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A.A. 2001-2002 Istituzioni di economia, corso serale 1 Economia del settore pubblico 10 10 – Esternalità

Economia del settore pubblico 10 A.A. 2001-2002Istituzioni di economia, corso serale1 10 – Esternalità

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Economia del settore pubblico 10

10 – Esternalità

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Economia del settore pubblico 10

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Economia del settore pubblico 10

Efficienza e mercati: ricapitoliamo

in presenza di concorrenza perfetta e senza esternalità (externality) il benessere di una società è misurato dalla soma della rendita dei consumatori e dei produttori (prescindendo da questioni di equità)

il funzionamento dei mercati, non “magico” (the invisible hand), ma operante “a prove ed errori”, assicura quei risultati

ma i mercati possono fallire l’obiettivo e uno dei motivi è la presenza delle così dette esternalità

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Economia del settore pubblico 10

Esternalità: l’effetto dell’azione di un soggetto economico (compratore o produttore-venditore) sul benessere di altri soggetti non coinvolti [soggetti anche detti spettatori (bystander)]

esempi: inquinamento da attività, rumori, fumo, miglioramento paesaggistico e immobiliare, ricerca e tecnologia, vaccinazioni e profilassi, . . .

l’azione dei governi tende a fare in modo che i soggetti che compiono le azioni che producono esternalità debbano tenere conto di quegli effetti

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Economia del settore pubblico 10

Esternalità negative nella produzione: si produce di più di quanto è socialmente desiderabile se . . .

. . . esistono costi non sopportati da chi produce e da chi consuma, ad esempio per la presenza di un carico ambientale (inquinamento), che determina costi sociali

la curva di offerta (“ripassiamo”) è anche una curva di costi; se aggiungiamo i costi esterni (inquinamento) si sposta verso l’alto

abbiamo quindi due equilibri, con e senza costi sociali

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Economia del settore pubblico 10

Discussione:

come si rappresentano i due equilibri descritti e quale dei due opera nella realtà?

come potrebbe operare il governo per fare in modo che determini l’equilibrio desiderabile

Obiettivo didattico: la curva di offerta come curva di costo, misurato in due modi; ripresa dell’analisi degli effetti di una imposta sull’equilibrio del mercato

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Economia del settore pubblico 10

Harcourt Brace & Company

Esternalità negative nella produzione

Equilibrium

Quantity ofAluminum

0

Price ofAluminum

QMARKET

Demand(private value)

Supply

(private cost)

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Economia del settore pubblico 10

Harcourt Brace & Company

Esternalità negative nella produzione

Equilibrium

Quantity ofAluminum

0

Price ofAluminum

QMARKET

Demand(private value)

Supply(private cost)

Social cost

QOPTIMUM

Optimum

Cost ofpollution

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Economia del settore pubblico 10

“internalizzare” le esternalità negative tramite le imposte

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Economia del settore pubblico 10

Harcourt Brace & Company

Esternalità negative nella produzione

Equilibrium

Quantity ofAluminum

0

Price ofAluminum

QMARKET

Demand(private value)

Supply(private cost)

Social cost

QOPTIMUM

Optimum

Cost ofpollution

con un’imposta sulla produzione dello stesso ammontare

equilibrio con imposta

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Economia del settore pubblico 10

Esternalità positive nella produzione: si produce meno di quanto è socialmente desiderabile se . . .

. . . esistono benefici non percepiti da chi produce e da chi consuma, ad esempio per la presenza di un effetto di trasferimento tecnologico implicito in una produzione

la curva di offerta è anche una curva di costi; se deduciamo i benefici esterni (trasferimento tecnologico) si sposta verso il basso

abbiamo quindi due equilibri, con e senza costi sociali

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Economia del settore pubblico 10

“internalizzare” le esternalità positive tramite gli incentivi

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Economia del settore pubblico 10

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Esternalità positive nella produzione

Quantityof Robots

0

Priceof Robot

QOPTIMUM

Demand(private value)

Supply (private cost)

Social cost

QMARKET

Value oftechnologyspillover

Equilibrium

Optimum

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Economia del settore pubblico 10

Incentivi, con la difficoltà intrinseca nella misurazione degli effetti, oppure brevetti?

Gli effetti sono profondamente diversi

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Economia del settore pubblico 10

Dalla produzione al consumo

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Economia del settore pubblico 10

Harcourt Brace & Company

Esternalità nel consumo: il consumo di alcolici; il consumo di scolarizzazione . . .

Quantityof Alcohol

0

Price ofAlcohol

Q

MARKET

Demand(private value)

Supply(private cost)

Social value

Q

OPTIMUM

(a) Negative Consumption Externality

Quantity ofEducation

0

Price ofEducation

Q

MARKET

Demand(private value)

Socialvalue

Q

OPTIMUM

(b) Positive Consumption Externality

Supply(private cost)

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Economia del settore pubblico 10

Soluzioni private al problema delle esternalità

• codici etici e sanzioni così dette sociali (non fumare dove è permesso)

• beneficenza e attività conseguente (donazioni a università private)

• integrazione tra attività (produttore di mele e di miele; più moderno: un inquinante che diventa materia prima)

• contratti tra privati (i due di cui sopra; il caso dell’inquinante, con la difficoltà a formare un prezzo che sia indicativo per il mercato)

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Economia del settore pubblico 10

Il teorema di Coase: se tutte le parti in causa possono negoziare senza costi (di transazione) la destinazione delle risorse il mercato riesce sempre a risolvere il problema delle esternalità

(la parola “teorema”: da un concetto intuibile ad un concetto formalizzato e . . . ritorno?)

l’introduzione di “diritti” negoziabili, ad esempio del diritto ad inquinare (se lo si vende, non si può più inquinare)

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Economia del settore pubblico 10

difficoltà pratiche nell’accordo tra privati e azione della Pubblica amministrazione tramite imposte e incentivi: le imposto pigoviane (da Pigou)

si tratta di imposte che per scopo e effetti, pur generando gettito fiscale, migliorano l’efficienza dei mercati

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Economia del settore pubblico 10

imposte pigoviane o divieti?

caso dell’inquinamento (due interpretazioni):

• l’imposta pigoviana fa sì che chi può pagare (a costi accettati dai consumatori) continui a inquinare

• l’imposta pigoviana fa sì che chi può (a costi accettati dai consumatori) ridurre l’inquinamento al di sotto degli ipotetici limiti consentiti (l’alternativa all’imposta è il divieto) lo faccia

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Economia del settore pubblico 10

ritorniamo ai diritti negoziabili e ai divieti; la presenza di limiti di inquinamento può indurre la creazione di diritti negoziabili ad inquinare: chi scende al di sotto dei limiti può venere il proprio diritto ad inquinare a chi non può/non vuole scendere sotto i limiti

in entrambi i casi la transazione entra nei costi di chi vende (minori costi = maggiore offerta) e di chi compera (maggiori costi = minore offerta)

la scelta finale è del consumatore

diritti negoziabili

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A.A. 2001-2002 Istituzioni di economia, corso serale 22

Economia del settore pubblico 10

Discussione:

• che cosa stabiliamo con l’imposta pigoviana?

• che cosa stabiliamo con i diritti negoziabili?

• gli effetti saranno uguali o diversi?

Obiettivo didattico: data una curva di domanda (di che cosa?) fissando il prezzo si ottiene la quantità e viceversa (e ovviamente le soluzioni coincidono)

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Economia del settore pubblico 10

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Imposta pigoviana (fissiamo il prezzo dell’inquinamento e ne ricaviamo la quantità); diritti negoziabili (fissiamo la quantità di inquinamento e ne ricaviamo il prezzo)

Quantity ofPollution

0

Price ofPollution

P

Q

Demand forpollution rights

Pigoviantax

(a) Pigovian Tax

Quantity ofPollution

0 Q

Demand forpollution rights

Supply ofpollution permits

(b) Pollution Permits

Price ofPollution

P

2....which, togetherwith the demand curve,determines the quantityof pollution.

2....which, togetherwith the demand curve,determines the priceof pollution.

1.A Pigoviantax sets theprice ofpollution...

1.Pollutionpermits setthe quantityof pollution...

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Economia del settore pubblico 10

• Inquinamento accettabile o no (è possibile l’inquinamento zero?)

• Prezzi e comportamenti dei consumatori in un mercato aperto

• Divieti o diritti?