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Economia delle imprese di
assicurazione e della previdenza
Gli indici di valutazione della performance
L’importanza di un sistema di KPI (1)
La definizione di un sistema di key performance indicator
(KPI) è un importante strumento del controllo di gestione
I vertici aziendali hanno bisogno di avere una visione
sintetica, integrata e costantemente aggiornata
dell’andamento dell’impresa
I KPI consentono di monitorare costantemente il
raggiungimento degli obiettivi definiti in sede di
pianificazione, evidenziare tempestivamente eventuali
scostamenti ed adottare misure correttive
Il loro utilizzo è fondamentale anche per effettuare
confronti nel tempo e nello spazio
A.A. 2015/20162
E’ possibile distinguere tre categorie principali di
indicatori:
Indicatori di dimensione, per monitorare la crescita
dell’impresa e la rilevanza della sua quota di mercato rispetto a
quella degli altri competitor
Indicatori di performance economica, per misurare la
redditività della gestione tecnica e finanziaria, nonché
l’efficienza operativa dei processi aziendali
Indicatori di solvibilità e solidità patrimoniale, per misurare la
capacità dell’impresa di essere sempre solvibile nei confronti
della propria clientela
A.A. 2015/2016
L’importanza di un sistema di KPI (2)
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Indicatori di dimensione La crescita rappresenta per le imprese di assicurazione un
obiettivo fondamentale (al pari di qualsiasi altro tipo diazienda), al fine di: Ampliare la propria clientela
Accrescere la propria forza contrattuale
Aumentare la propria quota di mercato
Sfruttare economie di scala
Nelle assicurazioni, inoltre, la numerosità dei rischi oggetto dipooling consente la creazione di una preziosa banca dati chepermette di effettuare previsioni più affidabili e applicare conmaggiore certezza la legge dei grandi numeri
I principali indicatori di dimensione utilizzati sono: La raccolta premi
La dimensione delle riserve tecniche
Il volume degli investimenti
A.A. 2015/20164
Gli indicatori di performance economica (1)
Il principale indicatore della performance economica complessiva è il ROE che racchiude il risultato della gestione ordinaria (sia tecnico-assicurativa che patrimoniale-finanziaria) e straordinaria
Il ROE ha il pregio di essere un indicatore globale e facilmente calcolabile. Tuttavia risente delle regole contabili applicate e non considera il rischio insito nell’attività aziendale e pertanto la capacità di creare valore tenendo in considerazione il costo del capitale
Per superare tali limiti, possono essere utilizzate misure riskadjusted come il RORAC (Return on risk adjusted capital) in cui il risultato della gestione non viene rapportato al capitale proprio risultante dal bilancio, ma al capitale economico assorbito tenendo in considerazione i rischi assicurativi e finanziari relativi all’impresa
A.A. 2015/20167
Gli indicatori di performance economica (2)
Le misure value based, infine, considerano anche il costo del capitale. L’Economic value added (EVA) è definito come
dove k è il costo del capitale proprio determinato con opportune metodologie (CAPM)
Per analizzare le determinanti del risultato complessivo d’impresa, occorre scomporre il ROE
A.A. 2015/2016
capitalekRORAC )(
ROE
GESTIONE
ORDINARIA
GESTIONE
STRAORDINARIA
GESTIONE
TECNICA
GESTIONE
FINANZIARIA
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La scomposizione del ROE
A.A. 2015/2016
)1(_
_
__T
PN
RGS
ATTTOT
RGF
PN
TECRIS
ATTTOT
RGF
TECRIS
RGA
PN
RNROE
Risultato della gestione tecnico
assicurativa su riserve tecnicheRisultato della gestione
finanziaria sul totale attivoLeva finanziaria-
assicurativa
Risultato della gestione
straordinaria
Aliquota fiscale
Data la natura dell’attività svolta, la leva-finanziaria assicurativa è sempre superiore all’unità. Essa genera un effetto moltiplicativo della gestione ordinaria, enfatizzandone il risultato positivo o negativo
E’ possibile inoltre individuare altri indici di performance economico-finanziaria che si differenziano per il business ramo vita e ramo danni
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Ramo danni (1) Innanzitutto distinguiamo il risultato della gestione tecnico-
assicurativa da quello della gestione patrimoniale-finanziaria
Il principale indicatore della gestione tecnica è il combined ratiodato dal rapporto della somma delle spese sostenute per i risarcimenti e per la gestione sul volume dei premi raccolti
Generalmente in questo indice si tiene conto anche delle “altre partite tecniche”, costituite da altri oneri direttamente riconducibili alla gestione assicurativa (es. svalutazioni per crediti inesigibili nei confronti degli assicurati)
Se il combined ratio si mantiene al di sotto del 100% la compagnia è in grado di realizzare utili con la sola gestione tecnica
A.A. 2015/2016
PREMI
GESTIONESPESESINISTRIONERIRATIOCOMBINED
___
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Ramo danni (4)
Il combined ratio può essere scomposto in due indici: il loss
ratio, dato dal rapporto tra oneri per sinistri e premi, e
l’expense ratio, dato dal rapporto tra spese di gestione e
premi
Il loss ratio misura l’incidenza degli oneri per sinistri sui
premi raccolti (sinistralità). L’expense ratio, invece,
rappresenta l’incidenza dei costi di gestione e quindi può
essere considerato un indicatore di efficienza operativa
A.A. 2015/2016
PREMI
GESTIONESPESE
PREMI
SINISTRIONERIRATIOEXPENSERATIOLOSSRATIOCOMBINED
_____
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Ramo danni (5)
Il loss ratio può essere distinto in due indici:
Il loss ratio della generazione corrente, che misura l’incidenza
degli oneri per sinistri accaduti nell’esercizio in corso (sia
spesati a conto economico che riservati)
Il loss ratio relativo al run off delle riserve per sinistri di
generazioni ex, che misura l’incidenza della sufficienza o
insufficienza di quanto accantonato
Il loss ratio è influenzato da diverse variabili:
La frequenza dei sinistri
Il costo medio dei sinistri
La velocità di liquidazione dei sinistri
Le politiche di accantonamento a riserva
A.A. 2015/201614
L’expense ratio può a sua volta essere diviso in due indici: Un indicatore di efficienza della struttura distributiva, dato dall’incidenza
sui premi delle provvigioni di acquisizione e incasso e delle altre spese di
acquisizione
Un indicatore di efficienza della struttura amministrativa, dato
dall’incidenza delle spese amministrative e del personale non
appartenente alla rete distributiva
Infine, il risultato della gestione patrimoniale-finanziaria può
essere distinto in due diverse componenti:
Il margine tecnico finanziario, dato dal rapporto tra gli utili derivanti
dall’investimento delle riserve tecniche e i premi emessi
Il rapporto relativo agli altri proventi della gestione finanziaria, dato
dal rapporto tra gli utili finanziari derivanti dall’investimento del free
capital e i premi emessi
A.A. 2015/2016
Ramo danni (6)
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Ramo vita (1)
Come nel ramo danni il risultato della gestione può
essere scomposto in gestione ordinaria e straordinaria. La
prima è a sua volta scomponibile nel risultato della
gestione tecnico assicurativa e di quella patrimoniale-
finanziaria
Mentre per la gestione patrimoniale-finanziaria vale la
stessa suddivisione tra proventi da investimenti delle
riserve tecniche e proventi da investimenti del free capital,
che abbiamo già visto per il ramo danni, per la gestione
tecnico-assicurativa è necessario il calcolo di indici
specifici del tipo di business
A.A. 2015/201616
Ramo vita (2)
Un primo fondamentale indicatore del ramo vita è dato
dal rapporto tra risultato tecnico e riserve tecniche
(rendimento del patrimonio gestito)
Il principale indicatore di efficienza operativa è l’expense
ratio calcolato, in modo simile a quanto accade nel ramo
danni, come rapporto tra le spese di gestione e i premi
emessi
A.A. 2015/201617
Ramo vita (4) Un indicatore molto utilizzato nel ramo vita è il valore
intrinseco della compagnia, l’embedded value, dato dalla somma del valore del portafoglio in essere (value of business in force) e del valore di mercato dal patrimonio
La prima componente rappresenta il valore attuale degli utili che saranno generati per effetto dei contratti in essere con gli assicurati. Per procedere a tale stima, occorre formulare ipotesi relative a diversi aspetti:
Il flusso degli utili derivanti dalle basi demografiche, dalla componente finanziaria (tenendo conto dei meccanismi di ripartizione e delle garanzie di rendimento minimo) e dai caricamenti
La porzione di contratti soggetti a riscatto, riduzione o interruzione del pagamento premi; il comportamento degli assicurati a cui siano riconosciute delle opzioni
Un tasso di attualizzazione coerente con la rischiosità del business
A.A. 2015/201619
Ramo vita (5) Si sono inoltre sviluppati ratio basati sulla redditività della nuova
produzione, che oltre a considerare l’aspetto quantitativo del volume di premi raccolti, tengono conto anche di aspetti qualitativi, quali il ramo, il canale distributivo, la natura individuale o collettiva delle polizze e il tipo di premio unico o ricorrente
Il new business margin è dato dal rapporto tra la stima del valore attuale dei profitti futuri attesi della nuova produzione effettuata nell’anno, al netto del costo del capitale, e una misura standardizzata dei premi di nuova produzione. Può essere calcolato secondo due diverse metodologie: Criterio annual premium equivalent (APE) nel quale si converte tutta la
raccolta in premi annui, come somma dei premi annui e del rapporto tra i premi unici e numero di anni di durata dei contratti, convenzionalmente posto uguale a 10
Criterio single premium equivalent (SPE) nel quale si converte tutto in premi unici, come somma dei premi unici e dei premi annui moltiplicati per il numero di anni di durata dei contratti, posto anche in questo caso uguale a 10
A.A. 2015/201620
Gli indicatori di solvibilità e solidità
patrimoniale Reserve ratio: è il rapporto tra riserve tecniche e premi emessi,
quindi tra una grandezza cumulata nel tempo ed una relativa all’esercizio in corso. Il valore non è indicativo in senso assoluto, ma è utile nei confronti tra imprese o nell’analisi di serie storiche
Indice di copertura delle riserve tecniche: è il rapporto tra investimenti e riserve tecniche. Tale valore deve essere necessariamente superiore ad 1
Indice di patrimonializzazione: rapporto tra patrimonio netto e totale attivo
Leva finanziaria assicurativa: rapporto tra la somma di riserve tecniche e patrimonio netto
Indice di solvibilità
A.A. 2015/201621