e rielaborarli, con il supporto di strumenti in riferimento alle
varie discipline;
Saper individuare e giustificare l’evoluzione di fenomeni a livello macroscopico e
microscopico dei vari fenomeni studiati.
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4.ORGANIZZAZIONE DEL PIANO PER L’ALUNNO D.A. AREA COGNITIVA E DELL’ APPRENDIMENTO Obiettivi Acquisizione di una maggiore capacità di utilizzare ciò che interiorizza per attivare altre conoscenze. Metodologia Si miglioreranno le strategie di apprendimento attraverso l’osservazione ragionata. Si svolgeranno i vari compiti dapprima insieme all’allievo, cercando di farlo pensare ad alta voce e poi si diminuiranno progressivamente gli aiuti, consentendogli di svolgere da solo un compito simile. Lo si coinvolgerà sempre in modo attivo ed operativo nelle attività proposte, le lezioni individualizzate verranno svolte preferibilmente nelle prime ore di lezione. Verifica e valutazione Saranno effettuate durante lo svolgimento delle attività e alla fine della trattazione dei temi proposti. Saranno richiesti svolgimenti di esercizi, questionari, Nella valutazione si terrà conto del processo di apprendimento dell’allievo in funzione dei livelli di partenza , delle sue reali capacità, dei tempi di apprendimento , dell’impegno e della preparazione. AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE Obiettivi
- migliorare il senso di autoefficacia come consapevolezza delle proprie potenzialità; - acquisire maggiore autonomia sociale e personale di autogestione; - potenziare la motivazione; - incoraggiare la libera espressione dei propri sentimenti; - potenziare la capacità di comunicazione; - procedere e migliorare il processo di individuazione del sé; - imparare a tollerare la correzione dell’errore , la critica, il blocco di qualche
iniziativa. Attività Lavori di gruppo. Momenti ricreativi. Metodo,verifica e valutazione Ogni momento della vita scolastica costituirà una occasione di accertamento del processo evolutivo dell’allievo in relazione all’area affettivo-relazionale . Si osserverà in maniera attenta e sistematica nelle varie situazioni e nei diversi contesti sia il comportamento dell’allievo sia quello delle persone con cui interagisce , per , eventualmente , intervenire nel processo di crescita e maturazione. AREA NEURO-PSICOMOTORIA Obiettivi Potenziamento e sviluppo delle capacità mnesiche e attentive Potenziamento della conoscenza e della capacità d’uso dei concetti topologici Miglioramento della capacità di muoversi autonomamente nella scuola Miglioramento della comprensione dei concetti temporali Miglioramento delle abilità fino-motorie
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Attività Attività fisica e motoria I concetti topologici I concetti temporali Mezzi e strumenti Libri di testo, sussidiari, diario personale, calendari. Metodologia Si cercherà di utilizzare la memoria visiva per fissare i concetti trattati e si ricorrerà ad un allenamento mentale mnemonico costante attraverso ripetizioni da parte dell’alunno in diversi momenti della giornata in giorni diversi di un argomento già trattato. La premessa ad un miglioramento delle capacità attentive sarà quella di organizzare attività interessanti e coinvolgenti su tutti i concetti temporali, richiamandoli e sottolineandoli ad ogni occasione. Verifica e valutazione Le verifiche saranno effettuate durante lo svolgimento delle attività , osservando in maniera attenta e sistematica nelle varie situazioni e nei diversi contesti il comportamento dell’allievo. In caso si interverrà riducendo le difficoltà del compito e aiutandolo AREA DELLE AUTONOMIE Obiettivi Migliorare l’autonomia personale Migliorare la capacità di muoversi nell’ambiente scolastico Migliorare la conoscenza e la comprensione dell’ambiente sia fisico che sociale Migliorare nella percezione della categoria del tempo lineare e del tempo ciclico Metodologia Si solleciteranno i compagni di classe ad aiutare Gerardo a muoversi con più disinvoltura nello spazio scuola. Verifica e valutazione Ogni momento della vita scolastica costituirà una occasione di accertamento del processo evolutivo dell’allievo. Si osserverà in maniera attenta e sistematica nelle varie situazioni e nei diversi contesti il suo comportamento. AREA LINGUISTICO-COMUNICAZIONALE Obiettivi Migliorare la capacità di comprensione orale e scritta Migliorare la capacità linguistico-concettuale Potenziare l’uso dei basilari concetti topologici e temporali Ampliamento del lessico Migliorare la dizione Attività Lavori di gruppo Attività curricolari Mezzi e strumenti Libri, sussidiari didattici, opuscoli informativi, schede, questionari. Metodologia Si terrà conto del fatto che la competenza passiva (comprensione) precede sempre quella attiva(produzione). Ci si muoverà sempre dall’esperienza dell’allievo e dalla sua reale competenza linguistico-espressiva, verbalizzando richieste a misura di Gerardo per migliorare la sua disponibilità all’ascolto e ad apprendere.
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Si favorirà l’apprendimento linguistico mediante la pratica della comunicazione in situazioni
concrete , stimolando continuamente a riferire le proprie esperienze quotidiane , i propri
pensieri e sentimenti . Si attiverà la funzione trasversale della lingua nell’apprendimento ,
esercitando le competenze linguistiche non esclusivamente nell’attività di lingua.
Verifica e valutazione
Le verifiche saranno effettuate durante lo svolgimento delle attività. Saranno proposte
prove di comprensione e di produzione linguistica, esercitazioni, questionari, colloqui.
Nella valutazione si terrà conto del processo di apprendimento dell’allievo in funzione dei
livelli di partenza, delle sue capacità, dei tempi di apprendimento, dell’impegno e della
partecipazione.
Gli obiettivi formativi, comuni all’Istituto e condivisi nel Piano dell’Offerta Formativa sono:
- Promuovere la riflessione critica sulla memoria culturale in quanto insieme di significati
acquisiti dalla società come competenza comune.
- Far acquisire la coscienza di sé come storia delle relazioni interpersonali da cui origina
la propria identità.
- Far acquisire il controllo critico della propria identità culturale, religiosa, etnica come
strumento per intraprendere relazioni interpersonali sempre più ampie e costruttive.
- Educare all’appartenenza societaria come capacità di farsi carico della convivenza
comune.
- Educare all’esercizio della cittadinanza come richiesta e rispetto della legalità e come
esercizio di controllo critico, anche alla luce dell’Unione Europea.
- Favorire la libera espressione degli studenti, delle classi e dei gruppi di interesse
presenti nella scuola.
Gli obiettivi didattici, comuni all’Istituto e condivisi nel Piano dell’Offerta Formativa sono:
- Sviluppare le abilità trasversali al fine di acquisire capacità relazionali e comunicative e
comportamenti professionali adeguati nelle varie discipline.
- Stimolare la capacità di concretizzare le conoscenze e le abilità acquisite attraverso
l’operatività.
- Far acquisire la capacità di accrescere autonomamente il proprio sapere e la propria
capacità critica.
- Sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi e alla gestione delle
informazioni.
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5.LINEE GENERALI DELLE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO L'apprendimento di ogni singolo individuo varia a seconda del variare di alcune condizioni:
l'attitudine, il tempo, la qualità dell'istruzione, la capacità di usufruire dell'insegnamento
ricevuto, la perseveranza. Diventa quindi importantissimo l’utilizzo di metodologie di
insegnamento individualizzato che partendo dalla considerazione di queste differenze, si
attivi per favorire il possesso della padronanza da parte di tutti.
La programmazione diventa un momento importante per l’ acquisizione e l’ elaborazione di
informazioni circa gli argomenti didattici da affrontare secondo obiettivi generali, specifici,
operativi. Tutto va organizzato in tempi e in modi esplicitati con accuratezza, individuando
preventivamente le abilità che gli studenti devono acquisire e verificandole con opportuni
indicatori e descrittori.
Nella didattica personalizzata sicuramente ha un ruolo fondamentale il modello
d'apprendimento ipotizzato nella strategia del Mastery Learning che evidenzia la
possibilità di azzerare le diversità iniziali presenti negli studenti, attraverso un
insegnamento individualizzato che basandosi sulle differenze compensi le lacune
esistenti e attivi la costruzione di conoscenze e competenze basandosi su un “contratto
formativo”
La procedura del Mastery Learning si compone di tre fasi:
esame dei prerequisiti, consistente nell'accertamento delle condizioni d'ingresso
degli allievi, rispetto alle componenti cognitiva, affettiva, psicomotoria (fase della
valutazione diagnostica);
definizione degli obiettivi, scelti a seconda delle situazioni e delle esigenze
d'apprendimento individuale;
programmazione del percorso didattico differenziato e alternativo, consistente nella
scorporazione dei contenuti disciplinari e nella scelta degli strumenti da utilizzare,
strumenti di lavoro, strumenti di recupero e strumenti di verifica formativa e
sommativa del processo; interazione con gli allievi e tra gli allievi (didattica peer to
peer).
In situazioni particolari l’uso di lezioni frontali a gruppi ristretti ha sempre bisogno
dell’ausilio del feedback in una modalità didattica per concetti che evidenzia il ruolo dello
strutturalismo didattico, soprattutto in relazione allo studio delle discipline e ai loro
fondamenti specifici. Enucleare i "concetti" di ogni disciplina significa procedere con
rigore nell'identificazione dell'argomento e nella conseguente organizzazione della sua
mappa concettuale, ove evidenziare relazioni e legami tra i vari contenuti; vuol dire
accertarsi dei prerequisiti degli allievi, cioè, la presenza o meno della "matrice cognitiva";
progettare unità didattiche finalizzate alla realizzazione di un percorso che metta in
condizione l'allievo di partire dai concetti spontanei e arrivare a quelli sistematici, previsti
nella mappa concettuale; predisporre sequenze temporali, in cui siano previsti anche gli
strumenti e le tecniche metodologiche ritenute opportune con discussione e condivisione
dei risultati (didattica per situazioni-problema), che debbono essere scelte a seconda delle
necessità degli allievi.
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Attuando poi la didattica metacognitiva si può , durante il processo didattico, far
comprendere il testo, comunicare e risolvere problemi enfatizzando il metodo di studio,
scegliendo e utilizzando tecniche attraverso le quali l'individuo comprende, ricorda,
applica, riassume, schematizza, sintetizza.
In altre condizioni può essere utile l’uso della didattica dell’errore che valorizza l’errore,
rimuovendo così il pregiudizio che, per imparare, bisognasse evitare di sbagliare. Colui
che apprende non deve temere di sbagliare: incorrere in errori non deve ingenerare sensi
di colpa ed umiliazioni. Fondamentale è, invece, saper trarre dagli errori commessi tutte le
informazioni necessarie per realizzare il vero apprendimento.
La didattica dell'errore, dunque, identifica nello sbaglio commesso una opportunità
preziosa per realizzare un cammino di conoscenza consapevole e autentico. Ricercare
l'errore è stato un cammino che ho percorso insieme ai miei alunni, serenamente, per
poter costruire un itinerario d'apprendimento basato sulla ricerca e sulla auto-
consapevolezza dei progressi realizzati.
Fondamentale in ogni metodologia di insegnamento l’uso di strumenti multimediali per
cui la lezione tradizionale diventa, attraverso la costruzione di ipertesti, una occasione per
migliorare la capacità di ricerca, la comprensione e l'approfondimento degli argomenti
trattati. L'utilizzo del computer e del video proiettore per la presentazione degli argomenti
comporta un ausilio piacevole alla lezione frontale, inoltre, consente di rispettare i diversi
stili cognitivi degli allievi (visivo, oltre che uditivo; iconico, ecc..).
L'utilizzo del computer favorisce, attraverso programmi didattici predisposti ad hoc, la
personalizzazione e l'individualizzazione dei percorsi, per compensare ritardi, consolidare
le acquisizioni, favorire potenziamento e avanzamento del processo d'apprendimento. Nei
sistemi di istruzione assistita dal computer, il mezzo non è una sostituzione completa
dell'insegnante, ma uno strumento, un ausilio relativo alle fasi didattiche di erogazione di
contenuti, di applicazione ed esercitazione, di controllo e di compensazione, che
necessitano sempre e comunque della guida e della scelta sapiente (tempi, modi,
argomenti) di volta in volta effettuata dal docente.
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6.OBIETTIVI FORMATIVI PER PROMUOVERE L’INCLUSIVITA’ I componenti del Dipartimento saranno particolarmente attenti per garantire il
raggiungimento degli obiettivi didattici degli alunni Speciali attraverso la flessibilità delle
strategie e, in particolar modo, programmando percorsi personalizzati e interdisciplinari,
mireranno allo sviluppo e al potenziamento delle capacità cognitive, affettive- relazionali,
promuovendo atteggiamenti di interesse di motivazione e di partecipazione mediante
interventi mirati ,puntuali e verificabili .
L’attività didattica dovrà sempre partire dal ragazzo e, mediante una precisa e attenta
analisi iniziale dei prerequisiti, procedere nel rispetto dei ritmi individuali di apprendimento,
verso quegli obiettivi adeguati alle reali capacità dell’alunno.
Questi gli obiettivi socio-comportamentali e formativi da perseguire:
fornire una visione che dia senso all'operato individuale e collettivo migliorando i
processi di integrazione e di socializzazione;
evitare obiettivi ripetitivi e privi di interesse e di sfida potenziando l’autostima e il
grado di autonomia personale e sociale;
incrementare il sentimento di equità e di solidarietà;
incoraggiare ai bisogni di riconoscimento e incoraggiamento ;
valorizzare le differenze e incrementare gli apporti creativi evitando di confrontare
problemi nuovi con categorie di errori del passato;
evitare di enfatizzare troppo il raggiungimento degli obiettivi, del saper fare sul
pensare poiché saper eseguire è importante, ma altrettanto lo è saper proporre,
riflettere sulle procedure;
saper ascoltare gli alunni senza far prevalere la logica e la prassi dell'editto
predisponendo percorsi flessibili, curando le opinioni dei ragazzi;
far prevalere un'autorità promotrice anziché una inibitoria ;
valorizzare le emozioni e non solo la razionalità sviluppando il senso di
responsabilità, l’interesse, la disponibilità verso gli altri;
sensibilizzare al rispetto dei ruoli e delle regole;
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7.INDIVIDUAZIONE DI CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE Il Dipartimento ritiene che il momento della valutazione sia particolarmente delicato nell’ambito della progettazione “per competenze” soprattutto quando si percorrono percorsi personalizzati. Scopo fondamentale della valutazione è favorire l’autoregolazione degli allievi . Infatti la valutazione raggiunge il suo scopo solo se chi valuta e chi è valutato, conoscono, condividono e accettano i criteri di valutazione , esplicitare agli alunni l’utilizzo della serena valutazione è fondamentale affinché essi divengano sempre più consapevoli dei cambiamenti positivi da loro effettuati (svantaggio--confronto-padronanza-progresso). La valutazione pone l’accento non sull’insegnamento ma sull’apprendimento inteso come costante ed attenta analisi degli interessi degli studenti e delle loro abilità, della conoscenza delle loro situazioni pregresse, del loro ambiente familiare e socio-culturale. Tale processo non deve essere gestito dal solo docente ma ne prende parte l’alunno il quale è invitato ad “autovalutarsi” quindi ad analizzare il progredire del proprio apprendere assumendosene la responsabilità mediante il metodo del tutoraggio. I tipi di valutazione adottati sono stati uno legato ad una funzione prevalentemente “orientativa" del processo di istruzione, la “valutazione formativa", l'altro strettamente riferito all'accertamento dei traguardi raggiunti, che interviene alla fine del percorso, la “valutazione sommativa". La valutazione scolastica deve sempre soddisfare i requisiti della "validità" e della "attendibilità" proprio attraverso la messa a punto di tecniche idonee per la valutazione oggettiva e docimologica. Una prova di verifica è "valida" se riesce effettivamente a misurare ciò per cui è stata costruita, senza incorrere nel rischio di alterare l'oggetto del suo controllo. Il requisito della "attendibilità" riguarda la costanza di giudizio di una valutazione riferita ad uno stesso correttore, cioè il permanere dello stesso giudizio a distanza di tempo da quando è stato emesso e la costanza di giudizio di una valutazione riferita a correttori diversi. La valutazione si baserà sui seguenti strumenti:
valutazione iniziale delle competenze “in entrata” ed iniziali, con l’analisi dei “prerequisiti”;
valutazione delle competenze acquisite in un tempo intermedio, per permettere una modifica o un intervento in sede di progettazione;
promozione alla capacità auto-valutativa e di auto-orientamento;
valutazione delle competenze acquisite sia a livello della singola disciplina, sia di più insegnamenti;
organizzazione di più strumenti di valutazione che possano agire alternativamente o insieme, rispetto alle diverse prestazioni fornite dall’alunno;
raccolta di documentazione del lavoro svolto e delle prestazioni fornite, analisi ed interpretazione degli stessi;
accertamento non solo matematico e numerico degli elementi raccolti, ma valutazione dei livelli di partenza, intermedi e finali;
valutazione anche degli elementi motivazionali, orientativi ed emotivi, nell’ambito delle performance fornite.
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8.STRATEGIE E METODI DI RECUPERO IN ITINERE
I docenti del Dipartimento ritengono di poter attuare le seguenti strategie di recupero in itinere:
fornire più spiegazioni graduando le difficoltà;
utilizzare colloqui orali personalizzati;
relazionare le attività di laboratorio con le nozioni teoriche;
utilizzare test strutturati, discussioni guidate, interrogazioni costruttive;
controllare in modo puntuale i compiti svolti a casa;
fornire schemi semplificati, grafici, tavole sinottiche, cronologie;
dare indicazioni per la stesura di appunti e per l’acquisizione di un metodo di studio;
fornire esercizi guidati ed esercizi predefiniti;
dare guida strutturata nella comprensione e nella sintesi del testo;
utilizzare l’apprendimento cooperativo,
utilizzare il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring,
utilizzare l’apprendimento per scoperta,
utilizzare la suddivisione del tempo in tempi.
9.DEBITO FORMATIVO
I docenti valuteranno il lavoro svolto durante i periodi di vacanze attraverso prove, test, interrogazioni orali per verificare se le lacune individuate nel precedente anno scolastico sono state colmate.
10.POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE I docenti del Dipartimento al fine di potenziare la capacità degli alunni già in possesso delle abilità necessarie propongono una serie di iniziative volte alla valorizzazione delle eccellenze:
Moduli di approfondimento
Concorsi o gare proposte in collaborazione con enti esterni o associazioni culturali
Gruppi di studi guidati dagli allievi più preparati.
11.TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA Le verifiche pratiche ed orali, in numero di due per trimestre e tre per pentamestre, sono intese come forma di controllo del grado di maturazione linguistica, strumentale e critica degli studenti. In particolare nel valutare le prove orali e scritte si terrà conto dei criteri esposti nelle griglie adottate. La valutazione complessiva, intesa non solo come giudizio sulla crescita culturale, ma anche civile dello studente, terrà conto inoltre di: livello di partenza, partecipazione al dialogo educativo, interessi culturali, assiduità della frequenza, applicazione allo studio.
PR
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IPA
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12.STRATEGIE - MODALITÀ DI LAVORO Nella modalità di lavoro va favorita la costruzione attiva della conoscenza, attivando personali strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e “assecondando” i meccanismi di autoregolazione . Premesso che lo studente verrà sempre posto al centro dell’azione educativa, si cercherà di motivarlo alla partecipazione attenta e responsabile ed allo studio continuo. Pertanto le strategie saranno diversificate a seconda delle occasioni didattiche, ma in linea di massima si concretizzeranno con la lezione pianificata ed incisiva, la lezione discussione, l’analisi principale del testo e l’utilizzo di strumenti multimediali. Le attività didattiche saranno variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni argomento. Si adopereranno di volta in volta le metodologie didattiche più adatte alle questioni affrontate, calate consapevolmente nel gruppo classe ed in linea con le finalità e gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere. In particolar modo saranno privilegiati i seguenti approcci, che si accompagneranno alla più comune lezione frontale:
Lezione dialogata, lezione-dibattito;
Lavori di gruppo e cooperative learning;
Ricerche individuali e di gruppo;
Brain-storming problem solving;
Visione di film tematici e di audiovisivi;
adozione di strategie e metodologie favorenti,
l’apprendimento cooperativo,
il lavoro di gruppo e/o a coppie,
il tutoring,
l’apprendimento per scoperta,
la suddivisione del tempo in tempi,
’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici , di software e sussidi specifici.
Nella modalità di lavoro gli interventi possono essere così sintetizzati:
Biennio Obbligatorio e diritto-dovere all’istruzione e alla formazione;
Accordi e progetti di qualificazione in rete con altri Istituti;
Promozione dell’eccellenza e del merito:
diversificazione dei percorsi, progetti pomeridiani per gli studenti in aree progettuali;
Stage estivi, progetti di alternanza scuola-lavoro
momenti di confronto, tavole rotonde, seminari, con la partecipazione di istituzioni, enti e imprese.
13.INIZIATIVE EXTRA-CURRICOLARI E PROGETTI INTEGRATIVI Per la crescita educativa, culturale e professionale degli studenti, allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio, all’esercizio della responsabilità personale e sociale saranno proposte attività laboratori con adozione di strategie didattiche flessibili per operare nella scuola ma anche nell’ambiente esterno, nel territorio, nella città, nel mondo della cultura, del lavoro e delle professioni, utilizzando:
risorse e servizi urbani ed extra-scolastici;
uso del Centro Sportivo
contatti e scambi con il sistema produttivo locale;
visite ad enti, musei, biblioteche che fanno riferimento alla cultura storica, tecnica e professionale, alla sfera religiosa e cristiana;
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contatti con gli enti locali, i Municipi, il Comune, la Provincia, la Regione;
contatti e visite nei luoghi delle istituzioni democratiche: sedi parlamentari, Presidenza della Repubblica;
tutte le iniziative correlate con i moduli integrati proposti.
14.PROPOSTE DI ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Corsi di aggiornamento specifici
15.PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE
Il gruppo di docenti del Dipartimento ritiene che la “didattica laboratoriale”, così come teorizzata dalla normativa, debba scaturire da un coinvolgimento della classe e dei singoli alunni (lavoro collettivo/individuale insieme) nelle “azioni” di un lavoro scolastico concreto ed operativo. Pertanto propongono i seguenti percorsi didattici laboratoriali:
uso e decodifica dei codici linguistici;
lettura esplorativa ed analitica;
uso di tecniche per riassumere, selezionare, ridurre ed annotare le informazioni, per produrre il testo;
applicazione dei programmi Word, Excel, ecc.;
creazione e archiviazione e stampa dei testi;
visite ad enti, istituzioni, uffici pubblici, aziende private, musei, biblioteche, ecc.;
partecipazione ad eventi, feste, manifestazioni, ecc.;
applicazione della ricerca-azione con l’uso della lavagna interattiva.
16.PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PREDISPOSIZIONE DI MODULI INTERDISCIPLINARI Il Dipartimento stabilisce che, ferma restando la programmazione didattica del Consiglio di Classe ed individuale di ogni singolo docente, i punti fondamentali di “programmazione dipartimentale” che servono da base per l’organizzazione della didattica di classe e personalizzata per gli alunni del primo biennio sono:
consolidamento delle competenze delle discipline di base;
integrazione tra le discipline che forniscono un contributo per le competenze specifiche dell’area d’indirizzo,
programmazione intesa come “progettazione”, ovvero didattica del progetto;
progettazione di attività che abbiano il fine di stimolare l’alunno ad acquisire conoscenze ed abilità, ad attivare operativamente interessi, motivazioni ed attitudini, ad applicare le competenze;
organizzazione di progetti che facciano acquisire “competenze complesse” ed applicabili nel contesto scolastico ma anche nella pratica personale ed extra-scolastica, in modo che abbiano una funzione “orientativa”.
17.CLIL Le norme inserite nei Regolamenti di riordino (DPR 88 e 89/2010) prevedono l'obbligo, nel quinto anno, di insegnare una disciplina di indirizzo non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.
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SCHEDA DI OSSERVAZIONE
DEL COMPORTAMENTO PERSONALE E SOCIALE DELL'ALUNNO
Cognome Nome Classe - Sez. A.S.
P.E.I. (tipo*)
Globalmente riconducibile ai programmi ministeriali
Globalmente riconducibile ai programmi ministeriali (O.M. 90/01 artt.
13-14)
Iniziale 1° Quadr. Finale
Differenziato (O.M. 90/01 art. 15)
RILEVAZIONI
ATTENZIONE
E' capace di concentrazione prolungata; coglie gli aspetti importanti di un argomento
Iniziale 1° Quadr. Finale
Ha buone capacità di attenzione; segue quasi sempre Ha capacità di attenzione limitate a certuni argomenti Si concentra raramente; talvolta la sua attenzione divaga Non è quasi mai attento; si concentra solo se espressamente richiamato
RESPONSABILIZZAZIONE
Accetta di buon grado la responsabilità e sa prendere l’iniziativa con entusiasmo
Iniziale 1° Quadr. Finale
Dimostra senso di responsabilità personale ed assume spontaneamente l’iniziativa Accetta la responsabilità, ma assume l’iniziativa solo se sollecitato Evita la responsabilità e dimostra una limitata accettazione di qualsiasi ruolo Rifiuta la responsabilità e assume raramente iniziative
IMPEGNO
Svolge le attività proposte con completezza; propone talora soluzioni personali
Iniziale 1° Quadr. Finale
Esegue il lavoro diligentemente e puntualmente Porta a termine il lavoro scolastico senza bisogno di essere incoraggiato Raramente conclude il lavoro; deve essere sollecitato Non conclude mai i lavori assegnati se non con sollecitazioni ed aiuti costanti
COLLABORAZIONE
Collabora attivamente nel pieno rispetto delle regole e in piena autonomia
Iniziale 1° Quadr. Finale
Collabora bene senza bisogno di particolari stimolazioni Collabora nel rispetto delle regole Collabora saltuariamente; interviene talvolta senza rispettare le regole Non sa controllare i propri comportamenti e talora è fonte di disturbo
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ORGANIZZAZIONE
E' bene organizzato; porta a termine il lavoro con cura e precisione
Iniziale 1° Quadr. Finale
Sa organizzarsi; pianifica e porta a termine il lavoro assegnato Sa organizzarsi; è sufficientemente accurato nel lavoro scolastico E' talvolta disorganizzato nel modo di lavorare; impreciso e poco accurato E' disorganizzato e dispersivo nel lavoro scolastico; ha bisogno di essere guidato
METODO DI STUDIO
Sa pianificare e rispettare impegni e scadenze scolastiche
Iniziale 1° Quadr. Finale
Sa pianificare i vari compiti scolastici secondo un suo metodo personale Conosce il senso della pianificazione dei compiti scolastici; non sempre riesce a tradurlo
operativamente
Conosce superficialmente il concetto di pianificazione del lavoro scolastico; non riesce,
spesso, a tradurlo operativamente
Non sa procurare ciò che è necessario allo studio e non sa rispettare impegni e
scadenze
CAPACITA' DI STUDIO
Collega organicamente e confronta i contenuti dell'apprendimento; esprime
considerazioni e valutazioni personali
Iniziale 1° Quadr. Finale
Collega e confronta i contenuti dell'apprendimento; esprime considerazioni personali Esprime considerazioni sui contenuti dell'apprendimento Esprime il semplice contenuto dell'apprendimento senza alcuna considerazione
personale
Non sa esprimere i contenuti dell'apprendimento, se non in modo frammentario
SOCIALIZZAZIONE
Attivamente ricercato dagli altri; il suo comportamento non è mai socialmente
scorretto
Iniziale 1° Quadr. Finale
Preferito dagli altri; raramente il suo comportamento è socialmente inappropriato Gradito dagli altri, solo occasionalmente ha un comportamento scorretto Tollerato dagli altri; talvolta offende i sentimenti altrui Non sempre accettato dagli altri; spesso offende i sentimenti altrui
* P.E.I. con obiettivi minimi globalmente riconducibili ai programmi ministeriali (O.M. 90/01. Artt. 13-14)
* P.E.I. differenziato (O.M. 90/01. Art. 15)
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SCHEDA DI OSSERVAZIONE INIZIALE
PER IL CONSIGLIO DI CLASSE
Raccolta dati per gli allievi in situazione di handicap al fine di valutarne le
conoscenze in riferimento alla definizione del P.E.I. *
ALLIEVO ………………………………….………………………………………………………..
CLASSE…………………………SEZIONE……………………......... Materia o Ambito
Disciplinare…………………………………......................................................................................
DOCENTI…………………………………………………………………………………………
ANNO SCOLASTICO…………………………………………………
Prerequisiti Totalmente
assenti Parzialmente
assenti Conoscitiva con
lievi lacune Ben
padroneggianti Altro
Comportamento
in classe
Provocatorio Distratto Buono con assenze
Buono Altro
Rapporto con i
compagni
Indifferenza Accettazione Antipatia Simpatia Altro
Rapporto con gli
adulti
Lavora solo se aiutato
Accetta di essere aiutato
Ricerca l’aiuto Collabora Altro
Comprensione
autonoma
della lezione
frontale
Assente Minima Parziale Normale Altro
Autonomia di
lavoro
nei
laborator
Necessita
della presenza
costante
dell’adulto
Non crea pericolo, ma
non produce
nulla
Segue autonomamente,
ma con scarso
risultato
E’ autonomo Altro
Livello delle
verifiche con
testo semplificato
differenziato
Nessun prodotto
valutabile
Minimo prodotto
valutabile
Prodotto valutabile ma
non sufficiente
Prodotto sufficiente
Altro
Informazioni
generali
* P.E.I. con obiettivi minimi globalmente riconducibili ai programmi ministeriali (O.M. 90/01. Artt. 13-14)
* P.E.I. differenziato (O.M. 90/01. Art. 15)
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SCHEDA DI
OSSERVAZIONE INIZIALE
PER IL CONSIGLIO DI
CLASSE
Raccolta dati per gli allievi in situazione di handicap al fine di valutarne le
conoscenze in riferimento alla definizione del P.E.I. *
ALLIEVO………………………………………………….. ……………………………………
CLASSE…… ……………………SEZIONE……………………......... Materia o Ambito
Disciplinare…………………………………………………………………………………….
DOCENTI……………………………………………………………..
ANNO SCOLASTICO…………………………………………………
Partecipazione al dialogo educativo
Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguato Ben padroneggiante
Altro
Consapevolezza delle propie difficoltà
Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguata Molto adeguata
Altro
Consapevolezza
dei propi punti
di forza
Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguata Molto adeguata
Altro
Autostima Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguata Molto adeguata
Altro
Regolarità
frequenza
scolastica
Assente Minima Parziale Normale Altro
Rispetto
degli
impegni
Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguato Molto adeguato
Altro
Accettazione
consapevole
Totalmente assente
Parzialmente assente
Adeguata Molto adeguata
Altro
Altro
* P.E.I. con obiettivi minimi globalmente riconducibili ai programmi ministeriali (O.M. 90/01. Artt. 13-14)
* P.E.I. differenziato (O.M. 90/01. Art. 15)