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Dr.ssa Stefania ZOVATOIstituto Oncologico Veneto (IOV) – IRCCS – PadovaSSD Unità per i Tumori Ereditari
Il CounsellingPadova, 21 marzo 2016
Significato Scopo e limitiA chi si rivolgeCriteri, modalità, fasiRisultato e utilità del
test genetico
Punti chiave del counselling
Processo attraverso il quale i soggetti a rischio per una malattia che può essere ereditaria, vengono informati di:
conseguenze della malattiamodi con i quali essa può essere prevenuta o curatarischio della sua comparsa probabilità di trasmetterla.
SIGNIFICATO DEL COUNSELLING
Team multidisciplinare
PER LA CONSULENZA (in tutte le sue fasi):Genetista MedicoPsicologoInfermiere case-managerMedico Specialista
PER IL POST-CONSULENZA:Medico Specialista (Oncologo)PsicologoChirurgoRadiologo
SCOPO DELLA CONSULENZA ONCOGENETICA
NB: Il counseling oncogenetico favorisce la scelta di programmi di prevenzione ad hoc, ma può anche aumentare il carico dello dello stress nei confronti del rischio percepito
Percorso di sorveglianza adeguato atto a identificare il tumore in fase precoce (pevenzione secondaria)
Decisioni preventivo-terapeutiche per l'abbattimento del rischio (prevenzione primaria)
K mammella: tumore più frequente nella popolazione femminile (8-10%)
“Solo” il 5-10% è di tipo ereditario
Il 15-20% può essere familiare (almeno 3 soggetti affetti in 2 generazioni)
Ad oggi i principali geni responsabili sono : -BRCA 1 (cromosoma 17) -BRCA2 (cromosoma 13)
Buona parte dei tumori ereditari/familiari sono legati ad altri geni (p53,pTEN,ATM, CHEK2,CDH1, SDK11) o geni non ancora identificati
A QUALI DONNE CI RIVOLGIAMO?
I TUMORI EREDITARI DELLA MAMMELLA : definizione
Tumore ereditario: una delle alterazioni del DNA è presente anche nelle cellule germinali (cellula uovo o spermatozoo) ed è quindi trasmissibile dai genitori ai figli
Tumore familiare: quando in una famiglia vi siano almeno 3 persone con tumore mammario in 2 diverse generazioni, in assenza di quei criteri che caratterizzano le forme ereditarie, in particolare l’identificazione della mutazione
Storia familiare di cancro al seno nei parenti età di insorgenza di cancro al seno bilateralità della malattia grado di parentela (primo o superiore) più casi in famiglia (in particolare sullo stesso ramo) altri tumori correlati ad esordio precoce (per esempio, ovaio) numero di individui sani (grandi famiglie con molti parenti non affetti avranno una probabilità minore di essere portatori di mutazione genica)
PRIMO SCREENING: MMG? CENTRI SPOKE?
LG internazionali: The French National Ad Hoc Committee/ National Health and Medical Reasearch Council (Australian Cancer Network) National Comprehensive Cancer Network/ National Institute of Clinical Excellence (NICE) ScHARR, University of SheffieldPer il lato paterno della famiglia considerare anche famigliari di secondo grado (nonna, zie)
CRITERI PER LA CONSULENZA
La consulenza genetica oncologica (CGO) è una attività clinica e genetica che affronta il problema della prevenzione dei tumori, o delle loro conseguenze, in relazione al rischio genetico di malattia stimato in base alla storia familiare e/o personale di cancro.
Al termine del percorso di CGO vengono fornite e discusse:
1 la stima del rischio genetico (che include il risultato del test genetico, ove eseguito)
2 la stima del rischio di cancro e le opzioni di sorveglianza/riduzione del rischio relative alla fascia di rischio considerata. [ 2013]
3 Il percorso di CGO può essere limitato ad un solo colloquio oppure configurarsi come un programma di presa in carico.
CONSULENZA GENETICA ONCOLOGICA
Fasi della consulenza oncogenetica
Consulenza pre-test:Raccolta dell’albero genealogico (quanto più esteso e
completo possibile)
Analisi del referto istologico del probando e, se possibile, di altri familiari affetti
Stima della probabilità a priori di mutazione BRCA (modelli statistici):Risk assessment
Verificati i criteri: proposta test genetico (caso indice) e Consenso Informato
Consulenza post-test:Discussione del test genetico: implicazioni cliniche
Cartella clinica
Breast Ca, 52
Breast Ca, 37
OvarianCa, 45
37 35
INFORMATIVO:identificazione di mutazione con noto significato patogenetico nel gene BRCA1 o BRCA2INCERTO: identificazione di una variante di incerto significato (VUS)NON INFORMATIVO: non documentabile una precisa alterazione per: limiti delle tecniche possibile coinvolgimento di geni diversireale assenza di mutazione
RISULTATO DEL TEST
Viene ereditata una copia mutata del gene(trasmissione AUTOSOMICA DOMINANTE) ma
Non si sviluppa tumore fino a quando non si verifica una mutazione a carico della seconda copia non mutata(“second hit)
Chi deve essere testato nella famiglia?
TEST completomut +
mut +Rischio genetico
20-40% ovarian cancer
60-80% breast cancer
Test non informativo(80%~ dei casi)
ALTO RISCHIO=Rischio equivalente
Mut -
Rischio ~ di popolazione
1:74 OvCa
1:12 BrCa
Carrier obbligato mut +
Test diagnostico (soggetto affetto):
Se INFORMATIVO-Diagnosi di ereditarietà-Stima del suo rischio personale di sviluppare una seconda neoplasia-permette una modificazione del trattamento (chir./terapeutico)
Test predittivo (per i familiari):-Identificazione dei portatori (vero positivo) dai non portatori (vero
negativo) -Inclusione dei portatori nei percorsi di prevenzione alti rischi
Permette di adottare i più idonei interventi di prevenzione primaria (RRS: Risk Reducing Surgery) e/o sorveglianza (prevenzione secondaria/diagnosi precoce) nei soggetti carrier di mutazione
UTILITA‘ DEL TEST GENETICO
PENETRANCECancer risk associated with germline mutations in BRCA genes TABLE 1. BRCA1/2 Cancer risk
Cancer site BRCA1 Mutation BRCA2 Mutation
Female breast 50%-80% 40%-70%
Ovarian <40% <20%
Prostate <30% <39%
Pancreatic 1.3%-3.2% 2.3%-7%
Second primary BC 35-43% to 10-20y idem
Controlateral 30-40% to 10-20y idemK.M Shannon et al.The Cancer J.,vol.18;2002Metcalfe K. et al. J.Clin.Oncol.22(12) ;2004
Test positivo: proposteSOGGETTO SANOProtocolli di sorveglianza (utilizzo esami bioumorali e di imaging adeguati)Farmaco-chemoprevenzioneProposte di chirurgia Risk-reducing
SOGGETTO AFFETTO DA NEOPLASIAProposte di chirurgia anche non conservativa (malattia localizzata)Proposte di terapia mirata (PARP-Inhibitors malattia avanzata)
• Può essere causa di diversi disagi psicologici:
interferenza con programmazione di vita futura
angoscia verso la possibile malattia,)
aumento di depressione, ansia o stress
Senso di colpa rispetto ad una possibile trasmissione
COMUNICAZIONE DELL’ESITO DEL TEST POSITIVO
CONCLUSIONI
Selezione di soggetti o famiglie ad alto rischio di sviluppo di malattia
Proposte di protocolli di sorveglianza (sano) o follow-up mirati (affetto) in portatori di mutazione BRCA
1 o 2 o rischio di malattia elevato
strategie chirurgiche adeguate nei soggetti malati/sani portatori di mutazione (abbattimento
del rischio)
Impostazione terapie mirate (Parp-inhibitors) nei soggetti mutati con malattia avanzata
VANTAGGI DELLA CGO: