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Dossier della buona cucina contadina, interviste alle nonne

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Ricettario contadino e i suoi perché, della classe I media dell'Istituto Comprendivo di via G. Messina di Roma, per Menopermenofapiù, giornalisti nell'erba 7.

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UN RICETTARIO CONTADINO E I SUOI PERCHE’ Un pane e un gelsomino .

Secondo un proverbio giapponese per vivere bene non serve altro: un pane e un gelsomino.

Il primo è indispensabile, sazia il nostro fisico e ci nutre ;

il gelsomino pure è importantissimo: rappresenta la nostra spiritualità e la nostra anima.

Anche noi siamo d’ accordo con la cultura giapponese, bisogna nutrire tutti e due : il corpo e la mente, il nostro organismo e la nostra interiorità. Abbiamo scoperto però, facendo le nostre riflessioni in classe , che a volte per stare bene non servono cose straordinarie , ma sono proprio gli ingredienti semplici , soprattutto quando sono in armonia tra di loro che ci fanno ottenere risultati grandiosi!

Così abbiamo scoperto che ci piacciono dei nutrimenti essenziali: ad esempio pane e prosciutto, le patatine al forno , pane ed olio, ma anche … se vogliamo tornare ai “gelsomini “, un pallone e amici simpatici, una storia semplice da ascoltare insieme, una corda con cui saltare in giardino, dei colori con cui creare…

E’ per questo che ci siamo messi alla ricerca dell’ ESSENZIALE!

Quell’ ingrediente semplice che ci fa stare bene, che colora le nostre giornate, che ci rende contenti e soddisfatti . Siamo andati a cercarlo in campagna , nella bellezza del mondo contadino e lo abbiamo trovato nelle cucine contadine , quelle di una volta, pulite, semplici ,profumate di cose buone.

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Il nostro dossier di interviste alle nonne è nato così… In un’epoca in cui mangiamo di tutto e di più, a volte anche alimenti elaborati, sofisticati e poco sani, abbiamo scoperto che l’essenziale anche in cucina è possibile.

Così nel mondo contadino abbiamo ritrovato tanti piatti a base di ingredienti genuini e cosiddetti “poveri”, che mescolati insieme danno vita a ricette ottime, gustose e nutrienti …!!!! Pasta e lenticchie, zuppa di fagioli, peperoni alla contadina, crostata di mele… e così via. Comincia qui il nostro viaggio all’ insegna della bontà semplice e dei piatti che profumano di naturalezza.

IN CAMPAGNA CON LA NONNA CARMEN Sono in campagna con mia nonna e le ho chiesto se possiamo fare insieme il suo piatto preferito: lenticchie in umido. Lei mi spiega che è una ricetta di famiglia , è buona e le lenticchie sono gustose e ottime.

-Nonna ,quali sono gli ingredienti per preparare questo piatto che ti piace tanto e che fa tanto bene ?

-Servono:

300g di lenticchie

500g di polpa di pomodoro

una costa di sedano

una carota

una cipolla

uno spicchio d' aglio

olio di oliva e sale.

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Una volta che hai tutti gli ingredienti la preparazione è semplice ; si inizia con lasciare le lenticchie a bagno per alcune ore in acqua fredda. Dopo aver eliminato quelle risalite a galla, bisogna scolare le rimanenti e farle lessare in una pentola fino a che siano sufficientemente cotte. Versare poi in un tegame l' olio e farlo scaldare, quindi aggiungere carota,sedano,aglio e cipolla sminuzzati e lasciare soffriggere.

Aggiungere la polpa di pomodoro , quindi il sale e far cuocere per 10 minuti..

Versare nel piatto e servire a tavola.

-Grazie nonna, questo piatto mi sembra semplice da fare , gli metterò vicino una stellina che è il mio simbolo per le preparazioni facili, facili! Grazie nonnina,ciao ciao.

INTERVISTA ALLA NONNA PASQUALINA NELLA SUA CASA DI CAMPAGNA Entriamo a Lodi una città della Lombardia, per fare una piccola intervista a alla nonna Pasqualina che vive in una graziosa casetta di campagna con suo marito Franco, un simpatico signore amante dei campi e della terra che ci ha portato gli ingredienti per questa ricetta.

Bene ora cominciamo a fare le domande:

-Buona sera signora Pasqualina, come sta oggi?

-Bene grazie,ma fa molto freddo!

-Posso chiederle una cosa?

-Ma certo! Mi dica pure.

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-Ma lei quanti anni ha?

-Be’…87, ma perché me lo chiede?

- Perché mi dicono che lei avrà pura una certa età, però cucina ancora come uno chef professionale , è vero? Non sia modesta…

-Io cucino con passione, senza fretta, sarà questo il mio segreto…Vuole per caso vedermi all’opera?

-Ma certo, molto volentieri!

-Ti preparerò un piatto che faceva già la mia mamma , è una pietanza che si fa con i prodotti della terra e infatti si chiama :

peperoni alla contadina!

-E gli ingredienti?Quali sono?

-Bene,allora: 500g di peperoni rossi e 500g di peperoni gialli, sicuramente del mio orticello.

-E poi c’è altro nella ricetta?

-Si, certo, altri ancora, tutti però molto economici e fatti in casa: un litro di acqua e uno di aceto bianco,poi uno di olio . Ah si! Poi 25g di sale fino, una scatola di filetti di acciughe, un cucchiaio di basilico tritato, quattro spicchi di aglio e origano .

- A questo punto , mi può dire come si prepara?

-Bisogna pulire i peperoni , tagliarli a strisce e poi bollirli per 5 minuti.

Vanno poi asciugati e quando sono asciutti si mette un filetto di acciuga su ogni striscia; a questo punto si arrotolano e si fermano con degli stecchini.

Si condiscono con origano ,basilico ,un po’ di sale, un pochino di olio e si lasciano riposare per un po’ …poi naturalmente tutti a tavola..!!!

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-Posso assaggiare ?

-Ma certo! Provateli tutti ,sono ottimi ! La terra dà buoni frutti !

INTERVISTA ALLA NONNA GIULIA NELLA SUA CASETTA DI CAMPAGNA Proviamo ad entrare nella casetta di Giulia. La incontriamo vicino al suo caminetto con una copertina sulle gambe. Lei è una vecchietta tanto gentile e ci permette di intervistarla.

-Buongiorno Giulia, come sta ?

-Oh,buongiorno anche a lei signorina Syria,sto bene ma fa molto freddo questa mattina.

-Le posso fare delle domande?

-Certo, sono felice di poterla aiutare...

-Ok. Quale è il suo piatto preferito?

-Ovviamente la zuppa di ceci,la mangio spesso perché è facile da preparare ed è molto calorica. La sto preparando per pranzo, vuole vedere come si fa?

-Sì grazie, è molto gentile.

Be’, servono 600g di ceci che prendo nel mio orticello,40g di lardo di maiale,20g di pancetta,mezza carota che prendo sempre dal mio orto…

-Scusi se la interrompo, ma a lei piace molto coltivare?

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- Sì moltissimo,fin da piccola quando i miei genitori andavano all’ orto,io andavo con loro e mi divertivo a seminare il mio orticello personale.

-Ah, allora è una passione di famiglia…

-Sì ,è proprio così… Le stavo dicendo gli ingredienti per preparare il mio meraviglioso piatto. Eravamo rimasti… Ah sì,ora ricordo : serve mezza cipolla,mezza costa di sedano tutti tritati,delle fette di pane raffermo integrale, 2l di brodo,2 foglie di salvia e un pizzico di sale.

-Mmm… già dagli ingredienti si sente che verrà fantastica.

-Oh mi scusi signorina ,ma mi sono dimenticata di dirle che ci va anche il pepe,aspetti che lo vado a prendere. Come vede Syria , è una semplice zuppa contadina a base di ceci,amore e fantasia. La preparazione però deve iniziare il giorno prima , perché bisogna mettere a bagno i ceci.

-Oh…,ma che cosa è questo rumore? �

-Oh no, è di nuovo il micio del mio vicino Marcello ; viene tutti i giorni a corteggiare la mia gatta di nome Micia.

-Oh che carino!

-Ma che carino?! Lui se ne approfitta perché sa che qui trova sempre del cibo!!!

-Davvero! Ma cos’è questo odorino?

-Di sicuro è Marcello che sta preparando un buon coniglio alla cacciatora… Ma, eravamo rimasti ai ceci a bagno… Il giorno seguente si devono rosolare il trito di sedano, carote e cipolle insieme a lardo e pancetta. Appena il soffritto è dorato bisogna calare i ceci in questo modo…

-Wow signora, lei è molto brava in cucina.

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-Cucino da quando avevo 12 anni, ai miei tempi non esistevano queste cose che avete voi giovani moderni, come face book,, skype, twitter … Noi le giornate le passavamo all’aperto, a coltivare e a cucinare.

-Ecco , si spiega tutto…

-Ora torniamo a noi… stavamo ai ceci, appena sciolti, bisogna aggiungere del sale poi versare il brodo e terminare la cottura , infine disporre il pane sul fondo dl piatto e servire. Nel nostro caso la mettiamo in dei piattini appositi per la zuppa decorati con dei limoni, fiorellini e disegni campestri.-Grazie per l’intervista , mi è stata molto d’aiuto.

-Grazie a lei, vuole restare a mangiare la zuppa più buona del mondo?

NELLA CUCINA DI NONNA STEFANIA Ci troviamo in campagna con la nonna Stefania a chiederle come si prepara la “minestra rustica di fave”.

-Allora , nonna Stefania ci dica quali ingredienti ci sono nella minestra.

- Valeria ti racconterò tutto io. Nella minestra bisogna metterci:400g di fave secche sbucciate,400g di cicorietta, olio extra-vergine di oliva,2 spicchi d’aglio,sale,peperoncino piccante,2 crostini di pane,2 foglie di alloro essiccate.

- Mi potrebbe raccontare anche come si prepara? Oh, ma chi è questa? E’ una gallina!

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-Scusa mia cara,ma qui siamo in campagna e gli animali non mancano. Lei è Biancarosa la mia gallina più produttiva ,perché fa l’uovo tutti i giorni …

-Ritorniamo alla preparazione.

-Ah si ! Bisogna porre in un tegame le fave ricoperte di acqua e lasciarle a bagno per 12 ore. Scolarle e farle cuocere a fuoco molto lento per tre ore,in una pignatta di terracotta colma di acqua salata insieme alle foglie di alloro. Ogni tanto bisogna eliminare la schiuma che si forma in superficie. Dopo la prima ora di cottura, bisogna schiacciare le fave con una forchetta e continuare a farle cuocere mescolandole spesso. A fine cottura bisogna eliminare le foglie di alloro. A parte,è necessario scottare in acqua salata la cicorietta ben lavata. Poi si deve sgocciolare, strizzare e sminuzzare grossolanamente. In una padella bisogna far soffriggere lo spicchio d’aglio schiacciato a mano(se è gradito anche un po’ di peperoncino piccante).Quando l’aglio comincia a imbiondirsi , toglierlo e versare nella padella la cicorietta e farla saltare per alcuni minuti.

-Buona!Ma è fantastica! Già mi immagino il piatto fumante. Ma come bisogna servirla?

-Con l’aggiunta di olio extra-vergine di oliva con dei crostini di pane strofinati con l’aglio.

-Fantastico!Grazie !La verrò a trovare più spesso nella sua adorabile casetta.

-Grazie a te. Ricordati che la campagna è come una casa e sarà sempre a tua disposizione!

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LA PASTUCCIA DI ZIA SILVIA Oggi siamo qui in provincia di Rieti, in un paesino proprio sul cucuzzolo della montagna . Stiamo andando di casa in casa per farci svelare i segreti dell’arte culinaria contadina.

- Lei signora come si chiama?

- Lidia, ho 26 anni e vivo qui .

-Senta signora, siamo alla ricerca di piatti preparati con ingredienti semplici, ci potrebbe aiutare ?

- Si, esistono molte ricette al riguardo,come il coniglio alla contadina,i peperoni alla campagnola ecc....

- E lei ne ha una preferita ?

- Si, la pastuccia.

- Pastuccia ? Mai sentita , ma sembra un piatto interessante, con cosa si fa?

-Sì, allora : 500g di farina, 10g di sale, 300cl di acqua, 60g di uva passa,600g di salsiccia di maiale sminuzzata, 200g di pancetta,4cl di olio d’oliva extravergine e 3 tuorli d’uovo.

-Il procedimento c’ è oppure bisogna mescolare cosi tutto insieme?

-No, il procedimento c’ è :mettete in un recipiente la farina,salate e impastate bene con acqua tiepida.

Quando il tutto sarà ben mescolato,in modo che nel recipiente non resti nulla della farina asciutta,unite i chicchi di uva passa e la salsiccia di maiale a pezzettini,amalgamando insieme ai tre tuorli d’uovo. Ponete poi sul fuoco una padella anti aderente con abbondante pancetta o guanciale di maiale a tocchetti piccoli. Quando incomincerà a soffriggere, versate l’impasto distendendolo

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e pareggiandolo con un cucchiaio di legno. Spargete con un cucchiaio altri pezzettini di salciccia sminuzzata. Servite ben caldo.

- Provatela, è una bontà casareccia, ma deliziosa. Buona giornata e buon appetito!

INTERVISTA A NONNA MARIA -Ciao nonna, sono venuta a trovarti per condividere con te la tua ricetta speciale dei ravioli dolci.

- Ciao Letizia, sono contenta della tua richiesta, perché sono il mio piatto preferito e anche quello che mi riesce meglio.

Per cominciare gli ingredienti dell’ impasto sono:1kg di farina, 5 uova e sale per la pasta, mentre per il ripieno servono 1kg di ricotta, 100 g di zucchero, poco sale, prezzemolo, noce moscata.

-Grazie nonna per aver condiviso questa ricetta con me.

-Ricordati Letizia di condire i ravioli con sugo di pomodoro e basilico !!! Avrai un piatto squisito e tricolore!

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RICETTA CONTADINA Mi trovavo a casa di mia nonna, le dissi che con la mia classe stavamo preparando un ricettario di piatti tradizionali , o meglio contadini. Lei doveva darmi una mano a realizzare questo progetto.

Mia nonna per incominciare mi ha fatto l’elenco di alcune ricette che da sempre hanno rallegrato la tavola rustica di chi viveva e vive in campagna:polenta,polenta ai funghi porcini, cotiche e fagioli, zuppa di carciofi, zuppa di pesce, brodo di cavoli con minestra e per finire la crostata di mele.

Io pensai molto a lungo a quale di queste ricette preferire, ma alla fine decisi di farmi dare la ricetta della crostata di mele perché mi sembrava quella più golosa.

Lei mi disse che ci volevano circa 50 minuti per prepararla e che la avrebbe fatta in diretta per me, mentre io prendevo appunti.

Per prima cosa mi disse gli ingredienti:

burro 100 gr - zucchero 120 gr - farina 300 gr - limoni 1 - uova 2 - mele 2/3.

Poi mi spiegò come farla: preparò una spianatoia di legno, ci adagiò la farina , i 120 gr di zucchero,un pizzico di sale,un uovo intero e un rosso,la scorza grattugiata di limone ed il burro precedentemente sciolto in una terrina.

Impastò il tutto sino ad ottenere una composizione omogenea che poi mise in frigo a riposare.

Mentre parlava con me imburrò una teglia e ci mise sopra le mele precedentemente tagliate da me.

Un po’ di fettine di mele avanzarono ; ma lei mi spiegò che le avremmo utilizzate per decorare la superficie della crostata.

Poi mise in forno la crostata, a 180 gr per 30 minuti.

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La torta era buonissima: pochi ingredienti semplici danno risultati grandiosi!

INTERVISTA A NONNA TERESA

-Ciao nonna, come stai?

-Bene grazie e tu?

-Bene grazie, ma veniamo subito al sodo ,ti volevo chiedere una ricetta , una di quelle buonissime che prepari tu, semplice e squisite, la buonissima parmigiana… Cominciamo con gli ingredienti…

-Allora ci vogliono: 6 melanzane, 3 uova,farina q.b.,sugo di pomodoro, una provola, parmigiano,olio e sale.

- Tutti ingredienti genuini e naturali , ma ora mi serve il procedimento.

-D’accordo, procediamo : sbucciate le melanzane e tagliatele in fette sottili nel verso della lunghezza. Infarinatele e dopo averle passate nelle uova sbattute ,friggetele ; poi preparate il sugo di pomodoro .

Quando tutte le melanzane saranno fritte versate in una teglia uno strato di sugo e incominciate col disporre uno strato di melanzane che condirete con il sugo di pomodoro , parmigiano grattugiato e dadini di provola, continuate così a disporre le melanzane a strati finché le avrete finite .

Alla fine mettete nel forno a 160 per circa 30 minuti.

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Ecco è pronta : il piatto più buono che ci sia , a base di prodotti della terra e fantasia!

INTERVISTA A NONNA ANNA CON OSPITI INATTESI A QUATTRO ZAMPE Ci troviamo a Monteriggioni, in provincia di Siena, e oggi intervisteremo Nonna Anna che ci dirà come si fa il coniglio alla contadina .

<Servono un coniglio,cipolla,aglio e salvia . Ah, è vero,ci va anche del succo di pomodoro.>

<Grazie mille Anna,ma con questi ingredienti ci sarà anche un procedimento giusto?>

<Certamente>

<Ok,puoi gentilmente dircelo ?>

<Si senza problemi:battere insieme la cipolla,l’aglio e la salvia e con un po’ d’olio d’oliva in un tegame metterli a soffriggere …..>

<COCCODE’>

<Oh scusami Diego ,è la mia gallina Rosita , le voglio un bene dell’ anima anche se spesso gironzola per casa. Rosita dai vai fuori su… Allora continuiamo : si prende il coniglio ,si fa a pezzetti e lo si aggiunge al soffritto insieme al battuto . Una volta soffritto ci si aggiunge del sugo di pomodoro…..>

<MIAO,BAU,BAU …>

<Ma signora Anna, quanti animali ha?>

<Be’ ne ho 12 : 5 gatti,2 cani,3 galline e 2 cavalli.>

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<Ho capito che le piacciono gli animali…>

<Si è vero la campagna ti avvicina alla vita semplice e agli animali, alle piante , ai fiori , alle cose essenziali per essere felici… Per tornare alla ricetta , volete un consiglio? Quando si raggiunge un buon sugo è ottimo anche per condire la pasta.

Questa casa ora ti conosce Diego,quindi tornami a trovare. Arrivederci!>

INTERVISTA A TERESA DI BRONTE Bronte è un paese in provincia di Catania precisamente nella vallata dell’Etna.

La signora Teresa ha 95 anni, è la signora più anziana del paese. Oggi Teresa ci insegnerà a cucinare la torta all’agrume .

Iniziamo l’intervista

- Buongiorno ,signora Teresa

- Buongiorno picciotto èndra èndra …

- Oggi sono venuto per chiederle la ricetta della torta all’agrume…ce la dice???

- Ma certo che ve la dico .Partiamo con gli ingredienti …allora “serbbono” 5 arance appena colte e un limone ,4 rossi d’uovo, lievito,100grammi di burro, 100grammi di zucchero,metà bicchiere di latte e farina quanto basta .

- Ok ,Teresa da cosa iniziamo ?

- Separiamo i tuorli dall’uovo poi uniamo il latte ai rossi , giriamo e uniamo lo zucchero… nel frattempo spremiamo due arance e un limone poi mescoliamo.

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- Ma…mi avevi parlato di farina, vero?

- Certo la uniamo quanto basta per far diventare il composto denso come una crema e il lievito che quasi quasi me lo scordavo…e inforniamo…

- Per quanto?

- Finché non diventa dorato e gonfio .

- Ma le tre arance dove le mettiamo???

- Uno la spremiamo e le altre le tagliamo a fette,poi facciamo dei buchi con la forchetta sul dolce e vi versiamo la spremuta .

- Le fette vanno disposte in modo circolare e poi è pronto il dolce all’ agrume! Alla prossima golosità, picciotto!

INTERVISTA A ZIA MARIUCCIA

Ci troviamo a Napoli, nella zona contadina vicino la casa di zia Mariuccia e decidiamo di farle una visita.

Toc toc…

-Salve zia Mariuccia, vorremmo farle delle domande, si può?

-Certo, trasite, trasite ! (la signora è napoletana) Lo vulite ‘ nu poco de cafè?

-Non si preoccupi, piuttosto vorremmo intervistarla... Signora Mariuccia qual è il suo piatto preferito?

-Mi piace assai ‘a ribollita!

- Perchè sceglie proprio questo piatto, c’è un motivo specifico?

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-Certamente, mi piace perché è facile da preparare e

perché gli ingredienti sono semplici assai.

-Ci può dire quali sono e come si prepara?

-E’ facile wuagliò, gli ingredienti sono ‘nu ciuffo di cavolo

nero, un ¼ di verza, ‘nu porro,’ nu poco de cipolla,

due patane, due carote, due zucchine, sedano,’ na

pummarola, olio, sale, pepe e ‘nu poco de pane casareccio.

Però non posso dirvi come la preparo io perche’ e’ nu

segreto…

-CHICCHIRICCHI!!!!

-Aiuto, cos’era??!!!

-Waneme era ‘u gallo…

-Che spavento!

- Signora Mariuccia, può raccontarci una breve storia di questo piatto che le piace molto?

-Certo, allora ‘nu juorno, nel 1850 ,un signore aprì ‘nu ristorante assai famoso, e ‘nu principe o ‘nu sceicco, scusate ma la memoria alla mia età…volle visita’ chisto famoso ristorante, e il proprietario era contentissimo. Venne lo sceicco e ordinò un piatto chiamato tashin; il cuoco andò into ‘a cucina e si mise a prepara’ chisto piatto esotico , ma ad un certo punto esplosero i fornelli . ‘A cucina fu mezza distrutta e nel caos scomparvero gli ingredienti che stava utilizzando per il tashin . Erano rimasti gli ingredienti che ho detto prima e si mise a preparare ‘a ribollita. Piace’ molto allo sceicco e la gente venne a provarla.

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-E’ una bella storia, forse non sarà tutta verità ,ma è interessante. Un’ultima domanda, quand’ è che lei prepara la ribollita?

-La Domenica, ‘na journata de riposo e di festa in campagna.

Grazie ragazzi, mi ha fatto piacere assai che siete venuti, tornate presto, ’sta casa è sempre aperta agli amici.

Grazie a tutti per averci seguito e se volete altre interviste visitate il nostro sito www.intervisteculinarie.it Alla prossima CIAO!!!!

I PEPERONI CRUSCHI DI NONNA LILLINA Quel giorno dovevo andare a trovare la mia cara nonna per farmi raccontare e descrivere uno dei piatti più semplici del mondo: ”I PEPERONI CRUSCHI”ovvero la bontà contadina.

Arrivammo a casa sua, trovai nonna Lillina vicino al camino insieme a mio nonno a vedere la tv. Appena ci vide le si illuminò il viso di gioia. Partimmo subito con l’intervista.

Prese un mucchietto di peperoni e li appoggiò sul tavolo.

- La prima cosa da fare è prendere dei peperoni rossi possibilmente paesani- mi disse-poi cucirli tra loro e lasciarli essiccare per una settimana appesi fuori dal balcone o su uno stendino.

Ecco qua, questa è la ricetta,la più semplice, ma anche la più buona,perché i peperoni cruschi si possono mangiare in tanti modi:metterli sott’olio, farli ripieni di pangrattato al forno e anche friggerli con pezzetti di pollo.

–Vedi Nicola, quanto valgono le cose semplici ?- disse mia nonna abbracciandomi mentre andavo via…

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Io la salutai calorosamente e scappai subito a casa per ricopiare questa fantastica intervista!

MESTOLI E CUCCHIAI IN ALLEGRIA Sono in un paesino chiamato Sermoneta ,vicino ad un bel campo di grano appartenente ad un’ adorabile vecchietta di nome Pina . Accanto a questo campo c’è il suo rustico casolare di campagna in mattoni e travi a vista. Oltrepassata la porta saluto la vecchietta e mi accomodo su un comodo divano accanto al delizioso camino . Iniziamo a parlare del più e del meno mentre un’allegra e frizzante gallina ci scorrazza tra i piedi. Io ,essendo una giornalista , mi occupo di una rubrica di arte culinaria e,sentendo un profumo a dir poco invitante provenire dalla cucina, chiedo sfacciatamente alla mia interlocutrice:

<<Pina ,cos’ è questo buonissimo odore ?>>

E lei :<<Sto preparando una semplice ma prelibata zuppa di cipolle, ricetta tipica contadina >>

Si interrompe e poi riprende :<<Cara ,se vuoi ti posso svelare i segreti per fare una perfetta zuppa di cipolle… >>

Ed io ,attirata dall’idea di poter riciclare la ricetta e potermene vantare con le spocchiose amiche del circolo di cucito e quelle del club del libro, non perdo tempo e accetto.

<<Ok ,iniziamo , per prima cosa mi dica gli ingredienti !>>

<<Certo , servono 1.5 kg di cipolle ,120 g di burro ,80 g di fontina ,2 l di brodo ,fette di pane raffermo,preferibilmente giallo e integrale , e parmigiano reggiano grattugiato .

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In una ciotola sciogliere il burro ,aggiungere le cipolle affettate, mescolare e incoperchiare lasciando cuocere a fiamma lenta per almeno un’ ora . Aggiungere via via il brodo …

<<Accidenti ,non pensavo che un piatto tanto semplice potesse richiedere una così lunga preparazione! >> <<Anche le ricette più semplici , a volte,hanno bisogno di passione ,non come il cibo che viene consumato nelle vostre metropoli ,privo di sapore e nutrimento…>> <<Comunque adesso torniamo alla ricetta …Terminato il bollore si tagliano le fette di pane, si dispongono su una teglia , si cospargono di fontina e di crema di cipolle poi si infornano a 180 ° per circa 20 min . E questa è la dimostrazione che con ingredienti essenziali si può creare una ricetta degna dei più noti ristoranti del mondo � !>

<<Perfetto non vedo l’ora di prepararla questa sera e sono sicura che mia figlia ne sarà entusiasta .>>

AGLIO, OLIO E PEPERONI, Festival della bontà contadina Ci troviamo in campagna in casa di Oreste, a Norcia, in una bella e verdeggiante tenuta.

Entro , saluto Oreste e mi dirigo in cucina dove ad aspettarmi c’è la Signora Maria. Iniziando a parlare con lei mi sorprende invitandomi a cucinare insieme un piatto di origine contadina. Attirata dall’odore stuzzicante decido di non perdere quel momento e di farle un’intervista. Prendo carta e penna e cominciamo:

<<Iniziamo con la prima domanda, quali ingredienti sono necessari per la preparazione del piatto?>>

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<<Sono necessari 500 g di peperoni rossi, 500 g di peperoni gialli, 1 litro di acqua, un litro di aceto bianco, un litro di olio, un pizzico di sale fino, una scatola di filetti di acciughe, un cucchiaio di basilico tritato, quattro spicchi d’aglio, un pizzico di origano e del sale.>>

<<Ora che mi ha detto gli ingredienti, mi può dire la preparazione? �>>

<<Allora, bisogna pulire i peperoni, asciugarli e tagliarli a strisce, metterli a bollire per 5 minuti e scolarli subito. Poi, bisogna metterli ad asciugare su uno straccio. Quando saranno freddi mettere un filetto di acciuga su ogni striscia di peperone, arrotolarlo e tenerlo fermo con uno stecchino.

Mettere i peperoni nel tegame con il basilico, l’origano e l’aglio tagliato a fettine. Infine coprirli con l’olio e lasciarli riposare un mesetto prima di consumare.>>

<<Dimenticavo, qual è il nome del piatto?>>

<<Il nome del piatto è “PEPERONI ALLA CONTADINA”.>>

Oggi Maria mi ha insegnato un piatto semplice ed invitante che profuma di campagna, di sole e di allegria. Ogni volta che lo preparerò penserò a lei e al profumo della campagna.

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A CASA DELLA MIA CARISSIMA NONNA

Sono a casa di mia nonna che si chiama Marianna.

-Cara nonna, posso chiederti qualcosa che riguarda la cucina ?

Qual è il tuo piatto preferito?

-Certo,il mio piatto preferito e la Zuppa di Ceci , è buona e nutriente. Sai fa molto bene perché contiene i ceci che sono ottimi e gustosi. Vuoi che ti dica quali sono gli ingredienti ? Detto fatto:

500gr di ceci lessati /100gr di passata di pomodoro/120gr di pasta all’uovo piccola/60 gr di lardo/brodo vegetale

2 spicchi d’aglio /2 cucchiai di olio d’oliva /rosmarino , sale e pepe.

-Cara nonna ,come si procede per cucinarlo?

-Si frigge il lardo tagliato a pezzetti, si uniscono 2 spicchi d’aglio, e poi via via il brodo vegetale, la pasta all’uovo e gli altri ingredienti

-Grazie Nonna, pensavo che non avrei mai assaggiato la pasta coi ceci , ma la tua ricetta mi ha fatto venire l’ acquolina in bocca. Un giorno la prepariamo insieme ?

FAGIOLI CON LE COTICHE, ricetta di nonna ADA (romanesca) Ciao a tutti appassionati di interviste,oggi ci troviamo nel praticello di nonna Ada,e stiamo per bussare alla sua porta per fare quattro chiacchiere sul piatto che le riesce meglio.

Bussiamo…

-Buongiorno signora,siamo due lavoratori della Mela Verde…

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- Entrate pure…però chiudete ‘a porta che tira corente.

-Sì , non si preoccupi.

-Allora che me dovete da di…

-Vorremmo sapere qual è il piatto che le aggrada e che fa spesso.

-Ah sì…aspetta ‘n po’ che vado a vede’ il libro de cucina che non me ricordo. Ecco qua allora è…allora…a ecco er piatto che me piace, so’i facioli co’ ‘ e cotiche.

-Ah si mi ricordo che mia nonna…

-Aò, ma che m’ emporta de tu nonna…nun divaga’ . Allora prima de tutto pe preparà ce vogliono 40 minuti…

-Sì,ma gli ingredienti…

-Aò aspetta n’attimo, so ‘na vecchietta,abbi n’ po’ più de rispetto… Ooo…allora prima ce vanno 350g de pasta corta tipo i ditalini rigati, i conosci sì…?!

-Sì ,sì, vada vada…

-Aò te sto a chiede ‘na cosa…mamma mia.

Te chiedo ‘na cosa e me vai de prescia. Poi ci vogliono altri 350g de facioli barlotti freschi e sgranati,ancora dopo ducento g di cotiche de maiale e poi 4 cucchiai de olio extra vergine,35g de prosciutto crudo cor grasso, du spicchi d’aglio e mezza cipolla,350g de pomodori pelati e 4 foglie de basilico , 40g de formaggio parmigiano grattugiato e infine sale e pepe ed ecco qua i facioli co’ ‘e cotiche.

-Hmm…mgnam mgnam mi è venuta fame.

-E te credo è bonissima….

Ciao e quarche volta regazzì viemme a trova’ in campagna.

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- Verrò , verrò …Bene amici della Mela Verde per oggi è tutto e alla prossima!

A TU PER TU CON NONNA ANGELA Oggi ho deciso di fare un’intervista alla nonna Angela,una donna molto simpatica e gentile.

Stiamo per entrare nella sua casetta campagnola e semplice che si trova su una collinetta, vicino l’ aeroporto di Ciampino.

<<Buongiorno, signora Angela >>

<<Buongiorno>>

Lei è seduta su una sedia a dondolo e lavora ai ferri.

<<Le posso fare un po’ di domande? Stiamo preparando con i miei compagni di classe una ricerca sulla cucina di una volta , che era sana e si basava su ingredienti semplici che mescolati insieme davano risultati fantastici.>>

<<Certo, cosa vuoi sapere?>>

<<Io volevo sapere come si cucina la polenta di cicerchia.>>

<<Ragazza mia,sono sempre molto contenta di poter condividere una ricetta contadina con voi giovani che mangiate solo cibi congelati e veloci.

Scrivi, questi sono gli ingredienti: quattro litri di acqua,per circa mezzo chilo di farina,olio,sale,aglio,un pugno di finocchietti selvatici o di broccoletti >>

<< Tutto qua ?Sembra molto semplice questa ricetta campagnola>>.

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<<Quando l’acqua è in ebollizione,a piacere,mettere a cuocere per una decina di minuti un mazzo di verdure tagliate. Raffreddare con un bicchiere di acqua fredda le verdure ,portare al minimo la fiamma e con l’aiuto di una frusta cominciare a versare a pioggia la farina di cicerchia fino a quando raggiunge la consistenza desiderata;aumentare la fiamma e far cuocere per un quarto d’ora circa sempre rimestando, intanto far soffriggere e versare nei piatti .

La si può anche mangiare con il peperoncino …

Erica, io ho finito mi vorresti fare qualche altra domanda?>>

<<No grazie, nonna Angela ci sei stata davvero di aiuto, perché ora so come cucinare la polenta di cicerchia. E poi

quest’incontro mi ha fatto riflettere sulla semplicità e sulla autenticità della vita contadina.

Evviva la minestra maritata

Oggi vado a trovare la mia nonnina che mi aveva promesso di preparare una delle sue buonissime ricette calabresi di cui tra poco mi svelerà il nome.

-Ciao nonna, come stai?

-Ciao Emanuele, finalmente sei arrivato! Sto bene, sto bene, in campagna la vita è tranquilla …

-L’ importante è questo, adesso vengo in cucina e mi dici la ricetta.

-Lo sai, te lo dico sempre, una vera cuoca non svela mai le sue ricette!

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-E’ vero, e’ vero ,però questa ricetta me la devi dire, lo sai mi serve per la scuola, dobbiamo fare un ‘attività di riscoperta di piatti buoni , ma preparati con ingredienti semplici.

-Va bene, vieni che ti faccio vedere come si fa un mio piatto speciale: la minestra maritata !

- Nonna, mi puoi dire gli ingredienti ,così prendo appunti…

-Va bene, facciamo che sia per sei persone come la nostra famiglia: 500 grammi di pancetta di maiale grassa e magra e fresca o affumicata, insomma come ce l’ hai…

Poi hai bisogno di un gamboncello e di sei spuntature di maiale .

-Quindi nonna è una ricetta a base di carne?

-No figliolo, adesso arriva anche qualcos’altro: un uovo, un pezzo di pane e un chilo di verdure miste o anche di misticanza fresca che io ho preso dal mio orto.

Adesso puoi andare, Emanuele ho finito!

-Eh eh eh non ci provare nonna, mi devi dire la preparazione.

- Ah è vero ,allora prendi appunti , scrivi!

In una pentola alta fare il brodo con le spuntature, il gamboncello e la pancetta come sto facendo io. Guarda.

Aggiungere poi le verdure. Nel frattempo preparare delle polpette piccole con la carne tritata, il pane spugnato,l’uovo,il parmigiano e il pepe nero .

-Poi quando la verdura è quasi cotta aggiungere nella pentola le polpettine, far cuocere per 10 minuti circa ed infine spegnere il fuoco.

- Nonna, ma perché in Calabria mangiate questa minestra? La si prepara per un evento speciale, per caso?

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-Di solito, la facevano i contadini quando uccidevano il maiale.

-Ok nonna, grazie per tutto ,ora vado a tavola e poi vado a casa che mamma mi aspetta…

Quando Emanuele sta di là la nonna dice tra sé:

-Eh eh Emanuele, sei ancora giovane e hai ancora tanto da imparare, io cercherò di insegnarti tutto che quello che so e che tu vuoi sapere…..oh mamma mia la minestra …

Stava quasi per bruciare tutto!

Ciao a tutti , cari lettori e buon pranzo “contadino”.

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In campagna con mia nonna Ovita

Oggi mia nonna che si chiama Ovita mi preparerà il suo piatto preferito: i fagioli con le cotiche.

Le ho chiesto come mai le piace tanto e lei mi ha riposto così:

-I fagioli sono la carne dei poveri , fanno bene e poi a me piace proprio il loro gusto.

-Cosa ci metti a bollire in pentola con i fagioli?

-Eccoli qua , ingredienti semplici ma buoni per la salute:

400 grammi di fagioli, cotiche di prosciutto, una carota, una bella cipolla, sale , olio, aglio , sedano e peperoncino , quest’ ultimo però solo se piace a tutti gli invitati.

La preparazione è semplice: si fanno bollire le cotiche fino a farle diventare tenere, nel frattempo si prepara un bel soffritto con olio, aglio e cipolla. Le cotiche cotte si versano nel soffritto con la passata di pomodoro , il sedano e la carota sminuzzati oltre a sale e pepe. Dopo 10 minuti di cottura si aggiungono i fagioli precedentemente bolliti.

- E’ pronto?

- A questo punto , cara Annabel, bisogna lasciare insaporire per una decina di minuti . Ora sì che ci possiamo mettere a tavola.

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- Ottimi nonna Ovita e poi l’ essenziale è anche mangiarli tutti insieme!

- Hai ragione , tre sono gli ingredienti essenziali di questo piatto : i fagioli, le cotiche e l’ allegria !!!