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Mensile della Confagricoltura di Venezia Bollettino del Consiglio Direttivo Direttore Responsabile: Edoardo Comiotto Direttore: Rita Tognon Direzione Redazione Pubblicità: Confagricoltura Venezia Mestre - Via Monteverdi, 15 - Tel. 041.98.00.00 Autorizz. Trib. Venezia n. 1318 R.S. 25/01/1999 Gratuito ai Soci della Confagricoltura Venezia Spedd. Abb. Post. Comma 20/c Art. 2 L. 662/96 - Fil. VE Progetto Grafico: Olivetti Stampa: New Graph Anno IX - Finito di stampare novembre 2014 2. 3. 4. 5. 6. 7. AGRITURIST: Il bilancio dell’estate. AGROENERGIE: Decreto “spalmaincentivi”; ALLEVAMENTI: Nitrati - il presidente Guidi incontra il Ministro. Fine regime quote latte; RIFIUTI AGRICOLI: Campagna 2014/2015 informativa Ecolfer; Calendario di raccolta: SINDACALE: Rinnovo CCNL operai agricoli. Rinnovo CIPL impiegati agricoli; PREVENZIONE INCENDI: Depositi prodotti petroliferi; AGEA: Contributi assicurazioni. Assicurazione uva da vino 2014; CREDITO: Finanziamenti INAIL per adeguamento trattrici. DOMENICA 14 DICEMBRE P.V. SI TERRANNO LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DEI CONSORZI DI BONIFICA DEL VENETO - È IMPORTANTE LA PARTECIPAZIONE PER VOTARE I NOSTRI CANDIDATI PRESENTI NELLE LISTE DEI VARI CONSORZI Con Dgr 291/2014 del 11.03.2014 la Regione ha fissato, terminato il quinquennio amministrativo 2010/2014, in domenica 14.12.2014 la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Consigli di amministrazione dei Consorzi di Bonifica Veneti per il quinquennio 2015- 2019. Ricordiamo ai nostri associati l'importanza di questo appuntamento al quale è necessario partecipare tutti per eleggere il maggior numero di nostri rappresentanti all'interno degli stessi consigli di amministrazione. E' importante infatti che, nei Consigli dei Consorzi di Bonifica ci sia il maggior numero possibile di rappresentanti della nostra organizzazione che si facciano carico delle istanze del mondo agricolo e dei nostri associati in particolare. Ricordiamo che i Consorzi di Bonifica che maggiormente interessano la nostra provincia sono: il Veneto Orientale, le Acque Risorgive, il Bacchiglione e l'Adige Euganeo, mentre, in misura minore, altri terreni della provincia ricadono nei territori di competenza dei Consorzi di Bonifica: Piave, Delta Po e Adige Po. Il voto viene espresso per fascia di contribuenza e spetta ai proprietari di beni immobili ricadenti nel perimetro di contribuenza, nel caso di comproprietà è assegnato al primo intestatario, mentre, in caso di persone giuridiche, è esercitato dal rappresentante legale. In questi due ultimi casi è possibile conferire delega rispettivamente, in caso di comunione, ad altro cointestatario, nel caso di persone giudidiche ad altro soggetto. In caso di esercizio del potere di delega i documenti relativi devono essere consegnati al Consorzio entro i 15 giorni antecedenti, o il termine più breve previsto dal Consorzio la data delle elezioni. Tutta la documentazione relativa alle elezioni dei Consigli dei Consorzi di bonifica (elenchi aventi diritto, facsimili di delega) è disponibile, per gli interessati, presso i nostri uffici. Nel prossimo numero del notiziario pubblicheremo le liste con i nominativi dei nostri candidati alle elezioni.g A seguito delle numerose richieste di chiarimenti che pervengono ai nostri uffici sull'applicazione del regime degli aiuti diretti della nuova riforma della PAC, nota come Orizzonte 2020, riteniamo opportuno fornire di seguito alcuni brevi chiarimenti sulle questioni che hanno implicazioni immediate sulla programmazione delle attività per la prossima annata agraria. Premettiamo sin d'ora che dovremo ritornare sull'argomento nel momento in cui verrà approvato finalmente il decreto Ministeriale di applicazione della riforma. Valore dei nuovi titoli E’ impossibile quantificare oggi il valore dei titoli che verranno assegnati nel 2015 in quanto non si conosce esattamente il numero di ettari per i quali verrà richiesta l'attribuzione di diritti di pagamento; ciò in quanto avranno diritto a beneficiare del nuovo regime di sostegno anche colture escluse dalla precedente riforma (es. vigneti, frutteti, altre colture permanenti, vivai etc..). Il riferimento, per il nuovo pagamento di base, sarà l'importo percepito dall'agricoltore nel 2014. Tale importo dovrà essere ridotto di una percentuale tale da consentire l'adeguamento del massimale nazionale 2014 al massimale previsto per il 2015. Si calcola che per consentire tale adeguamento il pagamento di base verrà ridotto al 58% del valore attuale ed a tale importo dovrà essere sommato quello del pagamento di greening, pari invece al 52% dello stesso pagamento di base. Alcuni autori hanno calcolato che, stimando una superficie richiesta a premio, nel 2015, di 12.000.000 di ettari si arriverebbe ad un importo medio del pagamento di base di poco inferiore a 200 € ad ettaro cui va aggiunto il pagamento di greening di circa 100 €. Va precisato a questo punto che, con il modello di convergenza Irlandese adottato dall'Iatalia, i pagamenti di valore superiore od inferiore a tale importo medio verranno adeguati gradualmente negli anni, fino ad arrivare a regime definitivo nel 2019. Vi altresì da aggiungere che, sempre con il modello Irlandese, i pagamenti di base di importo più elevato non potranno essere ridotti al di sotto del 60% del valore iniziale calcolato nel 2015. I giovani che si insediano per la prima volta in azienda riceveranno un pagamento ulteriore specifico, per i primi 5 anni dall'insediamento, calcolato in misura pari a circa 45 € per ettaro. Greening Come noto gli agricoltori per accedere al regime di aiuti dovranno impegnarsi ad adottare delle pratiche benefiche per il clima e per l'ambiente cosìddette pratiche di Greening o inverdimento. In sostanza gli impegni di “Greening”, cui deve

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Mensile della Confagricoltura di Venezia

Bollettino del Consiglio Direttivo Direttore Responsabile: Edoardo Comiotto

Direttore: Rita Tognon

Direzione Redazione Pubblicità: Confagricoltura Venezia

Mestre - Via Monteverdi, 15 - Tel. 041.98.00.00

Autorizz. Trib. Venezia n. 1318 R.S. 25/01/1999 Gratuito ai Soci della Confagricoltura Venezia

Spedd. Abb. Post. Comma 20/c Art. 2 L. 662/96 - Fil. VE

Progetto Grafico: Olivetti Stampa: New Graph

Anno IX - Finito di stampare novembre 2014

2. 3. 4. 5. 6. 7.

AGRITURIST: Il bilancio dell’estate. AGROENERGIE: Decreto “spalmaincentivi”; ALLEVAMENTI: Nitrati - il presidente Guidi incontra il Ministro. Fine regime quote latte; RIFIUTI AGRICOLI: Campagna 2014/2015 informativa Ecolfer; Calendario di raccolta: SINDACALE: Rinnovo CCNL operai agricoli. Rinnovo CIPL impiegati agricoli; PREVENZIONE INCENDI: Depositi prodotti petroliferi; AGEA: Contributi assicurazioni. Assicurazione uva da vino 2014; CREDITO: Finanziamenti INAIL per adeguamento trattrici.

DOMENICA 14 DICEMBRE P.V. SI TERRANNO LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DEI CONSORZI DI BONIFICA DEL VENETO - È IMPORTANTE LA PARTECIPAZIONE PER VOTARE I NOSTRI CANDIDATI PRESENTI NELLE LISTE DEI VARI CONSORZI Con Dgr 291/2014 del 11.03.2014 la Regione ha fissato, terminato il quinquennio amministrativo 2010/2014, in domenica 14.12.2014 la data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Consigli di amministrazione dei Consorzi di Bonifica Veneti per il quinquennio 2015- 2019. Ricordiamo ai nostri associati l'importanza di questo appuntamento al quale è necessario partecipare tutti per eleggere il maggior numero di nostri rappresentanti all'interno degli stessi consigli di amministrazione. E' importante infatti che, nei Consigli dei Consorzi di Bonifica ci sia il maggior numero possibile di rappresentanti della nostra organizzazione che si facciano carico delle istanze del mondo agricolo e dei nostri associati in particolare. Ricordiamo che i Consorzi di Bonifica che

maggiormente interessano la nostra provincia sono: il Veneto Orientale, le Acque Risorgive, il Bacchiglione e l'Adige Euganeo, mentre, in misura minore, altri terreni della provincia ricadono nei territori di competenza dei Consorzi di Bonifica: Piave, Delta Po e Adige Po. Il voto viene espresso per fascia di contribuenza e spetta ai proprietari di beni immobili ricadenti nel perimetro di contribuenza, nel caso di comproprietà è assegnato al primo intestatario, mentre, in caso di persone giuridiche, è esercitato dal rappresentante legale. In questi due ultimi casi è possibile conferire delega rispettivamente, in caso di comunione, ad altro cointestatario, nel caso di persone giudidiche ad altro soggetto. In caso di esercizio del potere di delega i documenti relativi devono essere consegnati al Consorzio entro i 15 giorni antecedenti, o il termine più breve previsto dal Consorzio la data delle elezioni. Tutta la documentazione relativa alle elezioni dei Consigli dei Consorzi di bonifica (elenchi aventi diritto, facsimili di delega) è disponibile, per gli interessati, presso i nostri uffici. Nel prossimo numero del notiziario pubblicheremo le liste con i nominativi

dei nostri candidati alle elezioni.g

A seguito delle numerose richieste di chiarimenti che pervengono ai nostri uffici sull'applicazione del regime degli aiuti diretti della nuova riforma della PAC, nota come Orizzonte 2020, riteniamo opportuno fornire di seguito alcuni brevi chiarimenti sulle questioni che hanno implicazioni immediate sulla programmazione delle attività per la prossima annata agraria. Premettiamo sin d'ora che dovremo ritornare sull'argomento nel momento in cui verrà approvato finalmente il decreto Ministeriale di applicazione della riforma. Valore dei nuovi titoli E’ impossibile quantificare oggi il valore dei titoli che verranno assegnati nel 2015 in quanto non si conosce esattamente il numero di ettari per i quali verrà richiesta l'attribuzione di diritti di pagamento; ciò in quanto avranno diritto a beneficiare del nuovo regime di sostegno anche colture escluse dalla precedente riforma (es. vigneti, frutteti, altre colture permanenti, vivai etc..). Il riferimento, per il nuovo pagamento di base, sarà l'importo percepito dall'agricoltore nel 2014. Tale importo dovrà essere ridotto di una percentuale tale da consentire l'adeguamento del massimale nazionale 2014 al massimale previsto per il 2015. Si calcola che per consentire tale adeguamento il pagamento di base verrà ridotto al 58% del valore attuale ed a

tale importo dovrà essere sommato quello del pagamento di greening, pari invece al 52% dello stesso pagamento di base. Alcuni autori hanno calcolato che, stimando una superficie richiesta a premio, nel 2015, di 12.000.000 di ettari si arriverebbe ad un importo medio del pagamento di base di poco inferiore a 200 € ad ettaro cui va aggiunto il pagamento di greening di circa 100 €. Va precisato a questo punto che, con il modello di convergenza Irlandese adottato dall'Iatalia, i pagamenti di valore superiore od inferiore a tale importo medio verranno adeguati gradualmente negli anni, fino ad arrivare a regime definitivo nel 2019. Vi altresì da aggiungere che, sempre con il modello Irlandese, i pagamenti di base di importo più elevato non potranno essere ridotti al di sotto del 60% del valore iniziale calcolato nel 2015. I giovani che si insediano per la prima volta in azienda riceveranno un pagamento ulteriore specifico, per i primi 5 anni dall'insediamento, calcolato in misura pari a circa 45 € per ettaro. Greening Come noto gli agricoltori per accedere al regime di aiuti dovranno impegnarsi ad adottare delle pratiche benefiche per il clima e per l'ambiente cosìddette pratiche di Greening o inverdimento. In sostanza gli impegni di “Greening”, cui deve

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sottostare l'agricoltore, sono 3: - Diversificazione colturale; - Mantenimento dei prati pascoli; - Aree di interesse ecologico. Vediamo in dettaglio cosa prevedono questi tre diversi impegni. La diversificazione colturale prevede impegni per aziende con superfici a seminativo maggiori di 10 ha, queste aziende devono diversificare, nell'anno, le colture praticate ed in particolare: da 10 a 30 ettari, sempre a seminativo devono avere almeno due colture con la principale non superiore al 75%; sopra i 30 ettari devono praticare almeno 3 coltivazioni con la principale non superiore al 75%, metre le due principali non devono superare il 95%. Sulla definizione di coltura principale, nel caso di due colture nell'anno (es. mais dopo orzo o grano cerosi), si è in attesa di una risoluzione del Ministero che dovrebbe, a breve, definire i criteri per stabilire quale deve essere considerata, tra le due, quella principale. Mantenimento dei prati e pascoli permanenti: è proibita la riconversione a seminativo dei prati pascoli permanenti ed il rapporto tra colture permanenti e superficie agricola totale non deve diminuire oltre il 5% a livello aziendale o nazionale. Aree di interesse ecologico: riguarda le aziende con superfici a seminativo superiori a 15 ettari per quali il 5% delle superfici deve essere destinato ad aree a fini ecologici. Per soddisfare questo impegno gli agricoltori potranno prendere in considerazione terreni a risposo, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio (siepi/fasce alberate, alberi isolati, alberi in filari, gruppi di alberi/boschetti, bordi dei campi, stagni, fossati, muretti di pietra etc..), fasce tampone, ettari agroforestali, superfici imboschite e superfici investite con colture azoto fissatrici (es. soia). In proposito richiamiamo quanto già pubblicato nel nostro precedente notiziario nel quale abbiamo dato la notizia che la comunità ha aggiornato il coefficiente di ponderazione di tali coltivazioni elevandolo da 0,3 a 0,7. In pratica, per soddisfare un impegno di Greening di 5 ettari (azienda con 100 ettari a seminativo) sarà sufficiente coltivare 7,14 ettari di soia (7,143x0.7=5). Capping e modulazione Verrà applicata una riduzione del 50% sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. Il taglio sarà effettuato dopo aver escluso i costi relativi alla manodopera, salari e stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola. Contratti d'affitto e compravendita di terreni e titoli Gli articoli 20 e 21 del regolamento 639/2014 disciplinano i casi di contratti d'affitto e compravendita di terreni agricoli intervenuti tra la data del 16 maggio 2014 ed il 15 maggio 2015. In particolare viene previsto, per gli affiti che il proprietario possa fissare i titoli a suo

nome e contestualmente trasferire all'affittuario i diritti dell'azienda affittata, sia il valore dei titoli che il requisito di aver presentato una domanda di pagamento nel 2013. Per potere operare tale trasferimento la normativa richiede la qualifica di agricoltore attivo per entrambe le parti e che il contratto abbia una scadenza successiva al 15 maggio 2015. Per le compravendite invece viene previsto che i contraenti possano inserire una clausola contrattuale che preveda il trasferimento, insieme all'azienda, dei corrispondenti diritti a ricevere i titoli da assegnare. Con la domanda unica 2015 i titoli vengono assegnati al venditore ed immediatamente trasferiti e fissati in capo al compratore. Anche in questa ipostesi la normativa richiede la qualifica di agricoltore attivo per entrambe le parti. Successioni, fusioni e scissioni In caso di successione effettiva o anticipata, modificazione dello stato giuridico o della denominazione, fusione o scissione di azienda, l'art. 14 del reg. 639/2014, prevede che il

numero ed il valore dei titoli da ricevere siano fissati alle medesime condizioni previste per l'agricoltore che gestiva l'azienda in origine. In particolare per le fusioni di aziende, l'agricoltore che gestisce la nuova azienda è ammesso agli stessi diritti degli agricoltori che gestivano le diverse aziende in origine, mentre in caso di scissione di azienda gli agricoltori che gestiscono le nuove aziende sono ammessi, proporzionalmente, agli stessi diritti dell'agricoltore che la gestiva in origine. In tutti questi casi la nuova azienda acquisisce tutti i diritti dell'azienda in origine sia in valore dei titoli che il requisito dell'aver presentato

domanda di aiuto nel 2013.g

NONOSTANTE LA CRISI, LA DOMANDA TIENE CRESCE QUELLA STRANIERA (+ 8/10%) E VINCONO LE AZIENDE CHE VALORIZZANO L’AGRICOLTURA “L’agricoltura fa bene al turismo. Questo il messaggio che accompagna il bilancio dell’estate 2014 degli agriturismi italiani”. Lo ha sostenuto Cosimo Melacca, presidente di Agriturist aprendo i lavori della riunione di Giunta dell’Associazione che rappresenta le strutture di Confagricoltura. Il dato delle presenze turistiche nelle campagne italiane, nonostante la crisi e l’estate anomala, ha sostanzialmente tenuto. La domanda è stata complessivamente stabile, con una crescita – su tutto il territorio nazionale – di quella estera tra l’8 e il 10% e un lieve calo (tra il 3 e il 5%) di quella interna. “La maggioranza dei 21.000 agriturismi italiani – ha spiegato Melacca – è riuscita a veicolare con successo l’attività agricola, che è comunque la caratteristica prevalente delle strutture, ‘offrendola’ al turista e facendola conoscere ed apprezzare. I dati del settore dimostrano che, nonostante la difficile congiuntura economica, l’agriturismo ha ampie opportunità di crescita. Basti pensare che offre oltre 200 mila posti letto, occupati per più del 50%, con oltre un milione e mezzo di arrivi, per 6.000.000 di notti. I 385.000 posti-tavola nei ristoranti agrituristici (10.700), hanno registrato il pieno, soprattutto nelle due settimane centrali di agosto”. A preferire le vacanze in campagna sono soprattutto le coppie, di tutte le età, e le famiglie con bambini piccoli, attirate dalla competitività

dalle aziende agrituristiche, che non hanno aumentato i prezzi, e dalle attività culturali e ricreative offerte. “Nonostante molti italiani siano rimasti a casa per motivi di incertezze economiche e meteo – ha osservato il presidente Agriturist – molti hanno scelto comunque l’agriturismo perché, a prezzi contenuti, si mangia sano, si sta in relax e tranquillità, si vive il territorio dal punto di vista artistico, culturale ed ambientale”. “I nostri ospiti – ha continuato Melacca - non vengono più solo per conoscere le tradizioni agricole, ma per vivere l’esperienza al 100%. L’agriturismo ha il merito di aver contribuito a promuovere l’attenzione sul settore agricolo e sul ‘made in Italy. Le recenti vacanze estive hanno confermato che hanno sofferto poco la crisi quelle strutture agrituristiche che sono riuscite ad adottare strategie promozionali efficaci, anche avvalendosi di internet e gli agriturismi con un alto grado di ritorni per il passaparola e per aver saputo fidelizzare i clienti, grazie dall’eccellente qualità dell’accoglienza, legata sempre all’attività agricola”. Per quanto riguarda le presenze straniere, conclude Agriturist, hanno avuto notevole impulso soprattutto nelle aree servite dalle compagnie low-cost e con la formula fly & drive. Gli stranieri, generalmente, hanno prenotato con due/tre mesi d’anticipo, soggiornando, in media, almeno 7 notti. Gli italiani invece, hanno confermato le prenotazioni last minute (2/5 giorni), soggiornando tre giorni. Rilevante, infine, che, di media, ogni 100 ospiti, almeno 15 siano ritornati nella stessa azienda

agrituristica.g

AGRITURIST

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Si informa che sono stati firmati i decreti attuativi dell'articolo 26 (Interventi sulle tariffe incentivanti dell'elettricità prodotta da impianti fotovoltaici) del D.l. 91/14, convertito nella legge 116/2014. Si tratta in particolare del Decreto MISE 16 ottobre 2014 "Incentivi energia elettrica impianti fotovoltaici" e del Decreto MISE 17 ottobre 2014 "Incentivi energia elettrica impianti fotovoltaici superiori a 200 kW", entrambi devono ancora essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale ed entreranno in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione. DM 16 ottobre 2014 Con il primo decreto sono state approvate dal MISE le nuove modalità operative con cui il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) procederà all'erogazione delle tariffe incentivanti sull'energia prodotta da impianti fotovoltaici in applicazione del comma 2 dell'art. 26. In particolare sono definite le modalità di calcolo delle rate di acconto e conguaglio e le relative tempistiche di pagamento. La rata d'acconto: * è determinata sulla base delle ore di produzione del singolo impianto relative all'anno precedente (produzione storica), oppure sulla stima delle ore di produzione regionali; * viene aggiornata entro il 31 luglio di ogni anno; * ha validità per il periodo luglio-giugno.

periodo di erogazione ventennale dell'incentivo, la tariffa è ridotta nel periodo 2015-2019 e poi successivamente incrementa in uguale misura. La nuova tariffa è determinata in applicazione della seguente formula: I new = I old * (1-Xi) dove: * I è la tariffa nuova/vecchia; * Xi è funzione del periodo residuo d'incentivazione (anni e mesi) e comporta una riduzione più marcata della tariffa per gli impianti in esercizio da più tempo. In particolare, dal 2015 e fino alla decorrenza del ventesimo anno, il GSE riconosce una tariffa, di validità annuale, determinata in funzione del periodo residuo d'incentivazione (anni e mesi) calcolato alla data del 31 dicembre 2014, e di un parametro di riduzione percentuale (F) già fissato dal decreto, il cui valore assoluto decresce all'aumentare del periodo residuo (11 anni residui: F= -31.39%; 20 anni residui: F= -9.7%) che tiene conto del fatto che gli impianti entrati in esercizio da più tempo hanno goduto maggiormente dell'incentivo originario. Nel rimandare all'allegato 1 al decreto per maggiori dettagli circa le modalità di calcolo della nuova tariffa, si segnala che al fine di agevolare la visualizzazione delle percentuali di rimodulazioni spettanti a ciascun impianto, è previsto che, entro 3 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il GSE pubblichi sul proprio sito internet le tabelle dei fattori moltiplicativi da applicare ai previgenti incentivi per il calcolo dell'incentivo rimodulato, in funzione del periodo residuo di diritto agli incentivi, espresso

in anni e mesi.g

I pagamenti in acconto sono effettuati con cadenza quadrimestrale per gli impianti di potenza fino a 3 kW, trimestrale per gli impianti di potenza superiore a 3 kW e fino a 6 kW, bimestrale per gli impianti di potenza superiore a 6 kW e fino a 20 kW e mensile per gli impianti di potenza superiore a 20 kW, semprechè, in tutti i casi, sia superata una soglia di importo da erogare pari a 100 €. La rata di conguaglio è calcolata sulle partite economiche relative agli anni precedenti rispetto all'anno in cui è effettuato; il calcolo è eseguito dal GSE entro 60 giorni dal ricevimento dei dati di produzione pervenuti dal soggetto responsabile dell'invio delle misure e comunque prima del 30 giugno di ogni anno, a partire dal 2015. Sono infine introdotte delle azioni di controllo periodico (tre volte l'anno) sugli impianti di potenza superiore a 200 kW, finalizzate a garantire un adeguato grado di corrispondenza tra la stima della producibilità media annua di ciascun impianto e la sua effettiva produzione. Il secondo decreto, quello più atteso dai produttori fotovoltaici, definisce invece le modalità di determinazione dei nuovi incentivi spettanti, a decorrere dal 1° gennaio 2015, agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW, che aderiscono all'opzione di rimodulazione dell'articolo 26, comma 3, lettera b). Tale opzione prevede che, fermo restando il

AGROENERGIE

ALLEVAMENTI

NITRATI: INCONTRO PRESIDENTE GUIDI CON MINISTRO DELL'AMBIENTE Si segnala che il Presidente Guidi ha incontrato il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, per affrontare alcune tematiche legate all'attuazione della Direttiva nitrati. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di fare il punto sull'iter del decreto ministeriale diretto a modificare il DM 7 aprile 2006 e dello studio ISPRA, volto ad individuare e definire le diverse fonti di inquinamento delle acque da nitrati (fertilizzanti organici e chimici, civile, fanghi da depurazione) anche ai fini dell'aggiornamento delle aree vulnerabili. Si è chiesto al Ministro di prevedere tempi brevi per l'emanazione del decreto, al fine di dare risposte puntuali alle imprese zootecniche che da anni attendono una semplificazione delle norme attuative della direttiva nitrati, nonchè alle imprese agroenergetiche che attendono norme chiare ed uniformi su tutto il territorio nazionale sull'utilizzazione agronomica del digestato. Il decreto inviato alla Conferenza Stato Regioni costituisce sicuramente un passo in avanti, anche se vanno ancora risolte alcune questioni di particolare importanza che sono state poste all'attenzione del Ministero tra cui: * superamento del limite di spandimento di 340

kg/ha di azoto nelle zone non vulnerabili; * norme chiare e semplici sulla possibilità di sospensione del divieto di spandimento nei periodi invernali. La sospensione deve poter essere concessa celermente e con strumenti flessibili, in funzione delle condizioni che si verificano nei periodi considerati * possibilità di assimilare ai fertilizzanti di origine chimica tutte le tipologie di digestato e non solo quelli con un contenuto di effluenti zootecnici inferiore al 50%. Dall'esame dell'iter del provvedimento sono emerse comunque alcune criticità legate ai tempi di emanazione dello stesso. Difatti gli uffici del Ministero dell'Ambiente e dell'Agricoltura hanno messo in evidenza la necessità di acquisire non solo il parere del Consiglio di Stato, ma anche quello dell'Unione Europea in relazione alle semplificazioni introdotte sui sottoprodotti di origine animale (reg. 1069/09) e sull'equiparazione del digestato ai concimi chimici. Proprio per tali motivi si è chiesto al Ministero dell'Ambiente di seguire con attenzione le prossime fasi di verifica del provvedimento al fine di salvaguardare le semplificazioni previste nel provvedimento e soprattutto garantire una rapida emanazione dello stesso. In merito allo studio ISPRA è stata ribadita

l'esigenza di accelerare la chiusura dello studio perché è indispensabile avere chiarezza sull'effettivo ruolo svolto dalla zootecnia sull'inquinamento da nitrati, visto che oggi è il solo settore su cui si sono concentrati i costi e la burocrazia. Solo con dati certi sarà possibile per l'Italia chiedere a Bruxelles una modifica delle aree vulnerabili che permetterebbe una migliore gestione degli effluenti zootecnici e del digestato nelle aree in cui è presente la zootecnica senza causare danni all'ambiente. Ciò anche in relazione al fatto che dai primi dati divulgati sullo studio, emergono diversi elementi positivi: * il 50% del territorio può essere descritto da un basso grado di pericolo; dato importante per l'eventuale riduzione delle aree vulnerabili; * il contributo "prevalente" di natura "zootecnica", cosi come quello "civile" interessano nella maggior parte dei casi non più del 10% delle superfici regionali. Ora occorre accelerare la conclusione dello studio per avere i tempi sufficienti per presentare alla Commissione le proposte dirette da una parte a ridurre l'estensione delle aree vulnerabili dall'altro a semplificare gli adempimenti e, quindi, i relativi costi a carico

delle imprese zootecniche.g

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APPROVATO IL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1097/2014 DEL 17 OTTOBRE 2014 CHE MODIFICA IL REGOLAMENTO (UE) N. 479/2010 PER QUANTO RIGUARDA LE COMUNICAZIONI DEGLI STATI MEMBRI NEL SETTORE DEL LATTE E DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI Con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1097/2014 del 17 ottobre 2014 relativo alle comunicazioni degli Stati membri alla Commissione nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, pubblicato il 18 ottobre u.s. sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea la Comunità Europea ha dato attuazione alle nuove norme in materia di comunicazione, da parte degli stati membri dei dati relativi al settore lattiero caseario. Tale Regolamento, che modifica l'attuale Regolamento (UE) n. 479/2010, è necessario in previsione della fine del sistema delle quote latte il 1° aprile 2015, visto l'articolo 151 del

Reg. (UE) n. 1308/2013 che stabilisce l'obbligo da parte dei primi acquirenti di latte crudo di dichiarare alle autorità competenti nazionali, da suddetta data, le quantità a loro consegnate ogni mese e, di conseguenza, la successiva notifica da parte degli Stati Membri alla Commissione. Il Regolamento prevede che dal 1° maggio 2015 gli Stati Membri notifichino alla Commissione, non più tardi del 25° giorno di ogni mese, il totale dei quantitativi di latte crudo consegnati il mese precedente ai primi acquirenti. I quantitativi dovranno essere espressi in chilogrammi ed indicare il contenuto di grasso. Il Regolamento, quindi, prevede che gli Stati Membri utilizzino un sistema informatizzato per effettuare con le dovute tempistiche tali comunicazioni. Con tale Regolamento di esecuzione gli Stati Membri e la Commissione continueranno ad avere contezza a livello nazionale ed europeo delle produzioni di latte vaccino. Il futuro

sistema, quindi, non sarà incentrato sul controllo ed il rilevamento delle singole produzioni degli allevatori che non avranno più limiti di quota, ma la totalità delle stesse. L'intento della Commissione è di poter avere sempre presente la situazione produttiva per anticipare gli eventuali stati di crisi del settore

ed attuare gli eventuali interventi utili.g

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Mercoledì 22 ottobre è stato sottoscritto l'accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaistici, dal quale dipendono le sorti di un milione di lavoratori. L'intesa, sottoscritta a Roma, presso la sede nazionale di Confagricoltura, da Coldiretti, Confagricoltura e Cia da un lato e Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil dall'altro, prevede un aumento salariale mensile per il biennio 2014-2015 pari al 3,9%, distribuito in due tranche: la prima, da 2,1 punti percentuali dal primo novembre 2014, la seconda, dell'1,8%, dal primo maggio 2015.

L’aumento non è retroattivo, né è stata riconosciuta alcuna una tantum per i periodi di carenza. Questi gli altri punti dell'accordo: - orario di lavoro: è stata estesa la possibilità di utilizzare l’orario modulare o multi periodale, ossia quella forma di orario flessibile che consente in certi periodi dell’anno di superare l’orario ordinario senza corresponsione di maggiorazioni. Il tetto annuo delle ore utilizzabili è stato elevato da 75 a 85; - straordinario: è stata ampliata la possibilità di ricorrere al lavoro straordinario, attraverso

l’elevazione dei limiti giornalieri (da 2 a 3 ore), settimanali (da 12 a 18 ore) e annuali (da 250 a 300 ore); - premio di produzione: sono state definite linee guida per favorire l’erogazione a livello territoriale di elementi retributivi legati all’aumento della produttività, dell’efficienza, della qualità del lavoro. Si tratta di un importante strumento per modernizzare l’organizzazione del lavoro e, al contempo, per incentivare i prestatori di lavoro; - manutenzione del verde: il rinnovo vede anche l'inclusione nel ccnl dei lavoratori che si

occupano della manutenzione del verde.g

SINDACALE

DIRITTI CONVENZIONE - per accedere al servizio €/cad.

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RINNOVO CONTRATTO IMPIEGATI AGRICOLI In data 15 settembre 2014, alla presenza delle parti datoriali e sindacali interessate, si è addivenuto alla sottoscrizione dell'accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli dipendenti da

aziende agricole della provincia di Venezia; le parti hanno concluso un aumento delle retribuzioni che viene riconosciuto in due "tranches" la prima del 2,5% a decorrere dal 01.09.14 e la seconda, sempre di 2,5% a decorrere dal 1° gennaio 2015. In considerazione di tale intesa le retribuzioni lorde mensili subiranno i seguenti adeguamenti:

CATEGORIA RETRIBUZIONE MENSILE DALL'1 SETTEMBRE 2014 (Stipendio base, contingenza, E.d.r., integrativo)

RETRIBUZIONE MENSILE DAL 1 GENNAIO 2015

1 2.088,36 2.139,29

2 1.890,46 1.936,57

3 1.675,75 1.716,62

4 1.535,39 1.572,84

5 1.375,05 1.408,59

6 1.235,79 1.265,93

Indennità quadri: 185 € mensili (per 14 mensilità)

Indennità cassa: 80 € mensili Indennità responsabile sicurezza

(dlgs 81/2008): 80 € mensili.g

RICORDIAMO CHE IL 7 OTTOBRE 2014 E DIVENUTA OBBLIGATORIA LA SCIA PER “CONTENITORI - DI GASOLIO DI CAPACITA SUPERIORE A 6 MC A seguito della conversione, con modificazioni, nella Legge 116/2014 del Decreto Legge 91/2014 recante disposizioni urgenti anche per il settore agricolo, si ribadisce, quanto anticipato nel nostro precedente notiziario con riferimento all'art. 1-bis e cioè che “... gli imprenditori agricoli che utilizzano depositi di prodotti petroliferi di capienza non superiore a 6 mc, anche muniti di erogatore, non sono tenuti agli adempimenti previsti dal regolamento di cui al D.P.R. 151/2011.” Pertanto l'obbligo di presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio

Attività), introdotto con la revisione della normativa relativa alla prevenzione incendi, interessa le aziende agricole che utilizzano contenitori/distributori mobili di gasolio con capacità compresa tra i 6000 e i 9000 litri. Nel caso di capacità superiore a 9000 litri è necessaria una preventiva validazione approvazione del progetto di installazione (sempre redatto da un tecnico abilitato) e successiva presentazione della S.C.I.A. Attenzione: la capacità limite di 9.000 litri fa riferimento alla singola istanza, mentre è possibile presentare più istanze ancorché insistenti sullo stesso fondo a condizione che gli stoccaggi siano distanziati tra loro. Il rilascio della S.C.I.A. avviene previo incarico ad un professionista abilitato, al quale

bisognerà consegnare la seguente documentazione: - certificato di collaudo del serbatoio, - tabella centimetrica, - certificazione CE del serbatoio erogatore, - copia certificato di omologazione, - dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico a servizio del contenitore, - planimetria dell’area in cui è installato il contenitore. Dal punto di vista delle prescrizioni tecniche nulla cambia per capacità inferiori ai 9000 litri (ovvero quanto previsto dal Decreto Ministeriale

19.03.1990, che rimane valido ed applicabile), mentre per capacità superiori – in assenza di una norma verticale specifica - si dovrà valutare più accuratamente il rischio incendio e gli approntamenti necessari. Prescrizioni del DM 19 marzo 1990 da rispettare per poter presentare la SCIA Il “contenitore-distributore” deve essere “di tipo approvato” dal Ministero dell’interno ai sensi di quanto previsto dal titolo I, n. XVII, del decreto del Ministro dell’interno 31 luglio 1934. Il “contenitore-distributore” deve essere provvisto di: · bacino di contenimento di capacità non inferiore alla metà della capacità geometrica del contenitore; · tettoia di protezione dagli agenti atmosferici realizzata in materiale non combustibile; · di idonea messa a terra. Devono essere osservate una distanza di sicurezza interna ed una distanza di protezione non inferiore a 3 metri. Il “contenitore-distributore” deve essere contornato da un’area, avente una profondità non minore di 3 metri, completamente sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio. Devono essere osservati i divieti e le limitazioni previsti dal decreto del Ministro dell’interno 31 luglio 1934 citate in premessa. In prossimità dell’impianto devono essere installati almeno tre estintori portatili di “tipo approvato” dal Ministero dell’interno, per classi di fuochi A-B-C con capacità estinguente non inferiore a 39A-144B-C, idonei anche all’utilizzo su apparecchi sotto tensione elettrica. Gli impianti e le apparecchiature elettriche devono essere realizzate in conformità di quanto stabilito dalla legge 1° marzo 1968, n. 186. Il “contenitore-distributore” deve essere

trasportato scarico.g

PREVENZIONE INCENDI

MODALITÀ E CONDIZIONI PER L’ACCESSO AI CONTRIBUTI COMUNITARI PER LE ASSICURAZIONI - MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI ALLA CIRCOLARE Vi informiamo che l’AGEA Coordinamento ha emanato una circolare recante modificazioni ed integrazioni alla circolare prot. n. ACIU.2013.806 del 16 luglio 2013 ed alla circolare prot. n. ACIU.2014.58 del 31 gennaio 2014 in materi di contributi comunitari per le assicurazioni (art. 68) Le modificazioni alle precedenti circolari riguardano: 1. la scadenza del termine per il rimborso da parte dei produttori ai Consorzi di difesa del pagamento dei premi da questi effettuati in relazione alle polizze assicurative finanziate ai sensi dell’art. 68 del Reg. Ce 73/2009 Gli agricoltori che per la campagna 2013 non abbiano ricevuto l’aiuto in oggetto entro il 30 giugno e che alla data del 30 settembre non abbiano rimborsato al Consorzio di difesa cui

AGEA

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modalità sopra indicate in tutti i casi in cui vi

siano anomalie di resa o di superfici.g

ASSICURAZIONE UVA DA VINO CAMPAGNA 2014 Con la circolare prot. n. ACIU.2014.667 del 15 ottobre 2014 relativa alla misura assicurazione uva da vino l’AGEA Coordinamento precisa che, in considerazione della carenza di fondi nazionali per far fronte alla spesa risultata ammissibile all’aiuto in oggetto (pari ad € 74.641.800,67), Organismi Pagatori entro la scadenza del 15 ottobre potranno erogare la sola percentuale di aiuto relativa alla quota comunitaria pari al 40,8888%, mentre il pagamento della restante parte di fondi nazionali aggiuntivi, per complessivi € 44.121.693,65 (59,1112%) sarà eseguito appena saranno rese note le disponibilità di

bilancio nazionale 2015.g

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Il Bando ha l’obiettivo di sostenere le piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore dell’agricoltura, per interventi di adeguamento di n.1 trattore agricolo o forestale di proprietà del soggetto richiedente, al fine di tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge. E' un'opportunità interessante per l'impresa agricola per rinnovare la propria attrezzatura in vista dell'avvio della revisione delle macchine agricole previsto per il 30 giugno 2015. Lo stanziamento ai fini del presente Bando, relativamente alla Regione Veneto e al settore agricolo, è pari a € 996.773. Dunque, l'impresa che vorrà adeguare la sua trattrice potrà spendere un minimo di 1.538,5 € e un massimo 23.077€, concorrendo ad un contributo in conto capitale pari al 65% (al netto dell'IVA), per un beneficio minimo di 1.000 € ed un massimo di 15.000 € (il contributo è soggetto alla regola del “de minimis”). Di seguito vengono elencati gli interventi di adeguamento ammissibili al finanziamento in ordine decrescente di priorità e quindi di punteggio:

aderiscono il premio da quest’ultimo anticipato, possono eseguire detto rimborso nel termine perentorio di 30 giorni dal ricevimento del pagamento dell’aiuto. 2. la verifica delle rese medie unitarie, sia per la parte concernente i controlli amministrativi sia per i controlli oggettivi Per le campagne 2013 e 2014, qualora emerga che la resa unitaria riportata in polizza sia maggiore della resa unitaria massima definita a livello regionale/provinciale/comunale presente a sistema e non sia presente l’apposita dichiarazione, si procederà al ricalcolo della spesa ammessa sulla base della resa massima definita a livello regionale/provinciale/comunale. L’AGEA Coordinamento ha specificato inoltre che il cosiddetto “riproporzionamento” cui fanno riferimento le circolari richiamate in oggetto si traduce di fatto in un “ricalcolo” della spesa ammessa; tale ricalcolo interverrà secondo le

CREDITO

- Struttura di protezione in caso di capovolgimento - Sedile del conducente predisposto con punti di ancoraggio per la cintura di sicurezza - Avviamento del motore - Protezioni di elementi mobili - Sedile del passeggero predisposto con punti di ancoraggio per la cintura di sicurezza - Accesso al posto di guida - Sistema di ritenzione del passeggero: cintura di sicurezza - Protezioni di parti calde - Zavorre - Segnalatore acustico - Silenziatore - Dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa e dispositivo retrovisore Altre priorità vengono date alla trattrice in base alla data della sua prima immatricolazione (più il trattore è vetusto, maggiore è il punteggio). Infine un'ulteriore punteggio viene assegnato sulla base del costo complessivo (al netto di IVA) del progetto di adeguamento; la priorità viene assegnata ad interventi di modesta entità nel rispetto delle seguenti fasce: - Fino a 3.000€ - Da 3.000 a 5.000€ - Oltre 5.000€ Modalita e termini di partecipazione: A partire dal 3 novembre 2014 fino alle ore 18.00 del 3 dicembre 2014 le imprese regolarmente registrate negli archivi INAIL avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro 3+ di compilare la domanda di partecipazione. Al richiedente verrà comunicata tramite PEC l'eventuale finanziabilità, ciò indicativamente entro il 15 giugno 2015. Dal momento della concessione del finanziamento, il destinatario avrà 180 giorni di tempo per effettuare l'investimento previsto.

CONVENZIONE TRA INPS ED EBAN PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI DA DESTINARE ALL'ENTE BILATERALE AGRICOLO NAZIONALE CIRCOLARE INPS N.124/2014 Informiamo che l'INPS ha pubblicato la circolare n. 124 del 10 ottobre u.s. con cui fornisce istruzioni operative per la riscossione dei contributi da destinare all’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale (EBAN) , a seguito della firma della relativa convenzione. Con l'effettiva sottoscrizione della Convenzione tra INPS ed EBAN - avvenuta in data 8 agosto 2014 - è dunque divenuto operativo, a decorrere dai contributi relativi alla manodopera occupata nel primo trimestre 2014, il nuovo sistema di contribuzione della bilateralità nazionale, delineato dal vigente CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti del 25 maggio 2010. La circolare INPS ribadisce che la contribuzione all’EBAN: - sostituisce a tutti gli effetti la contribuzione al FISLAF che, a partire dal primo trimestre 2014, non è più riscossa dall’INPS; - è determinata in misura percentuale (0,30 per cento della retribuzione imponibile per gli OTI e 0,60 per cento per gli OTD) anziché in misura fissa come quella destinata al FISLAF (€ 51,65 annui per gli OTI ed € 0,34 giornalieri per gli OTD); - dovrà essere versata col modello F24, utilizzando la causale contributo “EBAN” che deve essere esposta dai datori di lavoro in un’apposita riga della sezione “INPS” del modello F24, nel campo “causale contributo”, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”, indicando nel campo “codice sede”, il codice della sede INPS competente e nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda”, il codice alfanumerico riportato nel prospetto informativo inviato dall'INPS (nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “DA mm/aaaa” va indicato il primo mese del trimestre di riferimento, mentre la colonna “A mm/aaaa” non deve essere valorizzata). I versamenti effettuali dai datori di lavoro con la predetta specifica causale contributo“EBAN”, saranno destinati dall’Agenzia delle Entrate direttamente all'Ente bilaterale. Benché la circolare dell'Istituto non si soffermi su questo aspetto, si ricorda che anche per l'EBAN - così come era per il FISLAF - la contribuzione è dovuta da tutti i datori di lavoro agricolo che all’atto della presentazione della denuncia trimestrale, sottoscrivono nel modello DMAG l’apposito riquadro in cui viene evidenziata la volontà di applicare

integralmente i contratti collettivi di lavoro.g

PREVIDENZIALE

Il bando INAIL per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro per il settore dell’agricoltura, dell’edilizia e del lapideo è rivolto principalmente a finanziare l’acquisto di dispositivi di sicurezza per le trattrici. Alla richiesta di finanziamento da parte delle aziende deve essere allegato, a pena di esclusione, un modulo rilasciato e redatto dall’ente bilaterale o dall’organismo paritetico che attesti l’efficacia del progetto in termini di replicabilità e miglioramento della salute e

sicurezza.g

Per informazioni ed assistenza sul presente Bando è possibile contattare i nostri uffici al numero : 041-980000 (referente dr.ssa

Raffaella Bortolot).g

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NOTIZIE

DENOMINAZIONI COMUNALI: MEGLIO LASCIAR PERDERE PIÙ DANNI CHE VANTAGGI DAL PROGETTO DI LEGGE IN DISCUSSIONE NELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL CONSIGLIO REGIONALE E’ meritevole di attenzione l’esigenza di promuovere prodotti e attività tradizionali di interesse meramente locale per favorire lo sviluppo di territori spesso poco valorizzati. Tuttavia questo progetto di legge non sembra lo strumento più idoneo per perseguire tale obiettivo, anche perché gli inconvenienti che potrebbe comportare risultano superiori agli eventuali vantaggi. Questo, in sintesi, il parere espresso da Confagricoltura Veneto alla Commissione agricoltura del Consiglio regionale sul progetto di legge riguardante la disciplina e la valorizzazione delle denominazioni comunali. Secondo Confagricoltura Veneto, infatti, i prodotti che potrebbero fregiarsi della denominazione sono locali e di nicchia, con produzioni assolutamente limitate per quantità. La notorietà di cui godono, quindi, che si può definire a km. zero, è quella più adatta alle loro caratteristiche, che potrebbero invece essere snaturate da una promozione più ampia, tale da creare una richiesta eccessiva rispetto alle quantità prodotte. Inoltre, l’istituzione delle denominazioni comunali, che potrebbero risultare molto numerose, aggraverebbero quell’effetto “moltiplicazione dei marchi”, che rischia inevitabilmente di svalutarli e ingenera confusione e disaffezione nei consumatori. Infine, rimane fondato il dubbio della non conformità rispetto alla normativa comunitaria delle denominazioni comunali, a partire dalla stessa terminologia adoperata. Per queste ragioni, quindi, Confagricoltura Veneto ha invitato la IV Commissione del Consiglio regionale a non dare seguito al progetto di legge in parola, la cui approvazione risulterebbe controproducente per l’obiettivo generale di un’adeguata promozione e valorizzazione del prodotto agroalimentare

veneto.g

- Misura 121: 23.900.000 euro (ammodernamento delle aziende agricole). Totale risorse: 53.900.000 - Misura 123: 12.200.000 euro (accrescimento valore aggiunto dei prodotti agricoli). Totale risorse: 42.200.000 - Misura 133: 800.000 euro (attività d'informazione e promozione). Totale risorse: 4.800.000. La risposta ai bandi è stata molto positiva, confermando le ragioni che hanno motivato l'attivazione di un'iniziativa straordinaria di bando come consentito dal regolamento Ue

1310/2013.g

NOTIZIE NOTIZIE

ASSICURAZIONI - LE POLIZZE INTEGRATIVE VANNO CONSEGNATE AL CONSORZIO DI DIFESA O AL CAA Il decreto del Mipaaf 6 ottobre 2014 ha modificato il Piano assicurativo nazionale, prevedendo che: “Qualora il beneficiario abbia stipulato una polizza integrativa non agevolata individuale relativa al medesimo bene assicurato, sempre al fine di agevolare le attività di gestione, monitoraggio e controllo, deve consegnare copia della stessa all’organismo collettivo di difesa con il quale ha sottoscritto l’adesione alla polizza collettiva ovvero, per coloro che hanno sottoscritto polizze singole, all’Organismo pagatore competente o al Centro di Assistenza Agricola (CAA) unitamente al testo della polizza agevolata individuale. L’esistenza di polizze integrative non agevolate non segnalate nei certificati delle polizze agevolate è motivo di decadenza dal diritto all’aiuto, oltre alla segnalazione del fatto alle autorità competenti. Ai fini dei controlli gli organismi pagatori, le Regioni e il Ministero sono autorizzati a chiedere conferma dei dati riportati nelle polizze alle compagnie assicurative che hanno preso in carico i rischi.” La copia delle polizze integrative sopra richiamate, già sottoscritte alla data di entrata in vigore del presente provvedimento, dovrà essere consegnata secondo le modalità definite da AGEA, entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale

delle repubblica italiana.g

BANCA POPOLARE DI VERONA: PLAFOND DA 50 MILIONI DI EURO PER IL RILANCIO DELL’AGRICOLTURA L’iniziativa, avvallata dalle principali associazioni di categoria, è dedicata a imprenditori e aziende del “primo settore” e prevede tassi di particolare favore e adeguate linee di credito per le diverse necessità finanziarie. La Banca Popolare di Verona mette a disposizione 50 milioni di euro per il rilancio e lo sviluppo del settore agricolo. Frutto di una precisa risposta alle problematiche espresse dai singoli imprenditori e dalle associazioni di categoria del territorio, sono state studiate tre specifiche linee di credito. - Credito Verde: E’ un’apertura di credito su conto corrente dedicato, con tassi di favore e una durata di dodici mesi. Proposta innovativa che supera il concetto di cambiale agraria e sposa un iter snello legato al normale utilizzo del conto corrente. Il prodotto nasce in risposta alla difficile annata agraria che oltre a registrare, salvo alcune eccezioni, un calo generalizzato dei prezzi, deve far fronte ai gravi danni provocati al raccolto dalle forti piogge dell’estate appena conclusa e alle ricadute negative dell’embargo Russo sulle importazioni di prodotti UE. - Finanziamento agrario nuove colture: Finanziamento a sostegno dei nuovi impianti come frutteti, vigneti, vivai (ed eventuali opere collegate). La durata massima prevista è di cinque anni, più un pre-ammortamento di tre anni per un totale di otto anni. Nel pre-ammortamento saranno pagati solo gli interessi. In questo modo sarà possibile per l’azienda attendere il primo raccolto, mediamente dopo due, tre anni dalla messa a dimora delle piante, prima di iniziare il pagamento. - Finanziamento agrario dotazione e investimenti: Studiato per incentivare la crescita dimensionale ed il miglioramento strutturale e di dotazione delle aziende agricole, è possibile finanziare, sempre a tassi di particolare favore, l’acquisto di bestiame, macchinari, attrezzature ed i miglioramenti fondiari in genere. Prevede una durata massima di cinque anni con un pre-

DOMANDA UNICA 2014 - A BREVE LA LIQUIDAZIONE DELL'ACCONTO Agea ha fornito agli organismi pagatori territoriali le disposizioni per avviare il pagamento degli anticipi relativi ai pagamenti diretti richiesti con la domanda unica 2014. Dal 16 ottobre, per le domande controllate sul piano amministrativo ed informatico, Avepa ha avviato la liquidazione degli acconti che, per quanto riguarda l'aiuto disaccoppiato, sarà pari

al 45% del valore dei titoli.g

PSR VENETO - INTEGRATE LE RISORSE AI BANDI 2014 CON 34.6 MILIONI DI EURO La Giunta regionale del Veneto ha disposto l'integrazione delle misure del Psr veneto a sostegno della competitività del settore agricolo. E' stato possibile integrare gli aiuti dei bandi 2014 ricorrendo sia alle risorse della nuova programmazione 2014-2020, sia alle economie della programmazione 2007-2013. La Giunta regionale ha ritenuto di incrementare le risorse per dare continuità all'azione di sostegno al settore agricolo e agroalimentare, anche in considerazione dell'ottima risposta dei beneficiari ai bandi degli scorsi mesi. La deliberazione 1834 del 6 ottobre prevede l'incremento delle risorse per le seguenti misure:

ammortamento di sei mesi. La specificità di tutti questi prodotti è principalmente la struttura dei prodotti, nati per rispondere al meglio alle esigenze di sostegno delle aziende. Un accesso al credito semplice, diretto, dettato dalle mutate esigenze del “settore primario” sotto il profilo economico, finanziario,

organizzativo.g