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LA DOMENICA 34 DOMENICA 27 GENNAIO 2013 Next E-recruitment WEB Un’azienda su quattro usa social network e siti specializzati in contatti professionali per selezionare il suo personale. Presto non servirà nemmeno inviare il curriculum: l’interazione con i candidati avverrà solo online. Ecco perché per farsi assumere si deve gestire con attenzione la propria reputazione virtuale «B isogna considerare se stessi come cacciatori e non prede delle azien- de. Siamo noi a dover scegliere la vita e il lavo- ro che desideriamo... così i social e la Rete possono aiutarci». Parole colte da un gruppo di discussione su Linkedin, il più popolare social network dedicato ai con- tatti professionali, che esprimono le aspirazio- ni delle ultime generazioni: un mondo merito- cratico, dove le aziende navighino autonoma- mente alla ricerca delle figure più adatte alle proprie esigenze. Un mercato del lavoro demo- cratico, che dia giusta visibilità e pari opportu- nità a tutti. Negli Stati Uniti oltre i due terzi dei direttori del personale utilizzano i siti di profes- sional networking. Google ha selezionato negli ultimi anni migliaia di dipendenti esclusiva- mente online. Il Vecchio Continente non è ri- masto indietro: già oggi un’azienda su quattro utilizza diversi social network per dialogare con i potenziali candidati (indagine Employer Branding Online 2012 di Lundquist). «I social network», conferma Stefano Scabbio, presi- dente di ManpowerGroup Italia, «sono entrati a pieno titolo nel processo di selezione del per- sonale. Il datore di lavoro li utilizza intanto per capire che tipo di persona sei, per questo è fon- damentale che i giovani gestiscano con accor- tezza la loro presenza in Rete: i selezionatori la scandagliano per verificare in profondità gli aspetti del profilo dei candidati». «Da circa un anno e mezzo il mercato delle ricerche è cam- biato profondamente», conferma Paolo Citte- rio, presidente di Gidp, l’associazione dei diret- tori delle risorse umane. «Un tempo si rivolge- vano al loro archivio di curriculum, adesso si aiutano con le ricerche condotte sui social network, anche perché rivolgersi alle società di recruiting costa». L’attenzione da parte delle aziende spingerà sempre di più i social network, assicura Citterio, a costituire canali privilegiati e rendere i meccanismi di ricerca più raffinati, chiedendo però un contributo economico agli utenti: «In parte lo fanno già. Per esempio anche in questo momento, mentre ci parliamo, da Linkedin mi dicono che il mio curriculum è sta- to visto da quattro utenti, e mi invitano a versa- re una piccola cifra se voglio che venga visiona- to da altri soggetti interessati». Un maggiore uso dei social network potreb- be essere favorito dagli enti che, come Alma- laurea, si pongono come obiettivo l’inserimen- to dei neolaureati nel mercato del lavoro. «Al momento il ricorso ai social network per finalità ROSARIA AMATO LINKEDIN È il principale social network specializzato nell’attività di stabilire e sviluppare i contatti professionali. Presente in 200 paesi, ha superato 160 milioni di professionisti iscritti FACEBOOK Il più popolare dei social network ha sviluppato reti di ricerche di lavoro, a cominciare da quelle di Kelly Services e Gi Group, attraverso le quali gli utenti sono informati sulle offerte interessanti TWAGO Piattaforma nata in Germania, mette in contatto aziende e freelance nel settore dell’Information Technology e nella grafica. I rapporti di lavoro sono esclusivamente in outsourcing A caccia di lavoro armati di una Rete Il 9% delle imprese utilizza i social network per la ricerca di dirigenti e quadri; il 6% per la ricerca degli impiegati SOCIAL NETWORK INTRANET Il 7% delle imprese utilizza il proprio sito intranet aziendale per la ricerca di dirigenti e quadri; il 9% lo utilizza per la ricerca degli impiegati

DOMENICA 27 GENNAIO 2013 LA DOMENICA 34 - twago€¦ · La rivoluzione sta per arrivare dunque anche in un mercato del lavoro asfittico come quello italiano, dove le conoscenze personali

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LA DOMENICA■ 34

DOMENICA 27 GENNAIO 2013

la Repubblica

NextE-recruitment

WEB

Un’azienda su quattro usa social network e siti specializzati in contatti professionali per selezionare il suo personale. Presto non servirà nemmeno inviare

il curriculum: l’interazione con i candidati avverrà solo online. Eccoperché per farsi assumere si deve gestire con attenzione la propria reputazione virtuale

«Bisogna considerare sestessi come cacciatori enon prede delle azien-de. Siamo noi a doverscegliere la vita e il lavo-ro che desideriamo...

così i social e la Rete possono aiutarci». Parolecolte da un gruppo di discussione su Linkedin,il più popolare social network dedicato ai con-tatti professionali, che esprimono le aspirazio-ni delle ultime generazioni: un mondo merito-cratico, dove le aziende navighino autonoma-mente alla ricerca delle figure più adatte alleproprie esigenze. Un mercato del lavoro demo-cratico, che dia giusta visibilità e pari opportu-nità a tutti. Negli Stati Uniti oltre i due terzi deidirettori del personale utilizzano i siti di profes-sional networking. Google ha selezionato negli

ultimi anni migliaia di dipendenti esclusiva-mente online. Il Vecchio Continente non è ri-masto indietro: già oggi un’azienda su quattroutilizza diversi social network per dialogare coni potenziali candidati (indagine EmployerBranding Online 2012 di Lundquist). «I socialnetwork», conferma Stefano Scabbio, presi-dente di ManpowerGroup Italia, «sono entratia pieno titolo nel processo di selezione del per-

sonale. Il datore di lavoro li utilizza intanto percapire che tipo di persona sei, per questo è fon-damentale che i giovani gestiscano con accor-tezza la loro presenza in Rete: i selezionatori lascandagliano per verificare in profondità gliaspetti del profilo dei candidati». «Da circa unanno e mezzo il mercato delle ricerche è cam-biato profondamente», conferma Paolo Citte-rio, presidente di Gidp, l’associazione dei diret-

tori delle risorse umane. «Un tempo si rivolge-vano al loro archivio di curriculum, adesso siaiutano con le ricerche condotte sui socialnetwork, anche perché rivolgersi alle società direcruiting costa». L’attenzione da parte delleaziende spingerà sempre di più i social network,assicura Citterio, a costituire canali privilegiatie rendere i meccanismi di ricerca più raffinati,chiedendo però un contributo economico agliutenti: «In parte lo fanno già. Per esempio anchein questo momento, mentre ci parliamo, daLinkedin mi dicono che il mio curriculum è sta-to visto da quattro utenti, e mi invitano a versa-re una piccola cifra se voglio che venga visiona-to da altri soggetti interessati».

Un maggiore uso dei social network potreb-be essere favorito dagli enti che, come Alma-laurea, si pongono come obiettivo l’inserimen-to dei neolaureati nel mercato del lavoro. «Almomento il ricorso ai social network per finalità

ROSARIA AMATO

LINKEDIN

È il principale social networkspecializzato nell’attivitàdi stabilire e sviluppare i contattiprofessionali. Presente in 200paesi, ha superato 160 milionidi professionisti iscritti

FACEBOOK

Il più popolare dei social networkha sviluppato reti di ricerchedi lavoro, a cominciare da quelledi Kelly Services e Gi Group,attraverso le quali gli utenti sonoinformati sulle offerte interessanti

TWAGO

Piattaforma nata in Germania,mette in contatto aziendee freelance nel settoredell’Information Technologye nella grafica. I rapporti di lavorosono esclusivamente in outsourcing

A caccia di lavoro

armati di una Rete

Il 9%delle impreseutilizza i socialnetwork per la ricerca di dirigenti e quadri;

il 6%per la ricerca degli impiegati

SOCIAL

NETWORK

INTRANET

Il 7% delle impreseutilizza il proprio sitointranet aziendale per la ricerca di dirigenti e quadri;

il 9% lo utilizza per la ricerca

degli impiegati

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DOMENICA 27 GENNAIO 2013

la Repubblica

E-recruitment

GL

OSSA

RIO

Googlare So.lo.mo.Procedimento di selezione dei candidatida parte di un’aziendaattraverso canali online(sito internet, motori di ricerca, social network)

Reti costituite su Internetdalle imprese o da imprenditori, che servono a connettererealtà economiche e i loro protagonisti

Cercare su GoogleNel caso della selezionedei dipendenti, significacercare informazioni su un candidatomediante Google

Insieme di strategie usateda un’azienda attraversola Rete per trovarecandidati, attrarli e instaurare con loro un rapporto di lavoro

Acronimo di Social,Local, Mobile. È la nostraera delle comunicazioni,attraverso la quale deveagire anche chi offre o cerca lavoro

di recruitment è intorno all’11 per cento», spie-ga Francesca Ralli, tra i curatori dell’indagine“Percezione dei laureati da parte delle imprese”condotta da Almalaurea con l’Università di Bo-logna e Sw, «ma se guardiamo solo alle piccolee medie imprese, che in Italia rappresentano ol-tre il 90 per cento del tessuto produttivo, ci si fer-ma al 4-5 per cento. Ed è un peccato perché è uncanale che i ragazzi utilizzano molto, che legrandi aziende conoscono bene, ma che le pic-cole imprese fanno fatica a utilizzare, perchéspesso della selezione del personale si occupa-no il proprietario o il direttore dell’azienda, cheanche per ragioni anagrafiche hanno poca di-mestichezza con i social network». L’idea di Al-malaurea, spiega Ralli, è quella di svolgere in-dagini periodiche per capire quali siano le esi-genze delle imprese, e “incrociare” questi daticol proprio database che include un milione esettecentomila laureati, arricchendolo con ele-

menti rintracciabili attraverso i profili “social”.La rivoluzione sta per arrivare dunque anche

in un mercato del lavoro asfittico come quelloitaliano, dove le conoscenze personali e fami-liari sono l’unica carta da visita dall’esito certo(il 55 per cento dei giovani trova la prima occu-pazione attraverso segnalazioni di parenti eamici, rilevava l’Istat in un’indagine del 2010;secondo Unioncamere viene assunto per co-noscenza diretta il 50,7 per cento dei dipenden-ti, ai quali è da aggiungere un 10,3 assunto sullabase della segnalazione di conoscenti/fornito-ri). Del resto il 91 per cento degli italiani tra i 18e i 30 anni è iscritto a un social network, il 55 percento a un forum, il 34 segue uno o più blog concontinuità, il 17 ne ha uno proprio (dati Due-puntozero): decisamente, i tempi sono maturi.«Grazie allo sviluppo del web e dei social, co-mincia a diventare determinante l’identità di-gitale legata alla persona», dice Davide Neve,

ceo di Skillbros, startup nata da alcuni mesi conl’obiettivo di permettere ai propri utenti di“vendere” in rete le proprie competenze. Il fu-turo, assicura Neve, vedrà uno scambio di ruo-li tra selezionatori e chi cerca di lavoro: «La pri-ma fase non sarà più l’invio di un curriculumcon conseguente attesa di un primo colloquio,ma l’interazione diretta con l’azienda che avràcon il candidato un primo approccio online».

Ma non è detto che le relazioni e i contatti sta-biliti in Rete portino a un rapporto di lavoro tra-dizionale. Possono anche mettere insieme ta-lenti, e favorire la nascita di startup. Ancora unavolta, gli Stati Uniti hanno giù tracciato la stra-da, anche perché, assicura Neve, «da noi s’inve-ste nelle startup l’equivalente di un dollaro perpersona contro gli 84 investiti in America e i 15-20 investiti in Germania». Se tutti gli analisticoncordano nell’affermare che quello dei so-cial network sarà il canale privilegiato di con-

fronto e azione in futuro, e la “reputazione” vir-tuale farà guadagnare o perdere molte oppor-tunità, è difficile stabilire qual è attualmente ilpeso dell’e-recruitment in Italia. Qualche mesefa ha avuto molta risonanza un’indagine diffu-sa da Hr & Communication specialist, secondola quale il 37,5 per cento delle imprese usa i so-cial network per la selezione dei candidati. Mada altre ricerche emergono risultati meno en-tusiasmanti: secondo l’indagine Excelsior diUnioncamere meno del 3 per cento delle im-prese ha utilizzato nel 2011 i social network peril recruitment. Più ottimistici i dati di Gidp: i so-cial network vengono usati per selezionare di-rigenti e quadri dal 9 per cento delle imprese;per gli impiegati la percentuale scende al 6. Mapercentuali a parte una cosa è chiara a tuttio: illavoro 2.0 è già cominciato e, assicura Scabbio,«non torneremo indietro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Scabbio Presidente di ManpowerGroup Italia

MONSTER

Tra i principali motori di ricercache aggregano le offerte di lavorodella stragrande maggioranzadi aziende italiane ed estere,permettendo di filtrarle per sede,settore, tipo di contratto

SKILLBROS

Il primo marketplace italianodella conoscenza. Permettedi crescere professionalmenteattraverso il miglioramentodelle proprie conoscenze e l’usoottimale dei social network

ALMALAUREA

Consorzio universitario che fada ponte tra gli atenei e il mondodel lavoro. Dispone di una ampiabanca dati di laureati messaa disposizione delle impresee pubblica offerte di lavoro

‘‘

Il 6% delle impreseutilizza per la ricerca

di dipendenti i siti web specializzati

nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro;

il 9% per la ricerca di quadri

e il 7% per quella di impiegati

RICERCA

In futuro chi sapràcostruirsi una solidaidentità su Internet e social networkspecializzati, e sapràmonitorarla attraverso siticome Klout, sarà semprepiù ricercato dalle aziendee in grado di mettersi in contatto con persone con cui creare iniziative di lavoro. Ma le applicazionipiù raffinate saranno a pagamento

I social network sono entrati ormaia pieno titolo nel processo di selezionedel personale. Il datore di lavoro li utilizzaper capire che tipo di persona sei

FONTE: GIDP/HRDA

Business networking Employer branding

CARTA D’IDENTITÀ