58
anno scolastico 2017/2018 Liceo Scientifico Statale “Amedeo Avogadro” Documento di programmazione didattica del Consiglio della Classe 3 a sez. A a.s.2017-2018 Docente Coordinatore prof. Laura Lupattelli

Documento di programmazione didattica · Il corpo docente – nell’ambito del quale sono rimasti invariati, rispetto al biennio, gli insegnanti di Inglese, Scienze, Matematica,Fisica,

  • Upload
    buithuy

  • View
    220

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

anno scolastico 2017/2018

Liceo Scientifico Statale

“Amedeo Avogadro”

Documento di programmazione didattica

del Consiglio della Classe 3a

sez. A

a.s.2017-2018

Docente Coordinatore

prof. Laura Lupattelli

Composizione del Consiglio di Classe

Materia Orario settimanale

Monte ore annuo

Docente Orario ricevimento

Italiano 4 132 Giacomini Lunedì 10:00-10:50

Latino 3 99 Di Pasquale Lunedì 10:00-10:50 In Centrale

Storia 2 66 Petrini Lunedì 12:00-13:00 In Succursale

Filosofia 3 99 Tonini Mercoledì 11:05-12:00

Matematica 4 132 Lupattelli Giovedì 10:00-10:50 Fisica 3 99 Lupattelli

Inglese 3 99 Mearini Mercoledì 10:00-10:50

Scienze 3 99 Ruscitto Venerdì 11:05-12:00

Dis./St.dell'Arte 2 66 Caneppele Lunedì 10:00-10:50

Ed. Fisica 2 66 Paolucci Lunedì 11:05-12:00

I.R.C. 1 33 Avellino Lunedì 11:05-12:00

Il corpo docente – nell’ambito del quale sono rimasti invariati, rispetto al biennio, gli insegnanti di Inglese, Scienze, Matematica,Fisica, Disegno e Storia dell’Arte ed Ed. Fisica- ha provveduto a monitorare la classe secondo le rispettive esigenze, a controllare i risultati delle prove di verifica di settembre, ed è risultato concorde sia sulla formulazione delle singole parti di questa programmazione, sia sulla condivisione generale, con essa, delle proprie programmazioni individuali.

Situazione iniziale

La classe è composta da 27 alunni, 24 dei quali provenienti dalla ex 2A , due dalla ex 3A, per non ammissione dopo i recuperi di settembre ,ed una dalla ex3 B, per non ammissione dopo i recuperi di settembre.

La classe si è sottoposta con partecipazione e interesse ai test d’ingresso svolti nei primi giorni dell’a.s.

Per alcune discipline, si evidenzia la necessità di un profondo lavoro di recupero di conoscenze e competenze acquisite poco o per nulla. In generale, appare necessaria una presa di coscienza della necessità di un intenso, costante e approfondito impegno personale a casa, impegno da cui non può prescindere chi intenda affrontare il triennio con consapevolezza e ne veda gli esiti come la legittima soddisfazione delle proprie aspettative.

Il corpo docente–particolarmente coeso e sperimentato nelle dinamiche interpersonali- provvederà a mantenere un equilibrio nei tempi e nei modi delle valutazioni, in modo da permettere una crescita della classe il più possibile completa, soddisfacente e serena. Riguardo la disciplina, si auspica un comportamento più adeguato al contesto, contraddistinto da una maggiore puntualità nelle presenze e nel rispetto delle consegne.

Obiettivi trasversali

Tali obiettivi, per altro desunti dal P O F del Liceo, costituiscono la base formativa indispensabile ad una serena e proficua acquisizione dei saperi specifici, dei quali partecipano, ma che da essi devono poter prescindere:

- Promuovere il senso di autostima e responsabilità, nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini personali;

- Educare alla conquista comune della conoscenza, in uno spirito di cooperazione, più che di competizione;

- Acquisire un rigoroso metodo di lavoro, fondato sull’impegno costante, ma anche sullo sviluppo di una consapevole autonomia di giudizio;

- Acquisire una solida –e il più possibile originale- padronanza espressiva; - Sviluppare lo spirito di osservazione e di critica; - Essere consapevoli della necessità di sperimentare e applicare quanto appreso.

Obiettivi didattici Conoscenze Possedere i contenuti disciplinari, riconoscendone i nuclei fondanti Conoscere le terminologie specifiche ed usarle appropriatamente. Comprendere la necessità dell’approfondimento, oltre l’evidenza. Conoscere i rapporti tra le diverse forme culturali. Competenze Argomentare in modo coerente e compiuto. Decodificare, analizzare e rielaborare le informazioni ricevute. Organizzare autonomamente il lavoro.

Individuare ed applicare l’efficacia delle soluzioni prese in considerazione. Sintetizzare in formulazioni scritte e orali. Capacità Trattare problemi di varia natura, codificandoli in un linguaggio formale. Formulare ipotesi e metterle coerentemente alla prova. Analizzare situazioni e scegliere le strategie più idonee a risolverle

Riflettere criticamente sui diversi saperi disciplinari, sui loro nessi e collegamenti (obiettivo che sarà pienamente raggiungibile solo alla fine del triennio)

Metodologie per il raggiungimento degli obiettivi Organizzazione del tempo-scuola: lezioni frontali, discussioni guidate, confronti sulla

interpretazione di testi, in ambito tanto umanistico che scientifico, relazioni individuali e di gruppo, attività multidisciplinari, attività di laboratorio, uso del p c.

Lavoro a casa: relazioni orali e scritte, esercizi di competenza linguistica, risposte a quesiti, soluzioni di test e risposte in ambito tanto umanistico che scientifico.

Comportamenti nell’ambito del c.d.c. : confronto continuo tra i Docenti, per equilibrare il carico di lavoro a casa ed evitare l’addensarsi di verifiche in classe (specie nei periodi finali del trimestre e del pentamestre); ricerca di un rapporto sereno e produttivo con la componente genitori; approfondimento delle esigenze e curiosità culturali degli allievi, in un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Strumenti di verifica

Il numero e la natura della Verifiche scritte e orali rispetta quanto stabilito nell’ambito dei singoli Dipartimenti e approvato dal C.D.

Si specifica che alcune delle verifiche orali potranno essere sostituite e/o integrate con la somministrazione di test, questionari e quesiti a risposta multipla o simili, anche nelle Discipline che non prevedono, nella valutazione periodica, la differenziazione tra Scritto e Orale. Questo, per motivazioni di ordine didattico (sono tipi di verifica che garantiscono un’applicazione più oggettiva dei criteri di valutazione concordati) e di ordine pratico (se ne possono realizzare di più, preparano all’impostazione del futuro Esame di Stato, anticipano un orientamento ormai diffuso nello svolgimento degli esami universitari) . Criteri di valutazione

Secondo criteri generali -decisi per l’intero Istituto e nell’ambito dei singoli Dipartimenti. Interventi integrativi

Quelli decisi dal Collegio Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto, in base alla normativa vigente. Contenuti disciplinari

Risultano dalle programmazioni allegate, che sono da ritenersi indicative, in quanto ogni Docente, nel rispetto degli obiettivi indicati, si riserva di operare delle modifiche in base alla risposta degli alunni e alle situazioni contingenti che potranno presentarsi nel corso dell’anno scolastico. Progetti e attività extracurricolari

Il c.d.c. si propone, nei limiti di tempo e di disponibilità di ciascun docente, e dell’equilibrio tra tempi/scuola e uscite, di approfittare delle occasioni offerte dalla città (mostre, convegni, spettacoli) che risultino attinenti ai programmi curricolari o siano occasione di arricchimento culturale ed umano.

La classe –nella sua totalità o per scelta di singoli- potrà inserirsi in tutte le attività proposte dal PTOF 2015-2018. Si prevedono fin d’ora: -Partecipazione alle Olimpiadi di Matematica -Partecipazione alle Olimpiadi della Fisica -Partecipazione alle attività proposte dal docente di Ed. Fisica - Partecipazione Festival delle scienze -Partecipazione a incontri sull’Educazione alla Salute Per quanto riguarda l’alternanza Scuola-Lavoro, si aderirà ai progetti proposti dall’apposita Funzione Strumentale secondo scelte di opportunità e interesse dei docenti tutor (proff Lupattelli e Mearini) e degli alunni stessi, e purché tali scelte riguardino sempre la classe nella sua interezza

Viaggio di istruzione Come viaggio d’istruzione , il consiglio di classe, propone un viaggio che rientri nel progetto di alternanza scuola –lavoro. La prof.ssa Lupattelli si dichiara disponibile ad accompagnare la classe. Si sottolinea come, nel caso questo viaggio non possa essere svolto, non siano stati individuati altri docenti accompagnatori né altre destinazioni.

ANNO SCOLASTICO 2017-2018 III LICEO SCIENTIFICO SEZ. A

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI FILOSOFIA Docente Maria Cristina Tonini

La seguente programmazione disciplinare fa riferimento a quella del Dipartimento di Storia e Filosofia relativamente agli obiettivi didattici minimi, ai contenuti minimi dei programmi, al numero e alle modalità delle valutazioni. Analisi della situazione di partenza Gli studenti hanno iniziato l’anno scolastico con un atteggiamento positivo nei confronti della materia, dimostrando interesse e disponibilità all’ascolto e al dialogo. Dal confronto informale con i docenti dello scorso anno e dai primi accertamenti effettuati nel corso delle lezioni, la classe risulta in possesso dei prerequisiti fondamentali per affrontare con successo lo studio della disciplina. . Definizione degli obiettivi formativi e didattici: obiettivi formativi: 1) educare alla responsabilità, al rispetto dell’altro, alla multiculturalità 2) utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi, in maniera consapevole, nelle problematiche del mondo contem- poraneo e della società civile 3) stimolare l’attitudine al dialogo e al confronto costruttivo obiettivi didattici : CONOSCENZE: 1) Terminologia specifica e principali categorie interpretative 2) Contenuti curriculari 3) Testi di diversa natura proposti alla riflessione 4) Strategie argomentative e procedure logiche della forma orale e scritta COMPETENZE 1) Utilizzare la terminologia specialistica e definire i concetti 2) Analizzare i testi individuando le categorie ed enucleando le idee centrali 3) Ricostruire l’itinerario argomentativo di un testo filosofico utilizzando procedure analitiche e

sintetiche 4) Supportare le argomentazioni con rinvii alle fonti di informazione 5) Differenziare le modalità espositive della forma orale e della scrittura CAPACITA’ 1) Comprendere le informazioni contenute nel manuale selezionando gli aspetti più rilevanti 2) Analizzare e valutare problematiche sociali, culturali, esistenziali, riconoscendo le diverse

implicazioni etiche e politiche

3) Controllare le strutture del discorso e le procedure logiche 4) Riflettere criticamente sui diversi saperi riconoscendone la storicità 5) Confrontare le risposte dei filosofi per coglierne analogie e differenze

obiettivi minimi: per le CONOSCENZE i punti 1), 2), 3); per le COMPETENZE i punti 1), 2), 4), 5); per le CAPACITA’ i punti 1), 3), 5) .Metodologie per raggiungere gli obiettivi : a) Organizzazione del tempo-scuola: Ore di lezione : 99 Ripartizione: lezioni frontali e analisi dei testi verifiche orali e scritte discussioni guidate, confronti sull’interpretazione dei testi, relazioni individuali/di gruppo b) Lavoro a casa: studio del manuale e analisi dei testi risposte a quesiti brevi ricerche monografiche schedatura del materiale letto relazioni orali e scritte Materiali didattici: a) libro di testo ( particolare importanza verrà attribuita all’analisi dei testi filosofici contenuti nel manuale) b) appunti personali c) fotocopie fornite dal docente d) filmati Verifiche: almeno due per il trimestre, tre per il pentamestre Pur privilegiando l’interrogazione orale individuale, indispensabile per valutare in modo non superficiale la totalità degli obiettivi prefissati, si potranno effettuare anche verifiche scritte, valide per l’orale, sia aperte che strutturate (test, questionari, schede di lettura).Parallelamente alle verifiche sommative che saranno effettuate alla conclusione dei vari moduli, si farà costantemente ricorso a verifiche formative in itinere (brevi interrogazioni dal posto, discussioni guidate, confronti sulle interpretazioni dei testi), per adeguare la programmazione all’effettivo apprendimento degli studenti. Agli inizi del pentamestre verranno effettuate prove comuni di Filosofia per tutte le classi terze. Attività di recupero: secondo i criteri e le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti

PROGRAMMAZIONE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI

PRIMO MODULO (sett.-ott.): Dai fisiologi alla filosofia dell’uomo 1) Civiltà greca e filosofia 2) La scuola ionica di Mileto: Talete, Anassimandro, Anassimene 3) I Pitagorici 4) Eraclito 5) L’eleatismo: Parmenide, Zenone 6) I fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora 7) L’atomismo di Democrito

8) I Sofisti 9) Socrate SECONDO MODULO( nov.-dic.): L’idealismo platonico TERZO MODULO (gen.-mar.): Il sistema aristotelico QUARTO MODULO (apr.): Le filosofie ellenistiche e gli ultimi esiti del pensiero greco 1) Politica, società, scienza e cultura nell’età ellenistica 2) Lo Stoicismo 3) L’Epicureismo 4) Lo Scetticismo 5) Il Neoplatonismo QUINTO MODULO (mag.): La filosofia cristiana. La patristica e la scolastica 1) Il messaggio cristiano 2) Caratteri generali della patristica. Sant’Agostino 3) La scolastica: caratteri generali. Anselmo d’Aosta e le prove dell’esistenza di Dio.

La questione degli universali. Tommaso d’Aquino

Lettura integrale dell’Apologia di Socrate di Platone La docente Maria Cristina Tonini

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA e PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE per l’insegnamento di SCIENZE nella CLASSE III sez. A Anno scolastico 2017/2018 Prof.ssa Graziella RUSCITTO SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe, in cui insegno dal primo anno di corso , ha affrontato nel primo biennio con eccellente profitto (nessuna sospensione di giudizio e diverse ottime valutazioni finali alla fine del secondo anno ) il programma di Scienze Naturali, Chimica, Geografia e Microbiologia . Negli scorsi anni il lavoro era stato impostato sull’acquisizione di un corretto metodo di lavoro, oltre che dei contenuti scientifici di base, con risultati molto positivi; in queste prime settimane del triennio, la classe, già vivace ma corretta, molto disponibile all'apprendimento e con una partecipazione attiva fuori dal comune , appare, nel complesso,un pochino meno gestibile dal punto di vista della disciplina e molto più “rilassata” nell'approccio alla didattica ; in alcuni elementi si coglie infatti un atteggiamento superficiale, quasi “disincantato” nei confronti dell’acquisizione di un metodo di studio, dell’uso del linguaggio specifico, della rielaborazione e dei collegamenti tra contenuti, dello svolgimento dei compiti assegnati. Il lavoro sarà quindi improntato sul rafforzamento delle conoscenze , dei livelli di apprendimento, di attenzione, di partecipazione al dialogo educativo , e sarà indirizzato , quindi, al consolidamento del corretto metodo di studio delle discipline scientifiche,senza perdere di vista il valore formativo dell'insegnamento delle Scienze naturali. OBIETTIVI DIDATTICI e FINALITA’ EDUCATIVE Lo studio delle Scienze Naturali si compone di discipline distinte, Biologia, Chimica e Scienze della Terra, caratterizzate da contenuti concettuali e metodologie di lavoro differenziate. Esiste però un aspetto essenziale comune alle tre discipline: la medesima strategia di indagine: sono infatti materie fondate sul metodo scientifico – sperimentale, un sistema di ricerca basato sull’osservazione , la sperimentazione, l‘elaborazione di ipotesi , leggi e teorie. L’acquisizione di questo metodo , declinato nei diversi ambiti, costituisce l’aspetto formativo dell’insegnamento delle Scienze, prima ancora del possesso dei contenuti disciplinari specifici. FINALITA’ dell’insegnamento scientifico Fornire agli studenti gli strumenti essenziali per orientarsi nella complessa realtà

scientifica. Sviluppare le capacità di osservazione. Porsi in modo razionale di fronte ala realtà ed in modo critico rispetto alle informazioni ,

valutando correttamente l’affidabilità delle fonti. Sviluppare consapevolezza della complessità dei fenomeni naturali, dei sistemi materiali e

viventi e delle relazioni interne ad essi. Saper comprendere ed utilizzare un linguaggio appropriato e corretto dal punto di vista

scientifico per comunicare e sintetizzare informazioni , spiegare fenomeni , partecipare a discussioni esprimendo le proprie idee.

Prendere coscienza della continua evoluzione del pensiero scientifico. Costituire una delle premesse per la costruzione di una professionalità polivalente e

flessibile. Contribuire alla genesi di una coscienza naturalistica che maturi nello studente il senso di

responsabilità nei confronti della conservazione degli equilibri e nella gestione dell’ambiente e delle sue risorse.

Fornire le basi di una corretta educazione alla salute. Per raggiungere queste finalità sono programmati i seguenti obiettivi specifici, comportamenti ed azioni misurabili e valutabili messi in atto dagli alunni, punti di riferimento in termini di conoscenze ed abilità: OBIETTIVI SPECIFICI:

Acquisire conoscenze e competenze

Acquisire capacità critiche, intese come riflessione e valutazione personale

Acquisire capacità di sintesi e d’analisi

Saper organizzare le conoscenze acquisite

Risolvere problemi

Saper effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni

Comprendere ed avere padronanza del linguaggio specifico

Individuare le correlazioni tra i fenomeni

Classificare, formulare ipotesi, trarre conclusioni

Applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale

Esaminare le caratteristiche della materia

Comprendere le leggi che regolano le trasformazioni della materia

Analizzare le relazioni tra le diverse trasformazioni

Conoscere il comportamento della materia nei tre stati fisici

Acquisire capacità di osservare ed analizzare l’ambiente dei viventi

Analizzare le relazioni tra le diverse componenti biologiche

Conoscere gli aspetti fondamentali delle strutture vegetali ed animali, dell’organizzazione dei diversi livelli di vita, delle variazioni e dell’evoluzione

Conoscere gli aspetti dell’anabolismo e del catabolismo degli esseri viventi e le caratteristiche delle funzioni che sono collegate a questi aspetti

Analizzare gli effetti dell’intervento umano sull’ecosistema

Partecipare al dialogo educativo.

SCELTA E SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI Per poter comprendere il significato dei processi vitali e degli interventi sull’ambiente è necessario interpretare correttamente i meccanismi fisici, chimici e biologici che ne sono alla base; occorre guidare gli allievi all’osservazione dei fenomeni naturali e all’educazione ai processi logico – causali, anche per poter stabilire relazioni tra forma e funzione, ambiente ed adattamento evolutivo. Nell’insegnamento delle Scienze Naturali del primo biennio del liceo scientifico riformato l’ approccio alla disciplina è stato di tipo fenomenologico e osservativo – descrittivo. Nel secondo biennio verranno ampliati, consolidati e posti in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli ed il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. Biologia Si porrà l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra le componenti di tali sistemi e tra i diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarderà la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali ed animali, Uomo compreso), trattandone sia gli aspetti anatomici (soprattutto con riferimento al corpo umano) che le funzioni metaboliche di base. Verranno inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita di relazione, la riproduzione e lo sviluppo, con riferimento anche agli aspetti di Educazione alla Salute.

Chimica Si introdurranno lo studio della struttura della materia ed i fondamenti delle relazioni tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica ed i modelli atomici, la meccanica quantistica , la configurazione elettronica , il sistema periodico, le proprietà periodiche ed i legami chimici. Si darà adeguato spazio agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi ed alle applicazioni. Si procederà alla classificazione dei principali composti inorganici.

METODOLOGIE DI LAVORO - STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Nel presentare i contenuti, e per la loro acquisizione, si ritiene fondamentale ricercare la partecipazione attiva degli allievi, cercando di stimolare l’interesse allo studio e, per quanto possibile, il coinvolgimento personale. Si ricorrerà pertanto a lezioni frontali e a lezioni partecipate; le prime saranno costituite dalle introduzioni di carattere generale, dall’esposizione di concetti, dalla costruzione di mappe concettuali, dalla sistematizzazione dei risultati emersi, dagli approfondimenti. Nelle lezioni partecipate si utilizzeranno, soprattutto, domande -stimolo e modi di risoluzione di casi o problemi specifici mediante applicazione concrete delle conoscenze acquisite. Si organizzeranno, se e quando possibile, lavori di gruppo per raccogliere ed esaminare materiale, per redigere e presentare relazioni. Si cercherà, inoltre, di approfondire tematiche specifiche per realizzare progetti che abbiano una ricaduta sul mondo esterno. Come strumenti di lavoro si utilizzeranno libri di testo, sussidi quali enciclopedie e dizionari(anche multimediali) materiale di documentazione (libri, articoli di quotidiani e di riviste specializzate, siti web specialistici), materiale didattico come schede di lavoro, schemi riepilogativi e riassuntivi, presentazioni in PowerPoint, LIM, mezzo informatico, audiovisivi. Si utilizzerà il laboratorio di Scienze per esperienze e lezioni. Sono previste uscite didattiche brevi con partecipazione a mostre ed incontri presso Enti scientifici, ed al Festival delle Scienze. VERIFICA DEL LAVORO SVOLTO Sono necessarie verifiche periodiche delle abilità conseguite dagli allievi in corrispondenza degli obiettivi prefissati. Il raggiungimento degli obiettivi va accertato rilevando: il livello di conoscenza; il livello di comprensione; il livello di applicazione.

La verifica formativa sarà effettuata, pertanto, per conoscere grado e stile d’apprendimento da parte degli allievi e per individuare eventuali lacune (in modo da programmare interventi di recupero); gli alunni potranno così rendersi conto dei risultati ottenuti, rispetto all’impegno, e dell’efficacia del metodo di studio. Per ciascuna unità didattica è previsto un momento di riflessione in classe; qualora i risultati raggiunti non fossero soddisfacenti, si potrà impostare un eventuale itinerario didattico correttivo od alternativo. Oltre alle verifiche formative in itinere, si ricorrerà alle interrogazioni con cui far emergere la capacità di impostare i problemi in modo personale, la logica che guida l’esposizione, la quantità di nozioni assimilate e la loro rielaborazione originale, la precisione del linguaggio. Si prevede un congruo numero di verifiche sia orali che scritte di diverso tipo ( domande a risposta aperta , quesiti a risposta chiusa, strutturati e semi - strutturati, relazioni, esercizi e problemi per l’applicazione delle conoscenze). In particolare, per far emergere le capacità sintetiche e per quantificare in modo generale la preparazione dell’allievo o la parte compiuta del programma, si utilizzeranno questionari che consentiranno di accertare il livello d’acquisizione delle nozioni. Il numero delle verifiche previste , stabilito in sede di programmazione di Dipartimento, è almeno due prove nel trimestre e tre nel pentamestre, tra scritte ed orali, con voto unico .

VALUTAZIONE La metodologia da seguire nella valutazione sarà basata su prove scritte strutturate, semi strutturate, questionari, esercizi ,e su prove orali, con modalità diversificate a seconda degli argomenti oggetto delle verifiche. Tutte le prove contribuiranno, con pesi anche differenziati, alla determinazione della valutazione finale. N. B: l'interrogazione scritta equivale alla verifica orale e ne segue le regole ( 1) è prevista per ogni lezione,

sugli argomenti svolti nelle lezioni precedenti e/o assegnati come compiti a casa, 2) non ammette

giustificazioni, se non per motivi documentati di eccezionale gravità, 3) non rientra nel monte giornaliero

dei compiti scritti della classe). Le verifiche orali , inoltre, non sono “programmabili”,in modo da favorire

negli studenti lo studio continuativo e l'attenzione costante al percorso didattico; si prevedono eccezioni di

verifiche”concordate “ o “su base volontaria” solo in presenza di BES o motivi di particolare gravità.

La verifica sommativa sarà impostata sui seguenti criteri di valutazione: risultati conseguiti preparazione di base progressi manifestati in rapporto al livello di partenza potenzialità degli allievi interesse e partecipazione al dialogo educativo comportamento impegno

in relazione al raggiungimento degli obiettivi. Per le valutazioni si utilizzerà la seguente TABELLA DOCIMOLOGICA di riferimento, in decimi: Voto Motivazione

1 Rifiuto di partecipazione al dialogo educativo. Rifiuto di acquisire conoscenze 2 Consegna di foglio bianco o rifiuto di interrogazione.Ritiro di un compito svolto con l’ausilio di

supporti non previsti dal Regolamento disciplinare. 3 Mancanza di contenuti specifici 4 Risposte frammentarie che denotano mancanza di conoscenze o conoscenza parziale

dei contenuti essenziali; linguaggio improprio; esposizione incerta e limitata 5 Espressioni inadeguate dovute a studio mnemonico o superficiale che determina

insufficiente capacità a collegare gli argomenti 6 L’alunno conosce, comprende, ma non collega adeguatamente i diversi argomenti; la

capacità di rielaborazione autonoma è modesta; il linguaggio sufficientemente appropriato

7 L’alunno conosce, comprende e sa inquadrare il problema proposto usando un linguaggio concreto e corretto; sa impiegare autonomamente le conoscenze acquisite

8 L’alunno conosce , approfondisce, rielabora i contenuti e risolve i problemi analizzando e sintetizzando; l’espressione è corretta e sicura

9-10 L’alunno rielabora autonomamente , collega ed approfondisce con ricerche personali; la preparazione è ampia ed approfondita; c’è ricchezza e proprietà di linguaggio; i problemi sono affrontati con visione critica e personale.

I voti più alti deriveranno da una somma di abilità acquisite con continuità di impegno e ricerca autonoma. N. B.: durante le lezioni e le verifiche non è consentito l'uso di cellulare, tablet e altri dispositivi elettronici;

l'uso di questi strumenti sarà sanzionabile e , durante i compiti scritti, comporterà l'annullamento del

compito e la conseguente attribuzione del voto 2.

MODALITÀ DI RECUPERO

Il recupero verrà effettuato prevalentemente in itinere, al termine dello svolgimento di unità o moduli; al termine del primo trimestre, non essendo possibile attivare corsi di Scienze nell’Istituto, il recupero delle carenze ,per gli allievi che presentino insufficienze alla valutazione del primo periodo, sarà basato sullo studio individuale, con verifica nel secondo pentamestre.

Roma, 12 ottobre 2017 L’INSEGNANTE

Prof.ssa Graziella RUSCITTO

Programmazione didattica individuale

Prof.ssa Floriana Giacomini

Italiano

anno scolastico 2017-18

Analisi della situazione di partenza della classe III A

La Classe è composta da 27 elementi di cui 2 provenienti dalla ex 3A dello scorso

anno scolastico ed è quindi una classe molto numerosa. Ad una prima impressione,

suffragata anche dagli scarsi risultati del test di ingresso effettuato dal dipartimento

di lettere in tutte le terze classi, ho riscontrato diffuse criticità nelle competenze e

nelle conoscenze della disciplina. Pertanto ritengo che il lavoro che dovremo

affrontare con la classe sarà particolarmente impegnativo. La preparazione dovrà

essere potenziata sul piano linguistico espressivo – grammaticale ( vedi elaborazione

di testi scritti secondo le tipologie di esame per l’italiano ) nonché sul metodo di

studio. Questo maggior carico di lavoro richiederà alla classe all’atto pratico costante

serietà nell’impegno scolastico sia in classe che a casa nell’espletamento dei compiti

assegnati.

Per quanto attiene al comportamento – alquanto vivace - ho potuto per ora

riscontrare correttezza e disponibilità all’ascolto durante le lezioni anche se la

partecipazione non appare sempre attiva e costruttiva, atteggiamento forse causato

dalla novità dell’insegnante e della sua metodologia e dallo studio diacronico della

letteratura italiana. La classe, per ora, ha mantenuto un comportamento corretto.

Definizione obiettivi educativi e didattici

a) trasversali: spirito di osservazione, stimolazione di nuovi interessi, padronanza

espressiva, attitudine critica, acquisizione metodologica, consapevolezza del nesso

tra teoria e sperimentazione del sapere.

b) specifici: Italiano

Conoscenze:

-capacità di individuazione della natura di un testo e delle sue strutture formali

-testi letterari inseriti nel contesto culturale e storico

-contenuto dell’opera letteraria

Competenze:

-organizzazione di un proprio testo

-integrazione delle conoscenze con le altre discipline

-interpretazione dei testi e comprensione dei singoli generi letterari e sensibilità

nel

cogliere rapporti e relazioni

Capacità:

-analisi e sintesi critica

-rielaborazione personale dei contenuti

-documentazione del proprio lavoro anche in modo originale e creativo

-autocorrezione

Obiettivi minimi comuni

-promozione di un approccio diretto al testo e sviluppo della capacità di lettura

-rafforzamento del metodo di studio che tenga conto del punto sopracitato

-collocazione rigorosamente storica del testo in esame e conseguente sua

riconnessione alla dinamica “letteratura-cultura-società”

-acquisizione progressiva di scioltezza e proprietà espressiva sia scritta che orale

Obiettivi comportamentali

-capacità di relazionarsi con gli altri

-acquisizione di un sempre maggiore senso di responsabilità, autocontrollo e

rispetto reciproco

Metodologia per raggiungere gli obiettivi

-organizzazione tempo scuola: Italiano (4 ore x 33) tot. 132

-ripartizione: tipologie (lezioni frontali, discussioni guidate, confronti e

interpretazione dei testi, relazioni individuali, relazioni di gruppo, regolari

esercitazioni scritte e visite culturali)

-lavoro a casa: risposte a quesiti, brevi ricerche monografiche, realizzazione di

schemi, relazioni orali e scritte, letture di approfondimento personale,

esercitazioni scritte conformi ai generi richiesti dall’esame di stato, esercizi di

analisi ed interpretazione dei testi sia in traduzione che in lingua latina,

traduzione.

Valutazione

- Formativa: per cogliere il livello di apprendimento dei singoli in itinere su brevi

segmenti curriculari; quale verifica dell’efficacia della procedura eseguita.

- Sommativa: quale bilancio della attività didattica che ha promosso in ordine a

completezza, comprensione, chiarezza espressiva, coerenza argomentativa,

impegno, partecipazione alle attività della vita della scuola, frequenza delle

lezioni.

- Criteri di valutazione: vedi allegati del Consiglio di Classe.

Strumenti e frequenze delle verifiche

Italiano : a) orali – domande estemporanee, interrogazioni tradizionali,

discussioni guidate, relazioni di gruppo,

b) scritte - questionari a risposta singola, elaborazione di testi nei

vari generi (saggi, analisi di testi letterari e non, recensioni)

Prove scritte e orali: Il numero e la natura delle verifiche rispetta quanto stabilito nei

singoli dipartimenti e cioè:

- Almeno 3 verifiche nel trimestre e 5 nel pentamestre (dip. Lettere)

- Si specifica che alcune delle verifiche orali potranno essere sostituite e/o

integrate con la somministrazione di test, questionari e quesiti a risposta

multipla o simili, anche nelle Discipline che non prevedono, nella valutazione

periodica, la differenziazione tra Scritto e Orale. Questo, per motivazioni di

ordine didattico (sono tipi di verifica che garantiscono una particolare

oggettività nell’applicazione dei criteri di valutazione concordati) e di ordine

pratico (se ne possono realizzare di più, preparano all’impostazione del futuro

Esame di Stato, anticipano un orientamento ormai diffuso nello svolgimento

degli esami universitari)

Interventi integrativi

Corsi di recupero, corsi di sostegno, sportello saranno decisi in itinere secondo le

necessità.

Contenuti disciplinari

Vedi programmi allegati

Progetti e Attività Extracurriculari

Le visite guidate, il viaggio di istruzione ed i progetti trasversali sono elencati nella

programmazione collegiale.

Materiali Didattici

- Libri di testo: usati in modo complementare in ausilio,

perfezionamento, puntualizzazione di qunto letto e spiegato in classe

- Appunti personali: consigliati agli alunni come primo momento

selettivo e quindi critico già in classe, per il successivo momento di

studio individuale

- Materiale di approfondimento: articoli di giornali, riviste

specialistiche, filmati e siti internet.

Prof.ssa Floriana Giacomini Roma Ottobre 2017

a.s. 2017-2018 Programma preventivo classe IIIA Professoressa F.Giacomini

Italiano

Letteratura: due ore settimanali - periodo previsto per lo svolgimento: Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre Le origini – Cenni sulla nascita delle lingue volgari - Il mondo cavalleresco – I valori cortesi – Produzione Carolingia e Bretone – Il motivo dell’amore: dall’Amor Cortese al Dolce Stil Novo. Dante. Divina Commedia: due ore settimanali - periodo previsto per lo svolgimento: Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre,

Gennaio. Lettura, analisi, commento di 5 canti. Letteratura: due ore settimanali - periodo previsto per lo svolgimento: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio Dante: dalle opere minori alla Commedia – La poesia comico-realistica – Petrarca – Boccaccio – L’Umanesimo Latino e Volgare ( Bembo e Castiglione). Il poema cavalleresco: Boiardo, Ariosto e se possibile, Machiavelli. Divina Commedia: due ore settimanali - periodo previsto per lo svolgimento: Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio Lettura, analisi, commento di 5 canti. La scansione temporale su esposta tende a salvaguardare l’impianto storico-cronologico, utile a fornire agli studenti, in particolare della prima classe, le coordinate entro le quali collocare i fenomeni letterari, senza per questo impedire lo svolgimento di percorsi verticali, di tipo modulare, nonché l’apertura di finestre sulla contemporaneità. Si indicano pertanto i seguenti di possibile svolgimento: 1) La concezione dell’amore e della donna dal mondo cortese alla visione

rinascimentale; 2) Il viaggio simbolico e reale nell’età medioevale ( con riferimento particolare al

“viaggio” di Dante, alla figura di Ulisse e alle sue moderne reinterpretazioni).

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Anno Scolastico 2017 - 2018

Classe: 3A

Disciplina: Latino

Prof.ssa Cristina Di Pasquale

Analisi della situazione di partenza

La classe globalmente appare ben disposta nei confronti della disciplina, anche se non sempre riesce

a mantenere attenzione e concentrazione adeguate. Il test di ingresso ha evidenziato carenze più o

meno profonde relativamente alla conoscenza delle principali regole morfosintattiche del latino

indispensabili per avvicinarsi con sicurezza allo studio della letteratura latina. Particolare

attenzione va posta allo studio individuale, non per tutti adeguato, sia in termini di quantità che di

qualità.

Obiettivi didattici generali

Coerentemente con quanto stabilito dalle Linee guida ministeriali, l’insegnamento della lingua e

della letteratura latina i pone quali finalità principali quelle di

• Sviluppare consapevolezza dell'influenza esercitata dalla letteratura e dalla cultura latina sulla

civiltà italiana, e più in generale europea.

•Dare accesso diretto alla letteratura ed ai testi latini, collocati sia in una tradizione di forme

letterarie, sia in un contesto storico- culturale più ampio.

• Sviluppare capacità di analisi della lingua latina e di interpretazione dei testi, con potenziamento

delle capacità espressive in lingua attraverso la fase di ricodifica in italiano.

• Arricchimento delle abilità linguistiche in lingua italiana riconducendo il lessico e le strutture

morfosintattiche della stessa ai loro fondamenti nella lingua latina.

Obiettivi disciplinari specifici

Per quanto riguarda finalità, obiettivi formativi, obiettivi didattici e profilo in uscita, si rimanda a

quanto espresso nelle Linee generali della programmazione disciplinare e a quanto concordato nelle

riunioni di Dipartimento.

Contenuti disciplinari

LETTERATURA LATINA

1. I documenti e le forme preletterarie della civiltà romana arcaica

Nascita della letteratura latina per influsso greco

Prime testimonianze scritte (Cista Ficoroni, Fibula Praenestina)

Prime forme comunicative non letterarie (Leggi delle XII tavole, Fasti, Annales)

Prime forme pre-letterarie: Carmina, Fescennini, Atellana

2.Il teatro romano arcaico

Il genere letterario

Le origini

L’organizzazione degli spettacoli

Le forme sceniche

3. “Barbari” filelleni: i padri fondatori

La traduzione artistica di Livio Andronico

L’origine del genere epico e il Bellum Poenicum di Nevio

Gli Annales di Ennio

4.Plauto

Dati biografici e cronologia delle commedie

Il corpus delle commedie

La struttura delle commedie plautine (la forma dell’intreccio; la commedia del servo; la commedia

del riconoscimento)

5.La tragedia

Pacuvio

Accio

6.L’annalistica e Catone

Le origini della storiografia

Catone: le Origines, le opere pedagogiche, precettistiche, tecnico-didascaliche, il De agri cultura

7.Lo sviluppo della commedia: Terenzio

Inquadramento storico-culturale

Dati biografici e cronologia delle opere

I rapporti con i modelli greci, la costruzione degli intrecci, i personaggi e il messaggio morale

8.Lucilio e la nascita della satira

La vita e l’opera

La tematica delle Satire

Caratteristiche della poesia di Lucilio

9.L’età di Cesare

Il contesto storico e culturale

La crisi culturale e la diffusione della filosofia

Epicureismo e stoicismo

10.Cesare

Il De bello Gallico

Il De bello civili

La lingua e lo stile dei Commentarii

Letture antologiche

11.La poesia neoterica

I poetae novi

Catullo

Letture antologiche dal liber catulliano

12.Sallustio

La vita, l’impegno politico, la concezione della storiografia

La congiura di Catilina: il contenuto, la scelta dell’argomento, i temi

La guerra contro Giugurta, il contenuto, la scelta dell’argomento, i temi

Le Historiae e la crisi della Repubblica

Lo stile

Letture antologiche dalle monografie

GRAMMATICA E SINTASSI

-Ripasso e approfondimento della morfologia, della sintassi dei casi e della sintassi del periodo.

-Ripasso e completamento delle principali strutture sintattico-grammaticali della lingua latina

Metodologie e strumenti

Sarà privilegiata la centralità dei testi, la cui lettura, considerata elemento base per qualsiasi

discorso letterario, sarà attuata secondo i seguenti criteri:

· Ricostruire il rapporto testo-autore-contesto

· Realizzare un viaggio attraverso i testi

· Creare un continuum tra riflessione letteraria e diretto accesso agli autori

· Individuare connessioni con altre aree disciplinari

· Operare collegamenti con altri testi e autori

· Viaggiare nel tempo attraverso la lingua

· Costruire itinerari tematici

Particolare cura verrà data alla correzione dei lavori domestici e al laboratorio di traduzione,

proposto periodicamente in classe, per rafforzare le abilità traduttive e l’uso del vocabolario.

Modalità di verifica e valutazione

Le prove scritte di verifica, secondo quanto stabilito dal PTOF e dalle indicazione di dipartimento,

saranno costituite dalla traduzione in italiano di un testo latino, prevedendo anche quesiti di vario

tipo, tra cui

-domande di grammatica e/o di riflessione lessicale (finalizzate ad una migliore analisi e

comprensione del testo)

-domande di analisi testuale

-domande di letteratura

Nelle prove scritte si accerterà in modo graduale il possesso di conoscenze e abilità (riferite a parti

di competenza) descritte nella programmazione. Le prove orali saranno costituite da interrogazioni,

interventi, test ed esercizi di varia tipologia (anche secondo le tipologie previste per la terza prova

dell’esame di stato).

Il numero di prove risulta così strutturato: minimo 3 prove (almeno un colloquio) con voto unico

finale per il trimestre – minimo 5 valutazioni di cui almeno due orali per il pentamestre.

La valutazione complessiva terrà conto anche della costanza dell'impegno, della partecipazione e

del miglioramento dai livelli di partenza. Per le griglie delle verifiche si farà riferimento a quelle

riportare all’interno della programmazione di dipartimento. Per la griglia della condotta si farà

riferimento a quella approvata dal collegio docenti e inserita nel PTOF. Il recupero sarà in itinere.

Alla fine di un modulo o di alcune unità didattiche, dopo aver rilevato e individuato tramite

verifica i casi che richiedono tale intervento, si attiverà un lavoro individualizzato in classe e a casa

con esercizi e prove. Si potranno coinvolgere i compagni come supporto nel lavoro in classe.

Roma, 9/10/2017

La docente

Cristina Di Pasquale

Liceo Scientifico Statale “A. Avogadro” ANNO SCOLASTICO 2017-2018

Materia: INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA Docente: Prof. Andrea Avellino

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Profilo generale: L’insegnamento della Religione cattolica, nel biennio, e ancor più nel triennio, concorre a promuovere il pieno sviluppo della personalità degli alunni. Tale insegnamento concorre, inoltre, a promuovere negli alunni l'acquisizione della cultura religiosa in senso universale ed offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale ed offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte ai vari problemi religiosi e civili odierni. Obiettivi formativi: La disciplina promuove l'acquisizione della cultura religiosa secondo il più alto livello di conoscenze e di capacità critiche proprio di questo grado di scuola, offrendo contenuti e strumenti che aiutino lo studente a decifrare il contesto storico, culturale e umano della società italiana ed europea; concorre ad arricchire - insieme alle altre discipline - la formazione globale della persona e del cittadino, in vista di un efficace inserimento nel mondo civile, universitario e professionale e di una partecipazione attiva e responsabile alla costruzione della convivenza umana. Poiché la scuola fornisce chiavi di lettura per la comprensione della realtà italiana, europea, occidentale e – nei limiti del possibile – mondiale, l’insegnamento della religione promuove anzitutto la conoscenza oggettiva e sistematica della Tradizione cristiana (in specie cattolica) e della Bibbia, in quanto parti rilevanti del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo. Per lo stesso motivo, la disciplina abbraccia lo studio delle differenti confessioni cristiane e delle principali Tradizioni religiose mondiali (ebraismo, islam, induismo, buddismo) con i loro Testi Sacri, che in epoche e con peso diverso hanno influenzato la cultura e lo sviluppo del pensiero occidentale. In tal modo partecipa – specie nell’attuale contesto multiculturale della società italiana ed europea - al dialogo e al confronto tra tradizioni culturali e religiose diverse. Come ogni disciplina curricolare all’interno del proprio sapere, l’insegnamento della religione viene incontro alle esigenze di a-letheia e di ricerca degli studenti, soprattutto in relazione alle domande di senso che essi si pongono; contribuisce all’informazione circa gli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza e concorre a formare una coscienza etica e una propria spiritualità (credente, atea o agnostica); offre elementi per scelte consapevoli di fronte al problema religioso.

Obiettivi di apprendimento – Triennio

Conoscenze Abilità Competenze Nuclei tematici essenziali

1) Gesù della fede: l’incarnazione Il mistero della Trinità

- imposta criticamente la riflessione su Dio nelle sue dimensioni storiche, filosofiche e teologiche;

- Delineare i tratti fondamentali della rivelazione di Dio in Gesù Cristo.

- Strutturazione e comprensione del Credo - Elementi fondamentali di cristologia e teologia trinitaria

2) Lo sviluppo del cristianesimo nel tempo

- Riconoscere la tensione tra realtà e ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita ecclesiale - Affrontare il rapporto del messaggio cristiano universale con le culture particolari e con gli effetti storici che esso ha prodotto nei vari contesti sociali e culturali - Individuare le cause delle divisioni tra i cristiani e valutare i tentativi operati per la riunificazione della Chiesa

- Conoscere la comprensione che la Chiesa ha di sé, sapendo distinguere gli elementi misterici e storici, istituzionali e carismatici; - Conoscere lo sviluppo storico della Chiesa nell’età antica, medievale, moderna e contemporanea cogliendo i motivi storici delle divisioni ma anche le tensioni unitarie in prospettiva ecumenica;

- Tappe fondamentali della Storia della Chiesa e questioni rilevanti di ecclesiologia - Confronto con le principali tradizioni religiose orientali. - Analisi filosofica, religiosa, storica, strutturale delle principali religioni orientali

3) Relazione tra fede e razionalità scientifica

- Riconoscere differenze e complementarità tra fede e ragione e tra fede e scienza

- Prosegue il confronto critico sulle questioni di senso più rilevanti, dando loro un Inquadra- mento sistematico; - Studiare la relazione della fede cristiana con la razionalità umana e con il progresso scientifico-tecnologico studiando alcuni casi specifici attraverso testi specifici

- Elementi e personaggi fondamentali del rapporto fede e ragione

4) Conoscenze fondamentali della morale cristiana. Bioetica ed etica sociale

- Saper riconoscere la serietà di alcune tematiche morali e confrontarsi con chi fa scelte morali differenti - Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato

- Prosegue il confronto critico sulle questioni di senso più rilevanti, dando loro un inquadramento sistematico; - Approfondire la concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio;

- Elementi di teologia morale fondamentale e speciale

Metodologia:

- Lezione frontale - Lezione partecipata - Lezione multimediale - Ricerca individuale - Metodo induttivo - Lavoro di gruppo - Discussione - Simulazioni

Valutazione: In rapporto agli obiettivi didattici e disciplinari si osserverà, negli alunni, il loro interesse alle attività della disciplina, le conoscenze acquisite, gli atteggiamenti maturi. Ciò potrà essere verificato a un ritmo mensile, quadrimestrale e finale, con verifiche scritte, questionari, interviste su specifiche tematiche, conversazioni ed interrogazioni. Oltre al raggiungimento degli obiettivi, delle

competenze e delle capacità sopra esposte, vengono valutate positivamente anche la disponibilità al lavoro, all’attività didattica e al confronto; la presenza alle lezioni; la buona conduzione delle relazioni interpersonali; la capacità di realizzare lavori in collaborazione; la capacità di rielaborazione creativa e critica delle tematiche trattate. La valutazione saprà comunque andare al di là della semplice quantificazione e cogliere il prodotto finale del processo educativo e formativo promosso non solo dall’I.R.C., ma altresì dalle restanti discipline in connessione tra loro.

Prof. Andrea Avellino

LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

1

Liceo Scientifico AVOGADRO via Cirenaica e Via Brenta (Roma)

PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA 3A Anno scolastico 2017-2018

PREMESSA.

L’insegnamento dell’ Educazione Fisica , tende al motivato coinvolgimento degli alunni e delle alunne; le svariate attività proposte, saranno rivolte a tutti anche ai meno dotati e a coloro che manifestano

gravi carenze e lacune. Gli esonerati nella parte pratica, infine, oltre ad avere un programma teorico più approfondito, saranno coinvolti con compiti di organizzazione, assistenza e arbitraggio. L' attività pratica varierà , per intensità e durata di lavoro durante il corso dell’anno.

Sarà dato largo spazio alle metodiche valide per prevenire eventuali distonie e paramorfismi. E’ prevista la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi,in previsione dei quali saranno organizzati corsi di avviamento e approfondimento tecnico tattico in orario extracurriculare.

REGOLAMENTO DELLA PALESTRA. 1. Per svolgere le attività pratiche di Educazione Fisica è assolutamente indispensabile indossare tuta o pantaloncini e scarpe da ginnastica idonee. 2. Le classi che hanno Ed. Fisica si recano rapidamente in Palestra, senza soste e tenendo un comportamento corretto.

3. L’accesso agli spogliatoi è consentito solo alle classi che hanno lezione di

Educazione Fisica, per cambiarsi e depositare gli oggetti personali. Gli oggetti di valore vanno custoditi negli armadietti che si trovano in Palestra. 4. Ogni lezione è preceduta dall’appello.

5. Gli alunni che non hanno il materiale occorrente sono tenuti a rimanere seduti nei luoghi previsti per l’attività, a non disturbare lo svolgimento delle lezioni, a seguire eventuali spiegazioni e le attività in corso o dedicarsi all’arbitraggio. Per gli alunni che si ostinano a non portare il materiale occorrente verranno prese misure disciplinari. 6. E’ obbligo rispettare il materiale sportivo, fare attenzione all’uso della palla nei giochi sportivi, utilizzare i piccoli attrezzi e i tavoli da tennis-tavolo in maniera corretta e solo in presenza degli insegnanti. Tutto il materiale utilizzato, al termine della lezione deve essere riposto nei luoghi indicati dagli insegnanti.

7. N o n è consentito praticare il calcetto in palestra.

8. E’ vietato consumare cibo e bevande in palestra.

Per quanto non specificato si confida nel senso civico e la buona educazione di tutti.

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI 1. Concorrere alla formazione ed alla educazione di ogni alunno, per superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell’età adolescenziale.

LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

2

Liceo Scientifico AVOGADRO via Cirenaica e Via Brenta (Roma)

2. Favorire la socializzazione e l’integrazione del singolo all’interno del gruppo. 3. Stimolare la collaborazione per raggiungere obiettivi comuni. 4. Presa di coscienza delle proprie capacità e dei limiti personali finalizzata al miglioramento dell’autostima.

5. Includere e consolidare un’equilibrata coscienza sociale basata sulla

consapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo tramite l’esperienza concreta di contatto socio-relazionali soddisfacenti. 6. Trasmettere informazioni e stimoli affinchè l’attività motoria e sportiva diventi uno stile di vita.

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA.

Per l’individuazione degli obiettivi specifici, bisognerà valutare i livelli cognitivi e psicomotori dei ragazzi. Allo scopo appaiono opportuni sia un iniziale colloquio con la classe per vagliare le conoscenze specifiche della materia sia la somministrazione di stimoli condizionali e coordinativi, al fine di conoscere il vissuto motorio e le potenzialità di ogni singolo alunno.

Successivamente si tenderà ad accrescere nello studente la coscienza del proprio corpo, attraverso il movimento guidato.

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Potenziamento fisiologico. 2. Rielaborazione degli schemi motori di base. 3. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico. 4. Conoscenza e pratica delle attività sportive.

5. Studio di argomenti teorici, tratti dal libro di testo “In Movimento”. CONTENUTI.

1-POTENZIAMENTO FISIOLOGICO. Saranno attivate tutte quelle attività che coinvolgeranno le qualità condizionali quali:

RESISTENZA FORZA VELOCITA’ O RAPIDITA’

MOBILITA’ ARTICOLARE. 2-RIELABORAZIONE SCHEMI MOTORI DI BASE. Per raggiungere una conoscenza sempre più approfondita ed un uso sempre più appropriato del corpo, attraverso un arricchimento reale delle abilità motorie, si pensa necessario lavorare sulla coordinazione, con particolare riguardo all’ampliamento delle

esperienze motorie ed alla conseguente varietà delle risposte che devono essere sempre

più precise e raffinate. Coordinazione dinamica generale Equilibrio

Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica Ideogrammi motori

3-CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA’ E DEL SENSO

LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

3

Liceo Scientifico AVOGADRO via Cirenaica e Via Brenta (Roma)

CIVICO. Al fine di conseguire tale obiettivo si propongono:

Vari tipi di giochi sportivi anche in forma agonistica Esercizi con attrezzi, percorsi e circuiti Partecipazione all’organizzazione delle varie attività e arbitraggio di gare

Concetti generali di sicurezza e primo soccorso. 4- CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE. In base alla situazione delle strutture utilizzate e in una certa misura, agli interessi degli allievi e alle loro capacità verranno praticate le seguenti discipline:

Giochi sportivi - pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo e altre attività in base alla richiesta della classe.

Atletica – corsa di mezzofondo , velocità.

Ginnastica – progressioni semplici a corpo libero e con piccoli attrezzi, individuali, a coppie e in gruppo anche preparate autonomamente.

Per la pratica di altri sport inerenti i Giochi Sportivi Studenteschi saranno selezionati quegli alunni che hanno già una preparazione specifica per quelle discipline. Al termine dell’anno l’alunno dovrà aver sviluppato le competenze relative ad uno dei livelli sotto descritti: Livello base (voto 6/10): lo studente effettua esercizi ginnici semplici e la pratica di alcuni fondamentali individuali di un gioco sportivo, in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure

fondamentali. Conosce schematicamente gli argomenti teorici del programma.

Livello intermedio (7-8/10): lo studente effettua esercitazioni ginnico- sportive adattandosi al meglio in situazioni motorie complesse anche non note, compie scelte appropriate, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Oltre a conoscere gli argomenti teorici del programma riesce ad approfondirli. Livello avanzato (9-10/10): lo studente effettua esercitazioni ginnico- sportive adattandosi al meglio in situazioni motorie non note, pratica almeno uno sport a livello agonistico, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Nella teoria conosce perfettamente gli argomenti trattati e sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

4

Liceo Scientifico AVOGADRO via Cirenaica e Via Brenta (Roma)

ATTIVITA’ DI RECUPERO. Sarà effettuata in itinere per coloro che presentano difficoltà motorie di base. Si interverrà durante lo svolgimento delle lezioni attraverso attività individualizzate o di gruppo, applicando anche la flessibilità per quegli studenti che fanno parte di classi parallele.

METODO D’INSEGNAMENTO.

La lezione tipo di Educazione Fisica sarà strutturata nel modo seguente: prima parte, rilevamento delle assenze degli alunni e della loro partecipazione attiva o non alle lezioni; seconda parte, esercizi di riscaldamento e attività ginnica-motoria come previsto dal programma; terza parte, pratica di un gioco sportivo (pallavolo, pallacanestro,calcio

tennis-tavolo). Nello svolgimento di questa terza parte spesso saranno assecondate le

preferenze e le predisposizioni degli alunni ed essendoci nella stessa ora la presenza contemporanea di altre classi, si formeranno gruppi di lavoro per classi di sezioni diverse, soprattutto quando queste saranno parallele o almeno contigue. In questa fase i docenti si organizzeranno per seguire non la propria classe ma i gruppi di lavoro costituitisi che ovviamente dovranno essere pari al numero dei docenti presenti in quell'ora. La durata delle singole fasi sono a discrezione del docente. Per quanto riguarda gli argomenti teorici si prevedono lezioni in classe. Nello svolgimento delle lezioni si cercherà di coinvolgere attivamente tutta la classe, l’Insegnante valuterà se guidare ogni attività riducendo gli spazi liberi degli allievi oppure se operare riservandosi il compito d’intervenire per stimolare correzioni, analisi di problemi per ottenere risposte motorie adeguate in modo che ogni esperienza diventi uno stimolo per l’attività autonoma. Lo spirito competitivo dovrà essere contenuto nei limiti di un corretto e leale confronto, teso all’affermazione delle proprie capacità più che al superamento di quelle dei compagni. Si fa presente, inoltre, che l’attività pratica sarà supportata contestualmente da informazioni teoriche secondo il programma stabilito e si terranno, inoltre lezioni in classe per approfondire gli argomenti. Gli esonerati alle lezioni pratiche saranno valutati non solo nella parte teorica del programma ma anche dalla loro collaborazione nelle attività organizzative di arbitraggio.

METODI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE.

La valutazione formativa sarà utilizzata in itinere per evidenziare eventuali lacune ed apportare in tempo procedure didattiche compensative. La valutazione terrà conto del miglioramento delle capacità condizionali e coordinative, del comportamento mostrato nel corso delle varie attività svolte e dell’acquisizione dei contenuti teorici trattati. L’impegno, l’interesse, la regolarità di applicazione, il rispetto delle regole e del materiale sportivo e,infine, la frequenza sono elementi basilari per la valutazione. Per la valutazione degli argomenti teorici saranno effettuati colloqui con gli alunni. Le verifiche per la valutazione delle capacità condizionali e coordinative e la valutazione dell’apprendimento tecnico delle discipline proposte, saranno simultanee al lavoro svolto e basate su prove e attenta osservazione dell’alunno da parte dell’insegnante.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE.

In riferimento ai criteri di valutazione del Liceo, gli insegnanti di Educazione fisica concordano la seguente griglia di valutazione:

Il voto 9/10 sarà dato agli alunni che

A – mostrano notevole interesse e predisposizione per la disciplina B – rispettano le regole e il materiale della palestra C – portano sempre l’abbigliamento adatto per svolgere le attività pratiche

LICEO SCIENTIFICO AVOGADRO DIPARTIMENTO DI EDUCAZIONE FISICA

5

Liceo Scientifico AVOGADRO via Cirenaica e Via Brenta (Roma)

D –acquisiscono movimenti complessi e li esprimono in maniera raffinata in tutte le attività E – organizzano le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati

F – eccellono in una disciplina sportiva che praticano ad un livello buono.

G - Nella teoria conoscono perfettamente tutti gli argomenti trattati e sa proporre e

sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Il voto 8 sarà dato agli alunni che:

a – mostrano interesse costante, portano il materiale occorrente e rispettano le regole b – mostrano capacità coordinative e condizionali abbastanza sviluppate nelle varie discipline sportive. c – Conoscono gli argomenti teorici trattati in maniera approfondita ed esauriente.

Il voto 7 sarà dato agli alunni che: a – partecipano assiduamente e mostrano interesse per la disciplina

b – migliorano in maniera significativa le capacità condizionali e coordinative anche se commettono delle imprecisioni nell’espressione di qualche gesto motorio di difficoltà medio-alta. c – conoscono quasi tutti gli argomenti teorici trattati in maniera esauriente.

Il voto 6 sarà dato agli alunni che: a – partecipano in maniera non sempre costante

b – elaborano gli schemi motori in maniera semplice c – oppure pur mostrando qualche difficoltà nell’apprendimento motorio si applicano con impegno e costanza d – oppure possiedono buone qualità motorie che non usano e non sfruttano in maniera adeguata. e – Conoscono buona parte, anche se in maniera schematica, gli argomenti teorici trattati.

Il voto 5 sarà dato agli alunni che:

a – partecipano e s’impegnano in maniera saltuaria nonostante le continue sollecitazioni da parte del docente b – mostrano difficoltà ad incrementare le capacità condizionale e coordinative

c – conoscono in maniera superficiale e con qualche lacuna una parte degli argomenti teorici trattati.

Il voto 4 sarà dato agli alunni che:

a – mostrano una scarsa partecipazione ed un impegno molto superficiale

b – conoscono appena qualche argomento teorico trattato e con molte lacune nella esposizione.

I voti 1/2/3 saranno dati agli alunni che:

a – hanno un rifiuto totale per le attività motorie e sportive, e una conoscenza nulla degli argomenti teorici trattati.

Prof.Gabriele Paolucci

LICEO SCIENTIFICO STATALE "A. AVOGADRO” di ROMA Anno scolastico 2017/2018 - Classe III A

Programmazione annuale individuale: Lingua e Civiltà Inglese. Analisi della situazione di partenza La classe si dimostra nel complesso attenta e partecipe. Alcuni alunni hanno un grado di prepara-zione decisamente buono, altri hanno gli strumenti per raggiungere risultati soddisfacenti. Obiettivi formativi della disciplina L'insegnamento della lingua straniera contribuisce in modo sostanziale all’acquisizione della competenze trasversali del saper agire in modo autonomo e responsabile, interpretando le informazioni in modo critico, nella prospettiva di uno sviluppo armonioso dello studente, che diventerà un cittadino con-sapevole. Coerentemente con quanto indicato nella programmazione di dipartimento lo studio della lingua sarà integrato con lo studio delle altre discipline. Si intende così favorire il rafforzamento delle competenze espressive attraverso progetti interdisciplinari. Lo studio della letteratura sarà in-serito per quanto possibile in una scansione parallela per aree disciplinari, contenuti e nuclei temati-ci. L’insegnamento sarà volto a sviluppare competenze trasversali che facilitino l’adattamento dello studente a situazioni nuove, al lavoro in gruppo ed allo sviluppo della creatività. Obiettivi didattici Livello B2 del Quadro Comune Europeo; Conoscenza dei principali avvenimenti della civiltà inglese (dalle origini fino a W. Shakespeare); Conoscenza del lessico specifico. Oltre agli obiettivi specifici della materia saranno perseguiti quelli più generali di sviluppo delle ca-pacità d’analisi e sintesi (‘problem solving’) e del pensiero creativo, stimolando lo spirito di indagi-ne ed il desiderio di conoscenza, anche attraverso il lavoro di gruppo e la ricerca pluridisciplinare. Contenuti Per quanto riguarda il programma di storia della letteratura, dalle origini a W. Shakespeare, partico-lare attenzione verrà posta all’analisi dei personaggi, all’identificazione dei temi, al collegamento di questi con gli eventi storici, sociali, letterari ed artistici del tempo. Ciò al fine di condurre l’alunno a sviluppare una propria personale capacità di comprensione e ap-prezzamento dei testi studiati. Inoltre verranno approfondite alcune tematiche letterarie quali, ad esempio, la ballata, il sonetto ed il Teatro Elisabettiano. Saranno discusse tecniche e modalità per scrivere brevi saggi, lettere, articoli, analisi e commenti di testi letterari e culturali. I programmi saranno svolti seguendo le indicazioni del Piano dell’Offerta Formativa.

Metodologie e strumenti L'approccio metodologico all'insegnamento della lingua inglese è incentrato sul ruolo attivo dell’alunno, che sarà stimolato a strutturare autonomamente le proprie strategie di apprendimento. In particolare gli alunni saranno seguiti individualmente, sostenuti ed invitati ad intervenire, a pren-dere appunti, a cogliere i collegamenti tra le diverse materie di studio.

2

Le unità didattiche riguardanti la lingua, la letteratura e la civiltà anglosassone saranno impostate non come entità autonome ma come momento del progetto globale che abbraccerà tutto l’anno sco-lastico. Si farà ampio uso delle nuove tecnologie, sperimentando nuove e più efficaci procedure di trasmis-sione delle conoscenze. Modalità di verifica Numerose saranno le prove orali e scritte e verranno inoltre proposte esercitazioni con quesiti di lingua e letteratura inglese che saranno del genere domanda a risposta aperta. Valutazione La valutazione sia finale che intermedia non scaturisce soltanto dalle verifiche effettuate, ma tiene conto anche di altri parametri quali la partecipazione al lavoro della classe, i progressi rispetto alla situazione iniziale, l’interesse, la capacità di lavorare anche in gruppo, il rispetto delle regole. Per quanto attiene i criteri minimi per il passaggio alla classe successiva si fa riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti. Modalità di recupero “In itinere” e potenziamento delle tecniche di studio individuale. Roma, 29 settembre 2017 Annapaola Mearini

�Scrivi per inserire testo

LICEO SCIENTIFICO STATALE “ A. AVOGADRO” - ROMA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE PROF .ALESSANDRO CANEPPELE Classe 3 Sez.A Anno scolastico 2017/18

LIVELLI DI PARTENZA

La classe dimostra un discreto interesse per la materia con un’attiva partecipazione alle lezioni. In seguito a verifica dei prerequisiti con alcune domande si è rilevata una discreta preparazione generale della classe per la parte grafica. Si sono rilevate, per pochissimi, diffuse lacune nella rappresentazione grafica geometrica, specie nella comprensione del metodo . Non si hanno ancora sufficienti elementi per valutare compiutamente la conoscenza della storia dell’arte.Considerando comunque gli interventi di alcuni studenti nel corso delle lezioni, si può ritenere discreta.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI (conoscenza e capacità )

Conoscenze conoscenza degli argomenti trattati nel corso dell’anno scolastico come da programma - conoscenza dei principali movimenti artistici ed autori (pur se in forma sintetica ed attraverso una selezione mirata delle opere, dovuta ai problemi oggettivi delle ore curricolari)che hanno caratterizzato la storia artistica occidentale, con gli opportuni collegamenti ai principali avvenimenti storici e culturali delle epoche prese in esame. - Conoscenza dei principali sistemi di rappresentazione grafica e della relativa semantica del segno.

Capacità capacità di saper leggere ed interpretare il libro di testo - capacità nell’utilizzo del linguaggio specifico della disciplina - capacità di raccordare diversi ambiti disciplinari, rilevando come nell’opera d’arte confluiscano aspetti e componenti de diversi campi del sapere (umanistico, scientifico, tecnologico) - raggiungere buone capacità di analisi e di sintesi – capacità di utilizzare i sistemi di rappresentazione grafica appresi, non come applicazione meccanica di regole , ma come conseguenza di un processo logico spaziale compreso, quantomeno, a livello intuitivo - autonomia di lavoro e capacità organizzativa sia individuale che di gruppo.

OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI

Serietà e puntualità nel mantenere gli impegni, nella buona conservazione del materiale di studio, nell’esecuzione dei compiti assegnati - partecipazione ed attenzione al lavoro di classe e di gruppo – motivare lo studente allo studio e al valore della cultura intesa come processo di evoluzione - rispetto reciproco, verso gli insegnanti e il personale della scuola - senso di responsabilità - disponibiità e collaborazione

�Scrivi per inserire testo

CONTENUTI : sequenze organizzazione e tempi

I contenuti programmatici, che saranno suddivisi in trimestre e pentamestre, compatibilmente all’impegno degli allievi ed al livello di apprendimento raggiunto , riguarderà i seguenti argomenti: - Geometria descrittiva : Esercitazioni sulla rappresentazione in proiezione ortogonale e visione assonometrica di solidi sovrapposti e incastrati e in prospettiva. Studio di semplc composizioni architettoniche e conseguente proposta progettuale. - Cenni sulla Teoria delle ombre in assonometria e relative applicazioni. - Cenni sulla rappresentazione prospettica - Analisi di strutture architettoniche e rappresentazione in disegno ornato delle opere

significative inerenti gli argomenti di storia dell’arte

Trimestre :

IL RINASCIMENTO DEL QUATTROCENTO : – Le architetture di F. Brunelleschi - L.Ghiberti e la realizzazione delle porte del battistero di Firenze – Donatello - Masaccio - L.B. Alberti -Piero della Francesca – S. Botticelli - Urbino: la città del Principe e lo studiolo – A. Mantegna - Antonello da Messina – P. Perugino

Pentamestre :

IL RINASCIMENTO DEL CINQUECENTO : Donato Bramante – Leonardo da Vinci -Raffaello Sanzio - Michelangelo . VENEZIA : Giorgione – Tiziano – Palladio – Tintoretto – Veronese - Parma : Correggio – Il Manierismo - G.Vasari – Arte e controriforma.

METODOLOGIE OPERATIVE, RISORSE E STRUMENTI, USO DI SUSSIDI E LABORATORI

Metodi : Lezione frontale – discussioni guidate – questionari – materiale audiovisivo in dotazione della scuola – per lo svolgimento del programma di disegno, che comprende l’esecuzione grafica di elaborati , con il materiale in dotazione a ciascuno degli studenti. Il corso sarà integrato, quando possibile, da visite culturali.

RECUPERO

Per chi evidenzierà carenze durante il corso del programma si ritiene di operare con un recupero in classe, sospendendo le lezioni per brevissimi periodi. Se necessario, compatibilmente ai tempi e su decisione del Consiglio verranno attivati corsi pomeridiani.

�Scrivi per inserire testo

VALUTAZIONE, CRITERI, MODI DI VERIFICA

La valutazione, benché espressa con un unico voto in decimi, tiene conto del raggiungimento di più obiettivi, individuati da definizioni legate alla disciplina. In tal modo

si pensa di poter descrivere con oggettività il comportamento scolastico complessivo dell’alunno. Le voci che verranno prese in considerazione per la valutazione di ciascun allievo e i criteri e modi utilizzati per la loro valutazione vengono qui di seguito espresse:

1. Impegno e partecipazione Evidente nella partecipazione alle lezioni, all’impegno dimostrato nello studio e legato anche al rapporto ore di assenza/ore di lezione

2. Acquisizione dei contenuti Prove scritte : test a risposta chiusa e/o aperta, saggi brevi – Prove orali : interventi, lezioni/relazioni, interrogazioni tradizionali - Prove grafiche: risoluzione di problemi grafico - rappresentativi 3. Acquisizione di un linguaggio specifico . Prove scritte : test a completamento – Prove

orali : lettura di opere d’arte – lettura di piante, prospetti e sezioni architettoniche – lettura degli elementi che compongono il disegno geometrico degli elaborati svolti.

4. Metodo di lavoro Evidenziabile nel metodo acquisito nella lettura del testo artistico e nell’acquisizione di criteri di lavoro razionali e rigorosi nella realizzazione degli elaborati grafici assegnati.

Criteri di valutazione : Le valutazioni intermedie e conclusive deriveranno dalle verifiche di cui al punto precedente secondo i seguenti parametri

1-4 Gravement e insufficiente

Gli elaborati risultano molto incompleti o fuori tema e risulta chiara l’incapacità di sviluppare un qualsiasi argomento artistico

5 Insufficiente

Gli elaborati presentano carenze teorico-grafiche tali che risulta fortemente ridotta la comprensione dell’argomento assegnato; la preparazione dei temi di storia dell’arte, pur se pertinente, è scoordinata o fortemente frammentaria.

6 Sufficiente Gli elaborati risultano sostanzialmente corretti sia nella teoria che nella risoluzione grafica; la conoscenza degli argomenti di storia dell’arte deve sfociare in una adeguata capacità di sintesi.

�Scrivi per inserire testo

L’Insegnante Prof. Alessandro Caneppele

7-8 Buono La prova grafica risulta completa, esatta e pienamente valida nella tecnica applicata; buona conoscenza degli argomenti di storia dell’arte associata ad una buona capacità di rielaborazione interdisciplinare.

8 - 10

Ottimo o Eccellente

Gli elaborati si presentano completi, esatti, molto validi tecnicamente; la trattazione degli argomenti di storia dell’arte deve evidenziare, oltre alle capacità sopra indicate, una pertinente analisi critica.

L. S. S. “Amedeo Avogadro”

Anno Scolastico 2017-2018

Linee guida della didattica della storia

Classe III Sezione A

(a cura del prof. Marco Petrini)

Un’introduzione

Esiste un modo di intendere la storia riduttivo e banalizzante, in base al quale essa non sarebbe

altro che un insieme di eventi che si susseguono l’uno dopo l’altro. Questa concezione, malgrado

poggi sul presupposto incontrovertibile della natura fattuale delle vicende storiche, deve essere

respinta con forza.

Proprio per evitare che tra gli alunni si radichi una visione del genere, costante sarà, nel

corso dell’anno, il tentativo del docente di mostrare come la ricostruzione del passato non sia uno

sterile esercizio di memorizzazione, ma un’analisi ragionata che, volta per volta, rinvia a fenomeni

culturali di lungo periodo, a processi economici di media durata e a fattori politici contingenti.

Nello stesso tempo, si mostrerà agli studenti come lo studio del passato possa essere

sistematicamente intrecciato con il presente per capire, da un lato, cosa sopravviva nel nostro tempo

delle realtà politiche, economiche e culturali dei secoli precedenti e, dall’altro, quanto grande sia la

distanza che ci separa dagli istituti del passato.

L’auspicio è che questi discorsi spingano la classe a liberarsi dell’idea che la storia sia una

materia noiosa e meccanica nella quale, in fondo, non c’è nulla da capire, ma solo un’interminabile

quantità di dati da memorizzare.

La didattica

L’insegnamento sarà basato, nella maggior parte dei casi, su lezioni di tipo frontale, nel corso

delle quali si cercherà di indirizzare la preparazione verso gli obiettivi indicati. Le lezioni, pur

costituendo una traccia per lo studio che gli alunni dovranno effettuare sul manuale (e su altri testi

specifici eventualmente segnalati dal docente), non si appiattiranno su quest’ultimo, mantenendo

sempre una loro autonomia. Parte integrante dell’insegnamento saranno sia gli approfondimenti

dedicati a temi di particolare interesse sia le discussioni che il docente cercherà di sviluppare con la

classe ogni volta che si presenterà l’occasione di intrecciare il passato con il presente.

In alcuni casi le lezioni verranno effettuate ricorrendo agli strumenti audiovisivi, nella

convinzione che la storia possa essere narrata fino in fondo solo affiancando le immagini alle parole.

Sul versante dei contenuti la scelta sarà quella di privilegiare la qualità. Alcuni temi verranno

trattati in modo articolato ed una cura particolare sarà posta nella chiarificazione dei termini del

vocabolario storiografico.

Obiettivi e finalità

Lo studio della storia comporta il raggiungimento di determinati obiettivi. Lo studente dovrà

essere in grado di:

1) scomporre una situazione storica nei suoi aspetti politici, economici e culturali

(capacità di analisi).

2) definire un concetto o un fenomeno storico di vaste proporzioni (capacità di sintesi).

3) individuare le cause e gli effetti di un evento.

4) collocare cronologicamente fatti e fenomeni.

5) confrontare situazioni storiche distanti tra loro.

Accanto a questi obiettivi, interni alla disciplina, si collocano le finalità. Lo studente dovrà:

a) impadronirsi di un metodo di studio.

b) migliorare le proprie capacità linguistiche a livello lessicale e grammaticale.

c) modificare la propria percezione del tempo, smettendo di essere appiattito sul presente e

capendo che quest’ultimo acquista un corpo e un senso solo nel confronto con il passato.

Criteri di valutazione e strumenti di verifica

Le verifiche saranno sia orali sia scritte e la valutazione delle prove verrà effettuata

utilizzando la griglia messa a punto dal dipartimento di storia e filosofia; allo scopo di saggiare le

capacità di riflessione degli studenti, i compiti scritti verranno strutturati sia come dei questionari

con un massimo di righe per ciascuna risposta sia come degli esercizi di comprensione testuale.

Organizzazione del recupero (tempi e metodi) Il recupero delle insufficienze registrate durante l’anno sarà effettuato in itinere.

L. S. S. “Amedeo Avogadro”

Anno Scolastico 2017-2018

Programma di storia della classe III A

(a cura del prof. Marco Petrini)

L’Europa del IX e del X secolo

L’avvento al potere di Carlo Magno e la suddivisione del territorio imperiale in contee e marche.

La nascita del sistema feudale.

La fine dell’Impero carolingio: le invasioni normanne.

Cenni sull’anarchia nelle zone dell’ex Impero carolingio.

Le scelte di Ottone I e la nascita del Sacro Romano Impero Germanico.

La dominazione arabo-berbera della penisola iberica.

I cambiamenti in seno alla Chiesa e lo scontro tra la cristianità e l’Islam

Il pontificato di Niccolò II e l’azione di contrasto nei confronti della mondanizzazione.

La differenza tra eleggere e nominare.

L’universalismo politico-religioso di Gregorio VII.

Analisi del Dictatus Papae.

La lotta per le investiture.

La formazione dell’impero dei selgiuchidi.

Il declino dell’impero bizantino nel corso dell’XI secolo.

Urbano II: il discorso di Clermont e l’organizzazione del primo pellegrinaggio armato.

Cenni sulla seconda, sulla terza e sulla quarta crociata.

Le tensioni tra i poteri centrali e le autorità periferiche dopo il Mille

La nascita e il consolidamento dei comuni in Italia tra l’XI e il XII secolo.

Le nozioni di rivoluzione e riforma.

I comuni come esperimento riformista e la questione della democrazia comunale.

Magnati, popolo grasso e popolo minuto: le ragioni dello scontro tra le fazioni cittadine.

La fine della dinastia di Franconia e l’inizio dello scontro tra guelfi e ghibellini.

L’ascesa al trono di Federico Barbarossa e lo scontro con i comuni. La pace di Costanza.

Le conquiste normanne in Inghilterra e nell’Italia meridionale.

L’inizio della dinastia dei Plantageneti in Inghilterra e le tensioni con la Francia.

Le scelte di Innocenzo III: la repressione del dissenso in campo dottrinario e le iniziative politiche.

La battaglia di Bouvines: uno scontro gravido di conseguenze.

Federico II di Svevia: dall’ascesa al trono alle tensioni con la Chiesa e con i guelfi.

La penisola italiana dalla morte di Federico II di Svevia alla pace di Caltabellotta.

I guelfi e i ghibellini italiani: il significato di una distinzione.

Le vicende del comune fiorentino: dalla battaglia di Montaperti all’esilio di Dante.

La nascita delle signorie e la successiva comparsa dei principati.

Dalla Magna Charta al parlamento inglese del 1295.

I concetti di tassa, imposta diretta e imposta indiretta.

Il Trecento: tra nuovi equilibri e vecchie crisi.

I concetti di nazione, etnia, e nazionalismo.

La modernità del conflitto tra Bonifacio VIII e Filippo IV il Bello.

Le scelte di Filippo IV il Bello.

L’evoluzione delle regole dell’ascesa al trono imperiale: la Bolla d’Oro di Carlo IV.

La guerra dei Cento anni e il rafforzamento della monarchia francese.

Il perdurare della crisi del papato: la cattività avignonese e il grande scisma d’Occidente.

La nascita dell’impero ottomano e la progressiva conquista dei Balcani.

L’avvio dell’età moderna: tra rinnovamento culturale e mutamenti geopolitici

La formazione del regno spagnolo: dalla Riconquista al matrimonio tra Ferdinando e Isabella.

La fine dell’impero bizantino.

Cenni sulle scoperte geografiche e sulla nascita dei primi Imperi coloniali.

La conquista di Costantinopoli.

Una panoramica sulle vicende dell’Italia tardo medievale (1302-1454).

Le ragioni della pace di Lodi.

La stagione italiana dell’equilibrio: il ruolo di Lorenzo il Magnifico.

Le discese francesi nella penisola: la prima fase delle guerre d’Italia.

Le vicende di Cesare Borgia e Savonarola.

L’avvento al potere di Carlo V.

La lacerazione della «Res Publica Christianorum»

La fine della coesione del mondo cristiano.

La dottrina luterana e quella calvinista.

La pace di Augusta.

LICEO SCIENTIFICO

PROGRAMMAZIONE FISICA

SECONDO BIENNIO: CLASSI TERZE

La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e specifica il

percorso per il secondo biennio e la classe quinta. I contenuti presentati sono stati organizzati per temi, talvolta articolati

in unità didattiche.

Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C7 le competenze che ciascun tema/unità didattica concorre a svilup-

pare, secondo la legenda riportata di seguito.

1. Osservare e identificare fenomeni. 2. Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. 3. Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua

risoluzione. 4. Comprendere, anche attraverso problemi tratti anche dall’esperienza quotidiana, la natura quantitativa e

predittiva delle leggi fisiche. 5. Comprendere il significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come in-

terrogazione ragionata dei fenomeni naturali. 6. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche carat-

terizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. 7. Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive, anche

in relazione a ricadute sul problema delle risorse energetiche

Primo Periodo

Unità Conoscenze Abilità/capacità competenze

Unità 1 Richiami di cinematica

• Ripasso/consolidamento e completamento degli argo-menti trattati nel primo bien-nio relativi alla cinematica del moto unidimensionale.

• Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniforme-mente accelerato.

• Scegliere il sistema di riferimento adatto alla descrizione di un moto.

• Interpretare il coefficiente angolare nel gra-fico spazio-tempo

• Utilizzare il diagramma orario di un moto per determinare velocità media e istantanea e il grafico velocità-tempo per determinare accelerazione media e istantanea.

• Applicare le equazioni del moto rettilineo uniforme e del moto rettilineo uniforme-mente accelerato.

C1,C2,C3

Unità 2 I principi fondamentali della dinami-ca

• Primo principio

• Il principio di relatività gali-leiana

• Massa inerziale

• Secondo principio

• Terzo principio

• Analizzare il moto dei corpi quando la for-za risultante è nulla

• Applicare i principi della dinamica per ri-solvere problemi sul moto rettilineo.

• Utilizzare le trasformazioni galileiane per ricavare la legge di moto di un corpo nei diversi sistemi di riferimento

C2,C3,C4

Unità 3 Le forze e i moti

• I moti su di una retta

• Moto parabolico

• Moto circolare uniforme

• Moto armonico

• Piccole oscillazioni del pen-dolo.

• Forza centripeta e elastica come cause dei moti studiati

• Calcolare le grandezze caratteristiche nei moti

• Comporre spostamenti e velocità in due moti rettilinei

• Ragionare in termini di grandezze cinema-tiche lineari e angolari (s,v,α,ω).

• Mettere in evidenza la relazione tra moto armonico e moto circolare uniforme.

C1,C2,C3,

C4,C5

Unità 4 Il lavoro e l’energia

• Ripasso e approfondimento sui vettori

• Il prodotto scalare e il pro-dotto vettoriale

• Il lavoro, la potenza

• Teorema del lavoro e dell’energia cinetica

• Forze conservative ed ener-gia potenziale

• Principio di conservazione dell’energia meccanica.

• Forze non conservative

• Calcolare il lavoro di una forza costante con angoli tra F e s diversi

• Determinare il lavoro della forza elastica.

• Determinare la potenza sviluppata da una

• Distinguere fra le varie forme di energia.

• Distinguere fra forze conservative e forze non conservative.

C2,C3,C4

Secondo periodo

Unità Conoscenze Abilità/capacità Competenze

Unità 5 Quantità di moto e momento an-golare

• Quantità di moto

• Impulso di una forza e teo-rema

• Principio di conservazione della quantità di moto

• Urti

• Centro di massa

• Momento di inerzia

• Momento angolare e sua va-riazione

• Principio di conservazione del momento angolare.

• Applicare la legge di conservazione della quantità di moto

• Analizzare i vari casi tra urti

• Individuare la posizione del centro di mas-sa in un sistema fisico

• Applicare la conservazione del momento angolare

C2,C4,C5,

C6

Unità 6 La gravita-zione universale

• Le leggi di Keplero

• La gravitazione universale

• Massa inerziale e massa gra-vitazionale

• Energia potenziale gravita-zionale e velocità di fuga

• Velocità, periodo ed energia di pianeti e satelliti.

• Comprendere la distinzione tra massa iner-ziale e massa gravitazionale

• Comprendere le caratteristiche del campo gravitazionale

• Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari.

C1,C2,C3, C4,C5

Unità 7 I fluidi

• Richiami sull’equilibrio dei fluidi

• La corrente di un fluido

• L’equazione di continuità

• L’equazione di Bernoulli

• Formalizzare il concetto di portata e formula-re l’equazione di continuità.

• Applicare l’equazione di continuità e l’equazione di Bernoulli nella risoluzione dei problemi proposti.

C2,C4,C5, C6

Unità 8 La tempera-tura e i gas

• Definizione operativa di temperatura

• Dilatazione termica

• Leggi di Gay-Lussac

• Legge di Boyle

• Equazione di stato dei gas perfetti

• Modello molecolare dei gas perfetti

• Relazione tra temperatura ed energia cinetica media.

• Calcolare le variazioni di dimensioni dei corpi solidi e liquidi

• Applicare la legge di Boyle, le due leggi di Gay-Lussac e l’equazione di stato dei gas perfetti.

• Applicare la relazione fra temperatura ed energia cinetica media.

C2,C3,C4, C5

Unità 9 Il calore e i cambiamenti di stato

• Calore e lavoro

• Energia di transito

• Capacità termica e calore specifico

• Il calorimetro

• La propagazione del calore

• I passaggi di stato

• Pressione e vapore saturo

• Distinguere la capacità termica dei corpi e il calore specifico delle sostanze

• Distinguere i diversi modi di trasmissione del calore

• Comprendere come avvengono i passaggi di stato

• Analizzare un diagramma di fase

C1,C2,C3, C5

Unità 10 Primo princi-pio della ter-mo-dinamica

• Trasformazioni termodinami-che reversibili e irreversibili.

• Lavoro termodinamico.

• Primo principio della termo-dinamica.

• Trasformazioni isocore, iso-terme, isobare, adiabatiche.

• Energia interna e calori speci-fici di un gas perfetto.

• Comprendere le caratteristiche di un siste-ma termodinamico

• Distinguere fra trasformazioni reversibili e irreversibili.

• Calcolare il lavoro svolto nelle trasforma-zioni termodinamiche

• Applicare il primo principio all’analisi del-le trasformazioni termodinamiche.

C2,C3,C5

Il piano di lavoro potrà essere adattato in base alle contingenze ed alle risposte effettive della classe. Sono previste almeno 4 esercitazioni di laboratorio (2 per quadrimestre). Si individuano quali possibili esperienze le seguenti:

1. Periodo di oscillazione di un pendolo e misura di g 2. Piano inclinato e conservazione dell’energia meccanica 3. Moto parabolico 4. Urti anelastici 5. Misura della pressione atmosferica 6. La legge di Boyle 7. Capacità termica di un solido 8. Laboratorio virtuale sugli urti

Ogni docente potrà, in base al percorso didattico proposto, scegliere di eseguire altre esperienze di laboratorio pertinenti non espressamente citate in questa programmazione MODALITÀ DI VERIFICA Le verifiche saranno effettuate mediante colloqui orali , relazioni delle esperienze di laboratorio ed prove scritte. Queste ultime potranno essere strutturate come esercizi, problemi o quesiti da risolvere, test a risposta breve e/o a scelta multi-pla, prove ispirate ai modelli delle prove dell’Esame di Stato. Nelle interrogazioni si darà molto peso all’esposizione degli argomenti che dovrà essere scorrevole ed organica. Numero di verifiche: almeno 3 verifiche per nel primo periodo (di cui almeno una orale)

almeno 4 verifiche nel secondo periodo (di cui almeno una orale).

CRITERI DI SUFFICIENZA (Standard minimo) • Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del programma • Esporre in modo corretto quanto appreso • Saper utilizzare le conoscenze per risolvere semplici problemi relativi agli argomenti trattati Ottobre 2017

1

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO

CLASSI TERZE

La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo

Scientifico e specifica il percorso per la classe terza. I contenuti presentati sono stati organiz-

zati per temi, talvolta articolati in unità didattiche.

La trattazione di alcuni di questi temi potrà essere anticipata all’anno precedente o posticipata

all’anno successivo in funzione dei livelli di partenza della classe e del suo stile di apprendi-

mento. La programmazione individuale di ciascun docente può prevedere lo svolgimento in

parallelo di alcuni tra i temi proposti, in particolare i Temi 4 e 5 potranno essere trattati duran-

te tutto il corso dell’anno.

Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C6 le competenze di base che ciascun te-

ma/unità didattica concorre a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.

C1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentan-

dole anche sotto forma grafica.

C2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

C3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

C4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche

con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e

le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico.

C5. Utilizzare gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici

C6. Saper costruire ed analizzare di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, an-

che utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo.

2

Primo periodo

Contenuti Obiettivi minimi/capacità operative Competenze

Tema 1: Richiami e com-

plementi di alge-bra

Disequazioni di 2° grado e superiore;

sistemi di dise-quazioni; disequa-zioni irrazionali e

con i moduli

• Risolvere disequazioni frazionarie

• Risolvere sistemi di disequazioni

• Risolvere disequazioni irrazionali e con i modu-li

C1

Tema 2: Funzioni

Definizione, do-minio, codominio, funzioni iniettive, suriettive, biuni-voche, funzioni

composte, funzio-ni inverse, rappre-sentazione carte-

siana

• Determinare il dominio di una funzione, e il co-

dominio

• Studiare il segno di una funzione

• Determinare le intersezioni con gli assi

• Saper riconoscere alcune proprietà delle funzio-

ni: iniettività, suriettività, biiettività, invertibili-

tà, monotonia, parità, periodicità

• Saper costruire funzioni composte

• Determinare, qualora possibile, la funzione in-

versa

• Tracciare grafici di funzioni con l’utilizzo di sof-

tware didattici

C2, C4, C5, C6

Tema 3: Geometria anali-

tica

---------

Unità 3.1 Piano cartesiano; Trasformazioni

geometriche

Coordinate carte-siane nel piano;

Luoghi geometrici nel piano cartesia-

no; Trasformazioni

geometriche: tra-slazioni, simme-trie, dilatazioni

• Determinare il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo, la distanza tra due

punti

• Conoscere ed operare con le traslazioni, simme-trie centrali, simmetrie assiali (rette parallele a-

gli assi) e dilatazioni

• Determinare l'equazione parametrica e cartesia-na di un luogo di punti dalla sua definizione.

• Sapere interpretare un'equazione in due variabi-li come luogo di punti nel piano.

C1, C2, C3, C5

3

Tema 3: Geometria anali-

tica

---------

Unità 3.2 La retta

Richiami ed ap-profondimenti sul-

la retta

• Saper passare dall’equazione di una retta alla sua rappresentazione sul piano cartesiano (e vi-

ceversa)

• Riconoscere e determinare il coefficiente angola-re di una retta

• Determinare l’equazione della retta a partire da alcune condizioni

• Utilizzare le condizioni di parallelismo e di per-pendicolarità

• Determinare la distanza punto retta

• Riconoscere le caratteristiche generali di un fa-scio di rette

• Determinare graficamente un dominio piano individuato da rette

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali-

tica di vario tipo

C1, C2, C3, C5

Tema 3: Geometria anali-

tica

---------

Unità 3.3 La parabola

La parabola nel piano cartesiano (asse parallelo

all’asse x o all’asse y)

Rette tangenti ad una parabola

Applicazioni rela-

tive

• Conoscere la parabola come luogo geometrico

• Conoscere l'equazione della parabola e deter-minare i suoi elementi principali

• Determinare le posizioni reciproche tra retta e parabola; determinare rette tangenti

• Determinare l’equazione della parabola a partire

da alcune condizioni

• Determinare l’area del segmento parabolico

• Disegnare curve deducibili con moduli e irra-zionali

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali-

tica di vario tipo

C1, C2, C3, C5

4

Secondo periodo

Contenuti Obiettivi minimi/capacità operative Competenze

Tema 3: Geometria analiti-

ca

---------

Unità 3.4 Circonferenza

La circonferenza nel piano carte-siano. Rette tan-genti ad una cir-

conferenza Applicazioni rela-

tive

• Conoscere l'equazione della circonferenza e de-terminare i suoi elementi principali

• Determinare le posizioni reciproche tra retta e circonferenza; determinare rette tangenti

• Determinare l’equazione della circonferenza a partire da alcune condizioni

• Disegnare curve deducibili con moduli e irra-zionali

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali-

tica di vario tipo

C1, C2, C3,C5

Tema 3: Geometria analiti-

ca

---------

Unità 3.5 Ellisse

L’ellisse nel piano cartesiano. Rette tangenti ad una

ellisse. Applicazioni rela-

tive

• Conoscere l’ellisse come luogo geometrico

• Conoscere l'equazione dell’ellisse (con assi pa-ralleli agli assi cartesiani) e determinare i suoi

elementi principali

• Determinare le posizioni reciproche tra retta ed ellisse; determinare rette tangenti

• Determinare l’equazione dell’ellisse a partire da alcune condizioni

• Calcolare l’area racchiusa da un’ellisse

• Disegnare curve deducibili con moduli ed irra-zionali

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali-

tica di vario tipo

C1, C2, C3, C5

5

Tema 3: Geometria analiti-

ca

---------

Unità 3.6 Iperbole

L’iperbole nel pi-ano cartesiano.

Rette tangenti ad un’iperbole

Applicazioni rela-tive

• Conoscere l’iperbole come luogo geometrico

• Conoscere l’equazione dell’iperbole (con assi paralleli agli assi cartesiani)

• Determinare le posizioni reciproche tra retta ed iperbole; determinare rette tangenti

• Determinare l’equazione dell’iperbole a partire da alcune condizioni

• Conoscere l’equazione dell’iperbole equilatera riferita ai suoi asintoti

• Conoscere e saper studiare la funzione omogra-fica

• Disegnare curve deducibili

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali-

tica di vario tipo

C1, C2, C3, C5

Tema 4: Goniometria

---------

Unità 4.1

Funzioni gonio-metriche

Archi, angoli, cir-

conferenza go-

niometrica, fun-

zioni goniometri-

che (seno, coseno,

tangente, cotan-

gente), funzioni

goniometriche

inverse, archi as-

sociati, addizione

e sottrazione, du-

plicazione, bise-

zione.

• Conoscere il significato geometrico di radiante;

utilizzare le formule di trasformazione da gradi

a radianti

• Calcolare la lunghezza di un arco di circonfe-

renza e l’area del settore circolare

• Conoscere le proprietà delle funzioni seno e co-

seno

• Conoscere le proprietà della funzione tangente e

cotangente

• Saper rappresentare graficamente le funzioni

goniometriche

• Conoscere i valori delle funzioni goniometriche

di angoli particolari

• Conoscere la relazione che lega il coefficiente

angolare di una retta e l’ampiezza dell’angolo

che la retta forma con l’asse delle ascisse

• Conoscere le funzioni goniometriche inverse e la

loro rappresentazione grafica

C1, C2, C3

Tema 4:

Goniometria

---------

Unità 4.2

Equazioni gonio-

metriche

Tecniche risoluti-

ve per equazioni

goniometriche:

elementari o ad

esse riconducibili.

• Risolvere semplici equazioni goniometriche C1

6

Tema 5: La trigonometria

Teoremi sui triangoli rettan-

goli

• Conoscere i teoremi sui triangoli rettangoli

• Risolvere triangoli rettangoli

• Calcolare l’area di un triangolo

• Conoscere ed saper applicare il teorema della corda

• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi semplici senza

l’ausilio dell’incognita

C1, C2, C3, C5, C6

La programmazione potrebbe subire modifiche in base all’andamento didattico della singola classe. Strumenti di verifica

Negli scrutini del primo periodo come in quelli finali, la valutazione dei risultati raggiunti è for-

mulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico che, secondo le indicazioni ministeriali,

deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con

le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti e volte ad accertare conoscenze,

capacità e competenze specifiche; si stabilisce che il numero minimo di prove da svolgere

sono:

tre nel primo periodo (di cui almeno una orale) e

cinque nel secondo periodo (di cui almeno una orale)

Le prove scritte potranno essere strutturate come esercizi o problemi.

Nelle interrogazioni si darà peso all'esposizione che dovrà essere scorrevole ed organica.

Criteri di valutazione delle prove

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

- conoscenza e comprensione degli argomenti

- capacità di applicare quanto appreso

- logicità dell’elaborato o dell’esposizione

- uso del linguaggio specifico.

Criteri di valutazione finali

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

- situazione di partenza

- grado di progressione del processo di apprendimento

7

- raggiungimento degli obiettivi

- continuità nell’impegno a scuola e a casa

- partecipazione al dialogo educativo.

Criteri di sufficienza (standard minimo)

- Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del pro-

gramma.

- Esporre in modo corretto quanto appreso.

- Applicare, in contesti algebricamente e concettualmente semplici, i contenuti

appresi, con pochi errori e, comunque, di calcolo.

ottobre 2017

8

9