226
Rudolf Steiner Cronaca dell'Akasha www.liberliber.it Rudolf Steiner Cronaca dell'Akasha www.liberliber.it

E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Rudolf SteinerCronaca dell'Akasha

www.liberliber.it

Rudolf SteinerCronaca dell'Akasha

www.liberliber.it

Page 2: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Questo e-book è stato realizzato anche grazie al so-stegno di:

E-textWeb design, Editoria, Multimedia

(pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)http://www.e-text.it/

QUESTO E-BOOK:

TITOLO: Cronaca dell'AkashaAUTORE: Steiner, RudolfTRADUTTORE: Schwarz, LinaCURATORE: NOTE: CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

DIRITTI D'AUTORE: no

LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

COPERTINA: n. d.

TRATTO DA: Cronaca dell'akasha : Traduzione [dal te-desco] di Lina Schwarz. - 4 edizione riveduta. - Mi-lano : Ed. F.lli Bocca, 1953 (Varese, Tip. La Tecno-grafica). - 197 p. : 22 cm.

CODICE ISBN FONTE: n. d.

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 28 febbraio 2018

INDICE DI AFFIDABILITA': 1

2

Questo e-book è stato realizzato anche grazie al so-stegno di:

E-textWeb design, Editoria, Multimedia

(pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)http://www.e-text.it/

QUESTO E-BOOK:

TITOLO: Cronaca dell'AkashaAUTORE: Steiner, RudolfTRADUTTORE: Schwarz, LinaCURATORE: NOTE: CODICE ISBN E-BOOK: n. d.

DIRITTI D'AUTORE: no

LICENZA: questo testo è distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internet:http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

COPERTINA: n. d.

TRATTO DA: Cronaca dell'akasha : Traduzione [dal te-desco] di Lina Schwarz. - 4 edizione riveduta. - Mi-lano : Ed. F.lli Bocca, 1953 (Varese, Tip. La Tecno-grafica). - 197 p. : 22 cm.

CODICE ISBN FONTE: n. d.

1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 28 febbraio 2018

INDICE DI AFFIDABILITA': 1

2

Page 3: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

0: affidabilità bassa 1: affidabilità standard 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima

SOGGETTO:OCC016000 CORPO, MENTE E SPIRITO / Occultismo

DIGITALIZZAZIONE:Virginia Vinci, [email protected]

REVISIONE:Paolo Alberti, [email protected]

IMPAGINAZIONE:Paolo Alberti, [email protected]

PUBBLICAZIONE:Catia Righi, [email protected]

3

0: affidabilità bassa 1: affidabilità standard 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima

SOGGETTO:OCC016000 CORPO, MENTE E SPIRITO / Occultismo

DIGITALIZZAZIONE:Virginia Vinci, [email protected]

REVISIONE:Paolo Alberti, [email protected]

IMPAGINAZIONE:Paolo Alberti, [email protected]

PUBBLICAZIONE:Catia Righi, [email protected]

3

Page 4: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Liber Liber

Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: http://www.liberliber.it/online/aiuta/.

Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale, audiolibri, brani musicali con licenza libera, videoe tanto altro: http://www.liberliber.it/.

4

Liber Liber

Se questo libro ti è piaciuto, aiutaci a realizzarne altri.Fai una donazione: http://www.liberliber.it/online/aiuta/.

Scopri sul sito Internet di Liber Liber ciò che stiamorealizzando: migliaia di ebook gratuiti in edizione inte-grale, audiolibri, brani musicali con licenza libera, videoe tanto altro: http://www.liberliber.it/.

4

Page 5: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Indice generale

Liber Liber......................................................................4INTRODUZIONE..........................................................7NOTA ALL'INTRODUZIONE....................................11PARTE PRIMA.............................................................16

I nostri progenitori dell'Atlantide.............................16Passaggio dalla quartaalla quinta razza radicale..........................................35I Lemuri....................................................................48La separazione dei sessi............................................64Gli ultimi tempiprima della divisione dei sessi..................................77L'epoca polare e l'epoca iperborea............................89La scissione dal Sole...............................................102La scissione dalla Luna...........................................111Parentesi necessaria................................................121

PARTE SECONDA....................................................133L'origine della Terra................................................133La Terra e il suo avvenire.......................................143La vita di Saturno...................................................153La vita del Sole.......................................................164La vita della Luna...................................................176La vita della Terra...................................................189L'uomo terrestre......................................................206

5

Indice generale

Liber Liber......................................................................4INTRODUZIONE..........................................................7NOTA ALL'INTRODUZIONE....................................11PARTE PRIMA.............................................................16

I nostri progenitori dell'Atlantide.............................16Passaggio dalla quartaalla quinta razza radicale..........................................35I Lemuri....................................................................48La separazione dei sessi............................................64Gli ultimi tempiprima della divisione dei sessi..................................77L'epoca polare e l'epoca iperborea............................89La scissione dal Sole...............................................102La scissione dalla Luna...........................................111Parentesi necessaria................................................121

PARTE SECONDA....................................................133L'origine della Terra................................................133La Terra e il suo avvenire.......................................143La vita di Saturno...................................................153La vita del Sole.......................................................164La vita della Luna...................................................176La vita della Terra...................................................189L'uomo terrestre......................................................206

5

Page 6: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

RUDOLF STEINER

CRONACADELL'AKASHA

Traduzione diLina Schwarz

Titolo originale: «Ans der Akasha - Chronik»

6

RUDOLF STEINER

CRONACADELL'AKASHA

Traduzione diLina Schwarz

Titolo originale: «Ans der Akasha - Chronik»

6

Page 7: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

INTRODUZIONE

L'uomo apprende dalla storia comune solo una picco-la parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epocheprimordiali, e i documenti storici gettano luce su alcunimillenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeolo-gia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristret-ti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tut-to ciò che è basato su testimonianze esteriori.

Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimentoo la fisionomia di un popolo, anche non molto lontanoda noi, restino alterati quando vengano ad illuminarlinuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizioneche diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci ac-corgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro.

Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esterioreè sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua voltadistrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storiaesteriore non può che fondarsi appunto su quello che iltempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti

7

INTRODUZIONE

L'uomo apprende dalla storia comune solo una picco-la parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epocheprimordiali, e i documenti storici gettano luce su alcunimillenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeolo-gia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristret-ti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tut-to ciò che è basato su testimonianze esteriori.

Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimentoo la fisionomia di un popolo, anche non molto lontanoda noi, restino alterati quando vengano ad illuminarlinuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizioneche diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci ac-corgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro.

Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esterioreè sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua voltadistrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storiaesteriore non può che fondarsi appunto su quello che iltempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti

7

Page 8: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

esteriori può affermare che in essi sia conservato appun-to l'essenziale?

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua originenell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezionedei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arriva-re a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti inlui in modo da poter riconoscere l'eterno.

Il libro L'Iniziazione mostra appunto in che modo ciòsi possa conseguire, e anche qui dimostreremo comel'uomo, giunto a un grado di conoscenza relativamentealto, possa conoscere le origini eterne delle cose peritu-re. (Il lettore abbia pazienza; le cose possono venireesposte solo a poco per volta).

Quando l'uomo ha allargato in tal modo la sua facoltàdi conoscenza, non ha più bisogno di documenti esterio-ri per studiare il passato; allora può, per mezzo di unavista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non èpercepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.Dalla storia transitoria passa a quella eterna. Certo,quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete.La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose delmondo sensibile, può darne solo una debolissima idea,poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibi-le, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carat-tere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, permancanza di esperienza propria, è ancora inconscio del-la realtà di un mondo spirituale, riceve facilmentel'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi

8

esteriori può affermare che in essi sia conservato appun-to l'essenziale?

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua originenell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezionedei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arriva-re a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti inlui in modo da poter riconoscere l'eterno.

Il libro L'Iniziazione mostra appunto in che modo ciòsi possa conseguire, e anche qui dimostreremo comel'uomo, giunto a un grado di conoscenza relativamentealto, possa conoscere le origini eterne delle cose peritu-re. (Il lettore abbia pazienza; le cose possono venireesposte solo a poco per volta).

Quando l'uomo ha allargato in tal modo la sua facoltàdi conoscenza, non ha più bisogno di documenti esterio-ri per studiare il passato; allora può, per mezzo di unavista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non èpercepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.Dalla storia transitoria passa a quella eterna. Certo,quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete.La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose delmondo sensibile, può darne solo una debolissima idea,poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibi-le, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carat-tere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, permancanza di esperienza propria, è ancora inconscio del-la realtà di un mondo spirituale, riceve facilmentel'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi

8

Page 9: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondospirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro ca-rattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi do-cumenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascor-se si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui.

Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente puòpenetrare in un passato assai più remoto di quello che lastoria comune descrive; e può anche, in virtù dell'imme-diata percezione spirituale, rendere con sicurezza assaimaggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore,che anche la percezione spirituale non è infallibile.Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio oin modo impreciso. Anche in questo campo nessunuomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore. Nonci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure diorigine spirituale, non concordano sempre esattamentefra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione èqui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Sitroverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanzain ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli av-venimenti storici e preistorici.

Effettivamente tale storia e preistoria viene narrata intutte le scuole occulte, già da molti millenni, con unaconcordanza che non si può nemmeno lontanamente pa-ragonare a quella che esiste generalmente fra gli storicicomuni di un solo secolo. Gli iniziati di ogni tempo e diogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.

9

invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondospirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro ca-rattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi do-cumenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascor-se si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui.

Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente puòpenetrare in un passato assai più remoto di quello che lastoria comune descrive; e può anche, in virtù dell'imme-diata percezione spirituale, rendere con sicurezza assaimaggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore,che anche la percezione spirituale non è infallibile.Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio oin modo impreciso. Anche in questo campo nessunuomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore. Nonci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure diorigine spirituale, non concordano sempre esattamentefra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione èqui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Sitroverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanzain ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli av-venimenti storici e preistorici.

Effettivamente tale storia e preistoria viene narrata intutte le scuole occulte, già da molti millenni, con unaconcordanza che non si può nemmeno lontanamente pa-ragonare a quella che esiste generalmente fra gli storicicomuni di un solo secolo. Gli iniziati di ogni tempo e diogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.

9

Page 10: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcunicapitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da queifatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'Americaesisteva ancora il così detto Continente Atlantico. Quel-la parte della superficie terrestre era allora emersa, eoggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone raccontaancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di Po-seidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa.Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro L'Atlanti-de secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceanoAtlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per cir-ca un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diver-sa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continentefurono sommersi nel decimo millennio av. C.

I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissi-ma civiltà, completeranno la descrizione di quel libro diW. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descrittigli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici,qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'inti-ma natura delle condizioni nelle quali vissero.

Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero adun'epoca di quasi diecimila anni av. C., la quale durò pa-recchi millenni. Ciò che qui è descritto non si riferisceperò solo a quel continente oggi sommerso nell'oceanoAtlantico, ma anche all'Asia, all'Africa, all'Europa eall'America d'oggi; e le vicende che in questi paesi sisvolsero più tardi, trassero la loro origine e si vennerovia via sviluppando da quelle antiche civiltà.

10

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcunicapitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da queifatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'Americaesisteva ancora il così detto Continente Atlantico. Quel-la parte della superficie terrestre era allora emersa, eoggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone raccontaancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di Po-seidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa.Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro L'Atlanti-de secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceanoAtlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per cir-ca un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diver-sa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continentefurono sommersi nel decimo millennio av. C.

I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissi-ma civiltà, completeranno la descrizione di quel libro diW. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descrittigli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici,qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'inti-ma natura delle condizioni nelle quali vissero.

Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero adun'epoca di quasi diecimila anni av. C., la quale durò pa-recchi millenni. Ciò che qui è descritto non si riferisceperò solo a quel continente oggi sommerso nell'oceanoAtlantico, ma anche all'Asia, all'Africa, all'Europa eall'America d'oggi; e le vicende che in questi paesi sisvolsero più tardi, trassero la loro origine e si vennerovia via sviluppando da quelle antiche civiltà.

10

Page 11: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

NOTA ALL'INTRODUZIONE

Non è forse inutile, – per quelli dei nostri lettori chesono soliti fondarsi esclusivamente sulle così dette pro-ve irrefragabili o autentiche, fornite dalla scienza co-mune, e che, nello stesso tempo, non si sono mai posti ilquesito se, sotto la superficie dell'oceano, si stenda ve-ramente quell'Atlantide di cui si legge ancora nel Nou-veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia:«Continent fabuleux, que les anciens mythographesmentionnent comme ayant existé autrefois dans l'Atlan-tique à l'O. De Gibraltar», – allineare qui dati meno im-precisi rispetto al Larousse, desunti da varie opere discienziati e scrittori che, tra gli ultimi decenni del seco-lo scorso e i primi del nostro, si sono occupatidell'enimma atlantico, partendo da ricerche positive,come anche dal confronto dei monumenti egizi conquelli peruviani e messicani.

«Il tema della sparizione dell'Atlantide, narrata daPlatone nel Timeo, fu sempre oggetto di controversie daparte dei dotti», osserva Gennaro D'Amato nell'opusco-

11

NOTA ALL'INTRODUZIONE

Non è forse inutile, – per quelli dei nostri lettori chesono soliti fondarsi esclusivamente sulle così dette pro-ve irrefragabili o autentiche, fornite dalla scienza co-mune, e che, nello stesso tempo, non si sono mai posti ilquesito se, sotto la superficie dell'oceano, si stenda ve-ramente quell'Atlantide di cui si legge ancora nel Nou-veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia:«Continent fabuleux, que les anciens mythographesmentionnent comme ayant existé autrefois dans l'Atlan-tique à l'O. De Gibraltar», – allineare qui dati meno im-precisi rispetto al Larousse, desunti da varie opere discienziati e scrittori che, tra gli ultimi decenni del seco-lo scorso e i primi del nostro, si sono occupatidell'enimma atlantico, partendo da ricerche positive,come anche dal confronto dei monumenti egizi conquelli peruviani e messicani.

«Il tema della sparizione dell'Atlantide, narrata daPlatone nel Timeo, fu sempre oggetto di controversie daparte dei dotti», osserva Gennaro D'Amato nell'opusco-

11

Page 12: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

lo I documenti archeologici dell'Atlantide e le loro ri-percussioni nel campo del sapere; «i più la ritennerouna favola; altri opinarono che ricordasse un fatto sto-rico: il diluvio, forse Platone raccontò che Solone (Xsecolo av. C.), parlando con Sanchis, prete di Sais, sep-pe della sommersione, avvenuta 9.000 anni prima,d'una grande isola detta Atlantide, già posta di frontealle Colonne d'Ercole.

La tradizione ripercuotevasi in leggende americane:all'epoca della conquista, gli aborigeni del Centro-America dicevano che la loro razza scendeva da un po-polo venuto d'oriente, ossia dall'Atlantide.

Gli scandagli delle navi Challengher e Dolphin defi-nirono il profilo d'un immenso altipiano sottomarino,esteso fra il 25° e il 50° grado di latitudine nord e il 25°e il 50° di longitudine ovest.

La corrente del Gulf Stream scorreva intorno al con-tinente, seguendo il corso d'oggi, girando a est dei ban-chi di NewFundland e circuendo, sulla sua via versol'Europa, il sommerso Dolphin's Ridge, evidente avanzodell'Atlantide».

Da Lewis Spence (The problem of Atlantis) appren-diamo che la giogaia subacquea si allunga dalle costedell'Irlanda alle Azzorre e alle isole di Tristan da Cun-ha, elevandosi in tre sporgenze, di cui una si avvicinaall'Europa, un'altra all'Africa, la terza all'America, eche, per la struttura geologica, è un continente ches'inabissò di colpo o gradualmente al termine del perio-do glaciale.

12

lo I documenti archeologici dell'Atlantide e le loro ri-percussioni nel campo del sapere; «i più la ritennerouna favola; altri opinarono che ricordasse un fatto sto-rico: il diluvio, forse Platone raccontò che Solone (Xsecolo av. C.), parlando con Sanchis, prete di Sais, sep-pe della sommersione, avvenuta 9.000 anni prima,d'una grande isola detta Atlantide, già posta di frontealle Colonne d'Ercole.

La tradizione ripercuotevasi in leggende americane:all'epoca della conquista, gli aborigeni del Centro-America dicevano che la loro razza scendeva da un po-polo venuto d'oriente, ossia dall'Atlantide.

Gli scandagli delle navi Challengher e Dolphin defi-nirono il profilo d'un immenso altipiano sottomarino,esteso fra il 25° e il 50° grado di latitudine nord e il 25°e il 50° di longitudine ovest.

La corrente del Gulf Stream scorreva intorno al con-tinente, seguendo il corso d'oggi, girando a est dei ban-chi di NewFundland e circuendo, sulla sua via versol'Europa, il sommerso Dolphin's Ridge, evidente avanzodell'Atlantide».

Da Lewis Spence (The problem of Atlantis) appren-diamo che la giogaia subacquea si allunga dalle costedell'Irlanda alle Azzorre e alle isole di Tristan da Cun-ha, elevandosi in tre sporgenze, di cui una si avvicinaall'Europa, un'altra all'Africa, la terza all'America, eche, per la struttura geologica, è un continente ches'inabissò di colpo o gradualmente al termine del perio-do glaciale.

12

Page 13: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Le sue cime superstiti, cioè ancora emerse, sarebberole Antille a ovest, e le Azzorre, le Canarie, le isole delCapo Verde a est.

I fenomeni sismici di queste isole vulcaniche, l'alter-no abbassarsi e sollevarsi del fondo atlantico in unazona inquieta di 3.000 chilometri di larghezza, minac-ciano anche oggi, secondo pierre Termier (A la gloirede la Terre: l'Atlantide), cataclismi terribili.

È di ieri la tappa geologica che determinò la scom-parsa dell'Atlantide.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sullascorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stessoTermier, ricorda che al microscopio è visibile la diffe-renza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che sirapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo ditempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli la-vici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano.

La tachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largodelle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risultaformata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata. Lasua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può farcoincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Plato-ne, risale a 9.600 anni avanti Cristo.

Edward Hull (The sub-oceanic physiography of theNorth Atlantic) dichiara che «la flora e la fauna dei dueemisferi confermano l'ipotesi geologica di un centro co-mune nell'Atlantico, dov'ebbe inizio la vita organica,come anche l'ipotesi di grandi ponti continentali che

13

Le sue cime superstiti, cioè ancora emerse, sarebberole Antille a ovest, e le Azzorre, le Canarie, le isole delCapo Verde a est.

I fenomeni sismici di queste isole vulcaniche, l'alter-no abbassarsi e sollevarsi del fondo atlantico in unazona inquieta di 3.000 chilometri di larghezza, minac-ciano anche oggi, secondo pierre Termier (A la gloirede la Terre: l'Atlantide), cataclismi terribili.

È di ieri la tappa geologica che determinò la scom-parsa dell'Atlantide.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sullascorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stessoTermier, ricorda che al microscopio è visibile la diffe-renza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che sirapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo ditempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli la-vici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano.

La tachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largodelle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risultaformata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata. Lasua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può farcoincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Plato-ne, risale a 9.600 anni avanti Cristo.

Edward Hull (The sub-oceanic physiography of theNorth Atlantic) dichiara che «la flora e la fauna dei dueemisferi confermano l'ipotesi geologica di un centro co-mune nell'Atlantico, dov'ebbe inizio la vita organica,come anche l'ipotesi di grandi ponti continentali che

13

Page 14: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

univano le sponde dell'oceano a sud e a nord, prima edurante il periodo glaciale».

La presente fauna dei quattro arcipelaghi delle Az-zorre, di Madera, delle Canarie e del Capo Verde è inrealtà continentale, come afferma il Germain (Le pro-bléme de l'Atlantide et la Zoologie). Tra i molluschi esi-stono in queste isole sopravvivenze fossili del periodoglaciale europeo. Identiche sopravvivenze si conserva-no anche nel regno vegetale: ad es., l'adiantum renifor-me, ormai estinto in Europa, ma noto in Portogallonell'era del pliocene, sussiste nelle isole Canarie e Az-zorre.

Anche da tutto ciò Pierre Termier è indotto a conclu-dere in favore di «un continente atlantico legato allapenisola iberica e all'Africa Occidentale (Mauritania)ed esteso, ancora nel Miocene, fino alle Antille, e poispezzato. Il suo ultimo avanzo, che in seguito si sarebbepure sommerso, è forse appunto l'Atlantide di cui parlaPlatone».

Colpisce nei rilievi di R. Dévigne (L'Atlantide) larassomiglianza dell'architettura paleoamericana conquella babilonese-egiziana.

Le gigantesche «case degli dei» sull'altipianodell'Anahuaca, nel Messico, i theokallis, i sarcofaghiperuviani (huacas) da una parte, e le piramidi egiziane,le torri babilonesi a rastremazione, gli zugurratdall'altra, non sembrano uscire dall'Atlantide che, inuna nota a matita, l'archeologo tedesco Enrico Schlie-mann, scopritore di Troia, di Micene e di altre vestigia

14

univano le sponde dell'oceano a sud e a nord, prima edurante il periodo glaciale».

La presente fauna dei quattro arcipelaghi delle Az-zorre, di Madera, delle Canarie e del Capo Verde è inrealtà continentale, come afferma il Germain (Le pro-bléme de l'Atlantide et la Zoologie). Tra i molluschi esi-stono in queste isole sopravvivenze fossili del periodoglaciale europeo. Identiche sopravvivenze si conserva-no anche nel regno vegetale: ad es., l'adiantum renifor-me, ormai estinto in Europa, ma noto in Portogallonell'era del pliocene, sussiste nelle isole Canarie e Az-zorre.

Anche da tutto ciò Pierre Termier è indotto a conclu-dere in favore di «un continente atlantico legato allapenisola iberica e all'Africa Occidentale (Mauritania)ed esteso, ancora nel Miocene, fino alle Antille, e poispezzato. Il suo ultimo avanzo, che in seguito si sarebbepure sommerso, è forse appunto l'Atlantide di cui parlaPlatone».

Colpisce nei rilievi di R. Dévigne (L'Atlantide) larassomiglianza dell'architettura paleoamericana conquella babilonese-egiziana.

Le gigantesche «case degli dei» sull'altipianodell'Anahuaca, nel Messico, i theokallis, i sarcofaghiperuviani (huacas) da una parte, e le piramidi egiziane,le torri babilonesi a rastremazione, gli zugurratdall'altra, non sembrano uscire dall'Atlantide che, inuna nota a matita, l'archeologo tedesco Enrico Schlie-mann, scopritore di Troia, di Micene e di altre vestigia

14

Page 15: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

del passato sepolte nella crosta terrestre, chiamò «per-no della civiltà»?

Paul Schliemann, nipote del famoso archeologo, pub-blicò nel 1912 una specie di «testamento professionale»di suo nonno, il quale, fra l'altro, dice di aver scavato,sul colle d'Issarlik, insieme col tesoro di Priamo, ungran vaso di platino, alluminio e rame, «amalgama maiconosciuta nei resti degli antichi e sconosciuta oggi».Sul vaso è inciso in geroglifici fenici: «Dal Re Chronosdi Atlantide».

Oltre agli autori citati, chiunque desiderasse di rac-cogliere ulteriori prove intorno alla storicità dell'Atlan-tide, potrebbe consultare, non senza profitto, Hennig,Haug, Lapparent, Scherff, Gsell, Donelly, Moreux, Ber-lioux, Roisel, Peter, Mosso, Robertson, Réville, Frobe-nius Gatelosse, Wirth ed altri che, seguendo la scienzacomune, arrivano ad ammettere implicitamente il fattoche, scrivendo il Timeo, Platone «sapeva» e che, dettan-do la Cronaca dell'Akàsha, Rudolf Steiner «sapeva».

Un interesse particolare, dal punto di vista scienti-fico-spirituale, offre l'opera di Ernst Uehli: Atlantis unddas Raetsel der Eiszeitkunst dov'è confutato Wirth.

Demetrio Merezkovski, tradotto anche in italiano(Hoepli), va accolto con una certa riserva quando fadelle induzioni di carattere mistico-letterario, ma quan-do coordina e illustra le così dette prove autentiche in-torno all'Atlantide, riesce utile e persuasivo, anche pergli scettici.

R. K.

15

del passato sepolte nella crosta terrestre, chiamò «per-no della civiltà»?

Paul Schliemann, nipote del famoso archeologo, pub-blicò nel 1912 una specie di «testamento professionale»di suo nonno, il quale, fra l'altro, dice di aver scavato,sul colle d'Issarlik, insieme col tesoro di Priamo, ungran vaso di platino, alluminio e rame, «amalgama maiconosciuta nei resti degli antichi e sconosciuta oggi».Sul vaso è inciso in geroglifici fenici: «Dal Re Chronosdi Atlantide».

Oltre agli autori citati, chiunque desiderasse di rac-cogliere ulteriori prove intorno alla storicità dell'Atlan-tide, potrebbe consultare, non senza profitto, Hennig,Haug, Lapparent, Scherff, Gsell, Donelly, Moreux, Ber-lioux, Roisel, Peter, Mosso, Robertson, Réville, Frobe-nius Gatelosse, Wirth ed altri che, seguendo la scienzacomune, arrivano ad ammettere implicitamente il fattoche, scrivendo il Timeo, Platone «sapeva» e che, dettan-do la Cronaca dell'Akàsha, Rudolf Steiner «sapeva».

Un interesse particolare, dal punto di vista scienti-fico-spirituale, offre l'opera di Ernst Uehli: Atlantis unddas Raetsel der Eiszeitkunst dov'è confutato Wirth.

Demetrio Merezkovski, tradotto anche in italiano(Hoepli), va accolto con una certa riserva quando fadelle induzioni di carattere mistico-letterario, ma quan-do coordina e illustra le così dette prove autentiche in-torno all'Atlantide, riesce utile e persuasivo, anche pergli scettici.

R. K.

15

Page 16: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

PARTE PRIMA

I nostri progenitori dell'Atlantide

Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile nonpuò immaginarsi quanto differissero da noi i nostri pro-genitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto este-riore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cogni-zioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diver-sa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanitàatlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spiritualidiverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la fa-coltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basa-to tutto ciò che si produce, mancavano interamente aiprimi Atlanti. Essi possedevano invece una memoriasviluppatissima che era una delle loro facoltà spiritualipiù spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio nonconsisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regoleper poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlan-

16

PARTE PRIMA

I nostri progenitori dell'Atlantide

Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile nonpuò immaginarsi quanto differissero da noi i nostri pro-genitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto este-riore, ma anche nelle qualità dello spirito. Le loro cogni-zioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diver-sa da quella dei nostri giorni. Osservando l'umanitàatlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spiritualidiverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la fa-coltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basa-to tutto ciò che si produce, mancavano interamente aiprimi Atlanti. Essi possedevano invece una memoriasviluppatissima che era una delle loro facoltà spiritualipiù spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio nonconsisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regoleper poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlan-

16

Page 17: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

tide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impressonel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fat-to che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapessetrarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportavaad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; siricordava di quello ch'era stato applicato prima in circo-stanze analoghe.

Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere sisviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza ed'acutezza. L'uomo odierno possiede, di fronte a quellodell'Atlantide, l'intelletto razionale e la facoltà combina-tiva; la memoria invece è venuta meno. Oggi gli uominipensano per concetti; gli Atlanti pensavano per immagi-ni. E allorché un'immagine sorgeva nella loro anima,essi si ricordavano di tante e tante altre immagini similigià vedute; e a seconda di ciò formavano il loro giudi-zio. Perciò anche l'insegnamento era diverso a quei tem-pi; non rivolto a corazzare il fanciullo di regole o adacuire il suo intelletto, ma piuttosto a fargli conoscere lavita per mezzo di immagini evidenti, in modo da dargliun largo patrimonio di ricordi sul quale regolare la suaazione avvenire nelle diverse circostanze. Allora, cre-sciuto ed entrato nella vita, egli ricordava, in ogni suaazione di aver già veduto qualcosa di simile durante glianni di scuola; e quanto più il nuovo caso somigliava aqualche caso già veduto, tanto più facilmente vi si rac-capezzava. Trovandosi in circostanze nuove, l'uomoatlantico doveva sempre provare e riprovare, mentrel'uomo d'oggi si risparmia molte esperienze, fornito

17

tide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impressonel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fat-to che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapessetrarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportavaad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; siricordava di quello ch'era stato applicato prima in circo-stanze analoghe.

Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere sisviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza ed'acutezza. L'uomo odierno possiede, di fronte a quellodell'Atlantide, l'intelletto razionale e la facoltà combina-tiva; la memoria invece è venuta meno. Oggi gli uominipensano per concetti; gli Atlanti pensavano per immagi-ni. E allorché un'immagine sorgeva nella loro anima,essi si ricordavano di tante e tante altre immagini similigià vedute; e a seconda di ciò formavano il loro giudi-zio. Perciò anche l'insegnamento era diverso a quei tem-pi; non rivolto a corazzare il fanciullo di regole o adacuire il suo intelletto, ma piuttosto a fargli conoscere lavita per mezzo di immagini evidenti, in modo da dargliun largo patrimonio di ricordi sul quale regolare la suaazione avvenire nelle diverse circostanze. Allora, cre-sciuto ed entrato nella vita, egli ricordava, in ogni suaazione di aver già veduto qualcosa di simile durante glianni di scuola; e quanto più il nuovo caso somigliava aqualche caso già veduto, tanto più facilmente vi si rac-capezzava. Trovandosi in circostanze nuove, l'uomoatlantico doveva sempre provare e riprovare, mentrel'uomo d'oggi si risparmia molte esperienze, fornito

17

Page 18: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

com'è di regole che può applicare facilmente anche neicasi non ancora incontrati. Un tale sistema d'educazionedava a tutta la vita un carattere di monotonia. Si faceva-no le stesse cose allo stesso modo per lunghi periodi ditempo. La memoria fedele non permetteva nulla che so-migliasse, anche lontanamente, alla celerità del progres-so attuale. Si faceva ciò che si era sempre veduto fare.Non si rifletteva, si ricordava. Non era un'autorità chiaveva molto studiato, ma chi aveva molto vissuto, e po-teva per conseguenza molto ricordare. Sarebbe stato as-solutamente escluso che, prima di una certa età, qualcu-no potesse prendere qualsiasi decisione in una materiaimportante; si aveva fiducia solo in chi aveva dietro disé una lunga esperienza.

Tutto ciò però non si riferisce né agli iniziati né alleloro scuole, poiché gli iniziati sono sempre in anticiponell'evoluzione, e l'essere ammessi in una tale scuolanon dipende dall'età ma dal fatto che il candidato abbiaacquistato nelle precedenti incarnazioni le facoltà neces-sarie a ricevere la sapienza superiore. La fiducia chenell'epoca atlantica si aveva negli iniziati e nei loro ac-coliti, non riposava sulla misura della loro esperienzapersonale, ma sull'antichità della loro sapienza. Nell'ini-ziato la personalità non ha più alcuna importanza. Egli èesclusivamente al servizio della saggezza eterna; e per-ciò le caratteristiche di qualsiasi epoca non valgono perlui.

Mentre dunque gli Atlanti (specialmente i primi)mancavano di pensiero logico, possedevano una memo-

18

com'è di regole che può applicare facilmente anche neicasi non ancora incontrati. Un tale sistema d'educazionedava a tutta la vita un carattere di monotonia. Si faceva-no le stesse cose allo stesso modo per lunghi periodi ditempo. La memoria fedele non permetteva nulla che so-migliasse, anche lontanamente, alla celerità del progres-so attuale. Si faceva ciò che si era sempre veduto fare.Non si rifletteva, si ricordava. Non era un'autorità chiaveva molto studiato, ma chi aveva molto vissuto, e po-teva per conseguenza molto ricordare. Sarebbe stato as-solutamente escluso che, prima di una certa età, qualcu-no potesse prendere qualsiasi decisione in una materiaimportante; si aveva fiducia solo in chi aveva dietro disé una lunga esperienza.

Tutto ciò però non si riferisce né agli iniziati né alleloro scuole, poiché gli iniziati sono sempre in anticiponell'evoluzione, e l'essere ammessi in una tale scuolanon dipende dall'età ma dal fatto che il candidato abbiaacquistato nelle precedenti incarnazioni le facoltà neces-sarie a ricevere la sapienza superiore. La fiducia chenell'epoca atlantica si aveva negli iniziati e nei loro ac-coliti, non riposava sulla misura della loro esperienzapersonale, ma sull'antichità della loro sapienza. Nell'ini-ziato la personalità non ha più alcuna importanza. Egli èesclusivamente al servizio della saggezza eterna; e per-ciò le caratteristiche di qualsiasi epoca non valgono perlui.

Mentre dunque gli Atlanti (specialmente i primi)mancavano di pensiero logico, possedevano una memo-

18

Page 19: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ria eminentemente evoluta, la quale conferiva a tutte leloro azioni un carattere speciale.

Ma all'essenza di ogni facoltà umana se ne allaccianosempre altre. La memoria è più strettamente collegata aipiù profondi sostrati naturali dell'uomo di quanto non losiano le forze dell'intelletto, e con la memoria si eranosviluppate anche altre forze naturali, anch'esse più affinialle forze degli esseri naturali inferiori di quanto non losiano le forze motrici di cui attualmente l'uomo si serve.

Gli Atlanti erano così in grado di servirsi di quellache chiamiamo forza vitale. Come oggi si trae dal car-bone la forza del calore che si trasforma nell'energia di-namica dei nostri mezzi di locomozione, così gli Atlantisapevano servirsi a scopi tecnici della forza germinatri-ce contenuta negli esseri viventi.

Cerchiamo di formarcene un'idea giusta, pensando aun chicco di grano. In esso esiste un'energia latente, ed èquesta che dal grano fa germogliare la spiga. La naturaha la facoltà di risvegliare questa forza che dorme nelgrano; l'uomo d'oggi non può farlo con la sua volontà;deve quindi immergere il chicco di grano nella terra eaffidarlo alle forze naturali perché lo risveglino.

L'uomo atlantico faceva di più. Egli conosceva l'artedi trasformare in forza motrice l'energia contenuta in unmucchio di grano, come l'uomo d'ora è capace di tra-sformare in forza motrice l’energia contenuta in unmucchio di carbone fossile.

Le piante, allora, non venivano soltanto coltivate ascopo alimentare, ma anche a fine di adoperare le forze

19

ria eminentemente evoluta, la quale conferiva a tutte leloro azioni un carattere speciale.

Ma all'essenza di ogni facoltà umana se ne allaccianosempre altre. La memoria è più strettamente collegata aipiù profondi sostrati naturali dell'uomo di quanto non losiano le forze dell'intelletto, e con la memoria si eranosviluppate anche altre forze naturali, anch'esse più affinialle forze degli esseri naturali inferiori di quanto non losiano le forze motrici di cui attualmente l'uomo si serve.

Gli Atlanti erano così in grado di servirsi di quellache chiamiamo forza vitale. Come oggi si trae dal car-bone la forza del calore che si trasforma nell'energia di-namica dei nostri mezzi di locomozione, così gli Atlantisapevano servirsi a scopi tecnici della forza germinatri-ce contenuta negli esseri viventi.

Cerchiamo di formarcene un'idea giusta, pensando aun chicco di grano. In esso esiste un'energia latente, ed èquesta che dal grano fa germogliare la spiga. La naturaha la facoltà di risvegliare questa forza che dorme nelgrano; l'uomo d'oggi non può farlo con la sua volontà;deve quindi immergere il chicco di grano nella terra eaffidarlo alle forze naturali perché lo risveglino.

L'uomo atlantico faceva di più. Egli conosceva l'artedi trasformare in forza motrice l'energia contenuta in unmucchio di grano, come l'uomo d'ora è capace di tra-sformare in forza motrice l’energia contenuta in unmucchio di carbone fossile.

Le piante, allora, non venivano soltanto coltivate ascopo alimentare, ma anche a fine di adoperare le forze

19

Page 20: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

in esse racchiuse, per l'industria e la locomozione. Ecome noi abbiamo degli apparecchi per trasformare laforza latente del carbone fossile nell'energia dinamicadelle nostre locomotive, così gli Atlanti avevano degliapparecchi di cui alimentavano, per così dire, la combu-stione coi germi delle piante, trasformando la forza vita-le di questi germi in energia applicabile alla tecnica.Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola al-tezza al di sopra del suolo, a un'altezza inferiore a quelladei monti di allora; e, per mezzo di un congegno specia-le del timone, potevano anche elevarsi al di sopra deimonti.

Non dimentichiamo che tutte le condizioni della no-stra Terra si sono assai modificate nel corso dei millen-ni. Quei veicoli degli Atlanti non sarebbero affatto ado-perabili ai giorni nostri, poiché il loro uso dipendeva dalfatto che l'involucro d'aria che circonda la nostra Terraera a quell'epoca assai più denso di ora. Se dal punto divista scientifico odierno una tale densità sia ammissibileo no, non ci deve oggi preoccupare. La scienza e il ra-gionamento logico non potranno mai, in virtù della loronatura, stabilire che cosa sia possibile o impossibile; illoro còmpito è soltanto di spiegare quello che l'esperi-mento e l'osservazione hanno accertato. Per l'esperienzaocculta, la densità dell'aria, di cui parlavamo or ora, èaltrettanto certa quanto può esserlo qualunque fatto fisi-co attuale. Altrettanto reale, e forse ancora più inverosi-mile per la fisica e per la chimica d'oggi, è però il fattoche a quell'epoca l'acqua era su tutta la Terra assai più

20

in esse racchiuse, per l'industria e la locomozione. Ecome noi abbiamo degli apparecchi per trasformare laforza latente del carbone fossile nell'energia dinamicadelle nostre locomotive, così gli Atlanti avevano degliapparecchi di cui alimentavano, per così dire, la combu-stione coi germi delle piante, trasformando la forza vita-le di questi germi in energia applicabile alla tecnica.Così riuscivano a far muovere i loro veicoli a piccola al-tezza al di sopra del suolo, a un'altezza inferiore a quelladei monti di allora; e, per mezzo di un congegno specia-le del timone, potevano anche elevarsi al di sopra deimonti.

Non dimentichiamo che tutte le condizioni della no-stra Terra si sono assai modificate nel corso dei millen-ni. Quei veicoli degli Atlanti non sarebbero affatto ado-perabili ai giorni nostri, poiché il loro uso dipendeva dalfatto che l'involucro d'aria che circonda la nostra Terraera a quell'epoca assai più denso di ora. Se dal punto divista scientifico odierno una tale densità sia ammissibileo no, non ci deve oggi preoccupare. La scienza e il ra-gionamento logico non potranno mai, in virtù della loronatura, stabilire che cosa sia possibile o impossibile; illoro còmpito è soltanto di spiegare quello che l'esperi-mento e l'osservazione hanno accertato. Per l'esperienzaocculta, la densità dell'aria, di cui parlavamo or ora, èaltrettanto certa quanto può esserlo qualunque fatto fisi-co attuale. Altrettanto reale, e forse ancora più inverosi-mile per la fisica e per la chimica d'oggi, è però il fattoche a quell'epoca l'acqua era su tutta la Terra assai più

20

Page 21: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

fluida di ora; e per questa sua fluidità l'acqua poteva,mercè la forza germinatrice di cui gli Atlanti sapevanoservirsi, essere diretta a usi tecnici tali che oggi sarebbe-ro impossibili. Per il condensarsi dell'acqua, è divenutoimpossibile guidarla e dirigerla con l'arte mirabile di al-lora. Si comprenderà dunque facilmente come la civiltàatlantica fosse del tutto diversa dall'attuale, e come purela natura fisica degli uomini di quel tempo differisse in-teramente dalla nostra. L'uomo atlantico assorbivaun'acqua che la forza vitale propria al suo corpo potevaelaborare ben diversamente da come è possibile nel cor-po fisico d'oggi, e in virtù di ciò egli poteva servirsi vo-lontariamente delle proprie forze fisiche altrimenti chenon l'uomo attuale. Possedeva cioè il mezzo di aumenta-re in sé le proprie forze fisiche quando ne aveva bisognoper le proprie occorrenze.

Ci formiamo un'idea giusta degli Atlanti solo se te-niamo conto che essi avevano della stanchezza edell'uso delle forze un concetto ben diverso dal nostro.

Una colonia di Atlanti – e ciò risulta chiaro da quantosiamo venuti dicendo – aveva un carattere che non hanulla in comune con quello di una città moderna. Tuttovi era ancora in relazione diretta con la natura. Ne dare-mo un'immagine debolmente somigliante, dicendo chenei primi tempi atlantici, fin circa la metà della terzasottorazza, una colonia era una specie di giardino nelquale le case erano costruite con alberi congiunti permezzo dei loro rami intrecciati ad arte. Ciò che la manodell'uomo elaborava allora, sorgeva dal seno stesso della

21

fluida di ora; e per questa sua fluidità l'acqua poteva,mercè la forza germinatrice di cui gli Atlanti sapevanoservirsi, essere diretta a usi tecnici tali che oggi sarebbe-ro impossibili. Per il condensarsi dell'acqua, è divenutoimpossibile guidarla e dirigerla con l'arte mirabile di al-lora. Si comprenderà dunque facilmente come la civiltàatlantica fosse del tutto diversa dall'attuale, e come purela natura fisica degli uomini di quel tempo differisse in-teramente dalla nostra. L'uomo atlantico assorbivaun'acqua che la forza vitale propria al suo corpo potevaelaborare ben diversamente da come è possibile nel cor-po fisico d'oggi, e in virtù di ciò egli poteva servirsi vo-lontariamente delle proprie forze fisiche altrimenti chenon l'uomo attuale. Possedeva cioè il mezzo di aumenta-re in sé le proprie forze fisiche quando ne aveva bisognoper le proprie occorrenze.

Ci formiamo un'idea giusta degli Atlanti solo se te-niamo conto che essi avevano della stanchezza edell'uso delle forze un concetto ben diverso dal nostro.

Una colonia di Atlanti – e ciò risulta chiaro da quantosiamo venuti dicendo – aveva un carattere che non hanulla in comune con quello di una città moderna. Tuttovi era ancora in relazione diretta con la natura. Ne dare-mo un'immagine debolmente somigliante, dicendo chenei primi tempi atlantici, fin circa la metà della terzasottorazza, una colonia era una specie di giardino nelquale le case erano costruite con alberi congiunti permezzo dei loro rami intrecciati ad arte. Ciò che la manodell'uomo elaborava allora, sorgeva dal seno stesso della

21

Page 22: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

natura, e l'uomo stesso si sentiva strettamente congiuntoad essa. Ne seguiva che anche il sentimento socialedell'uomo era ben diverso da quello d'oggi. La naturaera comune a tutti gli uomini; e ciò che l'uomo atlanticocostruiva su basi naturali era considerato come benepubblico, allo stesso modo come all'uomo d'oggi vienenaturale di considerare come proprietà privata il prodot-to del suo acume e della sua intelligenza.

Chi si è familiarizzato con l'idea che gli Atlanti eranoin possesso delle forze fisiche e spirituali descritte piùsopra, imparerà pure a comprendere come, risalendo atempi ancor più remoti, l'umanità debba mostrare unaspetto che in ben poche cose somiglia a ciò che siamoabituati a vedere oggi. E non soltanto gli uomini, ma an-che la natura che li circonda si è profondamente trasfor-mata nel corso dei tempi1; tanto le forme delle piantequanto quelle degli animali si sono mutate. Tutta la na-tura terrestre ha subito delle trasformazioni; continentiprima abitati furono distrutti, altri ne sono sorti.

I predecessori degli Atlanti abitavano un continente,ora sparito, la cui parte principale si estendeva a suddell'Asia attuale; negli scritti teosofici vengono chiamatiLemuri. Dopo esser passati attraverso diversi gradid'evoluzione, degenerarono in gran parte, e i loro di-scendenti intristiti si trovano oggi, tra i popoli selvaggi,

1 Ritorneremo più avanti sulla cronologia di tali avvenimenti.Intanto il lettore non si formalizzi se alcune date più sopra, gli

sembrano in contraddizione con quanto, in proposito può aver let-to altrove.

22

natura, e l'uomo stesso si sentiva strettamente congiuntoad essa. Ne seguiva che anche il sentimento socialedell'uomo era ben diverso da quello d'oggi. La naturaera comune a tutti gli uomini; e ciò che l'uomo atlanticocostruiva su basi naturali era considerato come benepubblico, allo stesso modo come all'uomo d'oggi vienenaturale di considerare come proprietà privata il prodot-to del suo acume e della sua intelligenza.

Chi si è familiarizzato con l'idea che gli Atlanti eranoin possesso delle forze fisiche e spirituali descritte piùsopra, imparerà pure a comprendere come, risalendo atempi ancor più remoti, l'umanità debba mostrare unaspetto che in ben poche cose somiglia a ciò che siamoabituati a vedere oggi. E non soltanto gli uomini, ma an-che la natura che li circonda si è profondamente trasfor-mata nel corso dei tempi1; tanto le forme delle piantequanto quelle degli animali si sono mutate. Tutta la na-tura terrestre ha subito delle trasformazioni; continentiprima abitati furono distrutti, altri ne sono sorti.

I predecessori degli Atlanti abitavano un continente,ora sparito, la cui parte principale si estendeva a suddell'Asia attuale; negli scritti teosofici vengono chiamatiLemuri. Dopo esser passati attraverso diversi gradid'evoluzione, degenerarono in gran parte, e i loro di-scendenti intristiti si trovano oggi, tra i popoli selvaggi,

1 Ritorneremo più avanti sulla cronologia di tali avvenimenti.Intanto il lettore non si formalizzi se alcune date più sopra, gli

sembrano in contraddizione con quanto, in proposito può aver let-to altrove.

22

Page 23: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

in alcune parti del globo. Solo una piccola partedell'umanità lemurica era capace di continuare a evol-versi, e da questa ebbero origine gli Atlanti. Anche piùtardi si svolse di nuovo un fatto simile: la maggior partedella popolazione atlantica degenerò, e da una piccolaparte di essa ebbero origine i così detti Ariani che costi-tuiscono la nostra attuale umanità civilizzata.

I Lemuri, gli Atlanti e gli Ariani sono, secondo la de-nominazione della scienza occulta, razze radicalidell'umanità.

Si pensino, oltre a queste, due razze radicali prece-denti i Lemuri, e due razze radicali successive agli Aria-ni; in tutto abbiamo sette razze. Queste razze radicaliprovengono sempre l'una dall'altra nel modo già accen-nato a proposito dei Lemuri, degli Atlanti e degli Ariani;ed ogni razza radicale ha qualità fisiche e spirituali com-pletamente diverse da quelle della razza precedente.

Mentre gli Atlanti, per esempio, svilupparono inmodo speciale la memoria e tutto ciò che ad essa si ri-collega, è ora compito degli Ariani di sviluppare la forzadel pensiero con tutti i suoi attributi2.

Ma anche ogni razza radicale deve passare per diversistadi, e sempre in numero di sette. Al principio dell'epo-ca in cui si svolge una razza radicale, le sue qualità prin-cipali si trovano ancora in uno stato giovanile, giungono

2 Descriveremo più avanti le qualità e la vita dei Lemuri, comepure l'evoluzione degli Ariani fino ai tempi nostri, riattaccandovialtre comunicazioni intorno all'evoluzione del cosmo e dell'uma-nità.

23

in alcune parti del globo. Solo una piccola partedell'umanità lemurica era capace di continuare a evol-versi, e da questa ebbero origine gli Atlanti. Anche piùtardi si svolse di nuovo un fatto simile: la maggior partedella popolazione atlantica degenerò, e da una piccolaparte di essa ebbero origine i così detti Ariani che costi-tuiscono la nostra attuale umanità civilizzata.

I Lemuri, gli Atlanti e gli Ariani sono, secondo la de-nominazione della scienza occulta, razze radicalidell'umanità.

Si pensino, oltre a queste, due razze radicali prece-denti i Lemuri, e due razze radicali successive agli Aria-ni; in tutto abbiamo sette razze. Queste razze radicaliprovengono sempre l'una dall'altra nel modo già accen-nato a proposito dei Lemuri, degli Atlanti e degli Ariani;ed ogni razza radicale ha qualità fisiche e spirituali com-pletamente diverse da quelle della razza precedente.

Mentre gli Atlanti, per esempio, svilupparono inmodo speciale la memoria e tutto ciò che ad essa si ri-collega, è ora compito degli Ariani di sviluppare la forzadel pensiero con tutti i suoi attributi2.

Ma anche ogni razza radicale deve passare per diversistadi, e sempre in numero di sette. Al principio dell'epo-ca in cui si svolge una razza radicale, le sue qualità prin-cipali si trovano ancora in uno stato giovanile, giungono

2 Descriveremo più avanti le qualità e la vita dei Lemuri, comepure l'evoluzione degli Ariani fino ai tempi nostri, riattaccandovialtre comunicazioni intorno all'evoluzione del cosmo e dell'uma-nità.

23

Page 24: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

poi gradatamente a maturità e per ultimo alla decadenza.Perciò la popolazione di una razza radicale si suddividein sette sottorazze; non si deve però immaginare che unasottorazza sparisca appena ne sorge una nuova. Al con-trario, ognuna si mantiene ancora per lungo tempo,mentre le altre le si sviluppano accanto; così si trovanosempre sulla Terra, l'una vicino all'altra, popolazioni chemostrano gradi diversi d'evoluzione.

La prima sottorazza degli Atlanti si sviluppò da unramo dei Lemuri già molto avanzato e molto suscettibiledi sviluppo. Nei Lemuri la facoltà della memoria era ap-parsa soltanto nei primissimi e negli ultimi tempi dellaloro evoluzione. Dobbiamo immaginare che il lemureera bensì capace di formarsi delle rappresentazioni diciò che egli sperimentava, ma non era in grado di con-servare queste rappresentazioni; dimenticava immedia-tamente quello che si era rappresentato. Il fatto che, ciònonostante, egli vivesse in una certa forma di civiltà,che possedesse, per esempio, utensili, innalzasse edifici,ecc., non era dovuto alla sua propria facoltà di rappre-sentazione, ma ad una forza spirituale ch'egli aveva in sée ch'era, per così dire, istintiva; tale forza, però, non erasimile all'istinto attuale degli animali, ma era un istintodi natura tutta particolare3.

La prima sottorazza degli Atlanti viene chiamata, ne-gli scritti teosofici, Rmoahals. La memoria di questarazza si rivolgeva specialmente alle vive impressioni dei

3 Tratteremo in seguito anche di questo.

24

poi gradatamente a maturità e per ultimo alla decadenza.Perciò la popolazione di una razza radicale si suddividein sette sottorazze; non si deve però immaginare che unasottorazza sparisca appena ne sorge una nuova. Al con-trario, ognuna si mantiene ancora per lungo tempo,mentre le altre le si sviluppano accanto; così si trovanosempre sulla Terra, l'una vicino all'altra, popolazioni chemostrano gradi diversi d'evoluzione.

La prima sottorazza degli Atlanti si sviluppò da unramo dei Lemuri già molto avanzato e molto suscettibiledi sviluppo. Nei Lemuri la facoltà della memoria era ap-parsa soltanto nei primissimi e negli ultimi tempi dellaloro evoluzione. Dobbiamo immaginare che il lemureera bensì capace di formarsi delle rappresentazioni diciò che egli sperimentava, ma non era in grado di con-servare queste rappresentazioni; dimenticava immedia-tamente quello che si era rappresentato. Il fatto che, ciònonostante, egli vivesse in una certa forma di civiltà,che possedesse, per esempio, utensili, innalzasse edifici,ecc., non era dovuto alla sua propria facoltà di rappre-sentazione, ma ad una forza spirituale ch'egli aveva in sée ch'era, per così dire, istintiva; tale forza, però, non erasimile all'istinto attuale degli animali, ma era un istintodi natura tutta particolare3.

La prima sottorazza degli Atlanti viene chiamata, ne-gli scritti teosofici, Rmoahals. La memoria di questarazza si rivolgeva specialmente alle vive impressioni dei

3 Tratteremo in seguito anche di questo.

24

Page 25: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sensi. I colori che l'occhio aveva veduto, i suoni perce-piti dall'orecchio, agivano a lungo nell'anima, e ciò siesprimeva nel fatto che i Rmoahals sviluppavano senti-menti ancora sconosciuti ai loro antenati Lemuri. Peresempio, l'attaccamento a ciò ch'era stato sperimentatonel passato, faceva parte di questi sentimenti.

Con lo sviluppo della memoria stava in relazione an-che lo sviluppo del linguaggio. Finché l'uomo non con-servava in sé il passato, non poteva nemmeno comuni-care le proprie esperienze per mezzo della parola. E poi-ché nell'ultimo periodo dell'epoca lemurica cominciò adapparire la memoria, così a quel tempo poté pure sorge-re il primo inizio della facoltà di dare un nome a ciòch'era stato veduto e udito. Soltanto per chi abbia la fa-coltà della memoria può aver senso il nome attribuito auna cosa. Perciò l'epoca atlantica fu quella in cui il lin-guaggio cominciò a svilupparsi; e col linguaggio vennea stabilirsi un vincolo tra l'anima umana e le cose fuoridell'uomo. L'uomo generava la parola nel proprio inter-no; e questa parola era in rapporto con le cose del mon-do esterno. E anche tra uomo e uomo si formò un nuovolegame, grazie alla comunicazione per il tramite dellaparola. Benché presso i Rmoahals tutto ciò avesse anco-ra una forma primitiva, pure li distingueva profonda-mente dai loro antenati Lemuri.

Ora le forze animiche di questi primi Atlanti avevanoancora alcunché delle forze della natura; essi, in certomodo, erano più prossimi agli esseri della natura che licircondavano, di quanto non lo fossero più tardi i loro

25

sensi. I colori che l'occhio aveva veduto, i suoni perce-piti dall'orecchio, agivano a lungo nell'anima, e ciò siesprimeva nel fatto che i Rmoahals sviluppavano senti-menti ancora sconosciuti ai loro antenati Lemuri. Peresempio, l'attaccamento a ciò ch'era stato sperimentatonel passato, faceva parte di questi sentimenti.

Con lo sviluppo della memoria stava in relazione an-che lo sviluppo del linguaggio. Finché l'uomo non con-servava in sé il passato, non poteva nemmeno comuni-care le proprie esperienze per mezzo della parola. E poi-ché nell'ultimo periodo dell'epoca lemurica cominciò adapparire la memoria, così a quel tempo poté pure sorge-re il primo inizio della facoltà di dare un nome a ciòch'era stato veduto e udito. Soltanto per chi abbia la fa-coltà della memoria può aver senso il nome attribuito auna cosa. Perciò l'epoca atlantica fu quella in cui il lin-guaggio cominciò a svilupparsi; e col linguaggio vennea stabilirsi un vincolo tra l'anima umana e le cose fuoridell'uomo. L'uomo generava la parola nel proprio inter-no; e questa parola era in rapporto con le cose del mon-do esterno. E anche tra uomo e uomo si formò un nuovolegame, grazie alla comunicazione per il tramite dellaparola. Benché presso i Rmoahals tutto ciò avesse anco-ra una forma primitiva, pure li distingueva profonda-mente dai loro antenati Lemuri.

Ora le forze animiche di questi primi Atlanti avevanoancora alcunché delle forze della natura; essi, in certomodo, erano più prossimi agli esseri della natura che licircondavano, di quanto non lo fossero più tardi i loro

25

Page 26: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

discendenti. Le loro forze animiche erano simili alle for-ze naturali più che non lo siano quelle degli uomini at-tuali. Così anche la parola che essi pronunciavano avevail potere di una forza naturale. Non soltanto essi deno-minavano la cose, ma le loro parole contenevano ancheun potere sulle cose e sugli uomini. La parola dei Rmoa-hals non aveva soltanto significato, ma anche potere.Quando si parla di “forza magica” delle parole, si accen-na a una cosa ch'era assai più reale per i Rmoahals chenon per gli uomini d'oggi. Allorché uno di loro pronun-ciava una parola, questa parola sviluppava una forzaanaloga a quella dell'oggetto stesso a cui si riferiva. Perquesto le parole avevano, a quell'epoca, il potere di gua-rire le malattie, di favorire la crescita delle piante, di do-mare la furia degli animali, ed altri effetti simili. Nellesottorazze atlantiche che seguirono, tutto ciò andò sem-pre più diminuendo, e si potrebbe dire che quella forzaelementare naturale andò a poco a poco disperdendosi.

I Rmoahals sentivano quella loro forza come un donodella potente natura, e questa loro relazione con la natu-ra aveva un carattere religioso. Il linguaggio special-mente era per loro qualcosa di sacro, e l'abuso di certeparole, nelle quali risiedeva una gran forza, sarebbe sta-to cosa impossibile. Tutti sentivano che un tale abusoavrebbe loro portato un danno gravissimo; la forza ma-gica di queste parole si sarebbe trasformata nel suo con-trario. Quello che, usato giustamente, era fonte di bene,diventava rovina per chi ne abusasse. Una certa purezzadi sentimento faceva sì che i Rmoahals attribuissero

26

discendenti. Le loro forze animiche erano simili alle for-ze naturali più che non lo siano quelle degli uomini at-tuali. Così anche la parola che essi pronunciavano avevail potere di una forza naturale. Non soltanto essi deno-minavano la cose, ma le loro parole contenevano ancheun potere sulle cose e sugli uomini. La parola dei Rmoa-hals non aveva soltanto significato, ma anche potere.Quando si parla di “forza magica” delle parole, si accen-na a una cosa ch'era assai più reale per i Rmoahals chenon per gli uomini d'oggi. Allorché uno di loro pronun-ciava una parola, questa parola sviluppava una forzaanaloga a quella dell'oggetto stesso a cui si riferiva. Perquesto le parole avevano, a quell'epoca, il potere di gua-rire le malattie, di favorire la crescita delle piante, di do-mare la furia degli animali, ed altri effetti simili. Nellesottorazze atlantiche che seguirono, tutto ciò andò sem-pre più diminuendo, e si potrebbe dire che quella forzaelementare naturale andò a poco a poco disperdendosi.

I Rmoahals sentivano quella loro forza come un donodella potente natura, e questa loro relazione con la natu-ra aveva un carattere religioso. Il linguaggio special-mente era per loro qualcosa di sacro, e l'abuso di certeparole, nelle quali risiedeva una gran forza, sarebbe sta-to cosa impossibile. Tutti sentivano che un tale abusoavrebbe loro portato un danno gravissimo; la forza ma-gica di queste parole si sarebbe trasformata nel suo con-trario. Quello che, usato giustamente, era fonte di bene,diventava rovina per chi ne abusasse. Una certa purezzadi sentimento faceva sì che i Rmoahals attribuissero

26

Page 27: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quella forza non tanto a sé quanto alla natura divina cheagiva in loro.

Nella seconda sottorazza, quella dei così detti Tlavatlitutto ciò andò mutandosi. Gli uomini di questa razza co-minciarono a sentire il proprio valore personale, el'ambizione, qualità sconosciuta ai Rmoahals, regnò traloro. La memoria cominciò, ad aver parte nell'ordinedella vita sociale; chi poteva ricordare talune gesta dalui compiute, ne richiedeva dagli altri il riconoscimento,esigeva che delle opere fosse serbato il ricordo. E suquesto ricordo delle opere si fondava anche il fatto chegli individui di un medesimo gruppo scegliessero traloro un capo. Ne derivò una specie di dignità regale; equesto riconoscimento si conservava fin oltre la morte,sviluppando così la memoria, il ricordo degli avi o dicoloro che durante la vita avevano acquistato qualchemerito.

Veniva così formandosi, presso alcune stirpi, una spe-cie di venerazione religiosa dei morti, un culto degli avi,che sotto le più svariate forme durò lungamente anchein epoche posteriori. Ancora tra i Rmoahals, l'uomo ave-va valore soltanto per il potere che, al momento, egli siprocurava mediante la propria forza4. Chi voleva un ri-conoscimento delle gesta compiute in passato, dovevadimostrare, con nuove imprese, che l'antica forza non loaveva abbandonato. Per mezzo di nuove gesta doveva,

4 Intorno alle entità dirigenti al tempo dei Rmoahals darannonotizie le comunicazioni seguenti in rapporto con la vita dei Le-muri.

27

quella forza non tanto a sé quanto alla natura divina cheagiva in loro.

Nella seconda sottorazza, quella dei così detti Tlavatlitutto ciò andò mutandosi. Gli uomini di questa razza co-minciarono a sentire il proprio valore personale, el'ambizione, qualità sconosciuta ai Rmoahals, regnò traloro. La memoria cominciò, ad aver parte nell'ordinedella vita sociale; chi poteva ricordare talune gesta dalui compiute, ne richiedeva dagli altri il riconoscimento,esigeva che delle opere fosse serbato il ricordo. E suquesto ricordo delle opere si fondava anche il fatto chegli individui di un medesimo gruppo scegliessero traloro un capo. Ne derivò una specie di dignità regale; equesto riconoscimento si conservava fin oltre la morte,sviluppando così la memoria, il ricordo degli avi o dicoloro che durante la vita avevano acquistato qualchemerito.

Veniva così formandosi, presso alcune stirpi, una spe-cie di venerazione religiosa dei morti, un culto degli avi,che sotto le più svariate forme durò lungamente anchein epoche posteriori. Ancora tra i Rmoahals, l'uomo ave-va valore soltanto per il potere che, al momento, egli siprocurava mediante la propria forza4. Chi voleva un ri-conoscimento delle gesta compiute in passato, dovevadimostrare, con nuove imprese, che l'antica forza non loaveva abbandonato. Per mezzo di nuove gesta doveva,

4 Intorno alle entità dirigenti al tempo dei Rmoahals darannonotizie le comunicazioni seguenti in rapporto con la vita dei Le-muri.

27

Page 28: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

per così dire, richiamare alla memoria anche le antiche.I fatti compiuti come tali, non avevano valore presso iRmoahals; soltanto durante la seconda sottorazza si co-minciò a dar tanto peso al carattere personale di un indi-viduo da tener conto, in questa valutazione, anche dellasua vita passata.

Un'ulteriore conseguenza della facoltà della memoriaper la vita sociale, fu il formarsi di raggruppamenti diuomini uniti dal ricordo di gesta compiute in comune.Fino allora gli uomini si erano raggruppati esclusiva-mente secondo forze naturali, secondo la comune origi-ne. L'uomo, per virtù del suo proprio spirito, non avevaancora aggiunto nulla a ciò che la natura aveva fatto dilui. Ora invece una personalità potente era capace di riu-nire intorno a sé un certo numero di individui perun'impresa comune, e più tardi il ricordo di questa im-presa li fondeva in un solo gruppo sociale.

Questa forma di vita sociale s'impresse nettamentesoltanto nella terza sottorazza, quella dei Tolteki. Gli uo-mini di questa razza cominciarono infatti a fondare ciòche si può chiamare una prima forma di comunità, unaprima forma di stato; e la direzione, il governo di talicomunità divenne ereditario. Ciò che prima continuavaa vivere soltanto nella memoria dei contemporanei, sitrasmise ora dal padre al figlio. E a tutta la discendenzadoveva essere serbato grato ricordo per le gesta degliavi; nei nipoti lontani si dovevano ancora apprezzare legesta degli antenati. Bisogna però considerare che, aquei tempi, gli uomini avevano realmente la forza di tra-

28

per così dire, richiamare alla memoria anche le antiche.I fatti compiuti come tali, non avevano valore presso iRmoahals; soltanto durante la seconda sottorazza si co-minciò a dar tanto peso al carattere personale di un indi-viduo da tener conto, in questa valutazione, anche dellasua vita passata.

Un'ulteriore conseguenza della facoltà della memoriaper la vita sociale, fu il formarsi di raggruppamenti diuomini uniti dal ricordo di gesta compiute in comune.Fino allora gli uomini si erano raggruppati esclusiva-mente secondo forze naturali, secondo la comune origi-ne. L'uomo, per virtù del suo proprio spirito, non avevaancora aggiunto nulla a ciò che la natura aveva fatto dilui. Ora invece una personalità potente era capace di riu-nire intorno a sé un certo numero di individui perun'impresa comune, e più tardi il ricordo di questa im-presa li fondeva in un solo gruppo sociale.

Questa forma di vita sociale s'impresse nettamentesoltanto nella terza sottorazza, quella dei Tolteki. Gli uo-mini di questa razza cominciarono infatti a fondare ciòche si può chiamare una prima forma di comunità, unaprima forma di stato; e la direzione, il governo di talicomunità divenne ereditario. Ciò che prima continuavaa vivere soltanto nella memoria dei contemporanei, sitrasmise ora dal padre al figlio. E a tutta la discendenzadoveva essere serbato grato ricordo per le gesta degliavi; nei nipoti lontani si dovevano ancora apprezzare legesta degli antenati. Bisogna però considerare che, aquei tempi, gli uomini avevano realmente la forza di tra-

28

Page 29: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

mandare le proprie qualità ai loro discendenti. Tuttal'educazione consisteva specialmente nel mettere sottogli occhi dei discepoli esempi di vita in forma d'immagi-ni evidenti, e l'efficacia di questa educazione dipendevadall'influenza personale esercitata dall'educatore. Questinon cercava di aguzzare l'ingegno, ma di svilupparepiuttosto qualità di natura più istintiva. E in virtù di talesistema di educazione, le facoltà del padre venivanorealmente, nella maggior parte dei casi, tramandate al fi-glio.

Così l'esperienza personale acquistava, nella terzasottorazza, un'importanza sempre maggiore; e allorchéun gruppo si segregava da un altro per formare una nuo-va comunità, portava con sé il ricordo vivente di ciò cheaveva sperimentato nell'antica dimora. Ma in tale ricor-do questo nuovo gruppo sentiva anche degli elementiche non gli erano conformi, che non gli si confacevano,e, sotto questo rispetto, tentava allora qualcosa di nuo-vo. Così, con ogni nuova comunità che veniva forman-dosi, le condizioni andavano migliorando, ed era bennaturale che i miglioramenti venissero imitati.

Grazie a questi fatti si produssero, all'epoca della ter-za sottorazza, quelle fiorenti comunità che ci vengonodescritte nella letteratura teosofica. E le esperienze per-sonali che si andavano facendo, trovavano appoggio daparte di coloro che erano iniziati nelle leggi eternedell'evoluzione spirituale.

Gli stessi potentissimi re ricevevano l'iniziazione, af-finché la capacità personale avesse in essa un sostegno

29

mandare le proprie qualità ai loro discendenti. Tuttal'educazione consisteva specialmente nel mettere sottogli occhi dei discepoli esempi di vita in forma d'immagi-ni evidenti, e l'efficacia di questa educazione dipendevadall'influenza personale esercitata dall'educatore. Questinon cercava di aguzzare l'ingegno, ma di svilupparepiuttosto qualità di natura più istintiva. E in virtù di talesistema di educazione, le facoltà del padre venivanorealmente, nella maggior parte dei casi, tramandate al fi-glio.

Così l'esperienza personale acquistava, nella terzasottorazza, un'importanza sempre maggiore; e allorchéun gruppo si segregava da un altro per formare una nuo-va comunità, portava con sé il ricordo vivente di ciò cheaveva sperimentato nell'antica dimora. Ma in tale ricor-do questo nuovo gruppo sentiva anche degli elementiche non gli erano conformi, che non gli si confacevano,e, sotto questo rispetto, tentava allora qualcosa di nuo-vo. Così, con ogni nuova comunità che veniva forman-dosi, le condizioni andavano migliorando, ed era bennaturale che i miglioramenti venissero imitati.

Grazie a questi fatti si produssero, all'epoca della ter-za sottorazza, quelle fiorenti comunità che ci vengonodescritte nella letteratura teosofica. E le esperienze per-sonali che si andavano facendo, trovavano appoggio daparte di coloro che erano iniziati nelle leggi eternedell'evoluzione spirituale.

Gli stessi potentissimi re ricevevano l'iniziazione, af-finché la capacità personale avesse in essa un sostegno

29

Page 30: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

completo. Pel suo valore personale l'uomo a poco apoco si rende atto all'iniziazione; egli deve, prima, svi-luppare le proprie forze, da sotto in su, perché poi glipossa venir conferita l'illuminazione dall'alto. Così eb-bero origine i re e le guide iniziate degli Atlanti. Un po-tere immenso stava nelle loro mani; e immensa era purela venerazione che veniva loro tributata. Ma in questofatto si nascondeva anche il germe della decadenza edella rovina. Lo sviluppo della memoria condusseall'esaltazione della personalità; l'uomo volle essereesaltato per la sua potenza personale, e quanto più la suapotenza aumentava, tanto più egli voleva sfruttarla ascopi personali. L'ambizione, che si era sviluppata, di-venne egoismo, e quest'ultimo condusse all'abuso dellaforza. Se pensiamo al potere che gli Atlanti avevano ac-quistato col dominio sulla forza vitale, comprenderemocome l'abusarne dovesse condurre a gravissime conse-guenze. Un ampio potere sulle forze della natura potevavenir messo così al servizio dell'egoismo.

Ciò avvenne, pienamente, nella quarta sottorazza, neiTurani primitivi. Questi uomini, avendo appreso a do-minare tali forze, se ne servirono spesso per soddisfarele proprie brame egoistiche. Ma, adoperate così, questeforze si distruggono per i loro vicendevoli effetti. Ècome se in una persona i piedi volessero a tutti i costiavanzare, mentre il resto del corpo volesse retrocedere.Tali rovinosi effetti poterono essere arrestati soltanto pelfatto che una forza superiore si sviluppò nell'uomo: laforza del pensiero. Il pensiero logico domina e frena i

30

completo. Pel suo valore personale l'uomo a poco apoco si rende atto all'iniziazione; egli deve, prima, svi-luppare le proprie forze, da sotto in su, perché poi glipossa venir conferita l'illuminazione dall'alto. Così eb-bero origine i re e le guide iniziate degli Atlanti. Un po-tere immenso stava nelle loro mani; e immensa era purela venerazione che veniva loro tributata. Ma in questofatto si nascondeva anche il germe della decadenza edella rovina. Lo sviluppo della memoria condusseall'esaltazione della personalità; l'uomo volle essereesaltato per la sua potenza personale, e quanto più la suapotenza aumentava, tanto più egli voleva sfruttarla ascopi personali. L'ambizione, che si era sviluppata, di-venne egoismo, e quest'ultimo condusse all'abuso dellaforza. Se pensiamo al potere che gli Atlanti avevano ac-quistato col dominio sulla forza vitale, comprenderemocome l'abusarne dovesse condurre a gravissime conse-guenze. Un ampio potere sulle forze della natura potevavenir messo così al servizio dell'egoismo.

Ciò avvenne, pienamente, nella quarta sottorazza, neiTurani primitivi. Questi uomini, avendo appreso a do-minare tali forze, se ne servirono spesso per soddisfarele proprie brame egoistiche. Ma, adoperate così, questeforze si distruggono per i loro vicendevoli effetti. Ècome se in una persona i piedi volessero a tutti i costiavanzare, mentre il resto del corpo volesse retrocedere.Tali rovinosi effetti poterono essere arrestati soltanto pelfatto che una forza superiore si sviluppò nell'uomo: laforza del pensiero. Il pensiero logico domina e frena i

30

Page 31: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

desideri personali egoistici. L'origine del pensiero logi-co è da ricercarsi nella quinta sottorazza, quella dei pro-tosemiti. Gli uomini cominciarono ad arrivare più in làdel semplice ricordo del passato e a confrontare tra lorole diverse esperienze. Si sviluppò la facoltà del giudizio,la quale regolò i desideri e le passioni. Si cominciò acalcolare e a combinare; s'iniziò il lavorio del pensiero.Se prima gli uomini si abbandonavano a ogni desiderio,ora soltanto cominciarono a chiedere se il pensiero loapprovasse o no.

Mentre gli uomini della quarta sottorazza cercavanoviolentemente la soddisfazione delle loro passioni, quel-li della quinta cominciarono a porgere ascolto ad unavoce interiore. E questa voce interiore mette un arginealle passioni, anche se non riesce a distruggere le prete-se della personalità egoistica.

Così, la quinta sottorazza ha trasferito entro l'intimodell'uomo l'impulso all'azione. L'uomo, nel suo intimovuol rendere conto a se stesso di ciò che deve o nondeve fare. Ma quello che interiormente si acquistavacosì nella forza del pensiero, si perdeva, d'altra parte,nel dominio sulle forze naturali esteriori. Per mezzo delpensiero logico si possono soggiogare soltanto le forzedel mondo minerale, non la forza vitale. La quinta sotto-razza sviluppò quindi la forza del pensiero a detrimentodel dominio sulla forza vitale. Ma appunto con ciò essaprodusse il germe dell'evoluzione successiva dell'umani-tà. Per quanto si sviluppassero ora la personalità, l'amo-re di sé e l'egoismo, il semplice pensiero che lavora sol-

31

desideri personali egoistici. L'origine del pensiero logi-co è da ricercarsi nella quinta sottorazza, quella dei pro-tosemiti. Gli uomini cominciarono ad arrivare più in làdel semplice ricordo del passato e a confrontare tra lorole diverse esperienze. Si sviluppò la facoltà del giudizio,la quale regolò i desideri e le passioni. Si cominciò acalcolare e a combinare; s'iniziò il lavorio del pensiero.Se prima gli uomini si abbandonavano a ogni desiderio,ora soltanto cominciarono a chiedere se il pensiero loapprovasse o no.

Mentre gli uomini della quarta sottorazza cercavanoviolentemente la soddisfazione delle loro passioni, quel-li della quinta cominciarono a porgere ascolto ad unavoce interiore. E questa voce interiore mette un arginealle passioni, anche se non riesce a distruggere le prete-se della personalità egoistica.

Così, la quinta sottorazza ha trasferito entro l'intimodell'uomo l'impulso all'azione. L'uomo, nel suo intimovuol rendere conto a se stesso di ciò che deve o nondeve fare. Ma quello che interiormente si acquistavacosì nella forza del pensiero, si perdeva, d'altra parte,nel dominio sulle forze naturali esteriori. Per mezzo delpensiero logico si possono soggiogare soltanto le forzedel mondo minerale, non la forza vitale. La quinta sotto-razza sviluppò quindi la forza del pensiero a detrimentodel dominio sulla forza vitale. Ma appunto con ciò essaprodusse il germe dell'evoluzione successiva dell'umani-tà. Per quanto si sviluppassero ora la personalità, l'amo-re di sé e l'egoismo, il semplice pensiero che lavora sol-

31

Page 32: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

tanto nell'interiorità e non può impartire ordini direttialla natura è incapace di produrre le nefaste conseguen-ze che erano derivate dall'abuso delle forze di prima. Laparte meglio dotata di questa quinta sottorazza vennescelta a sopravvivere alla rovina della quarta razza radi-cale e formò il germe della quinta razza radicale, dellarazza ariana, che ha il compito di sviluppare interamen-te la facoltà del pensiero con tutto ciò che vi si connet-te5.

Gli uomini della sesta sottorazza (gli Akkadi) svilup-parono, ancora più di quelli della quinta, la facoltà dipensare; si distinsero dai così detti protosemiti per unapiù estesa applicazione di questa facoltà. Come fu detto,lo sviluppo della forza del pensiero impedì che le esi-genze della personalità egoistica provocasseroquell'azione devastatrice ch'era ancora possibile nellerazze precedenti; non riuscì però a sopprimere quelleesigenze. I protosemiti regolarono da prima le loro con-dizioni personali secondo i suggerimenti del pensiero.Al posto delle sole brame e dei soli desideri subentròl'intelletto e nuove forme di vita si manifestarono. Men-tre le razze antecedenti erano inclini a riconoscere comeguida l'individuo le cui gesta avessero lasciato una pro-fonda traccia nella loro memoria o la cui vita fosse riccadi ricordi, ora venne riconosciuto come tale il più intelli-gente. E mentre prima si dava importanza a ciò di cui si

5 Diremo in seguito come avvenga lo sviluppo della forza delpensiero nella quinta razza radicale, e che importanza abbia inseno ad essa l'umanità attuale.

32

tanto nell'interiorità e non può impartire ordini direttialla natura è incapace di produrre le nefaste conseguen-ze che erano derivate dall'abuso delle forze di prima. Laparte meglio dotata di questa quinta sottorazza vennescelta a sopravvivere alla rovina della quarta razza radi-cale e formò il germe della quinta razza radicale, dellarazza ariana, che ha il compito di sviluppare interamen-te la facoltà del pensiero con tutto ciò che vi si connet-te5.

Gli uomini della sesta sottorazza (gli Akkadi) svilup-parono, ancora più di quelli della quinta, la facoltà dipensare; si distinsero dai così detti protosemiti per unapiù estesa applicazione di questa facoltà. Come fu detto,lo sviluppo della forza del pensiero impedì che le esi-genze della personalità egoistica provocasseroquell'azione devastatrice ch'era ancora possibile nellerazze precedenti; non riuscì però a sopprimere quelleesigenze. I protosemiti regolarono da prima le loro con-dizioni personali secondo i suggerimenti del pensiero.Al posto delle sole brame e dei soli desideri subentròl'intelletto e nuove forme di vita si manifestarono. Men-tre le razze antecedenti erano inclini a riconoscere comeguida l'individuo le cui gesta avessero lasciato una pro-fonda traccia nella loro memoria o la cui vita fosse riccadi ricordi, ora venne riconosciuto come tale il più intelli-gente. E mentre prima si dava importanza a ciò di cui si

5 Diremo in seguito come avvenga lo sviluppo della forza delpensiero nella quinta razza radicale, e che importanza abbia inseno ad essa l'umanità attuale.

32

Page 33: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

serbava buon ricordo, ora si teneva in maggior conto ciòche meglio persuadeva il pensiero. Un tempo, sottol'influenza della memoria, si restava fedeli a una cosafino al giorno in cui la si trovava insufficiente, e in talcaso riusciva naturalmente a vincere colui ch'era in gra-do di colmare la lacuna per mezzo di una innovazione.

Come effetto della facoltà di pensare, nacque invece,una smania d'innovazione e di cambiamento; ognunovolle attuare le trovate del proprio intelletto. Così che,durante la quinta sottorazza, cominciò una certa irre-quietudine che produsse poi, durante la sesta, la necessi-tà di sottomettere a leggi comuni il dispotico pensierodel singolo individuo. Lo splendore degli stati della ter-za sottorazza aveva la sua base nell'ordine e nell'armo-nia che i comuni ricordi generavano; nella sesta invecequest'ordine dovette essere prodotto a mezzo di leggipensate. In questa sesta sottorazza dobbiamo dunque ri-cercare l'origine del diritto e degli ordinamenti legislati-vi. Nella terza sottorazza un gruppo di persone non sisegregava dal resto, se non quando si sentiva comeespulso dalla propria comunità, perché le condizionisorte dai ricordi comuni più non gli si confacevano. Nel-la sesta sottorazza invece ciò era essenzialmente diver-so. Il pensiero calcolatore cercava la novità per se stes-sa, incitava a intraprese e a nuove istituzioni. Gli Akka-di erano perciò un popolo intraprendente, incline allacolonizzazione, e che trovava, specialmente nel com-mercio, alimento alla forza, allora appena germogliata,del pensiero e del giudizio.

33

serbava buon ricordo, ora si teneva in maggior conto ciòche meglio persuadeva il pensiero. Un tempo, sottol'influenza della memoria, si restava fedeli a una cosafino al giorno in cui la si trovava insufficiente, e in talcaso riusciva naturalmente a vincere colui ch'era in gra-do di colmare la lacuna per mezzo di una innovazione.

Come effetto della facoltà di pensare, nacque invece,una smania d'innovazione e di cambiamento; ognunovolle attuare le trovate del proprio intelletto. Così che,durante la quinta sottorazza, cominciò una certa irre-quietudine che produsse poi, durante la sesta, la necessi-tà di sottomettere a leggi comuni il dispotico pensierodel singolo individuo. Lo splendore degli stati della ter-za sottorazza aveva la sua base nell'ordine e nell'armo-nia che i comuni ricordi generavano; nella sesta invecequest'ordine dovette essere prodotto a mezzo di leggipensate. In questa sesta sottorazza dobbiamo dunque ri-cercare l'origine del diritto e degli ordinamenti legislati-vi. Nella terza sottorazza un gruppo di persone non sisegregava dal resto, se non quando si sentiva comeespulso dalla propria comunità, perché le condizionisorte dai ricordi comuni più non gli si confacevano. Nel-la sesta sottorazza invece ciò era essenzialmente diver-so. Il pensiero calcolatore cercava la novità per se stes-sa, incitava a intraprese e a nuove istituzioni. Gli Akka-di erano perciò un popolo intraprendente, incline allacolonizzazione, e che trovava, specialmente nel com-mercio, alimento alla forza, allora appena germogliata,del pensiero e del giudizio.

33

Page 34: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Anche nella settima sottorazza, in quella dei Mongoli,si sviluppò la facoltà di pensare. Ma alcune qualità dellesottorazze precedenti, specialmente della quarta sussi-stevano in essa ancor più accentuate che non nella quin-ta e nella sesta razza. I Mongoli si serbano fedeli allamemoria; e così giungono alla convinzione che ciò ch'èpiù antico sia anche più intelligente, riesca cioè a megliotrionfare anche di fronte alla facoltà del pensiero.

Sebbene ormai privi anch'essi del dominio sulle forzevitali, la stessa loro forza di pensiero aveva però in parteraggiunta la potenza elementare della forza vitale. Ave-vano bensì perduto il potere sulla vita, ma non la imme-diata, ingenua fede in essa. Questa forza era diventata illoro dio, per ordine del quale essi facevano quanto rite-nevano giusto; così, ai popoli vicini apparivano comeposseduti da questa occulta potenza, e si abbandonavanorealmente ad essa con cieca fede. I loro discendentinell'Asia e in alcune parti d'Europa mostravano e mo-strano ancora gran parte ditale carattere.

La forza del pensiero infusa nell'uomo poté raggiun-gere il suo completo valore nell'evoluzione soltantoquando, nella quinta razza radicale, ricevette un nuovoimpulso. La quarta aveva potuto mettere il pensiero sol-tanto al servizio di ciò che aveva acquistato per mezzodella memoria.

La quinta, invece, è giunta a quelle forme di vita perle quali la facoltà del pensiero è lo strumento giusto.

34

Anche nella settima sottorazza, in quella dei Mongoli,si sviluppò la facoltà di pensare. Ma alcune qualità dellesottorazze precedenti, specialmente della quarta sussi-stevano in essa ancor più accentuate che non nella quin-ta e nella sesta razza. I Mongoli si serbano fedeli allamemoria; e così giungono alla convinzione che ciò ch'èpiù antico sia anche più intelligente, riesca cioè a megliotrionfare anche di fronte alla facoltà del pensiero.

Sebbene ormai privi anch'essi del dominio sulle forzevitali, la stessa loro forza di pensiero aveva però in parteraggiunta la potenza elementare della forza vitale. Ave-vano bensì perduto il potere sulla vita, ma non la imme-diata, ingenua fede in essa. Questa forza era diventata illoro dio, per ordine del quale essi facevano quanto rite-nevano giusto; così, ai popoli vicini apparivano comeposseduti da questa occulta potenza, e si abbandonavanorealmente ad essa con cieca fede. I loro discendentinell'Asia e in alcune parti d'Europa mostravano e mo-strano ancora gran parte ditale carattere.

La forza del pensiero infusa nell'uomo poté raggiun-gere il suo completo valore nell'evoluzione soltantoquando, nella quinta razza radicale, ricevette un nuovoimpulso. La quarta aveva potuto mettere il pensiero sol-tanto al servizio di ciò che aveva acquistato per mezzodella memoria.

La quinta, invece, è giunta a quelle forme di vita perle quali la facoltà del pensiero è lo strumento giusto.

34

Page 35: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Passaggio dalla quartaalla quinta razza radicale

Le notizie seguenti si riferiscono alla transizione dallaquarta razza radicale (l'atlantica) alla quinta (l'ariana) dicui fa parte l'attuale umanità civilizzata. Solo chi sacompenetrarsi interamente dell'idea dell'evoluzione intutta la sua estensione, potrà giustamente comprenderle.Tutto ciò che l'uomo scorge intorno a sé, è in via d'evo-luzione; ed anche la facoltà propria agli uomini dellanostra razza radicale, e che consiste nell'uso del pensie-ro, si è andata sviluppando a poco a poco. Anzi, è ap-punto la nostra razza radicale quella che lentamente eprogressivamente va maturando la forza del pensiero.

L'uomo attuale si determina (pensando) ad una datacosa, e la eseguisce poi come conseguenza del propriopensiero. Presso gli Atlanti questa facoltà era ancora invia di preparazione. La loro volontà era mossa, non dailoro pensieri, ma da pensieri che fluivano da esseri dinatura superiore; era dunque, in certo qual modo, direttadal di fuori. Chi si familiarizza con l'idea dell'evoluzio-ne nei riguardi dell'uomo e impara a riconoscere comel'uomo, quale individuo terrestre, fosse, in quei tempiprimordiali, un essere del tutto diverso da quello attuale,riuscirà anche a elevarsi alla rappresentazione di altri es-

35

Passaggio dalla quartaalla quinta razza radicale

Le notizie seguenti si riferiscono alla transizione dallaquarta razza radicale (l'atlantica) alla quinta (l'ariana) dicui fa parte l'attuale umanità civilizzata. Solo chi sacompenetrarsi interamente dell'idea dell'evoluzione intutta la sua estensione, potrà giustamente comprenderle.Tutto ciò che l'uomo scorge intorno a sé, è in via d'evo-luzione; ed anche la facoltà propria agli uomini dellanostra razza radicale, e che consiste nell'uso del pensie-ro, si è andata sviluppando a poco a poco. Anzi, è ap-punto la nostra razza radicale quella che lentamente eprogressivamente va maturando la forza del pensiero.

L'uomo attuale si determina (pensando) ad una datacosa, e la eseguisce poi come conseguenza del propriopensiero. Presso gli Atlanti questa facoltà era ancora invia di preparazione. La loro volontà era mossa, non dailoro pensieri, ma da pensieri che fluivano da esseri dinatura superiore; era dunque, in certo qual modo, direttadal di fuori. Chi si familiarizza con l'idea dell'evoluzio-ne nei riguardi dell'uomo e impara a riconoscere comel'uomo, quale individuo terrestre, fosse, in quei tempiprimordiali, un essere del tutto diverso da quello attuale,riuscirà anche a elevarsi alla rappresentazione di altri es-

35

Page 36: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

seri, del tutto differenti da lui, dei quali parleremo piùavanti.

Lunghissimi periodi di tempo occorsero per questaevoluzione, e ne daremo, in seguito, notizie più partico-lareggiate.

* * *

Tutto ciò che abbiamo detto della quarta razza radica-le, quella degli Atlanti, si riferisce alla gran massadell'umanità; ma questa era diretta da guide superioriche nelle loro facoltà emergevano molto al di sopra diessa. Queste guide possedevano una saggezza e un do-minio su certe forze che nessuna educazione terrena po-teva dare; ciò veniva loro conferito da esseri superiorinon appartenenti direttamente alla Terra. Era dunque na-turale che la gran massa dell'umanità riguardasse questesue guide quali esseri di natura superiore, quali messag-geri degli déi, poiché né coi sensi, né con l'intelligenzaumana, si sarebbe stati in grado di compiere ciò che essisapevano e compivano. Erano dunque venerati qualimessaggeri degli déi, e se ne accettavano gli ordini, iprecetti ed anche le istruzioni. Tali esseri istruivanol'umanità nelle scienze, nelle arti e nella fabbricazionedegli strumenti. Iniziavano inoltre, nell'arte di governa-re, gli individui più avanzati, o governavano essi stessile comunità. Si diceva ch'essi «comunicassero con glidéi» e che gli déi stessi li iniziassero alla conoscenzadelle leggi secondo le quali deve svolgersi l'evoluzione

36

seri, del tutto differenti da lui, dei quali parleremo piùavanti.

Lunghissimi periodi di tempo occorsero per questaevoluzione, e ne daremo, in seguito, notizie più partico-lareggiate.

* * *

Tutto ciò che abbiamo detto della quarta razza radica-le, quella degli Atlanti, si riferisce alla gran massadell'umanità; ma questa era diretta da guide superioriche nelle loro facoltà emergevano molto al di sopra diessa. Queste guide possedevano una saggezza e un do-minio su certe forze che nessuna educazione terrena po-teva dare; ciò veniva loro conferito da esseri superiorinon appartenenti direttamente alla Terra. Era dunque na-turale che la gran massa dell'umanità riguardasse questesue guide quali esseri di natura superiore, quali messag-geri degli déi, poiché né coi sensi, né con l'intelligenzaumana, si sarebbe stati in grado di compiere ciò che essisapevano e compivano. Erano dunque venerati qualimessaggeri degli déi, e se ne accettavano gli ordini, iprecetti ed anche le istruzioni. Tali esseri istruivanol'umanità nelle scienze, nelle arti e nella fabbricazionedegli strumenti. Iniziavano inoltre, nell'arte di governa-re, gli individui più avanzati, o governavano essi stessile comunità. Si diceva ch'essi «comunicassero con glidéi» e che gli déi stessi li iniziassero alla conoscenzadelle leggi secondo le quali deve svolgersi l'evoluzione

36

Page 37: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dell'umanità. E così era realmente. Questa iniziazione,questa comunione con gli déi, si compiva in luoghi sco-nosciuti alla folla, detti «templi dei misteri»; di là veni-va guidato e amministrato il genere umano.

Tutto ciò che aveva luogo nei templi dei misteri nonera perciò comprensibile al popolo, né gli erano com-prensibili le intenzioni dei suoi grandi educatori. Il po-polo, per mezzo dei suoi sensi, era capace soltanto dicomprendere ciò che avveniva direttamente sulla Terra,non le rivelazioni che giungevano dai mondi superioriper aiutarne il progresso. Per questo anche gli insegna-menti di tali guide dovevano venir dati in forma diversada quella che è adatta alla comunicazione di eventi ter-reni. Il linguaggio per mezzo del quale gli déi comuni-cavano coi loro messaggeri nei «misteri» non era neppu-re esso un linguaggio terreno, né era terrena la figura incui gli, déi si rivelavano. Entro «nuvole di fuoco» appa-rivano gli spiriti superiori ai loro messaggeri, per comu-nicar loro il modo di guidare gli uomini. Soltanto l'uomopuò manifestarsi in forma umana; quegli esseri le cui fa-coltà superano le umane, devono manifestarsi in formespeciali, diverse dalle forme terrestri.

I messaggeri degli déi potevano ricevere quelle rive-lazioni soltanto perché erano i più perfetti tra i loro fra-telli d'umanità, perché avevano già raggiunto preceden-temente un grado di evoluzione che la maggior parte de-gli uomini aveva ancora da passare. Essi appartenevanoall'umanità loro contemporanea solo per certi riguardi:potevano cioè assumere la forma umana; però le loro fa-

37

dell'umanità. E così era realmente. Questa iniziazione,questa comunione con gli déi, si compiva in luoghi sco-nosciuti alla folla, detti «templi dei misteri»; di là veni-va guidato e amministrato il genere umano.

Tutto ciò che aveva luogo nei templi dei misteri nonera perciò comprensibile al popolo, né gli erano com-prensibili le intenzioni dei suoi grandi educatori. Il po-polo, per mezzo dei suoi sensi, era capace soltanto dicomprendere ciò che avveniva direttamente sulla Terra,non le rivelazioni che giungevano dai mondi superioriper aiutarne il progresso. Per questo anche gli insegna-menti di tali guide dovevano venir dati in forma diversada quella che è adatta alla comunicazione di eventi ter-reni. Il linguaggio per mezzo del quale gli déi comuni-cavano coi loro messaggeri nei «misteri» non era neppu-re esso un linguaggio terreno, né era terrena la figura incui gli, déi si rivelavano. Entro «nuvole di fuoco» appa-rivano gli spiriti superiori ai loro messaggeri, per comu-nicar loro il modo di guidare gli uomini. Soltanto l'uomopuò manifestarsi in forma umana; quegli esseri le cui fa-coltà superano le umane, devono manifestarsi in formespeciali, diverse dalle forme terrestri.

I messaggeri degli déi potevano ricevere quelle rive-lazioni soltanto perché erano i più perfetti tra i loro fra-telli d'umanità, perché avevano già raggiunto preceden-temente un grado di evoluzione che la maggior parte de-gli uomini aveva ancora da passare. Essi appartenevanoall'umanità loro contemporanea solo per certi riguardi:potevano cioè assumere la forma umana; però le loro fa-

37

Page 38: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

coltà animico-spirituali erano di natura sovrumana. Era-no dunque esseri di doppia natura divina ed umana, e sipotevano anche riguardare come spiriti superiori cheavessero assunto corpi umani per essere di aiutoall'umanità nel suo cammino terrestre. La loro vera pa-tria non era sulla Terra.

Questi esseri guidavano gli uomini senza poter lorocomunicare i principi secondo i quali li guidavano; poi-ché fino alla quinta sottorazza atlantica – i proto-semiti– gli uomini non possedevano ancora alcuna facoltà percomprendere quei principi. Solo la facoltà del pensieroche si sviluppò in questa sottorazza era atta a compren-derli. E questa facoltà andò sviluppandosi, a poco apoco e lentissimamente, cosicché anche le ultime sotto-razze degli Atlanti potevano comprendere ancora benpoco i principi delle loro guide divine. Cominciarono daprima presentire vagamente e imperfettamente tali prin-cipi; quindi i loro pensieri e le loro leggi, di cui abbiamoparlato più sopra a proposito degli ordinamenti di stato,erano piuttosto intuiti che chiaramente pensati.

Le guide principali della quinta sottorazza atlanticapresero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi,dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere unanuova civiltà interamente regolata dalla forza del pen-siero.

Ora bisogna tener presente che alla fine dell'epocaatlantica si trovavano sulla Terra tre gruppi di esseriumani: 1°) i suddetti messaggeri degli déi, che avevanoraggiunto un grado d'evoluzione assai più avanzato di

38

coltà animico-spirituali erano di natura sovrumana. Era-no dunque esseri di doppia natura divina ed umana, e sipotevano anche riguardare come spiriti superiori cheavessero assunto corpi umani per essere di aiutoall'umanità nel suo cammino terrestre. La loro vera pa-tria non era sulla Terra.

Questi esseri guidavano gli uomini senza poter lorocomunicare i principi secondo i quali li guidavano; poi-ché fino alla quinta sottorazza atlantica – i proto-semiti– gli uomini non possedevano ancora alcuna facoltà percomprendere quei principi. Solo la facoltà del pensieroche si sviluppò in questa sottorazza era atta a compren-derli. E questa facoltà andò sviluppandosi, a poco apoco e lentissimamente, cosicché anche le ultime sotto-razze degli Atlanti potevano comprendere ancora benpoco i principi delle loro guide divine. Cominciarono daprima presentire vagamente e imperfettamente tali prin-cipi; quindi i loro pensieri e le loro leggi, di cui abbiamoparlato più sopra a proposito degli ordinamenti di stato,erano piuttosto intuiti che chiaramente pensati.

Le guide principali della quinta sottorazza atlanticapresero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi,dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere unanuova civiltà interamente regolata dalla forza del pen-siero.

Ora bisogna tener presente che alla fine dell'epocaatlantica si trovavano sulla Terra tre gruppi di esseriumani: 1°) i suddetti messaggeri degli déi, che avevanoraggiunto un grado d'evoluzione assai più avanzato di

38

Page 39: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quello della gran massa; che insegnavano la saggezzadivina e compivano opere divine; 2°) la gran massa stes-sa nella quale il pensiero era ancora in uno stato letargi-co, quantunque possedesse certe forze elementari chel'umanità attuale ha perduto; 3°) una schiera più piccoladi individui che sviluppavano la facoltà del pensiero.Questi ultimi perdevano, è vero, le forze elementari pos-sedute dagli Atlanti, ma acquistavano in compenso lapossibilità di comprendere, mediante il pensiero, i prin-cipi dei messaggeri degli déi. Mentre il secondo gruppodi esseri umani era destinato ad estinguersi a poco apoco, il terzo invece poteva venir educato, dagli esserisuperiori del primo gruppo, a dirigersi da sé.

L'istruttore principale, detto nella letteratura teosoficamanu, scelse, da questo terzo gruppo, individui piùavanzati per farne germogliare una nuova umanità. Que-sti eletti si trovavano nella quinta sottorazza. La facoltàdi pensiero della sesta e della settima sottorazza era giàin certo qual modo, fuorviata, e non più suscettibile diun ulteriore sviluppo. Si trattava di sviluppare le miglio-ri qualità dei migliori, e, a questo scopo, la guida con-dusse gli eletti in un luogo speciale della Terra,nell'interno dell'Asia, segregandoli e sottraendoli cosìall’influenza di coloro che erano rimasti indietro o eranodegenerati.

Il còmpito che la guida (manu) si prefiggeva era di faravanzare la sua schiera sino al punto che gli uomini ri-conoscessero nell'anima propria, e per propria forza dipensiero, i principi secondo i quali erano stati fino allora

39

quello della gran massa; che insegnavano la saggezzadivina e compivano opere divine; 2°) la gran massa stes-sa nella quale il pensiero era ancora in uno stato letargi-co, quantunque possedesse certe forze elementari chel'umanità attuale ha perduto; 3°) una schiera più piccoladi individui che sviluppavano la facoltà del pensiero.Questi ultimi perdevano, è vero, le forze elementari pos-sedute dagli Atlanti, ma acquistavano in compenso lapossibilità di comprendere, mediante il pensiero, i prin-cipi dei messaggeri degli déi. Mentre il secondo gruppodi esseri umani era destinato ad estinguersi a poco apoco, il terzo invece poteva venir educato, dagli esserisuperiori del primo gruppo, a dirigersi da sé.

L'istruttore principale, detto nella letteratura teosoficamanu, scelse, da questo terzo gruppo, individui piùavanzati per farne germogliare una nuova umanità. Que-sti eletti si trovavano nella quinta sottorazza. La facoltàdi pensiero della sesta e della settima sottorazza era giàin certo qual modo, fuorviata, e non più suscettibile diun ulteriore sviluppo. Si trattava di sviluppare le miglio-ri qualità dei migliori, e, a questo scopo, la guida con-dusse gli eletti in un luogo speciale della Terra,nell'interno dell'Asia, segregandoli e sottraendoli cosìall’influenza di coloro che erano rimasti indietro o eranodegenerati.

Il còmpito che la guida (manu) si prefiggeva era di faravanzare la sua schiera sino al punto che gli uomini ri-conoscessero nell'anima propria, e per propria forza dipensiero, i principi secondo i quali erano stati fino allora

39

Page 40: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

guidati, in un modo ch'essi avevano intuito senza poter-lo chiaramente afferrare. Gli uomini dovevano ormai ri-conoscere le forze divine che fino allora avevano segui-te inconsciamente. Fin qui gli déi avevano guidato gliuomini per mezzo dei loro messaggeri; ora era giunto ilmomento in cui gli uomini dovevano venire a conoscen-za di questi esseri divini, imparando a considerare sestessi come strumenti esecutori della provvidenza divi-na.

Quel gruppo di uomini così segregati si trovò allorain un momento decisivo e importantissimo: la guida di-vina era tra loro, sotto forma umana. Da tali messi divinil'umanità aveva fino allora ricevuto ordini e insegna-menti su ciò che doveva o non doveva fare, e istruzioninelle scienze che si riferivano a ciò che i suoi sensi per-cepivano.

Gli uomini avevano bensì intuito il governo divinodel mondo, l'avevano sentito nelle loro proprie azioni,ma non ne avevano saputo nulla chiaramente. Ora inve-ce il loro maestro parlava ad essi in un modo affattonuovo; insegnava che potenze invisibili dirigevano tuttociò che si manifestava ai loro occhi, e come essi stessifossero servitori di quelle potenze invisibili e dovessero,mediante il pensiero, adempirne le leggi. Egli parlavaagli uomini di qualcosa di sovrumano, di divino; di unsovrumano-divino che era creatore e conservatore di tut-to il visibile corporeo. Gli uomini, fino allora, avevanoelevato gli sguardi a quei messi celesti visibili, a quegliiniziati sovrumani dei quali faceva parte anche colui che

40

guidati, in un modo ch'essi avevano intuito senza poter-lo chiaramente afferrare. Gli uomini dovevano ormai ri-conoscere le forze divine che fino allora avevano segui-te inconsciamente. Fin qui gli déi avevano guidato gliuomini per mezzo dei loro messaggeri; ora era giunto ilmomento in cui gli uomini dovevano venire a conoscen-za di questi esseri divini, imparando a considerare sestessi come strumenti esecutori della provvidenza divi-na.

Quel gruppo di uomini così segregati si trovò allorain un momento decisivo e importantissimo: la guida di-vina era tra loro, sotto forma umana. Da tali messi divinil'umanità aveva fino allora ricevuto ordini e insegna-menti su ciò che doveva o non doveva fare, e istruzioninelle scienze che si riferivano a ciò che i suoi sensi per-cepivano.

Gli uomini avevano bensì intuito il governo divinodel mondo, l'avevano sentito nelle loro proprie azioni,ma non ne avevano saputo nulla chiaramente. Ora inve-ce il loro maestro parlava ad essi in un modo affattonuovo; insegnava che potenze invisibili dirigevano tuttociò che si manifestava ai loro occhi, e come essi stessifossero servitori di quelle potenze invisibili e dovessero,mediante il pensiero, adempirne le leggi. Egli parlavaagli uomini di qualcosa di sovrumano, di divino; di unsovrumano-divino che era creatore e conservatore di tut-to il visibile corporeo. Gli uomini, fino allora, avevanoelevato gli sguardi a quei messi celesti visibili, a quegliiniziati sovrumani dei quali faceva parte anche colui che

40

Page 41: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

così parlava, e da essi avevano ricevuto istruzioni suquello che era da farsi o da non farsi. Ma ora venivanostimati degni che il manu parlasse loro direttamente de-gli stessi déi, e le parole ch'egli continuamente inculca-va nei suoi seguaci erano piene di forza: «Voi avete fi-nora veduto coloro che vi guidavano; ma vi sono guideancora più sublimi che voi non potete vedere; e a questeguide siete sottoposti. Dovete eseguire gli ordini di quelDio che non vedete, e dovete ubbidire a Colui del qualenon potete farvi immagine alcuna». Così risuonava, dal-le labbra del grande maestro, il nuovo, supremo coman-damento che prescriveva il culto di un dio al quale nes-suna immagine sensibile-visibile poteva somigliare, edel quale, perciò, nessuna immagine doveva essere for-mata. Un'eco di quel grande, primordiale comandamen-to della quinta razza umana risuona nelle parole: «Nonfarti idolo alcuno, né immagine alcuna di cosa che sia incielo di sopra, né in terra di sotto, né di cosa che sianell'acqua di sotto alla terra»6.

Alla guida principale (manu) stavano allato altri mes-si divini i quali eseguivano i suoi disegni nei singolirami della vita e lavoravano all'evoluzione della nuovarazza; poiché si trattava di regolare tutta la vita secondoquel nuovo concetto del divino ordinamento del mondo.I pensieri degli uomini dovevano in ogni cosa venir ri-volti dal mondo visibile all'invisibile. La vita è regolatadalle forze della natura; dal giorno e dalla notte,

6 Secondo libro di Mosè. Esodo, cap. X, v. 4

41

così parlava, e da essi avevano ricevuto istruzioni suquello che era da farsi o da non farsi. Ma ora venivanostimati degni che il manu parlasse loro direttamente de-gli stessi déi, e le parole ch'egli continuamente inculca-va nei suoi seguaci erano piene di forza: «Voi avete fi-nora veduto coloro che vi guidavano; ma vi sono guideancora più sublimi che voi non potete vedere; e a questeguide siete sottoposti. Dovete eseguire gli ordini di quelDio che non vedete, e dovete ubbidire a Colui del qualenon potete farvi immagine alcuna». Così risuonava, dal-le labbra del grande maestro, il nuovo, supremo coman-damento che prescriveva il culto di un dio al quale nes-suna immagine sensibile-visibile poteva somigliare, edel quale, perciò, nessuna immagine doveva essere for-mata. Un'eco di quel grande, primordiale comandamen-to della quinta razza umana risuona nelle parole: «Nonfarti idolo alcuno, né immagine alcuna di cosa che sia incielo di sopra, né in terra di sotto, né di cosa che sianell'acqua di sotto alla terra»6.

Alla guida principale (manu) stavano allato altri mes-si divini i quali eseguivano i suoi disegni nei singolirami della vita e lavoravano all'evoluzione della nuovarazza; poiché si trattava di regolare tutta la vita secondoquel nuovo concetto del divino ordinamento del mondo.I pensieri degli uomini dovevano in ogni cosa venir ri-volti dal mondo visibile all'invisibile. La vita è regolatadalle forze della natura; dal giorno e dalla notte,

6 Secondo libro di Mosè. Esodo, cap. X, v. 4

41

Page 42: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dall'estate e dall'inverno, dalla pioggia e dal sole dipen-de il corso della vita umana. Si cominciò a mostrareall'uomo come tali manifestazioni visibili, ricche di in-fluenza, stiano in relazione con le forze invisibili (divi-ne), e come l'uomo debba comportarsi per regolare lapropria vita secondo queste forze. Tutta la scienza e tut-to il lavoro dovevano orientarsi in questo senso. Nelcorso degli astri e nelle condizioni meteorologichel'uomo doveva vedere i divini decreti, la manifestazionedella saggezza divina. In questo senso si insegnavano lameteorologia e l'astronomia, e l'uomo doveva regolare ilproprio lavoro e la propria vita morale in modo che cor-rispondessero alla saggezza delle leggi divine. La vitavenne ordinata secondo comandamenti divini; cosìcome nel corso degli astri e nelle condizioni meteorolo-giche si investigarono i pensieri divini; e, per mezzo deisacrifici rituali, l'uomo dovette mettere le proprie operein armonia coi voleri degli déi.

L'intenzione del manu era di regolare tutta la vitaumana secondo i mondi superiori. Tutta l'attività, tutte leistituzioni umane dovevano assumere un carattere reli-gioso; con questo il manu voleva introdurre quello che èil vero compito della quinta razza radicale: imparare,cioè, a guidarsi da sé per mezzo dei propri pensieri.Però, una tale autodeterminazione non può essere salu-tare se non quando l'uomo metta anche se stesso al ser-vizio delle forze superiori. L'uomo deve servirsi dellapropria forza di pensiero, ma questa forza di pensierodeve venir santificata dalla sottomissione al divino.

42

dall'estate e dall'inverno, dalla pioggia e dal sole dipen-de il corso della vita umana. Si cominciò a mostrareall'uomo come tali manifestazioni visibili, ricche di in-fluenza, stiano in relazione con le forze invisibili (divi-ne), e come l'uomo debba comportarsi per regolare lapropria vita secondo queste forze. Tutta la scienza e tut-to il lavoro dovevano orientarsi in questo senso. Nelcorso degli astri e nelle condizioni meteorologichel'uomo doveva vedere i divini decreti, la manifestazionedella saggezza divina. In questo senso si insegnavano lameteorologia e l'astronomia, e l'uomo doveva regolare ilproprio lavoro e la propria vita morale in modo che cor-rispondessero alla saggezza delle leggi divine. La vitavenne ordinata secondo comandamenti divini; cosìcome nel corso degli astri e nelle condizioni meteorolo-giche si investigarono i pensieri divini; e, per mezzo deisacrifici rituali, l'uomo dovette mettere le proprie operein armonia coi voleri degli déi.

L'intenzione del manu era di regolare tutta la vitaumana secondo i mondi superiori. Tutta l'attività, tutte leistituzioni umane dovevano assumere un carattere reli-gioso; con questo il manu voleva introdurre quello che èil vero compito della quinta razza radicale: imparare,cioè, a guidarsi da sé per mezzo dei propri pensieri.Però, una tale autodeterminazione non può essere salu-tare se non quando l'uomo metta anche se stesso al ser-vizio delle forze superiori. L'uomo deve servirsi dellapropria forza di pensiero, ma questa forza di pensierodeve venir santificata dalla sottomissione al divino.

42

Page 43: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Per comprendere interamente ciò che avvenne aquell'epoca, bisogna anche sapere che l'evoluzione delpensiero ebbe, dalla quinta sottorazza atlantica in poi,anche altre conseguenze. Gli uomini erano cioè venutiin possesso di cognizioni e di arti provenienti da altrafonte, e che non stavano in immediata relazione con lavera missione del manu. A queste arti e cognizioni man-cava da prima il carattere religioso. Esse pervenivanoall'uomo in modo ch'egli non poteva fare a meno di ser-virsene egoisticamente per soddisfare le proprie esigen-ze personali. Una di queste era, per esempio, la cono-scenza del fuoco nelle sue applicazioni ai diversi usiumani. Nei primi tempi atlantici l'uomo non aveva biso-gno del fuoco, poiché aveva al suo servizio la forza vita-le. Ma quanto meno, col passar del tempo, fu in grado diservirsi della forza vitale,tanto più dovette imparare afabbricarsi utensili e strumenti con le materie così detteinanimate; a ciò gli servì l'uso del fuoco. Lo stesso av-venne anche per altre forze naturali.

L'uomo aveva dunque imparato a servirsi di questeforze naturali senza rendersi conto della loro origine di-vina. E così doveva essere. Nulla doveva forzarlo a rife-rire a un ordinamento universale divino quelle cosech'egli dominava col suo pensiero; egli doveva ricono-scerlo spontaneamente nei suoi pensieri. L'intento delmanu era perciò di guidare gli uomini a mettere sponta-neamente, per un intimo bisogno, quelle cose in rappor-to con l'ordine universale superiore.

43

Per comprendere interamente ciò che avvenne aquell'epoca, bisogna anche sapere che l'evoluzione delpensiero ebbe, dalla quinta sottorazza atlantica in poi,anche altre conseguenze. Gli uomini erano cioè venutiin possesso di cognizioni e di arti provenienti da altrafonte, e che non stavano in immediata relazione con lavera missione del manu. A queste arti e cognizioni man-cava da prima il carattere religioso. Esse pervenivanoall'uomo in modo ch'egli non poteva fare a meno di ser-virsene egoisticamente per soddisfare le proprie esigen-ze personali. Una di queste era, per esempio, la cono-scenza del fuoco nelle sue applicazioni ai diversi usiumani. Nei primi tempi atlantici l'uomo non aveva biso-gno del fuoco, poiché aveva al suo servizio la forza vita-le. Ma quanto meno, col passar del tempo, fu in grado diservirsi della forza vitale,tanto più dovette imparare afabbricarsi utensili e strumenti con le materie così detteinanimate; a ciò gli servì l'uso del fuoco. Lo stesso av-venne anche per altre forze naturali.

L'uomo aveva dunque imparato a servirsi di questeforze naturali senza rendersi conto della loro origine di-vina. E così doveva essere. Nulla doveva forzarlo a rife-rire a un ordinamento universale divino quelle cosech'egli dominava col suo pensiero; egli doveva ricono-scerlo spontaneamente nei suoi pensieri. L'intento delmanu era perciò di guidare gli uomini a mettere sponta-neamente, per un intimo bisogno, quelle cose in rappor-to con l'ordine universale superiore.

43

Page 44: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Gli uomini dovevano scegliere, tra il rivolgere le co-gnizioni acquistate alla mera soddisfazione del propriointeresse personale, e il metterle religiosamente al servi-zio di un mondo superiore. Mentre prima l'uomo era for-zato a considerarsi parte dell'ordinamento universale di-vino da cui gli veniva, per esempio, il potere di domina-re la forza vitale, senza ch'egli avesse bisogno di servirsidel pensiero, ora poteva anche applicare le forze naturalisenza rivolgere il pensiero al divino.

Ma non tutti quelli che il manu aveva radunati intornoa sé, erano all'altezza di prendere tale determinazione,bensì pochissimi; e soltanto da questi pochi il manu po-teva veramente formare il germe della nuova razza. Conquesti dunque egli si segregò per continuare a sviluppar-li, mentre gli altri si mescolarono col resto dell'umanità.E da questo piccolo numero di individui che si raggrup-parono per ultimo intorno al manu derivò tutto ciò chefino ad oggi forma ancora veri germi del progresso dellaquinta razza radicale.

Ciò spiega anche come due tratti caratteristici si ritro-vino in tutta l'evoluzione di questa quinta razza radicale.L'uno è proprio di coloro che sono animati da idee supe-riori, che si considerano figli di una potenza divina uni-versale; l'altro è proprio di coloro che mettono ogni cosaal servizio dei loro interessi personali e del loro egoi-smo.

Quel piccolo gruppo restò col manu finché non fu raf-forzato abbastanza per poter agire secondo il nuovo spi-rito, e finché i suoi singoli membri non furono in grado

44

Gli uomini dovevano scegliere, tra il rivolgere le co-gnizioni acquistate alla mera soddisfazione del propriointeresse personale, e il metterle religiosamente al servi-zio di un mondo superiore. Mentre prima l'uomo era for-zato a considerarsi parte dell'ordinamento universale di-vino da cui gli veniva, per esempio, il potere di domina-re la forza vitale, senza ch'egli avesse bisogno di servirsidel pensiero, ora poteva anche applicare le forze naturalisenza rivolgere il pensiero al divino.

Ma non tutti quelli che il manu aveva radunati intornoa sé, erano all'altezza di prendere tale determinazione,bensì pochissimi; e soltanto da questi pochi il manu po-teva veramente formare il germe della nuova razza. Conquesti dunque egli si segregò per continuare a sviluppar-li, mentre gli altri si mescolarono col resto dell'umanità.E da questo piccolo numero di individui che si raggrup-parono per ultimo intorno al manu derivò tutto ciò chefino ad oggi forma ancora veri germi del progresso dellaquinta razza radicale.

Ciò spiega anche come due tratti caratteristici si ritro-vino in tutta l'evoluzione di questa quinta razza radicale.L'uno è proprio di coloro che sono animati da idee supe-riori, che si considerano figli di una potenza divina uni-versale; l'altro è proprio di coloro che mettono ogni cosaal servizio dei loro interessi personali e del loro egoi-smo.

Quel piccolo gruppo restò col manu finché non fu raf-forzato abbastanza per poter agire secondo il nuovo spi-rito, e finché i suoi singoli membri non furono in grado

44

Page 45: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

di andare a portare questo nuovo spirito tra il restodell'umanità, residuo delle razze antecedenti.

Naturalmente questo nuovo spirito prese un caratterediverso presso i diversi popoli, secondo il grado d'evolu-zione che ciascuno di essi aveva potuto raggiungere nel-le rispettive regioni. Gli antichi tratti caratteristici anco-ra sussistenti si mescolarono con ciò che i messaggeridel manu portavano nelle diverse parti del mondo; e daciò ebbero origine nuove multiformi colture e nuove ci-viltà.

Le personalità meglio dotate che si trovavano intornoal manu furono da lui scelte per essere a poco a pocoiniziate direttamente nella sua saggezza divina, perchépotessero poi divenire maestri degli altri. Così agli anti-chi messi divini veniva ora ad aggiungersi una nuovaspecie di iniziati, quelli cioè che avevano sviluppato lapropria forza di pensiero precisamente come gli altri uo-mini, alla maniera terrena. I messi divini precedenti, ilmanu compreso, non avevano ciò; la loro evoluzioneapparteneva a mondi superiori; ed essi introducevano laloro sapienza superiore nelle condizioni terrestri. Quelloch'essi portavano all'umanità, era «un dono del cielo».Nella prima metà dell'epica atlantica gli uomini non era-no ancora avanzati abbastanza per comprendere, per for-za propria, che cosa fossero i decreti divini. Ora, invece,nell'epoca suddetta, dovevano arrivare a questo: il pen-siero terreno doveva elevarsi fino alla concezione del di-vino. Agli iniziati sovrumani si aggiunsero gli iniziati

45

di andare a portare questo nuovo spirito tra il restodell'umanità, residuo delle razze antecedenti.

Naturalmente questo nuovo spirito prese un caratterediverso presso i diversi popoli, secondo il grado d'evolu-zione che ciascuno di essi aveva potuto raggiungere nel-le rispettive regioni. Gli antichi tratti caratteristici anco-ra sussistenti si mescolarono con ciò che i messaggeridel manu portavano nelle diverse parti del mondo; e daciò ebbero origine nuove multiformi colture e nuove ci-viltà.

Le personalità meglio dotate che si trovavano intornoal manu furono da lui scelte per essere a poco a pocoiniziate direttamente nella sua saggezza divina, perchépotessero poi divenire maestri degli altri. Così agli anti-chi messi divini veniva ora ad aggiungersi una nuovaspecie di iniziati, quelli cioè che avevano sviluppato lapropria forza di pensiero precisamente come gli altri uo-mini, alla maniera terrena. I messi divini precedenti, ilmanu compreso, non avevano ciò; la loro evoluzioneapparteneva a mondi superiori; ed essi introducevano laloro sapienza superiore nelle condizioni terrestri. Quelloch'essi portavano all'umanità, era «un dono del cielo».Nella prima metà dell'epica atlantica gli uomini non era-no ancora avanzati abbastanza per comprendere, per for-za propria, che cosa fossero i decreti divini. Ora, invece,nell'epoca suddetta, dovevano arrivare a questo: il pen-siero terreno doveva elevarsi fino alla concezione del di-vino. Agli iniziati sovrumani si aggiunsero gli iniziati

45

Page 46: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

umani, e ciò segna un importante rivolgimento nell'evo-luzione del genere umano.

Ancora i primi Atlanti non avevano facoltà di sceltanel riconoscere o no le loro guide come messi divini,poiché tutto ciò che queste facevano, s'imponeva comeun'azione dei mondi superiori; portava il sigillo dell'ori-gine divina.

Così i messi dell'epoca atlantica erano esseri consa-crati per la loro potenza, circondati dallo splendore chequesta potenza conferiva loro. Gli iniziati dei tempi po-steriori, invece, sono esteriormente uomini in mezzo adaltri uomini. Rimangono tuttavia in comunicazione coimondi superiori, e le rivelazioni e le apparizioni deimessi celesti li raggiungono.

Soltanto in casi eccezionali, per qualche necessità su-periore, fanno uso di certe forze che pervengono loro dilà, compiendo azioni che gli uomini, secondo le leggi aloro note, non possono comprendere e riguardano, a ra-gione, come miracoli. Ma l'intenzione superiore in tuttociò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipen-dente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Gli iniziati umani sono oggi i mediatori tra il popolo ele potenze superiori; e solo l'iniziazione rende gli uomi-ni atti a comunicare coi messi celesti.

Gli iniziati umani, i sacri maestri, diventarono, dun-que, al principio della quinta razza radicale, le guide ditutta l'umanità. I grandi re-sacerdoti dei tempi preistori-ci, dei quali troviamo testimonianza non nella storia manel mito, fanno parte di questa schiera di iniziati.

46

umani, e ciò segna un importante rivolgimento nell'evo-luzione del genere umano.

Ancora i primi Atlanti non avevano facoltà di sceltanel riconoscere o no le loro guide come messi divini,poiché tutto ciò che queste facevano, s'imponeva comeun'azione dei mondi superiori; portava il sigillo dell'ori-gine divina.

Così i messi dell'epoca atlantica erano esseri consa-crati per la loro potenza, circondati dallo splendore chequesta potenza conferiva loro. Gli iniziati dei tempi po-steriori, invece, sono esteriormente uomini in mezzo adaltri uomini. Rimangono tuttavia in comunicazione coimondi superiori, e le rivelazioni e le apparizioni deimessi celesti li raggiungono.

Soltanto in casi eccezionali, per qualche necessità su-periore, fanno uso di certe forze che pervengono loro dilà, compiendo azioni che gli uomini, secondo le leggi aloro note, non possono comprendere e riguardano, a ra-gione, come miracoli. Ma l'intenzione superiore in tuttociò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipen-dente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Gli iniziati umani sono oggi i mediatori tra il popolo ele potenze superiori; e solo l'iniziazione rende gli uomi-ni atti a comunicare coi messi celesti.

Gli iniziati umani, i sacri maestri, diventarono, dun-que, al principio della quinta razza radicale, le guide ditutta l'umanità. I grandi re-sacerdoti dei tempi preistori-ci, dei quali troviamo testimonianza non nella storia manel mito, fanno parte di questa schiera di iniziati.

46

Page 47: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

I messi celesti superiori si ritirarono sempre più dallaTerra, lasciando la direzione a questi iniziati umani aiquali però continuarono a dare aiuto col consiglio e conl'azione. Se ciò non fosse stato, l'uomo non sarebbe mairiuscito a far libero uso della propria forza di pensiero.Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomoperò non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì devericonoscerlo e comprenderlo per libera riflessione.Quando è giunto a tal punto, gli iniziati gli rivelano gra-datamente i loro segreti. Ciò non può avvenire repenti-namente; ma tutta l'evoluzione della quinta razza radica-le è un lento avanzare verso questa méta. Il manu guidòda prima egli stesso il suo gruppo come si guidano ibambini; poi a poco a poco la direzione passò agli ini-ziati umani. E oggi il progresso consiste ancor sempre inun miscuglio di coscienza e di incoscienza nell'agire enel pensare degli uomini. Soltanto alla fine della quintarazza radicale, allorché, attraverso alla sesta e – alla set-tima sottorazza, si sarà formato un numero sufficiente diuomini capaci di ricevere la sapienza, soltanto allora po-trà manifestarsi apertamente ad essi il sommo iniziato. Equesto iniziato umano potrà assumere poi la direzioneprincipale ulteriore, come fece il manu alla fine dellaquarta razza radicale. Così l'educazione della quinta raz-za radicale sta in ciò: che buona parte dell'umanità di-venterà atta a seguire liberamente un manu umano,come la sottorazza da cui ebbe origine la quinta, segui ilmanu divino.

47

I messi celesti superiori si ritirarono sempre più dallaTerra, lasciando la direzione a questi iniziati umani aiquali però continuarono a dare aiuto col consiglio e conl'azione. Se ciò non fosse stato, l'uomo non sarebbe mairiuscito a far libero uso della propria forza di pensiero.Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomoperò non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì devericonoscerlo e comprenderlo per libera riflessione.Quando è giunto a tal punto, gli iniziati gli rivelano gra-datamente i loro segreti. Ciò non può avvenire repenti-namente; ma tutta l'evoluzione della quinta razza radica-le è un lento avanzare verso questa méta. Il manu guidòda prima egli stesso il suo gruppo come si guidano ibambini; poi a poco a poco la direzione passò agli ini-ziati umani. E oggi il progresso consiste ancor sempre inun miscuglio di coscienza e di incoscienza nell'agire enel pensare degli uomini. Soltanto alla fine della quintarazza radicale, allorché, attraverso alla sesta e – alla set-tima sottorazza, si sarà formato un numero sufficiente diuomini capaci di ricevere la sapienza, soltanto allora po-trà manifestarsi apertamente ad essi il sommo iniziato. Equesto iniziato umano potrà assumere poi la direzioneprincipale ulteriore, come fece il manu alla fine dellaquarta razza radicale. Così l'educazione della quinta raz-za radicale sta in ciò: che buona parte dell'umanità di-venterà atta a seguire liberamente un manu umano,come la sottorazza da cui ebbe origine la quinta, segui ilmanu divino.

47

Page 48: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

I Lemuri

Questo passo della cronaca dell'Akasha si riferisce aun'epoca remotissima dell'evoluzione umana, epoca cheprecede quella già descritta. Si tratta della terza razza ra-dicale che, secondo gli scritti teosofici, abitava il conti-nente lemurico. Questo continente, secondo quegli scrit-ti, era situato a sud dell'Asia, a un dipresso fra Ceylon eMadagascar, e comprendeva anche l'attuale Asia Meri-dionale e talune parti dell'Africa. Benché la cronacadell'Akasha sia stata decifrata con la massima cura, purenon tralasceremo di ripetere che le seguenti comunica-zioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se illeggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attua-le è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nellinguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili.Più tardi preciseremo le epoche di cui si parla, e meglioverranno comprese quando avremo trattato di tuttal'epoca lemurica ed anche di quella della nostra (quinta)razza radicale fino ad oggi. Le cose di cui si parla quisono sorprendenti anche per l'occultista che le legga perla prima volta (benché la parola «sorprendente» non siala più appropriata); perciò egli può comunicarle soltantodopo il più accurato esame.

* * *

48

I Lemuri

Questo passo della cronaca dell'Akasha si riferisce aun'epoca remotissima dell'evoluzione umana, epoca cheprecede quella già descritta. Si tratta della terza razza ra-dicale che, secondo gli scritti teosofici, abitava il conti-nente lemurico. Questo continente, secondo quegli scrit-ti, era situato a sud dell'Asia, a un dipresso fra Ceylon eMadagascar, e comprendeva anche l'attuale Asia Meri-dionale e talune parti dell'Africa. Benché la cronacadell'Akasha sia stata decifrata con la massima cura, purenon tralasceremo di ripetere che le seguenti comunica-zioni non presumono di avere carattere dogmatico. Se illeggere cose e avvenimenti così lontani dall'epoca attua-le è già per sé assai difficile, il doverli poi rendere nellinguaggio attuale offre difficoltà quasi insormontabili.Più tardi preciseremo le epoche di cui si parla, e meglioverranno comprese quando avremo trattato di tuttal'epoca lemurica ed anche di quella della nostra (quinta)razza radicale fino ad oggi. Le cose di cui si parla quisono sorprendenti anche per l'occultista che le legga perla prima volta (benché la parola «sorprendente» non siala più appropriata); perciò egli può comunicarle soltantodopo il più accurato esame.

* * *

48

Page 49: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La quarta razza radicale, l'atlantica, fu preceduta dallacosì detta razza lemurica, e durante l'evoluzione di que-sta avvennero fatti della massima importanza per la Ter-ra e per l'uomo. Parleremo anzi tutto del carattere diquesta razza radicale quale ci si presenta dopo i fattisuddetti e passeremo poi a parlare dei fatti stessi.

Presso i Lemuri la memoria non era, in complesso,ancora sviluppata. Gli uomini potevano, è vero, formarsidelle rappresentazioni delle cose e degli avvenimenti,ma tali rappresentazioni non restavano loro impressenella memoria; e per questa ragione i Lemuri non ave-vano ancora un linguaggio nel vero senso della parola.Sotto questo rapporto, sapevano produrre suoni naturaliche esprimevano le loro sensazioni, il piacere, la gioia,il dolore, ecc., ma che non indicavano oggetti esteriori.In compenso le loro rappresentazioni avevano tutt'altraforza che non quelle degli uomini dei tempi successivie, per mezzo di tale forza, agivano sul mondo circostan-te: uomini, animali, piante, e perfino le cose inanimate,risentivano questa azione, e potevano subire l'influenzadi semplici rappresentazioni. Così il lemure era in gradodi comunicare coi suoi simili senza servirsi di un lin-guaggio. Questo modo di comunicare consisteva in unaspecie di «lettura del pensiero». Il lemure attingeva laforza delle sue rappresentazioni direttamente dagli og-getti circostanti: essa veniva a lui dalla forza vegetativadelle piante, dalla forza vitale degli animali. Così eglicomprendeva le piante e gli animali nei loro processi vi-tali più intimi; anzi comprendeva perfino le forze fisiche

49

La quarta razza radicale, l'atlantica, fu preceduta dallacosì detta razza lemurica, e durante l'evoluzione di que-sta avvennero fatti della massima importanza per la Ter-ra e per l'uomo. Parleremo anzi tutto del carattere diquesta razza radicale quale ci si presenta dopo i fattisuddetti e passeremo poi a parlare dei fatti stessi.

Presso i Lemuri la memoria non era, in complesso,ancora sviluppata. Gli uomini potevano, è vero, formarsidelle rappresentazioni delle cose e degli avvenimenti,ma tali rappresentazioni non restavano loro impressenella memoria; e per questa ragione i Lemuri non ave-vano ancora un linguaggio nel vero senso della parola.Sotto questo rapporto, sapevano produrre suoni naturaliche esprimevano le loro sensazioni, il piacere, la gioia,il dolore, ecc., ma che non indicavano oggetti esteriori.In compenso le loro rappresentazioni avevano tutt'altraforza che non quelle degli uomini dei tempi successivie, per mezzo di tale forza, agivano sul mondo circostan-te: uomini, animali, piante, e perfino le cose inanimate,risentivano questa azione, e potevano subire l'influenzadi semplici rappresentazioni. Così il lemure era in gradodi comunicare coi suoi simili senza servirsi di un lin-guaggio. Questo modo di comunicare consisteva in unaspecie di «lettura del pensiero». Il lemure attingeva laforza delle sue rappresentazioni direttamente dagli og-getti circostanti: essa veniva a lui dalla forza vegetativadelle piante, dalla forza vitale degli animali. Così eglicomprendeva le piante e gli animali nei loro processi vi-tali più intimi; anzi comprendeva perfino le forze fisiche

49

Page 50: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

e chimiche delle cose inanimate. Se intraprendeva dellecostruzioni, non aveva bisogno di calcolare la portata diun tronco d'albero o il peso di una pietra; egli vedevanell'aspetto del tronco d'albero quanto esso era capace disostenere, e vedeva nel masso quale era il luogo che me-glio convenisse al suo peso. Così il lemure, senza essereingegnere, costruiva per virtù della sua speciale forzarappresentativa, operante con la sicurezza dell'istinto. Eal tempo stesso aveva un altissimo dominio sul propriocorpo. Col solo sforzo della volontà egli sapeva,all'occorrenza, rendere di acciaio il suo braccio; riuscivaa sollevare pesi enormi, mediante il semplice sviluppodella volontà. Se più tardi l'uomo atlantico si valse deldominio della forza vitale, il lemure si valse invece deldominio della volontà. Nel campo delle attività umaneinferiori egli era, – non si fraintenda questa parola, – unmago nato.

Presso i Lemuri, si mirava allo sviluppo della volontà,della forza rappresentativa. L'educazione dell'infanziaera tutta diretta in questo senso. I ragazzi venivano abi-tuati alla più dura disciplina: dovevano imparare ad af-frontare pericoli, a superare dolori, a compiere atti dicoraggio. Chi non era capace di sopportare martiri, diaffrontare pericoli, era ritenuto un membro inutiledell'umanità, e lo si lasciava morire di fatica. Quello chela cronaca dell'Akasha ci mostra, riguardo a tale educa-zione dell'infanzia, supera quanto la più ricca fantasiadell'uomo attuale possa immaginare. Il sopportare levampe più ardenti del calore, il trafiggere il corpo con

50

e chimiche delle cose inanimate. Se intraprendeva dellecostruzioni, non aveva bisogno di calcolare la portata diun tronco d'albero o il peso di una pietra; egli vedevanell'aspetto del tronco d'albero quanto esso era capace disostenere, e vedeva nel masso quale era il luogo che me-glio convenisse al suo peso. Così il lemure, senza essereingegnere, costruiva per virtù della sua speciale forzarappresentativa, operante con la sicurezza dell'istinto. Eal tempo stesso aveva un altissimo dominio sul propriocorpo. Col solo sforzo della volontà egli sapeva,all'occorrenza, rendere di acciaio il suo braccio; riuscivaa sollevare pesi enormi, mediante il semplice sviluppodella volontà. Se più tardi l'uomo atlantico si valse deldominio della forza vitale, il lemure si valse invece deldominio della volontà. Nel campo delle attività umaneinferiori egli era, – non si fraintenda questa parola, – unmago nato.

Presso i Lemuri, si mirava allo sviluppo della volontà,della forza rappresentativa. L'educazione dell'infanziaera tutta diretta in questo senso. I ragazzi venivano abi-tuati alla più dura disciplina: dovevano imparare ad af-frontare pericoli, a superare dolori, a compiere atti dicoraggio. Chi non era capace di sopportare martiri, diaffrontare pericoli, era ritenuto un membro inutiledell'umanità, e lo si lasciava morire di fatica. Quello chela cronaca dell'Akasha ci mostra, riguardo a tale educa-zione dell'infanzia, supera quanto la più ricca fantasiadell'uomo attuale possa immaginare. Il sopportare levampe più ardenti del calore, il trafiggere il corpo con

50

Page 51: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

strumenti appuntiti, erano cose affatto comuni. Diversaera l'educazione delle fanciulle. Anch'esse venivano sot-toposte a dura disciplina, ma tutto il resto era rivolto asviluppare in loro una potente fantasia. Venivano espo-ste, per esempio alla tempesta perché, senza scomporsi,ne sentissero la spaventevole bellezza; dovevano assi-stere, senza paura, alle lotte degli uomini, comprese sol-tanto del sentimento del valore e della forza che vedeva-no spiegarsi davanti a sé. Si sviluppava così nella fan-ciulla la tendenza al sogno e alla fantasia, che venivaapprezzata in modo speciale. E poiché la memoria nonesisteva, tali disposizioni non potevano degenerare; levisioni e le fantasie duravano soltanto finché ne duravala causa esterna; avevano dunque un fondamento giusti-ficato nelle cose esteriori e non si perdevano nel vuoto.Veniva, per così dire, istillato nell'anima femminilequell'elemento di fantasia e di sogno proprio alla naturastessa.

I Lemuri non avevano, eccetto che negli ultimi tempi,abitazioni come le nostre, ma si stabilivano in quei luo-ghi dove la natura stessa offriva loro riparo. Per esem-pio, abitavano in certe caverne ch'essi trasformavano earredavano di quanto era loro necessario. Più tardi co-minciarono anche a fabbricarne di terriccio, spiegando,in questo lavoro, una grande abilità. Non immaginiamo-ci però ch'essi non intraprendessero anche costruzioniartificiali; ma queste ultime non servivano da abitazio-ne; derivarono, nei primi tempi, dal bisogno di dare allecose naturali una forma voluta dall'uomo. L'uomo tra-

51

strumenti appuntiti, erano cose affatto comuni. Diversaera l'educazione delle fanciulle. Anch'esse venivano sot-toposte a dura disciplina, ma tutto il resto era rivolto asviluppare in loro una potente fantasia. Venivano espo-ste, per esempio alla tempesta perché, senza scomporsi,ne sentissero la spaventevole bellezza; dovevano assi-stere, senza paura, alle lotte degli uomini, comprese sol-tanto del sentimento del valore e della forza che vedeva-no spiegarsi davanti a sé. Si sviluppava così nella fan-ciulla la tendenza al sogno e alla fantasia, che venivaapprezzata in modo speciale. E poiché la memoria nonesisteva, tali disposizioni non potevano degenerare; levisioni e le fantasie duravano soltanto finché ne duravala causa esterna; avevano dunque un fondamento giusti-ficato nelle cose esteriori e non si perdevano nel vuoto.Veniva, per così dire, istillato nell'anima femminilequell'elemento di fantasia e di sogno proprio alla naturastessa.

I Lemuri non avevano, eccetto che negli ultimi tempi,abitazioni come le nostre, ma si stabilivano in quei luo-ghi dove la natura stessa offriva loro riparo. Per esem-pio, abitavano in certe caverne ch'essi trasformavano earredavano di quanto era loro necessario. Più tardi co-minciarono anche a fabbricarne di terriccio, spiegando,in questo lavoro, una grande abilità. Non immaginiamo-ci però ch'essi non intraprendessero anche costruzioniartificiali; ma queste ultime non servivano da abitazio-ne; derivarono, nei primi tempi, dal bisogno di dare allecose naturali una forma voluta dall'uomo. L'uomo tra-

51

Page 52: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sformò le colline in modo da sentire la gioia, il dilettodella forma. Per la stessa ragione cominciarono a com-mettere pietre anche perché servissero a uffici speciali;si circondarono così di muri i luoghi dove s'indurivano ifanciulli. Ma diventarono sempre più grandiosi e più ar-tistici, verso la fine di quell'epoca, gli edifici destinatialla «saggezza divina e all'arte divina». Questi edificierano, sotto ogni rapporto, ben diversi da ciò che, piùtardi, divennero i templi per l'umanità; erano, al tempostesso, istituti d'istruzione e di scienza. Chi ne era rite-nuto idoneo, vi veniva iniziato nella scienza delle leggiuniversali e nell'applicazione di esse. L'innata disposi-zione del lemure alla magia vi veniva educata, e trasfor-mata in arte e intelligenza. Solo chi aveva acquistato almassimo grado la facoltà di vincere e di assuefarsi aqualunque fatica, veniva accettato; per tutti gli altri re-stava profondo mistero ciò che avveniva in questi istitu-ti. Vi s'imparava a conoscere, per veggenza diretta, e adominare le forze della natura; ma l'insegnamento eratale che le forze naturali si trasformavano nell'uomo inforza di volontà. Egli stesso diveniva capace di compie-re ciò che compie la natura.

Quel che in seguito l'umanità poté arrivare a compieremediante la riflessione e il raziocinio aveva allora il ca-rattere di un'attività istintiva. Ma non dobbiamo qui in-tendere la parola «istinto» nel senso in cui suole essereapplicata al mondo animale, poiché l'attività dei Lemuriera molto, molto superiore a tutto ciò che gli animalihanno la possibilità di compiere per mezzo dell'istinto;

52

sformò le colline in modo da sentire la gioia, il dilettodella forma. Per la stessa ragione cominciarono a com-mettere pietre anche perché servissero a uffici speciali;si circondarono così di muri i luoghi dove s'indurivano ifanciulli. Ma diventarono sempre più grandiosi e più ar-tistici, verso la fine di quell'epoca, gli edifici destinatialla «saggezza divina e all'arte divina». Questi edificierano, sotto ogni rapporto, ben diversi da ciò che, piùtardi, divennero i templi per l'umanità; erano, al tempostesso, istituti d'istruzione e di scienza. Chi ne era rite-nuto idoneo, vi veniva iniziato nella scienza delle leggiuniversali e nell'applicazione di esse. L'innata disposi-zione del lemure alla magia vi veniva educata, e trasfor-mata in arte e intelligenza. Solo chi aveva acquistato almassimo grado la facoltà di vincere e di assuefarsi aqualunque fatica, veniva accettato; per tutti gli altri re-stava profondo mistero ciò che avveniva in questi istitu-ti. Vi s'imparava a conoscere, per veggenza diretta, e adominare le forze della natura; ma l'insegnamento eratale che le forze naturali si trasformavano nell'uomo inforza di volontà. Egli stesso diveniva capace di compie-re ciò che compie la natura.

Quel che in seguito l'umanità poté arrivare a compieremediante la riflessione e il raziocinio aveva allora il ca-rattere di un'attività istintiva. Ma non dobbiamo qui in-tendere la parola «istinto» nel senso in cui suole essereapplicata al mondo animale, poiché l'attività dei Lemuriera molto, molto superiore a tutto ciò che gli animalihanno la possibilità di compiere per mezzo dell'istinto;

52

Page 53: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

era anzi superiore a ciò che l'umanità ha da allora in poiacquistato in fatto d'arti e di scienze, mediante la memo-ria, l'intelletto e la fantasia. Volendo trovare un nomeper meglio definire questi istituti, dovremmo chiamarli«scuole superiori delle forze della volontà e della forzadi rappresentazione chiaroveggente». Uscivano da essegli uomini destinati a divenire, sotto ogni rapporto, si-gnori degli altri. È difficile poter dare oggi, a parole, unaidea di tutte queste condizioni, poiché da allora tutto si èmutato sulla Terra. La natura stessa e la vita umana era-no allora diverse, e con esse tutta l'attività dell'uomo etutte le relazioni tra individuo e individuo.

Assai più densa, che non fosse più tardi ai tempidell'Atlantide, era allora l'aria, e l'acqua assai più fluida;e anche tutto ciò che forma oggi la crosta solida dellanostra Terra non si era ancora indurito. Il regno animaleera avanzato soltanto fino agli anfibi, agli uccelli e aimammiferi inferiori; il regno vegetale era avanzato finoalle piante somiglianti alle nostre palme e alberi affini.Ma tutte le forme erano affatto diverse dalle attuali. Tut-to ciò che oggi appare soltanto in piccole proporzioniera allora gigantesco. Le nostre piccole felci erano albe-ri e formavano grandi boschi. I mammiferi superiori at-tuali non esistevano; invece una gran parte dell'umanitàsi trovava a un grado così basso d'evoluzione, che si puòdirla ancora assolutamente animale. Per contro, solo peruna piccola parte dell'umanità lemurica vale ciò che ab-biamo descritto più sopra; il resto viveva una vita ani-male; e questi uomini-animali erano interamente diversi

53

era anzi superiore a ciò che l'umanità ha da allora in poiacquistato in fatto d'arti e di scienze, mediante la memo-ria, l'intelletto e la fantasia. Volendo trovare un nomeper meglio definire questi istituti, dovremmo chiamarli«scuole superiori delle forze della volontà e della forzadi rappresentazione chiaroveggente». Uscivano da essegli uomini destinati a divenire, sotto ogni rapporto, si-gnori degli altri. È difficile poter dare oggi, a parole, unaidea di tutte queste condizioni, poiché da allora tutto si èmutato sulla Terra. La natura stessa e la vita umana era-no allora diverse, e con esse tutta l'attività dell'uomo etutte le relazioni tra individuo e individuo.

Assai più densa, che non fosse più tardi ai tempidell'Atlantide, era allora l'aria, e l'acqua assai più fluida;e anche tutto ciò che forma oggi la crosta solida dellanostra Terra non si era ancora indurito. Il regno animaleera avanzato soltanto fino agli anfibi, agli uccelli e aimammiferi inferiori; il regno vegetale era avanzato finoalle piante somiglianti alle nostre palme e alberi affini.Ma tutte le forme erano affatto diverse dalle attuali. Tut-to ciò che oggi appare soltanto in piccole proporzioniera allora gigantesco. Le nostre piccole felci erano albe-ri e formavano grandi boschi. I mammiferi superiori at-tuali non esistevano; invece una gran parte dell'umanitàsi trovava a un grado così basso d'evoluzione, che si puòdirla ancora assolutamente animale. Per contro, solo peruna piccola parte dell'umanità lemurica vale ciò che ab-biamo descritto più sopra; il resto viveva una vita ani-male; e questi uomini-animali erano interamente diversi

53

Page 54: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dagli altri,tanto nella struttura esteriore quanto nel mododi vivere. Non si distinguevano in modo speciale daimammiferi inferiori che, sotto certi aspetti, somigliava-no loro anche nella forma.

Dobbiamo aggiungere due parole sull'importanza deitempli suddetti. Ciò che vi si insegnava non era vera-mente religione; era «saggezza e arte divina». Ciò chericeveva colà, l'uomo lo sentiva come un dono direttodelle forze universali spirituali; e venendo a parlare diquesto dono, si sentiva egli stesso un servo di quelle for-ze, universali, si sentiva purificato di ogni cosa che nonfosse spirituale. Volendo parlare di religione a quel gra-do dell'evoluzione umana, si potrebbe chiamarla «reli-gione della volontà». L'atteggiamento, la consacrazionereligiosa stavano in ciò: che l'uomo custodiva severa-mente, come un mistero divino, le forze che gli veniva-no largite, e che santificava il suo potere con la puritàdella vita che conduceva. La deferenza e la venerazionedegli altri, per le persone dotate di tali forze, erano gran-dissime; deferenza e venerazione non imposte da leggi oda qualcos'altro di simile, ma da quella forza che diretta-mente esercitavano. Chi non era iniziato, stava natural-mente sotto la magica influenza degli iniziati, ed era na-turale che questi si ritenessero persone consacrate, poi-ché nei templi divenivano partecipi, in piena contempla-zione, delle forze creatrici della natura; penetravano colloro sguardo entro l'officina creatrice della natura; pote-vano comunicare con gli esseri che lavorano alla costru-zione stessa dell'universo. Si può veramente dire ch'essi

54

dagli altri,tanto nella struttura esteriore quanto nel mododi vivere. Non si distinguevano in modo speciale daimammiferi inferiori che, sotto certi aspetti, somigliava-no loro anche nella forma.

Dobbiamo aggiungere due parole sull'importanza deitempli suddetti. Ciò che vi si insegnava non era vera-mente religione; era «saggezza e arte divina». Ciò chericeveva colà, l'uomo lo sentiva come un dono direttodelle forze universali spirituali; e venendo a parlare diquesto dono, si sentiva egli stesso un servo di quelle for-ze, universali, si sentiva purificato di ogni cosa che nonfosse spirituale. Volendo parlare di religione a quel gra-do dell'evoluzione umana, si potrebbe chiamarla «reli-gione della volontà». L'atteggiamento, la consacrazionereligiosa stavano in ciò: che l'uomo custodiva severa-mente, come un mistero divino, le forze che gli veniva-no largite, e che santificava il suo potere con la puritàdella vita che conduceva. La deferenza e la venerazionedegli altri, per le persone dotate di tali forze, erano gran-dissime; deferenza e venerazione non imposte da leggi oda qualcos'altro di simile, ma da quella forza che diretta-mente esercitavano. Chi non era iniziato, stava natural-mente sotto la magica influenza degli iniziati, ed era na-turale che questi si ritenessero persone consacrate, poi-ché nei templi divenivano partecipi, in piena contempla-zione, delle forze creatrici della natura; penetravano colloro sguardo entro l'officina creatrice della natura; pote-vano comunicare con gli esseri che lavorano alla costru-zione stessa dell'universo. Si può veramente dire ch'essi

54

Page 55: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

erano in relazione con gli déi. L'iniziazione, i misteridelle epoche posteriori, ebbero origine appunto da que-sta comunione primitiva degli uomini con gli déi: comu-nione che assunse poi forma diversa, causa la trasforma-zione dello spirito e della facoltà di rappresentazionedell'uomo.

È di particolare importanza ciò che avvenne nel pro-gresso dell'evoluzione lemurica pel fatto che le donnevivevano nel modo che abbiamo descritto. Esse svilup-parono, così, facoltà umane particolari. La fantasia delladonna, messa in relazione con la natura, divenne la basedi un'evoluzione superiore della vita immaginativa. Ladonna accoglieva meditabonda in sé, con delicato sensointeriore, le forze della natura, la cui eco le agiva a lun-go nell'anima; così si formarono i germi della memoria,e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di for-mare i primi e più semplici concetti morali.

Tutto ciò restò da prima estraneo allo sviluppo voliti-vo dell'elemento maschile. L’uomo o seguiva istintiva-mente le sollecitazioni della natura, o si sottomettevaall'influenza che esercitavano gli iniziati. Dall'animafemminile invece nacquero i primi concetti del bene edel male. Essa cominciò ad amare o a detestare ciò cheimpressionava in modo particolare la vita interiore. Se ildominio esercitato dall'elemento maschile si rivolgevapiuttosto all'azione esteriore delle forze della volontà, eall'applicazione esteriore delle forze naturali, nell'ele-mento femminile invece gli sorse accanto un'attività me-diante l'anima, mediante le forze umane interiori. Chi

55

erano in relazione con gli déi. L'iniziazione, i misteridelle epoche posteriori, ebbero origine appunto da que-sta comunione primitiva degli uomini con gli déi: comu-nione che assunse poi forma diversa, causa la trasforma-zione dello spirito e della facoltà di rappresentazionedell'uomo.

È di particolare importanza ciò che avvenne nel pro-gresso dell'evoluzione lemurica pel fatto che le donnevivevano nel modo che abbiamo descritto. Esse svilup-parono, così, facoltà umane particolari. La fantasia delladonna, messa in relazione con la natura, divenne la basedi un'evoluzione superiore della vita immaginativa. Ladonna accoglieva meditabonda in sé, con delicato sensointeriore, le forze della natura, la cui eco le agiva a lun-go nell'anima; così si formarono i germi della memoria,e con la memoria entrò pure nel mondo la facoltà di for-mare i primi e più semplici concetti morali.

Tutto ciò restò da prima estraneo allo sviluppo voliti-vo dell'elemento maschile. L’uomo o seguiva istintiva-mente le sollecitazioni della natura, o si sottomettevaall'influenza che esercitavano gli iniziati. Dall'animafemminile invece nacquero i primi concetti del bene edel male. Essa cominciò ad amare o a detestare ciò cheimpressionava in modo particolare la vita interiore. Se ildominio esercitato dall'elemento maschile si rivolgevapiuttosto all'azione esteriore delle forze della volontà, eall'applicazione esteriore delle forze naturali, nell'ele-mento femminile invece gli sorse accanto un'attività me-diante l'anima, mediante le forze umane interiori. Chi

55

Page 56: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

non considera che i primi progressi nella vita dell'animafurono compiuti dalla donna, non riuscirà a comprende-re veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa proven-ne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita dimeditazione interiore e con la coltivazione della memo-ria, che fu il primo germe del diritto e della morale.L'uomo aveva riconosciute e applicate le forze della na-tura; la donna ne fu la prima interprete. Nasceva così unmodo nuovo e particolare di vivere nella riflessione, unmodo di vivere assai più personale di quello dell'uomo.Dobbiamo però riconoscere ch'era pure una specie dichiaroveggenza, la quale si distingueva però dalla forzamagica di volontà posseduta dagli uomini. L'anima delladonna era accessibile a un'altra specie di forze spirituali,che parlavano maggiormente all'elemento sentimentaledell'anima, e meno a quello spirituale, a cui era sottopo-sto l'uomo. Così dall'uomo emanava un influsso piutto-sto naturale-divino; dalla donna invece un influsso ani-mico-divino.

L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epocalemurica fece sì che le fosse assegnata una parte impor-tante, all'apparire della seguente razza radicale, dellarazza atlantica. Questa ebbe origine sotto l'influsso diesseri altamente evoluti, esperti delle leggi che governa-no la formazione delle razze, e capaci di guidare le forzeesistenti nella natura umana in modo che potesse sorge-re una nuova razza. Di questi esseri parleremo ancora;per ora basterà dire che possedevano saggezza e potenzasovrumane. Essi segregarono allora un piccolo gruppo

56

non considera che i primi progressi nella vita dell'animafurono compiuti dalla donna, non riuscirà a comprende-re veramente l'evoluzione dell'umanità. Da essa proven-ne quello sviluppo di abitudini, connesso con la vita dimeditazione interiore e con la coltivazione della memo-ria, che fu il primo germe del diritto e della morale.L'uomo aveva riconosciute e applicate le forze della na-tura; la donna ne fu la prima interprete. Nasceva così unmodo nuovo e particolare di vivere nella riflessione, unmodo di vivere assai più personale di quello dell'uomo.Dobbiamo però riconoscere ch'era pure una specie dichiaroveggenza, la quale si distingueva però dalla forzamagica di volontà posseduta dagli uomini. L'anima delladonna era accessibile a un'altra specie di forze spirituali,che parlavano maggiormente all'elemento sentimentaledell'anima, e meno a quello spirituale, a cui era sottopo-sto l'uomo. Così dall'uomo emanava un influsso piutto-sto naturale-divino; dalla donna invece un influsso ani-mico-divino.

L'evoluzione attraversata dalla donna durante l'epocalemurica fece sì che le fosse assegnata una parte impor-tante, all'apparire della seguente razza radicale, dellarazza atlantica. Questa ebbe origine sotto l'influsso diesseri altamente evoluti, esperti delle leggi che governa-no la formazione delle razze, e capaci di guidare le forzeesistenti nella natura umana in modo che potesse sorge-re una nuova razza. Di questi esseri parleremo ancora;per ora basterà dire che possedevano saggezza e potenzasovrumane. Essi segregarono allora un piccolo gruppo

56

Page 57: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

di uomini lemurici, destinandoli a procreare la futurarazza atlantica. Il luogo in cui li segregarono era situatonella zona torrida. Sotto la loro direzione, gli uomini diquel piccolo gruppo avevano imparato a dominare leforze naturali; erano pieni di forza e sapevano trarre dal-la terra i più svariati tesori; coltivavano i campi e ne uti-lizzavano i frutti pel loro mantenimento. La disciplinaricevuta aveva sviluppato in essi una grande forza di vo-lontà, mentre l'anima e il sentimento non avevano pro-gredito di pari passo; si erano invece sviluppati nelladonna, come pure la memoria e la fantasia, e tutto ciòche ad esse si riferisce.

Le suddette guide fecero sì che quel primo nucleo sisuddividesse in piccoli gruppi, e ne affidarono la dire-zione e gli ordinamenti alle donne. Mediante la memo-ria, la donna aveva acquistato la facoltà di utilizzare perl'avvenire le esperienze fatte una volta. Ciò che ieri siera dimostrato utile, ella lo impiegava oggi di nuovo,rendendosi conto che sarebbe stato utile anche domani.Così gli ordinamenti della vita sociale procedettero dalei, e i concetti del bene e del male si andarono forman-do sotto la sua influenza. Mercè la sua vita contemplati-va, la donna si era acquistata la comprensione della na-tura, e dall'osservazione della natura traeva le rappresen-tazioni secondo le quali dirigeva l'attività degli uomini.Le guide avevano ordinato le cose in modo che per ope-ra dell'anima della donna la forza di volontà e il vigoreeccessivo degli uomini venissero elevati e purificati.Dobbiamo però raffigurarci tutto ciò ad uno stato primi-

57

di uomini lemurici, destinandoli a procreare la futurarazza atlantica. Il luogo in cui li segregarono era situatonella zona torrida. Sotto la loro direzione, gli uomini diquel piccolo gruppo avevano imparato a dominare leforze naturali; erano pieni di forza e sapevano trarre dal-la terra i più svariati tesori; coltivavano i campi e ne uti-lizzavano i frutti pel loro mantenimento. La disciplinaricevuta aveva sviluppato in essi una grande forza di vo-lontà, mentre l'anima e il sentimento non avevano pro-gredito di pari passo; si erano invece sviluppati nelladonna, come pure la memoria e la fantasia, e tutto ciòche ad esse si riferisce.

Le suddette guide fecero sì che quel primo nucleo sisuddividesse in piccoli gruppi, e ne affidarono la dire-zione e gli ordinamenti alle donne. Mediante la memo-ria, la donna aveva acquistato la facoltà di utilizzare perl'avvenire le esperienze fatte una volta. Ciò che ieri siera dimostrato utile, ella lo impiegava oggi di nuovo,rendendosi conto che sarebbe stato utile anche domani.Così gli ordinamenti della vita sociale procedettero dalei, e i concetti del bene e del male si andarono forman-do sotto la sua influenza. Mercè la sua vita contemplati-va, la donna si era acquistata la comprensione della na-tura, e dall'osservazione della natura traeva le rappresen-tazioni secondo le quali dirigeva l'attività degli uomini.Le guide avevano ordinato le cose in modo che per ope-ra dell'anima della donna la forza di volontà e il vigoreeccessivo degli uomini venissero elevati e purificati.Dobbiamo però raffigurarci tutto ciò ad uno stato primi-

57

Page 58: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

tivo e quasi puerile; l'esprimerlo nel nostro linguaggiorisveglia troppo facilmente immagini della vita presente.

Attraverso la risvegliata vita dell'anima femminile leguide svilupparono così la vita interiore dell'uomo. Per-ciò l'influenza delle donne era grandissima in quella co-lonia; ad esse si ricorreva per interpretare i segni dellanatura. Ma tutta la vita della loro anima era ancora do-minata dalle forze occulte dell'anima umana, e non è deltutto ma approssimativamente adeguato il dire che esseavevano una visione sonnambolica. In una specie di so-gno superiore si rivelavano a quelle donne i misteri del-la natura e fluivano gli impulsi all'azione. Tutte le coseerano per loro animate, e apparivano come forze e mani-festazioni animiche; esse si abbandonavano al lavoriomisterioso delle loro forze animiche. Venivano spinteall'azione da «voci interiori», e da ciò che dicevano lorole piante, gli animali, le pietre, il vento e le nubi, lo stor-mire degli alberi, ecc.

Da tale atteggiamento dell'anima ebbe origine ciò chesi può chiamare «religione umana». Si cominciò a vene-rare e adorare l'elemento animico, sia nella natura sianella vita umana. Alcune donne acquistarono un predo-minio speciale perché erano in grado di interpretare,dalle più misteriose profondità della loro anima, ciò chel'universo contiene.

Avvenne così che, in queste donne, ciò che viveva nelloro intimo si traducesse in una specie di linguaggio na-turale, poiché i principi del linguaggio stanno in qualco-sa di simile al canto. La forza del pensiero si trasformò

58

tivo e quasi puerile; l'esprimerlo nel nostro linguaggiorisveglia troppo facilmente immagini della vita presente.

Attraverso la risvegliata vita dell'anima femminile leguide svilupparono così la vita interiore dell'uomo. Per-ciò l'influenza delle donne era grandissima in quella co-lonia; ad esse si ricorreva per interpretare i segni dellanatura. Ma tutta la vita della loro anima era ancora do-minata dalle forze occulte dell'anima umana, e non è deltutto ma approssimativamente adeguato il dire che esseavevano una visione sonnambolica. In una specie di so-gno superiore si rivelavano a quelle donne i misteri del-la natura e fluivano gli impulsi all'azione. Tutte le coseerano per loro animate, e apparivano come forze e mani-festazioni animiche; esse si abbandonavano al lavoriomisterioso delle loro forze animiche. Venivano spinteall'azione da «voci interiori», e da ciò che dicevano lorole piante, gli animali, le pietre, il vento e le nubi, lo stor-mire degli alberi, ecc.

Da tale atteggiamento dell'anima ebbe origine ciò chesi può chiamare «religione umana». Si cominciò a vene-rare e adorare l'elemento animico, sia nella natura sianella vita umana. Alcune donne acquistarono un predo-minio speciale perché erano in grado di interpretare,dalle più misteriose profondità della loro anima, ciò chel'universo contiene.

Avvenne così che, in queste donne, ciò che viveva nelloro intimo si traducesse in una specie di linguaggio na-turale, poiché i principi del linguaggio stanno in qualco-sa di simile al canto. La forza del pensiero si trasformò

58

Page 59: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

nella sonorità della parola; il ritmo recondito della natu-ra risuonò dalle labbra di quelle donne «sagge». Tutti siriunivano intorno a loro, e nelle loro frasi ritmiche senti-vano le manifestazioni di potenze superiori. Così ebberoinizio nell'umanità le funzioni sacre; ma si cercherebbeinvano un senso in quelle parole; non vi si sentiva altroche suono e ritmo. Non si formavano concetti su ciò cheveniva udito, ma se ne accoglieva nell'anima la forza.Tutto questo processo era diretto dalle guide superiori.Esse avevano infuso ritmi e armonie nelle» savie» sa-cerdotesse; potevano così agire, nobilitandole, sulle ani-me degli uomini, e si può dire che in tal modo comin-ciasse appunto a risvegliarsi la vera vita dell'anima.

La cronaca dell'Akasha ci mostra, in questo campo,scene bellissime. Ne descriveremo una. Siamo in un bo-sco presso un albero maestoso; il sole è appena sorto inoriente, e il grande albero, simile a una palma, intorno alquale sono stati tolti tutti gli altri alberi, getta ombrepossenti all'intorno. La sacerdotessa, estatica, con gli oc-chi rivolti a oriente, siede su di un seggio formato di rariprodotti naturali e di piante. Lente, in ritmica progres-sione, scorrono dalle sue labbra poche meravigliose noteche continuamente si ripetono. Seduti in circolo intornoa lei, uomini e donne dai volti estatici assorbono vita in-teriore da quegli accenti. Altre scene si possono vedere:in un altro luogo simile, «canta» un'altra sacerdotessa,ma i suoi accenti sono più forti, più possenti, e le perso-ne intorno a lei si muovono in danze ritmiche. Era, que-sto, l'altro modo per infondere l'anima negli uomini. I

59

nella sonorità della parola; il ritmo recondito della natu-ra risuonò dalle labbra di quelle donne «sagge». Tutti siriunivano intorno a loro, e nelle loro frasi ritmiche senti-vano le manifestazioni di potenze superiori. Così ebberoinizio nell'umanità le funzioni sacre; ma si cercherebbeinvano un senso in quelle parole; non vi si sentiva altroche suono e ritmo. Non si formavano concetti su ciò cheveniva udito, ma se ne accoglieva nell'anima la forza.Tutto questo processo era diretto dalle guide superiori.Esse avevano infuso ritmi e armonie nelle» savie» sa-cerdotesse; potevano così agire, nobilitandole, sulle ani-me degli uomini, e si può dire che in tal modo comin-ciasse appunto a risvegliarsi la vera vita dell'anima.

La cronaca dell'Akasha ci mostra, in questo campo,scene bellissime. Ne descriveremo una. Siamo in un bo-sco presso un albero maestoso; il sole è appena sorto inoriente, e il grande albero, simile a una palma, intorno alquale sono stati tolti tutti gli altri alberi, getta ombrepossenti all'intorno. La sacerdotessa, estatica, con gli oc-chi rivolti a oriente, siede su di un seggio formato di rariprodotti naturali e di piante. Lente, in ritmica progres-sione, scorrono dalle sue labbra poche meravigliose noteche continuamente si ripetono. Seduti in circolo intornoa lei, uomini e donne dai volti estatici assorbono vita in-teriore da quegli accenti. Altre scene si possono vedere:in un altro luogo simile, «canta» un'altra sacerdotessa,ma i suoi accenti sono più forti, più possenti, e le perso-ne intorno a lei si muovono in danze ritmiche. Era, que-sto, l'altro modo per infondere l'anima negli uomini. I

59

Page 60: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

misteriosi ritmi appresi dalla natura venivano imitati neimovimenti delle membra; si sentiva così la fusione conla natura e con le forze in essa dominanti.

Il punto del globo che era stato scelto per educarviquesto ceppo di una futura razza umana, si addiceva aciò in modo particolare. I cataclismi a cui la Terra eraancora soggetta a quell'epoca, si erano alquanto sedati inquella regione; perché la Lemuria era sconvolta da tre-mende burrasche, non avendo ancora la Terra acquistatoil grado di solidità attuale. La crosta sottile del pianetaera minata e scossa dovunque da forze vulcaniche cheerompevano in piccoli e grandi torrenti. Potenti vulcaniesistevano quasi dappertutto, in continua attività distrut-trice, e gli uomini si erano abituati a tenerne conto intutte le loro azioni; anzi, si servivano di quel fuoco neiloro lavori e nei loro ordinamenti: il fuoco naturale ser-viva loro di base, come oggi il fuoco artificiale serve allavoro umano.

L'attività di quel fuoco vulcanico produsse poi la ro-vina del continente lemurico. Ma quella parte della Le-muria in cui doveva svilupparsi il ceppo della razzaatlantica aveva bensì un clima caldo, m in complessoera al sicuro dall'attività vulcanica; ivi la natura umanapoteva evolversi con maggior pace e tranquillità chenelle altre regioni del globo. La vita nomade di altritempi venne abbandonata, e le dimore stabili si fecerosempre più numerose.

Dobbiamo rappresentarci che a quell'epoca il corpoumano era molto plastico e malleabile, e in continua tra-

60

misteriosi ritmi appresi dalla natura venivano imitati neimovimenti delle membra; si sentiva così la fusione conla natura e con le forze in essa dominanti.

Il punto del globo che era stato scelto per educarviquesto ceppo di una futura razza umana, si addiceva aciò in modo particolare. I cataclismi a cui la Terra eraancora soggetta a quell'epoca, si erano alquanto sedati inquella regione; perché la Lemuria era sconvolta da tre-mende burrasche, non avendo ancora la Terra acquistatoil grado di solidità attuale. La crosta sottile del pianetaera minata e scossa dovunque da forze vulcaniche cheerompevano in piccoli e grandi torrenti. Potenti vulcaniesistevano quasi dappertutto, in continua attività distrut-trice, e gli uomini si erano abituati a tenerne conto intutte le loro azioni; anzi, si servivano di quel fuoco neiloro lavori e nei loro ordinamenti: il fuoco naturale ser-viva loro di base, come oggi il fuoco artificiale serve allavoro umano.

L'attività di quel fuoco vulcanico produsse poi la ro-vina del continente lemurico. Ma quella parte della Le-muria in cui doveva svilupparsi il ceppo della razzaatlantica aveva bensì un clima caldo, m in complessoera al sicuro dall'attività vulcanica; ivi la natura umanapoteva evolversi con maggior pace e tranquillità chenelle altre regioni del globo. La vita nomade di altritempi venne abbandonata, e le dimore stabili si fecerosempre più numerose.

Dobbiamo rappresentarci che a quell'epoca il corpoumano era molto plastico e malleabile, e in continua tra-

60

Page 61: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sformazione a seconda che si trasformava la vita interio-re. Fino a poco prima gli uomini erano ancora assai di-versi riguardo alla struttura esterna; questa dipendevadall'influenza dell'ambiente e del clima. Invece, in quel-la colonia, il corpo dell'uomo diventò sempre più unaespressione della vita animica interiore; gli individuiprogrediti che la componevano, erano anche esterior-mente di tipo più nobile, più evoluto. Si può dire cheproprio per opera delle guide fu creata la vera figuraumana. Ma ciò avvenne solo molto lentamente e gra-dualmente. Prima si sviluppò nell'uomo la vita dell'ani-ma e a questa si adattò il corpo ancora tenero e plastico.È una legge dell'evoluzione, che l'uomo, progredendo,perda sempre più il potere di trasformare il suo corpo fi-sico. Il corpo fisico umano ha assunto forma alquantosolida soltanto con lo sviluppo dell'intelletto e col relati-vo consolidamento sulla Terra delle rocce, dei minerali edei metalli; poiché all'epoca lemurica, e ancora all'epocaatlantica, le rocce e i metalli erano assai meno duri chenon più tardi. (A ciò non contraddice il fatto che oggiesistano ancora discendenti degli ultimi Lemuri e Atlan-ti, che mostrano le stesse forme solide delle razze for-matesi più tardi. Questi superstiti dovettero adattarsi allemutate condizioni della Terra, e così s'irrigidironoanch'essi. È appunto questa la ragione della loro degene-razione; essi non continuarono a trasformarsi dall'inter-no all'esterno, ma la loro vita interiore poco evoluta fucostretta dal, di fuori a irrigidirsi e quindi ad arrestarsi.E questo arrestarsi è un vero regresso, poiché anche la

61

sformazione a seconda che si trasformava la vita interio-re. Fino a poco prima gli uomini erano ancora assai di-versi riguardo alla struttura esterna; questa dipendevadall'influenza dell'ambiente e del clima. Invece, in quel-la colonia, il corpo dell'uomo diventò sempre più unaespressione della vita animica interiore; gli individuiprogrediti che la componevano, erano anche esterior-mente di tipo più nobile, più evoluto. Si può dire cheproprio per opera delle guide fu creata la vera figuraumana. Ma ciò avvenne solo molto lentamente e gra-dualmente. Prima si sviluppò nell'uomo la vita dell'ani-ma e a questa si adattò il corpo ancora tenero e plastico.È una legge dell'evoluzione, che l'uomo, progredendo,perda sempre più il potere di trasformare il suo corpo fi-sico. Il corpo fisico umano ha assunto forma alquantosolida soltanto con lo sviluppo dell'intelletto e col relati-vo consolidamento sulla Terra delle rocce, dei minerali edei metalli; poiché all'epoca lemurica, e ancora all'epocaatlantica, le rocce e i metalli erano assai meno duri chenon più tardi. (A ciò non contraddice il fatto che oggiesistano ancora discendenti degli ultimi Lemuri e Atlan-ti, che mostrano le stesse forme solide delle razze for-matesi più tardi. Questi superstiti dovettero adattarsi allemutate condizioni della Terra, e così s'irrigidironoanch'essi. È appunto questa la ragione della loro degene-razione; essi non continuarono a trasformarsi dall'inter-no all'esterno, ma la loro vita interiore poco evoluta fucostretta dal, di fuori a irrigidirsi e quindi ad arrestarsi.E questo arrestarsi è un vero regresso, poiché anche la

61

Page 62: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

vita degenerò, non potendo manifestarsi nella corporeitàindurita).

La vita animale era soggetta a una facoltà di trasfor-mazione ancor maggiore. Parleremo in seguito dellespecie animali esistenti all'apparire dell'uomo, e dellaloro origine, come pure delle nuove forme animalich'ebbero origine dopo la comparsa di lui. Qui diremosoltanto che le specie animali erano in continua trasfor-mazione e che continuamente ne sorgevano di nuove;ma tale trasformazione era, naturalmente, graduale e ca-gionata in parte dal cambiamento di dimora e di condi-zione di vita. Gli animali avevano la facoltà di adattarsimolto rapidamente alle nuove condizioni. Il corpo mal-leabile consentiva una relativamente rapida trasforma-zione dei suoi organi, così che i discendenti di una dataspecie perdevano, dopo breve tempo, la somiglianza coiloro progenitori. Lo stesso, in misura ancora maggiore,avveniva per le piante. Ma era l'uomo stesso quello cheesercitava la massima influenza sulla trasformazione de-gli uomini e degli animali, sia trasportando gli esseri vi-venti in altri luoghi dov'egli istintivamente sentiva cheavrebbero subito una data trasformazione, sia tentandodi raggiungere tale scopo per mezzo d'incroci. L'influen-za trasformatrice dell'uomo sulla natura era allora, inconfronto alle condizioni attuali, smisuratamente gran-de, e specialmente nella colonia già descritta. Perché quile guide stesse dirigevano tale trasformazione, senza chegli uomini ne avessero coscienza. E ciò avveniva inmodo che quando gli uomini emigrarono per andare a

62

vita degenerò, non potendo manifestarsi nella corporeitàindurita).

La vita animale era soggetta a una facoltà di trasfor-mazione ancor maggiore. Parleremo in seguito dellespecie animali esistenti all'apparire dell'uomo, e dellaloro origine, come pure delle nuove forme animalich'ebbero origine dopo la comparsa di lui. Qui diremosoltanto che le specie animali erano in continua trasfor-mazione e che continuamente ne sorgevano di nuove;ma tale trasformazione era, naturalmente, graduale e ca-gionata in parte dal cambiamento di dimora e di condi-zione di vita. Gli animali avevano la facoltà di adattarsimolto rapidamente alle nuove condizioni. Il corpo mal-leabile consentiva una relativamente rapida trasforma-zione dei suoi organi, così che i discendenti di una dataspecie perdevano, dopo breve tempo, la somiglianza coiloro progenitori. Lo stesso, in misura ancora maggiore,avveniva per le piante. Ma era l'uomo stesso quello cheesercitava la massima influenza sulla trasformazione de-gli uomini e degli animali, sia trasportando gli esseri vi-venti in altri luoghi dov'egli istintivamente sentiva cheavrebbero subito una data trasformazione, sia tentandodi raggiungere tale scopo per mezzo d'incroci. L'influen-za trasformatrice dell'uomo sulla natura era allora, inconfronto alle condizioni attuali, smisuratamente gran-de, e specialmente nella colonia già descritta. Perché quile guide stesse dirigevano tale trasformazione, senza chegli uomini ne avessero coscienza. E ciò avveniva inmodo che quando gli uomini emigrarono per andare a

62

Page 63: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

fondare le diverse razze atlantiche, essi portarono con séle più ampie cognizioni riguardo all'allevamento deglianimali e alla coltivazione delle piante. Così la civiltàatlantica fu essenzialmente una conseguenza di questecognizioni derivate dalla Lemuria. Non dimentichiamoperò che queste cognizioni possedute dagli uomini ave-vano un carattere istintivo, carattere che si conservò,nella sua essenza, anche nelle prime razze atlantiche.

Il suindicato predominio dell'anima femminile si ac-centuò in modo speciale nell'ultimo periodo dell'epocalemurica, conservandosi fino a quei tempi dell'epocaatlantica in cui si andò preparando la quarta sottorazza.Non fu però così per tutta l'umanità, bensì per quellasola parte della popolazione terrestre da cui ebbero poiorigine le razze veramente progredite; e quest'influenzaera più forte in tutto quello che vi è d'incoscientenell'uomo. L'abitudine di certi gesti costanti, la delica-tezza nella contemplazione del mondo esteriore, il sensodella bellezza, buona parte della vita e del sentimentocomune a tutti gli uomini, tutto ciò ebbe la sua primaorigine nell'influenza animica esercitata dalla donna. In-terpretando la cronaca dell'Akasha non è esagerato direche «le nazioni civili hanno una struttura corporea eun'espressione, come pure certi fondamenti della vita fi-sio-psichica, che derivano loro dalla donna».

Parleremo in seguito di epoche ancor più remotedell'evoluzione umana, in cui gli abitanti della Terra era-no unisessuali, e passeremo quindi a parlare dell'originedella bisessualità.

63

fondare le diverse razze atlantiche, essi portarono con séle più ampie cognizioni riguardo all'allevamento deglianimali e alla coltivazione delle piante. Così la civiltàatlantica fu essenzialmente una conseguenza di questecognizioni derivate dalla Lemuria. Non dimentichiamoperò che queste cognizioni possedute dagli uomini ave-vano un carattere istintivo, carattere che si conservò,nella sua essenza, anche nelle prime razze atlantiche.

Il suindicato predominio dell'anima femminile si ac-centuò in modo speciale nell'ultimo periodo dell'epocalemurica, conservandosi fino a quei tempi dell'epocaatlantica in cui si andò preparando la quarta sottorazza.Non fu però così per tutta l'umanità, bensì per quellasola parte della popolazione terrestre da cui ebbero poiorigine le razze veramente progredite; e quest'influenzaera più forte in tutto quello che vi è d'incoscientenell'uomo. L'abitudine di certi gesti costanti, la delica-tezza nella contemplazione del mondo esteriore, il sensodella bellezza, buona parte della vita e del sentimentocomune a tutti gli uomini, tutto ciò ebbe la sua primaorigine nell'influenza animica esercitata dalla donna. In-terpretando la cronaca dell'Akasha non è esagerato direche «le nazioni civili hanno una struttura corporea eun'espressione, come pure certi fondamenti della vita fi-sio-psichica, che derivano loro dalla donna».

Parleremo in seguito di epoche ancor più remotedell'evoluzione umana, in cui gli abitanti della Terra era-no unisessuali, e passeremo quindi a parlare dell'originedella bisessualità.

63

Page 64: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La separazione dei sessi

Per quanto, nelle epoche remote che abbiamo descrit-te secondo la cronaca dell'Akasha, la forma dell'uomofosse assai diversa dall'attuale, giungiamo, retrocedendoancora nella storia dell'umanità, ad uno stato di cose an-cora più diverso dal nostro. Poiché anche le formedell'uomo e della donna sono andate sviluppandosi nelcorso dei tempi da una forma originaria più antica, incui l'essere umano, non era né uomo né donna, ma tutt'edue le cose insieme. Chi vuol formarsi un concetto diquelle remotissime epoche del passato, deve liberarsi in-teramente dalle rappresentazioni abituali desunte da ciòche l'uomo vede intorno a sé. Il tempo a cui ora rivolgia-mo lo sguardo precede di poco la metà dell'epoca chenei primi capitoli abbiamo chiamata lemurica. Allora ilcorpo umano consisteva ancora di sostanze molli e pla-stiche, e molli e plastiche erano anche le altre struttureterrestri. In confronto al suo stato solido successivo, laTerra si trovava ancora in uno stato più liquido, acquo-so. Incarnandosi allora in quella materia, l'anima umanapoteva plasmarsi la materia in grado assai maggiore chenon avvenisse più tardi. Poiché l'incarnarsi dell'animaumana in un corpo maschile o in un corpo femminile di-pende dal fatto che l'evoluzione della natura terrestreesteriore le impone ora l'uno ora l'altro. Finché le mate-

64

La separazione dei sessi

Per quanto, nelle epoche remote che abbiamo descrit-te secondo la cronaca dell'Akasha, la forma dell'uomofosse assai diversa dall'attuale, giungiamo, retrocedendoancora nella storia dell'umanità, ad uno stato di cose an-cora più diverso dal nostro. Poiché anche le formedell'uomo e della donna sono andate sviluppandosi nelcorso dei tempi da una forma originaria più antica, incui l'essere umano, non era né uomo né donna, ma tutt'edue le cose insieme. Chi vuol formarsi un concetto diquelle remotissime epoche del passato, deve liberarsi in-teramente dalle rappresentazioni abituali desunte da ciòche l'uomo vede intorno a sé. Il tempo a cui ora rivolgia-mo lo sguardo precede di poco la metà dell'epoca chenei primi capitoli abbiamo chiamata lemurica. Allora ilcorpo umano consisteva ancora di sostanze molli e pla-stiche, e molli e plastiche erano anche le altre struttureterrestri. In confronto al suo stato solido successivo, laTerra si trovava ancora in uno stato più liquido, acquo-so. Incarnandosi allora in quella materia, l'anima umanapoteva plasmarsi la materia in grado assai maggiore chenon avvenisse più tardi. Poiché l'incarnarsi dell'animaumana in un corpo maschile o in un corpo femminile di-pende dal fatto che l'evoluzione della natura terrestreesteriore le impone ora l'uno ora l'altro. Finché le mate-

64

Page 65: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

rie non si erano ancora consolidate, l'anima poteva as-soggettarle alle proprie leggi. Essa rendeva il corpoun'immagine plastica del proprio essere. Ma, condensa-tasi la materia, l'anima dovette sottomettersi alle leggiche a quella materia imprimeva la natura terrestre este-riore. Fintanto che l'anima era ancora in grado di domi-nare la materia, non formava il proprio corpo né maschi-le, né femminile; bensì gli conferiva qualità ch'eranotutt'e due le cose insieme; poiché l'anima è al tempostesso maschile e femminile, ha in sé tutt'e due questenature. Il suo elemento maschile è affine a ciò che chia-miamo «volontà»; quello femminile è affine invece aciò che viene detto «rappresentazione». La formazioneesteriore della Terra ha fatto sì che il corpo assumesseuna forma unilaterale: il corpo maschile ha preso unaforma determinata dall'elemento della volontà, il corpofemminile invece porta in sé piuttosto l'impronta dellarappresentazione. Così avvenne che l'anima bisessualemaschile-femminile risiedesse in un corpo reso unises-suale: o maschio o femmina. Il corpo aveva dunque pre-so, nel corso dell'evoluzione, una forma determinatadalle forze terrestri esteriori in modo che, dopo di allora,non fu più possibile infondere in esso tutta la sua forzainterna. Di questa forza sua propria l'anima dovette con-servare qualcosa nel suo interno, e poté trasfonderne nelcorpo soltanto una parte.

Ecco quello che ci si mostra nel seguire la cronacadell'Akasha: in un'epoca remotissima ci appaiono formeumane molli, plastiche, affatto diverse da quelle di poi;

65

rie non si erano ancora consolidate, l'anima poteva as-soggettarle alle proprie leggi. Essa rendeva il corpoun'immagine plastica del proprio essere. Ma, condensa-tasi la materia, l'anima dovette sottomettersi alle leggiche a quella materia imprimeva la natura terrestre este-riore. Fintanto che l'anima era ancora in grado di domi-nare la materia, non formava il proprio corpo né maschi-le, né femminile; bensì gli conferiva qualità ch'eranotutt'e due le cose insieme; poiché l'anima è al tempostesso maschile e femminile, ha in sé tutt'e due questenature. Il suo elemento maschile è affine a ciò che chia-miamo «volontà»; quello femminile è affine invece aciò che viene detto «rappresentazione». La formazioneesteriore della Terra ha fatto sì che il corpo assumesseuna forma unilaterale: il corpo maschile ha preso unaforma determinata dall'elemento della volontà, il corpofemminile invece porta in sé piuttosto l'impronta dellarappresentazione. Così avvenne che l'anima bisessualemaschile-femminile risiedesse in un corpo reso unises-suale: o maschio o femmina. Il corpo aveva dunque pre-so, nel corso dell'evoluzione, una forma determinatadalle forze terrestri esteriori in modo che, dopo di allora,non fu più possibile infondere in esso tutta la sua forzainterna. Di questa forza sua propria l'anima dovette con-servare qualcosa nel suo interno, e poté trasfonderne nelcorpo soltanto una parte.

Ecco quello che ci si mostra nel seguire la cronacadell'Akasha: in un'epoca remotissima ci appaiono formeumane molli, plastiche, affatto diverse da quelle di poi;

65

Page 66: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

esse portano ancora in sé, in uguale misura, la naturadell'uomo e quella della donna. Poi, nel corso dei tempi,le materie si condensano; il corpo umano si manifesta indue forme, di cui l'una comincia a somigliare al corpoattuale dell'uomo, l'altra al corpo della donna. Prima cheavvenisse questa differenziazione, ogni individuo ne po-teva generare un altro. La fecondazione non era un pro-cesso esteriore, ma avveniva nell'interno del corpo uma-no stesso. Pel fatto che il corpo diventò o maschile ofemminile, esso perdé questa possibilità dell’autofecon-dazione; per dar vita a un altro essere umano, gli diven-ne necessaria la cooperazione di un altro corpo.

La differenziazione dei sessi ha origine allorché laTerra arriva ad un determinato stadio della sua conden-sazione. La densità della materia soggioga una partedella forza generatrice, e quella parte di forza generatri-ce che resta ancora attiva, ha bisogno di completarsi aldi fuori con la forza opposta di un altro essere umano.Ma l'anima,tanto nell'uomo quanto nella donna, con ser-va ancora in sé una parte della sua forza primitiva,ch'essa non può più adoperare nel mondo fisico esterno;la rivolge quindi al di dentro; non potendo manifestarsiesternamente, quella forza resta a disposizione di organiinteriori.

E questo è un punto importantissimo nell'evoluzionedell'umanità. Prima di allora, ciò che noi chiamiamo spi-rito, la facoltà di pensare, non aveva ancora potuto tro-var posto nell'uomo poiché questa facoltà non avrebbetrovato nessun organo per esplicare la propria attività.

66

esse portano ancora in sé, in uguale misura, la naturadell'uomo e quella della donna. Poi, nel corso dei tempi,le materie si condensano; il corpo umano si manifesta indue forme, di cui l'una comincia a somigliare al corpoattuale dell'uomo, l'altra al corpo della donna. Prima cheavvenisse questa differenziazione, ogni individuo ne po-teva generare un altro. La fecondazione non era un pro-cesso esteriore, ma avveniva nell'interno del corpo uma-no stesso. Pel fatto che il corpo diventò o maschile ofemminile, esso perdé questa possibilità dell’autofecon-dazione; per dar vita a un altro essere umano, gli diven-ne necessaria la cooperazione di un altro corpo.

La differenziazione dei sessi ha origine allorché laTerra arriva ad un determinato stadio della sua conden-sazione. La densità della materia soggioga una partedella forza generatrice, e quella parte di forza generatri-ce che resta ancora attiva, ha bisogno di completarsi aldi fuori con la forza opposta di un altro essere umano.Ma l'anima,tanto nell'uomo quanto nella donna, con ser-va ancora in sé una parte della sua forza primitiva,ch'essa non può più adoperare nel mondo fisico esterno;la rivolge quindi al di dentro; non potendo manifestarsiesternamente, quella forza resta a disposizione di organiinteriori.

E questo è un punto importantissimo nell'evoluzionedell'umanità. Prima di allora, ciò che noi chiamiamo spi-rito, la facoltà di pensare, non aveva ancora potuto tro-var posto nell'uomo poiché questa facoltà non avrebbetrovato nessun organo per esplicare la propria attività.

66

Page 67: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

L'anima aveva rivolto tutta la sua forza al di fuori, peredificare il corpo; ora invece, quella forza dell'animache non trova impiego al di fuori, può congiungersi conla forza spirituale, e per questa associazione si sviluppa-no nel corpo quegli organi che più tardi renderannol'uomo un essere pensante. In tal modo, una parte dellaforza usata prima dall'uomo per generare i suoi simili,può ora servirgli al perfezionamento di se stesso. La for-za mediante la quale l'umanità si forma un cervello pen-sante, è la stessa forza per la quale, nel lontano passato,l'uomo fecondava se stesso. La facoltà di pensare è stataacquistata a prezzo della unisessualità.

Col fecondarsi, non più da se stessi, bensì reciproca-mente, gli esseri umani hanno potuto rivolgere all'inter-no una parte della loro forza produttiva, diventando es-seri pensanti. Così il corpo maschile e il corpo femmini-le rappresentano ciascuno, al di fuori, un'imperfetta con-figurazione dell'anima, ma internamente diventano, invirtù di ciò, esseri più perfetti.

Lentissimamente, e a poco per volta, si compie questatrasformazione nell'uomo. Accanto alle vecchie formedi umanità bisessuale appaiono a poco a poco le formenuove unisessuali.

È di nuovo una specie di fecondazione quella che av-viene così nell'uomo, allorché diventa un essere spiritua-le. Gli organi interiori, che possono venir costruiti dallaforza animica eccedente, vengono fecondati dallo spiri-to. L'anima in se stessa è duplice: maschile-femminile; etale essa formava, anticamente, anche il proprio corpo.

67

L'anima aveva rivolto tutta la sua forza al di fuori, peredificare il corpo; ora invece, quella forza dell'animache non trova impiego al di fuori, può congiungersi conla forza spirituale, e per questa associazione si sviluppa-no nel corpo quegli organi che più tardi renderannol'uomo un essere pensante. In tal modo, una parte dellaforza usata prima dall'uomo per generare i suoi simili,può ora servirgli al perfezionamento di se stesso. La for-za mediante la quale l'umanità si forma un cervello pen-sante, è la stessa forza per la quale, nel lontano passato,l'uomo fecondava se stesso. La facoltà di pensare è stataacquistata a prezzo della unisessualità.

Col fecondarsi, non più da se stessi, bensì reciproca-mente, gli esseri umani hanno potuto rivolgere all'inter-no una parte della loro forza produttiva, diventando es-seri pensanti. Così il corpo maschile e il corpo femmini-le rappresentano ciascuno, al di fuori, un'imperfetta con-figurazione dell'anima, ma internamente diventano, invirtù di ciò, esseri più perfetti.

Lentissimamente, e a poco per volta, si compie questatrasformazione nell'uomo. Accanto alle vecchie formedi umanità bisessuale appaiono a poco a poco le formenuove unisessuali.

È di nuovo una specie di fecondazione quella che av-viene così nell'uomo, allorché diventa un essere spiritua-le. Gli organi interiori, che possono venir costruiti dallaforza animica eccedente, vengono fecondati dallo spiri-to. L'anima in se stessa è duplice: maschile-femminile; etale essa formava, anticamente, anche il proprio corpo.

67

Page 68: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Più tardi, essa poté conformare il proprio corpo soltantoin modo che all'esterno esso cooperasse con un altrocorpo; con ciò l'anima acquistò per sé la facoltà di coo-perare con lo spirito. Per quanto riguarda l'esterno,l'individuo umano viene d'ora innanzi fecondato da fuo-ri; per l'interno invece viene fecondato da dentro, dallospirito. Ora possiamo dire che il corpo maschile haun'anima femminile, e il corpo femminile un'anima ma-schile. Questa unilateralità interiore dell'uomo viene orapareggiata mediante la fecondazione con lo spirito.L'unilateralità viene eliminata: l'anima maschile nel cor-po femminile, e l'anima femminile nel corpo maschile,ridiventano entrambe bisessuali, mercè la fecondazionecon lo spirito. Così l'uomo e la donna sono diversi nellaforma esteriore; ma all'interno, in entrambi, l'unilaterali-tà animica si ricompone in un armonico insieme.All'interno l'anima e lo spirito si fondono in un'unità.Sull'anima maschile nella donna lo spirito agisce fem-minilmente rendendola così maschile-femminile;sull'anima femminile nell'uomo lo spirito agisce ma-schilmente, rendendola del pari maschile-femminile. Labisessualità umana si è ritirata, dal mondo esterno doveesisteva all'epoca pre-lemurica, nell’interioritàdell'uomo.

Vediamo così che l'interiorità superiore dell'essereumano non ha nulla a che fare col maschio o con la fem-mina. Pure, l'uguaglianza interiore, deriva, nella donna,da un'anima maschile, e analogamente nell'uomo daun'anima femminile. L'unione con lo spirito produce,

68

Più tardi, essa poté conformare il proprio corpo soltantoin modo che all'esterno esso cooperasse con un altrocorpo; con ciò l'anima acquistò per sé la facoltà di coo-perare con lo spirito. Per quanto riguarda l'esterno,l'individuo umano viene d'ora innanzi fecondato da fuo-ri; per l'interno invece viene fecondato da dentro, dallospirito. Ora possiamo dire che il corpo maschile haun'anima femminile, e il corpo femminile un'anima ma-schile. Questa unilateralità interiore dell'uomo viene orapareggiata mediante la fecondazione con lo spirito.L'unilateralità viene eliminata: l'anima maschile nel cor-po femminile, e l'anima femminile nel corpo maschile,ridiventano entrambe bisessuali, mercè la fecondazionecon lo spirito. Così l'uomo e la donna sono diversi nellaforma esteriore; ma all'interno, in entrambi, l'unilaterali-tà animica si ricompone in un armonico insieme.All'interno l'anima e lo spirito si fondono in un'unità.Sull'anima maschile nella donna lo spirito agisce fem-minilmente rendendola così maschile-femminile;sull'anima femminile nell'uomo lo spirito agisce ma-schilmente, rendendola del pari maschile-femminile. Labisessualità umana si è ritirata, dal mondo esterno doveesisteva all'epoca pre-lemurica, nell’interioritàdell'uomo.

Vediamo così che l'interiorità superiore dell'essereumano non ha nulla a che fare col maschio o con la fem-mina. Pure, l'uguaglianza interiore, deriva, nella donna,da un'anima maschile, e analogamente nell'uomo daun'anima femminile. L'unione con lo spirito produce,

68

Page 69: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

alla fine, l'uguaglianza; ma il fatto che, prima che si sta-bilisca questa uguaglianza, esista una disparità, è un fat-to che racchiude un mistero della natura umana, la cuiconoscenza è di somma importanza per tutta la scienzaocculta, poiché esso è la chiave di importanti enigmidella vita.

In tal modo l'uomo fisico si è evoluto dalla bisessuali-tà alla unisessualità, alla differenziazione in maschio efemmina, diventando, in virtù di ciò, l'essere spiritualech'è ora. Non si creda però che anche prima d'allora nonesistessero, in comunicazione con la Terra, esseri dotatidi conoscenza. Nel seguire la cronaca dell'Akasha ci sipalesa, è vero, che nella prima epoca lemurica l'uomo fi-sico di più tardi era, per la sua bisessualità, un essere af-fatto diverso da quello che oggi si chiama un «uomo».Egli non era in grado di collegare col pensiero le perce-zioni dei sensi; non pensava. La sua vita era una vitad'impulso. La sua anima si manifestava esclusivamentein istinti, brame, desideri animali, ecc.; la sua coscienzaera una coscienza di sogno; egli viveva in uno stato le-targico e ottuso. Ma in mezzo a questa umanità esisteva-no anche altri esseri, bisessuali essi pure, naturalmente,poiché a quello stato dell'evoluzione terrestre non pote-va esistere un corpo umano differenziato, maschile ofemminile. Le condizioni esterne adatte mancavano an-cora. Esistevano invece altri esseri i quali, nonostante laloro bisessualità, potevano acquistare conoscenza e sag-gezza, perché in un passato ancor più remoto avevanosubita un'evoluzione del tutto diversa. La loro anima era

69

alla fine, l'uguaglianza; ma il fatto che, prima che si sta-bilisca questa uguaglianza, esista una disparità, è un fat-to che racchiude un mistero della natura umana, la cuiconoscenza è di somma importanza per tutta la scienzaocculta, poiché esso è la chiave di importanti enigmidella vita.

In tal modo l'uomo fisico si è evoluto dalla bisessuali-tà alla unisessualità, alla differenziazione in maschio efemmina, diventando, in virtù di ciò, l'essere spiritualech'è ora. Non si creda però che anche prima d'allora nonesistessero, in comunicazione con la Terra, esseri dotatidi conoscenza. Nel seguire la cronaca dell'Akasha ci sipalesa, è vero, che nella prima epoca lemurica l'uomo fi-sico di più tardi era, per la sua bisessualità, un essere af-fatto diverso da quello che oggi si chiama un «uomo».Egli non era in grado di collegare col pensiero le perce-zioni dei sensi; non pensava. La sua vita era una vitad'impulso. La sua anima si manifestava esclusivamentein istinti, brame, desideri animali, ecc.; la sua coscienzaera una coscienza di sogno; egli viveva in uno stato le-targico e ottuso. Ma in mezzo a questa umanità esisteva-no anche altri esseri, bisessuali essi pure, naturalmente,poiché a quello stato dell'evoluzione terrestre non pote-va esistere un corpo umano differenziato, maschile ofemminile. Le condizioni esterne adatte mancavano an-cora. Esistevano invece altri esseri i quali, nonostante laloro bisessualità, potevano acquistare conoscenza e sag-gezza, perché in un passato ancor più remoto avevanosubita un'evoluzione del tutto diversa. La loro anima era

69

Page 70: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

divenuta capace, senz'attendere l'evoluzione interioredegli organi del corpo fisico umano, di fecondarsi con lospirito. L'anima dell'uomo attuale può soltanto, conl'aiuto del cervello fisico, pensare ciò che ricevedall'esterno mediante i sensi; così il cervello fisico haportato con sé l'evoluzione dell'anima umana. L'animaumana dovette aspettare che si fosse formato il cervello,il quale potesse diventare intermediario con lo spirito;senza questa deviazione, l'anima sarebbe rimasta privadello spirito; sarebbe rimasta al livello della coscienzaletargica di sogno.

Diversa era la cosa per gli esseri sovrumani di cui ab-biamo parlato. La loro anima aveva già sviluppato pre-cedentemente organi animici che non avevano bisognodi nulla di fisico per mettersi in comunicazione con lospirito. La loro conoscenza e la loro saggezza erano ac-quistate in modo soprasensibile. Tale conoscenza vienedetta intuitiva. L'uomo attuale raggiunge solo ad un gra-do più elevato della sua evoluzione quest'intuizione chelo rende atto a comunicare con lo spirito senza un trami-te sensibile. Egli deve fare questa deviazione attraversoalla materia fisica; tale deviazione viene chiamata «ladiscesa dell'anima umana nella materia» o, volgarmente,«il peccato originale». Gli esseri sovrumani, passati pre-cedentemente attraverso un'evoluzione diversa, non ave-vano bisogno di partecipare a questa discesa. Poiché laloro anima aveva già raggiunto un grado superiore, laloro coscienza non era vaga e nebulosa, ma interiormen-te chiara. La conoscenza e la saggezza erano da loro ac-

70

divenuta capace, senz'attendere l'evoluzione interioredegli organi del corpo fisico umano, di fecondarsi con lospirito. L'anima dell'uomo attuale può soltanto, conl'aiuto del cervello fisico, pensare ciò che ricevedall'esterno mediante i sensi; così il cervello fisico haportato con sé l'evoluzione dell'anima umana. L'animaumana dovette aspettare che si fosse formato il cervello,il quale potesse diventare intermediario con lo spirito;senza questa deviazione, l'anima sarebbe rimasta privadello spirito; sarebbe rimasta al livello della coscienzaletargica di sogno.

Diversa era la cosa per gli esseri sovrumani di cui ab-biamo parlato. La loro anima aveva già sviluppato pre-cedentemente organi animici che non avevano bisognodi nulla di fisico per mettersi in comunicazione con lospirito. La loro conoscenza e la loro saggezza erano ac-quistate in modo soprasensibile. Tale conoscenza vienedetta intuitiva. L'uomo attuale raggiunge solo ad un gra-do più elevato della sua evoluzione quest'intuizione chelo rende atto a comunicare con lo spirito senza un trami-te sensibile. Egli deve fare questa deviazione attraversoalla materia fisica; tale deviazione viene chiamata «ladiscesa dell'anima umana nella materia» o, volgarmente,«il peccato originale». Gli esseri sovrumani, passati pre-cedentemente attraverso un'evoluzione diversa, non ave-vano bisogno di partecipare a questa discesa. Poiché laloro anima aveva già raggiunto un grado superiore, laloro coscienza non era vaga e nebulosa, ma interiormen-te chiara. La conoscenza e la saggezza erano da loro ac-

70

Page 71: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

colte per mezzo di una chiaroveggenza che non avevabisogno di sensi. La saggezza secondo la quale il mondoè costruito irraggiava direttamente nella loro anima, ren-dendoli così atti a essere le guide della giovane umanitàancora immersa nel letargo. Essi erano i portatori di una«saggezza primordiale» verso la comprensione dellaquale l'umanità comincia a tendere i suoi sforzi attraver-so alla deviazione cui abbiamo accennato. E si distin-guevano dagli esseri che noi chiamiamo «umani», inquanto la saggezza li illuminava quale libero dono«dall'alto», come su noi scende la luce del sole.

L'«uomo» era allora in tutt'altra condizione, e dovevaacquistarsi la saggezza col lavoro dei sensi e dell'organodel pensiero; la saggezza non gli veniva da prima dataliberamente in dono; egli doveva desiderarla. Soltantoquando nell'uomo viveva la brama della saggezza eglipoteva conquistarsela mediante i sensi e l'organo delpensiero. Così doveva risvegliarsi nell'anima un nuovoimpulso: il desiderio, la brama del sapere. Questa bramanon poteva esistere nell'anima umana ai suoi stadi pre-cedenti; prima i suoi impulsi tendevano solo a configu-rare ciò che prendeva forma esteriormente, secondo lavita letargica interiore dell'anima stessa; non tendevanoalla conoscenza di un mondo esteriore, non tendevano alsapere. La brama del sapere sorge soltanto col differen-ziarsi dei sessi.

Appunto perché questa brama non era da loro sentita,la saggezza si manifestava a questi esseri sovrumani perla via della chiaroveggenza. Essi aspettavano che la sag-

71

colte per mezzo di una chiaroveggenza che non avevabisogno di sensi. La saggezza secondo la quale il mondoè costruito irraggiava direttamente nella loro anima, ren-dendoli così atti a essere le guide della giovane umanitàancora immersa nel letargo. Essi erano i portatori di una«saggezza primordiale» verso la comprensione dellaquale l'umanità comincia a tendere i suoi sforzi attraver-so alla deviazione cui abbiamo accennato. E si distin-guevano dagli esseri che noi chiamiamo «umani», inquanto la saggezza li illuminava quale libero dono«dall'alto», come su noi scende la luce del sole.

L'«uomo» era allora in tutt'altra condizione, e dovevaacquistarsi la saggezza col lavoro dei sensi e dell'organodel pensiero; la saggezza non gli veniva da prima dataliberamente in dono; egli doveva desiderarla. Soltantoquando nell'uomo viveva la brama della saggezza eglipoteva conquistarsela mediante i sensi e l'organo delpensiero. Così doveva risvegliarsi nell'anima un nuovoimpulso: il desiderio, la brama del sapere. Questa bramanon poteva esistere nell'anima umana ai suoi stadi pre-cedenti; prima i suoi impulsi tendevano solo a configu-rare ciò che prendeva forma esteriormente, secondo lavita letargica interiore dell'anima stessa; non tendevanoalla conoscenza di un mondo esteriore, non tendevano alsapere. La brama del sapere sorge soltanto col differen-ziarsi dei sessi.

Appunto perché questa brama non era da loro sentita,la saggezza si manifestava a questi esseri sovrumani perla via della chiaroveggenza. Essi aspettavano che la sag-

71

Page 72: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

gezza risplendesse su loro e li compenetrasse, come noiaspettiamo la luce del sole, che non possiamo creare du-rante la notte ma che deve venire a noi spontaneamenteal mattino.

La brama del sapere viene generata appunto perchél'anima va formandosi organi interiori (cervello, ecc.)mediante i quali s'impadronisce della sapienza. Ed è unaconseguenza del fatto che una parte della forza dell'ani-ma non lavora più verso l'esterno ma verso l'interno. Gliesseri sovrumani invece, che non hanno compiuto que-sta scissione delle loro forze, rivolgono tutta l'energiadella loro anima al di fuori. In loro resta quindi disponi-bile, per essere fecondata dallo spirito al di fuori, anchequella parte di forza che l'uomo deve invece rivolgere aldi dentro per costruirvi gli organi della conoscenza. Ora,quella forza per la quale l'uomo si rivolge al di fuori percooperare con un altro essere, è l'amore. Gli esseri so-vrumani rivolgevano tutto il loro amore al di fuori peraccogliere nella loro anima la saggezza universale;l’«uomo» invece non può rivolgerne all'esterno che unaparte. Così l'uomo diventa sensuale, e sensuale diventaanche il suo amore. Egli sottrae al mondo esteriore quel-la parte del suo essere che adopera alla formazione degliorgani interiori; e così si forma ciò che si chiama «egoi-smo». L'uomo, diventando nel corpo fisico o uomo odonna, non poté più far dono che di una parte del pro-prio essere e con l'altra si sottrasse al mondo circostante.Egli diventò egoista, ed egoistici diventarono anche lasua azione verso l'esterno e i suoi sforzi per lo sviluppo

72

gezza risplendesse su loro e li compenetrasse, come noiaspettiamo la luce del sole, che non possiamo creare du-rante la notte ma che deve venire a noi spontaneamenteal mattino.

La brama del sapere viene generata appunto perchél'anima va formandosi organi interiori (cervello, ecc.)mediante i quali s'impadronisce della sapienza. Ed è unaconseguenza del fatto che una parte della forza dell'ani-ma non lavora più verso l'esterno ma verso l'interno. Gliesseri sovrumani invece, che non hanno compiuto que-sta scissione delle loro forze, rivolgono tutta l'energiadella loro anima al di fuori. In loro resta quindi disponi-bile, per essere fecondata dallo spirito al di fuori, anchequella parte di forza che l'uomo deve invece rivolgere aldi dentro per costruirvi gli organi della conoscenza. Ora,quella forza per la quale l'uomo si rivolge al di fuori percooperare con un altro essere, è l'amore. Gli esseri so-vrumani rivolgevano tutto il loro amore al di fuori peraccogliere nella loro anima la saggezza universale;l’«uomo» invece non può rivolgerne all'esterno che unaparte. Così l'uomo diventa sensuale, e sensuale diventaanche il suo amore. Egli sottrae al mondo esteriore quel-la parte del suo essere che adopera alla formazione degliorgani interiori; e così si forma ciò che si chiama «egoi-smo». L'uomo, diventando nel corpo fisico o uomo odonna, non poté più far dono che di una parte del pro-prio essere e con l'altra si sottrasse al mondo circostante.Egli diventò egoista, ed egoistici diventarono anche lasua azione verso l'esterno e i suoi sforzi per lo sviluppo

72

Page 73: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

interiore. Egli amò perché desiderava; egli pensò pureperché desiderava, perché spinto dal desiderio del sape-re.

Di fronte all'uomo ancora puerilmente egoista stava-no le guide, gli esseri sovrumani, nature scevre di egoi-smo piene d'amore per tutto. L'anima che in loro nonabita un corpo maschile o femminile, è, essa stessa ma-schile-femminile; ama senza desiderio. Così amava purel'anima innocente dell'uomo prima della differenziazio-ne dei sessi; ma essa era allora priva di conoscenza, ap-punto perché si trovava ancora a un grado inferiore, auna coscienza di sogno. Così ama anche l'anima degliesseri sovrumani, i quali però, in virtù della loro evolu-zione più avanzata, possiedono insieme la conoscenza.L'«uomo» deve passare prima attraverso l'egoismo perpoter poi giungere nuovamente a un livello più elevato,in piena e chiara coscienza, alla completa assenza diegoismo.

Il compito delle nature sovrumane, delle grandi gui-de, era appunto d'imprimere nella giovane umanità lapropria caratteristica: l'amore. Ma ciò era loro possibilesoltanto per quella parte della forza animica che si rivol-geva al di fuori; e così ebbe origine l'amore sensuale.Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azio-ne dell'anima in un corpo o maschile o femminile.L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisicadell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna inquanto sono esseri fisici. Su questo amore si fonda ilprogresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore

73

interiore. Egli amò perché desiderava; egli pensò pureperché desiderava, perché spinto dal desiderio del sape-re.

Di fronte all'uomo ancora puerilmente egoista stava-no le guide, gli esseri sovrumani, nature scevre di egoi-smo piene d'amore per tutto. L'anima che in loro nonabita un corpo maschile o femminile, è, essa stessa ma-schile-femminile; ama senza desiderio. Così amava purel'anima innocente dell'uomo prima della differenziazio-ne dei sessi; ma essa era allora priva di conoscenza, ap-punto perché si trovava ancora a un grado inferiore, auna coscienza di sogno. Così ama anche l'anima degliesseri sovrumani, i quali però, in virtù della loro evolu-zione più avanzata, possiedono insieme la conoscenza.L'«uomo» deve passare prima attraverso l'egoismo perpoter poi giungere nuovamente a un livello più elevato,in piena e chiara coscienza, alla completa assenza diegoismo.

Il compito delle nature sovrumane, delle grandi gui-de, era appunto d'imprimere nella giovane umanità lapropria caratteristica: l'amore. Ma ciò era loro possibilesoltanto per quella parte della forza animica che si rivol-geva al di fuori; e così ebbe origine l'amore sensuale.Questo è dunque il fenomeno accompagnatore dell'azio-ne dell'anima in un corpo o maschile o femminile.L'amore sensuale divenne la forza dell'evoluzione fisicadell'umanità. Quest'amore unisce l'uomo e la donna inquanto sono esseri fisici. Su questo amore si fonda ilprogresso dell'umanità fisica. Soltanto su questo amore

73

Page 74: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

avevano potere i suddetti esseri sovrumani. Quella partedella forza dell'anima umana che si rivolgeva al di den-tro e, attraverso alla sensualità, doveva portare la cono-scenza, si sottraeva al potere di quegli esseri sovrumani.Essi stessi non erano mai discesi fino a sviluppare orga-ni interiori adeguati; erano in grado di rivestire d'amorel'impulso verso l'esterno, poiché questo amore, attivoverso l'esterno, era l'intima loro essenza. Perciò tra loroe la giovane umanità si apriva un abisso. Poiché essi in-fondevano, è vero, nell'uomo l'amore, da prima in formasensuale, ma senza potergli dare la conoscenza, in quan-to la loro propria conoscenza non aveva mai preso la viadegli organi interiori che l'uomo stava ora sviluppandoin sé. Essi non sapevano parlare un linguaggio che po-tesse venir compreso da un essere pensante per mezzodi un cervello.

Ora i detti organi interiori dell'uomo, se divenneromaturi per il contatto con lo spirito soltanto in quel pe-riodo della vita terrestre che coincide circa con la metàdell'epoca lemurica, si erano però già formati, – benchécome germe imperfetto, – in un periodo d'evoluzionemolto anteriore. Perché l'anima era già passata, in epo-che ancor più remote, attraverso a incarnazioni fisiche;non già sulla Terra, ma su altri corpi celesti era vissutain una sostanza condensata. Solo in seguito potremoparlarne più precisamente. Ora diremo soltanto che gliesseri terrestri avevano prima vissuto su di un altro pia-neta, e vi si erano evoluti secondo le condizioni di esso,fino al punto in cui si trovavano quando apparvero sulla

74

avevano potere i suddetti esseri sovrumani. Quella partedella forza dell'anima umana che si rivolgeva al di den-tro e, attraverso alla sensualità, doveva portare la cono-scenza, si sottraeva al potere di quegli esseri sovrumani.Essi stessi non erano mai discesi fino a sviluppare orga-ni interiori adeguati; erano in grado di rivestire d'amorel'impulso verso l'esterno, poiché questo amore, attivoverso l'esterno, era l'intima loro essenza. Perciò tra loroe la giovane umanità si apriva un abisso. Poiché essi in-fondevano, è vero, nell'uomo l'amore, da prima in formasensuale, ma senza potergli dare la conoscenza, in quan-to la loro propria conoscenza non aveva mai preso la viadegli organi interiori che l'uomo stava ora sviluppandoin sé. Essi non sapevano parlare un linguaggio che po-tesse venir compreso da un essere pensante per mezzodi un cervello.

Ora i detti organi interiori dell'uomo, se divenneromaturi per il contatto con lo spirito soltanto in quel pe-riodo della vita terrestre che coincide circa con la metàdell'epoca lemurica, si erano però già formati, – benchécome germe imperfetto, – in un periodo d'evoluzionemolto anteriore. Perché l'anima era già passata, in epo-che ancor più remote, attraverso a incarnazioni fisiche;non già sulla Terra, ma su altri corpi celesti era vissutain una sostanza condensata. Solo in seguito potremoparlarne più precisamente. Ora diremo soltanto che gliesseri terrestri avevano prima vissuto su di un altro pia-neta, e vi si erano evoluti secondo le condizioni di esso,fino al punto in cui si trovavano quando apparvero sulla

74

Page 75: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Terra. Si spogliarono delle materie di quel pianeta pre-cedente come di una veste, e diventarono, al grado dievoluzione così raggiunto, puri germi animici dotati del-la facoltà di sensazione, di sentimento, ecc., atti insom-ma a condurre quella vita letargica che rimase loro pro-pria ancora ai primi gradini della loro vita terrestre.

Ma gli esseri sovrumani di cui abbiamo parlato piùsopra, le guide nel campo dell'amore, già sul pianetaprecedente erano così perfetti da non aver più bisognodi discendere fino a sviluppare i rudimenti di quegli or-gani interiori.

Esistevano però altri esseri, non ancora così avanzaticome quelle guide dell'amore, esseri che sul pianeta pre-cedente erano ancora nel numero degli «uomini» benchéprogredissero più rapidamente. Così, al principio dellavita terrestre essi si trovavano, è vero, più progrediti de-gli uomini, ma tuttavia ancora a quel grado in cui la co-noscenza ha da venir acquistata per mezzo di organi in-teriori. Questi esseri si trovavano in una posizione spe-ciale: erano già troppo avanzati per assumere un corpofisico differenziato, o maschile o femminile, ma non an-cora abbastanza per poter agire mediante una pienachiaroveggenza al pari delle guide dell'amore. «Uomi-ni» non potevano più essere ma non erano ancora «esse-ri d'amore». Di modo che fu loro possibile soltanto con-tinuare la loro evoluzione quali mezzi super-uomini, macon l'aiuto degli uomini; poiché erano in grado di parla-re con esseri dotati di cervello un linguaggio ad essicomprensibile. Così venne messa in azione quella parte

75

Terra. Si spogliarono delle materie di quel pianeta pre-cedente come di una veste, e diventarono, al grado dievoluzione così raggiunto, puri germi animici dotati del-la facoltà di sensazione, di sentimento, ecc., atti insom-ma a condurre quella vita letargica che rimase loro pro-pria ancora ai primi gradini della loro vita terrestre.

Ma gli esseri sovrumani di cui abbiamo parlato piùsopra, le guide nel campo dell'amore, già sul pianetaprecedente erano così perfetti da non aver più bisognodi discendere fino a sviluppare i rudimenti di quegli or-gani interiori.

Esistevano però altri esseri, non ancora così avanzaticome quelle guide dell'amore, esseri che sul pianeta pre-cedente erano ancora nel numero degli «uomini» benchéprogredissero più rapidamente. Così, al principio dellavita terrestre essi si trovavano, è vero, più progrediti de-gli uomini, ma tuttavia ancora a quel grado in cui la co-noscenza ha da venir acquistata per mezzo di organi in-teriori. Questi esseri si trovavano in una posizione spe-ciale: erano già troppo avanzati per assumere un corpofisico differenziato, o maschile o femminile, ma non an-cora abbastanza per poter agire mediante una pienachiaroveggenza al pari delle guide dell'amore. «Uomi-ni» non potevano più essere ma non erano ancora «esse-ri d'amore». Di modo che fu loro possibile soltanto con-tinuare la loro evoluzione quali mezzi super-uomini, macon l'aiuto degli uomini; poiché erano in grado di parla-re con esseri dotati di cervello un linguaggio ad essicomprensibile. Così venne messa in azione quella parte

75

Page 76: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

di forza dell'anima umana ch'era rivolta al di dentro, epoté collegarsi con la conoscenza e con la saggezza;anzi così soltanto si sviluppò sulla Terra una vera sag-gezza umana. I suddetti «mezzi super-uomini» si valse-ro dell'entità umana per acquistare ciò che ancora man-cava al loro perfezionamento. Divennero i suscitatoridella saggezza umana; perciò furono chiamati «portatoridi luce» (Lucifero).

La giovane umanità ebbe dunque due specie di guide:esseri d'amore ed esseri di saggezza. La natura umana sitrovò posta fra l'amore e la saggezza, allorché prese, suquesta Terra, la sua forma attuale. Gli esseri d'amore lediedero l'impulso all'evoluzione fisica, gli esseri di sag-gezza le diedero invece quello verso il perfezionamentodell'essere interiore. Per effetto dell'evoluzione fisical'umanità progredisce di generazione in generazione,formando nuove stirpi e nuove razze; per effetto dellosviluppo interiore avviene il progresso dei singoli indi-vidui i quali, perfezionandosi, diventano sapienti, saggi,artisti, tecnici, ecc. L'umanità fisica progredisce di razzain razza; ogni razza tramanda a quella susseguente, permezzo dell'evoluzione fisica, le sue qualità percettibili aisensi. Regna qui la legge dell'ereditarietà: i figli portanoin sé le caratteristiche fisiche dei padri. Al di là di que-sto esiste un perfezionamento spirituale-animico, chepuò avvenire soltanto in virtù dell'evoluzione dell'animastessa. Veniamo così a trovarci di fronte alla leggedell'evoluzione dell'anima attraverso la vita terrestre,

76

di forza dell'anima umana ch'era rivolta al di dentro, epoté collegarsi con la conoscenza e con la saggezza;anzi così soltanto si sviluppò sulla Terra una vera sag-gezza umana. I suddetti «mezzi super-uomini» si valse-ro dell'entità umana per acquistare ciò che ancora man-cava al loro perfezionamento. Divennero i suscitatoridella saggezza umana; perciò furono chiamati «portatoridi luce» (Lucifero).

La giovane umanità ebbe dunque due specie di guide:esseri d'amore ed esseri di saggezza. La natura umana sitrovò posta fra l'amore e la saggezza, allorché prese, suquesta Terra, la sua forma attuale. Gli esseri d'amore lediedero l'impulso all'evoluzione fisica, gli esseri di sag-gezza le diedero invece quello verso il perfezionamentodell'essere interiore. Per effetto dell'evoluzione fisical'umanità progredisce di generazione in generazione,formando nuove stirpi e nuove razze; per effetto dellosviluppo interiore avviene il progresso dei singoli indi-vidui i quali, perfezionandosi, diventano sapienti, saggi,artisti, tecnici, ecc. L'umanità fisica progredisce di razzain razza; ogni razza tramanda a quella susseguente, permezzo dell'evoluzione fisica, le sue qualità percettibili aisensi. Regna qui la legge dell'ereditarietà: i figli portanoin sé le caratteristiche fisiche dei padri. Al di là di que-sto esiste un perfezionamento spirituale-animico, chepuò avvenire soltanto in virtù dell'evoluzione dell'animastessa. Veniamo così a trovarci di fronte alla leggedell'evoluzione dell'anima attraverso la vita terrestre,

76

Page 77: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

che si ricollega alla legge e al mistero della nascita edella morte.

77

che si ricollega alla legge e al mistero della nascita edella morte.

77

Page 78: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Gli ultimi tempiprima della divisione dei sessi

Descriveremo ora la costituzione dell'essere umanoprima della sua differenziazione in uomo e donna. Ilcorpo era allora formato da una massa molle e plasticasulla quale la volontà aveva un potere assai maggioreche non sull'uomo di poi. Staccandosi dall'essere che loaveva generato, l'uomo appariva già come un organismoformato, ma imperfetto; l'ulteriore sviluppo degli organiavveniva al di fuori dell'essere generatore. Gran parte diciò che più tardi maturò entro l'essere materno, si svi-luppava a quel tempo fuori di esso, in virtù di una forzache è affine alla nostra forza di volontà. Per produrretale maturità esteriore, occorrevano le cure dell'esseregeneratore; l'uomo veniva al mondo portando con sécerti organi di cui in seguito si liberava; altri, invece, an-cora imperfetti al suo primo apparire, si perfezionavanovia via. Tutto questo processo aveva qualcosa che si po-trebbe paragonare all'uscire dall'uovo e al liberarsi dalrelativo guscio, non però un guscio d'uovo di materiasolida.

Il corpo dell'essere umano era a sangue caldo, e ciòdev'essere detto esplicitamente, poiché in tempi anterio-ri la cosa era diversa, come mostreremo più tardi. Lamaturazione che si compiva fuori dell'essere generatore,

78

Gli ultimi tempiprima della divisione dei sessi

Descriveremo ora la costituzione dell'essere umanoprima della sua differenziazione in uomo e donna. Ilcorpo era allora formato da una massa molle e plasticasulla quale la volontà aveva un potere assai maggioreche non sull'uomo di poi. Staccandosi dall'essere che loaveva generato, l'uomo appariva già come un organismoformato, ma imperfetto; l'ulteriore sviluppo degli organiavveniva al di fuori dell'essere generatore. Gran parte diciò che più tardi maturò entro l'essere materno, si svi-luppava a quel tempo fuori di esso, in virtù di una forzache è affine alla nostra forza di volontà. Per produrretale maturità esteriore, occorrevano le cure dell'esseregeneratore; l'uomo veniva al mondo portando con sécerti organi di cui in seguito si liberava; altri, invece, an-cora imperfetti al suo primo apparire, si perfezionavanovia via. Tutto questo processo aveva qualcosa che si po-trebbe paragonare all'uscire dall'uovo e al liberarsi dalrelativo guscio, non però un guscio d'uovo di materiasolida.

Il corpo dell'essere umano era a sangue caldo, e ciòdev'essere detto esplicitamente, poiché in tempi anterio-ri la cosa era diversa, come mostreremo più tardi. Lamaturazione che si compiva fuori dell'essere generatore,

78

Page 79: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

avveniva sotto l'influenza di un calore intensificato, pro-veniente anch'esso dall'esterno; però non dobbiamo pen-sare questo processo quale covatura di quell'«uovo-uomo», come possiamo chiamarlo per brevità. Le condi-zioni di calore e di fuoco della Terra erano allora assaidiverse da quelle di poi. L'uomo era in grado di racco-gliere con le sue forze il fuoco, (rispettivamente, il calo-re), in un dato spazio. Poteva, per così dire, addensare,concentrare il calore. Con ciò era in grado di procurareal piccolo essere il calore necessario al suo sviluppo. Gliorgani più sviluppati dell'essere umano erano allora gliorgani di locomozione. Gli attuali organi dei sensi eranoancora pochissimo sviluppati; i più avanzati eranol'organo dell'udito e gli organi di percezione del caldo edel freddo (senso del sentire); la percezione della luceera ancora molto imperfetta. L'uomo veniva al mondodotato dell'udito e del tatto; la percezione della luce sisviluppò solo alquanto più tardi.

Tutto ciò che diciamo qui si riferisce agli ultimi tempiprima della separazione dei sessi, la quale si compì poilentamente e gradualmente. Molto prima ch'essa appa-risse veramente, gli uomini già si sviluppavano così cheun individuo nasceva con preponderanti caratteristichemaschili, un altro con caratteristiche femminili; ma inogni individuo esistevano anche le caratteristichedell'altro sesso, di modo che poteva prodursi l'autofe-condazione. Questa non era però sempre possibile, madipendeva dagli influssi delle condizioni esterne in certestagioni.

79

avveniva sotto l'influenza di un calore intensificato, pro-veniente anch'esso dall'esterno; però non dobbiamo pen-sare questo processo quale covatura di quell'«uovo-uomo», come possiamo chiamarlo per brevità. Le condi-zioni di calore e di fuoco della Terra erano allora assaidiverse da quelle di poi. L'uomo era in grado di racco-gliere con le sue forze il fuoco, (rispettivamente, il calo-re), in un dato spazio. Poteva, per così dire, addensare,concentrare il calore. Con ciò era in grado di procurareal piccolo essere il calore necessario al suo sviluppo. Gliorgani più sviluppati dell'essere umano erano allora gliorgani di locomozione. Gli attuali organi dei sensi eranoancora pochissimo sviluppati; i più avanzati eranol'organo dell'udito e gli organi di percezione del caldo edel freddo (senso del sentire); la percezione della luceera ancora molto imperfetta. L'uomo veniva al mondodotato dell'udito e del tatto; la percezione della luce sisviluppò solo alquanto più tardi.

Tutto ciò che diciamo qui si riferisce agli ultimi tempiprima della separazione dei sessi, la quale si compì poilentamente e gradualmente. Molto prima ch'essa appa-risse veramente, gli uomini già si sviluppavano così cheun individuo nasceva con preponderanti caratteristichemaschili, un altro con caratteristiche femminili; ma inogni individuo esistevano anche le caratteristichedell'altro sesso, di modo che poteva prodursi l'autofe-condazione. Questa non era però sempre possibile, madipendeva dagli influssi delle condizioni esterne in certestagioni.

79

Page 80: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

In massima l'uomo era per molte cose fortementesoggetto a tali condizioni esterne, ed era costretto a re-golare le proprie contingenze secondo date condizioniesteriori, come, ad esempio, il corso del sole e dellaluna.

Ma questa regolazione non si compiva coscientemen-te, come avverrebbe ai nostri giorni, bensì in un modoche chiameremmo piuttosto istintivo. E con ciò veniamogià ad accennare alla vita animica dell'uomo di allora.

Questa vita animica non può essere definita come unavera vita interiore.

Le attività e le qualità fisiche e psichiche non eranoancora nettamente separate fra loro.

L'anima partecipava ancora alla vita esterna della na-tura. Ogni singola vibrazione dell'ambiente circostanteagiva fortemente anzi tutto sul senso dell'udito. Ognicommozione dell'atmosfera, ogni movimentodell'ambiente circostante, veniva udito. Il vento el'acqua parlavano, coi loro movimenti, un linguaggioeloquente per l'uomo. Per questo tramite l'uomo perce-piva il misterioso lavorio della natura; e questo lavoriotrovava un'eco anche nell'anima sua. La sua attività ri-specchiava questi influssi. Egli trasponeva le percezionidei suoni nella sua attività; viveva in quelle vibrazionidi suono e le esprimeva per mezzo della volontà. E cosìveniva guidato a tutte le sue attività quotidiane.

Già in misura alquanto minore avevano influenzasull'uomo le impressioni che si riferiscono al tatto; peròavevano anch'esse una parte importante. Egli sentiva nel

80

In massima l'uomo era per molte cose fortementesoggetto a tali condizioni esterne, ed era costretto a re-golare le proprie contingenze secondo date condizioniesteriori, come, ad esempio, il corso del sole e dellaluna.

Ma questa regolazione non si compiva coscientemen-te, come avverrebbe ai nostri giorni, bensì in un modoche chiameremmo piuttosto istintivo. E con ciò veniamogià ad accennare alla vita animica dell'uomo di allora.

Questa vita animica non può essere definita come unavera vita interiore.

Le attività e le qualità fisiche e psichiche non eranoancora nettamente separate fra loro.

L'anima partecipava ancora alla vita esterna della na-tura. Ogni singola vibrazione dell'ambiente circostanteagiva fortemente anzi tutto sul senso dell'udito. Ognicommozione dell'atmosfera, ogni movimentodell'ambiente circostante, veniva udito. Il vento el'acqua parlavano, coi loro movimenti, un linguaggioeloquente per l'uomo. Per questo tramite l'uomo perce-piva il misterioso lavorio della natura; e questo lavoriotrovava un'eco anche nell'anima sua. La sua attività ri-specchiava questi influssi. Egli trasponeva le percezionidei suoni nella sua attività; viveva in quelle vibrazionidi suono e le esprimeva per mezzo della volontà. E cosìveniva guidato a tutte le sue attività quotidiane.

Già in misura alquanto minore avevano influenzasull'uomo le impressioni che si riferiscono al tatto; peròavevano anch'esse una parte importante. Egli sentiva nel

80

Page 81: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

suo corpo l'ambiente circostante e vi reagiva adeguata-mente; da tali sensazioni, egli apprendeva quando e inche modo dovesse lavorare, come regolare la proprianutrizione, dove stabilirsi; sulla scorta di esse riconosce-va i pericoli che potevano risultare per la sua vita e lievitava.

Il resto della vita psichica si svolgeva allora ben di-versamente che non in seguito. Vivevano nell'anima,non rappresentazioni delle cose esteriori, ma immagini.Allorché l'uomo passava, per esempio, da un luogo piùfreddo a un luogo più caldo, sorgeva nella sua animauna determinata immagine colorata. Ma questa immagi-ne colorata non aveva nulla a che fare con un qualsiasioggetto esteriore; scaturiva da una forza interiore affinealla volontà. L'anima era continuamente popolata da taliimmagini, paragonabili soltanto alle immagini ondeg-gianti e fuggevoli dei nostri sogni; solo che le immaginidi allora non erano disordinate, ma regolate secondocerte leggi.

Non possiamo perciò, a questo stadio dell'umanità,parlare di una coscienza di sogno, ma di una coscienzaimmaginativa, popolata principalmente di immagini co-lorate, ma non di queste soltanto. Così l'uomo vivevanel mondo, partecipando ai suoi processi per mezzodell'udito e del tatto; ma, attraverso la vita dell'anima,questo mondo si rifletteva in lui in immagini assai di-verse da tutto ciò che si trovava nel mondo esterno.

La gioia e il dolore si collegavano a tali immaginidell'anima con intensità molto minore che non avvenga

81

suo corpo l'ambiente circostante e vi reagiva adeguata-mente; da tali sensazioni, egli apprendeva quando e inche modo dovesse lavorare, come regolare la proprianutrizione, dove stabilirsi; sulla scorta di esse riconosce-va i pericoli che potevano risultare per la sua vita e lievitava.

Il resto della vita psichica si svolgeva allora ben di-versamente che non in seguito. Vivevano nell'anima,non rappresentazioni delle cose esteriori, ma immagini.Allorché l'uomo passava, per esempio, da un luogo piùfreddo a un luogo più caldo, sorgeva nella sua animauna determinata immagine colorata. Ma questa immagi-ne colorata non aveva nulla a che fare con un qualsiasioggetto esteriore; scaturiva da una forza interiore affinealla volontà. L'anima era continuamente popolata da taliimmagini, paragonabili soltanto alle immagini ondeg-gianti e fuggevoli dei nostri sogni; solo che le immaginidi allora non erano disordinate, ma regolate secondocerte leggi.

Non possiamo perciò, a questo stadio dell'umanità,parlare di una coscienza di sogno, ma di una coscienzaimmaginativa, popolata principalmente di immagini co-lorate, ma non di queste soltanto. Così l'uomo vivevanel mondo, partecipando ai suoi processi per mezzodell'udito e del tatto; ma, attraverso la vita dell'anima,questo mondo si rifletteva in lui in immagini assai di-verse da tutto ciò che si trovava nel mondo esterno.

La gioia e il dolore si collegavano a tali immaginidell'anima con intensità molto minore che non avvenga

81

Page 82: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

oggi per le rappresentazioni dell'uomo, le quali riprodu-cono le percezioni del mondo esterno. Certo, un'imma-gine risvegliava piacere e un'altra dispiacere, l'una odioe l'altra amore; ma questi sentimenti avevano un caratte-re d'intensità assai minore.

Altre cose invece risvegliavano sentimenti più inten-si. L'uomo era allora assai più mobile e più attivo chenon più tardi. Tutto intorno a lui e anche le immaginientro l'anima sua, lo stimolavano all'attività e al movi-mento. Ora, quando egli poteva liberamente svolgere lasua attività, gliene derivava un senso di piacere; invecequando questa attività veniva comunque ostacolata, eglisentiva noia e dispiacere. L'assenza o la presenza diostacoli alla sua volontà determinavano il contenuto delsuo sentimento, la sua gioia, il suo dolore; e questi senti-menti producevano a loro volta nell'anima sua un nuovoe vivo mondo di immagini, belle e luminose quando egliaveva la possibilità di svilupparsi liberamente; tenebrosee contraffatte, quando la sua attività veniva ostacolata.

Ciò che finora abbiamo detto riguarda l'umanità nor-male; ma diversa era la vita animica di coloro che si era-no evoluti fino a diventare una specie di esseri sovruma-ni. In essi la vita dell'anima non aveva carattere istinti-vo; quello che percepivano, udendo e sentendo, erano iprofondi misteri della natura che essi sapevano interpre-tare coscientemente. Nel sibilo del vento, nello stormirdelle fronde, si svelavano loro le leggi, la saggezza dallanatura; e le immagini della loro anima non erano soltan-to riflessi del mondo esteriore, ma l'effige delle potenze

82

oggi per le rappresentazioni dell'uomo, le quali riprodu-cono le percezioni del mondo esterno. Certo, un'imma-gine risvegliava piacere e un'altra dispiacere, l'una odioe l'altra amore; ma questi sentimenti avevano un caratte-re d'intensità assai minore.

Altre cose invece risvegliavano sentimenti più inten-si. L'uomo era allora assai più mobile e più attivo chenon più tardi. Tutto intorno a lui e anche le immaginientro l'anima sua, lo stimolavano all'attività e al movi-mento. Ora, quando egli poteva liberamente svolgere lasua attività, gliene derivava un senso di piacere; invecequando questa attività veniva comunque ostacolata, eglisentiva noia e dispiacere. L'assenza o la presenza diostacoli alla sua volontà determinavano il contenuto delsuo sentimento, la sua gioia, il suo dolore; e questi senti-menti producevano a loro volta nell'anima sua un nuovoe vivo mondo di immagini, belle e luminose quando egliaveva la possibilità di svilupparsi liberamente; tenebrosee contraffatte, quando la sua attività veniva ostacolata.

Ciò che finora abbiamo detto riguarda l'umanità nor-male; ma diversa era la vita animica di coloro che si era-no evoluti fino a diventare una specie di esseri sovruma-ni. In essi la vita dell'anima non aveva carattere istinti-vo; quello che percepivano, udendo e sentendo, erano iprofondi misteri della natura che essi sapevano interpre-tare coscientemente. Nel sibilo del vento, nello stormirdelle fronde, si svelavano loro le leggi, la saggezza dallanatura; e le immagini della loro anima non erano soltan-to riflessi del mondo esteriore, ma l'effige delle potenze

82

Page 83: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

spirituali dell'universo. Essi non percepivano cose sensi-bili, ma entità spirituali. Allorché l'uomo comune senti-va, ad esempio, paura, nella sua anima sorgevaun'immagine brutta e tenebrosa.

Attraverso tali immagini, l'essere sovrumano ricevevarivelazioni, comunicazioni dagli esseri spiritualidell'universo. I processi della natura non gli apparivanodipendenti da morte leggi naturali, come appaiono alloscienziato attuale; ma come azioni di esseri spirituali.La realtà esteriore non esisteva ancora, poiché non esi-stevano sensi esteriori; ma agli esseri superiori si rivela-va la realtà spirituale. Lo spirito penetrava in essi comela luce del sole penetra nell'occhio corporeo dell'uomoattuale. In tali esseri la conoscenza era veramente ciòche si chiama una conoscenza intuitiva; non si trattavadi combinazioni d'idee o di speculazioni, bensì di unavisione diretta dell'opera creatrice di esseri spirituali.

Queste individualità sovrumane potevano perciò ac-cogliere le rivelazioni dal mondo spirituale direttamenteentro la propria volontà; guidavano scientemente il restodegli uomini, ricevevano la loro missione dal mondospirituale e agivano conformemente ad essa.

Quando giunse il tempo in cui i sessi si separarono,questi esseri superiori riconobbero come loro compito diinfluire sulla nuova vita conformemente alla loro mis-sione. Essi regolarono la vita sessuale: tutti gli ordina-menti relativi alla riproduzione umana trassero origineda loro. Essi agivano in ciò con piena coscienza, ma glialtri uomini potevano sentire questa influenza solo come

83

spirituali dell'universo. Essi non percepivano cose sensi-bili, ma entità spirituali. Allorché l'uomo comune senti-va, ad esempio, paura, nella sua anima sorgevaun'immagine brutta e tenebrosa.

Attraverso tali immagini, l'essere sovrumano ricevevarivelazioni, comunicazioni dagli esseri spiritualidell'universo. I processi della natura non gli apparivanodipendenti da morte leggi naturali, come appaiono alloscienziato attuale; ma come azioni di esseri spirituali.La realtà esteriore non esisteva ancora, poiché non esi-stevano sensi esteriori; ma agli esseri superiori si rivela-va la realtà spirituale. Lo spirito penetrava in essi comela luce del sole penetra nell'occhio corporeo dell'uomoattuale. In tali esseri la conoscenza era veramente ciòche si chiama una conoscenza intuitiva; non si trattavadi combinazioni d'idee o di speculazioni, bensì di unavisione diretta dell'opera creatrice di esseri spirituali.

Queste individualità sovrumane potevano perciò ac-cogliere le rivelazioni dal mondo spirituale direttamenteentro la propria volontà; guidavano scientemente il restodegli uomini, ricevevano la loro missione dal mondospirituale e agivano conformemente ad essa.

Quando giunse il tempo in cui i sessi si separarono,questi esseri superiori riconobbero come loro compito diinfluire sulla nuova vita conformemente alla loro mis-sione. Essi regolarono la vita sessuale: tutti gli ordina-menti relativi alla riproduzione umana trassero origineda loro. Essi agivano in ciò con piena coscienza, ma glialtri uomini potevano sentire questa influenza solo come

83

Page 84: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

istinto che veniva istillato in loro. L'amore sensuale ven-ne infuso nell'uomo per una trasmissione diretta di pen-siero, e tutte le sue manifestazioni furono, in origine,nobilissime. Tutto ciò che in questo campo prese poi ca-rattere di bruttezza, deriva dal fatto che in tempi succes-sivi l'uomo, divenuto più indipendente, pervertì un istin-to che in origine era puro. In quei tempi più antichi nonesisteva ancora la soddisfazione dell'istinto sessuale perse stesso; era un sacrificio da compiersi per la continua-zione della vita umana. La procreazione era considerataun'azione sacra, un servigio che l'uomo ha da rendere alcreato; ed erano jerofanti coloro che dovevano dirigerlae regolarla.

Diversi erano gli influssi degli esseri solo per metàsovrumani. Questi non erano ancora evoluti al punto dipoter ricevere in modo assolutamente puro le rivelazionidel mondo spirituale. Nelle immagini della loro animasorgevano, accanto alle impressioni del mondo spiritua-le, anche gli influssi della Terra fisica.

Gli esseri totalmente sovrumani non sentivano né gio-ia né dolore attraverso al mondo esterno; si abbandona-vano interamente alle rivelazioni delle potenze spiritua-li. La saggezza scendeva su di essi come la luce discen-de sugli esseri fisici; la loro volontà non era diretta adaltro che ad agire nel senso di questa saggezza, e ciò co-stituiva il loro massimo gaudio.

Saggezza, volontà e attività costituivano il loro esse-re. La cosa era diversa per gli esseri a metà sovrumani.Essi sentivano l'impulso a ricevere impressioni dal di

84

istinto che veniva istillato in loro. L'amore sensuale ven-ne infuso nell'uomo per una trasmissione diretta di pen-siero, e tutte le sue manifestazioni furono, in origine,nobilissime. Tutto ciò che in questo campo prese poi ca-rattere di bruttezza, deriva dal fatto che in tempi succes-sivi l'uomo, divenuto più indipendente, pervertì un istin-to che in origine era puro. In quei tempi più antichi nonesisteva ancora la soddisfazione dell'istinto sessuale perse stesso; era un sacrificio da compiersi per la continua-zione della vita umana. La procreazione era considerataun'azione sacra, un servigio che l'uomo ha da rendere alcreato; ed erano jerofanti coloro che dovevano dirigerlae regolarla.

Diversi erano gli influssi degli esseri solo per metàsovrumani. Questi non erano ancora evoluti al punto dipoter ricevere in modo assolutamente puro le rivelazionidel mondo spirituale. Nelle immagini della loro animasorgevano, accanto alle impressioni del mondo spiritua-le, anche gli influssi della Terra fisica.

Gli esseri totalmente sovrumani non sentivano né gio-ia né dolore attraverso al mondo esterno; si abbandona-vano interamente alle rivelazioni delle potenze spiritua-li. La saggezza scendeva su di essi come la luce discen-de sugli esseri fisici; la loro volontà non era diretta adaltro che ad agire nel senso di questa saggezza, e ciò co-stituiva il loro massimo gaudio.

Saggezza, volontà e attività costituivano il loro esse-re. La cosa era diversa per gli esseri a metà sovrumani.Essi sentivano l'impulso a ricevere impressioni dal di

84

Page 85: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

fuori; e alla soddisfazione di questo impulso collegava-no un piacere, e un dispiacere al non poterlo soddisfare.Ciò appunto li distingueva dagli esseri sovrumani; perquesti le impressioni esteriori non erano altro che unaconferma delle rivelazioni spirituali. Avevano la facoltàdi contemplare il mondo esteriore, ma non ne riceveva-no altro che il riflesso di ciò che dallo spirito avevanogià ricevuto.

Invece gli esseri a metà sovrumani vi trovavano qual-cosa di nuovo per loro. Perciò poterono diventare le gui-de degli uomini, allorché le semplici immagini dellaloro anima si tramutarono in rappresentazioni delle coseesteriori. Ciò avvenne allorché una parte della forza pro-creativa dell'uomo si rivolse al di dentro, allorché si svi-lupparono esseri cerebrali. Col cervello anche l'uomosviluppò la facoltà di trasformare in rappresentazioni leimpressioni esteriori dei sensi.

Si deve dunque dire che l'uomo venne guidato da es-seri per metà sovrumani a rivolgere il suo interno versoil mondo esteriore dei sensi. A lui non era dato di sotto-porre immediatamente le immagini della sua anima allepure influenze spirituali.

Dagli esseri sovrumani gli era stata infusa, come im-pulso istintivo, la facoltà di riprodurre la propria vita; espiritualmente egli avrebbe dovuto a tutta prima conti-nuare a condurre una specie di esistenza di sogno, senon fossero intervenuti gli esseri a metà sovrumani. Perloro influsso le immagini della sua anima vennero rivol-te al mondo esteriore dei sensi, ed egli divenne, in que-

85

fuori; e alla soddisfazione di questo impulso collegava-no un piacere, e un dispiacere al non poterlo soddisfare.Ciò appunto li distingueva dagli esseri sovrumani; perquesti le impressioni esteriori non erano altro che unaconferma delle rivelazioni spirituali. Avevano la facoltàdi contemplare il mondo esteriore, ma non ne riceveva-no altro che il riflesso di ciò che dallo spirito avevanogià ricevuto.

Invece gli esseri a metà sovrumani vi trovavano qual-cosa di nuovo per loro. Perciò poterono diventare le gui-de degli uomini, allorché le semplici immagini dellaloro anima si tramutarono in rappresentazioni delle coseesteriori. Ciò avvenne allorché una parte della forza pro-creativa dell'uomo si rivolse al di dentro, allorché si svi-lupparono esseri cerebrali. Col cervello anche l'uomosviluppò la facoltà di trasformare in rappresentazioni leimpressioni esteriori dei sensi.

Si deve dunque dire che l'uomo venne guidato da es-seri per metà sovrumani a rivolgere il suo interno versoil mondo esteriore dei sensi. A lui non era dato di sotto-porre immediatamente le immagini della sua anima allepure influenze spirituali.

Dagli esseri sovrumani gli era stata infusa, come im-pulso istintivo, la facoltà di riprodurre la propria vita; espiritualmente egli avrebbe dovuto a tutta prima conti-nuare a condurre una specie di esistenza di sogno, senon fossero intervenuti gli esseri a metà sovrumani. Perloro influsso le immagini della sua anima vennero rivol-te al mondo esteriore dei sensi, ed egli divenne, in que-

85

Page 86: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sto mondo dei sensi, un essere cosciente di se stesso. Econ ciò sì ottenne che l'uomo potesse dirigere cosciente-mente le sue azioni secondo le sue percezioni del mon-do sensibile.

Prima egli aveva agito seguendo una specie d'istinto,dominato dall'ambiente esteriore e dalle forze delle indi-vidualità superiori agenti su di lui. Ora cominciò a se-guire gli stimoli, gli incitamenti delle sue proprie rap-presentazioni. E così entrò nel mondo l'arbitriodell'uomo. Questo fu il principio del bene e del male.

Prima di proseguire in questa direzione, diremo qual-cosa dell'ambiente in cui l'uomo viveva sulla Terra. Esi-stevano, accanto all'uomo, animali che, nel loro genere,si trovavano al suo stesso grado d'evoluzione. Secondo iconcetti attuali sarebbero annoverati fra i rettili; e, oltrea questi, esistevano anche forme animali inferiori.

Ma tra l'uomo e gli animali esisteva un'essenziale dif-ferenza. L'uomo, per via del suo corpo ancora plasmabi-le, era in grado di vivere soltanto in quelle regioni dellaTerra che pure non avevano ancora raggiunto la formapiù densa di materia. E insieme a lui vivevano in quelleregioni esseri animali che al pari di lui avevano un cor-po plasmabile. In altre regioni, invece, vivevano altrianimali che avevano già corpi di materia spessa e sensiformati, ed erano già arrivati all'unisessualità. Vedremoda dove questi provenissero.

Essi non erano in grado di svilupparsi oltre, poiché iloro corpi si erano troppo presto consolidati in una ma-teria più densa. Alcune di queste specie disparvero; altre

86

sto mondo dei sensi, un essere cosciente di se stesso. Econ ciò sì ottenne che l'uomo potesse dirigere cosciente-mente le sue azioni secondo le sue percezioni del mon-do sensibile.

Prima egli aveva agito seguendo una specie d'istinto,dominato dall'ambiente esteriore e dalle forze delle indi-vidualità superiori agenti su di lui. Ora cominciò a se-guire gli stimoli, gli incitamenti delle sue proprie rap-presentazioni. E così entrò nel mondo l'arbitriodell'uomo. Questo fu il principio del bene e del male.

Prima di proseguire in questa direzione, diremo qual-cosa dell'ambiente in cui l'uomo viveva sulla Terra. Esi-stevano, accanto all'uomo, animali che, nel loro genere,si trovavano al suo stesso grado d'evoluzione. Secondo iconcetti attuali sarebbero annoverati fra i rettili; e, oltrea questi, esistevano anche forme animali inferiori.

Ma tra l'uomo e gli animali esisteva un'essenziale dif-ferenza. L'uomo, per via del suo corpo ancora plasmabi-le, era in grado di vivere soltanto in quelle regioni dellaTerra che pure non avevano ancora raggiunto la formapiù densa di materia. E insieme a lui vivevano in quelleregioni esseri animali che al pari di lui avevano un cor-po plasmabile. In altre regioni, invece, vivevano altrianimali che avevano già corpi di materia spessa e sensiformati, ed erano già arrivati all'unisessualità. Vedremoda dove questi provenissero.

Essi non erano in grado di svilupparsi oltre, poiché iloro corpi si erano troppo presto consolidati in una ma-teria più densa. Alcune di queste specie disparvero; altre

86

Page 87: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

continuarono a modo loro ad evolversi fino alle formeattuali.

L'uomo, poiché rimase in quelle regioni che più siconfacevano alla sua costituzione di allora, poté giunge-re a forme superiori. In virtù di ciò il suo corpo restòpieghevole e plastico, così da poter separare da sé quegliorgani atti ad essere fecondati dallo spirito; allora il suocorpo esterno arrivò al punto di poter assumere la mate-ria più densa, e diventare un involucro protettore per piùdelicati organi dello spirito.

Non tutti i corpi umani erano però giunti a tal punto;pochi erano quelli così progrediti, e questi vennero daprima vivificati dallo spirito; gli altri no. Se lo spiritofosse penetrato anche in quelli meno progrediti, avrebbepotuto manifestarsi solo insufficientemente, a causa de-gli organi interiori ancora imperfetti. Così questi esseriumani dovettero da prima continuare il proprio sviluppoprivi dello spirito. Vi era poi, tra l'una e l'altra di questespecie, una terza in cui deboli influssi spirituali poteva-no manifestarsi; l'attività spirituale di questi esseri rima-neva ottusa.

Essi dovevano venir guidati da forze spirituali supe-riori. Tra l'una e l'altra di queste tre specie esistevanotutti i possibili stati di transizione. Uno sviluppo ulterio-re poteva ora avvenire soltanto pel fatto che una partedegli esseri umani progredì a spese degli altri.

Dovettero da prima venir sacrificati gli esseri intera-mente privi di spirito; il mescolarsi con essi a scopo diprocreazione non avrebbe fatto altro che abbassare al

87

continuarono a modo loro ad evolversi fino alle formeattuali.

L'uomo, poiché rimase in quelle regioni che più siconfacevano alla sua costituzione di allora, poté giunge-re a forme superiori. In virtù di ciò il suo corpo restòpieghevole e plastico, così da poter separare da sé quegliorgani atti ad essere fecondati dallo spirito; allora il suocorpo esterno arrivò al punto di poter assumere la mate-ria più densa, e diventare un involucro protettore per piùdelicati organi dello spirito.

Non tutti i corpi umani erano però giunti a tal punto;pochi erano quelli così progrediti, e questi vennero daprima vivificati dallo spirito; gli altri no. Se lo spiritofosse penetrato anche in quelli meno progrediti, avrebbepotuto manifestarsi solo insufficientemente, a causa de-gli organi interiori ancora imperfetti. Così questi esseriumani dovettero da prima continuare il proprio sviluppoprivi dello spirito. Vi era poi, tra l'una e l'altra di questespecie, una terza in cui deboli influssi spirituali poteva-no manifestarsi; l'attività spirituale di questi esseri rima-neva ottusa.

Essi dovevano venir guidati da forze spirituali supe-riori. Tra l'una e l'altra di queste tre specie esistevanotutti i possibili stati di transizione. Uno sviluppo ulterio-re poteva ora avvenire soltanto pel fatto che una partedegli esseri umani progredì a spese degli altri.

Dovettero da prima venir sacrificati gli esseri intera-mente privi di spirito; il mescolarsi con essi a scopo diprocreazione non avrebbe fatto altro che abbassare al

87

Page 88: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

loro livello anche i meglio sviluppati. Perciò tutti quelliin cui viveva lo spirito, vennero segregati dagli altri, equesti caddero sempre più nell'animalità. Si formaronocosí, accanto agli uomini, animali simili a esseri umani.L'uomo, per salire più in alto, lasciò, per così dire, unaparte dei suoi fratelli dietro di sé. Questo processo nonterminò allora; anche fra gli uomini dotati di vita spiri-tuale ottusa, i più evoluti poterono progredire soltantocol venir messi a contatto coi più avanzati e segregati daquelli meno riempiti di spirito. Solo così poterono svi-luppare corpi atti a ricevere poi la spirito umano nellasua piena manifestazione.

Soltanto dopo un certo tempo l'evoluzione fisica arri-vò a un punto tale che, sotto questo rispetto, avvennecome una pausa; e tutto ciò che era progredito oltre uncerto limite rimase entro la sfera umana. Le condizionidi vita della Terra si erano, nel frattempo, tanto cambiateche, se quel processo di eliminazione fosse continuato,ne sarebbero risultati non più esseri animali, ma creatureinadatte alla vita.

Ma ciò che allora fu ricacciato giù nell'animalità, o siestinse o vive tuttora nei diversi animali superiori. Inquesti animali dobbiamo dunque vedere esseri che do-vettero arrestarsi a un livello primitivo dell'evoluzioneumana. Ma non conservarono la stessa forma che aveva-no al loro distaccarsi dagli altri, bensì ricaddero indietro,da un gradino più alto a un gradino più basso.

Le scimmie sono dunque uomini di un'epoca passata,regrediti. Mentre l'uomo era allora più imperfetto di ora,

88

loro livello anche i meglio sviluppati. Perciò tutti quelliin cui viveva lo spirito, vennero segregati dagli altri, equesti caddero sempre più nell'animalità. Si formaronocosí, accanto agli uomini, animali simili a esseri umani.L'uomo, per salire più in alto, lasciò, per così dire, unaparte dei suoi fratelli dietro di sé. Questo processo nonterminò allora; anche fra gli uomini dotati di vita spiri-tuale ottusa, i più evoluti poterono progredire soltantocol venir messi a contatto coi più avanzati e segregati daquelli meno riempiti di spirito. Solo così poterono svi-luppare corpi atti a ricevere poi la spirito umano nellasua piena manifestazione.

Soltanto dopo un certo tempo l'evoluzione fisica arri-vò a un punto tale che, sotto questo rispetto, avvennecome una pausa; e tutto ciò che era progredito oltre uncerto limite rimase entro la sfera umana. Le condizionidi vita della Terra si erano, nel frattempo, tanto cambiateche, se quel processo di eliminazione fosse continuato,ne sarebbero risultati non più esseri animali, ma creatureinadatte alla vita.

Ma ciò che allora fu ricacciato giù nell'animalità, o siestinse o vive tuttora nei diversi animali superiori. Inquesti animali dobbiamo dunque vedere esseri che do-vettero arrestarsi a un livello primitivo dell'evoluzioneumana. Ma non conservarono la stessa forma che aveva-no al loro distaccarsi dagli altri, bensì ricaddero indietro,da un gradino più alto a un gradino più basso.

Le scimmie sono dunque uomini di un'epoca passata,regrediti. Mentre l'uomo era allora più imperfetto di ora,

88

Page 89: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

esse erano allora più perfette di quanto non siano attual-mente.

Ciò che rimase nell'àmbito umano attraversò un pro-cesso simile, restando però entro la sfera dell'umano.Anche in alcuni popoli selvaggi dobbiamo vedere i di-scendenti degenerati di forme umane superiori, discesinon fino all'animalità, ma soltanto fino allo stato selvag-gio.

La parte immortale dell'uomo è lo spirito. Abbiamoindicato quando lo spirito sia penetrato nel corpo. Primad'allora lo spirito apparteneva ad altre regioni, e potécongiungersi al corpo soltanto allorché questo ebbe rag-giunto un certo grado d'evoluzione. Solo quando si com-prenda interamente come sia avvenuta quest'unione riu-sciremo anche a riconoscere il significato della nascita edella morte e l'essere dello spirito eterno.

89

esse erano allora più perfette di quanto non siano attual-mente.

Ciò che rimase nell'àmbito umano attraversò un pro-cesso simile, restando però entro la sfera dell'umano.Anche in alcuni popoli selvaggi dobbiamo vedere i di-scendenti degenerati di forme umane superiori, discesinon fino all'animalità, ma soltanto fino allo stato selvag-gio.

La parte immortale dell'uomo è lo spirito. Abbiamoindicato quando lo spirito sia penetrato nel corpo. Primad'allora lo spirito apparteneva ad altre regioni, e potécongiungersi al corpo soltanto allorché questo ebbe rag-giunto un certo grado d'evoluzione. Solo quando si com-prenda interamente come sia avvenuta quest'unione riu-sciremo anche a riconoscere il significato della nascita edella morte e l'essere dello spirito eterno.

89

Page 90: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

L'epoca polare e l'epoca iperborea

Le seguenti comunicazioni, attinte dalla cronacadell'Akasha, ci trasportano in tempi anteriori a quelli fi-nora descritti. Di fronte all'atteggiamento materialisticodel pensiero ai nostri giorni, l'impresa che noi tentiamofacendo queste descrizioni è forse ancor più temerariache non fosse quella delle descrizioni precedenti. È cosìfacile oggi il rimprovero che cose siffatte siano merefantasticherie e speculazioni infondate! Ben conoscendola difficoltà che ha la mentalità scientifica moderna aprenderle sul serio, solo la coscienza di dare una descri-zione fedele delle esperienze spirituali può indurre a co-municarle. Nulla è qui riferito che non sia prima statoaccuratamente esaminato coi mezzi della scienza dellospirito. Voglia il naturalista usare, di fronte alla scienzadello spirito, la stessa tolleranza che questa esercita ver-so l'atteggiamento mentale delle scienze naturali! (Cfr. Ilmio libro L'Evoluzione della filosofia dai presocratici aipostkantiani, dove mi sembra aver mostrato di saper ap-prezzare la concezione scientifico-materialistica).

Ma per chi è inclinato a studiare i fatti della scienzadello spirito, vorrei fare qualche osservazione particola-re a proposito di quanto seguirà.

Dovremo parlare di cose di un'importanza tutta spe-ciale, di cose concernenti epoche remotissime; decifrare

90

L'epoca polare e l'epoca iperborea

Le seguenti comunicazioni, attinte dalla cronacadell'Akasha, ci trasportano in tempi anteriori a quelli fi-nora descritti. Di fronte all'atteggiamento materialisticodel pensiero ai nostri giorni, l'impresa che noi tentiamofacendo queste descrizioni è forse ancor più temerariache non fosse quella delle descrizioni precedenti. È cosìfacile oggi il rimprovero che cose siffatte siano merefantasticherie e speculazioni infondate! Ben conoscendola difficoltà che ha la mentalità scientifica moderna aprenderle sul serio, solo la coscienza di dare una descri-zione fedele delle esperienze spirituali può indurre a co-municarle. Nulla è qui riferito che non sia prima statoaccuratamente esaminato coi mezzi della scienza dellospirito. Voglia il naturalista usare, di fronte alla scienzadello spirito, la stessa tolleranza che questa esercita ver-so l'atteggiamento mentale delle scienze naturali! (Cfr. Ilmio libro L'Evoluzione della filosofia dai presocratici aipostkantiani, dove mi sembra aver mostrato di saper ap-prezzare la concezione scientifico-materialistica).

Ma per chi è inclinato a studiare i fatti della scienzadello spirito, vorrei fare qualche osservazione particola-re a proposito di quanto seguirà.

Dovremo parlare di cose di un'importanza tutta spe-ciale, di cose concernenti epoche remotissime; decifrare

90

Page 91: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

la cronaca dell'Akasha in questo campo non è punto fa-cile. Chi scrive non ha alcuna pretesa d'imporre una fedecieca nella sua autorità; vuole semplicemente comunica-re ciò che con tutte le sue forze migliori ha investigato,e gradirà qualsiasi correzione basata sulla competenzain materia. Egli sente il dovere di comunicare questi fat-ti dell'evoluzione umana, perché i segni dei tempi lo esi-gono.

Questa volta abbiamo dovuto abbozzare la descrizio-ne di una lunga epoca per darne prima un'idea comples-siva; seguiranno più tardi i particolari su molte cose allequali dobbiamo ora semplicemente accennare.

Ciò che si trova registrato nella cronaca dell'Akasha èdifficile a tradursi nel nostro linguaggio comune; più fa-cile ne sarebbe la comunicazione per mezzo dei segnisimbolici usati nelle scuole occulte. Voglia perciò il let-tore accogliere anche quanto per ora gli resta oscuro e didifficile comprensione, sforzandosi a penetrarne il signi-ficato, così come chi scrive si è sforzato ad esprimersi inuna forma comprensibile a tutti. Il lettore troverà uncompenso a molte difficoltà, gettando lo sguardo suiprofondi misteri, sugli importanti enigmi della vita uma-na ai quali si accenna qui. Certo è che una vera cono-scenza di se stesso deriva all'uomo appunto da questacronaca dell'Akasha i cui fatti sono per l'occultista realtàcerte come i monti e i fiumi per l'occhio fisico. Ben inte-so, un errore di percezione è altrettanto possibile quicome là.

91

la cronaca dell'Akasha in questo campo non è punto fa-cile. Chi scrive non ha alcuna pretesa d'imporre una fedecieca nella sua autorità; vuole semplicemente comunica-re ciò che con tutte le sue forze migliori ha investigato,e gradirà qualsiasi correzione basata sulla competenzain materia. Egli sente il dovere di comunicare questi fat-ti dell'evoluzione umana, perché i segni dei tempi lo esi-gono.

Questa volta abbiamo dovuto abbozzare la descrizio-ne di una lunga epoca per darne prima un'idea comples-siva; seguiranno più tardi i particolari su molte cose allequali dobbiamo ora semplicemente accennare.

Ciò che si trova registrato nella cronaca dell'Akasha èdifficile a tradursi nel nostro linguaggio comune; più fa-cile ne sarebbe la comunicazione per mezzo dei segnisimbolici usati nelle scuole occulte. Voglia perciò il let-tore accogliere anche quanto per ora gli resta oscuro e didifficile comprensione, sforzandosi a penetrarne il signi-ficato, così come chi scrive si è sforzato ad esprimersi inuna forma comprensibile a tutti. Il lettore troverà uncompenso a molte difficoltà, gettando lo sguardo suiprofondi misteri, sugli importanti enigmi della vita uma-na ai quali si accenna qui. Certo è che una vera cono-scenza di se stesso deriva all'uomo appunto da questacronaca dell'Akasha i cui fatti sono per l'occultista realtàcerte come i monti e i fiumi per l'occhio fisico. Ben inte-so, un errore di percezione è altrettanto possibile quicome là.

91

Page 92: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Accenneremo ancora che in questo capitolo si parleràda prima soltanto dell'evoluzione dell'uomo; ma, accan-to ad essa, si svolge naturalmente anche quella degli al-tri regni naturali: minerale, vegetale e animale. Di que-sti, tratteranno i capitoli seguenti. Parleremo allora an-che d'altre cose che faranno apparire in una luce piùchiara ciò che sarà stato detto dell'uomo; viceversa nonsi può parlare dell'evoluzione degli altri regni dal puntodi vista occulto, se non dopo aver descritta la progressi-va evoluzione dell'uomo.

Retrocedendo ancora e sempre più nell'evoluzionedella Terra, dall'epoca descrittaprecedentemente, giun-giamo a stati sempre più sottili della materia del nostropianeta. Le materie che poi si condensarono, erano daprima allo stato liquido, e prima ancora allo stato vapo-roso-gassoso, e in un'epoca ancor più remota allo statosottile al massimo grado (eterico). Soltanto con la dimi-nuzione del calore si produsse la solidificazione dellamateria. Retrocediamo ora dunque fino allo stato più ra-refatto, eterico, delle materie della nostra dimora terre-stre. Quando la Terra si trovò a tale stadio di evoluzione,l'uomo vi fece la sua apparizione. Prima di allora egliera appartenuto ad altri mondi di cui parleremo in segui-to.

Vogliamo soltanto ancora accennare al mondo imme-diatamente precedente, e cioè al così detto mondo astra-le o psichico. Gli esseri di quel mondo non conducevanoun’esistenza esteriore corporea (fisica); e nemmenol'uomo. Egli aveva già formata quella coscienza imma-

92

Accenneremo ancora che in questo capitolo si parleràda prima soltanto dell'evoluzione dell'uomo; ma, accan-to ad essa, si svolge naturalmente anche quella degli al-tri regni naturali: minerale, vegetale e animale. Di que-sti, tratteranno i capitoli seguenti. Parleremo allora an-che d'altre cose che faranno apparire in una luce piùchiara ciò che sarà stato detto dell'uomo; viceversa nonsi può parlare dell'evoluzione degli altri regni dal puntodi vista occulto, se non dopo aver descritta la progressi-va evoluzione dell'uomo.

Retrocedendo ancora e sempre più nell'evoluzionedella Terra, dall'epoca descrittaprecedentemente, giun-giamo a stati sempre più sottili della materia del nostropianeta. Le materie che poi si condensarono, erano daprima allo stato liquido, e prima ancora allo stato vapo-roso-gassoso, e in un'epoca ancor più remota allo statosottile al massimo grado (eterico). Soltanto con la dimi-nuzione del calore si produsse la solidificazione dellamateria. Retrocediamo ora dunque fino allo stato più ra-refatto, eterico, delle materie della nostra dimora terre-stre. Quando la Terra si trovò a tale stadio di evoluzione,l'uomo vi fece la sua apparizione. Prima di allora egliera appartenuto ad altri mondi di cui parleremo in segui-to.

Vogliamo soltanto ancora accennare al mondo imme-diatamente precedente, e cioè al così detto mondo astra-le o psichico. Gli esseri di quel mondo non conducevanoun’esistenza esteriore corporea (fisica); e nemmenol'uomo. Egli aveva già formata quella coscienza imma-

92

Page 93: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ginativa di cui abbiamo parlato precedentemente, e ave-va in sé sentimenti e desideri; ma tutto ciò era racchiusoin un corpo astrale. Un tale individuo sarebbe stato per-cepibile soltanto allo sguardo chiaroveggente.

E certamente, a quell'epoca, tutti gli esseri umani piùevoluti possedevano questa chiaroveggenza, benché an-cora ottusa e sognante. Non era una chiaroveggenza co-sciente di sé. Tali esseri astrali sono, in un certo senso iprogenitori dell'uomo. Ciò che oggi si chiama» uomo»racchiude già lo spirito cosciente di sé. Questo si con-giunse all'essere che da quei progenitori era sorto, allametà dell'epoca lemurica. (A questa congiunzione è sta-to già accennato precedentemente. Allorché, descriven-do l'evoluzione dei progenitori dell'uomo, giungeremo aquest'epoca, riparleremo di questo fatto in modo piùpreciso).

I progenitori psichici o astrali dell'uomo vennero, percosì dire, immersi in quella Terra rarefatta o eterica. Essiassorbirono in sé quella fine sostanza come se fosserostati, per esprimermi grossolanamente, spugne; e, com-penetrandosi così di materia, si formarono corpi eterici.Questi avevano forma oblunga, ellittica, in cui, per mez-zo di delicate ombreggiature della materia, erano già de-lineate le membra e gli altri organi che si svilupparonopiù tardi. Tutto il processo che avveniva in quella massaera puramente fisico-chimico; solo era regolato e domi-nato dall'anima. Quando una tale massa di materia ave-va raggiunto un certo spessore, si divideva in due parti

93

ginativa di cui abbiamo parlato precedentemente, e ave-va in sé sentimenti e desideri; ma tutto ciò era racchiusoin un corpo astrale. Un tale individuo sarebbe stato per-cepibile soltanto allo sguardo chiaroveggente.

E certamente, a quell'epoca, tutti gli esseri umani piùevoluti possedevano questa chiaroveggenza, benché an-cora ottusa e sognante. Non era una chiaroveggenza co-sciente di sé. Tali esseri astrali sono, in un certo senso iprogenitori dell'uomo. Ciò che oggi si chiama» uomo»racchiude già lo spirito cosciente di sé. Questo si con-giunse all'essere che da quei progenitori era sorto, allametà dell'epoca lemurica. (A questa congiunzione è sta-to già accennato precedentemente. Allorché, descriven-do l'evoluzione dei progenitori dell'uomo, giungeremo aquest'epoca, riparleremo di questo fatto in modo piùpreciso).

I progenitori psichici o astrali dell'uomo vennero, percosì dire, immersi in quella Terra rarefatta o eterica. Essiassorbirono in sé quella fine sostanza come se fosserostati, per esprimermi grossolanamente, spugne; e, com-penetrandosi così di materia, si formarono corpi eterici.Questi avevano forma oblunga, ellittica, in cui, per mez-zo di delicate ombreggiature della materia, erano già de-lineate le membra e gli altri organi che si svilupparonopiù tardi. Tutto il processo che avveniva in quella massaera puramente fisico-chimico; solo era regolato e domi-nato dall'anima. Quando una tale massa di materia ave-va raggiunto un certo spessore, si divideva in due parti

93

Page 94: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

di cui ciascuna somigliava alla forma da cui era sorta ene ripeteva i processi.

Ognuna di queste nuove forme era dotata d'anima alpari della forma generatrice, e ciò dipendeva dal fattoche sulla Terra non discendeva soltanto un determinatonumero di anime umane, ma discendeva, per così dire,tutto un albero, che dalla sua radice comune poteva fargermogliare innumerevoli singole anime. Come unapianta germoglia sempre di nuovo dagli innumerevolisemi, così si moltiplicava la vita animica negli innume-revoli rampolli ch'erano prodotti dalle continue suddivi-sioni. (Certo, da principio esisteva un numero stretta-mente limitato di specie d'anime; ma attraverso questespecie l'evoluzione, si compiva nel modo suddetto. Ognisingola specie animica generava innumerevoli rampol-li).

Ma, con la loro penetrazione nella materia terrestre,era avvenuto nelle anime stesse un cambiamento impor-tante. Finché le anime non avevano nulla di materiale insé, nessun processo materiale esteriore poteva agire sudi esse; tutte le impressioni che ricevevano erano di ca-rattere puramente psichico, chiaroveggente; in tal modoprendevano parte alla vita psichica circostante, e a tuttoquanto allora esisteva. Gli influssi esercitati dalle pietre,dalle piante, dagli animali, che a quell'epoca esistevanoanch'essi soltanto come forme astrali, (animiche), eranosentiti come processi animici interiori.

A tutto ciò si aggiunse, con la discesa sulla Terra,qualcosa di affatto nuovo. I processi materiali esteriori

94

di cui ciascuna somigliava alla forma da cui era sorta ene ripeteva i processi.

Ognuna di queste nuove forme era dotata d'anima alpari della forma generatrice, e ciò dipendeva dal fattoche sulla Terra non discendeva soltanto un determinatonumero di anime umane, ma discendeva, per così dire,tutto un albero, che dalla sua radice comune poteva fargermogliare innumerevoli singole anime. Come unapianta germoglia sempre di nuovo dagli innumerevolisemi, così si moltiplicava la vita animica negli innume-revoli rampolli ch'erano prodotti dalle continue suddivi-sioni. (Certo, da principio esisteva un numero stretta-mente limitato di specie d'anime; ma attraverso questespecie l'evoluzione, si compiva nel modo suddetto. Ognisingola specie animica generava innumerevoli rampol-li).

Ma, con la loro penetrazione nella materia terrestre,era avvenuto nelle anime stesse un cambiamento impor-tante. Finché le anime non avevano nulla di materiale insé, nessun processo materiale esteriore poteva agire sudi esse; tutte le impressioni che ricevevano erano di ca-rattere puramente psichico, chiaroveggente; in tal modoprendevano parte alla vita psichica circostante, e a tuttoquanto allora esisteva. Gli influssi esercitati dalle pietre,dalle piante, dagli animali, che a quell'epoca esistevanoanch'essi soltanto come forme astrali, (animiche), eranosentiti come processi animici interiori.

A tutto ciò si aggiunse, con la discesa sulla Terra,qualcosa di affatto nuovo. I processi materiali esteriori

94

Page 95: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

cominciarono ad avere un'influenza sull'anima rivestitaormai essa stessa di un involucro materiale. Da primaerano soltanto i processi di movimento di quel mondomateriale esteriore a suscitare altri movimenti nell'inter-no del corpo eterico. Come oggi sentiamo come suonole vibrazioni dell'aria, così quegli esseri eterici percepi-vano i movimenti della materia eterica che li circonda-va. In sostanza un tale essere era tutto come un solo or-gano uditivo; l'udito fu il primo senso che si sviluppò,ma da ciò si vede che l'organo uditivo separato si formòsoltanto più tardi.

Col progressivo consolidarsi della materia terrestre,l'essere animico perdé la facoltà di plasmarla. Solo i cor-pi già formati potevano ancora riprodurne altri simili ase stessi. Subentra una nuova specie di riproduzione;l'essere procreato è assai più piccolo dell'essere genera-tore, e solo a poco a poco, crescendo, ne raggiunge lagrandezza. Mentre prima non esistevano gli organi ge-neratori, essi appaiono ora nell'essere umano; ma nellasua forma non avviene più soltanto un processo fisico-chimico; un tale processo fisico-chimico non potrebbeora produrre la generazione. Per la sua solidificazione,la materia esteriore non è più tale che l'anima possa in-fonderle la vita direttamente; viene perciò separatanell'interno dell'organismo una parte speciale, che si sot-trae all'influenza immediata della materia esteriore. Sol-tanto il corpo che resta al di fuori di questa parte separa-ta vi resta soggetto; esso si trova ancora nelle condizioniin cui era prima il corpo intero. Invece, nella parte che si

95

cominciarono ad avere un'influenza sull'anima rivestitaormai essa stessa di un involucro materiale. Da primaerano soltanto i processi di movimento di quel mondomateriale esteriore a suscitare altri movimenti nell'inter-no del corpo eterico. Come oggi sentiamo come suonole vibrazioni dell'aria, così quegli esseri eterici percepi-vano i movimenti della materia eterica che li circonda-va. In sostanza un tale essere era tutto come un solo or-gano uditivo; l'udito fu il primo senso che si sviluppò,ma da ciò si vede che l'organo uditivo separato si formòsoltanto più tardi.

Col progressivo consolidarsi della materia terrestre,l'essere animico perdé la facoltà di plasmarla. Solo i cor-pi già formati potevano ancora riprodurne altri simili ase stessi. Subentra una nuova specie di riproduzione;l'essere procreato è assai più piccolo dell'essere genera-tore, e solo a poco a poco, crescendo, ne raggiunge lagrandezza. Mentre prima non esistevano gli organi ge-neratori, essi appaiono ora nell'essere umano; ma nellasua forma non avviene più soltanto un processo fisico-chimico; un tale processo fisico-chimico non potrebbeora produrre la generazione. Per la sua solidificazione,la materia esteriore non è più tale che l'anima possa in-fonderle la vita direttamente; viene perciò separatanell'interno dell'organismo una parte speciale, che si sot-trae all'influenza immediata della materia esteriore. Sol-tanto il corpo che resta al di fuori di questa parte separa-ta vi resta soggetto; esso si trova ancora nelle condizioniin cui era prima il corpo intero. Invece, nella parte che si

95

Page 96: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

è separata, l'azione dell'anima continua. Qui l'anima di-venta il veicolo del principio vitale (chiamato prana nel-la letteratura teosofica).

Così il progenitore umano corporeo appare ora dotatodi due elementi. L'uno è il corpo fisico (l'involucro fisi-co), soggetto alle leggi chimiche e fisiche del mondocircostante; l'altro è la somma degli organi soggetti alparticolare principio vitale.

Ma con ciò una parte dell'attività dell'anima si è libe-rata, e non ha più nessun potere sulla parte fisica delcorpo. Questa parte dell'attività dell'anima si rivolge oraverso l'interno, e plasma una data parte del corpo in or-gani speciali. Così comincia una vita interiore del corpo.Questo non partecipa più soltanto alle vibrazioni delmondo esteriore, ma comincia a sentirle internamente,quali esperienze interiori. Qui sta il punto di partenzadella sensazione. La sensazione appare da prima comeuna specie di tatto. L'essere sente i movimenti del mon-do esteriore, la pressione esercitata dalle materie, ecc.Appaiono anche gli inizi della sensazione del caldo edel freddo.

Con ciò è raggiunto un grado importante dell'evolu-zione dell'umanità. L'influenza diretta dell'anima è sot-tratta al corpo fisico, che resta interamente abbandonatoal mondo della materia fisica e chimica. Quando l'ani-ma, con la sua attività che proviene dalle altre parti, nonriesce più a dominarlo, il corpo si sfascia e allora avvie-ne per la prima volta ciò che chiamiamo la morte. Nellecondizioni precedenti non si poteva parlare di morte.

96

è separata, l'azione dell'anima continua. Qui l'anima di-venta il veicolo del principio vitale (chiamato prana nel-la letteratura teosofica).

Così il progenitore umano corporeo appare ora dotatodi due elementi. L'uno è il corpo fisico (l'involucro fisi-co), soggetto alle leggi chimiche e fisiche del mondocircostante; l'altro è la somma degli organi soggetti alparticolare principio vitale.

Ma con ciò una parte dell'attività dell'anima si è libe-rata, e non ha più nessun potere sulla parte fisica delcorpo. Questa parte dell'attività dell'anima si rivolge oraverso l'interno, e plasma una data parte del corpo in or-gani speciali. Così comincia una vita interiore del corpo.Questo non partecipa più soltanto alle vibrazioni delmondo esteriore, ma comincia a sentirle internamente,quali esperienze interiori. Qui sta il punto di partenzadella sensazione. La sensazione appare da prima comeuna specie di tatto. L'essere sente i movimenti del mon-do esteriore, la pressione esercitata dalle materie, ecc.Appaiono anche gli inizi della sensazione del caldo edel freddo.

Con ciò è raggiunto un grado importante dell'evolu-zione dell'umanità. L'influenza diretta dell'anima è sot-tratta al corpo fisico, che resta interamente abbandonatoal mondo della materia fisica e chimica. Quando l'ani-ma, con la sua attività che proviene dalle altre parti, nonriesce più a dominarlo, il corpo si sfascia e allora avvie-ne per la prima volta ciò che chiamiamo la morte. Nellecondizioni precedenti non si poteva parlare di morte.

96

Page 97: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Suddividendosi l'essere generatore, esso seguitava a vi-vere integralmente negli esseri generati. Poiché in questiagisce tutta la trasformata forza animica, come primanell'essere generatore. Nella suddivisione nulla sopra-vanzava che non contenesse anima.

Ora la cosa cambia. Non appena l'anima perde il suopotere sul corpo fisico, quest'ultimo rimane abbandona-to alle leggi chimiche e fisiche del mondo esterno, cioèmuore. Come attività animica resta soltanto ciò che agi-sce nella riproduzione e nella vita interiore sviluppata.Vale a dire: mediante la forza di procreazione vengonogenerati nuovi esseri, e in pari tempo questi sono dotatidi un soprappiù di quella forza formatrice di organi. Inquesto soprappiù continua a rivivere l'essere animico.Come prima il corpo intero, suddividendosi si riempivadi attività animica, così ora gli organi della generazionee della sensazione. Si ha dunque a che fare con una rein-carnazione della vita animica nel nuovo organismo pro-creato.

Nella letteratura teosofica questi due stadi dell'evolu-zione umana vengono descritti come le due prime razzeradicali della nostra Terra. La prima è detta la razza po-lare, la seconda l'iperborea.

Dobbiamo rappresentarci il mondo delle sensazioni diquesti progenitori dell'uomo, come ancora molto generi-co e indeterminato. Delle nostre attuali specie di sensa-zioni, due soltanto erano già distinte: l'udito e il tatto.Ma, a cagione della trasformazione sia del corpo, siadell'ambiente fisico circostante, l'organismo umano non

97

Suddividendosi l'essere generatore, esso seguitava a vi-vere integralmente negli esseri generati. Poiché in questiagisce tutta la trasformata forza animica, come primanell'essere generatore. Nella suddivisione nulla sopra-vanzava che non contenesse anima.

Ora la cosa cambia. Non appena l'anima perde il suopotere sul corpo fisico, quest'ultimo rimane abbandona-to alle leggi chimiche e fisiche del mondo esterno, cioèmuore. Come attività animica resta soltanto ciò che agi-sce nella riproduzione e nella vita interiore sviluppata.Vale a dire: mediante la forza di procreazione vengonogenerati nuovi esseri, e in pari tempo questi sono dotatidi un soprappiù di quella forza formatrice di organi. Inquesto soprappiù continua a rivivere l'essere animico.Come prima il corpo intero, suddividendosi si riempivadi attività animica, così ora gli organi della generazionee della sensazione. Si ha dunque a che fare con una rein-carnazione della vita animica nel nuovo organismo pro-creato.

Nella letteratura teosofica questi due stadi dell'evolu-zione umana vengono descritti come le due prime razzeradicali della nostra Terra. La prima è detta la razza po-lare, la seconda l'iperborea.

Dobbiamo rappresentarci il mondo delle sensazioni diquesti progenitori dell'uomo, come ancora molto generi-co e indeterminato. Delle nostre attuali specie di sensa-zioni, due soltanto erano già distinte: l'udito e il tatto.Ma, a cagione della trasformazione sia del corpo, siadell'ambiente fisico circostante, l'organismo umano non

97

Page 98: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

era più atto ad essere, per così dire, «tutto un orecchio».Una parte speciale del corpo restò atta a sperimentare daallora in poi le vibrazioni sottili, fornendo così il mate-riale da cui a poco a poco andò sviluppandosi il nostroorgano uditivo. Organo del tatto restò pressappoco tuttoil resto del corpo.

Tutto il precedente processo evolutivo umano eraconnesso con una trasformazione dello stato di caloredella Terra. Il calore che si trovava nell'ambiente era ve-ramente quello che aveva portato l'uomo fino al puntodescritto. Ora però il calore esteriore era diminuito alpunto di rendere impossibile all'organismo umano un ul-teriore progresso.

Allora nell'organismo interiore avviene una reazionecontro l'ulteriore raffreddamento della Terra. L'uomo di-venta il generatore di una sorgente propria di calore.Fino allora, egli aveva avuto lo stesso grado di caloredel mondo circostante. Ora si formano in lui organi chelo rendono atto a sviluppare in se stesso il grado di calo-re necessario alla sua vita. Fino allora avevano circolatoin lui sostanze che, sotto questo aspetto, dipendevanodal mondo circostante; ora egli poteva sviluppare perqueste sostanze un calore suo proprio. I succhi del corposi trasformarono in sangue caldo, e con ciò l'uomo eraarrivato, quale essere fisico, a un grado d'indipendenzaassai maggiore di quello che aveva avuto fino allora.

Tutta la vita interiore divenne più intensa. La sensa-zione dipendeva ancora interamente dagli influssi delmondo esterno. Il generare calore proprio diede al corpo

98

era più atto ad essere, per così dire, «tutto un orecchio».Una parte speciale del corpo restò atta a sperimentare daallora in poi le vibrazioni sottili, fornendo così il mate-riale da cui a poco a poco andò sviluppandosi il nostroorgano uditivo. Organo del tatto restò pressappoco tuttoil resto del corpo.

Tutto il precedente processo evolutivo umano eraconnesso con una trasformazione dello stato di caloredella Terra. Il calore che si trovava nell'ambiente era ve-ramente quello che aveva portato l'uomo fino al puntodescritto. Ora però il calore esteriore era diminuito alpunto di rendere impossibile all'organismo umano un ul-teriore progresso.

Allora nell'organismo interiore avviene una reazionecontro l'ulteriore raffreddamento della Terra. L'uomo di-venta il generatore di una sorgente propria di calore.Fino allora, egli aveva avuto lo stesso grado di caloredel mondo circostante. Ora si formano in lui organi chelo rendono atto a sviluppare in se stesso il grado di calo-re necessario alla sua vita. Fino allora avevano circolatoin lui sostanze che, sotto questo aspetto, dipendevanodal mondo circostante; ora egli poteva sviluppare perqueste sostanze un calore suo proprio. I succhi del corposi trasformarono in sangue caldo, e con ciò l'uomo eraarrivato, quale essere fisico, a un grado d'indipendenzaassai maggiore di quello che aveva avuto fino allora.

Tutta la vita interiore divenne più intensa. La sensa-zione dipendeva ancora interamente dagli influssi delmondo esterno. Il generare calore proprio diede al corpo

98

Page 99: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

una vita fisica interiore indipendente. Ora l'anima aveva,nell'interno del corpo, un campo d'azione ove spiegareuna vita che non era più una semplice convivenza colmondo esteriore.

Grazie a questo processo, la vita dell'anima fu attrattanella sfera della materia terrestre. Fino allora, le brame,i desideri le passioni, le gioie e i dolori dell'anima nonpotevano derivare che da fatti animici. Ciò che proveni-va da un altro essere animico risvegliava in una dataanima attrazione o ripugnanza, passione, ecc. Nessunoggetto fisico esteriore avrebbe potuto produrre un taleeffetto.

Ora soltanto subentrò la possibilità che tali oggettiesteriori avessero un'importanza per l'anima. Poichél'anima sentì come, piacere ciò che promuoveva la suavita interiore, risvegliatasi col calore proprio; e sentìcome dispiacere la perturbazione di questa vita interiore.Un oggetto esterno che fosse atto a contribuire al benes-sere fisico poteva esser bramato, intensamente deside-rato. Quello che nella letteratura teosofica viene dettokama, il «corpo del desiderio», fu congiunto all'uomo fi-sico. Gli oggetti dei sensi divennero oggetti del deside-rio. L'uomo, per mezzo del «corpo del desiderio», di-venne legato alla vita terrena.

Ora questo fatto coincide appunto con un grandeevento cosmico col quale era causalmente congiunto.Fino allora tra il Sole, la Terra e la Luna non era avve-nuta nessuna separazione materiale. Questi tre corpi era-no un corpo solo, nei loro effetti sull'uomo. Ora si sepa-

99

una vita fisica interiore indipendente. Ora l'anima aveva,nell'interno del corpo, un campo d'azione ove spiegareuna vita che non era più una semplice convivenza colmondo esteriore.

Grazie a questo processo, la vita dell'anima fu attrattanella sfera della materia terrestre. Fino allora, le brame,i desideri le passioni, le gioie e i dolori dell'anima nonpotevano derivare che da fatti animici. Ciò che proveni-va da un altro essere animico risvegliava in una dataanima attrazione o ripugnanza, passione, ecc. Nessunoggetto fisico esteriore avrebbe potuto produrre un taleeffetto.

Ora soltanto subentrò la possibilità che tali oggettiesteriori avessero un'importanza per l'anima. Poichél'anima sentì come, piacere ciò che promuoveva la suavita interiore, risvegliatasi col calore proprio; e sentìcome dispiacere la perturbazione di questa vita interiore.Un oggetto esterno che fosse atto a contribuire al benes-sere fisico poteva esser bramato, intensamente deside-rato. Quello che nella letteratura teosofica viene dettokama, il «corpo del desiderio», fu congiunto all'uomo fi-sico. Gli oggetti dei sensi divennero oggetti del deside-rio. L'uomo, per mezzo del «corpo del desiderio», di-venne legato alla vita terrena.

Ora questo fatto coincide appunto con un grandeevento cosmico col quale era causalmente congiunto.Fino allora tra il Sole, la Terra e la Luna non era avve-nuta nessuna separazione materiale. Questi tre corpi era-no un corpo solo, nei loro effetti sull'uomo. Ora si sepa-

99

Page 100: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

rano; la sostanza più fine, che conteneva in sé tutto ciòche prima aveva dato all'anima la possibilità di un'azio-ne vivificatrice diretta, si separò col Sole; la parte piùdensa uscì a formare la Luna; e la Terra, con la materiaterrestre, tenne il mezzo tra le altre due. Naturalmentequesta separazione non fu improvvisa, bensì tutto il pro-cesso si svolse gradualmente, mentre l'uomo passava,dalla procreazione per scissione, all'altra testé descritta.Anzi, appunto per virtù ditali processi cosmici, poté pro-dursi questo progresso umano. Il Sole estrasse da prima,dal pianeta comune, la sostanza propria; e così l'elemen-to animico perdette la possibilità di vivificare diretta-mente la rimanente materia terrestre. Poi cominciò aformarsi la Luna, e la Terra entrò così in quello stato cherese possibile la facoltà di sensazione sopra descritta.

E in unione a questi processi si sviluppò anche unnuovo senso. Le condizioni di calore della Terra diven-nero tali che i corpi acquistarono a poco a poco quellalimitazione ben definita che separò il trasparentedall'opaco. Il Sole, uscito dalla massa terrestre, assunseil còmpito di datore di luce. Nel corpo dell'uomo si svi-luppò il senso della vista. Da prima questa vista non fuquale noi la conosciamo attualmente. La luce e l'oscuritàagivano sull'uomo come sensazioni indefinite. Egli sen-tiva, ad esempio, la luce come cosa grata, in certe condi-zioni, come cosa che rinforzava la sua vita fisica; e la ri-cercava e tendeva verso di essa.

Intanto, la vera vita dell'anima si svolgeva ancor sem-pre in immagini di sogno; vi fluttuavano immagini colo-

100

rano; la sostanza più fine, che conteneva in sé tutto ciòche prima aveva dato all'anima la possibilità di un'azio-ne vivificatrice diretta, si separò col Sole; la parte piùdensa uscì a formare la Luna; e la Terra, con la materiaterrestre, tenne il mezzo tra le altre due. Naturalmentequesta separazione non fu improvvisa, bensì tutto il pro-cesso si svolse gradualmente, mentre l'uomo passava,dalla procreazione per scissione, all'altra testé descritta.Anzi, appunto per virtù ditali processi cosmici, poté pro-dursi questo progresso umano. Il Sole estrasse da prima,dal pianeta comune, la sostanza propria; e così l'elemen-to animico perdette la possibilità di vivificare diretta-mente la rimanente materia terrestre. Poi cominciò aformarsi la Luna, e la Terra entrò così in quello stato cherese possibile la facoltà di sensazione sopra descritta.

E in unione a questi processi si sviluppò anche unnuovo senso. Le condizioni di calore della Terra diven-nero tali che i corpi acquistarono a poco a poco quellalimitazione ben definita che separò il trasparentedall'opaco. Il Sole, uscito dalla massa terrestre, assunseil còmpito di datore di luce. Nel corpo dell'uomo si svi-luppò il senso della vista. Da prima questa vista non fuquale noi la conosciamo attualmente. La luce e l'oscuritàagivano sull'uomo come sensazioni indefinite. Egli sen-tiva, ad esempio, la luce come cosa grata, in certe condi-zioni, come cosa che rinforzava la sua vita fisica; e la ri-cercava e tendeva verso di essa.

Intanto, la vera vita dell'anima si svolgeva ancor sem-pre in immagini di sogno; vi fluttuavano immagini colo-

100

Page 101: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

rate che non si riferivano direttamente alle cose esterio-ri. Queste immagini colorate l'uomo le riferiva ancora ainfluenze animiche; gli apparivano immagini luminoseallorché riceveva influenze gradevoli, cupe invece quan-do l'anima era tocca da influenze animiche spiacevoli.

Abbiamo designato col nome di vita interiore ciò chesi produsse in conseguenza della generazione del caloreproprio dell'uomo. Ma, come si vede, non era ancorauna vita interiore nel senso dell'evoluzione umana dipoi. Tutto procede per gradi, anche l'evoluzione dellavita interiore. Nel senso attribuitole nel capitolo prece-dente, la vera vita interiore appare soltanto allorché av-viene la fecondazione da parte dello spirito, e l'uomo co-mincia a pensare su quanto agisce su di lui da fuori.

Ma tutto ciò che siamo venuti dicendo qui, ci mostracome l'uomo, evolvendosi, si avviasse verso le condi-zioni descritte nel capitolo precedente. E già ci movia-mo nell'epoca ivi caratterizzata, quando diciamo chel'anima impara sempre più ad applicare alla vita fisicaesteriore le proprie esperienze interiori fino allora esclu-sivamente riferite al mondo psichico. Ciò avviene oraper mezzo delle immagini colorate. Come prima si con-netteva con un'immagine colorata luminosa della pro-pria anima, così l'impressione piacevole di un fatto ani-mico si connette ora con una gioconda impressione diluce che viene da fuori. L'anima cominciò a vedere co-lorati gli oggetti che la circondavano; e ciò era connessocon lo sviluppo di nuovi organi visivi. Per la sensazioneindefinita della luce e dell'oscurità, durante le condizioni

101

rate che non si riferivano direttamente alle cose esterio-ri. Queste immagini colorate l'uomo le riferiva ancora ainfluenze animiche; gli apparivano immagini luminoseallorché riceveva influenze gradevoli, cupe invece quan-do l'anima era tocca da influenze animiche spiacevoli.

Abbiamo designato col nome di vita interiore ciò chesi produsse in conseguenza della generazione del caloreproprio dell'uomo. Ma, come si vede, non era ancorauna vita interiore nel senso dell'evoluzione umana dipoi. Tutto procede per gradi, anche l'evoluzione dellavita interiore. Nel senso attribuitole nel capitolo prece-dente, la vera vita interiore appare soltanto allorché av-viene la fecondazione da parte dello spirito, e l'uomo co-mincia a pensare su quanto agisce su di lui da fuori.

Ma tutto ciò che siamo venuti dicendo qui, ci mostracome l'uomo, evolvendosi, si avviasse verso le condi-zioni descritte nel capitolo precedente. E già ci movia-mo nell'epoca ivi caratterizzata, quando diciamo chel'anima impara sempre più ad applicare alla vita fisicaesteriore le proprie esperienze interiori fino allora esclu-sivamente riferite al mondo psichico. Ciò avviene oraper mezzo delle immagini colorate. Come prima si con-netteva con un'immagine colorata luminosa della pro-pria anima, così l'impressione piacevole di un fatto ani-mico si connette ora con una gioconda impressione diluce che viene da fuori. L'anima cominciò a vedere co-lorati gli oggetti che la circondavano; e ciò era connessocon lo sviluppo di nuovi organi visivi. Per la sensazioneindefinita della luce e dell'oscurità, durante le condizioni

101

Page 102: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

anteriori, il corpo possedeva un occhio che oggi non hapiù (il mito dei Ciclopi con un sol occhio ne è un ricor-do). I due occhi si svilupparono quando l'anima comin-ciò a congiungere più intimamente con la propria vita leimpressioni esteriori della luce. Ma insieme si venne aperdere la facoltà di percepire l'elemento animico nelmondo circostante. L'anima divenne sempre più lo spec-chio del mondo esteriore. E il mondo esteriore si ripro-dusse nell'interno dell'anima come rappresentazione.

Di pari passo avvenne la separazione dei sessi. Da unlato il corpo dell'uomo rimase accessibile soltanto allafecondazione da parte di un altro essere umano;dall'altro lato si svilupparono gli» organi corporeidell'anima» (sistema nervoso) mediante i quali le im-pressioni sensibili del mondo esteriore si riflettononell'anima. E con ciò fu preparata l'entrata dello spiritopensante nel corpo umano.

Raggiunto così il punto del quale abbiamo parlatonell'ultimo capitolo, ne tratteremo più diffusamente nelprossimo.

102

anteriori, il corpo possedeva un occhio che oggi non hapiù (il mito dei Ciclopi con un sol occhio ne è un ricor-do). I due occhi si svilupparono quando l'anima comin-ciò a congiungere più intimamente con la propria vita leimpressioni esteriori della luce. Ma insieme si venne aperdere la facoltà di percepire l'elemento animico nelmondo circostante. L'anima divenne sempre più lo spec-chio del mondo esteriore. E il mondo esteriore si ripro-dusse nell'interno dell'anima come rappresentazione.

Di pari passo avvenne la separazione dei sessi. Da unlato il corpo dell'uomo rimase accessibile soltanto allafecondazione da parte di un altro essere umano;dall'altro lato si svilupparono gli» organi corporeidell'anima» (sistema nervoso) mediante i quali le im-pressioni sensibili del mondo esteriore si riflettononell'anima. E con ciò fu preparata l'entrata dello spiritopensante nel corpo umano.

Raggiunto così il punto del quale abbiamo parlatonell'ultimo capitolo, ne tratteremo più diffusamente nelprossimo.

102

Page 103: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La scissione dal Sole

Seguiremo ora la cronaca dell'Akasha fino all'epocaremotissima in cui ebbe origine la nostra Terra attuale.Come «Terra» intendiamo quello stato del nostro piane-ta, per cui esso è dimora di minerali, piante, animali euomini nella loro forma attuale; poiché a questo stato neerano preceduti altri in cui i diversi regni naturali eranoesistiti in forme essenzialmente diverse. Ciò che orachiamiamo Terra ha dovuto passare attraverso a moltimutamenti, prima di diventare la dimora dell'attualemondo minerale, vegetale, animale e umano. Anche du-rante quegli stadi passati esistevano, ad esempio i mine-rali, ma avevano un aspetto interamente diverso da oggi.Di questi stadi passati riparleremo più avanti. Ora mo-streremo soltanto in che modo lo stato precedente si siatrasformato in quello attuale.

Si può approssimativamente rappresentare questa tra-sformazione paragonandola al passaggio di un vegetaleper lo stato di germe. Rappresentiamoci una pianta conla radice, lo stelo, le foglie, il fiore e il frutto. Essa as-sorbe le materie del mondo circostante e le elimina. Matutto ciò che in essa è materia, forma e attività, sparisce,e ne resta soltanto il piccolo germe, attraverso al qualela vita seguita a evolversi, per risorgere l'anno dopo inuguale forma. Così tutto ciò ch'era esistito sulla nostra

103

La scissione dal Sole

Seguiremo ora la cronaca dell'Akasha fino all'epocaremotissima in cui ebbe origine la nostra Terra attuale.Come «Terra» intendiamo quello stato del nostro piane-ta, per cui esso è dimora di minerali, piante, animali euomini nella loro forma attuale; poiché a questo stato neerano preceduti altri in cui i diversi regni naturali eranoesistiti in forme essenzialmente diverse. Ciò che orachiamiamo Terra ha dovuto passare attraverso a moltimutamenti, prima di diventare la dimora dell'attualemondo minerale, vegetale, animale e umano. Anche du-rante quegli stadi passati esistevano, ad esempio i mine-rali, ma avevano un aspetto interamente diverso da oggi.Di questi stadi passati riparleremo più avanti. Ora mo-streremo soltanto in che modo lo stato precedente si siatrasformato in quello attuale.

Si può approssimativamente rappresentare questa tra-sformazione paragonandola al passaggio di un vegetaleper lo stato di germe. Rappresentiamoci una pianta conla radice, lo stelo, le foglie, il fiore e il frutto. Essa as-sorbe le materie del mondo circostante e le elimina. Matutto ciò che in essa è materia, forma e attività, sparisce,e ne resta soltanto il piccolo germe, attraverso al qualela vita seguita a evolversi, per risorgere l'anno dopo inuguale forma. Così tutto ciò ch'era esistito sulla nostra

103

Page 104: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Terra nello stato antecedente spari, per risorgere nellostato attuale. Tutto ciò che si sarebbe potuto chiamareminerale, pianta, animale, nello stato prece dente, è spa-rito, come sono spariti nella pianta la radice, lo stelo,ecc. e in entrambi i casi è sopravissuto un germe da cuinuovamente si sviluppa l'antica forma. Nel germe giac-ciono nascoste le forze che danno origine alla nuovaforma.

All'epoca di cui ora parleremo, abbiamo dunque a chefare con una specie di germe terrestre che contiene in séle forze che condussero alla Terra attuale. Queste forzesono state acquistate attraverso agli stadi antecedenti.Però questo germe terrestre non si deve immaginare co-stituito di materia solida come quello di una pianta. Erainvece di natura animica, e consisteva di quella sostanzasottile, plastica e mobile chiamata, nella letteratura teo-sofica, astrale.

In questo germe astrale della Terra si trovano da pri-ma soltanto germi umani; sono i germi delle future ani-me umane. Tutto ciò che negli stadi antecedenti era giàesistito come natura minerale, vegetale, animale, è statoassorbito da questi germi umani e si è fuso con essi. Pri-ma dunque di mettere piede sulla Terra fisica, l'uomo èanima, è un essere astrale. Come tale viene a trovarsisulla Terra fisica. Questa è formata di una sostanzaestremamente rarefatta che la letteratura teosofica chia-ma lo stato più rarefatto dell'etere.

L'origine di questa Terra eterica verrà descritta piùtardi. A questo etere vengono a congiungersi gli esseri

104

Terra nello stato antecedente spari, per risorgere nellostato attuale. Tutto ciò che si sarebbe potuto chiamareminerale, pianta, animale, nello stato prece dente, è spa-rito, come sono spariti nella pianta la radice, lo stelo,ecc. e in entrambi i casi è sopravissuto un germe da cuinuovamente si sviluppa l'antica forma. Nel germe giac-ciono nascoste le forze che danno origine alla nuovaforma.

All'epoca di cui ora parleremo, abbiamo dunque a chefare con una specie di germe terrestre che contiene in séle forze che condussero alla Terra attuale. Queste forzesono state acquistate attraverso agli stadi antecedenti.Però questo germe terrestre non si deve immaginare co-stituito di materia solida come quello di una pianta. Erainvece di natura animica, e consisteva di quella sostanzasottile, plastica e mobile chiamata, nella letteratura teo-sofica, astrale.

In questo germe astrale della Terra si trovano da pri-ma soltanto germi umani; sono i germi delle future ani-me umane. Tutto ciò che negli stadi antecedenti era giàesistito come natura minerale, vegetale, animale, è statoassorbito da questi germi umani e si è fuso con essi. Pri-ma dunque di mettere piede sulla Terra fisica, l'uomo èanima, è un essere astrale. Come tale viene a trovarsisulla Terra fisica. Questa è formata di una sostanzaestremamente rarefatta che la letteratura teosofica chia-ma lo stato più rarefatto dell'etere.

L'origine di questa Terra eterica verrà descritta piùtardi. A questo etere vengono a congiungersi gli esseri

104

Page 105: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

umani astrali. Essi gli imprimono, per così dire, l'entitàloro così ch'esso diventa un'immagine dell'essere umanoastrale. Si tratta dunque, in questo stato primitivo, di unaTerra eterica che consiste in realtà soltanto di questi es-seri umani eterici e non è che un conglomerato di essi. Ilcorpo astrale o anima dell'uomo è ancora, in gran parte,al di fuori del corpo eterico e lo organizza dall'esterno.Per l'occultista questa Terra si presenta pressappococosi: è un globo costituito a sua volta da innumerevolipiccoli globi eterici, dagli esseri umani eterici; ed è cir-condata da un involucro astrale, come la Terra attuale ècircondata da un involucro d'aria. In questo involucroastrale (atmosfera) vivono gli esseri umani astrali, e dilà agiscono sulle loro immagini eteriche, e risveglianoin essi una vita umana eterica. Esiste in tutta la Terra ununico stato di materia; appunto quel sottile etere viven-te. Negli scritti teosofici questa prima umanità si chiamala prima razza radicale (polare).

L'evoluzione ulteriore della Terra prosegue in modoche da quell'unico stato di materia se ne formano due: lamateria più densa viene separata, lasciando dietro di séuna materia più rarefatta. La materia più densa è simileall'aria attuale; l'altra, più rarefatta, è simile a quella percui nella materia primitiva indivisa si producono ele-menti chimici. E, accanto a queste, rimane ancora un re-siduo della materia primitiva, dell'etere vivificato, poi-ché soltanto una parte di esso si suddivide nelle duequalità di materia sopraindicate. Ora, dunque, la Terrafisica comprende tre qualità di materia. Mentre prima

105

umani astrali. Essi gli imprimono, per così dire, l'entitàloro così ch'esso diventa un'immagine dell'essere umanoastrale. Si tratta dunque, in questo stato primitivo, di unaTerra eterica che consiste in realtà soltanto di questi es-seri umani eterici e non è che un conglomerato di essi. Ilcorpo astrale o anima dell'uomo è ancora, in gran parte,al di fuori del corpo eterico e lo organizza dall'esterno.Per l'occultista questa Terra si presenta pressappococosi: è un globo costituito a sua volta da innumerevolipiccoli globi eterici, dagli esseri umani eterici; ed è cir-condata da un involucro astrale, come la Terra attuale ècircondata da un involucro d'aria. In questo involucroastrale (atmosfera) vivono gli esseri umani astrali, e dilà agiscono sulle loro immagini eteriche, e risveglianoin essi una vita umana eterica. Esiste in tutta la Terra ununico stato di materia; appunto quel sottile etere viven-te. Negli scritti teosofici questa prima umanità si chiamala prima razza radicale (polare).

L'evoluzione ulteriore della Terra prosegue in modoche da quell'unico stato di materia se ne formano due: lamateria più densa viene separata, lasciando dietro di séuna materia più rarefatta. La materia più densa è simileall'aria attuale; l'altra, più rarefatta, è simile a quella percui nella materia primitiva indivisa si producono ele-menti chimici. E, accanto a queste, rimane ancora un re-siduo della materia primitiva, dell'etere vivificato, poi-ché soltanto una parte di esso si suddivide nelle duequalità di materia sopraindicate. Ora, dunque, la Terrafisica comprende tre qualità di materia. Mentre prima

105

Page 106: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

gli esseri astrali, che si trovano nell'involucro terrestre,agivano su di un'unica qualità di materia, devono oraagire su tre. E la loro azione si esercita nel modo se-guente: ciò ch'è divenuto simile all'aria, oppone da pri-ma resistenza all'azione degli esseri umani astrali; nonaccoglie tutto quello che, come predisposizione, esistenegli uomini astrali completi. La conseguenza ne è chel'umanità astrale devo dividersi in due gruppi. L'uno diquesti gruppi elabora la materia aeriforme e vi creaun'immagine di sé. L'altro gruppo può fare di più. Puòelaborare le altre due qualità di materia, e creare di séuna riproduzione tale, che sia formata dall'etere viventee anche dall'altra specie di etere, da quello che forma lesostanze elementari chimiche. Chiameremo questa spe-cie di etere» etere chimico».

Ma questo secondo gruppo di esseri umani astrali haconquistato tale sua facoltà superiore soltanto con l'eli-minare una parte, – cioè il primo gruppo, – degli esseriastrali, condannandolo a un lavoro inferiore. Se avesseconservato in sé le forze che producono questo lavoroinferiore, non avrebbe potuto elevarsi di più. Qui abbia-mo dunque a che fare con un processo il quale consistein ciò: che un elemento superiore si sviluppa a spese diun altro ch'esso elimina da sé.

Riguardo alla Terra fisica ci appare ora la seguenteimmagine: sono sorte due specie di esseri. In primo luo-go quelli che hanno un corpo aeriforme al quale lavora-no, da fuori, gli esseri astrali a quello appartenenti. Taliesseri sono simili agli animali e formano un primo re-

106

gli esseri astrali, che si trovano nell'involucro terrestre,agivano su di un'unica qualità di materia, devono oraagire su tre. E la loro azione si esercita nel modo se-guente: ciò ch'è divenuto simile all'aria, oppone da pri-ma resistenza all'azione degli esseri umani astrali; nonaccoglie tutto quello che, come predisposizione, esistenegli uomini astrali completi. La conseguenza ne è chel'umanità astrale devo dividersi in due gruppi. L'uno diquesti gruppi elabora la materia aeriforme e vi creaun'immagine di sé. L'altro gruppo può fare di più. Puòelaborare le altre due qualità di materia, e creare di séuna riproduzione tale, che sia formata dall'etere viventee anche dall'altra specie di etere, da quello che forma lesostanze elementari chimiche. Chiameremo questa spe-cie di etere» etere chimico».

Ma questo secondo gruppo di esseri umani astrali haconquistato tale sua facoltà superiore soltanto con l'eli-minare una parte, – cioè il primo gruppo, – degli esseriastrali, condannandolo a un lavoro inferiore. Se avesseconservato in sé le forze che producono questo lavoroinferiore, non avrebbe potuto elevarsi di più. Qui abbia-mo dunque a che fare con un processo il quale consistein ciò: che un elemento superiore si sviluppa a spese diun altro ch'esso elimina da sé.

Riguardo alla Terra fisica ci appare ora la seguenteimmagine: sono sorte due specie di esseri. In primo luo-go quelli che hanno un corpo aeriforme al quale lavora-no, da fuori, gli esseri astrali a quello appartenenti. Taliesseri sono simili agli animali e formano un primo re-

106

Page 107: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

gno animale sulla Terra. Questi animali hanno un aspet-to che, se lo descrivessimo qui, sembrerebbe piuttostostravagante all'uomo attuale. La loro forma (non dimen-tichiamo ch'essa consiste di sola materia aeriforme), nonsomiglia a nessuna delle forme animali d'oggi,ha tutt'alpiù una lontana somiglianza con certi gusci di lumaca econchiglie d'oggi. Accanto a queste forme animali conti-nua a progredire la formazione fisica dell'uomo. L'esse-re umano astrale, ora più avanzato, crea un'immagine fi-sica di se stesso che consiste di due qualità di materia:dell'etere vitale e dell'etere chimico.

Abbiamo dunque un essere umano che consiste di uncorpo astrale e che lavora a un corpo eterico composto asua volta di due specie di etere: l'etere vitale e l'eterechimico. Per mezzo dell'etere vitale l'immagine fisicaumana ha la facoltà di riprodursi, di procreare essericonsimili. Per mezzo dell'etere chimico sviluppa certeforze che sono simili alle attuali forze chimiche di attra-zione e di repulsione. Con ciò, l'immagine fisica umanaè in grado di attirare a sé certe sostanze dal mondo cir-costante e di aggregarsele, per eliminarle più tardi permezzo delle forze di repulsione. Naturalmente questesostanze possono esser prese soltanto dal regno animalee dal regno umano sopra descritti. È come un inizio dinutrizione. Le prime immagini umane sono dunquemangiatrici di animali e di uomini.

Accanto a tutti questi esseri rimangono ancora i di-scendenti degli esseri primitivi formati di solo etere vi-tale; ma questi, dovendosi adattare alle nuove condizio-

107

gno animale sulla Terra. Questi animali hanno un aspet-to che, se lo descrivessimo qui, sembrerebbe piuttostostravagante all'uomo attuale. La loro forma (non dimen-tichiamo ch'essa consiste di sola materia aeriforme), nonsomiglia a nessuna delle forme animali d'oggi,ha tutt'alpiù una lontana somiglianza con certi gusci di lumaca econchiglie d'oggi. Accanto a queste forme animali conti-nua a progredire la formazione fisica dell'uomo. L'esse-re umano astrale, ora più avanzato, crea un'immagine fi-sica di se stesso che consiste di due qualità di materia:dell'etere vitale e dell'etere chimico.

Abbiamo dunque un essere umano che consiste di uncorpo astrale e che lavora a un corpo eterico composto asua volta di due specie di etere: l'etere vitale e l'eterechimico. Per mezzo dell'etere vitale l'immagine fisicaumana ha la facoltà di riprodursi, di procreare essericonsimili. Per mezzo dell'etere chimico sviluppa certeforze che sono simili alle attuali forze chimiche di attra-zione e di repulsione. Con ciò, l'immagine fisica umanaè in grado di attirare a sé certe sostanze dal mondo cir-costante e di aggregarsele, per eliminarle più tardi permezzo delle forze di repulsione. Naturalmente questesostanze possono esser prese soltanto dal regno animalee dal regno umano sopra descritti. È come un inizio dinutrizione. Le prime immagini umane sono dunquemangiatrici di animali e di uomini.

Accanto a tutti questi esseri rimangono ancora i di-scendenti degli esseri primitivi formati di solo etere vi-tale; ma questi, dovendosi adattare alle nuove condizio-

107

Page 108: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ni terrestri, decadono. Ne derivano poi, dopo molte tra-sformazioni, gli esseri animali unicellulari, ed anche lecellule che più tardi formeranno gli esseri viventi piùcomplicati.

Il processo continua nel modo seguente: la materiaaeriforme si divide in due parti di cui una diventa piùdensa, acquosa; l'altra rimane aeriforme. Ma anche l'ete-re chimico si divide in due stati di materia: l'uno diventapiù denso e forma ciò che chiameremo qui etere lumino-so, il quale dona agli esseri che lo hanno in sé la facoltàdi rilucere. L'altra parte dell'etere chimico resta invecequal’era.

Ora abbiamo dunque una Terra fisica composta delleseguenti qualità di materia: acqua, aria, etere luminoso,etere chimico e etere vitale. Affinché gli esseri astralipossano nuovamente agire su queste qualità di materia,avviene di nuovo un processo per cui un elemento supe-riore si sviluppa a spese di un elemento inferiore cheviene poi eliminato.

Così hanno origine esseri fisici delle seguenti specie:in primo luogo quelli il cui corpo fisico è composto diacqua e di aria. Su questi agiscono ora esseri astraligrossolani già eliminati, costituendo così un nuovogruppo di animali formati di materia più grossolana diquella dei precedenti.

Un altro nuovo gruppo di esseri fisici ha un corpo chepuò essere formato di etere aeriforme e di etere lumino-so mescolati con l'acqua. Sono, questi ultimi, esseri si-mili alle piante, la cui forma però è molto diversa da

108

ni terrestri, decadono. Ne derivano poi, dopo molte tra-sformazioni, gli esseri animali unicellulari, ed anche lecellule che più tardi formeranno gli esseri viventi piùcomplicati.

Il processo continua nel modo seguente: la materiaaeriforme si divide in due parti di cui una diventa piùdensa, acquosa; l'altra rimane aeriforme. Ma anche l'ete-re chimico si divide in due stati di materia: l'uno diventapiù denso e forma ciò che chiameremo qui etere lumino-so, il quale dona agli esseri che lo hanno in sé la facoltàdi rilucere. L'altra parte dell'etere chimico resta invecequal’era.

Ora abbiamo dunque una Terra fisica composta delleseguenti qualità di materia: acqua, aria, etere luminoso,etere chimico e etere vitale. Affinché gli esseri astralipossano nuovamente agire su queste qualità di materia,avviene di nuovo un processo per cui un elemento supe-riore si sviluppa a spese di un elemento inferiore cheviene poi eliminato.

Così hanno origine esseri fisici delle seguenti specie:in primo luogo quelli il cui corpo fisico è composto diacqua e di aria. Su questi agiscono ora esseri astraligrossolani già eliminati, costituendo così un nuovogruppo di animali formati di materia più grossolana diquella dei precedenti.

Un altro nuovo gruppo di esseri fisici ha un corpo chepuò essere formato di etere aeriforme e di etere lumino-so mescolati con l'acqua. Sono, questi ultimi, esseri si-mili alle piante, la cui forma però è molto diversa da

108

Page 109: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quella delle piante attuali. Soltanto un terzo nuovo grup-po rappresenta l'uomo di allora. Il suo corpo fisico con-siste di tre qualità di etere: dell'etere luminoso, dell'eterechimico e dell'etere vitale. Se pensiamo che, oltre a que-sti, continuano ad esistere anche i discendenti degli anti-chi gruppi, potremmo misurare quale grande varietà diesseri viventi esistesse già in quel momento della vitaterrestre.

Segue ora un importante avvenimento cosmico. IlSole si separa dal resto, e con esso talune forze si allon-tanano senz'altro dalla Terra; queste forze, composte dauna parte di ciò che esisteva fino allora sulla Terranell'etere vitale, chimico e luminoso, vengono, per cosìdire, aspirate fuori dalla Terra, e si produce così un cam-biamento radicale in tutti quei gruppi di esseri terrestriche fino allora avevano contenuto in sé queste forze.Ciò determina una trasformazione; e i primi a subirla fu-rono gli esseri vegetali sopra descritti. Una parte delleforze dell'etere luminoso venne loro sottratta. Da allorain poi essi non poterono più svilupparsi come esseri vi-venti, se non quando la forza della luce, ch'era stata lorosottratta, agiva sii di essi da fuori.

Così le piante cominciarono a subire l'azione dellaluce del Sole.

Una cosa simile avvenne anche per i corpi umani. Illoro etere luminoso dovette da allora in poi cooperarecon l'etere luminoso del Sole per divenire atto alla vita.

Ma non furono colpiti soltanto quegli esseri che per-dettero direttamente l'etere luminoso, bensì anche gli al-

109

quella delle piante attuali. Soltanto un terzo nuovo grup-po rappresenta l'uomo di allora. Il suo corpo fisico con-siste di tre qualità di etere: dell'etere luminoso, dell'eterechimico e dell'etere vitale. Se pensiamo che, oltre a que-sti, continuano ad esistere anche i discendenti degli anti-chi gruppi, potremmo misurare quale grande varietà diesseri viventi esistesse già in quel momento della vitaterrestre.

Segue ora un importante avvenimento cosmico. IlSole si separa dal resto, e con esso talune forze si allon-tanano senz'altro dalla Terra; queste forze, composte dauna parte di ciò che esisteva fino allora sulla Terranell'etere vitale, chimico e luminoso, vengono, per cosìdire, aspirate fuori dalla Terra, e si produce così un cam-biamento radicale in tutti quei gruppi di esseri terrestriche fino allora avevano contenuto in sé queste forze.Ciò determina una trasformazione; e i primi a subirla fu-rono gli esseri vegetali sopra descritti. Una parte delleforze dell'etere luminoso venne loro sottratta. Da allorain poi essi non poterono più svilupparsi come esseri vi-venti, se non quando la forza della luce, ch'era stata lorosottratta, agiva sii di essi da fuori.

Così le piante cominciarono a subire l'azione dellaluce del Sole.

Una cosa simile avvenne anche per i corpi umani. Illoro etere luminoso dovette da allora in poi cooperarecon l'etere luminoso del Sole per divenire atto alla vita.

Ma non furono colpiti soltanto quegli esseri che per-dettero direttamente l'etere luminoso, bensì anche gli al-

109

Page 110: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

tri; poiché tutto, nel mondo, è collegato. Anche le formeanimali che non contenevano di per sé l'etere luminoso,venivano prima irraggiate dalle loro consorelle terrestri;e si sviluppavano sotto questa irradiazione. Ora cadeva-no anch'esse sotto l'azione del Sole situato al di fuori.Ma il corpo umano in modo speciale sviluppò organisensibili alla luce del Sole, i primi rudimenti degli occhiumani.

Per la Terra, il separarsi dal Sole ebbe come conse-guenza un'ulteriore condensazione della materia. Dallamateria liquida venne formandosi la materia solida, ecosì pure l'etere luminoso si separò in due: in un'altraspecie di etere luminoso e in etere che dà ai corpi la fa-coltà di riscaldare. La Terra diventò così un'entità capa-ce di sviluppare in sé il calore, e tutti i suoi esseri ven-nero sottoposti all'azione del calore. Di nuovo dovetteprodursi nell'astrale un processo simile al precedente;alcuni esseri progredirono a spese di altri. Si separòquella classe di esseri ch'erano atti a elaborare la materiadensa, solida. Così la Terra ebbe l'ossatura del regno mi-nerale. Da prima, i regni naturali più alti non agivanoancora su questa ossatura minerale solida. Si ebbe per-ciò sulla Terra un regno minerale solido, e un regno ve-getale la cui materia più densa erano l'acqua e l'aria. Inquesto regno, il corpo aeriforme stesso, a cagione deiprocessi già descritti, si era condensato in un corpo ac-queo. Accanto a questo esistevano animali nelle formepiù svariate, alcuni dai corpi acquei, altri dai corpi aeri-formi. Il corpo umano stesso era soggiaciuto ad un pro-

110

tri; poiché tutto, nel mondo, è collegato. Anche le formeanimali che non contenevano di per sé l'etere luminoso,venivano prima irraggiate dalle loro consorelle terrestri;e si sviluppavano sotto questa irradiazione. Ora cadeva-no anch'esse sotto l'azione del Sole situato al di fuori.Ma il corpo umano in modo speciale sviluppò organisensibili alla luce del Sole, i primi rudimenti degli occhiumani.

Per la Terra, il separarsi dal Sole ebbe come conse-guenza un'ulteriore condensazione della materia. Dallamateria liquida venne formandosi la materia solida, ecosì pure l'etere luminoso si separò in due: in un'altraspecie di etere luminoso e in etere che dà ai corpi la fa-coltà di riscaldare. La Terra diventò così un'entità capa-ce di sviluppare in sé il calore, e tutti i suoi esseri ven-nero sottoposti all'azione del calore. Di nuovo dovetteprodursi nell'astrale un processo simile al precedente;alcuni esseri progredirono a spese di altri. Si separòquella classe di esseri ch'erano atti a elaborare la materiadensa, solida. Così la Terra ebbe l'ossatura del regno mi-nerale. Da prima, i regni naturali più alti non agivanoancora su questa ossatura minerale solida. Si ebbe per-ciò sulla Terra un regno minerale solido, e un regno ve-getale la cui materia più densa erano l'acqua e l'aria. Inquesto regno, il corpo aeriforme stesso, a cagione deiprocessi già descritti, si era condensato in un corpo ac-queo. Accanto a questo esistevano animali nelle formepiù svariate, alcuni dai corpi acquei, altri dai corpi aeri-formi. Il corpo umano stesso era soggiaciuto ad un pro-

110

Page 111: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

cesso di condensazione, aveva cioè portato la sua corpo-reità più densa fino allo stato liquido. Questo suo corpoacqueo era compenetrato dall'etere calorico che si eracosì prodotto; ciò gli dava una qualità di materia che po-tremmo chiamare gassosa. Questo stato di materia delcorpo umano viene chiamato, nelle opere di scienza oc-culta, nebbia di fuoco. L'uomo era allora incorporato inquella «nebbia di fuoco». E con ciò siamo giunti, nelnostro studio della cronaca dell'Akasha, fino a quella ca-tastrofe cosmica ch'è avvenuta per l'uscita della Lunadalla Terra.

111

cesso di condensazione, aveva cioè portato la sua corpo-reità più densa fino allo stato liquido. Questo suo corpoacqueo era compenetrato dall'etere calorico che si eracosì prodotto; ciò gli dava una qualità di materia che po-tremmo chiamare gassosa. Questo stato di materia delcorpo umano viene chiamato, nelle opere di scienza oc-culta, nebbia di fuoco. L'uomo era allora incorporato inquella «nebbia di fuoco». E con ciò siamo giunti, nelnostro studio della cronaca dell'Akasha, fino a quella ca-tastrofe cosmica ch'è avvenuta per l'uscita della Lunadalla Terra.

111

Page 112: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La scissione dalla Luna

Le precedenti comunicazioni dell'Akasha sono giunteal punto in cui l'anima umana s'incorpora nella sottilemateria della «nebbia di fuoco». È assolutamente neces-sario chiarirci che l'uomo assunse la materia solida at-tuale soltanto più tardi, e, da prima, assai gradatamente.

Se vogliamo farci un'idea del suo corpo al grado dievoluzione di cui testé abbiamo parlato, dobbiamo rap-presentarcelo come una specie di vapore acqueo o di nu-vola ondeggiante nell'aria. Naturalmente, però, una si-mile immagine si avvicina solo assai superficialmentealla realtà, poiché quella nuvola di fuoco, ch'era»l'uomo», era interiormente vivificata e organizzata.

Ma, in confronto a ciò che l'uomo divenne più tardi,dobbiamo rappresentarcelo, a quell'epoca, animicamentedormiente, in uno stato di coscienza ancora crepuscola-re; egli è ancora privo di tutto ciò che chiamiamo intelli-genza, raziocinio, ragione. Invece di camminare, egli simuove, librandosi per mezzo di quattro organi simili amembra, in avanti, indietro, di fianco, da tutte le parti.Intorno all'anima di questi esseri abbiamo già preceden-temente riferito.

Però non bisogna pensare che i movimenti, e le altremanifestazioni di vita di questi esseri, avvenissero senzamotivo e senza regola; erano anzi perfettamente regola-

112

La scissione dalla Luna

Le precedenti comunicazioni dell'Akasha sono giunteal punto in cui l'anima umana s'incorpora nella sottilemateria della «nebbia di fuoco». È assolutamente neces-sario chiarirci che l'uomo assunse la materia solida at-tuale soltanto più tardi, e, da prima, assai gradatamente.

Se vogliamo farci un'idea del suo corpo al grado dievoluzione di cui testé abbiamo parlato, dobbiamo rap-presentarcelo come una specie di vapore acqueo o di nu-vola ondeggiante nell'aria. Naturalmente, però, una si-mile immagine si avvicina solo assai superficialmentealla realtà, poiché quella nuvola di fuoco, ch'era»l'uomo», era interiormente vivificata e organizzata.

Ma, in confronto a ciò che l'uomo divenne più tardi,dobbiamo rappresentarcelo, a quell'epoca, animicamentedormiente, in uno stato di coscienza ancora crepuscola-re; egli è ancora privo di tutto ciò che chiamiamo intelli-genza, raziocinio, ragione. Invece di camminare, egli simuove, librandosi per mezzo di quattro organi simili amembra, in avanti, indietro, di fianco, da tutte le parti.Intorno all'anima di questi esseri abbiamo già preceden-temente riferito.

Però non bisogna pensare che i movimenti, e le altremanifestazioni di vita di questi esseri, avvenissero senzamotivo e senza regola; erano anzi perfettamente regola-

112

Page 113: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ti. Tutto ciò che avveniva aveva significato e importan-za; ma la forza direttiva, l'intelligenza, non si trovavadentro gli esseri stessi; essi venivano, anzi, diretti daun'intelligenza che si trovava fuori di essi; cioè da esserisuperiori e più maturi di loro, i quali li circondavano e liguidavano. Poiché l'importante qualità essenziale dellanebbia di fuoco è che gli esseri umani, a quel grado dievoluzione in cui si trovavano allora, potevano incorpo-rarvisi; ma, al tempo stesso, potevano in essi prendercorpo anche esseri superiori, i quali venivano così a tro-varsi in piena reciprocità d'azione con gli uomini.L'uomo aveva sviluppato i suoi desideri, i suoi istinti, lesue passioni al grado in cui potevano prender forma nel-la nebbia di fuoco. Ma gli altri esseri, di cui abbiamoparlato, avevano per mezzo della loro ragione, della loroazione intelligente, la facoltà di creare per entro quellanebbia di fuoco. E possedevano facoltà ancora superiori,mediante le quali raggiungevano regioni più alte. Daqueste regioni provenivano i loro impulsi, le loro deter-minazioni; ma l'azione effettiva di questi impulsi si ma-nifestava nella nebbia di fuoco. Tutto ciò che succedevasulla Terra per opera degli uomini, proveniva dal rap-porto regolato del corpo di nebbia di fuoco degli uominicon quello degli esseri superiori.

Si può dunque dire che l'uomo tendesse con ognisforzo all'ascesa; nella nebbia di fuoco egli doveva svi-luppare, nel senso umano, qualità superiori a quelle chegià possedeva. Invece gli altri esseri tendevano all'ingiù,verso il mondo materiale; erano avviati a manifestare le

113

ti. Tutto ciò che avveniva aveva significato e importan-za; ma la forza direttiva, l'intelligenza, non si trovavadentro gli esseri stessi; essi venivano, anzi, diretti daun'intelligenza che si trovava fuori di essi; cioè da esserisuperiori e più maturi di loro, i quali li circondavano e liguidavano. Poiché l'importante qualità essenziale dellanebbia di fuoco è che gli esseri umani, a quel grado dievoluzione in cui si trovavano allora, potevano incorpo-rarvisi; ma, al tempo stesso, potevano in essi prendercorpo anche esseri superiori, i quali venivano così a tro-varsi in piena reciprocità d'azione con gli uomini.L'uomo aveva sviluppato i suoi desideri, i suoi istinti, lesue passioni al grado in cui potevano prender forma nel-la nebbia di fuoco. Ma gli altri esseri, di cui abbiamoparlato, avevano per mezzo della loro ragione, della loroazione intelligente, la facoltà di creare per entro quellanebbia di fuoco. E possedevano facoltà ancora superiori,mediante le quali raggiungevano regioni più alte. Daqueste regioni provenivano i loro impulsi, le loro deter-minazioni; ma l'azione effettiva di questi impulsi si ma-nifestava nella nebbia di fuoco. Tutto ciò che succedevasulla Terra per opera degli uomini, proveniva dal rap-porto regolato del corpo di nebbia di fuoco degli uominicon quello degli esseri superiori.

Si può dunque dire che l'uomo tendesse con ognisforzo all'ascesa; nella nebbia di fuoco egli doveva svi-luppare, nel senso umano, qualità superiori a quelle chegià possedeva. Invece gli altri esseri tendevano all'ingiù,verso il mondo materiale; erano avviati a manifestare le

113

Page 114: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

proprie forze creatrici in forme di materia sempre piùdense. Per essi ciò non significa affatto un abbassamen-to; appunto di ciò dobbiamo renderci chiaramente conto.Il dominare forme più dense di materia richiede forze efacoltà superiori. Anche questi esseri superiori avevanoavuto, in epoche precedenti di evoluzione, una forza li-mitata simile a quella dell'uomo attuale. Anch'essi, alpari dell'uomo attuale, ebbero potere da prima solo suciò che avveniva nel loro intimo, mentre la grossolanamateria esteriore sfuggiva al loro dominio. Ora essi ten-devano verso uno stato in cui avrebbero potuto domina-re e dirigere magicamente le cose esteriori. Erano dun-que, a quell'epoca, più avanti dell'uomo. L'uomo tende-va in alto, tendeva a incorporare l'intelletto in materiepiù sottili, affinché potesse più tardi agire verso l'ester-no; essi invece avevano già accolto dentro di sé l'intel-letto in epoche precedenti, e acquistavano ora forze ma-giche per infondere l'intelletto nel mondo circostante.Così, attraverso il periodo della nebbia di fuoco, l'uomomoveva verso l'alto, mentre quegli altri esseri, attraversoa questo medesimo periodo, urgevano all'ingiù per eser-citare la propria potenza.

Nella nebbia di fuoco possono agire specialmentequelle forze che l'uomo conosce come i propri istinti e lepassioni inferiori. All'epoca della nebbia di fuoco,tantol'uomo quanto gli esseri superiori si servono di questeforze. Sulla figura umana sopra descritta, – e precisa-mente all'interno di essa, – queste forze agiscono inmodo che l'uomo può sviluppare gli organi che lo ren-

114

proprie forze creatrici in forme di materia sempre piùdense. Per essi ciò non significa affatto un abbassamen-to; appunto di ciò dobbiamo renderci chiaramente conto.Il dominare forme più dense di materia richiede forze efacoltà superiori. Anche questi esseri superiori avevanoavuto, in epoche precedenti di evoluzione, una forza li-mitata simile a quella dell'uomo attuale. Anch'essi, alpari dell'uomo attuale, ebbero potere da prima solo suciò che avveniva nel loro intimo, mentre la grossolanamateria esteriore sfuggiva al loro dominio. Ora essi ten-devano verso uno stato in cui avrebbero potuto domina-re e dirigere magicamente le cose esteriori. Erano dun-que, a quell'epoca, più avanti dell'uomo. L'uomo tende-va in alto, tendeva a incorporare l'intelletto in materiepiù sottili, affinché potesse più tardi agire verso l'ester-no; essi invece avevano già accolto dentro di sé l'intel-letto in epoche precedenti, e acquistavano ora forze ma-giche per infondere l'intelletto nel mondo circostante.Così, attraverso il periodo della nebbia di fuoco, l'uomomoveva verso l'alto, mentre quegli altri esseri, attraversoa questo medesimo periodo, urgevano all'ingiù per eser-citare la propria potenza.

Nella nebbia di fuoco possono agire specialmentequelle forze che l'uomo conosce come i propri istinti e lepassioni inferiori. All'epoca della nebbia di fuoco,tantol'uomo quanto gli esseri superiori si servono di questeforze. Sulla figura umana sopra descritta, – e precisa-mente all'interno di essa, – queste forze agiscono inmodo che l'uomo può sviluppare gli organi che lo ren-

114

Page 115: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dono poi atto al pensare, alla formazione, cioè, dellapersonalità. Negli esseri superiori le stesse forze agisco-no, in quel medesimo periodo, in maniera ch'essi se neservono per creare, in modo impersonale gli ordinamen-ti della Terra. Vanno così formandosi sulla Terra, permezzo di questi esseri, configurazioni che sono di per séun riflesso delle regole dell'intelletto. Nell'uomo nasco-no, dunque, per l'azione delle forze passionali, gli organidell'intelletto personale; e intorno a lui si formano, permezzo di quelle stesse forze, organizzazioni permeate diintelligenza.

Cerchiamo ora di rappresentarci questo processo unpo’ più progredito; o, piuttosto rappresentiamoci ciò ch'èregistrato nella cronaca dell'Akasha, se rivolgiamo losguardo a un'epoca alquanto posteriore. Allora la Lunasi è staccata dalla Terra, e ciò ha prodotto un grandesconvolgimento. Le cose che circondano l'uomo hannoperduto gran parte del loro calore, cadendo così in unamaterialità più grossolana e più densa. L'uomo deve oravivere in questo ambiente raffreddato; e ciò gli è possi-bile soltanto s'egli trasforma la sua propria materia. Macon questo consolidarsi della materia, va congiunto altempo stesso un cambiamento di forma. Perché lo statodella «nebbia di fuoco» ha ceduto il posto ad un altroassai diverso. La conseguenza ne è che gli esseri supe-riori prima descritti non si servono più della nebbia difuoco quale mezzo della loro attività. Perciò non posso-no più esercitare la loro influenza su quelle manifesta-zioni animiche della vita degli uomini che prima erano

115

dono poi atto al pensare, alla formazione, cioè, dellapersonalità. Negli esseri superiori le stesse forze agisco-no, in quel medesimo periodo, in maniera ch'essi se neservono per creare, in modo impersonale gli ordinamen-ti della Terra. Vanno così formandosi sulla Terra, permezzo di questi esseri, configurazioni che sono di per séun riflesso delle regole dell'intelletto. Nell'uomo nasco-no, dunque, per l'azione delle forze passionali, gli organidell'intelletto personale; e intorno a lui si formano, permezzo di quelle stesse forze, organizzazioni permeate diintelligenza.

Cerchiamo ora di rappresentarci questo processo unpo’ più progredito; o, piuttosto rappresentiamoci ciò ch'èregistrato nella cronaca dell'Akasha, se rivolgiamo losguardo a un'epoca alquanto posteriore. Allora la Lunasi è staccata dalla Terra, e ciò ha prodotto un grandesconvolgimento. Le cose che circondano l'uomo hannoperduto gran parte del loro calore, cadendo così in unamaterialità più grossolana e più densa. L'uomo deve oravivere in questo ambiente raffreddato; e ciò gli è possi-bile soltanto s'egli trasforma la sua propria materia. Macon questo consolidarsi della materia, va congiunto altempo stesso un cambiamento di forma. Perché lo statodella «nebbia di fuoco» ha ceduto il posto ad un altroassai diverso. La conseguenza ne è che gli esseri supe-riori prima descritti non si servono più della nebbia difuoco quale mezzo della loro attività. Perciò non posso-no più esercitare la loro influenza su quelle manifesta-zioni animiche della vita degli uomini che prima erano

115

Page 116: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

state il loro principale campo d'azione. Ora essi hannoacquistato potere su quelle configurazioni dell'uomoche, prima, essi stessi avevano creato dalla nebbia difuoco. Tale cambiamento d'attività si compie di paripasso con una trasformazione della figura umana: unametà di questa con due organi di locomozione si è tra-sformata nella metà inferiore del corpo, che con ciò èdiventata principalmente il veicolo della nutrizione edella riproduzione. L'altra metà si è invece, per cosìdire, rivolta all'insù, e gli altri due organi di locomozio-ne sono diventati embrioni di mani. Ed altri organi cheprima erano serviti anch'essi alla nutrizione e alla pro-creazione, si trasformano in organi della parola e delpensiero.

L'uomo si è eretto; questa è l'immediata conseguenzadella scissione dalla Luna. E insieme alla Luna spariro-no dal corpo della Terra tutte quelle forze mercè le qualil'uomo poteva ancora, durante l'epoca della nebbia difuoco, fecondarsi da sé e riprodurre esseri simili a luisenz'altro influsso esterno. Tutta la metà inferiore delcorpo umano, ciò che spesso si chiama «natura inferio-re», viene ora a trovarsi sotto l'influenza intelligente-mente formativa degli esseri superiori.

Essi devono ora organizzare, per mezzo della coope-razione dei due sessi, ciò che prima regolavano entrol'uomo stesso, allorché le forze della Luna, ora separate,si trovavano ancora con unte alla Terra. Questo ci spiegaperché gli iniziati considerino la Luna quale simbolodelle forze di riproduzione. Appunto con la Luna sono,

116

state il loro principale campo d'azione. Ora essi hannoacquistato potere su quelle configurazioni dell'uomoche, prima, essi stessi avevano creato dalla nebbia difuoco. Tale cambiamento d'attività si compie di paripasso con una trasformazione della figura umana: unametà di questa con due organi di locomozione si è tra-sformata nella metà inferiore del corpo, che con ciò èdiventata principalmente il veicolo della nutrizione edella riproduzione. L'altra metà si è invece, per cosìdire, rivolta all'insù, e gli altri due organi di locomozio-ne sono diventati embrioni di mani. Ed altri organi cheprima erano serviti anch'essi alla nutrizione e alla pro-creazione, si trasformano in organi della parola e delpensiero.

L'uomo si è eretto; questa è l'immediata conseguenzadella scissione dalla Luna. E insieme alla Luna spariro-no dal corpo della Terra tutte quelle forze mercè le qualil'uomo poteva ancora, durante l'epoca della nebbia difuoco, fecondarsi da sé e riprodurre esseri simili a luisenz'altro influsso esterno. Tutta la metà inferiore delcorpo umano, ciò che spesso si chiama «natura inferio-re», viene ora a trovarsi sotto l'influenza intelligente-mente formativa degli esseri superiori.

Essi devono ora organizzare, per mezzo della coope-razione dei due sessi, ciò che prima regolavano entrol'uomo stesso, allorché le forze della Luna, ora separate,si trovavano ancora con unte alla Terra. Questo ci spiegaperché gli iniziati considerino la Luna quale simbolodelle forze di riproduzione. Appunto con la Luna sono,

116

Page 117: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

per così dire, connesse queste forze; e gli esseri superio-ri hanno una relazione con la Luna; sono, in certo qualmodo, déi lunari. Essi agivano entro l'uomo per mezzodelle forze della Luna, prima della sua scissione; dopola quale, invece, le loro forze agirono dal di fuori sullaprocreazione umana.

Si può anche dire che quelle elevate forze spirituali,le quali prima agivano attraverso la nebbia di fuoco su-gli istinti superiori dell'uomo, sono ora discese ad eser-citare il loro potere nel campo della procreazione. Effet-tivamente sono forze superiori quelle che organizzano eregolano questo campo. E con ciò esprimiamo una sen-tenza importante della scienza occulta, che suona così:le forze superiori divine stanno in relazione con le forzeapparentemente inferiori della natura umana. La parola«apparentemente» dev'essere qui interpretata nel suopieno significato, poiché disconosceremmo interamentele verità occulte, se nelle forze della procreazione per sestesse vedessimo qualcosa di inferiore. Solo quandol'uomo abusa di queste forze, quando le assoggetta allesue passioni e ai suoi istinti, solo allora in queste forzec'è qualcosa di dannoso, ma non quando egli le nobilita,riconoscendo in esse una forza spirituale divina. In que-sto caso egli porrà queste sue forze di procreazione alservizio dell'evoluzione della Terra, attuando, per mezzoloro, le intenzioni degli esseri superiori. La scienza oc-culta insegna a elevare e nobilitare queste forze, sotto-ponendole alle leggi divine, non già a soffocarle; ciò po-trebbe essere soltanto la conseguenza di un'interpreta-

117

per così dire, connesse queste forze; e gli esseri superio-ri hanno una relazione con la Luna; sono, in certo qualmodo, déi lunari. Essi agivano entro l'uomo per mezzodelle forze della Luna, prima della sua scissione; dopola quale, invece, le loro forze agirono dal di fuori sullaprocreazione umana.

Si può anche dire che quelle elevate forze spirituali,le quali prima agivano attraverso la nebbia di fuoco su-gli istinti superiori dell'uomo, sono ora discese ad eser-citare il loro potere nel campo della procreazione. Effet-tivamente sono forze superiori quelle che organizzano eregolano questo campo. E con ciò esprimiamo una sen-tenza importante della scienza occulta, che suona così:le forze superiori divine stanno in relazione con le forzeapparentemente inferiori della natura umana. La parola«apparentemente» dev'essere qui interpretata nel suopieno significato, poiché disconosceremmo interamentele verità occulte, se nelle forze della procreazione per sestesse vedessimo qualcosa di inferiore. Solo quandol'uomo abusa di queste forze, quando le assoggetta allesue passioni e ai suoi istinti, solo allora in queste forzec'è qualcosa di dannoso, ma non quando egli le nobilita,riconoscendo in esse una forza spirituale divina. In que-sto caso egli porrà queste sue forze di procreazione alservizio dell'evoluzione della Terra, attuando, per mezzoloro, le intenzioni degli esseri superiori. La scienza oc-culta insegna a elevare e nobilitare queste forze, sotto-ponendole alle leggi divine, non già a soffocarle; ciò po-trebbe essere soltanto la conseguenza di un'interpreta-

117

Page 118: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

zione superficiale dei principi occulti, travisati da unascetismo mal compreso.

Vediamo che nell'altra metà, nella metà superiore,l'uomo ha sviluppato qualcosa su cui gli esseri superioriprima descritti non hanno alcuna influenza. Su questametà acquistano potere altri esseri; quelli cioè che, agradini d'evoluzione precedenti, hanno bensì sopravan-zato gli uomini nel progresso, ma non hanno raggiuntoil grado degli déi lunari; nella nebbia di fuoco essi nonpotevano esercitare ancora alcun potere. Ora però, rag-giunto uno stato più avanzato, in cui per mezzo dellanebbia di fuoco si è andato formando negli organidell'intelletto umano qualcosa ch'essi stessi, anteceden-temente, stavano per appropriarsi, è giunto il loro mo-mento. Gli déi lunari avevano acquistato, già prima,l'intelletto ordinatore che agisce sul mondo esterno; lopossedevano già all'inizio dell'epoca della nebbia di fuo-co, e potevano agire al di fuori, sulle cose della Terra.Gli esseri che abbiamo or ora menzionato, non erano ar-rivati, in tempi anteriori, fino a sviluppare l'intelletto cheagisce esteriormente; perciò l'epoca della nebbia di fuo-co li trovò impreparati. Ora però l'intelletto è nell'uomo,ed essi s'impadroniscono di questo intelletto umano peragire, per mezzo suo, sulle cose della Terra. Come glidéi lunari avevano prima esercitato la loro azione su tut-to l'uomo, agiscono ora solamente sulla sua metà infe-riore; la metà superiore subisce invece l'influenza di en-tità inferiori.

118

zione superficiale dei principi occulti, travisati da unascetismo mal compreso.

Vediamo che nell'altra metà, nella metà superiore,l'uomo ha sviluppato qualcosa su cui gli esseri superioriprima descritti non hanno alcuna influenza. Su questametà acquistano potere altri esseri; quelli cioè che, agradini d'evoluzione precedenti, hanno bensì sopravan-zato gli uomini nel progresso, ma non hanno raggiuntoil grado degli déi lunari; nella nebbia di fuoco essi nonpotevano esercitare ancora alcun potere. Ora però, rag-giunto uno stato più avanzato, in cui per mezzo dellanebbia di fuoco si è andato formando negli organidell'intelletto umano qualcosa ch'essi stessi, anteceden-temente, stavano per appropriarsi, è giunto il loro mo-mento. Gli déi lunari avevano acquistato, già prima,l'intelletto ordinatore che agisce sul mondo esterno; lopossedevano già all'inizio dell'epoca della nebbia di fuo-co, e potevano agire al di fuori, sulle cose della Terra.Gli esseri che abbiamo or ora menzionato, non erano ar-rivati, in tempi anteriori, fino a sviluppare l'intelletto cheagisce esteriormente; perciò l'epoca della nebbia di fuo-co li trovò impreparati. Ora però l'intelletto è nell'uomo,ed essi s'impadroniscono di questo intelletto umano peragire, per mezzo suo, sulle cose della Terra. Come glidéi lunari avevano prima esercitato la loro azione su tut-to l'uomo, agiscono ora solamente sulla sua metà infe-riore; la metà superiore subisce invece l'influenza di en-tità inferiori.

118

Page 119: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

L'uomo, in tal modo, viene a trovarsi sotto una dupli-ce direzione: per quanto riguarda la sua parte inferioreegli è soggetto agli déi lunari; invece, per quanto riguar-da la sua personalità sviluppata, viene a trovarsi sotto ladirezione di quegli esseri che dal nome della loro guidavengono chiamati «luciferici». Gli déi luciferici condu-cono dunque a termine la propria evoluzione servendosidelle risvegliate forze intellettuali degli uomini. Primadi allora non erano riusciti a raggiungere questo gradi-no. Con ciò essi danno pure all'uomo la disposizionealla libertà, al discernimento tra il bene e il male.

Sotto la sola direzione degli déi lunari, si è bensì for-mato l’organo dell'intelletto umano, ma questi déil'avrebbero lasciato inattivo, non avendo nessun interes-se a servirsene, poiché erano già in possesso di forze in-tellettuali proprie. Gli esseri luciferici, invece, avevanoun interesse proprio a sviluppare l'intelletto umano, e ri-volgerlo alle cose della Terra. Essi divennero, per gli uo-mini, i maestri di tutto ciò che si può raggiungere permezzo dell'intelletto umano. Ma anch'essi potevano es-serne solamente gli istigatori; poiché non erano in gradodi sviluppare l'intelletto in se stessi, ma soltantonell'uomo.

Sorse così sulla Terra una duplice tendenza dell'attivi-tà: l'una derivava direttamente dagli déi lunari, ed era,fin dal principio, un'attività razionale, regolata da leggi.Gli déi lunari avevano fatto già prima il loro tirocinio:avevano ormai superato la possibilità dell'errore. Invecegli déi luciferici, che lavoravano con gli uomini, dove-

119

L'uomo, in tal modo, viene a trovarsi sotto una dupli-ce direzione: per quanto riguarda la sua parte inferioreegli è soggetto agli déi lunari; invece, per quanto riguar-da la sua personalità sviluppata, viene a trovarsi sotto ladirezione di quegli esseri che dal nome della loro guidavengono chiamati «luciferici». Gli déi luciferici condu-cono dunque a termine la propria evoluzione servendosidelle risvegliate forze intellettuali degli uomini. Primadi allora non erano riusciti a raggiungere questo gradi-no. Con ciò essi danno pure all'uomo la disposizionealla libertà, al discernimento tra il bene e il male.

Sotto la sola direzione degli déi lunari, si è bensì for-mato l’organo dell'intelletto umano, ma questi déil'avrebbero lasciato inattivo, non avendo nessun interes-se a servirsene, poiché erano già in possesso di forze in-tellettuali proprie. Gli esseri luciferici, invece, avevanoun interesse proprio a sviluppare l'intelletto umano, e ri-volgerlo alle cose della Terra. Essi divennero, per gli uo-mini, i maestri di tutto ciò che si può raggiungere permezzo dell'intelletto umano. Ma anch'essi potevano es-serne solamente gli istigatori; poiché non erano in gradodi sviluppare l'intelletto in se stessi, ma soltantonell'uomo.

Sorse così sulla Terra una duplice tendenza dell'attivi-tà: l'una derivava direttamente dagli déi lunari, ed era,fin dal principio, un'attività razionale, regolata da leggi.Gli déi lunari avevano fatto già prima il loro tirocinio:avevano ormai superato la possibilità dell'errore. Invecegli déi luciferici, che lavoravano con gli uomini, dove-

119

Page 120: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

vano prima raggiungere essi stessi questa chiarificazio-ne. Sotto la loro direzione, l'uomo doveva imparare atrovare le leggi del suo proprio essere. Guidato da Luci-fero, doveva diventare anch'egli» uno degli déi».

Si potrebbe ora domandare: «A che punto sono rima-sti gli esseri luciferici, se nella loro evoluzione non sonogiunti fino alla creazione permeata di intelligenza, entrola nebbia di fuoco? Che punto di evoluzione terrestreraggiunsero le loro facoltà per poter partecipare al lavo-ro degli déi lunari?». La cronaca dell'Akasha ce lo mo-stra. Essi poterono partecipare al lavoro terrestre fino almomento in cui il Sole si staccò dalla Terra. Ci si palesail fatto che, fino a quell'epoca, essi avevano bensì com-piuto un lavoro inferiore a quello degli déi lunari, maciò nonostante appartenevano alla schiera dei creatoridivini. Dopo la scissione del Sole dalla Terra, ebbe prin-cipio su quest'ultima un'attività (appunto l'attività entrola nebbia di fuoco) alla quale gli déi lunari erano prepa-rati, non però gli spiriti luciferici. Per questi subentròdunque un periodo di riposo, d'aspettativa. Quando poi,dileguatasi la nebbia di fuoco, gli esseri umani comin-ciarono a lavorare alla formazione dei loro organidell'intelletto, gli spiriti luciferici si mossero; poterononuovamente uscire dal loro stato di riposo. Infatti lacreazione dell'intelletto sta in relazione con l'attività delSole. Il sorgere dell'intelletto nella natura umana è comeil risplendere di un sole interiore. Questo non è dettosoltanto figuratamente, ma in senso del tutto reale. Cosìquesti spiriti ebbero occasione di riprendere, nell'interno

120

vano prima raggiungere essi stessi questa chiarificazio-ne. Sotto la loro direzione, l'uomo doveva imparare atrovare le leggi del suo proprio essere. Guidato da Luci-fero, doveva diventare anch'egli» uno degli déi».

Si potrebbe ora domandare: «A che punto sono rima-sti gli esseri luciferici, se nella loro evoluzione non sonogiunti fino alla creazione permeata di intelligenza, entrola nebbia di fuoco? Che punto di evoluzione terrestreraggiunsero le loro facoltà per poter partecipare al lavo-ro degli déi lunari?». La cronaca dell'Akasha ce lo mo-stra. Essi poterono partecipare al lavoro terrestre fino almomento in cui il Sole si staccò dalla Terra. Ci si palesail fatto che, fino a quell'epoca, essi avevano bensì com-piuto un lavoro inferiore a quello degli déi lunari, maciò nonostante appartenevano alla schiera dei creatoridivini. Dopo la scissione del Sole dalla Terra, ebbe prin-cipio su quest'ultima un'attività (appunto l'attività entrola nebbia di fuoco) alla quale gli déi lunari erano prepa-rati, non però gli spiriti luciferici. Per questi subentròdunque un periodo di riposo, d'aspettativa. Quando poi,dileguatasi la nebbia di fuoco, gli esseri umani comin-ciarono a lavorare alla formazione dei loro organidell'intelletto, gli spiriti luciferici si mossero; poterononuovamente uscire dal loro stato di riposo. Infatti lacreazione dell'intelletto sta in relazione con l'attività delSole. Il sorgere dell'intelletto nella natura umana è comeil risplendere di un sole interiore. Questo non è dettosoltanto figuratamente, ma in senso del tutto reale. Cosìquesti spiriti ebbero occasione di riprendere, nell'interno

120

Page 121: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dell'uomo, quella loro attività ch'è in relazione col Sole;e ciò avvenne allorché la nebbia di fuoco si fu dileguatadalla Terra.

Così si spiega da dove provenga il nome di Lucifero,cioe» portatore di luce», e perché la scienza occulta de-finisca questi esseri come «déi solari».

Tutto ciò che segue sarà comprensibile soltanto se sirivolge lo sguardo a quelle epoche che hanno precedutol'evoluzione della Terra. Lo faremo nei prossimi capito-li. Mostreremo in essi quale evoluzione abbiano attra-versato sugli altri pianeti gli esseri collegati con la Ter-ra, prima di discendere sulla Terra stessa. Impareremo aconoscere ancor meglio la natura degli déi lunari e sola-ri, e al tempo stesso ci apparirà evidente l'evoluzione delregno animale, del regno vegetale e del regno minerale.

121

dell'uomo, quella loro attività ch'è in relazione col Sole;e ciò avvenne allorché la nebbia di fuoco si fu dileguatadalla Terra.

Così si spiega da dove provenga il nome di Lucifero,cioe» portatore di luce», e perché la scienza occulta de-finisca questi esseri come «déi solari».

Tutto ciò che segue sarà comprensibile soltanto se sirivolge lo sguardo a quelle epoche che hanno precedutol'evoluzione della Terra. Lo faremo nei prossimi capito-li. Mostreremo in essi quale evoluzione abbiano attra-versato sugli altri pianeti gli esseri collegati con la Ter-ra, prima di discendere sulla Terra stessa. Impareremo aconoscere ancor meglio la natura degli déi lunari e sola-ri, e al tempo stesso ci apparirà evidente l'evoluzione delregno animale, del regno vegetale e del regno minerale.

121

Page 122: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Parentesi necessaria

Nel capitolo seguente cominceremo a trattare dellaevoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazio-ne con lui, prima del «periodo terrestre». Poiché, quan-do l'uomo cominciò a collegare il proprio destino colpianeta che noi chiamiamo «Terra», egli aveva già attra-versato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali siera preparato, in certo qual modo, alla vita terrestre. Sidevono distinguere tre di questi gradi che chiameremogradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dàil nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi ter-mini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpicelesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto talinomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa rela-zione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inol-tre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abi-tato altri pianeti; ma dicendo «altri pianeti» dobbiamointendere soltanto precedenti stati d'evoluzione dellaTerra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseriche le appartengono, è passata, prima di diventare «Ter-ra», attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Satur-no,Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre prece-denti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo sensoviene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso,quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti

122

Parentesi necessaria

Nel capitolo seguente cominceremo a trattare dellaevoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazio-ne con lui, prima del «periodo terrestre». Poiché, quan-do l'uomo cominciò a collegare il proprio destino colpianeta che noi chiamiamo «Terra», egli aveva già attra-versato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali siera preparato, in certo qual modo, alla vita terrestre. Sidevono distinguere tre di questi gradi che chiameremogradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dàil nome di Saturno, Sole, Luna. Vedremo che questi ter-mini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpicelesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto talinomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa rela-zione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inol-tre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abi-tato altri pianeti; ma dicendo «altri pianeti» dobbiamointendere soltanto precedenti stati d'evoluzione dellaTerra stessa e dei suoi abitanti. La Terra, e tutti gli esseriche le appartengono, è passata, prima di diventare «Ter-ra», attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Satur-no,Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre prece-denti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo sensoviene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso,quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti

122

Page 123: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incar-nazione attuale.

L'evoluzione planetaria dell'uomo e degli altri esseriappartenenti alla Terra formerà appunto l'oggetto deiprossimi capitoli della cronaca dell'Akasha.

Con ciò non vogliamo dire che questi tre stati non sia-no stati preceduti da altri; ma tutto ciò che precede siperde in un'oscurità che nemmeno l'indagine della scien-za occulta riesce a tutta prima a rischiarare; poichéquest'indagine non si basa sulla speculazione, su tramedi semplici concetti, ma sulla vera esperienza spirituale.E come il nostro occhio fisico, spaziando in un liberocampo, giunge a vedere soltanto fino a un certo limite enon può oltrepassare l'orizzonte, così pure «l’occhio spi-rituale» non può oltrepassare un dato orizzonte di tem-po.

La scienza dello spirito si basa sull'esperienza e sitiene nei limiti di questa esperienza. Solo un pensierocavilloso vorrà ad ogni costo indagare che cosa ci fosse«proprio al principio del mondo» e «perché mai Dio ab-bia creato il mondo». Per lo scienziato occultista sì trattapiuttosto di comprendere che, raggiunto un certo gradodi conoscenza, certe domande non si fanno più; poichénei limiti dell'esperienza spirituale si rivela all'uomo tut-to quanto gli è necessario per compiere la sua missionesul nostro pianeta. Chi pazientemente cerca di penetrarele esperienze degli occultisti, vedrà che l'uomo può tro-vare piena soddisfazione a tutte le questioni che gli sononecessarie, entro l’àmbito dell'esperienza spirituale. Nei

123

incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incar-nazione attuale.

L'evoluzione planetaria dell'uomo e degli altri esseriappartenenti alla Terra formerà appunto l'oggetto deiprossimi capitoli della cronaca dell'Akasha.

Con ciò non vogliamo dire che questi tre stati non sia-no stati preceduti da altri; ma tutto ciò che precede siperde in un'oscurità che nemmeno l'indagine della scien-za occulta riesce a tutta prima a rischiarare; poichéquest'indagine non si basa sulla speculazione, su tramedi semplici concetti, ma sulla vera esperienza spirituale.E come il nostro occhio fisico, spaziando in un liberocampo, giunge a vedere soltanto fino a un certo limite enon può oltrepassare l'orizzonte, così pure «l’occhio spi-rituale» non può oltrepassare un dato orizzonte di tem-po.

La scienza dello spirito si basa sull'esperienza e sitiene nei limiti di questa esperienza. Solo un pensierocavilloso vorrà ad ogni costo indagare che cosa ci fosse«proprio al principio del mondo» e «perché mai Dio ab-bia creato il mondo». Per lo scienziato occultista sì trattapiuttosto di comprendere che, raggiunto un certo gradodi conoscenza, certe domande non si fanno più; poichénei limiti dell'esperienza spirituale si rivela all'uomo tut-to quanto gli è necessario per compiere la sua missionesul nostro pianeta. Chi pazientemente cerca di penetrarele esperienze degli occultisti, vedrà che l'uomo può tro-vare piena soddisfazione a tutte le questioni che gli sononecessarie, entro l’àmbito dell'esperienza spirituale. Nei

123

Page 124: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

capitoli seguenti vedremo, per esempio, come si possainteramente risolvere la questione dell'«origine delmale» e molte altre cose che l'uomo deve voler sapere.

Né vogliamo certo dire con ciò che l'uomo non debbamai arrivare ad una spiegazione intorno all'origine delmondo, ecc. potrà arrivarvi certamente. Ma deve primapassare attraverso a quelle conoscenze che già si rivela-no per mezzo dell'esperienza spirituale più immediata.Allora riconoscerà che queste domande vanno poste inmodo diverso da come egli le pone oggi.

Quanto più profondamente si penetra nella verascienza occulta, tanto più si diventa modesti. Allora sol-tanto si riconosce come ci si debba rendere maturi apoco a poco, per diventar degni di una certa conoscenza.L'orgoglio e l'immodestia sono qualità umane che a uncerto grado di conoscenza non hanno più senso. Acqui-stato un poco di conoscenza, si vede quanto sia infinita-mente grande il campo che si apre davanti a noi. Attra-verso al sapere giungiamo appunto a riconoscere quantopoco sappiamo. E con ciò acquistiamo anche il senti-mento dell'enorme responsabilità che prendiamo su dinoi quando parliamo di conoscenza soprasensibile. Ep-pure l'umanità non può vivere senza questa conoscenzadel soprasensibile. Ma chi diffonde tali cognizioni, devearmarsi di molta modestia, di una vera e sincera autocri-tica, di uno sforzo perseverante verso la conoscenza dise stesso, e della massima prudenza.

Queste osservazioni sono necessarie qui, come inter-mezzo, prima di procedere verso cognizioni superiori a

124

capitoli seguenti vedremo, per esempio, come si possainteramente risolvere la questione dell'«origine delmale» e molte altre cose che l'uomo deve voler sapere.

Né vogliamo certo dire con ciò che l'uomo non debbamai arrivare ad una spiegazione intorno all'origine delmondo, ecc. potrà arrivarvi certamente. Ma deve primapassare attraverso a quelle conoscenze che già si rivela-no per mezzo dell'esperienza spirituale più immediata.Allora riconoscerà che queste domande vanno poste inmodo diverso da come egli le pone oggi.

Quanto più profondamente si penetra nella verascienza occulta, tanto più si diventa modesti. Allora sol-tanto si riconosce come ci si debba rendere maturi apoco a poco, per diventar degni di una certa conoscenza.L'orgoglio e l'immodestia sono qualità umane che a uncerto grado di conoscenza non hanno più senso. Acqui-stato un poco di conoscenza, si vede quanto sia infinita-mente grande il campo che si apre davanti a noi. Attra-verso al sapere giungiamo appunto a riconoscere quantopoco sappiamo. E con ciò acquistiamo anche il senti-mento dell'enorme responsabilità che prendiamo su dinoi quando parliamo di conoscenza soprasensibile. Ep-pure l'umanità non può vivere senza questa conoscenzadel soprasensibile. Ma chi diffonde tali cognizioni, devearmarsi di molta modestia, di una vera e sincera autocri-tica, di uno sforzo perseverante verso la conoscenza dise stesso, e della massima prudenza.

Queste osservazioni sono necessarie qui, come inter-mezzo, prima di procedere verso cognizioni superiori a

124

Page 125: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quelle finora esposte nei precedenti capitoli della crona-ca dell'Akasha. Prima verremo a conoscere, nelle ulte-riori comunicazioni, il passato dell'uomo, e poi farannoseguito le visioni del futuro. Poiché il futuro può rivelar-si alla vera conoscenza spirituale, sebbene soltanto nellamisura necessaria all'uomo, affinché possa compiere ipropri destini. Chi rifiuta a priori la scienza occulta edalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nelcampo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciòch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere que-sti rapporti col futuro; eppure una semplice riflessionelogica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma taliriflessioni logiche vengono accettate soltanto finché nonsi accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono po-tenti nemici anche della logica.

Facciamo una considerazione: combinando in propor-zioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idroge-no, per una legge necessaria si produce acido solforico.E chi ha studiato chimica è in grado di predire ciò chedeve necessariamente succedere quando queste tre so-stanze siano messe in relazione tra loro nelle condizionivolute. Questo chimico è dunque, nel campo limitato delmondo materiale, un profeta; e la sua profezia risulte-rebbe falsa soltanto nel caso che le leggi naturali si mu-tassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga leleggi spirituali appunto come il fisico o il chimico inda-gano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severitàche l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da questegrandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità.

125

quelle finora esposte nei precedenti capitoli della crona-ca dell'Akasha. Prima verremo a conoscere, nelle ulte-riori comunicazioni, il passato dell'uomo, e poi farannoseguito le visioni del futuro. Poiché il futuro può rivelar-si alla vera conoscenza spirituale, sebbene soltanto nellamisura necessaria all'uomo, affinché possa compiere ipropri destini. Chi rifiuta a priori la scienza occulta edalla cattedra dei propri pregiudizi relega senz'altro nelcampo delle fantasticherie e delle chimere tutto ciòch'essa offre, riuscirà meno che mai a comprendere que-sti rapporti col futuro; eppure una semplice riflessionelogica potrebbe far capire di che cosa si tratta. Ma taliriflessioni logiche vengono accettate soltanto finché nonsi accordano coi pregiudizi umani. I pregiudizi sono po-tenti nemici anche della logica.

Facciamo una considerazione: combinando in propor-zioni esattamente determinate zolfo, ossigeno e idroge-no, per una legge necessaria si produce acido solforico.E chi ha studiato chimica è in grado di predire ciò chedeve necessariamente succedere quando queste tre so-stanze siano messe in relazione tra loro nelle condizionivolute. Questo chimico è dunque, nel campo limitato delmondo materiale, un profeta; e la sua profezia risulte-rebbe falsa soltanto nel caso che le leggi naturali si mu-tassero repentinamente. Ebbene, l'occultista indaga leleggi spirituali appunto come il fisico o il chimico inda-gano le leggi fisiche; e lo fa col metodo e con la severitàche l'indagine spirituale richiede. Ma appunto da questegrandi leggi spirituali dipende l'evoluzione dell'umanità.

125

Page 126: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lozolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali,così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che siauna violazione delle leggi dello spirito. Chi conoscequeste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardosulle leggi che reggeranno l'avvenire.

Noi usiamo qui appunto questo paragone per la previ-sione profetica dei futuri destini dell'umanità, perché lavera scienza occulta intende tali previsioni precisamentein questo senso. E per chi intende queste vedutedell'occultismo, cade anche l'obiezione che tale previ-sione delle cose renda impossibile la libertà umana. Tut-to ciò che corrisponde ad una legge può essere previsto;ma la volontà non viene determinata dalla legge. Com'èpredestinato che, in qualsiasi caso, solo secondo unalegge prestabilita l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo forme-ranno, combinandosi, l'acido solforico, è altrettanto si-curo che potrà dipendere dalla volontà umana lo stabili-re le condizioni in cui la legge agirà. E cosi accadrà an-che dei grandi fatti universali e dei destini umanidell'avvenire. L'occultista può prevederli, sebbene la vo-lontà umana soltanto li conduca ad effetto. L'occultistaprevede appunto anche ciò che potrà essere compiutosolo dalla libertà umana. Le seguenti comunicazionimostreranno che ciò è possibile.

È però necessario chiarirci che tra le predizioni dellascienza fisica e quelle della conoscenza spirituale esisteuna differenza fondamentale. La scienza fisica si basasui giudizi dell'intelletto, e la sua profezia è perciò pura-

126

Come non avverrà mai che l'ossigeno, l'idrogeno e lozolfo si combinino contrariamente alle leggi naturali,così nella vita spirituale nulla potrà mai avvenire che siauna violazione delle leggi dello spirito. Chi conoscequeste ultime è dunque in grado di gettare lo sguardosulle leggi che reggeranno l'avvenire.

Noi usiamo qui appunto questo paragone per la previ-sione profetica dei futuri destini dell'umanità, perché lavera scienza occulta intende tali previsioni precisamentein questo senso. E per chi intende queste vedutedell'occultismo, cade anche l'obiezione che tale previ-sione delle cose renda impossibile la libertà umana. Tut-to ciò che corrisponde ad una legge può essere previsto;ma la volontà non viene determinata dalla legge. Com'èpredestinato che, in qualsiasi caso, solo secondo unalegge prestabilita l'ossigeno, l'idrogeno e lo zolfo forme-ranno, combinandosi, l'acido solforico, è altrettanto si-curo che potrà dipendere dalla volontà umana lo stabili-re le condizioni in cui la legge agirà. E cosi accadrà an-che dei grandi fatti universali e dei destini umanidell'avvenire. L'occultista può prevederli, sebbene la vo-lontà umana soltanto li conduca ad effetto. L'occultistaprevede appunto anche ciò che potrà essere compiutosolo dalla libertà umana. Le seguenti comunicazionimostreranno che ciò è possibile.

È però necessario chiarirci che tra le predizioni dellascienza fisica e quelle della conoscenza spirituale esisteuna differenza fondamentale. La scienza fisica si basasui giudizi dell'intelletto, e la sua profezia è perciò pura-

126

Page 127: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

mente intellettuale, e deve basarsi su giudizi, deduzioni,combinazioni, ecc. La profezia della conoscenza spiri-tuale deriva invece da una vera visione o percezione su-periore.

Anzi, l'occultista deve severamente evitare di accetta-re ciò che deriva soltanto dalla riflessione, combinazio-ne, speculazione, ecc. Dovrà, riguardo a ciò, esercitarela massima abnegazione, e rendersi ben conto che tuttociò ch'è speculare, filosofare, raziocinare, ecc., va a sca-pito della vera percezione superiore. Queste funzionifanno ancora, esclusivamente, parte della natura umanainferiore, e la vera conoscenza superiore comincia sol-tanto là dove questa natura si eleva all'entità superioreche è nell'uomo. Con ciò non vogliamo dire nulla controqueste funzioni le quali, nell'àmbito loro, non solo sonopienamente giustificate, ma anche esclusivamente giu-stificate. Nulla è superiore o inferiore, di per sé, ma sol-tanto relativamente a qualche altra cosa. E ciò che, sottoun certo aspetto, è superiore, può essere, sotto un altrorapporto, di molto inferiore. Ma ciò che deve venir rico-nosciuto mediante la percezione spirituale, non potràmai esserlo con la semplice riflessione, né con le piùbrillanti combinazioni dell'intelletto. Un uomo potrà es-sere, nel senso comune della parola, molto «intelligen-te», ma questa «intelligenza» non lo aiuterà per nullanella conoscenza delle verità soprasensibili. Egli dovràanzi rinunciare ad essa, e dedicarsi interamente alla vi-sione superiore. Allora, mettendo da parte la sua rifles-sione «intelligente», percepirà le cose come vede i fiori

127

mente intellettuale, e deve basarsi su giudizi, deduzioni,combinazioni, ecc. La profezia della conoscenza spiri-tuale deriva invece da una vera visione o percezione su-periore.

Anzi, l'occultista deve severamente evitare di accetta-re ciò che deriva soltanto dalla riflessione, combinazio-ne, speculazione, ecc. Dovrà, riguardo a ciò, esercitarela massima abnegazione, e rendersi ben conto che tuttociò ch'è speculare, filosofare, raziocinare, ecc., va a sca-pito della vera percezione superiore. Queste funzionifanno ancora, esclusivamente, parte della natura umanainferiore, e la vera conoscenza superiore comincia sol-tanto là dove questa natura si eleva all'entità superioreche è nell'uomo. Con ciò non vogliamo dire nulla controqueste funzioni le quali, nell'àmbito loro, non solo sonopienamente giustificate, ma anche esclusivamente giu-stificate. Nulla è superiore o inferiore, di per sé, ma sol-tanto relativamente a qualche altra cosa. E ciò che, sottoun certo aspetto, è superiore, può essere, sotto un altrorapporto, di molto inferiore. Ma ciò che deve venir rico-nosciuto mediante la percezione spirituale, non potràmai esserlo con la semplice riflessione, né con le piùbrillanti combinazioni dell'intelletto. Un uomo potrà es-sere, nel senso comune della parola, molto «intelligen-te», ma questa «intelligenza» non lo aiuterà per nullanella conoscenza delle verità soprasensibili. Egli dovràanzi rinunciare ad essa, e dedicarsi interamente alla vi-sione superiore. Allora, mettendo da parte la sua rifles-sione «intelligente», percepirà le cose come vede i fiori

127

Page 128: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

nel prato, senz'aver bisogno di pensarci su. A che serveriflettere sull'aspetto di un prato? A nulla; l'ingegno viperde ogni valore. Così avviene per la percezione deimondi superiori.

Ora tutto ciò che così può essere predetto profetica-mente sull'avvenire dell'umanità è la base di tutti gliideali che hanno veramente un valore pratico. Gli ideali,per aver valore, devono avere una base così profondanel mondo dello spirito, come le leggi della natura nelmondo puramente fisico. Leggi dell'evoluzione devonoessere questi veri ideali; altrimenti sono il prodotto divane e sentimentali fantasticherie, e non potranno mairealizzarsi. Tutti i grandi ideali della storia universale,nel senso più vasto, sono scaturiti dalla conoscenzachiaroveggente. Perché, in ultima analisi, tutti i grandiideali provengono dai grandi scienziati occultisti o ini-ziati, e gli uomini minori, che collaborano all'edificioumano, s'informano, o coscientemente, o il più dellevolte inconsciamente, ai piani stabiliti dagli occultisti.Tutto ciò ch'è inconscio ha, in fondo, la sua origine nelcosciente. Il muratore che lavora a una casa si regola«inconsciamente» dietro a ciò che per altri è cosciente,cioè per coloro che stabiliscono il luogo in cui la casadovrà sorgere, lo stile che dovrà avere, ecc. Ma anche abase di questa scelta del luogo e dello stile c'è qualcosache resta sconosciuto a coloro che la fanno, e che per glialtri è o è stato cosciente. Un artista, per esempio, saperché un dato stile richieda qui una linea retta, là unacurva, ecc., mentre colui che si serve di questo stile per

128

nel prato, senz'aver bisogno di pensarci su. A che serveriflettere sull'aspetto di un prato? A nulla; l'ingegno viperde ogni valore. Così avviene per la percezione deimondi superiori.

Ora tutto ciò che così può essere predetto profetica-mente sull'avvenire dell'umanità è la base di tutti gliideali che hanno veramente un valore pratico. Gli ideali,per aver valore, devono avere una base così profondanel mondo dello spirito, come le leggi della natura nelmondo puramente fisico. Leggi dell'evoluzione devonoessere questi veri ideali; altrimenti sono il prodotto divane e sentimentali fantasticherie, e non potranno mairealizzarsi. Tutti i grandi ideali della storia universale,nel senso più vasto, sono scaturiti dalla conoscenzachiaroveggente. Perché, in ultima analisi, tutti i grandiideali provengono dai grandi scienziati occultisti o ini-ziati, e gli uomini minori, che collaborano all'edificioumano, s'informano, o coscientemente, o il più dellevolte inconsciamente, ai piani stabiliti dagli occultisti.Tutto ciò ch'è inconscio ha, in fondo, la sua origine nelcosciente. Il muratore che lavora a una casa si regola«inconsciamente» dietro a ciò che per altri è cosciente,cioè per coloro che stabiliscono il luogo in cui la casadovrà sorgere, lo stile che dovrà avere, ecc. Ma anche abase di questa scelta del luogo e dello stile c'è qualcosache resta sconosciuto a coloro che la fanno, e che per glialtri è o è stato cosciente. Un artista, per esempio, saperché un dato stile richieda qui una linea retta, là unacurva, ecc., mentre colui che si serve di questo stile per

128

Page 129: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

edificare la sua casa, non si rende forse conto di questoperché.

Così è dei grandi processi nell'evoluzione del mondoe dell'umanità. Dietro a coloro che lavorano in un datocampo, stanno altri lavoratori maggiori e più coscienti, ecosì sale e discende la scala della coscienza. Dietro agliuomini comuni stanno gli inventori, gli artisti, gli scien-ziati, ecc. Dietro a questi stanno gli iniziati nelle scienzeocculte e dietro a questi ultimi gli esseri sovrumani.L'evoluzione del mondo e dell'umanità ci diventa com-prensibile soltanto se ci rendiamo conto del fatto che lacoscienza umana comune non è che una forma della co-scienza, e che, oltre a questa, ne esistono altre, superiorie inferiori. Ma anche qui l'espressione «superiori e infe-riori» non deve venir male appropriata; ha un'importan-za solo per il livello a cui l'uomo in quel momento sitrova, precisamente come l'espressione «destra e sini-stra». Dal punto in cui ci troviamo talune cose si trova-no «a destra», altre «a sinistra». Se noi stessi ci spostia-mo un po' verso destra, certe cose che prima erano a de-stra verranno a trovarsi a sinistra; così è realmente an-che pei gradi di coscienza «superiori o inferiori» rispettoalla coscienza comune dell'uomo. Quando l'uomo stessoprogredisce, si cambiano i suoi rapporti con altri gradidi coscienza. Ma questi cambiamenti stanno appunto inrelazione col suo sviluppo, e perciò è importante accen-nare qui a questi altri gradi di coscienza.

Ce ne offre anzi tutto un esempio la vita d'un alveare,oppure quella meravigliosa organizzazione statale che si

129

edificare la sua casa, non si rende forse conto di questoperché.

Così è dei grandi processi nell'evoluzione del mondoe dell'umanità. Dietro a coloro che lavorano in un datocampo, stanno altri lavoratori maggiori e più coscienti, ecosì sale e discende la scala della coscienza. Dietro agliuomini comuni stanno gli inventori, gli artisti, gli scien-ziati, ecc. Dietro a questi stanno gli iniziati nelle scienzeocculte e dietro a questi ultimi gli esseri sovrumani.L'evoluzione del mondo e dell'umanità ci diventa com-prensibile soltanto se ci rendiamo conto del fatto che lacoscienza umana comune non è che una forma della co-scienza, e che, oltre a questa, ne esistono altre, superiorie inferiori. Ma anche qui l'espressione «superiori e infe-riori» non deve venir male appropriata; ha un'importan-za solo per il livello a cui l'uomo in quel momento sitrova, precisamente come l'espressione «destra e sini-stra». Dal punto in cui ci troviamo talune cose si trova-no «a destra», altre «a sinistra». Se noi stessi ci spostia-mo un po' verso destra, certe cose che prima erano a de-stra verranno a trovarsi a sinistra; così è realmente an-che pei gradi di coscienza «superiori o inferiori» rispettoalla coscienza comune dell'uomo. Quando l'uomo stessoprogredisce, si cambiano i suoi rapporti con altri gradidi coscienza. Ma questi cambiamenti stanno appunto inrelazione col suo sviluppo, e perciò è importante accen-nare qui a questi altri gradi di coscienza.

Ce ne offre anzi tutto un esempio la vita d'un alveare,oppure quella meravigliosa organizzazione statale che si

129

Page 130: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

svolge in un formicaio. La cooperazione delle singolespecie d'insetti (femmine, maschi e operaie) avviene as-solutamente secondo determinate leggi; e la ripartizionedelle funzioni tra le singole categorie è l'espressione del-la più assoluta saggezza. Ciò che vi si svolge è il risulta-to di una coscienza, precisamente come gli ordinamentidell'uomo nel mondo fisico (tecnica, arte, stato, ecc.)sono effetto della sua coscienza. Soltanto, la coscienzache dirige le api e le formiche non si trova nello stessomondo fisico in cui si trova la coscienza comunedell'uomo. Per precisare la cosa, ci possiamo esprimerecosi: l'uomo, noi lo troviamo nel mondo fisico; e i suoiorgani fisici, tutta la sua struttura sono così fatti che, atutta prima, cerchiamo in questo mondo fisico anche lasua coscienza. La cosa è diversa per l'alveare o per ilformicaio. Sbaglieremmo se cercassimo la coscienzad'una famiglia d'api o di formiche nell'àmbito del mon-do fisico, dove si trova quella dell'uomo. Qui, invece,dobbiamo dire: per trovare l'essere ordinatore dell'alvea-re o del formicaio, non possiamo fermarci in quel mon-do in cui le api o le formiche vivono col loro corpo fisi-co; lo spirito cosciente dobbiamo qui cercarlo addirittu-ra in un altro mondo. Quello stesso spirito cosciente cheper l'uomo vive sul piano fisico è, per queste colonied'animali, da ricercarsi in un mondo soprasensibile. Sel'uomo potesse elevarsi con la propria coscienza fino aquel mondo soprasensibile, v'incontrerebbe, in piena co-scienza, come uno spirito fratello, lo spirito delle formi-

130

svolge in un formicaio. La cooperazione delle singolespecie d'insetti (femmine, maschi e operaie) avviene as-solutamente secondo determinate leggi; e la ripartizionedelle funzioni tra le singole categorie è l'espressione del-la più assoluta saggezza. Ciò che vi si svolge è il risulta-to di una coscienza, precisamente come gli ordinamentidell'uomo nel mondo fisico (tecnica, arte, stato, ecc.)sono effetto della sua coscienza. Soltanto, la coscienzache dirige le api e le formiche non si trova nello stessomondo fisico in cui si trova la coscienza comunedell'uomo. Per precisare la cosa, ci possiamo esprimerecosi: l'uomo, noi lo troviamo nel mondo fisico; e i suoiorgani fisici, tutta la sua struttura sono così fatti che, atutta prima, cerchiamo in questo mondo fisico anche lasua coscienza. La cosa è diversa per l'alveare o per ilformicaio. Sbaglieremmo se cercassimo la coscienzad'una famiglia d'api o di formiche nell'àmbito del mon-do fisico, dove si trova quella dell'uomo. Qui, invece,dobbiamo dire: per trovare l'essere ordinatore dell'alvea-re o del formicaio, non possiamo fermarci in quel mon-do in cui le api o le formiche vivono col loro corpo fisi-co; lo spirito cosciente dobbiamo qui cercarlo addirittu-ra in un altro mondo. Quello stesso spirito cosciente cheper l'uomo vive sul piano fisico è, per queste colonied'animali, da ricercarsi in un mondo soprasensibile. Sel'uomo potesse elevarsi con la propria coscienza fino aquel mondo soprasensibile, v'incontrerebbe, in piena co-scienza, come uno spirito fratello, lo spirito delle formi-

130

Page 131: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

che o delle api. Il chiaroveggente ha veramente questafacoltà.

Abbiamo dunque, in questi esempi, esseri che sonocoscienti in altri mondi e che solo mediante i loro organifisici, (le singole api e le singole formiche), s'introduco-no nel mondo fisico. Ora, può assolutamente darsi cheuna coscienza come quella dell'alveare o del formicaiosia già stata, in epoche anteriori d'evoluzione, nel mon-do fisico, al pari della coscienza attuale dell'uomo, e chesi sia poi elevata, lasciando nel mondo fisico soltanto isuoi organi esecutivi, cioè le singole formiche e le sin-gole api. Una tale evoluzione avrà certamente luogo inavvenire, per l'uomo. Anzi, in certo qual modo, essa hagià avuto luogo per i chiaroveggenti, anche adesso.

Il fatto che la coscienza dell'uomo attuale operi nelmondo fisico, dipende da ciò: che le sue particelle fisi-che, – le molecole del cervello e dei nervi, – si trovanocollegate tra loro in un modo ben determinato. Accenne-remo anche qui a ciò che si trova più precisamente espo-sto nel mio libro L'Iniziazione. Nello sviluppo superioredell'uomo, la consueta combinazione delle molecole ce-rebrali si scompone di fatto. Le molecole si separano al-quanto le une dalle altre, così che il cervello di un chia-roveggente è veramente, in certo qual modo paragonabi-le a un formicaio, sebbene la scissione non possa esseredimostrata anatomicamente. Le singole molecole delformicaio, le formiche stesse erano, in un'epoca remotis-sima, strettamente raggruppate, come sono oggi le mo-lecole di un cervello umano. La coscienza che ad esse

131

che o delle api. Il chiaroveggente ha veramente questafacoltà.

Abbiamo dunque, in questi esempi, esseri che sonocoscienti in altri mondi e che solo mediante i loro organifisici, (le singole api e le singole formiche), s'introduco-no nel mondo fisico. Ora, può assolutamente darsi cheuna coscienza come quella dell'alveare o del formicaiosia già stata, in epoche anteriori d'evoluzione, nel mon-do fisico, al pari della coscienza attuale dell'uomo, e chesi sia poi elevata, lasciando nel mondo fisico soltanto isuoi organi esecutivi, cioè le singole formiche e le sin-gole api. Una tale evoluzione avrà certamente luogo inavvenire, per l'uomo. Anzi, in certo qual modo, essa hagià avuto luogo per i chiaroveggenti, anche adesso.

Il fatto che la coscienza dell'uomo attuale operi nelmondo fisico, dipende da ciò: che le sue particelle fisi-che, – le molecole del cervello e dei nervi, – si trovanocollegate tra loro in un modo ben determinato. Accenne-remo anche qui a ciò che si trova più precisamente espo-sto nel mio libro L'Iniziazione. Nello sviluppo superioredell'uomo, la consueta combinazione delle molecole ce-rebrali si scompone di fatto. Le molecole si separano al-quanto le une dalle altre, così che il cervello di un chia-roveggente è veramente, in certo qual modo paragonabi-le a un formicaio, sebbene la scissione non possa esseredimostrata anatomicamente. Le singole molecole delformicaio, le formiche stesse erano, in un'epoca remotis-sima, strettamente raggruppate, come sono oggi le mo-lecole di un cervello umano. La coscienza che ad esse

131

Page 132: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

era propria, si trovava allora nel mondo fisico, comeoggi quella dell'uomo. E quando, in avvenire, la co-scienza umana emigrerà nei mondi superiori, allora leparticelle materiali saranno sul piano fisico così separatele une dalle altre, come sono oggi le singole formiche.Ciò che un giorno avverrà fisicamente per tutti gli uomi-ni, avviene già oggi per il cervello del chiaroveggente;ma nessun strumento del mondo fisico è abbastanza per-fetto per poter controllare il processo di disgregazioneche avviene in questa evoluzione accelerata. Anzi, cometra le api esistono tre categorie (la regina, i maschi e leoperaie), così anche nel cervello del chiaroveggente siformano tre categorie di molecole o, meglio, di singoliesseri viventi che la coscienza del chiaroveggente, tra-sportata nei mondi superiori, fa agire insieme cosciente-mente.

Un altro grado di coscienza ci viene mostrato da ciòche generalmente si chiama lo Spirito di popolo o dirazza, senza pensare con ciò a qualcosa di ben definito.Per l'occultista esiste una coscienza anche alla base diquelle sagge manifestazioni collettive che risultano dallaconvivenza dei membri di un popolo o di una razza.

Mediante l'indagine occulta si trova anche questa co-scienza in un altro mondo, come vi si trova la coscienzadell'alveare o del formicaio. Ma questa coscienza di po-polo o di razza non ha organi nel mondo fisico; questiorgani si trovano soltanto nel così detto mondo astrale.E come la coscienza dell'alveare agisce per mezzo delleapi fisiche, così la coscienza di un popolo agisce per

132

era propria, si trovava allora nel mondo fisico, comeoggi quella dell'uomo. E quando, in avvenire, la co-scienza umana emigrerà nei mondi superiori, allora leparticelle materiali saranno sul piano fisico così separatele une dalle altre, come sono oggi le singole formiche.Ciò che un giorno avverrà fisicamente per tutti gli uomi-ni, avviene già oggi per il cervello del chiaroveggente;ma nessun strumento del mondo fisico è abbastanza per-fetto per poter controllare il processo di disgregazioneche avviene in questa evoluzione accelerata. Anzi, cometra le api esistono tre categorie (la regina, i maschi e leoperaie), così anche nel cervello del chiaroveggente siformano tre categorie di molecole o, meglio, di singoliesseri viventi che la coscienza del chiaroveggente, tra-sportata nei mondi superiori, fa agire insieme cosciente-mente.

Un altro grado di coscienza ci viene mostrato da ciòche generalmente si chiama lo Spirito di popolo o dirazza, senza pensare con ciò a qualcosa di ben definito.Per l'occultista esiste una coscienza anche alla base diquelle sagge manifestazioni collettive che risultano dallaconvivenza dei membri di un popolo o di una razza.

Mediante l'indagine occulta si trova anche questa co-scienza in un altro mondo, come vi si trova la coscienzadell'alveare o del formicaio. Ma questa coscienza di po-polo o di razza non ha organi nel mondo fisico; questiorgani si trovano soltanto nel così detto mondo astrale.E come la coscienza dell'alveare agisce per mezzo delleapi fisiche, così la coscienza di un popolo agisce per

132

Page 133: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

mezzo dei corpi astrali dei singoli individui che gli ap-partengono.

In questi «Spiriti di popolo o di razza» abbiamo dun-que davanti a noi una tutt'altra specie di esseri che nonnell'uomo o nell'alveare. Bisognerebbe addurre molti al-tri esempi per rendere del tutto evidente che esistono es-seri superiori o inferiori in rapporto all'uomo. Ma ciòche abbiamo esposto può bastare come introduzione alleseguenti comunicazioni sull'evoluzione dell'uomo. Poi-ché il divenire dell'uomo è comprensibile soltanto quan-do si consideri che egli si evolve insieme ad altri esserila cui coscienza si trova in mondi differenti dal suo.

Ciò che avviene nel mondo umano sta in relazionecon siffatti esseri che hanno un altro grado di coscienzae soltanto in rapporto ad essi può essere compreso.

133

mezzo dei corpi astrali dei singoli individui che gli ap-partengono.

In questi «Spiriti di popolo o di razza» abbiamo dun-que davanti a noi una tutt'altra specie di esseri che nonnell'uomo o nell'alveare. Bisognerebbe addurre molti al-tri esempi per rendere del tutto evidente che esistono es-seri superiori o inferiori in rapporto all'uomo. Ma ciòche abbiamo esposto può bastare come introduzione alleseguenti comunicazioni sull'evoluzione dell'uomo. Poi-ché il divenire dell'uomo è comprensibile soltanto quan-do si consideri che egli si evolve insieme ad altri esserila cui coscienza si trova in mondi differenti dal suo.

Ciò che avviene nel mondo umano sta in relazionecon siffatti esseri che hanno un altro grado di coscienzae soltanto in rapporto ad essi può essere compreso.

133

Page 134: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

PARTE SECONDA

L'origine della Terra

Come il singolo individuo umano passa, dalla nascitain poi, attraverso le diverse età della vita, la prima infan-zia, l'adolescenza e così via, fino all'età matura, così av-viene anche per tutta l'umanità. Essa si è sviluppata finoallo stato attuale attraverso a molti altri gradini prece-denti. Coi mezzi del chiaroveggente si possono seguiretre fasi principali di questa evoluzione umana, le qualisono state percorse prima ancora che la Terra si formas-se e divenisse il teatro di questa evoluzione.

Ora dunque abbiamo a che fare col quarto periododella grande vita cosmica dell'uomo e cominceremo adesporre i fatti che ad essa si riferiscono. La motivazioneinteriore risulterà dal corso della nostra esposizione, findove tale esposizione è possibile, usando parole del lin-

134

PARTE SECONDA

L'origine della Terra

Come il singolo individuo umano passa, dalla nascitain poi, attraverso le diverse età della vita, la prima infan-zia, l'adolescenza e così via, fino all'età matura, così av-viene anche per tutta l'umanità. Essa si è sviluppata finoallo stato attuale attraverso a molti altri gradini prece-denti. Coi mezzi del chiaroveggente si possono seguiretre fasi principali di questa evoluzione umana, le qualisono state percorse prima ancora che la Terra si formas-se e divenisse il teatro di questa evoluzione.

Ora dunque abbiamo a che fare col quarto periododella grande vita cosmica dell'uomo e cominceremo adesporre i fatti che ad essa si riferiscono. La motivazioneinteriore risulterà dal corso della nostra esposizione, findove tale esposizione è possibile, usando parole del lin-

134

Page 135: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

guaggio comune senza ricorrere alla forma d'espressionedella scienza occulta.

L'uomo esisteva già prima che esistesse la Terra. Nonbisogna però immaginarsi, com'è già stato precedente-mente accennato, ch'egli sia vissuto prima su altri piane-ti e sia poi emigrato sulla Terra a un dato momento. LaTerra stessa si è evoluta insieme con l'uomo. Al paridell'uomo, è passata, prima di diventare ciò che oggichiamiamo «Terra», attraverso a tre gradini principalid'evoluzione. Per comprendere bene le comunicazioniche, su questo punto, ci dà l'occultista, dovremo, comeabbiamo già detto, interamente liberarci, per ora,dall'idea che la scienza attuale collega ai nomi di Satur-no, Sole e Luna. Non si attribuisca, per ora, a questinomi altro significato se non quello immediato che vie-ne dato loro dalle seguenti comunicazioni.

Prima che il pianeta, sul quale si svolge la vitadell'uomo, diventasse «Terra», esso attraversò tre altreforme che si denominano Saturno, Sole e Luna. Si trattadunque di quattro pianeti su cui si compiono i quattroprincipali gradini di evoluzione dell'umanità.

La Terra, cioè, prima di diventare «Terra» fu Luna;prima ancora fu Sole; e prima ancora fu Saturno.

Abbiamo ragione di ammettere, come risulterà dallecomunicazioni seguenti, che la Terra, o per meglio direquel pianeta ch'è diventato la Terra attuale, attraverseràin avvenire tre ulteriori stati d'evoluzione che la scienzaocculta chiama Giove, Venere e Vulcano.

135

guaggio comune senza ricorrere alla forma d'espressionedella scienza occulta.

L'uomo esisteva già prima che esistesse la Terra. Nonbisogna però immaginarsi, com'è già stato precedente-mente accennato, ch'egli sia vissuto prima su altri piane-ti e sia poi emigrato sulla Terra a un dato momento. LaTerra stessa si è evoluta insieme con l'uomo. Al paridell'uomo, è passata, prima di diventare ciò che oggichiamiamo «Terra», attraverso a tre gradini principalid'evoluzione. Per comprendere bene le comunicazioniche, su questo punto, ci dà l'occultista, dovremo, comeabbiamo già detto, interamente liberarci, per ora,dall'idea che la scienza attuale collega ai nomi di Satur-no, Sole e Luna. Non si attribuisca, per ora, a questinomi altro significato se non quello immediato che vie-ne dato loro dalle seguenti comunicazioni.

Prima che il pianeta, sul quale si svolge la vitadell'uomo, diventasse «Terra», esso attraversò tre altreforme che si denominano Saturno, Sole e Luna. Si trattadunque di quattro pianeti su cui si compiono i quattroprincipali gradini di evoluzione dell'umanità.

La Terra, cioè, prima di diventare «Terra» fu Luna;prima ancora fu Sole; e prima ancora fu Saturno.

Abbiamo ragione di ammettere, come risulterà dallecomunicazioni seguenti, che la Terra, o per meglio direquel pianeta ch'è diventato la Terra attuale, attraverseràin avvenire tre ulteriori stati d'evoluzione che la scienzaocculta chiama Giove, Venere e Vulcano.

135

Page 136: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Conformemente a ciò, dunque, il Pianeta al quale ècongiunto il destino dell'umanità, attraversò in passatotre fasi; si trova ora nella quarta; e in avvenire dovràpassare per altre tre, prima che l'uomo abbia sviluppatotutte le facoltà ch’egli ha in sé, ed abbia raggiunto il cul-mine del suo perfezionamento.

Ora bisogna pensare che l'evoluzione dell'umanità edel suo pianeta non procede così gradatamente comequella del singolo individuo attraverso le diverse etàdella vita, dove uno stato subentra al precedente quasiinavvertitamente. Qui avvengono invece interruzioni;non vi è trapasso immediato dallo stato di Saturno allostato di Sole. Tra l'evoluzione di Saturno e quella delSole, e così pure tra le forme susseguenti del pianetadell'uomo, esistono stati intermedi che si potrebbero pa-ragonare alla notte che intercorre fra due giorni, o aquello stato simile al sonno in cui si trova un germe ve-getale prima di svilupparsi nuovamente come piantacompleta.

Con termini orientali, la teosofia d'oggi chiama man-vantara quel periodo di evoluzione in cui la vita si ma-nifesta esteriormente, e chiama pralaya l'intermedio sta-to di riposo. Secondo la scienza occulta europea, possia-mo denominare quel primo stato giro visibile o aperto eil secondo, giro invisibile o chiuso. Si adoperano peròanche altre denominazioni. Saturno, Sole, Luna, Terra,ecc., sono giri visibili; i periodi intermedi di riposo sonogiri invisibili.

136

Conformemente a ciò, dunque, il Pianeta al quale ècongiunto il destino dell'umanità, attraversò in passatotre fasi; si trova ora nella quarta; e in avvenire dovràpassare per altre tre, prima che l'uomo abbia sviluppatotutte le facoltà ch’egli ha in sé, ed abbia raggiunto il cul-mine del suo perfezionamento.

Ora bisogna pensare che l'evoluzione dell'umanità edel suo pianeta non procede così gradatamente comequella del singolo individuo attraverso le diverse etàdella vita, dove uno stato subentra al precedente quasiinavvertitamente. Qui avvengono invece interruzioni;non vi è trapasso immediato dallo stato di Saturno allostato di Sole. Tra l'evoluzione di Saturno e quella delSole, e così pure tra le forme susseguenti del pianetadell'uomo, esistono stati intermedi che si potrebbero pa-ragonare alla notte che intercorre fra due giorni, o aquello stato simile al sonno in cui si trova un germe ve-getale prima di svilupparsi nuovamente come piantacompleta.

Con termini orientali, la teosofia d'oggi chiama man-vantara quel periodo di evoluzione in cui la vita si ma-nifesta esteriormente, e chiama pralaya l'intermedio sta-to di riposo. Secondo la scienza occulta europea, possia-mo denominare quel primo stato giro visibile o aperto eil secondo, giro invisibile o chiuso. Si adoperano peròanche altre denominazioni. Saturno, Sole, Luna, Terra,ecc., sono giri visibili; i periodi intermedi di riposo sonogiri invisibili.

136

Page 137: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Sarebbe interamente erroneo pensare che durante lepause intermedie ogni vita sia spenta, sebbene questaidea si trovi oggi diffusa in molti circoli teosofici. Comel'uomo, durante il sonno, non cessa di esistere, così noncessa di esistere la sua vita e quella del suo pianeta, du-rante un «giro invisibile» (pralaya). Solo le manifesta-zioni di vita che avvengono durante le pause non sonopercepibili ai sensi che si sviluppano durante il «giro vi-sibile»; così l'uomo, durante il sonno, non percepisce ciòche accade intorno a lui.

Dalle comunicazioni seguenti risulterà la ragione per-ché, si adoperi la parola «giro» per questi stati d'evolu-zione, e così pure si potrà parlare solo più tardi degli im-mensi periodi di tempo che occorsero a compiere tali«giri».

Si può trovare un filo conduttore nello svolgimento diquesti giri, seguendo da prima l'evoluzione della co-scienza umana attraverso ad essi. Tutto il resto si può ri-collegare obiettivamente a questo studio della coscien-za. D'accordo con la scienza occulta europea, noi chia-meremo la coscienza che l'uomo sviluppa durante il cor-so della sua vita terrestre, coscienza chiara di veglia.Essa consiste in questo: che l'uomo percepisce le cose egli esseri del mondo per mezzo dei suoi sensi attuali, eche, per mezzo del suo intelletto e della sua ragione, siforma rappresentazioni ed idee di queste cose e di questiesseri. Agisce quindi nel mondo sensibile secondo que-ste sue percezioni, rappresentazioni e idee. Ora, l'uomosviluppa questa coscienza soltanto durante la quarta fase

137

Sarebbe interamente erroneo pensare che durante lepause intermedie ogni vita sia spenta, sebbene questaidea si trovi oggi diffusa in molti circoli teosofici. Comel'uomo, durante il sonno, non cessa di esistere, così noncessa di esistere la sua vita e quella del suo pianeta, du-rante un «giro invisibile» (pralaya). Solo le manifesta-zioni di vita che avvengono durante le pause non sonopercepibili ai sensi che si sviluppano durante il «giro vi-sibile»; così l'uomo, durante il sonno, non percepisce ciòche accade intorno a lui.

Dalle comunicazioni seguenti risulterà la ragione per-ché, si adoperi la parola «giro» per questi stati d'evolu-zione, e così pure si potrà parlare solo più tardi degli im-mensi periodi di tempo che occorsero a compiere tali«giri».

Si può trovare un filo conduttore nello svolgimento diquesti giri, seguendo da prima l'evoluzione della co-scienza umana attraverso ad essi. Tutto il resto si può ri-collegare obiettivamente a questo studio della coscien-za. D'accordo con la scienza occulta europea, noi chia-meremo la coscienza che l'uomo sviluppa durante il cor-so della sua vita terrestre, coscienza chiara di veglia.Essa consiste in questo: che l'uomo percepisce le cose egli esseri del mondo per mezzo dei suoi sensi attuali, eche, per mezzo del suo intelletto e della sua ragione, siforma rappresentazioni ed idee di queste cose e di questiesseri. Agisce quindi nel mondo sensibile secondo que-ste sue percezioni, rappresentazioni e idee. Ora, l'uomosviluppa questa coscienza soltanto durante la quarta fase

137

Page 138: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

principale della sua evoluzione cosmica; egli non la pos-siede ancora su Saturno, sul Sole e sulla Luna. Alloraviveva in altri stati di coscienza. Di modo che possiamodefinire le tre fasi precedenti di evoluzione come losvolgimento di stati inferiori di coscienza. Lo stato piùbasso di coscienza fu attraversato durante l'evoluzionedi Saturno; quello del Sole si elevò alquanto; seguì poiquello della Luna, e infine si ebbe lo stato di coscienzaterrestre. Questi precedenti stati di coscienza si distin-guono da quello terrestre specialmente per due caratteri-stiche: per il grado di chiarezza, e per l'orizzonte sulquale si estende la percezione umana.

La coscienza di Saturno ha un grado minimo di chia-rezza; è, anzi, del tutto ottusa; è perciò difficile darneuna rappresentazione precisa, poiché perfino l'ottusitàdel sonno è di un grado più chiara della coscienza di Sa-turno. L'uomo attuale può ricadere in uno stato siffattoin certi momenti anormali, nei così detti stati di tranceprofonda. E anche colui che è chiaroveggente, nel sensodella scienza occulta, può formarsene una giusta idea.Egli però non vive in quello stato di coscienza, ma sieleva invece ad uno stato assai superiore, il quale però,sotto certi aspetti, è simile a quello primitivo. Nell'uomocomune dell'evoluzione terrestre attuale, quella condi-zione da lui attraversata in passato, è stata cancellatadalla «coscienza chiara di veglia». Il medium che cadein uno stato di trance profonda, viene riportato a quellostato primitivo; così che percepisce allo stesso modocome percepivano gli uomini all'epoca di «Saturno». Un

138

principale della sua evoluzione cosmica; egli non la pos-siede ancora su Saturno, sul Sole e sulla Luna. Alloraviveva in altri stati di coscienza. Di modo che possiamodefinire le tre fasi precedenti di evoluzione come losvolgimento di stati inferiori di coscienza. Lo stato piùbasso di coscienza fu attraversato durante l'evoluzionedi Saturno; quello del Sole si elevò alquanto; seguì poiquello della Luna, e infine si ebbe lo stato di coscienzaterrestre. Questi precedenti stati di coscienza si distin-guono da quello terrestre specialmente per due caratteri-stiche: per il grado di chiarezza, e per l'orizzonte sulquale si estende la percezione umana.

La coscienza di Saturno ha un grado minimo di chia-rezza; è, anzi, del tutto ottusa; è perciò difficile darneuna rappresentazione precisa, poiché perfino l'ottusitàdel sonno è di un grado più chiara della coscienza di Sa-turno. L'uomo attuale può ricadere in uno stato siffattoin certi momenti anormali, nei così detti stati di tranceprofonda. E anche colui che è chiaroveggente, nel sensodella scienza occulta, può formarsene una giusta idea.Egli però non vive in quello stato di coscienza, ma sieleva invece ad uno stato assai superiore, il quale però,sotto certi aspetti, è simile a quello primitivo. Nell'uomocomune dell'evoluzione terrestre attuale, quella condi-zione da lui attraversata in passato, è stata cancellatadalla «coscienza chiara di veglia». Il medium che cadein uno stato di trance profonda, viene riportato a quellostato primitivo; così che percepisce allo stesso modocome percepivano gli uomini all'epoca di «Saturno». Un

138

Page 139: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

tale medium è poi in grado, sia durante la trance, siadopo il risveglio, di raccontare esperienze simili a quelledi Saturno. Diciamo simili e non eguali, poiché i fattiche si sono svolti su Saturno sono passati per sempre;ma altri fatti, che hanno conservato con quelli una certaaffinità, si manifestano ancor oggi nell'ambiente che cir-conda l'uomo; e solo una «coscienza di Saturno» li puòpercepire.

Un chiaroveggente vero, come quello di cui abbiamoparlato, acquista questa coscienza di Saturno al pari diun tale medium, ma, al tempo stesso, conserva anche la«coscienza chiara di veglia», che su Saturno l'uomo nonpossedeva ancora e che il medium perde durante latrance. Un tale chiaroveggente non ha dunque veramen-te la coscienza di Saturno, ma è in grado di farsene unarappresentazione.

Mentre dunque questa coscienza di Saturno è, riguar-do alla chiarezza, di alcuni gradi inferiore alla coscienzadell'uomo attuale, è invece superiore ad essa riguardoall'estensione delle sue percezioni. Nella sua ottusità,questa coscienza di Saturno è non soltanto in grado dipercepire fin nei minimi particolari tutto ciò che avvienesul suo pianeta, ma può anche osservare le cose e gli es-seri di altri corpi celesti che stanno in relazione col suopianeta, cioè con Saturno. E può anche, in qualchemodo, esercitare una certa azione su quegli esseri e suquelle cose. Non occorre dire che tale osservazione dialtri corpi celesti è assai diversa da quella che può farel'uomo attuale con la sua astronomia scientifica. L'osser-

139

tale medium è poi in grado, sia durante la trance, siadopo il risveglio, di raccontare esperienze simili a quelledi Saturno. Diciamo simili e non eguali, poiché i fattiche si sono svolti su Saturno sono passati per sempre;ma altri fatti, che hanno conservato con quelli una certaaffinità, si manifestano ancor oggi nell'ambiente che cir-conda l'uomo; e solo una «coscienza di Saturno» li puòpercepire.

Un chiaroveggente vero, come quello di cui abbiamoparlato, acquista questa coscienza di Saturno al pari diun tale medium, ma, al tempo stesso, conserva anche la«coscienza chiara di veglia», che su Saturno l'uomo nonpossedeva ancora e che il medium perde durante latrance. Un tale chiaroveggente non ha dunque veramen-te la coscienza di Saturno, ma è in grado di farsene unarappresentazione.

Mentre dunque questa coscienza di Saturno è, riguar-do alla chiarezza, di alcuni gradi inferiore alla coscienzadell'uomo attuale, è invece superiore ad essa riguardoall'estensione delle sue percezioni. Nella sua ottusità,questa coscienza di Saturno è non soltanto in grado dipercepire fin nei minimi particolari tutto ciò che avvienesul suo pianeta, ma può anche osservare le cose e gli es-seri di altri corpi celesti che stanno in relazione col suopianeta, cioè con Saturno. E può anche, in qualchemodo, esercitare una certa azione su quegli esseri e suquelle cose. Non occorre dire che tale osservazione dialtri corpi celesti è assai diversa da quella che può farel'uomo attuale con la sua astronomia scientifica. L'osser-

139

Page 140: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

vazione astronomica si fonda sulla «coscienza chiara diveglia» e percepisce quindi da fuori gli altri corpi cele-sti. La coscienza di Saturno, invece, è un immediatosentire, un partecipare a ciò che avviene su altri corpicelesti. È approssimativamente, se non interamente, giu-sto dire che un abitante di Saturno sente le cose e i fattidi altri corpi celesti, e del proprio, come l'uomo attualesente il proprio cuore, e il palpito di esso, ed altri organidel proprio corpo.

Questa coscienza di Saturno si sviluppa lentamente. Èla prima grande fase dell'evoluzione umana, e si svolgeattraverso a una serie di fasi secondarie chiamate, nellascienza occulta europea, piccoli giri. Nella letteraturateosofica è venuto in uso di chiamare questi «piccoligiri», ronde, e le altre loro suddivisioni (giri ancora piùpiccoli), globi. Di queste suddivisioni secondarie parle-remo nelle comunicazioni seguenti; per ora tratteremodelle fasi principali dell'evoluzione, per rendere più faci-le la visione d'insieme; e parleremo da prima soltantodell'uomo, quantunque la sua evoluzione si svolga con-temporaneamente a quella di esseri e di cose ad esso in-feriori e superiori. Seguendo l'evoluzione dell'uomo ag-giungeremo opportunamente via via ciò che si riferisceall'evoluzione di altri esseri.

Allorchè lo sviluppo della coscienza di Saturno fucompiuto subentrò una di quelle lunghe pause (pralaya)di cui abbiamo parlato più sopra. Dopo tale pausa il pia-neta umano divenne ciò che la scienza occulta chiama«Sole». E sul Sole si risvegliarono dal loro sonno anche

140

vazione astronomica si fonda sulla «coscienza chiara diveglia» e percepisce quindi da fuori gli altri corpi cele-sti. La coscienza di Saturno, invece, è un immediatosentire, un partecipare a ciò che avviene su altri corpicelesti. È approssimativamente, se non interamente, giu-sto dire che un abitante di Saturno sente le cose e i fattidi altri corpi celesti, e del proprio, come l'uomo attualesente il proprio cuore, e il palpito di esso, ed altri organidel proprio corpo.

Questa coscienza di Saturno si sviluppa lentamente. Èla prima grande fase dell'evoluzione umana, e si svolgeattraverso a una serie di fasi secondarie chiamate, nellascienza occulta europea, piccoli giri. Nella letteraturateosofica è venuto in uso di chiamare questi «piccoligiri», ronde, e le altre loro suddivisioni (giri ancora piùpiccoli), globi. Di queste suddivisioni secondarie parle-remo nelle comunicazioni seguenti; per ora tratteremodelle fasi principali dell'evoluzione, per rendere più faci-le la visione d'insieme; e parleremo da prima soltantodell'uomo, quantunque la sua evoluzione si svolga con-temporaneamente a quella di esseri e di cose ad esso in-feriori e superiori. Seguendo l'evoluzione dell'uomo ag-giungeremo opportunamente via via ciò che si riferisceall'evoluzione di altri esseri.

Allorchè lo sviluppo della coscienza di Saturno fucompiuto subentrò una di quelle lunghe pause (pralaya)di cui abbiamo parlato più sopra. Dopo tale pausa il pia-neta umano divenne ciò che la scienza occulta chiama«Sole». E sul Sole si risvegliarono dal loro sonno anche

140

Page 141: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

gli esseri umani; essi contenevano in germe la coscienzadi Saturno sviluppata precedentemente: e ripresero asvilupparla dal germe. Si può dire che l'uomo ripetè sulSole lo stato di Saturno, prima di salire a uno stato piùalto. Ma non si tratta di una semplice ripetizione, bensìdi una ripetizione in altra forma. Di queste trasformazio-ni parleremo però più tardi a proposito dei «piccoligiri»; allora appariranno anche le differenze tra le singo-le «ripetizioni». Per ora descriveremo soltanto l'evolu-zione della coscienza.

Dopo che si è compiuta la ripetizione dello stato diSaturno, appare nell'uomo la coscienza del Sole. Questaè di un grado più chiara della precedente, ma in cambioha perduto in estensione. Nella sua vita attuale, duranteil sonno profondo e privo di sogni, l'uomo ha uno statodi coscienza simile a quello ch'egli aveva sul Sole. Machi non sia né chiaroveggente né medium, non può per-cepire le cose e gli esseri che corrispondevano alla co-scienza del Sole. Fra lo stato di trance di un mediumdalla coscienza abbassata fino a questo stato, e la co-scienza superiore del vero chiaroveggente, corrono lestesse relazioni cui abbiamo accennato a proposito dellacoscienza di Saturno.

La così detta «coscienza del Sole» si estende soltantoal Sole e ai pianeti che stanno in immediata relazionecon esso; e solo alla vita e agli avvenimenti di questi,l'abitante del Sole poteva partecipare, come – per ripete-re l'analogia – l'uomo attuale sente in sé il palpito delproprio cuore. L'abitante di Saturno, invece, partecipava

141

gli esseri umani; essi contenevano in germe la coscienzadi Saturno sviluppata precedentemente: e ripresero asvilupparla dal germe. Si può dire che l'uomo ripetè sulSole lo stato di Saturno, prima di salire a uno stato piùalto. Ma non si tratta di una semplice ripetizione, bensìdi una ripetizione in altra forma. Di queste trasformazio-ni parleremo però più tardi a proposito dei «piccoligiri»; allora appariranno anche le differenze tra le singo-le «ripetizioni». Per ora descriveremo soltanto l'evolu-zione della coscienza.

Dopo che si è compiuta la ripetizione dello stato diSaturno, appare nell'uomo la coscienza del Sole. Questaè di un grado più chiara della precedente, ma in cambioha perduto in estensione. Nella sua vita attuale, duranteil sonno profondo e privo di sogni, l'uomo ha uno statodi coscienza simile a quello ch'egli aveva sul Sole. Machi non sia né chiaroveggente né medium, non può per-cepire le cose e gli esseri che corrispondevano alla co-scienza del Sole. Fra lo stato di trance di un mediumdalla coscienza abbassata fino a questo stato, e la co-scienza superiore del vero chiaroveggente, corrono lestesse relazioni cui abbiamo accennato a proposito dellacoscienza di Saturno.

La così detta «coscienza del Sole» si estende soltantoal Sole e ai pianeti che stanno in immediata relazionecon esso; e solo alla vita e agli avvenimenti di questi,l'abitante del Sole poteva partecipare, come – per ripete-re l'analogia – l'uomo attuale sente in sé il palpito delproprio cuore. L'abitante di Saturno, invece, partecipava

141

Page 142: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

anche alla vita di quei corpi celesti che non appartene-vano immediatamente alla sfera più prossima a Saturno.

Quando la vita del Sole ebbe compiuta la propria evo-luzione attraverso i giri minori corrispondenti, entròanch'essa in una pausa di riposo. Terminata questa, ilpianeta dell'umanità si risvegliò alla sua vita lunare.L'uomo, prima di salire più oltre, ripete ancora, durantedue «piccoli giri», il gradino di Saturno e del Sole. Poientra nella sua così detta coscienza della Luna. Di que-sta è già più facile formare una rappresentazione, poichéesiste una certa somiglianza tra questa forma di coscien-za e il sonno animato da sogni. È però necessario rileva-re che anche qui si tratta soltanto di una somiglianza enon di un'uguaglianza; poiché la coscienza della Luna simanifesta, è vero, in immagini simili a quelle del sogno,ma queste immagini corrispondono alle cose e ai fattiche avvengono intorno all'uomo pressappoco come lerappresentazioni dell'attuale «coscienza di veglia». Main questa corrispondenza tutto è ancora ottuso, simboli-co. Ce lo possiamo figurare pressappoco così: supponia-mo che un essere della Luna si avvicini ad un oggetto, –per esempio – a un sale. (A quell'epoca, naturalmente,non esisteva ancora il «sale» nella forma attuale, ma,per farei comprendere, dobbiamo restare nel campo del-le immagini e dei paragoni). Questo essere della Luna,progenitore dell'uomo attuale, non percepisce al di fuoridi sé un oggetto spazialmente esteso, di determinata for-ma e colore; bensì l'avvicinarsi a un tale oggetto fa chenell'interiorità dell'essere sorga, in certo modo, una data

142

anche alla vita di quei corpi celesti che non appartene-vano immediatamente alla sfera più prossima a Saturno.

Quando la vita del Sole ebbe compiuta la propria evo-luzione attraverso i giri minori corrispondenti, entròanch'essa in una pausa di riposo. Terminata questa, ilpianeta dell'umanità si risvegliò alla sua vita lunare.L'uomo, prima di salire più oltre, ripete ancora, durantedue «piccoli giri», il gradino di Saturno e del Sole. Poientra nella sua così detta coscienza della Luna. Di que-sta è già più facile formare una rappresentazione, poichéesiste una certa somiglianza tra questa forma di coscien-za e il sonno animato da sogni. È però necessario rileva-re che anche qui si tratta soltanto di una somiglianza enon di un'uguaglianza; poiché la coscienza della Luna simanifesta, è vero, in immagini simili a quelle del sogno,ma queste immagini corrispondono alle cose e ai fattiche avvengono intorno all'uomo pressappoco come lerappresentazioni dell'attuale «coscienza di veglia». Main questa corrispondenza tutto è ancora ottuso, simboli-co. Ce lo possiamo figurare pressappoco così: supponia-mo che un essere della Luna si avvicini ad un oggetto, –per esempio – a un sale. (A quell'epoca, naturalmente,non esisteva ancora il «sale» nella forma attuale, ma,per farei comprendere, dobbiamo restare nel campo del-le immagini e dei paragoni). Questo essere della Luna,progenitore dell'uomo attuale, non percepisce al di fuoridi sé un oggetto spazialmente esteso, di determinata for-ma e colore; bensì l'avvicinarsi a un tale oggetto fa chenell'interiorità dell'essere sorga, in certo modo, una data

142

Page 143: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

immagine, appunto simile a un'immagine di sogno.Quest'immagine ha una certa tonalità di colore che di-pende dalla natura dell'oggetto. Se questo è simpaticoall'essere che lo percepisce, se è benefico per la sua vita,allora il colore è chiaro, di gradazioni gialle o ancheverdi; se invece si tratta di un oggetto antipatico o peri-coloso, sorge un colore rossastro-sanguigno. Il chiaro-veggente vede così anche oggi, ma egli percepisce tuttociò in piena coscienza, mentre l'abitante della Luna neaveva una coscienza vaga, crepuscolare. Le immaginiche sorgevano, interiormente in quegli esseri, stavano inuna ben determinata relazione col mondo circostante.Non vi era in quelle immagini nulla di arbitrario. Perciògli abitanti della Luna potevano conformarvisi; essi agi-vano sotto l'impressione di tali immagini, come oggi siagisce sotto l'impressione delle percezioni dei sensi.

L'evoluzione di questa coscienza di sogno, cioè dellaterza fase principale, fu il còmpito del «giro dellaLuna». Allorché la Luna ebbe finito di attraversare i«piccoli giri» subentrò di nuovo una pausa (pralaya). Edopo questa cominciò a sorgere dalle tenebre la «Terra».

143

immagine, appunto simile a un'immagine di sogno.Quest'immagine ha una certa tonalità di colore che di-pende dalla natura dell'oggetto. Se questo è simpaticoall'essere che lo percepisce, se è benefico per la sua vita,allora il colore è chiaro, di gradazioni gialle o ancheverdi; se invece si tratta di un oggetto antipatico o peri-coloso, sorge un colore rossastro-sanguigno. Il chiaro-veggente vede così anche oggi, ma egli percepisce tuttociò in piena coscienza, mentre l'abitante della Luna neaveva una coscienza vaga, crepuscolare. Le immaginiche sorgevano, interiormente in quegli esseri, stavano inuna ben determinata relazione col mondo circostante.Non vi era in quelle immagini nulla di arbitrario. Perciògli abitanti della Luna potevano conformarvisi; essi agi-vano sotto l'impressione di tali immagini, come oggi siagisce sotto l'impressione delle percezioni dei sensi.

L'evoluzione di questa coscienza di sogno, cioè dellaterza fase principale, fu il còmpito del «giro dellaLuna». Allorché la Luna ebbe finito di attraversare i«piccoli giri» subentrò di nuovo una pausa (pralaya). Edopo questa cominciò a sorgere dalle tenebre la «Terra».

143

Page 144: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La Terra e il suo avvenire

La quarta fase principale dell'evoluzione umana sicompie sulla Terra. È questo lo stato di coscienza nelquale l'uomo si trova attualmente; prima di raggiunger-lo, egli dovette però, insieme con la Terra, ripetere unodopo l'altro i tre giri minori (le così dette ronde della let-teratura teosofica), cioè lo stato di Saturno, del Sole edella Luna. Ora l'uomo vive nel quarto ciclo terrestre, ene ha già sorpassata la metà.

A questo grado di coscienza l'uomo non percepiscepiù come in un sogno, soltanto le immagini che sorgononell'anima sua, come effetto del mondo circostante; ben-sì gli oggetti gli appaiono al di fuori nello spazio. Tantosulla Luna quanto durante la ripetizione degli stati pre-cedenti sulla Terra, all'avvicinarsi di un oggetto ne sor-geva nell'anima dell'uomo un'immagine colorata. Tuttala coscienza consisteva in un tale fluttuare di immagini,di suoni, ecc. nell'anima. Soltanto al principio del quartostato di coscienza il colore non si presenta più soltantonell'anima, ma sulla superficie di un oggetto esteriore li-mitato nello spazio, e il suono non risuona più soltantonell'interno dell'anima, ma è prodotto da un oggetto cherisuona nello spazio. Perciò questo quarto stato di co-scienza, cioè quello terrestre, viene anche chiamato, nel-la scienza occulta, «coscienza oggettiva». Esso si è svi-

144

La Terra e il suo avvenire

La quarta fase principale dell'evoluzione umana sicompie sulla Terra. È questo lo stato di coscienza nelquale l'uomo si trova attualmente; prima di raggiunger-lo, egli dovette però, insieme con la Terra, ripetere unodopo l'altro i tre giri minori (le così dette ronde della let-teratura teosofica), cioè lo stato di Saturno, del Sole edella Luna. Ora l'uomo vive nel quarto ciclo terrestre, ene ha già sorpassata la metà.

A questo grado di coscienza l'uomo non percepiscepiù come in un sogno, soltanto le immagini che sorgononell'anima sua, come effetto del mondo circostante; ben-sì gli oggetti gli appaiono al di fuori nello spazio. Tantosulla Luna quanto durante la ripetizione degli stati pre-cedenti sulla Terra, all'avvicinarsi di un oggetto ne sor-geva nell'anima dell'uomo un'immagine colorata. Tuttala coscienza consisteva in un tale fluttuare di immagini,di suoni, ecc. nell'anima. Soltanto al principio del quartostato di coscienza il colore non si presenta più soltantonell'anima, ma sulla superficie di un oggetto esteriore li-mitato nello spazio, e il suono non risuona più soltantonell'interno dell'anima, ma è prodotto da un oggetto cherisuona nello spazio. Perciò questo quarto stato di co-scienza, cioè quello terrestre, viene anche chiamato, nel-la scienza occulta, «coscienza oggettiva». Esso si è svi-

144

Page 145: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

luppato lentamente e gradualmente nel corso dell'evolu-zione, mentre andavano formandosi gli organi sensorifisici, rendendo possibile la percezione delle multiformiqualità sensibili degli oggetti esteriori. Ed oltre ai sensiattualmente già sviluppati, ne esistono altri appena ingerme, i quali si svilupperanno nelle future epoche ter-restri, e mostreranno il mondo sensibile in una varietà diforme ancor molto maggiore che non oggi.

Quel mondo di colori e di suoni, ecc. che l'uomo diallora percepiva così nell'intimo, si mostra ora all'uomodurante la vita terrena, esteriormente nello spazio. Inve-ce sorge ora nell'anima dell'uomo un nuovo mondo:quello delle rappresentazioni e del pensiero. La coscien-za lunare non ha né rappresentazioni, né pensiero: essaconsiste esclusivamente delle immagini summenzionate.

Circa verso le metà dell'evoluzione terrestre, – vera-mente, ciò era andato preparandosi già prima, – sorgenell'uomo questa facoltà di formare rappresentazioni eidee degli oggetti ch'egli percepisce. E questa facoltàforma anche la base della memoria e dell'autocoscienza.Solo l'uomo che possiede la facoltà della rappresenta-zione è in grado di ricordare ciò che ha percepito; e solol'uomo che pensa giunge a distinguere, dal mondo circo-stante, se stesso quale essere indipendente, cosciente disé, imparando a conoscersi come un «io». I tre primigradini descritti erano dunque semplici «stati di coscien-za»; nel quarto l'uomo non ha soltanto coscienza ma au-tocoscienza.

145

luppato lentamente e gradualmente nel corso dell'evolu-zione, mentre andavano formandosi gli organi sensorifisici, rendendo possibile la percezione delle multiformiqualità sensibili degli oggetti esteriori. Ed oltre ai sensiattualmente già sviluppati, ne esistono altri appena ingerme, i quali si svilupperanno nelle future epoche ter-restri, e mostreranno il mondo sensibile in una varietà diforme ancor molto maggiore che non oggi.

Quel mondo di colori e di suoni, ecc. che l'uomo diallora percepiva così nell'intimo, si mostra ora all'uomodurante la vita terrena, esteriormente nello spazio. Inve-ce sorge ora nell'anima dell'uomo un nuovo mondo:quello delle rappresentazioni e del pensiero. La coscien-za lunare non ha né rappresentazioni, né pensiero: essaconsiste esclusivamente delle immagini summenzionate.

Circa verso le metà dell'evoluzione terrestre, – vera-mente, ciò era andato preparandosi già prima, – sorgenell'uomo questa facoltà di formare rappresentazioni eidee degli oggetti ch'egli percepisce. E questa facoltàforma anche la base della memoria e dell'autocoscienza.Solo l'uomo che possiede la facoltà della rappresenta-zione è in grado di ricordare ciò che ha percepito; e solol'uomo che pensa giunge a distinguere, dal mondo circo-stante, se stesso quale essere indipendente, cosciente disé, imparando a conoscersi come un «io». I tre primigradini descritti erano dunque semplici «stati di coscien-za»; nel quarto l'uomo non ha soltanto coscienza ma au-tocoscienza.

145

Page 146: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Ora però, nell'àmbito dell'attuale autocoscienza dellavita del pensiero, si forma nuovamente la tendenza ver-so stati di coscienza ancora superiori, attraverso i qualil'uomo dovrà passare in avvenire su quei pianeti neiquali si trasformerà la Terra dopo la sua esistenza attua-le. Non è un controsenso parlare di questi futuri stati dicoscienza, come pure della vita che si svolgerà sui pia-neti avvenire. Poiché, prima di tutto, il chiaroveggenteprecede nell'evoluzione, per ragioni di cui parleremo al-trove, i suoi confratelli. In lui vanno dunque formandosigià ora quegli stati di coscienza ai quali dovrà poi giun-gere tutta l'umanità col progredire dell'evoluzione delpianeta. Nella coscienza del chiaroveggente abbiamodunque già immagini della futura evoluzione dell'uma-nità. Inoltre esistono già ora in germe in tutti gli uominitre futuri stati di coscienza; e l'indagine chiaroveggenteha i mezzi per indicare ciò che da questi germi potràsvilupparsi.

Senza dubbio, dicendo che il chiaroveggente sviluppagià ora in sé quegli stati di coscienza a cui tutta l'umani-tà giungerà in avvenire, dobbiamo intendere la cosa en-tro certi limiti. Il chiaroveggente sviluppa, per esempio,già oggi entro il mondo animico una facoltà di percezio-ne che l'uomo possederà, in avvenire, in forma fisica.Ma questo futuro stato fisico dell'uomo sarà l'immaginefedele del corrispondente stato animico attuale del chia-roveggente. La Terra stessa è in via d'evoluzione, e per-ciò nei suoi abitatori fisici dell'avvenire si manifesteran-no tutt'altre forme; ma queste forme fisiche vanno pre-

146

Ora però, nell'àmbito dell'attuale autocoscienza dellavita del pensiero, si forma nuovamente la tendenza ver-so stati di coscienza ancora superiori, attraverso i qualil'uomo dovrà passare in avvenire su quei pianeti neiquali si trasformerà la Terra dopo la sua esistenza attua-le. Non è un controsenso parlare di questi futuri stati dicoscienza, come pure della vita che si svolgerà sui pia-neti avvenire. Poiché, prima di tutto, il chiaroveggenteprecede nell'evoluzione, per ragioni di cui parleremo al-trove, i suoi confratelli. In lui vanno dunque formandosigià ora quegli stati di coscienza ai quali dovrà poi giun-gere tutta l'umanità col progredire dell'evoluzione delpianeta. Nella coscienza del chiaroveggente abbiamodunque già immagini della futura evoluzione dell'uma-nità. Inoltre esistono già ora in germe in tutti gli uominitre futuri stati di coscienza; e l'indagine chiaroveggenteha i mezzi per indicare ciò che da questi germi potràsvilupparsi.

Senza dubbio, dicendo che il chiaroveggente sviluppagià ora in sé quegli stati di coscienza a cui tutta l'umani-tà giungerà in avvenire, dobbiamo intendere la cosa en-tro certi limiti. Il chiaroveggente sviluppa, per esempio,già oggi entro il mondo animico una facoltà di percezio-ne che l'uomo possederà, in avvenire, in forma fisica.Ma questo futuro stato fisico dell'uomo sarà l'immaginefedele del corrispondente stato animico attuale del chia-roveggente. La Terra stessa è in via d'evoluzione, e per-ciò nei suoi abitatori fisici dell'avvenire si manifesteran-no tutt'altre forme; ma queste forme fisiche vanno pre-

146

Page 147: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

parandosi nelle forme animiche e spirituali del presente.Quello, per esempio, che il chiaroveggente vede ogginella così detta aura, simile a una nuvola di luce e di co-lori intorno al corpo fisico dell'uomo, si trasformerà piùtardi in una forma fisica; e nuovi organi sensori darannoall'uomo futuro la facoltà di percepire queste forme. Mail chiaroveggente vede già oggi, per mezzo dei suoi or-gani spirituali, i tipi spirituali dei futuri esseri fisici (adesempio, l'aura). Egli ha la possibilità di gettare unosguardo sull'avvenire, della cui natura possiamo difficil-mente dare un'idea col mezzo del nostro linguaggio ecoi concetti che l'uomo ha attualmente.

Le rappresentazioni dello stato di coscienza attualesono pallide ombre in confronto agli oggetti colorati erisonanti del mondo esteriore. L'uomo infatti parla dellerappresentazioni come di qualcosa che non è reale. Unasemplice idea viene contrapposta a una cosa o ad un es-sere ch'è reale perché, i sensi lo percepiscono. Ma lerappresentazioni e i pensieri contengono la possibilità diridiventare cose reali e concrete. Quando l'uomo parlaattualmente della rappresentazione del «rosso» senzaavere davanti a sé un oggetto rosso, questa rappresenta-zione non è, per modo di dire, che l'ombra del vero«rosso». In avvenire l'uomo giungerà a suscitare nellapropria anima non solo una pallida rappresentazione del«rosso», ma, quando penserà al «rosso», questo «rosso»sorgerà realmente davanti a lui. L'uomo saprà creare im-magini, non solo rappresentazioni. Avrà allora raggiuntoqualcosa di simile a ciò ch'esisteva già per la coscienza

147

parandosi nelle forme animiche e spirituali del presente.Quello, per esempio, che il chiaroveggente vede ogginella così detta aura, simile a una nuvola di luce e di co-lori intorno al corpo fisico dell'uomo, si trasformerà piùtardi in una forma fisica; e nuovi organi sensori darannoall'uomo futuro la facoltà di percepire queste forme. Mail chiaroveggente vede già oggi, per mezzo dei suoi or-gani spirituali, i tipi spirituali dei futuri esseri fisici (adesempio, l'aura). Egli ha la possibilità di gettare unosguardo sull'avvenire, della cui natura possiamo difficil-mente dare un'idea col mezzo del nostro linguaggio ecoi concetti che l'uomo ha attualmente.

Le rappresentazioni dello stato di coscienza attualesono pallide ombre in confronto agli oggetti colorati erisonanti del mondo esteriore. L'uomo infatti parla dellerappresentazioni come di qualcosa che non è reale. Unasemplice idea viene contrapposta a una cosa o ad un es-sere ch'è reale perché, i sensi lo percepiscono. Ma lerappresentazioni e i pensieri contengono la possibilità diridiventare cose reali e concrete. Quando l'uomo parlaattualmente della rappresentazione del «rosso» senzaavere davanti a sé un oggetto rosso, questa rappresenta-zione non è, per modo di dire, che l'ombra del vero«rosso». In avvenire l'uomo giungerà a suscitare nellapropria anima non solo una pallida rappresentazione del«rosso», ma, quando penserà al «rosso», questo «rosso»sorgerà realmente davanti a lui. L'uomo saprà creare im-magini, non solo rappresentazioni. Avrà allora raggiuntoqualcosa di simile a ciò ch'esisteva già per la coscienza

147

Page 148: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

della Luna. Ma le immagini in lui non fluttueranno piùcome in un sogno; bensì egli potrà evocarle in sé, comele attuali rappresentazioni, in piena autocoscienza. Ilpensiero di un colore sarà il colore stesso, la rappresen-tazione di un suono, sarà il suono stesso, ecc.

Un mondo di immagini fluttuerà, in avvenire,nell'anima dell'uomo, per la forza propria di lui, mentreprima, durante il periodo della Luna, tale mondod'immagini riempiva la sua vita interiore senza l'operapropria dell'uomo. E non sparirà la caratteristica dellaspazialità peculiare al mondo oggettivo. Il colore, chesorgerà contemporaneamente all'idea del colore, non, re-sterà soltanto un'immagine nell'anima, ma si manifesteràal di fuori, nello spazio. Ne seguirà che l'uomo potràpercepire esseri e cose di natura superiore a quella deglioggetti che lo circondano ora. Tali cose e tali esseri sonodi natura spirituale e animica più raffinata, così che nonsi rivestono dei colori oggettivi eccepibili ai sensi fisiciattuali, ma si manifestano per mezzo dei colori e deisuoni animici e spirituali più raffinati che l'uomodell'avvenire saprà risvegliare nella propria anima.

L'uomo va dunque avvicinandosi a uno stato in cuipossederà una coscienza immaginativa accompagnatadalla coscienza di se stesso, che lo renderà atto a talipercezioni. La prossima evoluzione della Terra porterà,da un lato, l'attuale vita di rappresentazioni e di pensieroad uno sviluppo sempre più delicato, più elevato, piùperfetto; dall'altro, andrà a poco a poco formandosi an-che la coscienza immaginativa accompagnata all'autoco-

148

della Luna. Ma le immagini in lui non fluttueranno piùcome in un sogno; bensì egli potrà evocarle in sé, comele attuali rappresentazioni, in piena autocoscienza. Ilpensiero di un colore sarà il colore stesso, la rappresen-tazione di un suono, sarà il suono stesso, ecc.

Un mondo di immagini fluttuerà, in avvenire,nell'anima dell'uomo, per la forza propria di lui, mentreprima, durante il periodo della Luna, tale mondod'immagini riempiva la sua vita interiore senza l'operapropria dell'uomo. E non sparirà la caratteristica dellaspazialità peculiare al mondo oggettivo. Il colore, chesorgerà contemporaneamente all'idea del colore, non, re-sterà soltanto un'immagine nell'anima, ma si manifesteràal di fuori, nello spazio. Ne seguirà che l'uomo potràpercepire esseri e cose di natura superiore a quella deglioggetti che lo circondano ora. Tali cose e tali esseri sonodi natura spirituale e animica più raffinata, così che nonsi rivestono dei colori oggettivi eccepibili ai sensi fisiciattuali, ma si manifestano per mezzo dei colori e deisuoni animici e spirituali più raffinati che l'uomodell'avvenire saprà risvegliare nella propria anima.

L'uomo va dunque avvicinandosi a uno stato in cuipossederà una coscienza immaginativa accompagnatadalla coscienza di se stesso, che lo renderà atto a talipercezioni. La prossima evoluzione della Terra porterà,da un lato, l'attuale vita di rappresentazioni e di pensieroad uno sviluppo sempre più delicato, più elevato, piùperfetto; dall'altro, andrà a poco a poco formandosi an-che la coscienza immaginativa accompagnata all'autoco-

148

Page 149: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

scienza. Quest'ultima però raggiungerà la sua pienaespansione nell'uomo soltanto sul prossimo pianeta, nelquale la Terra si trasformerà e che la scienza occultachiama Giove. L'uomo potrà allora comunicare con es-seri che ora si sottraggono interamente alla sua perce-zione sensoria. È evidente che ciò trasformerà del tuttonon soltanto le percezioni umane, ma anche l'attività, isentimenti, e tutte le relazioni col mondo circostante.Come oggi l'uomo è in grado di agire coscientementesoltanto su esseri forniti di organi sensori, così allorasarà in grado di agire coscientemente su forze e potenzeben diverse; e sarà in grado di ricevere egli stesso daben altri regni influssi che potrà pienamente riconosce-re.

A questo punto non si potrà più parlare di nascita e dimorte nel senso attuale, poiché la «morte» avviene soloper il fatto che la coscienza sta in relazione col mondoesteriore per mezzo di organi sensori fisici. Allorchéquesti non funzionano più cessa ogni rapporto col mon-do circostante; ciò vuol dire che l'uomo è «morto». Mase l'anima sua si allarga in modo da non ricevere più gliinflussi del mondo esterno per mezzo degli organi fisici,bensì per mezzo delle immagini generate da lei stessa,essa acquista anche la facoltà di regolare secondo la suavolontà le proprie relazioni col mondo circostante; valea dire che la sua vita non può più essere interrotta senzach'essa lo voglia; l'anima è diventata signora della nasci-ta e della morte.

149

scienza. Quest'ultima però raggiungerà la sua pienaespansione nell'uomo soltanto sul prossimo pianeta, nelquale la Terra si trasformerà e che la scienza occultachiama Giove. L'uomo potrà allora comunicare con es-seri che ora si sottraggono interamente alla sua perce-zione sensoria. È evidente che ciò trasformerà del tuttonon soltanto le percezioni umane, ma anche l'attività, isentimenti, e tutte le relazioni col mondo circostante.Come oggi l'uomo è in grado di agire coscientementesoltanto su esseri forniti di organi sensori, così allorasarà in grado di agire coscientemente su forze e potenzeben diverse; e sarà in grado di ricevere egli stesso daben altri regni influssi che potrà pienamente riconosce-re.

A questo punto non si potrà più parlare di nascita e dimorte nel senso attuale, poiché la «morte» avviene soloper il fatto che la coscienza sta in relazione col mondoesteriore per mezzo di organi sensori fisici. Allorchéquesti non funzionano più cessa ogni rapporto col mon-do circostante; ciò vuol dire che l'uomo è «morto». Mase l'anima sua si allarga in modo da non ricevere più gliinflussi del mondo esterno per mezzo degli organi fisici,bensì per mezzo delle immagini generate da lei stessa,essa acquista anche la facoltà di regolare secondo la suavolontà le proprie relazioni col mondo circostante; valea dire che la sua vita non può più essere interrotta senzach'essa lo voglia; l'anima è diventata signora della nasci-ta e della morte.

149

Page 150: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Tutto ciò avrà luogo sul pianeta Giove, allorché saràstata raggiunta la coscienza immaginativa unita all'auto-coscienza. Questa condizione dell'anima viene anchechiamata coscienza psichica.

Lo stato di coscienza seguente, che l'uomo svilupperàsul pianeta successivo – Venere – differisce da quellodel pianeta Giove per la facoltà che l'anima acquista dicreare, non soltanto immagini, ma anche oggetti ed es-seri. Ciò avviene per mezzo della coscienza autoco-sciententente oggettiva o coscienza iperpsichica. Permezzo della coscienza immaginativa l'uomo può perce-pire alcunché degli esseri e delle cose soprasensibili edesercitare su di essi un'azione col risvegliare la propriafacoltà immaginativa. Ma affinché possa avvenire, peresempio, ciò ch'egli richiede da un tale essere soprasen-sibile, bisogna che questo faccia agire le proprie forzeper iniziativa dell'uomo. L'uomo è dunque dominatoredi immagini, e per mezzo di esse può produrre certi ef-fetti. Ma non è ancora padrone delle forze stesse. Allor-ché la sua coscienza iperpsichica si sarà sviluppata, eglisarà in grado di dominare anche le forze creative di altrimondi. Non soltanto potrà percepire altri esseri ed eser-citare su di essi un'azione, ma egli stesso ne sarà il crea-tore.

Questo è il corso dell'evoluzione della coscienza. Daprima è crepuscolare; nulla si percepisce di altre cose edi altri esseri, ma soltanto le esperienze interiori (imma-gini) dell'anima propria; poi si sviluppa la percezione. E

150

Tutto ciò avrà luogo sul pianeta Giove, allorché saràstata raggiunta la coscienza immaginativa unita all'auto-coscienza. Questa condizione dell'anima viene anchechiamata coscienza psichica.

Lo stato di coscienza seguente, che l'uomo svilupperàsul pianeta successivo – Venere – differisce da quellodel pianeta Giove per la facoltà che l'anima acquista dicreare, non soltanto immagini, ma anche oggetti ed es-seri. Ciò avviene per mezzo della coscienza autoco-sciententente oggettiva o coscienza iperpsichica. Permezzo della coscienza immaginativa l'uomo può perce-pire alcunché degli esseri e delle cose soprasensibili edesercitare su di essi un'azione col risvegliare la propriafacoltà immaginativa. Ma affinché possa avvenire, peresempio, ciò ch'egli richiede da un tale essere soprasen-sibile, bisogna che questo faccia agire le proprie forzeper iniziativa dell'uomo. L'uomo è dunque dominatoredi immagini, e per mezzo di esse può produrre certi ef-fetti. Ma non è ancora padrone delle forze stesse. Allor-ché la sua coscienza iperpsichica si sarà sviluppata, eglisarà in grado di dominare anche le forze creative di altrimondi. Non soltanto potrà percepire altri esseri ed eser-citare su di essi un'azione, ma egli stesso ne sarà il crea-tore.

Questo è il corso dell'evoluzione della coscienza. Daprima è crepuscolare; nulla si percepisce di altre cose edi altri esseri, ma soltanto le esperienze interiori (imma-gini) dell'anima propria; poi si sviluppa la percezione. E

150

Page 151: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

per ultimo la coscienza percettiva si trasforma in co-scienza creativa.

Prima che lo stato della Terra si tramuti in quello diGiove, essa, dopo il quarto giro terrestre, dovrà passareattraverso tre altri «piccoli giri». Questi servono all'ulte-riore perfezionamento della coscienza terrestre nelmodo che descriveremo in seguito, allorché parleremodell'evoluzione dei «piccoli giri» e, delle loro suddivi-sioni in tutti e sette i pianeti.

Quando la Terra, dopo un periodo di riposo (pralaya),si sarà tramutata in Giove, e l'uomo comincerà su diesso la sua ulteriore evoluzione, dovranno ripetersi, du-rante quattro «piccoli giri», gli stati precedenti: Saturno,Sole, Luna e Terra; e solo durante il quinto giro di Gio-ve l'uomo raggiungerà quello stato di coscienza che ab-biamo descritto come la vera «coscienza di Giove». Inmodo corrispondente si manifesterà poi la «coscienza diVenere» durante il sesto giro di questo pianeta.

Accenneremo ora brevemente a un fatto che nei pros-simi capitoli avrà una certa importanza; e cioè alla velo-cità con cui si compie l'evoluzione sui diversi pianeti;essa non è sempre uguale. La vita comincia a svolgersicon la massima velocità su Saturno; poi la velocità di-minuisce alquanto sul Sole, rallenta ancor più sullaLuna, e diviene più lenta che mai sulla Terra. Sulla Ter-ra stessa la velocità diminuisce sempre più fino al mo-mento in cui si sviluppa nell'uomo l'autocoscienza. Al-lora la velocità ricomincia a crescere. Oggi l'uomo hadunque superato l'epoca di maggior lentezza della sua

151

per ultimo la coscienza percettiva si trasforma in co-scienza creativa.

Prima che lo stato della Terra si tramuti in quello diGiove, essa, dopo il quarto giro terrestre, dovrà passareattraverso tre altri «piccoli giri». Questi servono all'ulte-riore perfezionamento della coscienza terrestre nelmodo che descriveremo in seguito, allorché parleremodell'evoluzione dei «piccoli giri» e, delle loro suddivi-sioni in tutti e sette i pianeti.

Quando la Terra, dopo un periodo di riposo (pralaya),si sarà tramutata in Giove, e l'uomo comincerà su diesso la sua ulteriore evoluzione, dovranno ripetersi, du-rante quattro «piccoli giri», gli stati precedenti: Saturno,Sole, Luna e Terra; e solo durante il quinto giro di Gio-ve l'uomo raggiungerà quello stato di coscienza che ab-biamo descritto come la vera «coscienza di Giove». Inmodo corrispondente si manifesterà poi la «coscienza diVenere» durante il sesto giro di questo pianeta.

Accenneremo ora brevemente a un fatto che nei pros-simi capitoli avrà una certa importanza; e cioè alla velo-cità con cui si compie l'evoluzione sui diversi pianeti;essa non è sempre uguale. La vita comincia a svolgersicon la massima velocità su Saturno; poi la velocità di-minuisce alquanto sul Sole, rallenta ancor più sullaLuna, e diviene più lenta che mai sulla Terra. Sulla Ter-ra stessa la velocità diminuisce sempre più fino al mo-mento in cui si sviluppa nell'uomo l'autocoscienza. Al-lora la velocità ricomincia a crescere. Oggi l'uomo hadunque superato l'epoca di maggior lentezza della sua

151

Page 152: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

evoluzione, la vita ha già ricominciato ad accelerarsi. SuGiove si riacquisterà la velocità che si aveva sulla Luna,su Venere quella del Sole.

L'ultimo pianeta che può venire ancora annoveratonella serie delle trasformazioni terrestri e che seguiràVenere, è chiamato, dalla scienza occulta, Vulcano. Suquesto pianeta verrà raggiunta la méta provvisoriadell’evoluzione umana. Lo stato di coscienza chel’uomo raggiunge su di esso si chiama beatitudine divi-na, o anche coscienza spirituale. L'uomo la raggiungerà,dopo aver ripetuto i sei stati precedenti, durante il setti-mo giro di Vulcano. Della vita di questo pianeta non sipuò, pubblicamente, dir molto. Nella scienza occulta visi accenna in questi termini: «Nessuna anima, il cui pen-siero è ancora collegato a un corpo fisico, dovrebbe pen-sare a Vulcano e alla vita di esso». Vale a dire che i solidiscepoli d'ordine superiore, i quali sono in grado di ab-bandonare il proprio corpo fisico e di acquistareall'infuori di esso cognizioni soprasensibili, possono ap-prendere qualcosa intorno a Vulcano.

Così si manifestano nel corso dell'evoluzionedell'umanità i sette stati della coscienza, nello svolgi-mento di sette pianeti. Ma la coscienza deve in ogni faseattraversare sette stati di coscienza secondari, che si ma-nifestano nei «piccoli giri» già indicati. Questi stati se-condari vengono chiamati dalla scienza occulta d'occi-dente condizioni di vita, in antitesi a quegli stati superio-ri che sono detti stati di coscienza. Oppure si dice ancheche ogni stato di coscienza ha da attraversare sette regni.

152

evoluzione, la vita ha già ricominciato ad accelerarsi. SuGiove si riacquisterà la velocità che si aveva sulla Luna,su Venere quella del Sole.

L'ultimo pianeta che può venire ancora annoveratonella serie delle trasformazioni terrestri e che seguiràVenere, è chiamato, dalla scienza occulta, Vulcano. Suquesto pianeta verrà raggiunta la méta provvisoriadell’evoluzione umana. Lo stato di coscienza chel’uomo raggiunge su di esso si chiama beatitudine divi-na, o anche coscienza spirituale. L'uomo la raggiungerà,dopo aver ripetuto i sei stati precedenti, durante il setti-mo giro di Vulcano. Della vita di questo pianeta non sipuò, pubblicamente, dir molto. Nella scienza occulta visi accenna in questi termini: «Nessuna anima, il cui pen-siero è ancora collegato a un corpo fisico, dovrebbe pen-sare a Vulcano e alla vita di esso». Vale a dire che i solidiscepoli d'ordine superiore, i quali sono in grado di ab-bandonare il proprio corpo fisico e di acquistareall'infuori di esso cognizioni soprasensibili, possono ap-prendere qualcosa intorno a Vulcano.

Così si manifestano nel corso dell'evoluzionedell'umanità i sette stati della coscienza, nello svolgi-mento di sette pianeti. Ma la coscienza deve in ogni faseattraversare sette stati di coscienza secondari, che si ma-nifestano nei «piccoli giri» già indicati. Questi stati se-condari vengono chiamati dalla scienza occulta d'occi-dente condizioni di vita, in antitesi a quegli stati superio-ri che sono detti stati di coscienza. Oppure si dice ancheche ogni stato di coscienza ha da attraversare sette regni.

152

Page 153: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Secondo questo calcolo si distinguono dunque, in tuttal'evoluzione umana, sette volte sette, cioè quarantanovepiccoli giri o regni (nel linguaggio teosofico Ronde).

Inoltre ogni «piccolo giro» deve attraversare sette giriancora minori, detti condizioni di forma (nel linguaggioteosofico globi). Risultano così per tutto il cielodell'umanità sette volte quarantanove diverse condizionidi forma, cioè trecentoquarantatré. I capitoli seguentitratteranno di questa evoluzione e mostreranno cometutto ciò non sia così complicato come da prima lo fa-rebbe credere questo numero di trecentoquarantatré, edimostreranno pure come l'uomo non riesca a compren-dere se stesso, se non conoscendo questa sua evoluzio-ne.

153

Secondo questo calcolo si distinguono dunque, in tuttal'evoluzione umana, sette volte sette, cioè quarantanovepiccoli giri o regni (nel linguaggio teosofico Ronde).

Inoltre ogni «piccolo giro» deve attraversare sette giriancora minori, detti condizioni di forma (nel linguaggioteosofico globi). Risultano così per tutto il cielodell'umanità sette volte quarantanove diverse condizionidi forma, cioè trecentoquarantatré. I capitoli seguentitratteranno di questa evoluzione e mostreranno cometutto ciò non sia così complicato come da prima lo fa-rebbe credere questo numero di trecentoquarantatré, edimostreranno pure come l'uomo non riesca a compren-dere se stesso, se non conoscendo questa sua evoluzio-ne.

153

Page 154: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La vita di Saturno

In uno dei capitoli precedenti di questo libro, la gran-de evoluzione dell'umanità attraverso le sette forme dicoscienza, da Saturno fino a Vulcano, è stata paragonataal corso della vita tra la nascita e la morte, attraverso laprima infanzia, l'adolescenza, ecc., fino alla vecchiaia.Questo paragone si può estendere di più: come nell'uma-nità attuale le singole età non soltanto si susseguono, maesistono contemporaneamente l'una accanto all'altra,così avviene pure nell'evoluzione delle forme di co-scienza. Il vecchio, l'uomo adulto, il giovinetto, ecc.,coesistono l'uno accanto all'altro. Così su Saturno nonesistevano soltanto i nostri progenitori, esseri dotatidell'ottusa coscienza di Saturno, ma accanto a loro coe-sistevano anche altri esseri che avevano già sviluppatoforme superiori di coscienza. Quando cominciò l'evolu-zione di Saturno, esisteva dunque una specie di esseridotata della coscienza solare, un'altra dotata della co-scienza immaginativa (coscienza della Luna), una terzadotata di un coscienza simile a quella dell'uomo attuale,una quarta dotata dell'autocoscienza immaginativa (co-scienza psichica), una quinta dotata dell'autocoscienzaoggettiva (coscienza iperpsichica), e una sesta dotatadella coscienza creativa o coscienza spirituale. E nem-meno con ciò la serie degli esseri è ancora terminata.

154

La vita di Saturno

In uno dei capitoli precedenti di questo libro, la gran-de evoluzione dell'umanità attraverso le sette forme dicoscienza, da Saturno fino a Vulcano, è stata paragonataal corso della vita tra la nascita e la morte, attraverso laprima infanzia, l'adolescenza, ecc., fino alla vecchiaia.Questo paragone si può estendere di più: come nell'uma-nità attuale le singole età non soltanto si susseguono, maesistono contemporaneamente l'una accanto all'altra,così avviene pure nell'evoluzione delle forme di co-scienza. Il vecchio, l'uomo adulto, il giovinetto, ecc.,coesistono l'uno accanto all'altro. Così su Saturno nonesistevano soltanto i nostri progenitori, esseri dotatidell'ottusa coscienza di Saturno, ma accanto a loro coe-sistevano anche altri esseri che avevano già sviluppatoforme superiori di coscienza. Quando cominciò l'evolu-zione di Saturno, esisteva dunque una specie di esseridotata della coscienza solare, un'altra dotata della co-scienza immaginativa (coscienza della Luna), una terzadotata di un coscienza simile a quella dell'uomo attuale,una quarta dotata dell'autocoscienza immaginativa (co-scienza psichica), una quinta dotata dell'autocoscienzaoggettiva (coscienza iperpsichica), e una sesta dotatadella coscienza creativa o coscienza spirituale. E nem-meno con ciò la serie degli esseri è ancora terminata.

154

Page 155: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Dopo Vulcano, anche l'uomo continuerà a svilupparsipiù oltre e raggiungerà gradi di coscienza ancor più ele-vati. Come l'occhio fisico abbraccia i più lontani oriz-zonti, così l'occhio interiore del veggente, distingue, nel-le lontananze spirituali, altre cinque forme, di coscienzache però non è assolutamente possibile descrivere. Sipuò parlare dunque in tutto di dodici forme di coscienza.

Così l'uomo di Saturno aveva intorno a sé undici altrespecie di esseri. Le quattro forme più elevate avevanoavuto la loro missione in epoche di evoluzione ancoraprecedenti la vita di Saturno; e quando si iniziò la vita diquesto pianeta, aveva raggiunto un grado così elevatodella propria evoluzione, che la loro esistenza continua-va ormai in mondi assai superiori ai regni dell'uomo.Qui dunque non possiamo, né occorre, parlarne.

Invece le altre categorie di esseri – sette all'infuoridell'uomo di Saturno – partecipano tutte all'evoluzionedell'uomo. Esse agiscono come forze creatrici, e com-piono la loro missione nel modo che descriveremo in se-guito.

I più elevati di questi esseri erano coloro che, quandocominciò l'evoluzione di Saturno, avevano già raggiuntoun grado di coscienza che l'uomo acquisterà soltantodopo la vita di Vulcano, vale a dire un'elevata coscienzacreatrice (sopraspirituale). Anche questi «creatori» ave-vano dovuto, una volta, passare attraverso lo stato uma-no, e precisamente su corpi celesti che avevano prece-duto Saturno. Rimasero però collegati con l'evoluzioneumana fino alla metà della vita di Saturno; e, per la te-

155

Dopo Vulcano, anche l'uomo continuerà a svilupparsipiù oltre e raggiungerà gradi di coscienza ancor più ele-vati. Come l'occhio fisico abbraccia i più lontani oriz-zonti, così l'occhio interiore del veggente, distingue, nel-le lontananze spirituali, altre cinque forme, di coscienzache però non è assolutamente possibile descrivere. Sipuò parlare dunque in tutto di dodici forme di coscienza.

Così l'uomo di Saturno aveva intorno a sé undici altrespecie di esseri. Le quattro forme più elevate avevanoavuto la loro missione in epoche di evoluzione ancoraprecedenti la vita di Saturno; e quando si iniziò la vita diquesto pianeta, aveva raggiunto un grado così elevatodella propria evoluzione, che la loro esistenza continua-va ormai in mondi assai superiori ai regni dell'uomo.Qui dunque non possiamo, né occorre, parlarne.

Invece le altre categorie di esseri – sette all'infuoridell'uomo di Saturno – partecipano tutte all'evoluzionedell'uomo. Esse agiscono come forze creatrici, e com-piono la loro missione nel modo che descriveremo in se-guito.

I più elevati di questi esseri erano coloro che, quandocominciò l'evoluzione di Saturno, avevano già raggiuntoun grado di coscienza che l'uomo acquisterà soltantodopo la vita di Vulcano, vale a dire un'elevata coscienzacreatrice (sopraspirituale). Anche questi «creatori» ave-vano dovuto, una volta, passare attraverso lo stato uma-no, e precisamente su corpi celesti che avevano prece-duto Saturno. Rimasero però collegati con l'evoluzioneumana fino alla metà della vita di Saturno; e, per la te-

155

Page 156: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

nuità raffinatissima del loro corpo raggiante, la scienzaocculta li chiama «vite raggianti» o anche «fiamme rag-gianti». E poiché la materia di cui consisteva questo cor-po ha una lontana somiglianza con la volontà dell'uomo,vengono chiamati anche Spiriti della Volontà. QuestiSpiriti della Volontà sono i creatori dell'uomo di Satur-no. Dal loro corpo essi emanano la materia che poi puòdiventare il veicolo della coscienza umana di Saturno. Ilperiodo d'evoluzione durante il quale ciò avviene, sichiama il primo «piccolo giro» di Saturno. (Nella lette-ratura teosofica la prima ronda). Il corpo di materia chel'uomo così acquista è la prima base del corpo fisicoch'egli avrà in avvenire.

Si può dunque dire che il germe del corpo fisicodell'uomo viene dato durante il primo giro di Saturnodagli Spiriti della Volontà; e questo germe ha, inquell'epoca, l'ottusa coscienza di Saturno.

A questo primo «piccolo giro» di Saturno ne seguonoaltri sei, durante i quali l'uomo non raggiunge un gradosuperiore di coscienza, ma il corpo di materia che gli èstato dato continua a venire elaborato nei più svariatimodi da parte di tutte le altre specie di esseri a cui ab-biamo accennato più sopra.

Dopo gli Spiriti della Volontà vengono esseri dallacoscienza creativa (spirituale) simile a quella che l'uomoacquisterà su Vulcano, chiamati Spiriti della Saggezza.

156

nuità raffinatissima del loro corpo raggiante, la scienzaocculta li chiama «vite raggianti» o anche «fiamme rag-gianti». E poiché la materia di cui consisteva questo cor-po ha una lontana somiglianza con la volontà dell'uomo,vengono chiamati anche Spiriti della Volontà. QuestiSpiriti della Volontà sono i creatori dell'uomo di Satur-no. Dal loro corpo essi emanano la materia che poi puòdiventare il veicolo della coscienza umana di Saturno. Ilperiodo d'evoluzione durante il quale ciò avviene, sichiama il primo «piccolo giro» di Saturno. (Nella lette-ratura teosofica la prima ronda). Il corpo di materia chel'uomo così acquista è la prima base del corpo fisicoch'egli avrà in avvenire.

Si può dunque dire che il germe del corpo fisicodell'uomo viene dato durante il primo giro di Saturnodagli Spiriti della Volontà; e questo germe ha, inquell'epoca, l'ottusa coscienza di Saturno.

A questo primo «piccolo giro» di Saturno ne seguonoaltri sei, durante i quali l'uomo non raggiunge un gradosuperiore di coscienza, ma il corpo di materia che gli èstato dato continua a venire elaborato nei più svariatimodi da parte di tutte le altre specie di esseri a cui ab-biamo accennato più sopra.

Dopo gli Spiriti della Volontà vengono esseri dallacoscienza creativa (spirituale) simile a quella che l'uomoacquisterà su Vulcano, chiamati Spiriti della Saggezza.

156

Page 157: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La scienza occulta cristiana li chiama Dominazioni (Ki-ryotetes), mentre chiama Troni gli Spiriti della Volontà7.

Essi continuano la loro evoluzione durante il secondogiro di Saturno, e nello stesso tempo elaborano il corpoumano in modo da pervaderlo di una «sapiente organiz-zazione», d'una forma seconda ragione. Osservando piùprecisamente, vediamo che questa loro azione sull'uomocomincia dopo la metà del primo giro e finisce verso lametà del secondo.

La terza specie di spiriti, dalla coscienza oggettivaunita all'autocoscienza (coscienza iperpsichica), si chia-ma Spiriti del Movimento o, anche, dell'Attività. Lascienza occulta cristiana li chiama Virtù (Dynamis).(Nella letteratura teosofica si trova per essi l'espressioneMahat). Mentre progrediscono nella loro propria evolu-zione, essi continuano al tempo stesso, dalla metà delsecondo giro di Saturno in poi, a elaborare il corpo dimateria dell'uomo, al quale aggiungono la facoltà del

7 Chi conosce veramente la dottrina cristiana sa che essa com-prende anche la conoscenza di questi esseri spirituali che sono aldi sopra dell'uomo; solo una dottrina divenuta superficiale dellareligione li ha perduti, da qualche tempo, di vista. Ad esempio, inuno scritto popolare, il quale ha lo scopo di diffondere le dottrinecristiane, si possono oggi leggere queste parole: «Gli angeli sonocose per i bambini e per le balie». Tale affermazione sorge da uncompleto traviamento del vero spirito cristiano. Chi penetra nellecose più profondamente, riconoscerà che il cristianesimo non hanessun motivo di combattere la scienza occulta; questa, al contra-rio, è in perfetta armonia col vero cristianesimo.

157

La scienza occulta cristiana li chiama Dominazioni (Ki-ryotetes), mentre chiama Troni gli Spiriti della Volontà7.

Essi continuano la loro evoluzione durante il secondogiro di Saturno, e nello stesso tempo elaborano il corpoumano in modo da pervaderlo di una «sapiente organiz-zazione», d'una forma seconda ragione. Osservando piùprecisamente, vediamo che questa loro azione sull'uomocomincia dopo la metà del primo giro e finisce verso lametà del secondo.

La terza specie di spiriti, dalla coscienza oggettivaunita all'autocoscienza (coscienza iperpsichica), si chia-ma Spiriti del Movimento o, anche, dell'Attività. Lascienza occulta cristiana li chiama Virtù (Dynamis).(Nella letteratura teosofica si trova per essi l'espressioneMahat). Mentre progrediscono nella loro propria evolu-zione, essi continuano al tempo stesso, dalla metà delsecondo giro di Saturno in poi, a elaborare il corpo dimateria dell'uomo, al quale aggiungono la facoltà del

7 Chi conosce veramente la dottrina cristiana sa che essa com-prende anche la conoscenza di questi esseri spirituali che sono aldi sopra dell'uomo; solo una dottrina divenuta superficiale dellareligione li ha perduti, da qualche tempo, di vista. Ad esempio, inuno scritto popolare, il quale ha lo scopo di diffondere le dottrinecristiane, si possono oggi leggere queste parole: «Gli angeli sonocose per i bambini e per le balie». Tale affermazione sorge da uncompleto traviamento del vero spirito cristiano. Chi penetra nellecose più profondamente, riconoscerà che il cristianesimo non hanessun motivo di combattere la scienza occulta; questa, al contra-rio, è in perfetta armonia col vero cristianesimo.

157

Page 158: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

movimento, dell'attività pervasa di forza. Questo lavorogiunge a termine verso la metà del terzo giro di Saturno.

A questo punto comincia l'opera della quarta specie diesseri, dei così detti Spiriti della Forma. Essi hanno unacoscienza immaginativa autocosciente (coscienza psi-chica). La scienza occulta cristiana li denomina Potestà(Exusiai). Per opera loro il corpo materiale dell'uomo,che prima era una specie di nuvola mobile, acquista unaforma plastica delineata. Quest'attività degli Spiriti dellaForma giunge al termine verso la metà del quarto giro diSaturno.

Segue poi l'attività degli Spiriti delle Tenebre, dettianche Spiriti della Personalità o dell'Egoità (egoismo).Essi posseggono a questo grado una coscienza similealla coscienza terrestre dell'uomo attuale, e vivono qua-li» anime» nel corpo materiale umano già formato, in unmodo analogo a come l'anima umana attuale vive nelsuo corpo. Essi plasmano nel corpo umano di allora unaspecie di organi sensori che sono il germe di quelli chesi svilupperanno più tardi nel corpo umano durantel'evoluzione terrestre.

Ma è necessario chiarirci che questi «germi sensori»si distinguono ancora essenzialmente dagli organi sen-sori attuali dell'uomo; con quelli l'uomo terrestre nonpotrebbe percepire niente. Poiché le immagini degli or-gani sensori attuali devono prima passare attraverso uncorpo eterico più tenue che si forma sul Sole, e attraver-so un corpo astrale che si forma durante l'evoluzionedella Luna. (Tutto ciò sarà reso più chiaro dalle comuni-

158

movimento, dell'attività pervasa di forza. Questo lavorogiunge a termine verso la metà del terzo giro di Saturno.

A questo punto comincia l'opera della quarta specie diesseri, dei così detti Spiriti della Forma. Essi hanno unacoscienza immaginativa autocosciente (coscienza psi-chica). La scienza occulta cristiana li denomina Potestà(Exusiai). Per opera loro il corpo materiale dell'uomo,che prima era una specie di nuvola mobile, acquista unaforma plastica delineata. Quest'attività degli Spiriti dellaForma giunge al termine verso la metà del quarto giro diSaturno.

Segue poi l'attività degli Spiriti delle Tenebre, dettianche Spiriti della Personalità o dell'Egoità (egoismo).Essi posseggono a questo grado una coscienza similealla coscienza terrestre dell'uomo attuale, e vivono qua-li» anime» nel corpo materiale umano già formato, in unmodo analogo a come l'anima umana attuale vive nelsuo corpo. Essi plasmano nel corpo umano di allora unaspecie di organi sensori che sono il germe di quelli chesi svilupperanno più tardi nel corpo umano durantel'evoluzione terrestre.

Ma è necessario chiarirci che questi «germi sensori»si distinguono ancora essenzialmente dagli organi sen-sori attuali dell'uomo; con quelli l'uomo terrestre nonpotrebbe percepire niente. Poiché le immagini degli or-gani sensori attuali devono prima passare attraverso uncorpo eterico più tenue che si forma sul Sole, e attraver-so un corpo astrale che si forma durante l'evoluzionedella Luna. (Tutto ciò sarà reso più chiaro dalle comuni-

158

Page 159: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

cazioni seguenti). Ma gli Spiriti della Personalità sonoin grado di elaborare con la loro anima le immagini ge-nerate dai «germi sensori» in modo da poter poi perce-pire, per mezzo loro, gli oggetti esteriori, come fal'uomo durante la sua evoluzione terrestre. Mentre lavo-rano in tal modo intorno al corpo umano, gli Spiriti del-la Personalità passano essi stessi attraverso lo «statoumano». Così, dalla metà del quarto fino alla metà delquinto giro di Saturno, essi sono «uomini». Questi spiri-ti istillano dunque nel corpo umano l’egoità, l'egoismo.Avendo raggiunto soltanto su Saturno il grado umano,restano per molto tempo ancora congiunti all’evoluzioneumana; ed hanno quindi da compiere un'importanteazione sull'uomo ancora nei giri seguenti. Questa loroazione consiste sempre nell'infondere l’egoità, e ad essasi può ascrivere tanto il degenerare della personalità inegoismo, quanto il risvegliarsi di tutto ciò ch'è indipen-denza nell'uomo. Senza di essi l'uomo non sarebbe maidiventato un'entità circoscritta, una personalità. Lascienza occulta cristiana adopera per essi l'espressioneArchai, e la letteratura teosofica li chiama Asuras.

Verso la metà del quinto giro di Saturno subentra aquesti spiriti l'opera dei Figli del Fuoco che a quell'epo-ca hanno ancora un'ottusa coscienza immaginativa, si-mile alla coscienza lunare dell'uomo. Essi arrivano algradino umano soltanto sul pianeta successivo, il Sole.La loro azione è perciò ancora in certo qual modo inco-sciente, sognante; ma per mezzo loro comincia a risve-gliarsi l'attività dei «germi sensori» del giro precedente.

159

cazioni seguenti). Ma gli Spiriti della Personalità sonoin grado di elaborare con la loro anima le immagini ge-nerate dai «germi sensori» in modo da poter poi perce-pire, per mezzo loro, gli oggetti esteriori, come fal'uomo durante la sua evoluzione terrestre. Mentre lavo-rano in tal modo intorno al corpo umano, gli Spiriti del-la Personalità passano essi stessi attraverso lo «statoumano». Così, dalla metà del quarto fino alla metà delquinto giro di Saturno, essi sono «uomini». Questi spiri-ti istillano dunque nel corpo umano l’egoità, l'egoismo.Avendo raggiunto soltanto su Saturno il grado umano,restano per molto tempo ancora congiunti all’evoluzioneumana; ed hanno quindi da compiere un'importanteazione sull'uomo ancora nei giri seguenti. Questa loroazione consiste sempre nell'infondere l’egoità, e ad essasi può ascrivere tanto il degenerare della personalità inegoismo, quanto il risvegliarsi di tutto ciò ch'è indipen-denza nell'uomo. Senza di essi l'uomo non sarebbe maidiventato un'entità circoscritta, una personalità. Lascienza occulta cristiana adopera per essi l'espressioneArchai, e la letteratura teosofica li chiama Asuras.

Verso la metà del quinto giro di Saturno subentra aquesti spiriti l'opera dei Figli del Fuoco che a quell'epo-ca hanno ancora un'ottusa coscienza immaginativa, si-mile alla coscienza lunare dell'uomo. Essi arrivano algradino umano soltanto sul pianeta successivo, il Sole.La loro azione è perciò ancora in certo qual modo inco-sciente, sognante; ma per mezzo loro comincia a risve-gliarsi l'attività dei «germi sensori» del giro precedente.

159

Page 160: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Le immagini luminose generate dagli Spiriti del Fuocosi manifestano al di fuori per mezzo di questi germi sen-sori. Con ciò il progenitore umano viene elevato fino auna specie di entità risplendente; mentre la vita di Satur-no altrimenti è oscura, l'uomo comincia ora a risplende-re nelle tenebre circostanti. Ancora gli Spiriti della Per-sonalità erano stati risvegliati alla loro esistenza umanain mezzo a quella tenebra generale.

Però l'essere umano stesso non può servirsi, su Satur-no, della sua facoltà di rilucere. La facoltà di rilucere deisuoi germi sensori per se stessa non potrebbe manifestarnulla; ma per suo mezzo altri esseri più elevati trovanola possibilità di manifestarsi alla vita di Saturno. Permezzo di quei centri luminosi dei progenitori umani essiirradiano qualcosa di sé sul pianeta. Questi esseri subli-mi appartengono a quelle quattro categorie che per laloro evoluzione, come sopra fu detto, si erano innalzatitanto da non aver più bisogno di relazioni con la vitaumana. Senza averne necessità per sé, essi irradiano ora,per loro «liberà volontà», una parte della loro natura. Lascienza occulta cristiana chiama ciò il manifestarsi deiSerafini degli Spiriti dell'amore universale. Questo statodura fino alla metà del sesto giro di Saturno.

Dopo di ciò, comincia il lavoro di quegli esseri che, aquel grado di evoluzione, sono dotati di una coscienzaottusa simile alla coscienza di sonno profondo senza so-gni dell'uomo attuale. Sono questi i Figli o Spiriti delCrepuscolo. (Negli scritti teosofici vengono chiamati pi-tris lunari e anche Barhishad-pitris). Essi raggiungono il

160

Le immagini luminose generate dagli Spiriti del Fuocosi manifestano al di fuori per mezzo di questi germi sen-sori. Con ciò il progenitore umano viene elevato fino auna specie di entità risplendente; mentre la vita di Satur-no altrimenti è oscura, l'uomo comincia ora a risplende-re nelle tenebre circostanti. Ancora gli Spiriti della Per-sonalità erano stati risvegliati alla loro esistenza umanain mezzo a quella tenebra generale.

Però l'essere umano stesso non può servirsi, su Satur-no, della sua facoltà di rilucere. La facoltà di rilucere deisuoi germi sensori per se stessa non potrebbe manifestarnulla; ma per suo mezzo altri esseri più elevati trovanola possibilità di manifestarsi alla vita di Saturno. Permezzo di quei centri luminosi dei progenitori umani essiirradiano qualcosa di sé sul pianeta. Questi esseri subli-mi appartengono a quelle quattro categorie che per laloro evoluzione, come sopra fu detto, si erano innalzatitanto da non aver più bisogno di relazioni con la vitaumana. Senza averne necessità per sé, essi irradiano ora,per loro «liberà volontà», una parte della loro natura. Lascienza occulta cristiana chiama ciò il manifestarsi deiSerafini degli Spiriti dell'amore universale. Questo statodura fino alla metà del sesto giro di Saturno.

Dopo di ciò, comincia il lavoro di quegli esseri che, aquel grado di evoluzione, sono dotati di una coscienzaottusa simile alla coscienza di sonno profondo senza so-gni dell'uomo attuale. Sono questi i Figli o Spiriti delCrepuscolo. (Negli scritti teosofici vengono chiamati pi-tris lunari e anche Barhishad-pitris). Essi raggiungono il

160

Page 161: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

grado umano soltanto sulla Luna. Sulla Terra,tanto que-sti quanto i loro predecessori, i Figli del Fuoco, hannooltrepassato il grado umano. Sono sulla Terra esseri su-periori, che la scienza occulta cristiana chiama Angeli(Angeloi), mentre denomina Arcangeli (Archangeloi) iFigli del Fuoco.

Questi «Figli del Crepuscolo» sviluppano in tale epo-ca nel progenitore umano evoluto una specie di intellet-to, di cui egli però, nella sua coscienza ottusa, non saancora servirsi da sé. Per mezzo di questo intelletto si ri-velano ora nuovamente esseri sublimi come prima, permezzo dei germi sensori, si manifestavano i Serafini.Questi spiriti, che la scienza occulta cristiana chiamaCherubini, irradiano ora sul pianeta l'intelletto attraversoi corpi umani.

Verso la metà del settimo giro di Saturno cominciauna nuova attività. Ora l'uomo è arrivato al punto di po-tere, inconsciamente, elaborare il suo stesso corpo dimateria. Con questa sua propria attività l'uomo crea, nel-la piena ottusità della vita di Saturno, il primo germedell'uomo spirituale (cfr. il mio libro Teosofia), che rag-giungerà il suo pieno sviluppo soltanto alla finedell'evoluzione umana. Nella letteratura teosofica sichiama atma. È l'elemento costitutivo più alto della cosìdetta monade dell'uomo che, a questo stadio, sarebbe diper sé interamente ottuso e incosciente. Se non che,come nei due stadi umani precedenti si manifestano, perpropria libera volontà, i Serafini e i Cherubini, così simanifestano ora i Troni, quegli esseri che al primo inizio

161

grado umano soltanto sulla Luna. Sulla Terra,tanto que-sti quanto i loro predecessori, i Figli del Fuoco, hannooltrepassato il grado umano. Sono sulla Terra esseri su-periori, che la scienza occulta cristiana chiama Angeli(Angeloi), mentre denomina Arcangeli (Archangeloi) iFigli del Fuoco.

Questi «Figli del Crepuscolo» sviluppano in tale epo-ca nel progenitore umano evoluto una specie di intellet-to, di cui egli però, nella sua coscienza ottusa, non saancora servirsi da sé. Per mezzo di questo intelletto si ri-velano ora nuovamente esseri sublimi come prima, permezzo dei germi sensori, si manifestavano i Serafini.Questi spiriti, che la scienza occulta cristiana chiamaCherubini, irradiano ora sul pianeta l'intelletto attraversoi corpi umani.

Verso la metà del settimo giro di Saturno cominciauna nuova attività. Ora l'uomo è arrivato al punto di po-tere, inconsciamente, elaborare il suo stesso corpo dimateria. Con questa sua propria attività l'uomo crea, nel-la piena ottusità della vita di Saturno, il primo germedell'uomo spirituale (cfr. il mio libro Teosofia), che rag-giungerà il suo pieno sviluppo soltanto alla finedell'evoluzione umana. Nella letteratura teosofica sichiama atma. È l'elemento costitutivo più alto della cosìdetta monade dell'uomo che, a questo stadio, sarebbe diper sé interamente ottuso e incosciente. Se non che,come nei due stadi umani precedenti si manifestano, perpropria libera volontà, i Serafini e i Cherubini, così simanifestano ora i Troni, quegli esseri che al primo inizio

161

Page 162: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dell'esistenza di Saturno emanarono dalla loro propriaentità il corpo umano. Il germe dell'uomo spirituale(atma) viene interamente pervaso dalla forza di questiSpiriti della Volontà, e conserva poi questa forza attra-verso tutti gli stadi d'evoluzione seguenti. L'uomo, nellasua coscienza ottusa, non può naturalmente, a questopunto, aver nozione di questo germe; ma la sua evolu-zione continua, e più tardi questo suo germe s'illumineràin lui anche per la sua propria coscienza. Questo lavoronon è ancora finito, allorché l'esistenza di Saturno giun-ge al suo termine; esso continua durante il primo girodel Sole. Si tenga conto che il lavoro degli spiriti supe-riori di cui abbiamo trattato, non coincide col principio ela fine di un «piccolo giro» (o ronda), ma va dalla metàdell'uno fino alla metà di quello seguente, e la loro atti-vità massima si spiega appunto durante le pause chehanno luogo fra un giro e l'altro. Essa comincia a cre-scere dalla metà di un giro (manvantara), si accentua almassimo alla metà di un periodo di riposo (pralaya) edeclina durante il giro successivo. (È già stato rilevatoche durante le pause la vita non cessa affatto).

Da quanto precede, vediamo anche in quale senso lascienza occulta cristiana dica che «al principio dei tem-pi» si manifestarono per primi i Serafini, i Cherubini e iTroni.

Abbiamo così seguito il corso di Saturno finché la suavita, attraversato un periodo di riposo, si trasforma inquella del Sole.

162

dell'esistenza di Saturno emanarono dalla loro propriaentità il corpo umano. Il germe dell'uomo spirituale(atma) viene interamente pervaso dalla forza di questiSpiriti della Volontà, e conserva poi questa forza attra-verso tutti gli stadi d'evoluzione seguenti. L'uomo, nellasua coscienza ottusa, non può naturalmente, a questopunto, aver nozione di questo germe; ma la sua evolu-zione continua, e più tardi questo suo germe s'illumineràin lui anche per la sua propria coscienza. Questo lavoronon è ancora finito, allorché l'esistenza di Saturno giun-ge al suo termine; esso continua durante il primo girodel Sole. Si tenga conto che il lavoro degli spiriti supe-riori di cui abbiamo trattato, non coincide col principio ela fine di un «piccolo giro» (o ronda), ma va dalla metàdell'uno fino alla metà di quello seguente, e la loro atti-vità massima si spiega appunto durante le pause chehanno luogo fra un giro e l'altro. Essa comincia a cre-scere dalla metà di un giro (manvantara), si accentua almassimo alla metà di un periodo di riposo (pralaya) edeclina durante il giro successivo. (È già stato rilevatoche durante le pause la vita non cessa affatto).

Da quanto precede, vediamo anche in quale senso lascienza occulta cristiana dica che «al principio dei tem-pi» si manifestarono per primi i Serafini, i Cherubini e iTroni.

Abbiamo così seguito il corso di Saturno finché la suavita, attraversato un periodo di riposo, si trasforma inquella del Sole.

162

Page 163: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

** *

Diamo qui, perché tutto ciò si possa più facilmenteabbracciare con lo sguardo, un quadro riassuntivo deiprocessi d'evoluzione del primo pianeta.

I) È il pianeta sul quale si sviluppa la coscienza uma-na più ottusa (la coscienza di trance profonda), mentre,contemporaneamente, si forma la prima base del corpofisico dell'uomo.

II) Tale evoluzione attraversa sette giri minori («pic-coli giri» o ronde). Durante ciascuno di questi giri, en-trano a cooperare all'elaborazione del corpo umano spi-riti superiori, e cioè nel:

1° giro, Spiriti della Volontà (Troni);2° giro, Spiriti della Saggezza (Dominazioni);3° giro, Spiriti del Movimento (Virtù);4° giro, Spiriti della Forma (Potestà);5° giro, Spiriti della personalità (Archai);6° giro, Spiriti dei Figli del Fuoco (Arcangeli);7° giro Spiriti dei Figli del Crepuscolo (Angeli).

III) Durante il quarto giro gli Spiriti della Personalitàraggiungono il grado di umanità.

IV) Dal quinto giro in poi si manifestano i Serafini.V) Dal sesto giro in poi si manifestano i Cherubini.VI) Dal settimo giro in poi si manifestano i Troni, i

veri creatori dell'uomo.

163

** *

Diamo qui, perché tutto ciò si possa più facilmenteabbracciare con lo sguardo, un quadro riassuntivo deiprocessi d'evoluzione del primo pianeta.

I) È il pianeta sul quale si sviluppa la coscienza uma-na più ottusa (la coscienza di trance profonda), mentre,contemporaneamente, si forma la prima base del corpofisico dell'uomo.

II) Tale evoluzione attraversa sette giri minori («pic-coli giri» o ronde). Durante ciascuno di questi giri, en-trano a cooperare all'elaborazione del corpo umano spi-riti superiori, e cioè nel:

1° giro, Spiriti della Volontà (Troni);2° giro, Spiriti della Saggezza (Dominazioni);3° giro, Spiriti del Movimento (Virtù);4° giro, Spiriti della Forma (Potestà);5° giro, Spiriti della personalità (Archai);6° giro, Spiriti dei Figli del Fuoco (Arcangeli);7° giro Spiriti dei Figli del Crepuscolo (Angeli).

III) Durante il quarto giro gli Spiriti della Personalitàraggiungono il grado di umanità.

IV) Dal quinto giro in poi si manifestano i Serafini.V) Dal sesto giro in poi si manifestano i Cherubini.VI) Dal settimo giro in poi si manifestano i Troni, i

veri creatori dell'uomo.

163

Page 164: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

VII) Con quest'ultima manifestazione ha origine, du-rante il settimo giro del primo pianeta, il primo germedell' uomo spirituale (atma).

164

VII) Con quest'ultima manifestazione ha origine, du-rante il settimo giro del primo pianeta, il primo germedell' uomo spirituale (atma).

164

Page 165: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La vita del Sole

Al grande periodo cosmico di Saturno segue quellodel Sole, e fra questi due ha luogo un periodo di riposo(pralaya). Durante questa pausa tutto ciò che dell'uomosi era sviluppato su Saturno prende un carattere tale che,di fronte all'uomo del Sole non ancora formato, è simileal seme da cui si svilupperà poi la pianta. L'uomo di Sa-turno ha, per così dire, lasciato dietro di sé il suo semeimmerso in una specie di letargo: da esso si svilupperàpoi l'uomo solare. Quest'ultimo evolve ora sul Sole lasua seconda fase di coscienza, analoga a quella chel'uomo attuale ha durante il sonno tranquillo privo di so-gni. Questo stato, che attualmente interrompe lo stato diveglia, è un avanzo, in certo modo un ricordo, del perio-do dell'evoluzione solare; lo si può anche paragonare aquello stato di coscienza ottusa nel quale si trovano lepiante attualmente. Poiché nella pianta si deve proprioriconoscere un essere che dorme.

Per comprendere l'evoluzione umana dobbiamo pen-sare che il Sole, durante questo secondo grande giro, eraancora un pianeta che salì solo più tardi allo stato distella fissa. Secondo la scienza occulta è una stella fissaquella che manda forze vitali a uno o più pianeti lontanida essa. Questo non era ancora il caso del Sole duranteil secondo giro; esso era ancora congiunto con gli esseri

165

La vita del Sole

Al grande periodo cosmico di Saturno segue quellodel Sole, e fra questi due ha luogo un periodo di riposo(pralaya). Durante questa pausa tutto ciò che dell'uomosi era sviluppato su Saturno prende un carattere tale che,di fronte all'uomo del Sole non ancora formato, è simileal seme da cui si svilupperà poi la pianta. L'uomo di Sa-turno ha, per così dire, lasciato dietro di sé il suo semeimmerso in una specie di letargo: da esso si svilupperàpoi l'uomo solare. Quest'ultimo evolve ora sul Sole lasua seconda fase di coscienza, analoga a quella chel'uomo attuale ha durante il sonno tranquillo privo di so-gni. Questo stato, che attualmente interrompe lo stato diveglia, è un avanzo, in certo modo un ricordo, del perio-do dell'evoluzione solare; lo si può anche paragonare aquello stato di coscienza ottusa nel quale si trovano lepiante attualmente. Poiché nella pianta si deve proprioriconoscere un essere che dorme.

Per comprendere l'evoluzione umana dobbiamo pen-sare che il Sole, durante questo secondo grande giro, eraancora un pianeta che salì solo più tardi allo stato distella fissa. Secondo la scienza occulta è una stella fissaquella che manda forze vitali a uno o più pianeti lontanida essa. Questo non era ancora il caso del Sole duranteil secondo giro; esso era ancora congiunto con gli esseri

165

Page 166: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

a cui donava forza. Questi esseri, compreso l'uomo alsuo grado di evoluzione di allora, vivevano ancora sulSole; non esistevano ancora la Terra planetaria separatadal Sole, e la Luna. Tutte le sostanze, tutte le forze e tut-ti gli esseri che oggi vivono sulla Terra e dentro di essa,e tutto ciò che ora fa parte della Luna, si trovavano an-cora dentro al Sole, e facevano parte delle sue sostanze,delle sue forze e dei suoi esseri. Solo durante il seguente(terzo) grande giro si staccò dal Sole, formando un pia-neta separato, ciò che nella scienza occulta si chiamaLuna. Non è, questa, la Luna attuale; ma è, in certo qualmodo, la precedente incarnazione della nostra Terra. Daquesta Luna si formò la Terra dopo aver scisso e segre-gato da sé ciò che attualmente si chiama Luna. Così, du-rante il terzo giro, in luogo del Sole planetario di prima,esistevano due corpi: la stella fissa Sole e la Luna plane-taria da esso distaccata.

Quest'ultima aveva preso con sé, togliendoli al Sole,l'uomo e gli altri esseri che durante l'evoluzione del Solesi erano sviluppati quali compagni dell'uomo. Ora ilSole mandava, da fuori, agli esseri lunari quelle forzeche prima trasmetteva loro immediatamente, quando an-cora li conteneva in sé, quando era ancora la loro dimo-ra.

Dopo il terzo giro (lunare) subentrò una nuova pausa(pralaya), durante la quale i due corpi separati (Sole eLuna) si riunirono e attraversarono, così riuniti, quellostato di letargo che già paragonammo a quello del seme.Al principio del quarto giro il Sole e la Luna planetaria

166

a cui donava forza. Questi esseri, compreso l'uomo alsuo grado di evoluzione di allora, vivevano ancora sulSole; non esistevano ancora la Terra planetaria separatadal Sole, e la Luna. Tutte le sostanze, tutte le forze e tut-ti gli esseri che oggi vivono sulla Terra e dentro di essa,e tutto ciò che ora fa parte della Luna, si trovavano an-cora dentro al Sole, e facevano parte delle sue sostanze,delle sue forze e dei suoi esseri. Solo durante il seguente(terzo) grande giro si staccò dal Sole, formando un pia-neta separato, ciò che nella scienza occulta si chiamaLuna. Non è, questa, la Luna attuale; ma è, in certo qualmodo, la precedente incarnazione della nostra Terra. Daquesta Luna si formò la Terra dopo aver scisso e segre-gato da sé ciò che attualmente si chiama Luna. Così, du-rante il terzo giro, in luogo del Sole planetario di prima,esistevano due corpi: la stella fissa Sole e la Luna plane-taria da esso distaccata.

Quest'ultima aveva preso con sé, togliendoli al Sole,l'uomo e gli altri esseri che durante l'evoluzione del Solesi erano sviluppati quali compagni dell'uomo. Ora ilSole mandava, da fuori, agli esseri lunari quelle forzeche prima trasmetteva loro immediatamente, quando an-cora li conteneva in sé, quando era ancora la loro dimo-ra.

Dopo il terzo giro (lunare) subentrò una nuova pausa(pralaya), durante la quale i due corpi separati (Sole eLuna) si riunirono e attraversarono, così riuniti, quellostato di letargo che già paragonammo a quello del seme.Al principio del quarto giro il Sole e la Luna planetaria

166

Page 167: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

si ridestarono dal sonno profondo, riuniti in un unicocorpo. Durante la prima metà di questo giro, la nostraTerra, con l'uomo e gli altri esseri, si staccò dal Sole. Piùtardi essa scinde da sé la Luna attuale, di modo che d'orain poi esistono, quali discendenti dell'antico pianeta so-lare, tre corpi celesti.

Quindi l'uomo e gli altri esseri, a cui abbiamo accen-nato parlando di Saturno, attraversarono, sul pianetaSole, durante la seconda epoca cosmica, un'altra fasedella loro evoluzione. Il germe del futuro corpo fisicodell'uomo, che su Saturno era andato a poco a poco svi-luppandosi, si manifesta ora, al principio del giro solare,come una pianta che sorga dal seme. Ma non resta qualeera prima; si compenetra invece di un secondo corpo piùtenue, ma al tempo stesso più forte: il corpo eterico.Mentre il corpo umano di Saturno era come una speciedi automa (assolutamente privo di vita), esso diventaora, per mezzo del corpo eterico che a poco a poco locompenetra interamente, un essere vitalizzato. L'uomodiventa così una specie di pianta, benché il suo aspettonon sia veramente quello delle piante attuali.

Le sue forme si avvicinano piuttosto già un poco aquelle dell'uomo attuale; solo il germe della testa (comeora la radice della pianta) è rivolto in giù verso il centrodel Sole, e il germe dei piedi è, come il fiore, rivolto insu. Questa forma vegetale-umana non ha ancora facoltàdi movimento proprio8.

8 All'uomo attuale, abituato alla percezione materiale delle

167

si ridestarono dal sonno profondo, riuniti in un unicocorpo. Durante la prima metà di questo giro, la nostraTerra, con l'uomo e gli altri esseri, si staccò dal Sole. Piùtardi essa scinde da sé la Luna attuale, di modo che d'orain poi esistono, quali discendenti dell'antico pianeta so-lare, tre corpi celesti.

Quindi l'uomo e gli altri esseri, a cui abbiamo accen-nato parlando di Saturno, attraversarono, sul pianetaSole, durante la seconda epoca cosmica, un'altra fasedella loro evoluzione. Il germe del futuro corpo fisicodell'uomo, che su Saturno era andato a poco a poco svi-luppandosi, si manifesta ora, al principio del giro solare,come una pianta che sorga dal seme. Ma non resta qualeera prima; si compenetra invece di un secondo corpo piùtenue, ma al tempo stesso più forte: il corpo eterico.Mentre il corpo umano di Saturno era come una speciedi automa (assolutamente privo di vita), esso diventaora, per mezzo del corpo eterico che a poco a poco locompenetra interamente, un essere vitalizzato. L'uomodiventa così una specie di pianta, benché il suo aspettonon sia veramente quello delle piante attuali.

Le sue forme si avvicinano piuttosto già un poco aquelle dell'uomo attuale; solo il germe della testa (comeora la radice della pianta) è rivolto in giù verso il centrodel Sole, e il germe dei piedi è, come il fiore, rivolto insu. Questa forma vegetale-umana non ha ancora facoltàdi movimento proprio8.

8 All'uomo attuale, abituato alla percezione materiale delle

167

Page 168: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Ma l'uomo diventa tale solo durante il secondo deisette «piccoli giri» (ronde) che il Sole attraversa. Duran-te il primo di questi «piccoli giri» la forma umana è an-cora priva del corpo eterico; qui avviene piuttosto unabreve ripetizione di tutto ciò ch'è già avvenuto su Satur-no. Il corpo fisico dell'uomo conserva ancora il suo ca-rattere automatico, ma altera alquanto la propria formaprimitiva. Questa, ove fosse rimasta quale era su Satur-no, non avrebbe potuto albergare un corpo eterico; inve-ce viene trasformata in modo da diventare veicolo delcorpo eterico.

Durante i sei giri seguenti il corpo eterico si evolvesempre più e, grazie alle sue forze che agiscono sul cor-po fisico, anche quest'ultimo acquista a poco a poco unaforma sempre più perfetta.

Questa trasformazione che qui avviene nell'uomo èopera di quegli spiriti a cui, insieme all'uomo, abbiamoaccennato parlando di Saturno.

Quegli spiriti chiamati «vite raggianti» o «fiamme» (iTroni della scienza occulta cristiana) qui non sono più inazione. Hanno compiuto il loro lavoro durante la prima

cose, riesce naturalmente difficile rappresentarsi l'uomo viventesul Sole, quale essere vegetale. Non sembra ammissibile che unessere vivente possa esistere nelle condizioni fisiche richieste daun tal fatto. Ma soltanto la pianta attuale si adatta alla terra fisicaattuale; e ha potuto svilupparsi così, perché le condizioni delmondo circostante sono a ciò adeguate. L'essere vegetale del Soleesisteva in altre condizioni di vita, adeguate alle condizioni fisi-che del Sole di allora.

168

Ma l'uomo diventa tale solo durante il secondo deisette «piccoli giri» (ronde) che il Sole attraversa. Duran-te il primo di questi «piccoli giri» la forma umana è an-cora priva del corpo eterico; qui avviene piuttosto unabreve ripetizione di tutto ciò ch'è già avvenuto su Satur-no. Il corpo fisico dell'uomo conserva ancora il suo ca-rattere automatico, ma altera alquanto la propria formaprimitiva. Questa, ove fosse rimasta quale era su Satur-no, non avrebbe potuto albergare un corpo eterico; inve-ce viene trasformata in modo da diventare veicolo delcorpo eterico.

Durante i sei giri seguenti il corpo eterico si evolvesempre più e, grazie alle sue forze che agiscono sul cor-po fisico, anche quest'ultimo acquista a poco a poco unaforma sempre più perfetta.

Questa trasformazione che qui avviene nell'uomo èopera di quegli spiriti a cui, insieme all'uomo, abbiamoaccennato parlando di Saturno.

Quegli spiriti chiamati «vite raggianti» o «fiamme» (iTroni della scienza occulta cristiana) qui non sono più inazione. Hanno compiuto il loro lavoro durante la prima

cose, riesce naturalmente difficile rappresentarsi l'uomo viventesul Sole, quale essere vegetale. Non sembra ammissibile che unessere vivente possa esistere nelle condizioni fisiche richieste daun tal fatto. Ma soltanto la pianta attuale si adatta alla terra fisicaattuale; e ha potuto svilupparsi così, perché le condizioni delmondo circostante sono a ciò adeguate. L'essere vegetale del Soleesisteva in altre condizioni di vita, adeguate alle condizioni fisi-che del Sole di allora.

168

Page 169: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

metà del primo giro di Saturno. Durante il primo giro(ronda) del Sole vediamo invece all'opera gli Spiriti del-la Saggezza (Dominazioni o Kyriotetes nella scienza oc-culta cristiana); essi hanno già cominciato a prender par-te all'evoluzione dell'uomo verso la metà del primo girodi Saturno. Continuano ora il loro lavoro durante la pri-ma metà del primo giro del Sole, e ripetono, in stadiprogressivi, l'organizzazione del corpo fisico, compene-trata di saggezza. Un po' più tardi si unisce a questal'opera degli Spiriti del Movimento (Dynamis nel cri-stianesimo, Mahat nella letteratura teosofica). Si ripetecosì quel periodo della vita di Saturno in cui al corpo fi-sico viene data la facoltà del movimento. Questo corpofisico torna dunque a manifestare la propria facoltà dimovimento. E così ripetono l'uno dopo l'altro, il lavoro:gli Spiriti della Forma (Exusiai), gli Spiriti delle Tene-bre (Archai nel cristianesimo, Asuras nella teosofia), iFigli del Fuoco (Arcangeli) e infine gli Spiriti del Cre-puscolo (Angeli, pitris lunari). E con ciò abbiamo carat-terizzato i primi sei «giri minori» del primo giro delSole. Nel settimo «piccolo giro» subentrano di nuovogli Spiriti della Saggezza (Dominazioni). Mentre, nelprecedente periodo di lavoro, essi avevano dato al corpodell'uomo una sapiente struttura, danno ora alle mem-bra, dotate di movimento, la facoltà d'infondere la sag-gezza a questo movimento stesso. Mentre prima era sag-gia solo la struttura, ora anche il movimento diventaun'espressione di saggezza interiore. E con ciò il primogiro del Sole giunge al suo termine. Esso consiste di set-

169

metà del primo giro di Saturno. Durante il primo giro(ronda) del Sole vediamo invece all'opera gli Spiriti del-la Saggezza (Dominazioni o Kyriotetes nella scienza oc-culta cristiana); essi hanno già cominciato a prender par-te all'evoluzione dell'uomo verso la metà del primo girodi Saturno. Continuano ora il loro lavoro durante la pri-ma metà del primo giro del Sole, e ripetono, in stadiprogressivi, l'organizzazione del corpo fisico, compene-trata di saggezza. Un po' più tardi si unisce a questal'opera degli Spiriti del Movimento (Dynamis nel cri-stianesimo, Mahat nella letteratura teosofica). Si ripetecosì quel periodo della vita di Saturno in cui al corpo fi-sico viene data la facoltà del movimento. Questo corpofisico torna dunque a manifestare la propria facoltà dimovimento. E così ripetono l'uno dopo l'altro, il lavoro:gli Spiriti della Forma (Exusiai), gli Spiriti delle Tene-bre (Archai nel cristianesimo, Asuras nella teosofia), iFigli del Fuoco (Arcangeli) e infine gli Spiriti del Cre-puscolo (Angeli, pitris lunari). E con ciò abbiamo carat-terizzato i primi sei «giri minori» del primo giro delSole. Nel settimo «piccolo giro» subentrano di nuovogli Spiriti della Saggezza (Dominazioni). Mentre, nelprecedente periodo di lavoro, essi avevano dato al corpodell'uomo una sapiente struttura, danno ora alle mem-bra, dotate di movimento, la facoltà d'infondere la sag-gezza a questo movimento stesso. Mentre prima era sag-gia solo la struttura, ora anche il movimento diventaun'espressione di saggezza interiore. E con ciò il primogiro del Sole giunge al suo termine. Esso consiste di set-

169

Page 170: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

te consecutivi giri minori, di cui ognuno è la breve ripe-tizione di un giro (ronda) di Saturno. Questi sette «pic-coli giri» che formano una ronda, si chiamano, nella let-teratura teosofica, globi (così una ronda si svolge attra-verso sette globi). E dopo una pausa (pralaya) segue alprimo il secondo giro. Descriveremo più tardi e più par-titamente i singoli «piccoli giri» o globi; e passiamo oraa descrivere il secondo giro del Sole.

Già alla fine del primo giro il corpo umano è diventa-to maturo per accogliere il corpo eterico, perché gli Spi-riti della Saggezza gli hanno reso possibile il movimen-to permeato di saggezza. Nel frattempo però gli stessiSpiriti della Saggezza si sono evoluti più oltre. Grazie allavoro compiuto, sono diventati capaci di emanare lapropria sostanza, come le Fiamme al principio di Satur-no avevano emanato la loro, per formare la base mate-riale del corpo fisico.

Ora la sostanza degli Spiriti della Saggezza è l'etere,cioè la saggezza dinamizzata e pervasa di forza, in altritermini la vita. Il corpo eterico o corpo vitale dell'uomoè dunque un'emanazione degli Spiriti della Saggezza.

Quest'emanazione continua, finché, verso la metà delsecondo giro del Sole, possono rientrare in azione conuna nuova attività gli Spiriti del Movimento. Il lavoro silimitava prima al solo corpo fisico dell'uomo; ora invecesi estende al corpo eterico, infondendogli un'attività sa-tura di forza. Ciò perdura fino alla metà del terzo girodel Sole; quindi comincia il lavoro degli Spiriti dellaForma; per loro mezzo il corpo eterico, dotato fino allo-

170

te consecutivi giri minori, di cui ognuno è la breve ripe-tizione di un giro (ronda) di Saturno. Questi sette «pic-coli giri» che formano una ronda, si chiamano, nella let-teratura teosofica, globi (così una ronda si svolge attra-verso sette globi). E dopo una pausa (pralaya) segue alprimo il secondo giro. Descriveremo più tardi e più par-titamente i singoli «piccoli giri» o globi; e passiamo oraa descrivere il secondo giro del Sole.

Già alla fine del primo giro il corpo umano è diventa-to maturo per accogliere il corpo eterico, perché gli Spi-riti della Saggezza gli hanno reso possibile il movimen-to permeato di saggezza. Nel frattempo però gli stessiSpiriti della Saggezza si sono evoluti più oltre. Grazie allavoro compiuto, sono diventati capaci di emanare lapropria sostanza, come le Fiamme al principio di Satur-no avevano emanato la loro, per formare la base mate-riale del corpo fisico.

Ora la sostanza degli Spiriti della Saggezza è l'etere,cioè la saggezza dinamizzata e pervasa di forza, in altritermini la vita. Il corpo eterico o corpo vitale dell'uomoè dunque un'emanazione degli Spiriti della Saggezza.

Quest'emanazione continua, finché, verso la metà delsecondo giro del Sole, possono rientrare in azione conuna nuova attività gli Spiriti del Movimento. Il lavoro silimitava prima al solo corpo fisico dell'uomo; ora invecesi estende al corpo eterico, infondendogli un'attività sa-tura di forza. Ciò perdura fino alla metà del terzo girodel Sole; quindi comincia il lavoro degli Spiriti dellaForma; per loro mezzo il corpo eterico, dotato fino allo-

170

Page 171: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ra di una mobilità simile a quella delle nuvole, acquistauna forma ben definita.

Alla metà del quarto giro solare questi Spiriti dellaForma acquistano una coscienza simile a quella chel'uomo avrà su Venere, sul secondo pianeta ch'egli abite-rà dopo la vita sulla Terra. È una coscienza iperpsichica,ch'essi acquistano come frutto della loro attività duranteil terzo e il quarto giro del Sole. Con ciò acquistano lafacoltà di trasformare, per mezzo dell'etere, i germi sen-sori che avevano cominciato a formarsi su Saturno eche, fino allora, erano stati semplicemente apparecchifisici, in sensi compenetrati di vita.

A quest'epoca, e mercè un processo analogo, gli Spi-riti delle Tenebre (Archai nella scienza occulta cristiana,Asuras nella teosofia) si sono innalzati fino alla coscien-za psichica, a quella coscienza immaginativa coscienteche l'uomo svilupperà soltanto su Giove. Diventano ca-paci così di agire coscientemente dal mondo astrale.Ora, dal mondo astrale si può influire sul corpo etericodi un altro essere, e ciò fecero gli Spiriti delle Tenebresul corpo eterico dell'uomo. Essi gli infusero allora lospirito dell'egoità (indipendenza ed egoismo), come ave-vano fatto prima per il corpo fisico. Come si vede, que-sti spiriti infondono gradatamente l'egoismo in tutti glielementi costitutivi dell'essere umano.

Intorno a quel tempo stesso, i Figli del Fuoco rag-giungono il grado di coscienza che l'uomo possiede at-tualmente come coscienza di veglia. Si può dunque direch'essi diventano ora uomini; e possono ora servirsi del

171

ra di una mobilità simile a quella delle nuvole, acquistauna forma ben definita.

Alla metà del quarto giro solare questi Spiriti dellaForma acquistano una coscienza simile a quella chel'uomo avrà su Venere, sul secondo pianeta ch'egli abite-rà dopo la vita sulla Terra. È una coscienza iperpsichica,ch'essi acquistano come frutto della loro attività duranteil terzo e il quarto giro del Sole. Con ciò acquistano lafacoltà di trasformare, per mezzo dell'etere, i germi sen-sori che avevano cominciato a formarsi su Saturno eche, fino allora, erano stati semplicemente apparecchifisici, in sensi compenetrati di vita.

A quest'epoca, e mercè un processo analogo, gli Spi-riti delle Tenebre (Archai nella scienza occulta cristiana,Asuras nella teosofia) si sono innalzati fino alla coscien-za psichica, a quella coscienza immaginativa coscienteche l'uomo svilupperà soltanto su Giove. Diventano ca-paci così di agire coscientemente dal mondo astrale.Ora, dal mondo astrale si può influire sul corpo etericodi un altro essere, e ciò fecero gli Spiriti delle Tenebresul corpo eterico dell'uomo. Essi gli infusero allora lospirito dell'egoità (indipendenza ed egoismo), come ave-vano fatto prima per il corpo fisico. Come si vede, que-sti spiriti infondono gradatamente l'egoismo in tutti glielementi costitutivi dell'essere umano.

Intorno a quel tempo stesso, i Figli del Fuoco rag-giungono il grado di coscienza che l'uomo possiede at-tualmente come coscienza di veglia. Si può dunque direch'essi diventano ora uomini; e possono ora servirsi del

171

Page 172: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

corpo fisico umano per comunicare in certo qual modocol mondo esteriore. In modo simile gli Spiriti della Per-sonalità si erano serviti del corpo fisico dalla metà delquarto giro di Saturno in poi; solo, si erano serviti deigermi sensori per ottenere così una specie di percezione.Ma i Figli del Fuoco sono per loro natura tali da riversa-re nell'ambiente circostante il calore della loro anima; eil corpo fisico umano è giunto al punto ch'essi se ne pos-sono servire a tale scopo. Il loro calore agisce pressap-poco come il calore della gallina sull'uovo ch'essa stacovando, ha cioè una forza capace di risvegliare la vita.

Tutto ciò che di questa forza risvegliatrice di vita sitrova nell'uomo e negli altri esseri terrestri, venne infu-so, a quell'epoca, nel corpo eterico dai Figli del Fuoco.Si tratta dunque qui dell'origine di quel calore che tuttigli esseri viventi hanno come condizione della loro ri-produzione. Vedremo in seguito quale trasformazionequesta forza di calore subì poi, allorché la Luna si stac-cò dal Sole.

Verso la metà del quinto giro i Figli del Fuoco sonoarrivati essi stessi al punto di poter infondere al corpoeterico quella facoltà che, fino allora, avevano esercitataper mezzo del corpo fisico umano. Essi sostituisconoora gli Spiriti della Personalità nel lavoro intorno a que-sto corpo eterico, che diventa così il suscitatore della fa-coltà di procreazione; e abbandonano invece il corpo fi-sico ai Figli del Crepuscolo (Angeli nel cristianesimo,pitris lunari nella teosofia) che, nel frattempo, hanno ac-quistato un'ottusa coscienza immaginativa, come sarà

172

corpo fisico umano per comunicare in certo qual modocol mondo esteriore. In modo simile gli Spiriti della Per-sonalità si erano serviti del corpo fisico dalla metà delquarto giro di Saturno in poi; solo, si erano serviti deigermi sensori per ottenere così una specie di percezione.Ma i Figli del Fuoco sono per loro natura tali da riversa-re nell'ambiente circostante il calore della loro anima; eil corpo fisico umano è giunto al punto ch'essi se ne pos-sono servire a tale scopo. Il loro calore agisce pressap-poco come il calore della gallina sull'uovo ch'essa stacovando, ha cioè una forza capace di risvegliare la vita.

Tutto ciò che di questa forza risvegliatrice di vita sitrova nell'uomo e negli altri esseri terrestri, venne infu-so, a quell'epoca, nel corpo eterico dai Figli del Fuoco.Si tratta dunque qui dell'origine di quel calore che tuttigli esseri viventi hanno come condizione della loro ri-produzione. Vedremo in seguito quale trasformazionequesta forza di calore subì poi, allorché la Luna si stac-cò dal Sole.

Verso la metà del quinto giro i Figli del Fuoco sonoarrivati essi stessi al punto di poter infondere al corpoeterico quella facoltà che, fino allora, avevano esercitataper mezzo del corpo fisico umano. Essi sostituisconoora gli Spiriti della Personalità nel lavoro intorno a que-sto corpo eterico, che diventa così il suscitatore della fa-coltà di procreazione; e abbandonano invece il corpo fi-sico ai Figli del Crepuscolo (Angeli nel cristianesimo,pitris lunari nella teosofia) che, nel frattempo, hanno ac-quistato un'ottusa coscienza immaginativa, come sarà

172

Page 173: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quella dell'uomo sulla Luna. Su Saturno essi avevanodato al progenitore umano una specie di organodell'intelletto. Ora continuano ad elaborare gli strumentifisici dello spirito umano, di cui esso potrà servirsi poicoscientemente in future fasi d'evoluzione. In virtù diciò, dalla metà del quinto giro solare in poi, i Serafinipossono manifestarsi per mezzo del corpo umano inmodo ancor più perfetto che non fosse possibile su Sa-turno.

Dalla metà del sesto giro solare in poi, l'uomo diventaegli stesso atto a lavorare inconsciamente al suo corpofisico, sostituendo, sotto questo riguardo, i Figli del Cre-puscolo. Con quest'attività egli crea, in stato di letargo,il primo germe di quell'essere spirituale vivente chechiamiamo spirito vitale (budhi). Solo in gradi più avan-zati della sua evoluzione egli prenderà coscienza anchedi questo spirito vitale.

Come dal settimo giro di Saturno in poi, i Troni tra-sfondono liberamente le loro forze nel germe dell'uomospirituale ivi formato, così i Cherubini emanano ora laloro saggezza, che resta d'ora in poi attributo dello spiri-to vitale dell'uomo in tutte le susseguenti fasi d'evolu-zione.

Dalla metà del settimo giro solare in poi, si manifestadi nuovo il germe dell'uomo spirituale (atma) apparsogià su Saturno; si congiunge con lo spirito vitale (budhi)e ne deriva la monade vitalizzata (atma-budhi).

Mentre l'uomo lavora a quell'epoca incoscientementeal proprio corpo fisico, i Figli del Crepuscolo intrapren-

173

quella dell'uomo sulla Luna. Su Saturno essi avevanodato al progenitore umano una specie di organodell'intelletto. Ora continuano ad elaborare gli strumentifisici dello spirito umano, di cui esso potrà servirsi poicoscientemente in future fasi d'evoluzione. In virtù diciò, dalla metà del quinto giro solare in poi, i Serafinipossono manifestarsi per mezzo del corpo umano inmodo ancor più perfetto che non fosse possibile su Sa-turno.

Dalla metà del sesto giro solare in poi, l'uomo diventaegli stesso atto a lavorare inconsciamente al suo corpofisico, sostituendo, sotto questo riguardo, i Figli del Cre-puscolo. Con quest'attività egli crea, in stato di letargo,il primo germe di quell'essere spirituale vivente chechiamiamo spirito vitale (budhi). Solo in gradi più avan-zati della sua evoluzione egli prenderà coscienza anchedi questo spirito vitale.

Come dal settimo giro di Saturno in poi, i Troni tra-sfondono liberamente le loro forze nel germe dell'uomospirituale ivi formato, così i Cherubini emanano ora laloro saggezza, che resta d'ora in poi attributo dello spiri-to vitale dell'uomo in tutte le susseguenti fasi d'evolu-zione.

Dalla metà del settimo giro solare in poi, si manifestadi nuovo il germe dell'uomo spirituale (atma) apparsogià su Saturno; si congiunge con lo spirito vitale (budhi)e ne deriva la monade vitalizzata (atma-budhi).

Mentre l'uomo lavora a quell'epoca incoscientementeal proprio corpo fisico, i Figli del Crepuscolo intrapren-

173

Page 174: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dono quel lavoro ch'è necessario all'ulteriore sviluppodel corpo eterico. Essi sono, sotto tale aspetto, i succes-sori dei Figli del Fuoco, irradiano, cioè, le immaginidella loro coscienza nel corpo eterico, godendo in talmodo, in uno stato come di sogno, della forza generatri-ce di questo corpo, già suscitata dai Figli del Fuoco.Preparano così il piacere congiunto a questa forza chepiù tardi (sulla Luna) si svilupperà nell'uomo e negli al-tri esseri suoi compagni.

Ora noi sappiamo che su Saturno era stato formato ilcorpo fisico dell'uomo, allora interamente privo di vita.Un tale corpo non vitalizzato è detto minerale dallascienza occulta. Possiamo perciò anche dire: l'uomo suSaturno era minerale, ossia passò attraverso il regno mi-nerale. Questo minerale umano non aveva la forma diun minerale d'oggi; minerali come li abbiamo oggi, allo-ra non esistevano ancora.

Sul Sole, come abbiamo veduto, questo mineraleumano che si risveglia dallo stato letargico come si svi-luppa un germe, fu vitalizzato; diventò pianta umana; el'uomo passò attraverso il regno vegetale.

Però non tutti i minerali umani vennero in tal modocompenetrati di vita. Ciò non sarebbe potuto avvenire,poiché l'uomo vegetale abbisognava, per vivere, del fon-damento minerale.

Come oggi non possono esistere piante senza il regnominerale, da cui possano assorbire le sostanze a loro ne-cessarie, così era sul Sole per l'uomo vegetale. Questodové dunque lasciare dietro di sé, al grado di minerale,

174

dono quel lavoro ch'è necessario all'ulteriore sviluppodel corpo eterico. Essi sono, sotto tale aspetto, i succes-sori dei Figli del Fuoco, irradiano, cioè, le immaginidella loro coscienza nel corpo eterico, godendo in talmodo, in uno stato come di sogno, della forza generatri-ce di questo corpo, già suscitata dai Figli del Fuoco.Preparano così il piacere congiunto a questa forza chepiù tardi (sulla Luna) si svilupperà nell'uomo e negli al-tri esseri suoi compagni.

Ora noi sappiamo che su Saturno era stato formato ilcorpo fisico dell'uomo, allora interamente privo di vita.Un tale corpo non vitalizzato è detto minerale dallascienza occulta. Possiamo perciò anche dire: l'uomo suSaturno era minerale, ossia passò attraverso il regno mi-nerale. Questo minerale umano non aveva la forma diun minerale d'oggi; minerali come li abbiamo oggi, allo-ra non esistevano ancora.

Sul Sole, come abbiamo veduto, questo mineraleumano che si risveglia dallo stato letargico come si svi-luppa un germe, fu vitalizzato; diventò pianta umana; el'uomo passò attraverso il regno vegetale.

Però non tutti i minerali umani vennero in tal modocompenetrati di vita. Ciò non sarebbe potuto avvenire,poiché l'uomo vegetale abbisognava, per vivere, del fon-damento minerale.

Come oggi non possono esistere piante senza il regnominerale, da cui possano assorbire le sostanze a loro ne-cessarie, così era sul Sole per l'uomo vegetale. Questodové dunque lasciare dietro di sé, al grado di minerale,

174

Page 175: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

una parte dei germi umani, a beneficio della propriaevoluzione. E poiché le condizioni di vita erano sul Soleassai diverse da quelle di Saturno, così questi mineralirespinti presero forme del tutto diverse da quelle avutesu Saturno. Sorse così, accanto al regno vegetale-uma-no, un altro regno: uno speciale regno minerale. Comesi vede, l'uomo ascende a un regno superiore, respingen-do parte dei suoi simili in un regno inferiore. Vedremoquesto processo ripetersi, spesso nelle seguenti fasid'evoluzione; esso corrisponde a una legge fondamenta-le dell'evoluzione stessa.

* * *

Daremo ora nuovamente, per maggior chiarezza, unoschema del processo d'evoluzione che si svolse sul Sole.

I) Il Sole è quel pianeta sul quale si sviluppa la secon-da condizione della coscienza umana, quella del sonnosenza sogni. Il corpo fisico dell'uomo, acquistando uncorpo eterico, ascende a una specie di esistenza vegeta-le.

II) Quest'evoluzione passa attraverso a sette forme se-condarie («piccoli giri» o ronde):

l° – durante il primo di questi giri si ripetono, sottoforma un po' diversa, gli stadi d'evoluzione di Saturno,per quanto riguarda il corpo fisico;

2° – alla fine del primo giro ha principio l'emanazionedel corpo eterico (la parte degli Spiriti della Saggezza;

175

una parte dei germi umani, a beneficio della propriaevoluzione. E poiché le condizioni di vita erano sul Soleassai diverse da quelle di Saturno, così questi mineralirespinti presero forme del tutto diverse da quelle avutesu Saturno. Sorse così, accanto al regno vegetale-uma-no, un altro regno: uno speciale regno minerale. Comesi vede, l'uomo ascende a un regno superiore, respingen-do parte dei suoi simili in un regno inferiore. Vedremoquesto processo ripetersi, spesso nelle seguenti fasid'evoluzione; esso corrisponde a una legge fondamenta-le dell'evoluzione stessa.

* * *

Daremo ora nuovamente, per maggior chiarezza, unoschema del processo d'evoluzione che si svolse sul Sole.

I) Il Sole è quel pianeta sul quale si sviluppa la secon-da condizione della coscienza umana, quella del sonnosenza sogni. Il corpo fisico dell'uomo, acquistando uncorpo eterico, ascende a una specie di esistenza vegeta-le.

II) Quest'evoluzione passa attraverso a sette forme se-condarie («piccoli giri» o ronde):

l° – durante il primo di questi giri si ripetono, sottoforma un po' diversa, gli stadi d'evoluzione di Saturno,per quanto riguarda il corpo fisico;

2° – alla fine del primo giro ha principio l'emanazionedel corpo eterico (la parte degli Spiriti della Saggezza;

175

Page 176: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

3° – alla metà del secondo giro comincia il lavoro de-gli Spiriti dei Movimento intorno a questo corpo;

4° – alla metà del terzo giro comincia il lavoro degliSpiriti della Forma intorno a questo corpo eterico;

5° – dalla metà del quarto giro in poi, questo corpoacquista l’egoità per mezzo degli Spiriti della Personali-tà;

6° – nel frattempo il corpo fisico, grazie alle forze giàanteriormente attive, è progredito al punto che, per suomezzo, gli Spiriti del Fuoco raggiungono il gradod'umanità del quarto giro in poi;

7° – alla metà del quinto giro gli Spiriti del Fuoco,che sono prima passati attraverso il grado d'umanità, in-traprendono il loro lavoro intorno al corpo eterico. Nelcorpo fisico agiscono, a quest'epoca, i Figli del Crepu-scolo;

8° – verso la metà del sesto giro subentra il lavoro deiFigli del Crepuscolo al corpo eterico. Il corpo fisico vie-ne elaborato dall'uomo stesso;

9° – alla metà del settimo giro è nata la monade vita-lizzata.

176

3° – alla metà del secondo giro comincia il lavoro de-gli Spiriti dei Movimento intorno a questo corpo;

4° – alla metà del terzo giro comincia il lavoro degliSpiriti della Forma intorno a questo corpo eterico;

5° – dalla metà del quarto giro in poi, questo corpoacquista l’egoità per mezzo degli Spiriti della Personali-tà;

6° – nel frattempo il corpo fisico, grazie alle forze giàanteriormente attive, è progredito al punto che, per suomezzo, gli Spiriti del Fuoco raggiungono il gradod'umanità del quarto giro in poi;

7° – alla metà del quinto giro gli Spiriti del Fuoco,che sono prima passati attraverso il grado d'umanità, in-traprendono il loro lavoro intorno al corpo eterico. Nelcorpo fisico agiscono, a quest'epoca, i Figli del Crepu-scolo;

8° – verso la metà del sesto giro subentra il lavoro deiFigli del Crepuscolo al corpo eterico. Il corpo fisico vie-ne elaborato dall'uomo stesso;

9° – alla metà del settimo giro è nata la monade vita-lizzata.

176

Page 177: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La vita della Luna

Durante il periodo cosmico della Luna che succede aquello del Sole, l'uomo sviluppa la terza delle sue setteforme di coscienza. La prima si era sviluppata durante isette giri di Saturno, la seconda durante l'evoluzione delSole; la quarta è quella che l'uomo sta ora sviluppando apoco a poco durante il periodo della Terra; tre altre sor-geranno sui pianeti successivi.

La forma di coscienza che l'uomo aveva su Saturnonon si può paragonare ad alcuna fra quelle che sono pro-prie all'uomo attuale, poiché era più ottusa della co-scienza del sonno senza sogni. Invece la coscienza delSole si può paragonare a quella del sonno senza sogni oanche alla coscienza attuale – dormente – del mondo ve-getale. Però si tratta sempre soltanto di somiglianze,poiché sarebbe errato credere che gli eventi dei grandiperiodi cosmici possano esattamente ripetersi. Così vainterpretato anche il paragone che noi facciamo tra lacoscienza della Luna e quella del sonno pervaso di so-gni, col quale ha qualche somiglianza. È la così detta«coscienza immaginativa» che l'uomo raggiunge sullaLuna. La somiglianza consiste nel fatto che,tanto nellacoscienza della Luna, quanto nella coscienza attuale disogno, sorgono nell'interno dell'essere immagini le qualihanno una certa relazione con le cose e con gli esseri del

177

La vita della Luna

Durante il periodo cosmico della Luna che succede aquello del Sole, l'uomo sviluppa la terza delle sue setteforme di coscienza. La prima si era sviluppata durante isette giri di Saturno, la seconda durante l'evoluzione delSole; la quarta è quella che l'uomo sta ora sviluppando apoco a poco durante il periodo della Terra; tre altre sor-geranno sui pianeti successivi.

La forma di coscienza che l'uomo aveva su Saturnonon si può paragonare ad alcuna fra quelle che sono pro-prie all'uomo attuale, poiché era più ottusa della co-scienza del sonno senza sogni. Invece la coscienza delSole si può paragonare a quella del sonno senza sogni oanche alla coscienza attuale – dormente – del mondo ve-getale. Però si tratta sempre soltanto di somiglianze,poiché sarebbe errato credere che gli eventi dei grandiperiodi cosmici possano esattamente ripetersi. Così vainterpretato anche il paragone che noi facciamo tra lacoscienza della Luna e quella del sonno pervaso di so-gni, col quale ha qualche somiglianza. È la così detta«coscienza immaginativa» che l'uomo raggiunge sullaLuna. La somiglianza consiste nel fatto che,tanto nellacoscienza della Luna, quanto nella coscienza attuale disogno, sorgono nell'interno dell'essere immagini le qualihanno una certa relazione con le cose e con gli esseri del

177

Page 178: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

mondo esteriore. Ma queste immagini non sono, comeper l'uomo attuale che ha raggiunto lo stato di veglia,una copia di tali esseri e cose. Le immagini di sognosono un'eco degli avvenimenti della giornata, oppureespressioni simboliche di fatti che avvengono intorno achi sogna o nel suo interno. È facile dare degli esempiper queste tre specie di sogni. In primo luogo tutti cono-scono quei sogni che altro non sono se non immagini di-sordinate di avvenimenti diurni più o meno remoti. Unesempio del secondo caso, è quello di chi, nel sogno,crede di veder passare rapidamente un treno e sveglian-dosi si accorge che in quel sogno si è estrinsecato il tic-tac dell'orologio accanto a lui. Un esempio per la terzaspecie è il sogno di chi crede, ad esempio, di trovarsi inuna stanza il cui soffitto è ricoperto di brutti animali; esvegliandosi si accorge che ciò non è se non la manife-stazione del mal di capo che lo affligge.

Ora, se partendo da tali confuse immagini di sogno,vogliamo formarci una rappresentazione della coscienzadella Luna, dovremo riconoscere che il carattere imma-ginativo esiste anche qui, ma che in luogo della confu-sione e dell'arbitrio vi regna un ordine perfetto. Le im-magini della coscienza della Luna hanno, è vero, unasomiglianza ancora minore con gli oggetti a cui si riferi-scono, di quella che non abbiano i sogni; ma vi è inveceuna rispondenza perfetta fra l'immagine e l'oggetto.

Attualmente, entro l'evoluzione della Terra, la rappre-sentazione che ci facciamo di un oggetto è una riprodu-zione dell'oggetto relativo; cosi, ad esempio, la rappre-

178

mondo esteriore. Ma queste immagini non sono, comeper l'uomo attuale che ha raggiunto lo stato di veglia,una copia di tali esseri e cose. Le immagini di sognosono un'eco degli avvenimenti della giornata, oppureespressioni simboliche di fatti che avvengono intorno achi sogna o nel suo interno. È facile dare degli esempiper queste tre specie di sogni. In primo luogo tutti cono-scono quei sogni che altro non sono se non immagini di-sordinate di avvenimenti diurni più o meno remoti. Unesempio del secondo caso, è quello di chi, nel sogno,crede di veder passare rapidamente un treno e sveglian-dosi si accorge che in quel sogno si è estrinsecato il tic-tac dell'orologio accanto a lui. Un esempio per la terzaspecie è il sogno di chi crede, ad esempio, di trovarsi inuna stanza il cui soffitto è ricoperto di brutti animali; esvegliandosi si accorge che ciò non è se non la manife-stazione del mal di capo che lo affligge.

Ora, se partendo da tali confuse immagini di sogno,vogliamo formarci una rappresentazione della coscienzadella Luna, dovremo riconoscere che il carattere imma-ginativo esiste anche qui, ma che in luogo della confu-sione e dell'arbitrio vi regna un ordine perfetto. Le im-magini della coscienza della Luna hanno, è vero, unasomiglianza ancora minore con gli oggetti a cui si riferi-scono, di quella che non abbiano i sogni; ma vi è inveceuna rispondenza perfetta fra l'immagine e l'oggetto.

Attualmente, entro l'evoluzione della Terra, la rappre-sentazione che ci facciamo di un oggetto è una riprodu-zione dell'oggetto relativo; cosi, ad esempio, la rappre-

178

Page 179: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sentazione di una tavola è un'immagine della tavolastessa. Non così per la coscienza della Luna. Poniamoche l'uomo della Luna si avvicini a una cosa che gli siasimpatica o vantaggiosa: sorge allora nell'intimo dellasua anima un'immagine colorata di carattere chiaro; seinvece gli si avvicina qualcosa di pericoloso o di antipa-tico, l'immagine è brutta e tenebrosa. La rappresentazio-ne non è una copia dell'oggetto, ma un simbolo che adesso corrisponde in modo preciso e determinato; perciòl'essere nel quale sorgono tali rappresentazioni simboli-che, può regolare la propria vita a seconda di esse. Dun-que la vita animica del progenitore lunare si svolge inimmagini che hanno in comune coi sogni attuali il carat-tere fuggevole, fluttuante e simbolico, ma che si distin-guono da questi per il loro carattere assolutamente de-terminato da leggi.

La base dell'evoluzione di questa coscienza immagi-nativa dei progenitori umani sulla Luna fu il formarsi diun terzo elemento oltre il corpo fisico e il corpo eterico.Questo terzo elemento si chiama corpo astrale.

Ma quest'elemento si formò soltanto durante il terzopiccolo giro della Luna, la così detta terza ronda lunare.I primi due giri lunari sono una semplice ripetizione diciò ch'era avvenuto su Saturno e sul Sole; ma anche quinon dobbiamo immaginarci che si tratti di un'esatta ripe-tizione di tutti i fatti accaduti su Saturno e sul Sole. Ciòche si ripete, cioè il formarsi di un corpo fisico e di uncorpo eterico, subisce nello stesso tempo una tale tra-sformazione, che a questi due elementi della natura

179

sentazione di una tavola è un'immagine della tavolastessa. Non così per la coscienza della Luna. Poniamoche l'uomo della Luna si avvicini a una cosa che gli siasimpatica o vantaggiosa: sorge allora nell'intimo dellasua anima un'immagine colorata di carattere chiaro; seinvece gli si avvicina qualcosa di pericoloso o di antipa-tico, l'immagine è brutta e tenebrosa. La rappresentazio-ne non è una copia dell'oggetto, ma un simbolo che adesso corrisponde in modo preciso e determinato; perciòl'essere nel quale sorgono tali rappresentazioni simboli-che, può regolare la propria vita a seconda di esse. Dun-que la vita animica del progenitore lunare si svolge inimmagini che hanno in comune coi sogni attuali il carat-tere fuggevole, fluttuante e simbolico, ma che si distin-guono da questi per il loro carattere assolutamente de-terminato da leggi.

La base dell'evoluzione di questa coscienza immagi-nativa dei progenitori umani sulla Luna fu il formarsi diun terzo elemento oltre il corpo fisico e il corpo eterico.Questo terzo elemento si chiama corpo astrale.

Ma quest'elemento si formò soltanto durante il terzopiccolo giro della Luna, la così detta terza ronda lunare.I primi due giri lunari sono una semplice ripetizione diciò ch'era avvenuto su Saturno e sul Sole; ma anche quinon dobbiamo immaginarci che si tratti di un'esatta ripe-tizione di tutti i fatti accaduti su Saturno e sul Sole. Ciòche si ripete, cioè il formarsi di un corpo fisico e di uncorpo eterico, subisce nello stesso tempo una tale tra-sformazione, che a questi due elementi della natura

179

Page 180: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

umana può venire ad aggiungersi, durante il terzo girolunare, il corpo astrale; ciò che non avrebbe ancora po-tuto avvenire sul Sole. Durante il terzo periodo lunare –veramente, il processo comincia già verso la metà delsecondo, – gli Spiriti del Movimento emanano dalla loropropria natura l'elemento astrale, compenetrandone ilcorpo umano.

Durante il quarto giro, cominciando però dalla metàdel terzo, gli Spiriti della Forma foggiano questo corpoastrale in modo che tanto la sua forma quanto l'interasua organizzazione possano sviluppare processi interio-ri. Questi processi hanno il carattere di ciò che nell'ani-male e nell'uomo si chiama attualmente istinto, brama,desiderio. Alla metà del quarto giro lunare gli Spiritidella Personalità iniziano ciò che nel quinto periodo di-venta il loro còmpito principale: innestare nel corpoastrale l’egoità, come avevano fatto durante i periodi co-smici antecedenti per il corpo fisico e per il corpo eteri-co. Ma affinché nell'epoca accennata, dalla metà delquarto giro lunare in poi, il corpo fisico e il corpo eteri-co possano divenir atti ad aggregarsi un corpo astrale in-dipendente, essi devono venirvi preparati dagli Spiritidella Forma. Ed ecco come ciò avviene: durante il pri-mo giro lunare (ronda) il corpo fisico viene portato algrado di maturità necessario dagli Spiriti del Movimen-to, nel secondo dagli Spiriti della Forma, nel terzo dagliSpiriti della Personalità, nel quarto dagli Spiriti del Fuo-co, nel quinto da quelli del Crepuscolo. Esattamenteparlando, questo lavoro degli Spiriti del Crepuscolo si

180

umana può venire ad aggiungersi, durante il terzo girolunare, il corpo astrale; ciò che non avrebbe ancora po-tuto avvenire sul Sole. Durante il terzo periodo lunare –veramente, il processo comincia già verso la metà delsecondo, – gli Spiriti del Movimento emanano dalla loropropria natura l'elemento astrale, compenetrandone ilcorpo umano.

Durante il quarto giro, cominciando però dalla metàdel terzo, gli Spiriti della Forma foggiano questo corpoastrale in modo che tanto la sua forma quanto l'interasua organizzazione possano sviluppare processi interio-ri. Questi processi hanno il carattere di ciò che nell'ani-male e nell'uomo si chiama attualmente istinto, brama,desiderio. Alla metà del quarto giro lunare gli Spiritidella Personalità iniziano ciò che nel quinto periodo di-venta il loro còmpito principale: innestare nel corpoastrale l’egoità, come avevano fatto durante i periodi co-smici antecedenti per il corpo fisico e per il corpo eteri-co. Ma affinché nell'epoca accennata, dalla metà delquarto giro lunare in poi, il corpo fisico e il corpo eteri-co possano divenir atti ad aggregarsi un corpo astrale in-dipendente, essi devono venirvi preparati dagli Spiritidella Forma. Ed ecco come ciò avviene: durante il pri-mo giro lunare (ronda) il corpo fisico viene portato algrado di maturità necessario dagli Spiriti del Movimen-to, nel secondo dagli Spiriti della Forma, nel terzo dagliSpiriti della Personalità, nel quarto dagli Spiriti del Fuo-co, nel quinto da quelli del Crepuscolo. Esattamenteparlando, questo lavoro degli Spiriti del Crepuscolo si

180

Page 181: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

svolge dalla metà dei quarto giro lunare in poi, di modoche, nella stessa epoca in Cui li Spiriti della Personalitàlavorano intorno al corpo astrale, si svolge anche l"atti-vità degli Spiriti del Crepuscolo intorno al corpo fisico.

Lo sviluppo del corpo eterico avviene così: nel primogiro lunare le qualità necessarie gli vengono infuse dagliSpiriti della Saggezza, nel secondo dagli Spiriti del Mo-vimento, nel terzo dagli Spiriti della Forma, nel quartodagli Spiriti della Personalità e nel quinto dagli Spiritidel Fuoco. Anche quest'attività degli Spiriti del Fuoco sisvolge contemporaneamente al lavoro che gli Spiritidella Personalità compiono intorno al corpo astrale, cioèdalla metà del quarto giro lunare in poi, nel quinto.

Considerando dunque nel suo complesso il progenito-re umano di quell'epoca, e il modo com'è venuto for-mandosi sulla Luna, possiamo dire che, dalla metà delquarto giro lunare in poi, l'uomo è composto di un corpofisico, nel quale opera l'attività dei Figli del Crepuscolo,di un corpo eterico a cui lavorano gli Spiriti del Fuoco, efinalmente di un corpo astrale in cui si manifesta l'attivi-tà degli Spiriti della Personalità.

Il fatto che gli Spiriti del Crepuscolo elaborino, du-rante questo periodo d'evoluzione, il corpo fisico uma-no, significa ch'essi raggiungono qui il loro grado diumanità, com'era avvenuto, durante il giro corrispon-dente, su Saturno per gli Spiriti della Personalità, e sulSole per gli Spiriti del Fuoco. Dobbiamo rappresentarciche i» germi sensori» del corpo fisico, sviluppatisianch'essi nel frattempo, possono venir adoperati, dalla

181

svolge dalla metà dei quarto giro lunare in poi, di modoche, nella stessa epoca in Cui li Spiriti della Personalitàlavorano intorno al corpo astrale, si svolge anche l"atti-vità degli Spiriti del Crepuscolo intorno al corpo fisico.

Lo sviluppo del corpo eterico avviene così: nel primogiro lunare le qualità necessarie gli vengono infuse dagliSpiriti della Saggezza, nel secondo dagli Spiriti del Mo-vimento, nel terzo dagli Spiriti della Forma, nel quartodagli Spiriti della Personalità e nel quinto dagli Spiritidel Fuoco. Anche quest'attività degli Spiriti del Fuoco sisvolge contemporaneamente al lavoro che gli Spiritidella Personalità compiono intorno al corpo astrale, cioèdalla metà del quarto giro lunare in poi, nel quinto.

Considerando dunque nel suo complesso il progenito-re umano di quell'epoca, e il modo com'è venuto for-mandosi sulla Luna, possiamo dire che, dalla metà delquarto giro lunare in poi, l'uomo è composto di un corpofisico, nel quale opera l'attività dei Figli del Crepuscolo,di un corpo eterico a cui lavorano gli Spiriti del Fuoco, efinalmente di un corpo astrale in cui si manifesta l'attivi-tà degli Spiriti della Personalità.

Il fatto che gli Spiriti del Crepuscolo elaborino, du-rante questo periodo d'evoluzione, il corpo fisico uma-no, significa ch'essi raggiungono qui il loro grado diumanità, com'era avvenuto, durante il giro corrispon-dente, su Saturno per gli Spiriti della Personalità, e sulSole per gli Spiriti del Fuoco. Dobbiamo rappresentarciche i» germi sensori» del corpo fisico, sviluppatisianch'essi nel frattempo, possono venir adoperati, dalla

181

Page 182: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

metà del quarto giro lunare in poi, dagli Spiriti del Cre-puscolo, a percepire gli oggetti e i processi esteriori sul-la Luna. L'uomo stesso raggiungerà solo sulla Terra,dalla metà del quarto giro in poi, la facoltà di servirsi diquesti sensi. Invece verso la metà del quinto giro lunare(ronda) egli giunge al punto di poter lavorare inconscia-mente al corpo fisico.

Per mezzo di quest'attività egli si crea, nella sua co-scienza ottusa, il primo germe di ciò che si chiama séspirituale (manas). (Cfr. Il mio libro «Teosofia»). Que-sto sé spirituale giungerà poi, nel corso dell'evoluzioneumana, al suo pieno sviluppo; ed è ciò che più tardi,unito all'atma (l'uomo spirituale) e a budhi (spirito vita-le), formerà la parte superiore, la parte spiritualedell'uomo.

Ora, come su Saturno i Troni o Spiriti della Volontàhanno compenetrato di volontà l'uomo spirituale (atma),e come sul Sole i Cherubini hanno compenetrato di sag-gezza lo spirito vitale (budhi), così ora i Serafini compe-netrano il sé spirituale (manas), infondendogli una fa-coltà che nelle future fasi dell'evoluzione, sulla Terra,diventa quella facoltà di rappresentazione per cuil'uomo, come essere pensante, può mettersi in rapportocol mondo circostante. Diremo subito che, dalla metàdel sesto giro lunare in poi, si manifesta di nuovo lo spi-rito vitale (budhi), dalla metà del settimo l'uomo spiri-tuale, e che entrambi si congiungono al sé spirituale,così che alla fine di tutto il periodo cosmico lunarel'uomo superiore è preparato. Questo poi, insieme col

182

metà del quarto giro lunare in poi, dagli Spiriti del Cre-puscolo, a percepire gli oggetti e i processi esteriori sul-la Luna. L'uomo stesso raggiungerà solo sulla Terra,dalla metà del quarto giro in poi, la facoltà di servirsi diquesti sensi. Invece verso la metà del quinto giro lunare(ronda) egli giunge al punto di poter lavorare inconscia-mente al corpo fisico.

Per mezzo di quest'attività egli si crea, nella sua co-scienza ottusa, il primo germe di ciò che si chiama séspirituale (manas). (Cfr. Il mio libro «Teosofia»). Que-sto sé spirituale giungerà poi, nel corso dell'evoluzioneumana, al suo pieno sviluppo; ed è ciò che più tardi,unito all'atma (l'uomo spirituale) e a budhi (spirito vita-le), formerà la parte superiore, la parte spiritualedell'uomo.

Ora, come su Saturno i Troni o Spiriti della Volontàhanno compenetrato di volontà l'uomo spirituale (atma),e come sul Sole i Cherubini hanno compenetrato di sag-gezza lo spirito vitale (budhi), così ora i Serafini compe-netrano il sé spirituale (manas), infondendogli una fa-coltà che nelle future fasi dell'evoluzione, sulla Terra,diventa quella facoltà di rappresentazione per cuil'uomo, come essere pensante, può mettersi in rapportocol mondo circostante. Diremo subito che, dalla metàdel sesto giro lunare in poi, si manifesta di nuovo lo spi-rito vitale (budhi), dalla metà del settimo l'uomo spiri-tuale, e che entrambi si congiungono al sé spirituale,così che alla fine di tutto il periodo cosmico lunarel'uomo superiore è preparato. Questo poi, insieme col

182

Page 183: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

resto che si è sviluppato sulla Luna, ricade nel sonnodurante un periodo di riposo (pralaya) per continuarepoi la sua evoluzione sulla Terra.

Ora, mentre dalla metà del quinto giro lunare allametà del sesto, l'uomo lavora incoscientemente al suocorpo fisico, gli Spiriti del Crepuscolo spiegano la loroattività nel suo corpo eterico.

Come abbiamo descritto, mediante il lavoro compiutonell'epoca anteriore intorno al corpo fisico, essi si sonopreparati a sostituire nell'elaborazione del corpo etericogli Spiriti del Fuoco, i quali, da parte loro, assumono illavoro degli Spiriti della Personalità intorno al corpoastrale. Questi Spiriti della Personalità, invece, si sonoora elevati a sfere superiori.

Il lavoro degli Spiriti del Crepuscolo intorno al corpoeterico significa ch'essi congiungono il proprio stato dicoscienza con le immagini della coscienza del corpoeterico. Con ciò gli innestano il piacere e il dolore ri-spetto alle cose. Sul Sole il campo della loro attività eraancora, sotto questo aspetto, il corpo fisico soltanto.Perciò il piacere e il dolore vi erano collegati alle fun-zioni del solo corpo fisico. Ora la cosa cambia; il piace-re e il dolore si collegano ormai con le immagini chesorgono nel corpo eterico. Così nella coscienza crepu-scolare dell'uomo, gli Spiriti del Crepuscolo sperimenta-no un mondo di sentimento. È quello stesso mondo disentimento che l'uomo sperimenterà per sé nella sua co-scienza terrena.

183

resto che si è sviluppato sulla Luna, ricade nel sonnodurante un periodo di riposo (pralaya) per continuarepoi la sua evoluzione sulla Terra.

Ora, mentre dalla metà del quinto giro lunare allametà del sesto, l'uomo lavora incoscientemente al suocorpo fisico, gli Spiriti del Crepuscolo spiegano la loroattività nel suo corpo eterico.

Come abbiamo descritto, mediante il lavoro compiutonell'epoca anteriore intorno al corpo fisico, essi si sonopreparati a sostituire nell'elaborazione del corpo etericogli Spiriti del Fuoco, i quali, da parte loro, assumono illavoro degli Spiriti della Personalità intorno al corpoastrale. Questi Spiriti della Personalità, invece, si sonoora elevati a sfere superiori.

Il lavoro degli Spiriti del Crepuscolo intorno al corpoeterico significa ch'essi congiungono il proprio stato dicoscienza con le immagini della coscienza del corpoeterico. Con ciò gli innestano il piacere e il dolore ri-spetto alle cose. Sul Sole il campo della loro attività eraancora, sotto questo aspetto, il corpo fisico soltanto.Perciò il piacere e il dolore vi erano collegati alle fun-zioni del solo corpo fisico. Ora la cosa cambia; il piace-re e il dolore si collegano ormai con le immagini chesorgono nel corpo eterico. Così nella coscienza crepu-scolare dell'uomo, gli Spiriti del Crepuscolo sperimenta-no un mondo di sentimento. È quello stesso mondo disentimento che l'uomo sperimenterà per sé nella sua co-scienza terrena.

183

Page 184: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Nel corpo astrale agiscono in quella stessa epoca gliSpiriti del Fuoco, rendendolo atto a sentire vivamentecol mondo circostante. Il piacere e il dolore, che, nelmodo sopra descritto, vengono prodotti nel corpo eteri-co per opera degli Spiriti del Crepuscolo, hanno un ca-rattere d'immobilità (passivo); si manifestano piuttostoquali immagini riflesse del mondo esteriore, prive di at-tività propria. Ma ciò che gli Spiriti del Fuoco produco-no nel corpo astrale, sono affetti vivaci: amore, odio, ira,timore, orrore, passioni tempestose, istinti, ecc. E poichéprima gli Spiriti della Personalità (Asuras) avevano in-nestato in questo corpo la loro propria entità, questi af-fetti appaiono ora col carattere dell’egoità, della separa-zione.

Rappresentiamoci com'è costituito il progenitoreumano sulla Luna a quell'epoca. Egli ha un corpo fisicomediante il quale sviluppa, in stato di coscienza ottusa,il sé spirituale (manas). Ha inoltre un corpo eterico me-diante il quale gli Spiriti del Crepuscolo sentono il pia-cere e il dolore; ha infine un corpo astrale, commossoper opera degli Spiriti del Fuoco da istinti, affetti e pas-sioni. Ma a questi tre elementi costitutivi dell'uomo lu-nare manca ancora interamente la coscienza oggettiva.Nel corpo astrale fluttuano immagini pervase appuntodai suddetti sentimenti. Sulla Terra, allorché subentreràla coscienza oggettiva pensante, questo corpo astrale di-venterà il veicolo subordinato, ovvero lo strumento, delpensiero, della facoltà di rappresentazione. Invece ora,sulla Luna, si manifesta in tutta la sua propria piena in-

184

Nel corpo astrale agiscono in quella stessa epoca gliSpiriti del Fuoco, rendendolo atto a sentire vivamentecol mondo circostante. Il piacere e il dolore, che, nelmodo sopra descritto, vengono prodotti nel corpo eteri-co per opera degli Spiriti del Crepuscolo, hanno un ca-rattere d'immobilità (passivo); si manifestano piuttostoquali immagini riflesse del mondo esteriore, prive di at-tività propria. Ma ciò che gli Spiriti del Fuoco produco-no nel corpo astrale, sono affetti vivaci: amore, odio, ira,timore, orrore, passioni tempestose, istinti, ecc. E poichéprima gli Spiriti della Personalità (Asuras) avevano in-nestato in questo corpo la loro propria entità, questi af-fetti appaiono ora col carattere dell’egoità, della separa-zione.

Rappresentiamoci com'è costituito il progenitoreumano sulla Luna a quell'epoca. Egli ha un corpo fisicomediante il quale sviluppa, in stato di coscienza ottusa,il sé spirituale (manas). Ha inoltre un corpo eterico me-diante il quale gli Spiriti del Crepuscolo sentono il pia-cere e il dolore; ha infine un corpo astrale, commossoper opera degli Spiriti del Fuoco da istinti, affetti e pas-sioni. Ma a questi tre elementi costitutivi dell'uomo lu-nare manca ancora interamente la coscienza oggettiva.Nel corpo astrale fluttuano immagini pervase appuntodai suddetti sentimenti. Sulla Terra, allorché subentreràla coscienza oggettiva pensante, questo corpo astrale di-venterà il veicolo subordinato, ovvero lo strumento, delpensiero, della facoltà di rappresentazione. Invece ora,sulla Luna, si manifesta in tutta la sua propria piena in-

184

Page 185: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dipendenza; per sé è insomma più attivo, qui, più mobi-le di quanto sarà più tardi sulla Terra. Per caratterizzar-lo, potremmo dire ch'è un uomo animale; e come tale è,nel suo genere, a un livello superiore degli animali terre-stri attuali. Egli ha in sé le caratteristiche dell'animalitàin grado ancor più completo. Queste sono, in certo qualmodo, più selvagge, più indomabili delle qualità animalid'oggi; perciò, in questa fase della sua vita, l'uomo sipuò dire un essere la cui evoluzione sta in mezzo fraquella dell'animale e quella dell'uomo attuale. Se egliproseguisse in linea diretta per questa via di sviluppo,diventerebbe un essere feroce e sfrenato. L'evoluzioneterrestre porta ad attutire, a domare il carattere animalenell'uomo. E ciò avviene per mezzo della coscienza delpensiero.

Se, dunque, l'uomo che si è sviluppato sul Sole si puòchiamare uomo vegetale, l'uomo della Luna può esserdetto uomo animale. L'evoluzione di un tale uomo pre-suppone pure la trasformazione del mondo circostante.Come abbiamo mostrato, l'uomo vegetale del Sole nonsi sarebbe potuto evolvere, se accanto a questo regnodell'uomo vegetale non si fosse sviluppato indipendente-mente un regno minerale. Ora, durante le due primeepoche della Luna (ronde), questi due regni, il regno ve-getale e il regno minerale, risorgono dalle tenebre. Essisono trasformati solo in quanto l'uno e l'altro sono di-ventati più grossolani, più densi. Durante la terza epocadella Luna, dall'insieme del regno vegetale si distaccauna parte la quale non subisce il processo di solidifica-

185

dipendenza; per sé è insomma più attivo, qui, più mobi-le di quanto sarà più tardi sulla Terra. Per caratterizzar-lo, potremmo dire ch'è un uomo animale; e come tale è,nel suo genere, a un livello superiore degli animali terre-stri attuali. Egli ha in sé le caratteristiche dell'animalitàin grado ancor più completo. Queste sono, in certo qualmodo, più selvagge, più indomabili delle qualità animalid'oggi; perciò, in questa fase della sua vita, l'uomo sipuò dire un essere la cui evoluzione sta in mezzo fraquella dell'animale e quella dell'uomo attuale. Se egliproseguisse in linea diretta per questa via di sviluppo,diventerebbe un essere feroce e sfrenato. L'evoluzioneterrestre porta ad attutire, a domare il carattere animalenell'uomo. E ciò avviene per mezzo della coscienza delpensiero.

Se, dunque, l'uomo che si è sviluppato sul Sole si puòchiamare uomo vegetale, l'uomo della Luna può esserdetto uomo animale. L'evoluzione di un tale uomo pre-suppone pure la trasformazione del mondo circostante.Come abbiamo mostrato, l'uomo vegetale del Sole nonsi sarebbe potuto evolvere, se accanto a questo regnodell'uomo vegetale non si fosse sviluppato indipendente-mente un regno minerale. Ora, durante le due primeepoche della Luna (ronde), questi due regni, il regno ve-getale e il regno minerale, risorgono dalle tenebre. Essisono trasformati solo in quanto l'uno e l'altro sono di-ventati più grossolani, più densi. Durante la terza epocadella Luna, dall'insieme del regno vegetale si distaccauna parte la quale non subisce il processo di solidifica-

185

Page 186: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

zione, e serve così a fornire la sostanza da cui può for-marsi l'entità animale dell'uomo. Questa, appunto, nellasua unione col più altamente evoluto corpo eterico e colcorpo astrale appena formato, costituisce la triplice enti-tà umana sopra descritta. Non tutto il mondo vegetaleformatosi sul Sole può trasformarsi nel regno animale;poiché gli esseri animali presuppongono per la loro esi-stenza il mondo vegetale ch'è la base del mondo anima-le. Come l'uomo del Sole poté elevarsi all'esistenza divegetale soltanto col ricacciare una parte dei suoi similiin una più grossolana esistenza minerale, così avvieneora per l'uomo animale della Luna. Anch'egli lascia oradietro di sé, allo stato vegetale più grossolano, una partedi quegli esseri che sul Sole appartenevano ancora allasua stessa natura vegetale. Ma come l'uomo animaledella Luna non è uguale all'animale d'oggi, bensì sta inmezzo fra l'animale attuale e l'uomo attuale, così è delminerale della Luna. Esso sta fra il minerale attuale e ilvegetale attuale; ha qualcosa del vegetale. Le rocce dellaLuna non sono pietre nel senso odierno ma hanno un ca-rattere di vitalità, di forza germinatrice e di crescita.Allo stesso modo la pianta della Luna ha in sé certi ca-ratteri dell'animalità.

L'uomo animale della Luna è ancora privo di ossa so-lide. Il suo scheletro è ancora cartilaginoso; in confrontoa quello attuale, tutta la materia del suo corpo è molle,ed anche i suoi movimenti sono diversi. Egli non cam-mina; ma piuttosto saltella e perfino si libra. Ciò potevaaccadere perché la Luna d'allora non aveva, come la

186

zione, e serve così a fornire la sostanza da cui può for-marsi l'entità animale dell'uomo. Questa, appunto, nellasua unione col più altamente evoluto corpo eterico e colcorpo astrale appena formato, costituisce la triplice enti-tà umana sopra descritta. Non tutto il mondo vegetaleformatosi sul Sole può trasformarsi nel regno animale;poiché gli esseri animali presuppongono per la loro esi-stenza il mondo vegetale ch'è la base del mondo anima-le. Come l'uomo del Sole poté elevarsi all'esistenza divegetale soltanto col ricacciare una parte dei suoi similiin una più grossolana esistenza minerale, così avvieneora per l'uomo animale della Luna. Anch'egli lascia oradietro di sé, allo stato vegetale più grossolano, una partedi quegli esseri che sul Sole appartenevano ancora allasua stessa natura vegetale. Ma come l'uomo animaledella Luna non è uguale all'animale d'oggi, bensì sta inmezzo fra l'animale attuale e l'uomo attuale, così è delminerale della Luna. Esso sta fra il minerale attuale e ilvegetale attuale; ha qualcosa del vegetale. Le rocce dellaLuna non sono pietre nel senso odierno ma hanno un ca-rattere di vitalità, di forza germinatrice e di crescita.Allo stesso modo la pianta della Luna ha in sé certi ca-ratteri dell'animalità.

L'uomo animale della Luna è ancora privo di ossa so-lide. Il suo scheletro è ancora cartilaginoso; in confrontoa quello attuale, tutta la materia del suo corpo è molle,ed anche i suoi movimenti sono diversi. Egli non cam-mina; ma piuttosto saltella e perfino si libra. Ciò potevaaccadere perché la Luna d'allora non aveva, come la

186

Page 187: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Terra attuale, un'atmosfera sottile e aerea, ma il suo in-volucro era essenzialmente più denso, più denso perfinodell'acqua attuale. In tale elemento denso-liquido l'uomoanimale si moveva avanti e indietro, in su e in giù. E inquell'elemento vivevano anche i minerali e gli animalidai quali egli traeva il proprio nutrimento; anzi quell'ele-mento conteneva anche la forza che poi sulla Terra fuinfusa interamente negli esseri stessi: la forza della fe-condazione. Poiché l'uomo, allora, non era ancora divisoin due sessi, ma era unisessuale, e veniva formato dallapropria atmosfera aereo-acquosa. Ma come al mondotutto esiste in diversi stadi di transizione, così già negliultimi periodi lunari andò sviluppandosi, in singoli esse-ri animali umani, la bisessualità, quale preparazione alfuturo stato terrestre.

Il sesto e il settimo giro lunare presentano una speciedi deflusso di tutti questi processi, e allo stesso tempo ilformarsi di una specie di stato di eccessiva maturità; fin-ché il tutto passa a un periodo di riposo (pralaya), som-mergendosi nel sonno fino all'epoca terrestre.

Ora l'evoluzione del corpo astrale umano è congiuntaa un processo cosmico che dobbiamo pure descriverequi. Allorché, dopo la pausa successiva all'epoca cosmi-ca del Sole, questo si risveglia ed esce dalle tenebre, tut-to ciò che vive su questo pianeta così risorgente, lo abitacome un unico corpo. Ma questo Sole risorgente è purediverso da quello ch'era prima. La sua materia non è piùtutta pervasa di luce come prima: ha invece alcune partipiù scure. E queste ora vengono, per così dire, eliminate

187

Terra attuale, un'atmosfera sottile e aerea, ma il suo in-volucro era essenzialmente più denso, più denso perfinodell'acqua attuale. In tale elemento denso-liquido l'uomoanimale si moveva avanti e indietro, in su e in giù. E inquell'elemento vivevano anche i minerali e gli animalidai quali egli traeva il proprio nutrimento; anzi quell'ele-mento conteneva anche la forza che poi sulla Terra fuinfusa interamente negli esseri stessi: la forza della fe-condazione. Poiché l'uomo, allora, non era ancora divisoin due sessi, ma era unisessuale, e veniva formato dallapropria atmosfera aereo-acquosa. Ma come al mondotutto esiste in diversi stadi di transizione, così già negliultimi periodi lunari andò sviluppandosi, in singoli esse-ri animali umani, la bisessualità, quale preparazione alfuturo stato terrestre.

Il sesto e il settimo giro lunare presentano una speciedi deflusso di tutti questi processi, e allo stesso tempo ilformarsi di una specie di stato di eccessiva maturità; fin-ché il tutto passa a un periodo di riposo (pralaya), som-mergendosi nel sonno fino all'epoca terrestre.

Ora l'evoluzione del corpo astrale umano è congiuntaa un processo cosmico che dobbiamo pure descriverequi. Allorché, dopo la pausa successiva all'epoca cosmi-ca del Sole, questo si risveglia ed esce dalle tenebre, tut-to ciò che vive su questo pianeta così risorgente, lo abitacome un unico corpo. Ma questo Sole risorgente è purediverso da quello ch'era prima. La sua materia non è piùtutta pervasa di luce come prima: ha invece alcune partipiù scure. E queste ora vengono, per così dire, eliminate

187

Page 188: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dalla massa uniforme. E dal secondo giro (ronda) in poi,queste parti appaiono sempre più come un elemento in-dipendente; il corpo del Sole prende così una forma al-lungata che consiste di due parti, una molto più grande euna più piccola, riunite però ancora insieme. Durante ilterzo giro questi due corpi finiscono con lo staccarsi to-talmente l'uno dall'altro. Il Sole e la Luna sono ora duecorpi, e quest'ultima gira circolarmente intorno al Sole.Contemporaneamente alla Luna escono dal Sole anchetutti quegli esseri di cui abbiamo descritto qui l'evolu-zione. Lo sviluppo del corpo astrale avviene appuntosulla Luna dopo la sua scissione del Sole. Il processocosmico che abbiamo caratterizzato è la condizionedell'evoluzione sopra descritta. Finché gli esseri in que-stione, appartenenti all'uomo, attingevano la loro forzadalla propria dimora solare, la loro evoluzione non pote-va giungere fino al gradino suddetto. Nel quarto giro(ronda) la Luna è un pianeta indipendente, e ciò ch'è sta-to descritto per quest'epoca si svolge sul pianeta Luna.

* * *

Daremo anche qui un quadro riassuntivo dell'evolu-zione della Luna e degli esseri che ad essa appartengo-no.

I) La Luna è quel pianeta sul quale l'uomo sviluppa lacoscienza immaginativa col suo carattere simbolico.

188

dalla massa uniforme. E dal secondo giro (ronda) in poi,queste parti appaiono sempre più come un elemento in-dipendente; il corpo del Sole prende così una forma al-lungata che consiste di due parti, una molto più grande euna più piccola, riunite però ancora insieme. Durante ilterzo giro questi due corpi finiscono con lo staccarsi to-talmente l'uno dall'altro. Il Sole e la Luna sono ora duecorpi, e quest'ultima gira circolarmente intorno al Sole.Contemporaneamente alla Luna escono dal Sole anchetutti quegli esseri di cui abbiamo descritto qui l'evolu-zione. Lo sviluppo del corpo astrale avviene appuntosulla Luna dopo la sua scissione del Sole. Il processocosmico che abbiamo caratterizzato è la condizionedell'evoluzione sopra descritta. Finché gli esseri in que-stione, appartenenti all'uomo, attingevano la loro forzadalla propria dimora solare, la loro evoluzione non pote-va giungere fino al gradino suddetto. Nel quarto giro(ronda) la Luna è un pianeta indipendente, e ciò ch'è sta-to descritto per quest'epoca si svolge sul pianeta Luna.

* * *

Daremo anche qui un quadro riassuntivo dell'evolu-zione della Luna e degli esseri che ad essa appartengo-no.

I) La Luna è quel pianeta sul quale l'uomo sviluppa lacoscienza immaginativa col suo carattere simbolico.

188

Page 189: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

II) Durante i primi due giri (ronde) si va preparandol'evoluzione lunare dell'uomo, attraverso a una specie diripetizione dei processi di Saturno e del Sole.

III) Nel terzo giro ha origine il corpo astrale umanomercè un'emanazione degli Spiriti del Movimento.

IV) Contemporaneamente a questo processo, dal ri-svegliato corpo solare unitario si distacca la Luna, chegira intorno al resto del Sole. L'evoluzione degli essericongiunti all'uomo si svolge ora sulla Luna.

V) Nel quarto giro gli Spiriti del Crepuscolo abitanoil corpo fisico e si elevano così al grado di umanità.

VI) Nel corpo astrale in formazione viene innestatal'egoità dagli Spiriti della Personalità (Asuras).

VII) Nel quinto giro l’uomo comincia a lavorare inuno stato di ottusità al suo corpo fisico; alla monade giàesistente viene ad aggiungersi il sé spirituale (manas).

VIII) Nel corpo eterico dell'uomo si sviluppa, durantel'esistenza lunare, una specie di gioia e di dolore chehanno un carattere passivo. Invece nel corpo astrale sisviluppano i sentimenti: ira, odio, istinti, passioni, ecc.

IX) Ai due regni precedenti: il regno vegetale e il re-gno minerale, che vengono ricacciati indietro di un gra-do, si aggiunge il regno animale, nel quale l'uomo stessosi trova allora. Verso la fine di tutta quest'epoca cosmi-ca, la Luna si avvicina sempre più al Sole, e quando co-mincia l'epoca del riposo (pralaya), i due corpi si sononuovamente riuniti in uno solo, per risvegliarsi poi,dopo il periodo di sonno, in una nuova epoca cosmica:quella della Terra.

189

II) Durante i primi due giri (ronde) si va preparandol'evoluzione lunare dell'uomo, attraverso a una specie diripetizione dei processi di Saturno e del Sole.

III) Nel terzo giro ha origine il corpo astrale umanomercè un'emanazione degli Spiriti del Movimento.

IV) Contemporaneamente a questo processo, dal ri-svegliato corpo solare unitario si distacca la Luna, chegira intorno al resto del Sole. L'evoluzione degli essericongiunti all'uomo si svolge ora sulla Luna.

V) Nel quarto giro gli Spiriti del Crepuscolo abitanoil corpo fisico e si elevano così al grado di umanità.

VI) Nel corpo astrale in formazione viene innestatal'egoità dagli Spiriti della Personalità (Asuras).

VII) Nel quinto giro l’uomo comincia a lavorare inuno stato di ottusità al suo corpo fisico; alla monade giàesistente viene ad aggiungersi il sé spirituale (manas).

VIII) Nel corpo eterico dell'uomo si sviluppa, durantel'esistenza lunare, una specie di gioia e di dolore chehanno un carattere passivo. Invece nel corpo astrale sisviluppano i sentimenti: ira, odio, istinti, passioni, ecc.

IX) Ai due regni precedenti: il regno vegetale e il re-gno minerale, che vengono ricacciati indietro di un gra-do, si aggiunge il regno animale, nel quale l'uomo stessosi trova allora. Verso la fine di tutta quest'epoca cosmi-ca, la Luna si avvicina sempre più al Sole, e quando co-mincia l'epoca del riposo (pralaya), i due corpi si sononuovamente riuniti in uno solo, per risvegliarsi poi,dopo il periodo di sonno, in una nuova epoca cosmica:quella della Terra.

189

Page 190: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

La vita della Terra

Abbiamo già mostrato come vengano progressiva-mente formandosi gli elementi che compongono la cosìdetta «natura umana inferiore», e cioè il corpo fisico, ilcorpo eterico e il corpo astrale. Abbiamo anche descrittocome, col sopraggiungere di un nuovo corpo, i più anti-chi debbano sempre trasformarsi in modo da poter di-ventare i veicoli e gli strumenti del nuovo. Con questoprogresso si collega anche una trasformazione della co-scienza umana. Finché l'uomo inferiore ha soltanto uncorpo fisico, gli è propria una coscienza interamente ot-tusa che non raggiunge nemmeno in chiarezza quelladell'attuale stato di sonno senza sogni, benché, perl'uomo attuale, quest'ultima condizione di coscienza siagià, uno stato «incosciente». All'epoca in cui appare ilcorpo eterico, l'uomo acquista quella coscienza che an-cor oggi gli è propria nel sonno senza sogni. Col for-marsi del corpo astrale si manifesta una crepuscolare co-scienza immaginativa simile (ma non uguale) a quellache attualmente l'uomo ha quando sogna. Descriveremoora la quarta condizione di coscienza, l'attuale, propriadell'uomo terrestre. Essa si forma nella quarta grandeepoca cosmica, quella della Terra, che succede a quelledi Saturno, del Sole e della Luna.

190

La vita della Terra

Abbiamo già mostrato come vengano progressiva-mente formandosi gli elementi che compongono la cosìdetta «natura umana inferiore», e cioè il corpo fisico, ilcorpo eterico e il corpo astrale. Abbiamo anche descrittocome, col sopraggiungere di un nuovo corpo, i più anti-chi debbano sempre trasformarsi in modo da poter di-ventare i veicoli e gli strumenti del nuovo. Con questoprogresso si collega anche una trasformazione della co-scienza umana. Finché l'uomo inferiore ha soltanto uncorpo fisico, gli è propria una coscienza interamente ot-tusa che non raggiunge nemmeno in chiarezza quelladell'attuale stato di sonno senza sogni, benché, perl'uomo attuale, quest'ultima condizione di coscienza siagià, uno stato «incosciente». All'epoca in cui appare ilcorpo eterico, l'uomo acquista quella coscienza che an-cor oggi gli è propria nel sonno senza sogni. Col for-marsi del corpo astrale si manifesta una crepuscolare co-scienza immaginativa simile (ma non uguale) a quellache attualmente l'uomo ha quando sogna. Descriveremoora la quarta condizione di coscienza, l'attuale, propriadell'uomo terrestre. Essa si forma nella quarta grandeepoca cosmica, quella della Terra, che succede a quelledi Saturno, del Sole e della Luna.

190

Page 191: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Su Saturno è stato sviluppato per diversi gradi il cor-po fisico dell'uomo. Esso non avrebbe allora potuto es-sere il portatore del corpo eterico. Questo, infatti, è ve-nuto ad aggiungersi soltanto durante la vita del Sole. Inpari tempo, durante i successivi giri solari, il corpo fisi-co venne trasformandosi in modo che poté diventare ilportatore di questo corpo eterico, e il corpo eterico potéspiegare la sua attività entro il corpo fisico. Durantel'evoluzione della Luna venne ad aggiungersi il corpoastrale; e nuovamente il corpo fisico e il corpo etericofurono trasformati in modo da diventare i veicoli e glistrumenti del nascente corpo astrale. In tal modo l'uomodiventa sulla Luna un essere composto del corpo fisico,del corpo eterico e del corpo astrale: per mezzo del cor-po eterico è in grado di sentire il piacere e il dolore, permezzo del corpo astrale è un essere dotato di affetti: ira,odio, amore, ecc.

Ai diversi elementi che lo costituiscono, lavorano,come abbiamo veduto, esseri superiori. Così, sulla Lunail corpo eterico ha ottenuto, per opera degli Spiriti delCrepuscolo, la facoltà di sentire piacere e dolore; e peropera degli Spiriti del Fuoco vennero infusi al corpoastrale i sentimenti.

Contemporaneamente avveniva, durante i tre grandigiri di Saturno, del Sole e della Luna, anche un altro fat-to. Nell'ultimo giro di Saturno si era formato, con l'aiutodegli Spiriti della Volontà (Troni), l'uomo spirituale(atma). Nel penultimo giro del Sole si era aggiunto aquesto, con l'aiuto dei Cherubini, lo spirito vitale (bud-

191

Su Saturno è stato sviluppato per diversi gradi il cor-po fisico dell'uomo. Esso non avrebbe allora potuto es-sere il portatore del corpo eterico. Questo, infatti, è ve-nuto ad aggiungersi soltanto durante la vita del Sole. Inpari tempo, durante i successivi giri solari, il corpo fisi-co venne trasformandosi in modo che poté diventare ilportatore di questo corpo eterico, e il corpo eterico potéspiegare la sua attività entro il corpo fisico. Durantel'evoluzione della Luna venne ad aggiungersi il corpoastrale; e nuovamente il corpo fisico e il corpo etericofurono trasformati in modo da diventare i veicoli e glistrumenti del nascente corpo astrale. In tal modo l'uomodiventa sulla Luna un essere composto del corpo fisico,del corpo eterico e del corpo astrale: per mezzo del cor-po eterico è in grado di sentire il piacere e il dolore, permezzo del corpo astrale è un essere dotato di affetti: ira,odio, amore, ecc.

Ai diversi elementi che lo costituiscono, lavorano,come abbiamo veduto, esseri superiori. Così, sulla Lunail corpo eterico ha ottenuto, per opera degli Spiriti delCrepuscolo, la facoltà di sentire piacere e dolore; e peropera degli Spiriti del Fuoco vennero infusi al corpoastrale i sentimenti.

Contemporaneamente avveniva, durante i tre grandigiri di Saturno, del Sole e della Luna, anche un altro fat-to. Nell'ultimo giro di Saturno si era formato, con l'aiutodegli Spiriti della Volontà (Troni), l'uomo spirituale(atma). Nel penultimo giro del Sole si era aggiunto aquesto, con l'aiuto dei Cherubini, lo spirito vitale (bud-

191

Page 192: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

hi). E nel terz'ultimo giro della Luna si aggiunse a queidue elementi, con l'aiuto dei Serafini, il sé spirituale(manas).

In realtà hanno avuto origine così, durante questi tregrandi giri, due diversi principi umani: un uomo inferio-re, composto di corpo fisico, corpo eterico e corpo astra-le, e un uomo superiore, composto dell'uomo spirituale(atma), spirito vitale (budhi), sé spirituale (manas). Daprima la natura inferiore e la natura superiore dell'uomoseguirono due vie diverse.

L'evoluzione della Terra ha la missione di ricongiun-gere questi due principi umani separati.

Da prima però tutta la vita della Luna ricade, dopo ilsettimo «piccolo giro», in una specie di sonno (pralaya);in conseguenza di ciò, tutto viene, per così dire, riamal-gamato in una massa uniforme. Anche il Sole e la Luna,che nell'ultimo grande giro erano separati, si ricongiun-gono durante gli ultimi giri della Luna.

Quando poi, dopo il periodo di sonno, tutto ricompa-re, deve anzitutto esser ripetuta, nelle cose essenziali,durante il primo «piccolo giro» la condizione di Satur-no, nel secondo quella del Sole, e nel terzo quella dellaLuna. In questo terzo giro, sulla Luna nuovamente sepa-rata dal Sole, gli esseri riprendono pressappoco le stesseforme di vita che avevano già precedentemente avutosulla Luna. L'uomo inferiore è qui un essere intermediofra l'uomo attuale e l'animale, le piante vi stanno fral'attuale natura animale e quella vegetale, e i minerali vi

192

hi). E nel terz'ultimo giro della Luna si aggiunse a queidue elementi, con l'aiuto dei Serafini, il sé spirituale(manas).

In realtà hanno avuto origine così, durante questi tregrandi giri, due diversi principi umani: un uomo inferio-re, composto di corpo fisico, corpo eterico e corpo astra-le, e un uomo superiore, composto dell'uomo spirituale(atma), spirito vitale (budhi), sé spirituale (manas). Daprima la natura inferiore e la natura superiore dell'uomoseguirono due vie diverse.

L'evoluzione della Terra ha la missione di ricongiun-gere questi due principi umani separati.

Da prima però tutta la vita della Luna ricade, dopo ilsettimo «piccolo giro», in una specie di sonno (pralaya);in conseguenza di ciò, tutto viene, per così dire, riamal-gamato in una massa uniforme. Anche il Sole e la Luna,che nell'ultimo grande giro erano separati, si ricongiun-gono durante gli ultimi giri della Luna.

Quando poi, dopo il periodo di sonno, tutto ricompa-re, deve anzitutto esser ripetuta, nelle cose essenziali,durante il primo «piccolo giro» la condizione di Satur-no, nel secondo quella del Sole, e nel terzo quella dellaLuna. In questo terzo giro, sulla Luna nuovamente sepa-rata dal Sole, gli esseri riprendono pressappoco le stesseforme di vita che avevano già precedentemente avutosulla Luna. L'uomo inferiore è qui un essere intermediofra l'uomo attuale e l'animale, le piante vi stanno fral'attuale natura animale e quella vegetale, e i minerali vi

192

Page 193: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

hanno soltanto in parte l'attuale carattere inanimato, es-sendo, per l'altra parte, ancora mezze piante.

Nella seconda metà di questo terzo giro va già prepa-randosi del nuovo. I minerali si consolidano, le pianteperdono a poco a poco il carattere animale della sensibi-lità, e dall'unitaria specie umano-animale si sviluppanodue classi: l'una si arresta al livello dell'animalità, l'altrainvece subisce una bipartizione del corpo astrale. Que-sto si divide in due parti, di cui una, inferiore, resta tut-tavia portatrice dei sentimenti, e l'altra, superiore, acqui-sta una certa indipendenza che le permette di poter eser-citare un dominio sugli elementi inferiori: sul corpo fisi-co, sul corpo eterico e sul corpo astrale inferiore. Ora gliSpiriti della Personalità prendono possesso di questocorpo astrale superiore, e gli infondono lo spirito d'indi-pendenza e con esso anche l'egoismo. Soltanto nel corpoastrale inferiore spiegano ora la loro attività gli Spiritidel Fuoco, mentre nel corpo eterico lavorano gli Spiritidel Crepuscolo, e nel corpo fisico comincia ad agire laforza di quell'entità che si può definire il vero progenito-re umano. È quella stessa entità che, con l'aiuto dei Tro-ni, ha formato su Saturno l'uomo spirituale (atma), sulSole, con l'aiuto dei Cherubini, lo spirito vitale (budhi),e sulla Luna, insieme ai Serafini, il sé spirituale (ma-nas).

Ora però avviene un cambiamento: Troni, Cherubinie Serafini si elevano a sfere superiori; e l'uomo spiritua-le ottiene invece l'aiuto degli Spiriti della Saggezza, delMovimento e della Forma. Questi sono ora congiunti al

193

hanno soltanto in parte l'attuale carattere inanimato, es-sendo, per l'altra parte, ancora mezze piante.

Nella seconda metà di questo terzo giro va già prepa-randosi del nuovo. I minerali si consolidano, le pianteperdono a poco a poco il carattere animale della sensibi-lità, e dall'unitaria specie umano-animale si sviluppanodue classi: l'una si arresta al livello dell'animalità, l'altrainvece subisce una bipartizione del corpo astrale. Que-sto si divide in due parti, di cui una, inferiore, resta tut-tavia portatrice dei sentimenti, e l'altra, superiore, acqui-sta una certa indipendenza che le permette di poter eser-citare un dominio sugli elementi inferiori: sul corpo fisi-co, sul corpo eterico e sul corpo astrale inferiore. Ora gliSpiriti della Personalità prendono possesso di questocorpo astrale superiore, e gli infondono lo spirito d'indi-pendenza e con esso anche l'egoismo. Soltanto nel corpoastrale inferiore spiegano ora la loro attività gli Spiritidel Fuoco, mentre nel corpo eterico lavorano gli Spiritidel Crepuscolo, e nel corpo fisico comincia ad agire laforza di quell'entità che si può definire il vero progenito-re umano. È quella stessa entità che, con l'aiuto dei Tro-ni, ha formato su Saturno l'uomo spirituale (atma), sulSole, con l'aiuto dei Cherubini, lo spirito vitale (budhi),e sulla Luna, insieme ai Serafini, il sé spirituale (ma-nas).

Ora però avviene un cambiamento: Troni, Cherubinie Serafini si elevano a sfere superiori; e l'uomo spiritua-le ottiene invece l'aiuto degli Spiriti della Saggezza, delMovimento e della Forma. Questi sono ora congiunti al

193

Page 194: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sé spirituale, allo spirito vitale e all'uomo spirituale (ma-nas budhi, atma). Con l'aiuto di queste entità, l'essereumano forma, durante la seconda metà del terzo giroterrestre, il suo corpo fisico. L'azione più importantel'hanno in ciò gli Spiriti della Forma. Essi plasmano finda allora il corpo fisico umano in modo ch'esso diventauna specie di precursore del futuro corpo fisico umanodel quarto giro o ronda, cioè dell'attuale.

Nel corpo astrale degli esseri animali rimasti indietrorestano attivi esclusivamente gli Spiriti del Fuoco; nelcorpo eterico delle piante gli Spiriti del Crepuscolo. In-vece gli Spiriti della Forma cooperano alla trasforma-zione del regno minerale; sono quelli che lo indurisco-no, che gli danno forme rigide e solide.

Non dobbiamo però immaginarci che il campo d'azio-ne degli spiriti suddetti si limiti unicamente a quello cheabbiamo descritto; abbiamo accennato soltanto alle dire-zioni principali delle loro attività. Ma tutti questi esserispirituali agiscono, in via subordinata, da per tutto. Così,ad esempio, gli Spiriti della Forma compiono all'epocadesignata, anche date funzioni nel corpo fisico dellepiante e degli animali, ecc.

Dopo tutto ciò, verso la fine del terzo giro terrestre,tutti gli esseri, e perfino il Sole e la Luna, si fondononuovamente insieme, e così attraversano un più brevestato di sonno (pralaya minore) in cui tutto ridiventa unamassa uniforme (caos), e alla fine del quale comincia ilquarto giro terrestre, in cui attualmente ci troviamo.

194

sé spirituale, allo spirito vitale e all'uomo spirituale (ma-nas budhi, atma). Con l'aiuto di queste entità, l'essereumano forma, durante la seconda metà del terzo giroterrestre, il suo corpo fisico. L'azione più importantel'hanno in ciò gli Spiriti della Forma. Essi plasmano finda allora il corpo fisico umano in modo ch'esso diventauna specie di precursore del futuro corpo fisico umanodel quarto giro o ronda, cioè dell'attuale.

Nel corpo astrale degli esseri animali rimasti indietrorestano attivi esclusivamente gli Spiriti del Fuoco; nelcorpo eterico delle piante gli Spiriti del Crepuscolo. In-vece gli Spiriti della Forma cooperano alla trasforma-zione del regno minerale; sono quelli che lo indurisco-no, che gli danno forme rigide e solide.

Non dobbiamo però immaginarci che il campo d'azio-ne degli spiriti suddetti si limiti unicamente a quello cheabbiamo descritto; abbiamo accennato soltanto alle dire-zioni principali delle loro attività. Ma tutti questi esserispirituali agiscono, in via subordinata, da per tutto. Così,ad esempio, gli Spiriti della Forma compiono all'epocadesignata, anche date funzioni nel corpo fisico dellepiante e degli animali, ecc.

Dopo tutto ciò, verso la fine del terzo giro terrestre,tutti gli esseri, e perfino il Sole e la Luna, si fondononuovamente insieme, e così attraversano un più brevestato di sonno (pralaya minore) in cui tutto ridiventa unamassa uniforme (caos), e alla fine del quale comincia ilquarto giro terrestre, in cui attualmente ci troviamo.

194

Page 195: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Da prima comincia a scindersi in stati embrionali, daquella massa indifferenziata, tutto ciò che già prima esi-steva nel regno minerale, nel regno vegetale, nel regnoanimale e nel regno umano. Anzi tutto possono riappari-re quali germi indipendenti soltanto i progenitori umanial cui corpo astrale superiore hanno lavorato, nel «pic-colo giro» precedente, gli Spiriti della Personalità. Tuttigli altri esseri dei regni minerale, vegetale e animale nonsono ancora in grado di condurre una vita indipendente.(Poichè a questo punto tutto è ancora in quell'elevatissi-mo stato spirituale chiamato «senza forma» o arupico.Al grado attuale d'evoluzione, soltanto i sommi pensieriumani, ad esempio i concetti della matematica e gliideali morali, sono intessuti di quella sostanza che costi-tuisce a quell'epoca tutti gli esseri). Ciò che è inferiore aquesti progenitori umani, si manifesta soltanto quale at-tività inerente a un essere superiore. Così gli animaliesistono soltanto come stati di coscienza degli Spiriti delFuoco, e le piante come stati di coscienza degli Spiritidel Crepuscolo. Ma i minerali hanno una doppia vitaspirituale; in primo luogo esistono quali germi di pen-siero nei suddetti progenitori umani, e inoltre come pen-sieri nella coscienza degli Spiriti della Forma. Anchel'«uomo superiore» (uomo spirituale, spirito vitale, séspirituale) esiste nella coscienza degli Spiriti della For-ma.

Ora per ogni cosa avviene una specie di graduale pro-cesso di condensazione. Il primo grado di densità checosì si raggiunge, non supera la densità del pensiero:

195

Da prima comincia a scindersi in stati embrionali, daquella massa indifferenziata, tutto ciò che già prima esi-steva nel regno minerale, nel regno vegetale, nel regnoanimale e nel regno umano. Anzi tutto possono riappari-re quali germi indipendenti soltanto i progenitori umanial cui corpo astrale superiore hanno lavorato, nel «pic-colo giro» precedente, gli Spiriti della Personalità. Tuttigli altri esseri dei regni minerale, vegetale e animale nonsono ancora in grado di condurre una vita indipendente.(Poichè a questo punto tutto è ancora in quell'elevatissi-mo stato spirituale chiamato «senza forma» o arupico.Al grado attuale d'evoluzione, soltanto i sommi pensieriumani, ad esempio i concetti della matematica e gliideali morali, sono intessuti di quella sostanza che costi-tuisce a quell'epoca tutti gli esseri). Ciò che è inferiore aquesti progenitori umani, si manifesta soltanto quale at-tività inerente a un essere superiore. Così gli animaliesistono soltanto come stati di coscienza degli Spiriti delFuoco, e le piante come stati di coscienza degli Spiritidel Crepuscolo. Ma i minerali hanno una doppia vitaspirituale; in primo luogo esistono quali germi di pen-siero nei suddetti progenitori umani, e inoltre come pen-sieri nella coscienza degli Spiriti della Forma. Anchel'«uomo superiore» (uomo spirituale, spirito vitale, séspirituale) esiste nella coscienza degli Spiriti della For-ma.

Ora per ogni cosa avviene una specie di graduale pro-cesso di condensazione. Il primo grado di densità checosì si raggiunge, non supera la densità del pensiero:

195

Page 196: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

pure in questa materia possono già manifestarsi quegliesseri animali che avevano avuto origine nel giro prece-dente. Essi si separano dalla coscienza degli Spiriti delFuoco e diventano esseri di pensiero indipendenti. Que-sto stato si chiama «di forma» o rupico. L'uomo progre-disce qui in quanto gli spiriti della Forma avvolgono ilsuo «corpo del pensiero», già privo di forma e indipen-dente, d'un involucro di materia di pensiero più densa edotata di forma. Gli animali, come esseri indipendenti,consistono qui unicamente di questa seconda materia.

Segue poi un'ulteriore condensazione. Lo stato cheora si raggiunge può paragonarsi a quello di cui sono in-tessute le rappresentazioni della coscienza immaginativasimile al sogno. Questo grado viene chiamato astrale.

Il progresso del progenitore umano continua: ai dueelementi già esistenti in lui si aggiunge un altro elemen-to formato dalla sostanza ora descritta. Egli ha dunqueora il nucleo essenziale interiore, arupico o senza forma,un corpo di pensiero e un corpo astrale. Gli animali ac-quistano anch'essi un tale corpo astrale; e le piante si di-staccano dalla coscienza degli Spiriti del Crepuscoloquali esseri astrali indipendenti.

Il progresso ulteriore dell'evoluzione consiste in que-sto: che il processo di condensazione giunge fino allostato che chiamiamo fisico. Si tratta da prima dello statofisico più rarefatto: quello dell'etere più sottile. Il proge-nitore umano, per mezzo degli Spiriti della Forma, ac-quista, oltre i suoi elementi precedenti, anche un corpoeterico sottilissimo. Egli si compone dunque di un nu-

196

pure in questa materia possono già manifestarsi quegliesseri animali che avevano avuto origine nel giro prece-dente. Essi si separano dalla coscienza degli Spiriti delFuoco e diventano esseri di pensiero indipendenti. Que-sto stato si chiama «di forma» o rupico. L'uomo progre-disce qui in quanto gli spiriti della Forma avvolgono ilsuo «corpo del pensiero», già privo di forma e indipen-dente, d'un involucro di materia di pensiero più densa edotata di forma. Gli animali, come esseri indipendenti,consistono qui unicamente di questa seconda materia.

Segue poi un'ulteriore condensazione. Lo stato cheora si raggiunge può paragonarsi a quello di cui sono in-tessute le rappresentazioni della coscienza immaginativasimile al sogno. Questo grado viene chiamato astrale.

Il progresso del progenitore umano continua: ai dueelementi già esistenti in lui si aggiunge un altro elemen-to formato dalla sostanza ora descritta. Egli ha dunqueora il nucleo essenziale interiore, arupico o senza forma,un corpo di pensiero e un corpo astrale. Gli animali ac-quistano anch'essi un tale corpo astrale; e le piante si di-staccano dalla coscienza degli Spiriti del Crepuscoloquali esseri astrali indipendenti.

Il progresso ulteriore dell'evoluzione consiste in que-sto: che il processo di condensazione giunge fino allostato che chiamiamo fisico. Si tratta da prima dello statofisico più rarefatto: quello dell'etere più sottile. Il proge-nitore umano, per mezzo degli Spiriti della Forma, ac-quista, oltre i suoi elementi precedenti, anche un corpoeterico sottilissimo. Egli si compone dunque di un nu-

196

Page 197: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

cleo di pensiero senza forma o arupico, di un corpo dipensiero rupico o dotato di forma, di un corpo astrale edi un corpo eterico. Gli animali hanno un corpo di pen-siero rupico, un corpo astrale e un corpo eterico. Lepiante hanno un corpo astrale e un corpo eterico. Ora iminerali cominciano a manifestarsi quali forme etericheindipendenti.

A questo punto dell'evoluzione abbiamo dunque a chefare con quattro regni: un regno minerale, un regno ve-getale, un regno animale e un regno umano. Però, ac-canto a questi sono sorti, nel corso dell'evoluzione, altritre regni. All'epoca in cui gli animali allo stato del pen-siero (rupa) si distaccarono dagli Spiriti del Fuoco, gliSpiriti della Personalità eliminarono anch'essi da lorodati esseri; esseri composti di indeterminata materia dipensiero che si addensa come una nuvola per sciogliersidi nuovo fluttuando. Non sono esseri indipendenti, bensìuna massa irregolare e informe. È questo il primo regnoelementare. Qualcosa di simile viene eliminato dagliSpiriti del Fuoco nel periodo astrale. Sono ombred'immagini o larve, simili alle immagini della coscienzaimmaginativa di sogno, e formano il secondo regno ele-mentare. Infine, all'inizio del periodo fisico, si distacca-no dagli Spiriti del Crepuscolo entità immaginative in-definite. Anch'essi non hanno indipendenza, ma sono ingrado di manifestare forze simili alle passioni e agli af-fetti umani e animali. Questi affetti privi di stabilità ed'indipendenza formano il terzo regno elementare. Gliesseri dotati di una coscienza immaginativa cosciente

197

cleo di pensiero senza forma o arupico, di un corpo dipensiero rupico o dotato di forma, di un corpo astrale edi un corpo eterico. Gli animali hanno un corpo di pen-siero rupico, un corpo astrale e un corpo eterico. Lepiante hanno un corpo astrale e un corpo eterico. Ora iminerali cominciano a manifestarsi quali forme etericheindipendenti.

A questo punto dell'evoluzione abbiamo dunque a chefare con quattro regni: un regno minerale, un regno ve-getale, un regno animale e un regno umano. Però, ac-canto a questi sono sorti, nel corso dell'evoluzione, altritre regni. All'epoca in cui gli animali allo stato del pen-siero (rupa) si distaccarono dagli Spiriti del Fuoco, gliSpiriti della Personalità eliminarono anch'essi da lorodati esseri; esseri composti di indeterminata materia dipensiero che si addensa come una nuvola per sciogliersidi nuovo fluttuando. Non sono esseri indipendenti, bensìuna massa irregolare e informe. È questo il primo regnoelementare. Qualcosa di simile viene eliminato dagliSpiriti del Fuoco nel periodo astrale. Sono ombred'immagini o larve, simili alle immagini della coscienzaimmaginativa di sogno, e formano il secondo regno ele-mentare. Infine, all'inizio del periodo fisico, si distacca-no dagli Spiriti del Crepuscolo entità immaginative in-definite. Anch'essi non hanno indipendenza, ma sono ingrado di manifestare forze simili alle passioni e agli af-fetti umani e animali. Questi affetti privi di stabilità ed'indipendenza formano il terzo regno elementare. Gliesseri dotati di una coscienza immaginativa cosciente

197

Page 198: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

possono percepire queste creazioni del terzo regno ele-mentare come luce fluttuante, come fiocchi di colori,odori, sapori, ogni sorta di suoni e di rumori. Però dob-biamo immaginarci tutte queste percezioni simili a fan-tasmi.

Al momento dunque in cui la Terra, dallo stato astraleprecedente, va condensandosi in un tenue corpo eterico,dobbiamo immaginarcela come un conglomerato di unamassa fondamentale eterico-minerale e di esseri vegeta-li, animali ed umani allo stato eterico. Inoltre, tutto lospazio intermedio è come riempito dagli esseri dei treregni elementari, che fluttuando interpenetrano anchegli altri esseri.

Il pianeta terrestre è abitato dalle entità spirituali su-periori la cui attività si esercita in molteplici modi suiregni suddetti. Esse formano, per così dire, una comuni-tà spirituale, uno stato spirituale, e la loro dimora e offi-cina è il pianeta terrestre ch'esse portano con sé come lalumaca porta il suo guscio. Ma si deve notare che alloraè ancora totalmente congiunto alla Terra ciò che comeSole e Luna è attualmente separato da essa. Entrambi ipianeti si distaccarono dalla Terra solo più tardi.

A questo gradino l'«uomo superiore» (uomo spiritua-le, spirito vitale, sé spirituale, cioè, atma, budhi, manas)non ha ancora indipendenza alcuna. È ancora come unmembro dello stato spirituale; e, anzitutto, è ancora le-gato agli Spiriti della Forma, come la mano è legataall'organismo umano come un membro dipendente.

198

possono percepire queste creazioni del terzo regno ele-mentare come luce fluttuante, come fiocchi di colori,odori, sapori, ogni sorta di suoni e di rumori. Però dob-biamo immaginarci tutte queste percezioni simili a fan-tasmi.

Al momento dunque in cui la Terra, dallo stato astraleprecedente, va condensandosi in un tenue corpo eterico,dobbiamo immaginarcela come un conglomerato di unamassa fondamentale eterico-minerale e di esseri vegeta-li, animali ed umani allo stato eterico. Inoltre, tutto lospazio intermedio è come riempito dagli esseri dei treregni elementari, che fluttuando interpenetrano anchegli altri esseri.

Il pianeta terrestre è abitato dalle entità spirituali su-periori la cui attività si esercita in molteplici modi suiregni suddetti. Esse formano, per così dire, una comuni-tà spirituale, uno stato spirituale, e la loro dimora e offi-cina è il pianeta terrestre ch'esse portano con sé come lalumaca porta il suo guscio. Ma si deve notare che alloraè ancora totalmente congiunto alla Terra ciò che comeSole e Luna è attualmente separato da essa. Entrambi ipianeti si distaccarono dalla Terra solo più tardi.

A questo gradino l'«uomo superiore» (uomo spiritua-le, spirito vitale, sé spirituale, cioè, atma, budhi, manas)non ha ancora indipendenza alcuna. È ancora come unmembro dello stato spirituale; e, anzitutto, è ancora le-gato agli Spiriti della Forma, come la mano è legataall'organismo umano come un membro dipendente.

198

Page 199: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Abbiamo così seguito il processo di formazione dellaTerra fino all'inizio del suo stato fisico. Mostreremo inseguito come il progresso continui durante questo stato,e verremo così a raggiungere, nel corso dell'evoluzione,le epoche descritte nei primi capitoli della cronacadell'Akasha che si riferivano al progresso della Terra.

Gli stati d'evoluzione di cui abbiamo parlato, cioè lostato arupico, rupico, astrale e fisico, i quali differenzia-no un «piccolo giro» (ronda), vengono chiamati, nei ma-nuali teosofici, globi. Si parla dunque, sotto questoaspetto, di globi arupici, rupici, astrali e fisici. A taluniquesta denominazione non piace; ma qui non faremoquestione di denominazioni; l'importante non sono inomi, bensì le cose. È meglio cercar di descrivere, nelmiglior modo possibile le cose, piuttosto che curarsitroppo dei nomi; tanto più che questi sono sempre incerto senso inadeguati, perché, dovendo descrivere fattidel mondo spirituale con espressioni prese dal mondosensibile, il nostro linguaggio sarà sempre un linguaggiofigurato.

Siamo dunque arrivati, nella descrizione dell'evolu-zione del mondo umano, fino al punto in cui la Terra co-mincia il suo processo di condensazione fisica. Rappre-sentiamoci lo stato d'evoluzione di questo mondo uma-no a questo punto: ciò, che più tardi appare come Sole,Luna e Terra, è ancora riunito in un unico corpo, com-posto solo di sottilissima materia eterica. E solo in que-sta materia svolgono la loro esistenza gli uomini, glianimali, le piante e i minerali che appariranno come tali

199

Abbiamo così seguito il processo di formazione dellaTerra fino all'inizio del suo stato fisico. Mostreremo inseguito come il progresso continui durante questo stato,e verremo così a raggiungere, nel corso dell'evoluzione,le epoche descritte nei primi capitoli della cronacadell'Akasha che si riferivano al progresso della Terra.

Gli stati d'evoluzione di cui abbiamo parlato, cioè lostato arupico, rupico, astrale e fisico, i quali differenzia-no un «piccolo giro» (ronda), vengono chiamati, nei ma-nuali teosofici, globi. Si parla dunque, sotto questoaspetto, di globi arupici, rupici, astrali e fisici. A taluniquesta denominazione non piace; ma qui non faremoquestione di denominazioni; l'importante non sono inomi, bensì le cose. È meglio cercar di descrivere, nelmiglior modo possibile le cose, piuttosto che curarsitroppo dei nomi; tanto più che questi sono sempre incerto senso inadeguati, perché, dovendo descrivere fattidel mondo spirituale con espressioni prese dal mondosensibile, il nostro linguaggio sarà sempre un linguaggiofigurato.

Siamo dunque arrivati, nella descrizione dell'evolu-zione del mondo umano, fino al punto in cui la Terra co-mincia il suo processo di condensazione fisica. Rappre-sentiamoci lo stato d'evoluzione di questo mondo uma-no a questo punto: ciò, che più tardi appare come Sole,Luna e Terra, è ancora riunito in un unico corpo, com-posto solo di sottilissima materia eterica. E solo in que-sta materia svolgono la loro esistenza gli uomini, glianimali, le piante e i minerali che appariranno come tali

199

Page 200: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

più tardi. Per l'ulteriore progresso dell'evoluzione è ne-cessario che quel corpo cosmico si divida da prima indue parti, di cui l'una è il futuro Sole, e l'altra riunisceancora in sé la Terra e la Luna future. Solo più tardi av-viene una scissione anche in quest'ultimo corpo cosmi-co; si distacca cioè quello che diventa la Luna, e ne ri-mane isolata la Terra quale dimora dell'uomo e degli al-tri esseri suoi compagni.

Chi conosce la letteratura teosofica in uso, dovrà ren-dersi chiaramente conto del fatto che la scissione di quelcorpo cosmico in due parti avviene all'epoca in cui que-sta letteratura pone l'evoluzione della così detta secondarazza radicale umana. I progenitori umani di questa raz-za vengono descritti quali forme aventi sottili corpi ete-rici. Però non dobbiamo immaginarci ch'essi avrebberopotuto svilupparsi sulla nostra Terra attuale dopo ch'essasi era separata dal Sole e aveva eliminato da sé la Luna.Avvenuta questa scissione, tali corpi eterici non furonopiù possibili.

Seguendo l'evoluzione umana nel giro a cui ora siamogiunti, e che ci porta fino all'epoca attuale, troveremouna serie di diverse condizioni principali, di cui la no-stra attuale è la quinta. Di esse abbiamo già parlato nelleprecedenti comunicazioni della cronaca dell'Akasha; ag-giungeremo qui ciò che occorre per approfondire queidati.

La prima condizione ci mostra il progenitore umanoquale entità costituita di sottilissimo etere. La letteratura

200

più tardi. Per l'ulteriore progresso dell'evoluzione è ne-cessario che quel corpo cosmico si divida da prima indue parti, di cui l'una è il futuro Sole, e l'altra riunisceancora in sé la Terra e la Luna future. Solo più tardi av-viene una scissione anche in quest'ultimo corpo cosmi-co; si distacca cioè quello che diventa la Luna, e ne ri-mane isolata la Terra quale dimora dell'uomo e degli al-tri esseri suoi compagni.

Chi conosce la letteratura teosofica in uso, dovrà ren-dersi chiaramente conto del fatto che la scissione di quelcorpo cosmico in due parti avviene all'epoca in cui que-sta letteratura pone l'evoluzione della così detta secondarazza radicale umana. I progenitori umani di questa raz-za vengono descritti quali forme aventi sottili corpi ete-rici. Però non dobbiamo immaginarci ch'essi avrebberopotuto svilupparsi sulla nostra Terra attuale dopo ch'essasi era separata dal Sole e aveva eliminato da sé la Luna.Avvenuta questa scissione, tali corpi eterici non furonopiù possibili.

Seguendo l'evoluzione umana nel giro a cui ora siamogiunti, e che ci porta fino all'epoca attuale, troveremouna serie di diverse condizioni principali, di cui la no-stra attuale è la quinta. Di esse abbiamo già parlato nelleprecedenti comunicazioni della cronaca dell'Akasha; ag-giungeremo qui ciò che occorre per approfondire queidati.

La prima condizione ci mostra il progenitore umanoquale entità costituita di sottilissimo etere. La letteratura

200

Page 201: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

teosofica usuale chiama queste entità, in modo alquantoinesatto, la prima razza radicale.

Questo stato si mantiene ancora, nelle sue caratteristi-che essenziali, durante la seconda epoca in cui quellaletteratura pone la seconda razza radicale. Fino a questogrado d'evoluzione il Sole, la Luna e la Terra formanoancora un solo corpo. Ora il Sole si scinde dal resto e di-venta un corpo indipendente, togliendo così alla Terra,ancora congiunta alla Luna, tutte quelle forze per mezzodelle quali i progenitori umani potevano rimanere nelloro stato eterico. Con la scissione del Sole avviene unconsolidamento delle forme umane e anche delle formedegli altri esseri compagni dell'uomo. Questi esseri de-vono ora, in certo qual modo, sistemarsi nella nuova di-mora.

Però non sono soltanto le forze materiali ad abbando-nare questa dimora; se ne allontanano anche quelle enti-tà spirituali di cui precedentemente abbiamo detto cheformavano una comunità spirituale sul corpo cosmicoche il Sole ha eliminato da sé. Se queste entità fosserorimaste congiunte alle forze che si dovevano svilupparepiù tardi sulla Terra e sulla Luna, esse non avrebberopotuto evolversi fino ai gradi adeguati ad esse.

La loro ulteriore evoluzione richiedeva una nuova di-mora. Questa viene loro offerta dal Sole dopo ch'esso siè, per così dire, purificato dalle forze della Terra e dellaLuna. Al grado a cui questi esseri sono giunti ora, pos-sono agire sulla Terra e sulla Luna soltanto da fuori,cioè dal Sole.

201

teosofica usuale chiama queste entità, in modo alquantoinesatto, la prima razza radicale.

Questo stato si mantiene ancora, nelle sue caratteristi-che essenziali, durante la seconda epoca in cui quellaletteratura pone la seconda razza radicale. Fino a questogrado d'evoluzione il Sole, la Luna e la Terra formanoancora un solo corpo. Ora il Sole si scinde dal resto e di-venta un corpo indipendente, togliendo così alla Terra,ancora congiunta alla Luna, tutte quelle forze per mezzodelle quali i progenitori umani potevano rimanere nelloro stato eterico. Con la scissione del Sole avviene unconsolidamento delle forme umane e anche delle formedegli altri esseri compagni dell'uomo. Questi esseri de-vono ora, in certo qual modo, sistemarsi nella nuova di-mora.

Però non sono soltanto le forze materiali ad abbando-nare questa dimora; se ne allontanano anche quelle enti-tà spirituali di cui precedentemente abbiamo detto cheformavano una comunità spirituale sul corpo cosmicoche il Sole ha eliminato da sé. Se queste entità fosserorimaste congiunte alle forze che si dovevano svilupparepiù tardi sulla Terra e sulla Luna, esse non avrebberopotuto evolversi fino ai gradi adeguati ad esse.

La loro ulteriore evoluzione richiedeva una nuova di-mora. Questa viene loro offerta dal Sole dopo ch'esso siè, per così dire, purificato dalle forze della Terra e dellaLuna. Al grado a cui questi esseri sono giunti ora, pos-sono agire sulla Terra e sulla Luna soltanto da fuori,cioè dal Sole.

201

Page 202: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

Da ciò si vede quale sia il senso di una tale scissione.Talune entità, assai più elevate dell'uomo, hanno com-piuto, fino a quest'epoca, la propria evoluzione suquell'unico corpo cosmico che abbiamo caratterizzato;ora ne richiedono una parte per sé, lasciando il restoall'uomo e ai suoi compagni.

La conseguenza della scissione del Sole fu una radi-cale rivoluzione nell'evoluzione dell'uomo e degli altriesseri; questi caddero, in certo qual modo, da una formasuperiore di vita, in una inferiore; e ciò fu inevitabile,dacché la comunione diretta con quegli esseri superioriandò perduta per loro. La loro evoluzione avrebbe dovu-to arrestarsi in una via senza uscita, se non fossero so-praggiunti altri avvenimenti cosmici che riattivarono ilprogresso e condussero l'evoluzione in una direzione deltutto diversa. Con le forze che attualmente sono concen-trate nella Luna isolata, e che allora si trovavano ancoraentro la Terra, un ulteriore progresso sarebbe stato im-possibile. Con queste forze non avrebbe potuto sorgerel'umanità attuale, bensì soltanto una specie di esseri neiquali gli affetti: ira, odio, ecc., sviluppatisi durante il ter-zo grande giro lunare, sarebbero aumentati smisurata-mente verso l'animalità.

E ciò, per un certo tempo, avvenne realmente.L'immediata conseguenza della scissione del Sole fu ilsorgere di una terza condizione principale dei progenito-ri umani, che nella letteratura teosofica viene chiamatala terza razza radicale, la razza lemurica. Anche la deno-minazione di «razza» non è molto bene appropriata a

202

Da ciò si vede quale sia il senso di una tale scissione.Talune entità, assai più elevate dell'uomo, hanno com-piuto, fino a quest'epoca, la propria evoluzione suquell'unico corpo cosmico che abbiamo caratterizzato;ora ne richiedono una parte per sé, lasciando il restoall'uomo e ai suoi compagni.

La conseguenza della scissione del Sole fu una radi-cale rivoluzione nell'evoluzione dell'uomo e degli altriesseri; questi caddero, in certo qual modo, da una formasuperiore di vita, in una inferiore; e ciò fu inevitabile,dacché la comunione diretta con quegli esseri superioriandò perduta per loro. La loro evoluzione avrebbe dovu-to arrestarsi in una via senza uscita, se non fossero so-praggiunti altri avvenimenti cosmici che riattivarono ilprogresso e condussero l'evoluzione in una direzione deltutto diversa. Con le forze che attualmente sono concen-trate nella Luna isolata, e che allora si trovavano ancoraentro la Terra, un ulteriore progresso sarebbe stato im-possibile. Con queste forze non avrebbe potuto sorgerel'umanità attuale, bensì soltanto una specie di esseri neiquali gli affetti: ira, odio, ecc., sviluppatisi durante il ter-zo grande giro lunare, sarebbero aumentati smisurata-mente verso l'animalità.

E ciò, per un certo tempo, avvenne realmente.L'immediata conseguenza della scissione del Sole fu ilsorgere di una terza condizione principale dei progenito-ri umani, che nella letteratura teosofica viene chiamatala terza razza radicale, la razza lemurica. Anche la deno-minazione di «razza» non è molto bene appropriata a

202

Page 203: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

questo stato d'evoluzione, poiché i progenitori umani diallora non si possono veramente confrontare con quelloche attualmente si chiama «razza». Bisogna, dunque,ben comprendere che le forme d'evoluzione, tanto nellontano passato quanto nell'avvenire, sono talmente di-verse dalle attuali, che le nostre denominazioni attualinon possono servire che di ripiego, e spesso perdonoogni senso quando sono attribuite a quelle lontane epo-che.

Di «razze» veramente si può cominciare a parlare sol-tanto verso il secondo terzo della terza epoca principale,la lemurica. Allora soltanto si forma ciò che ora chia-miamo «razza». Questo carattere di razza si mantienedurante l'epoca dell'evoluzione atlantica che è la quartacondizione principale, e giunge fino alla nostra epocache è la quinta. Ma già alla fine della nostra quinta epo-ca la parola «razza» perderà ogni significato. In avveni-re l'umanità sarà divisa in modo che le sue parti non po-tranno più esser chiamate «razze». La letteratura teoso-fica usuale ha portato in ciò una grande confusione, cau-sata specialmente da quel libro che ha, d'altra parte, ilgran merito d'avere divulgata per primo, all'epoca no-stra, la concezione teosofica; cioè il Buddhismo esoteri-co del Sinnett. In esso, l'evoluzione cosmica è rappre-sentata come se le «razze» si ripetessero eternamenteallo stesso modo, attraverso i giri cosmici. Ma non ècosì. Anche ciò che può essere chiamato «razza» sorge esparisce; e la parola «razza» dovrebbe essere usata soloper un certo tratto dell'evoluzione umana. Prima e dopo

203

questo stato d'evoluzione, poiché i progenitori umani diallora non si possono veramente confrontare con quelloche attualmente si chiama «razza». Bisogna, dunque,ben comprendere che le forme d'evoluzione, tanto nellontano passato quanto nell'avvenire, sono talmente di-verse dalle attuali, che le nostre denominazioni attualinon possono servire che di ripiego, e spesso perdonoogni senso quando sono attribuite a quelle lontane epo-che.

Di «razze» veramente si può cominciare a parlare sol-tanto verso il secondo terzo della terza epoca principale,la lemurica. Allora soltanto si forma ciò che ora chia-miamo «razza». Questo carattere di razza si mantienedurante l'epoca dell'evoluzione atlantica che è la quartacondizione principale, e giunge fino alla nostra epocache è la quinta. Ma già alla fine della nostra quinta epo-ca la parola «razza» perderà ogni significato. In avveni-re l'umanità sarà divisa in modo che le sue parti non po-tranno più esser chiamate «razze». La letteratura teoso-fica usuale ha portato in ciò una grande confusione, cau-sata specialmente da quel libro che ha, d'altra parte, ilgran merito d'avere divulgata per primo, all'epoca no-stra, la concezione teosofica; cioè il Buddhismo esoteri-co del Sinnett. In esso, l'evoluzione cosmica è rappre-sentata come se le «razze» si ripetessero eternamenteallo stesso modo, attraverso i giri cosmici. Ma non ècosì. Anche ciò che può essere chiamato «razza» sorge esparisce; e la parola «razza» dovrebbe essere usata soloper un certo tratto dell'evoluzione umana. Prima e dopo

203

Page 204: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

questo periodo, vi sono forme d'evoluzione affatto di-verse da ciò che sono le «razze».

La vera decifrazione della cronaca dell'Akasha giusti-fica pienamente questa osservazione; solo per questo èstata qui osata. Il decifratore sa di essere pienamented'accordo con la vera indagine spirituale; altrimenti nongli verrebbe mai fatto di sollevare un'obiezione controlibri così benemeriti della letteratura teosofica. Inoltregli sia lecito osservare, sebbene si comprenda da sé, chele ispirazioni del grande maestro nominato nel Buddhi-smo esoterico non sono in contraddizione con quantoabbiamo esposto qui, ma che il malinteso è sorto soltan-to dall'avere l'autore di quel libro tradotta a modo suonell'attuale linguaggio comune la saggezza di quelleispirazioni.

La terza condizione principale dell'evoluzione umanaè quella in cui appunto sono sorte le «razze»; equest'avvenimento fu prodotto dalla scissione dellaLuna dalla Terra, e andò di pari passo col sorgere dellabisessualità. A questo momento dell'evoluzione umana èstato accennato più volte nelle comunicazioni della cro-naca dell'Akasha esposte nei capitoli precedenti. Allor-ché la Terra, ancora congiunta alla Luna, si distaccò dalSole, non esistevano ancora, nell'umanità, un sesso ma-schile e un sesso femminile. Ogni essere umano riunivanel suo corpo, formato ancora di materia tenuissima, en-trambi i sessi. Non dimentichiamo però che questi pro-genitori umani bisessuali si trovavano, di fronteall'uomo attuale, a un grado di evoluzione inferiore. Gli

204

questo periodo, vi sono forme d'evoluzione affatto di-verse da ciò che sono le «razze».

La vera decifrazione della cronaca dell'Akasha giusti-fica pienamente questa osservazione; solo per questo èstata qui osata. Il decifratore sa di essere pienamented'accordo con la vera indagine spirituale; altrimenti nongli verrebbe mai fatto di sollevare un'obiezione controlibri così benemeriti della letteratura teosofica. Inoltregli sia lecito osservare, sebbene si comprenda da sé, chele ispirazioni del grande maestro nominato nel Buddhi-smo esoterico non sono in contraddizione con quantoabbiamo esposto qui, ma che il malinteso è sorto soltan-to dall'avere l'autore di quel libro tradotta a modo suonell'attuale linguaggio comune la saggezza di quelleispirazioni.

La terza condizione principale dell'evoluzione umanaè quella in cui appunto sono sorte le «razze»; equest'avvenimento fu prodotto dalla scissione dellaLuna dalla Terra, e andò di pari passo col sorgere dellabisessualità. A questo momento dell'evoluzione umana èstato accennato più volte nelle comunicazioni della cro-naca dell'Akasha esposte nei capitoli precedenti. Allor-ché la Terra, ancora congiunta alla Luna, si distaccò dalSole, non esistevano ancora, nell'umanità, un sesso ma-schile e un sesso femminile. Ogni essere umano riunivanel suo corpo, formato ancora di materia tenuissima, en-trambi i sessi. Non dimentichiamo però che questi pro-genitori umani bisessuali si trovavano, di fronteall'uomo attuale, a un grado di evoluzione inferiore. Gli

204

Page 205: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

istinti inferiori agivano in loro con un'energia smisurata;non vi era ancora traccia di un'evoluzione spirituale. Ilfatto che questa poté risvegliarsi, e che venne limitata,così, l'azione degl'istinti inferiori, è connesso con l'altrofatto, che nello stesso tempo in cui Terra e Luna si sepa-rarono, la Terra venne a trovarsi nella sfera d'azione dialtri corpi celesti. Prenderemo ora a descrivere questacooperazione straordinariamente importante della Terracon altri corpi celesti, nonché il suo incontro con nuovipianeti all'epoca che la letteratura teosofica chiama le-murica. Già abbiamo seguito lo svolgimento percorsodalla Terra prima di raggiungere la sua forma presente; eabbiamo chiamato Saturno, Sole, Luna, e finalmenteTerra, le diverse condizioni attraversate. Questa stessaevoluzione verrà ora nuovamente descritta da un altropunto di vista. E ciò ha la sua buona ragione. Le veritàche si riferiscono ai mondi superiori non verranno maiabbastanza considerate da diversi punti di vista; occorrerenderci conto che da un solo lato, qualunque esso sia,non si può farne che un misero abbozzo. Solo a poco apoco, e guardando la stessa cosa dai più diversi lati, leimpressioni ricevute si completeranno a vicenda, dando-ci un'immagine sempre più vivace. E solo tali immagini,non già rigidi concetti schematici, possono aiutare chivoglia penetrare nei mondi superiori. Quanto più le im-magini sono ricche di vita e di colore,tanto più c'è spe-ranza di poterci avvicinare alla realtà superiore.

Invece è evidente che appunto le immagini dei mondisuperiori risvegliano la diffidenza di molti dei nostri

205

istinti inferiori agivano in loro con un'energia smisurata;non vi era ancora traccia di un'evoluzione spirituale. Ilfatto che questa poté risvegliarsi, e che venne limitata,così, l'azione degl'istinti inferiori, è connesso con l'altrofatto, che nello stesso tempo in cui Terra e Luna si sepa-rarono, la Terra venne a trovarsi nella sfera d'azione dialtri corpi celesti. Prenderemo ora a descrivere questacooperazione straordinariamente importante della Terracon altri corpi celesti, nonché il suo incontro con nuovipianeti all'epoca che la letteratura teosofica chiama le-murica. Già abbiamo seguito lo svolgimento percorsodalla Terra prima di raggiungere la sua forma presente; eabbiamo chiamato Saturno, Sole, Luna, e finalmenteTerra, le diverse condizioni attraversate. Questa stessaevoluzione verrà ora nuovamente descritta da un altropunto di vista. E ciò ha la sua buona ragione. Le veritàche si riferiscono ai mondi superiori non verranno maiabbastanza considerate da diversi punti di vista; occorrerenderci conto che da un solo lato, qualunque esso sia,non si può farne che un misero abbozzo. Solo a poco apoco, e guardando la stessa cosa dai più diversi lati, leimpressioni ricevute si completeranno a vicenda, dando-ci un'immagine sempre più vivace. E solo tali immagini,non già rigidi concetti schematici, possono aiutare chivoglia penetrare nei mondi superiori. Quanto più le im-magini sono ricche di vita e di colore,tanto più c'è spe-ranza di poterci avvicinare alla realtà superiore.

Invece è evidente che appunto le immagini dei mondisuperiori risvegliano la diffidenza di molti dei nostri

205

Page 206: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

contemporanei. Si accettano volentieri i concetti sche-matici, le suddivisioni, col maggior numero possibile dinomi, del devachan, dell'evoluzione planetaria, ecc., manon si accetta facilmente che qualcuno ardisca descrive-re i mondi superiori come si descriverebbero, viaggian-do, i paesaggi del Sud-America. Eppure si dovrebbecomprendere che solo immagini fresche e ricche di vita,e non rigidi schemi e vuoti nomi, ci possono essere divera utilità.

206

contemporanei. Si accettano volentieri i concetti sche-matici, le suddivisioni, col maggior numero possibile dinomi, del devachan, dell'evoluzione planetaria, ecc., manon si accetta facilmente che qualcuno ardisca descrive-re i mondi superiori come si descriverebbero, viaggian-do, i paesaggi del Sud-America. Eppure si dovrebbecomprendere che solo immagini fresche e ricche di vita,e non rigidi schemi e vuoti nomi, ci possono essere divera utilità.

206

Page 207: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

L'uomo terrestre

In questo capitolo prenderemo come punto di parten-za l'uomo. Così come vive attualmente sulla Terra, è co-stituito del corpo fisico, del corpo eterico o corpo vitale,del corpo astrale e dell'io. Questa quadruplice naturaumana racchiude in sé le possibilità di un'evoluzione su-periore. L'io lavora a trasformare i corpi «inferiori» esviluppa così in essi gli arti superiori della natura uma-na. L'elevazione e la purificazione del corpo astrale peropera dell'io produce il sé spirituale (manas); la trasfor-mazione del corpo eterico o corpo vitale crea lo spiritovitale (budhi), e la trasformazione del corpo fisico creail vero uomo spirituale (atma). Nel periodo attualedell'evoluzione terrestre la trasformazione del corpoastrale è in piena via di attuazione; la trasformazione co-sciente del corpo eterico e del corpo fisico appartiene adepoche future; attualmente, essa‚ cominciata soltantoper gli iniziati, gli occultisti e i loro discepoli.

Questa triplice trasformazione dell'uomo è cosciente;essa è stata preceduta da un'altra più o meno incoscien-te, e proprio durante l'evoluzione terrestre che si è svoltafino ad ora. In questa trasformazione incosciente delcorpo astrale, del corpo eterico e del corpo fisico è dacercarsi l'origine dell'anima senziente, dell'anima razio-nale e dell'anima cosciente. (Cfr. Il mio studio L'educa-

207

L'uomo terrestre

In questo capitolo prenderemo come punto di parten-za l'uomo. Così come vive attualmente sulla Terra, è co-stituito del corpo fisico, del corpo eterico o corpo vitale,del corpo astrale e dell'io. Questa quadruplice naturaumana racchiude in sé le possibilità di un'evoluzione su-periore. L'io lavora a trasformare i corpi «inferiori» esviluppa così in essi gli arti superiori della natura uma-na. L'elevazione e la purificazione del corpo astrale peropera dell'io produce il sé spirituale (manas); la trasfor-mazione del corpo eterico o corpo vitale crea lo spiritovitale (budhi), e la trasformazione del corpo fisico creail vero uomo spirituale (atma). Nel periodo attualedell'evoluzione terrestre la trasformazione del corpoastrale è in piena via di attuazione; la trasformazione co-sciente del corpo eterico e del corpo fisico appartiene adepoche future; attualmente, essa‚ cominciata soltantoper gli iniziati, gli occultisti e i loro discepoli.

Questa triplice trasformazione dell'uomo è cosciente;essa è stata preceduta da un'altra più o meno incoscien-te, e proprio durante l'evoluzione terrestre che si è svoltafino ad ora. In questa trasformazione incosciente delcorpo astrale, del corpo eterico e del corpo fisico è dacercarsi l'origine dell'anima senziente, dell'anima razio-nale e dell'anima cosciente. (Cfr. Il mio studio L'educa-

207

Page 208: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

zione del fanciullo dal punto di vista della scienza dellospirito e il libro Teosofia).

Cerchiamo ora di renderci conto quale dei tre corpidell'uomo (il fisico, l'eterico e l'astrale) sia, nel suo ge-nere, il più perfetto. Si può facilmente essere tentati aconsiderare il corpo fisico come il più basso e perciò an-che il più imperfetto. Ma ciò sarebbe un errore. Vero èche tanto il corpo astrale quanto il corpo eterico rag-giungeranno in avvenire una grande perfezione; ma at-tualmente il corpo fisico è, nel suo genere, più perfettodegli altri due nel loro. L'errore più sopra accennato puòsorgere soltanto perché l'uomo ha il suo corpo fisico incomune col più basso fra i regni naturali terrestri, col re-gno minerale; mentre ha il corpo eterico in comune colsuperiore regno vegetale, e il corpo astrale col regnoanimale ancora superiore.

Ora è bensì vero che il corpo fisico umano è compo-sto delle stesse sostanze e delle stesse forze che si trova-no nel vasto regno minerale; tuttavia il modo, con cuiqueste sostanze e queste forze agiscono insieme entro ilcorpo umano, è l'espressione di una grande saggezza eperfezione dell'organismo. Chi si metta a studiare la co-struzione del corpo umano, non soltanto col freddo in-telletto, ma con tutto il sentimento dell'anima, se ne per-suaderà ben presto. Si consideri una parte qualunque delcorpo fisico umano – ad esempio la parte superiore delfemore – si vedrà ch'esso non è un ammasso di materiaqualunque, bensì una costruzione, fatta con arte mirabi-le, di diverse piccole travi che vanno in differenti dire-

208

zione del fanciullo dal punto di vista della scienza dellospirito e il libro Teosofia).

Cerchiamo ora di renderci conto quale dei tre corpidell'uomo (il fisico, l'eterico e l'astrale) sia, nel suo ge-nere, il più perfetto. Si può facilmente essere tentati aconsiderare il corpo fisico come il più basso e perciò an-che il più imperfetto. Ma ciò sarebbe un errore. Vero èche tanto il corpo astrale quanto il corpo eterico rag-giungeranno in avvenire una grande perfezione; ma at-tualmente il corpo fisico è, nel suo genere, più perfettodegli altri due nel loro. L'errore più sopra accennato puòsorgere soltanto perché l'uomo ha il suo corpo fisico incomune col più basso fra i regni naturali terrestri, col re-gno minerale; mentre ha il corpo eterico in comune colsuperiore regno vegetale, e il corpo astrale col regnoanimale ancora superiore.

Ora è bensì vero che il corpo fisico umano è compo-sto delle stesse sostanze e delle stesse forze che si trova-no nel vasto regno minerale; tuttavia il modo, con cuiqueste sostanze e queste forze agiscono insieme entro ilcorpo umano, è l'espressione di una grande saggezza eperfezione dell'organismo. Chi si metta a studiare la co-struzione del corpo umano, non soltanto col freddo in-telletto, ma con tutto il sentimento dell'anima, se ne per-suaderà ben presto. Si consideri una parte qualunque delcorpo fisico umano – ad esempio la parte superiore delfemore – si vedrà ch'esso non è un ammasso di materiaqualunque, bensì una costruzione, fatta con arte mirabi-le, di diverse piccole travi che vanno in differenti dire-

208

Page 209: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

zioni. Nessun ingegnere dei nostri tempi saprebbe co-struire con tanta sapienza l'armatura di un ponte o altracosa simile. Ciò supera ancor oggi qualsiasi perfezionedella sapienza umana. L'osso è foggiato così sapiente-mente al fine di ottenere, con la minore quantità possibi-le di materia, mercè la disposizione delle piccole travi,la portata necessaria a sorreggere la parte superiore delcorpo umano. Viene impiegata la minore possibile quan-tità di materia per produrre il massimo effetto di forza.La contemplazione di un tale capolavoro di architetturanaturale non può che riempirci di ammirazione. E la no-stra ammirazione non è minore dinanzi alle costruzionimeravigliose del cervello umano e del cuore, di tuttol'insieme appunto del corpo fisico umano.

Si confronti con ciò il grado di perfezione raggiunto,ad esempio, nel ciclo attuale di evoluzione, dal corpoastrale. Esso è il portatore della gioia e del dolore, dellepassioni, degli istinti, delle brame, ecc. Ma quali attenta-ti non commette questo corpo astrale contro i sapientiordinamenti del corpo fisico! La maggior parte dei cibie delle bevande che l'uomo prende per suo piacere, sonoveleno per il cuore. Da ciò si vede come l'attività cheproduce la costruzione fisica del cuore agisca più sag-giamente che non l'attività del corpo astrale, la qualeanzi lavora in opposizione alla prima. È vero che il cor-po astrale raggiungerà, in avvenire, un grado di saggez-za maggiore; attualmente però non è, nel suo genere, an-cora così perfetto com'è il corpo fisico nel suo. Altret-tanto si potrebbe dimostrare per il corpo eterico e anche

209

zioni. Nessun ingegnere dei nostri tempi saprebbe co-struire con tanta sapienza l'armatura di un ponte o altracosa simile. Ciò supera ancor oggi qualsiasi perfezionedella sapienza umana. L'osso è foggiato così sapiente-mente al fine di ottenere, con la minore quantità possibi-le di materia, mercè la disposizione delle piccole travi,la portata necessaria a sorreggere la parte superiore delcorpo umano. Viene impiegata la minore possibile quan-tità di materia per produrre il massimo effetto di forza.La contemplazione di un tale capolavoro di architetturanaturale non può che riempirci di ammirazione. E la no-stra ammirazione non è minore dinanzi alle costruzionimeravigliose del cervello umano e del cuore, di tuttol'insieme appunto del corpo fisico umano.

Si confronti con ciò il grado di perfezione raggiunto,ad esempio, nel ciclo attuale di evoluzione, dal corpoastrale. Esso è il portatore della gioia e del dolore, dellepassioni, degli istinti, delle brame, ecc. Ma quali attenta-ti non commette questo corpo astrale contro i sapientiordinamenti del corpo fisico! La maggior parte dei cibie delle bevande che l'uomo prende per suo piacere, sonoveleno per il cuore. Da ciò si vede come l'attività cheproduce la costruzione fisica del cuore agisca più sag-giamente che non l'attività del corpo astrale, la qualeanzi lavora in opposizione alla prima. È vero che il cor-po astrale raggiungerà, in avvenire, un grado di saggez-za maggiore; attualmente però non è, nel suo genere, an-cora così perfetto com'è il corpo fisico nel suo. Altret-tanto si potrebbe dimostrare per il corpo eterico e anche

209

Page 210: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

per l'io, quella entità che deve continuamente, attraversoa errori e illusioni, tentando e ritentando, aprirsi un var-co verso la saggezza.

Se si confrontano i diversi gradi di perfezione deglielementi umani, non sarà difficile riconoscere che il cor-po fisico è attualmente, nel suo genere, il più perfetto;che il corpo eterico è tale in un grado minore, il corpoastrale meno ancora, e che il meno perfetto di tutti, nelsuo genere, è attualmente l'io. Il corpo fisico umano è ilpiù perfetto perché, durante le diverse evoluzioni plane-tarie della Terra, dimora dell'uomo, è stato elaborato piùlungamente degli altri elementi. Quello che l'uomo portaattualmente con sé come suo corpo fisico, è passato at-traverso a tutti i gradi d'evoluzione di Saturno, Sole,Luna e Terra (fino al grado attuale). Tutte le forze diquesti corpi planetari hanno lavorato intorno ad esso,l'una dopo l'altra, in modo che ha potuto raggiungere, apoco a poco, il suo presente grado di perfezione. Esso èdunque l'elemento più antico dell'attuale natura umana.

Il corpo eterico, quale si mostra attualmentenell'uomo, non esisteva ancora all'epoca di Saturno;venne ad aggiungersi soltanto durante l'evoluzione delSole. Ad esso non hanno dunque lavorato, come al cor-po fisico, le forze di quattro corpi planetari, ma soltantodi tre: cioè del Sole, della Luna e della Terra.

Solo in un futuro periodo di evoluzione il corpo eteri-co potrà raggiungere, nel suo genere, la perfezione cheha attualmente il corpo fisico. Il corpo astrale è venuto

210

per l'io, quella entità che deve continuamente, attraversoa errori e illusioni, tentando e ritentando, aprirsi un var-co verso la saggezza.

Se si confrontano i diversi gradi di perfezione deglielementi umani, non sarà difficile riconoscere che il cor-po fisico è attualmente, nel suo genere, il più perfetto;che il corpo eterico è tale in un grado minore, il corpoastrale meno ancora, e che il meno perfetto di tutti, nelsuo genere, è attualmente l'io. Il corpo fisico umano è ilpiù perfetto perché, durante le diverse evoluzioni plane-tarie della Terra, dimora dell'uomo, è stato elaborato piùlungamente degli altri elementi. Quello che l'uomo portaattualmente con sé come suo corpo fisico, è passato at-traverso a tutti i gradi d'evoluzione di Saturno, Sole,Luna e Terra (fino al grado attuale). Tutte le forze diquesti corpi planetari hanno lavorato intorno ad esso,l'una dopo l'altra, in modo che ha potuto raggiungere, apoco a poco, il suo presente grado di perfezione. Esso èdunque l'elemento più antico dell'attuale natura umana.

Il corpo eterico, quale si mostra attualmentenell'uomo, non esisteva ancora all'epoca di Saturno;venne ad aggiungersi soltanto durante l'evoluzione delSole. Ad esso non hanno dunque lavorato, come al cor-po fisico, le forze di quattro corpi planetari, ma soltantodi tre: cioè del Sole, della Luna e della Terra.

Solo in un futuro periodo di evoluzione il corpo eteri-co potrà raggiungere, nel suo genere, la perfezione cheha attualmente il corpo fisico. Il corpo astrale è venuto

210

Page 211: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

ad aggiungersi al corpo fisico e al corpo eterico soltantodurante l'epoca lunare, e l'io soltanto nell'epoca terrestre.

Dobbiamo ora immaginare che il corpo fisico umanoaveva raggiunto su Saturno un certo grado di sviluppo, esul Sole aveva continuato a progredire in modo da poteressere, da allora in poi, il portatore del corpo eterico. SuSaturno questo corpo fisico era diventato un meccani-smo complicatissimo, ancora però interamente privo divita. Fu questa sua complicazione quella che finì col di-struggerlo, poiché non poté più reggersi coll'azione dellesole forze minerali; e la distruzione dei corpi fisici uma-ni determinò la fine di Saturno.

Dei regni naturali attuali: il regno minerale, il regnovegetale, il regno animale e il regno umano, su Saturnonon esisteva che quest'ultimo. Ciò che noi conosciamocome animali, piante e minerali non esisteva ancora. Deiquattro regni naturali d'oggi esisteva su quel corpo cele-ste soltanto l'uomo in quanto corpo fisico, ma questocorpo fisico era soltanto una specie di complicato mine-rale. Gli altri regni ebbero origine dal fatto che sui corpicelesti successivi non tutti gli esseri poterono raggiun-gere pienamente la méta della loro evoluzione. Così,solo una parte dei corpi umani che si erano formati suSaturno raggiunse la méta prestabilita per questo corpoceleste; e questi si risvegliarono sul Sole a nuova vitanella loro antica forma, che fu ora compenetrata dal cor-po eterico. Con ciò si svilupparono a un grado più altodi perfezione e divennero una specie di uomini vegetali.Invece l'altra parte dei corpi umani, che non aveva potu-

211

ad aggiungersi al corpo fisico e al corpo eterico soltantodurante l'epoca lunare, e l'io soltanto nell'epoca terrestre.

Dobbiamo ora immaginare che il corpo fisico umanoaveva raggiunto su Saturno un certo grado di sviluppo, esul Sole aveva continuato a progredire in modo da poteressere, da allora in poi, il portatore del corpo eterico. SuSaturno questo corpo fisico era diventato un meccani-smo complicatissimo, ancora però interamente privo divita. Fu questa sua complicazione quella che finì col di-struggerlo, poiché non poté più reggersi coll'azione dellesole forze minerali; e la distruzione dei corpi fisici uma-ni determinò la fine di Saturno.

Dei regni naturali attuali: il regno minerale, il regnovegetale, il regno animale e il regno umano, su Saturnonon esisteva che quest'ultimo. Ciò che noi conosciamocome animali, piante e minerali non esisteva ancora. Deiquattro regni naturali d'oggi esisteva su quel corpo cele-ste soltanto l'uomo in quanto corpo fisico, ma questocorpo fisico era soltanto una specie di complicato mine-rale. Gli altri regni ebbero origine dal fatto che sui corpicelesti successivi non tutti gli esseri poterono raggiun-gere pienamente la méta della loro evoluzione. Così,solo una parte dei corpi umani che si erano formati suSaturno raggiunse la méta prestabilita per questo corpoceleste; e questi si risvegliarono sul Sole a nuova vitanella loro antica forma, che fu ora compenetrata dal cor-po eterico. Con ciò si svilupparono a un grado più altodi perfezione e divennero una specie di uomini vegetali.Invece l'altra parte dei corpi umani, che non aveva potu-

211

Page 212: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

to raggiungere su Saturno la méta dell'evoluzione, do-vette poi riguadagnare quanto aveva perduto, in condi-zioni assai meno favorevoli a quell'evoluzione; rimaseroperciò più indietro di coloro che avevano raggiunto inte-ramente la méta su Saturno. Così accanto al regno uma-no nacque sul Sole un secondo regno naturale.

Sarebbe erroneo pensare che tutti gli organi che at-tualmente si trovano nel corpo umano abbiano avutoorigine già su Saturno. Sono invece specialmente gli or-gani sensori del corpo fisico quelli che ebbero origine inquella lontana epoca. Si formarono su Saturno i primirudimenti degli occhi, degli orecchi, ecc., quali corpiminerali, come pressappoco ora, sulla Terra, si vannoformando i cristalli inanimati; ma la forma attuale diquesti organi essi l'hanno acquistata trasformandosi viavia verso una sempre maggior perfezione in ciascunadelle successive epoche planetarie. Su Saturno eranosemplicemente apparecchi fisici e null'altro; sul Sole poisi trasformarono, perché venne a compenetrarli un corpoeterico o vitale; così furono inseriti entro il processo vi-tale; divennero apparecchi fisici vitalizzati. E ad essi siaggiunsero le parti del corpo fisico umano atte a svilup-parsi soltanto sotto l'influenza di un corpo eterico; cioègli organi della crescita, della nutrizione e della genera-zione. Naturalmente anche i primi rudimenti di questiorgani, quali si svilupparono sul Sole, non hanno la per-fezione di forma di quelli attuali.

Gli organi più elevati, che in quell'epoca si aggiunse-ro al corpo umano, sotto l'azione reciproca del corpo fi-

212

to raggiungere su Saturno la méta dell'evoluzione, do-vette poi riguadagnare quanto aveva perduto, in condi-zioni assai meno favorevoli a quell'evoluzione; rimaseroperciò più indietro di coloro che avevano raggiunto inte-ramente la méta su Saturno. Così accanto al regno uma-no nacque sul Sole un secondo regno naturale.

Sarebbe erroneo pensare che tutti gli organi che at-tualmente si trovano nel corpo umano abbiano avutoorigine già su Saturno. Sono invece specialmente gli or-gani sensori del corpo fisico quelli che ebbero origine inquella lontana epoca. Si formarono su Saturno i primirudimenti degli occhi, degli orecchi, ecc., quali corpiminerali, come pressappoco ora, sulla Terra, si vannoformando i cristalli inanimati; ma la forma attuale diquesti organi essi l'hanno acquistata trasformandosi viavia verso una sempre maggior perfezione in ciascunadelle successive epoche planetarie. Su Saturno eranosemplicemente apparecchi fisici e null'altro; sul Sole poisi trasformarono, perché venne a compenetrarli un corpoeterico o vitale; così furono inseriti entro il processo vi-tale; divennero apparecchi fisici vitalizzati. E ad essi siaggiunsero le parti del corpo fisico umano atte a svilup-parsi soltanto sotto l'influenza di un corpo eterico; cioègli organi della crescita, della nutrizione e della genera-zione. Naturalmente anche i primi rudimenti di questiorgani, quali si svilupparono sul Sole, non hanno la per-fezione di forma di quelli attuali.

Gli organi più elevati, che in quell'epoca si aggiunse-ro al corpo umano, sotto l'azione reciproca del corpo fi-

212

Page 213: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

sico e del corpo eterico, furono quelli che attualmentesono divenuti le glandole. Così il corpo fisico umano è,sul Sole, un sistema glandolare nel quale sono innestatigli organi sensori al grado di sviluppo al quale si trova-no. Sulla Luna l'evoluzione continua; al corpo fisico e alcorpo eterico viene ad aggiungersi il corpo astrale.

Con ciò, nel sistema glandolare-sensorio vengono adinnestarsi i primi rudimenti di un sistema nervoso.Come si vede, il corpo fisico umano diventa, nelle sus-seguenti epoche planetarie d'evoluzione, sempre piùcomplicato. Sulla Luna esso si compone di nervi, glan-dole e sensi. I sensi hanno dietro di sé un doppio proces-so di trasformazione e di perfezionamento, i nervi inve-ce sono alla prima fase.

Considerato nel suo insieme, l'uomo lunare consistedi un corpo fisico, di un corpo eterico e di un corpoastrale. Il corpo fisico consta di tre elementi, avendo insé l'azione delle forze di Saturno, del Sole e della Luna;il corpo eterico ha solo due elementi, avendo in sé sol-tanto l'azione delle forze del Sole e della Luna; il corpoastrale ha ancora un solo elemento, poiché su di essohanno agito soltanto le forze della Luna.

Col ricevere il corpo astrale, l'uomo sulla Luna ha ac-quistato la facoltà di una certa sensibilità, di una vita in-teriore. È in grado di formare, entro il suo corpo astrale,immagini di ciò che avviene intorno a lui. Queste imma-gini sono, sotto certi rispetti, paragonabili alle immaginidi sogno dell'attuale coscienza umana; ma sono più vi-vaci, più colorite, e, ciò ch'è importante, si riferiscono a

213

sico e del corpo eterico, furono quelli che attualmentesono divenuti le glandole. Così il corpo fisico umano è,sul Sole, un sistema glandolare nel quale sono innestatigli organi sensori al grado di sviluppo al quale si trova-no. Sulla Luna l'evoluzione continua; al corpo fisico e alcorpo eterico viene ad aggiungersi il corpo astrale.

Con ciò, nel sistema glandolare-sensorio vengono adinnestarsi i primi rudimenti di un sistema nervoso.Come si vede, il corpo fisico umano diventa, nelle sus-seguenti epoche planetarie d'evoluzione, sempre piùcomplicato. Sulla Luna esso si compone di nervi, glan-dole e sensi. I sensi hanno dietro di sé un doppio proces-so di trasformazione e di perfezionamento, i nervi inve-ce sono alla prima fase.

Considerato nel suo insieme, l'uomo lunare consistedi un corpo fisico, di un corpo eterico e di un corpoastrale. Il corpo fisico consta di tre elementi, avendo insé l'azione delle forze di Saturno, del Sole e della Luna;il corpo eterico ha solo due elementi, avendo in sé sol-tanto l'azione delle forze del Sole e della Luna; il corpoastrale ha ancora un solo elemento, poiché su di essohanno agito soltanto le forze della Luna.

Col ricevere il corpo astrale, l'uomo sulla Luna ha ac-quistato la facoltà di una certa sensibilità, di una vita in-teriore. È in grado di formare, entro il suo corpo astrale,immagini di ciò che avviene intorno a lui. Queste imma-gini sono, sotto certi rispetti, paragonabili alle immaginidi sogno dell'attuale coscienza umana; ma sono più vi-vaci, più colorite, e, ciò ch'è importante, si riferiscono a

213

Page 214: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

processi del mondo esteriore, mentre i sogni attuali sonosolo echi della vita quotidiana o, comunque, riflessi con-fusi di processi interiori o esteriori. Le immagini dellacoscienza lunare, invece, corrispondevano perfettamentea ciò cui si riferivano all'esterno. Supponendo, ad esem-pio, che un uomo lunare, quale l'abbiamo descritto, cioècomposto di un corpo fisico, di un corpo eterico e di uncorpo astrale, si fosse avvicinato a un altro essere luna-re, egli non avrebbe potuto percepirlo nello spazio, poi-ché ciò è diventato possibile soltanto alla coscienza ter-restre dell'uomo; ma entro il suo corpo astrale sarebbesorta un'immagine che nella forma e nel colore avrebbemanifestato esattamente se l'altro essere avesse per luisimpatia o antipatia, se potesse esserli utile o diventarglipericoloso. L'uomo lunare poteva così regolarsi esatta-mente secondo le immagini che sorgevano nella sua co-scienza immaginativa. Queste immagini erano per lui unmezzo di perfetto orientamento, e lo strumento fisico dicui si serviva il corpo astrale per mettersi in relazionecoi regni naturali inferiori, era il sistema nervoso inne-stato nel corpo fisico.

Perché questa trasformazione dell'uomo durantel'epoca lunare potesse avvenire, era necessaria la coope-razione di un grande evento cosmico. L'introduzione delcorpo astrale, e la corrispondente formazione di un si-stema nervoso entro il corpo fisico, divennero possibilisoltanto per la scissione di ciò ch'era un corpo solo, cioèdel Sole, in due parti: Sole e Luna. Il primo salì al gradodi stella fissa, la seconda rimase pianeta (ciò che prima

214

processi del mondo esteriore, mentre i sogni attuali sonosolo echi della vita quotidiana o, comunque, riflessi con-fusi di processi interiori o esteriori. Le immagini dellacoscienza lunare, invece, corrispondevano perfettamentea ciò cui si riferivano all'esterno. Supponendo, ad esem-pio, che un uomo lunare, quale l'abbiamo descritto, cioècomposto di un corpo fisico, di un corpo eterico e di uncorpo astrale, si fosse avvicinato a un altro essere luna-re, egli non avrebbe potuto percepirlo nello spazio, poi-ché ciò è diventato possibile soltanto alla coscienza ter-restre dell'uomo; ma entro il suo corpo astrale sarebbesorta un'immagine che nella forma e nel colore avrebbemanifestato esattamente se l'altro essere avesse per luisimpatia o antipatia, se potesse esserli utile o diventarglipericoloso. L'uomo lunare poteva così regolarsi esatta-mente secondo le immagini che sorgevano nella sua co-scienza immaginativa. Queste immagini erano per lui unmezzo di perfetto orientamento, e lo strumento fisico dicui si serviva il corpo astrale per mettersi in relazionecoi regni naturali inferiori, era il sistema nervoso inne-stato nel corpo fisico.

Perché questa trasformazione dell'uomo durantel'epoca lunare potesse avvenire, era necessaria la coope-razione di un grande evento cosmico. L'introduzione delcorpo astrale, e la corrispondente formazione di un si-stema nervoso entro il corpo fisico, divennero possibilisoltanto per la scissione di ciò ch'era un corpo solo, cioèdel Sole, in due parti: Sole e Luna. Il primo salì al gradodi stella fissa, la seconda rimase pianeta (ciò che prima

214

Page 215: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

era anche il Sole) e cominciò a girare intorno al Sole,dal quale si era separata.

Ciò produsse un'importantissima trasformazione intutto quanto viveva sul Sole e sulla Luna; e noi seguire-mo anzi tutto questo processo di trasformazione solo inquanto si riferisce alla vita della Luna. L'uomo, compo-sto del corpo fisico e del corpo eterico, era rimasto,dopo la scissione della Luna dal Sole, congiunto allaprima, ed era entrato così in condizioni di vita affattonuove. Infatti la Luna aveva tolto con sé dal Sole soltan-to una parte delle forze in esso contenute, e solo questeagivano ora sull'uomo dal suo stesso pianeta; l'altra par-te di forze era stata trattenuta dal Sole che le riversavaora dal di fuori sulla Luna e sull'uomo che l'abitava. Seil rapporto fosse rimasto quello di prima, se tutte le for-ze del Sole avessero continuato a pervenire all'uomodalla sua stessa dimora, non avrebbe potuto risvegliarsiin lui quella vita interiore che si manifesta nel sorgeredelle immagini del corpo astrale. La forza del Sole con-tinuò ad agire da fuori sul corpo fisico e sul corpo eteri-co, sui quali aveva agito già prima; ma lasciò libera unaparte di questi due corpi, che fu esposta a influssi prove-nienti da quel corpo cosmico nuovamente formato, valea dire dalla Luna. L'uomo sulla Luna restò così sottopo-sto a una doppia azione: quella del Sole e quella dellaLuna. E all'azione della Luna da ascriversi il fatto chedal corpo fisico e dal corpo eterico siano venuti forman-dosi quegli organi che consentirono il plasmarsi del cor-po astrale. Un corpo astrale può creare immagini solo

215

era anche il Sole) e cominciò a girare intorno al Sole,dal quale si era separata.

Ciò produsse un'importantissima trasformazione intutto quanto viveva sul Sole e sulla Luna; e noi seguire-mo anzi tutto questo processo di trasformazione solo inquanto si riferisce alla vita della Luna. L'uomo, compo-sto del corpo fisico e del corpo eterico, era rimasto,dopo la scissione della Luna dal Sole, congiunto allaprima, ed era entrato così in condizioni di vita affattonuove. Infatti la Luna aveva tolto con sé dal Sole soltan-to una parte delle forze in esso contenute, e solo questeagivano ora sull'uomo dal suo stesso pianeta; l'altra par-te di forze era stata trattenuta dal Sole che le riversavaora dal di fuori sulla Luna e sull'uomo che l'abitava. Seil rapporto fosse rimasto quello di prima, se tutte le for-ze del Sole avessero continuato a pervenire all'uomodalla sua stessa dimora, non avrebbe potuto risvegliarsiin lui quella vita interiore che si manifesta nel sorgeredelle immagini del corpo astrale. La forza del Sole con-tinuò ad agire da fuori sul corpo fisico e sul corpo eteri-co, sui quali aveva agito già prima; ma lasciò libera unaparte di questi due corpi, che fu esposta a influssi prove-nienti da quel corpo cosmico nuovamente formato, valea dire dalla Luna. L'uomo sulla Luna restò così sottopo-sto a una doppia azione: quella del Sole e quella dellaLuna. E all'azione della Luna da ascriversi il fatto chedal corpo fisico e dal corpo eterico siano venuti forman-dosi quegli organi che consentirono il plasmarsi del cor-po astrale. Un corpo astrale può creare immagini solo

215

Page 216: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

quando le forze solari non gli provengono dal suo pro-prio pianeta, ma da fuori. Gli influssi della Luna trasfor-marono i rudimenti dei sensi e gli organi glandolari inmodo che ad essi poté aggiungersi un sistema nervoso; egli influssi del Sole fecero sì che le immagini, che siproducevano per mezzo di questo sistema nervoso, cor-rispondessero nel modo sopra descritto ai processi luna-ri esteriori.

Ma l'evoluzione poteva proseguire così solo fino adun certo punto. Se questo punto fosse stato superato,l'uomo lunare si sarebbe indurito in quella sua vita im-maginativa interiore, ed avrebbe per conseguenza per-duto ogni nesso col Sole. Allora, il Sole accolse nuova-mente in sé la Luna, così che, per qualche tempo, essicostituirono di nuovo un unico corpo. Questa riunionedurò finché l'uomo non giunse al punto di poter evitare,mercè un altro progresso nell'evoluzione, quell'induri-mento al quale sarebbe andato incontro sulla Luna. Av-venne quindi una nuova scissione; ma questa volta laLuna prese con sé dal Sole altre forze che prima nonaveva avuto, e ciò produsse, dopo qualche tempo, unanuova scissione. Quello che da ultimo si era staccato dalSole, era un corpo celeste contenente tutte le forze e tut-ti gli esseri i quali attualmente si trovano sulla Terra esulla Luna. La Terra, dunque, conteneva ancora in sé laLuna, che ora gira intorno ad essa. Se avesse continuatoa contenerla, non avrebbe potuto diventare il teatrodell'evoluzione umana attuale. Prima dovevano venireeliminate le forze della Luna attuale, e l'uomo doveva ri-

216

quando le forze solari non gli provengono dal suo pro-prio pianeta, ma da fuori. Gli influssi della Luna trasfor-marono i rudimenti dei sensi e gli organi glandolari inmodo che ad essi poté aggiungersi un sistema nervoso; egli influssi del Sole fecero sì che le immagini, che siproducevano per mezzo di questo sistema nervoso, cor-rispondessero nel modo sopra descritto ai processi luna-ri esteriori.

Ma l'evoluzione poteva proseguire così solo fino adun certo punto. Se questo punto fosse stato superato,l'uomo lunare si sarebbe indurito in quella sua vita im-maginativa interiore, ed avrebbe per conseguenza per-duto ogni nesso col Sole. Allora, il Sole accolse nuova-mente in sé la Luna, così che, per qualche tempo, essicostituirono di nuovo un unico corpo. Questa riunionedurò finché l'uomo non giunse al punto di poter evitare,mercè un altro progresso nell'evoluzione, quell'induri-mento al quale sarebbe andato incontro sulla Luna. Av-venne quindi una nuova scissione; ma questa volta laLuna prese con sé dal Sole altre forze che prima nonaveva avuto, e ciò produsse, dopo qualche tempo, unanuova scissione. Quello che da ultimo si era staccato dalSole, era un corpo celeste contenente tutte le forze e tut-ti gli esseri i quali attualmente si trovano sulla Terra esulla Luna. La Terra, dunque, conteneva ancora in sé laLuna, che ora gira intorno ad essa. Se avesse continuatoa contenerla, non avrebbe potuto diventare il teatrodell'evoluzione umana attuale. Prima dovevano venireeliminate le forze della Luna attuale, e l'uomo doveva ri-

216

Page 217: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

manere indietro sulla Terra, così purificata, per conti-nuarvi la sua evoluzione. Così dall'antico Sole si forma-rono tre corpi celesti, e le forze di due di essi, (del nuo-vo Sole e della nuova Luna), giunsero d'ora innanzi allaTerra e ai suoi abitanti da fuori.

Questo progresso nell'evoluzione dei corpi celesti hareso possibile che alla triplice natura umana, quale eraancora sulla Luna, venisse ad aggiungersi il quarto ele-mento, l'io. Ciò era collegato con un perfezionamentodel corpo fisico, del corpo eterico e del corpo astrale. Ilperfezionamento del corpo fisico consisté nel formarsiin esso del sistema cardiaco preparatore del sangue cal-do. Naturalmente il sistema sensorio, il sistema glando-lare e il sistema nervoso, dovettero ora trasformarsi inmodo da armonizzare, entro l'organismo umano, col so-praggiunto nuovo sistema del sangue caldo. Ma gli or-gani dei sensi vennero trasformati in modo che, dallacoscienza solo immaginativa dell'antica Luna, poté na-scere la coscienza oggettiva che trasmette la percezionedelle cose esteriori, e che l'uomo attualmente possiededalla mattina quando si sveglia, fino alla sera quando siriaddormenta. Sull'antica Luna i sensi non erano ancoraaperti al di fuori: le immagini della coscienza sorgevanoda dentro; appunto questo aprirsi dei sensi al di fuori èla conquista dell'evoluzione terrestre.

È stato più sopra accennato come non tutti i germi deicorpi umani esistenti allo stato embrionale su Saturno viavessero raggiunto la méta prefissa, e come sul Sole fos-se sorto così un secondo regno naturale accanto al regno

217

manere indietro sulla Terra, così purificata, per conti-nuarvi la sua evoluzione. Così dall'antico Sole si forma-rono tre corpi celesti, e le forze di due di essi, (del nuo-vo Sole e della nuova Luna), giunsero d'ora innanzi allaTerra e ai suoi abitanti da fuori.

Questo progresso nell'evoluzione dei corpi celesti hareso possibile che alla triplice natura umana, quale eraancora sulla Luna, venisse ad aggiungersi il quarto ele-mento, l'io. Ciò era collegato con un perfezionamentodel corpo fisico, del corpo eterico e del corpo astrale. Ilperfezionamento del corpo fisico consisté nel formarsiin esso del sistema cardiaco preparatore del sangue cal-do. Naturalmente il sistema sensorio, il sistema glando-lare e il sistema nervoso, dovettero ora trasformarsi inmodo da armonizzare, entro l'organismo umano, col so-praggiunto nuovo sistema del sangue caldo. Ma gli or-gani dei sensi vennero trasformati in modo che, dallacoscienza solo immaginativa dell'antica Luna, poté na-scere la coscienza oggettiva che trasmette la percezionedelle cose esteriori, e che l'uomo attualmente possiededalla mattina quando si sveglia, fino alla sera quando siriaddormenta. Sull'antica Luna i sensi non erano ancoraaperti al di fuori: le immagini della coscienza sorgevanoda dentro; appunto questo aprirsi dei sensi al di fuori èla conquista dell'evoluzione terrestre.

È stato più sopra accennato come non tutti i germi deicorpi umani esistenti allo stato embrionale su Saturno viavessero raggiunto la méta prefissa, e come sul Sole fos-se sorto così un secondo regno naturale accanto al regno

217

Page 218: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

umano nella sua forma di allora. Ora, dobbiamo imma-ginarci che a ciascuna delle successive tappe d'evoluzio-ne, – sul Sole, sulla Luna e sulla Terra, – sempre vi furo-no esseri che non raggiunsero la méta prefissa e che, ri-manendo indietro, diedero origine ai regni naturali infe-riori. Il regno animale, che tiene subito dietro all'uomo,è, ad esempio, quello che rimase arretrato già su Satur-no, ma che, in parte, e in condizioni più sfavorevoli, haricuperato terreno nell'evoluzione sul Sole e sulla Luna,così che sulla Terra, se non ha raggiunto l'uomo, ha peròacquistato in parte la facoltà di ricevere, come lui, ilsangue caldo. Prima dell'epoca terrestre il sangue caldonon si trovava in nessuno dei regni naturali. Gli attualianimali a sangue freddo (o variabile) e talune piante,hanno avuto origine dal fatto che alcuni esseri del regnoinferiore del Sole restarono a loro volta indietronell'evoluzione in confronto agli altri dello stesso regno.L'attuale regno minerale è sorto più tardi di tutti, vale adire soltanto durante l'epoca terrestre.

Il quadruplice uomo terrestre riceve dal Sole e dallaLuna l'influsso di quelle forze che sono rimaste con-giunte con questi corpi celesti. Dal Sole riceve le forzeche servono al progresso, al crescere e al divenire; dallaLuna le forze formatrici e solidificatrici. Se l'uomo rice-vesse solo l'influsso del Sole, si dissolverebbe in un pro-gresso di crescita smisuratamente rapido.

Per questo dovette allora, dopo un certo tempo, ab-bandonare il Sole e sottoporsi all'azione dell'antica Luna

218

umano nella sua forma di allora. Ora, dobbiamo imma-ginarci che a ciascuna delle successive tappe d'evoluzio-ne, – sul Sole, sulla Luna e sulla Terra, – sempre vi furo-no esseri che non raggiunsero la méta prefissa e che, ri-manendo indietro, diedero origine ai regni naturali infe-riori. Il regno animale, che tiene subito dietro all'uomo,è, ad esempio, quello che rimase arretrato già su Satur-no, ma che, in parte, e in condizioni più sfavorevoli, haricuperato terreno nell'evoluzione sul Sole e sulla Luna,così che sulla Terra, se non ha raggiunto l'uomo, ha peròacquistato in parte la facoltà di ricevere, come lui, ilsangue caldo. Prima dell'epoca terrestre il sangue caldonon si trovava in nessuno dei regni naturali. Gli attualianimali a sangue freddo (o variabile) e talune piante,hanno avuto origine dal fatto che alcuni esseri del regnoinferiore del Sole restarono a loro volta indietronell'evoluzione in confronto agli altri dello stesso regno.L'attuale regno minerale è sorto più tardi di tutti, vale adire soltanto durante l'epoca terrestre.

Il quadruplice uomo terrestre riceve dal Sole e dallaLuna l'influsso di quelle forze che sono rimaste con-giunte con questi corpi celesti. Dal Sole riceve le forzeche servono al progresso, al crescere e al divenire; dallaLuna le forze formatrici e solidificatrici. Se l'uomo rice-vesse solo l'influsso del Sole, si dissolverebbe in un pro-gresso di crescita smisuratamente rapido.

Per questo dovette allora, dopo un certo tempo, ab-bandonare il Sole e sottoporsi all'azione dell'antica Luna

218

Page 219: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

che si era separata dal Sole; azione ritardataria ed osta-colatrice del progredire troppo rapido.

Se invece l'uomo fosse rimasto durevolmente con-giunto alla Luna, le forze ostacolatrici lo avrebbero cri-stallizzato in una rigida forma. Perciò egli procedéall'esistenza terrestre, entro la quale le due diverse in-fluenze si equilibrano adeguatamente. Contemporanea-mente però viene raggiunto il momento in cui al quadru-plice essere umano si aggiunge qualcosa di superiore:l'anima quale essere interiore.

Il corpo fisico dell'uomo è, nella forma che gli è pro-pria, nelle sue funzioni, nei suoi movimenti, ecc.,l'espressione e l'effetto di ciò che avviene negli altri treelementi: nel corpo eterico, nel corpo astrale e nell'io.

Nelle notizie della cronaca dell'Akasha date fin qui,abbiamo veduto come, nel corso dell'evoluzione, questialtri elementi siano venuti via via a inserirsi nella for-mazione del corpo fisico. Durante l'evoluzione di Satur-no nessuno di questi altri elementi era ancora congiuntocol corpo fisico, ma a quell'epoca fu messa la primabase della sua formazione.

Non si creda però che le forze che più tardi agironosul corpo fisico per mezzo del corpo eterico, del corpoastrale e dell'io, non agissero su di esso già su Saturno.Esse avevano agito fin da allora, ma in certo senso, sol-tanto da fuori, non dall'interno. Gli altri elementi nonerano ancora formati, non erano ancora congiunti al cor-po fisico in una forma speciale; le forze che più tardi siconcentrarono in essi, agivano intanto già prima,

219

che si era separata dal Sole; azione ritardataria ed osta-colatrice del progredire troppo rapido.

Se invece l'uomo fosse rimasto durevolmente con-giunto alla Luna, le forze ostacolatrici lo avrebbero cri-stallizzato in una rigida forma. Perciò egli procedéall'esistenza terrestre, entro la quale le due diverse in-fluenze si equilibrano adeguatamente. Contemporanea-mente però viene raggiunto il momento in cui al quadru-plice essere umano si aggiunge qualcosa di superiore:l'anima quale essere interiore.

Il corpo fisico dell'uomo è, nella forma che gli è pro-pria, nelle sue funzioni, nei suoi movimenti, ecc.,l'espressione e l'effetto di ciò che avviene negli altri treelementi: nel corpo eterico, nel corpo astrale e nell'io.

Nelle notizie della cronaca dell'Akasha date fin qui,abbiamo veduto come, nel corso dell'evoluzione, questialtri elementi siano venuti via via a inserirsi nella for-mazione del corpo fisico. Durante l'evoluzione di Satur-no nessuno di questi altri elementi era ancora congiuntocol corpo fisico, ma a quell'epoca fu messa la primabase della sua formazione.

Non si creda però che le forze che più tardi agironosul corpo fisico per mezzo del corpo eterico, del corpoastrale e dell'io, non agissero su di esso già su Saturno.Esse avevano agito fin da allora, ma in certo senso, sol-tanto da fuori, non dall'interno. Gli altri elementi nonerano ancora formati, non erano ancora congiunti al cor-po fisico in una forma speciale; le forze che più tardi siconcentrarono in essi, agivano intanto già prima,

219

Page 220: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

dall'atmosfera circostante di Saturno, e formarono la pri-ma base del corpo fisico. Poi, sul Sole, questa base ven-ne trasformata, perché una parte di quelle forze costituìil corpo eterico umano speciale, ed agì ora sul corpo fi-sico non più soltanto da fuori, ma da dentro. La stessacosa avvenne sulla Luna riguardo al corpo astrale; e sul-la Terra il corpo fisico umano si trasformò per la quartavolta, diventando la dimora dell'io che agisce ora nelsuo interno.

Si vede dunque come per lo sguardo dell'occultista ilcorpo fisico umano non sia nulla di rigido, di permanen-te nella sua forma o nella sua attività. Esso è in continuatrasformazione; e questa trasformazione si compie an-che durante l'attuale periodo terrestre della sua evoluzio-ne. Si può comprendere la vita umana soltanto se si è ingrado di farsi un'idea di tale trasformazione.

L'osservazione scientifico-spirituale degli organiumani ci mostra che questi si trovano a gradi molto di-versi di evoluzione. Esistono nel corpo umano organiche, nella loro forma attuale, stanno compiendo un'evo-luzione discendente, altri invece che stanno compiendoun'evoluzione ascendente. I primi, in avvenire, andrannoperdendo sempre più della loro importanza per l'uomo;essi hanno ormai superato il culmine della loro missio-ne, e quindi degenereranno e finiranno con lo scompari-re; altri organi invece si trovano in un'evoluzione ascen-dente e molto contengono ancora allo stato di germe;essi si svilupperanno in avvenire verso forme più perfet-te, atte a compiti più elevati. Ai primi di questi organi

220

dall'atmosfera circostante di Saturno, e formarono la pri-ma base del corpo fisico. Poi, sul Sole, questa base ven-ne trasformata, perché una parte di quelle forze costituìil corpo eterico umano speciale, ed agì ora sul corpo fi-sico non più soltanto da fuori, ma da dentro. La stessacosa avvenne sulla Luna riguardo al corpo astrale; e sul-la Terra il corpo fisico umano si trasformò per la quartavolta, diventando la dimora dell'io che agisce ora nelsuo interno.

Si vede dunque come per lo sguardo dell'occultista ilcorpo fisico umano non sia nulla di rigido, di permanen-te nella sua forma o nella sua attività. Esso è in continuatrasformazione; e questa trasformazione si compie an-che durante l'attuale periodo terrestre della sua evoluzio-ne. Si può comprendere la vita umana soltanto se si è ingrado di farsi un'idea di tale trasformazione.

L'osservazione scientifico-spirituale degli organiumani ci mostra che questi si trovano a gradi molto di-versi di evoluzione. Esistono nel corpo umano organiche, nella loro forma attuale, stanno compiendo un'evo-luzione discendente, altri invece che stanno compiendoun'evoluzione ascendente. I primi, in avvenire, andrannoperdendo sempre più della loro importanza per l'uomo;essi hanno ormai superato il culmine della loro missio-ne, e quindi degenereranno e finiranno con lo scompari-re; altri organi invece si trovano in un'evoluzione ascen-dente e molto contengono ancora allo stato di germe;essi si svilupperanno in avvenire verso forme più perfet-te, atte a compiti più elevati. Ai primi di questi organi

220

Page 221: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

appartengono, fra l'altro, quelli che servono alla riprodu-zione, alla procreazione del proprio simile; essi in avve-nire cederanno la loro funzione ad altri organi, perdendoogni importanza. Verrà un tempo in cui saranno intera-mente degenerati e si dovrà allora scorgere in essi unamera testimonianza di un'epoca passata dell'evoluzioneumana.

Altri organi, come, ad esempio, il cuore e le partiadiacenti, sono, sotto un certo aspetto, all'inizio dellaloro evoluzione. Ciò che in essi giace ancora in germe sisvilupperà pienamente soltanto in avvenire. L'interpreta-zione scientifico-spirituale vede nel cuore, e nei suoirapporti col così detto sistema della circolazione delsangue, qualcosa di ben diverso dai concetti della fisio-logia attuale che, a questo riguardo, dipende interamenteda rappresentazioni meccanico-materialistiche. Lascienza dello spirito riesce così a gettar luce su fatti chealla scienza contemporanea sono familiari, ma dei qualiessa non può, coi propri mezzi, dare una spiegazione an-che lontanamente soddisfacente. L'anatomia ci mostrache i muscoli del corpo umano sono, nella loro costru-zione, di due specie. Ve ne sono di quelli le cui fibre piùminute sono lisce, altri invece le cui fibre più minutemostrano regolari striature trasversali. Muscoli liscisono in generale quelli i cui movimenti sono indipen-denti dalla volontà dell'uomo, ad esempio i muscolidell'intestino che espellono le feci per mezzo di movi-menti regolari sui quali la volontà dell'uomo non ha ilminimo influsso. Sono inoltre lisci quei muscoli che si

221

appartengono, fra l'altro, quelli che servono alla riprodu-zione, alla procreazione del proprio simile; essi in avve-nire cederanno la loro funzione ad altri organi, perdendoogni importanza. Verrà un tempo in cui saranno intera-mente degenerati e si dovrà allora scorgere in essi unamera testimonianza di un'epoca passata dell'evoluzioneumana.

Altri organi, come, ad esempio, il cuore e le partiadiacenti, sono, sotto un certo aspetto, all'inizio dellaloro evoluzione. Ciò che in essi giace ancora in germe sisvilupperà pienamente soltanto in avvenire. L'interpreta-zione scientifico-spirituale vede nel cuore, e nei suoirapporti col così detto sistema della circolazione delsangue, qualcosa di ben diverso dai concetti della fisio-logia attuale che, a questo riguardo, dipende interamenteda rappresentazioni meccanico-materialistiche. Lascienza dello spirito riesce così a gettar luce su fatti chealla scienza contemporanea sono familiari, ma dei qualiessa non può, coi propri mezzi, dare una spiegazione an-che lontanamente soddisfacente. L'anatomia ci mostrache i muscoli del corpo umano sono, nella loro costru-zione, di due specie. Ve ne sono di quelli le cui fibre piùminute sono lisce, altri invece le cui fibre più minutemostrano regolari striature trasversali. Muscoli liscisono in generale quelli i cui movimenti sono indipen-denti dalla volontà dell'uomo, ad esempio i muscolidell'intestino che espellono le feci per mezzo di movi-menti regolari sui quali la volontà dell'uomo non ha ilminimo influsso. Sono inoltre lisci quei muscoli che si

221

Page 222: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

trovano nell'iride dell'occhio. Questi muscoli servono aquei movimenti per cui la pupilla si allarga allorchél’occhio riceve poca luce, e si restringe quando essoesposto a luce più forte. Anche questi movimenti sonoindipendenti dall'arbitrio dell'uomo. Invece quei muscolii cui movimenti sono prodotti dalla volontà dell’uomo,(ad esempio, i muscoli che servono a mettere in movi-mento le braccia e le gambe) sono striati.

A questa regola generale fa eccezione il cuore, ch'èpure un muscolo. Anche il cuore, all'epoca presentedell'evoluzione umana, non dipende nei suoi movimentidall'arbitrio dell'uomo; eppure è un muscolo striato tra-sversalmente. La scienza dello spirito ne spiega, a suomodo, la cagione: il cuore non rimarrà sempre qual’èora, avrà, in avvenire, tutt'altra forma e tutt’altro compi-to. È sulla via di diventare un muscolo volontario, e inavvenire compirà movimenti che saranno effetto degliimpulsi interiori dell'anima dell'uomo. La sua strutturamostra già quale sarà la sua importanza in avvenire, al-lorché i movimenti del cuore saranno anch'essi l'espres-sione della volontà umana come attualmente lo è l'alzarela mano o l'avanzare il piede. Questa cognizione intornoal cuore è connessa con una veduta vasta e generale del-la scienza dello spirito sui rapporti del cuore con la cosìdetta circolazione del sangue. La scienza meccanico-materialistica vede nel cuore una specie di pompa chespinge regolarmente il sangue in tutto il corpo; vedecioè nel cuore la causa del movimento del sangue. Lascienza dello spirito mostra una cosa ben diversa. Per

222

trovano nell'iride dell'occhio. Questi muscoli servono aquei movimenti per cui la pupilla si allarga allorchél’occhio riceve poca luce, e si restringe quando essoesposto a luce più forte. Anche questi movimenti sonoindipendenti dall'arbitrio dell'uomo. Invece quei muscolii cui movimenti sono prodotti dalla volontà dell’uomo,(ad esempio, i muscoli che servono a mettere in movi-mento le braccia e le gambe) sono striati.

A questa regola generale fa eccezione il cuore, ch'èpure un muscolo. Anche il cuore, all'epoca presentedell'evoluzione umana, non dipende nei suoi movimentidall'arbitrio dell'uomo; eppure è un muscolo striato tra-sversalmente. La scienza dello spirito ne spiega, a suomodo, la cagione: il cuore non rimarrà sempre qual’èora, avrà, in avvenire, tutt'altra forma e tutt’altro compi-to. È sulla via di diventare un muscolo volontario, e inavvenire compirà movimenti che saranno effetto degliimpulsi interiori dell'anima dell'uomo. La sua strutturamostra già quale sarà la sua importanza in avvenire, al-lorché i movimenti del cuore saranno anch'essi l'espres-sione della volontà umana come attualmente lo è l'alzarela mano o l'avanzare il piede. Questa cognizione intornoal cuore è connessa con una veduta vasta e generale del-la scienza dello spirito sui rapporti del cuore con la cosìdetta circolazione del sangue. La scienza meccanico-materialistica vede nel cuore una specie di pompa chespinge regolarmente il sangue in tutto il corpo; vedecioè nel cuore la causa del movimento del sangue. Lascienza dello spirito mostra una cosa ben diversa. Per

222

Page 223: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

essa il pulsare del sangue, tutto il suo movimento inte-riore, sono espressione ed effetto dei processi dell'ani-ma. Tutta l'attività del sangue dipende da cause animi-che. Il pallore della paura, il rossore della vergogna sonogrossolane manifestazioni di processi animici nel san-gue. Ma tutto ciò che avviene nel sangue non è chel'espressione di ciò che accade nella vita dell'anima. Ilrapporto che esiste tra le pulsazioni del sangue e gli im-pulsi dell'anima è un profondo mistero: i movimenti delcuore non sono causa, ma effetto delle pulsazioni delsangue. In avvenire il cuore, per mezzo di movimentivolontari, porterà nel mondo esteriore la manifestazionedi ciò che viene intessuto nell'anima.

Altri organi che si trovano in quest'evoluzione ascen-dente, sono gli organi della respirazione, e più precisa-mente nella loro qualità di organi della favella. Attual-mente l'uomo è in grado di trasformare, per loro mezzo,i suoi pensieri in onde aeree; egli imprime così al mon-do esterno ciò che sperimenta nel suo interno; trasformale proprie esperienze interiori in onde aeree. Questo mo-vimento ondulatorio dell'aria è una riproduzione di ciòche avviene nell'interiorità dell'uomo. In avvenire, eglisarà sempre più in grado di manifestare in tal modo ilsuo intimo essere verso l'esterno. E l'ultimo risultato inquesta direzione sarà ch'egli giungerà infine a riprodurree stesso, i suoi simili, per mezzo degli organi della fa-vella giunti al loro massimo grado di perfezione. Gli or-gani della favella contengono dunque attualmente, ingerme, i futuri organi di riproduzione. E il fatto che

223

essa il pulsare del sangue, tutto il suo movimento inte-riore, sono espressione ed effetto dei processi dell'ani-ma. Tutta l'attività del sangue dipende da cause animi-che. Il pallore della paura, il rossore della vergogna sonogrossolane manifestazioni di processi animici nel san-gue. Ma tutto ciò che avviene nel sangue non è chel'espressione di ciò che accade nella vita dell'anima. Ilrapporto che esiste tra le pulsazioni del sangue e gli im-pulsi dell'anima è un profondo mistero: i movimenti delcuore non sono causa, ma effetto delle pulsazioni delsangue. In avvenire il cuore, per mezzo di movimentivolontari, porterà nel mondo esteriore la manifestazionedi ciò che viene intessuto nell'anima.

Altri organi che si trovano in quest'evoluzione ascen-dente, sono gli organi della respirazione, e più precisa-mente nella loro qualità di organi della favella. Attual-mente l'uomo è in grado di trasformare, per loro mezzo,i suoi pensieri in onde aeree; egli imprime così al mon-do esterno ciò che sperimenta nel suo interno; trasformale proprie esperienze interiori in onde aeree. Questo mo-vimento ondulatorio dell'aria è una riproduzione di ciòche avviene nell'interiorità dell'uomo. In avvenire, eglisarà sempre più in grado di manifestare in tal modo ilsuo intimo essere verso l'esterno. E l'ultimo risultato inquesta direzione sarà ch'egli giungerà infine a riprodurree stesso, i suoi simili, per mezzo degli organi della fa-vella giunti al loro massimo grado di perfezione. Gli or-gani della favella contengono dunque attualmente, ingerme, i futuri organi di riproduzione. E il fatto che

223

Page 224: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

all'epoca della pubertà la voce subisce un mutamentonell'individuo maschio è una conseguenza della miste-riosa relazione che esiste tra gli organi della favella equelli della riproduzione.

Così si può considerare dal punto di vista scientificospirituale tutto il corpo fisico umano coi suoi diversi or-gani. Si trattava, per ora, di darne soltanto qualcheesempio. Esistono un'anatomia e una fisiologia scienti-fico-spirituali; e l'anatomia e la fisiologia, quali sono at-tualmente, dovranno, in un avvenire non lontano, la-sciarsi fecondare da quelle spirituali, anzi trasformarsiinteramente in esse.

In questo campo, riesce particolarmente evidente chesimili risultati non possono venir costruiti sulla base dimere argomentazioni o di speculazioni intellettuali(come ad esempio le analogie), ma possono risultaresoltanto da una vera indagine scientifico-spirituale. Ènecessario insistere su ciò, perché, succede troppo facil-mente che zelanti seguaci della scienza dello spirito,quando hanno racimolato poche nozioni di questa scien-za, continuino poi a filarle cervelloticamente. Non fameraviglia che da ciò risultino concezioni fantastiche,come ne pullulano in quantità in questo campo.

Dall'esposizione precedente si potrebbe, ad esempio,dedurre che, se gli organi della riproduzione umana, nel-la loro forma presente, saranno i primi a perdere di im-portanza nell'avvenire, vuol dire che furono anche i pri-mi ad averne; sarebbero dunque, in certo qual modo, gliorgani più antichi del corpo umano. Precisamente il con-

224

all'epoca della pubertà la voce subisce un mutamentonell'individuo maschio è una conseguenza della miste-riosa relazione che esiste tra gli organi della favella equelli della riproduzione.

Così si può considerare dal punto di vista scientificospirituale tutto il corpo fisico umano coi suoi diversi or-gani. Si trattava, per ora, di darne soltanto qualcheesempio. Esistono un'anatomia e una fisiologia scienti-fico-spirituali; e l'anatomia e la fisiologia, quali sono at-tualmente, dovranno, in un avvenire non lontano, la-sciarsi fecondare da quelle spirituali, anzi trasformarsiinteramente in esse.

In questo campo, riesce particolarmente evidente chesimili risultati non possono venir costruiti sulla base dimere argomentazioni o di speculazioni intellettuali(come ad esempio le analogie), ma possono risultaresoltanto da una vera indagine scientifico-spirituale. Ènecessario insistere su ciò, perché, succede troppo facil-mente che zelanti seguaci della scienza dello spirito,quando hanno racimolato poche nozioni di questa scien-za, continuino poi a filarle cervelloticamente. Non fameraviglia che da ciò risultino concezioni fantastiche,come ne pullulano in quantità in questo campo.

Dall'esposizione precedente si potrebbe, ad esempio,dedurre che, se gli organi della riproduzione umana, nel-la loro forma presente, saranno i primi a perdere di im-portanza nell'avvenire, vuol dire che furono anche i pri-mi ad averne; sarebbero dunque, in certo qual modo, gliorgani più antichi del corpo umano. Precisamente il con-

224

Page 225: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

trario è vero; essi hanno ricevuto la loro forma attualepiù tardi di tutti, e, per i primi, la perderanno.

Ecco ciò che si presenta dinanzi all'indagine scienti-fico-spirituale: sul Sole il corpo fisico umano era giunto,sotto certi rispetti, fino al livello della vita vegetale, edera compenetrato dal corpo eterico. Sulla Luna acquistòil carattere del corpo animale, perché venne compene-trato dal corpo astrale.

Ma non tutti gli organi presero parte a questa trasfor-mazione; alcuni si arrestarono al grado vegetale. Ed an-che quando sulla Terra il corpo umano si elevò alla suaforma attuale, acquistando l'io, alcuni organi conserva-rono un pronunciato carattere vegetale; (senza però cheavessero proprio l'aspetto delle nostre piante attuali). Aquesti organi appartengono quelli della riproduzione. In-fatti, al principio dell'evoluzione terrestre, essi avevanoancora un carattere vegetale; ciò era conosciuto dallasaggezza degli antichi misteri, e l’arte antica, che tantodelle tradizioni dei misteri ha conservato, rappresenta,ad esempio, l’ermafrodito con gli organi della riprodu-zione simili a foglie di pianta. Sono questi i precursoridegli uomini, che avevano ancora l'antica specie di orga-ni della riproduzione, ed erano bisessuali. Ciò si può ve-dere, ad esempio, molto bene nell'Ermafrodito del Mu-seo Capitolino di Roma.

E quando una volta si penetreranno queste cose, siverrà anche a conoscere quale sia, ad esempio, la veraragione della foglia di fico di Eva. Si avrà allora la spie-gazione vera di molte antiche manifestazioni, mentre le

225

trario è vero; essi hanno ricevuto la loro forma attualepiù tardi di tutti, e, per i primi, la perderanno.

Ecco ciò che si presenta dinanzi all'indagine scienti-fico-spirituale: sul Sole il corpo fisico umano era giunto,sotto certi rispetti, fino al livello della vita vegetale, edera compenetrato dal corpo eterico. Sulla Luna acquistòil carattere del corpo animale, perché venne compene-trato dal corpo astrale.

Ma non tutti gli organi presero parte a questa trasfor-mazione; alcuni si arrestarono al grado vegetale. Ed an-che quando sulla Terra il corpo umano si elevò alla suaforma attuale, acquistando l'io, alcuni organi conserva-rono un pronunciato carattere vegetale; (senza però cheavessero proprio l'aspetto delle nostre piante attuali). Aquesti organi appartengono quelli della riproduzione. In-fatti, al principio dell'evoluzione terrestre, essi avevanoancora un carattere vegetale; ciò era conosciuto dallasaggezza degli antichi misteri, e l’arte antica, che tantodelle tradizioni dei misteri ha conservato, rappresenta,ad esempio, l’ermafrodito con gli organi della riprodu-zione simili a foglie di pianta. Sono questi i precursoridegli uomini, che avevano ancora l'antica specie di orga-ni della riproduzione, ed erano bisessuali. Ciò si può ve-dere, ad esempio, molto bene nell'Ermafrodito del Mu-seo Capitolino di Roma.

E quando una volta si penetreranno queste cose, siverrà anche a conoscere quale sia, ad esempio, la veraragione della foglia di fico di Eva. Si avrà allora la spie-gazione vera di molte antiche manifestazioni, mentre le

225

Page 226: E-book campione Liber Liber · veau petit, Larousse illustré questa laconica notizia: «Continent fabuleux, que les anciens mythographes mentionnent comme ayant existé autrefois

spiegazioni attuali derivano da un modo di pensare im-perfetto e incompleto. Accenneremo ancora incidental-mente che l'Ermafrodito, citato più sopra, ha anche le al-tre appendici vegetali; poiché, all'epoca in cui fu scolpi-to, esisteva ancora la tradizione che in un'epoca lonta-nissima taluni organi umani, che avevano carattere ve-getale, presero poi un carattere animale.

Tutti questi mutamenti del corpo umano sonol'espressione delle forze trasformatrici insite nel corpoeterico, nel corpo astrale e nell'io. Le trasformazioni delcorpo fisico umano vanno di pari passo con l'azione de-gli arti umani superiori.

Perciò tanto la struttura quanto l'azione di questo cor-po umano non sono comprensibili se non alla luce dellacronaca dell'Akasha, la quale ci mostra appunto comeavvengano le trasformazioni superiori degli arti animicie spirituali dell'uomo. Tutto ciò che è fisico e materialetrova la sua spiegazione per mezzo dell'elemento spiri-tuale.

E perfino sull'avvenire del mondo fisico si può arriva-re a gettar luce quando si penetri nella coscienza spiri-tuale.

________Qui hanno termine le comunicazioni sulla cronaca

dell'Akasha, pubblicate nella rivista Lucifer-Gnosis.Esse vennero più tardi completate nell'opera di RudolfSteiner: La Scienza Occulta – (N. d. T.).

226

spiegazioni attuali derivano da un modo di pensare im-perfetto e incompleto. Accenneremo ancora incidental-mente che l'Ermafrodito, citato più sopra, ha anche le al-tre appendici vegetali; poiché, all'epoca in cui fu scolpi-to, esisteva ancora la tradizione che in un'epoca lonta-nissima taluni organi umani, che avevano carattere ve-getale, presero poi un carattere animale.

Tutti questi mutamenti del corpo umano sonol'espressione delle forze trasformatrici insite nel corpoeterico, nel corpo astrale e nell'io. Le trasformazioni delcorpo fisico umano vanno di pari passo con l'azione de-gli arti umani superiori.

Perciò tanto la struttura quanto l'azione di questo cor-po umano non sono comprensibili se non alla luce dellacronaca dell'Akasha, la quale ci mostra appunto comeavvengano le trasformazioni superiori degli arti animicie spirituali dell'uomo. Tutto ciò che è fisico e materialetrova la sua spiegazione per mezzo dell'elemento spiri-tuale.

E perfino sull'avvenire del mondo fisico si può arriva-re a gettar luce quando si penetri nella coscienza spiri-tuale.

________Qui hanno termine le comunicazioni sulla cronaca

dell'Akasha, pubblicate nella rivista Lucifer-Gnosis.Esse vennero più tardi completate nell'opera di RudolfSteiner: La Scienza Occulta – (N. d. T.).

226