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DSA E PREVENZIONE : COSA PUO’ FARE LA
SCUOLA a cura di Daniela Chiarello e Laura Cocuzza
Istituto Comprensivo “Salvo D’ Acquisto”, Monza
Mercoledì 14 Marzo 2012, h.17.00
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DSA E PREVENZIONE A SCUOLA
SI FA RIFERIMENTO SOPRATTUTTO A: • Legge 8/10/2010, n.170. “Nuove norme sui D.S.A.
in ambito scolastico”
• “Linee guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con D.S.A.” allegate a D.M. 12/07/2011
http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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PREMESSA
L.170 8/10/2010 Riconosce Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia come
DSA
Assegna al Sistema di istruzione Nazionale i seguenti compiti:
» Osservare e rilevare i segnali di rischio » Individuare le metodologie didattiche e le forme
di valutazione e verifica funzionali a favorire gli apprendimenti e il successo formativo
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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INTERVENTO DIDATTICO secondo L.170/2010
L.170 8/10/2010 si focalizza su: • DIDATTICA PERSONALIZZATA E INDIVIDUALIZZATA
• STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
• ADEGUATE FORME DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Per permettere agli alunni con DSA di raggiungere gli
obiettivi di apprendimento e il successo formativo.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA L. 170/2010 – D.M. 12/07/2011
Linee Guida 12/07/ 2011 dispongono di fare ricorso a:
“… una didattica individualizzate e
personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari del soggetto, adottando strategie e metodologie educative adeguate”
NB – I termini INDIVIDUALIZZATA E
PERSONALIZZATA non sono sinonimi D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
D.M. 12/07/2011 DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA- Intervento calibrato sul
singolo anziché sull’intera classe. In classe – Pone obiettivi comuni a tutta la classe, ma adatta le
metodologie in funzione delle caratteristiche individuali degli alunni per permettere a tutti il conseguimento degli obiettivi formativi.
Presuppone l’attenzione ai diversi stili cognitivi degli alunni. (Visivo verbale, visivo non verbale, uditivo e cinestesico).
Consiste in una pluralità di metodologie strategie didattiche
per promuovere le potenzialità e il successo formativo di ciascun alunno. Ex: uso di mediatori ( schemi, mappe concettuali, LIM, …); attenzione agli stili di apprendimento, calibrare gli interventi sulla base del livello raggiunto, etc.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
D.M. 12/07/2011
DIDATTICA PERSONALIZZATA – Ha l’obiettivo di dare a tutti
l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, e quindi può porsi OBIETTIVI DIVERSIFICATI per ciascun alunno.
Sulla base della L. 53/2003 e D.L.59/2004 calibra l’offerta
didattica a livello personale sulla base dei bisogni educativi specifici degli alunni della classe, considerando le differenze individuali come risorse, con l’obiettivo di accrescere i punti di forza di tutti.
Consiste nelle attività di recupero individuale rivolte ad uno o piu’
alunni per potenziare determinate abilità e acquisire specifiche competenze. Possono essere realizzate nei momenti di lavoro individuale in classe o in momenti appositamente dedicati, secondo le
forme di flessibilità del lavoro scolastico
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
D.M. 12/07/2011
Insistono su: DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA
a garanzia del diritto allo studio degli studenti con DSA:
la sinergia tra questi due approcci determinerebbe le condizioni favorevoli per il l’apprendimento scolastico in caso di DSA.
NB- Centralità delle metodologie didattiche, non solo delle misure compensative e dispensative.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
L. 170/2010 la scuola ha il dovere di garantire
“l’introduzione d i strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonchè misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere”
STRUMENTI COMPENSATIVI – strumenti didattici e tecnologici
che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Sollevano l’alunno con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza per altro facilitargli il compito a livello cognitivo.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI PIU’ FREQUENTI:
• Sintesi Vocale, che trasforma il compito di lettura in un
compito di ascolto;
• Registratore, che consente di non scrivere gli appunti della lezione;
• Programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono di produrre testi corretti senza l’affaticamento della rilettura e della correzione ortografica
• Calcolatrice;
• Altri strumenti non tecnologici quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
MISURE DISPENSATIVE – Interventi che consentono di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e non migliorano l’apprendimento.
L’adozione delle misure dispensative dovrà sempre essere valutata sulla base dell’incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste.
Misure dispensative più frequenti:
• Evitare di far leggere lunghi brani (non migliora le prestazioni di lettura);
• Evitare la lettura ad lata voce in classe; • Consentire un programma ridotto, ovvero tempi più lunghi per
l’esecuzione delle prove (il disturbo determina tempi di esecuzione più lunghi rispetto al resto della classe);
• ……… D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Forte interesse per la messa a punto di metodologie didattiche a favore degli alunni con DSA.
Traggono orientamento da considerazioni psicopedagogiche che si concentrano su :
• fenomenologia dei DSA;
• comportamento manifesto degli alunni;
• esperienza interiore degli alunni.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Svolge un ruolo fondamentale sia a livello preventivo, sia per la promozione e l’avvio di un corretto e armonioso sviluppo dei bambini in tutto il percorso scolastico, anche negli apprendimenti.
Attenzione a “non anticipare le tappe dell’insegnamento della letto scrittura e … ad escludere impostazioni scolastiche che tendono ad anticipare gli apprendimenti formali” (DM 12/7/2011)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
SCUOLA DELL’INFANZIA
“Ha il compito di rafforzare l’identità personale , l’autonomia e le competenze dei bambini, promuovendo la maturazione dell’identità personale in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, morali e religiosi), mirando a consolidare le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino”
(DM 12/07/2011)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
SCUOLA DELL’INFANZIA
“Ha il compito di rafforzare le competenze dei bambini in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti “
ANCHE LE COMPETENZE ALLA BASE DEI FUTURI
APPRENDIMENTI SCOLASTICI (PREREQUISITI)
“….. consolidare le capacità percettive, motorie, linguistiche ……”
COSTITUISCONO I PREREQUISITI PER LA CONQUISTA DELLE FUTURE ABILITA’ STRUMENTALI DELLA LETTO SCRITTURA
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
SCUOLA DELL’INFANZIA
“Per questo assume importanza fondamentale che fin dalla
scuola dell’infanzia si possa prestare attenzione ai possibili DSA e porre in atto tutti gli interventi conseguenti, in primis tutte le strategie didattiche disponibili.
Se poi il percorso futuro porterà a constatare che si è trattato di una mera difficoltà di apprendimento e non di un disturbo sarà meglio per tutti” (DM 12/07/2011)
NB- LE METODOLOGIE DIDATTICHE ADATTE AI BAMBINI A RISCHIO DI DSA SONO VALIDE ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI BAMBINI. NON VICEVERSA
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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PREVENZIONE NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
OSSERVAZIONE
POTENZIAMENTO
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PERCHE’ OSSERVARE?
• Per comprendere quali sono i
PREREQUISITI già consolidati, quelli emergenti e quelli non ancora sviluppati
• Per intervenire in modo mirato, ottimizzando le risorse educative
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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OSSERVAZIONE
• Passaggio dall’ osservazione globale del bambino ad un’osservazione mirata sui prerequisiti dell’apprendimento
• Conoscenza dei processi implicati negli apprendimenti scolastici (lettura, scrittura, calcolo, ….) • Stesura del profilo del bambino
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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SEGNALI DI RISCHIO DSA Bambini di 5 anni
DIFFICOLTA’ LINGUISTICHE • Confonde i suoni • Non completa frasi • Usa parole non adeguate al discorso e al contesto • Omissione di suoni o di parti di parola • Sostituzione di suoni/ fonemi simili all’interno della parola
(p/b; m/n; v/f;…..) • Espressione linguistica non adeguata • Difficoltà nell’articolazione dell’eloquio
DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE/ METAFONOLOGICHE • Difficoltà ad imparare filastrocche, conte, poesie • Difficoltà a riconoscere le rime • Difficoltà nei giochi metafonologici con le parole (ex.
bastimento, rompi e acchiappa la parola, treno delle parole,……) • • D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIFFICOLTA’ MOTORIE • Difficolta’ nella coordinazione generale/ goffaggine
• Poca abilita’ nella motricita’ fine
• Poca abilita’ nella coordinazione oculo manuale
• Dominanza laterale non completamente acquisita
DIFFICOLTA’ NELLE COMPETENZE GRAFO MOTORIE
• Lentezza nell’esecuzione di compiti grafici
• Pressione debole o eccessiva sul foglio
• Discontinuita’ nel gesto
• Tendenza a ritoccare spesso ciò che e’ gia’ stato tracciato
• Direzione del gesto grafico
• Occupazione dello spazio del foglio.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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DIFFICOLTA’ PERCETTIVE • Percezione Uditiva • Percezione Visiva • Difficoltà nella copiatura di segni grafici e forme • DIFFICOLTA’ PRE- MATEMATICHE (Intelligenza numerica basale) • Riconoscimento immediato di piccole quantità (2,3,4) • Comparazione di grandezze (piccolo/ grande, lungo/ corto, alto/basso,
….) • Comparazione di quantità (tanti/pochi/niente; di piu’/di meno) • Conteggio • Successione n+1 • Corrispondenza biunivoca • Prime strategie di composizione e scomposizione di quantità DIFFICOLTA’ TRASVERSALI • Difficoltà nei compiti di memoria a breve termine • Difficoltà nell’orientamento spaziale • Difficoltà nell’orientamento e nell’organizzazione temporale (concetti
di ieri, oggi, domani) • Difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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OSSERVAZIONE INIZIALE DELLE PRESTAZIONI DEL BAMBINO
NELLE VARIE AREE ESPERIENZIALI NEI DIVERSI MOMENTI DELLA VITA SCOLASTICA
Attenzione a: • Discrepanze tra le prestazioni del bambino e quelle del resto della classe • Intelligenza globale del bambino e alcune cadute specifiche
PREDISPOSIZIONE DI SPECIFICHE ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO E RECUPERO
(laboratori specifici o stimolazioni d’ambiente/ nuove routine nella quotidianità scolastica)
SE LA DIFFICOLTA’PERMANE, COMUNICARLA ALLA FAMIGLIA,
(Consigliando anche un approfondimento specialistico: valutazione logopedica)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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LINEE GUIDA GENERALI PER IL POTENZIAMENTO Recupero delle difficolta’/ Promozione delle abilità per tutti i
bambini
(DM MIUR 2011, Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni con Dsa)
• Privilegiare metodologie di carattere operativo ed esperienziale, piuttosto che
trasmissivo, • Proposte psicomotorie • Stimolare l’espressione e lo sviluppo di linguaggi diversi (orale, visivo, grafico,
cromatico, musicale ….) • Stimolare il problem solving e la creatività • Stimolare la riflessione metacognitiva • Proporre LABORATORI LUDICI per lo sviluppo delle COMPETENZE
METAFONOLOGICHE • Continuità e costanza nella ritualità quotidiana
SI SCONSIGLIA L’UTILIZZO ECCESSIVO
DI SCHEDE PRESTAMPATE D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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LABORATORI LUDICI METAFONOLOGIGICI
Giochi di manipolazione dei suoni all’interno delle parole (con modalità uditivo orale + eventuale ausilio iconico):
• Riconoscimento della sillaba/ del fonema iniziale (gioco del bastimento) • Riconoscimento della sillaba finale (il treno delle parole) • Divisione e fusione sillabica delle parole (rompi e acchiappa la parola) • Giochi con le rime • Giochi di delezione di parti di parola (iniziale e finale) • Ripetizione di parole senza senso • Giochi per comprendere la lunghezza delle parole (“Tra bambola e barca, qual e’ la parola
più lunga?”) • Giochi per comprendere differenze e uguaglianze all’interno di coppie minime di parole
(“neve/nave” sono uguali o diverse?)
SONO I PREREQUISITI FONDAMENTALI DELLA LETTO SCRITTURA (per questo è importante proporli)
SONO ACCESSIBILI A TUTTI I BAMBINI
che non si sono ancora approcciati all’apprendimento della lingua scritta: la sillaba in forma uditivo/ orale ha un collegamento diretto con l’atto articolatorio
(movimento della bocca quando si parla) Per questo è di comprensione immediata.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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ATTIVITA’ PER L’AREA LINGUISTICA (con modalità uditivo/orale + ausilio iconico):
• Narrazione/ Invenzione di storie • Completamento di Storie • Ricostruzione di Storie • Individuazione di incoerenze all’interno delle storie
(Tutte queste attività favoriscono anche il potenziamento delle
competenze di attenzione da ascolto)
ATTIVITA’ AREA GRAFICA • Atto grafico Copiato (Copiatura: abilità esecutiva) Autoprodotto
(Abilità immaginativa:raffigurazione mentale di un immagine e successiva riproduzione grafica della stessa)
» Su questo aspetto si fondano le abilità di disegno
» Su questo aspetto si fondano anche le abilità grafiche
di scrittura ( di lettere, parole e numeri)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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ATTENZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia, quando si parla di didattica di potenziamento, si suggerisce di prevedere una parte di lavoro comune alla
classe e una parte di didattica individualizzata, nel rispetto di quelli che
sono i tempi di crescita di ognuno.
IN UN’ OTTICA DI INDIVIDUALIZZAZIONE E
PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA, COME PREVISTO DALLE
LINEE GUIDA MIUR del 2011
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
SCUOLA PRIMARIA
DIAGNOSI DI DSA NON PUO’ ESSERE FORMULATA PRIMA DELLA
FINE DELLA CLASSE II PRIMARIA PER LETTURA E SCRITTURA, E PRIMA DELLA FINE DELLA III PER IL CALCOLO
Quindi il disturbo è conclamato solo in un’età in cui i bambini dovrebbero avere già consolidato l’apprendimento della letto scrittura e dei primi elementi del calcolo.
Prima non si può parlare di disturbo, ma di difficoltà e di segnali di rischio
QUESTO E’ IL PERIODO PIU’ DELICATO E CRUCIALE
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
CLASSI I E II PRIMARIA
QUESTO E’ IL PERIODO PIU’ DELICATO E CRUCIALE PER I DSA
• Metodologie didattiche rivolte a tutta la classe adatte ai DSA • Attenzione ai segnali di rischio e alle fragilità di alcuni alunni • Attenzione alle esigenze formative dei singoli e attivazione di percorsi
di potenziamento mirati quando se ne ravvisi la necessità. • Attivazione di percorsi di collaborazione con la famiglia
NB- LE METODOLOGIE DIDATTICHE ADATTE AI BAMBINI
A RISCHIO DI DSA SONO VALIDE ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI BAMBINI. NON VICEVERSA
• • D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA
LETTO - SCRITTURA
OBIETTIVI (DM 12/07/2012): • AVVIO ALL’APPRENDIMENTO FORMALE DELLA LETTO
SCRITTURA • PREVENZIONE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
CONTINUITA’ EDUCATIVA SCAMBIO CONOSCITIVO TRA FAMIGLIA,
SCUOLA INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA
LETTO - SCRITTURA
CONTINUITA’ EDUCATIVA
Fornisce elementi preconoscitivi da integrare nella programmazione per la classe prima:
• Metodologia di insegnamento
• Obiettivi
• Tempi
• Attività didattiche/educative
• Materiali e strumenti
I più adeguati ai bisogni di tutti gli alunni
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA
LETTO - SCRITTURA
OBIETTIVO PRINCIPALE CLASSE I: AVVIO DELL’APPRENDIMENTO FORMALE DELLA LETTO
SCRITTURA NB – I PROCESSI DI APPRENDIMENTO SONO GRADUALI E
PERSONALIZZATI (STILI E TEMPI) Ogni bambino ha la propria personalità, la propria storia, la
propria originale capacità di porsi in relazione alle esperienze, i propri ritmi di apprendimento e stili cognitivi.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA
INDICAZIONI PER CLASSE I E’ IMPORTANTE OFFRIRE AGLI ALUNNI LA POSSIBILITA’ DI MATURARE
LE CAPACITA’ PERCETTIVE (VISIVE E UDITIVE), MOTORIE E LINGUISTICHE (GIA’ AVVIATE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA) CHE COSTITUISCONO I PREREQUISITI DELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA.
PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO - SCRITTURA SONO FONDAMENTALI
BUONE CAPACITA’ DI:
• RICONOSCIMENTO VISIVO (IMMAGINI/ FORME/ SIMBOLI) • RICONOSCIMENTO UDITIVO e DISCRIMINAZIONE DI SUONI • CORRISPONDENZA BIUNIVOCA TRA FONEMA E GRAFEMA • ANALISI DELLA STRUTTURA DELLE PAROLE (Scomposizione e
ricomposizione orale delle parole in sillabe e suoni) • COINVOLGIMENTO DEL LESSICO PER IL RICONOSCIMENTO DEL
SIGNIFICATO DELLE PAROLE
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA
LETTO - SCRITTURA
LA LETTURA DI UNA PAROLA E’ LA RISULTANTE DI TANTE SINGOLE OPERAZIONI MENTALI DA AFFRONTARE SIMULTANEAMENTE:
• IDENTIFICAZIONE DEI GRAFEMI
• RICONOSCIMENTO DEL LORO VALORE SONORO
• MANTENIMENTO IN MEMORIA DELLA CORRETTA SEQUENZA DI SUONI PRESENTATA
• FUSIONE DEI SUONI NELLA CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE
• COINVOLGIMENTO DEL LESSICO PER IL RICONOSCIMENTO DEL SIGNIFICATO.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA
LA SCRITTURA SOTTO DETTATURA DI UNA PAROLA E’ LA
RISULTANTE DI TANTE SINGOLE OPERAZIONI MENTALI DA AFFRONTARE SIMULTANEAMENTE:
• CORRETTA PERCEZIONE UDITIVA DELLA PAROLA COME
CONTINUUM SONORO • ANALISI DEI SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO, NELLA
CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE • MANTENIMENTO IN MEMORIA DELLA CORRETTA SEQUENZA DI
SUONI • ASSOCIAZIONE DI OGNI SUONO AL CORRISPONDENTE
GRAFEMA, NELLA CORRETTA SEQUENZA DI PRESENTAZIONE • MANTENIMENTO NELLA MEMORIA VISIVA DELLA CORRETTA
SEQUENZA DI GRAFEMI • ATTIVAZIONE DEI PROCESSI GRAFO MOTORI PERIFERICI • SCRITTURA DELLA PAROLA SULLO SPAZIO DEL FOGLIO.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA
INDICAZIONI PER CLASSE I I BAMBINI CON DSA HANNO BUONE COMPETENZE COGNITIVE,
MA SCARSE CAPACITA’ RELATIVAMENTE A: • RICONOSCIMENTO VISIVO (IMMAGINI/ FORME/ SIMBOLI) • RICONOSCIMENTO UDITIVO e DISCRIMINAZIONE DI
SUONI • ANALISI DELLA STRUTTURA DELLE PAROLE (Scomposizione
e ricomposizione orale delle parole in sillabe e suoni)
CARENZE SPECIFICHE DI BASE NELLA PERCEZIONE VISIVA E UDITIVA
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA LETTO - SCRITTURA
CONSEGUENZA DI TALI CARENZE SPECIFICHE NELLA PERCEZIONE VISIVA E
UDITIVA: • DIFFICOLTA’ NELL’ACQUISIZIONE DELLA CORRISPONDENZA
BIUNIVOCA GRAFEMA/FONEMA • DIFFICOLTA’ A RICOSTRUIRE LA PAROLA A PARTIRE DAI
SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO (FUSIONE) – Prerequisito fondamentale della lettura
• DIFFICOLTA’ AD ANALIZZARE LA PAROLA NEI SINGOLI SUONI CHE LA COMPONGONO (SEGMENTAZIONE) – Prerequisito fondamentale della scrittura
MA LA COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO E L’ACQUISIZIONE DEI
CONCETTI E DEI CONTENUTI NON DIPENDE DA QUESTE CARENZE DI BASE E QUINDI NON E’ PRECLUSA AGLI ALUNNI CON DSA
Quindi le sue difficoltà di base dovrebbero essere compensate da strategie, metodologie e strumenti allo scopo di non compromettere l’apprendimento.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA INDICAZIONI
QUANDO SI PRESENTANO TALI CARENZE:
• Evitare di procedere aumentando la mole degli esercizi con la speranza di ottenere miglioramenti
• Procedere con un’osservazione accurata per capire dove sta la difficoltà a livello dei prerequisiti
• Attivare percorsi specifici per il potenziamento dei prerequisiti carenti.
• Monitoraggio puntuale dell’evoluzione delle competenze. • Coinvolgere la famiglia nel percorso: comunicazione
/informazione dei dati di osservazione e degli obiettivi didattici. Eventuale richiesta di collaborazione.
• Se la difficoltà persiste al punto di compromettere o rallentare significativamente gli apprendimenti successivi e se la discrepanza con la media della classe diventa sempre piu’ evidente SI CONSIGLIA DI SUGGERIRE ALLA FAMIGLIA UN APPROFONDIMENTO CLINICO DIAGNOSTICO
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA
DIFFICOLTA’ SPECIFICHE • Distanza dal testo e postura particolare nella lettura; • Difficoltà di copia dalla lavagna; • Perdita della riga e salto della parola durante la lettura; • Difficoltà nell’utilizzo dello spazio foglio e della superficie del banco di
lavoro; • Difficoltà nella grafia; • Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico; • Omissione delle lettere maiuscole; • Difficoltà nel riconoscimento e nella distinzione dei differenti caratteri
tipografici; • Tendenza a scrivere numeri e lettere in modo speculare; • Sostituzione e inversione di numeri e lettere (31/13 –sc/cs….); • Confusioni tra grafemi simili, in particolare con lo stampatello minuscolo: d/b;
m/n; p/q; f/t;…. • Sostituzione di suoni simili: p/b – d/t – m/n – r/l – s/z ….; • Difficoltà nella pronuncia dei suoni complessi (digrammi e trigrammi): Chi/che
– ghi/ghe – gn/gl….; • Inadeguata padronanza fonologica generale; • Difficoltà con le doppie; • Punteggiatura ignorata o inadeguata; • Permane lettura sillabica oltre la I elementare (processi di fusione non
consolidati) • Tendenza a leggere la stessa parola in modo diverso all’interno dello stesso
brano; • Tendenza ad iperanticipare la lettura di parole. • D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA
DIFFICOLTA’ GENERALI Difficoltà di attenzione Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo; Difficoltà a leggere l’orologio; Difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata; Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana e dei mesi; Difficoltà a collocare le principali festività (ex. Natale il 25
dicembre), Difficoltà a ricordare la propria data di nascita, il proprio
indirizzo e numero telefonico, i compleanni. Difficoltà a collocare ieri , oggi e domani. D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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SEGNALI DI RISCHIO DSA CLASSE I E II PRIMARIA
EVENTUALI DIFFICOLTA’ ASSOCIATE • Disturbi Linguistici (spesso Anomia, anche in assenza di
un vero e proprio disturbo del linguaggio); • Difficoltà attentive • Difficoltà nella memoria visiva e uditiva a medio/ lungo
termine; • Difficoltà di organizzazione Visuo - Spaziale; • Difficoltà nella coordinazione motoria (Disprassia); • Difficoltà psicologiche/ emotive secondarie
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
AVVIO SCUOLA PRIMARIA LINEE GUIDA DA SEGUIRE
(DM 12/07/2011)
• ATTIVITÀ FONOLOGICHE A LIVELLO UDITIVO - ORALE nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nei primi due anni della scuola primaria: dedicare ogni giorno una parte dell’attività didattica a giochi fonologici e metafonologici.
• Con l’inizio della scuola primaria non dedicarsi solo all’apprendimento della lingua scritta,
dando per scontata l’acquisizione dei prerequisiti a livello uditivo orale.
• La letteratura scientifica piu’ accreditata SCONSIIGLIA IL METODO GLOBALE.
• Per andare incontro ai bisogni degli alunni con DSA sono CONSIGLIATI IL METODO FONO – SILLABICOE o quello puramente SILLABICO.
• Insistere per lungo tempo sul lavoro SILLABICO allo scopo di consolidare i prerequisiti metafonologici necessari all’apprendimento della letto scrittura.
• Non proporre i tre caratteri di scrittura contemporaneamente.
• Come primo carattere di scrittura proporre lo stampato maiuscolo.
• Introdurre gradualmente gli altri caratteri di scrittura, solo quando siamo sicuri che i bambini abbiano acquisito una discreta sicurezza nelle competenze di letto scrittura con lo stampato maiuscolo.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2012
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ATTORI COINVOLTI NELLA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO
SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI
Interventi di identificazione precoce dei casi sospetti
Attività di recupero Didattico mirato
Persistenti difficoltà
Comunicazione della Scuola Alla famiglia Richiesta di valutazione Iter Diagnostico
Diagnosi. Documento di certificazione
diagnostica Comunicazione della famiglia
alla Scuola
Provvedimenti dispensativi e compensativi
Didattica e valutazione personalizzata
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ULTIMO ANNO SCUOLA INFANZIA
Difficolta’ Linguistiche
Difficoltà Metafonologiche Difficoltà percettive ……………………
REGOLARE APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA
DIFFICOLTA’ GENERICHE DI APPRENDIMENTO
DIAGNOSI DI DSA