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conosci te stesso per abbracciare l’umanità Anno 2011-2012 - Gennaio/Febbraio 2012 - n. 7/8 Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina Notiziario mensile del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia ....e, certo, come cerchiamo di impegnarci qui a Latina! benvenuta Daniela Governatore Distrettuale 8 marzo 2012

e, certo, come cerchiamo di impegnarci qui a Latina! Daniela€¦ · Fiorella RICCIARDI Registrazione Tribunale di Latina n. 364 del 22‑1‑1983 Editore: ... Quando per la prima

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conosci te stesso per abbracciare l’umanità

Anno 2011-2012 - Gennaio/Febbraio 2012 - n. 7/8Poste Italiane S.p.A. - Spediz. Abb. Post. 70% Tassa pagata - DCB Latina

Notiziario mensile del Rotary Club Latina - Distretto 2080 Italia

....e, certo, come cerchiamo di impegnarci quia Latina!

benvenuta DanielaGovernatore Distrettuale

8 marzo 2012

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Presidente Ivan SIMEONEVice Presidente Giorgio LODDOPast President Andrea NASCANIPresidente Eletto Innocenzo D'ERMESegretario Francesco ACUTOTesoriere Gianluca CASSONIPrefetto Laila BARRUCCIConsiglieri Renzo CALZATI Galileo COSTANZO Attilio GISOTTI Massimo TESCIONEAddetta Stampa Alessia FREDA

Sito intemet: www.rotarylatina.itPosta elettronica: [email protected]

4 Dal Presidente

5 Teatro D'Annunzio di Domenico Grande

7 L'insegnamento di San Josemaria Escrivà e l'Opus Dei di Angelo Nicotra

8 Qual è il suono più bello del mondo? L'impegno del Rotary Club Latina per la Casa Circondariale di Roberto Micolitti

9 Caminetti rotariani di Pasquale Bossa

10 Cosa significa essere rotariano di Bianca Lupacchini

Visti... da lontano

11 La vigilia di Pasquale Bossa

12 E Federico from England !! di Federico Bizzarri

13 Premio Immagine Latina 2011 di Giancarlo Lazzarotto

14 Persuasioni del mare di Galileo Costanzo

15 Le cinque priorità per rafforzare l'immagine del Rotary

16 Il pubblico sa che cosa è e che cosa fa il Rotary?

17 Il tema del Rotary International per il 2012-13

18 Programmi dei mesi di Febbraio e Marzo

Daniela Tranquilli FranceschettiGovernatore 2011-2012Distretto 2080

Comitato di RedazioneFranco BORRETTI (Direttore Responsabile)Galileo COSTANZO (Coordinatore Editoriale)Pasquale BOSSAAngelo NICOTRAFernando PETRONESilvio PICCIONIFiorella RICCIARDI

Registrazione Tribunale di Latinan. 364 del 22‑1‑1983Editore: Rotary Club LatinaRedazione: Via Pontinia, 62 ‑ 04100 LatinaPoste Italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento postale 70%Tassa pagata ‑ DCB LatinaComposizione, impaginazione e stampa:CIPES ‑ Via Sabaudia, 63 LatinaTel. e Fax 0773/692708E‑mail: [email protected]

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Italia Sommario del n. 7/8 - gennaio/febbraio 2012

Presidenti delle CommissioniEffettivo Giuseppe GISOTTIProgetti Giuseppe POLITOFondazione Rotary Roberto MICOLITTIFormazione e Leadership Fiorella RICCIARDIPubbliche relazioni Franco BORRETTIAmministrazione del Club Giovanni LUNGARELLADelegati Nuove Generazioni Claudia GIORGI Attilio GISOTTI M. Luigia FERDINANDIIncarichi: Domenico GRANDE (Supporto informatico) Alessia FREDA (Ufficio stampa)* * *Club Contatto: ALMADA (Portogallo) ‑ SASSARI NORD

Riunioni Rotariane: Hotel Europa ‑ Via E. Filiberto ‑ Latina Ogni Giovedì alle ore 20.30Segreteria: Cas. Postale 115 ‑ 04100 Latina Tel. 0773/697062

Kalyan BanerjeePresidente R.I. 2011-2012

Reach Within to Embrace Humanity

In copertina, un profilo di Latina "sognato" in un acquerello da Galileo

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4 - La Ruota

dal Presidente8 marzo: visita del nostroGovernatore Daniela TranquilliImpegnarci da rotariani con concretezza

ma con gli occhi del nostro cuore.

Cari rotariani, cari amici,ci avviciniamo all’ 8 marzo e per il nostro Club è una data molto importante. Abbiamo la visita del nostro Governatore, l’amica Daniela Tranquilli. Il momento della visita è sempre rilevante per la vita della nostra famiglia rotariana; un momento di verifica, sintesi del lavoro svolto e da ultimare, aspetti da rettificare…....una grande e bella occasione per mettere a punto la nostra organizzazione fatta di uomini, idee, sogni e azioni volte a contribuire al cambiamento di quella che è la realtà che ci circonda.Quando per la prima volta ho partecipato ad un incontro con colei che sarebbe poi divenuta il nostro Governatore, mi ha colpito –l’ho anche evidenziato nella mia relazione programmatica di inizio d’anno- una citazione di Saint Exupery :”Se vuoi costruire una nave non richiamare prima di tutto gente che procuri la legna, che prepari gli attrezzi necessari. Non distribuire compiti, non organizzare lavoro. Prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà svegliata in loro questa sete gli uomini si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.”Da qui si comprende molto bene quale è la strada da per-correre: il cuore ! Motivare il nostro essere rotariani cominciando proprio dal sentimento di “fare rotary” tutti insieme. Saint Exupery, con “Il Piccolo Principe” e la sua opera postuma “La Cittadella”, sono state anche le mie letture giovanili ed oggi, sono una attualissima guida alla riflessione, per affrontare l’intricato quotidiano.Quando parliamo di “fare rotary”, non possono essere solo parole ma un input che deve farsi prassi. Partecipare al rotary, “essere” rotary non è come andare ad uno spettacolo: vado, guardo e giudico…mi piace/non mi piace….”essere rotary” significa essere protagonisti e non spettatori.Il momento che stiamo vivendo è certamente difficile; la crisi si stringe attorno a tutta la nostra comunità…è “crisi” ma, come ben sapete, crisi non significa altro che il “rimettersi in discussione”. Ecco che dobbiamo avere la forza di vedere questo momento di difficoltà come una opportunità. Dobbiamo riuscire a valorizzare nuovamente le cose che contano veramente, lasciando da parte l’effimero e puntare sui Valori veri: la famiglia, la solidarietà, l’etica del lavoro e professionale…..e noi, come rotariani, abbiamo in questo una grande responsabilità per segnare il passo. Dobbiamo riscoprire la bellezza delle cose.Nei giorni scorsi, con alcuni amici professionisti ed impren-ditori, ci siamo soffermati a ragionare sull’attuale momento. Siamo partiti dal ragionare sul documento di Comunione e

Liberazione “La crisi sfida per un cambiamento”. Non voglio in queste righe entrare nel vivo della riflessio-ne. Ognuno di noi può e deve vedere il problema sotto la propria personale visione, ma una cosa è certa: in questi mo-menti bisogna avere la forza di rimettersi in gioco, tutti insieme, lasciando da parte i personali schemi mentali e culturali ed operare per il sostegno e rilancio della nostra comunità. “La convinzione che la realtà –si legge nel documento- an-che quando appare negativa e difficile, rimette in gioco la voglia di conoscere, di costruire, di impegnarsi…..”Gli incontri che abbiamo fatto, le conviviali, le iniziative che stiamo ponendo in essere (grandi o piccole che siano) devo-no avere questo grande denominatore comune: guardare la realtà con occhi diversi…con gli occhi del nostro cuore.In questi mesi abbiamo lanciato sul nostro “tavolo rotaria-no” diversi argomenti: l’economia del nostro territorio, la prevenzione oncologica, l’insegnamento di San Josemaria con il lavoro e la famiglia, il Banco Alimentare, le nuove generazioni, l’attività di raccolta fondi per la nostra Fon-dazione Rotary e la lotta contro la poliomelite con il galà di Settembre, la lotteria –in corso- “End Polio Now” e la bella iniziativa di beneficenza con lo spettacolo della Pre-miata Orchestra della Repubblica Partenopea di Natale…bel momento di solidarietà ma anche di informazione di cosa è il Rotary; l’azione sinergica con la LILT.Abbiamo posto in essere quello che è ormai un bell’appun-tamento di solidarietà a sostegno dei bambini dei reclusi di Latina, stiamo lavorando ai progetti distrettuali sulla legalità, stiamo ultimando il progetto di riciclo degli olii usati partito lo scorso anno; dobbiamo realizzare ad Aprile l’appuntamento finalizzato alla prevenzione sanitaria dei nostri anziani con l’aiuto concreto dei medici rotariani del nostro Club. Stiamo partecipando alla giornata distrettuale per la prevenzione del diabete e stiamo cercando di portare a compimento il progetto sulla formazione degli operatori di una scuola materna di Latina, per la disostruzione delle prime vie respiratorie.Abbiamo cercato di fare “famiglia rotariana” con l’inter-club di carnevale e le iniziative in programma con i Clubs a noi vicini…… queste (e le altre iniziative nel cassetto da realizzare in questi mesi) sono cose concrete! E’ il nostro modo concreto di fare qualche cosa di pro-positivo.Ma molto ancora si potrebbe fare. Il territorio necessita della nostra azione e del nostro impegno ma deve essere sempre motivato da un no-stro “essere”; l’attivismo fine a se stesso non serve a nessuno, anzi è deleterio per tutti. Dobbiamo riuscire a dare sempre un senso alto al nostro fare.Buon rotary. Ivan

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La Ruota - 5

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Teatro D'AnnunzioTeatro «D’Annunzio» gremito e grande successo per «O’ cuncertino», il tradizionale concerto-spettacolo della Premiata Orchestra della Repubblica Partenopea capitanata da Marco Picca. Un appuntamento ormai fisso per la comunità cittadina di Latina, finalizzata quest’anno alla raccolta fondi per la lotta contro la poliomelite portata avanti dal Rotary International. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività messe in campo dal Rotary Club Latina e il ricavato è stato devoluto in favore della Fondazio-ne Rotary per il progetto «End Polio Now». Un viaggio musicale nella tradizione partenopea, ricco di emozioni, sulle note di brani indimenticabili come «Luna Rossa». Nel parterre diversi professionisti e imprenditori della provincia pontina, il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi e gli assessori regionali Cetica, Santini e Zezza, accompagnati da diversi dirigenti della Regione Lazio. Molti i rappresen-tanti delle organizzazioni sociali e del mondo imprenditoriale e, soprattutto, la gente di Latina.Anche quest’anno Marco Picca, con la «Premiata orchestra», è riuscito a coin-volgere il pubblico e offrirgli alcune ore di piacevole divertimento. Un appunta-mento ormai “di famiglia” per la nostra città, finalizzato sempre a una “buona causa”.«Grazie agli sforzi del Rotary e dei suoi partner – afferma il presidente del Ro-tary Latina, Ivan Simeone - il mondo sta per raggiungere il traguardo dell’eradi-cazione totale della poliomelite. Ancora una volta la nostra città ha risposto positivamente, dimostrando grande sen-sibilità e attenzione nei confronti delle tematiche sociali di cui il nostro Club continua a farsi portavoce». Negli ultimi venti anni il Rotary e i suoi

partner, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Unicef e i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, hanno operato insieme per

debellare la polio. Grazie al generoso sostegno dei rotariani in tutto il mondo, il Rotary ha contribuito con quasi 800 milioni di dollari per mantenere vivo il

Tarantella, stu munno è nU ROTARY chi saglie ‘a sagliuta, chi sta pe’ cadé! Tarantella, si ‘o munno è nU ROTARY, pigliammo ‘o minuto che sta pe’ passá. Grande Domenico

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6 - La Ruota

sogno di un mondo libero dalla polio. Dal 1985 a oltre due miliardi di bambini è stato somministrato il vaccino orale anti-polio e cinque milioni di bambi-ni hanno evitato la malattia grazie a questo programma di immunizzazione mondiale. I casi riportati sono scesi del 99.8%; solo quattro paesi (Nigeria, In-dia, Pakistan e Afghanistan) rimangono endemici. La Fondazione Bill & Melinda Gates, riconoscendo la determinazione e la vasta rete di volontari del Rotary, ha donato 350 milioni di dollari al Rotary. A sua volta il Rotary si impegna a racco-gliere altri 200 milioni di dollari entro il 30 giugno 2012. Insieme, il Rotary e la Fondazione Gates metteranno a disposi-zione oltre mezzo miliardo di dollari per raggiungere l’eradicazione della polio.Grazie a Marco Picca e a tutti gli artisti della «Premiata Orchestra», Latina ha aggiunto un nuovo mattoncino all’impe-gno contro la poliomelite.

Sono contento che siete rimasti soddisfatti della serata. Speriamo di ripeterla.Buon anno a tutti voi.Marco Picca.

Complimenti, caro Presidente! Stiamo trasformando il Club Rotary Latina in un organismo funzionante e armo-nico, dove tanti , Soci anziani e Soci nuovi, armonizzano le loro iniziative e la loro lodevole collaborazione per

Latina OggiGiovedì 29 Dicembre 201140

La giovane Selenia Mazzucco parteciperà alle selezioni per Festival

SSooggnnaannddoo SSaannrreemmooDOPO Marco Menichini, un’al -tra giovane cantante pontina po-trebbe calcare il palco più ambitodella musica italiana. Lei è Sele -nia Mazzucco, il palco che sognaè l’Ariston di Sanremo. La ra-gazza, appena diciottenne, parte-ciperà alle selezioni per l’ammis -sione al 62° Festival della Can-zone Italiana, in programma ediretta televisiva dal 14 al 18 feb-braio prossimi. Originaria di Ter -racina, residente con la famigliaa Borgo Hermada, Selenia tentala carta Sanremo dopo aver gio-cato e mancato quella di «Ami-ci». Non siede tra i banchi dellascuola di Maria De Filippi per unsoffio, scartata solo alle battutefinal i del cas t ing. Ma diquell’esperienza ha fatto tesoro,la delusione è servita a crescere eha reso la giovane più caparbia edeterminata. Selenia non si è dataper vinta e si è rimessa in gioco.Altro giro, altra corsa, altro so-gno, altra vita. E si chiama pro-prio «Un’altra vita» il pezzo concui la cantante nostrana si presen-ta alle selezioni della kermessesanremese. Sul brano c’è la firmadi Diego Calvetti, produttore di-scografico, paroliere e vocal coa-ch della quinta edizione di «X

Factor» attualmente in onda: so-no sue le musiche, suo anche iltesto in cui racconta di una tor-mentata storia d’amore. Pur non

avendolo scritto di proprio pu-gno, Selenia interpreta un pezzoin cui si rispecchia e che sentemolto suo: «Quando lo canto -

spiega - navigo in un altro mondo,entro come in un film, mi lasciocoinvolgere dalle parole e dalleemozioni. Quelle emozioni le vivoe cerco di trasmetterle anche achi mi ascolta… Spero di riuscir-ci». La giovane pontina dovràspuntarla su tantissimi altri candi-dati scesi in campo per accederealla competizione canora, solo inotto riusciranno ad agguantare lapiazza in finale: saranno scelti dauna giuria di tecnici e anche dalpubblico del web perché que-st’anno Sanremo Giovani diventa«SanremoSocial». Anche lo sto-rico e un po’ ingessato Festival haceduto al fascino della rete e av-viato le selezioni online degliaspiranti più giovani. Fino all’8gennaio, sulla pagina facebookdedicata alla novità (face-book.com/sanremosocial), si po-tranno ascoltare e votare fino a unmassimo di una volta al giorno gliinediti in lizza. I trenta più votati,insieme ad altrettanti artisti sele-zionati da una giuria di esperti, siesibiranno in un provino di frontea una commissione composta tragli altri dal direttore artisticoGianmarco Mazzi e da GianniMorandi, alla conduzione dellakermesse per il secondo annoconsecutivo. I sei che passerannol’audizione, più i due vincitori delconcorso «Area Sanremo», sa-ranno i fortunati che il 14 febbraiosaliranno sul palco dell’Ariston.E chissà che tra quegli otto giova-ni artisti non ci sia anche la nostraSelenia a coronare il suo sogno.

Federica Reggiani

«Un’altra vita» è il titolodel brano firmatoda Diego Calvetti

con cui si presenta la diciottenne

Gremito il D’Annunzio per la Premiata Orchestra della Repubblica Partenopea

«O’ cuncertino»dal cuore grandeUN Teatro «D’Annunzio»gremito come non si vedevada tempo haconsacrato ilgrande succes-so de «O’ cun -certino», il tra-dizionale spet-t a c o l omusicale dellaPremiata Or-chestra dellaR ep u bb l i c aPar t en o pe acapitanata daMarco Picca.Un appunta-

mento ormaifisso per la co-munità cittadi-na di Latina,che come perle altre edizio-ni, ha strizzatol’occhio allas o l i d a r i e t à .Questa volta i fondi raccoltiandranno alla lotta controla poliomelite portata avan-ti dal Rotary Internatio-n a l. L’iniziativa rientrane ll’ambito delle attivitàmesse in campo dal RotaryClub Latina e il ricavato èstato devoluto in favore del-la Fondazione Rotary per ilprogetto «End Polio Now».Quello di martedì sera neglispazi del teatro grande èstato un viaggio musicalenella tradizione partenopea,ricco di emozioni, sulle notedi brani indimenticabili,

pietre muliari della tradizio-ne partenopea. Presentimolti rappresentanti delleorganizzazioni sociali, di-versi professionisti e im-

prenditori della provinciapontina, il sindaco di LatinaGiovanni Di Giorgi e gliassessori regionali Cetica,Santini e Zezza, accompa-

gnati da diversi dirigentidella Regione Lazio. Anchequ est ’anno Marco Picca,con la «Premiata orchestra»,è riuscito a coinvolgere ilpubblico e ad offrire alcuneore di piacevole divertimen-to, lontano dai problemi ditutti i giorni.L’appuntamento, che or-

mai ha assunto carattere «difamiglia» per la città di La-tina, rimane sempre finaliz-zato ad una buona causa.«Grazie agli sforzi del Ro-

tary e dei suoi partner -afferma il presidente del Ro-tary Latina, Ivan Simeone -il mondo sta per raggiunge-re il traguardo dell’eradica -zione totale della polio. An-cora una volta la nostracittà ha risposto positiva-mente, dimostrando grandesensibilità e attenzione neiconfronti delle tematiche so-ciali di cui il nostro Clubcontinua a farsi portavo-ce».Negli ultimi venti anni il

Rotary e i suoi partner, l’Or -

ganizzazione Mondiale del-la Sanità, l’Unicef e i Centriper il controllo e la preven-zione delle malattie degliStati Uniti, hanno operatoinsieme per debellare la po-lio. Grazie al generoso so-stegno dei rotariani in tuttoil mondo, il Rotary ha con-tribuito conquasi 800 mi-lioni di dollariper mantenerevivo il sognodi un mondolibero dallap o l i o . D a l1985 a oltredue miliardidi bambini èstato sommi-nistrato il vac-cino orale an-ti-polio e cin-que milioni dibambini hanno evitato lamalattia grazie a questo pro-gramma di immunizzazionemondiale. I casi riportati so-no scesi del 99.8%; soloquattro paesi (Nigeria, In-

dia, Pakistan e Afghanistan)rimangono endemici. LaFondazione Bill & MelindaGates, riconoscendo la de-terminazione e la vasta retedi volontari del Rotary, hadonato 350 milioni di dollarial Rotary. A sua volta ilRotary si impegna a racco-

gl iere a l t r i200 milioni didollari entro il3 0 g i u g n o2012. Insie-me, il Rotarye la Fondazio-ne Gates met-teranno a di-sposizione ol-t r e m e z z omiliardo dido l la r i pe rraggiungerel’er a d i c az i o-ne della polio.

Grazie a tutti gli artisti della«Premiata Orchestra», Lati-na ha dato il suo «piccolo»grande contributo all’impe -gno contro la poliomelite.

Federica Fusco

A sinistrail teatroD’Annunzio,a destraunmomentodellospettacolo

Il ricavato devolutoin favore del progetto

«End Polio Now»

DIVERTIMENTO A FIN DI BENE L’iniziativa rientranelle attività

messe in campodal Rotary Club

Latina

SOLIDARIETA’

oh, dimmi, quanti biglietti hai venduto?

realizzare il”dettato” del ROTARY.Non mi riferisco ad un Rotary aulico, astratto e teorico, ma mi riferisco ad un ROTARY che per realizzare i suoi programmi entra tra la gente in modo silente e persuasivo ed in modo tale da destare curiosità ed ammirazione.Questo ho potuto constatare durante lo spettacolo!Ammirevoli tutti i fautori dell’iniziativa! Ma il Socio Marco Picca, pur brillando per la sua non partecipazione alla vita

normale del suo Club Rotary, fatta di riunioni, di discussioni, di iniziative per programmi futuri ecc......, ha la mia incondizionata stima perchè in un sol colpo, che ha richiesto una preparazio-ne impegnativa, ha fatto ROTARY!E quindi ha sempre valenza la mia abituale frase...” anche questo è ROTARY!”Tanta cordialità ed auguri di buon anno 2012 a tutti. Enzo Maio.

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La Ruota - 7

L’insegnamento di San Josemaria Escrivà e l’Opus Dei

FOTO OTTICAFABIO TONAZZI

Via Cesare Augusto snc(Angolo via V. Alfieri)

LATINA - Tel. 0773 479339

Servizi matrimonialiFilmati video

Sviluppo e stampa in giornataStampe digitali

Esame della vistaCentro lenti a contatto

Non è certamente facile parlare di “fede” al giorno d’oggi, soprat-tutto al di fuori di quei contesti più o meno religiosi che giustificano, in un certo senso, certi argomenti.Perché, è inutile negarlo, ma la “fede” oggi viene intesa come espressione concreta di un credo reli-gioso le cui radici affon-dano nella stessa natura umana.Da sempre l’uomo ha sentito il bisogno di riferirsi ad entità più o meno sovrannaturali nelle quali riporre, speranze, timori, illusioni, certezze. Senza enfatizzare alcun compor-tamento né estremizzare concetti e principi, non possiamo negare che, comunque, in ogni uomo esiste questo sentimento così misterioso e nello stesso tempo così prodigo di certezze, come la fede.La fede è parte di noi stessi perché rappresenta quel quid che ci stimola a raggiungere i traguardi che ci si è po-sti. E non è poi così importante che sia dettata da una convinzione dogmatica che, per essa, qualsiasi contesto può essere quello giusto.Certo, il nostro relatore ne ha parlato con un’impronta decisamente catto-lica, che proviene dalla sua incondi-zionata formazione, ma tutti abbiamo potuto constatare che dalle sue parole sono emersi concetti semplici e lineari ma ugualmente profondi, temprati da una militanza annosa e da una convin-ta acquisizione dei principi del “credo cattolico” cresciuto soprattutto in

seguito all’incontro ed alla frequenta-zione con Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus dei. Il suo racconto, fatto soprattutto di aneddoti e ricordi, non è stato soltanto un ripercorrere sterilmente la vita di quel sant’uomo, ma è consistito nel dialogare con gli astanti stimolando la voglia di partecipare e condividere la gioia che si porta dentro proprio per aver conosciuto e ammirato don Josemaria, momento fondamentale della sua esistenza e pilastro della sua fede religiosa.La felicità, momento fondante della filosofia del Santo, beatificato da Papa Giovanni Paolo Secondo, ha permeato tutto il percorso della sua missione ed ha contagiato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di condividerne gli ideali; anche quelli più scettici, come per esempio Indro Montanelli.Una vita esemplare, coerente ai princi-pi del cattolicesimo, vissuta con gioia, con passione, con un dono supremo, quello della fede, appunto.Angelo Nicotra

E c’eravamo “tutti” noi soci del Club, i ragazzi del “rotaract” ed ospiti il dott. Marco Rustici e Signora, Presidente del Rotaty Club Latina Circeo, il sen. Riccar-do Pedrizzi, Presidente Regionale dell’UCID, il dott. Modesto D’Aprile e Signora, il dott. Loris Del Vicario, il prof. Fabrizio Bellini, il sig. Luciano Mariniello e Signora, il dott. Alberto Lo Pinto, il sig. Giuseppe Michelini,

la signora Cinzia Felici. Quindi curio-sità, domande e sempre simpatiche ed interessanti risposte di Corigliano. Sono stati acquistati anche suoi libri. Insomma, un incontro per affermare o far affermare a noi stessi che un cristiano può essere un buon rotariano ed un rotariano un buon cristiano! No?

Relazione dell’Ing. Giuseppe Corigliano

Effettivo, una prioritàdel Presidente RI

Ogni Rotariano è responsabile per la crescita dell’effettivo di club e per assicurare il futuro del Rotary. Nessun altro Rotariano prende più sul serio questo dovere del Presi-dente RI, Kalyan Banerjee.“Il numero di soci è direttamente collegato al numero di cose che il Rotary è in grado di fare”, secon-do Banerjee. “I Rotariani devono presentare nuovi soci. La nostra crescita annuale è del 5%, ma se ogni due anni ogni Rotariano aggiunge un nuovo socio, la crescita dell’effettivo sarà del 50 percento”.

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8 - La Ruota

04100 LATINA - Via A. Diaz, 5Tel. e Fax 0773 694396

TOMMY HILFIGER

Qual è il suono più bello del mondo? L'impegno del Rotary Club Latina per la Casa CircondarialeLa squadra, con il coordinamento sapiente di Enzo, aveva lavorato con alacrità e impegno, e alla fine, la mattina del 19 dicembre, Babbo Natale ha pun-tualmente bussato al cancello della Casa Circondariale di Latina consegnando una montagna di pacchi colorati rosso ed oro, colmi di giocattoli e dolciumi, dono del Rotary Club di Latina per i figli dei reclusi.Tutto è iniziato ai primi di novem-bre, con una visita di Enzo, Graziella e Roberto alla Direttrice della Casa Circondariale Nadia Fontana per i dettagli organizzativi dell’evento, che sta diventando un importante appun-tamento, essendo giunto alla terza edizione.L’incontro è stato anche l’occasione per entrare più in profondità all’interno di una realtà sociale spesso non ben cono-sciuta, che soffre più di altre il periodo di profonda crisi che stiamo attraversando, e ci ha colpito l’impegno, non disgiunto da un profondo senso di umanità, con cui la struttura carceraria sta cercando di alleviare il disagio materiale e morale dei reclusi. Ottenuta una lista di circa 80 bambini, suddivisi per sesso ed età, è partita la caccia ai giocattoli e ai dolciumi, nonché a un ferro e un asse da stiro da donare alle recluse, che ha visto impe-gnati Enzo, Enza, Graziella, Peppino e Roberto.Per confezionare i pacchi si è aggiun-to l’aiuto fattivo di Bruna, Gabriella, Paola, Franco e Leo. Graziella, come nel passato, ha messo a disposizione la sua casa: una fantasmagoria di colori ha ricoperto i tavoli, i divani , le sedie, il pavimento. Giocattoli, pupazzi, bam-bole, dolciumi di tante qualità venivano catalogati, suddivisi e imbustati nei pacchi tenendo conto dell’età e del sesso dei bambini a cui erano destina-

ti. Quest’attività ha consentito a tutti di scambiare pensieri, proponimenti, e soprattutto di programmare idee nuove per il futuro a favore di persone bisognose. Nel gran giorno della consegna, sulla slitta di Babbo Natale, composta da auto riempite di pacchi-dono da sembrare bomboniere color rosso ed oro, c’erano Enzo, Leo, Franco e, di rinforzo, Franco Borretti.La consegna è stata l’occasione per una breve e toccante cerimonia: la Dottoressa Nadia Fontana ha ringra-ziato con slancio per la nostra sensibi-lità nei confronti di quei bambini che nel giorno di Natale non hanno vicini i loro genitori.Questo è il Rotary che ci piace di più, perché coniuga il servizio all’uomo con l’impegno corale di molti, cementando-ne l’amicizia. E servizio e amicizia sono l’essenza stessa del Rotary.

Un grazie di cuore a tutti i componenti della squadra: Enzo ed Enza Maio, Gra-ziella Di Girolamo, Roberto e Gabriella Micolitti, Bruna e Franco Tescione, Paola e Leo Costanzo, Peppino Gisotti, Franco Borretti, Claudia Giorgi.Un grazie corale da tutto il Club Rotary Latina va ad un Socio il cui grande “cuo-re” è secondo solo alla sua generosità e discrezione. Il suo contributo, unitamen-te a quello di altri Soci, ha permesso al nostro Club di realizzare il “service” a favore di 80 bambini meno fortunati di tanti altri .Non ci sarà dato di assistere alla con-segna dei doni ai figli dei reclusi, ma siamo sicuri che, almeno per un giorno, qualcuno di essi, speriamo molti, dimen-ticherà la tristezza e il disagio della sua situazione e sorriderà.Il suono più bello del mondo è quello di un bimbo che ride. Roberto Micolitti

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La Ruota - 9

Caminetti rotarianiCaminetti Rotariani: questi incontri sono utili e vanno regolarmente tenuti, perché consentono di evidenziare quali siano i “valori”effettivi” del “rotariane-simo”, come essi siano effettivamente e soggettivamente percepiti da ciascuno e quindi di procedere, giorno per giorno, a una più coerente strutturazione del sentire di tutti i rotariani.La sera del 12 scorso, il primo cami-netto dell’anno si è svolto con molti interventi e notevole foga, in cui si è dibattuto soprattutto di valori e senti-menti che sono quelli che uniscono, o dovrebbero, unire i rotariani tra loro, tra cui quello “dell’amicizia”, posta come base quasi ovvia del rapporto tra tutti noi, nel mondo, perché senza di essa nessun’altra azione rotariana è possibile. Sono state espresse alcune posizioni, anche un po’ esasperate e personalistiche. Per non far mancare il contributo alla serata del più “de-crepito” rotariano tra i presenti, mi è sembrato meglio intervenire “a poste-riori” con poche righe, che consentono di essere stringati ed essenziali. Ebbene, mi sembra quasi lapalissiano che l’ami-cizia rotariana non si debba confondere con le amicizie personali comunemente intese, ma quella che spontaneamente e automaticamente avvicina ogni rota-riano del mondo ad un altro rotariano, per le affinità che l’essere rotariano ci impone di presumere nell’altro. Incon-trare in ogni ambiente una persona con il distintivo comporta automaticamente, dappertutto, una presa di contatto, an-che fugacissima come un saluto, molto calorosa.Ma discutere di questi “valori”, che do-vrebbero essere intuitivi per chi aderisce al Rotary (purchè adeguatamente infor-mato nella cooptazione, come è stato più che giustamente richiamato nella discussione), distrae dagli argomenti che sono poi essenziali per noi.Invece, io voglio contribuire al “cami-netto” richiamando, in estrema sin-tesi, quanto mi viene dalla mia lunga esperienza e cioè le finalità ultime del Rotary, con le domande che mi rivolgo di continuo dal ’67 ad oggi ancora: quali sono i punti in cui può, anzi dovrebbe, rendersi concreta la nostra azione e a cui mi sono sempre risposto che i siti, gli scenari in cui ogni club rotariano deve,

alla fin fine, realmente agire sono due: quello internazionale, attraverso il R I e quello locale, sul territorio di competen-za. Ebbene devo dire che non ci possia-mo promuovere pienamente su nessuno dei due.Sul primo, anzi, lamento da anni, pubbli-camente, la mancanza del RI sui grandi temi del mondo, dopo la splendida ma ormai datata “Poliolplus”, anzi sul primo di tutti i problemi del mondo che è quello dei conflitti armati e relativi eccidi quotidiani, su cui anche un solo club potrebbe accendere la discussio-ne e l’azione delle nostre istituzione sovranazionali. E posso ricordare che non a caso, in un anno in cui il nostro Socio che si affaccia ora al Governo del Distretto era nel direttivo, io ero poco assiduo per una grave questione di salute e nel mondo vi era una delle peggiori crisi “genocidiaria” in Bosnia, inviai una lettera al direttivo del club di allora, in cui proponevo una nostra iniziativa per invocare l’intervento del RI, in sede ONU, con proposte concrete, quali “forze di interposizione”e consimili interventi.Sul secondo, cioè sul piano locale, siamo forse meno deficitari, ma non ci attivia-mo, con interventi ufficiali e cogenti, sui problemi maggiori del territorio, su cui non mi ripeto, avendo prodotto

numerosi “dossier Latina” fin dall’epo-ca ormai preistorica della presidenza di quel nostro gruppo, che da me passa certamente almeno per Nicolino Gian-giacomo e ai quali richiamo chiunque abbia veramente voglia di affrontarli, mettendoci veramente e duramente “la faccia”. E per essere ben chiaro indico subito solo alcuni di questi problemi locali, in ordine di priorità, che, a mio avviso, sono:• spedalità e in primis la cardiologia interventistica• i rifiuti• le vie di comunicazione (di terra, di mare, di cielo) • la viabilità urbana• la liberalizzazione dei serviziAllora, questo mio contributo, in soldoni, si traduce nella proposta di tenere altri caminetti, tanti, dedi-candoli non solo a valori che, come rotariani dovremmo dare per scontati e che è pur utile ogni tanto richiamare, soprattutto per i più giovani, ma di darci queste altre tematiche, che con-sentano di realizzaci e di connotarci realmente su piani più alti e tali di dare alla dimensione rotariana un livello più adeguato alla nostra effettiva consi-stenza sia nella società locale che in quella mondiale. Pasquale Bossa

“Come fiamma più cresce, più contesa dal vento,ogni virtù, che il Cielo esalta,tanto più splende quant’è più offesa.”

Da quanto sopra si evince come ogni attività umana diretta al bene sociale che non si esaurisca nel fatto singolo, ma aspiri a lasciare un messaggio durevole, tanto più risplende nella sua verità quanti più ostacoli incontra.Tale è il compito di chi crede nella cultura del Sociale (in questo caso mi riferisco a che crede nella missione del Rotary) nei tormentati rapporti odierni che soffrono ter-ribilmente la mancanza del senso dell’amicizia e del rispetto delle opinioni altrui.Essere partecipi di un “collettivo (vedi Rotary Club) non deve dare spunti funzio-nali e provocatori, ma deve dare spunti per una dialettica di elevazione per meglio realizzare le finalità istituzionali.È difficile pensare di dare un contributo alla crescita civile quanto fra i Soci di un Club nascono conflitti e tensioni derivanti da discrasie caratteriali.È in questi casi che ritengo sia necessario analizzare le” tensioni “ da più prospettive, distinguendo l’importante dall’effimero. Solo cosi ci si educa al “buon senso” che diventa maturità della persona.Ed infine “Buon Rotary” a tutti da Enzo Maio

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10 - La Ruota

Cosa significa essere rotariano

La Signora Bianca, nostra “socia onoraria” ed inesauribile addetta alla Segreteria del Club, la incontri all’inizio di tutte le riunioni che assolve “ professionalmente che più non si può ” i suoi compiti, che saluta sempre simpaticamente chi arriva, che raccomanda a quel socio che sta arrivando che deve ricordarsi di qualcosa, che “ordina” a qualcun altro di prendere su quel tavolino la tesserina col proprio nome, che rammenta questo o quel “pratico” dovere.Poi, mentre stai lasciando il suo tavolo perchè hai assolto ai tuoi doveri, ti (mi) “mette in mano” un foglio e ti prega (ti ordina!) di pubblicarlo su LA RUOTA. Ed allora, eccolo qua il contenuto di quel foglio, ricordando che mentre te lo consegnava nello sguardo della Signora Bianca (cara Signora Bianca!) c’era la raccomandazione di leggerlo, di leggerlo bene! Come: “a buon intenditor poche parole”. Come “e mi raccomando!”. Ed allora:

E tutto questo certo sapevamo. Ma dobbiamo esser grati alla nostra “socia onoraria”: forse era necessario ricordarlo e rinfrescalo, no? Allora grazie e grazie Signora Bianca, Le promettiamo che faremo meglio “rotary”! Galileo

Essere rotariano significa impegnarsi seriamente a dedicare parte del proprio tempo e delle proprie energie alle attività promosse dal Rotary Club. Questo si riunisce regolarmente (quasi) ogni settimana, e dai soci ci si attende un buon indice di frequenza (qualora un rotariano non potesse partecipare a una riunione del suo Club, egli può “compensare” l’assenza prendendo parte, entro una settimana prima o dopo la riunione mancata, alla riunione di un qualsiasi altro Club di qualunque parte del mondo.Oltre a questa partecipazione ci si attende, dai rotariani, che collaborino attivamente ai progetti svolti dai loro Club. Un particolare impiego di tempo ed energie è poi richiesto ad un rotariano che abbia accettato di divenire Presidente del club o Governatore del suo Distretto. Il principale leader

volontario del Rotary, il Presidente del Rotary International, si impegna a viaggiare attorno al mondo per un anno intero per portare ai rotariani il messaggio del Rotary.Le soddisfazioni che si ricavano da questa attività di servizio ripagano, sovente di gran lunga, gli sforzi compiuti.Divenire rotariano significa entrare in una organizzazione i cui membri lavorano per il miglioramento della qualità della vita sia a livello della collettività locale che del mondo intero; significa entrare a far parte di una rete, unica nel suo genere, di attività di servizio, tenuta assieme dall’amicizia e avvolgente tutto il mondo. Essere rotariano significa aver la possibilità di arricchire la vita degli altri e trovare, attraverso il servizio, il modo di dare un senso alla propria esistenza.

.... e ci stiamo preparando perchè giovani imprenditori, giovaniprofessionisti, giovani dirigenti dicano a studenti diplomandi

come ci si può affacciare alla vita!sarà il prossimo 28 aprile!

La Fondazione Rotary è attivamente impegnata nel servizio all’uomo tramite il miglioramento delle condizioni sanitarie, il sostegno all’istruzione e la lotta alla povertà. L’impegno dei volontari è sostenuto dai contributi al Fondo Progetti che affluiscono alla Fondazione e che si trasformano in iniziative di servizio a favore delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.Basta rinunciare a poco più di un caffè alla settimana per contribuire, con una donazione di 100$ annui, al programma “Ogni Rotariano, Ogni Anno”.Divieni anche tu attore della sfida per realizzare una società migliore e più giusta, aderendo al programma.

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La Ruota - 114 - La Ruota

dal PresidenteCarissimi amici ed amiche rotariani,è iniziato il terzo mese della mia presi-denza, il mese del rientro dalle ferie, il mese della ripresa del lavoro quotidiano,

il mese della concretizzazione delle attività programmate.

Per i rotariani, settembre è il mese dedicato alle nuove generazioni e sull’argomento, in sintonia con Rober-to Scambelluri Governatore del nostro Distretto, ribadisco che è molto importante fornire un contributo alla prepara-zione dei giovani ad affrontare la vita nel modo migliore: il Rotary ci chiede proprio questo.Ma i giovani latinensi ci sono vicini? Ci conoscono? Mi sembra di no, anche se quelli appartenenti al nostro Rota-ract sono determinati ed attivi. Forse i giovani ci conoscono poco; forse ci considerano come dei sorpassati, pedanti, anziani signori non al passo con i tempi e pertanto tutti insieme, con l’insostituibile sup-porto delle nostre famiglie basato sull’esperienza diretta, dobbiamo impegnarci ad iniziare con loro un rapporto nuo-vo atto a superare il conflitto generazionale e ad avvicinarli al club, alle sue iniziative sociali locali ed internazionali, a

far capire loro che il Rotary riesce ad operare in tutto il mondo (es. per l’eradi-cazione della poliomielite) persino dove non arrivano i governi.Ottobre è il mese dell’azio-ne professionale che impegna ognuno di noi, nell’esercizio delle nostre attività, ad un comportamento basato su elevati valori morali quali il rispetto degli altri, la lealtà, la probità e l’equità, nonché a porre a disposizione le nostre capacità professionali per lo sviluppo della società in cui operiamo.Ottobre, infine, è il mese in cui mia figlia Andreina mi re-galerà il quinto nipotino (una bambina), il che mi rende un nonno molto, molto felice unitamente a mia moglie Anna.Ribadisco: abbiamo tanto da fare nei confronti del pros-simo. Facciamolo tutti insieme nel segno della pace, dell’amicizia, con umiltà e con la gioia del servire in maniera disinteressata. Andrea Nascani

Sakuji Tanaka, socio del Rotary Club di Yashio, Saitama, Giap-pone, è stato selezionato, dalla Commissione di Nomina, come Presidente del Rotary International per il 2012-13. Tanaka diventerà il Presidente desi-gnato il 1º ottobre se non ci saranno altri candidati sfidanti. Tanaka ha dichiarato che gli piace-rebbe vedere il Rotary “continuare a svolgere la sua opera vitale come forza per migliorare le nostre comu-nità”.

La battaglia contro la polioIl più ambizioso e prestigioso programma umanitario voluto dal ROTA-RY INTERNATIONAL e sostenuto dall’OMS, dall’UNICEF e dalla CDCVa combattuta senza quartiere fino alla soluzione definitiva.

Mai come oggi siamo stati tanto vicini alla felice conclusione della no-stra azione.Nei 4 Paesi endemici i casi registrati al 1° agosto 2010 erano 77, contro i 566 del 2009.Il caso oggi più drammatico è il Tajikistan dove un’improvvisa fiammata, dovuta a un poliovirus selvaggio importato, ha fatto registrare ben 452 casi. Il Ministero della Salute e i vari Partner internazionali hanno già avviato una vasta campagna di vaccinazione in quattro fasi. Le prime due hanno mirato all’immunizzazione dei bambini di meno di 5 anni e le altre due ai bambini con meno di 15 anni. Il tutto in centri sanitari appositamente insediati e attraverso azioni a tappeto da porta a porta.Fermarsi ora significherebbe far ripartire tragicamente il morbo, aver sprecato oltre 25 anni di energie, aver gettato alle ortiche milioni di USD donati, ma, soprattutto, condannare nuovamente milioni di bambi-ni all’invalidità permanente e spesso alla morte!

SAKUJI TANAKAselezionato comePresidente del RI2012-13

Visti...dalontano Rubrica di "opinioni" su avvenimenti e personaggi del nostro tempodi PASQUALE BOSSA

LA VIGILIA

Ciao VITO,ti pensiamo, sperandodi contare ore serene!

La vigilia… è sempre importante, qualunque sia l’evento atteso. Anzi si dice che sia anche meglio, ai fini della felicità e che, comunque, vi contribuisce notevolmente. Ben lo sapeva la “don-zelletta” campagnola, che sorrideva il sabato, pregustando la domenica, che poi, spesso, era una delusione. Siamo appunto a una vigilia condensata di elezioni maggiori, tra cui quello del capo dello stato, del consiglio dei ministri e dei loro portaborse. E l’importanza sta nella grande possibilità che si possa “andare a vedere”, finalmente, nel grande poker della vita e della politica, le carte in mano a ciascuno.A Napoli, la più grande capitale di tutti, ma proprio tutti, i tempi, (e lo ammetto, con il collo torto, da salernitano), dicono, nella loro splendida lingua, “au friere sient’addore”, che, tradotto, significa che la genuinità non si verifica con le promesse, ma con i fatti. E forse siamo vicini a quel momento, in cui i crediti e i debiti saranno obbiettivamente pesati.Mi è stato rivolto, in questi giorni, un appassionato e commovente rimbrotto, da amici che si dolgono della difficile situazione attuale, attribuendone le radici alla “scar-sa” presenza, nel nostro sistema, della componente “sociale”, rispetto a quella, diciamo così, “liberistica”. Anche la mia grande disponibilità a cospargermi sem-pre il capo di cenere non mi aiuta però a convenire con loro.

Comprendo che sono troppo giovani per conoscere i fatti in modo diretto, come me, e, per motivi naturali, hanno dovuto rifarsi a quello che gli racconta-vano. Questo, però, non li esime dallo sforzo di andare a fare qualche verifica storica. Per non nascondersi dietro al dito, basterebbe rifarsi ai dati storici nudi e crudi.

Diciamo, compiaciuti, che Roma “do-cet”, “imperat”, ma sarebbe giusto un distinguo: lo fece fino a quando fu veramente romana, e cioè fino a Cesare e , ma solo per un poco, Ottaviano. Fino ad allora “civis romanus sum” era consentito solo ai veri romani. Poi, giustamente, la repubblica si trasformò in “impero” e la “civis” fu riconosciuta a tutti o quasi. Fu un grande progresso civile, ma richiese il prezzo che ci vole-va: e nessuno degli “imperatori” fu più “romano” e iniziò la vera disgregazione dell’impero e neanche la “pax” non fu più romana e non fu più neanche vera “pax”.Più a noi vicino, la nostra economia fu florida e “miracolosa” fino a quando non si passò alla “socializzazione”. I risultati sono coerenti con tutte le lezioni della “Storia”. Un grande eco-

nomista, di cui al momento mi sfugge il nome, sentenziò che i peggiori nemici dei poveri sono proprio quelli che si sbracciano sulle barricate in loro difesa. Anche quando sono in buona fede e non ci fanno i loro affari succulenti, basta la loro azione politica a distruggere alla radice le fonti della”ricchezza delle nazioni”. E poi non resta altro che dividere con equità quel poco che resta, fino all’inevi-tabile resa dei conti, che arriva per tutte le grandi “rivoluzioni”, salvandosi solo quelle che non rinnegano la priorità dei valori di fondo dell’uomo, come Ghandi e Mandela.Ma, allora, come fare per pro-gredire? Nel mio piccolo, io ho una risposta alquanto sicura, la prova del nove per saggiare posizioni, dichiarazioni, pro-messe, la cartina di tornasole magica.Ma questo è un discorso più im-pegnativo, che rimando a quando servirà, il che potrebbe essere anche tra poco.

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12 - La Ruota

E Federico from England !!…..cammino di notte per i corridoi di questo ospedale e mi pare di essere felice: un senso di sicurezza e di orgoglio fuori del comune che deriva dal fatto di essere “guardiano” di un reparto di 60 posti letto ed unico cardiochirugo in ser-vizio in un ospedale grande grande che serve una popolazione di circa 800.000 abitanti. Il cercapersone squilla spesso e la notte passa alla svelta. I corridoi sono lunghi lunghi e a lato si aprono le corsie vere e proprie, chiuse da porte che si aprono con appositi badge. Lungo i corridoi enormi termosifoni in ghisa ri-scaldano in modo efficace gli ambienti e tubi grandi e grossi a vista convogliono l’acqua calda e fredda. I soffitti sono alti ed i pavimenti sono in mattonelle lucide e rosso scuro, quando non c’è il linoleum o addirittura il parquet. L’ospedale e’ vittoriano, della seconda meta’ dell’otto-cento, ma c’è anche una ala nuova dove ha sede il reparto in cui lavoro. Tutte le ali sono connesse tra loro e spesso mi ritrovo a percorrerle come se volessi sfidare il mio senso dell’orientamento e come per gioco mi diverto a trovare il loro sbocco per uscire all’aperto percor-rendo tragitti diversi ogni volta.Ho con me il cercapersone che mi da’ una certa liberta’di movimento nell’esplorare corsie distanti tra loro: ho riconosciuto, dopo un periodo di abban-dono, che mi piace un sacco sentirmi impegnato e come medico “straniero” mi piace un sacco sentirmi responsabile dei cittadini di un altro paese. Per questo ringrazio la Regina per avermi dato la possibilita’ di servire, qui.Spesso di notte scendo all’ingresso principale, che poi e’ l’anticamera del pronto soccorso: c’ è un bar aperto sempre e spesso molti si danno appuntamen-to, anche persone che non sanno dove andare, c’è un via vai continuo e mentre bevo un cappuccino caldo ( molto buono) osservo ed imparo….Quando faccio ambulato-rio mi dilungo a parlare con i pazienti e chiedo loro non solo come stanno, ma anche informazioni sul loro stile di vita, su come sono

vestiti, come sono vicini tra loro i familiari, sul loro modo di affrontare la malattia e convivere con il dolore: il colloquio e’ spesso molto spon-taneo e mi inorgoglisco quando questo accade: ho sempre riconosciuto l’importanza del colloquio con il paziente e mi fa star bene che questo avvenga anche adesso. Mi piace che io capisca loro e loro capiscano me.L’ospedale e’ in centro e quando esco cammino un po’ prima di tornare a casa. Piano piano prendo le loro abitudini: spesso entro in un pub e ordino una pinta di birra, mi seg-go e mi guardo intorno, giusto per mischiarmi alle altre persone e provare a sentirmi parte di essi. Gli ambienti sono molto caldi, la moquette in terra e pannelli di legno alle pareti fanno un clima molto avvolgente e se in alcuni di questi locali trovi anche un camino acceso, allora non vieni piu’ via. Le pinte di birra diventano due e a casa torni un po’ stordito.C’è il sole spesso in questo periodo e la gente e’ piu’ distesa, ma molto spesso e’ nuvoloso e la gente diventa piu’ ombrosa, pur cercando, almeno nel luogo di lavoro, di nascondere un

po’ di insoddisfazione. Non e’ bello mostrare musi lunghi ne’ sbandierare le proprie debolezze: gia’ e’ duro lavorare a braccetto con il dolore, meglio evitare complicazioni personali. Riconosco l’importanza del sorriso: quando sorridi la gente sta bene con te e si sente ben disposta, lavora con armonia e letizia, il gruppo e’ piu’ solidale ed il paziente ne trae beneficio.Con il sole e’ tempo di camminate nei parchi: il verde si spreca, gli alberi pure

e le distanze si accorciano, l’aria entra che e’ una me-raviglia e ti apre i polmoni e ti piace, ti piace tanto cam-minare e percorrere sentieri nel bosco di citta’allungan-do la via di casa.Casa mia e’ inglese, tipica, proprio come si vede nei film: fa parte di una lunga schiera di case tutte in fila, in discesa, sul versante op-posto della collina dove c’è l’universita’. Mattoni rosso scuro e tetti grigio ardesia,Due piani, sotto giorno, cu-cina e salotto e sopra notte con due camere grandi e

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La Ruota - 13

Premio Immagine Latina 2011La platea del teatro “Armando Cafaro“ di Latina era supergremita di persone il pomeriggio della cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio Immagine Latina 2011 - ma-nifestazione giunta alla 14a edizio-ne - ideata, promossa, organizzata e coordinata dal nostro amico e socio Franco Borretti, per conto dell’ Asso-ciazione culturale Nuova Immagine da lui presieduta, che è stata presentata, con grande maestria, come ogni anno, dalla giornalista Rita Calicchia.A premiare i personaggi sono stati il sindaco di Latina Giovanni Di Gior-gi, Franco Borretti, Mario Rapanà, presidente dell’ Accademia Premio Immagine Latina, Alfredo Matacotta Cordella, ministro plenipotenziario ed Ambasciatore dello Stato Italiano, l’ Assessore ai servizi sociali del Comune di Latina Patrizia Fanti, il sindaco di Sezze Andrea Campoli, il sindaco di Cisterna Antonello Merolla, il capi-tano dell’ Aeronautica Militare Emma Palombi, già Premio Immagine Latina.Franco Borretti, nel prendere la pa-rola, ha sottolineato che i personaggi premiati in questi quattordici anni, con la loro professionalità di grande spessore, fanno in modo che l’ intero territorio provinciale venga sempre più apprezzato e stimato in Italia e all’ Estero, in quanto è comprovato che la società pontina apporta in conti-nuazione al campo universale dell’

operatività nuovi e sempre più impor-tanti impulsi, riguardanti il culturale, l’economia, la ricerca scientifica e la solidarietà sociale, ecc.I premiati sono stati: per l’arte Antonio Sapone - Gallerista Internazionale; Artigianato - Gianfranco Ambrosino, Pizzaiolo Internazionale; Commercio - Augusto Muraro, Mastro Macellaio e Gastronomo; Informazione e Co-municazione - Emanuela Gasbarroni, Giornalista; Letteratura - Pietro Vitelli, Poeta e Scrittore; Musica - Marco Lo Russo, Fisarmonicista Internazionale; Professioni nel Mondo - Sergio Gio-condi, Architetto; Riconoscimento di merito ad Emanuela Furlanetto - suora Missionaria; Scienze - Pierfrancesco Morganti, Ricercatore Scientifico; Sport - Valentina Cipriani, Scherma - Aeronautica Militare.Un riconoscimento speciale del Co-mune di Latina è stato consegnato dal Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi a Bernardo Morazzano, che lo scorso 29 novembre 2011 ha compiuto la bellissi-ma età di 104 anni - ( nato a Sezze nel 1907 ) - “ l’ attuale Nonno di Latina “.Il Premio Speciale alla Carriera era stato assegnato all’ Attrice Cinemato-grafica Elena Varzi Vallone, ( moglie dell’ attore Raf Vallone recentemente scomparso ) che non è potuta essere presente per un improvviso malanno di stagione. Giancarlo Lazzarotto

bagno. Scala e moquette. Giardinet-to dietro delimitato da staccionate di legno. Le case sono fatte in legno e quando sali le scale queste scricchiola-no, come tutto il piano di sopra. Non ci sono persiane e senza tende pesanti e scure il sole entra presto e ti sveglia, almeno nel periodo estivo. E’ tutto molto caldo e raccolto: quando ritorno a casa mi sento di rientrare sotto tutela e con le tende belle tirate sono sicuro di starmene protetto. Tutte le tende delle case sono tirate strette ed e’ impossibile sbirciare al di la’, se anche uno lo vo-lesse. La privacy prima di tutto. Non ci sono rumori, sembra tutto ovattato: la nebbia che cala la sera e l’umidita’ dei parchi contribuisce a creare quella tipica atmosfera inglese un po’ malinconica e misteriosa.Sembrerebbero tutte rose e fiori, vista la descrizione, ma non e’ cosi’. Lontano da casa non sempre e’ facile: si e’ soli, usi e costumi diversi, societa’ multiraz-ziale, regole diverse ed ovviamente da rispettare, il clima , il cibo, gli orari e cosi’ via. La guida a destra non e’ un problema, le rotatorie forse, bisogna guardare a destra, ma ci si abitua. Non ci si abitua invece alle risate di scherno nei confronti degli italiani: ecco, non ci voleva la storia della nave, adesso, come se non fossero bastate le vicende governative degli ultimi anni e la crisi di questo periodo. Non e’ facile tenere alto il nostro onore, ma usando la stessa tecnica d’oltre manica…cortese ed ele-gante, ci si prova con la convinzione che nonostante le nostre disavventure, noi non siamo ne’ inferiori, ne’ secondi.Un abbraccio, Federico Bizzarri

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14 - La Ruota

Persuasioni del mareMi capita la fortuna di avere l’ultimo libro di poesie di Fernando Petrone: “persuasioni del mare”, “persua-sioni” che arrivano come un’onda sulle “storie di mare” di un prece-dente suo libro, agganciato, ispirato da “fleur du mal” di Baudelaire, di cui è annotato che “uomo libero, tu avrai sempre il mare! / Il mare è il tuo specchio, tu osservi la tua anima / Nell’infinito svolgersi della sua onda, / e il tuo spirito non è abisso meno amaro”.Comincio a leggere la prima, la secon-da, la terza poesia e……… che belle, che impegno. E mi sento un po’ nel mare, nel mare nel quale tanto anch’io ho sognato e sogno! Mi fermo alla quarta poesia e poggio il libro. Dopo un bel po’ di giorni lo riprendo più vol-te e leggo qua e là altre poesie, tutte “lungamente” belle ed impegnative, piene, come sono, di tante immagini, pensieri, riflessioni e chissà cosaltro possa stare in quei versi.Ma poi, tutta quella meraviglia che tante parole messe là d’istinto dal poeta possono stare in una poesia, no? Certo, mi dico e ridico che Fer-nando è proprio bravo. Tutti quei versi e pensieri messi là nel mare di ogni dove, di ogni tempo della vita, di tutte le stagioni. Ed ho il desiderio che tutti possano conoscere e riconoscersi in queste emozioni di mare. Che possano navigare “… quanto è grande il mare di costa in costa…”!Mi piacerebbe pubblicare tutte le poesie in questa nostra LA RUOTA. Ma sono tante. E sono lunghe. Che faccio? Il giornale ha i suoi spazi ed esigenze. Decido di pubblicarne una. E quale? Provo a sceglierne una ma, leggi che ti rileggi, sarebbero tut-

te da pubblicare. Mannaggia! Alla fine chiudo il libro. Penso e ripenso. Mi domando, che faccio? Ecco, ne scelgo una ma quella appresso forse è meglio. E quella che ho letto ieri sera? E mi dico, aspetta un po’: vediamo se domani.Ma ho voglia di fare la scelta e, dopo un po’, riprendo il libro ed a caso mi fermo su una delle tante poesie. Non la leggo o la rileggo ma decido che è quella che pubblicherò: certo, una vale l’altra! Poi, voglio essere sicuro che se chiunque avesse la fortuna di avere una copia del libro così non potrebbe che decidere. E poi nel libro trove-

che belle, che impegno. E mi sento un po' nel mare, nel mare nel quale tanto anch'io ho sognatoe sogno! Mi fermo alla quarta poesia e poggio il libro. Dopo un bel po' di giorni lo riprendo piùvolte e leggo qua e là altre poesie, tutte "lungamente" belle ed impegnative, piene, come sono, ditante immagini, pensieri, riflessioni e chissà cosaltro possa stare in quei versi. Ma poi, tutta quel-la meraviglia che tante parole messe là d'istinto -e di quello poetico!- possono stare in una poe-sia, no? Certo, mi dico e ridico che Fernando è proprio bravo. Tutti quei versi e pensieri messi lànel mare di ogni dove, di ogni tempo della vita, di tutte le stagioni. Ed ho il desiderio che tuttipossano conoscere e riconoscersi in queste emozioni di mare. Che possano navigare "… quantoè grande il mare di costa in costa…"! Mi piacerebbe pubblicare tutte le poesie in questa nostraLA RUOTA. Ma sono tante. E sono lunghe. Che faccio? Il giornale ha i suoi spazi ed esigenze.Decido di pubblicarne una. E quale? Provo a sceglierne una ma, leggi che ti rileggi, sarebberotutte da pubblicare. Mannaggia! Alla fine chiudo il libro. Penso e ripenso. Mi domando, che fac-cio? Ecco, ne scelgo una ma quella appresso forse è meglio. E quella che ho letto ierisera? E midico, aspetta un po': vediamo se domani. Ma ho voglia di fare la scelta e, dopo un po', riprendoil libro ed a caso mi fermo su una delle tante poesie. Non la leggo o la rileggo ma decido che èquella che pubblicherò: certo, una vale l'altra! Poi, voglio essere sicuro che se chiunque avessela fortuna di avere una copia del libro così non potrebbe che decidere. E poi nel libro troverebbeanche l'Albatrossa comune e la Scacchiera, la Grande rondine di mare e quella di mare nera e,bellissimo, che accanto ad ogni poesia c'è il "desiderio" di volare, di volare su quei versi di mare!Comunque, grazie Fernando, avendo sempre la meraviglia della costanza della tua "invidiosissi-ma" gioventù, "che hai vissuto un altro giorno nella continua ricerca dei segni del bello dell'amo-re e della vita". E con la forza ed il coraggio di vivere, 'sta vita!, affrontando onde grandi, gran-dissime!

galileo

M capita la fortuna diavere l'ultimo libro dipoesie di FernandoPetrone: "persuasioni delmare", "persuasioni" chearrivano come un'ondasulle sue "storie dimare" di un precedentesuo libro, agganciato,ispirato da "fleur du mal"di Baudelaire, di cui èannotato che "uomo libe-ro, tu avrai sempre ilmare! / Il mare è il tuospecchio, tu osservi latua anima / Nell'infinitosvolgersi della sua onda,/ e il tuo spirito non èabisso meno amaro".Comincio a leggere la prima, la seconda, laterza poesia e ………

onda minuta

rebbe anche l’Albatrossa comune e la Scacchiera, la Grande rondine di mare e quella di mare nera e, bellissimo, che accanto ad ogni poesia c’è il “deside-rio” di volare, di volare su quei versi di mare!Comunque, grazie Fernando, avendo sempre la meraviglia della costanza della tua “invidiosissima” gioventù, “che hai vissuto un altro giorno nella continua ricerca dei segni del bello dell’amore e della vita”. E con la forza ed il coraggio di vivere, ‘sta vita!, affrontando onde grandi, gran-dissime! galileo

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La Ruota - 15

Le cinque priorità per rafforzarel'immagine del RotaryIl Segretario Generale John Hewko delinea le cinque priorità per rafforzare l’immagine del Rotary.

L’eradicazione della polioHewko ha detto che la prima priorità è l’eliminazione della poliomielite, l’ini-ziativa globale che porta la firma del Rotary fin dal 1985. L’eradicazione della poliomielite salverà centinaia di migliaia di bambini, e farà risparmiare al mondo intero, nei prossimi 20 anni, dai 40 ai 50 miliardi di dollari in costi sanitari.Una robusta campagna di pubbliche relazioni è in corso per pubblicizzare l’opera del Rotary nell’eradicazione della Polio.Il nostro successo nell’eradicazione della polio porrà le basi per la prossima iniziativa globale che il Rotary deciderà di affrontare, qualunque essa sia.

Visione FuturaLa seconda priorità è l’attuazione del Piano strategico del RI e l’introduzione definitiva del Piano di Visione Futura, il nuovo modello di sovvenzioni della Fondazione Rotary. Hewko ha affermato che la Visione Futura è la seconda iniziativa prioritaria del Rotary, dopo la poliomielite, e sarà impor-tante avere il sostegno di tutti i dirigenti distrettuali per una buona riuscita dell’avvio. Il successo della visione futura porterà a progetti e programmi in sei aree d’intervento, meglio pro-gettati e più sostenibili e misurabili, e con un maggiore impatto. Nello stesso tempo ne guadagnerà il nostro profilo, la nostra reputazio-ne e la nostra immagine pubblica e renderà il Rotary più attraente alle fonti di finanziamento esterne. La Visione futura porterà considere-voli anche ai Club ai Distretti.

Rotary Club CentralLa terza priorità è la creazione di un nuovo strumento chiamato Rotary Club Centrale che aiuterà il Rotary International a definire il valore delle migliaia di progetti di

servizio che i Club realizzano ogni anno. La risorsa on-line aiuterà i Club a tenere un registro delle attività svolte, a impo-stare e monitorare gli obiettivi strategici e le varie iniziative e a incrementare l’impatto globale e collettivo delle attivi-tà del Club, del Distretto e della Zona.Noi oggi conosciamo l’entità dei finanziamenti che passa attraverso la Fondazione Rotary - circa 100 milioni di USD l’anno - escluso il finanziamento di PolioPlus - ma non abbiamo un’idea precisa dell’entità complessiva di tutti i fondi e contributi in natura raccolti e delle ore di volontariato dedicate dai Club di tutto il mondo per i progetti di servizi. Conoscere e far conoscere delle cifre credibili sulla nostra attività con-tribuirebbe a migliorare anche la nostra reputazione, renderebbe più orgogliosi i nostri soci di appartenere al Rotary e ci renderebbe più attraenti ai potenziali partner strategici.

Compagine socialeLa quarta priorità è l’effettivo, cercan-do di rendere il Rotary più attraente e importante per le nuove generazioni. Il Consiglio centrale ha lanciato un’inizia-

tiva per sviluppare dei piani triennali che favoriscono una politica su misura, regionale per l’affiliazione che tenga conto delle specifiche esigenze e sfide regionali. Il raggiungimento di questa priorità richiederà anche un rinnovato sito web per migliorarne le prestazioni e renderlo più user friendly, un po-tenziamento dell’uso dei social media, un’estensione degli e-club, e una mag-giore flessibilità per i club in materia di requisiti di assiduità.Il Board sta anche collaborando con un’affermata agenzia internazionale di branding, di riconosciuta competenza, per dare una nuova prospettiva globa-le del marchio ROTARY, dell’effettivo, della concorrenza, e della sua filosofia operativa.In definitiva questo processo non riguar-derà solo la rivitalizzazione del nostro marchio. Servirà anche a rivitalizzare il Rotary, ottenendo che il Rotary sia meglio riconosciuto in tutto il mondo per quello che fa, perché, senz’ombra di dubbio, ciò che il Rotary fa è a dir poco stupefacente.

L’assistenza umanitariaLa quinta priorità è il posiziona-mento più evidente del Rotary tra i principali attori a livello globale per l’assistenza umanitaria e lo sviluppo. Noi abbiamo qui il Rotary, con la sua incredibile piattaforma di oltre un milione e duecentomila di soci, attivi, motivati, provenienti dal settore privato e dalle reti professionali di decine di migliaia di comunità. In breve, una piattaforma del settore pubblico e privato che non ha paragoni nel mondo di oggi.Io vi rinnovo la promessa che investirò ogni mia energia per assicurare che la fiamma del Rotary arda sempre più luminosa, in modo che lavorando assieme possiamo continuare a fare del mondo un posto miglior dove vivere, per le nostre famiglie e i nostri amici, per le nostre comu-nità e Paesi, e per le generazioni a venire.

TUTTE LE VOLTE CHE MI CAPITA DI GUAR-DARE QUESTA STRAORDINARIA FOTOGRA-FIA, PENSO CHE QUESTO DI GIANNI BAIANOE DEL SUO CLUB E’ UN PROGETTO CHEDOVREBBE VEDERCI IMPEGNATI IN TANTI,IN TUTTI! PENSO QUANTO E’ VERO CHE L’U-NIONE FA LA FORZA MA ANCHE CHE E’ DIF-FICILE FARE E SAPER ORGANIZZARE LAFORZA! COMUNQUE, DAI, DOBBIAMO REA-LIZZARE QUESTA IDEA!

GALILEO

DAIDAIDAIDAIDAI

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16 - La Ruota

Notizie dal pianeta Rotary

Il pubblico sa che cosa è e che cosa fa il Rotary?I vostri amici e colleghi sanno che siete Rotariani? E voi dite a chi vi conosce che il vostro Club realizza azioni di servizio nella comunità e a livello internazionale?Lo sapevate che parlare del vostro impegno nel Rotary potrebbe migliorare significativamente l’immagine dell’orga-nizzazione e aumentare la consapevo-lezza del pubblico sul Rotary?Spetta, infatti, a tutti i Rotariani promuo-vere la conoscenza dell’organizzazione.

In base ai risultati di un sondaggio sull’immagine pubblica, commissionato dal Rotary International nel 2010, il pubblico tende a conoscere il Rotary e le sue opere di beneficenza se conosce personalmente un Rotariano. Questa osservazione potrebbe aiutare a definire meglio come Club e Distretti possono fare conoscere meglio il Rotary nelle loro comunità.Al sondaggio hanno partecipato oltre 1’000 persone in sei Paesi – Argentina, Australia, Germania, Giappone, Suda-frica e Stati Uniti – con l’obiettivo di rilevare la consapevolezza generale e le percezioni sull’organizzazione. Anche quando gli interpellati sanno dell’esi-stenza del Rotary, non ne conoscono le attività.

Secondo Pauline Leung, Coordinatrice Generale dell’Immagine Pubblica: “A volte i Rotariani svolgono così tante attività che il pubblico è confuso su ciò che realmente è e fa il Rotary. Dobbiamo promuovere l’immagine del Rotary con una certa coerenza. I Rotariani devono, assolutamente, essere meglio formati su come trasmettere coerentemente e chiaramente la nostra posizione, la nostra visione, i nostri valo-ri e le aree d’intervento”.

Molta consapevolezza, poca familia-ritàIl sondaggio ha anche dimostrato che la consapevolezza sul Rotary varia da Paese a Paese, e da cultura a cultura. Nei sei Paesi in cui si è svolto il sondag-gio, i partecipanti dell’Australia avevano la percentuale più alta di conoscenza del Rotary (95%), e quelli della Germa-nia quella più bassa (34%).Anche quando si riscontra una certa con-

sapevolezza, non significa ancora che gli interpellati abbiano familiarità col Rotary: solo il 35% in Australia ha dichiarato di avere una certa familiarità con l’organiz-zazione. In Sudafrica, l’80% dei parteci-panti sapeva dell’esistenza del Rotary, ma solo il 23% conosceva le sue attività. Questo sondaggio conferma, una volta di più, che occorre personalizzare gli sforzi per migliorare la nostra immagi-ne pubblica, in tutti i Paesi. Il rapporto evidenzia anche la necessità di incrementare la consapevolezza, an-che se questa, da sola, non è sufficiente per riuscire a far associare il Rotary direttamente alle sue molteplici attività umanitarie o a generare un maggiore coinvolgimento nelle e delle comunità.Il sondaggio ha poi posto in eviden-za che anche l’aspetto demografico incide in modo rilevante su come le persone conoscono il Rotary. Al sondaggio hanno partecipato vari gruppi demografici, per età, sesso, livello di reddito e d’istruzione. In Giappone, il 67% degli interpellati di età superiore ai 40 anni conosceva il Rotary, contro il 38% dei partecipanti di età inferiore ai 40 anni che non lo conosceva. In Argen-tina, il 63% con il reddito più alto sape-va del Rotary, mentre il 20% col reddito più basso non ne era a conoscenza. Il rapporto ha confermato che i Club devono conoscere meglio quello che serve per attrarre l’interesse dei pro-fessionisti più giovani.

Percezione e donazioniIl modo in cui il pubblico percepisce il Rotary è diverso da quello che i Rota-riani pensano di loro stessi. Oltre il 65% degli intervistati ha dichia-rato di avere una percezione dei Rotaria-

ni come persone caritatevoli, rispettate e impegnate. Solo il 26% ha, tuttavia, selezionato l’attributo “donne” per descrivere il Rotary, mentre il 50% ha associato l’organizzazione ai soli uomini. Nel rispondere ad altri quesiti, più par-tecipanti hanno associato l’affiliazione ai Club con gli uomini e non con le donne. Secondo le conclusioni del sondaggio, il Rotary è considerato un’organizzazio-ne dominata dagli uomini. C’è ancora molto da lavorare per fare sapere che, nel Rotary, ci sono pari opportunità di affiliazione per le donne.L’interesse a partecipare finanziaria-mente e personalmente al Rotary, va-ria molto da Paese a Paese. L’interesse più alto è stato rilevato in Sudafrica, con il 49% dei partecipanti, e il più basso in Giappone, con il 10%. Anche l’età fa la differenza. Se ne arguisce che i Rotariani devono personalizzare il messaggio di mar-keting per far conoscere le iniziative dei Club locali e, di riflesso, attrarre l’interesse di potenziali donatori.L’interesse del pubblico ad affiliarsi a un Rotary club è piuttosto basso. Nei Paesi che hanno partecipato al sondag-gio, solo il 16% si dichiara interessato ad affiliarsi a un Rotary Club locale. Men-tre, oltre il 59% afferma di non avere alcun interesse ad affiliarsi.

Riscontri similiI risultati di quest’ultimo sondaggio sono coerenti anche con quelli di un sondag-gio analogo condotto, sempre dal RI, nel 2006 e con un’ampia scelta di altri sondaggi condotti nei singoli Paesi dai Distretti e dai Club. Sono stati rilevati riscontri simili anche dai vari gruppi di studio condotti dal RI tra il 2008 e il 2010. Quaranta di questi gruppi comprendevano anche dei non Rotariani, nelle città che hanno visto una riduzione del loro effettivo.

Secondo la Leung, poiché ogni Rotary Club decide autonomamente le azioni di servizio che intende svolgere, ne consegue, inevitabilmente, una certa confusione nelle comunità dove operia-mo. Questi sondaggi ci dicono quanto sia importante trasmettere un messaggio coerente.

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La Ruota - 17

Durante la sessione plenaria di apertu-ra dell’Assemblea Internazionale 2012, evento di formazione per i Governatori Di-strettuali Entranti del Rotary International, il Presidente Eletto del RI SAKUJI TANAKA, giapponese, ha rivelato il tema del Rotary International per l’anno 2012-13.

La pace attraverso il servizio

Secondo il Presidente eletto: "La pace, in tutti i modi in cui si riesce a concepirla, è un ottimo obiettivo ed è un obiettivo realistico per il Rotary. La pace non si ottiene solo attraverso i trattati, o grazie ai governi, oppure tramite sforzi enormi. A volte, è qualcosa che possiamo trovare e realizzare, ogni giorno, in tanti semplici modi.""La pace ha significati diversi per ogni persona", ha dichiarato Tanaka. "Nessuna definizione è completamente giusta o sbagliata. Ogniqualvolta usiamo questo vocabolo, la pace ha il significato che le assegniamo noi. E, a prescindere da come usiamo questa parola, e come inten-diamo la pace, il Rotary ci può aiutare ad ottenerla", ha aggiunto con convinzione. Tanaka, un uomo d’affari di Tokyo, ha rac-contato come il fatto di diventare Rotaria-no lo abbia aiutato ad aprire gli occhi sul mondo intero. Dopo essere entrato a far parte del Rotary Club di Yashio, nel 1975, ha spiegato di aver cominciato a capire che lo scopo della sua vita non era solo quello di far soldi, ma di rendersi utile al

Il tema del RotaryInternationalper il 2012-13

prossimo. "Ho capito che aiutando gli altri, anche nel modo più semplice possibile, ero in grado di edificare la pace", ha affermato Tanaka. Il Presidente eletto ha poi rivelato che in Giappone è una tradizione rendere priori-tari i bisogni dei cittadini prima dei bisogni

individuali. Questo ha sempre fatto parte della cultura giapponese ed ha aiutato il suo Paese nella ricostruzione dopo lo tsu-nami e il terremoto dello scorso marzo. Tutto il mondo può imparare positiva-mente dalla nostra esperienza. Quando vediamo che i bisogni degli altri sono più importanti dei nostri, quando incentriamo le energie su un obiettivo condiviso, per il bene di tutti, ecco, questo cambia tutto. Cambia le nostre percezioni, il modo in cui ci correliamo al mondo. E cambia la nostra idea di pace. Tanaka chiede ai Rotariani di incentrare le loro energie nel sostenere le tre priorità del Piano Strategico del RI. Ha poi aggiun-to che chiederà ai nuovi dirigenti entranti di promuovere i tre forum sulla pace del Rotary che si terranno ad Hiroshima, in Giappone; Berlino, in Germania ed Hono-lulu, Hawaii, negli USA."Nel Rotary, il nostro business non è il profitto. Il nostro business è la pace", ha dichiarato. "La nostra ricompensa non è di natura economica, ma consiste nella gioia e soddisfazione di vedere un mondo migliore e con più pace, un mondo che abbiamo re-alizzato attraverso i nostri sforzi a tal fine".

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18 - La Ruota

2 Giovedì

Ore 19.00 - Riunione del Consiglio DirettivoPresso la Confartigianato , Via Sante Palumbo,38

9 Giovedì

Riunione non conviviale

11 Sabato

Ore 09.30 - IDIR DistrettualePresso ristorante “Benito al Bosco”, Via Morice,96 – VelletriPrenotazioni tramite Sig.ra Bianca entro sabato 3 febbraio

Ore 20.00 – Conviviale di Carnevale interclub con il R.C. Latina CirceoPresso Tecariba Club – Via Isonzo Km. 3,29 – Latina

16 Giovedì

Riunione non conviviale

Programma Febbraio 2012

Programma Marzo 2012

23 Giovedì

Ore 20.30 - Riunione conviviale in interclub con Rataract Club di Latina Presso Hotel Europa. Interventi del Dott. Alessandro Rossi (Presidente della LILT) e dell Dott. Alberto Pacchiarotti che relazioneranno sui contributi che, dal 1998 ad oggi, il Rotary e il Rotaract di Latina hanno dato alla LILT, nonché sulla prevenzione al femminile.

1 Giovedì

Giovedì 01 Ore 19.00 - Riu-nione straordinaria del Consiglio Direttivocon i Presidenti di Commissione in preparazione della visita del Gover-natore - Presso la Confartigianato , Via Sante Palumbo,38

8 Giovedì

Ore 20.30 - Hotel Europa Riunione conviviale con i familiari

Otello FILIGI 4 febbraioNazzareno GRAZIOSI 6 febbraioSandro CONCILIETTI 11 febbraioRosario CALABRESE 19 febbraioAngelo GALATÀ 20 febbraio

Liana TENDERINI 14 marzoGiuseppe ROVACCHI 19 marzoSandro GALANTI 27 marco

Buon compleanno a:

Si rammenta che è in scaden-za la quota per il semestre 01.01.2012 – 30.06.2012. Per facilitare l’operatività am-ministrativa della Sig.ra Bian-ca il versamento di € 450,00 può essere eseguito con bo-nifico bancario direttamente sul c/c n. 21465 intestato al Rotary Club Latina tenuto presso il Banco di Brescia (IBAN: IT 38 O 03500 14700 000000021465). Grazie.

in occasione della visita del Gover-natore Distrettuale Prof.ssa Daniela Tranquilli Franceschetti

15 Giovedì

Riunione non conviviale

22 Giovedì

Ore 19.00 - Riunione del Consiglio DirettivoPresso la Confartigianato – Via Sante Palumbo 38

29 Giovedì

Ore 20.30 - Riunione conviviale presso l’Associazione Nazionale Alpini- Sezione di Latina – Via Bas-sianese 1“Polentata” e lotteria a sostegno della Rotary Foundation Nel corso della conviviale, il socio Giampaolo Natale (membro del cda della Soc. Autostrade del Lazio) relazionerà sulla situazione della Roma - Latina.

Si prega di confermare la propria adesione alla sig.ra Bianca al n. 0773 697062 entro il lunedì precedente la riunione

NUOVI SOCI

TESSERA A.C.I. AGEVOLATA AI NOSTRI SOCIIl consiglio direttivo dell’Automobile Club Latina ha deciso di recente di agevolare il tesseramento all’A.C.I. a tutti i soci dei clubs di servizio, associazioni culturali, sociali e di volontariato di Latina e provincia.Invece di contrarre la Tessera A.C.I. a euro 69,00, si potrà ottenerla a 59,00 euro per tutto l’anno 2012, contraendola mediante l’esibizione della tessera dell’entità associativa di appartenenza, presso gli appositi sportelli riservati ai Soci, negli uffici dell’Automobile Club Latina centro, Latina Scalo e provincia.

Dott. LUIGI DE CAPRIOClass. Industria - Nucleare

Ing. GIANPAOLO NATALEClass. Attività Libere e Professioni -Ingegneri Industriali

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La Ruota - 19

...e speriamo di stare sempre così !!!