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L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti
che si possono utilizzare per cambiare il mondo.
(Nelson Mandela)
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NUMERO IV
APRILE-GIUGNO
Anno scolastico 2014-2015
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ALL’ISTITUTO TECNICO “GIULIO CESARE
FALCO” L’ANNO SCOLASTICO SI CHIUDE
ALL’INSEGNA DELLA PREVENZIONE
Il giorno 9 giugno 2015, alle ore 15,00, presso l’istituto capofila I.T.
“Giulio Cesare Falco” di Capua c’è stata la manifestazione di chiusura del
Progetto “Segnali 3” a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici, il diret-
tore del Sert di Capua, i docenti referenti e i docenti tutor delle tre istitu-
zioni scolastiche in rete coinvolte nel Progetto "Segnali 3.
Presente la prof.ssa Jolanda Capriglione, assessore alla cultura del
Comune di Capua che ha fatto un intervento sui possibili danni che i gio-
vani che fanno abuso di sostanze possono arrecare alla società e ai beni
architettonici di una città.
Erano presenti, inoltre, i genitori degli alunni coinvolti nel progetto e i
docenti, appartenenti alle tre istituzioni scolastiche.
Durante la manifestazione è stato presentato il calendario multimedia-
le che i ragazzi dei tre istituti scolastici in rete hanno realizzato insieme
agli esperti di grafica/multimediale prof. Ignazio Igor DE ROSA e dott.
Mattia IZZO.
La dott.ssa Lilia Nuzzolo, direttore del SERT di Capua, e gli esperti del
SERT, dott. Domenico Tavelli e dott.ssa Vittoria Palmiero, hanno fatto un
intervento sulle dipendenze ed hanno riportato i risultati dei monitoraggi
effettuati con gli alunni negli incontri pomeridiani programmati nel pro-
getto.
In istituto è stata presente l'Unità Operativa Mobile di prevenzione
alcool con il personale specializzato del Centro Disturbi Comportamentali
dell'A.S.L. CE, diretto dal Dott. Roberto Malinconico, che da sempre è im-
pegnato nel contrasto dei fenomeni di devianza.
L'iniziativa di coinvolgere anche l’unità mobile è nata con il preciso
intento d'informare i giovani studenti delle tre istituzioni scolastiche sui
pericoli derivanti dall'abuso delle bevande alcoliche e, soprattutto, sui ri-
schi che si corrono mettendosi alla guida dei veicoli a motore dopo la loro
assunzione.
Sono stati distribuiti agli alunni presenti stampati informativi sui rischi
legati all'abuso di sostanze alcoliche e test alcolemici monouso. Mediante
l'utilizzo di un "Tappeto Percorso Ebbrezza" e di appositi occhiali alcovista
i ragazzi hanno potuto valutare direttamente quali catastrofici effetti ha
sulla vista e sui riflessi dei guidatori l'assunzione anche di una quantità
minima di alcol.
È stata fatta anche una corretta informazione sulle pesanti conseguen-
ze legali (denunce, ritiro della patente ecc.) che si corrono a essere trova-
ti positivi al test dell'alcol, ma soprattutto sul pericolo, elevato, di poter
provocare incidenti mortali o comunque gravi.
È stata, insomma, una manifestazione all’insegna del benessere psico
-fisico dei giovani studenti delle tre istituzioni scolastiche capuane: l’isti-
tuto tecnico Falco, il Liceo Pizzi e l’istituto comprensivo Pier delle Vigne.
Un modo diverso per concludere l’anno scolastico in un afoso pome-
riggio di giugno, mentre in sottofondo c’era la musica della Mega Sound
Event & Parties di Benincasa.
Anche questa è la BUONA SCUOLA!
La redazione del giornalino online “La voce del FALCO”
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“WEEK JOB ORIENTATION” … to be continued - Settimana di orientamento al lavoro
Nei giorni 8, 14, 29 e 30 aprile 2015,
nell’ambito dell’iniziativa “Week job
orientation” … to be continued”, pro-
mossa dal nostro Istituto, si sono tenuti gli
incontri con il Centro Orientamento Profes-
sionale di Capua.
Gli incontri, tenuti presso la sede centrale,
hanno previsto, tra l’altro, la somministra-
zione di un questionario e i chiarimenti sul-
le modalità di compilazione dei Curriculum
Vitae.
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12 maggio: Aeronautica Militare
Relatore: M.llo Raimondo - 9° Stormo “F. Baracca” Grazzanise
Programma:
Spot 90 anni dell'Aeronautica Militare
Presentazione dell'Aeronautica Militare come Forza Armata
Presentazione del 9° Stormo “F. Baracca” Grazzanise
Video promozionale del 9° Stormo
25 maggio: Questura di Caserta
Relatori: Dott. Alessandro Tocco Vice Questore e Capo Squadra
Mobile
Dott. Paolo Tutore. D. S. “G. C. Falco” di Capua
Dott. Mauro Nemesio Rossi CeSAF- Maestri del Lavoro
La TEA Impianti nasce nel 1985 con il nome di TechnInstruments, società che si occupa di
manutenzione industriale nell’ambito di grossi stabilimenti, ed evolve nel 2005. Oggi la TEA
ha due costole, ovvero degli spin-off aziendali, che sono la Italrobot e la Tesla.
La TESLA si occupa di test di cavi di particolari tipologie, ad esempio per la trasmissione ad alta ten-
sione, anche sottomarina; essa è in stretta collaborazione con l’università Federico II di Napoli.
ITALROBOT nasce insieme al programma di ricerca industriale, con l’obbiettivo di standardizzare e
automatizzare operazioni normalmente destinate al personale umano, in luoghi in cui la robotica è
ancora inutilizzata.
La TEA Impianti si occupa di quadri di potenza, quadri di automazione, sistemi elettrici industriali per
il controllo di processo.
Le 3 sezioni (TEA; TESLA; ITALROBOT), quindi, si occupano di obbiettivi diversi, ma comunque com-
plementari nel mondo dell’elettronica.
Il sistema elettrico industriale racchiude tutto ciò che riguarda l’alimentazione e la gestione dei servizi
e sottoservizi di uno stabilimento industriale, a partire dalle cabine in media o alta tensione, fino all’a-
limentazione dell’ultimo quadro macchina. Dal quadro macchina in poi comincia l’automazione indu-
striale, alla quale sono applicate normative e direttive di riferimento, come ad esempio la direttiva
macchine. L’ITALROBOT si occupa della realizzazione di celle robotizzate in due ambiti specifici:
Automatizzazione dei processi industriali, come saldature, assemblaggio dei componenti meccanici,
avvitatura componenti, assemblaggio dei quadri elettrici.
In ambito del settore terziario, come l’applicazione Rabb.it, di tipo logistico, ideata per il mondo della
farmacia, con lo scopo di seguire una serie di indicazioni e operazioni che sono: richiesta farmaco –
prelievo in magazzino automatizzato – trasporto al cliente.
Antonio CARNIATO 5 AMM
TEA IMPIANTI/ITALROBOT/TESLA
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Quali sono oggi le necessità del mondo del lavoro?
Basta scorrere velocemente gli annunci delle aziende per ren-
dersi conto di quelle che sono le abilità divenute ormai un im-
perativo; ai primi posti c'è la conoscenza delle lingue straniere.
Vantare un'esperienza all'estero può dunque fare la differenza
in una selezione tra un candidato e l'altro e può rappresentare un'utile occasione per dimostrare le
proprie doti personali: dinamismo, intraprendenza, autonomia, adattabilità e capacità di adattamen-
to.
Sempre più italiani decidono di andare all’estero a lavorare. Stage e tirocini all’estero sono il primo
passo per entrare nel mondo del lavoro. Attivarsi con anticipo nella ricerca dello stage è indispensabi-
le, poiché le procedure possono essere lunghe e complicate e perché sarà necessario preparare di-
versi documenti, oltre alla lettera di presentazione e al curriculum vitae. Per fare un’esperienza di
stage all’estero è possibile seguire la ricerca autonoma oppure affidarsi ad agenzie specializzate. Al-
cuni siti europei di riferimento:
Eurodesk: informazioni sulle opportunità di apprendimento in Europa, programmi europei e borse di
studio;
Portale europeo dei giovani: informazioni sulle opportunità di studio e lavoro nei diversi Paesi dell’UE.
Ecco cinque siti per trovare il lavoro in Europa: eu-
tiv.com;Eurobrussels.com;TopLanguageJobs;Eurojobs.com;Scambieuropei.info
Le agenzie specializzate, oltre a trovare lo stage, organizzano tutto il soggiorno compresa la ricerca
dell’alloggio. Anche se tutta l’Europa e nel resto del mondo si sta attraversando un periodo di crisi le
opportunità lavorative non mancano soprattutto nelle grandi città e negli Stati più all’avanguardia.
Infatti molte città come Londra vengono invase da migliaia di giovani laureati Italiani e non solo per
cercare un’occupazione duratura e sicura!
Per trovare lavoro in Europa gli italiani dovrebbero emigrare Oltremanica: la Gran Bretagna, infatti, è
il Paese più in linea con le loro aspettative, pronto a valorizzare le loro qualità professionali. A partire
dal 2014 c’è il programma Erasmus Plus che promuove azioni di mobilità transnazionale con l’obietti-
vo di migliorare le competenze, lo sviluppo personale e l’occupabilità delle persone, aiutandole ad
acquisire maggiori e migliori qualifiche attraverso l’utilizzo delle opportunità di studio e lavoro all’e-
stero.
Insomma le opportunità ci sono: dobbiamo saperle cercare!
Christian GALLO 3 BEE
EUROPA E LAVORO
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Come ogni anno, gli studenti del
quinto anno si preparano ad affrontare l’E-
same di Stato.
Si tratta di un traguardo importante, in
quanto segna il passaggio dalla gioventù,
tipicamente spensierata, ad un’età più
adulta, caratterizzata da serietà e maturità
e dalla ricerca di un lavoro stabile che pos-
sa assicurare un futuro dignitoso!
Anche gli studenti meno meritevoli ricono-
scono l’impegno necessario per il supera-
mento di tale esame, canalizzando, anche
se in ritardo, tutte le loro energie al fine di portare a termine l’esame.
Chi, invece, si è sempre impegnato, durante ogni singolo giorno dell’anno scolastico, si trova a
competere con altri studenti-modello per raggiungere il massimo risultato.
Non si tratta di una disputa personale, ma del semplice fatto che si inizia a comprendere la ve-
ra importanza della propria cultura, che poi un giorno si dovrà confrontare con quella, non solo
dei propri amici, ma di tutti.
La scuola, senza dubbio, ha dotato tutti degli strumenti necessari per mettersi in gioco una
volta finiti gli studi. Infatti, nell’istituto G. C. Falco di Capua, partendo dai laboratori tecnici fino
agli stage in azienda gli studenti vengono già proiettati nella realtà che li circonderà una volta
usciti dall’ambito scolastico.
Ovviamente per i più “coraggiosi” si aprono ulteriori strade, quali la prosecuzione degli studi,
che, se portata a termine, darà una marcia in più.
Questa scelta, però, è condizionata dalle possibilità economiche e familiari degli studenti i qua-
li, a volte, non riescono a realizzare i propri sogni!.
Ed è anche per questo che gli studenti del quinto anno aspirano al raggiungimento del massi-
mo risultato affinché possano essere agevolati e supportati, attraverso borse di studio, nell’af-
frontare le ingenti spese che riguardano studi, corsi e quant’altro.
E sotto questo punto di vista la scuola è spesso sottovalutata e se solo venisse sfruttata al
massimo delle possibilità che offre, potrebbe dare agli studenti più certezze nel progettare il
futuro che a quanto pare, già di per sé, non risparmia nessuno!
Ludovico LAURENZA 5 Bel
L’ISTITUTO TECNICO PROIETTA NEL MONDO DEL LAVORO!
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Il 15 maggio 2015 le classi quinte appartenenti alla specializzazione di elettronica e elet-
trotecnica si sono recate nella città di Sparanise per prendere parte alla visione dell’impianto foto-
voltaico “Manno”, per capirne meglio e dal “vivo” il funzionamento.
É un impianto fotovoltaico nuovo, in funzione da meno di 20 giorni, ed è composto di 3 moduli, e
ogni modulo composto da 22 o 23 pannelli. Oltre a questo impianto, il proprietario, che è un peri-
to, ha spiegato, che ne aveva già un altro uguale, in funzione da 4 anni.
Il giro ha previsto la spiegazione del montaggio e del funzionamento dell’intero impianto ma anche
i motivi che hanno spinto il proprietario (un semplice cittadino) ad adottare questo tipo di energia:
grazie a questo progetto è capace di trarre energia dai raggi del sole anche in pieno inverno ma
soprattutto non pagando bollette salate che sempre più spesso ci tormentano.
Il risultato è un sistema funzionale e persino i nostri insegnati hanno potuto constatare la sua va-
lidità dato che con pochi pannelli si potrebbe alimentare facilmente un intero stabile a costi conte-
nuti e ad alta durata di energia.
Grazie al prof Perrini, abbiamo anche potuto fare misure sui pannelli e vedere il funzionamento
dell'inverter. Il prof ha spiegato, poi, l'utilità dell'investimento in un impianto del genere e come
fare a valutare il guadagno in un determinato investimento.
È stata una lezione interessantissima!
Gianluca ZIBELLA 5 Ael e Benedetto MEROLA 5 Bel
Il Falco visita l’impianto fotovoltaico di Sparanise
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Il 12 maggio 2015, nell’aula conferenze del nostro istituto scolastico, si è svolto un interessan-
te incontro con il 9º Stormo "Francesco Baracca" di Grazzanise.
Il 9º Stormo "Francesco Baracca" è uno stormo dell'Aeronautica Militare Italiana, inquadrato
dal 2006 nella 1ª Brigata aerea "operazioni speciali". Fa parte delle "Unità di Supporto Operati-
vo per Operazioni Speciali" delle forze speciali italiane.
Un incontro puramente formativo che ci è servito per avere delle idee più chiare sul ramo
dell’aeronautica e soprattutto cosa ci aspetterà se decideremo di affrontare o di prendere parte
ai concorsi indetti dall’aeronautica.
Il M.llo Raimondo ci ha spiegato quale potrebbe essere per noi un eventuale futuro aeronauti-
co! Non solo chiacchiere, ma anche materiale, infatti ci ha mostrato alcuni video riguardati l’ae-
ronautica in generale e poi uno più specifico per farci capire meglio cosa fosse il 9º stormo,
una realtà ad alcuni studenti sconosciuta pur avendola così vicino casa.
È stato davvero un incontro molto interessante e utile.
Carmine BENINCASA 5 ACA
IL 9º STORMO "FRANCESCO BARACCA" FA VISITA AL “FALCO”
Ancora …Impresa in azione
Junior Achievement, giorno 20 Maggio 2015, ha organizzato una fiera regionale svoltasi a Benevento a
cui hanno preso parte le classi IV di nove istituti, di cui otto licei ed il nostro istituto I.T. Giulio Cesare Falco di Ca-
pua.
A questa fiera ogni gruppo ha presentato il progetto realizzato. La nostra scuola purtroppo non ha vinto ma è stata
comunque un’esperienza interessante e coinvolgente dove tutti coloro che hanno partecipato si sono divertiti e so-
prattutto hanno imparato tanto.
La classe del nostro istituto che vi ha partecipato è la IV BMM. Ecco i commenti dei ragazzi protagonisti!
“Partecipare alla fiera è stata un’esperienza molto interessante ed istruttiva, molto ben organizzata a dir-
la tutta. Il pranzo è stato offerto dal bar e partecipavano anche altre scuole. È stato divertente vedere
tutte quelle scuole che proprio come noi erano in competizione e avevano voglia di vincere. Anche se
non abbiamo vinto è stata una bella giornata ed un’esperienza che rifarei altre mille volte!” Gianluca Ca-
potosto.
“È stata un’esperienza molto bella perché abbiamo partecipato ad un progetto che ci ha aiutato a cresce-
re individualmente ma nello stesso tempo come gruppo. C’era molta competizione tra le varie scuole
che partecipavano. Anche se non abbiamo vinto ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo comunque creato
un qualcosa di nostro. Direi che questa esperienza ha comunque lasciato un bel segno e mi piacerebbe
ripeterla ancora!” Anthony Terribile.
“Quella del 20 Maggio è stata una bellissima esperienza. Non ho mai visto la mia classe affiatata come
adesso e così decisa ad unirsi per raggiungere un obiettivo. Anche se non abbiamo vinto abbiamo co-
munque imparato qualcosa: vincere potrà anche essere bello, ma unirsi per raggiungere qualcosa dà
molte più soddisfazioni!”. Antonio Venoso.
“È stato bello anche se non abbiamo vinto e spero che potremo ripeterlo in futuro perché ci siamo diver-
titi molto.” Juri Corbo.
“Bellissima esperienza e bellissima giornata con i miei amici, spero di riavere l’opportunità di quest’anno
anche l’anno prossimo.” Giuseppe De Gaetano.
“Ci siamo divertiti un mondo alla fiera anche se non abbiamo vinto, abbiamo conosciuto perso-
ne nuove e ci siamo confrontati con altre scuole ricevendo parecchi complimenti. Lo rifarei
molto volentieri l’anno prossimo. “ Roberto Aurilio.
“È stata un’esperienza molto divertente, ma allo stesso tempo impegnativa perché anche se
non abbiamo vinto ci siamo comunque impegnati molto. Spero di ripeterla in futuro.” Raffaele
Golino.
“È stato molto impegnativo lavorare a questo progetto, ma l’esperienza della fiera è stata meravigliosa. Con i miei compagni ho trascorso una bellissima giornata e questo per me è stata la vera vittoria.” Luigi Florio. “Devo dire che all’inizio non mi sentivo coinvolto in questo progetto, infatti lo trascuravo parecchio, ma parteciparvi è stata la cosa migliore che mi potesse capitare perché mi sono divertito un mondo a trascorrere del tempo con i miei amici ma soprattutto a sentirmi parte di un gruppo e competere per vincere. Non so se parteciperei ancora dico
la verità ma non mi pento di averlo fatto.” Giovanni Giordano. “Bellissima esperienza partecipare a questa fiera ma ancora più bello è stato parteciparvi con i miei amici. Da ripete-
re assolutamente!” Benito Natale. “Mi sono sentito coinvolto in questo progetto dall’inizio. Mi piace proprio l’idea di creare oggetti e ancor di più farlo in
gruppo e competere alle gare. Mi è piaciuto moltissimo e mi dispiace di non aver vinto, perché mi sono impegnato
molto e ho dedicato a questo progetto molto tempo. Spero di ripetere questa esperienza ancora una volta, magari vincendo!” Michele Mastroianni. “All’inizio di questo progetto non ci credevo molto, sono sincera, ma pian piano mi sono lasciata coinvolgere. A molte
persone quello che abbiamo fatto può sembrare inutile o addirittura ‘STUPIDO’, ma credetemi se vi dico che è stata davvero un’esperienza che ci ha insegnato tanto. Abbiamo realizzato un prodotto che non piace a tutti, infatti non abbiamo vinto, e allora? Ci siamo uniti per crearlo, abbiamo avuto il sostegno dei professori, abbiamo trascorso una bellissima giornata e ci siamo divertiti da matti, abbiamo capito quanto lavoro c’è dietro la realizzazione di una qual-siasi cosa, che quasi sicuramente nessuno può capire se non lo fa, lo abbiamo fatto capire ai giudici e alle persone
che erano li e abbiamo avuto le migliori critiche e i migliori complimenti. Quindi, a tutti quelli che si chiedono: ma ne è
valsa la pena? Noi rispondiamo: SI.” Angelica Caramiello.
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Il 9 maggio 2015 le “Scuole Unite” di
Capua (IT G.C. FALCO, liceo S. PIZZI,
IT FEDERICO II, liceo GAROFANO), si
sono riunite al Museo di Arte Contempo-
ranea di Capua per celebrare la Festa
dell’Europa.
Perché il 9 maggio è la Festa dell'Europa? Perché si ricorda in questo giorno la data della dichiara-
zione del Ministro degli Affari esteri francese Robert Schumann che, nel 1950, proponeva la crea-
zione di una Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA).
Cinque anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, i paesi fondatori - Francia, Germania occi-
dentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo - misero in
comune le proprie risorse di carbone e acciaio, legandosi in un
patto che ha impedito il ripetersi di quella terribile esperienza
ed è stato all'origine del processo d'integrazione e costruzione
di quella che oggi è l'Unione europea.
Oggi l'Unione europea conta 28 stati membri: Francia, Spagna,
Portogallo, Italia, Grecia, Slovenia, Austria, Germania, Polonia,
Finlandia, Romania, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Gran Bretagna,
Irlanda, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Liechtenstein, Danimar-
ca, Ungheria, Malta, Cipro greca, Lettonia, Estonia, Lituania,
Svezia, Croazia.
Questa giornata è diventata un simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all'inno, al motto e
alla moneta unica (l'euro), identifica
l'entità politica dell'Unione Europea.
La festa dell'Europa è l'occasione di dar
vita a festività e di organizzare attività
che avvicinano l'Europa ai suoi cittadini
ed i popoli dell'Unione fra loro.
Giorgio BOVENZI 3 BEL
FESTA DELL’EUROPA
Sabato 30 maggio, a Capua, c’è stata una grande festa firmata Touring. Questa ha celebrato
l'avvio di un nuovo sito dell'iniziativa Aperti per
Voi, il progetto del TCI che rende accessibili ai
cittadini e ai turisti luoghi d’arte e di cultura di
norma chiusi al pubblico.
A partire da sabato, distribuiti in turni, più di 20
volontari Touring per il patrimonio culturale si
faranno, infatti, carico di accogliere i visitatori
della chiesa S. Salvatore a Corte, in via Principi
Longobardi a Capua.
Il Touring Club, grazie alla collaborazione dei
suoi volontari, garantisce l’apertura sistematica
della chiesa ogni sabato dalle 10 alle 13 e ogni
prima domenica del mese dalle 10 alle 13.
Per l’occasione, sabato 30 maggio, la città ha
festeggiato l'evento aprendo i propri scrigni lon-
gobardi: dopo la cerimonia di inaugurazione, a S. Salvatore a Corte alle 9.30 c’è stato prima il
Corteo storico e, poi, lo spettacolo Placito Capuano, teatralizzazione della causa del 960 (anno di
fondazione della chiesa di S. Salvatore a Corte) in piazza S. Tommaso D’Aquino.
Protagonisti degli eventi gli studenti delle scuole secondarie di Capua.
La redazione del giornalino online “La voce del FALCO”
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Aperti per Voi, a Capua
POR C5: SI VA NELLE AZIENDE! Da Gutenberg a Zuckerberg
LIBRO vs E-BOOK
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CLASSE 4 ACM -GRAZZANISE Foto: Maria RAIMONDO
La vendita di giornali e libri è calata, del 7% fra il 2009 e il 2012,
secondo i dati resi noti dal Censis-Ucsi. La rivoluzione digitale ha
cambiato il mondo dell’informazione, ha trasformato i messaggi e
anche la lettura. Nella nostra classe ci sono alcuni appassionati let-
tori di romanzi che non cambierebbero mai la versione cartacea
dei loro libri con quella digitale dei tablet. Da ciò è nata una ferra-
ta discussione le cui conclusioni riportiamo nelle seguenti tabelle:
POR C5: SI VA NELLE AZIENDE!
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PRO LIBRO
Può essere letto ovunque.
Se soggetto ad urti non si rompe.
Garantisce il riconoscimento dei diritti d’autore.
Garantisce l’attendibilità delle fonti.
Sviluppa capacità di ricerca e comprensione.
Può essere sottolineato, disegnato, scarabocchiato,
personalizzato.
La carta può essere impregnata di impronte, lacrime,
profumi e raccontare la nostra storia.
Ci sono libri vecchi di millenni che raccontano l’evo-
luzione del genere umano e hanno un valore ine-
stimabile.
CONTRO LIBRO
Cresce la diffusione dei libri in formato digitale e
diminuisce il mercato di quelli cartacei.
Oggi ignorare il linguaggio multimediale e dedicar-
si solamente alla carta stampata vuol dire vive-
re sotto una campana di vetro.
E’ collegato alla scuola e quindi appare meno at-
traente.
La carta si deteriora col tempo.
PRO E-BOOK
Può promuovere ed incrementare il numero dei
lettori.
Occupa poco spazio in un supporto digitale ed è
facile da consultare.
Aumenta la possibilità di interazione, condivisione e
scambio.
Si possono ricercare termini ed argomenti in modo
veloce.
E’ più economico.
E’ il modo più sicuro per conservare e tramandare
il nostro patrimonio culturale.
CONTRO E-BOOK
Aggrava le difficoltà dei ragazzi di comprendere e
di formulare concetti astratti.
Mette a rischio la proprietà intellettuale.
Può far sparire piano piano ruoli oggi fondamen-
tali: editori, distributori, librai.
Affatica la vista se usato per lungo tempo.
Riduce la capacità di ragionamento.
Usa fonti non sempre attendibili (nel caso di ricer-
che on line).
Riduce la capacità di confrontare testi diversi.
Ha bisogno di essere alimentato elettricamente.
Dall’analisi dei pro e contro di entrambi gli strumenti abbiamo concluso che il libro non potrà mai essere
eliminato del tutto perché appartiene alla sfera dei progressi compiuti dall’umanità di cui non ci si può privare e di
cui fanno parte anche la ruota, le posate, il martello, la pentola, la bicicletta. L’e-book però può costituire una valida
alternativa per conquistare coloro che non amano la carta stampata.
SESSO: QUESTO SCONOSCIUTO
di Maria Raimondo 4 ACM -GRAZZANISE
Domande e risposte su un argomento che suscita molti interrogativi.
Il sesso è ovunque, ovunque se ne parla e ovunque se ne vede. Ma cosa ne sappiamo veramente? E so-
prattutto quello che sappiamo è corretto? A queste domande abbiamo provato a rispondere documen-
tandoci e confrontando ciò che sapevamo sulle varie questioni.
E’ vero che non esiste la paura del sesso?
Esiste, si chiama sessuofobia ed è una patologia che può rendere difficile la sessualità in quanto limita i
rapporti sociali e chi ne soffre ha un comportamento rigido nei confronti del sesso. Essa è dovuta spesso
a traumi infantili o ad una educazione troppo rigida o autoritaria.
Sul piano psichico, essa può comportare o accompagnarsi allo sviluppo di disturbi ossessivi - compulsi-
vi, ovvero di forme anche gravi di depressione, causate dal blocco della libido e dell'emotività.
E’ vero che ancora oggi si prova vergogna quando si deve parlare di sesso?
Soprattutto le ragazze provano vergogna ed imbarazzo a parlarne, in particolare con persone estranee e
questo dipende in massima parte dal tipo di educazione ricevuta e dall’influenza delle convenzioni so-
ciali e religiose che considerano il sesso un argomento di cui meglio non parlare in pubblico.
E’ vero che l’omosessualità è un comportamento causato da alcuni geni difettosi e
non da una scelta personale?
Molti studi hanno tentato di dimostrare che l’omosessualità ha una componente genetica, ma non si è
mai giunti ad un risultato definitivo ed attendibile. La risposta migliore è che anche se esistesse una
qualche predisposizione comunque i fattori ambientali giocherebbero un ruolo non secondario.
E’ vero che in un atto sessuale vengono coinvolti tutti i muscoli del corpo umano?
Fin dal primo istante del sorgere del desiderio ogni fibra del corpo è coinvolta nel rapporto emozionale
con il partner. Si comincia con le sensazioni visive, uditive, olfattive, per poi arrivare ad un coinvolgi-
mento di tutti i muscoli e di tutti gli apparati e questo anche per effetto della produzione nel cervello
della dopamina che è una sostanza che sollecita il desiderio.
E’ vero che le dimensioni degli organi sessuali maschili sono importanti in un atto
sessuale?
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Da alcuni studi condotti su un gruppo di donne i ricercatori hanno dimostrato che le dimensioni con-
tano e che più sono abbondanti più il maschio risulterebbe attraente agli occhi della donna, soprat-
tutto quando vanno in coppia con l'altezza (un soggetto basso ma ben dotato, per esempio, non ha la
stessa attrattiva di uno alto). Ma per la specificità dell’atto sessuale le dimensioni non sono impor-
tanti a meno che l’uomo non abbia un organo talmente piccolo da impedire la penetrazione.
E’ vero che la prima volta che si fa l’amore non si può rimanere incinta?
No, non è vero, è solo una leggenda metropolitana. Si può rimanere incinta sempre se non si prendono le opportune precau-
zioni, che tra l’altro ci proteggono anche dalle malattie sessualmente trasmissibili.
E’ vero che masturbarsi troppo nell’uomo è pericoloso?
Non è vero. E’ solo quando questa pratica compromette lo svolgimento delle attività quotidiane che
può essere considerata eccessiva. La masturbazione invece è un modo sano e sicuro per alleviare la
tensione, esplorare la nostra sessualità e scoprire ciò che ci fa stare bene.
Intervista a campione su 50 ragazzi
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La cicogna è un animale carnivoro che caccia sia
nell’erba alta che nell’acqua. Questo splendido
uccello ha un volo spettacolare che inizia con una
lunga rincorsa ed un battito di ali possente sino al
raggiungimento delle alte quote. Abitualmente
migra in Africa, a sud del Sahara, e si dirige poi
verso l’Europa per passarvi l’estate e nidificare.
Le principali rotte di migrazione sono due: una
che passa per lo stretto di Gibilterra ed un’altra
per il Bosforo. Alcune cicogne transitano anche
sulla nostra penisola, attraverso lo stretto di Mes-
sina, ma questa rotta non è la prediletta a causa
dell’ampio tratto di mare che separa la Sicilia
dall’Africa, poiché le correnti termiche di aria cal-
da, essendo prodotte dal riscaldamento del terre-
no effettuato dai raggi solari, sono praticamente
assenti sopra il mare e quindi rendono il volo più
faticoso.
In passato, a partire dagli anni 50, sono stati osservati alcuni tentativi spontanei di ritorno alla
nidificazione nel nostro Paese ma, sia per le condizioni non idonee del territorio, inquinamento,
uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci in agricoltura, sia a causa dell’intervento dell’uomo,che
continuava a cacciarle, non ebbero esito positivo.
Solo a partire dal 1985, dopo anni dedicati alla ricostruzione ambientale, alle campagne educative
svolte da LIPU e WWF ed infine al varo di una legislazione di tutela competente si è potuto assi-
stere ad un lento aumento delle cicogne in Italia. Così facendo oggigiorno le coppie selvatiche di
cicogna bianca che nidificano nel nostro Paese sono più di 100; tuttavia esse vengono avvistate in
delle zone insolite, come sulle cime dei pali ad alta tensione, e non sappiamo cosa le spinge ad
"affidarsi" a zone tanto rischiose per la loro stessa vita. Inoltre alcune cicogne sono state avvista-
te anche sul nostro territorio e gli ambientalisti le stanno tenendo d’occhio per raccogliere quante
più informazioni è possibile. RAIMONDO MARIA classe IV ACM -Grazzanise
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NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
L'AVVISTAMENTO DELLE CICOGNE: Ritornano in Italia questi splendidi uccelli
In meteorologia per Medicane (ciclone di tipo tropicale) o Cicloni tropicali mediterranei o an-
che uragani mediterranei s'intende un sistema di bassa pressione
caratterizzato da piogge torrenziali, forti venti e un calo del-
la pressione. Attualmente risulta ancora difficile separare i Medica-
ne da altri sistemi mediterranei che, vengono mostrati dal satellite
come una struttura spiraliforme riconducibile a quella di un uraga-
no. La loro origine, come quella degli uragani tropicali, è da ricer-
carsi nell'eccesso di energia termica accumulata sopra il mare. Tale
energia viene trasformata rapidamente in energia cinetica, ovvero
in un intenso moto vorticoso dell'aria, con minima dispersione in
moti transazionali essendo una struttura quasi isolata.
Il periodo dell'anno in cui si possono verificare è quello in cui
la temperatura superficiale del mar Mediterraneo è più alta (intorno
ai 26 °C), condizione che si verifica normalmente tra agosto e set-
tembre sullo Ionio, sul basso Tirreno, sul canale di Sicilia, sul mar
di Sardegna e sull'Adriatico centrale, ma possono formarsi comun-
que tra luglio e gennaio se ci sono altre condizioni favorevoli. Condizione necessaria per la loro na-
scita è la presenza di aria molto calda e prossima.
Nonostante il grande numero di articoli a riguardo, molti studiosi sembrano ancora essere ignari di
un fenomeno all'apparenza banale, ma che in realtà potrebbe rivelarsi pericoloso e che, per que-
sto, non dovrebbe essere sottovalutato.
RAIMONDO MARIA classe IV ACM- Grazzanise
I MEDICANE: Anche il Mar Mediterraneo ha i suoi uragani.
I principali protagonisti dell'immigrazio-
ne di oggi provengono dai paesi dell'Africa, dell'
India e dell'America Latina. Questi paesi per se-
coli sono stati sfruttati per le loro ricchezze da
popoli europei che li hanno colonizzati. Tutto
questo sfruttamento di risorse primarie e mano-
dopera ha impedito la costruzione di un tessuto
nazionale e una base economica da dove partire.
La miseria, la fame spingono quotidianamente
questa povera gente a imbarcarsi su piccole bar-
che e ad affrontare un lungo viaggio in mare,
sbarcando poi sulle nostre coste. Essi sperano di
trovare una terra migliore che offra loro soprat-
tutto un lavoro ed un' integrazione nella società.
Ciò che crea più preoccupazione è sicuramente il fatto che molti di questi immigrati sono clande-
stini e vivono in condizioni degradanti. Naturalmente le organizzazioni criminali sono le prime a
reclutarli, offrendo loro del lavoro illegale.
L’Italia, essendo la prima volta che si vede sottoposta a un così grande flusso migratorio, non ha
ancora definito una propria linea di comportamento. Il governo sta affrontando l’argomento e ha
approvato alcune leggi che possono aiutare gli immigrati a risolvere alcuni loro problemi di tipo
economico; inoltre sta cercando di vararne delle nuove per rendere ancora meno difficile la vita degli extraco-munitari in Italia.
Gli extracomunitari, purtroppo, troveranno sempre dei problemi relativi alla convivenza; si può
solo sperare che la condizione in cui sono costretti a vivere nei loro paesi migliori, in modo che
non debbano necessariamente lasciare la loro patria per cercare un futuro incerto in un altro
Paese.
Salvatore SGUEGLIA 4 BMM
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NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico
IMMIGRAZIONE: UN FENOMENO CHE AFFLIGGE L'ITALIA
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INTERVISTA AD ANTONIO SCIALDONE
Il dott. Antonio Scialdone è Senior
Manager presso Accenture Techno-
logy Solutions, ha studiato Infor-
matica presso l’Università DI Saler-
no e ha seguito, in qualità di esper-
to esterno, la classe IVBMM nel Pro-
getto Impresa in azione
Cosa l'ha spinto ad intraprende-
re la vita d'azienda?
Il mio non è stato amore a prima
vista, perché dopo la laurea punta-
vo fortemente a lavorare all'interno
dell'università. Fu il mio professore
con cui avevo realizzato la tesi a
consigliarmi di allontanarmi e di da-
re un'occhiata fuori, dove trovai un
nuovo mondo fatto di sfide, di per-
sone da conoscere. Attualmente
sono 15 anni che lavoro in azienda.
Come mai ha deciso di collaborare con la Junior Achievement?
Per il semplice motivo che trascorro molte ore in ufficio e non dedico molte ore per il territorio. Sic-
come anche io avevo voglia di mettermi a disposizione decisi di aderire a questo progetto.
Arriva un momento nella vita in cui oltre a ricevere devi
anche dare.
Che consiglio può dare a tutti quei giovani che vo-
gliono intraprendere la sua stessa carriera?
Il consiglio principale che posso dare è quello di valoriz-
zare l'impegno. Attraverso quest'ultimo si superano molti
ostacoli, tantissime difficoltà e tutto ciò che sembra im-
possibile diventa fattibile. Quindi ragazzi impegnatevi fino
in fondo per qualsiasi strada volete intraprendere!
Grazie mille per l’intervista, la troverà sul nostro giornali-
no online!
Salvatore Sgueglia 4 BMM
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Prevenzione contro alcol e droga, si è concluso il progetto
"Segnali 3"
Si è concluso, a Capua, un importante progetto di prevenzione e sensibiliz-
zazione sulle problematiche relative al consumo dell'alcol e delle sostanze stupefacenti
in genere. L'iniziativa, dal titolo "Segnali 3", che ha coinvolto l'istituto tecnico industriale Giulio Cesa-
re Falco, il liceo Pizzi e l'istituto comprensivo "Pier delle Vigne", è stato realizzato grazie alla diretta
partecipazione dei dirigenti scolastici, del direttore del Sert di Capua, dei docenti e dei tutor delle tre
istituzioni scolastiche promotrici. E' stato anche presentato il calendario multimediale che i ragazzi
delle tre scuole hanno realizzato insieme a Ignazio Igor De Rosa e a Mattia Izzo, esperti di grafica
multimediale.
Nel corso dell'iniziativa, la direttrice del Sert di Capua Lilia Nuzzolo, con Domenico Tavelli e Vittoria
Palmiero, è intervenuta sulla questione delle dipendenze, riportando i risultati dei monitoraggi effet-
tuati con gli alunni negli incontri pomeridiani pianificati di concerto con i tre istituti coinvolti. Presen-
te anche l'Unità Operativa Mobile di prevenzione alcool con il personale specializzato del Centro Di-
sturbi Comportamentali dell'A.S.L. CE, diretto da Roberto Malinconico, che da sempre è impegnato
nel contrasto dei fenomeni di devianza. Sono stati distribuiti agli alunni diversi stampati informativi
sui rischi legati all'abuso di sostanze alcoliche e test alcolemici monouso. Inoltre, con l'ausilio di
particolari dispositivi, come gli occhiali e il tappeto del "Percorso Ebbrezza", i ragazzi hanno potuto
valutare direttamente quali catastrofici effetti provoca, alla vista e ai riflessi dei guidatori, l'assun-
zione anche di una quantità minima di alcol.
Soddisfatto il sindaco della città Carmine Antropoli, che ha reso all'iniziativa il doveroso plauso isti-
tuzionale, considerata "l'importanza della prevenzione per combattere il consumo e l'abuso di so-
stanze alcoliche e stupefacenti."
Dal Corriere di Caserta del 15 giugno 2015
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PROGETTO
SEGNALI 3
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Destinazione PRAGA
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Quest’anno il viaggio d’istruzione ha avuto come meta Praga e si è fatto dal 16
Aprile al 21 Aprile. La nostra compagnia aerea è stata la “Wizzair”, l’Hotel in cui abbiamo
pernottato è stato l’Holympik aveva ben 19 piani e noi stavamo al settimo! Da lassù si
poteva ammirare una panoramica del distretto Praga 8. All’Hotel ci ritrovavamo per la
colazione e la cena, durante la giornata, infatti, visitavamo la città
Il centro di Praga è suddiviso in cinque parti: la Città Vecchia (o Staré Město), il Piccolo Quartie-
re (Malá Strana), la Città Nuova (Nové Město), il Castello e i dintorni (Pražský Hrad a Hradčany) e
il Quartiere Ebraico (Josefov). Abbiamo visitato la piazza San Venceslao, la piazza dell’orologio
astronomico, che ogni ora si avviava con un meccanismo antichissimo che abbiamo visto dall’inter-
no, il ponte San Carlo dove tramite una visita guidata all’interno di un battello abbiamo potuto am-
mirare i monumenti circostanti, la Cattedrale di San Vito, la finestra della “definastrazione”, il Museo
nazionale, la casa della Madonna nera
Abbiamo visto anche una delle tante sinagoghe e il vecchio cimitero ebraico!
Insomma è stata una bellissima esperienza che ha ampliato il mio bagaglio culturale e ringrazio vi-
vamente la scuola per avermi dato la possibilità di andare all’estero! è un viaggio che rifarei sicura-
mente!
Nicolamario DI ROBBIO 5 BEL
Praga: fra cultura e divertimento
Praga: bellissima città della Repubblica Ceca( di cui è capitale dal 1993), presenta un mix fra cultura e movida
all’interno di essa; infatti è un luogo contenente sia molti teatri, sale da concerto, gallerie e club musical di tut-
to rispetto, sia night club, pub e discoteche che sono i locali che attirano principalmente le miriadi di turisti che
arrivano in ogni periodo dell’anno in questa magnifica città.
Praga comprende oltre 1,3 milioni di abitanti; come se la città non fosse già abbastanza animata e caotica !Sono
approdati qui, per 6 stupendi giorni, gli alunni dell’I.T.I G.C Falco per la gita di fine anno delle classi quinte.
Praga è stata scelta proprio perché offre sia luoghi di divertimento e svago per i giovani, sia luoghi che hanno un
patrimonio artistico e culturale smisurato; basti pensare che nel 1992 Praga fu inserita nella lista dei patrimoni
dell’umanità dell’UNESCO.
ragazzi hanno vissuto giorni particolarmente intensi tra il 16 e il 21 Aprile dell’anno corrente: sono state varie le
passeggiate, fatte in mezzo alla popolazione ceca e il suo patrimonio artistico-culturale, che hanno permesso la
completa “immersione” degli alunni nell’atmosfera piacevole della città più grande della Repubblica Ceca. Essa è
suddivisa in 22 distretti amministrativi( gli alunni hanno alloggiato nell’8° distretto presso l’Olympik Hotel) e il
centro è suddiviso, a sua volta, in cinque parti: la Città Vecchia ( Staré Město), il Piccolo Quartiere (Malá Stra-
na), la Città Nuova (Nové Město), il Castello e i dintorni (Pražský Hrad a Hradčany) e il Quartiere Ebrai-
co (Josefov).
Senz’altro la visita guidata nel quartiere ebraico Josefov , dove hanno visitato anche una delle tante sinagoghe li
presenti, è stata la più toccante: ricordare certi eventi accaduti e le singole vicende diverse da nazione in nazio-
ne non può che scrollare le coscienze di chi in quel momento si trova in un luogo del genere.
I ragazzi hanno potuto assistere, come tutti i turisti passanti per Praga, al “Corteo degli Apostoli”, un meccani-
smo riguardante l’ orologio astronomico situato nella “Staroměstské náměstí”; ossia nella piazza della città vec-
chia. Questo meccanismo è funzionante in modo tale da mettere in movimento, allo scoccare di ogni ora, delle
figure rappresentanti i 12 Apostoli. Allo scoccare di ogni ora, inoltre, fuoriesce dall’orologio un gallo che canta;
tutto ciò fa ridere i turisti ! L’orologio presenta un quadrante inferiore composto da 12 medaglioni raffiguranti i
mesi dell'anno; esso è detto astronomico perché oltre all’ora sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e
della Luna.
Oltre alla visita della bellissima e antica città vecchia, gli alunni dell’ I.T.I hanno potuto visitare la città nuova e
quindi ammirare la bellissima Piazza Venceslao che è lunga oltre 750m e presenta un’area di 45.000 m2 : di-
mensioni anomali che rendono questa piazza luogo di qualsiasi manifestazione interessi la comunità ceca in toto.
Gli alunni non potevano non visitare il Castello di Praga ,situato ad Hradčany (quartiere praghese) e la magnifi-
cente cattedrale di Praga: la Chiesa di San Vito. Essa al suo interno ha la reliquia di San Luca Evangelista; que-
sta cattedrale rappresenta una parte molto significante del patrimonio culturale praghese che è conosciuto in
tutto il mondo. Una visione panoramica della città si è avuta quando su di un battello gli alunni hanno attraver-
sato il fiume Moldava( che attraversa Praga)
E’ stata un esperienza sensazionale che senza dubbio ha arricchito gli animi dei partecipanti e degli accompa-
gnatori i quali sono tornati contenti e consapevoli di aver arricchito ulteriormente il loro bagaglio culturale. Gli
alunni delle classi quinte non potevano aspettarsi un “fine anno “migliore; ed ora? SOTTO con l’esame!
Nicola AIEZZA 5 BEL
PRAGA
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INSERTO ART. 9
FALCO TIME OUT
Ideato dai ragazzi del proget-to:“Insieme per il successo formativo” Corso di Italiano classe prima a.s.
La tifoseria italiana è una delle più violente nel mondo del calcio. Il comportamento dei tifosi
non è come dovrebbe essere, infatti a causa di scontri tra tifosi di diverse squadre sono morte
molte persone. Ultimamente ci sono state vittime come Ciro Esposito, morto a Roma durante
uno scontro tra ultrà romani e napoletani, oppure altri scontri ci sono stati sempre a Roma du-
rante una partita dell’Europa League contro la Polizia. Ci sono stati anche molti casi di razzismo
con cartelloni rivolti ai giocatori di colore dagli spettatori sugli spalti. Questi non sono comporta-
menti giusti sia per i giocatori, sia per chi vuole guardare la partita tranquillamente. Inoltre, la
violenza è un pessimo esempio per i bambini che guardano le loro squadre del cuore ed è ri-
schioso per loro andare allo stadio. Sono tanti anni che succedono queste cose e solo poco tem-
po fa sono stati presi dei provvedimenti più severi. La morte dei tifosi non riesce a fermare la
violenza e far capire che questi atteggiamenti non portano a nessun risultato. Io penso che le
associazioni calcistiche dovrebbero prendere seri provvedimenti contro i tifosi violenti e quei po-
chi tifosi che si comportano bene dovrebbero ribellarsi contro tutti gli esaltati che sporcano l’im-
magine del calcio che è un’attività sana, pulita e che dovrebbe unire squadre e tifosi, invece di
separarli con stupide lotte.
Carusone Pierangelo, classe 1° Bin
LO SPORT: IL COMPORTAMENTO DEI TIFOSI DEL CALCIO
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NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
INSERTO ART. 9
Voler essere in forma grazie a una regolare attività fisica
non ha un valore esclusivamente estetico, e non è legato
alle persone che vogliono perdere peso. Il movimento, cioè
l’allenamento quotidiano è infatti considerato dall’organizza-
zione mondiale della sanità molto importante. Il vantaggio
principale dell’attività fisica è a carico del sistema cardiova-
scolare, perché lo sport irrobustisce il cuore aumentando
l’efficienza e riducendone i battiti. Fare sport è molto impor-
tante anche per le persone disabili. Parlando di questo pos-
siamo dire che gli sport per i disabili sono prevalentemente
sport paraolimpici (sia estivi che invernali ), ma lo sono an-
che molti altri e di ogni tipo, inclusi alcuni sport estremi . Lo
sport ci aiuta a mantenerci in forma e mantenerci in forma
significa non aver malattie. Lo sport più praticato dai disabi-
li è l’atletica leggera. Fare sport infine, essere parte di una squadra, aiuta anche a socializza-
re .
Tamburrino Antonio, classe 1 ATL
LO SPORT:QUESTO SCONOSCIUTO
LA FINALE DI CHAMPION LEAGUE
La finale di Champions League
2014/2015 si giocherà a Berli-
no il 6 Giugno tra Juventus e
Barcellona. Nel 2002/2003
queste due squadre si sono
affrontate nei quarti di finale di
Champions League e ha avuto
la meglio la Juventus passando
in semifinale. La Juventus nel
suo palmarès ha 2 Champions
League conquistate, invece, il
Barcellona, chiamata anche squadra Blaugrana, ne ha 4. L’ultima Champions vinta dalla Juven-
tus è stata nel 1995/1996 con l’ Ajax, partita vinta ai rigori. Il Barcellona, invece, l’ultima
Champions League l’ha vinta nel campionato 2010/2011 giocando contro il Manchester United
e battendolo 1-3. La Juventus vuole vincere a tutti i costi questa Champions League per cerca-
re di fare il Triplete (Scudetto-Coppa Italia-Champions League). Quest’anno la Juventus ha vin-
to sia lo Scudetto che la Coppa Italia, invece, il Barcellona ha vinto sia lo Scudetto che la Cop-
pa del Re (così chiamata in Spagna). I giocatori della Juventus vogliono dimostrare che sono
più forti, ma il Barcellona è tecnicamente più preparato. Nel calcio però tutto è possibile e
spesso squadre che partivano svantaggiate hanno rovesciato i pronostici.
Parisi Emanuele Secondino, classe 1 ATL
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INSERTO art. 9
LA BUONA SCUOLA DI RENZI?
La buona scuola: così si chiama la ri-forma della scuola proposta dal pre-
mier Matteo Renzi. Se questa riforma entrerà in vigore per gli studenti e i
professori ci sarà una vera e propria rivoluzione. Non tutti la pensano allo stesso modo, c’è a chi piace questa
riforma e a chi no, ma la maggioranza dei docenti e degli studenti è contra-
ria, infatti in molte città e paesini si stanno attuando molte forme di prote-sta. I punti principali della riforma so-
no questi: si aumenteranno le ore di alternanza scuola/lavoro, si darà più
potere ai presidi che potranno scegliersi i docenti, si introdurranno nuove discipline, inoltre il preside diventerà una specie di burattinaio e i professori dei burattini, e sarà il preside a decidere quale formazione far fare ai suoi insegnanti.
Io penso che questa riforma non parla dei veri problemi della scuola che sono: gli edifici vecchi e pericolosi, le classi molto affollate, i professori non troppo motivati all’insegna-
mento, la mancanza dei laboratori, gli arredi scolastici rovinati, gli strumenti tecnologici spesso assenti. Perciò io vorrei dire a Renzi che prima di pensare a fare le rivoluzioni è meglio che si oc-
cupi dei nostri problemi di tutti i giorni. Ventriglia Axum Mattia , 1° BINF
CELLULARE, AMORE MIO…
La storia dei cellulari iniziò nel 1973, quando l’ingegne-re Martin Cooper effettuò la prima chiamata dal proto-
tipo Dyna-tac 80000X che pesava 1130 grammi e la batteria aveva 35 minuti di autonomia. Esso venne so-prannominato “il mattone” per le sue dimensioni, e la
sua unica funzione erano le chiamate. Poi nel 1989 uscì un nuovo prototipo che si chiamava Motorola Mi-
cro-Tac di dimensioni molto più piccole con lo sportelli-no, che oltre a fare le chiamate aveva la funzione di
inviare e ricevere messaggi. Nell’anno 1998 ci fu una rivoluzione per i cellulari, perché
gli ingegneri della Nokia disegnarono un’antenna piccola e compatta. L’anno successivo, cioè nel 1999, uscì sul mercato il primo cellulare ad alta
tecnologia WAP e si chiamava Nokia 7110. Le sue opzio-ne erano molto ricche: oltre ad inviare messaggi e fare le chiamate, aveva accesso ad internet. Col passare del
tempo i cellulari si sono evoluti sempre di più aggiungen-do molte applicazioni: per esempio il GPS con cui è possi-
bile vedere dove si trova il cellulare in caso lo perdiamo, o ancora il navigatore o l’accesso a dei network come Fa-
cebook ecc. C’è anche un’ applicazione che permette di scaricare moltissimi giochi. E ogni gioco o app occupano una parte di memoria e questa memorie può essere
espandibile fino a 128 gb. Possiamo dire, se volessimo fare un confronto, che i nuovi modelli sono poco resistenti ma più costosi, mentre
quelli vecchi erano meno costosi, ma più resistenti. Sorbo Sebastiano, classe 1 BIN
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DROGA: SMANTELLATO TRAFFICO INTERNAZIONA-
NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
Il 28 maggio sono stati arrestati quattro marocchini e due
persone si trovano agli arresti domiciliari. Questo è il risultato
di un’operazione antidroga della polizia di Milano. Però secon-
do le indagini della Squadra Mobile i malviventi da dicembre
2011 a giugno 2012, hanno venduto cocaina ed eroina nelle
province di Milano e Monza-Brianza. La cocaina, in particolare
veniva importata dalla Spagna, mentre l’eroina dai Paesi Bas-
si. Nel corso dell’attività investigativa gli uomini della Squadra
Mobile avevano già arrestato in flagranza di reato 9 persone,
sequestrando complessivamente 71,8 chilogrammi di eroina e 3,4 chilogrammi di cocaina. In parti-
colare, l’eroina era l’ 8% di quella sequestrata nel 2012
su tutto il territorio nazionale.
Questo sequestro ci fa capire l’importanza della preven-
zione del problema della droga, soprattutto tra i giova-
ni. La droga è una sostanza stupefacente che ha gravi
effetti farmacologici sul Sistema Nervoso Centrale, e in
particolare sullo stato di coscienza. L’uso di alcune di
queste sostanze può determinare l’insorgenza di feno-
meni di dipendenza fisica oltre che di effetti collaterali.
Oggi i ragazzi prendono molto spesso le droghe, perché
vogliono sentirsi grandi, vogliono divertirsi e credono
che facendo cosi possono sentirsi meglio, più potenti,
invincibili. Invece i danni che essa provoca nell’organi-
smo sono pericolosi e devastanti e prima di cominciare
a drogarsi sarebbe meglio che un ragazzo ci pensasse mille volte
Baldassarre Giovanni, classe 1 AMM
INSERTO art. 9
IL CAVALLINO IN VETTA
La stagione del campionato di Sebastian Vettel può
definirsi ampiamente positiva. La Ferrari si conferma
la seconda forza mondiale alle spalle di una Mercedes
sempre più lontana , ma non più irraggiungibile. Vet-
tel, quattro volte campione del mondo racconta la ga-
ra a Shangai chiusa in terza piazza: “ Penso sia stata
una bella gara , siamo stati più vicini alla Mercedes.
Abbiamo provato ad impensierirli e nel primo tratto
siamo stati molto vicini. Abbiamo ottenuto un altro
podio , che è molto importante; speriamo di poterci
avvicinare ancora di più per poter mettere loro mag-
giore pressione. Nel finale non ero preoccupato da
Raikkonen, lo stavo controllando”.
Positiva anche la prestazione di Kimi Raikkonen, all’arrivo e tra i migliori nella gestione della
macchina. Sorride anche il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene: “ Sono molto con-
tento per Kimi. Non era una pista facile per noi “
La Ferrari è una casa automobilista italiana, fondata da Enzo Ferrari, che produce autovetture
sportive d’alta fascia e da gare; essa gestisce, tra l’altro, una delle più titolate squadre sportive
impegnate nelle competizioni automobilistiche del mondo, la scuderia Ferrari. La sede dell’azien-
da è situata a Maranello, in provincia di Modena e dal 2014 è guidata da Sergio Marchionne, già
amministratore della FIAT. Il simbolo ufficiale è il cavallino rampante e deriva da quello dell’
aviatore Romagna asso della prima guerra mondiale (1888-1918), ceduto personalmente dalla
madre nel 1923 come portafortuna a Enzo Ferrari e da allora diventato emblema della casa au-
tomobilistica.
D’Angelo Danilo, classe 1 AEE
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QUESTA SCUOLA MI UCCIDE
Messa in sicurezza delle scuole d’Italia
Il grande problema che affligge le aule scolastiche in tutta Italia è quello che gli ambienti non sono idonei e funzionali ;
spesso gli studenti si ritrovano in locali inadeguati e strutturalmente anche peri-
colosi. Per esempio la cronaca ci parla spesso di incidenti per caduta di calcinac-ci o altri problemi. Ma ci sono anche altre
problematiche non meno importanti, nel mio Istituto per esempio, come le fine-
stre rotte, i bagni sprovvisti di porte, i banchi rotti e pericolosi in quanto potreb-bero causare graffi e rottura di abiti e
non adatti all’altezza degli studenti che negli ultimi anni si è elevata di parecchio.
Per non parlare poi dell’efficienza dei la-boratori e della mancanza di suppelletti-li, che riguardano anche la palestra. Gli
spazi aperti poi sono spesso pieni d’erba in crescita e di rifiuti provenienti da atti-
vità sportive effettuate da persone esterne dall’istituto anche se autorizzate. Il vero proble-ma secondo me è la scarsa attenzione politica che viene data alla scuola pubblica dai veri governi che si sono susseguiti, che hanno dato poco o niente dal punto di vista economico
al futuro di noi giovani.
Iaiunese Antonio, classe 1 ATL
INSERTO art. 9 LAVORO? SI, GRAZIE.
Un grande problema di oggi è la difficoltà dei giovani a trovare lavoro dopo la fine
della scuola. L’Italia è l’ultimo paese dell’a-rea OCSE per occupazione giovanile, sola-mente il 52,8% ha un lavoro tra i giovani
di 25-29 anni e alcuni sono costretti a fare un lavoro diverso da quello per cui hanno
studiato nella scuola superiore. Il Sud-Italia ha un tasso di disoccupazione giovanile tra il 40%-50% mentre al Nord arriva al 30%,
ma il problema parte dalle scuole, perché alcune non interagiscono con il lavoro. Per
esempio, gli stage lavorativi potrebbero es-sere pagati. La maggior parte dei ragazzi lascia la scuola a 16 anni e si trova nel
mondo del lavoro senza alcuna competenza. Un altro problema è l’età minima per andare in pensione cioè a 66 anni, questo non dà possibilità di lasciare posti di lavoro ai giovani. Ora
l’Italia spera di riprendersi da questa crisi e aumentare l’occupazione giovanile partendo dalla scuola, dove i ragazzi imparano a vivere nella società futura. La scuola che faccio io è
un istituto tecnico che dovrebbe prepararmi ad entrare subito nel mondo del lavoro. Ma per fare questo secondo me ci vorrebbero laboratori più attrezzati e funzionanti e soprattutto bisognerebbe fare un tirocinio nelle aziende fin dal primo anno. In Italia oggi c’è bisogno di
operai e persone che sanno usare le mani e invece proprio questi mancano perché tutti cer-cano il lavoro in ufficio.
Michele De Domenico, classe 1 AINF
PALLAVOLO: UNO SPORT PER TUTTE LE STAGIONI
La pallavolo detta anche “beach volley” si gioca su un campo della lunghezza di 18m. e della larghez-
za di 9m. Il campo è suddiviso in due parti sepa-
rate da una rete. Il gioco consiste nel far arrivare
la palla da qualsiasi punto nel campo dell’avversa-
rio. Ogni squadra deve essere composta da 6 gio-
catori. Il gioco ha inizio con la battuta, se la palla
cade nel campo dell’avversario la squadra acqui-
sta il punto ed ha diritto a battere .
Serie B1 maschile 2014-15
La seria B1 verrà giocata dal 18 ottobre 2014 al
14 giugno 2015: al torneo parteciperanno 38
squadre di club. La pallavolo è uno sport non mol-
to praticato dai ragazzi ,che spesso preferiscono
andare a calcio. Contrariamente al calcio che svi-
luppa i muscoli delle gambe, invece la pallavolo
sviluppa i muscoli delle gambe e delle braccia, gli
addominali e persino i muscoli delle mani. Inoltre,
come il calcio la pallavolo è un gioco di squadra
che stimola generosità tra i giocatori, la tattica e
l’appartenenza alla stessa maglia.
Demyshkevych Andriy, classe 1 BEE
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INSERTO art. 9
SPORT ANTICHI VS SPORT MODERNI
Come ben sappiamo il calcio è lo sport più praticato al mondo, ma ci sono altri sport che le persone non conoscono e che sono lo stesso molto interessanti, ad esempio l’an-
tico e poco noto Pancrazio, chiamato anche M.M.A. Il Pancrazio è un antico sport da combattimento che face-
va parte dell’atletica pesante greca e consisteva in un misto di lotta e pugilato. Il lottatore doveva sconfiggere l’avversario con tutte le tecniche possibili però era vie-
tato mordere e accecare e se il lottatore veniva colto in fallo veniva frustato dall’arbitro. Poi non c’erano limiti di
tempo e l’incontro durava fino a che uno dei due lotta-tori andava K.O. o si arrendeva. Si combatteva in un perimetro con fondo sabbioso.
Il Pancrazio moderno, la cosiddetta VALE-TUDO o M.M.A. viene combattuto in un ring quadrato standard
o in una gabbia ottagonale con rete di protezione e di solito ci sono 3 round da 5 minu-ti, ma le regole oggi sono più re-strittive per la salvaguardia della
salute dell’atleta. Questo è uno sport per tutti ma solo con molto
allenamento e molto coraggio si può sfondare nel professionismo. Una delle palestre dove si può pra-
ticare l’M.M.A. in modo perfetto è a Capua, nella sede del Legiona-
rius Team Capua, gestita dall’unico italiano in U.F.C. (Ultimate Figh-
ting Championship) Alessio Legio-narius Sakara.
Natale Oreste, classe 1 BIN
CHI DI HORROR FERISCE ,
DI HORROR PERISCE
Il cinema è la cosa più amata
dai ragazzi, il genere più amato
sono i film horror, perché dan-
no tanta adrenalina, fanno ve-
nire i brividi e poi ci coinvolgo-
no in situazioni di paura. Le ori-
gini del genere dell’horror risal-
gono quasi agli inizi del cinema
stesso. Le prime immagini di
eventi soprannaturali si pos-
sono trovare in alcuni contenuti
muti creati da pionieri del cine-
ma come Georges Méliès. Il
primo film horror risale al 1896
ed è Le Manoir du diable. Il primo film italiano horror risale al 1941 è si chiamava L’uo-
mo lupo, che parlava appunto dei lupi mannari. Tra i film horror più interessanti in questi
ultimi anni ci sono: L’esorcista, La notte dei morti viventi , Non aprite quella porta , The
ring , L’evocazione, Il rito e La bambola assassina. Io penso che questo genere di film abbia
una sua utilità soprattutto per quei ragazzi fragili e timorosi perché infonde in loro una mag-
giore sicurezza e un aiuto per superare le paure.
Fruggiero Vincenzo, classe 1 AMM
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LA STESSA DIGNITA’
Sono un ragazzo indiano, mi chiamo Gagadeep e vivo da otto mesi in Ita-
lia. I miei compagni di classe, il primo
giorno di scuola mi guardavano incu-riositi e un po’ divertiti per il mio mo-do di raccogliere i capelli, mai tagliati
dalla nascita, in un turbante così co-me mi obbliga la mia religione. E’ ve-
ro qui in Italia dove il cattolicesimo è la religione più diffusa non c’è questa usanza. Ma credo che la diversità
debba essere un arricchimento cultu-rale e non motivo di prese in giro. So-
no un ragazzo normale, che vive come tutti i suoi coetanei, in grado di provare sentimenti e di fare pensieri profondi per cui mi sento di dire che veramente tutti i giovani sono uguali con la stessa dignità pur professando religioni diverse o avendo abitudini alimentari diverse.
In fondo noi tutti abbiamo la stessa capacità di amare e riconoscerci figli di un Dio creatore qualunque sia il suo nome
Singh Gagadeep, classe 1 AEE
INSERTO art. 9
Era il Natale del 1970, il giorno di De Domenico e incontrai tre
re magi per via Parisi. Uno di loro che si chiamava Baldassarre
ed aveva un viso D’Angelo bellissimo mi regalò un Carusone
d’argento che ancora conservo. Ricordo ancora quella giornata
Iaiunese perché provai un’emozione Fruggiero nel ricevere un
dono inatteso. Ricordo anche che andai con i miei genitori a
comprare un Sorbo al bar Ventriglia e di fronte c’era un Tam-
burrino che suonava uno strano strumento, chiamato Singh. La
musica che faceva sembrava provenire da un altro mondo tanto
era dolce e pensai che fosse un Pierangelo a suonarla. Quella fu
una giornata stupenda e ancora non l’ho dimenticata.
I ragazzi del corso di potenziamento in italiano delle classi prime.
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LETTERE IN REDAZIONE
Caro Preside Tutore,
in questa missiva/lettera vorrei comunicarle un paio di cosette che credo riguardino anche tutti gli altri
compagni di scuola. Il fatto è questo: per me il periodo invernale non presenta una grave minaccia , ma
per quanto riguarda il periodo che comprende Aprile, Maggio, Giugno avrei molte cose da dire. In primis,
nelle aule si soffre un caldo pazzesco che a dirla tutta io quasi stramazzo a terra, e pertanto vorrei che
fossero installati dei condizionatori nelle aule per rinfrescare l’aria afosa. Poi per quanto riguarda gli arredi
presenti nelle aule, beh, le sedie sono in gran parte rotte e inutilizzabili (ma vengono usate lo stesso), poi
vorrei che la durata della giornata in caso di caldo venisse ridotta da 5/6 ore a 4.
Caro Preside,
grazie per averci dato la carta dello studente ed è già un pensiero bello.
Dico solo una cosa, in classe si muore di caldo e bisognerebbe cambiare sia le sedie sia i banchi, perché le
sedie in alcune aule sono rotte e i banchi hanno strappato i jeans a molti miei compagni.
Dico solo di fare questo e nient’altro.
P.S. Puoi avvisare Renzi se vuoi.
Caro Signor Preside.
con queste giornate di caldo, vorremmo fare cinque ore, altrimenti diventeremo dei ghiaccioli che si stan-
no sciogliendo. Però una cosa non mi quadra è che voi dovete avere il condizionatore in presidenza, e
noi dobbiamo morire di caldo nelle aule; poi le sedie nelle classi sono scomode e i banchi sono rotti, noi
vorremmo delle poltrone su cui sederci.
P.S. Le porgo i miei più cari saluti.
Caro preside,
sono un alunno di questa scuola vorrei comunicarle che ci sono certe cose che deve prendere in consi-
derazione: i banchi della scuola sono ormai vecchi e rotti e bassi per la nostra altezza. Ci sono anche mol-
te altre cose, come finestre, bagni, porte, laboratori , da aggiustare o migliorare.
Caro Preside,
voglio solo dirti che questa scuola non mi piace perché mi sembra un carcere. Ne ho visto uno in un film che
sembrava questo istituto. I muri dei corridoi sono grigi o sporchi e anche nelle aule sembra di stare in un ospe-
dale. Puoi far dipingere la scuola di colori diversi? Io penso che se ci troviamo in ambienti colorati e vivaci ci
viene di più la voglia di studiare. P.S. Io aiuto mio padre a pitturare a casa mia, se vuoi posso dare una mano
anche a scuola.
Ciao
INSERTO art. 9
Caro Signor Preside Tutore,
non se ne può più, fa un caldo enorme, ti chiedo di mettere qualche condizionatore con aria fresca, almeno nei corridoi se non hai i soldi per installarli nelle aule. Poi un’altra cosa voglio
chiederti sempre gentilmente di cambiare i banchi rotti perché già ho buttato 5 pantaloni che si erano strappati a causa dei banchi e mia madre si è scocciata di comprarmene sem-pre di nuovi. Ti prego di leggerla. Grazie
Senti Preside,
nelle classi si soffre moltissimo di caldo, a causa delle finestre che si aprono poco, voi state con il condizionatore mentre noi ci sciogliamo. Anche noi lavoriamo non solo voi. Cosa ne pensate di migliorare la situazione nelle aule?
Tanti Saluti.
Caro Signor Preside, io sono un ragazzo indiano e mi piace avere un PC traduttore per esprimere i miei pensieri dall’ indiano all’italiano. Io l’ho conosciuta è una persona disponibile e gentile e la ringrazio
per avermi aiutato a conoscere di più la lingua italiana.
Caro Signor Preside, Io ti devo fare due domande
Perché voi nella segreteria avete il condizionatore, mentre nelle classi sembra di stare sotto le serre? Perché nei laboratori le sedie sono così scomode? Vi prego di aiutarci perché nelle aule ci
sciogliamo come dei ghiaccioli, mentre nei laboratori ci viene il mal di schiena a causa delle spalliere rotte.
Tanti saluti!
Caro Preside,
questo anno scolastico è stato fantastico, ma ci sono delle cose che potrebbero essere mi-gliorate tipo le sedie nel laboratorio di informatica che sembrano sedie a dondolo con gli schienali che si muovono. Poi nei bagni e nelle classi nel periodo invernale con le piogge
scorre acqua dal soffitto e dalle finestre e questo ci costringe a spostarci tutti in un punto asciutto dell’aula; i banchi sono vecchi e rotti presentando dei buchi e chiodi che escono
fuori causando qualche taglio se si passa vicino con la maglia. Le sedie invece sono basse e scomode per la schiena perché dopo un’ ora cominciano a dar fastidio e siamo costretti a cambiare postura mettendoci in una errata. Le palestre dovrebbero essere più attrezzate e il
campetto da calcio deve avere una rete nella porta e inoltre un recinto per evitare che il pallone vada nelle spine o sulla strada. I laboratori di chimica, fisica, informatica, meccanica
ecc. devono essere più attrezzati per permettere ai ragazzi di cominciare a imparare e spe-rimentare con l’aiuto dei professori. Distinti Saluti, anche dai miei genitori.
Caro signor preside,
la ringrazio per il meraviglioso anno trascorso in questa scuola, ma le vorrei chiedere se è possibile migliorare alcune cose. Nella mia classe la nostra lavagna non funziona e soprat-tutto in questo periodo ci sciogliamo come dei ghiaccioli e i banchi sono molto scomodi per
via che siamo molto alti. Vorremo avere almeno dei condizionatori d’aria per via che fa mol-to caldo. ed io e la mia classe o possiamo dire tutta la scuola vogliamo che nei bagni ci sia
più pulizia e che anche il terzo bagno sia più pulito .Inoltre vorremo che ci fossero più attivi-tà sportive come campionati di calcio o di basket ; il campetto di calcio dovrebbe essere si-stemato come la rete della porta e la recinzione attorno al campetto perché il pallone la
maggior parte delle volte va in mezzo alle spine o va in mezzo alla strada . Infine vorremmo che nei laboratori sia di informatica, di chimica e di fisica ci fossero macchinari nuovi e stru-
menti per fare esperimenti La saluto cordialmente .
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INSERTO art. 9
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IN REDAZIONE
Baldassarre Giovanni Cantiello Christian Carusone Pierangelo D’Angelo Danilo De Domenico Michele Demyshkevych Andriy Fruggiero Vincenzo Pio Iaiunese Antonio Natale Oreste Parisi Secondino Emanuele Singh Gagadeep Sorbo Sebastiano Tamburrino Antonio Ventriglia Axum Mattia
Disegni
Demyshkevych Andriy
Docenti referenti
Prof.ssa Andreana Crispino Prof.ssa Antonella Pozzuoli
INSERTO art. 9
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PROGETTAZIONE CELLA AUTOMATIZZATA
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GABBIA ESTERNA (Mobile): nella progettazione di una cella automatizzata si tiene presente degli
ingombri dovuti al campo d’azione che si crea nella movimentazione del robot, rappresentato dalla po-
sizione del braccio esteso totalmente (inviluppo max). Indipendentemente dalle limitazioni del robot
nei movimenti o nella programmazione mediante software, bisogna sempre tener conto del massimo
raggio d’azione, per prevenire i danni causati da eventuali malfunzionamenti di tipo meccanico o di
programmazione. In questa fase di progettazione si tiene conto di alcuni dati come il peso, riportato
sul robot stesso, e che può aumentare a seconda degli utensili che esso utilizza. Tutte le caratteristi-
che mancanti sono fornite via internet dalla casa produttrice del robot, come ingombri, velocità di ro-
tazione del motore.
Nel caso dell’ABB, la TEA impianti ha sviluppato un robot, del peso di 25 kg, per dimostrazioni prati-
che presso istituti scolastici, tenendo conto, durante la progettazione della gabbia:
della larghezza della porta scolastica per il passaggio della cella; s
si è scelto l’alluminio come materiale;
si è preso in considerazione uno spazio da terra di 80 cm, in modo tale da permettere il disassem-
blaggio del robot, il capovolgimento della gabbia, e il suo passaggio attraverso la porta;
il cerchio inscritto nella gabbia rappresenta il raggio di azione massimo;
si tiene conto di un’altezza di 180 cm, pari almeno a quella di una persona, in modo da evitare che
una persona venga a diretto contatto con il robot dall’alto.
MATERIALI: in commercio ve ne sono vari tipi. La gabbia può essere realizzata in ferro, il che com-
porta un peso maggiore, varie lavorazioni, manutenzioni; mentre l’alluminio è più leggero, e nonostan-
te un costo maggiore, è un prodotto finito e non necessita di lavorazioni e successive manutenzioni. In
commercio esistono vari profili, con i relativi accessori, che permettono di velocizzare la resa e di otte-
nere un servizio esteticamente migliore. Il catalogo dei profili e degli accessori è ottenibile via internet
dal sito della casa produttrice.
PROFILO: il profilo rinforzato in alluminio, corrisponde ad un profilo in ferro a sezione circolare cava,
ma con una resistenza inferiore. Nonostante l’alluminio abbia una resistenza inferiore al ferro, vengono
realizzate una serie di nervature all’interno di questo, per rinforzarlo e aumentare la resistenza; e a
parità di sezione con il ferro, risulta più resistente. Sulla parte esterna del profilo sono presenti dei bi-
nari, e tutta la struttura viene montata su ruote per facilitare la movimentazione.
SVILUPPO FINALE DELLA GABBIA: per diminuire la flessione del profilo vengono realizzati dei
montanti di scarico, collegamenti verticali fra i due piani posti per irrigidire la struttura, in quanto il
robot esegue lavorazioni di massima precisione, bisogna evitare cedimenti del materiale, nonostante
rimangano comunque tolleranze per la presa del pezzo e per il movimento dei vari giunti. Nel piano
viene infine installato anche il quadro di comando permettendo la movimentazione della struttura com-
pleta.
Antonio CARNIATO 5 AMM
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Motore a 2 tempi Il motore a due tempi è un tipo di motore a combustione inter-
na e fu inventato da Dugald Clerk nel 1879, mentre la prima
sperimentazione si ebbe nel 1880 da parte di Carl Benz.
Questo tipo di motore si differenzia dal più diffuso motore a
quattro tempi soprattutto per la diversa alternanza delle fasi in
relazione ai giri dell’albero motore: infatti nel quattro tempi si
ha una fase per ogni due giri dell'albero, nel due tempi si ha
una fase per ogni giro completo dell'albero.
A livello strutturale, il motore a due tempi non presenta le val-
vole ma vengono sostituite dalle luci che possono essere di tre
tipi: aspirazione (A), scarico (S) e travaso (T). Esse sono
delle fenditure non circolari ricavate direttamente sul cilindro,
aperte e chiuse dal moto alternato del pistone. Esso ha sul cielo
un deflettore, che serve ad indirizzare la miscela verso la came-
ra di combustione e fa in modo che la maggior parte della mi-
scela non fuoriesce dalla luce di scarico.
In questo motore le fasi sono le stesse come un motore a quat-
tro tempi.
L’aspirazione
Il pistone, in salita verso il PMS (Punto Morto Superiore), crea una depressione nel carter pompa, e con-
temporaneamente apre la luce di aspirazione. La depressione (0.2-0.4 bar) richiama la miscela ternaria
(aria/benzina/olio) dalla luce di aspirazione immettendola nel carter pompa, che la porterà nel cilindro
attraverso le luci di travaso nella fase successiva.
Durante la discesa del pistone verso il PMI (Punto Morto Inferiore) avviene la compressione della miscela
nel carter pompa, con un rapporto di compressione compreso tra 1,20:1 e 1,45:1. Nel momento in cui si
aprono le luci di travaso, la miscela aria-benzina entra nel cilindro.
La compressione
Il pistone, risalendo dal PMI, blocca dapprima le luci di travaso, poi quelle di scarico. Fra queste due fasi
può avvenire una prima compressione a causa dell'onda di pressione riflessa dalla luce di scarico. In que-
sto caso, una parte della miscela rientra nel cilindro, anche se la quantità intrappolata nel cilindro è infe-
riore alla cilindrata.
L’espansione o accensione
L'accensione, avviata da una candela, avviene con anticipi nettamente inferiori a quelli tipici del 4 tempi.
Dopo il PMS inizia l'espansione, che di fatto si interrompe al momento dell'apertura della luce di scarico, a
causa del brusco calo di pressione. Con il passare degli anni la luce di scarico dei due tempi si è man ma-
no ridotta, a favore di una sua estensione nel senso trasversale, in modo da avere un rendimento sempre
maggiore, del tutto paragonabile a quello dei quattro tempi.
Lo scarico
In fase di discesa il pistone scopre la luce di scarico. L'espulsione dei gas combusti avviene per semplice
differenza di pressione, e non per l'azione di pompaggio del pistone come nel 4 tempi. Lo scarico risuo-
nante, se presente, rende più veloce questa fase, grazie alla depressione sviluppata dal primo tratto dello
stesso, permettendo di ridurre l'altezza delle luci di scarico e aumentare il rendimento.
I pregi e i difetti di un motore 2TB sono:
Giovanni CASAVECCHIA D’AMICO IV BMM
PREGI DIFETTI
Dovrebbe essere più leggero del 40% perché manca-
no quasi tutti gli organi di distribuzione (es. albero a
camme, molle) e la potenza ( parità di cilindrata)
doppia rispetto ad un motore 4TB perché ha uno
scoppio per giro
Non c’è la coppa dell’olio, questo si miscela con
la benzina e quando brucia è molto inquinante,
motivo principale per cui non si usa
Sporca gli elettrodi e non fa avvenire lo scoppio
La fase di espansione è troppo breve
Durante il travaso la miscela del carter passa al
cilindro, ma dato che la luce di scarico è aperta
fuoriesce la miscela
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ESTATE ROCK
NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
Anche quest’anno ci sarà un’estate ricca di con-
certi e non mancano i grandi nomi. Tra gli artisti
più attesi ci sono: i METALLICA che tornano per
il secondo anno consecutivo in Italia che si esibi-
ranno sul palco del SONIPHERE festival a Milano
il 2 giugno mentre i KISS nella stessa data sa-
ranno all’arena di Verona; SLASH il 23 giugno al
ROCK in ROMA e il 24 giugno a Milano; gli AC/
DC dopo sei anni tornano in Italia, l’evento si
svolgerà il 9 luglio ad Imola; i MUSE il 18 luglio
al ROCK in ROMA , gli U2, il 4 e 5 settembre a
Torino.
Ovviamente non sono mancate le polemiche per il caro biglietti visto che i biglietti per gli AC/DC
vanno a partire dai 135€. Ma le polemiche non si fermano solo al costo dei biglietti ma anche alle
location, soprattutto quella dei MUSE che dopo aver riempito lo stadio olimpico due anni fa si esi-
biranno nell’ippodromo Capanelle di Roma.
Non mancano i concerti dei grandi artisti italiani il nome più atteso, senza alcun dubbio, è quello
di VASCO ROSSI che con il suo LIVE KOM 2015 si esibirà in 14 concerti in 8 città.
Insomma sarà un’altra estate ricca di grande musica con l’imbarazzo della scelta dati i grandi
nomi! Buona musica….a tutti!
Pasquale ZIBELLA 3 BEL
Il nostro Istituto , anche quest’anno , ha potuto rea-
lizzare il progetto G.S.S. " Sport a Scuola " per l'an-
no scolastico 2014 -2015. Tutti gli allievi dell' ISTI-
TUTO TECNICO Falco, sedi di Capua e Grazzanise,
sono stati coinvolti nelle attività interne, dimostrando
grande entusiasmo che, unito alle previsioni e all'en-
tusiasmo degli insegnanti di Scienze Motorie e Spor-
tive della Scuola, ha contribuito a realizzare, secondo
le proprie capacità, interesse e disponibilità, ciò che
si era preventivato. Tutti hanno aderito, rispettando i tempi stabiliti nei calendari programmati per
quanto riguarda le attività motorie previste per la preparazione per gli impegni stabiliti per il tor-
neo interno d'Istituto rispettando, così , regole ed organizzazione. I lavori si sono svolti in maniera
sistematica e sondando, come di solito, le capacità indivi-
duali. Tutte le attività hanno previsto , come di consueto,
anche la partecipazione degli allievi diversamente abili,
partecipazione mai negata negli anni precedenti. Si è po-
tuto , così , garantire un miglioramento degli aspetti le-
gati all’integrazione scolastica. Le attività previste per i
G.S.S. sono state il calcio a cinque , la pallavolo e il ba-
sket . Queste attività sono state svolte presso la palestra
coperta e presso il nostro campo di calcio programmate
con tornei interni ad eliminazione diretta dove si sono cimentate le classi del primo, del secondo
biennio e le classi terminali . Nell'attività del calcio a cinque , della pallavolo e della pallacanestro
gli allievi hanno partecipato agli impegni stabiliti garantendo il massimo della partecipazione ed
impegno.
Per quanto riguarda i collegamenti con
altre scuole del territorio, anche que-
st’anno il nostro istituto ha aderito con
grande entusiasmo alla III edizione delle
‘’ GAROFANIADI’’ . Questo evento pre-
vede la partecipazione di tutti gli Istituti
Superiori di Capua . Non potevamo di
certo mancare .Lunedi 8 giugno 2015 si
sono disputate le finali di pallavolo ma-
schile e il nostro Istituto si è classificato
al primo posto .Una grande soddisfazio-
ne per i nostri ragazzi che hanno partecipato, per noi insegnanti di Scienze Motorie e Sportive e
per tutto l’Istituto!
La redazione del giornalino online “La voce del FALCO”
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LE ATTIVITÀ SPORTIVE DEL “FALCO”
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L'ANGOLO
DEI DISEGNI
Pagina 41
Antonio PALMA 4 BEL
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Disegnare per me è ciò che mi dà la forza per vivere! Può sembrare eccessivo ma è proprio così!
Fin da piccolo nel momento in cui ero solo con un foglio bianco e una matita o con un colore, dise-
gnando , raccontavo me stesso e così facendo… sparivano tutte le mie ansie e paure!
Quando disegno era ed è ancora oggi l'unico momento in cui mi sento "in pace con me stesso".
Carmine Di Pasquale 3 BEL
L'ANGOLO
DEI DISEGNI
Pagina 42
Fabio ANTROPOLI 4AEL
NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
Pagina 43
NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
Pagina 43
Alcune classi dell’Istituto tecnico “Falco” di Capua, il 16 apri-
le 2015, hanno incontrato Marco Elhardo attivista dell’asso-
ciazione ActionAid e autore del libro “Terzo settore in fondo”,
con il sottotitolo di “cronostoria semiseria di un operatore
sociale precario”.
Il saggio di Elhardo è anche un romanzo che racconta la sto-
ria vera di un operatore sociale, Mauro Eliah, che è poi lo
stesso Marco Elhardo, che lavora a Napoli e che ha il compi-
to di aiutare i rifugiati a fare domanda di asilo politico. Non
si parla di clandestini, quindi, ma di persone che fuggono
non solo dalla miseria ma dalla persecuzione politica e reli-
giosa. Il protagonista ci racconta tutte le difficoltà che incontra, ma
soprattutto l’ignoranza di chi rappresenta le istituzioni e i vuoti le-
gislativi che regolamentano queste procedure. Il libro è anche la
storia di Thomas Compaorè, un richiedente asilo, giornalista fuggi-
to dal Burkina Faso che nell’attesa di un permesso di soggiorno
viene ucciso.
Lo scritto è dunque una denuncia contro chi alimenta l’ignoranza
su questi argomenti e non tiene conto dell’emergenza e del dolore
di chi vive queste tristi esperienze.
Elhardo ha risposto alle domande degli allievi con chiarezza e con
la stessa leggerezza con cui si esprime nel libro. Ancora una volta
un tema di attualità coinvolge gli alunni del “Falco” che alla fine
dell’incontro hanno avvicinato l’autore per complimentarsi con lui e
per esprimergli ammirazione per il difficile lavoro che svolge.
Carla PETRELLA 5 ACA
Marco Elhardo attivista dell’associazione ActionAid
Pagina 44
L'ANGOLO DELLA POESIA
Raffaella PALMIERI V ACA
SCRIVI CUORE
Scrivimi servirà a sentirti meno triste quando
tra la gente ti troverai solo...
tu scrivimi io sarò lì ad ascoltarti...
Scrivimi nei sogni bui...
e se non sai cosa dire...io capirò ugualmente..
TUTTO CHIARO
Se ti avessi conosciuto prima...
tu sei come una stella ...guidi il mio cammi-
no...
intorno a me c'era solo terra bruciata..
ma tu hai fatto si che io riuscissi a continuare
il mio lungo cammino..
senza inciampare nuovamente...hai reso tutto
più chiaro..
SEI COME SEI
Sei la più bella del mondo...
sei vertigine per me...era tutta la vita che non
aspettavo che te..
sei raggio di solo dentro di me...che mi riscalda
l'anima ed il cuore...
FARTI SOFFIRE
Chissà se mi penserai...
Vorrei farti soffrire.. farti provare il dolore che
ho dentro..
Spezzarti il cuore in mille frammenti...
Come tu hai fatto con il mio..
Vorrei distruggerti senza poi dover piangere..
Senza dover chiedere scusa..
Vorrei farti capire cosa sei per me...
Solo dolore nell'anima..
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NUMERO 4 APRILE-GIUGNO Anno scolastico 2014/2015
Redattori:
Nicola AIEZZA 5 BEL
Carmine BENINCASA 5 ACA
Angelica CARAMIELLO 4 BMM
Antonio CARNIATO 5 AM M
Giovanni CASAVECCHIA D'AMICO 4 BMM
Raffaella PALMIERI 5 ACA
Carla PETRELLA 5 ACA
Salvatore SGUEGLIA 4 BMM
Collaboratori:
Giorgio BOVENZI 3 BEL
Cristian GALLO 3 BEL
Massimo GUERRIERO 3 BEL
Pasquale ZIBELLA 3 BEL
Fabio ANTROPOLI 4AEL
Giovanni AMATO 5 BEL
Nicolamario DI ROBBIO 5 BEL
Ludovico LAURENZA 5 BEL
Classe 4 BEL Capua
Daniele VASTANO 4 ACM- Grazzanise
Maria RAIMONDO 4 ACM - Grazzanise
Referenti articoli :
Docenti di Materie letterarie SEDE CENTRALE
Prof. ssa Antonella POZZUOLI per la sede di Grazzanise
Grafici e Art Director:
Ludovico LAURENZA 5 BEL
Benedetto MEROLA 5 BEL
Salvatore SGUEGLIA 4 BMM
Direttore responsabile:
Prof. ssa Angelina SGUEGLIA
LA REDAZIONE