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24 Ottobre - 7 Novembre 2013 pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO E’ORA DI CAMBIARE ARIA: LA ‘BICICLETTATA’ RONCIGLIANO-FALCOGNANA PER DIRE NO A DISCARICHE ED INCENERITORI. FUORI I PROFITTI DAI NOSTRI TERRITORI di Elena Taglieri Otto chilometri all’andata ed altrettanti al ritorno quelli percorsi da coraggiosi ragazze e ragazzi dei Castelli e da molti pervenuti anche da Roma, tutti rigorosa- mente in bicicletta, nonostante le previ- sioni meteorologiche avverse. Partenza dalla discarica di Roncigliano (Cecchina) km. 24,500 fino alla discarica Ecofer di via Ardeatina km. 15,300, per un ‘occu- pazione seppure ‘itinerante’, ma comun- que pacifica’ della strada, quel tanto per sensibilizzare l’opinione pubblica e foca- lizzare l’attenzione degli automobilisti del pigro traffico quotidiano, con il più che deciso slogan “Nè discariche, né inceneritori: fuori i profitti dai nostri territori”. L’iniziativa, promossa da OPS (Occupazioni Precari Studenti) di Alba- no-Genzano ha visto partecipare anche altre realtà che prendono a cuore le ver- tenze socio-territoriali (l’associazione ‘A Sud’, il Csoa ‘La Strada’, ‘Communia’, ‘No-Muos S.Lorenzo’) in sinergia con il presidio No Discarica Divino Amore, che da mesi staziona h24 proprio di fronte alla Ecofer, dove si dovrebbero conferire i rifiuti di Roma, appena chiusa Mala- grotta. E proprio qui, appena terminato il primo giro di andata della ‘biciclettata’, si è tenuta una assemblea in cui sono stati evidenziati alcuni punti essenziali di riflessione. In primis, il fatto che la disca- rica di Roncigliano, oltre ad accogliere quotidianamente 500 tonnellate di rifiuti capitolini per effetto del decreto Clini, continua ad inghiottire l’immondizia castellana, tra l’altro senza controlli sulla qualità di essa. Il secondo aspetto, fonda- mentale, è quello di trovarsi ambedue in un quadrante dell’Agro Romano, già industrialmente devastato, sul quale rica- de l’ombra minacciosa di uno scenario ‘post-atomico’ se le cose continueranno ad andare come ora e come scritto su carta ministeriale e prefettizia, in nome di una virtuale emergenza rifiuti (ahimè) voluta da anni. Ma l’importanza del gemellaggio tra le varie associazioni e movimenti che hanno voluto questa gior- nata è stata quella di sottolineare sia la grave equazione che esiste tra ambiente e profitti, sia l’importanza di fare rete ed unirsi tutti, al di là del singolo territorio. Come infatti ha giustamente affermato Alessandro Lepidini del Presidio No Dis- carica Divino Amore “...non dobbiamo perdere di vista che il conflitto ambienta- le è il conflitto del futuro. Sul conflitto ambientale si decidono i poteri che deci- dono di sfruttare il Bene- Ambiente, il Bene Comune Ambiente, quindi il futuroe che “...quando le comunità esprimono un dissenso quel dissenso va ascoltato, e se di fronte a scelte pubbliche ed istitu- zionali c’è una comunità in lotta vuol dire che quelle scelte non vanno bene”. Unio- ne compatta dunque, contro ogni devasta- zione ambientale, perchè tra queste, come ha detto Giovanni portavoce di OPS rien- tra “...anche la cementificazione ed insieme ad essa anche l’emergenza-casa, la vertenza per l’occupazione delle case, perchè cementificazione ed occupazione sono due temi molto collegati”. Già, per- chè non basta solo inquinare, si può con- tribuire all’erosione del territorio anche con l’edilizia inutile e selvaggia, oltre quella industriale. E come ha sottolineato Salvatore del Csoa La Strada tutto questo “...è un modo di colonizzare il territorio, in processi che interessano sempre la periferia, una ‘periferia’ non intesa in senso geografico, ma primariamente sociale. Ci viene rinfacciato di essere ‘Nimby’, di non volere discariche sui nostri territori: hanno deciso che i rifiuti di Malagrotta vanno smaltiti in provincia, a Roncigliano, a Castelforte e adesso a Cupinoro, vicino Bracciano. A me sembra che ‘Nimby’ sia l’Amministrazione Comunale di Roma che i rifiuti non li vuole smaltire a Roma ma che vanno sacrificate le comunità che sono in Pro- vincia ”. Appuntamento, dunque, a sabato 9 novembre a Roma, Piazza Don Bosco, dalle 17 in poi. Stavolta ci saranno anche momenti di musica e ristoro gastronomi- co oltre a dibattiti di confronto per una sinergia fra tutte le associazioni ed i citta- dini per continuare a cantare lo slogan di questa biciclettata : “Nè discariche, né inceneritori: fuori i profitti dai nostri ter- ritori”! ([email protected]) Mancano gli spazi ma per arrivare all’orchestra cittadina serve La Castagnata

E' ora di cambiare aria:la biciclettata Roncigliano-Falcognana. No a discariche e inceneritori

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articolo di Elena Taglieri sulla Biciclettata del 12 ottobre 2013 da Villaggio Ardeatino a Falcognana contro discariche ed inceneritori- pubblicato su "Il Giornale del Lazio" (uscita del 24 ottobre 2013)

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Page 1: E' ora di cambiare aria:la biciclettata Roncigliano-Falcognana. No a discariche e inceneritori

24 Ottobre - 7 Novembre 2013pagina 36 IL GIORNALE DEL LAZIO

E’ORA DI CAMBIARE ARIA: LA ‘BICICLETTATA’ RONCIGLIANO-FALCOGNANA PER DIRE NO A

DISCARICHE ED INCENERITORI. FUORI I PROFITTI DAI NOSTRI TERRITORI

di Elena Taglieri

Otto chilometri all’andata ed altrettanti alritorno quelli percorsi da coraggiosiragazze e ragazzi dei Castelli e da moltipervenuti anche da Roma, tutti rigorosa-mente in bicicletta, nonostante le previ-sioni meteorologiche avverse. Partenzadalla discarica di Roncigliano (Cecchina)km. 24,500 fino alla discarica Ecofer divia Ardeatina km. 15,300, per un ‘occu-pazione seppure ‘itinerante’, ma comun-que pacifica’ della strada, quel tanto persensibilizzare l’opinione pubblica e foca-lizzare l’attenzione degli automobilistidel pigro traffico quotidiano, con il piùche deciso slogan “Nè discariche, néinceneritori: fuori i profitti dai nostriterritori”. L’iniziativa, promossa da OPS(Occupazioni Precari Studenti) di Alba-no-Genzano ha visto partecipare anchealtre realtà che prendono a cuore le ver-tenze socio-territoriali (l’associazione ‘ASud’, il Csoa ‘La Strada’, ‘Communia’,‘No-Muos S.Lorenzo’) in sinergia con ilpresidio No Discarica Divino Amore, cheda mesi staziona h24 proprio di frontealla Ecofer, dove si dovrebbero conferirei rifiuti di Roma, appena chiusa Mala-grotta. E proprio qui, appena terminato ilprimo giro di andata della ‘biciclettata’, siè tenuta una assemblea in cui sono statievidenziati alcuni punti essenziali diriflessione. In primis, il fatto che la disca-rica di Roncigliano, oltre ad accoglierequotidianamente 500 tonnellate di rifiuticapitolini per effetto del decreto Clini,continua ad inghiottire l’immondiziacastellana, tra l’altro senza controlli sullaqualità di essa. Il secondo aspetto, fonda-

mentale, è quello di trovarsi ambedue inun quadrante dell’Agro Romano, giàindustrialmente devastato, sul quale rica-de l’ombra minacciosa di uno scenario‘post-atomico’ se le cose continuerannoad andare come ora e come scritto sucarta ministeriale e prefettizia, in nome diuna virtuale emergenza rifiuti (ahimè)voluta da anni. Ma l’importanza del

gemellaggio tra le varie associazioni emovimenti che hanno voluto questa gior-nata è stata quella di sottolineare sia lagrave equazione che esiste tra ambiente eprofitti, sia l’importanza di fare rete ed

unirsi tutti, al di là del singolo territorio.Come infatti ha giustamente affermatoAlessandro Lepidini del Presidio No Dis-carica Divino Amore “...non dobbiamoperdere di vista che il conflitto ambienta-le è il conflitto del futuro. Sul conflittoambientale si decidono i poteri che deci-dono di sfruttare il Bene- Ambiente, ilBene Comune Ambiente, quindi il futuro”

e che “...quando le comunità esprimonoun dissenso quel dissenso va ascoltato, ese di fronte a scelte pubbliche ed istitu-zionali c’è una comunità in lotta vuol direche quelle scelte non vanno bene”. Unio-

ne compatta dunque, contro ogni devasta-zione ambientale, perchè tra queste, comeha detto Giovanni portavoce di OPS rien-tra “...anche la cementificazione edinsieme ad essa anche l’emergenza-casa,la vertenza per l’occupazione delle case,perchè cementificazione ed occupazionesono due temi molto collegati”. Già, per-chè non basta solo inquinare, si può con-tribuire all’erosione del territorio anchecon l’edilizia inutile e selvaggia, oltrequella industriale. E come ha sottolineatoSalvatore del Csoa La Strada tutto questo“...è un modo di colonizzare il territorio,in processi che interessano sempre laperiferia, una ‘periferia’ non intesa insenso geografico, ma primariamentesociale. Ci viene rinfacciato di essere‘Nimby’, di non volere discariche suinostri territori: hanno deciso che i rifiutidi Malagrotta vanno smaltiti in provincia,a Roncigliano, a Castelforte e adesso aCupinoro, vicino Bracciano. A me sembrache ‘Nimby’ sia l’AmministrazioneComunale di Roma che i rifiuti non livuole smaltire a Roma ma che vannosacrificate le comunità che sono in Pro-vincia ”. Appuntamento, dunque, a sabato 9novembre a Roma, Piazza Don Bosco,dalle 17 in poi. Stavolta ci saranno anchemomenti di musica e ristoro gastronomi-co oltre a dibattiti di confronto per unasinergia fra tutte le associazioni ed i citta-dini per continuare a cantare lo slogan diquesta biciclettata : “Nè discariche, néinceneritori: fuori i profitti dai nostri ter-ritori”!

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di Riccardo Toffoli

Buona la prima. Se l’inizio è così, lanuova orchestra da camera dell’associa-zione Diapason potrebbe avere un futuroroseo. E’ il progetto più interessantedelle proposte di concerti che l’associa-zione ha presentato in occasione deifesteggiamenti dei vent’anni dall’attivi-tà: la creazione di un’orchestra profes-sionale da camera composta da elementidel territorio pontino. Il suo debutto è

avvenuto l’11 ottobre alle ore 21 pressoi locali dell’istituto Rosselli di via Car-roceto. Un debutto che era affidato aduna bacchetta d’eccezione: quella deldirettore Gianluca Pagliuso, aprilianodoc e purtroppo poco sfruttato sul terri-torio ma molto conosciuto all’estero.Una realtà che è stata anche una scom-messa, quella di portare ad Aprilia unarealtà musicale professionale classico-operistica. Una scommessa che hannoprovato nel passato in tanti a realizzarema che si è scontrata con le abitudini unpo’ restie del pubblico apriliano e concampagne d’informazione poco pressan-ti. Certo la vicinanza al bacino musicaleromano e a quello meno produttivo, ma

comunque di un certo livello, di Latinaschiaccia ogni iniziativa autonoma dellacittà di realizzarsi nella musica lirica eclassica. Vedremo se l’orchestra dacamera Diapason riuscirà a rimanere inpiedi nel tempo e sicuramente dovràinvestire per questo, sull’informazione.Né però, si faccia l’errore di considerarel’orchestra professionale di un’associa-zione, l’orchestra di una città. Noi lapensiamo vecchio stampo, lo scrivemmo

tanti anni fa riferendoci ad altre brillantirealtà associative, le orchestre o i coridella città di Aprilia devono avere deimetodi di selezione pubblici, con con-corso aperto a tutti coloro che hannodeterminati requisiti, di modo che siaveramente il merito quello che vienepremiato e che nessuno possa sentirsiescluso perché appartenente ad altrerealtà. Insomma per l’orchestra cittadinaci vuole un passo in più, una selezionepubblica aperta a tutti i musicisti e unagestione completamente pubblica, nontramite strutture associative o private.Altro nodo da sciogliere riguarda i loca-li. Iniziative di questo genere si scontra-no con l’inadeguatezza delle strutture

ricettivo-culturali. L’aula magna delRosselli è sicuramente una bella sala, maè indescrivibile lo stato d’animo che siprova nel sentire nel bel mezzo di unaappassionata versione dell’intermezzo diCavalleria di Mascagni, il suono dellacampanella scolastica che richiama ilcambio dell’ora ai ragazzi del corsoserale. Aprilia ha bisogno di strutture perfare teatro e per far musica di livello, èuna condizione necessaria perché cre-scano realtà belle come quella che è stataproposta il 12 ottobre dalla Diapason.Accanto ad un repertorio sinfonico, incui l’orchestra da camera si è esibita conla sinfonia dell’Italia in Algeri, l’idilliodi Sigfrido e l’intermezzo della Cavalle-ria Rusticana, è stato presentato un pro-gramma lirico che ha visto impegnatevoci conosciute ed apprezzate dalla città:il soprano Mariangela Cafaro che hainterpretato il ruolo di Gilda nel Rigolet-to di Verdi, il possente mezzosopranoNatasha Todorova nel ruolo di Azucenadel Trovatore di Verdi, il baritono DarioCiotoli con Di Provenza il Mare e il Suolda La Traviata e il tenore Roberto Crescanel ruolo del Duca di Mantova da l Rigo-letto. E’ seguito il quartetto vocale delRigoletto “Bella figlia dell’amore”, tra ipiù apprezzati per la scrittura musicalein grado di rappresentare il sentimentodei personaggi, ognuno diverso e oppo-sto dall’altro, nella contemporaneità del-l’esecuzione. Il tutto sotto la direzione diun maestro che si è rivelato come sem-pre, eccezionale, ricco di sorprese musi-cali innovative anche in repertori cosìusati e conosciuti. Gianluca Pagliuso haavuto la capacità, più unica che rara, diaffrontare questo repertorio con un’or-chestra da camera al suo primo debutto edi arrivare con il colore, con le sfumatu-re sonore, con la rotondità del gesto,dove non ci si poteva arrivare con leleggi naturali della fisica. E’ riuscito acreare quell’atmosfera che fa la differen-za in qualunque concerto.

Mancano gli spazi ma per arrivare all’orchestra cittadina serve

un concorso pubblico aperto

BUONA LA PRIMA DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DIAPASON

Ottima la direzione di Gianluca Pagliuso con sorprese musicali

ricche di colorature e sfumature

La CastagnataAl Comitato di quartiere

Fossignano-Aprilia

L'iniziativa è all'insegna della socialità, dell'ag-gregazione e coinvolgimento dei cittadini. Essi potranno partecipare come visitatori e ancheesponendo prodotti artigianali da loro fatti o rici-clare oggetti dandogli un seconda possibilità! il Motto del comitato è infatti USA e RIUSA!

Ci sarà uno spazio dedicato ai bambini per scam-bio di oggetti giocattoli fumetti ecc. Il tutto avrà inizio alle ore 9 del 27 ottobre 2013in Via Fossignano angolo Via Apriliana, segui-ranno alle ore 16,00 una compagnia di danzepopolari, alle ore 17,00 ci sarà un assaggio dicastagne offerte dal comitato! Il C.d:Q Fossignano-Aprilia sarà presente con ilproprio gazebo per confrontarsi con i cittadini diFossignano. proposte, suggerimenti, consigli, e,critiche saranno ben accetti. Lo scopo è quello dicondividere, creare una rete di solidarietà capace di far sentire meno l'abbandono che questo quar-tiere purtroppo vive da lungo tempo.