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L'AFORISMA “Ogni uomo forte raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero io gli ordina di volere”. INT p 2 ARTICOLI p 4 ARTICOLI p 5 A p11 ALLE PAG 8 Articoli alle pag. 6/7

ECO 16 n 12 del 18 marzo 2011

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quindicinale indipendente di politica, ambiente, cultura, sport

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Quindicinale indipendente di politica, cronaca e cultura da Ariccia e dintorni– Albano-Genzano-Nemi-Lanuvio- Velletri-Lariano-Castel Gandolfo-Marino-Rocca di Papa-Grottaferrata-Artena-Frascati-Monteporzio Catone-Montecompatri-Rocca Priora

ECO 16 Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampa Euro Pubbly Consulting srl Via delle Viti,1 Albano LazialeSede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel 3391188937 email [email protected] Distribuzione gratuita Anno 1 N° 12 Venerdì 18 Marzo 2011

L'AFORISMA“Ogni uomo forte raggiungeimmancabilmenteciò che il suo vero iogli ordina di volere”.

Herman Hesse - Il lupo della steppa

LO TSUNAMI CHE HATRAVOLTO I NOSTRI CUORI

Mentre scrivo queste poche righe, la terza economia mondiale, il Giappone,affronta la prova più dura dalla fine della seconda guerra mondiale.Sconvolto da un terremoto di magnitudo 9, investito da un'onda di Tsunamisenza precedenti che ha cancellato intere comunità, esposto al rischio dicontaminazione nucleare su vasta scala dopo le 2 esplosioni nella centralenucleare di Fukushima che nelle previsioni più funeste potrebbero portareaddirittura alla fusione del nocciolo di uranio, il paese del Sol Levante èletteralmente in ginocchio ma non molla, anzi con compostezza e dignitàtutta nipponica affronta le terribili prove imposte dalla furia della natura.Una tragedia troppo grande per poterla ignorare anche dal nostro spicchio dimondo privilegiato dei Castelli, privilegiato sì perchè i tanti temi chetrattiamo da queste pagine scompaiono di fronte a quest'immane tragedia.Fra tutte le immagini rilanciate in rete dai vari social network e siti internet,quell'onda nera che avanza per chilometri inghiottendo inesorabilmente tuttociò che le si para davanti trascinando con sé: vite, sogni, speranze di decinedi migliaia di uomini è quella più forte, è la marea nera che travolge lecoscienze, l'ineludibile forza della natura che presenta il conto alle piccolezzedegli uomini.Tanti sono gli interrogativi che affollano la mente, in primis cosasuccederebbe se un terremoto di quelle dimensioni colpisse il nostro paeseche non è certamente organizzato come il Giappone, oppure se sia opportunofar ripartire la corsa al nucleare alla luce di quanto accaduto a Fukushima.Non pretendiamo di avere tutte le risposte, ma occorre fare una riflessioneseria sulla direzione che vogliamo dare a questo paese, sia sul tema dellasicurezza e prevenzione di disastri ambientali sia su quello delle risorseenergetiche.Di certo non dobbiamo aver dubbi sull'aiuto che bisogna portare a quellepopolazioni, anche piccolo da parte di tutti noi.

Giuseppe Gambacorta

Il Vicepresidente della Regione LazioLuciano Ciocchetti: "I cittadini di Ariccia e Vallericciapossono stare tranquilli, è stato espresso parere contrarioin Conferenza dei servizi al progetto dell'amm. Cinafanellisullo svincolo di Vallericcia" . INT p 2Ospedale dei Castelli ripartono i lavori.La Governatrice Polverini sblocca i fondigrazie all'approvazione del piano di rientro.

ARTICOLI p 4Presentata ad Ariccia la Candidatura a Sindaco diRoberto Di Felice di fronte ad una folla dioltre 400 persone molte delle quali non sono riuscite atrovare posto nella sala. ARTICOLI p 5

Il Teatro occasione dicrescita per la Città.Conversazione conLuigi Criscuolo.

A p11VITTORIOBARBALISCIA

CANDIDATO SINDACOAGENZANO.

LA SECONDA PARTEDELLA

CONVERSAZIONE CONFLAVIO GABBARINI

ALLE PAG 8 9

Con L'AVIS comunale di Larianoprima passeggiata alla scoperta del

Maschio di Lariano.Durante la passeggiata verrannoraccolti fondi per acquistare un

elettrocardiografo.

data e orari info. pag 15

Acqua, arsenico, rifuti, ambienteArticolo di Daniele Castriint. a Simone Carabella

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DALLAREGIONE

PRENOTATE I VOSTRISPAZI ELETTORALI SU

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3391188937 - 3475569809

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CASTELLI ROMANIDirettore responsabile: Giuseppe Gambacorta

Redazione:Fabio Ascani, Lucil la Castrucci,

Gianni Casciano, Giuseppe Ferraro, Roberta GrenciSede in Ariccia Via Laziale 41

Tel. 3391188937Stampa Euro Pubbly Consulting s.r. l .

Via del le Viti , 1 Albano LazialeRecapito mail : ecodiariccia@gmail .comweb: www.ecodiariccia.blogspot.comRegistrazione: Tribunale di VelletriN° 13/2010 in data 18 Agosto 2010

INTERVISTAA L'ON. LUCIANO CIOCCHETTI,VICEPRESIDENTE DELLAREGIONE LAZIO E

ASSESSORE ALL'URBANISTICA“I CITTADINI DI ARICCIA E VALLERICCIA

POSSONO STARE TRANQULLI

Abbiamo incontrato il Vicepresidente della Regione Lazio LucianoCiocchetti al termine della presentazione a candidato Sindaco diRoberto Di Felice ad Ariccia.On Ciocchetti, cittadini di Ariccia e di Vallericcia in particolare sonomolto preoccupati per il progetto dell'amministrazione Cianfanelli chevuole costruire una strada su Vallericcia a che punto è la cosa?In Conferenza dei Servizi l'Assessorato che rappresento ha espresso parerecontrario poiché il progetto è in violazione ai vincoli paesistici della zona equindi essendo una variante urbanistica non prevista dalle previsioniurbanistiche del comune di Ariccia e in più, poi, c'è la motivazione cheviene addotta di collegamento con il nuovo ospedale, che è unamotivazione finta: la strada non arriva al nuovo ospedale, a meno chequando si arriva alla fine uno non vola e va sull'area del nuovo ospedale.Quindi la decisione...L'abbiamo ribadita la scorsa settimana poiché c'è arrivata notizia che si

voleva dare per conclusa la Conferenza dei Servizi con parere favorevoledi tutti. Noi gli abbiamo scritto due lettere dicendo e ribadendo che ilnostro è un parere contrario.Quindi i cittadini di Ariccia e di Vallericcia possono stare decisamentepiù tranquilli con questa notizia?Assolutamente si, nel senso che questo nostro parere contrario blocca l'iterdella conclusione della Conferenza dei Servizi.

Fabio Ascani

È bastato pubblicare e commentare il filmatodell’ intervento di Roberto di Felice a Villa Aricia disabato scorso per suscitare immediatamente accuse ecritiche, solo per aver espresso la propria opinionecontro il pensiero unico, quello che dice di votareper una parte solo perché sei di quella parte a scapitodegli interessi veri della comunità. Molto spessosporcarsi le mani vuol dire non avere paura di essereattaccati e dire a voce altra la propria opinione.Andare contro i soprusi e le soverchierie, come unamoderna commedia dei Promessi Sposi, contro unnovello Don Rodrigo, combattere le angherie leprepotenze commesse contro qualcuno più debole.Io sono contro il pensiero unico e il mio voto va achi mi da fiducia e sa combattere pulite battaglie dilibertà. Mi sento svincolata dalla politica becera cheinculca “o sei con me o sei contro di me”. Vogliopensarla così la libertà:

«L'essenza della libertà è sempre consistita nellacapacità di scegliere come si vuole scegliere eperché così si vuole, senza costrizioni ointimidazioni, senza che un sistema immenso ciinghiotta; e nel diritto di resistere, di essereimpopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il

solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, esenza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, enemmeno l'illusione di averla» Ho trovato in DiFelice un candidato, una persona pulita, pacata edecisa, che si preoccupa degli interessi dei cittadini,nella fattispecie di quelli della nostra amataVallericcia, che tale deve rimanere senza bretelle estrade inutili. Abbiamo ancora un paesaggioagricolo, ricchezza delle nostre terre, sarebbe bellolasciarlo così. Qualcuno mi dice che c’è un cementobuono e uno cattivo, che diventa buono solo se stasotto una certa bandiera. Sono indignata, masostengo ed appoggio chi mi sa ascoltare che sisporca le mani e vede con i propri occhi i disagidella gente, almeno per salvare il salvabile.

Quindi dico forza Di Felice, Forza Ariccia!

S. C.

PUBBLICHIAMO DI SEGUITO LA LETTERADI UNA CITTADINA DIARICCIA E DI VALLERICCIA, CHE È STATA CRITICATA PESANTEMENTEPERAVER CONDIVISO SULWEB IL DISCORSO DI ROBERTO DI FELICE.COME MOLTI DI NOI AMAVALLERICCIA E NON VORREBBE MAI

VEDERLAATTRAVERSATA DAUNANUOVA STRADA E SENZA DUBBIOSARÀ STATA CONFORTATA DALLE PAROLE DELL'ON. LUCIANO

CIOCCHETTI RIBADITE NELL'INTERVISTAQUI SOPRA.

Una parte della folla alla presentazione delcandidato Roberto Di Felice

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DALLA PROVINCIA

www.romaprovinciacreativa.it èl'indirizzo del web magazine pensatodalla Provincia di Roma per tutti coloroche sentano di avere un talentocreativo. È un'iniziativa che voluta peraccrescere la produzione culturale,artistica e imprenditoriale, in un campoche rappresenta un'importante quotadella ricchezza prodotta dal nostroterritorio . Il magazine on line, riunisceinformazioni sui creativi emergentidell'area metropolitana e sulle iniziativeche i diversi attori del territorio stannoavviando. In più è un social networkche avrà il compito di favorire gliscambi di informazioni e diopportunità. Il Magazine vuole essereinsomma una ‘casa virtuale’ per le

istanze, i rapporti e le attività della‘classe creativa’ presente a Roma eprovincia.Gian Paolo Manzella, direttore deldipartimento innovazione e impresadella Provincia di Roma, ha detto cheRomaProvinciaCreativa vuoleincentivare il networking tra impresecreative, come punto di riferimento permigliorare quel dialogo tra i creativi etra la piccola impresa e le realtà dellacreatività che può costituire, inprospettiva, un importante elemento dicrescita per il nostro tessutoimprenditoriale. La piattaformacontribuirà alla crescita di unaconsapevolezza e di una conoscenzasullo stato della creatività a Roma eprovincia, grazie a interventi, saggi,studi e archivi dedicati e in più,guardando al futuro, intende costruireuna community di cui faranno parte icreativi registrati dalla redazione suindicazione di un comitato di espertidel settore, di associazioni di categorialegate alle professioni creative, di entidi formazione e di associazioniculturali o gruppi impegnati nellapromozione culturale.

Red.

"romaprovinciacreativa" Geronzi è' nato a Marino 76 anni or sono, il padre era un tranviere.Ha trascorso gli anni della giovinezza senza stare con le mani nellemani. Ha lavorato disdegnando nulla per mantenersi agli studi, cosaassolutamente onorevole. Riuscì ad entrare in Banca d'Italia, moltigiurano, senza spintarella e c'è da crederci. Si mette subito in luce,cresce nelle responsabilità. Viene chiamato per guidare la Cassa diRisparmio di Roma, dopo poco tempo inaugura la strategia dellefusioni e tira su il colosso bancario Capitalia. Ha simpatie di destra,andreottiano, ma riesce ad evitare attriti con gli ambienti di sinistra.Anzi all'occorrenza gli va pure in soccorso quando i bilanci sono unavoragine. Se non fosse stato per lui Il Manifesto di Valentino Parlatosarebbe solo un ricordo. Ed è tutto dire. I primi anni novanta sonodecisivi per la già consolidata carriera di Geronzi, in questo periodotende una mano determinante a Berlusconi che per via del "profondorosso" della sua Standa rischia di fare la fine di Raul Gardini con ilgruppo Ferruzzi. Cosa fa? Sostenendo economicamente in primis losbarco in Borsa di Mediolanum, poi anche Mondadori e Mediast, elascia che il buco di debiti in mano al Gruppo del futuro Premier sitramuti in macchina di profitti. Geronzi beneficiando di questoinedito sodalizio è arrivato al vertice della finanza italiana checontrolla tutto cioè al vertice di Mediobanca, il cosiddetto "salottobuono della finanza", cosa inimmaginabile per i milanesi. Poi arrivala presidenza di Generali. Tutto questo dopo aver ha dato vita alprimo colosso bancario italiano, Unicredit, sancendo di fatto ilmatrimonio finanziario tra Roma e Milano. Ora, a Nord, quelli chesiedono intorno a lui nelle assemblee societarie gli vogliono fare lescarpe, invogliati, si mormora, dal presunto declino del Premier. Hainiziato Della Valle e sappiamo in che brutti rapporti stia conBerlusconi (famoso l'acceso battibecco in una non lontanaconvention di Confindustra). E soprattutto c'è la Lega che forte piùche mai, come i grandi poteri politici che si sono succeduti nel nostropaese, vuole mettere le mani su tutto. Intanto per il cracCagnotti/Cirio i Pm hanno chiesto per Geronzi una condanna di 8anni, la sentenza dovrebbe arrivare i primi di maggio, ma non èscontato che venga punito come non è detto che Berlusconi si ritrovia dover abdicare.

Giuseppe Ferraro

DAMARINO ATRIESTE PASSANDO PERMILANO. E RITORNO?

L'uomo più potente della finanza italiana, CesareGeronzi, è un figlio dei Castelli.

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DICHIARAZIONI DEL VICEPRESIDENTE DELLAREGIONELAZIO LUCIANO CIOCCHETTI

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA È STATASOLO UNAMANOVRA ELETTORALELO SPOLVERINI DI ARICCIA NON SARÀ

VENDUTO ANESSUNOLa proposta e il progetto della realizzazione dell'ospedale dei castellirisponde ad un'esigenza vera di semplificazione di coordinamento di fareun unico ospedale che sia in grado di dare una risposta tecnologica ad unasanità che ha bisogno di risposte complesse. Sono almeno 10 anni che siparla di progetti concreti. Il sottoscritto nel 2004 approvò la varianteurbanistica per la realizzazione dell'Ospedale dei Castelli, che avrebbeconsentito entro poco tempo l'inizio dei lavori. Avevamo anche finanziatoil primo lotto dei lavori di quell'ospedale. Nel 2005 Marrazzo è diventatoPresidente, Battaglia assessore alla sanità e si sono inventati che quelterreno individuato non bastava più, bisognava raddoppiare l'area doverealizzare l'ospedale, non per fare un ospedale più grosso, ma per farequalche favore a qualcuno. Dovevano valorizzare alcuni terreni più diquelli che erano stati valorizzati, dovevano fare un accordo. Oggi diconoche non si può fare un project financing per fare le camere operatorie mal'RSA prevista privata, un polo edilizio a fianco dell'ospedale, quelloinvece va bene.. . bastava l'area che era stata individuata per fare l'ospedale.Non avremmo perso 7 anni e avremmo fatto un'operazione seri edimportante per fare una nuova variante urbanistica comprendendo tuttiquesti interessi. Nel frattempo la Regione è stata commissariata e le normenazionali non consentivano ne alla Regione ne alla Asl di fare investimentiinfrastrutturali, norme nazionali fatte dal governo Prodi. Non si poteva farenessuna opera infrastrutturale nuova, quindi la posa della prima pietra chehanno fatto pochi giorni prima delle elezioni regionali ultime è stata solouna manovra elettorale non corrispondente a nessuna realtà e ilfinanziamento di 65 milioni di euro era un finanziamento finto perché i

soldi non potevano essere utilizzati.Noi abbiamo fatto approvare il piano di rientro da parte del governo e oggipossiamo ricominciare a programmare i fondi per la realizzazione delleinfrastrutture ospedaliere e di riqualificare quelli esistenti quindi solo ora,perché è stato approvato il piano di rientro si possono fare queste si sonosbloccate queste opportunità. Se non fosse stato sbloccato il piano dirientro noi questa cosa non l'avremmo potuta fare. Per questo motivo, al dila delle stupidaggini che raccontano, si è perso del tempo ma quel progettoe quel finanziamento basta solo per finanziare la struttura dell'ospedalesenza macchine, senza laboratori, senza letti e senza tecnologie. C'eranosolo i soldi per fare la scatola edilizia e per questo si è detto, l'altro giornoquando si è dato lo sblocco ai lavori, che, non avendo altri soldi pubblicida mettere in quest'opera, per la quale servono almeno altri 40-45 mln, sifarà con una gara pubblica in project financing per la gestione dei servizi:mensa, riscaldamento, pulizie, le cose che normalmente vengono date inappalto. Invece di darle in appalto singolarmente si danno ad una società digestione dei servizi che realizza, compra i letti, fa le camere operatorie,compra la tecnologia che serve e per 30 anni gestirà i servizi, pulizie,riscaldamento, mense ecc. Un meccanismo che mantiene l'ospedaleassolutamente pubblico perché dipendenti, infermieri e medici saranno tuttipubblici. È una stupidaggine quello che dicono che si vuole far diventarel'ospedale privato! Questio significa che si farà nel corso dei lavori chequando si farà l'ospedale si potrà aprire immediatamente e non sarà unascatola vuota sul territorio per altri venti anni.Altra storia è quella dell'ospedale Spolverini. Quest'amministrazione diAriccia portò una delibera per la privatizzazione dello Spolverini. Adessodice che bisogna lasciare l'ospedale, tre anni fa diceva che portava attiamministrativi per cui quell'ospedale diventava di proprietàdell'amministrazione comunale per e poi farci fare qualche altra cosa ovenderlo. Dobbiamo invece ragionare su come programmare e rilanciare leattività sanitarie all'interno di quella struttura, ma quella struttura rimaneun bene per la sanità e per i servizi territoriali di questo territorio e non saràvenduta a nessuno e non ci saranno altre attività se non quelle sanitarie.

Assessore Profico, SEL ha aderito allamanifestazione per l'Ospedale dei CastelliRomani e giovedì sera la Regione Lazio con lapresidente Renata Polverini ha dato il via ailavori per aprire il cantiere del nuovoospedale. Qualche considerazione?Noi come amministrazione sono 5 anni chelavoriamo per la realizzazione di quest'ospedale egià un anno fa era stato dato l'inizio dei lavori che

sono stati fermati, inizialmente dalla Polverini,poi sono stati ripresi su ordine del collegio diVigilanza, dopo di che sono stati sospesi di nuovodalla Polverini e sono stai fatti riprendere ancoradal Collegio di Vigilanza e poi di nuovo sospesi.Tutta questa querelle è costata ai cittadini un annodi fermo cantiere che noi abbiamo denunciato allaCorte dei Conti e alla Procura della Repubblica.Ecco, forse questo ha indotto la Regione,finalmente a sbloccare il via ai lavori. Però nellalettera della Polverini c'è un problema perché siparla di affidare un secondo lotto dei lavori aduna società mista pubblica e questo è unproblema perché significa che se i macchinari perl'ospedale saranno dati dai privati vorrà dire chequesti metteranno il cappello definitivosull'Ospedale dei Castelli Romani. A questo ciopporremo perché per noi deve essere unospedale pubblico poiché solo la sanità pubblicapuò garantire il diritto alla salute e non i privatiche curano solo i propri interessi.Ho letto dichiarazioni di assessori regionali

che hanno il senso che la giunta diCentrodestra sta “mettendo le toppe” aglierrori del Centrosinistra...Le ho lette. I soldi per l'ospedale c'erano, eranostati messi dalla giunta del Centrosinistra quandoera Assessore al Bilancio Luigi Nieri. Èdimostrato anche davanti alla Corte dei Conti chei soldi ci sono. Sono stati stanziato 120 milioniche, non è come dice qualcuno che bisognaaccendere un mutuo con la Cassa Depositi ePrestiti, è falso! Sono soldi di residui che sonostati inseriti nel 2008. I 1 20 milioni ci sono tuttie i 65 milioni del primo appalto fanno parte diquei 120. Gli assessori Mattei, Ciocchetti, Zezzasanno benissimo che i soldi ci sono e non hannoaggiunto nulla di ciò che già c'era. La secondaparte per raggiungere la quota dei 120 milioni c'èe non si capisce per quale motivo si devearrivare a regalarli al privato. I soldi c'erano,ci sono e abbiamo tutta la documentazioneper dimostrarlo. Non inventassero altre cose.

Pagina a cura di Fabio Ascani

INTERVISTA CON L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA DI ARICCIA FABRIZIO PROFICO IN OCCASIONE DELLAMANIFESTAZIONE INDETTA DALLA CGIL DEL COMPRENSORIO POMEZIA-CASTELLI-COLLEFERRO-SUBIACO

I SOLDI PER L'OSPEDALE C'ERANO E CI SONO

CON L'APPROVAZIONE DA PARETE DEL GOVERNO DEL PIANO DI RIENTRO POSSONO RIPARTIREI LAVORI PER L'OSPEDALE

LO SBLOCCO DEI LAVORI È MERITO DELLAGOVERNATRICE POLVERINI

Sabato 12, dopo che la RegioneLazio aveva già sbloccato i fondiper la ripresa dei lavori, si è svoltaad Ariccia, in piazza di Corte, lamanifestazione indetta dalla Cgil infavore dell'ospedale dei CastelliRomani. Hanno partecipato con ilsindaco Cianfanelli, il consigliereregionale Nieri ed altri politici locali eregionali. Si può dedurre dalla fotoquanto sia stato sentito e partecipatol'evento.

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Sabato 12 marzo ad Ariccia, presso l'Holtel VillaAricia, dopo un minuto di silenzio per ricordarele vittime del terremoto in Giappone, si è apertacon l'Inno d'Italia la presentazione a candidatosindaco di Roberto Di Felice che è sostenuto daun'alleanza cui fanno parte la sua lista civica,Patto Sociale, la lista civica Uniti per CambiareAriccia, la lista civica Forza Ariccia e poil'UDC e FLI. Sono intervenute diversepersonalità della politica italiana e regionale, efra questi spiccano i nomi del Vicepresidentedella Regione, l'On Lazio Luciano Ciocchetti epoi l'On Aracri, l'on Buonfiglio e il presidente delConsiglio Comunale di Nemi e coordinatoreUDC Giovanni Libanori, La signora Teresa Fanidell'Associazione Nazionale Polio e SindromePost Polio, da sempre impegnata per lasalvaguardia e tutela del nostro Ospedale LuigiSpolverini. Ma la presenza più importante, quellache ha lasciato un segno in tutti i presenti, è stataquella della gente. Così tante persone ad unconvegno politico ad Ariccia non si ricordano, lasala era gremita fino all'eccesso, un a folla dialmeno cento persone era all'esterno, molti sonoquelli che hanno rinunciato e sono tornati a casa.Tanta partecipazione deve aver galvanizzato glioratori che hanno tenuto discorsi accesi, conparole forti e accuse pesanti all'amministrazionein carica.Il consigliere Pietro di Lazzaro ha volutosottolineare come la giunta Cianfanelli “in questi

anni abbia governato rendendo i cittadini diAriccia come semplici spettatori passivi privatidi qualsiasi ruolo partecipativo”. Il consigliereFabi, PDL e fondatore della lista Forza Ariccia,che da subito, nel corso di questi anni, hacondiviso le battaglie di opposizione con RobertoDi Felice, che ha detto: “Questa sera mi sembradi essere tornato a casa, vedo tanti cittadini ecittadine con un volto sereno che da un futuro alnostro paese”. E poi ha auspicato “che tuttaquesta forza di cittadini che ci segue ci seguaanche dopo aver vinto perché le persone chehanno a cuore Ariccia devono continuare!”.L'On Aracri, componente della direzionenazionale del PDL, ha voluto precisare che loroavevano scelto da subito Roberto Di Felice, comeindicato dalle persone del territorio, poi altrihanno fatto cose diverse. E ha poi aggiunto cheora la cosa da fare è quella di vincere contro unamaggioranza che fin'ora ha governato in modoabusivo perché non frutto, come aveva pocoprima detto anche Fabi, del risultato elettorale ma

di accordi di potere.Il più lungo è stato l'intervento delVicepresidente della Regione Lazio e Assessoreall'Urbanistica Luciano Ciocchetti, che dopo averlodato le qualità di Roberto di Felice haattaccato pesantemente l'attuale sindaco EmilioCianfanelli definendolo come colui che hagovernato molto male in questi ultimi annidividendo i cittadini di Ariccia, esaltando ledivisioni e non le condivisioni, facendo guerra sututto e portando Ariccia, in cui si sposano realtàstoriche, culturali archeologiche e ambientali conattività enogastronomiche importanti e attrazionituristiche notevoli, in uno stato di degrado. Hapoi sottolineato come il sindaco Cianfanelli nonsia per il territorio e si domanda perchè fare(riferendosi a Vallericcia) bretelle inutili chedevastano il territorio, in contrasto ai vincolipaesistici territoriali, e che trovano una nonrichiesta di quel territorio ma contrastano con leesigenze dei cittadini che vivono in quelterritorio, forzando addirittura le norme, tanto dadover fare, con il suo assessorato, nei giorniscorsi, due lettere, e se continuerà losegnaleranno alla Procura della Repubblicaperché non si può mentire su atti amministrativi eil suo assessorato ha espresso parere negati inConferenza dei Servizi in merito a quellarealizzazione, ritenuta non corrispondente alleesigenze di quel territorio e in violazione deivincoli e delle leggi vigenti.

UNA FOLLA DI CITTADINI ENTUSIASTI HAACCLAMATO LACANDIDATURADI ROBERTO DI FELICE A SINDACO DI ARICCIA

Al temine dei discorsi appassionati dei politici,intervenuti alla presentazione di Roberto DiFelice quale candidato sindaco, si è rivolto luistesso alla folla intervenuta. È stato un discorsopartito lentamente, quasi in sordina, con iringraziamenti a tutti i presenti intervenuti econtinuato in un crescendo, continuamenteinterrotto dagli applausi dei presenti, fatto diattacchi all'amministrazione in carica, definita

“figlia del tradimento del voto popolare eresponsabile di un periodo di grave decadenzaeconomica della città”, portando come esempiola “morte commerciale, scientificamente potataavanti, del centro storico”. Ha poi ricordato cheAriccia ha la “maglia rosa” per quanto riguardal'incidenza fiscale sui cittadini: “abbiamo la piùalta pressione fiscale fra i comuni dei CastelliRomani”. Quindi sono partite le durissimecritiche al sindaca Emilio Cianfalelli , dipintocome una persona che ha posto la popolazione diAriccia gli uni contro gli altri, concomportamenti e decisioni che sono state definiteda “Gheddafi da operetta” e che “con fare daarruffa popolo si scaglia contro il vescovo dellanostra diocesi perché pretendeva che questicondividesse con lui la decisione se sostituire ono il parroco di Ariccia”. E poi “un sindaco cheha invitato a scagliare cassette di frutta contro ifruttivendoli di Ariccia non per i prezzi maperchè questi sono contrari al suo disegnonecrofilo per il centro storico. La città chevogliamo noi è per i viventi; per morti ci sta ilcimitero”. Riguardo al progetto della giuntaCianfanelli di fare una nuova strada a Vallereccia

ha detto che “è utile soltanto a far si che i vanche trasportano i cavalli raggiungano piùagevolmente il circolo equestre di proprietà dellafamiglia del sindaco”.Secondo Di Felice le prossime elezioni sarannoun referendum per scegliere fra un monarca allaGheddafi, che tratta i cittadini come sudditi, e ilmodello di città che invece propone Patto Socialecon i suoi alleati. Una città dove i cittadini,sostiene il candidato sindaco, possano avere paridiritti, pari opportunità e pari dignità, senzatimori di ritorsioni in una cooperazione traorganizzazioni culturali, economiche e religiose.Di Felice ha parlato di riappacificazione della

città che deve crescere nel libero confronto delleidee, che sono il sale della democrazia, e neiprincipi del Cristianesimo e della Costituzione.Inoltre, al fine di avere una gestione trasparentedella cosa pubblica, Di Felice ha detto che, se glielettori lo sceglieranno, la sua amministrazioneapplicherà i principi dell'Open Government,ovvero del governo aperto al controllo, tramite lemoderne tecnologie, internet, dei cittadini sullacittà.

Fabio Ascani foto Gianni Casciano

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ROBERTO DI FELICE È CANDIDATO SINDACOPER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE AD ARICCIA

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LA SITUAZIONE DI LANUVIOA Lanuvio è scattata l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua del rubinetto per usialimentari nella frazione di Campoleone. Il primo cittadino Unberto Leoni. Sostiene checercherà di limitare al massimo i disagi per la popolazione e chiede al Gestore diriportare la situazione nella normalità nel minor tempo possibile e comunque entro il 30maggio prossimo. Inoltre il sindaco prevede, per alcune categorie di persone, qualiportatori di handicap o ultrasessantacinquenni o comunque persone che abbianodifficoltà motorie, che venga loro consegnata l'acqua potabile a domicilio. Sonocomunque stati richiesti serbatoi mobili per far fronte all'emergenza. Intanto ancheLeoni, in un comunicato stampa, condivide la richiesta avanzata dal Sindaco diCastel Gandolfo affinché ci sia una riduzione delle bollette Acea e ha indetto per il15/3 una conferenza al Palazzo comunale con i sindaci interessati.

LA SITUAZIONE DI ARICCIAGià da diversi giorni in quasi tutto il territorio di Ariccia non si può più usufruiredell'acqua corrente per usi alimentari. A tutela della salute pubblica è stato dispostodall'amministrazione un piano di distribuzione del prezioso bene avvalendosi dellacollaborazione della protezione civile, dove ci si può recare e ed avere acqua da bere inbottiglia, basta dimostrare di essere cittadini di Ariccia delle zone interessate dal divietodi bere l'acqua del rubinetto. Inoltre sono stati approntati dei serbatoi in più punti dellacittà dove ci si può recare con taniche e prelevare l'acqua potabile occorrente.

ENZO ERCOLANI: “APPROVO E SOSTENGO. E’ TEMPO DI SEGNALI CONCRETI”

Grande soddisfazione esprime il sindaco di Genzano Enzo Ercolani rispettoall’ iniziativa avanzata dal primo cittadino di CastelGandolfo. “ Condivo esostengo i colleghi di CastelGandolfo e Lanuvio – dichiara Ercolani - epenso che in questo momento di difficoltà sia più che opportuno dare allacittadinanza un segnale concreto e chiaro. Ritengo, inoltre, altrettantoimportante assumere posizioni forte nella tutela dei cittadini e nel rispetto delruolo che ci compete. Premere su Acea affinché i lavori straordinariintrapresi sugli acquedotti siano completati al più presto per garantire latranquillità nell’uso di un elemento così importante come l’acqua è a questopunto necessario così come investire nella riqualificazione di tutte le retiidriche più vecchie”.

Cinque i Comuni interessati, fino ad ora, dadivieti a causa dell'arsenico che supera il limitedi legge di 10 microgrammi per litro: Ariccia,Albano, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio eVelletriMa perché l'arsenico si concentra di più in alcuniComuni piuttosto che in altri? Il caratterevulcanico del territorio è una delle cause di altivalori di arsenico nelle falde e la maggioreconcentrazione di questa sostanza in alcunicomuni rispetto ad altri dipende da quanto inprofondità l'acqua viene pescata: più si scendemaggiori sono le concentrazioni di sostanzetossiche: arsenico, vanadio fluoro. Si prendel'acqua sempre più in profondità poiché quellapiù in superficie è in esaurimento, mentre

aumenta sempre di più la popolazione e quindi ilbisogno del prezioso liquido.Ma fino a qualche giorno fa non c'erano divieti

per l'utilizzo dell'acqua corrente e tutti, grandi epiccini, hanno, a loro rischio e pericolo bevutol'acqua del rubinetto; acqua che, come abbiamopiù volte scritto anche da queste pagine, è datempo contenente quantità nocive di arsenico ealtre sostanze tossiche per i nostri organismi.Oggi in molti comuni dei Castelli i sindaci fanno,giustamente ordinanze a tutela della salutepubblica per vietare l'uso alimentare dell'acquacorrente. Ma perché si è aspettato tanto per farequeste ordinanze? Ci rendiamo conto di quantaresponsabilità si siano gravati i sindaci sulle lorospalle nel porre questi divieti con tutti i disagi

che ne conseguono per la popolazione, ma ilgestore idrico, dovrebbe essere sempre stato aconoscenza della qualità dell'acqua che fornisceai cittadini e probabilmente avrebbe dovuto LUIiniziare a muoversi molto prima dei sindaci percercare di risolvere questo problema ben primache diventasse eclatante, mesi e mesi fa! Einvece abbiamo continuato a bere un'acquascadente e potenzialmente pericolosa e a pagarlacome i cittadini che hanno acqua di ottimaqualità. L'Acea dovrebbe fare uno e anzi centopassi indietro, a nostro giudizio, risolvere al piùpresto la questione della potabilità dell'acqua erestituire ai cittadini i soldi che per essa hannopagato fino adesso.

“ESAMINARE LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UNARIDUZIONE DELLE TARIFFE DI FORNITURA IDRICA PERGLI UTENTI INTERESSATI DATALI DISAGI”

“Con riferimento al superamento dei livelli del parametro arsenico nelle acque del territorio comunale destinate al consumo umano – scrive ilSindaco di Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi – ed ai disagi provocati all'utenza conseguenti alle limitazioni d'uso, si sollecita laconvocazione di una Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell'Ato 2 e del gestore del servizio idrico integrato Acea Ato2, per esaminare la possibilitàdi effettuare una riduzione delle tariffe di fornitura idrica per gli utenti interessati da tali disagi”.

AC Q UA ! ...e... A R S E N I C O

Grave

perdita

d'acqua nel

centro

storico di

Ariccia

sabato 1 2

marzo e

(sopra) uno

dei serbatoi

appronati

ad Ariccia

per l'acqua

potabile

LA SITUAZIONE A LARIANOPresto a nella cittadina dovrebbe scattare il divieto di utilizzarel'acqua corrente per uso alimentare “L'ordinanza è pronta ­ hadetto il sindaco di Lariano Montecuollo ­ stiamo aspettando gliultimi dati Acea perché quelli di cui disponiamo non riportano ivalori della zona Colonnella Prima, dove vivono circa centopersone”.

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77TERZA CONFERENZA DEISINDACI DEL “BACINO DIRONCIGLIANO” RELATIVAALL’INCENERITORE DEI

CASTELLIVenerdì 25 Febbraio, presso la sede del Comune diAlbano, s’è tenuta la terza conferenza dei sindacidel “bacino di Roncigliano” relativaall’inceneritore dei Castelli Romani (AlbanoLaziale, Ariccia, Genzano, Nemi, Rocca di Papa,Castel Gandolfo, Marino, Ardea, Pomezia, Lanuvio;ossia i comuni che “sversano” i propri rifiutiindifferenziati presso la discarica omonima). Laprima della serie, 26 Maggio 2010, portò alla firmacondivisa, da parte dei dieci sindaci di “bacino”, della“richiesta di sospensiva cautelare degli effettidell’Aia” (autorizzazione integrata ambientale). Inaltre parole, più semplicemente, i dieci sindacichiesero alla presidente della Regione Lazio RenataPolverini ed agli uffici tecnici regionali competenti,ossia al Dipartimento Territorio Area Rifiuti (chetanta parte ha avuto nel sostenere, approvare elocalizzare ad Albano il progetto dell’eco-mostro),che in attesa della sentenza del Tar Lazio venissenegata al Co.E.Ma. di Cerroni/Ama/Acea lapossibilità di avviare il cantiere per la costruzione deltristemente-noto nonché folle inceneritore di Albano.La seconda, 3 Agosto 2010, puntava, se possibile, adun risultato ancora più ambizioso. Vi ricordo, infatti,che il Coordinamento contro l’Inceneritore diAlbano nel corso del 2009 depositò ben tre ricorsi alTar Lazio ed un ricorso alla Corte dei Conti - nonchéinnumerevoli esposti penali - contro l’eco-mostro diRoncigliano. Un percorso dalle molteplicisfaccettature davvero molto complesso: aspettitecnico giuridici, tecnico-scientifici e igienico-sanitariche si sovrappongono ed interrelazionano gli uni aglialtri. La conferenza nasceva coll’obiettivo diconvincere i sindaci del “bacino di Roncigliano” acostituirsi nel processo amministrativo in corso presso

il Tar Lazio contro l’ inceneritore di Albano edattraverso quello che viene chiamato, tecnicamente,un appoggio esterno, “a sostegno, in aiuto”, ovvero“ad adiuvandum”, garantissero che le ragioni deicittadini e dei movimenti locali trovassero una“copertura” istituzionale, oltre a quella politicaassicurata colla firma del documento condiviso del 26Maggio, che rendesse più forte, incisiva e credibile,anche davanti ai giudici del Tar, la propria azionelegale e le proprie pur fondate e sacrosante ragioni.Tanto per contestualizzare il dato storico va ricordatoche nessuno, ad Agosto, avrebbe scommesso un solocentesimo sulla vittoria dei cittadini contro i “poteriforti”: contro il decreto di pubblica utilità diMarrazzo, contro i soldi di Cerroni, contro L’Acea,contro L’ Ama, contro la Regione Lazio. L’ impiantodi Roncigliano, come ha detto il “re della monnezza”,recentemente, al Consiglio di Stato, è strategico per lagestione dei rifiuti della città “eterna” di Roma, maanche della sua provincia, della Regione Lazio edell’ intero centro Italia, e forse anche dellaCampania?. Il sindaco di Albano Nicola Marini,capofila della cordata di “bacino” perché sindaco delcomune ospite sia della discarica di rifiutiindifferenziati di Roncigliano – e, quindi, del relativobacino di Roncigliano- sia del folle progetto per lacostruzione del tristemente noto inceneritore/eco-mostro, raccolse il guanto di sfida e organizzò anchequesta nuova conferenza. Risposero in otto, allachiamata di Marini, quel 3 Agosto (Albano Laziale,Ariccia, Rocca di Papa, Genzano, Lanuvio, Ardea,Pomezia, Castel Gandolfo). E l’eco di quellecostituzioni ad adiuvandum presso il Tar Lazioriecheggia forte, ancora oggi, nei “palazzi romani”. IlCoordinamento contro l’ inceneritore, i residenti localied otto sindaci contro l’ impianto dei poteri forti. Ilresto, ovvero la data storica per i Castelli Romani,quella del 15 Dicembre 2010, quella della vittoria alTar Lazio, rappresenta, per me e per tanta altra gente,la prova provata che la “politica” dei nostri territori,per fortuna, ancora oggi, è nelle nostre mani e chepossiamo cambiarla, in positivo e negativo, sevogliamo. Alla sentenza del Tar Lazio (la 36740 del2010), che ha sancito la totale illogicità ed illegalità

della localizzazione al Albano dell’ inceneritore diCerroni/Ama/Acea, è seguito, come se non bastasse,il ricorso al Consiglio di Stato. Un’altra battaglialegale, e non solo, senza esclusione di colpi.Il sindaco Nicola Marini, come vi accennavo, loscorso 25 Febbraio, ha organizzato, presso la sede delComune di Albano, una nuova conferenza dei sindaci.Nonostante i tempi “burocratici” strettissimi è riuscitoad ottener un risultato insperato: la costituzione adadiuvandum di tutti i dieci comuni del bacino diRoncigliano affianco ai cittadini ed al CoordinamentoContro L’inceneritore di Albano nel processoamministrativo presso il Consiglio di Stato - processoin cui si deciderà, una volta per tutte, la sortedell’eco-mostro dei Castelli Romani. Ed al Consigliodi Stato, ora, ne vedremo delle belle. Risponderemo,ancora una volta, con le nostre “armi vincenti”:assoluto rigore e fondatezza degli aspetti legali, comedicevo fin’ora, con le perizie tecnico scientifiche edigienico-sanitarie a contro-prova delle nostre ragionie, soprattutto, con la mobilitazione popolare econtroinformazione sistematica. Le prossimeassemblee pubbliche a cui vi invito: Venerdì 18Marzo, ore 21,00 Centro Sportivo Ok Club, Via diPantanelle, Albano Laziale; Domenica 20 Marzo,ore 10,30, bar Nandino, incrocio tra via ardeatina evia di Tor Paluzzi, Albano Laziale; Venerdì 25Marzo, ore 17,00, sala della formazione, PalazzoSavelli, sede del Comune di Albano, Piazza dellaCostituente. Di certo, ora possiamo dirlo, ilsogno di Cerroni, il sogno di speculare sulla salute esull’ambiente naturale dei Castelli Romani s’ètrasformato, per lui, in un incubo che non potevacerto immaginare: il peggior, forse, senza peccar,spero, di presunzione, della sua carriera. Fossi in lui,l’ottantacinquenne Manlio, “nonno Manlio”, “re dellamonnezza”, me n’andrei velocemente in pensione:forse, possiamo dircelo, è arrivato il momento…Avanti tutta!!

Daniele Castri ([email protected])(Referente Legale Coordinamento Contro

L’Inceneritore di Albano)

INTERVISTAA SIMONE CARABELLADEL COORDINAMENTO CONTROL'INCENERITORE DEI CASTELLI

L'UNICA SOLUZIONE, ECOLOGICA EDEFINITIVA È DIFFERENZIARE, ERACCOGLIERE PORTAA PORTA E

RICICLARE

Abbiamo incontrato Simine Carabella allamanifestazione sportiva carnevalesca “Maschere inCorsa” e abbiamo colto l'occasione per fare un breveintervista ad uno dei personaggi più conosciuti erappresentativi del coordinamento control'inceneritore dei Castelli, secondo dei non eletti allescorse amministrative di Albano Laziale.Con chi ti eri candidato per le elezioni ad Abano?Con il partito democratico, in funzione del fatto cherappresentavo un'ampia fetta di cittadinanza: quelli chenon vogliono l'inceneritore e vogliono la chiusuradefinitiva della discarica, a tutela della parte bassa delterritorio di Albano che è fortemente gravata da unadiscarica che esiste da 30 anni e dalla possibilità chestiamo scongiurando che venga costruito un inceneritore.Presi, come prima candidatura 1 38 voti risultando ilsecondo dei non eletti.Come sta andando la lotta del comitato NO-INC? Cisono iniziative delle quali mi puoi parlare?Sono soddisfatto di come sta andando avanti la battaglia.Albano si sta riempiendo di schiene dritte, Albano è pienodi persone che non si piegano più. Purtroppo però abbiamoscoperto che il 1 3 dicembre, il giorno da mettere sugliannali, perché la data della sentenza del TAR control'inceneritore, Alemanno e il Ministro della Difesa La

Russa hanno firmato un accordo per spostare la discaricail trattamento biologico dei rifiuti e gassificatore adAllumiere; con La Russa perché quello di Allumiere è unsito militare e quindi serve il benestare della Difesa. Lamia impressione è che stiano proponendo di spostareMalagrotta e Roncigliano ad Allumiere per spaventare lacittadinanza e dare un contentino costruendo, poi, solo ilgassificatore. Ci sarà sicuramente una presa di posizioneda parte dei sindaci e dei cittadini del posto e loro alla finediranno: “va bene siate buoni, non spostiamo più discaricae trattamento dei rifiuti, facciamo solo il gassificatore”.Quindi sarebbe solo spostare l'inceneritore da Albanoad Allumiere, spostare il problema verso altricittadini?Si ma soprattutto vuol dire non prendere atto e accettare ilcambiamento che avviene in tutta Europa che i rifiutivanno differenziati, riutilizzati e riciclati e non bruciati. InItalia c'è una lobby costituita da politici, imprenditori,banchieri che voglio distruggere il territorio per poibonificarlo. La filiera proposto dalla Regione Lazio oggi èla stessa di 80 anni fa, discariche e bruciare i rifiuti,soltanto che 80 anni fa la popolazione era molto menonumerosa di oggi che siamo tantissimi e produciamo moltipiù rifiuti pur non avendo più spazio per seppellirli ne perbruciarli: bruciandoli rimarrebbe comunque un quarto delmateriale ridotto in ceneri, che andrebbero poi comunquesotterrate come rifiuto speciale, spostando solo ilproblema. L'unica soluzione, ecologica e definitiva èdifferenziare e raccogliere porta a porta e riciclare.Cosa che, tra l'altro porterebbe un guadagno pertutti...Ci sarebbe un guadagno economico per tutti, ci sarebbe unguadagno per la politica, si creerebbero nuovi posti dilavoro e si instaurerebbe una filiera sostenibile deltrattamento dei rifiuti.Vorrei terminare dicendo che ci saranno tre assembleepubbliche il 1 9, il 20 e il 26 marzo, rispettivamente aCancelliera, a Montagnano e nel comune di AlbanoLaziale per la questione del settimo invaso della discaricadi Roncigliano che è stato autorizzato facendo riferimentoad una conferenza dei servizi che non si è mai tenuta, eabbiamo i documenti per dimostralo. Questa conferenzadei servizi parla solo ed esclusivamente di gassificatore,dal punto di vista legale è fuori da ogni logica.

F. Ascani

ALBANO LAZIALE, DIECICOMUNI PER IL RICORSO IN

CONSIGLIO DI STATOCONTRO L’INCENERITORE

Ricorso al Consiglio di Stato per i diecicomuni che conferiscono nella discarica diRoncigliano. Dopo la vittoria al TribunaleAmministrativo Regionale che ha bloccato lacostruzione dell’ inceneritore, e il conseguentericorso del consorzio Coema, i sindaci dibacino si sono schierati con un’azione legalead adiuvandum al fianco dei cittadini e deiComitati. Essendo sede di discarica e delprobabile inceneritore, Albano ha dato poimandato anche ai suoi avvocati di continuareil proprio percorso giurisdizionale.«Ci sembrava d’obbligo proseguire sulla viaintrapresa in passato – afferma il sindacoNicola Marini – ed è per questo che abbiamochiamato di nuovo, intorno ad un tavolo, tutti iprimi cittadini interessati al problema,ricevendo la loro risposta positiva per ilricorso ad adiuvandum al Consiglio di Stato.Queste sono battaglie che si vincono standouniti, con una strategia comune tra le città econ l’obiettivo sempre chiaro della tutela dellasalute dei cittadini».La riunione tra i sindaci di Albano, Ariccia,Castel Gandolfo, Genzano, Nemi, Lanuvio,Ardea, Pomezia, Rocca di Papa e Marino, si ètenuta la scorsa settimana e in mattinata verràdepositata tutta la documentazione necessariaall’avvocato Petretti per portare avantil’azione legale. Il parere del Consiglio di Statosi dovrebbe avere tra sei, otto mesi.

CS Stampa Comune Albano

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88DISAGI ALLE NUOVE CASEPOPOLARI DI ARICCIA

NON C'E' IL GAS NON FUNZIONANO GLI ASCENSORI

Siamo stati. Sabato 5 febbraio, alle case popolari di Ariccia, sulla viaNettunense. Il palazzo è una struttura piuttosto grande, è moderno,molto bello, attrezzato per il fotovoltaico secondo moderni principi dirisparmio energetico, fornito di casssoni e pannelli solari, che peròancora non sono operativi e infatti, come ci raccontano gli inquilini coni quali abbiamo parlato, non sono proprio tutte rose e fiori.Le case sono state consegnate il 22 dicembre, ma in quella data ancoranon c'era la corrente elettrica, l'ascensore non funzionava e mancava ilgas per riscaldarsi e cucinare.Del resto, ci raccontano, appena saputo della disponibilità delle case,molte famiglie hanno preferito, chi per questioni di sfratto in corso, chiper questioni economiche, disdire immediatamente, il contratto cheavevano in corso ed approfittare della nuova casa popolare.Certo non è stato bello quando poi ci si è trovati ad abitare in una casadove occorreva la candela per fare un po' di luce, l'ascensore nonfunzionava e per scaldarsi si è dovuto ricorrere alle stufe con labombola. In realtà, al momento della consegna, sul contratto, ci diconogli inquilini c'era scritto che la casa era agibile e abitale, con tutte leutenze attive. Adesso la corrente elettrica c'è, è stata messa i primi digennaio, ma sussistono ancora molti inconvenienti, il gas ancora nonarriva, pur essendo ogni appartamento dotato di caldaia e quinditermoautonomo e ci si riscalda ancora con le stufette elettriche o a gas,con tutti i disagi e consumi che questo comporta. Per cucinare alcunistanno adoperando il fornelletto da campo. Se da un lato si può direbravo al comune che ha consegnato le case popolari a tante famigliebisognose, da un altro aspetto la critica è che si poteva fare meglio.Almeno, dal giorno della consegna si sarebbe potuto fare qualche passoin più per far vivere in modo ancor più degno le persone che li sonoandate ad abitare.Una delle cose gravi ancora da risolvere è il non funzionamento degliascensori. Il palazzo è di tre piani più il piano terra, dove non ci sonoabitazioni ma locali che andranno all'amministrazione, e il seminterratodove ci sono i posti auto coperti. Già al primo piano, ma anche a quellisuperiori, vivono persone anziane o con problemi di handicap ed èinutile stare a spiegare quanto il non funzionamento degli ascensori (dalmomento della consegna ad oggi sono passati oltre due mesi) siagravemente limitativo del loro diritto a muoversi ed uscire di casaliberamente. Non solo, non arrivando gli ascensori, per chissà qualescelta architettonica o ingegneristica, fino al seminterrato, chi dovesseessere impossibilitato a fare le scale è sostanzialmente privato deldiritto di parcheggiare l'auto al coperto. Una persona diversamenteabile, anche per questioni di età, rischia di rimanere “prigioniera”dentro casa o di non riuscire, nonostante sia assegnataria, ad entrarci.

Servizio e foto a cura della redazione ECO 16 Immagini dalle case popolari di Aricciaviste da via Nettunense e dal retro.Il bel palazzo nuovo è provvisto diparcheggi interni ed esterni ma quellisotterranei non sono raggiunti dagliascensori (che comunque dal giornodella consegna, almeno fino al giornodella nostra visita, non hanno maifunzionato) e quindi inutilizzabili per chinon riesce a fare le scale. Inoltre sipossono vedere notevoli infiltrazioni diacqua piovana che arrivano anche nellecantine. Gli attacchi del gas sono prontida tempo ma, al 5 marzo, ancora nonviene erogato. Curiosità: quando hannomesso i tubi del gas li hanno postiesterni senza tenere conto che in questomodo non si può chiudere lo sportello.

IL CONSIGLIERE BIAGIO FIORENZA SUI DISAGI ALLE CASEPOPOLARI: “SI SONO CREATI PROBLEMI BUROCRATICI MA LA

SITUAZIONE SI STA RISOLVENDO”Abbiamo incontrato il consigliere di Ariccia di Rifondazione BiagioFiorenza, al quale abbiamo chiesto come mai alla case popolari ancorasussistono disagi come la mancanza del gas o il non funzionamento degliascensori.Le case sono state assegnate in tempi molto rapidi anche per evitare rischi dioccupazioni abusive e quindi si è preferito darle subito, anche se non erano ancoraattive tutte le utenze. So che comunque i cittadini si sono mossi e l'Enelgas hafinalmente dato appuntamento per il 21 per gli allacci.Quindi le persone si sono mosse da sole e hanno raggiunto questo risultatodopo un paio di mesi abbondanti dalla consegna degli alloggi?Si, ma li ci sono stati dei problemi, è stata una cosa complessa: l'Enel volevasapere chi era l'amministratore, si sono creati problemi burocratici. Una volta siandava all'Enel e il giorno dopo veniva l'operaio; ora sono tutti appalti e i tempi siallungano all'infinito.E sulla questione degli ascensori che ancora non funzionano?Questa è una cosa gravissima. Sono arrabbiatissimo. Se ne sta occupando ilgeometra Germoni e questa settimana l'ho chiamato almeno sette volte, l'ultimatelefonata è di ieri (venerdì 11 marzo) all'una e venti per chiedergli a che puntosiamo e lui mi dice che ha chiamato la ditta, che deve venire a portagli qualcosa.. .e allora gli ho detto di andare lui personalmente. . .Insomma, ci state lavorando.Si, si ci mancherebbe altro.

VITTORIOSO FRAPPELLI SULLE CASE POPOLARIDI ARICCIAAVIA NETTUNENSE

Che tipo di edilizia era quella delle case popolari di via Nettunense?Era edilizia nata come edilizia sperimentale per ragazze madri e tossiocodipendentiche avrebbero dovuto rimanerci provvisoriamente per poi andare nelle diversestrutture di recupero. Questo era il senso di quell'edilizia.E questo progetto era nato con Frappelli?Era nei contratti di quartiere, dove il Ministero delle infrastrutture aveva dato dei soldiper fare quei 33 alloggi che inizialmente erano ubicati nella 167 via Innocenzo XII,poi siccome erano vicino al fosso di scolo proveniente da Genzano e a pochi metri daldepuratore dei Colli Albani pensai di spostarli in una posizione più dignitosa. Adessoso che che quelle case sono state assegnate e mi domando: 1 ) c'è stato qualcuno che haavuto una nuova autorizzazione da edilizia sperimentale a edilizia per case popolari?2) Ho letto su “Aricia” che l'assegnazione è stata fatta da una commissione pubblica.Ma chi ha istituito questa commissione? Se sono case popolari doveva essere l'Ater afare l'assegnazione e non il comune. 3) Mi domando come mai in una struttura di casepopolari il comune vuole metterci, ho visto il logo, uffici per il vigli urbani delcomune?Mi hanno detto che li dovrebbero venirci i vigili urbani e un asilo...Ma per tutti questi cambiamenti le autorizzazioni chi le ha date? Voglio ricordare chequando spostai i 33 alloggi qualcuno mi denunciò alla Procura di Velletri dicendo cheera voto di scambio. Mi sorge il dubbio che sia questo voto di scambio, a due mesidalle elezioni. Chi ha fatto le assegnazioni era titolato ha fare le assegnazioni? Ipunteggi come sono stati dati? Se poi vengo a sapere che qualcuno ha già dovutorinunciare perché la casa già l'aveva penso che tanto bene non è stato lavorato!Per quello che ho potuto vedere chi ha avuto le case aveva diritto di averle e se cisono stati errori sono già stati corretti.Io ho parlato con un assegnatario che mi ha detto che chi ha dato le case è ilconsigliere Brandimarte. Ma non doveva esserci una commissione pubblica? A mequesto pare poco chiaro.

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Pensavo alla sua storia politica, Lei era vicesindaco, poi?Sono stato vicesindaco uscente con la giunta Pesoli e pensavo che con lagiunta Ercolani avrei fatto il Presidente del Consiglio, ero il primo eletto ditutto il consiglio regionale, invece offrirono alla Margherita tre assessori,compreso il vicesindaco e così, decadendo da consigliere comunale, comedi norma ho fatto il vicesindaco. Dopo neanche 2 anni mi hanno ritirato ladelega e adesso non sono più ne consigliere comunale ne vicesindaco. Iltorto non l'hanno fatto solo a Flavio Gabbarini, ma agli elettori che hannovotato Gabbarini e quel partito. Nella storia di Genzano non erano maiavvenute queste cose. Gli assessori si sostituiscono, ma quelli esterni, ingenere mai quelli eletti, ci vuole rispetto per il voto del popolo. Questo èun fatto di decadimento morale della politica e della politica genzanese.Bisogna capire il perché fu fatta quell'operazione, in parte voluta da forzeinterne, in parte da forze esterne. Alle volte dicono “l'ha voluto Roma”.Ma è possibile che Roma debba decidere chi è il sindaco o il vicesindaco ol'assessore. Ma siamo matti! ? Abbiamo abdicato a decidere sulle sorti delnostro territorio e questo si può vedere non solo sulla composizione dellegiunte ma si può vedere, per esempio, quando hanno chiuso ilprontosoccorso dell'ospedale. Un tempo nessun partito, i così detti partitidella “prima repubblica” con tutti i limiti che avevano, una cosa delgenere non sarebbe mai potuta accadere, nessuno si sarebbe permesso dipassare sopra la classe politica locale.Non si calpesta la base...Certo che no e con la base c'erano più contatti, nelle sezioni si discuteva,arrivava l'onorevole, ci si confrontava. Negli ultimi anni le cose sono unpo' cambiate.

Forse questa è una delle cose che allontana la gente dalla politica esoprattutto dai partiti politici e favorisce il nascere delle liste civicheche appaiono più legate alle vere esigenze del territorio, un po' comeaccade anche ad Ariccia dove ci sono molte liste civiche, qualcunamolto forte?Ad Ariccia c'è Roberto Di Felice, una persona corretta con la quale cisiamo sempre presi bene.Pensando agli altri Castelli c'è una visione di Città Futura dei CastelliRomani visti come un tutt'uno? Una sorta di collaborazione vera fracomuni. Penso anche al progetto di Luca Nardi, di “Salviamo il lago diAlbano”, del Forum dei Castelli e ad altre iniziative che voglianocoinvolgere il territorio come un unicum.I Castelli in generale devono collaborare e “vendere” l'immagine e ilterritorio come una cosa sola. Dobbiamo offrirci come distretto dei CastelliRomani, dove ognuno ha delle caratteristiche specifiche ma dove ci sonoelementi unificanti: territorio, bellezza, clima, paesaggio, la coltivazionedella vite, i prodotti agricoli. Si deve tutti collaborare ma anche qui si deveandare a fondo: spesso si fanno questi discorsi ma poi si deve esserecoerenti. Se il comune di Genzano decide che bisogna smettere di magiare

territorio, non è che il comune a fianco, è solo un esempio, possaprevedere uno sviluppo di 5, 6 10000 persone. Questa è una politicasbagliata. Perché è vero che i comuni amministrano il proprio territorio mail territorio di uno ricade sul territorio degli altri e i problemi e i beneficidegli uni uni ricadono su gli altri. Una strada, l'Appia ad esempio,attraversa più territori, è di tutti. Così fanno naturalmente le faldeacquifere. I cittadini che vivono in un comune possono portare i figli ascuola nel comune vicino. Ci vuole una programmazione e uno sviluppoprogressivo e coordinato. Altrimenti si fanno i danni. Sullo sviluppo sideve essere unitari. I Castelli devono essere un distretto coeso e virtuoso!Parlando dei Castelli come un distretto coeso e virtuoso mi torna inmente ciò che è accaduto all'incontro al Palacesaroni sull'ospedale deiCastelli, dove erano presenti molti dei sindaci dell'area dicentrosinistra, e il sindaco di Ariccia Cianfanelli, riferendosi al modoin cui viene scelto il presidente dell'assemblea dei sindaci dei Castelli,oggi Servadio sindaco di Velletri, è stato molto critico, dicendo chequesti ricopre la carica “soltanto” perché sindaco del comune piùpopoloso.Pesante. . .Questo non ha lasciato molto bene Servadio.Emilio è una persona sui generis che le fa queste cose. È dirompente. Loconosco da tanti anni, ci ho discusso spesso. Su certe cose apprezzo il suocoraggio, però non riesce mai a trovare il giusto equilibrio all'interno delpaese. Penso che ad Ariccia c'è chi lo odia e chi lo ama. Una volta glidissi: “capisco i primi anni, quando ti sei affermato e hai rotto i vecchiequilibri, ed era pure ora che cambiasse qualche cosa, ma alla seconda e laterza volta che sei stato eletto li vuoi ricreare questi equilibri?! Non puoistare sempre in guerra! ” Lui sta sempre in guerra e questo non è possibile,non si può tenere un paese sempre in guerra! E comunque tornando aldiscorso, chiunque sia il sindaco di Ariccia è importante fare politichecondivise. Pensiamo a un discorso culturale e turistico, Ariccia ha Palazzoe Parco Chigi, noi abbiamo le Olmate e Palazzo Sforza Cesarini. . . e poifaccio un esempio: se si immagina un percorso artistico naturalistico,questo può partire dal Lago di Casel Gandolfo, passare per Albano e poiPalazzo Chigi e Parco Chigi ad Ariccia, attraversare le Olmate giungendoa Genzano a Palazzo Sforza Cesarini, al suo Giardino per giungere fino aNemi. Dobbiamo vendere l'insieme delle nostre bellezze artistiche enaturalistiche, prescindendo dai campanilismi.Quindi valorizzare le nostre risorse?Dobbiamo valorizzare le risorse che abbiamo! Senza voler demonizzare:se ieri si è puntato sul mattone oggi dobbiamo puntare sulle risorse cheabbiamo e ciò che abbiamo è la nostra cultura, le nostre bellezze,l'ambiente, la natura. Questo è il nostro valore aggiunto.Tornado un momento, per chiudere, alla politica un po' più fredda,diciamo, oggi i cittadini forse credono un po' meno nei partiti politicie un po' meno nei partiti politici?Si, questo lo può dire.Questo è un gran vantaggio per le persone per bene, che siano in unpartito o che siano in una lista civica.È giusto e aggiungo questo che oggi, però, le persone che si voglioavvicinare alla politica, soprattutto i giovani, trovano molto spesso neipartiti le porte sbarrate. I partiti sono inospitali. Sono diffidenti verso lepersone nuove. E poi sono litigiosi anche al loro interno. Pensate al PD diGenzano che da mesi e mesi stanno cercando di definire ufficialmente ilcandidato sindaco. Le persone non sono attratte da questi giochetti deipartiti, le persone sono attratte dalle cose realmente interessanti, dalleproposte concrete.Si faranno le primarie a Genzano?A oggi, è il 1 8 febbraio, non si sa. Ercolani non le vuole e questo dal suopunto di vista ha la sua logica. Lui è il sindaco uscente. Se qualcun altroall'interno del PD chiede le primarie vuol dire che sta sfiduciando ilsindaco che lo ha rappresentato fino a poco prima. Sono cose che fannoparte della crisi dei partiti. La gente così si allontana dai partiti. Certo oggisono molto critico con i partiti, ci sono stato dentro, li ho conosciuti. . . Nonmi piacciono più.

Fabio Ascani

CONVERSAZIONE CON FLAVIO GABBARINI. (SECONDA PARTE)Continuiamo con la seconda parte della conversazione avuta con Flavio Gabbarini, fra i fondatori e leader del

movimento e della lista civica Città Futura, nel Centro Studi Alcide De Gasperi di Genzano.

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1100IL DOTT. VITTORIO BARBALISCIA

CANDIDATO SINDACO PERIL POPOLO DELLA LIBERTA’ DIGENZANO E LISTA CIVICA

BARBALISCIA

In un momento molto intenso per la politicagenzanese, ad una settimana di distanzadall’ufficialità della candidatura a sindaco diEnzo Ercolani per il Partito Democratico,arriva ufficialmente la presa di posizione delPopolo della Libertà di Genzano e della Listacivica Barbaliscia.Il coordinatore comunale del Pdl genzanese ,Fabio Papalia, in una nota conferma lacandidatura a sindaco del dott. VittorioBarbaliscia per la coalizione composta dalPopolo della Libertà e lista civica Barbaliscia.“Siamo arrivati a questa importante scelta aseguito di un’intensa trattativa con le altreforze politiche e con un sereno dialogoall’ interno del nostro gruppo consiliare.Si tratta di una candidatura autorevole, chesicuramente riuscirà ad unire tutte le forzemoderate e civiche di Genzano, percontribuire ad un vero cambiamento erinnovamento del nostro paese.

Il nostro obiettivo è quello di contrapporre aduna classe politica di centro sinistra, che haormai fallito nel suo intento, una nuova classedirigente in grado di ridare lustro e slancio aGenzano.Un paese mal gestito da ormai 10 anni e chegiorno dopo giorno si sta spegnendo. In questatornata elettorale necessitava una candidaturaautorevole per la nostra coalizione e la sceltadeldott. Vittorio Barbaliscia è sicuramente unascelta di qualità e molto importante, poichéstorico e amato dottore del polo ospedalieroGenzano – Albano. Una persona che in qualitàdi consigliere comunale dal 2001 ad oggi, hasempre rappresentato la sua lista civicad’opposizione in collaborazione con l’attualecapogruppo l’avv. Arnaldo Melaranci.Indubbiamente il lavoro svolto negli ultimi treanni, data in cui è nato il Popolo della Libertàdi Genzano, ha fatto sì che si venisse a creareuna nuova alternativa politica, chesicuramente sarà protagonista nelle elezioni dimaggio.Ora che il nostro nome è stato ufficializzato,invitiamo ovviamente le altre forze politiche,quali l’Udc, la Destra di Storace e la listacivica dei Landi “Uniti per Cambiare” ad unsereno e costruttivo confronto sul programmada proporre ai cittadini e per consolidare unacoalizione che è destinata a diventarevincente, e portare quel cambiamento che daanni Genzano merita.”In conclusione il coordinatore Papalia haassicurato che la candidatura del Dott.Barbaliscia verrà presentata ai cittadini coniniziativa pubblica, che sarà prontamentecomunicata in conferenza stampa.

POPOLO DELLA LIBERTA’ GENZANO DI ROMA

INTERVISTAAL DOTT.VITTORIO BARBALISCIAL'OSPEDALE DI GENZANO

ERAUN “FIOREALL'OCCHIELLO” DEICASTELLI ROMANI

Abbiamo incontrato due giorni primadell'investitura ufficale a candidato sindaco,il Dott. Vittorio Barbaliscia in occasione delprestigioso convegno internazionale diGastroenterologia che si è svolto domenica13 marzo a Palazzo Chigi in Ariccia.Dott. Barbaliscia, circolano voci che Leipotrebbe essere il prossimo candidatosindaco per il PDL a Genzano? Puòconfermarlo?Se decidessi di partecipare lo sarei come listacivica Barbaliscia. In questo momento sonoinvitato da persone e partiti che mi voglionodare quest'occasione un'altra volta e che peròmi impongono determinate decisioni: non so seil mio lavoro potrà consentire questa duplicefigura: primario del polo H2 e, se eletto,sindaco di Genzano. È una scelta abbastanzagrossa e combattuta, una grande responsabilità.Conosce la lista civica “Uniti per cambiare”che si batte molto per il proprio territorio a

Genzano?Si, certo. È un movimento molto compatto,tengono molto alla loro territorialità, alla loroidentità quasi parallela al paese di Genzano,non avendo ancora delle infrastrutture eun'urbanizzazione che li possano soddisfare.Questo li rende ancora più uniti.Quindi, diciamo, la loro lotta oggi è giusta?Si certamente.Ci può fare una dichiarazione sulla giuntaErcolani come medico e come cittadino diGenzano?Direi che la critica maggiore che posso farecome medico è di aver abbandonato unpochino l'ospedale che era un po' il fioreall'occhiello dei Castelli Romani e aveva tuttodalla chirurgia alla ginecologia e la pediatria,un'ottima medicina e quindi era completo per ilterritorio di Genzano ma anche per i comunivicini fino al mare. Quest'impoverimento dellasanità nel territorio, concessa dagliamministratori attuali mi fa un pochino male.Se dobbiamo difendere qualcosa è proprio lasanità e riportare le cose conquistate con faticae nel tempo per riaverle. Un conto è non averlemai avute, un conto è perderle. Passare da unmomento di benessere a rinunciare a questecose è “un po' antipatico”.

Ascani - Serilli

GENZANO DIVENTA “CITTÀ” .RITROVATANEGLI ARCHIVI STORICILATARGA FIRMATADA PAPA LEONE

XII

LA CITTÀ DI GENZANO COMPIA UNATTO DEGNO DEL SUO NOME: AVVIILA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Genzano di Roma si scopre città. Rispolverata dagliarchivi storici, del comune la targa firmata dal PapaLeone XII che la insignì del titolo nel 1 828.

Leggermente sbiadita ma comunque leggibile è stataritrovata il 1 0 marzo la pergamena incisa in caratterilatini e che prova il riconoscimento del titolo di cittàvolto al comune di Genzano dall’allora PonteficeLeone XII. “E’ davvero motivo di profondo vanto peril nostro bel Comune – ha dichiarato il sindaco –disporre del documento storico con il quale Genzanoveniva, già, in quell’epoca lontana insignita del titolo“ad Honorem”, per la caratteristiche che lacontraddistinguevano nell’ambito del territorio. Da,oggi, Genzano si pone, quindi, a ragione nella rosa diquei pochi comuni della Provincia che possono conorgoglio fregiarsi del titolo di “città”.

Anche noi di Eco 16 siamo convinti che Genzanopossa degnamente fregiarsi del titolo di “città”, macerto è che ancora c'è molto fare per rendere Genzanomigliore, perchè al meglio non c'è mai fine, e unimportante nuovo passo significativo potrebbe esserequello di avviare, finalmente e in modo serio, laraccolta differenziata porta a porta e l'istituzione diun'isola ecologica; un atto di civiltà, questo, che icittadini, anche delle città e dei paesi vicini, aspettanocon impazienza.

RIQUALIFICAZIONE DELLE STRADE EILLUMINAZIONE PUBBLICAAROCCADI

PAPA.NUOVE OPERE UTILI A VIABILITÀ E

SICUREZZA.

Continuano le opere pubbliche per il recupero dellestrade e per l’ implementazione della rete diilluminazione pubblica della città di Rocca di Papa.Risultano già illuminate le 6 scalinate tra via Cavour evia Silvio Spaventa, in centro, e via dei Gelsomini, nelquartiere basso delle “Vigne” dove è stata inauguratauna nuova scuola lo scorso anno. I lavoriproseguiranno nei prossimi giorni, contando nellaclemenza del tempo atmosferico, con l’accensione divia Marino centro urbano e via Borgo Valle Vergine,via del Troio, via Palazzolo, via Ortensie, nella partebassa. Queste strade sono già state predisposte con laposa dei pozzetti, chiusini e rete elettrica, a brevequindi avverrà l’effettiva accensione. In concomitanzaverranno preparate all’ illuminazione via delleMargherite e via Vicinale dei Colli.Nuova asfalto per via Castelli Romani, importantecollegamento con la città di Marino; da anni attendevaun completa riqualificazione del manto stradale. Nelquartiere Campi D’Annibale via Rocca Priora, checonduce alla frazione Vivaro, è stata nuovamenteasfaltata. Nei prossimi giorni verranno risanate lebuche che le intense precipitazioni dell’ inverno ancorain corso hanno provocato su tutto il territorio.Inoltre, a seguito della richiesta di svincolo deiproventi dell’affrancazione degli usi civici, approvatadurante lo scorso Consiglio Comunale del 23 febbraio’11 , verranno effettuati lavori di pubblica utilità, inparticolare il risanamento idrogeologico dell’areaCampi D’Annibale, via Vecchia di Velletri, via Pozzodel Principe, Parco Comunale “La Pompa”.

“Finalmente la nostra squadra di governo, a seguitodi un’attenta programmazione, ha la possibilità dicompletare diversi interventi importanti per ilterritorio, prendendo in considerazione tutti i 4quartieri di Rocca di Papa.” Questo il commento delSindaco Boccia.

LAVORI DIRIQUALIFICAZIONE ACASTEL GANDOLFO

Nonostante le difficoltà finanziare dei Comuni,è scritto in una nota del sindaco Colacchi,continua l'opera dell'amministrazionecomunale di Castel Gandolfo, per rendere piùaccogliente, sicuro e vivibile il centro storicodella cittadina. A breve inizieranno anche ilavori, interamente finanziati dalla RegioneLazio, rifacimento omogeneo delle facciate.

Red.

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1111CONVERSAZIONE CON LUIGI CRISCUOLO

IL TEATRO GIAN LORENZO BERNINI È UN BENE DI TUTTIUN VANTO ED UN LUOGO DI CRESCITA PER LANOSTRA CITTÀ

Mi sono incontrato con Luigi Criscuoloresponsabile del Teatro di Gian LorenzoBernini di Ariccia. Ci siamo visti da Art'è unbel locale in piazza Mazzini ad Ariccia, dovesi riesce a stare bene insieme e a conversareamabilmente, magari sorseggiando un buonvino o dell'ottima birra, e perché no, gustandoqualche ricercata delizia. Con Luigi abbiamoparlato di cultura, di Teatro, di crescita dellacittà...Luigi, sono convinto che il Teatro, il nostropiccolo gioiello nel cuore di Ariccia, siaimportantissimo anche come luogo diincontro e di crescita culturale e sociale dellacittà.Vedi, Fabio, questo teatro è gestito da GiacomoZito, che ne è il direttore artistico, e da me, conamore, oltre che nel più grande rispetto del fattoche amministriamo un bene che è della comunitàe che quindi ci impone di agire nella pienaosservanza delle norme, partendo da ciò cheriguarda la Siae, ai permessi Empals di chi vienea fare gli spettacoli e via dicendo. Un lavorocomplesso nel quale ci aiutiamo, ma quando allafine di una manifestazione c'è l'urgenza diripulire di corsa il palco e la sala dai coriandoli,come è successo il giorno di carnevale, Giacomoed io ci siamo arrotolati le maniche e ci siamomessi a lavoro. Come dicevo, c'è amore perquesto teatro, e sono certo che le personepercepiscono che ciò che facciamo, gli spettacoliche organizziamo, il laboratorio teatrale, gliincontri di poesia, sono il risultato di questoamore, lo sentono.Questo teatro respira l'anima che è unacondensazione delle anime tue e di Giacomo...Tempo fa una signora ha scritto per ringraziaredel fatto che che avevamo inserito nella nostramail-list, le persone ci sono grate per quello chefacciamo e non lo dico per auto celebrazione, maperché è qualcosa che si sente, che si respiraquando vengono a vedere gli spettacoli o apartecipare ad un evento o ad una iniziativa.Se questa sera sono qui a conversare con te èperché anch'io ho percepito questosentimento forte e sano per questo luogo chedavvero ritengo una delle cose migliori diquesta città.Vedi, io penso che ognuno di noi ha dellepotenzialità, e chi crede nella vita comunitaria hail dovere, che poi diventa anche piacere, dimettere le proprie capacità al servizio dellacomunità. Abito ad Ariccia dall'88 e grazie apersone come Biagio Fiorenza o Carlo Fortini,“avversari” politici, diversi fra loro, ma che mihanno conosciuto e mi hanno chiesto di farequalcosa per la città, ho potuto mettere, daquando sono qui, a servizio della città le miecapacità. Quindi, avendo avuto questo ho tenuto

vivo lo spirito del teatro, con il laboratorioteatrale, quando il Bernini ancora non c'era, condifficoltà ma con passione e consapevoledell'importanza sociale e culturale che questocomporta. Il laboratorio teatrale rappresenta unmomento di crescita per tutti, ha una funzionetalmente importante che lo farei obbligatorio perle scuole! Perchè è uno strumento di conoscenzadi se stessi, di crescita, se fatto nella manieragiusta, e di crescita all'interno di un gruppo, inrelazione agli altri. Il laboratorio permette diesprime la propria individualità, ma nello spiritodel gruppo, mai fine a se stesso, nonesibizionismo. Pensa che elemento importante,anche per la vita sociale, che è questo! Nelmeccanismo del rispetto per gli altri: cresce unoe cresco tutti. Si cresce modellandosi agli altri,nel confronto. Nel teatro si impara che quando siè sul palco, anche se in qul momento non haibattute e un altro recita un monologolunghissimo, ugualmente sei importante perchéfai parte della scena. Il tuo ruolo è altrettantoimportante. Il teatro così diventa maestro di vitaed assume un ruolo fondamentale comelaboratorio. Ma anche come spettacolo. . .

Mi vengono in mente gli spettacoli per ragazziche avete portato quest'anno. Forse quelloche mi ha colpito maggiormente e diu cui hoanche scritto su Eco 16 è “Il Folletto eMargherita”, con la regia di Lucia Carores,una rappresentazione che ha lasciatosoddisfatti i più piccoli ma anche i grandi.Apprezzo il fatto che lo spettacolo per ragazzinon viene visto da voi come mero

intrattenimento di bambini, ma anzi i piùpiccoli vengono considerati con pari dignitàdegli adulti, con spettacoli di grande livello.La compagnia di Lucia Carones ha dimostratogrande professionalità, gli attori sono statibravissimi e si sono esibiti dopo anni di studio.Anch'io sono rimasto molto colpito dalla loroesibizione e ho parlato con la Carones che è diAlbano ed abita ad Ariccia, perché sarebbe bellocollaborare. Ecco con una persona come leiposso dire “collaboriamo”: è brava èprofessionale.Sarebbe importante anche riuscire a farespettacoli che potessero avere più repliche,una programmazione che possa prevederespettacoli mattutini di grande livello per lescolaresche.Stiamo cercando di capire se possiamo avere ilBernini in affido per un periodo più lungo cosìda poter fare una programmazione eun'organizzazione che ne permetta un utilizzomassimo, con laboratori e spettacoli, anchemattutini. Sono cose importanti perché anchequando c'è lo spettacolo c'è crescita, siadel''attore che del pubblico, se è teatro di qualità.E un teatro comunale come il nostro ha il doveredi rappresentare opere che abbaino un valoreassoluto, di modo che possa formarsi,soprattutto nei più giovani, lo spirito critico, diosservazione, comprendere il valore delle opereche si vanno a vedere. Aumentare lo spiritocritico aiuta a comprendere meglio anche lasocietà. E poi il teatro è vita, è un fatto concreto,gli attori sono li nello stesso momento in cui c'èil pubblico, li puoi sentire, senti le loroemozioni, quasi li tocchi. L'attore è li senzatrucchi, con il rischio di sbagliare. Questa è unagrade metafora della vita.C'è una definizione di Aristotele che dice che loscopo del dramma è di purificare lo spettatoreattraverso la sollecitazione artistica di alcuneemozioni che dona un tipo di sollievo dallepassioni personali: la catarsi. Il teatro è anchequesto: è terapia dell'anima, un lasciarsi andareun purificarsi sia per l'attore che per il pubblico.Ma se il teatro è terapia, è catarsi, è crescita,ed è anche istruzione è giusto che la politica,le amministrazioni, diano il loro sostegno. Seci si ferma all'idea un po' ottusa chel'istruzione sia solo quella che si fa a scuola sicommette un enorme sbaglio. A scuola cidanno molto, ci forniscono le basi, che puredevono essere solide, ma poi è anche esoprattutto fuori che si cresce, con lefrequentazioni, anche quelle intellettuali, e ilteatro è, come dicevamo, preziosissimo inquesto senso.Assolutamente si. E fortunatamente il nostroteatro è molto frequentato e ci auguriamo che losia sempre di più. Vengono anche persone dafuori Ariccia, anche da Roma, e ciò dimostra chestiamo lavorando bene.Vorrei concludere considerando che fraqualche mese ci saranno le elezioniamministrative ed io sono certo che chiunquele vincerà avrà il dovere e la coscienza di farcontinuare quest'esperienza nel migliore deimodi possibili perché il teatro Gian LorenzoBernini è qualcosa di cui andare orgogliosi,ben gestito, che aiuta e da lustro alla nostrabella città.Ti ringrazio. Io spero che chiunque vinca leelezioni continui con il teatro, ma non perfare un favore a me, ma perché è l'idea delteatro che non deve morire.

Fabio Ascani

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DANON PERDEREAROMA

LUCI IN SALAATEATROAROMA

HOMO CONSULENTIS

Un curioso gruppo di archeologi, eseguendouna serie di scavi nell’anno 2999, ritrovanofinalmente le tracce dell’antica civiltàdell’Homo Consulentis, un popolo che milleanni prima aveva abitato Roma. I trearcheologi, basandosi sui pochi repertirinvenuti, cercano di ricostruire gli usi, icostumi, le tradizioni, la religione e leimprese di questa antica civiltà, ma le cose siconfondono, così le fantasiose ricostruzionifatte dagli studiosi si mescolano con leleggende e le storie di quel popolo. Nasconocosì una serie di quadri comici in cui levicende di tutti i giorni dei consulentidiventano cerimonie sacre, riti sacrificali,gesta eroiche, scenette con equivoco e fiabein parodia.E’ una divertente satira socio politica suiriti, i paradossi e il campionario di variaumanità che transita nel mondo del lavoro.Al Teatro San Luca, via Renzo de Cesari, 136il 26-27 marzo e il 2-3 aprile prezzo 10.00 €

L'intero incasso sarà devoluto a Emergency

Prenotazioni e informazioni 3357684575

Compagnia Amici di Strada

SILVIO FOREVERE' veramente così, Berlusconi per sempre?Doveva arrivare senza troppo clamore alla datadel 25 marzo, giorno della sua primaproiezione nelle sale, pare fosse questal'intenzione dello staff della produzione, inveceha provveduto la Rai nella veste del suo DgMasi a creare la baraonda vietando anzitempogli spot, da cui fiumi di articoli sui giornali ditutte le salse. E pensare che prima pur coninteressi di casacca il Corrierone della Sera sen'era occupato con un piccolo trafilettosottolineando esplicitamente il carattere diriservatezza dell'operazione. Perché gli autoridi questo docufilm, di questo trattasi, sono ledue autorevolissime firme del quotidiano di viaSolferino Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo.Una garanzia per deontologia ed equidistanza.Come dicevo prima, non è un film ma piuttostoun documentario (distributore la Luckiy Red diDaniele Occhipinti). Il protagonista èdirettamente lui, quello vero con le cose che hafatto e detto. Il racconto della propria vitagrazie all'ottimo montaggio avallato dai registiRoberto Faenza e Filippo Macelloni. Moltecose le abbiamo già viste e sentite, è stato luistesso a dire pressappoco "sono invincibile,simpatico, ho un po' di grano e ci so fare con ledonne" mandando in delirio chi lo adora einorridendo chi lo detesta. Perché poi nellarealtà è così, senza una via di mezzo, c'è chi loodia e chi n'è rimasto stregato. Siamo benlontani dal Caimano di Moretti o da Draculadella Guzzanti. Qui l'obiettivo non èraffigurare il mostro ma tentare di raccontarein modo oggettivo attraverso i fatti ilpersonaggio. Insomma, fuori la propaganda. E'facile che tantissimi italiani si rispecchierannonei suoi vizi.

Giuseppe Ferraro

Michelangelo Pistolettoal Maxxi

Con la performance canora di Gianna Nanniniil Maxxi di Roma ha dato il via ad una mostradedicata a Michelangelo Pistoletto, l'artistacontemporaneo conosciuto a livellointernazionale e tra i fondatori dell’ArtePovera. “Da Uno a Molti, 1 956 - 1974” è iltitolo della mostra che dal 4 marzo al 1 5 agosto2011 raccoglie più di 100 opere provenienti dacollezioni pubbliche e private. L’ intento èquello di far conoscere e comprendere ilgrande genio artistico del maestro,ripercorrendo le tappe fondamentali della suaricerca artistica, dalla Pop Art, al Minimalismoe al Concettuale.Le opere sono allestite in vari gruppi: “IQuadri specchianti” e i “Plexiglass”, espostiinsieme secondo la disposizione pensata inorigine dall'artista, in cui si trovano i ritratti diamici, familiari e conoscenti di Pistoletto. Inun'altra area troviamo “Gli Oggetti in meno”,gli “Stracci” e le opere della serie “Luci eriflessi”. Tra le opere che suscitano maggiorecuriosità c’è “La Venere Gli Stracci” del 1967,in cui l’artista scolpisce una Venere che dandole spalle agli spettatori osserva una montagnadi stracci, materiale che il Maestro stessoaveva utilizzato precedentemente per lapulitura dei suoi specchi. Tra le possibiliinterpretazioni ce n’è una che ricondurrebbe glistracci alla critica verso il consumismomoderno. Uno spazio a parte è riservatoinvece alle “Azioni e le performance” degliartisti del gruppo teatrale Lo Zoo che esponeoggetti di scena legati alle performance,documentazioni fotografiche e video.. Roberta Grenci

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1133M U S I C A

Cos’è? E’ una manifestazione che il prossimo 5 giugno arriverà alla terzaedizione. Una festa, un concerto, che ha lo scopo di raccogliere fondi dadevolvere all’ospedale Bambino Gesù di Roma, per una doppia finalità,come indicato in una lettera del dott. Pietro Bagolan, Responsabile delreparto di neonatologia medica e chirurgica, indirizzata direttamente aLuca Guadagnini volcalist degli AVIM-B, che riporta: […] abbiamopensato di investire questi sforzi in due possibili direzioni: 1. dar vita adun punto nascita per bambini con particolari e selezionate patologiecongenite di tipo chirurgico presso il Dipartimento di neonatologia medicae chirurgica; 2. l’acquisto di un sofisticato e recentissimo ventilatoremeccanico (NAVA) necessario per rendere sempre più efficace ma alcontempo rispettoso dei delicati polmoni dei neonati prematuri […].Lascerei a questo punto alla musica, più che alle mie parole, l’espressionedel nostro ringraziamento che è anche e soprattutto amicizia, stima eammirazione.Rock per un bambino è nata da una triste circostanza, la scomparsaprematura di Aurora Guadagnini, all’età di soli 22 mesi. Luca ha saputotrasformare questo enorme dolore, che nessun genitore dovrebbe maiprovare, in un flusso di energia positiva dedicata a tutti quei bambini chesoffrono e che hanno bisogno di strutture ben organizzate per poter tornaread una vita normale. Lo ha fatto tramite la sua passione di una vita, lamusica. Con gli AVIM-B ha coinvolto tantissimi colleghi del campomusicale, artistico e televisivo; tanto per citarne alcuni: Edoardo Vianello,Manuela Villa, Mariella Nava, Annalisa Minetti, Tiziana Rivale, Solange,Luca Lazzari e così via. Luca, con quale spirito questi artisti hannoaderito a Rock per un Bambino? Con grande umiltà e con grande

umanità. Voglio sottolineare che nessuno degli artisti invitati ha pretesonessun compenso. La prima edizione di Rock per unbambino si è svolta a Genzano di Roma al palazzetto dello sport GinoCesaroni. Si, abbiamo avuto 2000 spettatori paganti, ci fu unagrandissima adesione. La seconda edizione si è svolta ad Albano Lazialepresso il teatro Alba Radians. L’autorizzazione l’abbiamo avuta conl’amministrazione Mattei che durante l’organizzazione dell’evento ècambiata a seguito delle elezioni con Marini. Di questa seconda edizioneho solo una grande amarezza per il fatto che nessun rappresentantedell’amministrazione comunale è stato presente a nessuna delle due seratedel 10­11 giugno 2010. Invece alla prima edizione a Genzano di Romapartecipò l’intera giunta comunale. Sono stato contattato pochi giorni fadal sindaco di Genzano, Ercolani, che mi ha dato la piena disponibilitàper il palazzetto per il prossimo 5 giugno per la terza edizione. Anche inquesta edizione ci saranno tanti nomi illustri del mondo dello spettacolo,ma non anticipo ancora nulla. Dei soldi raccolti da queste dueedizioni te ne sei occupato direttamente tu? Assolutamente si. Hosempre effettuato il bonifico bancario il giorno dopo per il reparto deldott. Bagolan che da due anni a questa parte mi tiene informato passodopo passo sull’utilizzo di questa raccolta. Nelle due precedentiedizioni quanto è stato raccolto? In totale ad oggi abbiamo raccolto econsegnato 26 mila euro, provenienti anche da altri concerti in italiadenominati sempre “Rock per un Bambino”…..in pratica il nostro tour2009/2010. Perché è stata scelta la data del 5giugno per la terza edizione? Perché questa è la data di nascita della miapiccola Aurora. Voglio che questa edizione di Rock per un bambino siauna grande festa per festeggiare il suo compleanno, che seguirà da lassù,e per continuare a dare una piccola speranza a tutti quei bambini che inquesto momento stanno lottando per vivere e condurre una vita normale.Quindi l’appuntamento è per il 5 giugno 2011 , per partecipare a questagrande festa, questo grande concerto rock capitanato dagli AVIM-B conLuca Guadagnini. ECO 16 seguirà da vicino questo evento. I riferimentiper Rock per un bambino e gli AVIM-B sono su Facebook sulla paginaAvim-B Luca Guadagnini e sul sito www.avim-b.it.

Gianni Casciano

Intervistaa Luca

Guadagnini

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1144S P O R T

MASCHERE IN CORSAFESTA DI CARNEVALE ALL'INSEGNADELLO

SPORT E DEL DIVERTIMENTO SANO

Qualcuno pensava che il brutto tempo avrebbe potuto rovinaretutto, ma non è stato così: il sole si è fatto spazio fra le nuvolee al campo sportivo di viale Spagna, a Cecchina, domenica 6marzo si è svolta una bellissima giornata di sport edivertimento. Del resto lo sport è anche allegria, è stareinsieme, è una festa, e quale migliore occasione dell'ultimadomenica di Carnevale per divertirsi, scherzare e fare, su unavera e bella pista di atletica, con percorsi studiati apposta per ipiù piccoli, prove di velocità e salto di ostacoli. . . in maschera.La festa, “Maschere in Corsa”, organizzata dalla PolisportivaCecchina AL. PA sezione Atletica, dall'Associazione diPromozione Sociale DOMI-QUE, con la collaborazionedall'Ascom di Albano, Cecchina, Pavona e con il patrociniodel Comune di Albano, è stata un'ottima occasione per grandie piccini per passare insieme qualche ora in allegria e peravvicinarsi al mondo dello sport e dell'atletica in particolare.

Qualche immagine

della bella festa di

domenica 6 marzo,

organizzata dalla

polisportiva AL. PA.Atletica, al campo

sportivo di Viale

Spagna a Cecchina

BASKETASD PALL. OSTIA 82 – ARICCIA 85

(11 – 19; 30 – 25; 21 – 22; 20 – 19) Ostia: Saccone 10, Cesari 2, Maselli 1 0, Donato10, Brito Sanchez, Tantari (K), Godino, Zarantello, Viscardi 23, Faina U.C.B. Ariccia:Filippucci 21 , Mori 1 8, Gandolfi (K) 12, Pigliucci 7, Pennacchietti 27 (MVP)

Sembrava un’impresa disperata eppure i nostri ragazzi ce l’hanno fatta! ! orfani delcoach Pucci, assente per problemi di salute, in deficit di uomini, ma non di pubblico, inostri ragazzi si presentano sul campo dell’ostia con solo 5 giocatori: l’ imperativo eraresistere, ma i nostri ci hanno strabiliato e con forza, coraggio e determinazione hannodominato la partita. Buona sincronia ed ottimo gioco di squadra hanno permessoquesta vittoria. Il gioco esuberante del play trottola – Pennacchietti, MVP della partitatra l’altro, temperato dalla proverbiale pacatezza e concentrazione di Filippucci nonchéil ritorno di mori da una brutta influenza hanno reso la difesa avversaria un colapasta.Forse la squadra avversaria complice anche la vittoria dell’andata e il numero irrisoriodei nostri giocatori, ha sottovalutato la voglia di vincere di questi ragazzi, la voglia diriscatto da un campionato che non è partito con i migliori auspici, ma che in finale staregalando delle grandi soddisfazioni a loro e al pubblico che partita dopo partita li haseguiti sui campi di mezzo Lazio. Per l’altra squadra si segnala la performance diViscardi che denota sicuramente un’esperienza di categoria più alta, l’unico che è statodavvero in grado di mettere in difficoltà i ragazzi di Ariccia. Una menzione, amorevolee del tutto intra partes, va al nostro capitano che, anche da “nonno” della squadra hadato prova di farcela ancora ;-)!

L’appuntamento è per venerdi sul campo del Frascati per l’ultimo appuntamento diquesta stagione,” noi speriamo che….ce la caviamo”! !

Francesca Capuano – U.C.B. Ariccia Staff

Arriva ad Ariccia il 2° posto del campionato regionale F.I.D.S. didanza sportiva (CONI), svolto a Velletri il 5/6 Marzo scorso.

Stefano Ghignati (Ariccia) & Flavia Piarulli (Roma) si posizionano al 2° posto nelladisciplina di Danze Standart Classe A2 19/34, sfiorando per un solo punto il 1 ° posto.Flavia & Stefano iniziano la loro avventura agonistica circa un anno fa. Complimenti e

in bocca al lupo per le prossime gare.

Bella prova di squadra delGenzano a Zagarolo. Tre puntidi grande valore.

È davvero un grande piacerepoter annotare su questogiornale la bella vittoria disabato 5 marzo degli atleti diGenzano sul campo del GSDP

Zagarolo, quarto incampionato.

Avanti così!

LIBERTAS GENZANO PALLAVOLOTRIONFAA ZAGAROLOGSDP ZAGAROLO - LIBERTAS GENZANO 0-3 (22-25; 23-25; 22-25)

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per le vostre lettere e perqualsiasi comunicazione scriveteci aeeccoodd iiaarr ii cc cc iiaa@@ggmmaaii ll .. ccoomm

o telefonate a 3391188937

L E L E T T E R E

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Lettera - A seguito dell’articolo “ Il settimanale tedesco DER SPIGEL loda ilsistema WI – FI della Provincia di Roma” e della telefonata tra noi intercorsa,desidero precisare che la Provincia ancora ha molto da ottemperareconsiderata la persistente (più di dieci anni) drammatica ed insolvibilesituazione in cui versa la mia zona di residenza (Poggi D’Oro – Velletri),preciso a Km.30 dalla capitale d’Italia, per quanto riguarda qualsiasi tentativodi connessione informatica. Nel sud est dell’ India, cioè la parte più povera, ilsistema Wi – Fi è la cosa più normale. Sarà il caso di informare DER SPIGELche, forse, i suoi complimenti sono stati avventati e non corrispondenti alvero?

RingraziandoLa ,a Sua disposizione per eventuali chiarimenti, invio cordialisaluti. Dott.ssa IERADI Irene

Lettera. - Con il doppio binario, non solo si possono inoltrare piùtreni sulla linea, ma addirittura si possono effettuare oltre i trenilocali, anche qualche "diretto" con solo due fermate, Ciampino eCecchina, cadenzandoli uno ogni 2 o 3 ore... Questi treni,ridurrebbero la percorrenza tra Roma e Velletri di circa 20minuti! Rimane sempre il problema dei passaggi a livello chesecondo la mia "esperienza", meno ce ne sono e meglio è. Sefacciamo una analisi della linea, emerge che negli anni l'utenza siè a dir poco quadruplicata. Di conseguenza sono aumentateanche le fermate, ci sono addirittura delle tratte dove in trechilometri abbiamo due fermate. Troppe per un servizioferroviario a cielo aperto, un servizio difficile da gestire incompleta sicurezza, con tutti i suoi passaggi a livello ecc. ecc.Provate a immaginare Pavona senza stazione, dove il treno passain galleria per uscire all'aperto a Cancelliera o poco prima, dovetutti potrebbero trovare in un mega parcheggio la navetta gratisdi collegamento con via del mare di Pavona. Lo so, sembrerebbefantascienza, ma con una (pur costosa) galleria di un chilometroo poco meno, potremmo avere la possibilità di sopprimere TREpassaggi a livello e si potrebbe anche dare viabilità a tutte lestrade di Pavona attualmente chiuse per via della ferrovia! Peravere tutto, bisogna rinunciare a qualcosa!

Il grilo Sparlante

Gentile Direttore, ho letto sul quotidiano 5 Giorni un articolo in cui l'assessoredi Ariccia Profico che se non sbaglio è di SEL, denuncia, giustamente, ilmoltiplicarsi della pratica di affiggere manifesti in modo abusivo, coprendoanche i quelli di chi ha pagato per vederli negli appositi spazi e dice chel'amministrazione avrà, sempre giustamente, “tolleranza zero contro gli abusivi”.Volevo però ricordare all'assessore che sono proprio di SEL grande parte diquesti manifesti che negli ultimi tempi hanno invaso i Castelli da Marino aVelletri, almeno per quel che ho potuto vedere e fotografare. Chi ha affisso imanifesti di SEL, in questo caso, non si è dimostrato molto ecologico edemocratico.

Marisa C. un'anziana ma attiva ed attenta vostra lettrice

Lettera - Ariccia è spenta… e misteriosaNella mattina di domenica 6 marzo Ariccia si risveglia nel mistero. Un manifestoanonimo recita: Ariccia è spenta… Segue un elenco di sostantivi come ipocrisia,arretratezza, prepotenza, oppressione, favoritismo, clientelismo… da cittadinonasce in me la curiosità e la voglia di ribattere punto su punto ma la sorpresa, èstata non riuscirci… Difficile non concordare, Ariccia è spenta. Ricordol’ infanzia passata a giocare per i colori della polisportiva Ariccia ormaiinesistente, ricordo Ariccia in tv con il festival degli sconosciuti ma ormai questaAriccia, è una sconosciuta! Peccato che il manifesto sia anonimo, avvolto nelmistero. Spero che presto quei sostantivi non appartengano più alla mia città eche diventino dei paletti da abbattere con la prossima amministrazione e chemagari questa abbia il volto di un uomo o di una donna concreti, risoluti chepossano portare a quella governabilità impossibile da ottenere dalle attualicoalizioni in gioco. Vero è il detto che con tanti galli a cantare non si fa maigiorno… Auspico che questo risveglio possa essere meno misterioso e riportareAriccia ad una nuova luce.

I.D

MANIFESTI ABUSIVI!

PASSEGGIATAAVIS LARIANODOMENICA 3 APRILE H. 8.00CAMPO SPORTIVO ANGELUS

H 8.30 PARTENZAIN CASO DI PIOGGIATUTTO RINVIATOMAGGIORI INFO. CONTT AVIS LARIANO

Page 16: ECO 16 n 12 del 18 marzo 2011

IN ULTIMA ... LE RUBRICHE e ricordati che si rimane sani in un ambiente sano

L'ANGOLO DELLA SALUTE

LA SALUTE E' UN DIRITTONON UN PRIVILEGIO

Come tutti i documenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanitàtestimoniano più che le malattie, a provocare la morte degli uomini èl'ingiustizia sociale.Attualmente esiste una iniqua distribuzione del poter disporre della risorsasalute.Tutti gli studi prodotti dai più svariati enti di ricerca dimostrano che esisteuna relazione inversa fra classe sociale di appartenenza e tasso dimortalità e questo nonostante il diffondersi delle diverse forme di Welfare.Esiste una teoria economica che sostiene che, se vive più a lungo e godedi buona salute la persona più debole, godranno di buona salute evivranno più a lungo anche le persone che godono di maggiori vantaggirispetto a quelle sfortunate.Le battaglie da portare avanti per la tutela della vita e della salute sono persconfiggere la povertà, l'emarginazione, la sotto-ocupazione, losfruttamento e l'insalubrità dell'ambiente di vita e di lavoro.Siamo tutti molto fieri quando vediamo i nostri amministratori localiimpegnati in questo senso.

POLLICE VERDE

LA LAVANDALa lavanda oltre ad essere una pianta aromatica nota per le proprietàantispasmodiche, diuretiche, antisettiche e sedative è una pianta ornamentaleper l'aspetto gradevole ed il piacevole aroma.E' utilizzata sopratutto per le bordature, ama i terreni calcarei esufficientemente drenati. Non sopporta le abbondanti annaffiature, teme ilfreddo e l'umidità: ideali sono i luoghi ben esposti al sole ed areati. E'possibile la coltivazione in vaso e si può anche ritirare in casa durante lastagione invernale. Dopo la fioritura è bene potarla. La fioritura avviene neimesi di giugno e luglio.

LARICETTA DELL'ECOORZO ALLE VERDURE

Le verdure, crescono nel nostro territorio copiose e straordinarie, sonoun marcatissimo elemento della gastronomia agreste laziale.Vi proponiamo un piatto tipico della cucina contadina di facile preparazione.

INGRADIENTI: 100 gr. di orzo perlato, 1 00 gr. di porri, 200 gr. dizucchine, 300 gr. di cimette di cavolfiore, 300 gr. di cimette di broccolo, 200gr. di pomodori maturi, 2 piccole carote, 4 cucchiai di olio extravergine, salee pepe.PREPARAZIONE: Cuocere l'orzo in acqua salata per 45 minuti. Mondare etagliare le verdure a pezzetti. Scaldare l'olio in una larga padella e appassirvii porri, unirvi le altre verdure e lasciare cuocere per 20 , se le verdure siasciugano troppo bagnarle con l'acqa di cottura dell'orzo.Quando le verdure saranno cotte, unire i pomodori, salare , pepare e fareinsaporire per qualche minuto. Incorporare l'orzo, dopo averlo scolato,proseguire la cottura per altri 5 minuti facendo amalgamare bene gliingradienti.Accompagnate con un buon bianco prodotto dall'azienda agricola diAriccia Giulio PesoliBuon appetito.