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DOSSIER Luciano Regolo “Maria Cristina di Savoia” 1

Dossier - Maria Cristina di Savoia di Luciano Regolo

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La Regina innamorata di Gesù

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  • DOSSIER

    Luciano Regolo Maria Cristina di Savoia

    1

  • INDICE

    PRE-TESTO

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    TESTO

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    SOGGETTO

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    CONTESTO

  • PRE-TESTO

    Luciano Regolo

    Ma perch liter per la beatificazione di Maria Cristina, si concluso solo a due secoli dalla sua nascita? Per poterlo comprendere e cogliere anche un significato spirituale in questattesa prolungata occorre riandare al passato.Il clamore sui prodigi operati dalla Reginella santa si diffuse subito dopo la sua scomparsa, nel 1836. Ma, intanto, per attivare la procedura, cera un termine a quo da rispettare, allora di 30 anni dalla morte della persona in fama di santit. Liter canonico, inoltre, era molto severo e pi articolato dellattuale, abbreviato nel 1983, con la Costituzione Apostolica di Giovanni Paolo II circa la nuova legislazione per le cause dei santi. I decreti di Papa Urbano VIII, inoltre, vietavano di anticipare in ogni forma, il giudizio delle autorit ecclesiastiche, riservando forme di culto a persone sante solo per voce popolare. A un certo punto, tuttavia, come risulta dagli stessi archivi della Congregazione delle Cause dei Santi uomini rispettabilissimi cominciarono a chiedere di aprire una causa di beatificazione. Alcuni scrissero, ricordando le soavissime virt manifestate in vita da Maria Cristina, altri segnalavano miracoli ottenuti per sua intercessione, dopo la morte della regina. Ma chi furono questi uomini rispettabilissimi, che indirizzarono le cosiddette lettere postulatorie? importante stabilirlo per far luce su un dato incontrovertibile: gli aspetti storico politici influenzarono certamente landamento altalenante e quindi il lungo protrarsi della causa, ma non furono invece alla base del sentimento di devozione accesosi spontaneamente attorno alla figura di Maria Cristina di Savoia. Le ragioni del potere o gli interessi diversi da quelli religiosi, che pure, a un certo punto, iniziarono a farsi sentire, ostacolarono e ritardarono lascesa della regina alla gloria degli altari, anzich favorirla. E anche in questo vi si pu scorgere un disegno della Provvidenza per rendere chiaro il fatto che la vera grandiosit di questa figura non derivasse dal suo ruolo nella societ, ma dal fervore di fede e dallincredibile umilt che laveva sempre animata. Chi tentava, da una parte e dellaltra, di farne una bandiera, una sacra legittimazione di obiettivi politici, rimasto a bocca asciutta, sconfitto dal fluire del tempo. Maria Cristina diventa beata in unepoca in cui quegli obiettivi sono da tempo tramontati e non hanno pi senso, mentre restano vivi i cardini della sua spiritualit che la rendono un eterno esempio luminoso di fede per ogni generazione.

    Dal Capitolo 1

    Luciano Regolo, nato a Catanzaro nel 1966, si laureato in Scienze politiche alla Luiss di Roma e specializzato in Giornalismo e Comunicazione di massa presso lo stesso ateneo. Giornalista professionista, ha lavorato per diverse testate, fra cui la Repubblica, Oggi, A e Chi e ha diretto Novella Duemila, Eva 3000 e Vip. autore diLa regina incompresa(tre edizioni, tradotto in francese dalle Editions Racine),Il Re signore,La Reginella Santa e Jelena, le biografie di Maria Jos, Umberto II, Maria Cristina ed Elena di Savoia, edite da Simonelli. Con Mondadori ha pubblicato il bestsellerNatuzza Evolo. Il miracolo di una vita(2010),Natuzza amica mia(2011) eIl dolore si fa gioia(2013). Con Kogoi edizioni ha pubblicato Cos combattevamo il duce. Limpegno antifascista di Maria Jos di Savoia nellarchivio inedito dellamica Sofia Jaccarino (2013).

    Il miracolo nellamata Genova e la lunga attesa

  • TESTO

    Bench sia sana, ricca e bella, e poi? | E che io posseg-ga argento ed oro,e poi? | E che io comandi molti servi,e poi? | E dingegno e saper sia sola,e poi? [...]| Presto si muore, e nulla resta,e poi? | Servi a Dio solo, e tutto avrai dappoi.

    (Maria Cristina di Savoia)

    Luciano Regolo

    Maria Cristina, regina delle due Sicilie, sorella di Maria Anna di Savoia, imperatrice dAustria e di Maria Teresa, duchessa di Parma. Questa la famiglia illustre di Titina, comera chiamata in casa da piccola, per la quale papa Francesco ha firmato il decreto che autorizza la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare quello che riconosce il miracolo compiuto dal Signore per intercessione di Maria Cristina. Miracolo avvenuto a Genova nel 1866 a beneficio di Maria Vallarino, domestica alle dipendenze della marchesa Antonia Carrega, affetta da un carcinoma mammario giudicato inguaribile e inspiegabilmente risolto. Il libro di Luciano Regolo ricostruisce, con documentazioni accurate, la vita della Beata e la devozione che la sua figura si guadagnata tra il popolo e i potenti. Se per i credenti la storia di Maria Cristina semplicemente esemplare, per i laici un viaggio affascinante nei risvolti antropologici della devozione popolare in uno scenario storico dove i potenti di turno sono costretti a chinare la testa davanti alla forza della sua spiritualit.

    Poche altre donne, nella storia, hanno goduto della stessa capa cit dimpatto sulle folle. [] Gli orfani di Cristina divennero un fiume silenzioso, ma straripante.

    ISBN:978-88-98455-05-8 COLLANA: Legmi DATA: gennaio 2014 FORMATO:2114 PAG. 526 con illustrazioni (8 tavole) PREZZO: 27,00

    CollanaLegmi

    Maria Cristina di SavoiaLa regina innamorata di Ges

  • Da una serie di testimonianze e altri documenti risulta che, davvero, almeno fino al 30 gennaio, n Ronchi, n i suoi colleghi compresero che Cristina era a un passo dalla fine. Latto di morte, steso alle 14.00 del 1 febbraio 1836 dal sindaco di Napoli, Giuseppe Caracciolo, marchese di Agapito, mantiene il silenzio pi totale sulla causa del decesso. un laconico annuncio: Nel giorno di ieri, 31 gennaio, a mezzod, Sua Maest Maria Cristina di Savoia Regina delle Due Sicilie, di anni ventitre, mesi due e giorni diciassette morta in questo R.le Palazzo di Napoli.Quello che emerge chiaramente dalle carte proprio la mancanza di una diagnosi precisa della malattia e il tentativo di attribuirne lorigine a precedenti disturbi o nel mutamento daria e dambiente. La reticenza dei medici, dovuta allinsicurezza professionale, scaten subito agghiaccianti sospetti. Tanto pi che, si legge nellultima parte del resoconto di Terzi, il dottor Lanza aveva promesso al padre confessore una dettagliata memoria sulla malattia e sui rimedi adoperati, ma poi gli mand a dire che non poteva farla essendo stato obbligato dalla maggiordomia di Casa Reale a sottoscrivere la relazione fatta dal medico Ronchi. Poi, fa notare ancora il vigile padre spirituale di Cristina, perch mai sia Lanza sia Lucarelli firmarono la scrittura del protomedico di corte, come se entrambi avessero assistito fin dal parto la regina, quando invece avevano affiancato il collega solo a partire dal 25 gennaio? (L. Regolo, Maria Cristina di Savoia).

    AUTORE

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    Ritratto di Maria Cristina di Savoia.

    Credo in Dio, spero in Dio, amo Dio

  • CONTESTO

    La beatificazione di Maria Cristina di Savoia, Regina delle due Sicilie, avvenuta la mattina del 25 gennaio 2014, con una cerimonia solenne, nella basilica di Santa Chiara, a Napoli. I Cardinali Crescenzio Sepe, Angelo Amato e Renato Martino, Gran Priore dellOrdine Costantiniano di San Giorgio, hanno concelebrato davanti a circa duemila persone.

    stata la regina dei poveri - ha detto Sepe durante la predica. Il Cardinale Amato, prefetto per la Congregazione dei Santi, inviato del Papa, lha additata come un modello per la Chiesa. La festa liturgica per la nuova beata stata fissata il 31 gennaio, giorno della nascita. Dopo la cerimonia i Principi Carlo e Camilla di Borbone, la Principessa Beatrice, il Principe Casimiro ed i rappresentanti del ramo spagnolo Don Pedro ed il figlio Don Jaime hanno reso omaggio alle tombe dei Borbone-Due Sicilie insieme a Maria Gabriella di Savoia, al Duca Amedeo dAosta, ed alla moglie di Emanuele Filiberto, Clotilde Courau. (Maria Cristina di Borbone beata, la cerimonia a Napoli, Oggi.it, 28 gennaio 2014).

    Rende particolarmente gioiosi il fatto che il compimento del lungo iter che ha portato alla beatificazione di Maria Cristina di Savoia sia maturato tra il 2012 e il 2013, lanno del bicentenario della sua nascita, ma anche lAnno della Fede, indetto da Sua Santit, papa Benedetto XVI. Maria Cristina, per quanto donna vissuta in unepoca lontana, si presenta tuttora come uneccellente testimone di fede alla quale ogni credente pu guardare per trarre un esempio e improntare la propria condotta nel quotidiano. Figlia di un re, Vittorio Emanuele I, sovrano del Regno di Piemonte e Sardegna, fu a sua volta regina del Regno delle Due Sicilie per aver sposato, nel 1832, Ferdinando II. Non una novit che un sovrano possa essere elevato alla gloria degli altari. La lunga storia della santit costellata di esempi di questo tipo, basti pensare a san Luigi dei Francesi, a santa Elisabetta del Portogallo, o, in epoca pi recente, allultimo imperatore dAustria, Carlo I dAsburgo, beatificato nel 2004, o a sua moglie, limperatrice Zita, per la quale ancora in corso il processo di beatificazione. Ma questi esempi ci dicono semplicemente che la santit o lo beatitudine non conoscono confini di classe e ruolo sociale, esse attengono allanima e alla sua intimit con Dio che d i suoi frutti indipendentemente dal proprio status, poich chi vive nel costante dialogo interiore col Signore si astrae da ogni barriera terrena cercando unicamente di fare la Sua volont. (Padre Gianni Califano, Introduzione in L. Regolo, Maria Cristina di Savoia).

    Finalmente... beata

    Arazzo raffigurante Maria Cristina di Savoia.

  • CONTESTO

    La carit

    In sostanza ci si rende conto che la carit lelemento base su cui fondata la breve ma difficile esistenza della Principessa Sabauda. [...] In solo tre anni, infatti, realizz una lunga e sorprendente lista di opere di autentica carit e promozione umana a favore dei poveri, delle donne, dei malati. Basta ricordare il suo coraggioso impegno per restaurare la colonia di S. Leucio a Napoli per la produzione della seta e a Torre del Greco lartigianato del corallo. Questo al fine di rimettere in piedi una economia dissestata, creando posti di lavoro anche per le donne e aiutare economicamente tante famiglie. Cos pure, allindomani dellarrivo a Napoli, con una somma di denaro sottratta ai festeggiamenti nuziali Ferdinando II e Maria Cristina finanziarono il riscatto di tutti gli oggetti depositati in pegno al Monte di Piet e preparare la dote per 240 prossime spose. In ogni caso la Regina dei poveri dimostra il lato pi genuino della sua altissima concezione della carit cristiana rivolgendo in primo luogo le attenzioni del suo grande cuore ai membri stessi della sua nuova famiglia. In un ambiente totalmente diverso per cultura e abitudini Maria Cristina con grande sensibilit umana e spirituale cre condizioni di incontro, di riappacificazione e di reciproco perdono. Infine, intelligente e ispirata allamore cristiano risult la sua mediazione presso il suo sposo per la commutazione delle condanne a morte alla pena del carcere anche per cospiratori e nemici. (Elena Marchitielli, Maria Cristina, donna di carit e regina dei poveri Nuova Stagione, Napoli, 19 gennaio 2014, p. 2).

    La donna e il lavoro

    Maria Cristina ne sapeva di economia, di matematica e di scienze naturali, cosa non comune in una donna di quellepoca. Aveva spiccate doti intellettive e mise su, autonomamente, un progetto in cui concentr un po tutte le sue convinzioni religiose e sociali. Un progetto che mise in crisi le sue finanze private e di re Ferdinando, ma che recuper tutta una fascia debole del regno. Nessuno nella corte borbonica avrebbe potuto fare altrettanto e, infatti, la sua morte sar la morte, lenta ma inesorabile, anche di San Leucio. Alla vigilia del 1860, Carlo Insegno dichiar: Ora tutte le fabbriche di San Leucio sono chiuse; quei coloni si muojono di fame, ed ancora richiamano la Benefattrice. Maria Cristina, comunque, credeva nel ruolo socialmente attivo della donna. Certo non la intendeva come una rivendicazione o unopposizione al potere maschile. Piuttosto, come una maggiore garanzia di stabilit economica e sana moralit dellintera famiglia, perch intuiva che le migliori condizioni di vita favoriscono lequilibrio e il benessere spirituale di ogni nucleo. Tra le 300 salariate, che ogni giorno a mezzod uscivano dal lavorio di San Leucio, confluirono anche alcune ragazze sbandate da Napoli e da altre citt del Regno, che Maria Cristina aveva voluto salvare dalla strada. Oppure intere famiglie che vivevano in condizioni disumane nella capitale: le donne venivano occupate nello stabilimento tessile, gli uomini nelle altre attivit. (L. Regolo, Maria Cristina di Savoia).

    Maria Cristina di Savoia intenta a recitare il rosario.

    Maria Cristina di Savoia in un dipinto di Pietro Iola.

  • KOGOI EDIZIONI s.r.l.Roma - Via Francesco Catel, 27/29

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