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ULTIMO MINUTO II sereno d'avvio sembra fare proprio il gioco LANCIA e RENAULT (che ha proprio bisogno di vincere) Dry «Monte» "Monte» sec «MONTE» a secco LANCIA MARTINI MONTECARLO - II 51. Rally di Montecarlo è partito e per il mondo automobilistico francese è veramen- te una manna caduta dal ciclo. In questi giorni, a dispetto di un ciclo sereno che fa dimenticare di essere in pieno inverno, sull'industria del- l'auto transalpina si vanno adden- sando paurosi nuvoloni. Agli sciope- ri anche violenti degli stabilimenti Renault di Flins e di Brillancourt si sono aggiunti quelli della Citroen a Levallois, della Khausson (filiale Renault-Peugeot) a Gennevilliers e della Unic-Fiat (veicoli pesanti) a Trappes. Così si parla, già in poche ore, di 23.000 veicoli Renault e di 700 furgoni Trafic non prodotti, cifre davvero preoccupanti anche perché il momento difficile non sembra superato. Folla enorme per il passaggio notturno del Montecarlo a Brescia: questa è la 037 di Ròhrl, bicampione del mondo. Sotto, /Mscona 400 di Toivonen An enormous crowd awaited thè night-crossing of thè Montecarlo Rally cars at Brescia: this is Róhrt's 037, twìce WC. Below, Henry Toìvonen's Opel Ascona 400 RÒHRL fermo? Era falso... * Ad eccitare gli animi in attesa di notizie più grosse non è mancato nemmeno un grosso allarme (fortu- natamente falso): il ritiro di Ròhrl durante l'avvicinamento. La notizia sarebbe stata trasmessa dalla radio tedesca ed in breve ha fatto il giro del mondo. Da Grenoble, però, è arrivata in fretta la tranquillizzante smentita (Ròhrl era beatamente in albergo a riposare...) e tutto ha ripreso il corso normale, quel corso che vuole, con queste condizioni di fondo, proprio il già due volte vinci- tore da queste parti come il favorito numero uno della gara. ROMBO 65

Dry «Monte» «MONTE» a seccodistrarre un momento da aspetti meno allegri, e meglio ancora per quest'industria in difficoltà, se fosse alla fine una vettura francese a vincere la

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  • ULTIMO MINUTO

    II sereno d'avvio sembra fare proprio il gioco LANCIAe RENAULT (che ha proprio bisogno di vincere) Dry «Monte»"Monte» sec

    «MONTE» a secco

    LANCIA MARTINI

    MONTECARLO - II 51. Rally diMontecarlo è partito e per il mondoautomobilistico francese è veramen-te una manna caduta dal ciclo. Inquesti giorni, a dispetto di un ciclosereno che fa dimenticare di esserein pieno inverno, sull'industria del-l'auto transalpina si vanno adden-sando paurosi nuvoloni. Agli sciope-ri anche violenti degli stabilimentiRenault di Flins e di Brillancourt sisono aggiunti quelli della Citroen aLevallois, della Khausson (filialeRenault-Peugeot) a Gennevilliers edella Unic-Fiat (veicoli pesanti) aTrappes. Così si parla, già in pocheore, di 23.000 veicoli Renault e di700 furgoni Trafic non prodotti,cifre davvero preoccupanti ancheperché il momento difficile nonsembra superato.

    Folla enorme per il passaggio notturno del Montecarlo a Brescia: questa è la037 di Ròhrl, bicampione del mondo. Sotto, /Mscona 400 di Toivonen

    An enormous crowd awaited thè night-crossing of thè Montecarlo Rally cars at Brescia:this is Róhrt's 037, twìce WC. Below, Henry Toìvonen's Opel Ascona 400

    RÒHRL fermo?Era falso...

    * Ad eccitare gli animi in attesa dinotizie più grosse non è mancatonemmeno un grosso allarme (fortu-natamente falso): il ritiro di Ròhrldurante l'avvicinamento. La notiziasarebbe stata trasmessa dalla radiotedesca ed in breve ha fatto il girodel mondo. Da Grenoble, però, èarrivata in fretta la tranquillizzantesmentita (Ròhrl era beatamente inalbergo a riposare...) e tutto haripreso il corso normale, quel corsoche vuole, con queste condizioni difondo, proprio il già due volte vinci-tore da queste parti come il favoritonumero uno della gara.

    ROMBO 65

  • Il carnevaleitaliano

    ei numeri falsiCertamente la più piccola al via del Montecarlo è stata questa Panda 45 diCristiani e Catania. A destra, Ròhrl sulla pedana del PincioAt thè start oi thè Montecarlo Rally thè smallest car was for sure this Panda 45 ofCristiani and Catania. Right, Ròhrl on thè Pincio runnìng-board

    fotocolors PHOTO 4

    Certainement la plus petite au départ duMontecarlo était cotte Panda 45 deCristiani et Catania. A droite, Ròhrl surla passerelle du Pincio

    "S^T; MONTE a seccoBen venga allora il rally se puòdistrarre un momento da aspettimeno allegri, e meglio ancora perquest'industria in difficoltà, se fossealla fine una vettura francese avincere la corsa che da sola vale imiliardi di tutta una stagione disuccessi. E per questo il bel temposembra venuto a puntino per aiutarela Renault R5 di Ragnotti, cosìcome potrebbe dare un'ottima manoalle tre Lancia ufficiali di Ròhrl,Alen, Andruet.In fondo, mentre vengono scrittequeste note della vigilia (il rally saràin pieno svolgimento mentre ROM-BO arriva in edicola) il succo dellacorsa sembra proprio ristretto aquesto aspetto meteorologico. Infat-ti se il bel tempo non è proprio unanovità, il fondo del tutto seccorischia proprio di esserlo e si parla,almeno per la parte iniziale, di unagrossa penuria di pneumatici deltutto privi di chiodi e di un asfaltoanche senza quel verglas e quei 'rivoli d'acqua che sono sempre l'in-sidia più temuta da queste parti.Per Lancia e Renault allora tantesperanze e grossa soddisfazione pu-re nel clan Opel dove l'aggiuntoFréquelin (che fa parte della squa-dra ufficiale qui come capiterà an-cora ancora al solo Tour de Corse)potrebbe rivelarsi davvero l'uomodi punta per le sue spiccate caratte-ristiche di asfaltista.Qualche muso lungo invece in casa

    66 ROMBO

    Anche Andruet ha ormai in Italia una larga schiera di fans, che lo ha atteso in gran numero al suo arrivo alcontrollo di Brescia, dove i partenti da Roma hanno incontrato i tedeschiIn Italy Andruet too, now has a large number of fans, who were Aussi Andruet a désormais en Italie une large groupe de tans.awaiting his arrivai at thè Brescia time contro! where thè starters qui l'ont attendu en grand nombre a $on arrivée au contróle tfe

    BrescÌQ, où les partants de Rome ont rencontré les alìemandsfrom Rome met thè German ones

    Audi dove sulla neve si facevadavvero conto e dove questa in uncerto senso «cattiva notizia» si va adaggiungere alla delusione per ilmancato accordo con la Marlboroche fino a pochi giorni fa sembravaancora possibile. Questo, invece, èsuccesso allorché i «tabaccai» sonorimasti sulle loro intenzioni di volersponsorizzare le vetture solo in cer-te gare e non per tutta la stagione.

    Carlo Cavicchi

    *• CUNICO. Possìbile la partecipazione diFranco Cunico al prossimo campionato ita-liano dei ralties internazionali alla guida dìuna Lancia 037 della Grifone. Il pilotavicentino dirigerà anche alla Scuderia Palla-dio una mini-agenzia per chi ricerca vettureda rally da affittare.* MENATO. Programmi ridotti per la Scu-deria Menato nell'83. La giovane scuderiapadovana dovrebbe contare quest'anno sol-tanto su: Antonino Zordan, Mauro Sìmontac-chi, e Carlo Covi.

    • RAGAZZI. Probabile partecipazione alprossimo campionato Metro del giovaneGianni Ragazzi (fratello di Roberto) grazieanche all'aiuto della Concessionaria Leylanodì Mestre.* PREMIAZIONE. Mercoledì 2 febbraioalle ore 18, presso il Circolo della stampiMilano (C.so Venezia 16), si terrà la consue-ta premiazione di piloti, scuderie, ufficiali digara e collaboratori distìntisi nel 18. TrofeoCadetti Agip di Formula Monza conclusosi loscorso settembre.

  • ROMA - Dalla capitale sono partite solo sette vetture a testimonianza del declino della garamonegasca a livello di piloti privati italiani. Ma nonostante questo il tanto pubblico presente havisto una lunga sequenza di vetture scendere dal palco. L'arcano è presto spiegato: per non«impoverire» lo spettacolo si è chiesta la collaborazione di qualche scuderia locale che haofferto vetture da rally e piloti disponibili per allungare le partenze. La «carnevalata» ha avutocosì luogo con queste macchine clandestine bardate con numeri falsi (senza le ovvie scritte delrally), ma con uno sponsor di sigarette in bella evidenza. Forse la ragione era di mascherarel'assenza del presidente «due pesi-due misure», Fabrizio Serena, comunque notata da tutti, maè eerto che il rally più famoso del mondo di queste cose non ha proprio bisogno...

    Solo?al via delPinolo!

    ROMA - La grande avventura delRally di Montecarlo è iniziata. Ana-logamente a quanto è avvenuto inaltre importanti nazioni europee,anche da Roma sono partiti alcunidei partecipanti. Non molti, in veri-tà. Per fortuna c'erano di quellibuoni. Oltre ai quattro privati (com-presa una Panda e tutti con l'obietti-vo di arrivare in fondo con spiritoamatoriale) facevano bella mostradi sé le tre 037 ufficiali Lancia. Unameravigliosa giornata di sole hafavorito il via avvenuto al Pincio cuisi sono dati convegno moltissimiappassionati e curiosi.Il tempo, sereno con temperaturamite, ha notevolmente ringalluzzitol'equipe torinese che, sembra nonfarne mistero, punta alla competi-zione monegasca con discreta deci-sione. L'appuntamento, oltre allasua indubbia risonanza, costituiràper le 037 il primo probante bancodi prova e la possibilità di riallac-ciarsi alla leggendaria Stratos. Sa-bato mattina dalla Francia i ricogni-tori Fiat davano delle previsionimeteorologiche favorevoli alle vettu-re del team Martini ed il campo dialte pressioni garantirebbe un terre-no consono alle Lancia. Per cinquegiorni è previsto il persistere diqueste condizioni.Si è parlato anche di Bettega («or-mai il suo recupero è pressochéterminato e dovrebbe tornare inmacchina per la fine di marzo» hacomunicato Cesare Florio) il cuiritorno è atteso in vista del rally dicentro campionato. Al Monte haluogo il battesimo delle nuove Pirel-li che hanno già soddisfatto gliequipaggi durante il periodo di pre-parazione.

    • CANALE 5. Per tutta la durata dei rally diMontecarlo Canale 5, in collaborazione con«Chrono» manderà in onde ogni giorno unatrasmissione in diretta nella sola Lombardiaalle ore 23.15. La trasmissione sarà condot-ta in Studio da Leo Pittonì. Essa verràreplicata sulla rete nazionale di Canale 5 alle19 di ogni giorno successivo.

    • RENAULT. È stato siglato la scorsasettimana un accordo di cooperazione traRenault e Volkswagen per la costruzione incomune di un nuovo cambio automatico. LaRenault si occuperà della parte elettronica ela VW di quella meccanica.

    «Summit" tra navigatori: Biche si sincronizza con Kiwimaki. Sotto, laPorsche 911 Gr. 4 Almeras di Jurgen Barth e Roland Kussmaul

    1500 gomme Pirallytutte rinnovate!

    ULTIMORA

    dal «MONTE»

    BLOMQVISTstacca tuttisul verglas

    MONTE CARLO - Inutile fin che sivuole, il percorso di concentrazione ècomunque riuscito anche quest'anno atogliere di mezzo un paio di equipaggi.Ad aprire l'elenco dei ritirati ci hapensato il francese Couzinet andando asbattere la sua Golf mentre un guastoFermava il giapponese Ishikawa e la suaNissan. Così hanno potuto raggiungereGrenoble 248 dei 250 equipaggi partiti e,fra loro, qualcuno già con l'affanno diun po' di problemi. Dorche oltre ad avertimbrato con 4' di anticipo ad un con-trollo (che ai f ini della classifica «pesa-no» doppio) ha subito lamentato sullasua Vìsa un eccessivo consumo d'oliocon conseguente imbrattamento dellecandele e pure qualche noia allo sterzoed allo scarico, peraltro accusati anchedalla macchina gemella di Coppier. Inve-ce ad allarmare Saby ci ha pensato ilcambio della R5 sostituito ad Aix LesBains: si era rotto l'ingranaggio della 5.Ma anche la riparazione non sembraaverlo tranquillizzato poi molto se aGrenoble meditava una seconda sostitu-zione da effettuare prima di portare lamacchina nel parco chiuso sul porto diMonaco.Quando, finalmente, si comincia a faresul serio con la prova del Col du Granier(poca neve, solo qualche placca di ghiac-chio e temperature a 0°), Therier sipresenta ed anche se il suo 28'15" èlargamente superiore al record di Ròhrldell'anno scorso, gli basta per mettersidietro Frequelin, Ròhrl ed Andruet, tutticomunque nel classico fazzolettino (sono7" fra il 1. ed il 4. a Blomqvist, 5., è a10"). Decisamente più massiccio il ritar-do degli altri con Alen ad l'07", Saby ad1*50" e quindi Vatanen, Toivonen e laMouton. In ritardo netto Ragnotti e garafinita per Coppier.Ad Uriage c'è «verglas» in abbondanza esi vede dai tempi: Blomqvist è più velocedi tutti eon la Mouton a 21" e Mikkola a23", tre Audi insomma davanti a tutti econ Blomqvist leader della classifica con30" su Frequelin dopo due ps del «MON-TE» più secco degli ultimi anni...

    Classifica dopo 2 Prove SpecialiI. Blomqvist 46'50; 2. Frequelin a 30"; 3. Ròhrl eTherier a 57'; 5. Andruet a T23; 6. Alen a V42; 7.Mouton a 2'17; 8. Mikkola a 2'23"; 9. Saby a2'47"; 10. Vatanen a 3'16".

    Guido Rancati

    MONTECARLO - La novità più interessante nel campodegli accessori è venuta al Montecarlo dalla Pirelli. LaCasa italiana si è presentata al difficile appuntamentomonegasco con una taccia completamente nuova perun radicale cambio di rotta di tutta la sua produzionerallystica. Pur impegnata su tanti fronti (in questigiorni l'ing. Mezzanotte è a Rio de Janeiro, il Dr.Maestri è al Ricard — entrambi per prove F.l —mentre al «Monte» ci sono Franco e Turchetti), laPirelli ha lavorato intensamente e con soddisfazione agiudicare dai test finlandesi di dicembre al punto dipoter presentare una nuova gamma che dovrebbeessere tanto efficace da poter mandare in pensioneprobabilmente il pneumatico da neve più famoso dellastoria rallystica di questa casa: l'MS 35 nelle variemescole.

    Ed eccoci allora alle novità. Prima di tutto il nuovo MScaratterizzato da una grande scanalatura centrale perdare maggiore direzionalità e, riducendo la superficie aterra, maggiore chiodatura perché lo stesso numero di«speroni» è diviso su minore superficie. C'è poi unpneumatico per neve fradicia molto largo e con chiodisolo sulla spalla e un penumatico neve intermedio.Per la parte asfalto ancora tre tipi: un pioggiaterribilmente simile al Michelin ma con grossi intaglitrasversali, il solito intermedio Montecarlo e deglislicks in due mescole diverse. La dotazione totale per lasquadra Lancia è di 1500 gomme ed una ulteriorenovità è che da questa gara Turchetti lavorerà sempre astretto contatto con Pianta affinchè nella scelta dellecoperture da montare non ci siano discrepanze divedute. Giusto o sbagliato tutto sarà deciso in accordotra il «fornitore» e il «cliente».

    ROMBO 67