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Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582 L a domanda resta per noi: “Chi ci libererà dal peccato, che ci rende schiavi, che ci conduce alla morte?”. Se concepisci l’esistenza come un con- tenitore sotto una pressa che lentamente lo schiaccia, e dentro quel contenitore ti puoi muovere a piacimento, correndo per vedere, per sperimentare tutto il possibile, al solo scopo di affermare i tuoi progetti o di imprimere nell’animo il maggior numero di sensazioni, prima della fine del tempo che ti è concesso, allora sei cieco, incapace di cogliere e tradurre in opere la verità della vita, che non è altro se non l’amore di Dio. Un amore che ti dona tempo e senso. Non siamo un frammento destinato a scomparire nel nulla e pertanto impegnati ad affermarci per compensare con i nostri successi il vuoto che lentamente afferra la nostra vita; ma siamo abitanti dell’eternità, nella quale possiamo gustare tutto il sapore, affidandoci alla delicatezza divina. Ma è proprio questo passaggio che si fa problematico per tutti. L’orgoglio, la superbia che apparentemente ti offrono sicurezze nell’immediato, sperimentato come sotto controllo, dipendente dalle tue decisioni, in realtà ti legano, ti nascondono la luce, la verità, come quel masso si frapponeva fra Cristo e la vita. In un simile contesto, la Resurrezione di Gesù è un fatto sconvolgente, che scardina ogni convinzione radicata, ogni abitudine impolverata, ogni atteggiamento scontato e ci interpella, ci provoca, pretende una risposta che non possiamo evitare. Nella storia ci sono stati tanti personaggi importanti, famosi, ai quali l’umanità è debitrice o che l’umanità maledice; ma non c’è nessun altro sepolcro vuoto nella storia, oltre quello di Cristo. Quel masso rotolato via, quel corpo sparito, non possono lasciarti in pace, non possono scivolare via come una tra le tante notizie che si inseguono. Devi dare un giudizio. Devi prendere una decisione. Se quel sepolcro vuoto ti dice falsità, trucco, meschino raggiro, allora la tua vita spesa per innalzare te stesso trova una giustificazione, in quanto non esistono alternative serie alla ricerca della soddisfazione dell’io. Ma se Gesù è davvero risorto, se davvero quel sepolcro vuoto indica la potenza di Dio, allora non sono consentiti compromessi, assurdi rinvii, colpevoli ritardi: bisogna aprirsi al Signore della Vita, bisogna permettergli di illuminare il nostro animo, di salvarci. La Pasqua è un giorno speciale, un giorno di festa che ci porta a di- menticare il quotidiano per rilassarci, divertirci, scambiare battute con parenti e amici. Ma Gesù lo incontriamo? La nostra allegria, la nostra serenità derivano dal clima che si respira o dalla gioia profonda che sgorga dal partecipare alla Resurrezione di Cristo? La Pasqua, vi- viamola come incontro del Signore risorto. Gusteremo così la gioia, che è come una luce che entra nella nostra casa e la rende abitabile; è come un sorriso che esprime in modo immediato, diretto, la relazione con Dio. E questo perché la gioia cristiana riflette, come in uno specchio, la fortuna insospettata e gratuita, di essere chiamati alla felicità di Dio. Essa infatti è frutto della fede che è tesa a diventare sempre più grande e ci spinge a lasciar svanire nell’istinto vuoto del non senso le voci, fuori e dentro di noi, che ci richiamerebbero a comportamenti scontati e rassicuranti, alla normalità di una vita da tiepidi. Ringraziamo il Signore per questa gioia, per questa Pasqua di Resurrezione: vo- gliamo ringraziarti Signore per il dono della vita. Insegnaci a liberarci con Te e come Te da quella pietra. Insegnaci, allora, a liberarci per VIVERE. Trasmettici il desi- derio di non trascinare la vita, di non strappare la vita, di non rosicchiare la vita, non arrangiarsi nella vita. Donaci il coraggio di abbandonarci a quel volo inim- maginabile ma vero dove possiamo gustare e assaporare l’avventura di immergerci in Te, per amare Te e risorgere con Te. B u o n P a s q u a a t u t t i ! Don Domenico anno iX numero 15 aprile 2014 periodiCo d’informazione della Comunità parroCChiale “san franCesCo d’assisi” di marina di Cerveteri Direttore Responsabile Don Domenico Giannandrea S A N F R A N C E S C O D A S S I S I M A R I N A D I C E R V E T E R I P A R R O C C H I A “Chi Ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolCro?” (mC 16, 3). Così pensavano tra sé le donne Che si reCavano al sepolCro. 1

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La domanda resta per noi: “Chi ci libererà dalpeccato, che ci rende schiavi, che ci conduce allamorte?”. Se concepisci l’esistenza come un con-

tenitore sotto una pressa che lentamente lo schiaccia,e dentro quel contenitore ti puoi muovere a piacimento,correndo per vedere, per sperimentare tutto il possibile,al solo scopo di affermare i tuoi progetti o di imprimerenell’animo il maggior numero di sensazioni, prima dellafine del tempo che ti è concesso, allora sei cieco,incapace di cogliere e tradurre in opere la verità dellavita, che non è altro se non l’amore di Dio. Un amoreche ti dona tempo e senso. Non siamo un frammentodestinato a scomparire nel nulla e pertanto impegnatiad affermarci per compensare con i nostri successi ilvuoto che lentamente afferra la nostra vita; ma siamoabitanti dell’eternità, nella quale possiamo gustaretutto il sapore, affidandoci alla delicatezza divina. Ma èproprio questo passaggio che si fa problematico pertutti. L’orgoglio, la superbia che apparentemente tioffrono sicurezze nell’immediato, sperimentato comesotto controllo, dipendente dalle tue decisioni, in realtàti legano, ti nascondono la luce, la verità, come quelmasso si frapponeva fra Cristo e la vita. In un similecontesto, la Resurrezione di Gesù è un fatto sconvolgente,che scardina ogni convinzione radicata, ogni abitudine

impolverata, ogni atteggiamento scontato e ci interpella,ci provoca, pretende una risposta che non possiamoevitare.Nella storia ci sono stati tanti personaggi importanti,famosi, ai quali l’umanità è debitrice o che l’umanitàmaledice; ma non c’è nessun altro sepolcro vuoto nellastoria, oltre quello di Cristo. Quel masso rotolato via,quel corpo sparito, non possono lasciarti in pace, nonpossono scivolare via come una tra le tante notizie chesi inseguono. Devi dare un giudizio. Devi prendere unadecisione. Se quel sepolcro vuoto ti dice falsità, trucco,meschino raggiro, allora la tua vita spesa per innalzarete stesso trova una giustificazione, in quanto nonesistono alternative serie alla ricerca della soddisfazionedell’io. Ma se Gesù è davvero risorto, se davvero quelsepolcro vuoto indica la potenza di Dio, allora non sonoconsentiti compromessi, assurdi rinvii, colpevoli ritardi:bisogna aprirsi al Signore della Vita, bisogna permetterglidi illuminare il nostro animo, di salvarci. La Pasqua èun giorno speciale, un giorno di festa che ci porta a di-menticare il quotidiano per rilassarci, divertirci, scambiarebattute con parenti e amici. Ma Gesù lo incontriamo?La nostra allegria, la nostra serenità derivano dal climache si respira o dalla gioia profonda che sgorga dalpartecipare alla Resurrezione di Cristo? La Pasqua, vi-

viamola come incontro del Signore risorto.Gusteremo così la gioia, che è come unaluce che entra nella nostra casa e la rendeabitabile; è come un sorriso che esprimein modo immediato, diretto, la relazionecon Dio. E questo perché la gioia cristianariflette, come in uno specchio, la fortunainsospettata e gratuita, di essere chiamatialla felicità di Dio. Essa infatti è fruttodella fede che è tesa a diventare semprepiù grande e ci spinge a lasciar svanirenell’istinto vuoto del non senso le voci,fuori e dentro di noi, che ci richiamerebberoa comportamenti scontati e rassicuranti,alla normalità di una vita da tiepidi. Ringraziamo il Signore per questa gioia,per questa Pasqua di Resurrezione: vo-gliamo ringraziarti Signore per il donodella vita. Insegnaci a liberarci con Te ecome Te da quella pietra. Insegnaci, allora,a liberarci per VIVERE. Trasmettici il desi-derio di non trascinare la vita, di nonstrappare la vita, di non rosicchiare lavita, non arrangiarsi nella vita. Donaci ilcoraggio di abbandonarci a quel volo inim-maginabile ma vero dove possiamo gustaree assaporare l’avventura di immergerci inTe, per amare Te e risorgere con Te.

Buon Pasqua a tutti!Don Domenico

anno iXnumero 15

aprile 2014

periodiCo d’informazione della Comunità parroCChiale“san franCesCo d’assisi” di marina di CerveteriDirettore Responsabile Don Domenico Giannandrea SANFRANCESCO

D ’ASSISI • MARINA DI CE RVETERI

PARROCCHIA

“Chi Ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolCro?” (mC 16, 3). Così pensavano tra sé le donne Che si reCavano al sepolCro.

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Ecco!!! È arrivato il giorno, rimandato didomenica in domenica(per problemi“tecnici”), il 30 marzo, dell'ASCOLTO

DEI NONNI.Pensavo, come pure mio marito, di doverparlare delle nostre nipotine, invece..........Dopo il solito pranzo luculliano in puro stile"self catering", ecco giunto il momento del-l'ASCOLTO; lo schermo si accende proiettandodelle foto in bianco e nero, ebbene sì, sonofoto del secolo scorso. Si vedono bambinenel giorno della Prima Comunione nel lorobel vestitino bianco: emozionate, serie, con-sapevoli dell'importanza di questa giornataa loro dedicata.Foto di gruppo di bambini al mare, vacanzein colonia, con le austere suore che li sorve-gliavano, E cosa dire di quel clan familiare con igenitori seduti ed i figli in piedi intorno, edinfine le foto dei fidanzatini obbligatoriamente"io mammeta e tu".Quanto entusiasmo, spirito di inventiva edincoscienza ho avvertito nel racconto del-l'allestimento della prima rappresentazionedella Via Crucis a Cerveteri, ma le foto piùbelle, per me, sono state quelle dei nonnidel periodo Albertino.Dai nonni,che a turno venivano chiamati acommentare le proprie foto trapelavano com-mozione e nostalgia nel rivedersi più giovanima anche orgogliosi dei loro nipoti, che conocchi spalancati li vedevano alla loro età.Ecco la giornata volge al termine; peccatosarei rimasta volentieri ad ascoltare altreesperienze di vita che poi assomiglianomolto alla mia giovinezza.Mi piacerebbe pensare che giornate comequesta ci facciano riflettere, specialmente avoi cari ragazzi, che ai nostri tempi, pur conmeno libertà e mezzi, ci siamo divertiti confelicità e spensieratezza.

Carla Gonella

insieme

Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582emozioni, riCordi, entusiasmo per la domeniCa

del “Come eravamo…” Con sempliCità e spensieratzza

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inContri

Il giorno 31 marzo 2014 alle ore 10,00nella Sala Conferenze dell’I.C. Marina diCerveteri si è tenuto il 3° incontro del

“Percorso della memoria”. Tema dell’incontro:“Vittime dimenticate- L’olocausto dei disabili,

dei Rom, degli omosessuali e dei testimoni

di Geova”. Sono intervenuti: Silvia Cutreradell’AVI (Associazione Vita Indipendente), An-drea Maccarrone Presidente del Circolo di“Cultura Omosessuale Mario Mieli” di Roma,Massimo Converso Presidente dell’Opera No-madi. Moderatore Giorgio Giannini, autoredel libro “Vittime dimenticate”. Tra gli ospitil’assessore alla P.I. del Comune di Cerveteri

Giuseppe Zito, il Parroco di Marina di CerveteriMons. Domenico Giannandrea, la Presidentedel Consiglio di Istituto Antonella Pigliapocoe la Presidente del Comitato Genitori GiorgiaGioacchini. Sono intervenute rappresentanzedi alunni e docenti degli Istituti Comprensividel territorio. La dirigente dell’I. C. Marina diCerveteri Maria Vittoria Serru, dopo aver sa-lutato tutti e presentato gli ospiti ha invitato ipresenti a rispettare un minuto di silenzio. E’stata quindi recitata da alcuni ragazzi deivari istituti la poesia “Prima di tutto venneroa prendere gli zingari” di B. Brecht; quindiGiorgio Giannini ha introdotto le varie testi-

monianze. Ragazzi e adulti sono stati catturatidai vari interventi e dai video che hannoofferto interessanti spunti di riflessione. Allafine una commossa interazione tra alunni eospiti che sono stati felici di rispondere aiquesiti che gli sono stati rivolti. L’incontro si èconcluso con l’esibizione, da parte deglialunni di quinta dell’I.C. Marina di Cerveteri,di una danza slava, mentre sullo schermoscorrevano le parole della poesia di BrunoTognoli “Ai grandi. Scongiuro per il nazismofuturo” tratto da “Rime di rabbia”.

Anna Mastrandrea

3° inContro perCorso della memoria

lezioni

Larghissima ed entusiasta adesione tragenitori, docenti e personale ATAdell'I.C.Marina di Cerveteri alla lezione

sulle tecniche di disostruzione delle vie re-spiratorie e sulle tecniche base di BLS (basiclife support) che si è tenuta martedì 1°aprile nell'aula magna della scuola di viaSatrico. Nel corso dell'incontro, organizzatodall'Istituto in collaborazione con l'A.S. BasketS. Michele, due volontari della Croce Rossadi S. Severa hanno messo a disposizione

della platea la loro competenza ed esperienzanell'illustrare la corretta sequenza di manovreche potrebbe permettere a chiunque di noidi salvare una vita umana, con particolareattenzione ai soggetti in età pediatrica. Elo-quenti, a questo proposito, alcune testimo-nianze di genitori che, grazie all'apprendi-mento delle suddette tecniche, hanno evitatoche incidenti occorsi ai loro figli avesseroepiloghi drammatici.

Antonella Pigliapoco

primo soCCorso pediatriCo

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papa franCesCo alle famiglie lettera

Care famiglie,mi presento alla soglia della vostra casa perparlarvi di un evento che, come è noto, si svolgerànel prossimo mese di ottobre in Vaticano. Sitratta dell’Assemblea generale straordinaria delSinodo dei Vescovi, convocata per discutere sultema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contestodell’evangelizzazione”. Oggi, infatti, la Chiesa èchiamata ad annunciare il Vangelo affrontandoanche le nuove urgenze pastorali che riguardanola famiglia. Questo importante appuntamentocoinvolge tutto il Popolo di Dio, Vescovi, sacerdoti,persone consacrate e fedeli laici delle Chieseparticolari del mondo intero, che partecipanoattivamente alla sua preparazione con suggeri-menti concreti e con l’apporto indispensabiledella preghiera. Il sostegno della preghiera èquanto mai necessario e significativo specialmenteda parte vostra, care famiglie. Infatti, questa As-semblea sinodale è dedicata in modo specialea voi, alla vostra vocazione e missione nellaChiesa e nella società, ai problemi del matrimonio,della vita familiare, dell’educazione dei figli, e alruolo delle famiglie nella missione della Chiesa.Pertanto vi chiedo di pregare intensamente lo

Spirito Santo, affinché illumini i Padri sinodali eli guidi nel loro impegnativo compito. Comesapete, questa Assemblea sinodale straordinariasarà seguita un anno dopo da quella ordinaria,che porterà avanti lo stesso tema della famiglia.E, in tale contesto, nel settembre 2015 si terràanche l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Phi-ladelphia. Preghiamo dunque tutti insieme perché,attraverso questi eventi, la Chiesa compia unvero cammino di discernimento e adotti i mezzipastorali adeguati per aiutare le famiglie ad af-frontare le sfide attuali con la luce e la forza chevengono dal Vangelo. Vi scrivo questa letteranel giorno in cui si celebra la festa della Presen-tazione di Gesù al tempio. L’evangelista Lucanarra che la Madonna e san Giuseppe, secondola Legge di Mosè, portarono il Bambino al tempioper offrirlo al Signore, e che due anziani, Simeonee Anna, mossi dallo Spirito Santo, andarono loroincontro e riconobbero in Gesù il Messia (cfr Lc2,22-38). Simeone lo prese tra le braccia e rin-graziò Dio perché finalmente aveva “visto” lasalvezza; Anna, malgrado l’età avanzata, trovònuovo vigore e si mise a parlare a tutti del Bam-bino. È un’immagine bella: due giovani genitori

e due persone anziane, radunati da Gesù.Davvero Gesù fa incontrare e unisce le genera-zioni! Egli è la fonte inesauribile di quell’amoreche vince ogni chiusura, ogni solitudine, ogni tri-stezza. Nel vostro cammino familiare, voi condi-videte tanti momenti belli: i pasti, il riposo, illavoro in casa, il divertimento, la preghiera, iviaggi e i pellegrinaggi, le azioni di solidarietà…Tuttavia, se manca l’amore manca la gioia, el’amore autentico ce lo dona Gesù: ci offre lasua Parola, che illumina la nostra strada; ci dà ilPane di vita, che sostiene la fatica quotidianadel nostro cammino. Care famiglie, la vostrapreghiera per il Sinodo dei Vescovi sarà untesoro prezioso che arricchirà la Chiesa. Vi rin-grazio, e vi chiedo di pregare anche per me,perché possa servire il Popolo di Dio nella veritàe nella carità. La protezione della Beata VergineMaria e di san Giuseppe accompagni sempretutti voi e vi aiuti a camminare uniti nell’amore enel servizio reciproco. Di cuore invoco su ognifamiglia la benedizione del Signore.

Dal Vaticano, 2 Febbraio 2014.Festa della Presentazione del Signore

FRANCESCO

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Ètornata puntualissima, come sempre,in primavera la “Sagra del Carciofo Ro-manesco” di Ladispoli, giunta alla sua

sessantaquattresima edizione che si è svoltal’11, il 12 e13 aprile. Alla sua inaugurazioneera presente S.E.R. Monsignore Gino Reali,Vescovo della Diocesi di Porto e Santa Rufina.In un clima festoso e di partecipazione habenedetto la rassegna enogastronomica,dopo che ha raggiunto livelli da record sottoil profilo quantitativo, (nella precedente edi-zione si sono raggiunte le 500.000 presenze),e molto ha puntato sulla qualità.

A fianco degli organizzatori della Pro loco sisono consolidate le collaborazioni con l’IstitutoAlberghiero “Yvonne de Begnac”, con i risto-ratori locali e con la nuova cantina vinicola“La Rasenna”. Ulteriore novità è stata rap-presentata dallo stand dell’Associazione Ita-liana Celiachia che ha preparato specialitàgastronomiche a base di carciofo prive diglutine. La presenza di Marco Sarandrea,erborista fitopreparatore a livello nazionale,ha permesso di apprezzare le qualità salutarie salutistiche del prezioso ortaggio. Per gliamanti di musica e fitness la Sagra è stata

l’occasione per mostrare quanto faccia benelo sport abbinato ad una sana alimentazionecon l’esibizione di tante palestre locali.All’insegna della tradizione invece gli spettacolimusicali che si sono succedute sull’interaarea della manifestazione con il momentoesaltante del Secondo Carnevale PrimaverileNazionale.Cartellone fittissimo ed una “Piazza deisapori d’Italia” assalita dagli ospiti con spe-cialità tipiche di tutta la nazione. Fino algran finale con spettacolari fuochi d’artifi-cio.

Pasqua

Er diciannove marzo de quest’anno er paroco m'ha chiesto de fa' 'na bona azionem'ha dato l’aspersorio co la stola pe annà ne' case a da' 'a benedizione

Accompagnavo 'n prete giovincelloche quasi quasi poteva esse er mi fioparlanno io j'ho chiesto ndo era natom'ha detto ne 'n'amara tera de 'n creato

è venuto da 'n paese assai lontanondo a fame e l'ingiustizia era sovranalui sta servenno iddio co' tanto amoreè nero de pelle, ma bianco drento ar core.

Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582riCorrenze 64^ sagra del CarCiofo romanesCo di ladispoli:

bella festa

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PasquEtta

Er giorno dopo la resurrezione se partiva pe annà a fà na scampagnataSdraiannose sull’ erba den ber pratoaspettanno l’ora pe fà na gran magnata

Quarche giorno prima de la festase cerca de sapè le previsioniAspettanno che viè er giorno de pasquettacor core pieno de trepidazione

S’ annava quasi sempre a li castelliche so l’ orgojo de sta gran regione Do se produce er nettare de Baccoche n’tutto er monno cè degustazione

Sta festa c’ha tradizioni millenariesé radicata dentro ar nostro coreUnisce parenti amici e sconosciutipe renne omaggio ar santo redentore

Èra n’ appuntamento connivisoda chi ci aveva n’teresse den contrasseColl’ anima gemella corteggiata pe anna dietro na fratta e poi baciasse.

poesie

ER baRbonE

A notte dormi su n’mucchio de cartoniavvorto n’pochi stracci rimediatiEr giorno stenni a mano avanti chiesapa rimedià du sordi pe fa spesa

Ieri stavi a na città vicino Romaoggi t’ho visto avanti ar colosseoPuro se cambi spesso residenzape la giustiza nun sei mai un reo

Addosso ciai lo stesso abbijamentopuro quanno cambia a stagioneStai sempre drento a quer vecchi cappottoche tant’anni fa te rigalò m’barone

N’giorno te guardavo da lontanoprovai pe te na compassione n’finitaMe domannai se sta vita ava scerto teo te c’avi scerto questa vita

S’avevi a fortuna d’esse nato n’Franciat’avrebbero chiamato le clochard Ma n’tutte l’altre parti de sto monnote chiameno barbone vagabondo.

Anacleto VANZINI

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Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582Celebrazione della domeniCa delle palmee della passione del signore

Celebrazioni

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OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCOPiazza San PietroXXIX Giornata Mondiale della GioventùDomenica, 13 aprile 2014

Questa settimana incomincia con la processionefestosa con i rami di ulivo: tutto il popoloaccoglie Gesù. I bambini, i ragazzi cantano,lodano Gesù.Ma questa settimana va avanti nel misterodella morte di Gesù e della sua risurrezione.Abbiamo ascoltato la Passione del Signore. Cifarà bene farci soltanto una domanda: chisono io? Chi sono io, davanti al mio Signore?Chi sono io, davanti a Gesù che entra in festain Gerusalemme? Sono capace di esprimerela mia gioia, di lodarlo? O prendo distanza?Chi sono io, davanti a Gesù che soffre?Abbiamo sentito tanti nomi, tanti nomi. Ilgruppo dei dirigenti, alcuni sacerdoti, alcunifarisei, alcuni maestri della legge, che avevanodeciso di ucciderlo. Aspettavano l’opportunitàdi prenderlo. Sono io come uno di loro?Abbiamo sentito anche un altro nome: Giuda.30 monete. Sono io come Giuda? Abbiamo

sentito altri nomi: i discepoli che non capivanoniente, che si addormentavano mentre il Si-gnore soffriva. La mia vita è addormentata? Osono come i discepoli, che non capivano checosa fosse tradire Gesù? Come quell’altro di-scepolo che voleva risolvere tutto con la spada:sono io come loro? Sono io come Giuda, chefa finta di amare e bacia il Maestro per conse-gnarlo, per tradirlo? Sono io, traditore? Sonoio come quei dirigenti che di fretta fanno il tri-bunale e cercano falsi testimoni: sono io comeloro? E quando faccio queste cose, se lefaccio, credo che con questo salvo il popolo?Sono io come Pilato? Quando vedo che la si-tuazione è difficile, mi lavo le mani e non soassumere la mia responsabilità e lascio con-dannare – o condanno io – le persone?Sono io come quella folla che non sapeva benese era in una riunione religiosa, in un giudizio oin un circo, e sceglie Barabba? Per loro è lostesso: era più divertente, per umiliare Gesù.Sono io come i soldati che colpiscono il Signore,Gli sputano addosso, lo insultano, si divertonocon l’umiliazione del Signore?Sono io come il Cireneo che tornava dal lavoro,

affaticato, ma ha avuto la buona volontà diaiutare il Signore a portare la croce?Sono io come quelli che passavano davantialla Croce e si facevano beffe di Gesù: “Eratanto coraggioso! Scenda dalla croce, a noicrederemo in Lui!”. Farsi beffe di Gesù…Sono io come quelle donne coraggiose, ecome la Mamma di Gesù, che erano lì, soffri-vano in silenzio?Sono io come Giuseppe, il discepolo nascosto,che porta il corpo di Gesù con amore, perdargli sepoltura?Sono io come le due Marie che rimangono da-vanti al Sepolcro piangendo, pregando?Sono io come quei capi che il giorno seguentesono andati da Pilato per dire: “Guarda chequesto diceva che sarebbe risuscitato. Chenon venga un altro inganno!”, e bloccano lavita, bloccano il sepolcro per difendere la dot-trina, perché la vita non venga fuori?Dov’è il mio cuore? A quale di queste personeio assomiglio? Che questa domanda ci ac-compagni durante tutta la settimana.

© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

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Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582viaggiare per visitare posti ed aprirsi alla vitadove passare in Compagnia il lunedì di pasQua di lara eludini

viaggiare

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1.

Panorama di

Caprarola.

2. e 3.

Lago di Vico.

4. - 5. - 6. - 7.

Palazzo Far-

nese a Ca-

prarola.

3. 4.

6. 7.

5.

1. 2.

Questo mese vogliamo proporvi deiluoghi che, a nostro parere, sem-brano essere perfetti per trascor-

rere in compagnia il cosiddetto giorno diPasquetta.Per cominciare andiamo a soddisfare gliamanti della natura.Per voi abbiamo pensato ad una giornatasulle rive del Lago di Vico, nella provinciadi Viterbo.Il Lago di origine vulcanica comprendeuna Riserva dove è possibile fare pas-

seggiate ed escursioni a vario livello. Siparte dalle piccole camminate lungo lerive del lago, alle scarpinate lungo il sen-tiero del "Pozzo del Diavolo", quello cherimane dell'antico cratere vulcanico. Per-corsi più impegnativi su tratturi che ta-gliano i boschi, aprono lo sguardo su pa-norami mozzafiato.Altri punti di interesse sono il bosco, lapalude, il paese di Caprarola, edificatasopra uno sperone tufaceo, e il palazzoFarnese.

La Riserva è inoltre attrezzata di moltiservizi. Quindi procediamo; per gli amantidell’arte non proponiamo mostre in parti-colare, ma comunichiamo che il giorno diPasquetta i Musei, che normalmente dilunedì sono chiusi, saranno aperti al pub-blico in via straordinaria, con orario con-sueto e secondo tariffazione vigente.Infine per i giovani amanti di musica, alCircolo degli artisti ci sarà la 7° edizionedel “Pasquetta Festival, musica e giochi”a partire dalle ore 12.00.

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Ecco le coppie di fidanzaticon i responsabili che sa-bato 29 marzo hanno ter-

minato il cammino in preparazionedel matrimonio, per alcuni immi-nente, per altri tra alcuni mesiculminato con la Santa Messaper la presentazione, insieme coni parenti e gli amici all’intera co-munità di Cerenova. Un percorsolungo e partecipato che ha vistole coppie impegnarsi e approfon-dire il tema dell’amore trattatosotto tanti punti di vista e le cui ri-flessioni e insegnamenti li accom-pagneranno anche dopo quandosaranno sposati e magari genitori.Sotto e con la benedizione del Si-gnore a tutti un infinito mondo dibene e un mare di auguri!

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PRIMAVERA: LA STAGIONE ESPLOSIVALa primavera è la stagione della rinascita, fio-risce la natura e con essa anche l’essereumano. Essa rappresenta la messa in motodell’uomo a qualsiasi livello, fisiologicamente,psicologicamente ed energeticamente. Lamedicina tradizionale cinese (MTC) invita aconformarsi ai ritmi naturali delle stagioni.Nella MTC la primavera è associata all’ele-mento del Legno, a cui è legato l’organo delfegato, protagonista della depurazione, ed èproprio questo il periodo per eliminare le tos-sine accumulate in inverno. Questo è il tempodi generazione e di vita nuova. Ecco allora cheper rinnovarci dobbiamo spazzare via tutte letossine che abbiamo accumulato in inverno.La primavera è un movimento che dall’internoporta verso l’esterno, rilanciando nuove ener-gie, è la forza esplosiva da dentro a fuori.

ELIMINIAMO LE TOSSINESono molte le cure naturali che possiamo

fare in vista della primavera per disintossi-care il fegato. Abbiamo le cure dolci dell’aro-materapia, quelle colorate di cui si occupa lacromoterapia, il riequilibrio energetico dei me-ridiani che usa la MTC e la fitoterapia che in-sieme ad una corretta alimentazione ci aiutaa drenare le tossine.

ALIMENTAZIONE SANAPrimo passo è quello di non sovraccaricarel’organismo che deve già adattarsi alla nuovastagione, quindi togliamo dalla nostra tavolacibi che facilitano la produzione di sostanzetossiche e diamo spazio a quelli che ne favo-riscono l’eliminazione. Abbandoniamo cibiraffinati e ricchi di grassi (snack, dolci, insac-cati, fritti, carni grasse etc), e privilegiamo cibifreschi( frutta e verdura) di stagione ovvia-mente, carni bianche una volta a settimanae dedichiamo un po’ del nostro tempo al-l’esercizio all’aria aperta, basta anche unapasseggiata quotidiana di 30 minuti. Ricor-

diamoci di bere molto per facilitare il drenag-gio, almeno 1.5 lt di acqua al giorno al di fuoridei pasti.

FITOTERAPIA E TISANEIl secondo passo è dedicato all’aiuto che puòoffrirci la fitoterapia (dal greco phytòn =pianta).Questa si avvale di preparati fitotera-pici e gemmo terapici chiamati tinture madrie gemmoderivati che usano la pianta offici-nale al massimo della sua potenza.Consiglio 30 gocce 2 volte al giorno per al-meno 2 mesi di tintura madre di Carciofo, Ta-rassaco e Fumaria, che drenano l’organismoe disintossicano il fegato. Se ci piacciono le tisane possiamo provare unmix di Bardana, Tarassaco e Betulla, in 1.5 ltdi acqua, da consumare durante l’arco dellagiornata. Ricordo che le tisane possono es-sere consumate sia calde che fredde e dolci-ficate preferibilmente con miele o zuccherodi canna puro.

pulizie di primavera:rifiorisCi Con le Cure naturali

salute

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eCCo le Coppie di fidanzati pronte per il matrimonio amore

pasQua

Cristo Gesù nostro Signore è risorto. Al-leluia Alleluia Alleluia!È questo il fulcro del cristianesimo di

ieri, oggi e domani.La consapevolezza che Egli vive dovrebbeportare il cristiano di oggi ad una visionedella vita di grande speranza, in quanto nonsiamo più indifesi davanti alle prove che lavita ci riserba e abbiamo inoltre la certezzache Gesù, risorgendo, ha vinto ogni forma di

male e di peccato, a partire da quello origi-nale. Chi vive con Lui è come se avesse una sortadi vaccino per vincere ogni lotta contro il ma-ligno.Questo serve a non scoraggiarsi quando letempeste della vita si abbattono su di noi:c’è sempre un Dio vivo che ci sostiene se noiconfidiamo in Lui. Infatti solo Lui può saziarela fame di amore del nostro cuore, solo Lui

può dare pienezza della nostra vita, solo Luipuò calmare la tempesta del mare delle in-quietudini, delle ansie, delle incertezze delvivere di ogni giorno della nostra vita. Cam-miniamo dunque nel mondo portando a tuttiquelli che incontriamo questa certezza:Cri-sto è risorto e vive con noi per tutti i giornidella nostra vita. Alleluia Alleluia Alleluia!

Ninfa Inguì

gesù è risorto

Crescere insieme n 15 2014:Layout 1 16/04/14 15:48 Pagina 7

Page 8: Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582 · dell’io. Ma se Gesù è ... ruolo delle famiglie nella missione della Chiesa. ... Egli è la fonte inesauribile di quell’amore che vince

gli uffici della segreteria sono aperti: ORARIO INVERNALE (ottobre/maggio)- la mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle 12.30- il pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.ORARIO ESTIVO (giugno/settembre)- Mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle 12.00- Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00.

telefono e fax: 06.9902670

e-mail segreteria: [email protected] sito: [email protected]

sito: www.parrocchiamarinadicerveteri.itwww.diocesiportosantarufina.it

per inviare materiale riguardante il giornalino “CresCere insieme”e-mail redazione: [email protected] - Cell. 329 1589649

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Dona il tuo 5x1000 C.F. 91068040582avvisi

baCheCa

Le benedizionidelle famiglieavverranno dalgiorno 22 apri-le al 26 aprilesubito dopo Pa-squa.

Benedizioni paSqualidelle famiglie 2014cerenova e campo di mare

Se lasciate a se stesse le faccende umane possonosolo seguire la legge della mortalità, che è la piùcerta e implacabile legge di una vita spesa tra lanascita e la morte. È la facoltà dell’azione che in-terferisce con questa legge perché interrompel’inesorabile corso automatico della vita quotidiana(…). Il corso della vita umana diretto verso la mortecondurrebbe inevitabilmente ogni essere umanoalla rovina e alla distruzione se non fosse per lafacoltà di interromperlo e di iniziare qualcosa dinuovo, una facoltà che è inerente all’azione e ci ri-corda in permanenza che gli uomini, anche se de-vono morire, non sono nati per morire ma per in-cominciare. (…) L’azione è in effetti l’unica capacitàdell’uomo di operare miracoli, come Gesù di Na-zareth - la cui comprensione di questa facoltà puòessere paragonata per la sua originalità senzaprecedenti alla comprensione socratica delle pos-sibilità del pensiero – doveva sapere benissimo,quando paragonava il potere di perdonare al poterepiù generale di far miracoli, ponendoli allo stessolivello e alla portata dell’uomo. Il miracolo chepreserva il mondo, la sfera delle faccende umane,dalla sua normale, naturale rovina è in definitiva ilfatto della natalità, in cui è ontologicamente radicatala facoltà di agire. È, in altre parole, la nascita dinuovi uomini e il nuovo inizio, l’azione di cui essisono capaci in virtù dell’essere nati. Solo la pienaesperienza di questa facoltà può conferire allecose umane fede e speranza le due essenziali ca-ratteristiche dell’esperienza umana che l’antichitàgreca ignorò completamente. È questa fede e spe-ranza nel mondo che trova forse la più gloriosa eefficace espressione nelle poche parole con cui ilVangelo annunciò la “lieta novella” dell’avvento:“Un bambino è nato tra noi”.

Brano tratto da “Vita Activa” di Hannah Arendt

Nelle giornate di sabato 12 e

domenica 13 aprile si inaugurerà la

nuova ONLUS Parrocchiale, che avrà

come scopo il mantenimento e la

promozione di tutte le attività oratoriali

promosse dalla pastorale comunitaria.

Dopo la Messa Vespertina di

sabato 12 abbiamo avuto l’opportunità

di iscriverci; quindi come da

programma prestabilito abbiamo

concluso l’iniziativa in oratorio, dove

dopo una cena conviviale, abbiamo rivisto, sempre con piacere,

le parti salienti del musical di San Francesco, interpretato da

giovani e adulti della nostra comunità. In un secondo momento,

con data da stabilire, festeggeremo insieme la nascita di questa

nuova “creatura” parrocchiale e ci ritroveremo insieme in

oratorio per la presentazione dei tanti gruppi parrocchiali di

volontari che svolgono il loro lavoro quotidianamente con

pazienza e solerzia. Sarà dunque l’occasione per renderci conto

di tutte le attività che gratuitamente vengono realizzate per la

crescita e il bene comune.

Crediamo profondamente che queste attività ci aiutano a

vivere ancorati a quei valori in cui tutti crediamo, e finché ne

avremo la forza ed il coraggio continueremo ad impegnarci per

renderle vive.

Grazie fin da adesso per la vostra partecipazione.

L’iscrizione alla ONLUS ha un costo di soli ! 5,00 annui. Sono

esenti da questo contributo i giovani e gli adulti che attualmente

non hanno un’occupazione e tutti i ragazzi che non sono

maggiorenni.

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Mostraci, Signo�, il sentiero della vita

BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA

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Solo la piena eSperienza dell’eSSere nati

può conferire alle coSe umane fede e Speranza

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